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Classificazione dei rifiuti Genova 15 aprile 2016 Sabrina Sicher

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Classificazione dei rifiuti

Genova 15 aprile 2016

Sabrina Sicher

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PERCHE’ E’ IMPORTANTE CONOSCERE BENE LE REGOLE

PER LA CORRETTA CLASSIFICAZIONE DI UN RIFIUTO?

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IL PRIMO PASSO PER UNA CORRETTAGESTIONE OPERATIVA ED AMMINISTRATIVA

DEL RIFIUTO E’ LA SUA

CORRETTA ED ACCURATA CLASSIFICAZIONE

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Normativa di riferimento

• D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. (artt. 183, 184)

• Dec. 955/2014/UE che modifica la Dec. 2000/532/CE – Elenco europeo dei rifiuti

• Reg. 1357/2014/UE che sostituisce allegato 3 Dir. 2008/98/CE – caratteristiche di pericolo

• Circ. MATTM 28/09/2016 chiarimenti interpretativi in merito alla nuova classificazione

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Normativa di riferimento

• D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. Art. 183

RIFIUTO PERICOLOSO – rifiuto che presentauna o più caratteristiche di cui all’allegato I

(modificate da Reg. 1357/2014/UE)

• D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. Art. 184

Sono RIFIUTI PERICOLOSI quelli che recano lecaratteristiche di cui all’allegato I

(modificate da Reg. 1357/2014/UE)

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Decisione 955/2014

• Modifica la Dec. 2000/532/CE relativa all’elenco dei rifiuti

• Introduce definizioni che prima non c’erano• Introduce nuovi codici CER e apporta piccole

modifiche ad alcune definizioni• Ribadisce l’iter di classificazione dei rifiuti• Individua nuove modalità di classificazione dei

rifiuti come pericolosi

Abolisce le “vecchie” percentuali di sostanze all’interno del rifiuto che lo

rendono pericoloso

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Decisione 955/2014NUOVI CER

010310* fanghi rossi derivanti dalla produzione di allumina contenenti sostanze pericolose, diversi da quelli di cui alla voce 010307

160307* mercurio metallico

190308* mercurio parzialmente stabilizzato

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Decisione 955/2014

ITER DI CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTIRimane inalterata la procedura per risalire al corretto CER da attribuire al rifiuto

I diversi tipi di rifiuti inclusi nel catalogo europeo sono definitimediante un codice di sei cifre:

� le prime due cifre indicano la CLASSE (ovvero il capitolo) eidentificano il processo produttivo

� la seconda coppia, detta SOTTOCLASSE, in genere serveper meglio descrivere il processo produttivo o alcunecaratteristiche del rifiuto

� le ultime due cifre indicano la CATEGORIA e definisconounivocamente il rifiuto

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ITER DI CLASSIFICAZIONE

Appartiene ad una delle classi da 01 a 12 o da 17 a 20?

Appartiene ad una delle classi

13, 14 e 15?

E’ possibile attribuire un

codice appropriato 16?

E’ possibile attribuire un codice appropriato(esclusi i codici ••••99)

E’ possibile attribuire un codice appropriato(esclusi i codici ••••99)

NO

Rifiuto da catalogare

SISI

SI

SI SI

NO

Codice CER

NO

SI

Ricominciare considerando anche i codici ••••99

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ITER DI CLASSIFICAZIONE

A titolo d’esempio si riporta il caso di due codici (tra i tanti): 020204 e101213. La descrizione riportata in entrambi i casi è “fanghi prodotti daltrattamento in loco degli effluenti”, ma la differenza è data dal processoproduttivo che li ha originati. In questo caso la dicitura che permette diidentificare univocamente il rifiuto è:

020204 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti in processi dipreparazione o trattamento di carne, pesce ed altri alimenti di origineanimale;

101213 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti in processi difabbricazione di prodotti di ceramica, mattoni, mattonelle e materiali dacostruzione

Il CER deve essere attribuito dal produttore/detent orepoiché conosce l’intero processo

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ITER DI CLASSIFICAZIONE

Come NON si individua un CER:

• leggendo l’elenco alla ricerca del CER più affine al rifiuto chesi deve classificare

• in base ai rifiuti gestiti dal recuperatore/smaltitore di fiducia ocon cui si ha un contratto commerciale;

• in base al costo di smaltimento/recupero;• in base a quanto già smaltito in passato o in base a quanto èprevisto nelle procedure aziendali se non più corrispondente alrifiuto prodotto.

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• RIFIUTO NON PERICOLOSO

• RIFIUTO PERICOLOSO

• RIFIUTO A CUI POTREBBERO ESSERE ASSEGNATI CODICI DI RIFIUTI PERICOLOSI O NON PERICOLOSI («RIFIUTI CON CODICI A SPECCHIO»)

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ITER DI CLASSIFICAZIONE

• RIFIUTO PERICOLOSO «ASSOLUTO»

Rifiuti caratterizzati da un codice CER con asterisco ma senza alcun riferimento al contenuto di sostanza pericolosa e senza che esista un corrispondente analogo codice senza asterisco.

Tali rifiuti sono SEMPRE pericolosi indipendentemente dalla concentrazione di sostanze pericolose che contengono.

E’ necessario tuttavia determinare le caratteristiche di pericolo possedute dal rifiuto al fine di procedere alla sua gestione.

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ITER DI CLASSIFICAZIONE

Un rifiuto caratterizzato dal CER 03 01 01 (scarti di corteccia e sughero), è un rifiuto non pericoloso a prioriUn rifiuto caratterizzato dal CER 03 02 01* (prodotti per i trattamenti conservatividel legno…)è un rifiuto pericoloso assoluto

Un rifiuto caratterizzato dal CER 03 01 05 – segatura, trucioli, residui di taglio,legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01 04*

è un rifiuto non pericoloso SPECULARE del rifiuto pericoloso individuato dalCER 03 01 04*- segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare epiallacci contenenti sostanze pericolose.

La differenza fra il rifiuto pericoloso e non pericoloso è il c ontenuto disostanze pericolose

o meglio è la concentrazione presente nel rifiuto delle sostanze peric olose,utilizzate dal produttore nel ciclo che ha generato il rifiuto , chedeterminano nel rifiuto una o più delle caratteristiche di p ericolo, cosìcome definite dal Reg. 1357/14/UE.

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Decisione 955/2014

CLASSIFICAZIONE DI UN RIFIUTO COMEPERICOLOSO

L’iscrizione di una voce nell’elenco dei rifiuti comepericolosa, con un riferimento specifico o generico a“sostanze pericolose” è opportuna solo quando il rifiutocontiene sostanze pericolose pertinenti che determinanonel rifiuto una o più caratteristiche di pericolo da HP1 aHP8 e/o da HP10 a HP15.

La caratteristica HP9 è attribuita ai rifiuti infettivi individuatidal DPR 254/03

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Reg. 1357/2014/UE

� Ha modificato l’allegato III della direttiva 2008/98/CE sostituendo le vecchie caratteristiche di pericolo da H1 a H15 con le nuove caratteristiche di pericolo da HP1 a HP15

� Ha definito nuovi criteri per l’attribuzione delle caratteristiche di pericolo ad un rifiuto

• Valori soglia• Limiti di concentrazione

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Reg. 1357/2014/UE

• VALORI SOGLIA: valore che fa sì che se unasostanza è presente nel rifiuto in quantitàinferiori a tale valore, la sostanza non deveessere presa in considerazione per lavalutazione della pericolosità del rifiuto

• LIMITI DI CONCENTRAZIONE: valore limitesuperato il quale il rifiuto risulta pericoloso perquella determinata caratteristica di pericolo

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Il Regolamento (UE) n ° 1272 – CLPclassificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze e delle miscele

• Dal 1° giugno 2015 è obbligatorio classificare, etichettareed imballare le sostanze e le miscele (di nuovaimmissione sul mercato) pericolose unicamente secondole disposizioni del Regolamento CLP.

INTRODUZIONE NUOVE MODALITA’ DI CLASSIFICAZIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE

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Classificazione secondo CLP

I pericoli fisici individuati dal CLP si riferiscono a n. ro 16 classi di pericolo “contro” le 5 classi di pericolo individuate dalla Dir. 67/548/CE

Pericoli per la sicurezza (fisici)

1. Esplosivi2. Gas infiammabili3. Aerosol infiammabili4. Gas comburenti5. Gas sotto pressione6. Liquidi infiammabili7. Solidi infiammabili8. Sostanze e miscele autoreattive9. Liquidi piroforici10. Solidi piroforici11. Sostanze autoriscaldanti12. Sostanze che, a contatto con l’acqua, emettono gas infiammabili13. Liquidi comburenti14. Solidi comburenti15. Perossidi organici16. Corrosivi per i metalli

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Classificazione secondo CLP

Pericoli per la salute

1. Tossicità acuta2. Corrosione/irritazione della pelle3. Gravi danni agli occhi/irritazione occhi4. Sensibilizzazione respiratoria o cutanea5. Mutagenesi6. Cancerogenesi7. Tossicità specifica organi bersaglio (STOT) – singola esposizione8. Tossicità specifica organi bersaglio (STOT) – esposizione ripetuta9. Pericoli di aspirazione

I pericoli per la salute individuati dal CLP si riferiscono a n. ro 9 classi di pericolo �� 9 classi di pericolo individuate dalla Dir. 67/548/CE

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I pericoli per l’ambiente individuati dal CLP si riferiscono a n. ro 1 classe (macrogruppo) di pericolo (Pericoloso per l'ambiente acquatico) �� 1 classe (macrogruppo) di pericolo individuata dalla Dir. 67/548/CE

Pericoli per l'ambiente• H400 – Molto tossico per gli organismi acquatici.

• H410 – Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.

• H411 – Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.

• H412 – Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.

• H413 – Può essere nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.

• H420 - Nuoce alla salute pubblica e all’ambiente distruggendo l’ozono dello strato superiore dell’atmosfera.

Classificazione secondo CLP

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Classificazione secondo CLP

Indicazioni di pericolo “H” nel CLP �� Frasi dirischio “R” nella Dir. 67/548/CE

Secondo il CLP, le indicazioni di pericolo sono le seguenti

H2xx per i PERICOLI FISICIH3xx per i PERICOLI PER LA SALUTEH4xx per i PERICOLI PER L’ AMBIENTE

ACQUATICO

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Corrispondenza tra H e HP

3. Novità e casi particolari

CARATTERISTICA Dec. 2008/98/CE Reg. UE 1357/14 Note

H1 – HP1“Esplosivo”

Nessun criterio disponibile

Definiti nuovi criteri applicabili dal 01.06.2015

H2 – HP2“Comburente”

Nessun criterio disponibile

Definiti nuovi criteri applicabili dal 01.06.2015

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Corrispondenza tra H e HP

CARATTERISTICA

Dec. 2008/98/CE Reg. UE 1357/14 Note

H3A /H3B –HP3“Infiammabile”

punto di infiammabilità < 55 °C+ altro….

rifiuto liquido il cui punto di infiammabilità < 60 °C oppure rifiuto di gasolio, carburanti diesel e oli da riscaldamento leggeri il cui punto di infiammabilità è superiore a 55 °C e inferiore o pari a 75 °C + altro….

Si amplia la famiglia dei rifiuti infiammabili

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Corrispondenza tra H e HP

CARATTERISTICA Dec. 2008/98/CE Reg. UE 1357/14 Note

H4 – HP4“Irritante ….”

Rientravano i rifiuti che contenevano:R41> 10%R36, R37 e R38>20%

La frase di rischio R37 (irritante vie respiratorie) corrispondente a H335 si trova, ora, nella caratteristica HP5

Alcuni rifiuti classificati con H4diventano HP5

H5 – HP5“Tossicità specifica per organi bersaglio..”(ex “nocivo”)

casistica analizzata dopo Alcuni rifiuti classificati con H5diventano HP6

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Corrispondenza tra H e HP

CARATTERISTICA Dec. 2008/98/CE Reg. UE 1357/14 Note

H6 – HP6“Tossicità acuta”(ex “tossico”)

molto tossiche in concentrazione totale > 0,1%

tossiche in concentrazione totale > 3%

Cambiano i limiti di concentrazione

Non c’è sempre corrispondenza tra H6 e HP6

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Corrispondenza tra H e HP

CARATTERISTICA Dec. 2008/98/CE Reg. UE 1357/14 Note

H7-HP7“Cancerogeno”

cancerogena (categorie 1 o 2) >0,1%

cancerogena (categoria 3) >1%

Sost. (Carc. 1A, Carc. 1B -H350) >0,1%

Sost. Carc. Cat. 2 –H351 > 1%

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Corrispondenza tra H e HP

CARATTERISTICA Dec. 2008/98/CE Reg. UE 1357/14 Note

H8-HP8“Corrosivo”

corrosive classificate come R35 >1%

corrosive classificate come R34 >5%

Corrosive H314 >5%

(H314 include sia la R34 che la R35)

Ne deriva che il limite è stato innalzato al 5% anche per quelle sostanze che erano R35

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Corrispondenza tra H e HP

CARATTERISTICA Dec. 2008/98/CE Reg. UE 1357/14 Note

H9-HP9“Infettivo”

Non era prevista alcuna indicazione

L'attribuzione della caratteristica di pericolo HP 9 è valutata in base alle norme stabilite nei documenti di riferimento o nella legislazione degli Stati membri

Per l’Italia si fa riferimento al DPR 254/03

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Corrispondenza tra H e HP

CARATTERISTICA Dec. 2008/98/CE Reg. UE 1357/14 Note

H10-HP10“Tossico per la riproduzione”

tossica per il ciclo riproduttivo R60 o R61 >0,5%

tossica per il ciclo riproduttivo R62 o R63 >5%

tossica per il ciclo riproduttivo H360 (sia R60 che R61) >0,3%

tossica per il ciclo riproduttivo H361 (sia R62 che R63) >3%

Il limite è stato abbassato al0,3% oppure 3% (anziché 0,5% oppure 5% )

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Corrispondenza tra H e HP

3. Novità e casi particolari

CARATTERISTICA Dec. 2008/98/CE Reg. UE 1357/14 Note

H11-HP11“Mutageno”

mutagena della categoria 1 o 2 classificata come R46 >0,1%

mutagena della categoria 3 classificata come R68 >1%

mutagena H340 (R46) >0,1%

mutagena H341 (R68) >1%

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Corrispondenza tra H e HP

CARATTERISTICA Dec. 2008/98/CE Reg. UE 1357/14 Note

H12 – HP12“Liberazione di gas a tossicità acuta”

Nessun criterio disponibile

Definiti nuovi criteri applicabili dal 01.06.2015

H13 – HP13«Sensibilizzanti»

Nessun criterio disponibile

Definiti nuovi criteri applicabili dal 01.06.2015

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Corrispondenza tra H e HP

CARATTERISTICA Dec. 2008/98/CE Reg. UE 1357/14 Note

H14 – HP14«Ecotossico»

casistica analizzata nel seguito

H15 – HP15“Rifiuto che non possiede … successivamente”

Nessun criterio disponibile

Definiti nuovi criteri applicabili dal 01.06.2015

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Caratteristiche di pericolo H5, H6 e HP5, HP6

Definizioni di H5 e H6 nel D. Lgs. 152/06, parte IV (fino al 31.05.2015):H5 «Nocivo»: sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi per la salute di gravità limitata;

H6 «Tossico»: sostanze e preparati (comprese le sostanze e i preparati molto tossici) che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi per la salute gravi, acuti o cronici e anche la morte;

Definizioni di HP 5 e HP 6 nel Regolamento 1357/2014 (dal 01.06.2015):

HP 5 “Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT )/Tossicità in caso di aspirazione”: rifiuto che può causare tossicità specifica per organi bersaglio con un'esposizione singola o ripetuta, oppure può provocare effetti tossici acuti in seguito all'aspirazione.

HP 6“Tossicità acuta”: rifiuto che può provocare effetti tossici acuti in seguito alla somministrazione per via orale o cutanea, o in seguito all'esposizione per inalazione.

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Caratteristiche di pericolo H5, H6 e HP5, HP6

• Molto tossici

• Tossici

• Nocivi

• Corrosivi

• Irritanti

• Sensibilizzanti

• Cancerogeni

• Mutageni

• Tossici per il cicloriproduttivo

Sparisce la definizione di <<nocivo>> e <<tossico>> o <<molto tossico>>:

Pericolo per la saluteNormativa CE

● Tossicità acuta● Corrosione/irritazione della pelle● Gravi danni agli occhi/irritazione occhi● Sensibilizzazione respiratoria o cutanea● Mutagenesi● Cancerogenesi (tossicità riproduttiva + cat. add.

Effetti allatamento)● Tossicità specifica organi bersaglio (STOT) –

singola exp.● Tossicità specifica organi bersaglio (STOT) –

exp. Ripetuta● Pericoli di aspirazione

Pericoli per la saluteRegolamento CLP

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Caratteristiche di pericolo H5, H6 e HP5, HP6

Cambiano completamente le definizioni.

Le differenze non consistono esclusivamente nella “definizione” ma anche nell’aspetto di “contenuto”

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Caratteristiche di pericolo H5, H6 e HP5, HP6

La precedente caratteristica di pericolo H5 (nocivo) veniva assegnata se il rifiuto conteneva:

- una o più sostanze classificate come nocive in concentrazione totale > 25%,

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Caratteristiche di pericolo H5, H6 e HP5, HP6

Per nocivo si intendeva una sostanza classificata come: “Xn”e

R20, R21, oppure R22

Nella tabella di conversione CLP le frasi di rischi o

R20, R21, R22 diventano: H332, H312, H302

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Caratteristiche di pericolo H5, H6 e HP5, HP6

Ma nel Reg. 1357/2014/UE le indicazioni di pericolo H332, H312, H302 non portano a classificare il rifiuto HP5

HP 5

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Caratteristiche di pericolo H5, H6 e HP5, HP6

nella tabella di conversione presente sul CLP le so stanze

R20, R21, R22 diventano: H332, H312, H302

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nella tabella di conversione presente sul CLP le so stanze

R20, R21, R22 diventano: H332, H312, H302

Caratteristiche di pericolo H5, H6 e HP5, HP6

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nella tabella di conversione presente sul CLP le so stanze

R20, R21, R22 diventano: H332, H312, H302

Caratteristiche di pericolo H5, H6 e HP5, HP6

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Caratteristica di pericolo H14 e HP14

Fino al 31/05/2015, Allegato D, parte IV del D. Lgs. 152/06:

Nelle more dell'adozione, da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di uno specifico decreto che stabilisca la procedura tecnica per l'attribuzione della caratteristica H14,

sentito il parere dell'ISPRA, tale caratteristica viene attribuita ai rifiuti sec ondo le modalità dell'accordo ADR per la classe 9 - M6 e M7.

Dal 01/06/2015 il Reg. 1357/2015/UE riporta:nei considerata (7) Per garantire l'adeguata completezza e rappresentatività anche per quanto riguarda

le informazioni sui possibili effetti di un allineamento della caratteristica HP 14 «ecotossico» con il regolamento (CE) n. 1272/2008, è necessario uno stu dio supplementare.

E

Nota finale: l’attribuzione della caratteristica di pericolo HP14 è effettuata secondo i criteri stabilitinell’allegato VI della Direttiva 67/548/CEE del Consiglio

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Caratteristica di pericolo HP14

La legge 06/08/2015 n. 125 di conversione del DL 78/2015 riporta che «la caratteristica di pericolo ecotossico deve essere attribuita

secondo dell’Accordo europeo per il trasporto delle merci pericolose (ADR) per la classe 9 –

M6 e M7»

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CORRETTA CLASSIFICAZIONE

Individuati i possibili codici a specchio che si possono attribuire al rifiuto che dobbiamo classificare, è necessario

• Individuare sostanze pericolose significative in base al ciclo produttivo

• Estrapolare dalle scheda di sicurezza/ banche dati o altro la classe e categoria di pericolo (per es. acute tox2 oral)e le indicazione di pericolo (per es. H300) di ogni singola sostanza

• Analisi per verifica supero valori di soglia e conteggi per limiti di concentrazione

CER CORRETTO

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Decisione 955/2014/UE

CLASSIFICAZIONE DI UN RIFIUTO COME PERICOLOSO

Una caratteristica di pericolo HP può essere valutata:• utilizzando la concentrazione di sostanze nei rifiuti (Reg.1357/2014/UE)• eseguendo una prova conformemente al Reg.440/2008/CE o altri metodi di prova riconosciuti

PREVALENZA DELLE PROVE

I metodi di prova

definiti risultano

difficilmente

dpplicabili alla

matrice rifiuti

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Decisione 955/2014/UE

I rifiuti contenenti dibenzo-p-diossine e i dibenzofuranipoliclorurati, DDT, clordano, esaclorocicloesani, dieldrin,endrin, eptacloro, esaclorobenzene, clordecone, aldrin,pentaclorobenzene, mirex, toxafene, esabromobifenilee/oPCB (sostanze organiche persistenti – POPs) devonoessere classificati come pericolosi quando tali sostanzesono presenti nel rifiuto in quantità superiori ai limiti diconcentrazione di cui all’allegato IV del Reg. 850/2004/CE(abrogato dal Reg. 1342/2014/UE che è entrato in vigore il18/06/2015)

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CONSEGUENZE ERRATA CLASSIFICAZIONE RIFIUTI

NON ESISTONO SANZIONI PER ERRATA CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI

PERO’

ERRATA CLASSIFICAZIONE COMPORTA ERRATA GESTIONE DI TUTTE LE FASI

SUCCESSIVE ALLA PRODUZIONE

SANZIONI AMMINISTRATIVE E/O PENALI

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ONERE CORRETTA CLASSIFICAZIONE SPETTA AL

PRODUTTORE,

IL QUALE E’ RESPONSABILE IN PRIMIS DELLA CORRETTA GESTIONE DEL SUO RIFIUTO:

-DEPOSITO TEMPORANEO

-ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI (registri, formulari, iscrizione SISTRI e compilazione documenti SISTRI)

-CESSIONE DEL PROPRIO RIFIUTO A TRASPORTATORE/ IMPIANTO DI DESTINO

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E’ ONERE, PERO’ DEI TRASPORTATORI/ IMPIANTI DI GESTIONE VERIFICARE, PER

QUANTO DI LORO COMPETENZA, CHE I RIFIUTI A LORO CONFERITI

CORRISPONDANO A QUANTO INDICATO NEL FORMULARIO.