Colonscopia prevenzione e cura

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Il cancro del colon retto (CRC) è il terzo cancro per incidenza in Italia con circa 30.000 casi o- gni anno., la probabilità di am- malarsi di CRC nel corso della DIRETTORE PROF . GIOVANNI USSIA IN QUESTO NUMERO: Pag. 2 La Colonscopia Virtuale: tecnica e stato dell’arte Pag. 6 La rivoluzione protettiva. Pag. 4 Incontro con il Radiologo Pag. 11 Un caso clinico Pag. 11 Concorso: vinci un iPad 2. Come? COLONSCOPIA VIRTUALE Tecnica e stato dell’arte ANNO 1 N.1 JOURNAL OF PROTECTIVE MEDICINE Newsletter riservata al Medico (continua a pag. 2)

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Colonscopia virtuale come alternativa a quella classica, più invasiva. Prevenzione del tumore al colon tramite due prodotti di lifeplus: paraclenase e colon formula

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Page 1: Colonscopia prevenzione e cura

Il cancro del colon retto (CRC) è

il terzo cancro per incidenza in

Italia con circa 30.000 casi o-

gni anno., la probabilità di am-

malarsi di CRC nel corso della

D I R E T T O R E P R O F . G I O V A N N I U S S I A

I N Q U E S T O N U M E R O :

Pag. 2

La Colonscopia Virtuale: tecnica e stato dell’arte

Pag. 6

La rivoluzione protettiva.

Pag. 4

Incontro con il Radiologo

Pag. 11

Un caso clinico

Pag. 11

Concorso: vinci un iPad 2. Come?

C O L O N S C O P I A V I R T U A L E Tecnica e stato dell’arte

A N N O 1

N . 1

J O U R N A L O F P R O T E C T I V E M E D I C I N E

Newsletter riservata al Medico

(continua a pag. 2)

Page 2: Colonscopia prevenzione e cura

logy, nell’iter diagnostico dei pazienti sintomatici nonché nello

screening di neoplasia colorettale in pazienti asintomatci.

Tecnica

Una scansione TC viene effettuata in una volta trattenendo il respiro

per 15- dopo distensione ottimale del colon con aria . La scansione

va eseguita sia in posizione supina che prona. Questo per assicurarsi

che tutti i segmenti del colon siano ben visualizzati Prima della TC il

paziente deve seguire una dieta a basso contenuto di fibre per 48

ore ; quindi, il giorno prima della scansione, i pazienti non vengono

più sottoposti a una pulizia intestinale standard con i tradizionali

purganti, ( abbastanza fastidiosi) ma assumono circa 200 cc di ga-

strografin che marca le feci. Immediatamente prima alla scansione

viene somministrata per via endovenosa una dose di 20mg di busco-

pan per rilassare il colon e prevenire spasmi. Viene quindi insufflata

co2 o aria nel retto attraverso un catetere di Fooley fino al raggiungi-

mento di un senso di riempimento. Quindi ci si assicura di aver rag-

giunto la distensione completa attraverso uno scannogramma prima

di iniziare la scansione vera e propria.

I parametri di scansione variano ma solitamente uno studio tipo vie-

ne condotto con intervalli di 3mm con sovrapposizione di sezioni. I

dati vengono quindi trasferiti in una workstation indipendente equi-

paggiata con il software necessario per le ricostruzioni 3D. È possibile

effettuare una navigazione retrograda dal retto al cieco all’interno del

lume generato dal computer. Questa può poi essere ripetuta in senso

inverso.

Le colonscopie virtuali (VC) sono registrate in formato “cine loop” e

possono essere visionate direttamente dal monitor della workstation.

L’analisi delle immagini è interattiva, e il radiologo può scegliere di

vita è di 1:18 nei maschi e 1:20 nelle femmine. La stragran-

de maggioranza dei cancri si sviluppa a partire da polipi

adenomatosi, un processo che si sviluppa nell’arco di 10-

20 anni. L’incidenza del cancro aumenta con la grandezza

del polipo e i polipi di dimensioni maggiori di 1 cm hanno

un rischio di trasformazione maligna compreso tra il 10 e il

50%. Il lungo periodo di trasformazione da polipo a cancro

rende questa malattia prevenibile a patto che il polipo pos-

sa essere individuato e asportato.

La colonscopia virtuale è stata descritta per la prima volta

nel 1994 e rappresenta la fusione delle tecniche di tomo-

grafia computerizzata con tecniche avanzate di rendering di

immagini in 3D per produrre visioni della mucosa del colon

simili a quelle ottenute nella colonoscopia tradizionale.

Tuttavia, la colongrafia TC offre ottime vedute del colon in

2D nei piani assiali, coronali e sagittali. Permette l’imaging

dell’intera parete del colon piuttosto che la semplice visione

luminale, e mostra inoltre anormalità extra coliche e gli

organi addominali e pelvici. La Colonografia TC si è molto

evoluta dal 1994 e ha ora un ruolo supportato

dall’evidenza e approvato dall American College of Radio-

L A C O L O N S C O P I A V I R T U A L E

Tecnica e stato dell’arte

Pagina 2

L’efficacia dell’esame nel visualizzare lesioni, anche di piccole dimensioni, è

considerata sovrapponibile da tutti gli studi più recenti.

N O T A D E L D I R E T T O R E :

Benvenuti a questo primo numero

della rivista Insideview3d.

Siamo qui per presentarvi un nuovo

approccio alla Medicina che sposta

la sua principale attenzione dal tra-

dizionale modo di fare diagnosi e

curare le malattie quando queste

sono sintomatiche a identificare i

fattori di rischio delle varie patologie e intervenire

prima che la malattia stessa si sviluppi; questo nuovo

approccio, così come anche definito sul JAMA del Di-

cembre u.s. dal Prof Karlawish della Pennsylvania

School of Medicine, richiede un radicale cambio di

mentalità e l’appropriato utilizzo di tutte le nuove tec-

nologie disponibili in modo da fondere la valutazione

clinica del paziente con i vari algoritmi forniti dai pro-

grammi e tecnologie che misurano il rischio di svilup-

pare una specifica malattia, utilizzando dati epidemio-

logici, genomica, Information Technologies a modelli

matematico-statistici. Questo nuovo modello richiede

anche un processo educativo non solo dei medici, ma

soprattutto dei pazienti che dovrebbero modificare il

loro stile di vita sulla base della valutazione del ri-

schio.

Ci auguriamo di poter stimolare una proficua discus-

sione scientifica e, naturalmente saremo lieti di ospi-

tare contributi e commenti dei lettori.

Giovanni Ussia Direttore Medico-Scientifico

Vantaggi:

- Più veloce

- Più sicura: rischio minore di perforazione (0.03 vs 0.13%)

- Sedazione non necessaria

- Non invasiva

- Maggior successo nel visualizzare il cieco (>95%)

- Permette la visualizzazione dell'intera mucosa colica in qualsiasi

piano a prescindere da eventuali stenosi/ostruzioni

- Visualizzazione delle strutture extracoliche

- Permette stadiazione immediata del cancro

- Non operatore-dipendente

Svantaggi:

- Esposizione alle radiazioni

- Non è possibile effettuare polipectomia / biopsia immediate

- Scarsa rilevazione dei polipi sessili (come colonscopia tradizionale)

Tabella 1

I N S I D E V I E W 3 d

Page 3: Colonscopia prevenzione e cura

Francesco Bassi

Responsabile Diagnostica per Immagini, Villa Alba

La Clinica Villalba di Bologna è situata appena fuori dalla città, in una gradevole zona

collinare, ed è raggiungibile dai viali di Bologna in pochissimi minuti.

E` dotata di diversi reparti di ricovero, come la Cardiologia, Chirurgia della mano,

Chirurgia generale, Chirurgia Maxillo-facciale, Chirurgia plastica, ricostruttiva ed este-

tica, Chirurgia toracica, Neurochirurgia, Ortopedia e traumatologia, Otorinolaringoiatri-

a e Urologia.

Svolge inoltre attività numerose attività ambulatoriali, come Allergologia, Andrologia,

Angiologia, Cardiologia e Cardiochirurgia, Chirurgia generale, Chirurgia del piede e

della mano, ed ha un Centro per l'osteoporosi.

Infine è dotata di diverse unità diagnostiche, che vanno dalla Radiologia tradizionale

alla TC, dall'Ecografia alla Neurofisiologia.

Fa parte del Gruppo Villa Maria, che comprende oltre 30 ospedali e cliniche in Italia e

all’estero.

L A C L I N I C A

V I L L A L B A

Bibliografia:

Pagina 3

Ricostruzione 3d virtuale del

lume intestinale

Ricostruzione 3d dell’intero

colon

vedere la mucosa da qualsiasi

angolo, passare attraverso le

stenosi più strette, e perfino

attraversare la parete del co-

lon per portarsi nelle strutture

adiacenti. Gli studi virtuali

sono solitamente effettuati in

combinazione con le immagini

assiali standard. Il computer

può altresì generare immagini

bidimensionali in sezione e in

direzione ortogonale rispetto

all’asse maggiore del colon per

aiutare nell’interpretazione.

Colongrafia TC in pazienti sin-

tomatici e screening in indivi-

dui asintomatici

Alcuni studi hanno dimostrato

che la sensibilità della colon-

grafia TC sorpassa quella del

clisma con bario e si avvicina a

quella della colonscopia tradi-

zionale(3-5). Le meta-analisi

effettuate mostrano che la

colongrafia TC ha buona sensi-

bilità e specificità nella rileva-

zione di polipi grandi e medi

(Fig. 1) e ha una accuratezza

diagnostica riportata molto

alta per il cancro sintomatico

(Fig 2). I risultati mostrano una

sensibilità per la rilevazione

del cancro pari al 95.9%, sen-

sibilità e specificità per polipi

maggiori di 1cm rispettivamen-

te del 92.5% e 97.5%, e per

polipi di 5-9mm rispettivamen-

te dell’86.4% e 86.1%.

Il rapporto costo/beneficio e la

compliance del paziente sono

determinanti quando si consi-

dera la fattibilità di un progetto

di screening. Studi hanno di-

mostrato la maggiro parte dei

pazienti sono favorevoli alla

colongrafia TC. Al momento il

SSN preferisce test di sangue

occulto fecale come test di

screening mentre si attendono

i risultati degli studi più grandi

sulla colongrafia TC.

Dose di Radiazioni

L’esposizione alle radiazioni

rimane motivo di preoccupa-

zione negli screening TC di

massa. La dose effettiva equi-

valente per colongrafia TC

multidetector (MD) varia a

seconda del protocollo utilizza-

to. Uno studio recente di simu-

lazione della dose di radiazioni

prodotte da una colongrafia TC

a 64 slices ha mostrato un

range di radiazioni di 2.5-5.7

mSv per i maschi e 2.9-6.4

mSv per le femmine (per con-

fronto, una radiografia del

torace espone a una dose di

0.06 mSv, la radiazione di

fondo annuale media nel re-

gno unito è di circa 2.5-3 mSv,

e la dose media di radiazioni in

un clisma con bario è 7 mSv).

Studi preliminari hanno sugge-

rito che un aggiustamento del

protocollo che riduca la dose

erogata a 0.7-1.7 mSv non

modifica la sensibilità nel rile-

vare polipi di dimensioni signi-

ficative (≥ 1cm) a causa

dell’alto contrasto tra l’aria

presente nel lume e la parete

intestinale. Tuttavia, la rileva-

zione di anomalie extracoliche

sarebbe notevolmente ridotta

a causa della riduzione del

contrasto, che renderebbe più

importante il problema del

rumore.

Vantaggi della colongrafia TC

sulla colonscopia tradizionale

Nonostante la colonscopia

tradizionale sia ancora consi-

derata il gold standard per la

rilevazione di neoplasie del

colon, una revisione sistemati-

ca nel Regno Unito ha mostra-

to un tasso globale di raggiun-

gimento del cieco solo del 56%

ed è stato dimostrato che co-

lonscopie in mano esperte

mancano il 24% degli adeno-

mi, anche se la maggior parte

di questi sono inferiori ai 5mm

di grandezza. La colonscopia

TC offre diversi vantaggi rispet-

to all’approccio tradizionale, e

rischi di gran lunga inferiori

come mostrato nella Tabella 1.

1. Harvey CJ et al Eur Radiol 2001; 11: 1612-1625.

2. Tolan D et al. Clin Rad 2007; 62: 819-827.

3. Rockey D et al. Lancet 2005; 365: 305-311.

4. Pickhardt P et al. NEJM 2003; 349: 2191-200.

5. Cotton P et al. JAMA 2004; 291: 1713-9.

6. Halligan S et al. Radiology 2005; 237: 893-904.

7. Luz O et al. Eur Rad 2007; 17: 616-621.

8. Florie J et al. Eur Radiol 2007 June (Epub)

9. Innaccone R et al. Eur Radiol 2003; 13: 1297-1302.

10. Bowles C et al. Gut 2004; 53: 277-283.

11. Rex D et al. Gastroenterology 1997; 112: 24-28.

12. Yee J et al. Radiology 2005; 236: 519-526.

13. Burling D et al. Radiology 2006; 239: 464-471.

14. Piccardt P.J. et al. Radiology. 2011 May, 259(2) 393-405

J O U R N A L O F P R O T E C T I V E M E D I C I N E

Page 4: Colonscopia prevenzione e cura

S P O T L I G H T …

S U L N O S T R O R A D I O L O G O

derio di investigare internamente il corpo umano.

Successivamente sono stato ispi-rato dal Prof Giuseppe Brusori, radiologo molto esperto presso il’ Ospedale Sant’Orsola di Bologna, che mi ha insegnato molti segreti di questa difficile professione.

Dove ti sei formato e come si prepara un medico per una

carriera in radiologia?

La mia formazione medica specia-listica è avvenuta presso l’Università di Bologna ed è ini-ziata più di 35 anni fa quan-do questa tecnologia era anco-ra un sogno e ricordo l’emozione dopo l’installazione della prima TC capace di uno strato al secondo. Naturalmente ho anche compiuto periodi di specializzazione in altre istituzioni sia in Italia che all'estero in Francia, Germania e Inghilterra.

In quale branca della Radiologi-

a ti sei specializzato?

Il mio interesse comprende nel campo diagnostico in modo parti-colare lo studio del torace e dell'addome, l'imaging cardiaco e vascolare, mentre nel campo in-terventistico mi dedico a procedu-re TC guidate di biopsie, drenaggi

Perché ha scelto una carriera

in radiologia?

Mio padre era medico e presso il suo Studio vi era la Sala Radiolo-gica; è stato lì che, fin da studen-te, ho cominciato ad appassionar-mi a questa metodica che, insie-me alla mia predilezione per la tecnologia, assecondava il desi-

Pagina 4

La sala TC di Villa Alba

trattamenti termoablativi ecc..

Ho espletato la mia attività nel Policlinico Universitario di Bolo-gna dove ho rivestito nel tempo i diversi ruoli da assistente a Pri-mario di Radiologia e da oltre un anno dirigo il Dipartimento di Dia-gnostica per Immagini e Radiolo-gia Interventistica della Clinica Privata Villalba di Bologna.

Qual è il ruolo radiologo nella gestione del paziente che deve sottoporsi a una indagine dia-

gnostica?

Anche se il radiologo è spesso nascosto nelle sale diagnostiche, la sua responsabilità inizia con il controllo che il paziente venga sottoposto all'indagine più appro-priata per rispondere al quesito clinico e che non sussistano rischi di sorta che ne controindichino la esecuzione. Dopo aver seguito personalmente l' indagine vengo-no esaminate accuratamente le immagini prima di lasciare i pa-zienti al fine di verificare che sia stato acquisito tutto quello che serve prima di comporre il referto finale. Se durante l'esecuzione dell'esame compaiono complica-zioni, anche se ciò avviene assai raramente , la struttura è attrezza-ta con uomini e mezzi nel modo

La potente workstation di ricostruzione 3d

delle immagini

La nuova TC consente esami con ridotte dosi di

radiazioni

I N S I D E V I E W 3 d

Il Dr. Francesco Bassi, Responsabile del Servizio di

Diagnostica per Immagini di Villalba Hospital.

Intervista con il Dr.Francesco Bassi, Responsabile del

Servizio di Diagnostica per Immagini e Radiologia

Interventistica della Casa di Cura Villalba di Bologna.

Page 5: Colonscopia prevenzione e cura

C O M E I N V I A R E I P A Z I E N T I

Molti colleghi ci hanno chiesto di chiarire la procedura di

prenotazione; ci auguriamo che le seguenti informazioni

possano esservi utili.

Il programma completo Protecticum comprendente la Consulta-

zione specialistica, l’esame TC con lo scanner di ultima genera-

zione Aquilion 640. Viene esaminato tutto il corpo, inclusa la

colonscopia virtuale e la valutazione delle calcificazioni corona-

riche, ed esclusa la testa. Non vi è alcun utilizzo di Mezzi di Con-

trasto. Il rapporto clinico-diagnostico finale comprende la valuta-

zione del rischio cardiovascolare e oncologico, e si esegue solo

privatamente o tramite Assicurazioni. Il costo totale dell’esame

varia da 350 a 800 euro.

La prenotazione può essere fatta in 3 modi:

1. via telefono: al numero 051 0420054 dalle 9 alle 13 dei

giorni feriali, oppure al Numero 333 413 4554, o in

caso di urgenza al numero 348 240 2322

2. via email all’indirizzo [email protected]

3. Inviando via fax al n. 051 0420055 il modulo di richiesta

esame, scaricabile dal sito www.protecticum.it

In ogni caso una delle nostre segretarie o infermiere richiamerà

il paziente per accordarsi su una data e un orario più convenien-

te e adatto e per fornire tutte le spiegazioni necessarie per ese-

guire l’esame.

Pagina 5

L O S T A F F T E C N I C O

Dr. Francesco Bassi

Radiologo Responsabile

J O U R N A L O F P R O T E C T I V E M E D I C I N E

Andrea Muccioli

Pierangela Moro

Claudio Matteucci

Tecnici di Radiologia

Beshina Beckan

Infermiera

migliore.

Quando un paziente vie-ne sottoposto a scansio-ne, come e dove sono

riportate le immagini ?

Le immagini vengono tra-sferite in pochi secondi alla console di rielaborazione dove il Radiologo procede a tutte le ricostruzioni ne-cessarie.

Quanto è importante per i tecnici di radiologia e I medici radiologi lavorare

come una squadra?

E' di fondamentale impor-tanza soprattutto quando si dispone di una tecnologia molto sofisticata come per esempio la TC volumetrica 640 strati 4D: il paragone che mi viene più sponta-neo è quello con una squa-dra di Formula 1 dove le mansioni di ognuno debbo-no essere professional-mente corrette, rapidamen-te eseguite in coordinazio-ne con tutta l' equipe. Una ricostruzione 3D del colon

N E W S - N E W S - N E W S

16 marzo 2011. Un nuovo studio dimostra che la

colonscopia virtuale (VC o CTC) fornisce un elevato

valore predittivo positivo (VPP) per l'identificazione di

pazienti con polipo clinicamente significativi, raffor-

zando i risultati di studi precedenti, e concludendo

che la VC è in grado di prevenire la necessità di colon-

scpia convenzionale e polipectomia, con pochi falsi

positivi.

I ricercatori italiani hanno rilevato che la VC ha identi-

ficato quasi tutti i pazienti che avevano lesioni di 6

mm o più grandi su colonscopia ottica. Inoltre la per-

centuale di falsi positivi è stata inferiore all'1%, se-

condo lo studio di Iafrate F., Hassan C., Laghi A. e

colleghi dell'Università di Roma "La Sapien-

za" (European Journal of Radiology, 14-02-2011).

Page 6: Colonscopia prevenzione e cura

Una piccola sfera di cri-

stallo troneggia al centro

della scrivania nello stu-

dio bolognese del profes-

sor Giovanni Ussia. L'oggetto

simboleggia il sogno di ogni

uomo e di ogni medico, quello

di sapere scrutare il futuro e

leggervi attraverso. Un sogno

appunto.

Eppure in Medicina il piano

della realtà si è avvicinato a

quello dei desideri. Oggi infatti

le malattie che affliggono l'u-

manità non si possono ancora

debellare del tutto, ma indivi-

duarle per tempo e riconosce-

re la possibilità che colpiscano

soggetti apparentemente sani

è possibile. «La popolazione è

divisa in due grandi gruppi: un

15% di ammalati e un 85% di

persone che oggi sono sane»,

ricorda il professor Ussia,

docente di Chirurgia Generale

all'Università di Bologna. «È

proprio in questo 85% che

rientrano i futuri malati». La

sfera di cristallo del professor

Ussia è solo un simbolo, ma

rappresenta la necessità di

cambiare approccio, rivoluzio-

nando il modo di vedere la

medicina moderna. «Fino a

oggi la medicina è stata cura-

tiva - afferma Ussia - limitan-

dosi ad aspettare la malattia,

per poi intervenire e curarla.

Ora la medicina deve divenire

predittiva, ma soprattutto

protettiva». Niente stregone-

rie, ma uno scientifico approc-

cio predittivo supportato dalla

tecnologia «per tentare di

cambiare il destino di una

persona e impedire che

cada malata». Per arrivare a

questo, alla medicina servo-

no pionieri che sappiano

dimostrare come il loro mo-

do di vedere sia realmente

utile alla gente. «Senza ge-

nerare false illusioni, ma

dando le giuste speranze -

assicura il professor Ussia -

oggi la medicina consente di

avvicinarci alla predizione

delle malattie e realizzare

quindi una migliore protezio-

ne, o comunque di minimiz-

zare i danni che ne derive-

rebbero.»

Davvero è già possibile indi-

viduare i soggetti apparente-

mente sani, ma che covano

una malattia e intervenire

prima che questa si manife-

sti?

«Se individuiamo chi ci sta

tirando la freccia

(figurativamente la malatti-

a), da dove ce la sta tirando

e che tipo di freccia sia,

possiamo difenderci con

uno scudo adeguato e impe-

dire al dardo non di essere

scoccato, ma di colpirci. È

proprio questo lo scopo

della medicina protettiva.

Possiamo sapere che ci sarà

una malattia che ci colpirà e

porre in atto misure protetti-

ve mirate. Due sono le ma-

lattie principali per inciden-

za nella popolazione italia-

na: le patologie cardiovasco-

lari, come l'infarto e l'ictus e

le patologie tumorali come il

cancro. Ebbene, oggi possia-

mo proteggerci in maniera

seria, scientificamente vali-

da e facendo uso dei mezzi

e degli strumenti che la

moderna tecnologia ci mette

a disposizione.»

Come e quando può avveni-

re il riconoscimento preven-

tivo di una malattia?

«Esistono quattro fasi di una

malattia. Il primo è quello

che è scritto nei nostri geni

alla nascita, il secondo mo-

mento è quello in cui la ma-

lattia è latente e nascosta e

potrebbe essere predetta

attraverso lo studio geneti-

co, ma non si può certo fare

uno studio di genetica su

ogni singolo individuo. Nella

terza fase, la malattia è

asintomatica, cioè non ha

segni, non si manifesta, ma

esiste. Questo sarebbe il

momento in cui noi vorrem-

mo individuarla in quella

popolazione apparentemen-

te sana che però non va dal

medico perché non avverte

sintomi. Infine vi è una quar-

ta fase che è quella sinto-

matica in cui la malattia dà

segni di sé, si manifesta e

spinge il paziente a recarsi

dal medico per curarsi. Dob-

biamo cercare di individuare

il soggetto “ammalato” pri-

ma che la malattia si renda

visibile. Per fare questo, oggi

L A R I V O L U Z I O N E P R O T E T T I V A

Pagina 6 I N S I D E V I E W 3 d

esistono sistemi di check-up

molto sofisticati». L'infarto

cardiaco colpisce in media

120mila persone all'anno

solo in Italia. Per un terzo di

queste persone, l'infarto è

letale e la metà di chi muore

non aveva avuto segnali

premonitori. In questo caso,

come si può curare una

persona che non sa di esse-

re malata, non presenta

segni di malattia e il primo

segno clinico di malattia è la

morte? Se una persona sa

di appartenere al gruppo di

coloro che potrebbero subi-

re un infarto è giusto inter-

venire con dei mezzi ade-

guati prima che l'infarto

avvenga, perché nel caso

esso si verifichi ci sarà una

possibilità su tre di morire e,

anche sopravvivendo, il

paziente diverrà comunque

un ammalato cronico. Occor-

re quindi adoperare un si-

stema di check-up più sofi-

sticato, basato si su un'ac-

curata visita medica, esami

del sangue tradizionali e

sofisticati, ma anche

sull’utilizzo delle nuove e

sofisticate tecnologie come

super-TAC tridimensionali

che consentono di guardare

all' interno del cuore, delle

coronarie in maniera accura-

ta e virtuale. Al termine di

Intervista con il Prof. Giovanni Ussia

Oggi è possibile vivere a lungo e bene, ma è necessario proteggere

le proprie arterie.

Page 7: Colonscopia prevenzione e cura

quenza. I cancri del colon

colpiscono soprattutto le

persone oltre i cinquant'a-

nni, tanto che almeno un

over-50 su otto contrarrà

questo tumore. Esistono

numerosi programmi di

screening, ma quelli attuali

non identificano sempre il

tumore in fase precoce. La

vera prevenzione è un'altra.

Il cancro del colon nasce su

un polipo, ovvero un rigon-

fiamento del rivestimento

interno o mucosa dell'inte-

stino. In questa fase il poli-

po è ancora benigno, ma

l'unico modo per impedirgli

di divenire maligno è rimuo-

questo processo e unendo

tutte le informazioni, il me-

dico clinico moderno, sulla

base di sofisticati algoritmi

matematico- statistici, è in

grado di dare una valutazio-

ne esatta del rischio e pro-

porre le misure protettive

adeguate al caso per cerca-

re di cambiare il destino

della persona. Le nuove

super-TAC 3D sono fonda-

mentali, perché consentono

di visualizzare le arterie

coronariche e il loro interno

senza inserire un catetere.

Nessun soggetto sano, in-

fatti, si farebbe fare una

coronarografìa per cui dob-

biamo adoperare delle tec-

niche non invasive.»

Nel caso dei tumori, invece,

s i p u ò p a r l a r e d i

"prevenzione"?

«l tumori non si possono

ancora prevenire. Tuttavia,

esiste la loro diagnosi pre-

coce come accade nello

screening della mammella

che non previene il cancro,

ma permette di individuarlo

in una fase iniziale in cui la

cura è più efficace, avvici-

nandosi al 98% di succes-

so. Impedire che il tumore

nasca è invece possibile,

ma solo in alcuni casi. Ad

esempio, nel tumore al

colon che oggi è il secondo

al mondo per ordine di fre-

verlo. Per eliminare questo

polipo dobbiamo sapere

della sua esistenza indivi-

duandolo attraverso una

colonscopia. Nessun sogget-

to sano si fa una colonsco-

pia, ed ecco che la tecnolo-

gia ci viene in aiuto, consen-

tendo di fare una colonsco-

pia virtuale che è diagnosti-

ca quanto quella tradiziona-

le, e consente di identificare

la presenza di polipi, per poi

procedere alla loro rimozio-

ne in endoscopia convenzio-

nale. Così facendo si è visto

che è possibile eliminare

almeno il 90% dei cancri del

colon.»

Pagina 7 J O U R N A L O F P R O T E C T I V E M E D I C I N E

Quando è nata questa colon-

scopia virtuale?

«La tecnologia è stata messa

a punto alcuni anni fa e insie-

me al Dr Bassi siamo stati fra

i primi a lanciarla in Italia.

Abbiamo fatto la prima colon-

scopia virtuale nel 2000. In

seguito sono stati condotti

degli studi di comparazione

fra la colonscopia tradizionale

e quella virtuale, scoprendo

che la capacità di diagnosi è

quasi identica. Oggi l'Ameri-

can College of Radiology ha

validato questo esame come

utilizzabile anche per le proce-

dure di screening e di diagno-

si precoce del cancro del co-

lon. Una notizia molto impor-

tante, perché permette di fare

la colonscopia virtuale per

coloro i quali non vogliano

fare quella tradizionale, che è

ben più invasiva.»

In quest'ottica è fondamenta-

le il programma che abbiamo

chiamato Protecticum che lei

ha contribuito a sviluppare.

«Protecticum tiene conto di

tutti questi fattori e quindi

viene ritagliato su misura al

paziente. Perché ognuno di

noi è un essere unico e irripe-

tibile e perciò va trattato come

tale, adattando all’individuo

ogni singola misura di preven-

zione, di cura o di diagnosi e

non viceversa. Questo fa il

nostro programma: tenendo

conto di tutti questi fattori,

aiuta il Medico ad eseguire

davvero il miglior check-up

La Medicina Protettiva come uno scudo contro le malattie

È necessario intervenire con provvedimenti di tipo preventivo e

protettivo il prima possibile e con metodiche molto sofisticate

Page 8: Colonscopia prevenzione e cura

possibile, che prevede l'ese-

cuzione di esami diagnosti-

ci, super-TAC, visita medica

specialistica ed elaborazio-

ne, assistita da speciali

software, dei dati con valu-

tazione del grado di rischio

delle diverse patologie. Dia-

mo quindi i relativi suggeri-

menti terapeutici e modifi-

che dello stile di vita. Questo

programma è ora disponibi-

le a Bologna presso Villa

Alba Hospital, prestigiosa

Clinica del Gruppo Villa Ma-

ria. Il cuore del sistema di

check-up, però, resta e re-

sterà sempre un bravo Me-

dico che utilizza strumenti,

tecniche e conoscenze sofi-

sticate e complesse per il

benessere del proprio pa-

ziente che intende restare

sano. L'obiettivo non è cura-

re la malattia, ma impedire

che, qualora essa sia laten-

te, si sviluppi e provochi

danni sull'organismo.»

Quanto è durata la parte di

sviluppo teorica e pratica

del software?

«Questo programma è stato

ideato, fatto e messo a pun-

to assieme ad alcuni specia-

listi americani, soprattutto

grazie all'iniziativa del mio

amico e collega Prof Steve

Shapiro del Cedar Sinai

Hospital di Los Angeles. Le

malattie sono la cosa più

democratica del mondo e il

Prof. Shapiro ha pensato di

fare qualcosa prima che i

suoi pazienti cadessero

ammalati. E così è nata

l’dea di utilizzare le prime

TAC multistrato anche per

persone apparentemente

sane, in maniera inizialmen-

te forse non del tutto scien-

tifica, e criticabile. Da Be-

verly Hills, dove lavora Sha-

piro, questo approccio si è

sviluppato e raffinato e oggi

è diffuso ovunque. In quasi

tutti gli ospedali del mondo i

medici incoraggiano i propri

pazienti a fare prevenzione

e la fanno benissimo.»

Lei è chirurgo, docente, ma

anche ricercatore universi-

tario. Cosa la spinge a conti-

nuare a fare ricerca medi-

ca?

«Fare ricerca significa assi-

stere il malato in maniera di

versa, cercando di migli

orare i mezzi per curarlo. Il

ricercatore che assiste il

malato è molto spesso quel-

lo che ricerca una soluzione

perché ha toccato con ma-

no la limitatezza delle cure

o delle terapie a disposizio-

ne e quindi avverte la spinta

a ricercare nuove strade

anche in laboratorio, parten-

do proprio dalla condizione

del malato. Per capire i pa-

zienti bisognerebbe essere

ammalati, per immedesi-

marsi nella sofferenza altrui

in maniera empatica. Penso

che sia un grande dono

divino e un privilegio unico

poter fare il medico per

aiutare gli altri, e anche chi

fa ricerca medica segue gli

stessi ideali.»

L A R I V O L U Z I O N E P R O T E T T I V A ( c o n t i n u a )

L’obiettivo del Medico non sarà più

soltanto quello di curare una

malattia conclamata, ma dovrà

imparare ad intervenire molto

prima, basandosi sull’analisi del

rischio, per impedire che la malattia

si sviluppi, o comunque attenuarne

le conseguenze negative.

Pagina 8 I N S I D E V I E W 3 d

Immagine tridimensionale di

un’arteria

Il Prof. Steve Shapiro

Bassorilievo raffigurante

un discepolo dell’antico

studio bolognese fonda-

to nel 1088 d.C.

da “Dossier Medicina” anno 4 n.8.

Page 9: Colonscopia prevenzione e cura
Page 10: Colonscopia prevenzione e cura

Uno degli aspetti più importanti per mantenersi sempre in ottima salute è una dieta abitualmente sana, ricca di frutta

e verdura fresca. Integrare la propria alimentazione con prodotti naturali efficaci a livello cellula-re prima che la malattia abbia inizio, è una forma di prevenzione che tutti possiamo adottare.

LA PULIZIA DEL COLON

CON PRODOTTI NATURALI

La pulizia costante dell'intestino favorisce il benessere generale e aiuta a mantene-re il colon in buona salute. Colon Formula è una miscela brevettata di differenti fibre solubili e insolubili di alta qualità, insieme a preziosi concentrati di erbe e ad una miscela sinergica di elementi vitali per l'intestino (microflora). L'unione di que-ste sostanze consente di mantenere il colon sano ed un equilibrio acido-alcalino intestinale.

Colon Formula aiuta a regolarizzare il transito nel colon del cibo digerito e favorisce la normale evacuazione. Una dieta ricca di frutta, verdure ed altri cibi integrali in-sieme a Colon Formula, favorisce il processo di depurazione dell'organismo e una buona salute del colon.

Coadiuvante a base di erbe per una completa pulizia intestinale

L'apparato intestinale rimane pulito grazie a sei tipi di fibre

Paracleanse è una combinazione sinergica di erbe, estratti di erbe, amminoacidi contenenti zolfo e MSM, attentamente studiata per favorire una completa depu-razione interna.

Paracleanse è stato creato esclusivamente per un uso periodico e suggeriamo pertanto di utilizzarlo per soli 10-12 giorni circa, ogni 4 mesi. Utilizzare tutto il prodotto come indicato sull'etichetta.

Una confezione di Paracleanse in compresse assunta 3 volte all'anno, fornisce un valido aiuto a base di erbe per una completa pulizia intestinale e depurazione dell'organismo.

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l e g a r s i a l s i t o

www.protecticum.it, entra-

re nella sezione riservata

al Medico, e compilare il

modulo on-line. Si riceverà

una e-mail di conferma

con il numero assegnato,

valido per concorrere.

L’estrazione avverrà alla

presenza di un Notaio, che

certificherà la regolarità (v.

regolamento sul sito).

Fra tutti coloro che si regi-

streranno alla newsletter

on-line entro il 29 febbraio

2012 alle ore 24, sarà

estratto un iPAD 2.

Per partecipare basta col-

V I N C I U N i P A D 2

Pagina 11

C A S O C L I N I C O L o s t r u m e n t o

L’esame TC volumetri-

co, basato su una scan-

sione multistrato, costi-

tuisce la più importante

evoluzione della Tomo-

grafia Computerizzata,

originariamente basata

su scansioni singole

pilotate dall'operatore.

Il grande numero di

scansioni, distanziate

di poche frazioni di

millimetro, consentono

ad un sofisticato algo-

ritmo informatico una

ricostruzione tridimen-

s ion a le comple ta

dell'organo o distretto

esplorato, e generano

un'immagine che può

essere visionata da

qualunque angolazio-

ne, manipolata e ruota-

ta sullo schermo come

un vero e proprio ogget-

to virtuale. Non solo,la

grande velocità dello

strumento fa sì che si

possano visionare orga-

ni in movimento, e pro-

durre un vero e proprio

"film".

J O U R N A L O F P R O T E C T I V E M E D I C I N E

La nuova TC volumetrica Aquilion 1 640, di recente installata

presso la Casa di Cura Villalba Hospital di Bologna.

Un uomo di 21 anni si è presentato con sinto-

mi sub-occlusivi, dolore al fianco sinistro.,

tenesmo e sanguinamento rettale

La colonscopia convenzionale non è andata

oltre i 40 cm per la presenza di una massa

soffice ostruente.

E’ stata quindi eseguita una colonscopia vir-

tuale con TC, che ha dimostrato la presenza

di una grossa lesione polipoide a contenuto

grasso, che è stata successivamente asporta-

ta chirurgicamente con successo.

Ricostruzione 3D dell’immagine del polipo con la colonscopia virtuale

Immagine TC coronale che mostra una grossa lesione nel colon

Commento: I lipomi sono la lesione benigna più comune dopo l’adenoma nel tratto gastrointestinale.

Possono raggiungere dimensioni notevoli, provocare sintomatologia grave come dolore, subocclusio-

ne e sanguinamenti

La colonscopia virtuale è stata necessaria per fare diagnosi e studiare l’intero colon dopo il fallimen-

to della colonscopia ottica; inoltre ha consentito una valutazione esatta delle dimensioni e della na-

tura della lesione.

Il pezzo operatorio asportato

Page 12: Colonscopia prevenzione e cura

Per informazioni e prenotazioni:

Call Center:

051 04 200 54

Fax: 051 04 200 55

e-mail: [email protected]

Prof. Giovanni Ussia:

Telefono 348 240 2322

e-mail: direzione [email protected]

Oggi è più facile proteggere il futuro

delle persone che ami: il continuo pro-

gresso, la tecnologia, la necessità pro-

duttiva e lavorativa ci impongono ritmi

di vita molto intensi, che fanno trascu-

rare spesso di fermarci un attimo a

pensare a noi stessi, alla nostra fami-

glia, alle persone a cui vogliamo bene.

Penso che il modo migliore per proteg-

gere il futuro dei propri cari, specie se

dipendono da noi, sia proprio quello di

proteggere la parte produttiva della

famiglia, che è indispensabile che stia

bene, sia per gli aspetti affettivi, sia per

quelli economici. Diciamolo pure: molti

di noi non possono permettersi il lusso

di ammalarsi e stare lontano dalla pro-

pria attività. È proprio questa semplice

considerazione che dovrebbe indurci a

fare alcuni semplici controlli, che servi-

ranno a rassicurare noi e i nostri cari,

per vivere con la serenità che tutti cer-

chiamo.

C O N T A T T I

R E D A Z I O N E E D E S I G N A C U R A D I

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P R O T E Z I O N E

= S E R E N I T A `