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Parlamento europeo 2019-2024 Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (02/2020) 10.3.2020 COMUNICAZIONE AI MEMBRI Oggetto: Relazione sulla missione della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori in Italia (Roma) del 24 e 26 febbraio 2020 La commissione IMCO ha deciso di inviare una missione a Roma al fine di analizzare il mercato dei beni e discutere delle necessità politiche derivanti dalla concorrenza sleale dei produttori di paesi terzi. Tali informazioni potrebbero contribuire a future proposte relative ai prodotti finiti nel mercato interno. La missione è stata approvata dai coordinatori della commissione IMCO il 25 settembre 2019, e sostenuta dalla Conferenza dei presidenti di commissione il 22 ottobre 2019 e dalla Conferenza dei presidenti il 28 novembre 2019. È stata inoltre approvata dall'Ufficio di presidenza il 16 dicembre 2019. La missione si è svolta sotto la presidenza dell'on. Petra de Sutter, presidente della commissione IMCO. L'on. de Sutter è stata accompagnata dai vicepresidenti on. Maria LEITÃO MARQUES e on. Salvatore DE MEO (PPE), on. Brando BENIFEI (S&D), on. CM\1201437IT.docx PE648.475v02-00 IT Unita nella diversità IT

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Parlamento europeo2019-2024

Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori

(02/2020)

10.3.2020

COMUNICAZIONE AI MEMBRI

Oggetto: Relazione sulla missione della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori in Italia (Roma) del 24 e 26 febbraio 2020

La commissione IMCO ha deciso di inviare una missione a Roma al fine di analizzare il mercato dei beni e discutere delle necessità politiche derivanti dalla concorrenza sleale dei produttori di paesi terzi. Tali informazioni potrebbero contribuire a future proposte relative ai prodotti finiti nel mercato interno.

La missione è stata approvata dai coordinatori della commissione IMCO il 25 settembre 2019, e sostenuta dalla Conferenza dei presidenti di commissione il 22 ottobre 2019 e dalla Conferenza dei presidenti il 28 novembre 2019. È stata inoltre approvata dall'Ufficio di presidenza il 16 dicembre 2019.

La missione si è svolta sotto la presidenza dell'on. Petra de Sutter, presidente della commissione IMCO. L'on. de Sutter è stata accompagnata dai vicepresidenti on. Maria LEITÃO MARQUES e on. Salvatore DE MEO (PPE), on. Brando BENIFEI (S&D), on. Alessandra BASSO (ID), on. Carlo FIDANZA (ECR) e on. Stelios KOULOGLOU (GUE/NGL).

La missione prevedeva un programma di tre giorni comprendente riunioni con le principali parti interessate: il ministero italiano dello Sviluppo economico, entrambe le Camere del parlamento italiano, la Confindustria (l'associazione di rappresentanza delle imprese manifatturiere e di servizi in Italia), l'Unioncamere (l'Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura) e diverse organizzazioni di consumatori italiane. Il programma comprendeva una visita presso un impianto ecologico di produzione di bioplastica.

Le principali questioni discusse nel corso della missione della commissione IMCO in Italia sono state: certificazione dei prodotti, armonizzazione, norme e regolamenti tecnici,

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contraffazione, etichettatura e tracciabilità, conformità, sorveglianza, implicazioni della Brexit per il mercato unico, soglia del 50 % per la fornitura di merci non UE nell'ambito dei bandi di gara, "Made in" ed economia circolare.

Relazione di sintesi sulle riunioni svolte

Lunedì 24 febbraio 2020

Riunioni con le associazioni di settore di Confindustria

Il primo giorno di missione si è incentrato su varie riunioni con membri e associazioni all'interno di Confindustria.

Confindustria è l'associazione degli imprenditori italiani e rappresenta le imprese manifatturiere e dei servizi in Italia. L'adesione a Confindustria è su base volontaria e conta oltre 150 000 imprese di tutte le dimensioni che impiegano un totale di 5 438 513 persone. Le attività dell'associazione mirano a garantire che le imprese abbiano un ruolo di importanza centrale, in quanto motore dello sviluppo economico, sociale e civile dell'Italia, rappresentando le stesse e i loro valori presso le istituzioni di ogni livello.

La delegazione della commissione IMCO ha partecipato a riunioni con diverse associazioni di settore di Confindustria:

ANCE - associazione nazionale costruttori edili; Federlegno-Arredo - federazione italiana delle industrie del legno, del sughero, degli

arredi, dell'illuminazione e dell'arredamento;

ANIE - federazione nazionale imprese elettrotecniche ed elettroniche;

Confindustria Ceramica;

Federchimica - federazione nazionale industria chimica;

Federmeccanica - federazione sindacale dell'industria metalmeccanica italiana;

SMI - sistema moda Italia - federazione tessile e moda;

ANIMA - federazione delle associazioni nazionali dell'industria meccanica italiana;

Anitec-Assinform, associazione che opera nell'ambito delle TIC (software e dispositivi);

FEDERBETON - federazione di settore delle associazioni della filiera del cemento, del calcestruzzo, dei materiali di base, dei manufatti, componenti e strutture per le costruzioni, delle applicazioni e delle tecnologie ad essa connesse nell'ambito della filiera sopra indicata;

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A causa dell'epidemia di coronavirus in Italia e delle limitazioni imposte agli spostamenti tra le varie regioni italiane, la riunione è stata in parte organizzata come teleconferenza con gli uffici di Confindustria a Milano e in Emilia Romagna.

I rappresentanti di Confindustria Moda da Milano hanno parlato dell'impatto delle piattaforme online sulle loro attività giornaliere e sottolineato l'importanza dell'acquisizione di merci contraffatte. È stato domandato perché nella recente proposta relativa agli appalti dell'UE il prezzo, e non la sostenibilità o la tracciabilità, rimane il fattore fondamentale. Hanno evidenziato di essere fermamente contrari alla soppressione degli articoli 85 e 86 della direttiva 2014/25/UE sulle procedure d'appalto.

Confindustria ha inoltre illustrato i problemi connessi al mercato unico della gioielleria. Ha sottolineato che la libera circolazione non è garantita poiché alcuni paesi richiedono controlli speciali, il che crea considerevoli ostacoli agli scambi. L'associazione ha chiesto l'intervento del Parlamento europeo sulla questione e una legislazione specifica che operi una distinzione tra il mercato dei diamanti sintetici e quello dei diamanti naturali, nonché informazioni più precise per i consumatori su tali questioni. La tracciabilità rimane la priorità strategica, ma occorre che venga standardizzata tramite un approccio specifico, poiché non è possibile applicare l'approccio "uguale per tutti" al settore delle gemme. Confindustria ha attirato l'attenzione dei deputati sui progetti della Nazioni Unite concernenti la tracciabilità delle gemme e li ha informati che, secondo l'associazione, sarebbe positivo applicare un tale approccio anche nell'UE. È stato inoltre proposto l'impiego della tecnologia blockchain per la tracciabilità delle gemme.

Fabiana Orlandi di Federlegno ha illustrato la situazione del settore conciario italiano ed europeo. Ha evidenziato che spesso i consumatori confondono cuoio ed ecopelle e sottolineato che il cuoio è un materiale di elevata qualità, rinnovabile e naturale. Secondo Fabiana Orlandi, il pacchetto sull'economia circolare non dovrebbe essere modificato in modo significativo, poiché la sua versione attuale ha dimostrato di essere utile.

Eleonora Rizzuto, direttrice del dipartimento Sviluppo sostenibile di Bulgari, ha presentato la sua azienda che impiega 4 000 persone, cui ben presto se ne aggiungeranno altre 2 000 nel nuovo impianto di Bulgari a Valenza, in Piemonte. Bulgari è stato il primo membro italiano del Responsible Jewellery Council. Il 100 % dell'oro utilizzato da Bulgari viene da miniere che seguono un codice etico di condotta. Ciò non può però applicarsi alle gemme, in quanto in tale settore non esistono norme. Le norme in materia ambientale e sociale dipendono considerevolmente dal paese da cui provengono le gemme. Eleonora Rizzuto ha fornito esempi delle differenze tra le miniere dello Zambia e del Vietnam. La sig.ra Rizzuto ha sottolineato che per ciò che riguarda i diamanti, le forniture e i fornitori sono standardizzati e la situazione è positiva.

I produttori italiani del settore del legno e degli arredi hanno richiamato l'attenzione della commissione IMCO sui problemi connessi alle nuove norme relative a termini di emissioni più bassi per le assi e tavole, introdotti dalla Germania, e relative alle emissioni di

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formaldeide, per cui la Germania insiste per introdurre nuovi livelli, dimezzando così le emissioni. Hanno chiesto all'UE di intervenire in tale settore per mantenere condizioni di parità nel mercato unico.

I produttori di cemento hanno evidenziato che tale prodotto è riciclabile ed è il secondo materiale più usato nell'UE dopo l'acqua. Il cemento è stato la prima merce standardizzata dell'UE, ciò significa quindi che occorre modificare e aggiornare tale norma, il che causa considerevoli problemi. Essi hanno chiesto un meccanismo di adeguamento del carbonio transfrontaliero al fine di evitare che l'industria cementifera dell'UE crolli e che la produzione venga spostata in paesi terzi.

Anitec-Assinform ha sottolineato che la vendita su piattaforme online di prodotti contraffatti rimane un grave problema per l'industria elettronica. L'associazione ha quindi chiesto all'UE di affrontare quanto prima tale problema.

Paolo Bastianello, presidente del gruppo tecnico "Made in" di Confindustria, ha iniziato la sua presentazione sottolineando che la contraffazione è un reato. Si stima che la contraffazione generi perdite per l'economia mondiale nell'ordine dei 460 miliardi di EUR all'anno e di 121 miliardi di EUR all'anno per la sola economia dell'UE. Ogni anno la contraffazione nel commercio elettronico fa registrare una crescita a due cifre. Un gruppo particolarmente problematico è rappresentato dai giovani consumatori, i quali non ritengono che acquistare prodotti contraffatti sia qualcosa di negativo. Tale problematica dovrebbe essere l'oggetto di una campagna di informazione, forse anche a livello dell'UE.

La questione dell'"Italian Sounding" (la vendita di merci prodotte in paesi terzi che fanno credere che il prodotto sia originario dell'Italia attraverso la creazione di false denominazioni italiane o, per esempio, aggiungendo sulla confezione la bandiera italiana o la carta dell'Italia) non viene considerata come un reato e, tuttavia, causa perdite all'economia italiana nell'ordine dei 100 miliardi di EUR all'anno. I consumatori acquistano prodotti convinti di acquistare prodotti italiani di qualità certa, quando in realtà la merce non è mai stata prodotta in Italia. Confindustria Ceramica ha richiamato l'attenzione dei membri della commissione IMCO sul problema del mercato tedesco, per il quale la legge tedesca stabilisce che per il trasporto di piastrelle sono necessari speciali pannelli in legno, il che, secondo l'associazione, rappresenta una violazione delle normative europee. Sono stati anche evidenziati diversi altri problemi

verificatisi negli Stati membri dell'UE dell'Europa orientale, in particolare la Polonia, i quali richiedono ulteriori certificazioni ISO. L'associazione è a conoscenza della consultazione pubblica attualmente in corso e organizzata dalla Commissione europea su tale tema. Ha sottolineato che il sistema ETS è estremamente costoso per l'industria e la revisione dei parametri è di notevole

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importanza per il settore. Sono stati anche evidenziati i problemi connessi al Passo del Brennero, uno dei principali corridoi di trasporto che collegano l'Italia con l'Europa settentrionale, che colpiscono l'industria delle piastrelle italiana, ma anche altri settori dell'economia italiana. All'UE è stato chiesto di esaminare più in dettaglio le pratiche austriache che limitano le possibilità di trasporto attraverso il Passo. L'associazione è a conoscenza del fatto che un collegamento ferroviario, che attraverserà il Passo, è in via di costruzione, ma si evidenzia come tale soluzione sarà operativa in futuro e non affronta i problemi attuali.

Durante le presentazioni, i deputati hanno preso parte a proficui dibattiti con i vari attori di Confindustria e hanno raccolto una buona quantità di informazioni in merito alla portata delle problematiche, delle sfide e delle opportunità cui è confrontata l'Italia e tutto ciò verrà utilizzato per il futuro lavoro legislativo della commissione.

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Martedì 25 febbraio 2020

Incontro con il ministero dello Sviluppo economico

Il ministero dello Sviluppo economico (MISE) fa parte della compagine governativa italiana e gestisce la politica industriale, il commercio internazionale, le comunicazioni e l'energia. Esso è stato istituito nel 2006 in seguito alla riorganizzazione del ministero delle Attività produttive (fino al 2001, ministero dell'Industria, del commercio e

dell'artigianato), nel quale sono confluiti nel 2008 il ministero delle Comunicazioni e il ministero del Commercio internazionale. È l'amministrazione di riferimento per i principali settori dell'economia italiana, sia in termini di promozione e sviluppo della competitività del sistema produttivo nazionale, sia in termini di armonizzazione e monitoraggio del mercato interno.

Il sottosegretario ha presentato la situazione economica in Italia e ha sottolineato che lo sviluppo economico nel paese non è notevole, dato che si assiste a un rallentamento delle esportazioni. Il coronavirus comporta ulteriori complicazioni, in quanto aggiunge un ulteriore elemento di incertezza. L'Italia sta attualmente rilanciando il programma dell'industria 4.0 con una dotazione di bilancio di 7 miliardi di euro. Nel programma sono incluse 60 000 imprese. L'obiettivo è aiutare i produttori a entrare nell'era della digitalizzazione, in particolare le PMI, in quanto tali imprese sembrano essere rimaste indietro. Il programma comprende anche incentivi agli investimenti connessi all'ambiente. La questione della formazione tecnica rimane un problema e l'Italia necessita di più forza lavoro qualificata. Anche l'attrattiva degli investimenti esteri rimane una sfida, in quanto il livello degli investimenti esteri in Italia è rimasto invariato negli ultimi anni.

Riunione congiunta con i seguenti partecipanti: Commissione per le politiche dell'UE della Camera dei deputati; Commissione per le attività produttive, il commercio e il turismo Commissione per le politiche dell'UE del Senato; Commissione per l'industria, il commercio e il turismo del Senato;

Secondo il Parlamento italiano, l'Italia si sta adoperando per rafforzare la lotta alla contraffazione e la protezione del marchio "Made in Italy". Nel 2009 è stata introdotta una normativa sulla tutela del marchio "Made in Italy", che prevede una sanzione penale per l'uso improprio dei marchi.

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La presidente apre la riunione presentando le attuali priorità della Commissione europea, ovvero il Green Deal europeo, ma anche la digitalizzazione e l'intelligenza artificiale. Inoltre ha sottolineato che l'Europa deve definire nuove norme e rivendicare la leadership mondiale in tali ambiti. La presidente ha affermato che il mercato unico dell'UE è dato per scontato, ma attualmente è frammentato sotto molti aspetti ed è necessario esaminare tali ostacoli. La sicurezza dei prodotti e la protezione dei consumatori restano questioni da discutere e da precisare. Abbiamo bisogno di competitività, ma abbiamo anche bisogno di condizioni di parità.

Valeria Fedeli ha comunicato ai deputati del PE che la settimana scorsa il Parlamento italiano ha votato la sua posizione sul QFP. La tracciabilità e la trasparenza sono necessarie per un mercato unico aperto, ma anche la sicurezza, in particolare la sicurezza sanitaria. La reciprocità nel commercio dovrebbe essere la regola. Inoltre richiama l'attenzione della delegazione su una serie di ostacoli, in particolare nel settore delle costruzioni.

Gianni Pietro Girotto ha comunicato che, secondo la legislazione italiana, gli accordi relativi alla blockchain hanno valore giuridico. Ha chiesto di includere l'esigenza della tracciabilità nella descrizione delle merci nel mercato unico dell'UE. Sulle etichette è necessario aggiungere maggiori informazioni riguardo alle emissioni di CO2 relative alla produzione dei prodotti, compreso l'intero ciclo di vita del prodotto. L'Europa deve essere più competitiva per

crescere nel XXI secolo.

Sara Moretto ha indicato che il Green Deal rappresenta una grande opportunità per i cittadini europei. L'economia italiana è costituita da piccole e medie imprese e occorre aiutarle affinché siano più competitive. Inoltre richiama l'attenzione sul problema dell'"Italian sounding" e sulle sue conseguenze per l'economia italiana.

Carlo Fidanza chiede come proteggere il mercato interno dalle forze esterne. Inoltre

sottolinea i problemi della contraffazione e dell'"Italian sounding" e menziona le ripercussioni economiche del coronavirus per l'Italia e l'UE.

Brando Benifei ha indicato che il quadro finanziario pluriennale è attualmente in fase di negoziazione. Il Parlamento europeo sta chiedendo maggiori fondi, tra l'altro per i progetti COSME ed Erasmus, e sta aggiungendo nuove modalità per rafforzare la lotta alla contraffazione. Egli ha sottolineato l'importanza del provvedimento relativo ai servizi digitali e ha affermato di sostenere l'approccio italiano in materia, in quanto ritiene che quello francese sia troppo rigido. Inoltre reputa che il riesame del commercio elettronico sia molto importante e che l'imposta sul carbonio alle frontiere sia interessante. La modifica della direttiva sui servizi è necessaria dal punto di vista italiano e sarà discussa in questa legislatura.

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Maria Leitao Marques ha portato all'attenzione dei deputati la strategia digitale e l'intelligenza artificiale. Ha sottolineato l'importanza di allineare le competenze alle esigenze dell'economia moderna.

Stelios Kouloglou ha parlato di immigrati, che è un problema comune per l'Italia e la Grecia, e ha menzionato i problemi connessi al coronavirus per l'Europa. Inoltre ha desiderato conoscere l'impatto della Brexit sull'economia italiana e se l'Italia stia fornendo un credito speciale alle piccole e medie imprese che sono state particolarmente colpite dalla crisi economica.

Riunione con le organizzazioni per la tutela dei consumatori La delegazione IMCO ha incontrato i rappresentanti delle principali organizzazioni dei consumatori in Italia, ovvero: Unione Nazionale Consumatori, ADICONSUM, CODACONS, Federconsumatori, Confconsumatori, Altroconsumo, ADOC, Movimento consumatori e la Rete dei Centri europei dei consumatori.

Le organizzazioni dei consumatori hanno presentato esempi concreti di problemi cui sono confrontati i consumatori italiani e in che modo tali problemi sono affrontati dalle autorità italiane. Hanno espresso apprezzamento nei confronti dell'UE per alcuni provvedimenti normativi e iniziative che contribuiscono a proteggere i consumatori italiani.

Il sig. Tarantino di Altroconsumo ha presentato un recente studio sui prodotti contraffatti venduti sulle piattaforme online nell'UE. I deputati hanno reputato particolarmente interessante questo studio e hanno ringraziato l'organizzazione per aver richiamato la loro attenzione sul problema.

Incontro con l'Unione italiana delle Camere di commercio

La delegazione ha incontrato Marilina Labia, Flavio Burlizzi, Tiziana Pompei, Mariangela Germano e Maria Valeria Pennisi di Unioncamere. Essi hanno richiamato l'attenzione dei deputati sull'attività di Unioncamere, che comprende, se necessario, la verifica della sicurezza dei prodotti, anche mediante l'imposizione di sanzioni. L'anno scorso sono stati controllati 56 000 prodotti; il 10 % non era conforme alle norme CE, mentre il 20 % era rischioso per la salute. Anche se tali numeri sono apparsi preoccupanti per i deputati, i rappresentanti di Unioncamere hanno indicato che si tratta di un miglioramento, dato che negli anni precedenti le cifre erano peggiori. L'ente controlla la contraffazione solo su base volontaria, poiché il suo obiettivo è quello di rafforzare e sostenere le autorità ufficiali. Occorrono sicuramente una maggiore educazione e sensibilizzazione.

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Mercoledì 26 febbraio 2020 (Patrica nei pressi di Frosinone)

Visita in loco presso Mater-Biopolymer del gruppo Novamont

Novamont è una società italiana e uno dei leader nel settore delle bioplastiche e dello sviluppo di prodotti biochimici. Si tratta di un gruppo con quattro siti di produzione e due centri di ricerca, con uffici di vendita in Germania, Francia e Stati Uniti e un ufficio di rappresentanza a Bruxelles (Belgio). La società fornisce prodotti a oltre 25 paesi, ha un volume d'affari di 250 milioni di euro e 600 dipendenti.

Mater-Biopolymer è la società che controlla il sito industriale nel Lazio, Patrica (FR). Novamont ha acquisito il 100 % dell'attività nel 2017. Mater-Biopolymer produce biopoliesteri Origo-Bi attraverso una linea completamente modificata nel corso degli anni utilizzando una tecnologia proprietaria Novamont. La società è anche coinvolta nello sviluppo di nuovi biopolimeri e produce 30 000 tonnellate di prodotti all'anno.

Mater-Bi è una famiglia innovativa di bioplastiche biodegradabili e

compostabili sviluppata nell'arco di 25 anni di ricerca e innovazione per fornire soluzioni riguardo a problemi ambientali specifici, coniugando nel contempo la qualità e le prestazioni del prodotto con un uso efficiente delle risorse. I materiali in Mater-Bi, ottenuti mediante tecnologie che utilizzano amidi, cellulosa, oli vegetali e loro combinazioni, sono realizzati da tre stabilimenti di produzione italiani. Tutti i gradi di Mater-bi sono certificati da enti di certificazione in conformità delle principali norme europee e internazionali. Mater-Bi è una bioplastica le cui proprietà e caratteristiche d'uso sono molto simili a quelle della plastica tradizionale ma, allo stesso tempo, è biodegradabile e compostabile secondo la norma europea UNI EN 13432, che è il riferimento più importante per i produttori di materiali tecnici, le autorità pubbliche, i compostatori, i certificatori e i consumatori. Le proprietà di biodegradabilità e compostabilità di Mater-bi e l'elevato contenuto di materie prime rinnovabili consentono una

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gestione ottimale dei rifiuti organici, riducono l'impatto ambientale e contribuiscono allo sviluppo di sistemi virtuosi, con notevoli vantaggi lungo l'intero ciclo di produzione-consumo-smaltimento.

La delegazione ha incontrato Emilio Mazza e Marco Versari, che hanno presentato in dettaglio la filosofia della società e la storia del sito. Essi erano informati molto bene sulle attuali proposte della Commissione europea per quanto riguarda le iniziative nel settore della plastica e hanno espresso il loro parere in merito alla politica dell'UE in materia, e per i deputati ciò è stato molto interessante e istruttivo.

Una visita del sito, nel corso della quale sono stati presentati i dettagli del processo di produzione, cui ha fatto seguito una presentazione.

ConclusioniNel corso della missione, i deputati hanno appreso da vari attori le specificità del mercato italiano e le sfide e le opportunità del mercato italiano all'interno del mercato unico dell'UE. Sono state evidenziate varie questioni relative alla contraffazione di merci e agli ostacoli al commercio in vari settori, e alcune di esse richiederanno l'attenzione della commissione nell'ambito dell'imminente attività legislativa. I deputati non italiani hanno scoperto il problema dell'"Italian sounding", mentre i deputati italiani hanno avuto l'opportunità di presentare le attività della commissione ai loro potenziali elettori, riducendo così il divario tra Bruxelles e i cittadini.

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