COLTIVARE LA CONOSCENZA · La vera cultura migliora il vivere sociale ... primari di tutti nel sud...
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C O L T I V A R E L A C O N O S C E N Z A
www.artemusicoltura.org
Inferno XXVI - vv. 118-120
“Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e cAnoscenza”
COLTIVARE CONOSCENZALA
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La Fondazione si propone di promuovere, organizzare, sostenere,
coordinare e valorizzare le iniziative culturali e di spettacolo realizzate
sia sul territorio nazionale che internazionale.
Partecipare alla fondazione significa diventare parte attiva di un
progetto culturale.
Un progetto che mira alla ricerca di una migliore qualità della vita,
attraverso l’arricchimento sociale e culturale della comunità.
Diventare socio fondatore, sostenitore o aderente della Fondazione
significa avere una realtà importante da guidare e modellare negli
anni rendendola motore di sviluppo per la società.
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Perché una Fondazione
La scelta di costituire una Fondazione nasce dall’idea di creare e
realizzare uno strumento concreto per “coltivare la conoscenza”,
sviluppare l’etica e la sostenibilità come valori assoluti, sostenere la
ricerca come metodo, per raggiungere il “vero” progresso dell’uomo.
Un progresso inteso non tanto come sviluppo tecnologico, ma come
strumento in grado di istruire e fortificare nella cultura le future
generazioni, scrollandosi di dosso quegli stessi stereotipi culturali, che
hanno condannato gli uomini all'indifferenza gli uni verso gli altri.
Uno strumento in grado di far accettare e riconoscere i veri valori di una
civiltà, usi e costumi, oramai abbandonati nell’oblio del tempo, che
hanno tramandato di generazione in generazione, come un griot, un
cantastorie, nella sua stessa memoria, la forza e il valore di una civiltà.
Da qui, la necessità di affondare le proprie radici su una Fondazione
che nasca dalla forza e dalla garanzia di differenti compagini societarie,
che si fondono sulle convergenze di società del mondo
dell'informazione, dell'universo dell'impresa, del commercio e del
turismo.
LA MISSION
LA FONDAZIONE ARTEMUSICOLTURA
La Mission
Coltivare la Conoscenza
Le Attività
Formazione e Didattica
I Progetti
L’UNIVERSITÀ DELLA PACE
Perchè un’iversità ai piedi della Majella
Cosa sarà
BIENNALE HABITAT
Mission
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10p.
15p.
Il progetto pilota della Fondazione, ossia la prima trasposizione in
musica de “La Divina Commedia” dantesca, esprime bene la
“missione” che essa si propone: promuovere e coordinare tutte quelle
iniziative culturali volte alla valorizzazione e diffusione della cultura, in
particolare la cultura italiana sia in Patria che all’Estero.
Fu proprio Dante attraverso la sua celeberrima opera, infatti, a farsi il
più strenuo“portavoce” di quei valori umani, sociali e cristiani dei quali
– oggi come allora – la nostra società ha estremo bisogno.
D’altronde, con la vera conoscenza-cultura, l’uomo impara a guardare
in alto, oltre le necessità immediate, è stimolato nel compiere azioni e
progetti rivolti al vero bene comune, al di là degli interessi egoistici.
La vera cultura migliora il vivere sociale così come la vita personale, fa
crescere positivamente la consapevolezza e l’orgoglio della propria
umanità e il desiderio di condividere i valori di bellezza e di verità con
chi ci circonda. La vera cultura crea ponti tra tradizioni diverse, inventa
collaborazioni, instaura dialoghi.
Per questo riteniamo che sia importante proporre alle nuove
generazioni, formate da quei bambini, adolescenti e giovani che
andranno a comporre l’intera piramide sociale del domani, prodotti di
solidi contenuti culturali e sociali, offrendo loro proposte
artistico-culturali alte ed insieme fruibili, forti e convincenti.
Prendere parte alla Fondazione significa sostenere in maniera
concreta tutto questo, rendendo realmente possibile il sogno che
probabilmente è celato nel cuore di ciascuno di noi.
“Coltivare la conoscenza”
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La Fondazione si propone di promuovere, organizzare, sostenere,
coordinare e valorizzare le iniziative culturali e di spettacolo realizzate
sia sul territorio nazionale che internazionale.
Partecipare alla fondazione significa diventare parte attiva di un
progetto culturale.
Un progetto che mira alla ricerca di una migliore qualità della vita,
attraverso l’arricchimento sociale e culturale della comunità.
Diventare socio fondatore, sostenitore o aderente della Fondazione
significa avere una realtà importante da guidare e modellare negli
anni rendendola motore di sviluppo per la società.
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ARTI VISIVE
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MUSICA
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POESIA LETTERATURA&
PROGETTI SPECIALI
6/12LA FONDAZIONE:
1. Promuove e organizza iniziative finalizzate alla valorizzazione del
patrimonio storico, artistico, letterario e alla diffusione dell'interesse
per la cultura, l'arte e lo spettacolo in tutto il territorio nazionale ed
estero;
2.Promuove e organizza la ricerca, lo studio e la valorizzazione dei
beni culturali, indipendentemente dalla loro natura, considerati
nell’accezione di “testimonianze aventi valore di civiltà”;
3.Promuove iniziative di ricerca e conoscenza dello spettacolo,
anche attraverso azioni di monitoraggio e raccolta dati su attività svolte
dagli operatori;
4.Promuove e organizza iniziative di studio e di valorizzazione della
storia e delle tradizioni legate all’arte, alla musica, alla prosa e
letteratura, al teatro ecc…;
5.Provvede all’organizzazione di mostre, eventi culturali e
convegni, nonché di studi, ricerche, pubblicazioni, iniziative, attività
didattiche o divulgative, anche in collaborazione con enti ed istituzioni
patrocinanti.
LE ATTIVITÀ
Progettif o n d a z i o n e p e r l a c u l t u r a
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FORMAZIONE E DIDATTICA
La continua ricerca rappresenta lo strumento principale
per l’azione formativa e didattica della Fondazione.
Fin dal progetto pilota, il viaggio in musica de “La Divina
Commedia” dantesca, la Fondazione ARTEMUSICOLTURA
si propone di promuovere una nuova idea di formazione,
quella della “cultura itinerante”.
Attraverso l’incontro-intervista degli studenti e del
pubblico con gli attori, la fondazione si propone di
creare uno strumento di monitoraggio alle differenti
attitudini pisco-sociali e culturali e, al tempo stesso,
un’ottimo strumento didattico per la formazione
educativa e divulgativa della letteratura italiana.
Inoltre, le numerose iniziative didattiche e di ricerca
promosse dalla Fondazione, rappresentano il primo
passo concreto verso la realizzazione di un sistema
formativo-educativo efficace ed innovativo, direttamente
collegato con le strutture formative istituzionali.
Progetti
Università Internazionale della Pace
Biennale Habitat “ Adriatico patrimonio dell’umanita’ “
“ Il Tibet d’Europa’ “
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IL VALORE DELLA PACE
E’ la pace l’unica alternativa possibile per la costruzione
di rapporti economici e sociali che salvaguardino i diritti
primari di tutti nel sud come nel nord del mondo.
Ma la pace va costruita, non soltanto a partire dalle
generazioni più giovani, con un approccio che sappia
parlare tanto alla cultura quanto all’emotività, per
generare una responsabilizzazione collettiva che è la via
d’uscita dalla barbarie.
La Pace non può essere ristretta all’assenza di guerra.
La pace va costruita nella quotidianità, promuovendo
relazioni fondate sul riconoscimento dell’altro da sé,
promuovendo il confronto e la solidarietà tra culture
diverse.
PERCHE’ UNA ‘UNIVERSITA’ DELLA PACE
ai piedi della MAJELLA
Questi sono presupposti del progetto di far nascere nei
luoghi cardine dell’esperienza celestiniana l’Università
della Pace. Proprio qui, nelle montagne e nelle valli tra
L’Aquila e Sulmona. Nelle grotte e sulle asperità della
Majella, Pietro l’Eremita ha testimoniato l’esistenza di
un’altra dimensione del vivere, una delle figure più umili
e profonde della tradizione cristiana; un uomo capace di
rinunciare alla massima espressione del potere tra gli
uomini. Qui, sugli altipiani del Gran Sasso e della Majella,
il Tibet d’Europa, si concentreranno persone che sul
tema della pace e dei diritti umani vorranno mettersi in
gioco in prima persona. E lanciare questo messaggio al
mondo.
Università della PaceSulmona - L’Aquila
“L� ��r� s��lt� n�� � �r� n�� �i����z� � �i����z�
m� �r� n�� �i����z� � n�� e�is���z� .. .
S� n�� ��us����m� � ������ c��� �ra�����
m�����m� ���� c��� st�l��”.
“IL TIBET D’EUROPA”
(Martin Luther King)
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Motore del progetto saranno tutte quelle energie umane
che il territorio abruzzese già esprime, ovvero quei
novelli “celestiniani” che hanno fatto della “ricetta”,
religiosa ma anche laica, del Papa del Morrone una
filosofia della loro vita. Energie che, oggi, non sono in
rete. L’Università della Pace si propone innanzitutto di
correlare queste monadi, farle interagire all’interno di un
progetto di “educazione alla pace”.
I “celestiniani”, ciascuno con le proprie articolazioni
tematiche e territoriali, forniranno il supporto, mettendo
a disposizione la propria esperienza e le proprie
competenze, partecipando alla stesura e alla
realizzazione del progetto educativo sulla base di un
indirizzo generale che la continuità, il ritmo, la costanza
del percorso.
Ma educare non è sufficiente. Per diffondere una cultura
di Pace e necessario generare un cambiamento nelle
coscienze che può passare solo attraverso una concreta
responsabilizzazione personale e collettiva.
L’Università della Pace dovrà mettere in relazione uomini
e donne, a tal fine sarà fondamentale riuscire a
organizzare esperienze dirette, vissuti reali,
testimonianze.
‘Un progetto che vuole essere partecipato: dagli uomini e donne, dai territori, dalle Istituzioni, dalle associazioni.
Perché la costruzione di un progetto partecipato e già in se una pratica di pace’
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UNIVERSITA’ DELLA PACE: cosa sara’
L‘Università della Pace sarà una sorta di agenzia
di elaborazione culturale e formazione per
promuovere e diffondere un Educazione alla Pace
e ai diritti umani.
Non un’istituzione a sé stante, bensì come un insieme
coordinato di apporti e contribuii forniti dai diversi
soggetti già operanti nel campo della costruzione della
pace a livello individuale o associativo.
Gli ambiti:
INFORMATIVO / FORMATIVO
CRITICO- PROGETTUALE
OPERATIVO
intesi tuttavia come momenti di un medesimo processo,
e dunque mantenuti sempre strettamente interconnessi
in un rapporto di reciproca complementarità e di
assoluta uguaglianza valoriale.
L’Università si propone dunque come soggetto
finalizzato:
a) alla elaborazione di contenuti inerenti la costruzione
della pace;
b) alla produzione degli strumenti utili a trasmetterli;
c) alla organizzazione e gestione di contesti strutturati
per una loro divulgazione sistematica, capillare,
differenziata;
d) alla definizione e assistenza di progetti operativi che
sostanzino le strategie medesime
e) alla individuazione di strategie di azione che ne
permettano una declinazione pratica individuale e
collettiva, pensando al marketing culturale del territorio e
all’indotto sui settori del turismo, della fruizione e dei
servizi legati all’esperienza diretta dell’esplorazione dei
territori montani intorno alle tematiche:
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LO SPORT*, LA NATURA E LO SPIRITO
SENTIERI NATURA
TURISMO CULTURALE E TURISMO SPIRITUALE
(eremi, abbazie, basiliche, borghi, castelli, ecc.)
IL DISTRETTO DELLO SPIRITO
LE VIE FRANCIGENE E LE VIE DELL’ANGELO
(dalla Puglia alla Lombardia)
IL CULTO MICAELICO
I TRATTURI
LA MAJELLA ‘Il Tibet d’europa’
PERCORSI E PACCHETTI TURISTICI SPECIALI PER
DISABILI E TURISMO SPECIFICO PER GLI OVER 60
L’ALBERGO DIFFUSO DEI BORGHI E DELLE
COMUNITÀ MONTANE
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��� Sis��m� A��ia�ic� ��� ��r�it��� �r�ns�r�nt������
����� ��ma�i��� f�nd���nt��� ���l� ������p� sos��������
ADRIATICO PATRIMONIO DELL’UMANITÀ
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MISSION
Il progetto della Biennale verte sulla creazione di un
'laboratorio di pensiero e ricerca progressivo, interattivo
e dinamico' per lo sviluppo di attività e la divulgazione di
progetti rivolti alla tutela, alla valorizzazione e allo
sviluppo in chiave sostenibile dei territori costieri
adriatici - intesi come insieme interagente di 'habitat'
ovvero insieme interagente di dimensioni sociali,
culturali, scientifiche, economiche che ne caratterizzano
i diversi livelli conoscitivi - dalla scala locale a quella
globale in una ricerca di sintesi, ovvero di
'glocalizzazione dinamica' dei sistemi.
Il progetto della Biennale mette in rete 'la Conoscenza
del Sistema Adriatico-Jonico' in un evento reale e in un
portale web interattivo e dinamico coinvolgendo tutti i
livelli dimensionali dei territori adriatici-jonici, dal piano
sociale a quello ambientale, dal piano culturale a quello
economico, dal piano tecnico a quello scientifico.
Lo scopo è quello di valorizzare il patrimonio culturale,
storico, artistico, paesaggistico e naturale
sperimentando nuove forme di sviluppo, nuovi linguaggi
e nuovi prototipi di sviluppo alla scala micro e
macro-territoriale, attirando l’interesse internazionale su
criticità e potenzialità inespresse sulle soluzioni migliori
dal punto di vista del rispetto degli equilibri sensibili del
'sistema Adriatico-Jonico'.
Il risultato atteso sarà un Network Adriatico -
Ionico delle eccellenze e delle esemplarità dei
territori e sarà un sistema informativo
interattivo, dinamico e implementabile in
progress di informazioni, progetti, realtà,
visioni.
Il riflesso di questa conoscenza dal piano virtuale al
piano reale è la piena consapevolezza delle risorse e
delle potenzialità di sviluppo di un territorio che, seppure
ancora frammentato sul piano del 'linguaggio della
comunicazione del terzo millennio', si rivela da un lato
incredibilmente ricco di diversità e unicità sul piano
culturale e su quello del patrimonio
storico-architettonico in grave pericolo di 'estinzione',
mentre dall'altro scopre molte fragilità e livelli
estremamente sensibili di degrado sul piano ambientale
rilevati dalle analisi scientifiche di molti istituti di ricerca
autorevoli.
Il marketing del territorio Adriatico-Jonico che ne deriva
passa per la sua conoscenza multidimensionale, quale
filtro e canalizzazione di energie, quale indicazione di
politiche istituzionali e imprenditoriali lungimiranti,
capaci di trainare investimenti nel settore del turismo
consapevole, dei servizi, delle infrastrutture, in un'ottica
di sviluppo mirato, qualitativo, selettivo, che non può
prescindere dall'esatta e puntuale esplorazione del
piano sociale, culturale e ambientale della 'regione
euroadriatica'.
La Biennale si svolgerà in alcune città occidentali e
orientali della costa adriatica coinvolgendo il mondo
istituzionale, scientifico, universitario, tecnico,
professionale e imprenditoriale.
In questa direzione si intende avviare, a partire
dalla Biennale Habitat 2012, una collaborazione
attiva e sinergica di condivisione di azioni,
progetti e obiettivi comuni insieme ai governi e
alle amministrazioni locali e regionali dei territori
costieri occidentali e orientali, con le
associazioni e le professioni in uno spazio di
convergenza dialettica e di progettazione
condivisa.