CLIL, una strategia europea per lʼapprendimento delle ... · • favorisce motivazione intrinseca...

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Quale metodologia in un approccio CLIL ? CLIL, una strategia europea per lapprendimento delle lingue e delle discipline

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Quale metodologia in un approccio CLIL ?

• 

“CLIL, una strategia europea per l’apprendimento delle lingue e delle

discipline”

Una definizione

•  Il CLIL è un tipo di percorso educativo, più o meno lungo, caratterizzato da scelte strategiche, strutturali-metodologiche, atte ad assicurare l’apprendimento integrato duale – lingua e contenuto non-linguistico – da parte di discenti che imparano attraverso una lingua non nativa.

• Coonan, Il futuro è CLIL, pag 23

Non solo allargamento della L2, ma anche finalità educative

• Dimensione culturale • - un approccio educativo a supporto della diversità linguistica (4 obiettivo Libro Bianco Cresson) • - sviluppare conoscenze e comprensione interculturale • Dimensione linguistica • - migliorar la competenza complessiva nella LV • - sviluppare interessi ed atteggiamenti plurilingui.

• Dimensione contenuto • - fornire opportunità di studio del contenuto da diverse prospettive • Dimensione apprendimento • - approccio innovativo all’insegnamento • - promuovere e sviluppare strategie di apprendimento • - promuovere apprendimento collaborativo

Obiettivo:

• migliorare la competenza linguistica • non impoverire le conoscenze disciplinari

• Presupposti • per un risultato apprezzabile

• quantità del tempo riservato al CLIL. 30% in Apprendo in L2

Vantaggi

• notevole esposizione alla L2 in contesto naturale • stile di ins/appr interattivo → maggiore opportunità di partecipare verbalmente, frequenti interazioni con il docente e altri allievi

• apprezzamento studenti: uso della LS per comunicazione autentica, attenzione al significato piuttosto che alle strutture e agli errori linguistici • ampia gamma di processi cognitivi messi in atto: analogia di operazioni mentali con la LM

• favorisce motivazione intrinseca → soddisfazione immediata • possibilità di apprendere in modo incidentale che è efficace, profondo, duraturo → il CLIL riserva spazio all’appr. formale, necessario per raggiungere la completa padronanza della L2.

Metodologia

Il CLIL non rimanda a un’unica metodologia specifica, ma si avvantaggia di metodi interattivi, della gestione cooperativa della classe e dell’enfasi sui diversi tipi di comunicazione (linguistica, visiva e cinestetica).

G. Langé (a cura di), Insegnare in una lingua straniera, TIE-CLIL, 2001

Per una didattica innovativa

• Focalizzazione dell’attività didattica sul discente (strategie di problem solving) • Gestione attiva della classe (cooperative learning, modalità di lavoro tasked based) • Uso di metodologie didattiche differenziate, adeguate all’età degli alunni, al compito, al contesto, alle competenze da sviluppare, ai diversi stili di apprendimento • Far acquisire tecniche di ricerca di materiale • Stimolare la riflessione metacognitiva

Stili di apprendimento

• Stile visivo verbale: preferisce vedere ciò che deve imparare basandosi sul linguaggio verbale. • Stile visivo non verbale: preferisce vedere, ma basandosi sul linguaggio non verbale • Stile uditivo: preferisce sentire ciò che deve imparare • Stile cinestetico: preferisce svolgere attività concrete. • Stile analitico: considera un problema scomponendolo • Stile globale: considera un problema valutandolo nel suo complesso.

Strategie didattiche in CLIL

• Presentazione dei contenuti disciplinari in modo più concreto e visivo • Importanza del supporto multimediale (vedi libri di testo degli altri paesi) • Significati costruiti attraverso forme dialogiche interattive (approcci globali ed esperienze pratiche soprattutto alle elementari) • Lavoro di gruppo, responsabilità, autonomia

Strategie per un percorso CLIL

• Strategie che si rifanno al paradigma psico-pedagogico del costruttivismo e del costruttivismo sociale in particolare

•  → Porre lo studente al centro del processo di apprendimento

•  → Progettare un ambiente di apprendimento che garantisca un apprendimento significativo.

Jonassen (1994)

• Tre elementi fondamentali per progettare un ambiente di apprendimento: • idea di costruzione della conoscenza. Negoziazione interna tra quello che so, l’enciclopedia, i saperi, le rappresentazioni personali e le informazioni nuove. Secondo le teorie socio-costruttiviste: l’apprendimento avviene in un contesto sociale, si fonda sull’interazione con gli altri. • presenza di un contesto significativo e autentico per apprendere. •  → metodologie di problem solving • collaborazione tra discente e docente cambia. Non più allenatore, ma facilitatore.

Per un apprendimento significativo

focalizzare l’attenzione sulla scelta di •  tecniche •  attività •  informazioni

che permettono al discente di costruirsi • il suo sapere

Cosa devono fare i docenti? • Cooperare nella definizione del percorso: •  - pianificare l’intervento CLIL tenendo conto della competenza linguistica degli studenti •  - analizzare aspetti lessicali e strutturali dei linguaggi specialistici che insegnano in collaborazione con l’insegnante di LS •  possibilità di anticipare ed affrontare le difficoltà legate agli aspetti tecnici della lingua. • identificare obiettivi e contenuti sia linguistici sia disciplinari • incorporare il modulo CLIL nella programmazione della propria disciplina • monitorare il processo • il docente di lingue è responsabile dell’accuratezza lessicale e grammaticale

La lezione CLIL

• recuperare le preconoscenze ingenue o nozioni già acquisite •  → brainstorming, → mappa concettuale • presentare la scaletta con l’ordine degli argomenti di cui si parlerà • leggere assieme lo schema in modo da associare grafia e suono talvolta molto distanti • fornire alcune parole chiave • fornire l’input in maniera ridondante con forte supporto di elementi non linguistici (utilizzare gesti, frecce per indicare i rapporti di causa, scrivere alla lavagna numeri, parole chiave, acronimi ..) • chiarificare i concetti astratti con esempi concreti, con foto, immagini (importante soprattutto per gli alunni visivi)

• evidenziare la struttura del discorso, la sua progressione logica (tempo, causa-effetto, conseguenza ..) • enfatizzare gli aspetti essenziali • riassumere una sequenza di senso prima di passare alla successiva • alternare le modalità di lavoro per ottimizzare l’attenzione (lavoro frontale, a coppie, a gruppi ..). Gli alunni possono puntualizzare assieme quanto hanno appreso (importanza del lavoro collaborativo) • lasciare uno spazio alla fine della lezione per ripercorrere sinteticamente quanto svolto o fare una sintesi • intervenire sulla lingua quando la comunicazione non passa, ma senza interrompere lo studente. Annotare e intervenire successivamente nell’ora di LS. (→ videoregistrare la lezione)

Punti deboli del CLIL:

• LA COMPETENZA LINGUISTICA DEI DOCENTI

• IL TEMPO •  per

• scelta dei materiali • didattizzare i materiali

Task

• Dato questo materiale, quali potrebbero essere gli obiettivi disciplinari e linguistici perseguibili? Quali aspetti linguistici potrebbero essere focalizzati? • Come progettare una lezione con questo materiale? Quali scelte operare? Come introdurlo? Quali interventi possibili per didattizzarlo?

Una risposta:

....eTwinning!