Collegio dei Geometri4 Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena 11/2004 2. Documentazione cartacea...

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1 11/2004 S ommario 47100 Forlì - Via Merenda, 3 - Tel. 0543 28436 - Telefax 0543 30823 E-mail:[email protected] - http://www.colgeofc.it Collegio dei Geometri Forlì - Cesena 2 Visure catastali 3 Procedura Pregeo 8 Esito della riunione di coordinamento del 29.09.2004 7 Indirizzi utili Collegio di Forlì-Cesena AUSL della provincia di Forlì-Cesena Ufficio Provinciale del Lavoro Comando Provinciale Vigili del Fuoco Comuni della Provincia di Forlì-Cesena 8 Comune di Cesena Nota informativa adempimenti per contrastare il lavoro sommerso o irregolare Dichiarazioni da produrre prima di dare avvio a un intervento edilizio Prescrizioni per il cantiere 11 Comune di Cesena Norme tecniche di attuazione del piano di classificazione acustica Disposizioni applicative 12 Comune di Cervia Comunicazioni relative alla richiesta di relazione acustica per interventi soggetti a permesso di costruzione e al nuovo orario di ricevimento del servizio edilizia privata del Comune di Cervia 13 Elenco documentazione da conservare in cantiere 15 Valore legale della posta elettronica NOVEMBRE 2004 Consiglio Direttivo del Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena: Presidente Loris CEREDI Vice Presidente Amerigo CAMUGNANI Segretario Francesca SARTINI Tesoriere Patrizia PRATI Consiglieri Roberto CALLISESI Lauro LAZZARI Roberto TURRONI Giuliano VILLI Roberto ZANELLA Coordinatore stampa: Roberto TURRONI Il Consiglio del Collegio formula i migliori auguri per le prossime feste natalizie e per il Nuovo Anno

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111/2004

S o m m a r i o

47100 Forlì - Via Merenda, 3 - Tel. 0543 28436 - Telefax 0543 30823E-mail: [email protected] - http://www.colgeofc.it

Collegio dei Geometri Forlì - Cesena

2 Visure catastali

3 Procedura Pregeo 8Esito della riunione di coordinamentodel 29.09.2004

7 Indirizzi utiliCollegio di Forlì-CesenaAUSL della provincia di Forlì-CesenaUfficio Provinciale del LavoroComando Provinciale Vigili del FuocoComuni della Provincia di Forlì-Cesena

8 Comune di CesenaNota informativa adempimentiper contrastare il lavoro sommersoo irregolareDichiarazioni da produrre primadi dare avvio a un intervento edilizioPrescrizioni per il cantiere

11 Comune di CesenaNorme tecniche di attuazionedel piano di classificazione acusticaDisposizioni applicative

12 Comune di CerviaComunicazioni relative alla richiesta direlazione acustica per interventi soggettia permesso di costruzione e al nuovoorario di ricevimento del servizioedilizia privata del Comune di Cervia

13 Elenco documentazione da conservarein cantiere

15 Valore legale della posta elettronica

NOVEMBRE 2004

Consiglio Direttivodel Collegio dei Geometridi Forlì - Cesena:Presidente Loris CEREDIVice Presidente

Amerigo CAMUGNANISegretario Francesca SARTINITesoriere Patrizia PRATIConsiglieri Roberto CALLISESI

Lauro LAZZARIRoberto TURRONIGiuliano VILLIRoberto ZANELLA

Coordinatore stampa:Roberto TURRONI

Il Consiglio

del Collegio

formula

i migliori auguri

per le prossime

feste natalizie

e per il

Nuovo Anno

2 Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena11/2004

VISURE CATASTALI

SI RENDE NOTO AGLI ISCRITTI CHE DAL 1/1/2005,

IL COLLEGIO DEI GEOMETRI, CESSERÀ IL COLLEGAMENTO TELEMATICO

CON L’AGENZIA DEL TERRITORIO PER LE VISURE CATASTALI.

LA DECISIONE È STATA PRESA A FRONTE DELLO SCARSO USO DEL SERVIZIO

DA PARTE DEGLI ISCRITTI.

LA CAUSA È PROBABILMENTE DA CERCARE

NEL FORTE AUMENTO DI ABBONATI A GEOWEB.

LA NUOVA OFFERTA, SOTTO RIPORTATA,

NE AUMENTERÀ ULTERIORMENTE LA CONVENIENZA.

VI INVITIAMO A LEGGERLA CON ATTENZIONE.

IL CONSIGLIO

Al Signor Presidente del Consigliodel Collegio dei Geometri di Forlì-CesenaEgr. Geom. Loris Ceredi

Roma, 4 novembre 2004

ent.mo Presidente,abbiamo il piacere di comunicarLe che Geoweb S.p.A., società con partecipazione di maggioran-za del Consiglio Nazionale Geometri, per rispondere sempre di più alle esigenze della Categoriae grazie al grande successo avuto, a decorrere dal 1° gennaio 2005, ridurrà il canone annuale di

abbonamento passando dagli attuali Euro 280,00 + IVA a Euro 240,00 + IVA per la linea contrattua-le a “Canone”.

Inoltre, sempre per tale linea, le visure catastali avranno lo stesso costo di quelle effettuate presso losportello dell’Agenzia del Territorio, senza nessun onere aggiuntivo, si pagheranno quindi solo i dirit-ti erariali e non verranno più richiesti Euro 0,26 + IVA a pagina logica. Il costo degli altri servizi reste-rà invariato.

L’applicazione di queste rilevanti riduzioni di costi conferma l’indiscutibile realtà che Geoweb è diventa-to lo strumento indispensabile nell’attività professionale del Geometra (www.geoweb.it).

Al fine di diffondere il messaggio Geoweb, Le inviamo la brochure illustrativa della nostra Società, con lapreghiera di darne evidenza ai Geometri iscritti al Suo Collegio, affinché possano iscriversi e così utiliz-zarne i molteplici servizi offerti, per valorizzare ulteriormente la professione del Geometra.

RingraziandoLa anticipatamente per il Suo fondamentale interessamento, Le rinnoviamo la nostra pienadisponibilità a fornirLe qualsiasi ulteriore informazione, distinti saluti.

Geoweb S.p.A Geoweb S.p.APiero PANUNZI Elio SCHIAVI

Il Presidente L’Amministratore Delegato

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Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena

Direzione Regionale dell’Emilia RomagnaArea Supporto e Coordinamento Operativo

Prot. n° 10823 Bologna, 10 novembre 2004

Oggetto: PROCEDURA PREGEO 8ESITO DELLA RIUNIONE DI COORDINAMENTODEL 29 SETTEMBRE 2004

n data 29 settembre u.s., presso questa Direzione si è tenuta una riunione di coordinamen-

to relativa alla procedura Pregeo 8, alla quale hanno partecipato anche rappresentanti delle

categorie professionali.

Nel corso della riunione sono state esaminate molte questioni connesse all’attivazione della stessa

procedura presso gli Uffici Provinciali della Regione Emilia Romagna.

Dal dibattito è emersa l’opportunità che, nell’ambito delle responsabilità in materia demandate a que-

sta Direzione, vengano impartite precise integrazioni agli indirizzi generali delle disposizioni vigenti,

sulla base delle tematiche discusse e dei chiarimenti acquisiti.

1. Normativa di riferimento

Tanto premesso, si ritiene utile riepilogare il quadrocompleto delle disposizioni emanate relativamentealla procedura Pregeo 8, delle quali si consigliaun’attenta rilettura e si raccomanda una corretta ap-plicazione. Le stesse sono tutte consultabili sul sitodell’Agenzia. Fanno eccezione le note dellaDirezione Centrale C.C.P.I., che sono disponibilipresso gli atti d’ufficio. • Provvedimento del Direttore dell’Agenzia del

Territorio del 3 dicembre 2003.• Disposizione operativa sull’utilizzazione della pro-

cedura Pregeo 8.• Istruzione sull’utilizzo della metodologia GPS e

delle informazioni altimetriche nel rilievo catasta-le di aggiornamento.

• Circolare n. 10 del 11.12.2003 sull’attivazione del-la procedura Pregeo 8.

• Procedura Operativa n. 67 del 15.01.2004 aventeper oggetto l’aggiornamento automatico delCatasto Terreni con le procedure informatichePregeo 8 e Wegis 2002.

• Nota n. 57211 del 19.07.2004 della DirezioneCentrale C.C.P.I. con oggetto: Pregeo 8 a regime– Chiarimenti operativi.

• Procedura Operativa n. 81 del 22 luglio 2004 sulModello 51 modificato su carta lucida.

• Nota n. 60364 del 30.07.2004 della DirezioneCentrale C.C.P.I. con oggetto: Monitoraggioestratti di mappa digitali – Codice cassa RC12E.

• Nota n. 64538 del 27.08.2004 della DirezioneCentrale C.C.P.I. avente per oggetto l’integrazionedella Disposizione Operativa sull’utilizzazione del-la procedura Pregeo 8.

• Nota n. 69256 del 15.09.2004 della DirezioneCentrale O.S.I. con oggetto: Comunicazioni ine-renti interventi di manutenzione sugli applicativicatastali.

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2. Documentazione cartaceada allegare alla pratica Pregeo

Si ricorda che, come disposto dal paragrafo 6 dellaprocedura operativa n. 67/2004, fino all’adozionedella firma digitale, l’Ufficio dovrà verificare che l’at-to di aggiornamento, oltre al file Pregeo, contenga tut-ti gli elaborati cartacei previsti dalla normativa in vi-gore.Nel merito, quindi, occorre far riferimento alla cir-colare n. 2/1988 e alle successive modifiche ed inte-grazioni; in particolare si rimanda a quanto conte-nuto nel paragrafo 7 della stessa, in materia di ela-borati tecnici di aggiornamento.Comunque, al fine di uniformare le interpretazioni,intervenute in seguito alle novità introdotte dallanuova procedura, si ritiene opportuno entrare nelmerito dei singoli elaborati, evidenziandone gliaspetti innovativi e ribadendo che l’Ufficio non do-vrà richiedere alcuna ulteriore documentazione nonespressamente richiesta dalla normativa catastale vi-gente.

• Modello 51 : l’unica novità da segnalare è quellacontenuta nel paragrafo 4 della nota n. 57211 del19.07.2004, sopra richiamata. Inoltre, si consiglial’esame della Procedura Operativa n. 81 del 2 ago-sto 2004, avente rilevanza in materia.

• Modello 51 FTP : si conferma quanto disposto conla nota n. 2/4856/1995 del 20 maggio 1995 del-l’allora Direzione Compartimentale del Territorio,relativamente alla semplificazione delle proceduredel Catasto Terreni. Allo scopo di una maggioresemplificazione, si precisa che il modello integratocostituisce una delle sezioni del file pregeo e che ladocumentazione cartacea svolge a tal fine una fun-zione accessoria e non strettamente necessaria.

• Modello 3/SPC : come solo elemento innovativo, siraccomanda di fare attenzione alla compilazionedell’ultima parte di pagina 3, relativa al caso di dit-ta priva di titolo legale reso pubblico. Al riguardosi rimanda a quanto riportato nel paragrafo 2 del-la nota n. 15232 del 21.02.2002 della DirezioneCentrale C.C.P.I.

• Elaborato grafico dell’oggetto del rilievo: nel meritonulla è innovato.

• Schema del rilievo: nel merito nulla è innovato.• Libretto delle misure – Relazione tecnica – Modello

integrato – Proposta di aggiornamento cartografico:in proposito si ricorda che con l’attuale procedurasi è provveduto a concentrare i dati di aggiorna-mento in un unico file, che risulta costituito daquattro sezioni, comprendendo come ultima inte-grazione anche la proposta di aggiornamento.Pertanto la stampa del libretto originale contienetutti i documenti in questione. Si fa presente, al-tresì, che la procedura consente, in alternativa, lapossibilità di stampe separate, che permettono dirisolvere i problemi dovuti a certa terminologia ri-tenuta da qualcuno impropria. Il riferimento è al-la dicitura riportata relativamente alla proposta diaggiornamento: “Estratto di mappa aggiornato”,che, più correttamente, dovrebbe essere indicatocome “Proposta di aggiornamento cartografico”. Alloscopo, pur volendo accettare tale precisazione, siribadisce che si tratta di un falso problema, inquanto uno dei principi ispiratori della circolaren.2/1988 è costituito dalla separazione di respon-sabilità tra il redattore dell’atto di aggiornamento,che risponde esclusivamente delle misure assuntesul terreno indipendentemente dal contesto car-tografico, ed il Catasto che è preposto invece al-l’aggiornamento cartografico.

Sulla documentazione da allegare si ritiene di nonaggiungere altro, considerato che ormai, a distanzadi oltre quindici anni di applicazione della procedu-ra Pregeo, l’esperienza acquisita in materia, sia dallato Ufficio che dal lato categorie professionali, puòritenersi ad uno stadio di elevata condivisione.Però un’ulteriore raccomandazione è d’obbligo.Presso quasi tutti gli Uffici si sono consolidati neltempo usi particolari nella presentazione degli atti,mirati al raggiungimento di una maggiore efficacia.Tra i più ricorrenti si evidenzia quello che prevede ilcollegamento in un unico elaborato di tutti i docu-menti cartacei, oppure quello che presume la compi-lazione di modelli o cartelle predisposte dall’Ufficio.

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Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena

Nel merito si consiglia l’esame della nota n.2/10456/C05-96 del 2 ottobre 1996 dell’alloraDirezione Compartimentale del Territorio, che, pergli aspetti relativi all’imposta di bollo, precisa di nontener conto di disegni o descrizioni (libretti, relazioni,etc.) che servono ad illustrare il rilievo effettuato.I professionisti, nella stragrande maggioranza dei ca-si, hanno aderito alle richieste degli Uffici, pur nonessendo le stesse stabilite espressamente da alcunadisposizione.Ciò posto, si raccomanda di non usare atteggiamen-ti rigidi ed ingiustificati, nei casi in cui l’utenza, perun qualsiasi motivo, non volesse uniformarsi alleconsuetudini locali, mantenendo il rispetto dellanormativa vigente.

3. Numero di copiedella documentazione Pregeo

Relativamente al numero di copie da presentare, èemersa nel corso della riunione la non uniformità dicomportamento da parte degli Uffici Provinciali.Pertanto, anche per il numero delle copie, si racco-manda di non intraprendere ingiustificate iniziativeal di fuori del rispetto della normativa vigente, chenel seguito viene per opportunità ed in sintesi ri-chiamata.

• Tipo di frazionamento: n. 2 originaliLa norma di riferimento è l’art. 5 del D.P.R. 28 ot-tobre 1972, n. 650 che prevede la presentazione didue originali. Nel merito si fa presente che l’art. 1,comma 8, del D.M. 19 aprile 1994, n. 701 non ri-sulta assolutamente in contrasto, pur lasciando in-tendere l’inopportunità del secondo originale.

• Tipo mappale: n. 1 originale – n. 1 copia – n. 1attestatoÈ noto che il “tipo mappale”, come viene comune-mente indicato, è costituito dalla denuncia di cam-biamento (mod. 3/SPC), prevista dall’art. 8 della leg-ge 1° ottobre 1969, n. 679, e dall’allegato alla citatadichiarazione rappresentato dall’atto di aggiorna-mento della mappa (tipo mappale). Quest’ultimo do-

cumento ha l’esclusiva funzione di rappresentare inmappa i nuovi corpi di fabbrica e l’eventuale corteannessa con il conseguente stralcio da particella dimaggiore dimensione. La circolare n. 2 del 20 gen-naio 1984 dell’allora Direzione Generale del Catastoe dei SS.TT.EE., al paragrafo I.2, ha normato le mo-dalità di presentazione di tale atto di aggiornamen-to, prevedendo la presentazione di un originale cor-redato di due copie (copia ed attestato), prodotte incarta libera ed ottenute per semplice riproduzione otti-co-meccanica. La circolare esplicita anche le destina-zioni dei singoli elaborati: l’originale segue la praticaDocfa al Catasto Fabbricati; la copia rimane all’ar-chivio del Catasto Terreni; l’attestato viene restituitoal richiedente. La circolare n. 15 del 29 luglio 1985,che ha introdotto integrazioni e modifiche alla cir-colare n. 2/84, non apporta variazioni all’iter proce-durale indicato e, pertanto, pur non citando l’atte-stato, implicitamente conferma quanto disposto dal-la circolare medesima.

• Atti di aggiornamento cartografico misti: n. 2 origi-nali – n. 1 copiaQuando il tipo mappale comporta la rappresenta-zione di ulteriore geometria, oltre quella strettamen-te necessaria alla definizione dell’edificio e dell’even-tuale corte annessa, rientra tra gli atti di aggiorna-mento cartografico misti. In quest’ultima tipologiarientra il caso previsto al secondo capoverso delpar. 2 della circolare n. 15/85. Comunque nel me-rito si rimanda direttamente alla nota n. 68702 del4 settembre 2003, con la quale la DirezioneCentrale Cartografia, Catasto e PubblicitàImmobiliare ha fornito chiarimenti circa la moda-lità di trattazione e di liquidazione dei tributi pergli atti in questione.

• Tipo particellare: n. 2 originaliLa norma di riferimento è l’art. 7 del D.P.R. n.650/72, che al comma 3 definisce il tipo particel-lare come disegno sul quale viene riportato la con-figurazione delle particelle da trasferire a misura enon a corpo. Il tipo deve essere corredato di tuttele misure idonee a consentire la determinazionedella superficie effettiva degli immobili sui quali siesercitano i diritti da trasferire. Per il tipo particel-

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lare si esclude l’obbligo della redazione su di unestratto di mappa catastale. Come, d’altronde, èchiaro che non si procede alla proposta di aggior-namento. Infine, si mette in evidenza che il casoprospettato al comma 2 dello stesso articolo 7 è ri-conducibile a tutti gli effetti ad un tipo di frazio-namento per il quale si prescrive il rilievo comple-to del contorno delle particelle da trasferire a mi-sura. Si fa notare che è proprio questa la fattispe-cie richiamata al punto c. del par. 5 della circolaren. 2/88.

4. Schede monografichedei Punti Fiduciali

Come è noto, per recepire anche le informazioni al-timetriche e garantire l’omogeneità a livello nazio-nale, si è provveduto a definire una nuova schedamonografica del Punto Fiduciale.A tal fine, gli Uffici sono invitati a non modificarela citata scheda ma, laddove si presentino eventualiesigenze, a sottoporre alla Direzione CentraleC.C.P.I. la proposta per possibili integrazioni, dan-done comunicazione anche alla scrivente.Per la produzione delle schede monografiche da par-te dei tecnici professionisti, si ribadisce quanto con-tenuto al punto 3.2.1. della Disposizione Operativa,pertanto:• per l’istituzione dei nuovi Punti Fiduciali, il tec-

nico professionista è tenuto alla produzione dellanuova scheda monografica. Nel merito si ricordache all’interno del Service-Pack n. 3, versione pro-fessionisti esterni, sono state implementate specifi-che funzioni che consentono la generazione e lagestione delle schede monografiche informatizzatedei Punti Fiduciali, sulla base delle immagini digi-tali e dei dati alfanumerici degli stessi.

• Per l’integrazione delle schede esistenti, l’UfficioProvinciale provvederà progressivamente all’inseri-mento del riferimento altimetrico, sulla base delleindicazioni fornite dai tecnici professionisti.

Comunque, sono sempre ben accette le ricorrenticollaborazioni con le categorie professionali, mirate

all’aggiornamento della banca dati dei PuntiFiduciali e, pertanto, gli Uffici si attiveranno in talsenso, mettendo in evidenza i benefici a favore deiprofessionisti che derivano da un archivio tenuto co-stantemente aggiornato, soprattutto alla luce dell’ac-cesso telematico sul web alle informazioni contenu-te nello stesso archivio.Per la gestione delle monografie dei Punti Fiduciali,si rimanda anche alle disposizioni impartite nellanota n. 57211 del 19 luglio 2004 e nella notan. 64538 del 27 agosto 2004, entrambe richiamateal punto 1.

5. Corso su GPS,Cartografia ed Altimetria

Nei giorni 26 e 27 maggio 2004 si è tenuto a Parmaun corso sull’uso delle apparecchiature GPS finaliz-zato alla redazione degli atti di aggiornamento conla Procedura Pregeo 8.A tale corso hanno partecipato due tecnici di cia-scun Ufficio Provinciale e della Direzione Regio-nale.Come già anticipato ai partecipanti, questaDirezione sta predisponendo, a completamento diquello svolto, un altro corso da tenersi presso la pro-pria sede ed avente per oggetto la CartografiaCatastale e l’Altimetria.Il corso, per continuità didattica, sarà indirizzatoagli stessi tecnici che hanno partecipato alla primafase formativa.Sarà, comunque, assicurata idonea informazionesulla data e sulle modalità di svolgimento.Nel rimanere a disposizione per tutti i chiarimentidel caso, si prega di estendere il contenuto della pre-sente a tutte le categorie professionali interessate,nell’ambito dei rapporti già intercorrenti.Si ringrazia per la collaborazione.

IL DIRETTORE REGIONALE

F.to Fernando IMBROGLINI

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Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena

INDIRIZZI UTILICOLLEGIO DI FORLÌ-CESENA

OGGETTO DESCRIZIONE

Indirizzo Via Merenda, 3Telefono 0543 28436Fax 0543 30823e-mail [email protected] Loris CerediConsiglio R. Callisesi A. Camugnani L. Lazzari

P. Prati F. Sartini R. TurroniG. Villi R. Zanella

Componenti T. Amadori G. Baldini M. BardiCommissione E. Bartolini B. Bassi S. BattistiniSicurezza R. Callisesi L. Capanni G. Fabbri

L. Gaddoni S. Giannini A. LandiM. Lucchi P. Patanè F. PrimaioA. Ravaglia R. Rinieri R. SantoniP. Soprani M. Valmori D. VillaniG. Villi G. Zoffoli

AUSL DELLA PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA

DISTRETTO INDIRIZZO CAP. TELEFONO

Forlì Via Della Rocca, 19 47100 0543 733544Cesena Via Marino Moretti, 99 47023 0547 352048

UFFICIO PROVINCIALE DEL LAVORO

SEDE INDIRIZZO CAP. TELEFONO

Forlì Via Paradiso, 7 47100 0543 32489

COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO

SEDE INDIRIZZO CAP. TELEFONO

Forlì Viale Roma, 97 47100 0543 410811Cesena (distaccamento di Forlì)

Via Ferrari, 61 47023 0547 383535

COMUNI DELLA PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA

COMUNI INDIRIZZO CAP. TELEFONO DISTRETTO AUSBagno di Romagna Piazza Martiri, 1 47026 0543 900411 Cesena

Bertinoro Piazza Libertà, 1 47032 0543 469111 Forlì

Borghi Piazza Lombardini, 7 47030 0541 947405 Cesena

Castrocaro e Terra del Sole Viale Marconi, 81 47010 0543 767639 Forlì

Cesena Piazza Del Popolo, 10 47023 0547 356837 Cesena

Cesenatico Via Moretti, 4 47042 0547 79306 Cesena

Civitella di Romagna Viale Roma, 19 47012 0543 984316 Forlì

Dovadola Piazzale Della Vittoria, 3 47013 0543 934764 Forlì

Forlì Piazza Saffi, 8 47100 0543 712297 Forlì

Forlimpopoli Piazza Fratti, 2 47034 0543 74911 Forlì

Galeata Via Castellucci, 1 47010 0543 975411 Forlì

Gambettola Piazza Risorgimento, 6 47035 0547 45210 Cesena

Gatteo Piazza Vesi, 6 47030 0541 934001 Cesena

Longiano Piazza 3 Martiri, 4/6 47020 0547 666411 Cesena

Meldola Piazza F. Orsini, 29 47014 0543 499417 Forlì

Mercato Saraceno Piazza Mazzini, 50 47025 0547 699711 Cesena

Modigliana Via Garibaldi, 63 47015 0546 949535 Forlì

Montiano Viale Cavour, 5 47020 0557 51032 Cesena

Portico e S. Benedetto Via Tosco Romagnola, 1 47010 0543 967047 Forlì

Predappio Piazza S. Antonio, 3 47016 0543 921740 Forlì

Premilcuore Via Marconi, 8 47010 0543 956945 Forlì

Rocca San Casciano Piazza Tassinari, 15 47017 0543 95055 Forlì

Roncofreddo Via C. Battisti, 93 47020 0541 949211 Cesena

San Mauro Pascoli Piazza Mazzini, 1 47030 0541 936038 Cesena

Santa Sofia Piazza Matteotti, 1 47018 0543 974521 Forlì

Sarsina Largo De Gasperi, 9 47027 0547 94901 Cesena

Savignano sul Rubicone Piazza Borghesi, 9 47039 0541 809636 Cesena

Sogliano al Rubicone Piazza della Repubblica, 35 47030 0541 948610 Cesena

Tredozio Via dei Martiri, 1 47019 0546 943676 Forlì

Verghereto Via Caduti d’Ungheria, 11 47028 0543 902313 Cesena

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COMUNE DI CESENASETTORE ATTUAZIONE URBANISTICA

SPORTELLO UNICO PER L’EDILIZIA

Cesena, 06/07/2004

Oggetto: NOTA INFORMATIVA RELATIVA AGLI ADEMPIMENTIPER CONTRASTARE IL LAVORO SOMMERSO O IRREGOLARE.

DICHIARAZIONI DA PRODURRE, PRIMA DI DARE AVVIOA UN INTERVENTO EDILIZIO.

PRESCRIZIONI PER IL CANTIERE.

Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 276/2003 “Legge Biagi”, sono obbligatorie, ai sensi dell’art. 3, comma 8,del D.Lgs. 494/1996, alcuni adempimenti al fine di contrastare il lavoro sommerso o irregolare.

A tal fine alla COMUNICAZIONE DI INIZIO LAVORI relativa a un intervento edilizio, a prescinderedal titolo abilitativo, dovranno essere allegate le seguenti dichiarazioni:

1. una dichiarazione resa dal titolare dell’impresa esecutrice dei lavori circa l’organico medio, distintoper qualifica, corredata dagli estremi delle denuncie dei lavoratori effettuate all’INPS, all’INAIL e al-le CASSE EDILI;

2. una dichiarazione resa dal titolare dell’impresa esecutrice dei lavori relativa al contratto collettivo ap-plicato ai lavoratori.

QUINDI:

• per quanto riguarda la DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ, queste dichiarazioni devono essere allega-te al momento della presentazione della DIA stessa, la quale non potrà essere ricevuta, se sprovvista di talidocumenti;

• per quanto riguarda il PERMESSO DI COSTRUIRE, tali dichiarazioni devono essere allegate alla CO-MUNICAZIONE DI INIZIO LAVORI, che dovrà essere consegnata compilata in ogni sua parte e com-pleta degli allegati richiesti.

Al fine di semplificare tali adempimenti, è stata predisposta una scheda da compilare e presentare congiun-tamente alle comunicazioni di inizio lavori e alle Denuncie di Inizio Attività a far data dal 02/08/2004.

La presente vale come disposizione di servizio.

Il responsabile e dirigentedei settori Attuazione Urbanistica

e Sviluppo Economico

(arch. Marco BONARETTI)

911/2004

Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena

COMUNE DI CESENASETTORE ATTUAZIONE URBANISTICA

SPORTELLO UNICO PER L’EDILIZIA

SERVIZIO TECNICO

P.zza del Popolo, 10 - 47023 Cesena (FC)

Tel. 0547 356111 – Fax 0547 356835 – e-mail: [email protected]

AUTOCERTIFICAZIONE DELL’IMPRESA ESECUTRICE DEI LAVORI(art. 3, comma 8, D.Lgs. 494/96, modificato dall’art. 86, comma 10, D.Lgs. 276/2003)

DA ALLEGARE:

• al momento della presentazione della DIA

• al momento della COMUNICAZIONE DI INIZIO LAVORI in caso di Permesso di Costruire

Al Dirigente Responsabile

dello Sportello Unico per l’Edilizia

Il sottoscritto _________________________________________________________________________________________________

nato a___________________________________________________________________________ il __________________________

residente a ___________________________________________________________________________________________________

in via ____________________________________________________________________________ n. _________________________

❑ IN QUALITÀ DI TITOLARE DELL’IMPRESA INDIVIDUALE

con sede a________________________________________________________________________________________________

in via_________________________________________________________________________ n. _________________________

Partita IVA ___________________________________________________________________ tel. ________________________

oppure

❑ IN QUALITÀ DI RAPPRESENTANTE LEGALE DELLA SOCIETÀ

con sede a________________________________________________________________________________________________

in via_________________________________________________________________________ n. _________________________

Partita IVA ___________________________________________________________________ tel. ________________________

IN RIFERIMENTO

❑ ALLA DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ DEL: ____________________________________________________________________________

❑ ALLA COMUNICAZIONE DI INIZIO LAVORI RELATIVA AL PERMESSO DI COSTRUIRE DEL:___________________________

avente ad oggetto l’intervento edilizio di ______________________________________________________________________

nell’immobile posto a Cesena in via n.

Consapevole della responsabilità penale, in caso di falsità in atti e di dichiarazione mendace, ai sensi

degli articoli 48 e 76 del DPR 28/12/2000 n. 445;

10 Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena11/2004

DICHIARA

❑ CHE L’ORGANICO DELL’ULTIMO ANNO DELL’AZIENDA, DISTINTO PER QUALIFICA, È IL SEGUENTE:

N. QUALIFICA

❑ CHE L’AZIENDA NON HA DIPENDENTI;

■ CHE L’AZIENDA HA APERTO LE SEGUENTI POSIZIONI ASSICURATIVE:

N. POSIZIONE INAIL OPERAI N. POSIZIONE INAIL IMPIEGATI N. POSIZIONE INPS CASSA EDILI DI N. CASSA EDILI

■ CHE L’AZIENDA APPLICA IL SEGUENTE CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO:

■ CHE L’AZIENDA È IN REGOLA CON IL VERSAMENTO DEI CONTRIBUTI ALL’INPS E (SE DOVUTI)

ALL’INAIL E ALLA CASSA EDILI.

(La presente dichiarazione sostituisce il certificato di regolarità contributiva, rilasciato da INPS, INAIL e CAS-

SE EDILI, per quanto di rispettiva competenza. L’impresa esecutrice ha facoltà di produre, in alternativa,

COPIA SEMPLICE DEL CERTIFICATO DI REGOLARITÀ CONTRIBUTIVA – valido ai sensi dell’art. 41 DPR

445/2000 – rilasciato rispettivamente dai tre enti citati, oppure il DOCUMENTO UNICO DI REGOLARITÀ

CONTRIBUTIVA sempre rilasciato dai suddetti enti).

Ai sensi dell’art. 38, comma 3, del DPR 28/12/2000 n. 445, alla presente autocertificazione viene allegata

fotocopia (chiara e leggibile) di un documento di identità del sottoscrittore.

IL DICHIARANTE

Ai sensi e per gli effetti di cui al D.Lgs. 30/06/2003 n. 196, i suddetti dati saranno utilizzati ai soli fini degli adempimenti di legge.

1111/2004

Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena

COMUNE DI CESENASETTORE ATTUAZIONE URBANISTICASPORTELLO UNICO PER L’EDILIZIASERVIZIO TECNICO

Cesena, 06/07/2004

Oggetto: NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL PIANODI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA – DISPOSIZIONI APPLICATIVE

e Norme Tecniche di Attuazione del Piano diClassificazione Acustica (approvato con Deliberadi C.C. n. 267/202 e successiva Delibera di C.C.n. 10/2003) sono entrate in vigore il 12.01.2004

contestualmente al nuovo Regolamento Edilizio.

Alla richiesta di permesso di costruire o alla denuncia di ini-zio attività (DIA) dovrà essere allegata la documentazionedi Impatto Acustico (Do.Im.A.) per le seguenti attività:

a) opere soggette a V.I.A. o di clima acustico;b) aeroporti, aviosuperfici, eliporti;c) discoteche;d) circoli privati e pubblici esercizi ove siano installati

macchinari o impianti rumorosi;e) impianti sportivi e ricreativi ove siano installati mac-

chinari o impianti rumorosi;f ) attività industriali e artigianali di tipo produttivo o

manifatturiero ove siano installati macchinari o im-pianti rumorosi;

g) attività di trasformazione conservazione e deposito diprodotti agricoli e/o di origine animale ove siano in-stallati macchinari o impianti rumorosi;

h) strutture di produzione e/o manipolazione di alimen-ti e bevande ove siano installati macchinari o impian-ti rumorosi;

i) artigianato di servizio relativamente alle attività di au-tofficine, autocarrozzerie, autorimesse di uso pubbli-co, autolavaggi, lavanderie, attività di rottamazione;

j) grandi strutture di vendita (ipermercati, supermerca-ti), centri commerciali e direzionali ove siano installa-ti macchinari o impianti rumorosi;

k) parcheggi con capienza superiore a 200 p.a., aree emagazzini di transito, attività di spedizioniere;

l) cave;m) impianti tecnologici quali impianti di cogenerazione,

centrali idroelettriche, impianti di sollevamento, im-pianti di decompressioni, ecc.;

n) ferrovie e altri sistemi di trasposto collettivo su rotaia;o) strade di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane

principali), C (strade extraurbane secondarie), D(strade di scorrimento), E (strade urbane di quartiere)

e F (strade locali), secondo la classificazione di cui aldecreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successi-ve modificazioni;

o la valutazione previsionale di clima acustico (Va.P.C.A.)per i seguenti insediamenti:

– scuole e asili nido;– ospedali;– luoghi di culto;– cimiteri;– case di cura e di riposo;– parchi urbani ed extraurbani;– nuovi insediamenti residenziali prossimi alle opere esi-

stenti elencate nell’allegato 1 lettera da a) a n).

Tale documentazione dovrà essere elaborata da un tecnicoabilitato in materia e avere i contenuti definiti negli allega-ti 1 e 2 delle N.T.A. del Piano di Classificazione Acustico.

Nel caso di interventi non soggetti alla documentazionedovrà essere prodotta una dichiarazione sostitutiva delprogettista su modulistica predisposta da questo Settore.

Per i Piani Urbanistici Attuativi dovrà essere prodotta laDo.Im.A. o la Va.P.C.A. rispettando quanto contenutonell’art. 2.1 delle N.T.A. del Piano.

Per interventi sul traffico o sui servizi pubblici dovrà es-sere prodotta la valutazione di impatto acustico(Va.Im.A.) con la documentazione prevista all’art. 3.3delle N.T.A. del Piano.

Si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.

Il Dirigente del settoreattuazione urbanistica

(arch. Marco BONARETTI)

Il Dirigente del settoreambiente mobilità

(arch. Anna Maria BISCAGLIA)

L

12 Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena11/2004

Prot. 37285 Cervia, 6 agosto 2004

Oggetto: COMUNICAZIONI RELATIVE ALLA RICHIESTA DI RELAZIONEACUSTICA PER INTERVENTI SOGGETTI A PERMESSODI COSTRUIRE E AL NUOVO ORARIO DI RICEVIMENTODEL SERVIZIO EDILIZIA PRIVATA DEL COMUNE DI CERVIA

seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 1° giugno 2004 del D.P.R. 30.03.2004, n. 142, rela-tivo a “disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante dal traffico vei-colare, a norma dell’art. 11 della L. 26.10.1995, n. 447”, il quale prevede all’art. 8 che gli interventi di risa-namento acustico siano a carico del titolare di concessione o di permesso di costruire se rilasciati dopo l’en-

trata in vigore del suddetto decreto (15.06.2004), si comunica quanto segue.

Per gli interventi relativi a permessi di costruire rilasciati dopo il 15.06.2004, all’inizio lavori dovrà essere depositatapresso il Servizio Edilizia Privata una relazione acustica redatta a norma di legge da tecnico abilitato comprovante ilrispetto dell’intervento al D.P.C.M. 05.12.1997, al D.P.R. 30.03.2004, n. 142 e, qualora l’intervento ricada nella fa-scia di pertinenza delle infrastrutture ferroviarie, al D.P.R. 459 del 18.11.1998.

Si comunica altresì che il nuovo orario di ricevimento del Servizio Edilizia Privata, in vigore dal 6 settembre 2004,è il seguente:

Orario accettazione pratiche Martedì, Giovedì, Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 9.30Orario ricevimento pubblico Martedì pomeriggio con appuntamento dalle 15.00 alle 17.00istruttori Giovedì mattina senza appuntamento: dalle 9.00 alle 11.00

con appuntamento: dalle 11.00 alle 13.00Giovedì pomeriggio con appuntamento: dalle 15.00 alle 17.00

Orario ricevimento pubblico Martedì e Giovedì pomeriggio con appuntamento dalle 15.00 alle 17.00capo servizio

Per gli appuntamenti chiamare, in orario ricevimento telefonate, i seguenti numeri,o inviare una e-mail ai rispettivi indirizzi specificando la motivazione della richiesta di appuntamento:

Istruttori: geom. Grazieri Gino 0544 979203 [email protected]. Catalano Iolanda 0544 979204 [email protected]. Tomba Franco 0544 979206 [email protected]. Monti Romeo 0544 979208 [email protected]

Capo servizio: ing. Ghedini Cristina 0544 979207 (sig.a Croatti Marisa) [email protected]

Il ricevimento pubblico termina improrogabilmente alle ore 13.30 il giovedì mattinae alle ore 17.30 il martedì e giovedì pomeriggio.

Orario ricevimento telefonate Lunedì, Mercoledì e Venerdì mattina dalle 12.30 alle 13.30servizio edilizia privata Martedì e Giovedì pomeriggio dalle 14.30 alle 15.00 e dalle 17.00 alle 17.30

Rimanendo a disposizione per eventuali chiarimenti,porgo distinti saluti. Il Capo Servizio Area Privata

Ing. Cristina GHEDINI

COMUNE DI CERVIAProvincia di RavennaSETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE - SERVIZIO EDILIZIA PRIVATA

A

1311/2004

Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena

DOCUMENTAZIONE GENERALE• Denuncia di inizio lavori, da effettuarsi all’INAIL (Modello

66DL) (DPR 1124/65)• Copia del Titolo Abilitativo Edilizio• Nulla - osta della Soprintendenza ai Beni Ambientali (even-

tuale)• Autorizzazioni degli enti competenti per i lavori stradali

(eventuali)• Certificato Prevenzione Incendi per cantieri soggetti al DM

16/02/82, rilasciato dal Comando Provinciale dei VVF (can-tieri edili con mense, baraccamenti, dormitori fissi, ecc.)

• Autorizzazione del sindaco, fornita su parere dell’ASL com-petente per territorio, ad effettuare lavorazioni edili rumoro-se in deroga ai limiti imposti da DPCM 1 marzo 1991, dal-la Legge 447/95 e dai DPCM attuativi (eventuale).

DOCUMENTAZIONE INERENTE LA SICUREZZA• Notifica preliminare (se prevista)• Piano di Sicurezza e Coordinamento (se previsto)• Piano Sostitutivo di Sicurezza (nel caso di appalti pubblici e

assenza di PSC)• Fascicolo dell’Opera (se previsto)• Piano Operativo di Sicurezza (uno per ciascuna delle impre-

se operanti in cantiere e gli eventuali relativi aggiornamenti)• Piano di sicurezza specifico nel caso di lavori di demolizioni

estese, montaggio prefabbricati e demolizione e rimozione diamianto

• Valutazione dei rischi (art. 4 del D.Lgs. 626/94)• Verbale delle riunioni periodiche per sicurezza, per aziende

con più di 15 dipendenti (D.Lgs. 626/94)• Verbali di verifica ed ispezione degli organi di vigilanza • Copia delle lettere di comunicazione all’ASL e all’Ispettorato

del Lavoro di avvenuta nomina del Responsabile del Serviziodi Prevenzione e Protezione (D.Lgs. 626/94)

• Nominativo del medico competente scelto dall’impresa conaccettazione dell’incarico da parte di quest’ultimo

• Nomina degli addetti all’antincendio e all’emergenza concorso di formazione specifico (D.Lgs. 626/94 Legge 609/96DM 10 marzo 1998) (Per le attività a “basso” o “medio” ri-schio di incendio non è previsto l’attestato di idoneità dellaformazione del Comando Provinciale di VVF per le attivitàad “alto” rischio di incendio occorre invece tale attestato diidoneità del Comando VVF in aggiunta all’attestato del cor-so formativo specifico)

• Attestazione di avvenuta informazione e formazione dei la-voratori subordinati, attività che può svolgersi direttamentein azienda, attraverso strutture esterne o in collaborazionecon gli OPTA

• Verbale relativo alla nomina, autonoma da parte dei lavora-

tori, del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza(eventuale)

• Copia della segnalazione all’esercente l’energia elettrica perlavori da effettuarsi a meno di 5 metri dalle linee elettrichestesse (eventuale)

• Documento di organizzazione della sicurezza e delegheeventuali (dirigenti, preposti, etc.).

DOCUMENTAZIONE SANITARIA• Vaccinazioni antitetaniche obbligatorie• Cartelle sanitarie del personale con Certificati medici di ido-

neità alla mansione• Tesserini di vaccinazione antitetanica• Registro delle visite mediche periodiche• Verbali relativi alle visite all’ambiente di lavoro e/o presa vi-

sione dei piani di sicurezza da parte del medico competente.

DOCUMENTAZIONE INERENTE I D.P.I.• Istruzioni per un corretto uso e manutenzione• Ricevuta consegna dei D.P.I. da parte delle maestranze• Attrezzature e macchine• Libretti per l’uso ed avvertenze• Manuali d’istruzione ed uso dei mezzi di protezione.

PRODOTTI E SOSTANZE CHIMICHE• Scheda dei prodotti e delle sostanze chimiche dannose o pe-

ricolose• Istruzioni per le procedure di lavoro ed uso dei mezzi di pro-

tezione.

DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALLE IMPRESE• Iscrizione alla Camera di Commercio delle imprese operan-

ti in cantiere• Libro matricola del personale addetto di ciascuna impresa

operante in cantiere• Registro infortuni di ciascuna impresa operante in cantiere• Libro delle presenze giornaliere di cantiere vidimato

dall’INAIL con la registrazione relativa al personale presentein cantiere con le ore di lavoro effettuate

• Registro carico e scarico rifiuti e copia MUD (modulo uni-co di dichiarazione ambientale, da presentare entro il 30aprile di ogni anno per l’anno precedente) (D.Lgs 22/97 esuccessive modifiche).

SUBAPPALTIDocumentazione da richiedere ai subappaltatori:• fotocopia nulla-osta rilasciato dall’ufficio di collocamento

per ogni lavoratore• fotocopia libretto di lavoro aggiornato di ogni lavoratore

ELENCO DELLA DOCUMENTAZIONEDA CONSERVARE IN CANTIERE da Biblus-net by ACCA, Newsletter n. 27

14 Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena11/2004

• fotocopia libro matricola vidimato dall’INAIL• fotocopia giornaliera vidimata dall’INAIL• fotocopia libro paga o cedolini• fotocopia modelli 10 presentati all’INPS• fotocopia modelli 01 /M e 03/M presentati all’INPS• fotocopia denuncia di nuovo lavoro presentata all’INPS• fotocopia modello di autoliquidazione del premio dovuto

all’INAIL• fotocopia denunce analitiche, presentate alla Cassa Edile• attestato di regolarità contributiva rilasciato dall’INPS,

INAIL, Cassa Edile• fotocopia ricevute firmate dagli operai attestanti il pagamen-

to delle retribuzioni• originale dei bollettini di pagamento dei contributi INPS,

INAIL, Casse Edile in visione• Idoneità tecnico professionale di imprese subappaltatrici e

lavoratori autonomi• Corrispondenza, lettere, comunicazioni• Indicazione delle risorse condivise• DURC - Dichiarazione Unica di Regolarità Contributiva• Impianto elettrico di cantiere

MACCHINE• Dichiarazione di conformità per le macchine immesse sul

mercato dopo l’entrata in vigore del regolamento di recepi-mento della “Direttive Macchine” - DPR 459/96 (La di-chiarazione di conformità deve essere firmata dal costrutto-re e deve recare l’indicazione della conformità alle direttiveapplicabili alla macchina stessa, nonché le norme armoniz-zate eventualmente applicate. Per le vecchie macchine giàimmesse sul mercato e poi sottoposte a ristrutturazione ed amodifica sostanziale dopo il 21 settembre 1996, sussistel’obbligo della marcatura CE secondo il citato decreto)

• Libretto di istruzioni d’uso e manutenzione delle macchinepresenti sul cantiere (Tali libretti di manutenzione vanno co-stantemente aggiornati, ai sensi del DPR 547/55 D.Lgs.626/94, titolo III).

RECIPIENTI A PRESSIONE• Libretti ISPELS di collaudo apparecchi a pressione oltre i 25

litri e verifiche periodiche P.M.I.P. dell’ASL, oltre i 500 litri(l’eventuale esenzione è indicata sul libretto ISPELS dell’ap-parecchio)

• Libretto d’uso e manutenzione: avvertenze di sicurezza dacomunicare ai lavoratori interessati.

APPARECCHI PER IL SOLLEVAMENTO DEI CARICHI• Libretto di omologazione ISPESL, nel caso di portata infe-

riore a 200 Kg• Verifica annuale degli apparecchi di sollevamento non ma-

nuali di portata superiore a 200 kg• Richiesta di verifica di prima installazione ad ISPESL, nel

caso di portata maggiore di 200 Kg• Denuncia di variata installazione ad ISPESL• Richiesta di visita periodica annuale• Verifiche trimestrali di funi e catene incluse quelle per l’im-

bracatura

• Procedura per gru a movimentazione interferente• Certificazione del radiocomando della gru• Verifica trimestrale delle funi, delle catene e dei ganci metal-

lici riportata sul libretto di omologazione degli apparecchi disollevamento (DPR 547/55 art. 179)

• Dichiarazione di conformità delle funi metalliche, qualora lestesse vengano sostituite (DPR 673/82)

• Copia della segnalazione all’ASL dell’installazione della gru• Denuncia di installazione all’ISPELS, se la gru è nuova, con

dichiarazione di conformità e marchio CE• Attestazione di conformità della gru alle norme preesistenti

rilasciata dal noleggiatore, nel caso in cui la gru sia noleggia-ta e priva di dichiarazione di conformità e marchio CE

• Libretto delle verifiche della gru, con il verbale dell’ultimaverifica eseguita dall’USL

• Dichiarazione di stabilità degli impianti di betonaggio• Libretti di collaudo ISPELS e verifiche biennali del P.M.I.P.

dell’ASL per i ponti sospesi con relativi argani• Libretti di collaudo ISPELS e verifiche annuali del P.M.I.P.

dell’ASL - per i ponti mobili su carro• Libretto di collaudo ISPELS e verifiche annuali del P.M.I.P.

dell’ASL per scale montate su carro.

IMPIANTI• Dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico• Dichiarazione di conformità dei quadri elettrici da parte del-

l’installatore• Impianto di messa a terra di cantiere• Denuncia impianto di messa a terra e impianto di protezio-

ne contro le scariche atmosferiche (ai sensi del D.P.R.462/2001)

• Schema dell’impianto di messa a terra• Richiesta di omologazione• Richiesta di verifica periodica biennale alla ASL• Verbali di verifica degli impianti di messa a terra• Calcolo di fulminazione (nel caso in cui non sia autoprotetto).

RUMORE• Misure adottate: documenti che attestino le procedure di la-

voro, prescrizioni all’uso dei D.P.I. ed eventuale sorveglianzasanitaria

• Rapporto di valutazione dell’esposizione al rumore (D.Lgs.277/91 capo IV)

• Valutazione del rischio relativo all’esposizione amianto epiombo, ai sensi del D.Lgs 277/91 (ad es. nelle rimozionidell’amianto dagli uffici o nella verniciatura a spruzzo convernici a piombo) (eventuale).

PONTEGGI• Autorizzazione ministeriale e libretto del fabbricante del

ponteggio• Schema di ponteggio realizzato, nel caso di altezze inferiori

a 20 m• Progetto di ponteggio firmato da un tecnico abilitato, nel ca-

so di altezze maggiori a 20 m• Progetto dell’eventuale castello di servizio firmato da tecni-

co abilitato

1511/2004

Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena

• Schemi e disegni esecutivi delle armature provvisorie pergrandi opere o, che comunque non rientrino negli schemi diuso corrente, firmati dal progettista (ingegnere o architetto)(DPR 164/56)

• Libretto del ponteggio a tubi e giunti (eventuale)• Copia della autorizzazione ministeriale, e relativa relazione

tecnica, per i ponteggi metallici fissi• Disegno esecutivo del ponteggio firmato dal responsabile di

cantiere per ponteggi montati secondo schemi tipo

• Progetto del ponteggio effettuato da tecnico abilitato (inge-gnere o architetto) per ponteggi difformi da schemi tipo oper altezze superiori a 20 m (eventuale)

• Libretto del Ministero del Lavoro per i trabattelli, se funzio-nanti obbligatoriamente con piedini (stabilizzatori).

(Tale elenco non esaustivo è ulteriormente suscettibile di variazio-ne in forza di normative di valenza non nazionale).

on il documento “Linee guida del Governo per losviluppo della società dell’informazione nella le-gislatura” il Consiglio dei Ministri il 31 maggio2002, tra gli obiettivi da raggiungere prioritaria-

mente, indicava la diffusione dell’impiego della postaelettronica in tutte le comunicazioni interne alla pubbli-ca amministrazione.Il Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie dellaPresidenza del Consiglio dei Ministri il 27 novembre 2003ha emanato sull’argomento una Direttiva, che è stata pub-blicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 gennaio scorso.In essa veniva indicato:• che l’impiego della posta elettronica consente e facilita

quel cambiamento culturale ed organizzativo della pub-blica amministrazione che risponde alle attese del Paeseed alle sfide della competitività, e che pertanto:

• bisogna accelerare questo processo di cambiamento e dar-ne concreta percezione anche all’esterno, abbandonandoinutili ed onerosi formalismi, considerati, anche, i consi-stenti risparmi di risorse che potranno derivare alla pub-blica amministrazione dall’uso intensivo della posta elet-tronica;

• bisogna concretamente operare affinché di tale cambia-mento possano beneficiare, al più presto, anche i cittadi-ni e le imprese in modo da consentire loro un accesso piùveloce e più agevole alle pubbliche amministrazioni;

• che la completa attuazione del protocollo informaticoconsentirà la gestione dei flussi dei procedimenti in corsopresso le pubbliche amministrazioni permettendo di co-noscerne lo stato e realizzando, così, un più elevato livel-lo di trasparenza dell’azione amministrativa.

Veniva anche richiamata la delega avuta dal Parlamento conla legge 29 luglio 2003, n. 229 per la fissazione dei tempi diattuazione dell’intero nuovo processo che deve tener contodella necessità di operare il cambiamento in tempi rapidi,

per evitare la coesistenza prolungata delle procedure elettro-niche con quelle tradizionali, allo scopo di superare diffi-coltà organizzative e gestionali e ridurre i relativi costi ope-rativi.In attuazione di tale delega il Dipartimento per l’innova-zione elettronica ha invitato ogni amministrazione pubbli-ca a porre in essere le attività necessarie al raggiungimentodell’obiettivo di legislatura, in modo da garantire che, entrola data della sua scadenza, tutte le comunicazioni nelle pub-bliche amministrazioni possano avvenire esclusivamente invia elettronica.Per questo, richiamandosi anche a quanto stabilito dall’art.14 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del28.12.2000, contenente il Testo Unico delle disposizioni le-gistative e regolamentari in materia di documentazione am-ministrativa, viene fatto presente che è necessario che lepubbliche amministrazioni provvedano a adottare tutti i di-pendenti di una casella di posta elettronica (anche quelli peri quali non sia prevista la dotazione di un personal compu-ter) e ad attivare, inoltre, apposite, caselle istituzionali affi-date alla responsabilità delle strutture di competenza.Queste ultime dovranno procedere alla tempestiva lettura,almeno una volta al giorno, della corrispondenza ivi perve-nuta, adottando gli opportuni metodi di conservazione del-la stessa in relazione alle varie tipologie di messaggi ed aitempi di conservazione richiesti.Secondo il Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie,la posta elettronica, che può essere utilizzata per la trasmis-sione di tutti i tipi di informazioni, documenti e comuni-cazioni in formato elettronico e, a differenza di altri mezzitradizionali, offre notevoli vantaggi in termini di:– maggiore semplicità ed economicità di trasmissione,

inoltro e riproduzione;– semplicità ed economia di archiviazione e ricerca;– facilità di invio multiplo, cioè a più destinatari contem-

VALORE LEGALEDELLA POSTA ELETTRONICA Comuni della Marca Trevigiana, Informazioni n. 5/2004

C

16 Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena11/2004

poraneamente, con costi estremamente più bassi diquelli dei mezzi tradizionali;

• velocità ed asincronia della comunicazione, in quantonon richiede la contemporanea presenza degli interlocu-tori;

• possibilità di consultazione ed uso anche da postazioni di-verse da quella del proprio ufficio, anche al di fuori dellasede dell’amministrazione ed in qualunque momentograzie alla persistenza del messaggio nella sua casella diposta elettronica;

• integrabilità con strumenti di automazione di ufficio,quali rubrica, agenda, lista di distribuzione ed applicazio-ni informatiche in genere.

La direttiva continua a raccomandare che le singole ammi-nistrazioni, nell’ambito delle rispettive competenze, fermarestando l’osservanza delle norme in materia della riserva-tezza dei dati personali e delle norme tecniche di sicurezzainformatica, si adopereranno per estendere l’utilizzo dellaposta elettronica, tenendo presente quanto segue:• è sufficiente ricorrere ad un semplice messaggio di posta

elettronica, ad esempio, per richiedere o concedere ferie opermessi, richiedere o comunicare designazioni in comi-tati, commissioni, gruppi di lavoro o altri organismi, con-vocare riunioni, inviare comunicazioni di servizio ovveronotizie dirette al singolo dipendente (in merito alla distri-buzione di buoni pasto, al pagamento delle competenze,a convenzioni stipulate dall’amministrazione ecc.), dif-fondere circolari o ordini di servizio;

• unitamente al messaggio di posta elettronica, è anche possi-bile trasmettere, in luogo di documenti cartacei, documen-ti amministrativi informatici in merito ai quali tale modali-tà di trasmissione va utilizzata ordinariamente qualora siasufficiente conoscere il mittente e la data di invio;

• la posta elettronica è, inoltre, efficace strumento per latrasmissione dei documenti informatici sottoscritti ai sen-si della disciplina vigente in materia di firme elettroniche;

• la posta elettronica può essere utilizzata anche per la tra-smissione della copia di documenti redatti su supportocartaceo (copia immagine) con il risultato, rispetto al te-lefax, di ridurre tempi, costi e risorse umane da impiega-re, soprattutto quando il medesimo documento debba,contemporaneamente, raggiungere più destinatari;

• quanto alla certezza della ricezione del suddetto docu-mento da parte del destinatario, il mittente, ove ritenutonecessario, può richiedere al destinatario stesso un mes-saggio di risposta che confermi l’avvenuta ricezione.

Quindi fa presente alle amministrazioni la opportunità cheoltre a dotare tutti i loro dipendenti di una casella di postaelettronica si adoperino per adottare ogni iniziativa di so-stegno e formazione per promuovere l’uso della stessa daparte di tutto il personale.

Quelle elencate sono indicazioni dirette principalmente al-le amministrazioni dello Stato ma che di fatto coinvolgonoanche le amministrazioni locali, sia perché per colloquiarecon le prime dovranno dotarsi con gli stessi strumenti, siaperché la non scelta in questo campo di qualche ente puòcompromettere la funzionalità di altri e quindi rallentarenel suo complesso l’ammodernamento della pubblica am-ministrazione.È tanto importante che si tenga conto della direttiva ancheda parte delle amministrazioni locali perché è già stato pre-disposto dal Consiglio dei Ministri il provvedimento relati-vo alla posta elettronica che consentirà di attribuire valorelegate all’invio per e-mail. Il provvedimento è stato già in-viato all’esame del Consiglio di Stato per il prescritto pare-re per essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. È quindisolo questione di qualche mese.La semplificazione si applicherà a ogni tipologia di inviomediante posta elettronica attribuendo data certa al rinvioe alla ricezione della documentazione informatica. L’inviodei dati mediante questa modalità avrà infatti lo stesso va-lore di una raccomandata con ricevuta di ritorno. I bandi digara potranno quindi ammettere anche questo tipo di pre-sentazione delle offerte, in alternativa a quello consueto del-la raccomandata.Tecnicamente saranno i gestori dei normali canali di postaelettronica ad attivare la funzionalità del nuovo procedi-mento.Il mittente riceverà dal proprio gestore di posta elettronicauna ricevuta, che costituirà la prova legale dell’avvenutaspedizione del messaggio o del documento via e-mail.Inoltre, una volta che il messaggio sarà pervenuto al desti-natario dello stesso, il gestore di posta elettronica di questoultimo (che potrà essere diverso da quello del soggetto cheinvia il messaggio) invierà al mittente una notificazione av-visando questi dell’avvenuta (o anche della mancata) conse-gna del messaggio. Una volta consegnato il documento di-verrà quindi disponibile (e solo in questo momento si con-cretizza l’effettiva consegna) per il soggetto destinatario al-l’indirizzo di posta elettronica da esso dichiarato per questogenere di comunicazioni.Poiché questo sistema, pur dando piena validità giuridica perl’utilizzo della posta elettronica come valido mezzo di trasmis-sione delle istanze, sia nei rapporti tra privati, che in quelli traenti pubblici, che in quelli tra soggetti privati e soggetti pub-blici, non sostituisce la firma digitale dei documenti informa-tici, dovranno essere abbinati i due strumenti in modo che sel’e-mail certificata per la certezza dell’invio della documenta-zione con piena opponibilità nei confronti dei terzi, come, ap-punto, una raccomandata con ricevuta di ritorno, l’utilizzodella firma digitale per sottoscrivere i documenti informaticiinviati, garantisce la paternità.