COFFERATI Coalizione Sociale Fiom Int

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Ti trovi in: Home APERTURA Cofferati: Il sindacato entri nell'associazione, tutti i problemi finiranno.mercoled, 18 marzo, 2015 21:26 0 commentiViews: 65Condividi su TwitterTwitter FacebookFacebook DeliciousDelicious DiggDigg StumbleuponStumble RedditRedditAutore:Redazione1484682_10153152826353960_1000333947591663881_nLa segretaria della Cgil Susanna Camusso chiede a Maurizio Landini di cancellare qualsiasi ambiguit dall'iniziativa delone sociale perch il sindacato non pu essere confuso con la costruzione di movimenti ici. Lui, Landini, risponde picche, anzi chiede alla Cgil di partecipare alla coalizio sociale. Nella Cgil siamo ai ferri corti. Il 28 marzo a Roma convocata una manifestazione Fiom sospettata da molti, anche nella Cgil, di essere la prima della neonata creatura landiniana. E invece per Sergio Cofferati, eurodeputato, ex pd ma soprattuttco leader Cgil, una manifestazione importante e di carattere esplicitamente sindai disastri industriali dimostrano ampiamente.Cofferati, ha ragione Camusso o ha ragione Landini?La proposta di un'alleanza sociale giusta e interessante perch risponde ad un'esigenz che c' nella societ italiana. La lunghissima crisi ha accentuato le povert e l'esclusi ha reso fragile e precaria una quota enorme di lavoro, non ha creato nuovo lavoro per i giovani e anzi ha ridotto le tutele e le protezioni di chi gi impiegato. Riunifre questo mondo indispensabile. ovvio che la coalizione sociale non e non dev'esseicamera di un soggetto partitico. un'associazione di associazioni. Ma che il suo fondato sia la politica, nel senso nobile del termine, fuor di dubbio. Non utile per nessuno continuare a vivere di sospetti e timori sulla possibilit che quest'associazione possa diventare altro da ci che dichiarato. E poi bisogna credersi. Se non ci si crede reciprocamente, salta il pi elementare principio del rispetto.Ma Camusso sembra proprio non fidarsi. Come se ne esce?La soluzione semplice: la coalizione si dia un gruppo di coordinamento con un respone che non sia Landini e che assuma il compito di gestire l'iniziativa. Cos tutti i soggetti l rappresentati continueranno a svolgere le loro funzioni precedenti oltreinsieme al programma dell'associazione. E cos vedremo che la Fiom continuer a fare il sindacato dei metalmeccanici e si superano dubbi e sospetti. Aggiungo che sarebbe molto importante una presenza diretta della Cgil nella coalizione.Sembra difficile, per usare un eufemismo, che Susanna Camusso possa aderire.Ma la presenza diretta della Cgil risolverebbe alla radice i sospetti e darebbe efficacia al lavoro della coalizione. Il sindacato italiano, a differenza di quello di a paesi europei, confederale, cio rappresenta interessi generali. Questa matrice di quella oggettivamente corporativa dei sindacati di sola categoria la parte pi no storia sindacale italiana, e un rapporto costante fra questa dimensione e le altre forme di rappresentanza sarebbe un elemento di grande novit anche nel panorama europeo.Quindi non c' alcuna ambiguit nel progetto di Landini?Io non ne vedo. Bisogna distinguere la forma-partito dalla politica. Nessuno dei presenti alla riunione di sabato (alla Fiom, ndr) ha ipotizzato la nascita di un partito. I sindacati confederali, da quando sono nate le camere del lavoro nel lontano 1891, hanno sempre fatto politica. Il sindacato fa politica: era politica il Piano del lavoro di Giuseppe Di Vittorio, era politica la lotta contro la mafia negli anni '50 e contro il terrorismo negli anni '80, lo era l'accordo sulla politica dei redditi che ha salvatquesto paese dalla catastrofe all'inizio degli anni '90, altrimenti altro che Grecia. Oggi molti degli obiettivi strettamente sindacali hanno bisogno di un aggregato pi largoel sindacato stesso. Faccio un esempio: aumentata la povert, il sindacato pu pensafrontare questo tema senza un rapporto stretto con quelli che si occupano di ridurre le sofferenze dei poveri? Sarebbe miope. possibile pensare che la salvaguardia dellnte passi solo dalla pur fondamentale contrattazione delle politiche industriali? Queu essere una parte di una politica sindacale nuova. Affrontiamola senza timori. Ma basta esami a chi vuole farlo. In questo discorso i partiti non c'entrano.Per questo Landini ha escluso i rappresentanti dei partiti dalla riunione?Penso di s. Non spocchia, ha fatto bene, i partiti hanno una funzione diversa. Landini non si pone il tema di riunificare la galassia frammentata della sinistra.Il suo tema cambiare il sindacato?Il sindacato ha problemi di organizzazione interna. La dimensione federale oggi deve psi nuove questioni: il lavoro fordista concentrato nelle grandi fabbriche, o quello bracciantile, era pi semplice da organizzare. Oggi, con il lavoro diffuso, tutto pi dif. E non solo sotto il profilo dell'adesione: quando la contrattazione collettiva guarda soggetti che lavorano in realt piccole e diffuse, a volte invisibili, molto difficiesercitare. Per questo importante una legge sulla rappresentanza. La Cgil non aveva m condiviso l'idea di una legge sulla rappresentanza con l'obbligo alla validazione deglcordi attraverso il referendum in cui votano tutti. Ma cos si d senso all'applicazione erga omnes (nei confronti di tutti, ndr) del contratto. Oggi lo applichi a tutti ma viene valutato da pochi. E questo un limite alla democrazia.Oggi Renzi dice di essere intenzionato a fare una legge sulla rappresentanza.Che voglia fare una legge un fatto positivo. Il titolo buono, i contenuti li giudicheemo quando arriveranno.Renzi accusa Landini di fare politica: in pratica la stessa obiezione di Camusso.Se vanno avanti cos lo faranno diventare un capo politico contro la sua volont. Penso che le dichiarazioni di Landini vanno prese sul serio. Da tutti.Per non che non se ne siano visti, da noi, di sindacalisti che hanno fatto il 'salto' ipolitica. Come tanti, come lei.Ma chi l'ha fatto ha lasciato il sindacato ed entrato in un partito. Negli anni '40 e '50 alcuni sindacalisti erano contemporaneamente parlamentari. Poi giustamente si ncolo dell'incompatibilit.Camusso rivendica l'autonomia della Cgil. Ma a sua volta stata una grande elettrice di Bersani. E questo, secondo alcuni, ha inciso sulla scarsa conflittualit della Cgil ai tempi del governo Monti. andata cos?Il sindacato ha l'obbligo di esercitare autonomia, ma questo non vieta ai sindacalire un'appartenenza politica. Per gli iscritti sono molto liberi nel voto, lo dimostrano le statistiche. Quanto al governo Monti, no, la mancanza di conflitto su alcuni temi nata da una sottovalutazione dei provvedimenti. Quel governo stato l'origine dirte dei nostri problemi di oggi, basta pensare a quello che ha fatto il ministro Fornero sulle pensioni e sul mercato del lavoro. un dato oggettivo che la coalizione di Landini ha spiazzato, anche un po' agitato, chierca di creare una casa comune della sinistra. Secondo lei perch? Non c'era modo di fare diversamente?La sinistra ha un problema di rappresentanza politica. Deve ripartire dai valori, e secondo me inutile che cerchi scorciatoie in aggregazioni temporanee. Deve fare un perungo e faticoso che quello di guardare ai valori.La sinistra Pd a sua volta vive con difficolt il conflitto fra Cgil e Fiom.La sinistra Pd fa tre riunioni in una settimana e alla fine resta tutto come prima. Non d un segnale confortante.Perch non fa quello che dice?Perch non fa.Daniela Preziosi - il manifesto