Club Alpino Italiano - Sezione di Potenza

TREKKING LUCANO 2016 - 6^ EDIZIONEDa sabato 23 a lunedì 25 Aprile 2016

ResponsabiliC. Cufino 334.8262221 – M. Riccardi 335.446291 - V. De Palma 320.4277910

IscrizioneLe iscrizioni si ricevono dall' 1 aprile al 15 aprile 2016. I responsabili saranno in sede ogni venerdì dalle ore 19.30 alle ore 21.00; si precisa che per motivi logistici ilnumero massimo dei partecipanti è di 30 persone. La precedenza è riservata ai soci.

Quota di partecipazione Soci CAI: € 110.00; non soci: €140,00 (la quota comprende l'assicurazione).

Mezzo di trasporto:Autobus

Equipaggiamento:Scarponi da montagna, abbigliamento a strati, bastoncini da trekking, giacca a ventoleggera, mantella per eventuale pioggia, contenitore per almeno 1,50 lt. di acqua.

Appuntamento e partenzaPotenza, sabato 23 aprile 2016 ore 7,30, Piazzale antistante la Stazione ferroviariaFAL Potenza Inferiore (tra il passaggio a livello e il ponte Musmeci).

Come raggiungere il punto di partenza dell'escursioneDa Potenza: Superstrada SS 407 "Basentana" direzione Metaponto uscita:Accettura. Di lì continuare in direzione Accettura sulla SS 277 fino al bivio perCirigliano da dove si percorrerà la SS 103 fino a alla partenza dalla piazza diCirigliano.

Attrezzatura e cibo per il trekking:• Colazione al sacco per il primo giorno;• nei giorni seguenti la colazione al sacco è fornita dalle strutture che ci

ospitano;• minimo di vestiario tecnico per i 3 giorni di trekking da portare nello zaino;• cappellino, crema solare, occhiali da sole e crema di protezione;• si consiglia di aggiungervi un paio di scarpe leggere.

PercorsoL'edizione del 2016 si snoda interamente fra paesi della provincia di Matera. Il paesaggioche si presenterà ai nostri occhi è vario, mai monotono, caratterizzato da ondulate collinericoperte di uliveti e frutteti, da fitti boschi e da greti polverosi. Sul nostro camminovedremo luoghi solitari e dimenticati ma nonostante la desolazione e l'abbandono essisono di una bellezza che arricchisce lo spirito! .....e sui versi di un grande poeta lucanoauguriamo ai partecipanti un buon cammino!

Lucania

M’accompagna lo zirlio dei grillie il suono del campano al collo

d’un’inquieta capretta.Il vento mi fascia

di sottilissimi nastri d’argentoe là, nell’ombra delle nubi sperduto

giace in frantumi un paesetto lucano.(R.Scotellaro)

Primo giorno: Da Cirigliano ad Accettura Distanza 13,8 Km - Ascesa tot 713 m - Discesa tot 618 m - quota max 1153 m - quota min 673 mInizieremo la salita che attraverso degli uliveti ci condurrà sulla serra del Garbo.Attraverseremo poi il bosco di Montepiano formato da imponenti esemplari di cerro,odorosi tigli, peri e meli selvatici, aceri, ontani e il raro agrifoglio. Qui vivono lupi, tassi,istrici e gatti selvaggi e tra gli uccelli si possono avvistare falchi pellegrini, poiane e picchimuratori. Ci congiungeremo al sentiero che viene utilizzato per il trasporto del tronco perla Festa del Maggio di Accettura, sagra dedicata al patrono San Giuliano nota anche alivello internazionale. Pernotteremo presso l'Hotel San Giuliano.

Secondo giorno: da Accettura a Grassano Scalo.Distanza 24,2 Km - Ascesa tot 992 m - discesa tot 1559 m - quota max 873 m - quota min 201 m Si parte da Accettura e attraverso sterrate nei boschi di cerro raggiungeremo primaGaraguso e dopo un breve giro nel centro storico del paese si proseguirà per GrassanoScalo dove ceneremo e alloggeremo all’Hotel 407

Terzo giorno: da Grassano Scalo a TricaricoDistanza 12,6 Km - Ascesa tot 720 m - discesa tot 226 m - quota max 688 m - quotamin 191 mPartenza da Grassano Scalo e costeggiando il fiume Basento fino all’incrocio con unasterrata che ci porterà a Tricarico. Dopo l'interessante visita al centro storico calmeremola sete con dei boccali di birra gentilmente offerti dagli organizzatori. In serata si rientra aPotenza.

Cenni storici dei Paesi attraversati (cfr APT Basilicata, I comuni della Basilicata)

Cirigliano (Matera): Abitanti: 380 (Ciriglianesi) (01/01/2015 - Istat) - Altitudine: mt 650 slm.È il comune meno abitato della Provincia di Matera, il secondo della regione, e con 14,93km2 di estensione territoriale, è il terzo comune più piccolo della Basilicata. Il piccolocentro prende il suo nome dal latino praedium Cerellianum. Trae la sua etimologia da“Caerellius” perché edificato nella proprietà di Cerellio presumibile centurione Romano alquale furono donate queste terre per meriti sul campo di battaglia. Il centro storico èdavvero meritevole di essere visitato per ammirarne la fattura totalmente in pietra, dalcastello ai palazzi, dalle case alle strade, fino alla piazza principale del paese. La "pietra diCirigliano" è estratta dalle sue cave ed è un’importante risorsa per l’artigianato locale. All'interno del paese è possibile ammirare il palazzo feudale costruito nel 1593, con torrea base ovoidale che custodisce un orologio situato su colonne. Nel palazzo vi è ancheuna cappella del XVII sec. in cui sono conservati una cantoria ed un dipinto di GiovanniDe Gregorio raffigurante la Madonna col Bambino. Di interesse artistico è la chiesa madredell'Assunta (1500) nel cui interno si possono ammirare due statue di San Giacomo unadel 1300 e l'altra del 1600. Nei dintorni del paese è da visitare la cappella della Madonnadella Grotta, scavata nella roccia presumibilmente da un brigante. A Cirigliano ogni annosi festeggia uno dei più antichi e singolari carnevali della Basilicata intitolato “Le quattro

stagioni e i dodici mesi dell’anno”.

Accettura (Matera): Abitanti: 1.887 (Accetturesi) (01/01/2015 - Istat), Altitudine: mt 900 slmAccettura è uno dei meravigliosi borghi che ricadono all’interno del Parco di GallipoliCognato e delle Piccole Dolomiti Lucane. Il suo nome sembra aver avuto origine daltermine latino "Acapiter", che potrebbe rimandare tanto al significato di “sparviero”,quanto al simbolo del paese, due accette dorate, di qui “accepta-aurea”, “Acceptura”,dunque Accettura. Le origini di Accettura pare risalgano al periodo della Magna Grecia,come è stato dimostrato dal ritrovamento di terracotte votive del IV-III sec. a. C.,custodite attualmente nel museo di Reggio Calabria.Nel 1272 un incendio distrusse ilpaese che fu, non molto tempo dopo, ricostruito da Carlo d'Angiò.Nel paese interessanti sono la chiesa Madre di San Nicola, caratterizzata da unaparticolare cupola e la chiesa di Sant'Antonio, che era annessa al Convento francescanofondato nel 1585 e conserva all'interno alcune tele del XVII sec. e un reliquario in legnopolicromo del XVII-XVIII sec., raffigurante San Giuliano. Sulla facciata della chiesadell'Annunziata si può ammirare un dipinto del XIX sec., impresso su delle piastrelle dimaiolica, raffigurante l'Annunciazione.Una caratteristica molto interessante del paese è la manifestazione del "Maggio". Si trattadi uno dei riti arborei più antichi e caratteristici che ogni anno si ripetono in Basilicata.

Garaguso (Matera): Abitanti: 1086 (Garagusani) (01/01/2015 - Istat), Altitudine: mt 492 slmUn pittoresco paesaggio circonda il paese di Garaguso, uno dei “Borghi autentici d’Italia”,che si lascia osservare tra alte colline in posizione dominante sull’alto corso del torrente Salandrella-Cavone. Il ritrovamento di alcuni reperti archeologici risalenti all'epoca greca fanno stimare un'origine piuttosto antica del paese. Particolarmente conosciuto è il tempietto marmoreo “Heroon”, noto come “Tempietto di Garaguso”, rinvenuto agli inizi del ‘900 in contrada Dilera e oggi conservato in una teca del Museo Archeologico Provinciale di Potenza.Nel periodo feudale Garaguso appartenne ai Sanseverino, venne distrutto dal terremoto del 1694 per poi essere ricostruito nel XVIII sec. dai Revettera di Salandra. Il bel Palazzo Revertera, con loggiato a tre arcate, è il fulcro dell’abitato. Di notevole pregio storico sono la chiesa di San Nicola di Mira, che conserva all'interno un dipinto del 1761 opera difrà Deodato da Tolie ed un'acquasantiera del XIV sec. e la chiesa parrocchiale dell'Assunta, che conserva due tele raffigurati l'Assunzione e San Vincenzo. Di grande emozione sono i riti della Settimana Santa, in particolare la processione del Venerdì Santo, durante la quale la statua dell'Addolorata e del Cristo Morto vengono portate sulle spalle da vedove e da uomini.

Tricarico (Matera): Abitanti: 5.451 (Tricaricesi) (01/01/2015 - Istat), Altitudine: mt 698 slmIl suo nome deriva da Trigarium (maneggio per cavalli).Le sue origini risalgono all'849 quando Tricarico fu roccaforte longobarda per poidiventare contea nel 1048 con l'occupazione normanna. L’arabeggiante Tricarico siaffaccia sulla vallata del fiume Basento. Il centro storico medioevale è tra i più importantie meglio conservati della Basilicata, composto dai quartieri arabi della “Ràbata” e“Saracena”, quelli normanni del “Monte” e “Piano”, e la “Civita”, dove strade e vicoliassumono aspetti diversi a seconda della dominazione da cui sono stati messi in piedi.Patria del sindaco-poeta Rocco Scotellaro, la città è nota per “L’màsh-kr ”, figurantitravestiti da “mucche” e “tori”, protagoniste assolute del carnevale che vive il suomomento culmine il 17 gennaio, in occasione di Sant’Antonio Abate, e la domenica

antecedente il Martedì Grasso. Ogni simbolo rimanda alla figura di Scotellaro, come la targa apposta sulla sua casa:“Rocco Scotellaro: sindaco socialista di Tricarico – poeta della libertà contadina”. Nelcimitero di Tricarico, proprio nel punto in cui riposa il meridionalista, l’amico Carlo Levi hadisposto la costruzione di un vero e proprio monumento funebre, con una finestra sulpanorama collinare, quel “versante lungo del Basento” sempre descritto da Scotellaronelle sue opere. Da visitare all'interno del paese, per la sua forte valenza artistica, è laCattedrale di Santa Maria Assunta. Di notevole interesse anche:Il Castello Normanno e La Torre: Costruito con molta probabilità tra IX e X secolo comerocca fortificata, con annessa una maestosa torre alta 27 metri. - Il Palazzo Ducale: Siimpone alla vista del visitatore, nel centro di Tricarico, come uno degli edifici di interessestorico, artistico e monumentale più significativi. - La Cattedrale Di Santa Maria Assunta:La sua edificazione risale al 1601, in epoca normanna, per volontà di Roberto ilGuiscardo.Il Convento Di Santa Chiara: Di notevole bellezza, il complesso è stato ricavato nel 1333in un preesistente castello con l’annessa cappella del Crocifisso affrescata dal pittoreseicentesco Pietro Antonio Ferro. - Il Convento Di Santa Maria Del Carmine: Sorgeall’esterno del centro storico di Tricarico e viene costruito nel 1605. Di forte impatto visivoè il suo chiostro impreziosito da dipinti raffiguranti scene bibliche che propongono storiedell’ordine carmelitano e raffigurano i santi dello stesso ordine.