COLL-2007 - 01 · Barzan al Tikriti e all’ex presidente del Tribunale Rivoluzionario, Awad al...

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Anno VIII v Numero 01 v Gennaio 2007 Bitte neue Adresse dem Absender melden AZB - 4603 Olten Collegamento Periodico della Missione Cattolica Italiana di Olten Schönenwerd Teatro proposto dai 105 Ragazzi della Missione Kulturzentrum di Olten, 28 gennaio 2007

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  • Anno VIII v Numero 01 v Gennaio 2007

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    CollegamentoPeriodico della Missione Cattolica Italiana di Olten Schönenwerd

    Teatro propostodai 105 Ragazzi

    della Missione

    Kulturzentrum di Olten, 28 gennaio 2007

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    Io mi sento Comunità!Io vivo la mia Comunità

    Nelle tenebre del mondobrilla la luce di un Figlio.È lui che ci conducelungo i sentieri del tempo;è lui che ci riunisce attorno a sé,per trasformarci a sua immaginein famiglia di Dio,in famiglia di uomini.

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    Detto tra virgolette

    Anno nuovo, vita nuova!Nei proverbi popolari è racchiusa la saggezza e l’esperienza di tutti

    Sì, è proprio il caso di ripeterlo ancora una volta: “Anno nuovo, vita nuova”!

    “Anno nuovo” perché, anche se non lo vorremmo, il tempo passa, trascor-re, fugge via e ci porta lontano. Chi spera che tutto resti così com’è si illude e necessariamente deve entrare nel nuovo anno, lasciando alle sue spalle quello appena concluso. È la matema-nuovo anno, lasciando alle sue spalle quello appena concluso. È la matema-nuovo anno, lasciando alle sue spalle

    tica della vita: dopo l’1 viene il 2; dopo il 2006 viene il 2007.

    “Vita nuova” è l’augurio, il desiderio che tutti ci portiamo dentro; è la spe-ranza che anima il nostro primo passo nell’anno appena iniziato. Le cose che stavamo facendo lo scorso anno non possono terminare col battito della mezzanotte ma, già dal primo secondo del nuovo anno, sognano un nuovo inizio, un rinnovato slancio, appunto, una “vita nuova”. Anche qui è il segreto della vita: l’uomo è un essere in diveni-re, fatto per il futuro, capace di lasciarsi dietro ciò che non esiste più, proteso in avanti nella realizzazione oggi di ciò che verrà domani.

    Così è anche per il nostro giornale “Col-legamento”. Anche in questo caso dob-biamo dire “Anno nuovo, vita nuova”.

    L’Ente che amministra le tasse di culto, cioé ciò che paghiamo ogni anno per la Chiesa, il Sinodo di Soletta, già da alcuni anni ha deciso di ridurre via via i contributi economici alla Missione Cattolica Italiana di Olten: prima la sala Am.as.it., poi il personale di Segreteria, poi il posto del Collaboratore pastorale e, via via, tante altre cose. Quest’an-no, dopo anni di continue riduzioni, è toccato al giornale Collegamento, che

    dal 2007 non riceverà più alcun contri-buto dal Sinodo di Soletta. Ecco cosa sembra portare l’anno nuovo al nostro giornale Collegamento: un destino di fallimento, di chiusura, di inevitabile fi ne; invece...

    Di fronte a questa prospettiva di morte c’è un però carico di speranza e di “vita nuova”, la dimostrazione di af-fetto di tantissimi lettori del nostro gior-nale. Grazie alla campagna di sostegno di ottobre scorso - Collegamento 2007 - ad oggi sono giunti sul conto corrente postale il doppio dei soldi che il Sinodo ha tagliato, tanto che per il 2007 il gior-nale ha già la sua copertura fi nanziaria sia per i costi di stampa, sia per i costi di spedizione. L’anno nuovo ha portato in tanti lettori - italiani e svizzeri insie-me - la consapevolezza di continuare a promuovere la pubblicazione di questo strumento di informazione e di forma-zione, appunto, di collegamento.

    Con l’anno nuovo, con la vita nuova, c’è una certezza: i tagli economici di questi anni non devono farci cadere nella tentazione di chiudere il giornale; quanto di impegnarci con maggiore caparbietà nella difesa del valore di questo strumento, poiché la cultura viene veicolata anche attraverso la carta stampata.

    Dal 2007 il giornale Collegamento non è più di chi lo ha pagato con le briciole cadute dalla tavola dei ricchi, ma di chi lo sostiene con amore e rispetto.

    Dal 2007 il Collegamento è di tutti voi, di tutti coloro che credono, rispettano e amano la nostra Comunità di Missione.

    “Anno nuovo dunque, vita nuova”!don sergio

    Collegamento è il mensile autogestito curato dai fedeli della Missione Cattolica Italiana di Olten Schönenwerd.

    EditoreMissione Cattolica Italianadi Olten Schönenwerd

    DirettoreSergio Carettoni

    Segreteria e AmministrazioneLella Awad

    RedazioneHausmattrain 4 (P.F. 730) 4603 OltenT (0041) 062 - 212 19 17F (0041) 062 - 212 13 22E [email protected] www.missione-olten.ch

    I costi di stampa e di spedizione del mensile Collegamento sono coperti dai contributi di privati ed enti pubblici; dai proventi pubblicitari e dalla Fondazione per la M.C.I. di Olten Schönenwerd.

    Offerte e Contributi di sostegnoda versare sul Conto Corrente Postale n° 46-3096-8, intestato a Missione Cattoli-ca Italiana - Postfach 730 - 4603 Olten.

    Impaginazione e Grafi caSegreteria della Missione

    StampaQuickcomOberhardstr. 29 - 4900 Langenthal

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    02.01.2007 - Unione EuropeaGli obbiettivi della cooperazione energetica con il Kazakhstan. La visita del Presidente kazako Nursultan Nazarbayev in Europa ha segnato un momento importante per i rapporti tra il paese centroasiatico e l’Unione Europea. Le ricchezze energeti-che del Kazakhstan suscitano l’interesse di molti Stati e così nuove alleanze si stanno tessendo intorno ad Astana. Nello scenario energetico dell’Asia Centrale si posizionano da una parte Russia e Cina e dall’altra l’Unione Europea e gli Stati Uniti, dove si prevede che il Kazakhstan bilance-rà i rapporti tra le parti. Le alleanze e gli accordi che si stanno delineando sono di nuovo una conferma che le risorse ener-getiche rappresentano ancora un elemen-to chiave nelle relazioni regionali.

    22.12.2006 - EuropaLa criminalità dell’est europeo. La crimina-lità organizzata ha assunto ormai dimen-sioni transnazionali, sia per la struttura organizzativa e la metodologia operativa, sia per il tipo di attività, che coinvolge e si sviluppa in sempre più Paesi. Le orga-nizzazioni criminali hanno colto i vantaggi delle nuove opportunità in tema di mobi-lità transfrontaliera, spesso più veloce-mente delle autorità. L’attività criminale, un tempo limitata nell’ambito territoriale di un solo Stato, ha acquisito una dimen-sione internazionale, grazie alle veloci vie di comunicazione e alla eliminazione di barriere doganali tra i diversi Paesi.

    21.12.2006 - RussiaUna valutazione del problema corruzione. È molto complesso defi nire cosa si debba intendere per corruzione, in quanto tale fenomeno si presenta in contesti diver-si, in relazione a molteplici cause e con differenti conseguenze economiche. Alla diffi coltà di defi nire il termine si deve ag-giungere che essa viene tenuta nascosta da coloro che, da posizioni politiche ed economiche dominanti, partecipano alla transizione corrotta, con conseguenti dif-fi coltà per misurarla quantitativamente. Tra i paesi più colpiti da questo fenomeno c’è senza dubbio la Russia, ma più in ge-nerale tutti i paesi che gravitano nell’orbi-ta dell’ex Unione Sovietica.

    19.12.2006 - TurchiaTurchia: nuova centralità geopolitica gra-zie agli idrocarburi. La posizione strategica tra Paesi produttori di idrocarburi e Paesi consumatori rende la Turchia un punto di passaggio quasi obbligato nell’interscam-bio energetico fra Est ed Ovest. Il ruolo di “terra di mezzo” non solo attribuisce alla Turchia una nuova centralità geopolitica ma comporta un riassestamento degli equilibri di tutta l’area euro-asiatica. Potrà l’Europa fare a meno della Turchia?

    18.12.2006 - SpagnaPeggiorano i rapporti tra ETA e Governo spagnolo. Il processo di pace, già minato dalle vicende dello scorso ottobre, è a rischio di rottura. A causa degli arresti avvenuti nel centro logistico dell’organiz-zazione indipendentista basca la tensione è aumentata, e potrebbe degenerare fi no a rendere vani i tentativi di mediazione.

    BREVI DAL MONDOGli ultimi istanti di vita di Saddam Hussein

    Una morte che divideAlle 5:58 del 30 dicembre il medico certifi ca la morte del Rais

    «La condanna del criminale è stata eseguita». Con queste parole la tv ira-chena ha annunciato all’alba di sabato 30 dicembre l’esecuzione di Saddam Hussein. Le immagini dell’impiccagio-ne hanno fatto il giro del mondo, divi-dendo le coscienze. La salma traslata nel mausoleo di famiglia, accanto ai resti di Uday e Qusay, i fi gli di Sad-dam, uccisi dai soldati Usa nel 2003.

    Una perdita di coscienza immediata, il buio che arriva subito con l’impicca-gione, ma per la morte serve qualche minuto: solitamente dai 3 ai 5, perché ogni corpo reagisce con la sua propria forza e capacità di resistere.

    Quanto tempo sia stato necessario a Saddam per morire, perché cuore e cervello si spegnessero defi nitiva-mente, nessuno lo può sapere.

    Alle 05.33 di sabato 30 dicembre, Saddam viene portato, da cinque uomini a volto coperto, nella sala dell’esecuzione. Il condannato viene fatto sedere per la lettura della sen-tenza emessa dal tribunale speciale iracheno e controfi rmata dal capo del governo di Baghdad, lo sciita Nouri al Maliki. Rialzatosi, l’ex dittatore rifi uta, coraggiosamente, il cappuccio nero: lascia solo che gli venga messa una sciarpa al collo, prima che gli sia stret-to intorno il cappio.

    Tra le mani, legate dietro la schie-na, il Corano. «Restate uniti... Lunga vita alla Palestina. Allah è grande»: sono le sue ultime parole. Secondo altri testimoni, invece, l’ulima parola pronunciata dal condannato sarebbe stato il nome del suo grande nemico: Moqtada al Sadr, il leader radicale scii-ta a cui avrebbe inneggiato il boia al momento dell’esecuzione.

    Saddam sale sulla botola, che si apre sotto i suoi piedi. E poi lo strap-po, secco, della corda che gli spezza il collo e lo uccide: una morte rapida, dicono i testimoni. Il corpo però resta appeso, mezzo metro sotto il pavi-mento, per circa dieci minuti, davanti a 15 testimoni. Sono le ore 5.58 (le 3.58 in Italia), quando il medico ne certifi ca la morte.

    Nel giorno del sacrifi cio (data di festa per i sunniti), una doppia pro-vocazione: l’esecuzione del loro lea-der all’alba della loro più importante ricorrenza.

    La televisione di Stato irachena ha

    poi confermato l’esecuzione di Sad-dam: impiccato insieme al fratellastro Barzan al Tikriti e all’ex presidente del Tribunale Rivoluzionario, Awad al Bandar; tutti gli imputati erano stati condannati il 5 novembre scorso per crimini contro l’umanità per la strage di 148 sciiti a Dujail nel 1982.

    Piu tardi, in mattinata, le immagini video dell’esecuzione - girate con un videotelefonino da uno dei presenti - hanno fatto il giro del mondo, divi-dendo le coscienze e scatenando una ridda di opinioni.

    Saddam Hussein è stato sepolto, nella notte tra sabato e domenica (at-torno alle 2, ora italiana), in un piccolo mausoleo nel suo villaggio natale di Ajwa, nei pressi della città di Tikrit, dove erano stati inumati anche i due fi gli dell’ex raìs, Uday e Qusay, uccisi dalle forze armate americane nel lu-glio del 2003 a Mosul.

    Le reazioni politiche

    NAPOLITANO - Interpretando i sen-timenti profondi del popolo italiano e gli alti valori morali e giuridici della Costituzione, il presidente della Re-pubblica Giorgio Napolitano conferma la contrarietà del nostro Paese ad ogni sentenza di morte ed esecuzione capitale.

    PRODI - Preoccupazione perchè l’ese-cuzione di Saddam Hussein serve «ad aumentare la tensione. Questo è avvenuto nelle prime ore e mi auguro che non continui in futuro».

    BERLUSCONI - «L’esecuzione di Sad-dam Hussein è stato un errore politico e storico. L’impiccagione di Saddam Hussein, pur decisa da un tribunale legittimo e dunque non espressione di giustizia sommaria, rappresenta un passo indietro nel diffi cile percorso dell’Iraq verso una democrazia com-piuta».

    VATICANO - Per il Vaticano l’esecuzio-ne di Saddam Hussein «è una notizia tragica e c’è il rischio che alimenti lo spirito di vendetta e semini nuova violenza. È motivo di tristezza anche quando si tratta di una persona che si è resa colpevole di gravi delitti. La posizione della Chiesa cattolica è con-traria alla pena di morte».

  • 4 Collegamento n. 01 - gennaio 2007 5Collegamenton. 01 - gennaio 2007

    Il Ministro dell’Interno Giuliano Amato denuncia le colpe del Paese

    L’Italia sfrutta gli immigrati«Quasi tutti sono sfruttati. Ma ricordiamoci che tanti sono sfruttati anche da italiani»

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    In un’intervista rilasciata l’8 gennaio al Corriere della Sera, il ministro dell’Interno, Giuliano Amato, denuncia le condizioni degli immigrati nel nostro Pae-se, attribuendo colpe agli italiani che alimentano il lavoro nero, affi ttano una casa a più extracomunitari e vanno con le prostitute. «Non ho nessuna obiezione a prendermela con i clienti», dice Amato.

    Nel suo duro intervento, Amato parla dei ragazzini che lavano i vetri ai semafori «e lo fanno timidamente» e di quanti «lo fanno in modo aggressivo», ma ricorda che «quasi tutti sono sfruttati. E tanti sono sfruttati anche da italiani». «Buona parte della nostra edilizia - continua il ministro - vive di lavoro nero immigrato. Costano molto meno. Si denuncia la loro presenza nel cantiere solo quando hanno un incidente, per evitare guai. E sono i più fortunati. Altri ricevono una somma cash purché spariscano».

    Se Amato giustifi ca gli italiani che si lamentano dei reati compiuti dagli stranieri in Italia, allo stesso tem-po condanna i nostri connazionali che stanno dietro a numerose piaghe esistenti nella nostra società: «Non c’è un bianco e un nero. Non ci siamo solo noi italia-ni virtuosi, disturbati nella nostra vita quotidiana da persone che sgradevolmente si sono inserite. Ci sono anche diversi di noi che di questa sgradevolezza fan-no la fonte del proprio reddito. Il principale incentivo all’immigrazione clandestina non sono i semafori ma il lavoro nero».

    Sulle polemiche che spesso sorgono nei quartieri più degradati, le parole di Amato hanno il sapore di una vera denuncia: «Questi fenomeni li crea l’ingordigia di alcuni proprietari di immobili i quali all’affi tto di una famiglia preferiscono sei studenti o ancora meglio se-dici immigrati che vengono messi a centimetri quadra-ti, realizzando un profi tto fuori di misura. Via Anelli, a Padova, è fi glia di questo».

    Il Ministro non usa mezzi termini neanche contro chi va con le prostitute: «Non ho alcuna obiezione a pren-dermela con i clienti. Quando si cita la privacy - spiega il ministro - a difesa di uno squallido maschio che gira per la Salaria alla ricerca di ragazze dalle quali otte-nere a pagamento ciò che non sa ottenere altrimenti, beh, della sua privacy mi interessa ben poco».

    L’intervento del Ministro avviene a pochi giorni dalla ultimazione del disegno di legge di riforma della leg-ge Bossi-Fini. «Vorrei che su un tema epocale come questo le forze politiche avessero delle linee guida condivise. Spero che vinca la ragione ma temo che lo sfruttamento dell’emotività e le pregiudiziali ideo-logiche possano prevalere. Il mio progetto - continua il ministro - dovrà aiutarci a tenere distinti con mag-gior rigore gli immigrati regolari da quelli clandestini e dovrà evitare ai primi le inutili vessazioni alle quali l’attuale legge in più casi li assoggetta».

    Finanziaria 2007Soddisfazione dei parlamentari

    dell’Ulivo eletti all’estero

    Roma - Pubblichiamo di seguito parte del documento dei Deputati eletti nella Circoscrizione Estero emesso al termine dell’iter legislativo della Legge Finanziaria 2007.

    «La Camera dei Deputati ha approvato in via defi nitiva la Legge Finanziaria e di Bilancio 2007, mettendo fi ne al lunghissimo e acceso dibattito che ha impegnato per oltre tre mesi il Parlamento italiano e coinvolto l’opinione pubblica come mai era avvenuto prima.

    Per la prima volta nella storia della nostra Repubblica gli interessi dei cittadini italiani residenti all’estero, a qualsiasi titolo, sono stati rappresentati direttamente nelle Camere dai parlamentari eletti all’estero. [...].

    L’approvazione della Legge fi nanziaria consente ora di sti-lare un bilancio generale e soprattutto sull’intero pacchetto di provvedimenti riguardanti i cittadini italiani emigrati. [...]. La Finanziaria 2007, sicuramente non scevra da difetti, [...], rappresenta anche una inversione di tendenza per le risorse destinate agli italiani all’estero, che dopo tre anni tornano a crescere in termini assoluti e su alcuni settori d’intervento prioritari. Oltre all’impegno per fi nalizzare l’aumento netto delle risorse fi nanziarie, in questi mesi abbiamo lavorato intensamente, come parlamentari dell’Ulivo, anche per altri obiettivi. Con il decreto fi nanziario collegato alla fi nanziaria abbiamo ottenuto il ripristino della no-tax area, abbiamo portato avanti l’emendamento che riconosce il diritto alle detraz ioni per carichi familiari ai soggetti non residenti, abbiamo ottenuto che i consolati possano rilasciare la carta d’identità, un fi nanziamento aggiuntivo per le Camere di Commercio italiane all’estero e per i piccoli consorzi regio-nali di esportazione. Ma vi sono anche altri aspetti sui quali abbiamo investito energie senza purtroppo esito positivo, per esempio la sanatoria relativa agli indebiti pensionistici generati dalla maggiorazione sociale all’estero.

    Il nostro impegno su questo e altri fronti di carattere fi nanziario non è certamente esaurito e costituirà con cer-tezza il campo operativo dei prossimi mesi». [I parlamentari dell’Ulivo Bafi le, Bucchino, Farina. Fedi, Micheloni, Narducci, Pollastri, Randazzo, Turano].

  • 6 Collegamento n. 01 - gennaio 2007 7Collegamenton. 01 - gennaio 2007

    Quello che non si doveva dire è quello che Enzo Biagi non ha potuto dire in televisione negli ultimi cinque anni, da quando è stato bandito dagli scher-mi dopo l’”editto bulgaro” di Berlusconi. Questo libro è dunque una sorta di rivincita: un viaggio attraverso i temi dell’attualità che Biagi e Loris Mazzetti avrebbero trattato nella fortunata (e imitatissima) rubrica Il fatto. Un in-contro con i ragazzi di Locri il giorno dopo l’omicidio di Francesco Fortugno. Un’inchiesta sulla criminalità organizzata che dal Sud ha portato i suoi affari al Nord, mentre la parola “mafi a” è sparita dal tavolo della politica per riap-parire fuggevolmente solo con l’arresto del boss Bernardo Provenzano. Una commossa rifl essione sull’omicidio del piccolo Tommaso, ucciso da una ban-da di balordi e sepolto sulle rive del fi ume Enza. Un itinerario nelle sofferenze dell’Africa, dalle bidonville di Nairobi ai malati di Aids, dalla schiavitù del Su-dan ai bambini soldato. I massacri in Iraq: bambini, donne e uomini, vittime

    innocenti, i morti di Nassjiria, le due Simone, Enzo Baldoni, Giuliana Sgrena e la responsabilità della morte di Nicola Calipari. E la politica, con la sconfi tta elettorale di Berlusconi e l’arrivo di Prodi a Palazzo Chigi, con un’eredità molto pesante e un Paese spaccato in due. Per fi nire, Biagi regala ai lettori un viag-gio nel suo passato, “prendendo ad esempio, per farmi capire meglio, alcune parole che nella mia vita hanno avuto un senso: coraggio, coerenza, umiltà, libertà, rispetto, giustizia, tolleranza, comprensione, solidarietà e amore”.

    Superfi cie: kmq 7’8464 Province: Gorizia, Trieste, Udine, Por-denone.Capoluogo: TriesteParchi Nazionali: Nessuno

    Le origini del nome: Il nome indica due zone geografi che distinte, ma tutte e due derivano dal latino gens Iulia (la famiglia di Giulio Cesare). Friuli, originariamen-te Forum Julii, era il nome di un centro Forum Julii, era il nome di un centro Forum Juliicommerciale romano nell’attuale città di Civedale. Il nome della città poi si estese a tutta la regione. Venezia Giulia invece è un nome recente che ricorda gli abitanti Veneti e la Gens Iulia. Dopo la I Guerra Mondiale il territorio dell’attuale regione faceva parte del Veneto, insieme ad alcune zone della ex-Iugoslavia. Dopo la II guerra mondiale si persero i nove decimi della Venezia Giulia e, riunendo il Friuli con quello che era rimasto della stessa, si istituì l’attuale Regione.

    Rilievi - Valichi - Coste - Isole: La parte settentrionale del Friuli Venezia Giulia è for-mata dalle Alpi Carniche e da un breve trat-to di Alpi Giulie. Dal Passo di Monte Croce di Comelico fi no alla Sella di Camporosso si estendono le Alpi Carniche, le quali si eleva-no oltre i 2000 m. Le Alpi Giulie proseguono dalla Sella di Camporosso sino al Passo di Vrata, a nord di Fiume. La cima più alta è il Jôf di Montasio, il quale appartiente solo in parte all’Italia mentre il resto si trova in Slovenia. Il fi ume Tagliamento divide le Alpi

    dalle Prealpi, meno alte, molto rocciose e con poca vegetazione. Il Passo di Fusine e il Passo di Predil collegano l’Italia alla Slove-nia; il Passo di Monte Croce Carnico porta in Austria. Il Passo della Mauria mette i comu-nicazione la valle del Tagliamento con quella del Piave, passando nelle Prealpi Carniche. La pianura di questa regione è la parte fi nale naturale della Pianura Padana. Presenta le stesse caratteristiche e si divide in parte alta, poco fertile, e in parte bassa, molto fertile e irrigata dalle risorgive.

    Paesaggio: Scendendo da nord troviamo le montagne che esaltano le loro vette con grandissimi boschi di abeti; poi la parte pianeggiante ben curata nelle sue colture agricole con abbondante acqua. Nella par-te della costa orientale troviamo un ampio golfo che alle spalle si estende all’Altopiano del Carso. Sempre nella parte orientale c’è una zona collinare ricca di vigneti, la quale chiude la regione nel territorio italiano di confi ne. La sezione occidentale della costa si presenta bassa e sabbiosa. La costa è formata dai detriti, scaricati dalle acque dei fi umi Tagliamento e Isonzo.

    Agricoltura - Allevamento - Pesca: La parte montuosa costituisce poco più della metà del territorio complessivo della regione e la parte alta della pianura, quella non ferti-le, è poco coltivata. La parte carsica è quasi tutta senza alcun tipo coltura. La fascia bas-sa della pianura, bonifi cata dalle risorgive naturali, è altamente fertile e sfruttata. Il prodotto della Regione non costituisce un rilevante dato di produzione nazionale, ma le coltivazioni presenti sono: granoturco, segale, barbabietole da zucchero, tabacco e frutta. Le piantagioni più diffuse sono quel-le dei vigneti con la prduzione di molti vini pregiati, esportati in tutto il mondo, di cui ricordiamo il Tocai e il Merlot. La produzio-ne più caratteristica è quella della grappa. L’allevamento dei bovini da carne e da latte è molto intenso, oltre a quelli dei suini e del baco da seta. I principali porti ittici sono: Trieste, Monfalcone e Grado. La pesca sta diventando sempre meno redditizia, perché il mare è sempre più povero di pesce.

    Industria - Turismo: Importanti sono gli

    impianti metallurgici, meccanici, di prodotti chimici, gli impianti per la raffi nazione del petrolio e grandi cantieri navali, i quali sono concentrati soprattutto nelle zone di Trieste, Monfalcone, Pordenone e Gorizia. Molte aziende medie producono macchine agri-cole, tessili, per il caffè, oltre che orologi, alimentari, carta, mobili e sedie.

    Posizione e Confi ne: è la regione più nord-orientale del territorio italiano. La superfi cie va dalle Alpi al Mare Adriatico. A nord il Friuli Venezia Giulia confi na con l’Au-stria, a est con la Slovenia (ex-Iugoslavia), a sud con il Mare Adriatico e a ovest troviamo il Tagliamento e la Livenza che la dividono dal Veneto.

    Fiumi - Laghi: i fi umi principali sono il Ta-gliamento, l’Isonzo e il Livenza. Ricordiamo il più curioso dei fi umi di questa Regione, il Timavo, fenomeno tipico del Carso, che già le popolazioni più antiche ebbero modo di studiare. Il Timavo nasce in Slovenia, scorre sottoterra per 38 km. e riaffi ora vicino a Monfalcone, a poca distanza dal mare.

    Clima: Grazie alla protezione delle Alpi Car-niche e la vicinanza del mare, il clima nella parte pianeggiante è in genere di tipo marit-timo, con temperature non molto elevate; nella parte settentrionale della regione il cli-ma è tipicamente alpino. Nel Carso vi sono abbondanti precipitazioni. Dove non c’è la protezione della barriera delle Alpi, soffi a la gelida ‘bora’, un vento freddo e gelido, ma che porta il bel tempo; riesce a raggiungere i 100 km/h, con raffi che che toccano i 150 km/h; e raggiungere persino le coste mar-chigiane attraversando l’Adriatico.

    Popolazione: regione a statuto speciale, poiché terra di frontiera, in Friuli sono pre-senti minoranze etniche slave e di lingua slovena e un’altra di lingua tedesca. Le zone più popolate sono la pianura e la fascia co-stiera.

    Comunicazioni: Trieste è lo svincolo di co-municazione ferroviaria e autostradale per Venezia, per l’Austria passando per Udine e Tarvisio e per la zona della ex-Iugoslavia. L’aeroporto della Regione si trova a Ronchi dei Legionari (GO).

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    Enzo BiagiQuello che non si doveva dire

    Rizzoli Editore€ 18,00

    Le Regioni d’Italia

    Friuli Venezia Giulia

    Trieste - Castello di Miramare

    IL LIBRO DEL MESE

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    Genitori e adolescenti a confronto

    Parlare di sessocon i genitoriè possibile?Quando i giovani cercano fuori casa risposte, informazioni e quant’altro sulla loro sessualità

    Quando un fi glio entra nel periodo adolescenziale, ai molti cambiamenti individuali, si aggiungono modifi cazioni che investono tutta la famiglia. Infatti, i membri che ne fanno parte si infl uen-zano reciprocamente e, nel momento in cui si è alle prese con un corpo che cambia repentinamente e si vivono emozioni forti e contraddittorie, genitori, fratelli e sorelle vengono inevitabilmen-te coinvolti.

    Questo è un periodo diffi cile per tutti, ma ricco di potenzialità di crescita per ciascuno. Contrasti, confl itti, incompren-sioni coinvolgono adulti e adolescenti in un confronto continuo.

    Da un lato ragazzi e ragazze si ac-corgono di non essere più bambini, ma non ancora abbastanza grandi e autosuffi cienti, dall’altro mamma e papà mettono in crisi il loro ruolo genitoriale, ed è probabile che percorrano a ritroso gli anni trascorsi per rivedere se stessi adolescenti incompresi e insoddisfatti. Anche allora c’era tensione in famiglia;

    infatti, lo scontro generazionale sembra essere un passaggio obbligato per cre-scere.

    Le richieste più frequenti da parte degli adolescenti, in questo periodo, ri-guardano l’autonomia e la defi nizione di nuovi “spazi”, a cui nessun adulto abbia libero accesso. Scrivere il diario perso-nale, come fanno specialmente le ra-gazze, o chiudersi nella propria stanza, sono esempi di queste nuove esigenze.

    È facile che gli adulti ora tendano ad essere intrusivi perché anche per loro questa è una fase diffi cile; c’è il timore di perdere il controllo dei fi gli, di vederli man mano allontanarsi, una sorta di paura di restare soli.

    È arrivato il momento di staccarsi dal-la famiglia, fare i primi passi all’esterno e “sperimentarsi” con i coetanei. C’è chi lo fa con spavalderia, chi più timidamente, ma a tutti, prima o poi, accade qualcosa di veramente bello e intenso. Ci si inna-mora e si tenta di uscire dal “guscio” familiare. Si comincia a scoprire la pro-

    pria sessualità e non sempre questa scoperta è vissuta serenamente.

    A volte questa nuova consapevolezza crea inquietudine e sensi di colpa: dialo-gare con i genitori sull’amore e sul sesso non è facile! Gli adulti, spesso, provano più imbarazzo dei loro fi gli ad affrontare argomenti come la masturbazione, il rapporto sessuale, la contraccezione.

    Il pudore e la necessità di mantenere la propria privacy spingono ragazze e ragazzi a cercare al di fuori della famiglia le risposte ai propri dubbi e alle proprie curiosità.

    Sembra, infatti, che siano gli amici i “veicoli” privilegiati dell’informazione sul sesso, che assai spesso però è inesatta, distorta o, quanto meno, insuffi ciente.

    Basterebbero, forse, una maggiore disponibilità all’ascolto e la possibilità, anche per i genitori, di avere appro-priate informazioni e di approfondire le problematiche di rapporto con i fi gli, per superare le barriere comunicazionali sui temi della sessualità.

    IL TEMPOIl tempo è l’unica cosa che ci manca sempre.Ci manca per dormire, per mangiare, per leggere, per cam-

    minare, per ascoltare, per aiutare... Più che il tempo, oggi abbiamo la mancanza di tempo, fi no al punto che ci manca soprattutto il tempo per vivere con serenità.

    Eppure è nel tempo che le infi nite dimensioni della persona si inverano una dopo l’alta: nascere, crescere, apprendere, amare, lavorare, sognare... morire. Grazie ai tempi maturi la nostra vita si apre all’incontro e alla condivisione di noi stessi con chi ci vive accanto.

    Forse, più che mancanza di tempo, ciò che sperimentiamo ogni giorno è la confusione della vita: un succedersi disordina-to di tante cose, che alla fi ne della giostra ci fanno solo girare la testa. Che fare, allora?

    Mettere ordine nella propria vita, cioè decidere che cosa è così importante da venire al primo posto. Prendersi del tempo per ripensare alla propria persona e alla propria vita.

    Prendersi del tempo per se stessi, per pensare e per rifl et-tere sulle cose importanti della propria vita, è il modo migliore per volersi bene!

    UN MINUTO PER TEOMEOPATIA: L’ALTRA FACCIA DELLA MEDICINA

    Sempre più spesso in campo medico si ricorre alle cosiddet-te medicine “alternative”, basate sull’uso esclusivo di sostanze naturali, prima fra tutte l’Omeopatia. Tale pratica prende in considerazione il malato, cioè la persona che soffre, nella sua totalità, costituita dall’inseparabile binomio di Anima (psiche) e Corpo (soma). L’Omeopatia aiuta a guarire un individuo comprendendo il “perchè” esso si è ammalato, cioè la causa della malattia, l’origine del problema. Da ciò deriva che in Omeopatia non si prenderà mai in considerazione un unico sintomo (ad es. cefalea) o malattia (ad es. tiroide), conside-randoli o trattandoli separatamente rispetto all’organismo in-tero, ma si considererà sempre l’intera persona, con il quadro complessivo dei suoi sintomi sia psichici che fi sici.

    La malattia è frutto di un “confl itto” interiore di natura psico-emotiva relativo principalmente ad emozioni, sentimenti, stati d’animo ed atteggiamenti psicologici negativi (rabbia, rancori, invidie, aggressività, pessimismo...), che nel tempo si riper-cuotono sul corpo facendolo ammalare.

    Ulteriore fi nalità dell’Omeopatia è aiutare il soggetto malato a rimuovere da sè tutti gli atteggiamenti mentali negativi.

    IN CORPORE SANO

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    Kakà, un nomepromettenteLe tappe di una carriera formidabile

    Ha esordito nel San Paolo, il 7 marzo2001, (San Paolo - Botafogo 2 - 0), fi na-le del torneo Rio-San Paolo, segnando una doppietta. Nel 2001 gioca il suo pri-mo campionato nazionale con 27 partite e 12 goal. L’anno successivo disputa un altro interstatale (7 reti e sconfi tta in fi nale) e quello nazionale (22 partite, 9 goal). Nel 2003 gioca il campionato paulista (10 presenze e 5 reti) e colle-ziona 10 partite e 2 goal nel campionato nazionale. In tutto col San Paolo 146 presenze e 58 goal.

    La prima presenza nella Seleçao risa-le al 31 gennaio 2002 (Brasile - Bolivia6 - 0). Finora in maglia verdeoro ha disputato 26 partite e segnato 7 reti. A queste se ne aggiungono 10 con 7 gol nell’Under 23, con cui ha raggiunto la fi nale della Gold Cup del 2001, e 5 partite e una rete nel Mondiale di calcio Under 20.

    Ha esordito nel Milan nella stagione 2003-2004, nella partita Ancona - Milan 0-2 del 16 agosto 2003. In tale stagione ha segnato 10 reti in campionato, con-tribuendo alla vittoria dello scudetto, e 4 in UEFA Champions League. Nella stagione successiva, dopo la vittoria in

    agosto nella Supercoppa Italiana, ha messo a segno 7 reti in campionato e 2 reti in Champions League.

    Nella stagione 2005-2006 ha giocato su altissimi livelli. Ha segnato un mera-viglioso gol in occasione della partita di Champions League Milan-Fenerbahçe3-1 del 13 settembre 2005, quando, correndo palla al piede, ha superato in dribbling tre avversari e ha scagliato un rasoterra imparabile per il portiere. Kakà si dimostrerà facile a queste di-scese: in Argentina-Brasile, prestazione coronata anche da due assist, segna, secondo lui il suo gol più bello, partendo palla al piede poco fuori dalla sua area e arrivando al tiro nell’area argentina va-namente inseguito da Lionel Messi che pur velocissimo non riesce a reggerne il passo formidabile. In un Milan-Messina del 25 Novembre 2006 si dimostrò più veloce lui palla al piede addirittura di Edgar Alvarez, calciatore noto per la sua estrema rapidità.

    In nazionale, con cui ha vinto il Mon-diale 2002, Kakà è una delle colonne portanti insieme a Ronaldinho e Adria-no: i tre costituiscono il Trio delle me-raviglie. Nella prima partita del Brasile

    ai Mondiali 2006 Kakà ha segnato un grande gol con un pregevole tiro dalla distanza, rete che ha permesso ai bra-siliani di battere la Croazia. Il Brasile è stato eliminato ai quarti di fi nale dalla Francia, ma per i media Kakà è stato l’unico componente del “quartetto ma-gico” (Kakà, Adriano, Ronaldo e Ronal-dinho) a ben fi gurare al Mondiale.

    Nella stagione 2006-2007, nonostan-2007, nonostan-2007te i problemi del Milan, Kakà continua a rendersi autore di prestazioni super-lative. Il 2 novembre realizza la sua 2 novembre realizza la sua 2 novembreprima tripletta in maglia rossonera in Champions League, nella vittoria per 4-1 contro l’Anderlecht4-1 contro l’Anderlecht4-1 contro l’ . Spettacolare è soprattutto la terza rete, con un tiro scoccato da circa trenta metri a girare all’incrocio dei pali.

    Il nome Kaká è una storpiatura del nome Ricardo, che il fratello minore di Kakà, Digão, non riusciva a pronunciare quando era piccolo. Originariamente il nome veniva storpiato in Cacá (storpia-tura comune in Brasile per i nomi Ricar-do o Carlos), ma poi Ricardo sostituì la lettera “c” con la “k”.

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    CALCIO E AFFINI

    Dicci il nome completodel giocatore Kakà?

    SPORT A 360°

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    Mondiali 2006 - meglio tardi che mai

    Blatter: «Chiedo scusa»!«È stato un errore non aver premiato gli Azzurri»

    Roma, 08.01.2007 - Il Presidente della Fifa, lo svizzero Joseph Blatter, ha chiesto scusa oggi agli Azzurri per non aver premiato la squadra italiana, campione del mondo, al termine della fi nale del 9 luglio scorso a Berlino.

    «L’ho detto oggi agli azzurri: la storia dirà che fu un errore che il presidente della Fifa non abbia premiato gli azzurri campioni del mondo, e in effetti è stato un errore. Avevo già chiesto scusa alle autorità italiane subito dopo la fi nale», ha detto oggi dopo un incontro con la Nazionale a Roma Blatter, davanti alle telecamere delle tv.

    Blatter ha poi giustifi cato la propria assenza alla pre-miazione spiegando di aver voluto evitare fi schi da parte dei tifosi tedeschi nei confronti della Fifa.

    Blatter ha anche aggiunto che la squadra di Marcello Lippi ha meritato la vittoria della Coppa del mondo. Una affrmazione questa di Blatter che ha soddisfatto anche lo stesso ct azzurro.

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    HOMEVIDEODVD - Film del mese

    Il diario di Anna FrankDurante la Seconda guerra mondiale nel 1944 i soldati dell’esercito tede-sco occupano la città di Amsterdam e perseguitano gli ebrei. Per sfuggire alla cattura dei nazzisti, una famiglia ebrea, quella dei Frank, si rinchiude per due anni nella soffi tta della sua casa insieme con alcuni amici.

    Nonostante le durissime condizioni di vita, la piccola Anna riesce ad avere momenti di spensieratezza e affi da alle pagine del suo diario i suoi pensieri. Ma un brutto giorno i Frank sono arrestati e deportati. Otto Frank, il padre di Anna, sarà l’unico sopravvivere alla guerra.

    27 gennaio 2007Giorno della memoria dell’Olocasuto

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    Note biografi che

    Tiziano Ferro è nato a Latina il 21 febbraio 1980.Dal 2005 vive a Londra.Superato brillantemente l’esame di maturità scientifi ca, frequenta due diverse facoltà universitarie: un anno di in-gegneria e un altro di scienze della comunicazione, entram-bi a Roma. Molto più costanti e profi cui si rivelano gli studi musicali: 7 anni di chitarra classica , 1 anno di batteria e 2 anni di pianoforte.Nel 1996, all’età di 16 anni, entra nel coro gospel di Latina, che gli consente di affi nare il proprio talento appassionan-dosi agli stilemi della musica nera.Nel biennio ‘96 - ‘97 frequenta anche un corso di doppiag-gio cinematografi co e lavora come speaker in alcune radio locali della sua città.Nei due anni successivi si iscrive all’Accademia della Canzo-ne di Sanremo: nel 1997 non supera lo scoglio della prima settimana; invece nel 1998 è fra i dodici fi nalisti. L’esibizione sanremese di Tiziano suscita l’attenzione dei produttori Alberto Salerno e Mara Majonchi, che gli propongono di lavorare insieme: sulle composizioni di Ferro si alternano vari arrangiatori, fi nché Michele Canova riesce a tradurre le idee del giovane di Latina nel sound desiderato. Mentre le canzoni iniziano a prendere forma, nel 1999 partecipa come corista al tour dei Sottotono.Nel 2001 fi rma il contratto con la casa discografi ca EMI e nel luglio dello stesso anno pubblica il suo primo singolo: s’intitola “Xdono” e scala vertiginosamente le classifi che fi no a conquistare la prima posizione in Italia sia nelle ven-dite che nell’airplay radiofonico.

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    L’uomo è per la gloria di Dio«La gloria di Dio è l’uomo vivente e la vita dell’uomo è la visione di Dio» (sant’Ireneo)

    Il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica

    «Io credo in Dio, Padre onnipotente,creatore del cielo e della terra».

    PARTE PRIMA

    La professionedella fede cristiana

    50. Che cosa significa che Dio è onnipotente?

    Dio si è rivelato come «il Forte, il Potente» (Sal 24,8-10), colui al quale «nulla è impossibile» (Lc 1,37). La sua onni-potenza è universale, misteriosa, e si manifesta nel creare il mondo dal nulla e l’uomo per amore, ma soprattutto nel-l’Incarnazione e nella Risurrezione del Suo Figlio, nel dono dell’adozione filiale e nel perdono dei peccati. Per questo la Chiesa rivolge la sua preghiera al «Dio onnipotente ed eterno» («Omnipotens sempiterns Deus... »).

    51. Perché è importante affermare: «In princi-pio Dio creò il cielo e la terra» (Gn 1,1)?

    Perché la creazione è il fondamento di tutti i divini progetti di salvezza; manifesta l’amore onnipotente e sapiente di Dio; è il primo passo verso l’Alleanza dell’unico Dio con il suo popolo; è l’inizio della storia della salvezza culminante in Cristo; è una prima risposta agli interrogativi fondamen-tali dell’uomo circa la propria origine e il proprio fine.

    52. Chi ha creato il mondo?

    Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono il principio unico e indivisibile del mondo, anche se l’opera della creazione del mondo è particolarmente attribuita a Dio Padre.

    53. Perché è stato creato il mondo?

    Il mondo è stato creato per la gloria di Dio, che ha voluto manifestare e comunicare la sua bontà, verità e bellezza. Il fine ultimo della creazione è che Dio, in Cristo, possa esse-re «tutto in tutti» (1 Cor 15,28), per la sua gloria e per la nostra felicità.

    54. Come Dio ha creato l’universo?

    Dio ha creato l’universo liberamente con sapienza e amore- II mondo non è il prodotto di una necessità, di un destino cieco o del caso. Dio ha creato «dal nulla» (ex nihilo) (2 Mac 7,28) un mondo ordinato e buono, che egli trascende in modo infinito. Dio conserva nell’essere la sua creazione e la sorregge, dandole la capacità di agire e conducendo la al suo compimento, per mezzo del suo Figlio e dello Spirito Santo.

    55. In che cosa consiste la Provvidenza divina?Essa consiste nelle disposizioni, con cui Dio conduce le sue creature verso la perfezione ultima, alla quale Egli le ha chiamate. Dio è l’autore sovrano del suo disegno. Ma per la sua realizzazione si serve anche della cooperazione delle sue creature. Allo stesso tempo, dona alle creature la digni-tà di agire esse stesse, di essere causa le une delle altre.

    56. Come l’uomo collabora con la Provvidenza?All’uomo Dio dona e chiede, rispettando la sua libertà, di collaborare con le sue azioni, le sue preghiere, ma anche con le sue sofferenze, suscitando in lui «il volere e l’operare secondo i suoi benevoli disegni» (Fil 2,13).

    57. Se Dio è onnipotente e provvidente, perché allora esiste il male?A questo interrogativo, tanto doloroso quanto misterioso, può dare risposta soltanto l’insieme della fede cristiana. Dio non è in alcun modo, né direttamente né indirettamen-te, la causa del male. Egli illumina il mistero del male nel suo Figlio, Gesù Cristo, che è morto e risorto per vincere quel grande male morale, che è il peccato degli uomini e che è la radice degli altri mali.

    58. Perché Dio permette il male?La fede ci dà la certezza che Dio non permetterebbe il male, se dallo stesso male non traesse il bene. Dio questo l’ha già mirabilmente realizzato in occasione della morte e risurrezione di Cristo: infatti dal più grande male morale, l’uccisione del suo Figlio, egli ha tratto i più grandi beni, la glorificazione di Cristo e la nostra redenzione.

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    1°. Squadra(Allenatore A. Angileri) dal 3.12.2006 G. Roca

    I ragazzi della prima squadra hanno concluso il girone di andata del campionato di 4° Lega 2006/07. Inutile negare che ci sono stati dei rimpianti, del “forse si poteva andare meglio”, o “ci dovevamo impegnare di più”. Con que-sti ripensamenti i ragazzi dell’Oltenese guar-dano con più ottimismo e maggiore speranze al ritorno.Con qualche lieve infortunio e assenze in/giustifi cate, i ragazzi hanno dato il massimo delle loro possibilità ma, come si suol dire, “bisogna avere la fortuna di incominciare col piede giusto“. Per i ragazzi l’unica condizione di base è quella di avere voglia e piacere di fare sport in gruppo, rispettando i principi dell’impegno e della correttezza, poi... il resto va da solo.

    I ragazzi Seniores - Allenatore I. BertolaQuale soddisfazione trova un giovane senio-res ad affrontare un campionato di calcio? Fare sport e ritrovarsi tutte le settimane con i compagni dei tempi migliori, per un allena-mento e una partita. Questo è quello che ha risposto qualcuno del gruppo. Per la verità, tutti loro rappresentano un gruppo affi atato, con giocatori che sono rientrati al Club di origine dopo varie esperienze, gratifi canti ed anche a buon livello, nelle categorie superiori. Quando sono sul campo offrono il meglio del loro entusiasmo, come per magia, ritorna-no ”I ragazzi dell’80” sia nell’impegno che nell’agonismo. Per circa un’ora sembra che il tempo si fermi ma poi, verso la fi ne della partita, per qualcuno... il tempo è passato. Per loro l’unico obiettivo è la voglia di correre e di ritrovarsi in buona amicizia e praticare uno sport tanto amato e a contattto con un prato sempre verde.

    B Juniores - Allenatore G. RocaAncora una volta, con tanta amarezza, ver-so l’inizio del campionato abbiamo dovuto ritirare i giovani Juniores dal campionato 2006/07. Motivo? pochi si presentavano agli allenamenti, diversi erano irrangiungibili, tanti era demotivati. Un’ulteriore delusione per l’allenatore Gennaro Roca, che con tanto entusiasmo e molta determinazione ha sem-pre combattuto diversi fronti, sia con genitori sia con i ragazzi, ma purtroppo, sembra che i giovani Juniores abbiano poca voglia di gio-care al pallone, forse avranno altri interessi ? Ma?!? L’invito vale sempre, sia per i ragazzi sia per i genitori.

    Ai soci giocatori e alle famiglie i migliori auguri di felicità, serenità e prosperità per il 2007.

    Il PresidenteAldo Domanico

    04 gen Gruppo “Amici del Giovedì” - Terza Età La Tombola della Befana

    07 gen Missione Cattolica Italiana Festa della Befana per tutti i Bambini

    09 gen Gruppo Aiuto e Lavoro Ritrovo alla sala Am.as.it.

    10 gen Gruppo Terza Età - Pensionati e Invalidi Ritrovo al Circolo Indipendente di Olten

    11 gen Gruppo “Amici del Giovedì” - Terza Età Assemblea Generale con spaghettata

    13 gen Missione Cattolica Italiana Cena per i Presidenti delle Associazioni

    18 gen Gruppo “Amici del Giovedì” - Terza Età Pomeriggio insieme alla sala Am.as.it.

    24 gen Gruppo Terza Età - Pensionati e Invalidi Ritrovo al Circolo Indipendente di Olten

    25 gen Gruppo “Amici del Giovedì” - Terza Età Pomeriggio insieme alla sala Am.as.it.

    27 gen Associazione AVIS - Sezione Olten Assemblea Generale Annuale

    28 gen Missione Cattolica Italiana Teatro di tutti i Ragazzi

    AGENDA ASSOCIAZIONI

    NEWS DALLE ASSOCIAZIONI

    PATRONATO

    Per far fronte ai crescenti bisogni dei nostri associati, il nostro sindacato ha deciso di incrementare i propri servizi, stringendo una fruttuosa collaborazione con i colleghi del Patronato ACLI.

    Da tempo i due enti si sono avvalsi l’uno dell’altro per rispondere in maniera soddisfacente alle più di-sparate richieste dei nostri connazionali. Infatti, mentre

    il Patronato ACLI svolge una consulenza prevalentemente su temi riguardanti le pensioni, siano esse italiane che svizzere, il Syna pone l’accento sulla consulenza prettamente sindacale, quindi su temi che spaziano dal diritto del lavoro alle correlate assicurazioni sociali. Accadeva spesso che i soci Syna veniva-no indirizzati ai colleghi delle ACLI di Aarau e viceversa che ai connazionali che si recavano presso gli uffi ci delle ACLI veniva consigliato di rivolgersi al Syna di Olten. Tutto questo per ga-rantire un’ottima consulenza, che tuttavia poteva creare una piccola perdita di tempo alle persone che si vedevano mandare da un uffi cio all’altro.

    Per evitare questo tipo di problemi, le ACLI ed il sindacato Syna hanno deciso di stringere i propri rapporti di collaborazio-ne proprio all’insegna dell’etica cristiana che li unisce. A tal pro-posito i due enti hanno pensato bene di mettere a disposizione reciprocamente i propri uffi ci, creando così delle permanenze dei funzionari Syna presso gli uffi ci ACLI di Aarau e viceversa dei colleghi ACLI presso gli uffi ci Syna di Olten.

    Quindi, a partire dal prossimo 5 gennaio 2007, ogni venerdì dalle ore 9 alle ore 12, il segretario Ciriello Patrizio del Syna di Olten sarà lieto di dare assistenza sindacale presso gli uffi ci ACLI di Aarau, mentre il collega delle ACLI Lavanga Raffaele, darà consulenza patronale ogni venerdì dalle ore 16:30 alle ore 18 presso gli uffi ci del Syna di Olten.

    In questo modo il Syna e le ACLI sperano di dare maggio-

    re sostegno ai tanti emigranti presenti nella regione, i quali molto spesso si trovano in diffi coltà. Preghiamo quindi tutta la collettività a non esitare a contattare Le ACLI ed il Syna per le questioni summenzionate, ricordandovi qui sotto gli indirizzi dei due enti. Patrizio Ciriello

    Stretta collaborazione tra il Syna di Olten e le ACLI di Aarau

    Patronato ACLILaurenzenvorstadt 89

    5000 AarauTel.: 062 822 68 37Fax: 062 822 68 39

    Syna – die GewerkschaftAarauerstrasse 554601 OltenTel.: 062 296 54 50Fax: 062 296 54 23

    Un anno promettente per l’Unione Sportiva Oltenese

  • 14 Collegamento n. 01 - gennaio 2007 15Collegamenton. 01 - gennaio 2007

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    Ogni sabato pomerggio dalle 15:00 alle 16:00 pres-so la sala Am.As.It. noi, Angela e Marilena, guidiamole prove di Canto del Coro Arcobaleno. Ti apsettiamo !!!

    Angela e Marilena

    A.V.I.S. – Sezione OltenAssociazione Volontari Italiani del Sangue

    in collaborazione con

    il FORUM (Ass. Italiane Soletta est)

    il COM.IT.ES. di Soletta

    Organizzano una

    CONFERENZA SULLA SALUTE

    Mangiare sano e morire grassiUsi e abusi di una sana alimentazione

    (anche quella mediterranea)

    a

    OLTEN

    Giovedì, 01 FEBBRAIO 2007 con inizio alle ore 19.30

    presso la sala Am.As.It. della Missione

    Relatore: Dr. farm. Leoluca CriscioneDirettore, MangiaSano Consulting Dr. Crescione, Basilea

    Il Referente farà una panoramica critica sul vero significato della

    definizione “Mangiare sano” e dimostrerà come mangiare sano,

    qualunque sia il suo significato, non è sufficiente per prevenire

    l’obesità e le malattie ad essa collegate come diabete, infarto,

    ipertensione, insufficienza cardiaca, certe forme di cancro, artrosi

    ecc….

    AnagrafeParrocchiale

    Sono tornati alla Casa del Padre:

    Irene Rondinella (Olten) di anni 69nata il 13.07.1937morta il 13.12.2006

    Franco Fantin (Olten) di anni 47nato il 26.04.1959morto il 12.12.2006

    Gruppo Terza Età e Non

    Corso di Linguae Cultura Italiana

    Sono aperte le iscrizioni al Corso gratuito di Lingua Corso gratuito di Lingua Corso gratuitoe Cultura italiana per persone adulte che da Gennaio in poi avrà luogo presso la sala Am.as.it. della nostra Missione.

    Chi desidera maggiori informazioni o vuole già iscriver-si al Corso si rivolga a Gabriella Dalla Via 062 295 22 68.

    Sono aperte le iscrizionial Corso Fidanzati 2007

    Presso la Segreteria della Missione sono aperte le iscrizioni al Corso di preparazione al Matrimonio per le Coppie di Fidanzati che intendono sposarsi duran-te l’anno 2007.

    Questo Corso Fidanzati è l’unica occasione di pre-parazione offerta dalla Missione di Olten. Invitiamo tutti a spargere la voce, soprattutto alle Coppie che intendono sposarsi prossimamente.

    Il Corso inizia Martedì, 6 Febbraio 2007.

    COROARCOBALENO

  • 14 Collegamento n. 01 - gennaio 2007 15Collegamenton. 01 - gennaio 2007 VITA

    DI

    CO

    MU

    NIT

    À

    SOLENNITÀ DI MADRE DI DIO

    Lunedì 1 ore 09:00 messa a Schönenwerd

    ore 11:00 messa a Olten - St. Martin

    Giovedì 4 ore 20:00 messa Olten Chiesa Cappuccini

    EPIFANIA DEL SIGNORE

    Sabato 6 ore 19:00 messa a Dulliken

    Domenica 7 ore 09:00 messa a Schönenwerd

    ore 11:00 messa a Olten - St. Martin

    benedizione di tutti i Bambini

    Giovedì 11 ore 20:00 messa Olten Chiesa Cappuccini

    BATTESIMO DEL SIGNORE

    Sabato 13 ore 19:00 messa a Dulliken

    Domenica 14 ore 09:00 messa a Schönenwerd

    ore 11:00 messa a Olten - St. Martin

    Battesimi

    Giovedì 18 ore 20:00 messa Olten Chiesa Cappuccini

    Venerdì 19 ore 19:15 messa latina - Olten St. Martin

    III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

    Sabato 20 ore 17:00 messa a Trimbach: Battesimi

    ore 19:00 messa a Dulliken

    Domenica 21 ore 09:00 messa a Schönenwerd

    ore 11:00 messa a Olten - St. Martin

    Giovedì 25 ore 20:00 messa Olten Chiesa Cappuccini

    IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

    Sabato 27 ore 19:00 messa a Dulliken

    Domenica 28 ore 09:00 messa a Schönenwerd

    ore 11:00 messa a Olten - St. Martin

    benedizione di tutte le Famiglie

    Battesimo: Il Sacramento del Battesimo viene celebrato due volte al mese in forma comunita-ria: la 1° domenica del mese alle ore 11:00 nella Chiesa di San Martino a Olten e il 3° sabato del mese alle ore 17:00 nella Bruderklausenkapelle di Trimbach. Un mese prima della celebrazione è importante che i genitori annuncino alla Se-

    greteria della Missione la data da loro scelta per il Battesimo del proprio fi glio. Seguirà poi un momento di preparazione al Sacramento per i genitori, per il padrino e per la madrina.

    Cresima: Il Sacramento viene amministrato di norma dalla Parrocchia svizzera. Tuttavia, per le persone che non hanno avuto modo di celebrarlo in esse, ogni anno la Missione offre un corso di preparazione e la celebrazione del Sacramento della Cresima in lingua italiana.

    Matrimonio: Il Sacramento del Matrimonio vie-ne celebrato dal Parroco italiano solo nelle Chie-se del territorio della Missione. Almeno un anno prima della celebrazione del proprio Matrimonio le Coppie di fi danzati si annuncino alla Segrete-ria della Missione, concordando il giorno e l‘ora

    della Cerimonia nuziale. Durante il mese di Febbraio seguirà un corso obbligatorio di preparazione al Matrimonio. La Segreteria della Missione provvederà alla redazione di tutti i documenti necessari per la celebrazione delle Nozze in Italia.

    Confessione: La celebrazione individuale del Sacramento della Confessione è offerta prima e dopo ogni Santa Messa e su appuntamento in Missione; la celebrazione comunitaria, invece, in determinati momenti dell’anno liturgico: Avven-to e Quaresima.

    Informazioni per la celebrazione dei Sacramenti

    Gennaio«Veni, Creator Spiritus”: durante la celebrazione delle Sante Messe del 1° Gennaio 2007 verrà cantata l’invocazione allo Spirito Santo affi nché Dio Padre illumini con il suo Spirito il nuovo anno.

    I Catechisti e gli Animatori si incontrano pres-so la sala Am.as.it. per programmare l’iniziativa del “Teatro 2007”, proposta dai Ragazzi dei vari Gruppi della Comunità di Missione il prossimo 28.01.2007.

    Epifania e arrivo dei Re Magi: dopo la santa Messa nella Chiesa di St. Martin in Olten avrà luogo presso la sala Am.as.it. luogo il tradizionale pranzo dell’Epifa-nia per tutti i Gruppi dei Ragazzo della Missione.

    Cena dei Presidenti delle Associazioni italiane: al fi ne di creare maggiore coesione tra le tante As-sociazioni presenti e operanti nel Cantone di Soletta est, la Missione organizza una cena in amicizia.

    Il Gruppo Incontro Famiglie si riunisce nella sala Il Gruppo Incontro Famiglie si riunisce nella sala Il Gruppo Incontro FamiglieAm.as.it. per discutere il menù e l’organizzazione del-la prossima Festa di San Valentino, che avrà luogo a Trimbach sabato, 17 febbraio.

    Il Consiglio per gli Affari Economici, che con il 1° gennaio 2007 si rinnova nei suoi Membri per il pros-simo triennio 2007-2010, si riunisce presso gli Uffi ci della Missione alle ore 20:00.

    Gruppo Liturgico: riunione bimestrale dei membri del Gruppo Liturgico per verifi care l’avvenuta anima-zione delle Sante Messe e per la programmazione delle prossime Celebrazioni eucaristiche.

    Il Gruppo dei Ministri Straordinari della Comu-nione alle ore 20:00 si incontra presso gli Uffi ci della nione alle ore 20:00 si incontra presso gli Uffi ci della nioneMissione per verifi care il servizio liturgico sin qui svol-to e la pastorale di acconpagnamento dei malati.

    Il Consiglio Pastorale della Missione presso la sala Am.as.it. si riunisce alle ore 20:00. Si discuteran-no i tempi e le modalità per rinnovare entro Giugno 2007 questo strumento di partecipazione.

    Teatro 2007: presso la sala del Kulturzentrum di Olten i Gruppi dei Bambini, Ragazzi e Giovani della Comunità proporranno alle ore 16:00 una rappresentazione tea-trale dal titolo: «Striscia la fiaba». Tutti sono invitati a partecipare a questo pomeriggio di divertimento.

    gennaio

    15lunedì

    gennaio

    7domenica

    gennaio

    14domenica

    gennaio

    23martedì

    gennaio

    1lunedì

    gennaio

    6sabato

    gennaio

    20sabato

    ATTIVITÀ PASTORALICELEBRAZIONI LITURGICHE

    gennaio

    13sabato

    gennaio

    24venerdì

    gennaio

    28domenica

  • 16 Collegamento n. 01 - gennaio 2007