Cogito

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QUINDICINALE DI ATTUALITÀ POLITICA, ECONOMIA, COSTUME Anno XX - n. 335 - Sabato 11 maggio 2013 Fondato da Natale Cerbone AFRAGOLA - CAIVANO - CARDITO - CASALNUOVO - CRISPANO - FRATTAMAGGIORE - FRATTAMINORE 10.000 copie in distribuzione GRATUITA

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Quindicinale distribuito nella provincia a Nord di Napoli

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Q U I N D I C I N A L E D I A T T U A L I T ÀPOLITICA, ECONOMIA, COSTUME

Anno XX - n. 335 - Sabato 11 maggio 2013 Fondato da Natale Cerbone

A F R A G O L A - C A I V A N O - C A R D I T O - C A S A L N U O V O - C R I S P A N O - F R A T T A M A G G I O R E - F R A T T A M I N O R E

10.000 copie

in distribuzione

GRATUITA

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2 • Cogito Anno XX - numero 335 - Sabato 11 maggio 2013

Un appello agli afragolesida un semplice cittadino

“Tu a chi puort’?” la prima domanda che ti viene posta. Cosa? A chi porto?! “Sì, a chi candidat’ puort’ all’elezioni?”

Ahh, a chi darò il mio voto! Bhè non so ancora… “E vota atizio… perché è stato onesto, mi ha detto che per ora ‘a fati-ca nun ce stà ma appena esce…eccomi qua”.

Mhh interessante, tre me e me pensavo…Ottimo pro-gramma di propaganda elettorale…Persuasivo; e che fa levasulla situazione di disagio che, molti, in questo periodo, stan-no affrontando. E questo sarebbe essere onesti?

Cari candidati che avete deciso di mettervi a servizio dellacittadinanza, non entro nel merito dei metodi di propagandaelettorale, tantomeno nei contenu-ti. Non ne sarei all’altezza. Vi ri-porto solo un’espressione che il Su-periore generale dei Padri dei SacriCuori ha scritto nel suo testamentospirituale che spero serva, quantomeno, a far riflettere: “A quanti reg-gono le sorti del Paese – dico – siateonesti, dovrete darne conto a Dio”.

Cari candidati, futuri Consiglie-ri, Assessori e Sindaco, permetter-mi un consiglio (semmai leggiatequesto scritto) che nasce dal cuore diun cittadino, ultimo tra gli ultimi:interpretate il vostro incarico che viaffidiamo da elettori come una vocazione, una chiamata a cu-rare e salvaguardare gli interessi di tutti, non i propri o solodi alcuni. Metteteci passione e impegno senza ricercare ilplauso, piuttosto sappiate accettate la critica, quando è fattaper il migliorare. È segno di grande maturità e senso civico.Ciò che ci accomuna, amministratori e cittadini, di destra osinistra, è l’amore per la nostra terra, la salvaguardia del no-stro territorio, il futuro dei nostri figli. Perciò, indipendente-mente dal colore politico impegniamoci a stabilire rapporti

civili, intessere reti di pacifiche, sanare rapporti tesi, costrui-re ponti di solidarietà…

E noi elettori, discerniamo bene chi votare…non ci faccia-mo persuadere da facili e illusorie promesse.

L’Amministrazione comunale non è l’ufficio del colloca-mento, perciò non aspettatevi il posto di lavoro! Cerchiamodi prendere le distanze dalla mentalità corrotta dei favoriti-smi. Diamo fiducia a persone che riteniamo capaci di poteramministrare bene e onestamente.

Mi rammarico quando mi chiedono il voto persone im-provvisate che credono di trovare una “sistemazione” sul Co-mune.

La politica è cosa seria, è res publica non questione priva-ta. È interesse della collettività e tutti, elettori e candidati, sia-mo pienamente corresponsabili. Perciò, se le cose vanno ma-le è colpa anche mia, tua…non solo sua!

Ogni volta che ci sono le elezionici viene proposto un cambiamento,una svolta. Poi, occupate le poltrone,tutto torna come prima, con gli stes-si problemi e le stesse lamentele.

Da semplice cittadino sono con-vinto che il cambiamento ci sarà sesaremo noi per primi a volerlo. Se sa-remo disposti ad aprirci a una culturadel bene, della legalità, del rispetto re-ciproco, della solidarietà e della sussi-diarietà.

L’augurio che gli afragolesi risco-prano e rivivano i grandi ideali e i va-

lori autentici che ci hanno trasmessi i nostri padri che ci han-no preceduti, e che la nostra amata Afragola si distingua pertutto quanto di buono e di bello c’è.

Alfonso Fontanella, Afragola

Come non condividere, in toto, quello che ha scritto il signorFontanella. Ma dubito che il suo appello sia ascoltato. Anche que-sta volta, mi sa che gli afragolesi premieranno molti candidatidalla promessa facile e dalle dubbie qualità morali e culturali.

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Anno XX - numero 335 - Sabato 11 maggio 2013 Cogito • 3

QUINDICINALE DI ATTUALITÀ, POLITICA,ECONOMIA E COSTUME

Autoriz. del Tribunale di Napoli n. 4513 del 18 Marzo 1994

fondato da Natale Cerbone

è realizzato da

CollaboratoriAngelica Argentiere, Francesco Celardo, Antonio Cerbone,

Antonio Ciaramella, Cinzia Lanzano, Claudia Perrotta, Milena Marchese

Ketty Mocerino, Francesco Russo, Antonio Boccellino

Teresa Turino, Marina Esposito, Lina Cristofaro,

Antonio Bova, e Martino Uzzauto, Linda Scuotto

Segreteria di redazione:Michela Miele

Fotoreporter:Nando Porzio - Frattamaggiore

Redazione: Via S.Antonio da Padova, 9Cardito (Na) - Tel. /Fax 081.8354357

e-mail: [email protected]

Stampa: Editrice Cerbone srl

e-mail: [email protected]

tel. 081.8354357

Direttore Antonio Iazzetta

EDITORE

Editrice Cogito srldi Mario e Carlo Cerbone

Vice direttore Antonio Trillicoso

g r a f i c a & s t a m p a

Ci risiamo. La campagna elettorale è cominciata da pochi gior-ni e Afragola è già piena di manifesti e comitati elettorali. E si rin-corrono le voci sulle solite promesse di posti di lavoro e sulla com-pravendita di voti. Anche se, al di là delle accuse che si rivolgono icandidati, nessuna denuncia concreta arriva nelle sedi opportune,al Commissariato o alla stazione dei Carabinieri. E non arrivanosegnalazioni concrete neanche nelle redazioni dei giornali, anche seil clima del “mercato” è evidente.

Ma, pur lasciando da parte le accuse di compravendita di voti,l’illegalità sta dominando anche in questa campagna elettorale e cisi dovrebbe porre la solita domanda: Come ci sipuò fidare di persone che, anche in campagnaelettorale, quando tutti i candidati sembrano bel-li, bravi e onesti, non rispettano le leggi e la buo-na educazione? Sembra di rivivere la stessa storiadelle altre elezioni. Non è cambiato nulla. Mani-festi affissi dovunque, balconi che si trasformanoin giganteschi strumenti pubblicitari.

Il risultato? Una città resa ancora più bruttae caotica e tanti, troppi soldi che vanno in fumo.Eppure, nel 2012, il Parlamento ha approvatouna legge, la 96/2012, che, nel tentativo di limi-tare i rimborsi elettorali e le spese dei partiti, haposto dei limiti ben precisi alle spese che si posso-no sostenere in campagna elettorale, grazie a uncalcolo che tiene conto anche del numero di abi-tanti. Ebbene, un candidato Sindaco, in una cit-tà come Afragola, non può spendere più di73.500 euro, mentre un candidato al Consigliocomunale non può andare oltre i 5.250 euro.Quanti hanno già superato questo limite? Saran-no puniti? E poi la domanda a cui non si riesce adavere risposta è un’altra ancora: Perché si spendo-no tanti soldi per diventare Consigliere comunale?Perché si decide di buttare decine di migliaia dieuro per andare a occupare un posto in Consigliocomunale? Possibile che siano tutti filantropipronti a sacrificare il loro patrimonio per poter fa-re il bene della collettività? Francamente non sonocosì ottimista e penso, invece, che molti di quelliche spendono e spandono per entrare il portone delMunicipio e andare a sedersi nell’aula del Consi-glio comunale lo fanno convinti che, una volta ar-

rivati a occupare quelle poltrone, in un modo o nell’altro, quei sol-di li recupereranno. E sottolineo in un modo o nell’altro perché leindennità spettanti ai Consiglieri e al Sindaco non sono assoluta-mente faraoniche. Anzi.

Auguriamoci che ci sia un controllo della magistratura sulle spe-se folli di questi giorni. E che ci sia un controllo forte anche sulle vo-ci di compravendita. Perché se in Consiglio comunale arriverannopersone che violano le leggi già in campagna elettorale, possiamostar certi che la situazione economica e sociale di Afragola conti-nuerà a peggiorare.

Perché si spende così tanto in campagna elettorale?

Appello agli imprenditori dell’area a Nord di Napoli

Nei giorni scorsi Il Mattino ha riportato l’appello della famiglia di Anto-nio Menna, l’autotrasportatore ucciso a Caivano per aver reagito a un tenta-tivo di rapina. La moglie e i figli hanno molti problemi ad andare avanti sen-za il reddito garantito dal capofamiglia e hanno chiesto un aiuto. Oltre a rac-cogliere il loro appello nell’articolo che potrete leggere nelle prossime pa-gine, facciamo noi un appello agli imprenditori dell’area a Nord di Napoli:E’ vero, siamo in un momento difficile, ma possibile che non si riesca a tro-vare un lavoro per almeno uno dei componenti della famiglia Menna? Di-mostriamo a loro e a noi stessi che nell’area a Nord di Napoli, dove ha tro-vato la morte Antonio Menna, ci sono anche persone pronte ad aiutare chi èin difficoltà a causa della violenza dei delinquenti. Chi può aiutare la fami-glia Menna, con un lavoro, contatti la redazione di Cogito.

I lavori per la stazionePorta Campaniasono fermi da

468 giorni

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Alla fine sarà una sfida a quattro.A contendersi la poltrona diprimo cittadino saranno Anto-

nio Pannone, vice sindaco nell’Ammi-nistrazione Nespoli finita con l’arrestodel primo cittadino; Biagio Castaldo,presidente del Consiglio comunaleuscente, che, solo nelle ultime settima-ne della consiliatura, quando era giàchiaro che Nespoli non avrebbe otte-nuto la candidatura al Parlamento e sa-rebbe finito agli arresti, ha preso le di-stanze dalla maggioranza che sosteneval’ex Senatore; Mimmo Tuccillo, vicesegretario regionale del Pd, che, nelleultime ore prima della presentazionedelle liste, è riuscito a superare gli osta-coli posti da alcuni partiti della coali-zione di centrosinistra che non voleva-no la sua candidatura, tanto da spinger-lo a rendersi indisponibile alla candida-tura; Tommaso Malerba, candidato dalMovimento 5 Stelle che è riuscito a su-perare le divisioni che avevano fattoaddirittura pensare che non sarebbestata presentata la lista del movimentodi Beppe Grillo.

A dire il vero, nelle ultime ore della

Verso le comunali ad Afragola

Campagna elettorale già calda

BIAGIO CASTALDOCASTALDO SINDACO

Camillo Galasso, Vincenzo Abete, GuidoAuletta, Angela Caputo, Francesco Castal-do, Angelo Chianese, Maria Colosimo, As-sunta De Marco, Carmela DelMondo, Carmine Di Lena, Giu-seppe Di Maso, Giovanni Di Palo,Antonella Giacco, Adriana Luon-go, Angelo Migliaccio, VincenzoMoccia, Anna Russo, VincenzoCinquegrano, Arcangelo Salzano,Francesco Silvestro, Maria Simon-celli, Carlo Tontaro, Giuseppe Va-saturo, Antonella Zanfardino.FRATELLI D'ITALIA

Domenico Polito, TommasoBassolino, Cristina Acri, Domeni-co Iorio, Gennaro Basile, NicolaCastaldo, Giorgia Castiello, Salva-tore Pasquale Salierno, GiovannaCerbone, Raffaele Cuorvo, France-sco De Rosa, Giuseppe Del Mon-do, Michele Della Vittoria Scarpa-ti, Antonio Di Micco, Eugenia Ferrara,Giuseppe Fontanella, Massimo Guadagni,Giuseppina Iazzetta, Raffaela Marangio,Giuseppe Perez, Francesco Russo, GraziaRusso, Vincenzo Salzano, Maria Vasaturo.

IMPEGNO COMUNEOrlando Di Maso, Gennaro Almavera,

Francesca Castaldo, Mario Antonio Catala-no, Angela Celardo, Loredana Centore, An-tonio Angelo Cerbone, Simeone Chianese,Salvatore De Maria, Carmela Di Fiore, Va-

lentina Di Gennaro, Gelso-mina Di Micco, Pietro Fa-vella, Luigi Iorio, AntonioLanzano, Giuseppe Lanzil-lo, Luisa Loreto, GiovanniMartinelli, Luigi Palumbo,Giuseppe Purificato, Assun-ta Puro, Carmela Silvestro,Giovanni Sivero, AntonioTuccilloGRANDE AFRAGOLA

Pasqualina Balsamo, Ste-fano Bordino, GiuseppeCalzo, Annina Caputo, Fe-lice Di Palma, FrancescoEsposito, Ivano Ferrara,Giacomo Edistio Gioia,Graziana Iazzetta, Giusep-pe Moccia, Lucia Napolita-

no, Giovanni Orefice, Aristide Pagliara,Stella Petrucci, Francesco Pollastro, MariaPia Russo, Santo Servillo, Angelo Silvestre,Teresa Spino, Luigi Testa, Francesco Ca-staldo.

Sfumato il tentativo di riunire il centrodestra. Gli oppositori di Nespoli tutti uniti con Tuccillo.In campo anche il Movimento Cinque Stelle. Scoppiano le polemiche per la compravendita di voti

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campagna elettorale, stando alle dichiara-zioni di alcuni esponenti del Pdl afragole-se, ci sarebbero stati tentativi di raggiun-gere un accordo per evitare di andare alvoto con due coalizioni di centrodestra.Un tentativo nato dopo la candidatura diMimmo Tuccillo che è riuscito a coalizza-re sul suo nome una vasta coalizione checomprende tutti coloro che vogliono uncambiamento rispetto alla precedenteAmministrazione. Il tentativo di riunire ilcentrodestra, però, sarebbe naufragatoperché dal Pdl non hanno accettato la ri-chiesta di Castaldo: la poltrona di vice Sin-daco. Un rifiuto che ha alimentato le tesidi quanti pensano che quel posto resteràlibero per poterlo dare poi a Nespoli se equando l’ex Senatore sarà libero dagli ar-resti domiciliari; tra l’altro, l’ipotesi di as-segnare quella poltrona a Nespoli era sta-ta avanzata anche quando c’era il rischiodi dimissioni anticipate per l’incompatibi-lità delle cariche di Sindaco e Parlamenta-re. E lo stesso motivo potrebbe ancheportare a un disinteresse di Castaldo nelcaso in cui dovesse essere decisivo in uneventuale ballottaggio. Le voci sul manca-to accordo si accompagnano a quelle che

vedono comunque l’ombra lunga di Ne-spoli sulla campagna elettorale di Panno-ne. D’altronde, leggendo il programmadepositato insieme alla candidatura,si sottolinea che “la coalizione che so-stiene il candidato a Sindaco AntonioPannone è in continuità politico am-ministrativa con l’Amministrazioneuscente guidata dal sindaco VincenzoNespoli che, con grande senso di re-sponsabilità, ha sgombrato il campocon la sua rinuncia, da polemichestrumentali che avrebbero ridotto lacompetizione elettorale a uno scontroal veleno, negando alla città la possibi-lità di una verifica concreta di quantoattuato sino a oggi”. Al di là del fatto chenon è chiaro come avrebbe potuto candi-darsi Nespoli che è agli arresti domiciliari,è una chiara e legittima presa di posizionedi continuità rispetto alla passata legislatu-ra che considerano positiva.

Movimentata anche la riunione che haportato alla nascita della coalizione chesostiene Mimmo Tuccillo. Una coalizionenata alla fine di lunghe ed estenuanti trat-tative che si tenevano su più tavoli. Tutti ipartiti e i movimenti, però, di fronte al ri-

schio di andare al voto divisi, consegnan-do, nei fatti, il ballottaggio ai due candida-ti del centrodestra, entrambi protagonistidell’Amministrazione Nespoli, hanno de-ciso di mettere da parte velleità personalie, superando le differenze, hanno trovatoun’intesa, partendo dalla convinzione chefosse necessario dare un segnale forte didiscontinuità con l’Amministrazione pre-cedente e trovando l’accordo sul nome

TOMMASO MALERBAMOVIMENTO 5 STELLE

Assunta Valentino, An-gelo Giulio Balsamo, Raf-faele Bencini, Iolanda DiStasio, Giuseppe Biancar-di, Antonio Campanile,Filomena De Filippo,Vincenzo Castaldo, Anto-nio Cerbone, EmanuelaVasaturo, Michele Cerbo-ne, Vincenzo Fatigati, Ro-sa Castaldo, FerdinandoGiacco, Fortunato IvanGuadagnuolo, DanielaMaffettone, Salvatore Im-

prota, Giovanni Maffettone, AnnunziataRomanucci, Ciro Mauriello.

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Servizio di catering per tutti i tipi di banchettiPiazza Madonna delle Grazie, 9 - Cardito (NA)Tel./fax 081.8321573 - e-mail: [email protected]

Gelateria -Cioccolateria - PasticceriaCampione Italiano di PasticceriaPlurimedagliato in Concorsi Nazionali ed InternazionaliVincitore “SIGEP d’Oro”Vincitore“Dolce in Mostra”

ANTONIO PANNONECANTIERE AFRAGOLA

Luigi Castaldo, Vincenzo Castiello,Maria Celardo, Ferdinando Chiaiese,Consiglia Conocchia, Santa Grazia Cos-sentino, Tecla De Rosa, Giovanni Di Buo-no, Francesco Esposito, Nicola Fontanel-la, Pasquale Gennarelli, Antonietta Maiel-lo, Renato Marialto, AntonioMigliore, Pasquale Moccia,Santo Pannone, Eduardo Pa-scarella, Pasquale Russo, Vene-randa Russo, Angelo Salzano,Graziana Sibilio, Nunzia Straz-zullo, Massimo Testa, PasqualeValentino.POPOLO DELLA LIBERTÀ

Aniello Baia, Pasquale Bar-doni, Angelo Boemio, AntonioCaiazzo, Mario Carnevale,Giovanni Celardo, Luisa Cer-bone, Arcangelo Cinquegrana,Luigia De Liso, Aminta De Lu-ca, Rosa favicchio, Raffaele Fu-sco, Camillo Giacco, LuisaGuerriero, Nicola detto NicoLaezza, Giuseppina StefaniaMaiello, Gabriella Mazzuocco-lo, Teresa Moccia, LoredanaPelliccia, Barbara Salzano, Gio-vanni Terzo, Filomena Testa, Luigi Ver-nazzaro, Giuseppe Zanfardino.API

Anna Barbato, Giovanni Amoroso, An-gela Cecere, Mauro Clarino, Paola Esposi-to, Gioacchino Giacco, Antonia Guarda-bascio, Anna Emilia Lanzante, FrancescaMaiello, Francesca Marino, GiacomoMassari, Domenico Miele, MassimilianoMonaco, Stefano Patriciello, FrancescoPossente, Assunta Ricciardiello, GiuseppeSchettino, Maira Stamer, Amalia Torrella,Antonio Bovino, Domenico Ferrara.

Noi sudFrancesco Castiello, Vincenzo Anfedi-

ni, Lucio Auriemma, Veronica Balsamo,Giuseppe Bovino, Nicola Caputo, Filo-mena Casillo, Pasquale Castaldo, GaetanoD'Aponte, Manuela Di Maso, Annunzia-ta Franzese, Chiara Laezza, Raffaele Laez-za, Francesca Maiello, Anna Mignano, Ci-ro Miraldi, Antonio Pannone, GiovanniParibello, Antonietta Russiello, RosariaRusso, Gennaro Salierno, Giuseppa Simo-

netti, Pasquale Tremiterra, Andrea Tuccil-lo.GIOVENTÙ AFRAGOLESE

Anna Caccavale, Giosué Salvatore Cal-vanese, Nicola Carini, Fabio Castaldo,Palma Rosa detta Palma Castaldo, FabioCastiello, Carlo De Luca, Armando DiMaso, Fabio Fiorentino, Carmela Graziu-so, Raffaella Iazzetta, Giovanni Antonio

Iengo, Filomena dettaMilena Moccia, CarmineMonfrecola, ConcettaMontalbano, AntoniettaParisi, Francesco Pecchia,Maria Rea, Carlo Santo-ro, Gennaro Silverio, Ma-ria Vosa, Luigi Peluso,Salvatore Petrillo, LuigiBassolino.NUOVA CITTÀ

Michela Afiero, Assun-ta Casillo, FerdinandoCastaldo, Sara Castaldo,Carmela Cefalo, MarcoDe Simone, Vincenzo DeStefano, Aniello DelMondo, Francesco Fusco,Dora Gatta, Salvatore Gi-glio, Antonio Ianniello,Antonio Iengo, Domeni-ca Roberta Incisore, Gen-

naro Iorio, Lanzano Antonio, Angelo Mo-sca, Antonella Rizziello, Rodolfo detto Er-nesto Salierno, Gaetano Salzano, MariaCarmina Sepe, Ciro Silvestro.DEMOCRISTIANI POPOLARI

Giuseppina Tignola, Marco Rodontini,Luigi Maiello, Arcangelo Ausanio, GianniPalumbo, Angelica Magistrale, Maria Bar-buto, Fortuna Grieco, Tiziana Di Palo,Virginia Canistro, Antonio Esposito, RosaPatriciello, Teresa Sarcito, Vincenzo Salza-no, Santo Lanzano, Mario D'Auria, Mi-chele Castiello.SCELTA DEMOCRATICA PER AFRAGOLA

Alfredo Amodio, Luigia Alessandra Ca-puto, Concetta Cerbone, Ettore Iorio, EvaIanniello, Ciro Imperato, Concetta Lof-fredo, Antonio Lanzano, Domenico Lugo,Giuseppina detta Pina Ludi, AntonioMontalbano, Giuseppe Moccia, Antoniet-ta Marucci, Beatrice Manna, LudovicoMuto, Gennaro Rossi, Roberto Russo,Antonio Scuotto, Aniello Silvestro, Car-mine De Stefano, Antonio Panettieri.

più autorevole tra quelli presenti nei varitavoli di discussione.

Al di là dei retroscena che hanno porta-to alle candidature, la campagna elettoraleè subito entrata nel vivo con accesi botta erisposta che hanno visto protagonisti so-prattutto Mimmo Tuccillo e Antonio Pan-none. A finire al centro della discussione itanti bandi e avvisi pubblicati a ridosso del-la campagna elettorale. In particolare, ilcandidato del centrosinistra ha puntato ildito contro la decisione di pubblicare pro-prio in questi giorni il bando relativo al-l’ampliamento del cimitero (vedi articolo dipagina 9 n.d.r.).

Spesso poi la dialettica e la polemica trai candidati si è spostata sui social networkdove non mancano le solite voci di com-pravendita di voti. In particolare ci sareb-bero candidati che promettono posti di la-voro.

A essere messi sul mercato, questa volta,non sarebbero solo i voti, ma anche i bal-coni con tariffe diverse a seconda della zo-na. Per mettere la propria faccia su un bal-cone di una strada trafficata e centrale cisarebbero candidati disposti a pagare an-che 100 euro.

Nonostante gli sforzi, potrebbe non es-serci un grande rinnovamento in Consi-glio comunale perché si sono ricandidati24 Consiglieri uscenti su 30. Anche semolti di loro hanno cambiato partito o ad-dirittura schieramento.

Una bella sorpresa per chi ha visi-tato in questi giorni il sito del Comu-ne di Afragola, www.comune.afrago-la.na.it. Dalla home page si può ac-cedere a uno speciale elezioni dove èpossibile trovare le liste dei candida-ti al Consiglio comunale, il program-ma elettorale presentato dai candida-ti Sindaco e l’elenco delle sezioni edegli scrutatori. Previsto poi anchel’aggiornamento continuo nel giornodello spoglio delle schede.

Speciale elezioni sul sitowww.comune.afragola.na.it

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DOMENICO TUCCILLOPARTITO DEMOCRATICO

Giovanni Boccellino, Giuseppe Affini-to, Carmine Bencivenga, Carmela Carcu-ro, Maria Vincenza Celardo, VincenzoConcas, Elena Cordua, Gennaro Di Lena,Luigi Di Paola, Alfonso Ferrara, SalvatoreFico, Pasquale Fusco, Gaetano Graziano,Salvatore Grivo, Ferdinando Li-guori, Giuseppa Manganiello,Camillo Manna, Gennaro Mil-vatti, Tonia Mocerino, RaffaeleMontalbano, Maria Mosca, Cate-rina Romano, Rosa Siniscalchi,Antonio Palmiro Valese.AFRAGOLA LIBERA

Raffaele Fusco, Carmine Sepedetto Carlo, Valeria Amiranda,Maria Rosaria Ascione, AnnalisaBello Buono, Anna casillo, Um-berto Castiello, Emanuele Chiri,Gaetano Cimmino, Orlando DeSimone, Francesco detto Franco Esposito,Vincenzo Raffaele Esposito, Giovanni Fi-sco, Emilia Forte, Francesca Gagliardi,Rosa Grandine, Paolo Illuminato, RosaIzzo, Carmela Masullo, Anna Pane, Anto-nietta Russo, Raffaella Russo Spena, Raf-faella ViroUNIONE DI CENTRO

Nicola Perrino, Luisa Ruggiero, Car-mine Di Mauro, Rosalia Colucci, NunziaPorroni, Crescenzo Vilardi, Adriana DeAngelis, Assunta Parisi, Massimo Vetto-liere, Jessica Di Stasio, Giovanni Abate,Luigi Orefice, Anna Russo, Antonia Giu-stino, Raffaela Salvi, Giovanna Vitale,Gennaro Davide Castaldo, Elena Serra,Sara Tufano, Chiara Maiello, DomenicoNapoletano, Giuseppe Iengo, VincenzoZucchini,

CON TUCCILLO SINDACORaffaele Balsamo, Pasquale Campa-

gnola, Anna Rosa Confuorto, AntonioCoppola, Anna Maria Delle Cave, Massi-mo Esposito, Pietro Paolo Fusco, Filome-na Giglio, Marcello Ieppariello, Luisa Iaz-zetta, Giovanni Lanzano, Vincenzo Liber-ti, Rocco Lobosco, Cuono Mercadante,Pasquale Moccia, Mauro Pecchia, Adalgi-

sa Pistilli, Crescenzo Russo,Gennaro Senese, CarmelaSerpe, Salvatore Siniscalchi,Antonio Valentino, ChiaraTuccillo, Cinzia Vilardi.MODERATI, POPOLARI,AFRAGOLA VIVA

Salvatore Iavarone, Anto-nio Boemo, Raffaele dettoLello Botta, Raffaele Buono,Andre Coppeta, VittoriaD'Anna, Salvatore De Ange-lo, Cinzia Di Palo, Enrico DiPaola, Gaetano Dorio, Nicola

Esposito, Anna Giustino, Agnese Lauren-za, Giuseppe Loreto, Ivana Marinannio,Luigi Moccia, Antonietta Musella, Gian-ni Naclerio, Marcello Napolitano, Gio-vanna Salzano, Giuseppa detta Maria PiaSiciliano, Lorenzo Stravolo, VincenzoTerracciano e Ciro Tuccillo.RINASCITA A VISTO APERTO

Gennaro Giustino, Biagio Montefu-sco, Antonio Auricchio, Antonietta Baia,Antonio Boemio, Marcello Caputo, Pie-tro Caputo, Maria Casaburo, GiovanniCasillo, Domenico Errichiello, OrnellaEsca, Pasquale Esposito, Santa Iorio, An-tonio Maiello, Pasquale Moccia, Salvato-re Mormile, Nicola Petrellese, Sosio Ma-rino Pezzullo, Ciro Sibilio, Rossella Stel-lato, Elena Stravino, Angela Terracciano,Maria Tucci

Tante le novità con cui si voterà il26 e 27 maggio prossimi.

La più importante è che sarannoeletti solo 24 Consiglieri e non 30;quindi, per essere eletti, servirannoancora più voti di preferenza, rispet-to a quanti ne erano necessari fino al2008. Alla maggioranza saranno asse-gnati 14 seggi, più quello del Sindaco,mentre alla minoranza andranno 10posti, inclusi quelli spettanti ai candi-dati Sindaco; quindi, in pratica, i par-titi alleati con i candidati Sindaco per-denti si ritroveranno a dover divider-si solo sette posti.

Un’altra novità è legata alla doppiapreferenza: gli elettori potranno sce-gliere due candidati al Consiglio co-munale purché siano di sesso diverso;probabile quindi che ci possano esse-re più donne nel prossimo Consigliocomunale.

Doppia preferenzae meno posti

in Consiglio comunale

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8 • Cogito Anno XX - numero 335 - Sabato 11 maggio 2013

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Anno XX - numero 335 - Sabato 11 maggio 2013 CCCoogg ii tt oo • 9

P OL I T I CA ‹‹

La campagna elettorale entra nel vi-vo. E non mancano i botta e ri-sposta in entrambi gli schieramen-

ti. Ad accendere gli animi anche la que-stione del bando per l’assegnazione deiloculi e delle cappelle gentilizie in pre-visione dell’ampliamento del cimitero.A creare la polemica un documentopresentato all'ufficio del protocollo delComune di Afragola dal candidato asindaco del centro sinistra, DomenicoTuccillo, in merito al metodo usato dalComune di Afragola, diretto dal sinda-co facenti funzioni nonché candidatodel Pdl, Antonio Pannone. La lettera,inviata sia a Pannone che alla segretariagenerale Leondina Baron, parla di uncriterio del tutto inusuale chiedendoche il bando di assegnazione pubblicatosenza l'approvazione del progetto defi-nitivo, degli espropri e dell'espletamen-to dell'appalto venga immediatamenteannullato.

“L'ampliamento per il cimitero è sen-z'altro un fatto positivo - ha tenuto a spe-cificare Tuccillo – tuttavia a fronte delmancato perfezionamento delle proceduree dell'impossibilità di affidare celeramen-te i lavori viene chiesto addirittura ai cit-tadini interessati di versare un congruoacconto senza alcuna garanzia sul buonesito del procedimento”.

Tuccillo poi aggiunge: "Guarda casola presentazione della richiesta e la preas-segnazione avvengono entrambe a distan-za di meno di 15 giorni sia dalle elezioniche dal turno di ballottaggio prefigurandol'eventualità di una smaccata finalitàelettoralistica attraverso atti amministra-tivi illegittimi che possono in qualche mo-do influire sulla libera espressione di votoe mettere in pericolo il corretto svolgimen-to della campagna elettorale”.

Pronta la replica di Pannone: “Permia cultura, non potrei mai avvallare l'a-dozione di atti illegittimi con finalitàclientelari. Legalità e trasparenza ammi-nistrativa sono i fondamentali obiettividell'azione di governo e, pertanto, non misono mai opposto alle verifiche dei proce-dimenti di competenza dirigenziale”.

“Nel caso specifico, - continua il Sinda-co facente funzione - si può affermare concertezza che le procedure amministrativesono preordinate a un obiettivo che l'Am-ministrazione in carica ha indicato conchiarezza nel suo programma cinque anni

fa. Vogliamo dare semplicemente risposteconcrete alle esigenze dei nostri concittadi-ni che da troppi anni, a causa dell'inerziadelle precedenti Amministrazioni di cen-trosinistra, attendono che siano realizzatinuovi loculi e nuove cappelle gentilizie. Lanostra Amministrazione ha lavorato perrendere effettivo un diritto degli afragolesi.Chi si oppone alla costruzione dei nuovoloculi, lo dica con chiarezza assumendosipure le sue responsabilità”.

Resta comunque sul tavolo il dubbiosull’opportunità di pubblicare il bando aridosso delle elezioni.

Scontro sull’ampliamento del cimitero di Afragola

E’ disponibile sul sito internet del Comune di Afragola, www.comune.afrago-la.na.it, il bando per l’assegnazione di loculi e cappelle gentilizie.

Nel bando è precisato che è prevista la costruzione di 6192 loculi e 324 cappel-le gentilizie. I costi dei loculi variano a seconda della posizione, oscillando tra i2.015 euro e i 3.900 euro, mentre le cappelle, a seconda del numero di loculi dis-ponibili nella costruzione, costano 119.000 euro o 146.000 euro. Pagando questesomme si avrà la disponibilità dei loculi e delle cappelle per 40 anni.

Nel caso di un numero di richieste superiori alle reali possibilità, si procederà auna selezione in cui si terrà conto di diversi elementi, tra cui la residenza, l’età e lanecessità di dare una degna sepoltura a un parente già deceduto.

Tuccillo: E’ un bando elettorale. Pannone: Disponibili a ogni controllo dei dirigenti

“Quel bando va annullato”

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›› P OL I T I CA

10 • Cogito Anno XX - numero 335 - Sabato 11 maggio 2013

Ci siamo quasi, è tempo di elezioni co-munali. Il 26 e 27 Maggio si voteràper eleggere il nuovo Sindaco e i nuo-

vi Consiglieri comunali di Afragola e tutto èpronto. La città si è trasformata, si riempio-no le piazze e negozi abbandonati vengonoriaperti per l’occasione e tappezzati con i co-lori dei partiti politici e le facce sor-ridenti dei candidati. Il problema èproprio il verbo “tappezzati”, per-ché proprio questo è successo.Afragola è stata tappezzata. Inoccasione delle elezioni politi-che, i palazzi hanno cambiatocolore, prendendo quelli che so-no presenti nei manifesti eletto-rali che hanno imbrattato etappezzato molti palazzi emolti muri, senza avere alcunrispetto verso le norme dibuon costume e soprattuttodel codice civile che si alterna al penale peril divieto di affissione in alcune zone.

Sembra un vero e proprio far-west, e vistoche è un andazzo che si ripresenta ogni vol-ta che si vota, forse neppure i Vigili Urbanihanno più voglia di intervenire.

Però, da decenni esiste una normativa chesi occupa di regolamentare le modalità e i

tempi di affissione a garanzia della parcondicio tra i candidati e del decoro deiluoghi pubblici e dell’igiene ambientale.Infatti la norma dice che le varie locandineelettorali devono essere collocate esclusiva-mente negli spazi adibiti dal Comune a ta-le scopo. A ogni lista viene assegnata unaporzione di superficie che determina il li-mite entro il quale il candidato può muo-versi per propagandare la propria propostapolitica, pena l’irrogazione di una multada 103,00 fino a 1.032,00 euro e, nei casipiù gravi è previsto pure l’arresto. Ma non-ostante esista una norma ad hoc, questanon ha nemmeno lontanamente scoraggia-to i politici e aspiranti tali, che forse non sisono persi d’animo a causa del sistema san-zionatorio blando e inadeguato. Non a ca-so, è intervenuta in merito anche la Cortedi Cassazione che ha stabilito che l’affissio-ne di manifesti in centri di interesse stori-co e artistico costituisce reato di imbratta-mento e deve essere punite con pene piùsevere di quelle ordinarie.

Ovviamente, nel caso di non interessestorico dovrebbe essere punita ugualmentecon pene adeguate al tipo di reato, in mo-do da porre fine ad un malcostume cosìdiffuso nei nostri comuni.

Tornano le affissioni selvagge e si moltiplicano i comitati elettorali

Riecco i “pirati” dei manifestidi Martino Uzzauto

Anche questa volta, i candidati fanno a gara a chi riempie più muri con le loro facce

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Anno XX - numero 335 - Sabato 11 maggio 2013 Cogito • 11

E’ morto don Maurizio Barba-to, parroco della chiesa di SanMaurizio a Frattaminore. Ha

perso la vita in un tragico incidentemartedì scorso. Erano circa le diecidel mattino quando il parroco, cheaveva 70 anni, è stato trovato a terrada uno dei suoi fedeli in una pozzadi sangue nel cortile della casa cano-nica. Era salito su una scala, proba-bilmente per raccogliere dei limoni,ma ha perso l’equilibrio battendoviolentemente la testa al suolo. Al-l’interno della casa c’erano alcunepersone che non hanno udito nulla,quindi non si sa con certezza quantotempo sia passato tra la caduta e lascoperta dell’accaduto. Secondo alcuni testimoni la scala eraa terra, chiusa in due parti. Forse il parroco ha perso l’equi-librio e cercando di aggrapparvisi l’ ha tirata verso di sé, fa-cendola chiudere a metà, ma non essendoci testimoni, nonè possibile fornire una ricostruzione veritiera. Si possonoformulare solo delle semplici ipotesi.

L’autombulanza, accorsa sul posto pochi minuti dopoche ci si era resi conto di quel che era successo, ha traspor-tato Don Maurizio all’ospedale più vicino, il San Giovannidi Dio di Frattamaggiore, e da lì, data la gravità del caso, èstato trasferito all’ospedale Cardarelli di Napoli. Sfortuna-tamente era già tardi. Aveva perso molto sangue ed era or-

mai entrato in coma. I medici stava-no valutando il caso, vagliando lapossibilità di operarlo, ma è mortoprima di qualsiasi intervento. I suoifedeli lo descrivono come un uomovivace, dinamico e autonomo chepreferiva sbrigare le proprie faccendeda sé rifiutando l’aiuto degli altri.Anche in questo caso probabilmenteha deciso di salire su una scala, lungaalcuni metri, per raccogliere dei li-moni, nonostante la sua età e le con-tinue proposte di aiuto offertegli an-che dai giovani della cittadina.

L’improvvisa morte di Don Mauri-zio, nato e cresciuto a Frattaminore,ha sconvolto l’intera comunità che

ora piange l’uomo che per più di trent’anni è stato la loroguida spirituale. L’emozione suscitata dal suo incidente edalla sua morte è stata tanta, sia nelle strade e nelle piazzedella città che in quelle virtuali con tanti commenti sullepagine facebook del sindaco, Vincenzo Caso, e di donMaurizio Patriciello, parroco del Parco verde di Caivano,che aveva invitato a pregare per lui, quando era ancora vivo,e poi ha organizzato una veglia di preghiera nella sua par-rocchia. A testimoniare l’affetto dei frattaminoresi per il lo-ro parroco anche la decisione del primo cittadino di procla-mare il lutto cittadino nel giorno in cui si sono svolti i fu-nerali di don Maurizio Barbato.

Lutto cittadino a Frattaminore

Il parroco di San Maurizio è caduto mentre raccoglieva limoni. Aveva settant’anni

E’ morto don Maurizio Barbatodi Lina Cristofaro

don Maurizio Barbato

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›› CR ONACA

“Appena ricevuto l'incarico ho deciso di venire a Caserta per se-gnalare l' attenzione e la vicinanza del Governo a un territorioferito sotto il profilo ambientale e della legalità e il cui riscatto

riguarda tutto il Paese. Qui le bonifiche sono una priorità per laquale è doveroso trovare più risorse”.

L’ha detto il ministro dell' Ambiente, Andrea Orlando, nelcorso di una conferenza stampa, dopo aver attraversato alcunidei territori interessati dal fenomeno dei roghi tossici nelle pro-vincie tra Napoli e Caserta. Un sopralluogo che gli ha permessoanche di incontrare alcuni dei rappresentanti dei movimentispontanei nati nei mesi scorsi.

“La mia visita a Caserta non è stata una passerella - ha aggiun-to Orlando - tra un mese sarò qui con le idee più chiare e per darealcune risposte”.

Orlando ha indicato alcuni punti su cui si baserà l'azione delGoverno Letta, fra i quali un bando per la riqualificazione am-bientale dei comuni che hanno subito lo scioglimento del Con-siglio comunale per condizionamento della camorra per il qua-le, nelle casse del Ministero, ci sono cinque milioni.

“E' necessario in ogni caso - prosegue Orlando - garantire il mo-nitoraggio costante del fenomeno ambientale sotto due aspetti, quel-lo della contaminazione dei suoli, in relazione al quale la Procuradi Santa Maria Capua Vetere sta facendo un ottimo lavoro con larealizzazione di una mappatura dei siti inquinati, e quello delle ri-cadute sanitarie sulla popolazione strettamente connesso al primo.Un lavoro che sarà fatto coinvolgendo i carabinieri del Noe e tuttigli altri enti preposti'”.

Per Orlando, inoltre, “il nostro ordinamento sanzionatorio, inmateria ambientale, è farraginoso: molte condotte dannose per l'

ambiente vengono punite con semplici contravvenzioni. Ciò vacambiato”. Poiché i 13 milioni stanziati per il Piano regionale dibonifiche della Campania “non sono sufficienti per l'interventocompleto, stiamo cercando risorse e spero che le troveremo”.

Molti i commenti al sopralluogo, tra cui quello di AntonioAmato, presidente della Commissione regionale bonifiche edecomafie per il quale “la disponibilità all'ascolto e i primi impegniassunti dal nuovo Ministro all'Ambiente, rappresentano un ottimosegnale. Ora devono seguire atti concreti, innanzitutto per gli inter-venti di bonifica. Ho presentato ad Orlando la scelta del Consiglio

regionale della Campania di promuovere una modifica del ripartodel fondo unico giustizia per utilizzare parte dei patrimoni confi-scati per la bonifica dei luoghi devastati dalle ecomafie. Ci rivedre-mo presto per definire tutte le possibili e necessarie modalità di co-operazione istituzionale”.

“L'iniziativa del ministro Orlando - aggiunge Amato - va salu-tata con estremo favore, e sono estremamente positivi gli input rice-vuti quest'oggi da quanti, associazioni, cittadini, rappresentantiistituzionali, vivono il dramma ambientale di questi territori. At-tendiamo con fiducia una prima programmazione di interventi fat-tivi, torneremo a incontrarci a breve”.

“La commissione che presiedo - conclude Amato - fornirà al Mi-nistro tutte le indicazioni e le documentazioni sulle tante emergen-ze ambientali incontrate in questi anni, a partire dalla terra deifuochi e dalle discariche eco mafiose, fino alla necessità di risanarele discariche utilizzate dallo Stato nelle varie fasi di emergenza intutta la Campania e a non più differibili interventi. Tante le coseda fare, non c'é più tempo da perdere”.

Sopralluogo del Ministro dell’Ambiente nella Terra dei fuochi

Orlando: I tredici milioni stanziati non bastano, bisogna trovare altri soldi.Amato, Presidente della Commissione regionale bonifiche: Staremo a vedere

“Le bonifiche sono una priorità”

Andrea Orlando con Luigi Costanzo, medico di base frattese

Il ministro Orlando insieme ai rappresentanti dei Comitati no roghi

12 • Cogito Anno XX - numero 335 - Sabato 11 maggio 2013

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Anno XX - numero 335 - Sabato 11 maggio 2013 Cogito • 13

P OL I T I CA ‹‹

L’elezione del capodello Stato e le pole-miche che hanno

portato alla contestata Pre-sidenza del Consiglio deiMinistri di Enrico Lettahanno letteralmente spac-cato il Partito Democraticotanto da portare alle dimis-sioni del segretario Pierlui-gi Bersani. E’ evidente chele fibrillazioni nazionali siripercuotono anche sul pia-no locale, a cominciare daFrattamaggiore, uno deiComuni dove il Pd ha otte-nuto un buon risultato alle ultime politi-che, nonostante le difficoltà che hannoportato il gruppo consiliare a passare daidieci Consiglieri eletti nel 2010 ai tre che,al momento, sono rimasti a difendere i co-lori del partito. In linea con gli avveni-menti nazionali i Democratici fratesi sitrovano a fronteggiare il momento piùbuio del partito in un periodo non propriofelice per l’Amministrazione di Russo, alleprese con diversi mal di pancia interni allamaggioranza e con la necessità di tenere inpiedi un rapporto di collaborazione anchecon le minoranze e, in particolar modo,con i gruppi vicini al presidente del Con-siglio comunale, Luigi Grimaldi.

Il Partito democratico, il partito delSindaco, rappresenta l’emblema delle diffi-coltà in quanto il primo partito eletto conil 33% dei consensi e con 10 Consiglieriora si ritrova solamente con 3 consiglieri:Orazio Capasso, Enzo Pellino e Carlo Vi-tagliano in seguito alle ultimissime dimis-sioni di Aniello Di Marzo e VincenzoRuggiero. Anche se si cercava di nascon-dere la crisi cominciata con il passaggio al-l’Udc del consigliere provinciale ed ex sin-daco, Enzo Del Prete, è indiscutibile at-tualmente riconoscerla e si cerca di dareuna scossa per ripristinare le cose e far ri-tornare nel partito i dimissionari.

Abbiamo fatto il punto della situazionepolitica di partito con il primo cittadinofrattese, Francesco Russo, che anche inpassate interviste si è dichiarato il rifonda-tore del partito democratico a Frattamag-giore, insieme con Enzo Del Prete. La suaè un’analisi concreta e realista: “Io credo chei riflessi nazionali rispecchino il momento di

sofferenza del Pd. Proprio dalrecente incontro tenutosi aCaivano tra i responsabili del-le macroaree dell’hinterland siè evinto che oggettivamente ilPd ha perso punti nel non vo-tare alla presidenza della Re-pubblica Franco Marini, tra ifondatori del partito, per nonparlare del non voto a Roma-no Prodi. Il tallone d’Achille èquella cesura insita che esistetra ex Ds ed ex Margherita,senza ragionare in un unicume sentirci uniti in un ‘siamodemocratici’ senza pensare alle

coalizioni antecedenti di provenienza: nondeve essere vittima di questo correntismo. An-che da un punto di vista regionale, il partitoè risultato fallimentare con la perdita del co-mune di Napoli”.

Il Sindaco ha poi aggiunto: “Franca-mente, credo che a livello locale il numero ri-dotto a 3 dei 10 consiglieri iniziali non siada ricondurre a un non attaccamento al par-tito ma più per un discorso di visibilità, dipersonalismi non legati all’ideologia politica.Credo che si debba considerare la questionein modo trasversale, con argomenti dovuti aprotagonismi e ripicche. Fermo restando chealla luce delle dimissioni di Di Marzo

(Aniello) e Ruggiero, èmia intenzione, così co-me per il coordinatore,capire le motivazioniche hanno portato aquesta scelta e recupera-re questi due pezzi. Unpo’ come è avvenuto perDaniele Barbato, Ser-gio Pratticò, FrancoDel Prete e Marco DelPrete si sono accasati inaltri gruppi, ma conti-nuano a seguire le vi-cende del partito e a ra-gionare secondo le logi-che ‘democratiche’”.

Il primo cittadino ci tiene poi a sotto-lineare che il lavoro per il rilancio delpartito è già cominciato: “Si doveva dareuna svolta e questo impegno da parte miac’è stato, nominando come coordinatoreSossio Farina e questo è stato visto come unottimo segnale da parte dei componenti delpartito. Spero ci sia un cambio di guardia,un cambio generazionale così come è avve-nuto per il giovane Farina. Vanno bene inuovi Renzi, dando spazio ai giovani e af-finchè avvenga quella fusione a caldo tra exDS ed ex Margherita e sentirci un partitounico democratico”.

Parla Francesco Russo, sindaco e leader del Pd frattese

“Siamo pronti a ripartire”

Sossio Farina

di Angelica Argentiere

“Le vicende nazionali e locali ci hanno creato molti problemi, ma siamo vivi”.“La nomina di Sossio Farina a coordinatore è il primo passo, altri ne verranno”

Francesco Russo

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›› CR ONACA

14 • Cogito Anno XX - numero 335 - Sabato 11 maggio 2013

E' di tre persone arrestate e 18 denunciate il bilancioconclusivo dell'operazione condotta dai Carabinieri nelParco Verde di Caivano contro le piazze dello spaccio.

Al termine di una serie di perquisizioni e sequestri sono statiarrestati Antimina Trappoliere, 47 anni, già nota alle forzedell'ordine, raggiunta da un ordine di carcerazione in carcereemesso il 24 aprile dal Tribunale di Napoli, per una condan-na a 3 anni, 2 mesi e 27 giorni di reclusione per detenzione afini di spaccio di stupefacente; Vincenzo Donadio, 54 anni,raggiunto da un ordine di carcerazione emesso il 18 aprile dalTribunale di Santa Maria Capua Vetere, per una pena di 9 an-ni, 6 mesi e 11 giorni di reclusione per detenzione a fini dispaccio di stupefacente; e Vincenzo Politelli, 52 anni, perevasione dagli arresti domiciliari. Diciotto le persone denun-ciate in stato di libertà per reati che vanno dall'abusivismoedilizio alle violazioni delle leggi a tutela dell'ambiente, dalladetenzione illegale di munizionamento da guerra fino al con-

trabbando di sigarette. Oltre 220 le persone identificate dicui 81 con precedenti penali: contestate 32 violazioni al co-dice della strada, con sanzioni amministrative per oltre 6 mi-la euro.

L’obiettivo dell’operazione era quello di eliminare le nu-merose "piazze di spaccio" esistenti al Parco Verde. Un centi-naio di Carabinieri della compagnia di Casoria e del batta-glione Campania hanno circondato l'intera zona con la col-

laborazione di un elicottero dell'elinucleo di Pontecagnanoche sorvegliava dall' alto tutta la zona interessata dall' opera-zione. I militari hanno fatto perquisizioni per blocchi di edi-fici: sotto controllo le abitazioni di pregiudicati e camorristi.I Carabinieri, con la collaborazione di operai, hanno abbat-tuto cancellate, muretti abusivi e telecamere erette da spac-ciatori per ritardare l'eventuale intervento delle forze dell' or-dine.

A rendere particolare il blitz della scorsa settimana, il se-questro di quattro cappelle votive, realizzate come ex voto dapregiudicati e camorristi riusciti a sfuggire ad agguati. Seque-strate anche tre terrazze, due mansarde e un lussuosissimo ap-partamento realizzato abusivamente occupando degli spazicondominiali. I Carabinieri hanno chiesto alla Procura diNapoli l'abbattimento delle quattro cappelle fatte costruirecome ex voto da pregiudicati scampati ad attentati di camor-ra nella zona del Parco Verde di Caivano. Le cappelle eranostate realizzate, secondo quanto accertato dai Carabinieri, incorrispondenza di alcuni stabili abitati da noti pregiudicatidel posto. Nelle cappelle c'erano statue di Gesù, Padre Pio eaddobbi floreali.

Blitz dei Carabinieri nel Parco Verde di Caivano

Nel rione della ricostruzione individuate anche due edicole votive abusive.Le avevano fatte costruire per ringraziare il cielo di essere scampati ad agguati

Cappelle come ex voto dei boss

Sequestrate le edicole votive fatte costruire dai boss sfuggiti agli agguati

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Anno XX - numero 335 - Sabato 11 maggio 2013 Cogito • 15

CR ONACA ‹‹

Erano in tanti ai funerali del piccolo Antonio Giglio, ilbambino di 4 anni di Caivano, caduto dal settimo pia-no di un palazzo in cui vive la nonna materna. I fune-

rali, celebrati da don Maurizio Patriciello, si sono tenuti nel-la parrocchia di San Paolo Apostolo del Parco Verde alla pre-senza di un migliaio di persone.

Nella sua omelia, don Maurizio ha detto che “ora il cielo siè arricchito di un nuovo angelo, che veglierà sempre sui suoi fa-miliari e su tutta la comunità parrocchiale”. All'arrivo del fere-tro in chiesa, i genitori di Antonio, il secondo di quattro fra-telli, si sono “aggrappati” con un pianto disperato alla picco-la bara bianca che, poco dopo, avrebbe portato via per sem-pre il loro bambino.

All'uscita della bara bianca dalla chiesa, la folla, che ha par-tecipato con grande dolore e commozione al rito funebre,stringendosi attorno ai genitori Gennaro e Marianna Faboz-zi, gli ha tributato un lungo applauso tra il volo di colombi ecentinaia di pallocini che hanno colorato il cielo di bianco.

Poi la bara di Antonio è stata portata a spalla fino alla sua abi-tazione (l’isolato A del Parco Verde), dove quel maledetto sa-bato sera si è consumata l'atroce tragedia, per ricevere l'ulti-mo struggente saluto da parte di un' intera città.

In centinaia ai funerali del piccolo Antonio Giglio

E’ morto cadendo dal settimo piano di un palazzone del parco Verde di Caivano

“Un altro angelo in cielo”

SPECIALISTICA MEDICA

CENTRO DI ODONTOIATRIA

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16 • Cogito Anno XX - numero 335 - Sabato 11 maggio 2013

›› CRONACA

Quando c’è un fatto di cronacanera, l’attenzione dei media edella gente si concentra e arri-

vano fotografi, cineoperatori, giornali-sti...Dopo poche ore, peròm, quandole luci dei riflettori si spengono, rima-ne il dolore di chi ha perso una perso-na cara. Un dolore reso ancora più for-te poi quando ci si ritrova a dover farei conti con una realtà di difficoltà eco-nomiche che, con la morte del capofa-miglia, sembrano diventare immedia-tamente insormontabili. E’ il caso diquello che è successo alla famiglia Men-na, dopo la morte di Antonio, l’autotra-sportatore originario di Casalnuovo ucciso nel corso di untentativo di rapina avvenuto tra Cardito e Caivano. A raccon-tare la loro storia è stata Nicoletta Romano, giornalista de IlMattino, che ha raccolto le dichiarazioni dei figli, Vincenzo eConcetta, rispettivamente di 21 e 17 anni.

“Abbiamo perso un padre, una guida - raccontano i ragazzia Il Mattino - abbiamo ricevuto diverse manifestazioni di vici-nanza e di solidarietà da parte di politici e amici, ma ora ab-biamo paura del futuro”.

A dargli conforto c’è naturalmente la mamma, AntonellaEsposito, la moglie di Antonio Menna che ha un impiegopart time in un’impresa di pulizia, dove guadagna poco, trop-po poco per pensare di portare avanti una famiglia.

E’ lei a lanciare un appello alle Istituzioni: “Vorrei confor-tare i miei figli, tenerli lontano dalle difficoltà perché devono già

affrontare da soli la perdita ingiusta delloro padre, ma purtroppo abbiamo seriproblemi economici ed ora non ci resta al-tro che appellarci alle istituzioni”.

Antonella non ha problemi a farsi iconti in tasca. Guadagna non più di500 euro al mese e i soldi bastano ap-pena per pagare l’affitto della casa diMarano dove abitano da anni. Restanoscoperte le spese per le bollette, la spe-sa e soprattutto quelle per poter garan-tire un futuro alla figlia che è iscritta aun istituto professionale.

“Mia sorella vorrebbe terminare glistudi: mio padre ha sempre lavorato per

noi. Io sono disoccupato e, pur volendo, non posso contribuire alsostentamento di mia sorella. C’è la retta della scuola da pagare,una spesa di cui si è sempre fatto carico mio padre” ha detto ilfratello Vincenzo.

Non mancano gli aiuti di qualche familiare, ma non bastae soprattutto non può durare a lungo. Serve qualcosa di piùconcreto e duraturo.

“Facciamo appello a chiunque è nelle condizioni di aiutarci:politici, amministratori. Nostro padre è morto mentre lavoravaonestamente e ora noi chiediamo un sostegno che ci permetta divivere secondo i valori che lui ci ha insegnato” hanno detto i dueragazzi, sottolineando che Vincenzo da diverso tempo è incerca di lavoro: “Se avessi un impiego potrei occuparmi di miasorella e aiutare mamma. Nessuno però può privarci del nostrofuturo, abbiamo già perso un padre”.

Parlano i familiari dell’autotrasportatore ucciso a Caivano

Dopo la morte di Antonio Menna, sono nate difficoltà economiche insormontabili

“Aiutateci a restare onesti”

La famiglia Menna

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CR ONACA ‹‹

Anno XX - numero 335 - Sabato 11 maggio 2013 Cogito • 17

Proteste per la mancanza di un posto di primo soccorsoad Afragola. La goccia che ha fatto traboccare il vaso èstata la mancanza di assistenza a un anziano settanta-

seienne di Afragola ferito e sanguinante alla testa e rimastosenza assistenza anche se era nei pressi dell’Asl di via De Ga-speri. Ma andiamo ai fatti. L'anziano, A.C, settantaseiennepensionato di Afragola, mentre si stava recando, a piedi, infarmacia al corso Alcide de Gasperi, anche per colpa di unapioggia battente che impediva di camminare con sicurezza,urta con la testa contro una pensilina di un furgone di uncommerciante ambulante. Sulla testa si forma una ferita san-guinante. L'ambulante, oltre a scusarsi con l'anziano, glichiede se vale la pena chiamare un’ambulanza. L'anziano, sa-pendo che nelle vicinanze vi sarebbe un posto di primo soc-corso, si è rifiutato ed è andato via, con la mano sulla testanel tentativo di fermare il sangue, cercando di raggiungere alpiù presto possibile la sede. Giunto fuori al cancello, vedeuscire un ambulanza. Chiede agli infermieri presenti nelmezzo di fare qualcosa per la sua ferita. Ma niente da fare. Isanitari gli comunicano che il centro è chiuso, e pertantonon si presta assistenza a nessuno. E’ una disposizione del-l’Asl che non possono violare. Il povero anziano gli chiede-va, sempre sotto una pioggia torrenziale, come fare. “Si rechiad un pronto soccorso” gli hanno detto gli infermieri men-tre andavano via. Siccome l'anziano era a piedi e sotto lapioggia, recarsi al pronto soccorso, ad Acerra o a Frattamag-giore, era impossibile. Con la testa rotta e abbandonato a sestesso, ha cercato di capire se nella struttura qualcuno gli po-

tesse dare aiuto. Ma niente da fare. Nemmeno i dipendentidel vicino ambulatorio dell'Asl di Afragola hanno potuto fa-re nulla. Alcuni cittadini si sono fermati per prestare aiuto esono cominciate le lamentele e le proteste.

“E' un indecenza. Una persona ferita per strada, anche peruna lieve sutura deve per forza correre al pronto soccorso.Da quando è stato chiuso il posto di primo soccorso di Afra-gola siamo costretti ad andare o all'ospedale di Frattamag-giore, oppure a Napoli anche per piccole cose. E veramentevergognoso” ha detto una signora.

L'anziano settantaseienne è stato poi accompagnato a ca-sa. A medicarlo ci ha pensato la moglie.

Non è la prima volta che i cittadini di Afragola hannoprotestato per la chiusura del posto di primo soccorso diAfragola. E non mancano neanche le proteste ufficiali diSindacati e associazioni.

Tutto inutile. La direzione dell’Asl sembra irremovibile esembra che non tenga nella necessaria considerazione il so-vraffollamento dell’ospedale di Frattamaggiore. Al prontosoccorso del San Giovanni di Dio, infatti, arrivano ognigiorno centinaia di persone provenienti da tutta l’area aNord di Napoli e anche da alcuni comuni della provincia ca-sertana. Facile quindi immaginare il caos che si crea e i pro-blemi che nascono per la gestione dei casi più pericolosi acui, spesso, non si può prestare la necessaria attenzione per-ché medici e infermieri devono fare i conti anche con inter-venti di poco conto che potrebbero essere gestiti in manieraveloce ed efficace in un posto di primo soccorso.

Ad Afragola un settantasettenne non è riuscito ad avere aiuto dal 118

di Francesco Celardo

Gli infermieri dell’ambulanza costretti a non curarlo perché non possono farlo

Ferito, ma non assistito

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18 • Cogito Anno XX - numero 335 - Sabato 11 maggio 2013

›› CRONACA

Ci siamo, sabato 18 e domenica19 maggio i frattesi avranno ache fare con la manifestazione

ViviAmo la Città. Le diverse realtà as-sociative della cittadina coinvolte, Age-sci Frattamaggiore 2, Assomaggiore,Bici per la Città, Cantiere Giovani,Comunità sociale, CSP Rossini, No aiTralicci, Ottava Nota, Riscrivere la cit-tà, Sottoterra movimento Antimafie, sisono impegnate e unite nella creazionedi un unico comitato chiamato appun-to ViviAmo la Città, nel quale poteraffrontare al meglio la lotta all’inqui-namento, al miglioramento della qua-lità di vita delle persone che vivono lecittadine dell’area a Nord di Napoli, esoprattutto per il riconoscimento diproblemi che non sono soltanto di al-cune o lontane realtà ma che sono par-te della quotidianità di ogni singolapersona. Dediti da sempre all’informa-zione e alla condivisione, questa voltala manifestazione è stata creata in mo-do differente. Le strade e le piazze diFrattamaggiore saranno a turno occu-pate da vari e differenti momenti dipartecipazione. Si comincia dalle 10 disabato 18 maggio: le scuole sarannopresenti in piazza Risorgimento congiochi, mostre e laboratori legati al-l’ambiente; si prosegue alle 17 nellaVilla Comunale di via Biancardi, dovesaranno allestiti i mercatini del biolo-gico e dell’usato con l’aggiunta di la-boratori ambientali per i ragazzi; alle18 la compagnia Calabrese CattivoTeatro presenterà uno spettacolo tea-trale sulla mobilità sostenibile dal tito-lo “E la Ruota fu”; alle 19 si continuacon un dibattito con le Istituzioni e gliesperti inerente sempre il tema della

mobilità sostenibile che prenderàspunto dai questionari dati alle scuolee compilati dai ragazzi; alle 20.30 lemusica e le danze del West Africa conl’angolo di Cliv allieteranno la serata, esi esibiranno i gruppi musicali del Li-ceo Scientifico Miranda.

Domenica 19 maggio, ci sarà dalle10 in Piazza Umberto I la sesta edizio-ne di Bici in Città; come sempre la cit-tadina sarà chiusa al traffico e mentre ilserpentone di biciclette si muoverà perseguire l’itinerario prestabilito, in piaz-za ci saranno i gazebo delle varie asso-ciazioni protagoniste del movimentoViviAmo la Città, le associazioni delterritorio, i partner ecologisti, e l’ani-mazione per i bambini che vorrannorimanere fermi ad aspettare il rientrodel serpentone.

Domenica 12 Maggio, nella Galle-ria Rullo di via Vittorio Emanue-

le a Frattamaggiore, si darà il via allaprima edizione di Mamma in Bici,ideata da Armida Vitale, referente del-la rete associativa dell’ASL Napoli 2Nord, e fortemente voluta dall’associa-zione Anmil che l’ha realizzata con ipropri fondi. Molti non sanno che l’I-stituto Nazionale infortuni sul lavoroha un proprio fondo destinato a infor-tuni domestici e che le donne utilizza-no poco. L’assicurazione volontaria co-sta 12 Euro e per chi non ha reddito è

totalmente gratis. Armida Vitale hadetto che “si è scelta la bicicletta perpromuovere nuovi stili di vita più sani eperchè, da sempre, la bicicletta è stataanche nel passato strumento di emanci-pazione femminile”.

I Partecipanti uomini e donne in-dosseranno i grembiulini INAIL.Questo anche per dimostrare che icompiti di cura non sono prerogativafemminile, tanto che la polizza infor-tuni domestici per pari opportunità èrivolta anche all’uomo che svolge com-piti di cura della casa.

Domenica 12 Mamme in bici contro gli infortuni domestici

Domenica 19 maggio le due ruote invaderanno le strade di Frattamaggiore

Quest’anno la pedalata ecologica è inserita in un programma di manifestazionidi Marina Esposito

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Torna Bici in città

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Continuano con successo gli incon-tri su sofà di Sant’Antonio, dopoMaurizio De Giovanni, con il

suo “Vipera. Nessuna resurrezione per ilcommissario Ricciardi”, all’insegna delnoir, il 3 maggio è stata la volta di FraEnzo Fortunato, un appuntamento piùvicino al mondo francescano, che haavuto come filo conduttore la spirituali-tà. Il libro presentato è stato “Siate ama-bili. Riflessioni e meditazioni per la vitaquotidiana”. Molti conoscono Fra Enzo,per la sua partecipazione al TG1 Dialogodal 2011, ma è anche un giornalista, di-rettore della Sala Stampa del Sacro Con-vento di Assisi, del mensile San France-sco Patrono d'Italia e del portale sanfran-cesco.org.

Nel corso dell’incontro, ha spiegatocome è nata l’idea di scrivere un libro:“Sono stato spronato dalle persone che leg-gevano la rivista e mi hanno chiesto dimettere insieme i miei editoriali e i mieiarticoli. Così li abbiamo uniti, un po’ ri-toccati. Abbiamo scelto un titolo che potes-se rispecchiare meglio il filo conduttore ditutti gli editoriali e questo è proprio l’ama-bilità che ho cercato di esprimere, e l’ho tro-vata in una frase di Francesco d’Assisi che èdiventata il titolo”.

Alla domanda sul messaggio che i noncattolici possono cogliere da Siate ama-bili, ha così risposto: “C’è un messaggioche definirei, prima di tutto, antropologicoche tocca l’uomo: l’umanità! Quest’umani-tà appartiene a tutti, cattolici e non catto-lici, ed è la realtà con la quale facciamo iconti ogni giorno. Quindi il messaggio è ac-cogliersi nella propria umanità, per quelloche si è! Con questa umanità bisogna cam-minare ed andare avanti tenendo presente

che gli altri da noi cercano, e desiderano,che l’umanità sia bella. In questo senso, cre-do che il primo grande compito sia renderebella la nostra umanità”.

L’incontro, tenutosi nella Sala Ludovi-co da Casoria, presso la Basilica di San-

t’Antonio ad Afragola, è stato coordina-to da Liana Coppola e Giovanni Russoe moderato da Carlo Caccavale, diretto-re della Biblioteca Conventuale. La co-pertina è stata curata dell’attrice irpina,Angela Caterina, che ha letto il branodella Perfetta Letizia, da cui è scaturito ilprimo dibattito sulla sofferenza e la feli-cità. Il frate ha evidenziato che la felicità

si sviluppa su tre orizzonti: quello socia-le, quello personale e quello religioso,orizzonti che traspaiono dalle parole delFrate d’Assisi. Ha approfondito, inoltre,il concetto di sofferenza come contropar-tita alla felicità, e ancora la sofferenza co-

me insegnamento che ci fa accostare aglialtri diversamente, con maggiore delica-tezza. “Il dolore può essere concime per lerelazioni, permettendoci di non commette-re nuovamente gli stessi errori” ha detto.

L’incontro si è concluso con le ironi-che vignette, Gli Skizzi, di CarmineTufano.

Cinzia Lanzano

Anno XX - numero 335 - Sabato 11 maggio 2013 Cogito • 19

CCULTUR A ‹‹

Fra Enzo Fortunato sul Sofà di Sant’Antonio

Continuano gli Incontri sul sofà di Sant’Antonio

Frate Enzo Fortunato: Il dolore può essere concime per le relazioni

“Siate amabili”

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20 • Cogito Anno XX - numero 335 - Sabato 11 maggio 2013

›› M I SCEL L ANEA

Michelangelo abita a Casavatore

“Michelangelo abita a Casavatore”. Potrebbe sembrare un’ il-lazione del tutto infondata, soprattutto considerando che il Mi-chelangelo in questione è il Buonarroti, il famoso artista rinasci-mentale, tra i più celebri di tutti i tempi, eppure è proprio vero!Dal 25 Aprile scorso, fino al 2 Giugno, un disegno preparatoriodi Michelangelo sarà esposto presso l’istituto comprensivo An-tonio de Curtis di Casavatore e sarà visitabile tutti i giorni dalle10 alle 18. Il bozzetto ospitato è la celebre Leda, personaggio piùvolte riproposto nelle opere michelangiolesche, realizzato intor-no al 1530 e forse ispirato a un antico cammeo presente al Mu-seo Archeologico Nazionale di Napoli. La presenza della Leda èdoppio motivo di onore per l’hinterland napoletano, sono duei primati che riguardano questa mostra: innanzitutto è la primavolta che un disegno di questo maestro del Rinascimento vieneesposto in una sede non museale, in una scuola; in secondo luo-go perché Casavatore è il primo piccolo comune italiano chepuò vantare di accogliere un’opera tanto importante.

L’idea di far abitare, per un po’, Michelangelo nella provinciapartenopea, getta le sue radici in progetto per la legalità il cuiscopo è riqualificare e valorizzare le periferie, zone popolate, matroppo spesso dimenticate nelle nostre città; periferie che diven-tano il bersaglio della malavita organizzata. Suggerisce di farloattraverso una nuova arma: l’arte. La bellezza che salva. Il pro-posito è portare la grande arte italiana e la cultura della legalitànel territorio e nelle scuole della Campania e del Sud e, nel con-tempo, mostrare le eccellenze produttive campane e metterle alservizio di un grande e affascinante progetto culturale e sociale.

L’iniziativa, patrocinata dal Ministero degli Interni, dal Mini-stero dell’Istruzione, dalla Regione Campania,dalla Provincia diNapoli e la Camera di Commercio di Napoli, dalla Provincia diCaserta e dall’Anci Campania, è nata dalla collaborazione del-l’associazione MetaMorfosi, con il Comune di Casavatore e conResidenze Michelangelo, che hanno organizzato e prodotto l’e-vento, con il sostegno di LetMeDo e con la partecipazionestraordinaria dell’associazione Libera e del Comitato Antiracketcontro tutte le mafie. La direzione artistica è del maestro EnzoMarino che ha prodotto una serie di graffiti scenografici, acco-stando la grafica rinascimentale e quella contemporanea. La spe-ranza è che questo progetto sia uno sprone al “Rinascimentocontro le mafie”, voluto dall’ex ministro degli Interni, Annama-ria Cancellieri, e possa aiutare le aree più deboli del napoletano.

Cinzia Lanzano

Le associazioni contro il Comuneper la chiusura Teatro De Rosa

Uno dei poli della cultura di Frattamaggiore rischia la chiu-sura nel silenzio più totale da parte dell’Amministrazione. Nes-sun esponente politico ha presenziato all’incontro dello scorso23 aprile, fortemente voluto dalle associazioni che si stanno im-pegnando, insieme con la famiglia De Rosa, a mettere il teatrosotto i riflettori perché Frattamaggiore non può perdere il suo

salotto culturale. Pertanto, dopo la forte delusione dell’assenzaall’incontro, le associazioni “Irma Bandiera, Sottoterra Movi-mento Antimafie, Moica, Assomaggiore, Comitato Obama eOltre la Siepe” hanno stilato il seguente documento da proto-collare agli uffici preposti in attesa di una risposta da parte dei“disertori”: “Siamo dispiaciuti e delusi nel constatare il totaledisinteresse e disimpegno da parte di questa Amministrazione inmerito al pericolo di scomparsa di uno degli ultimi presìdi dicultura rimasti in città, luogo di aggregazione e vetrina per chi,in anni di decadenza sociale e culturale, ha continuato con im-pegno e passione a proporre le arti e l'attivismo come viatico diriscatto sociale. È quindi con sicurezza che possiamo affermareche questa Amministrazione non ha a cuore le tematiche cultu-rali e artistiche, segno di una gestione del territorio cieca e asso-lutamente non lungimirante, ignorante dei danni che la man-canza di un teatro e centro polifunzionale sul territorio possa ne-gli anni creare, non solo dal punto di vista sociale ma anche eco-nomico e di prestigio. Negli scorsi mesi, le associazioni, che rap-presentano una vasta area della cittadinanza, hanno più voltelanciato l'allarme, chiedendo a gran voce la collaborazione delleistituzioni ad intavolare un discorso comune e proficuo per l’av-vio di un processo di innovazione. L’ incontro dello scorso 23Aprile con nostro totale rammarico, è stato unanimemente di-sertato, lasciando soli i cittadini in attesa. Un atteggiamento dastigmatizzare e condannare a cui l'Amministrazione sicuramen-te dovrà dare una spiegazione, non per noi, ma per i tanti frat-tesi che si prodigano per una Frattamaggiore vivibile”.

Angelica Argentiere

Casalnuovo e Lima unite dallasolidarietà verso chi è in difficoltà

Al via un grande progetto di solidarietà sostenuto dall’asses-sorato alle politiche sociali di Casalnuovo, il Progetto Los Na-das, che prevede la commistione tra le attività dell’assessorato, lacomunità missionaria di Villa Regia di Nola, la Caritas della par-rocchia di San Giacomo e di altre parrocchie di Casalnuovo, lalibreria Akkademia e le istituzioni scolastiche casalnuovesi. Dal-la spinta propulsiva di Ciro Renna, rappresentante locale dellacomunità di Villa Regia è partito questo ambizioso progetto che

si pone l’obiettivo di creare un ponte tra i bisogni delle popola-zioni di Lima, nel Perù, e alcune famiglie della nostra città diCasalnuovo, attraverso la collaborazione delle istituzioni scola-stiche.

L’assessorato alle politiche sociali di Casalnuovo, guidatodall’assessore Antonio Corcione, ha inviato ai dirigenti scolasti-ci delle scuole casalnuovesi una lettera di richiesta di supportoall’iniziativa. Ogni bambino di ogni classe che aderirà all’inizia-tiva, verserà 1 euro. La somma raccolta sarà data a Ciro Renna,rappresentante della comunità missionaria di Villaregia, e re-

Don Antonio D’Alisa, missionario casalnuovese in Perù

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Anno XX - numero 335 - Sabato 11 maggio 2013 Cogito • 21

M ISCEL LANEA ‹‹

sponsabile del progetto, il quale darà in cambio un numero dipacchi di riso (alimento simbolico), che saranno donati al rap-presentante della Caritas di Casalnuovo, che si prenderà cura didistribuirli a famiglie bisognose. I soldi raccolti saranno devolu-ti, invece, alla comunità missionaria di Villaregia di Lima, nel-la persona del giovane missionario di Casalnuovo padre Anto-nio D’Alisa, il quale provvederà a sostenere le mense per i bam-bini di Lima. In questo modo si sensibilizzeranno i bambini al-la solidarietà, principio base di ogni civiltà e si creerà un pontetra le famiglie bisognose di Lima e quelle di Casalnuovo, crean-do un’occasione di solidarietà tra due mondi lontani, ma acco-munati dalla sofferenza per la povertà. Il progetto è stato chia-mato Los Nadas, ossia “niente”, proprio in riferimento a coloroche non hanno niente.

“Abbiamo pensato che il sostegno concreto dei bambini della suascuola, e di tutte le scuole di Casalnuovo, potesse alleviare, anche seper poco, le difficoltà primarie dei bambini di queste realtà” di-chiara l’assessore alle politiche sociali, Antonio Corcione, per ilquale “Los Nadas è il progetto che sosteniamo e chiederemo di soste-nere alle scuole del territorio, alla città. Prevede al centro delle nostreattività la distribuzione del Riso come simbolo dell'alimento fonda-mentale dell'umanità. L'euro che chiederemo simbolicamente a tut-ti servirà a sostenere le attività della Comunità di villa regia svoltedal nostro concittadino missionario in Perù, Antonio D'alisa, per ibambini e le famiglie di Lima in Perù. Il Pacco di riso verrà poi da-to alle caritas locali. Un modo concreto per unire le povertà del mon-do. Un modo per far crescere il germe della solidarietà tra i popoli”.Casalnuovo e Lima, quindi, unite dal ponte della solidarietà!

Marina Greco

Aperto il Laboratorio di Cabaret “Ridi che ti passa” con Giulio Carfora

Venerdì 5 aprile c’è stata l’inaugurazione del nuovo laborato-rio di Cabaret, intitolato “Ridi che ti passa” diretto da GiulioCarfora, divenuto ormai un’icona del territorio afragolese per lasua decennale esperienza nell’arte e nello spettacolo.

Al teatro Sant’Antonio, i presentatori Mago Tobia e Marcel-la Amiranda hanno introdotto una serata esilarante di sketchcomici. Ospite d’onore della serata è stata Rosa Miranda, lieta eonorata della sua partecipazione. Protagonisti assoluti sono statiloro, i comici, a cominciare da Giulio Carfora, che scatena risa-

te all’impazzata con la sua spontaneità e simpatia innata. Gli al-tri cabarettisti sono: Gennaro De Rosa, Antonio Riscetti, EnzoCostanza, Salvatore Turco, Enzo Catapano, Luca Frescofiore,Tommy Mellone, Peppe Gallo, Gennaro Pizzano, Stefano Rus-so, Joe Esposito e Simona Pugliese. Tutti bravi, alcuni esperti,altri meno, molti disinvolti, alcuni un po’ impacciati, accomu-nati dalla voglia di far ridere, di far divertire il pubblico, di ren-dere piacevole la serata e mostrare la forza di volontà che carat-terizza ogni artista. Le altre date degli spettacoli sono state il 19aprile e il 1 maggio. Il prezzo del biglietto è di 4 euro per gli

adulti e 3 euro per i bambini, con servizio di animazione. Unprezzo accessibile a chiunque e che consente a chi non può per-mettersi un biglietto nei teatri importanti del territorio di anda-re a vedere lo spettacolo con la famiglia e di trascorrere un po’ ditempo in allegria. Parola d’ordine: sorridi e non pensare ai pro-blemi, a ciò che ti affligge, alla vita quotidiana. Questo è il mot-to di Giulio che, da sempre, ama far divertire la gente. Arteficee fondatore della compagnia dei saltimbanchi, artisti di strada,di circo. Lo scorso mese è inoltre partita l’accademia nazionaledel clown, un corso professionale per clown e animatori. Lo sco-po è quello di far emergere il clown che c’è in ognuno di noi.Iniziative nuove che stimolano la creatività e portano sul terri-torio una nuova aria di divertimento e serenità.

Cinzia Lanzano

Centinaia di afragolesi all’udienza conPapa Francesco in piazza San Pietro

Il 24 aprile del mese scorso migliaia di fedeli sono accorsi inpiazza San Pietro per partecipare all’udienza del nuovo Pontefi-ce. Sono stati riservati circa 6.000 posti per l’undicesimo deca-nato della Diocesi di Napoli. Il decano, Don Massimo Velluti-no, parroco della Chiesa di San Giorgio di Afragola, ha propo-sto alle altre parrocchie del territorio afragolese di prendere par-te a quest’evento per dare testimonianza di fede e accoglienza aPapa Francesco. L’invito è stato accolto con molto entusiasmo,tanto che, da Afragola, sono partiti più di 30 autobus, per rag-giungere la Capitale.

L’udienza è iniziata, intorno alle undici, preceduta dal salutodel Pontefice tra la folla sulla sua papa-mobile. Piazza San Pietroera colma di gente, arrivata da ogni parte del mondo; qualcunoera lì già dal giorno prima, altri partiti in nottata e altri ancorache si affrettavano per riuscire a superare le file chilometricheche precedevano l’accesso alla piazza. La folla non si è lasciata af-fliggere dal caldo anzi , i loro volti irradiavano una grande gioia;foulard colorati al vento e giovani che cantavano e danzavanohanno creato un’atmosfera suggestiva e di festa. Papa Francescoha parlato alla folla con toni molto semplici e messaggi forti. Haesordito il suo discorso augurando ai “fratelli e sorelle, buon-giorno!”, instaurando così un contatto diretto con il popolo.Durante la sua orazione, vi era un silenzio quasi paradossale; era-no tutti molto attenti alle sue parole, così semplici ma che arri-vano diritte al cuore. Durante l’udienza il Papa ha riflettuto sutre testi evangelici : quella delle “tre vergini”, “dei talenti” e quel-la del “giudizio finale”. Ha ricordato ai cristiani di credere nellavita, nella morte ma soprattutto di credere che il Signore ritor-nerà sulla terrà “per giudicare i vivi e i morti”. Papa Francesco in-vita i cristiani a tenere salda la fede, viva la speranza, preparati albellissimo incontro con Cristo, senza addormentarci, senza di-menticarci della presenza di Dio perché afferma Francesco: “Lavita dei cristiani addormentati è una vita triste, non è una vita fe-lice”. Il secondo messaggio è rivolto ai giovani; li invita a riflet-tere sui propri talenti, a ricercarli e metterli a servizio degli altri,senza sotterrarli poiché “la vita non ci è data perché la conservia-mo gelosamente per noi stessi, ma ci è data perché la doniamo”.Continua dicendo: “Cari giovani, abbiate un animo grande! Nonabbiate paura di sognare cose grandi!”. A queste parole i giovanihanno risposto con un forte applauso. Il Pontefice è riuscito adarrivare all’animo dei giovani , toccando i loro cuori; così ci con-ferma durante una breve intervista una giovane ragazza dellagioventù francescana della Basilica di Sant’Antonio in Afragola:“Papa Francesco ci ha dato una forte testimonianza di umiltà e fe-de . Dovremmo accogliere tutti il suo messaggio e capire quali sonole vie giuste da percorrere. Noi giovani non dobbiamo perdere lasperanza ma continuiamo a gioire e sognare”. Infine conclude ilsuo discorso con qualche parola sul brano del giudizio finale, incui viene descritta la venuta del Signore quando >>

Serata inaugurale per Ridi che ti passa al Teatro Sant’Antonio

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Page 22: Cogito

Continua il tour di Antonio Trilli-coso, vice direttore di Cogito, perpresentare Io Casalese. Questa

volta l’ha presentato nell’ambito dellaFiera del libro, allestita nella galleriacommericale de I Pini. A moderare l’in-contro il direttore di Cogito, AntonioIazzetta.

Il libro, ambientato nella città di Ca-sal di Principe, comune della provinciadi Caserta, è nato da un’idea chiara: met-tere in luce tutti gli aspetti positivi delterritorio che, a causa della criminalità,sono nascosti, anzi quasi ignorati da tut-ti. Trillicoso lo fa raccontando le vicendedi un giovane ragazzo, Cipriano, nomedi fantasia che vuole volutamente na-scondere la vera identità del giovane diCasale. Cipriano, guida il lettore nellasua terra aiutandolo a guardare oltrequella terra associata al nome della cri-minalità e dei boss, ma come dice lo stes-so scrittore, “non esiste il binomio Casale-se uguale delinquente o camorrista, è piùcomodo arrivare alla ribalta delle cronachecon questo binomio forzato che con l’utiliz-zo della legalità. I cittadini devono sentirsifieri delle città dove vivono, e non devonoessere legati ad un territorio per fatti illega-li che distruggono l’identità degli stessi abi-tanti e cosi anche le loro dignità”.

Ovviamente, come lo stesso scrittorespiega, è più facile anche per gli stessigiornalisti, vendere cento copie di unquotidiano con un titolo: “100 arresti”,che con un titolo: “100 libri”. Nel libro,come lo stesso autore racconta, c’è unaparte significativa in cui il protagonistadel libro conosce una ragazza che abita in

Emilia Romagna, è la stessa pone alcunedomande a Cipriano, una in particolareè su Don Peppe Diana, prete ucciso dal-la camorra. Lo stesso Cipriano, ignoraval’esistenza di questo prete di cui, come isuoi amici, non ne aveva mai sentito par-lare mentre, fuori dalla Campania, que-

sto prete era conosciuto. Questo accadeperché gli stessi abitanti di Casale vengo-no messi all’oscuro di tutto ciò che acca-de nel loro territorio, e la riscoperta deiloro luoghi avviene solo con la voglia dirimpadronirsi dei propri territori e dellapropria storia e inizia anche con la rin-negazione dei ripetuto binomio Casaleuguale camorrista. Per dimostrare chequesto è possibile, Antonio Trillicoso, hautilizzato un’immagine di copertina em-blematica e che ha fatto molto discutere.L’immagine ritrae una pistola 7.65 mes-sa con la canna verso l’alto e sul dorso siappoggia un giovane ragazzo. L’immagi-ne è significativa soprattutto perché non-ostante l’arma, il ragazzo ha davanti a sèuna via libera e può sfuggire al poteredelle armi. Lui, può scegliere il suo desti-no.

Martino Uzzauto

22 • Cogito Anno XX - numero 335 - Sabato 11 maggio 2013

›› CUL T UR A

Antonio Iazzetta e Antonio Trillicoso

Ormai è un vera e propria legge diMarketing. Il pubblico che si trova

di passaggio nei centri commerciali è unpubblico variegato, non targettizzato,che sviluppa interesse e macina numeriin tutti coloro che avvianovogliono presentare libri oiniziative culturali. In tutti icentri commerciali italiani èdiventato un vero e proprioappuntamento settimanale oanche mensile. Artisti, scrit-tori, cantanti, calciatori e im-prenditori. Chiunque vuolevisibilità, vuole farsi conosce-re al grande pubblico, scegliedi presentare la propria iniziativa neicentri commerciali. Ed è cosi che La lu-na degli artisti è cresciuta nel giro di po-chi anni, da associazione culturale è di-ventata una vera e propria società. Il lo-ro lavoro è quello di avvicinare un pub-blico variegato, che è quello che si trovaa fare shopping nei centri commerciali,alla carta stampa e al libro in tutte le sue

forme. Luisa Piccolo, responsabile dellasocietà ci spiega che l’idea è nata per ca-so, parlando con un amico è partitaquasi come scommessa personale. Lavo-rano in particolare con le scuole e con i

bambini. Le loro iniziative so-no partite dai centri commer-ciali di Cassino, con affluenzequasi record con presenze di400 studenti, hanno replicatoa Casoria ne “I Pini” ma nonhanno trovato particolare in-teresse nelle scuole locali e so-lo poche classi hanno parteci-pato all’iniziativa. Nelle pros-sime settimane, le iniziative si

estenderanno a Eboli con partecipazio-ni “esagerate” a detta della responsabile,e a Volla nel centro “Le Ginestre” chegià riscontrano numerose prenotazionida parte della scuole. Queste iniziativedureranno fino a fine maggio e poi ri-prenderanno quando ricomincerà lascuola a fine settembre, con nuovi ap-puntamenti. ma.uz.

La luna degli artisti porta l’invito alla lettura rivolto alle scuole e ai clienti dei negozi

>> Egli giudicherà tutti gli essere viventi. Chiede di guardare algiudizio finale senza timore ma considerarlo come una spinta pervivere meglio il presente , per donare se stessi al prossimo senzaremore, senza inibizioni ma spinti dalla fede e da un grande amo-re. Successivamente all’udienza, i gruppi parrocchiali del decana-to si sono recati al Santuario della Madonna del Divino Amoredove alle ore 17 si è tenuta una celebrazione solenne presieduta daMonsignor Armando Dini della commissione episcopale Cam-pana. Il vescovo ha ringraziato ogni singola comunità per la fortepartecipazione e l’entusiasmo mostrato augurando di annunciaree testimoniare nelle proprie realtà locali il messaggio evangelico.

Carmen Celardo

Il libro entra nel centro commerciale

Io casalese a “I Pini”

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Il quesito di questa settimana posto dalla signora Eufemia, lettri-ce di Cardito, pone l’attenzione sulla problematica relativa alla me-diazione familiare.

La pratica della mediazioneSi tratta di una pratica evocata dall'articolo 155 sexies, comma 2,

del Codice civile introdotto dalla legge 54/2006 in materia di affida-mento condiviso, applicabile anche nel corso del procedimento di di-vorzio, in forza dell'articolo 4, comma 2, legge 54/2006 che estendetutte le disposizioni relative all'affidamento condiviso anche ai pro-cedimenti di divorzio. Una pratica con diffusione ancora marginalenel nostro ordinamento, sebbene richiamata da numerose leggi: lalegge 28 agosto 1997, n. 285, Disposizioni per la promozione di di-ritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza, che annovera lamediazione tra gli strumenti per superare le difficoltà relazionali ela legge 5 agosto 2001, n. 154, Misure contro la violenza nelle rela-zioni familiari, che ha introdotto nel tessuto dell'articolo 342 ter delCodice civile la possibilità che il giudice disponga l'intervento di uncentro di mediazione familiare. Il riferimento più significativo è con-tenuto nell'articolo 155 sexies del Codice civile, introdotto dalla leg-ge 14 febbraio 2006, n. 54, in materia di affidamento condiviso, ilquale conferisce al giudice il potere di rinviare, se ritenuto opportu-no, l'adozione dei provvedimenti sull'affidamento dei figli per con-sentire alle parti di tentare una mediazione con l'ausilio di esperti.

Nozione di mediazione In mancanza di una definizione normativa, i connotati della me-

diazione risultano assai variegati e, talora, sfuggenti. Allo scopo didelimitare l'istituto e di coglierne gli obiettivi, può essere richiama-ta la definizione datane dalla Società Italiana di Mediazione Fami-liare (S.I.Me.F.), secondo la quale essa si sostanzia in un “percorso perla riorganizzazione delle relazioni familiari in vista o in seguito allaseparazione o al divorzio: il mediatore familiare, con una prepara-zione specifica, sollecitato dalle parti, nella garanzia del segreto pro-fessionale e in autonomia dall'ambito giudiziario, si adopera affin-ché padre e madre, insieme, elaborino in prima persona un pro-gramma di separazione soddisfacente per sé e per i figli in cui pos-sano esercitare la comune responsabilità genitoriale”. La mediazio-ne affianca all'obiettivo pragmatico di raggiungere un accordo perla gestione della crisi, una pluralità di obiettivi relazionali, diretti edindiretti, in termini di padronanza delle decisioni da prendere e dicapacità di riorganizzare la vita personale e familiare a seguito del-la rottura coniugale (selfempowerment). Ciò è possibile perché ilmediatore, a differenza dell'avvocato, del giudice o del conciliatore,non si sostituisce alle parti in conflitto in ordine alla definizione del-l'assetto dei rapporti (personali ed, eventualmente, patrimoniali)susseguenti alla disgregazione della coppia, ma, per contro, stimolail dialogo affinché siano le parti stesse ad elaborare in prima perso-na accordi corrispondenti ai bisogni di tutti i membri della famiglia,con particolare riguardo all'interesse dei figli. Il fatto stesso che ilmediatore non si ponga in una posizione valutativa della lite, con-sente di innescare un circolo virtuoso di collaborazione e di stempe-rare conseguentemente i toni del conflitto che, per contro, duranteil procedimento tendono ad acuirsi in modo esponenziale. E ciò sipone in stretta relazione con l'applicazione e la gestione dell'affida-mento condiviso dei figli.

Tecniche di risoluzione non giudiziale delle controversieCome osservato da autorevole dottrina, negli ultimi anni è anda-

ta crescendo l'attenzione rivolta dal legislatore, anche comunitario,e dagli operatori nei riguardi delle tecniche di risoluzione non giu-diziale delle controversie. Tale ascesa può essere ricondotta ad unapluralità di cause. Innanzitutto, da tempo si registra “l'insofferenzasempre più manifesta verso le intromissioni dell'ordinamento in unambito che, per i motivi più diversi, si vorrebbe riservato agli "atto-ri" della crisi”, cui fa da pendant il sempre più ampio riconoscimen-to del ruolo dell'autonomia privata nella gestione dei conflitti co-niugali (si pensi, a titolo esemplificativo, al riconoscimento normati-vo dell'autonomia dei coniugi nell'ambito della crisi coniugale o del-la coppia di fatto, laddove all'art. 155, comma 2, c.c. è previsto che il

giudice debba tener conto degli accordi che i genitori abbiano sot-toscritto per la regolazione dell'affidamento e del mantenimentodei figli minori).

Inadeguatezza del processo nella gestione dei conflitti fa-miliari

Per altro verso, come attentamente osservato in dottrina e giuri-sprudenza, il ricorso a metodi di risoluzione delle controversie paral-leli al giudizio deriva dalla constatazione della inadeguatezza delprocesso civile a gestire i conflitti familiari, non soltanto in termini ditempi e di costi, ma anche a causa del formalismo ed all'antagoni-smo che lo connotano.

Tali considerazioni nella prassi inducono gli avvocati esperti in di-ritto di famiglia a perseguire ove possibile la strada della composi-zione negoziale del conflitto di coppia, così da evitare la separazio-ne giudiziale o il divorzio contenzioso. Ciò risulta evidente dalla let-tura dei dati statistici, i quali mostrano l'altissima percentuale di se-parazioni consensuali. Il che, se prova la convinzione dell'opportuni-tà di evitare il procedimento contenzioso e lo sforzo dell'avvocaturain questa direzione, non esclude l'operatività o comunque l'auspica-bilità dell'incremento dei metodi di risoluzione delle controversieparalleli al processo nell'ambito della separazione e del divorzio. Letecniche di risoluzione non giudiziale delle controversie possono in-fatti risultare di utile impiego tanto per addivenire alla stesura di unaccordo tra le parti, quanto per restituire alle parti la capacità di ri-solvere in prima persona il conflitto, senza delegare, formulando es-se stesse una soluzione soddisfacente.

Anno XX - numero 335 - Sabato 11 maggio 2013 Cogito • 23

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La mediazione familiare

La società nello “specchio del diritto”Rubrica giuridica a cura dell’Avvocato Antonio Bova

(Docente a contratto di Diritto Privato Università di Napoli Federico II)Una rubrica dedicata all’approfondimento di tematiche giuridiche, per fornire risposte alle domande dei cittadini

(via mail all’indirizzo [email protected] - e [email protected]), nella consapevolezza che il diritto non è solo nelle leggi o nelle sentenze, ma anche nel cuore e nella mente di chi le interpreta e applica correttamente.

LAUREA MINA ABATEDurante la lunga car-

riera universitaria, fra-stagliata da gioie e dolo-ri, sei riuscita a superaretutti gli ostacoli con gran-de forza raggiungendo,come pochi riescono a fa-re, il massimo risultato ot-tenibile! Congratulazionidottoressa, sono orgogliosadi te amica mia auguronidalla tua socia Michela.

LAUREAAugurissimi alla Dot-

toressa Stefy per la sua lau-rea, in particolare da non-no Aurelio e nonna Filo-mena per la loro prima ni-pote laureata.

Cogito to

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