CLASSE V: REPORTAGE DAL VIAGGIO DI ISTRUZIONE · Buongiorno. Io mi chiamo Francesco e oggi, insieme...

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CLASSE V: REPORTAGE DAL VIAGGIO DI ISTRUZIONE Buongiorno. Io mi chiamo Francesco e oggi, insieme ai miei compagni, vi voglio raccontare una storia, perché credo che quasi a tutti piacciano le storie. Ma questa non è una storia qualunque, questa è una storia reale! Tutto inizia il giorno 24 aprile 2012. E’ il giorno della gita scolastica sulla strada della Val di Non, una bella vallata quasi come la nostra, ma tutta coltivata a frutteti di mele. Davvero bello osservare i meli in fiore! A questo viaggio partecipavano tutte le classi quarte e le quinte della Valle. Il percorso era stato scelto dalle insegnanti di tedesco e di religione che volevano farci conoscere ambienti legati alla cultura tedesca e la storia di un missionario trentino vissuto tra il 1645 e il 1711 e che in America è considerato con grande onore uno dei padri fondatori dell’Arizona. La nostra prima visita è stata nel paese di nascita del missionario gesuita Padre Kino (Francesco Eusebio Chini) e il museo a lui dedicato. Il museo di P. Eusebio Chini a Segno Padre Kino svolse lavoro di cartografo, cosmografo, antropologo, agronomo,… Nel museo abbiamo potuto osservare gli strumenti originali da lui usati, le mappe da lui disegnate. Inoltre c’erano i costumi e gli utensili che testimoniano la vita e gli usi degli Indiani d’America. (Francesco)

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CLASSE V: REPORTAGE DAL VIAGGIO DI ISTRUZIONEBuongiorno. Io mi chiamo Francesco e oggi, insieme ai miei compagni, vi voglio raccontare una storia, perché credo che quasi a tutti piacciano le storie. Ma questa non è una storia qualunque, questa è una storia reale!Tutto inizia il giorno 24 aprile 2012. E’ il giorno della gita scolastica sulla strada della Val di Non, una bella vallata quasi come la nostra, ma tutta coltivata a frutteti di mele. Davvero bello osservare i meli in fiore!A questo viaggio partecipavano tutte le classi quarte e le quinte della Valle. Il percorso era stato scelto dalle insegnanti di tedesco e di religione che volevano farci conoscere ambienti legati alla cultura tedesca e la storia di un missionario trentino vissuto tra il 1645 e il 1711 e che in America è considerato con grande onore uno dei padri fondatori dell’Arizona.La nostra prima visita è stata nel paese di nascita del missionario gesuita Padre Kino (Francesco Eusebio Chini) e il museo a lui dedicato.

Il museo di P. Eusebio Chini a Segno

Padre Kino svolse lavoro di cartografo, cosmografo, antropologo, agronomo,… Nel museo abbiamo potuto osservare gli strumenti originali da lui usati, le mappe da lui disegnate. Inoltre c’erano i costumi e gli utensili che testimoniano la vita e gli usi degli Indiani d’America. (Francesco)

L’astrolabio e la bussola usate da P. Chini

Una delle mappe della Baja California disegnate da P. Chini

Dopo tre ore di viaggio in autobus, siamo arrivati a Segno, in Val di Non, al museo di Padre Eusebio Kino.Per prima cosa abbiamo fatto merenda, dopo la guida ci ha portato al secondo piano per farci vedere un filmato dedicato alla vita di Padre Kino; in seguito le guide hanno formato tre gruppi, per vedere tutto il museo.

Un gruppo è andato al piano inferiore, all’esterno (anche se quel giorno…nevicava!), per vedere la statua di P. Kino a cavallo, donata dalle autorità dell’Arizona al comune di Segno.

La statua equestre…sotto la neve!Un altro gruppo è andato a guardare e capire tutti i quadri e i dipinti, mentre l’ultimo gruppo si è recato in un’altra stanza del museo per osservare degli oggetti appartenuti o dedicati a P. Kino. A rotazione tutti i gruppi hanno potuto visitare l’intero museo.

Nella sala in cui ci hanno mostrato il video c’era un busto di padre Kino tutto fatto di chiavi messicane.Dopo aver visto alcune foto dell’inaugurazione della statua di Padre Kino a cavallo, visto che continuava a piovere e faceva freddo, siamo andati dai Frati Cappuccini di Sanzeno per consumare il pranzo al sacco. A Sanzeno abbiamo potuto vedere anche la basilica dei martiri Sisinio, Martirio e Alessandro, i primi a portare il cristianesimo in Trentino. (Stefano e Celeste)

Poi, durante il pomeriggio, noi di quinta siamo andati a visitare Castel Thun, che è uno dei più begli esempi di architettura castellana, situato in una bellissima posizione panoramica da cui è possibile dominare tutta la valle. Il castello era la residenza di una delle più potenti famiglie feudali del Trentino.E’ stato proprio interessante visitare questo piccolo feudo circondato da mura: proprio una piccola fortezza, un piccolo borgo con tutto quello che serviva.E’ stata proprio una bella gita, interessante e istruttiva, ed inoltre divertente perché sono stato con i miei compagni e ho anche fatto nuove amicizie. (Francesco)

Il Castel Thun a me è piaciuto molto, era molto grande e molto accogliente.Però quello che mi ha colpito subito è stata la sala delle armi: c’erano delle pistole, cannoni, scudi, elmi, lance e delle corazze che erano molto pesanti.Un’altra sala molto interessante è stata la cucina nuova perché era molto grande e piena di oggetti come due mega-fornelli,una piastra con gli stampini per fare la forma delle particole.All’esterno c’era un giardino enorme,c’erano ben quattro porte da oltrepassare; era molto pulito, molto curato e molto spazioso. (Nikolas)

IL PULEDRO E LA GITA!!!!Il giorno 24 aprile è nato Spank, il mio puledrino norico.Contemporaneamente, quel giorno c’era la gita in Val di Non, a Segno. Andando in corriera pensavo al povero Spank tutto bagnato e al freddo, avrei voluto “saltare” la gita e andare a coprirlo con un ombrello. Di lui ho perso il momento in cui si è alzato in piedi per succhiare il latte della mamma. Ho atteso molto la nascita di Spank, preparando i fiocchi rosa e azzurro. Assieme al nonno ho fatto un cavallo di legno che poi ho colorato.Quel giorno non ho potuto apprezzare molto la bellezza dei luoghi e le spiegazioni, perché ero con la testa vicino a Spank.Una cosa, però, mi ha colpita: il profumo di cirmolo nelle stanze dei Conti a Castel Thun.Poi, se ci penso, mi è piaciuta anche la storia di Padre Eusebio Francesco Chini, in particolare i 13.000 km circa percorsi a cavallo nel Messico e nell’Arizona.Chissà che anche io possa fare tutti quei chilometri in sella al mio piccolo e dolce Spank…

Eccolo il piccolo dolce Spank! (Stefania)

VIAGGIO IN PULLMAN, SOLA ANDATA…Il 24 aprile 2012 la classe quinta elementare di Mezzano con le classi quinte di Canal S. Bovo, Tonadico, Siror e S. Martino sono partite per la visita didattica a Castel Thun e al Museo di Padre Chino in Val di Non.Per noi di Mezzano il ritrovo per la partenza era dietro la scuola alle ore 6.30.

Martedì mattina io mi sono svegliato alle ore 5.00: la sera prima avevo messo la sveglia per alzarmi presto. Al mattino non avevo nemmeno voglia di alzarmi ma, pensando alla gita, sono subito uscito dal letto e ho fatto colazione insieme alla mia mamma.La giornata fin dal mattino era brutta e pioveva. Pensavo che, nonostante tutto, il viaggio in pullman sarebbe stato comunque bello. Infatti è andato bene. Io ero seduto vicino ad A. ed abbiamo chiacchierato quasi tutto il viaggio. I nostri discorsi riguardavano la gita e come si sarebbe svolta.A. era la prima volta che visitava Castel Thun ed era curiosa di conoscere il posto. Per me non era una novità perché ci ero già stato con la mia famiglia e mi ricordavo come era fatto.Dopo un po’ A. ha smesso di parlare con me e ha iniziato a giocare per conto suo. Allora io ho guardato fuori dal finestrino e ho ammirato la natura con i suoi alberi, prati, laghi e paesaggi diversi. Ma continuava a piovere, a volte forte a volte un po’ meno. I bambini sulla corriera chiacchieravano allegramente e non facevano caso alla pioggia, tutti stavano seduti al loro posto.Dietro di me c’era L. con R., ma non li sentivo parlare, forse dormivano!Ma ad un certo punto ho sentito sulle mie braccia alcune goccioline dall’odore nauseante: L. stava vomitando!La maestra M. si è subito avvicinata e lo ha aiutato a pulirsi. Sentendo l’odore veniva anche a me da vomitare, ma mi trattenevo e intanto pensavo: “Povero L.!”.Finalmente, senza altri incidenti, siamo arrivati a destinazione.

(Thomas)