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CIVICO CIMITERO DI CREMONA LAVORI DI RISANAMENTO E CONSOLIDAMENTO STATICO DEL SOLAIO DEL PIANO TERRA DEL CORPO A DEI CHIOSTRI MULTIPIANO PROGETTO ESECUTIVO Il Progettista (arch. Ruggero Carletti) Progetto validato ai sensi dell'art.26 D.Lgs. 50/2016 DOCUMENTO FIRMATO DIGITALMENTE AI SENSI DEL TESTO UNICO DPR 445/2000 E DEL DLGS 82/2005 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Responsabile del Procedimento: Ing. Marco Pagliarini Progettista architettonico: arch. Ruggero Carletti Progettista strutture: Ing. Gianni Morandi Collaboratori: geom. Massimiliano Antoniotti – geom. Pietro Anglois CUP D14E16000430004 POP 2016/08.03.01 Pag. 1 di 28

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CIVICO CIMITERO DI CREMONALAVORI DI RISANAMENTO E

CONSOLIDAMENTO STATICO DEL SOLAIODEL PIANO TERRA DEL CORPO A DEI

CHIOSTRI MULTIPIANO

PROGETTO ESECUTIVO

Il Progettista

(arch. Ruggero Carletti)

Progetto validato ai sensi dell'art.26D.Lgs. 50/2016

DOCUMENTO FIRMATO DIGITALMENTE AI SENSI DEL TESTO UNICO DPR 445/2000 E DEL DLGS 82/2005

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

Responsabile del Procedimento: Ing. Marco PagliariniProgettista architettonico: arch. Ruggero CarlettiProgettista strutture: Ing. Gianni MorandiCollaboratori: geom. Massimiliano Antoniotti – geom. Pietro Anglois

CUP D14E16000430004 POP 2016/08.03.01

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1) Introduzione

2) Identificazione e descrizione dell'opera2.1 Ubicazione del cantiere2.2 Descrizione sintetica dell'opera2.3 Elenco delle lavorazioni2.4 Contesto ambientale2.5 Layout del cantiere

3) Anagrafica di cantiere

4) Telefoni di emergenza

5) Area del cantiere5.1 Caratteristiche dell'area di cantiere5.2 Rischi esterni all'area di cantiere5.3 Rischi trasmessi all'area circostante

6) Organizzazione del cantiere6.1 Modalità per le recinzioni, gli accessi e le segnalazioni6.2 Servizi igienico-assistenziali6.3 Viabilità principale di cantiere6.4 Viabilità esterna al cantiere6.5 Impianti e reti di alimentazione6.6 Impianti di illuminazione6.7 Impianti di terra e di protezione6.8 Impianto idrico e produzione acqua calda6.9 Modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali6.10 Dislocazione degli impianti di cantiere6.11 Dislocazione delle zone di carico e scarico6.12 Dislocazione delle zone di deposito6.13 Gestione dei rifiuti in cantiere

7) Informazioni di carattere generale7.1 Informazioni generali su rischi e scala di valutazione7.2 Rischi particolari presenti in cantiere e relative misure di protezioneRischi e misure di protezione contro i rischi provenienti dall'ambiente esternoRischi e misure di protezione per elettrocuzioneRischi e misure di protezione per esposizione a vibrazioni Rischi e misure di protezione per esposizione a campi magneticiRischi e misure di protezione per esposizione a radiazioni otticheRischi e misure di protezione per esposizione ad agenti chimici pericolosiRischi e misure di protezione per esposizione all’amiantoRischi e misure di protezione per esposizione ad agenti biologiciRischi e misure generali di protezione contro il rischio di seppellimentoRischi e misure generali di protezione contro il rischio di annegamentoRischi e misure generali di protezione contro il rischio di caduta dall'altoRischi e misure di sicurezza contro il rischio di caduta di materiali dall'altoRischi e misure generali di sicurezza in caso di estese demolizioniRischi e misure di sicurezza contro i rischi di incendio o esplosioneRischi e misure di protezione connesse alla presenza di linee aeree o interrateRischi e misure di protezione contro gli sbalzi eccessivi di temperaturaRischi e misure di protezione per eventuale presenza di gru interferentiInformazioni generali in relazione agli eventi atmosfericiProcedure da seguire in caso di condizioni atmosferiche avverse.7.3 Individuazione, analisi e valutazione dei rischi da interferenza7.4 Valutazione dei rischi

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7.5 Valutazione del rischio rumore7.6 Sorveglianza sanitaria

8) Cooperazione, informazione e coordinamento8.1 Coordinamento generale8.2 Uso comune delle attrezzature

9) Gestione dei mezzi di protezione collettiva9.1 Attrezzature di primo soccorso9.2 Avvisatori acustici9.3 Iluminazione di emergenza9.4 Mezzi estinguenti

10) Segnaletica di sicurezza

11) Organizzazione dei servizi di emergenza e pront o soccorso

12) Pianificazione dei lavori12.1 Interferenze tra le lavorazioni e misure di prevenzione e protezione12.2 Misure aggiuntive di prevenzione e protezione per lavori fuori dall’area principale dicantiere con eventuale presenza di estranei al cantiere.

13) Stima dei costi per la sicurezza

14) Considerazioni aggiuntive14.1 Competenze ai fini della sicurezza ai sensi del Dlgs 81/2008

Allegati: allegato 1) Diagramma di Gantallegato 2) Layout di cantiere

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1) Introduzione

Il presente PSC è redatto dal Coordinatore per la Sicurezza in fase progettuale (CSP) inconformità alle disposizioni dell'articolo 91 e dell'allegato XV del D. Lgs. 81/2008. Esso rappresenta il documento progettuale della sicurezza nel cantiere individuato, e cioè, ildocumento nel quale il CSP ha individuato, analizzato e valutato tutti gli elementi chepossono influire sulla salute e sicurezza dei lavoratori prima dell'inizio dei lavori per l'operaoggetto di realizzazione.Il PSC contiene tutte le informazioni, le valutazioni e le misure richieste per legge o ritenutenecessarie dal CSP per assicurare la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nelcantiere in oggetto. E’ il risultato di scelte progettuali e organizzative attuate in conformitàall’articolo 100 del D.Lgs. 81/2008.Contiene inoltre la stima dei costi della sicurezza, effettuata secondo le disposizionidell'articolo 100 e del punto 4 allegato XV del D.Lgs 81/2008 ed il cronoprogramma dei lavoriin cui sono indicate, in base alla complessità dell'opera, le lavorazioni, le fasi, la lorosequenza temporale e la loro durata.

2) Identificazione e descrizione dell'opera

Natura dell’opera: Interventi di risanamento e consolidamento statico.

Data prevista inizio lavori: 06/02/2017

Importo lavori: € 110.138,96 di cui € 2.666,00 per la sicurezza

Entità presunta uomini-giorni: 194

Durata prevista dei lavori giorni: 80 giorni

Numero massimo di lavoratori: 6

2.1 Ubicazione del cantiere

Civico Cimitero - via Cimitero 1 - Cremona

2.2 Descrizione sintetica delle opere

L'appalto ha per oggetto la manodopera, le provviste, le prestazioni e le forniture occorrentiall’esecuzione delle seguenti opere di risanamento e consolidamento del solaio del pianoterra del corpo A dei chiostri multipiano del Civico Cimitero di Cremona di proprietà delComune di Cremona:

Le opere principali da eseguire sono di seguito elencate:

• Allestimento cantiere

• Risanamento e ricostruzione delle sezioni in c.a. delle strutture portanti orizzontali (travi e travetti del solaio in latero-cemento);

• Esecuzione di consolidamenti delle strutture portanti orizzontali in c.a. (travi e travettidel solaio in latero-cemento) tramite l'utilizzo di fibre di carbonio;

• Ricostruzione dei frontalini delle bocche lupaie e relativa protezione con scossaline inlamiera zincata preverniciata;

• Reimpermeabilizzazione delle bocche lupaie;

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• Trattamento protettivo impermeabilizzante della pavimentazione in marmo del pianoterra, previa preparazione e riparazione delle superfici;

• Smobilizzo cantiere

2.3 Elenco delle lavorazioni

Allestimento cantiere

- montaggio opere provvisionali e attrezzature;- montaggio delimitazioni;- scarico e posizionamento baracca;- realizzazione impianti e allacciamenti al servizio del cantiere;

Opere edili ed affini

- smontaggio e rimontaggio finale lastre loculi;- demolizione listelli di marmo;- demolizione fondelli travetti solaio;- asportazione calcestruzzo ammalorato e pulizia armature travetti del solaio, travi in c.a. efrontalini bocche lupaie;- ricostruzione delle sezioni dei travetti del solaio, delle travi e dei frontalini delle bocchelupaie tramite utilizzo di malta tixotropica fibrorinforzata previo trattamento dei ferrid'armatura con apposita malta anticorrosiva;- consolidamenti travetti del solaio e travi con utilizzo di fibre di carbonio;- posa di lattoneria sui frontalini delle bocche lupaie;- esecuzione di protezione impermeabile del pavimento del piano terra previa preparazionedel supporto tramite riparazioni localizzate e pulizia finale;- reimpermeabilizzazione delle bocche lupaie con membrana liquida poliuretanico-bituminosa.

Opere da elettricista- smontaggio linee elettriche, apparecchi illuminanti ecc.

Smobilizzo cantiere

- smontaggio opere provvisionali e attrezzature;- smontaggio delimitazioni;- smontaggio, carico e trasporto baracca, wc;- smontaggio impianti al servizio del cantiere;- pulizie finali.

2.4 Contesto ambientale

I Civici Cimiteri sono ambienti di lavoro dove vengono svolte diverse attività lavorativecommissionate da soggetti diversi.

A seguito di ciò, le imprese esecutrici potrebbero avere interferenze nell'esercizio enell'organizzazione delle attività di cantiere.Di seguito si riportano le attività lavorative che potrebbero essere svolte nel Civico Cimiteroin concomitanza con i lavori oggetto dell’appalto:

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· Attività cimiteriali propriamente dette quali esumazioni, tumulazioni, cremazioni ecc.,svolte dal Comune di Cremona tramite gli operatori cimiteriali;

· Cerimonie e funzioni funebri commissionate a imprese funebri dai parenti dei deceduti;

· Attività di pulizia degli ambienti svolte da cooperativa appositamente selezionata eincaricata dal Comune di Cremona;

· Lavori da marmista per conto di privati (concessionari) o per conto del Comune diCremona;

· Lavori di manutenzione ordinaria edile, impiantistica, ecc. per conto di privati(concessionari) o per conto del Comune di Cremona;

· Cantieri edili allestiti per eseguire lavori commissionati da privati (concessionari) o dalComune di Cremona;

· Altre attività che potrebbero essere svolte per il manifestarsi di esigenze particolari(rilievi, sopralluoghi, sondaggi);

· Attività amministrative svolte presso gli uffici posti all’ingresso di Via Cimitero 1 e al Poloper la cremazione.

Ovviamente, oltre alle attività lavorative, il Civico Cimitero è oggetto di visita costante daparte dei cittadini.

Si dovranno, quindi, valutare attentamente tutte le situazioni di possibile rischio diinterferenza e adottare tutte le misure di protezione e prevenzione.

Si segnala inoltre che i Civici Cimiteri sono aperti i giorni feriali dalle ore 8,00 alle ore 18,00 ei giorni festivi dalle ore 8,00 alle ore 12,00 e dalle ore 14,00 alle ore 18,00.

2.5 Layout del cantiere

Nell’allegato 2) Layout di cantiere, sono riportate tutte le informazioni relative ai seguentiaspetti:

- delimitazioni area di cantiere;

- accessi e viabilità interna ed esterna;

- box spogliatoio;

- posizione tettoia di protezione betoniera a bicchiere;

- punto di consegna impianti;

- zone di carico e scarico;

- zone di deposito materiali;

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- zone raccolta rifiuti;

- impianti esistenti;

3 Anagrafica di cantiere

Committente

Comune di Cremona

Responsabile Unico del Procedimento

Ing. Marco Pagliarini del Comune di Cremona

Coordinatore per la Sicurezza in fase di progettazi one ed in fase di esecuzione

Arch. Ruggero Carletti del Comune di Cremona

Direttore dei Lavori

Arch. Ruggero Carletti del Comune di Cremona

Direttore OperativoGeom. Massimiliano Antoniotti del Comune di Cremona

Per la parte interessata dai lavori

Datore di Lavoro Marco Pagliarini tel. 0372/407549

Responsabile Servizi Cimiteriali : Antonella Zangrandi tel. 0372/407362

Medico Competente Giuliano Rigoni della società SI.AM srl sede di Cremona

RLS Ferrari Roberto, Bricchi Luigi, Barbara Galli tel. 0372/407608/ 0372 36364

RSPP Alessandra Scaltriti tel. 0372/407620

NUMERI DI SOCCORSO INTERNO COMUNE DI CREMONA

Polizia Municipale tel. 0372/407427 Centralino Comune di Cremona tel. 0372/4071fax 0372 407260

Servizio Cimiteriale tel. 0372/ 407387

Per la parte esecutrice

Impresa esecutrice:

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Imprese subappaltatrici e subaffidatari:

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________Lavoratori autonomi:

_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

4) Telefoni d'emergenza

I telefoni per le emergenze sono:

- Polizia di stato 0372 4881- Carabinieri 112- Polizia Municipale 0372 407427- Pronto soccorso 0372 434 445- Vigili del Fuoco 115- Servizio di emergenza sanitaria 118.

5) Area del cantiere

5.1 Caratteristiche dell'area di cantiereLe aree sulle quali sono previsti gli interventi sono al piano terra e al piano interrato del corpoA del chiostro multipiano. Il piano terra è facilmente accessibile dagli ingressi pedonale ecarraio dell'edificio mentre il piano interrato è accessibile dalla scala e dal montacarichi diservizio.

Per una maggiore e puntale analisi si rimanda all'allegato 2) layout di cantiere

5.2 Rischi esterni all'area di cantiere

• I rischi esterni all’area di cantiere sono:

- collisione sulle vie di uscita delle aree carrabili;

- collisione nell’area cimiteriale tra i veicoli della ditta e quelli dei visitatori (autorizzatiall’accesso per vari motivi), operatori cimiteriali, altre ditte;

- investimento operatori della ditta quando coadiuvano il conducente dei mezzi di servizio inprossimità degli ingressi all’area di cantiere ;

- investimento pedoni all’interno delle aree cimiteriali;

• Le misure di sicurezza da adottare per i rischi sopra citati sono:

- segnalare adeguatamente in esterno l’uscita di veicoli;

- il conducente dei veicoli nelle manovre con mezzi ingombranti, deve essere coadiuvato damoviere;

- posare lungo i percorsi quando necessario idonea segnaletica;

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- nell’area cimiteriale procedere con i veicoli alla velocità dei pedoni .

Al momento non si segnalano nelle immediate vicinanze cantieri in corso; eventualivariazioni dovranno essere tempestivamente segnalate al CSE per pianificare adeguatemisure di sicurezza.

Nel caso di rischi imminenti che non consentono indugi, l’impresa dovrà adottare tutte lemisure necessarie per tutelare l’incolumità di persone e cose ed informare tempestivamenteil CSE.

5.3 Rischi trasmessi all'area circostante

I rischi presi in considerazione ed analizzati sono di seguito descritti.

• Caduta di materiali all'esterno del cantiere

Le zone di confine con aree dove è possibile il passaggio o la presenza di persone, sarannoopportunamente delimitate.

• Trasmissione di agenti inquinanti

Non è previsto in questa fase l’utilizzo in cantiere di agenti chimici altamente inquinanti,pertanto è da escluderne la possibile trasmissione all'esterno.

• Propagazione di incendi

In fase di progetto è stato ipotizzato che il pericolo di incendio in cantiere per le lavorazioni èbasso, ciò nonostante nei punti dove si potranno svolgere anche saltuariamente lavorazionecon fiamma libera saranno collocati nelle vicinanze un estintore e la segnaletica. Le dittedovranno mettere in atto una sorveglianza specifica da attuarsi durante le operazioni chepossono innescare l’incendio e propagarlo verso l’esterno. A tutte le ditte si rimanda alrispetto di quanto previsto nel Dlgs 81/2008 art. 46 ( prevenzione incendi ).

• Propagazione di rumori molesti

La propagazione dei rumori verrà ridotta al minimo adottando le seguenti misure: adozione dimetodi di lavoro che implicano una minor esposizione al rumore; scelta di attrezzature dilavoro adeguate al lavoro da svolgere che emettano il minor rumore possibile; uso diattrezzature adeguate allo scopo; corretto utilizzo delle stesse; corretta manutenzione delleattrezzature, ecc.

• Propagazione di fango o polveri Durante le demolizioni e gli scavi, verranno irrorate con acqua le parti da demolire e scavarese polverose, in modo tale che le polveri non si propaghino all'esterno. Inoltre in caso dipioggia e in presenza di fango, i conducenti dei mezzi che escono dal cantiere, laverannocon getto d'acqua le ruote per evitare che il fango invada la sede stradale della pubblica via.

Tutte le lavorazioni, lo stoccaggio di materiali, la sosta di mezzi meccanici, macchine edattrezzature dovranno essere effettuate all’interno dell’area di cantiere adeguatamentedelimitata dalla recinzione.

6) Organizzazione del cantiere

6.1 Modalità per le recinzioni, gli accessi e le se gnalazioniLa recinzione dell’area di cantiere, di altezza non inferiore a due metri, è costituita dapannelli in acciaio zincato modulare posati su basamento in blocchi di cls e opportunamentecollegati e fissati tra loro, e soprastante telo di polietilene antipolvere.

Gli accessi, che avranno le stesse caratteristiche, saranno dotati di chiusura con catena elucchetto e adeguata segnaletica.

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Su tutte le delimitazioni saranno installati i cartelli di divieto e di avviso previsti per legge.

6.2 Servizi igienico-assistenziali

Nell’area di cantiere sono previsti i seguenti servizi igienico assistenziali:

- un box prefabbricato in vetroresina autoportante adibito a wc chimico;

Non è previsto il consumo dei pasti in cantiere vista la presenza nelle immediate vicinanze didiversi punti di ristoro ai quali la ditta può far riferimento.

Saranno utilizzati i servizi igienici al piano terra dell'edificio per tumulazioni posto nelleimmediate vicinanze.

6.3 Viabilità principale di cantiere

L’accesso dei veicoli al cantiere, deve essere limitato ai mezzi e per la durata necessaria allosvolgimento delle fasi lavorative. Lo stazionamento all’interno dell’area di cantiere, potràavvenire solo se lo spazio è sufficiente in prossimità dell’ingresso e in posizione tale da nonintralciare il transito e la manovra per l’ingresso e l’uscita degli altri veicoli.

Il conducente durante le manovre di ingresso e uscita dall’area di cantiere dovrà esserecoadiuvato dal moviere a terra.

Tutti i percorsi, devono essere liberi e sgombri da materiale e attrezzature che possanointralciare il passaggio sia durante le normali operazioni sia in caso di esodo per emergenze.Tutti gli eventuali ostacoli che possono essere fonte di pericolo per i lavoratori devono essereadeguatamente segnalati se non è possibile rimuoverli.

6.4 Viabilità esterna al cantiere

Come previsto dal layout allegato, al Cimitero si accede da via Boschetto, tramite un varcocarrabile chiuso con catena e lucchetto, che normalmente viene utilizzato comeingresso/uscita di servizio della ditta addetta alla raccolta dei rifiuti differenziati. Dall’accessodi via Boschetto, si accede all’area di cantiere percorrendo i viali interni, che sopportano unmodesto traffico pedonale e veicolare.

6.5 Impianti e reti di alimentazione

Il cantiere sarà dotato dell’impianto elettrico e di quello di acqua potabile che verranno spillatida punti presenti nelle vicinanze del cantiere. Le linee di spillamento con le relativesottomisure per la rilevazione dei consumi, che poi verranno addebitati alla ditta, sarannoposate a cura e spesa della ditta appaltatrice.

6.6 Impianti di illuminazione

Dove e quando necessario l'impresa provvederà, a sua cura e spese, ad allestire unadeguato impianto d'illuminazione al servizio del cantiere.

6.7 Impianti di terra e di protezione

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Gli impianti devono essere realizzati a regola d’arte ed adeguatamente segnalati. La dittadovrà fornire adeguata documentazione di progetto, dichiarazione di conformità e denunciapresso gli Enti.

6.8 Impianto idrico e produzione acqua calda

Il cantiere sarà dotato di acqua potabile corrente fredda.

6.9 Modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali

Tutti i mezzi per la fornitura dei materiali dovranno accedere all’area di cantiere dall'accessocarraio di via Boschetto per poi percorrere i viali interni del Cimitero come da layout allegato. I mezzi di fornitura dei materiali dovranno stazionare all’interno della delimitazione delcantiere.Sarà cura della ditta coadiuvare con moviere a terra l’autista durante le manovre all’internodel cantiere e in ingresso e uscita.Le aree antistanti l’accesso al cantiere non dovranno essere occupate dai veicoli della ditta.

6.10 Dislocazione degli impianti di cantiere

Nel layout di cantiere allegato 2) è segnalato il punto di consegna dell’energia elettrica edacqua da cui l'impresa partirà per la realizzazione degli impianti di cantiere.La dislocazione degli impianti e dei quadri di comando sarà in base alla posizione definitivadei baraccamenti. Gli impianti dovranno essere realizzati a regola d’arte, in base a progetto,con dichiarazione di conformità e segnalazione agli Enti preposti.

6.11 Dislocazione delle zone di carico e scarico

Nel layout di cantiere allegato 2) è individuata la zona di carico e scarico del materiale. Nellospazio libero è consentita la sosta del mezzo solo per il tempo necessario al carico e alloscarico.Detta zona è mantenuta libera e non deve essere occupata da attrezzature o da materiali dirisulta.Nel caso la zona non possa essere utilizzata per lo scarico, l’individuazione di un’altra zona èeseguita a cura del responsabile del cantiere, previa richiesta al CSE.

6.12 Dislocazione delle zone di deposito

Nel layout di cantiere allegato 2) sono individuate le zone di deposito.L'impresa deve considerare opportunamente la viabilità interna ed esterna, le areelavorative, l'eventuale pericolosità dei materiali ed i problemi di stabilità del terreno.Le arre di deposito dovranno essere opportunamente delimitate.E’ severamente vietato appoggiare materiali e quant’altro alle recinzioni.Accatastamento materiali: l'altezza massima per le cataste deve essere valutata in funzionedella sicurezza al ribaltamento, dello spazio necessario per i movimenti e della necessità diaccedere per l'imbraco; le cataste non devono appoggiare o premere su pareti non idonee asopportare sollecitazioni.Occorre utilizzare adeguate rastrelliere per lo stoccaggio verticale dei materiale (lamiere,lastre o pannelli). Le scorte di reattivi e solventi vanno tenuti in un area fresca, aerata eprotetta dalle radiazioni solari.

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Se si dovessero riscontrare delle problematiche di stoccaggio, i materiali dovranno esseretrasportati in cantiere giornalmente o settimanalmente in funzione delle lavorazioni dacompiersi.Gli impalcati dei ponteggi, e le relative zone di passaggio, dovranno essere mantenutesgombre da materiali ed attrezzature non più in uso; i materiali eventualmente depositati sulponteggio dovranno essere quelli strettamente necessari per l'andamento dei lavori e nelrispetto dei carichi massimi ammissibili.Movimentazione dei carichi: per la movimentazione dei carichi dovranno essere usati, quantopiù possibile, mezzi ausiliari (argani, ecc) atti ad evitare o ridurre le sollecitazioni sugliaddetti. Al manovratore del mezzo di sollevamento o trasporto dovrà essere garantito ilcontrollo delle condizioni di tutto il percorso, anche con l'ausilio di un eventuale aiutante. Ipercorsi per la movimentazione dei carichi sospesi dovranno essere scelti in modo daevitare, quanto più possibile, che essi interferiscano con zone in cui si trovino persone;diversamente la movimentazione dei carichi dovrà essere opportunamente segnalata al finedi consentire il loro spostamento.

6.13 Gestione dei rifiuti in cantiere

Tutti i tipi di rifiuti devono essere raccolti stoccati e trasportati nella stretta osservanza delleleggi vigenti in materia. Le macerie provenienti dalle demolizioni dovranno essere avviate allo smaltimento indiscarica il prima possibile, evitando il deposito nell’area di cantiere se non per lo strettotempo necessario al raggiungimento del quantitativo trasportabile dal singolo veicolo. Tutti gli altri rifiuti, durante il tempo di permanenza in cantiere devono essere depositati inun'area delimitata e segnalata attraverso apposita cartellonistica, dove deve essere indicatoil cod. CER del rifiuto e la descrizione dello stesso.

7) Informazioni di carattere generale7.1 Informazioni generali sui rischi e scala di val utazione Per una comprensione della valutazione dei rischi si riportano alcune informazioni ritenuteutili.

• Termini e definizioni in tema di sicurezza

pericolo : proprietà o qualità intrinseca di una determinato fattore avente il potenziale dicausare danni;

rischio: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizionid’impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla lorocombinazione;

valutazione del rischio: valutazione globale della probabilità e della gravità di possibililesioni in una situazione pericolosa finalizzata a scegliere le adeguate misure di sicurezza;

infortunio: evento non desiderato che può portare al decesso, alla malattia, a lesioni, dannio altre perdite;

individuazione del pericolo: processo di riconoscimento e di definizione dell'esistenza edelle caratteristiche di un pericolo;

incidente: evento non pianificato che ha la potenzialità di produrre un infortunio (unincidente in cui non accadono malattie professionali, lesioni, danni o altre perdite è anchechiamato “quasi incidente”);

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non conformità : ogni deviazione da standard di lavoro, pratiche, procedure, regolamenti,prestazioni del sistema di gestione, ecc. che potrebbe direttamente o indirettamente portarea lesioni, malattie, danni alla proprietà, danni all’ambiente di lavoro o ad una lorocombinazione;

sicurezza: assenza di rischio non tollerabile;

rischio tollerabile : il rischio ridotto ad un livello tale da essere sopportatodall’organizzazione, tenuto conto degli obblighi legislativi e della propria politica di gestione;

rischi trasversali organizzativi : sono i rischi che derivano da fattori organizzativi, gestionalio comunque connessi alla organizzazione del lavoro e delle mansioni anche in relazione agliambienti e ai fattori collaterali connessi all’espletamento delle mansioni;

rischi infortunistici : sono rischi che determinano pericoli per la sicurezza del lavoratori(rischio di incendio, rischi meccanici, esplosione ecc.);

rischi igienico ambientali : sono rischi che determinano pericoli per la salute e che derivanodall’esposizione ad agenti di rischio chimico, fisico o biologico.

• Scala delle probabilità “P” di accadimento di un determinato evento

La probabilità “P” di accadimento di un determinato evento è espresso in una scala di valorida 1 a 4.

Valore Livello Definizioni/criteri

4 Altamente

probabile

• Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi deldanno ipotizzato per i lavoratori.• Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevati nel luogo dilavoro in ambienti simili o situazioni operative simili• Il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbealcuno stupore tra gli altri lavoratori.

3 Probabile• La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto.• E’ noto qualche episodio in cui alla mancanza rilevata ha fatto seguito il danno.• Il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe una moderata sorpresa.

2 Poco probabile• La mancanza rilevata può provocare un danno al contemporaneo verificarsi di particolari condizioni.• Sono noti solo rari episodi già verificatisi.• Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe una discreta sorpresa.

1 Improbabile• La mancanza rilevata può provocare un danno per concomitanza di più eventi poco probabili indipendenti.• Non sono noti episodi già verificatisi.• Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità.

• Scala dell’entità del “Danno”in relazione alla tipologia di rischio

L’entità del danno “D” in relazione alla tipologia di rischio è espressa in una scala di valori da 1 a 4.

Valore Livello Definizioni/criteri

4 Gravissimo• Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti anche letali o che possono determinare una condizione di invalidità permanente.• Infortuni o patologie di carattere fisico e/o psicofisico croniche con effetti totalmente invalidanti.

3 Grave• Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale.

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• Infortuni o patologie di carattere fisico e/o psicofisico croniche con effetti parzialmente invalidanti.

2 Medio• Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile.• Infortunio o patologie di carattere fisico e/o psicofisico croniche con effetti reversibili.

1 Lieve• Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile.• Piccoli Infortuni o patologie di carattere fisico rapidamente reversibili.

• Determinazione del valore del rischio

Definiti il danno e la probabilità, il rischio viene determinato mediante la formula R = P x Ded è indicato nella tabella grafico - matriciale, avente in ascisse la gravità del danno attesoed in ordinate la probabilità del suo verificarsi.

Matrice valutazione del rischio R = P x D

P-

Pro

babi

lità 4 4 8 12 16

3 3 6 9 12

2 2 4 6 8

1 1 2 3 4

1 2 3 4

D - Danno

I rischi che possono provocare i danni più gravi occupano in tale matrice le caselle in alto a destra (probabilità elevata, danno gravissimo), quelli minori le posizioni più vicine all’origine degli assi (danno lieve, probabilità trascurabile), con tutta la serie di posizioni intermedie facilmente individuabili.

• Attuazione di misure di prevenzione e protezione in relazione alla valutazione dei rischi.

La valutazione del Livello di Rischio “R” comporta l’attuazione di misure di prevenzione e protezione.

R > 8 Azioni correttive indilazionabili Priorità P1

4 ≤ R ≤ 8 Azioni correttive necessarie da programmare con urgenza Priorità P2

2 ≤ R ≤ 3 Azioni correttive e/o migliorative da programmare nel breve medio termine Priorità P3

R = 1 Azioni migliorative da programmare non richiedenti un intervento immediato

Priorità P4

Questa permette di individuare una corrispondente scala di priorità degli interventi “Pi” da attuare o porre in essere al fine di ridurre in modo sensibile il livello di rischio.

• Priorità nella realizzazione degli interventi

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P1 ElevatissimaPriorità

Non conformità che implica la sussistenza di una condizione di rischio grave edimminente per i lavoratori. Richiedono interventi urgenti poiché oltre a creare i presupposti perl’accadimento di un possibile infortunio prefigurano per il Datore di Lavorosanzioni

P2 Alta Priorità Non conformità che implica la sussistenza di una condizione di rischio grave manon imminente per i lavoratori, e che potrebbe causare danni con un elevatogrado di inabilità o determinare patologie dagli effetti invalidanti permanenti.Richiedono interventi a medio termine poiché configurano condizioni di pericoloe/o violazioni alle norme di sicurezza con conseguente responsabilità delDatore di Lavoro

P3 Media Priorità Non conformità di carattere tecnico/documentale derivante dall'aggiornamentoe/o dall'evoluzione della normativa tecnica di riferimento e non implicantel’insorgere di particolari condizioni di rischio per la sicurezza e la salute deilavoratori.Gli interventi di adeguamento corrispondenti al presente livello di prioritàpossono essere programmati nel tempo in funzione della fattibilità degli stessi.

P4 Bassa Priorità Il seguente indice di priorità corrisponde più che ad una non conformitàspecifica ad uno stato di fatto che, pur rispondente alla normativa di igiene esicurezza, evidenzia la necessità di essere migliorato ed ottimizzato.Gli interventi di adeguamento corrispondenti, di tipo organizzativo e tecnico,verranno programmati nel tempo con il fine di elevare il livello di prevenzione eottimizzare lo stato dei luoghi e le procedure di lavoro.

7.2 Rischi particolari presenti in cantiere e relat ive misure di protezione

La valutazione dei rischi fatta dai datori di lavoro ai sensi del Dlgs 81/2008 art. 28(valutazione dei rischi) deve essere recepita nel POS consegnato al CSE, nella quale oltread illustrare i rischi rilevati, siano riportati le misure di prevenzione e di protezione da attuare,i DPI, il programma per migliorare nel tempo i livelli di sicurezza, le procedure perl’attuazione delle misure con i ruoli per l’attuazione, i nominativi del rappresentante deilavoratori, RSPP, l’individuazione delle mansioni che espongono i lavoratori a rischi specifici.

Rischi e misure di protezione contro i rischi prove nienti dall'ambiente esternoNelle vicinanze non sono insediate attività pericolose, pertanto al momento non si segnalanorischi provenienti dall’ambiente esterno. Eventuali variazioni dovranno essere tempestivamente segnalate al CSE per pianificareadeguate misure di sicurezza. Nel caso di rischi imminenti che non consentono indugi, l’impresa dovrà adottare tutte lemisure necessarie per tutelare l’incolumità di persone e cose ed informare tempestivamenteil CSE.In linea generale si prescrive di operare ed accedere solo negli spazi assegnati, nonutilizzare prodotti, impianti e attrezzature di altre ditte. Perimetrare e segnalare le zone diintervento potenzialmente rischiose.

Rischi e misure di protezione per elettrocuzione Considerate le tipologie di lavorazione previste, esiste il rischio di elettrocuzionerelativamente alle fasi di rimozione e posa degli apparecchi illuminanti e delle linee elettrichedi alimentazione. I datori di lavoro dovranno attenersi a quanto stabilito dal D.Lgs. 81/2008Titolo III uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, Capo IIIImpianti e apparecchiature elettriche. In particolare si impone il sezionamento dell’impiantoprima di procedere alla rimozione delle apparecchiature elettriche, segnalare sul quadro talecircostanza, chiudere a chiave il quadro elettrico.

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Rischi e misure di protezione per esposizione a vib razioni Considerato il tipo di lavorazioni, si prevede l’uso di strumenti vibranti, pertanto si segnala ilrischio specifico. I datori di lavoro dovranno attenersi a quanto previsto dal Dlgs 81/2008Titolo VIII agenti fisici Capo III protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a vibrazioni.

Rischi e misure di protezione per esposizione a cam pi elettromagneticiAl momento non sono note situazioni che potrebbero comportare l’esposizione a campielettromagnetici. I datori di lavoro dovranno attenersi a quanto previsto dal Dlgs 81/2008Titolo VIII agenti fisici Capo IV protezione dei lavoratori dai rischi a campi elettromagnetici.

Rischi e misure di protezione per esposizione a rad iazioni otticheAl momento non sono note situazioni che potrebbero comportare l’esposizione a radiazioniottiche. I datori di lavoro dovranno attenersi a quanto previsto dal Dlgs 81/2008 Titolo VIIIagenti fisici capo V protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a radiazioni ottiche.

Rischi e misure di protezione per esposizione ad ag enti chimici pericolosiConsiderate le tipologie di lavorazione previste, esiste il rischio di esposizione ad agentichimici pericolosi relativamente alle seguenti principali famiglie di prodotti: additivi per malte;isolanti a base di schiuma, solventi e prodotti vari per verniciatura, prodotti per incolaggio,prodotti impermeabilizzanti,i fumi e le sostanze utilizzate e generate durante le operazioni disaldature, ecc. I datori di lavoro dovranno attenersi a quanto previsto dal Dlgs 81/2008 TitoloIX sostanze pericolose Capo I protezione da agenti chimici. E’ severamente vietatointrodurre in cantiere e utilizzare prodotti che comportano rischio chimico, prima che questesiano state consegnate dalla ditta al CSE per riscontro e accettazione. Si segnala inoltrel’alto rischio di inalare polveri pericolose ( di laterizio, metallo, calcestruzzo, ecc..) nelleoperazioni di rimozione e pulizia; in tal caso oltre a utilizzare gli idonei DPI valutare lanecessità di utilizzare attrezzature munite di aspiratori.

Rischi e misure di protezione per esposizione all’a miantoAl momento non è nota la presenza di componenti contenenti amianto nell'edificiointeressato dagli interventi in progetto. Qualora si riscontrasse la presenza di amianto inmanufatti interessati dai lavori, il CSE informa la ditta e I datori di lavoro dovranno attenersi aquanto previsto dal Dlgs 81/2008 Titolo IX sostanze pericolose capo III protezione dai rischidi esposizione all’amianto.

Rischi e misure di protezione per esposizione ad ag enti biologiciAl momento non si segnala il rischio di esposizione ad agenti biologici.

Rischi e misure generali di protezione contro il ri schio di seppellimentoAl momento non essendo previsti scavi non si segnala il rischio di seppellimento.

Rischi e misure generali di protezione contro il ri schio di annegamentoAl momento non essendo previsti scavi non si segnala il rischio di annegamento.

Rischi e misure generali di protezione contro il ri schio di caduta dall'altoLa caduta di persone da posti di lavoro in quota dal piano sottostante, verrà impedita conidonei apprestamenti, opere provvisionali. I lavoratori che operano in quota dovranno portaresempre i DPI prescritti dalla normativa vigente.

Rischi e misure di sicurezza contro il rischio di c aduta di materiali dall’altoIn base alla tipologia degli interventi il rischio di caduta di materiali dall’alto è alto.Le misure di sicurezza a cui attenersi durante i lavori sono:

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- non sostare sotto i piani di lavoro in quota;- usare il caschetto quando è necessario sostare in prossimità dei piani di lavoro in quota;- perimetrare le zone di intervento;- utilizzare mezzi e modalità idonee per portare il materiale in quota;- nel solo caso del ponteggio posare sul piano anche il telo antipolvere;l’operatore che esegue gli interventi sui soffitti deve indossare il casco di protezione.

Rischi e misure generali di sicurezza in caso di es tese demolizioniAl momento l’intervento non prevede estese demolizioni, pertanto non esiste il pericolo. Perle rimozioni e demolizioni previste in progetto vale quanto riportato al punto precedente.

Rischi e misure di sicurezza contro i rischi di inc endio o esplosioneAl momento si segnalano aree con rischi di incendio ma non aree esposte al rischio diesplosione ai sensi dell’allegato XLIX Dlgs 81/2008. Tuttavia sarà obbligo dei singoli datoridi lavoro attenersi a quanto previsto dal Dlgs 81/2008 art. 46 (prevenzione incendi), Titolo XI(protezione da atmosfere esplosive) e relativi allegati XLIX, L, LI.Per le sostanze infiammabili eventualmente presenti in cantiere, si dovranno adottareadeguate misure di prevenzione. In particolare non verranno eseguiti lavori suscettibili diinnescare incendi o esplosioni in prossimità di materiali infiammabili o esplosivi e gli addettinel maneggiare tali sostanze indosseranno indumenti atti a impedire l'accumuloelettrostatico. Nel cantiere devono essere presenti gli estintori. Inoltre eventuali depositi dimateriali infiammabili devono essere protetti dall’accesso esterno, ventilati e riparati dai raggisolari. In generale è opportuno stoccare modeste quantità di combustibile.

Rischi e misure di protezione connesse alla presenz a di linee aeree o interrateAll’interno degli spazi interessati dagli interventi sono presenti linee e apparecchiatureelettriche sia a vista che sottotraccia. Prima di intervenire la ditta deve sezionare gli impiantiin modo che non vi sia tensione.Sarà cura della ditta prima dell’avvio dei lavori con congruo anticipo verificare in modo taleanche da evitare di togliere tensione a spazi ancora in uso alla scuola dove sono in funzioneapparecchiature elettriche ed elettroniche, dove un interruzione dell’energia elettrica noncoordinata potrebbe creare dei danni.

Rischi e misure di protezione contro gli sbalzi ecc essivi di temperaturaPer evitare (per quanto possibile) l'esposizione delle maestranze alle temperatureeccessivamente fredde ed eccessivamente calde, esse utilizzeranno idonei indumenti e siprovvederà all'alternanza degli addetti all'esposizione.

Rischi e misure di protezione per eventuale presenz a di gru interferentiAl momento non si riscontra nelle aree circostanti la presenza di gru ed inoltre non è previstol’uso per tale cantiere.

Informazioni generali in relazione agli eventi atmo sfericiVista la durata dei lavori, è possibile che vi siano condizioni climatiche tali da poterinfluenzare normalmente le lavorazioni e la sicurezza in cantiere. Pertanto le imprese, tenuto conto quanto previsto dal Dlgs 81/2008 con particolare riguardoall’art.96 ( obblighi dei datori di lavoro e dei preposti) comma 1 lettera d), per la salute esicurezza dei lavoratori dovranno considerare quanto necessario.

Procedure da seguire in caso di condizioni atmosfer iche avverse.Si riportano di seguito le procedure da seguire nelle varie circostanze legate alle condizioniatmosferiche.

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In caso di forte pioggia e/o persistenza della stessa

- Sospendere le lavorazioni in esecuzione all'esterno;- Ricoverare le maestranze negli appositi locali; - Prima della ripresa dei lavori procedere a :a) verificare la conformità delle opere provvisionali;b) controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci;c) controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni;La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche edell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.

In caso di forte vento

- Sospendere le lavorazioni in esecuzione all'esterno;- Ricoverare le maestranze negli appositi locali; - Prima della ripresa dei lavori procedere a :a) controllare la conformità degli apparecchi di sollevamento;b) controllare la regolarità delle opere provvisionali;La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche edell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.

In caso di neve

- Sospendere le lavorazioni in esecuzione all'esterno;- Ricoverare le maestranze negli appositi locali; - Prima della ripresa dei lavori procedere a :

a) verificare la portata delle strutture coperte dalla neve, se del caso sgombrare le strutturedalla presenza delle neve;b) verificare la conformità delle opere provvisionali;c) controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci;d) controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni;

La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche edell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.

In caso di gelo

- Sospendere le lavorazioni in esecuzione; - Prima della ripresa dei lavori procedere a :

a) verificare gli eventuali danni provocati dal gelo alle strutture, macchine e opereprovvisionali;b) verificare la conformità delle opere provvisionali;c) controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci;d) controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni;

La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche incantiere.

7.3 Individuazione, analisi e valutazione dei risch i da interferenza

Considerato che le ditte che opereranno potranno essere più di una, prima dell’inizio deilavori, gli stessi dovranno essere pianificati in modo da evitare interferenze tra le stesse, magarantire una logica nell’attuazione degli interventi.

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Rischio di ferimento o trauma per investimento da parte di ma cchine operatrici o dimateriale durante l'esecuzione delle lavorazioni o durant e la movimentazione dimateriali.Valutazione: 4(graviss.)x2(poco prob.) = Rischio 8 → Priorità P2

Procedure, Attrezzature, Apprestamenti e soggetti da incaricare:

• Delimitare le aree di intervento all'esterno ed all'interno del fabbricato con barriereinvalicabili oppure rendendo invalicabili i varchi costituiti da cancelli e porte esistenti,includendo in dette aree anche opportune aree di rispetto che permettano di preservare lepersone estranee al cantiere:- dall'accidentale frantumazione di frammenti, schegge, calcinacci, ecc (verso l'esterno overso i corridoi)- dall'accidentale caduta dall'alto di attrezzature .

• L'impresa dovrà segnalare l'obbligo di procedere con gli automezzi a passo d'uomo suipercorsi comuni per l'accesso al cantiere utilizzati anche dal personale esterno e daivisitatori.In presenza di affollamento su percorso di accesso alla zona di cantiere, l'impresa dovràattendere lo sfollamento oppure regolare l'attraversamento mediante movieri.

• L'impresa dovrà operare solo in aree compartimentate e di dimensioni tali dapermetterne il controllo a vista circa il rispetto delle segnalazioni e del mantenimento delleprotezioni

• Al termine di ogni sessione di lavoro le aree dovranno essere lasciate compartimentate,segnalate e senza fonti di rischio (macchine operatrici accessibili - elementi instabiliraggiungibili - scavi non protetti).

Rischio di ferimento o contusione per impatto con mezzi mecc anici nell'area esternaaccessibile dal personale e dai visitatori durante l'event uale evacuazione diemergenza.Valutazione: 4(graviss.)x1(improb.) = Rischio 4 → Priorità P2

Procedure, Attrezzature, Apprestamenti e soggetti da incaricare:

• L'impresa dovrà realizzare le provvisorie compartimentazioni/segnalazioni delle areeinteressate dagli interventi in modo che esse non comprendano i percorsi di fuga dall'edificioprevisti per il raggiungimento del punto di raccolta.

• L'impresa provvederà ad istruire i propri lavoratori affinchè eseguano in caso diemergenza, e solo se dettate da una reale necessità, tutte le eventuali movimentazioni diattrezzature e materiale in assenza di personale lungo i percorsi interessati.Allo scopo provvederà a far allontanare i presenti o a farli accompagnare da un moviere.

• L'impresa provvederà a dare istruzioni al proprio personale circa il divieto assoluto diabbandonare materiale lungo i percorsi di fuga in caso di evacuazione

Rischio di ferimento o trauma per contatto/urto accidental e, da parte del personalecimiteriale o visitatori, con attrezzature o veicoli parch eggiati, materiali da porre inopera depositati, rifiuti accumulati non presidiati.Valutazione: 3(grave)x3(prob.) = Rischio 9 → Priorità P1

Procedure, Attrezzature, Apprestamenti e soggetti da incaricare:

• L'impresa dovrà delimitare e segnalare la pericolosità delle aree occupate da mezzi,attrezzature, materiali (sia aree interne che esterne).

• L'impresa dovrà operare su lotti progressivi di dimensioni e conformazione tali checonsentano agli operai di vigilare sul rispetto delle segnalazioni e delle protezioni di dettearee durante l'esecuzione dei lavori.

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• L'impresa si impegna a garantire che, ad ogni pausa, il cantiere venga lasciato incondizioni di assenza di pericoli quali:- vuoti sul piano di calpestio non protetti (in tal caso non è sufficiente la segnalazione)-oggetti sospesi suscettibili di caduta dall'alto-materiali sfusi non reggiati- ecc.

Rischio di elettrocuzione di persone a contatto dell'impia nto elettrico causata da:- apertura e manomissione, da parte di terzi, dei quadri elet trici incustoditi,- impossibilità, da parte degli utenti abituali, di acceder e al quadro elettrico di zona,oggetto di lavori, per operare l'interruzione del flusso di corrente elettrica in caso diemergenza.Valutazione: 4(gravissimo)x2(poco prob.) = Rischio 8 → Priorità P1

Procedure, Attrezzature, Apprestamenti e soggetti da incaricare

• L'impresa dovrà provvedere alla disattivazione della linea elettrica a servizio dei localiinteressati dai lavori mediante disconnessione dei cavi elettrici di alimentazione dai morsettidell'interruttore contenuto nel quadro elettrico di zona e posto a servizio della linea stessa.

• Provvedere ad esporre adeguato cartello informativo che indichi chiaramente l'azioneoperata e l'interruttore disattivato

• verificare, prima di ogni turno di lavoro, il perdurare delle condizioni di sicurezza, ossial'assenza di tensione anche a dispositivo attivato.

• Il quadro elettrico dovrà restare visibile ed accessibile da parte di eventuale personaleaddetto. Ossia non si dovrà provvedere alla modifica/manomissione del sistema di chiusuradel portello esterno.

• Nel caso in cui si riscontrassero infrazioni , l'impresa provvederà a sospendere le proprieattività e ne darà comunicazione al Responsabile dei lavori

Rischio di trauma da caduta per scivolosità dei pavimenti a s eguito di sversamentoaccidentale di liquidi.

Valutazione: 4(gravissimo)x2(poco prob.) = Rischio 8 → Priorità P1

Procedure, Attrezzature, Apprestamenti e soggetti da incaricare

• i percorsi comuni dovranno essere mantenuti puliti e asciutti esclusivamente medianteattrezzature a secco (scopa, scopa a frange, panno elettrostatico, aspirapolvere, ecc.)

• in caso di sversamento accidentale di liquidi , si dovrà perentoriamente provvedere allaloro rimozione

• nei pressi della delimitazione di cantiere dovrà essere posizionato un cartello informativodi rischio di allagamento e superficie sdrucciolevole

Rischio di propagazione di polveri nell’ambiente ci rcostante.Valutazione: 2(gravissimo)x2(poco prob.) = Rischio 4 → Priorità P2

Procedure, Attrezzature, Apprestamenti e soggetti da incaricare

• L’impresa dovrà ridurre al minimo la propagazione di polveri utilizzando tecniche edattrezzature idonee

• Le polveri depositate dopo la lavorazione devono essere rimosse con mezzi idonei

7.4 Valutazione dei RischiI datori di lavoro dovranno provvedere alla compilazione del DVR (documento valutazione deirischi ) secondo quanto previsto dal Dlgs 81/2008 artt. 17,28,29.

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7.5 Valutazione del rischio rumore

Ogni datore di lavoro per quanto di propria competenza, dovrà attenersi a quanto previstodal Dlgs 81/2008 Titolo VIII Capo II art. da 187 a 197.

L’impresa dovrà inoltre a richiesta del CSE effettuare misurazioni sul posto con l’adeguatastrumentazione.

Quale riferimento, si evidenzia la banca dati del CPT di Torino, approvata in data 20 aprile2011 a seguito di aggiornamento.

A titolo esemplificativo e non esaustivo si riportano di seguito alcune tra le misure diprevenzione e istruzione da attuare per gli addetti.

A) prima dell’attività:

• I rischi derivanti dall’esposizione a rumore devono essere ridotti al minimo, inrelazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, mediante misuretecniche, organizzative e procedurali concretamente attuabili, privilegiando gliinterventi alla fonte;

• Non superare il tempo dedicato nella settimana all’attività di maggior esposizioneadottando, ove del caso, la rotazione fra il personale (da prendere in considerazioneper gli addetti a lavorazioni che determinano un LEX,8h minore o uguale a 87 dB(A),con attività che presentano uno o più Leq (LAeq) maggiori di 87 dB(A));

• Il personale che risulta esposto ad un livello personale uguale o superiore agli 80dB(A) deve essere informato e formato sui rischi derivanti dall’esposizione al rumore,sulle modalità per individuare e segnalare eventuali effetti negativi per la salute(sintomi) derivanti dall’esposizione, sui valori limite di esposizione e valori di azione,sulle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l’esposizione e sull’uso correttodei DPI (otoprotettori); inoltre, deve essere fornito di DPI (otoprotettori) se ne farichiesta;

• Tutto il personale esposto a rumorosità superiori a 85 dB(A) deve essere fornito diidonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) e sottopostoall’addestramento per il loro corretto uso.

B) durante l’attività:

• Nella scelta delle lavorazioni devono essere privilegiati i processi lavorativi menorumorosi e le attrezzature silenziose;

• Le attrezzature da impiegare devono essere idonee alle lavorazioni da effettuare,correttamente installate, mantenute ed utilizzate;

• Le sorgenti rumorose devono essere il più possibile separate e distanti dai luoghi dilavoro;

• Le zone caratterizzate da elevati livelli di rumorosità devono essere segnalate;

• Nei luoghi di lavoro che possono comportare, per un lavoratore che vi svolga lapropria mansione per l’intera giornata lavorativa, un’esposizione quotidiana personalesuperiore a 85 dB(A) oppure un valore della pressione acustica istantanea nonponderata superiore a 137 dB(C) è esposta una segnaletica appropriata. Tali luoghisono inoltre perimetrati e soggetti ad una limitazione di accesso qualora il rischio diesposizione lo giustifichi e tali provvedimenti siano possibili;

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• La riduzione ulteriore del rischio può essere ottenuta ricorrendo a misureorganizzative quali la riduzione della durata delle lavorazioni rumorose el’introduzione di turni di lavoro;

• Nel caso in cui l'esposizione al rumore sia pari o al di sopra degli 85 dB(A), il datoredi lavoro esige che i lavoratori utilizzino i dispositivi di protezione individuale dell'udito;i lavoratori devono utilizzarli;

• Evitare soste prolungate in corrispondenza delle lavorazioni di maggior rumorosità(da prendere in considerazione quando sono presenti attività che eccedono il limitesuperiore della fascia di appartenenza, in particolare riferita ai responsabili tecnici edassistenti);

• Evitare di sostare o eseguire lavori in prossimità delle macchine in funzione (daprendere in considerazione quando sono presenti attività che eccedono il limitesuperiore della fascia di appartenenza, in particolare riferita ai capisquadra);

• Evitare urti o impatti tra materiali metallici (da prendere in considerazione inparticolare per gli addetti ad operazioni di scarico, carico e montaggio di materiali eattrezzature metalliche);

• Evitare di installare le sorgenti rumorose nelle immediate vicinanze della zona dilavorazione;

• Durante le fasi di lavoro che eccedono gli 85 dB(A), non devono essere svolte altrelavorazioni nelle immediate vicinanze. Se necessario queste devono risultareopportunamente distanziate (da prendere in considerazione per gli addetti a mansioniche comportano l’utilizzo di macchine particolarmente rumorose, ad es.: utilizzo dimatisa, binda, fresa);

7.6 Sorveglianza sanitariaLa tipologia del cantiere e le lavorazioni previste rientrano nelle normali attività dicostruzione. La sorveglianza sanitaria rientra nelle procedure specifiche a cura dei Medicicompetenti di ogni singolo datore di lavoro.In particolare Il datore di lavoro dovrà rispettare quanto previsto nel Dlgs 81/2008: nel Titolo Isezione V sorveglianza sanitaria; Titolo VI movimentazione dei carichi; Titolo VII attrezzaturemunite di videoterminali; Titolo VIII agenti fisici capo I, capo II rumore, capo III vibrazioni,capo IV campi elettromagnetici, capo V radiazioni ottiche artficiali; Titolo IX sostanzepericolose, capo I agenti chimici, capo II agenti cancerogeni e mutageni, capo III amianto;Titolo X agenti biologici. La documentazione riguardante l’avvenuta sorveglianza sanitaria e relativa idoneità allamansione dei lavoratori deve essere trasmesse al CSE.

8) Cooperazione, informazione e coordinamento

Si precisa che quanto di seguito riportato vale (ognuno per le proprie competenze) per leditte appaltatrici, i lavoratori autonomi, i subappaltatori.

8.1 Coordinamento generale

Modalità di trasmissione del Piano di Sicurezza e Coordinamento.Il Committente o il responsabile dei lavori ai sensi del DLgs art.101 ( obblighi di trasmissione)trasmette il PSC a tutte le imprese da lui individuate e operanti nel cantiere.

Modalità di trasmissione del POS redatto dalle imprese appaltatrici e suoi contenuti.

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Prima dell'inizio dei rispettivi lavori (con largo anticipo) ai sensi del DLgs art.101 ( obblighi ditrasmissione) ciascuna impresa esecutrice trasmette il POS all’impresa appaltatrice, cheprevia verifica di congruenza con il proprio personale, lo trasmette al CSE. Sarà cura delCSE informare le diverse ditte appaltatrici incaricate dal Comune, dei contenuti dei singoliPOS che possono avere riflesso sulla tutela dei lavoratori di tutte le ditte che opereranno incantiere, affinché ne possano tener conto i singoli datori di lavoro.

Modalità di comunicazione di eventuale affidamento di subappalto.I subappalti da parte della ditta appaltatrice vanno preventivamente autorizzati dalla stazioneappaltante.

Modalità di comunicazione di eventuale affidamento di sub-fornitura.Le sub-forniture affidate da parte della ditta appaltatrice ad altre ditte vanno comunicate allastazione appaltante con largo anticipo.

Modalità di gestione del Piano di Sicurezza e di Coordinamento e dei Piani Operativi inCantiere.Si fa obbligo alle imprese aggiudicatarie appaltatrici, di trasmettere prima dell'inizio dei lavori,il PSC e il proprio POS alle imprese esecutrici sub-appaltatrici, sub-affidatrici, lavoratoriautonomi, anche allo scopo di consentire a questi la redazione dei rispettivi POS.Qualsiasi situazione che possa venirsi a creare nel cantiere, difforme da quanto previsto nelPSC e nei POS, dovrà essere tempestivamente comunicata al CSE.Il datore di lavoro dell’impresa appaltatrice ai sensi del DLgs 81/2008 art. 97 ( obblighi deldatore di lavoro dell’impresa affidataria) verifica l’applicazione delle disposizioni del PSC.Si fa obbligo a tutte le imprese appaltatrici, sub-appaltatrici e sub-affidatrici di tenere incantiere a disposizione dei lavoratori interessati una copia del PSC e del POS.L’obbligo di redazione del POS non si applica alle mere forniture di materiali o attrezzature(DLgs 81/2008 art.96 comma 1-bis), in tali casi trovano applicazione le disposizioni di cui alDLgs 81/2008 art. 26 (obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o disomministrazione).

Modalità di consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza delle imprese.Ai sensi del DLgs 81/2008 art.100 comma 4 ( PSC) si fa obbligo a tutte le impreseappaltatrici, sub-appaltatrici e sub-affidatarie, di mettere a disposizione, almeno dieci giorniprima dell'inizio delle lavorazioni, al proprio Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezzasia esso interno all'azienda o a livello territoriale, il PSC e il POS.Prima dell’accettazione del PSC, il datore di lavoro di ogni impresa esecutrice ai sensi delDLgs 81/2008 art.102 consulta il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.Qualora il Rappresentante dei Lavoratori lo richieda, il datore di lavoro deve fornire ognichiarimento sul contenuto del PSC e POS. Qualora il Rappresentante dei Lavoratori formuli delle proposte o delle riserve circa icontenuti del POS e PSC, questi, per quest’ultimo, dovranno essere tempestivamentetrasmessi al CSE che dovrà provvedere nel merito.Del rispetto di quanto sopra, verrà richiesta documentazione dimostrativa alle imprese daparte del CSE.

Modalità di organizzazione dei rapporti tra le imprese ed il CSE.Si fa obbligo a tutte le imprese appaltatrici, sub-appaltatrici, sub-affidatarie, ivi compresi ilavoratori autonomi, di comunicare al CSE la data di inizio delle proprie lavorazioni conalmeno 48 ore di anticipo (la comunicazione deve avvenire per iscritto e comunicata viafax). Chiaramente dopo che gli operatori siano stati regolarmente autorizzati dalla stazioneappaltante e dal CSE.

Modalità di organizzazione tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, dellacooperazione e del coordinamento delle attività nonché della reciproca informazione.

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Per quanto attiene l’utilizzazione collettiva di impianti (apparecchi di sollevamento, impiantielettrici, ecc.), infrastrutture (quali servizi igienico assistenziali, opere di viabilità, ecc.), mezzilogistici (quali opere provvisionali macchine, ecc.), e mezzi di protezione collettiva, leimprese ed i lavoratori autonomi dovranno attenersi alle indicazioni sotto riportate.Si fa obbligo a tutte le imprese appaltatrici, sub-appaltatrici, sub-affidatarie, ivi compresi ilavoratori autonomi, di attenersi alle norme di coordinamento e cooperazione indicate nelpresente PSC.Durante l'espletamento dei lavori, il CSE provvederà ad indire delle riunioni di coordinamentotra le varie imprese e i lavoratori autonomi, intese a meglio definire le linee di azione ai finidella salvaguardia della sicurezza e della salute dei lavoratori.Per quanto attiene lo scambio di reciproche informazioni tra le varie imprese ed i lavoratoriautonomi, questi dovranno attenersi alle indicazioni di legge con particolare riferimentoall'articolo 95 lettera g) del D.Lgs.81/2008 ( misure generali di tutela ).Nello specifico, tra le imprese dovrà sussistere una cooperazione circa l'attuazione dellemisure di prevenzione e protezione dai rischi incidenti sull'attività lavorativa oggettodell'appalto; gli interventi di prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori,dovranno essere coordinati anche tramite informazioni reciproche necessarie ad individuarerischi da interferenze tra i lavori delle imprese coinvolte nell'esecuzione delle opere. Diquesta attività dovrà essere informato il CSE in modo particolare quando si rendenecessario un suo provvedimento.

8.2 Uso comune delle attrezzature

Viabilità di cantiere: si rammenta l'obbligo di provvedere alla manutenzione delle vie di transito ( livellamentosuperficiale, togliere la neve, eliminare pozzanghere, ecc.), di evitare il deposito di materialinelle vie di transito, in prossimità di scavi ed in posti che possano ostacolare la normalecircolazione e comunque al di fuori delle aree definite, di evitare accatastamenti nonconformi alle norme ed al buon senso, di materiali sfusi o pallettizzati, di evitare lapercorrenza delle vie di transito con automezzi in genere, limitandola allo stretto necessarioe comunque solo per operazioni di carico e scarico di materiali.

Apparecchi di sollevamento: ( tipo gru, autogrù, argani, elevatori a cavalletto, ecc.):gli stessi potranno a giudizio della ditta appaltatrice essere utilizzati anche dalle altre ditteche hanno con questa dei rapporti contrattuali, quali subappaltatori, lavoratori autonomi, sub-fornitori, nonché altre ditte appaltatrici incaricate dalla stazione appaltante, previaautorizzazione anche verbale dell'impresa proprietaria che va comunicata per iscritto al CSE( l'autorizzazione può essere concessa solo se vengono rispettati gli standard di sicurezza dilegge); il mantenimento delle adeguate condizioni di sicurezza e di manutenzione dei citatiimpianti compete all'impresa che li detiene salvo accordo raggiunto con gli altri datori dilavoro che li utilizzano. In questi casi l’accordo dovrà essere scritto e disponibile in cantiere.L'uso degli apparecchi di sollevamento è comunque sempre limitato a personale espertodelle imprese o dei lavoratori autonomi adeguatamente formato allo scopo.

Impianto elettrico di cantiere: lo stesso potrà essere utilizzato anche dalle altre ditte sub appaltanti (compreso i sub-fornitori) previa autorizzazione anche verbale dell'impresa proprietaria (l'autorizzazione puòessere concessa solo se vengono rispettati gli standard di sicurezza di legge); ilmantenimento delle adeguate condizioni di sicurezza e di manutenzione del citato impiantocompete all'impresa che li detiene salvo accordo raggiunto con gli altri datori di lavoro che loutilizzano. In questi casi l’accordo dovrà essere scritto e disponibile in cantiere.

Macchine operatrici, macchine utensili, attrezzi di lavoro: le stesse potranno a giudizio della ditta appaltatrice delle cappelle, essere utilizzate anchedalle altre ditte che hanno con questa dei rapporti contrattuali, quali subappaltatori, lavoratori

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autonomi, sub-fornitori, nonché altre ditte appaltatrici incaricate dalla stazione appaltante,previa autorizzazione anche verbale dell'impresa proprietaria che va comunicata per iscrittoal CSE ( l'autorizzazione può essere concessa solo se vengono rispettati gli standard disicurezza di legge); il mantenimento delle adeguate condizioni di sicurezza e dimanutenzione delle citate macchine e attrezzature, compete all'impresa che li detiene salvoaccordo raggiunto con gli altri datori di lavoro che li utilizzano. In questi casi l’accordo dovràessere scritto e disponibile in cantiere. L'uso delle macchine e delle attrezzature citate ètuttavia concesso solo al personale in possesso di adeguata formazione ed addestramento.

Opere provvisionali di vario tipo: (es. scale, ponteggi, ponti a cavalletto, trabattelli, ecc.):le stesse potranno a giudizio della ditta appaltatrice, essere utilizzate anche dalle altre ditteche hanno con questa dei rapporti contrattuali, quali subappaltatori, lavoratori autonomi, sub-fornitori, nonché altre ditte appaltatrici incaricate dalla stazione appaltante, previaautorizzazione anche verbale dell'impresa proprietaria che va comunicata per iscritto al CSE( l'autorizzazione può essere concessa solo se vengono rispettati gli standard di sicurezza dilegge); il mantenimento delle adeguate condizioni di sicurezza e di manutenzione delle citateopere, compete all'impresa che li detiene salvo accordo raggiunto con gli altri datori di lavoroche li utilizzano. In questi casi l’accordo dovrà essere scritto e disponibile in cantiere. L'usodelle apparecchiature citate è tuttavia concesso solo al personale in possesso di adeguataformazione ed addestramento.

Informazioni e segnalazioni:in aggiunta alle informazioni di carattere generale fornite agli addetti ai lavori dalle impreseesecutrici, ulteriori informazioni riguardanti la sicurezza sul lavoro, dovranno essere fornitesecondo necessità mediante scritte, avvisi o segnalazioni convenzionali, il cui significatodovrà essere preventivamente chiarito alle maestranze addette. Le modalità di impiego degliapparecchi di sollevamento, di trasporto, ed i segnali prestabiliti per l'esecuzione dellemanovre, dovranno essere richiamati mediante avvisi chiaramente leggibili.Eventuali punti di particolare pericolo dovranno essere contraddistinti con segnaletica atta atrasmettere messaggi di avvertimento, divieto, prescrizione e salvataggio. Questo è moltoimportante visto che nel cantiere saranno presenti operatori di differenti ditte appaltatrici,pertanto una corretta informazione e segnalazione diventa determinante per la prevenzionedi rischi.

9) Gestione dei mezzi di protezione collettiva

9.1 Attrezzature di primo soccorsoIl cantiere si trova in posizione con rapido accesso sulle strade che consentono diraggiungere entro 10 minuti il pronto soccorso degli Istituti Ospitalieri di Cremona sito in vialeConcordia 1.L’Ospedale munito di ambulanze proprie, ha i seguenti numeri di telefono: centralino 0372/405111, servizio di emergenza sanitaria 118. Il progetto non prevede che il committente o il responsabile dei lavori organizzi appositoservizio di pronto soccorso, pertanto il datore di lavoro deve provvedere come previsto dalDLgs 81/2008 art. 45 ( primo soccorso). Vista la vicinanza con la struttura ospedaliera si è ritenuto sufficiente nel presente PSCprevedere per ogni appaltatore, la cassetta di pronto soccorso con caratteristiche minimeconforme al DM 15/7/2003 n°388 (modificato e integrato), fe rmo restando quanto valuteràil datore di lavoro. Si ricorda pertanto che ogni datore di lavoro ai sensi del DLgs 81/2008 art. 18 comma 1 lett.b ( obblighi del datore di lavoro e del dirigente) dovrà provvedere a designarepreventivamente i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi elotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato,di salvataggi, di primo soccorso e comunque, di gestione delle emergenze.

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9.2 Avvisatori acusticiPer il tipo di lavoro e il contesto non si è ritenuto necessario prevedere un avvisatoreacustico per le emergenze.

9.3 lluminazione di emergenzaLaddove risultassero necessari, l’impresa dovrà dotarsi di lampade portatili antideflagranti.

9.4 Mezzi estinguentiOgni datore di lavoro adotterà degli estintori portatili a polvere da kg 6 di tipo omologato.Questi dovranno essere posizionati nelle zone a maggior rischio di incendio, in posizionevisibile, adeguatamente segnalati e facilmente accessibili.

10) Segnaletica di sicurezza

Il datore di lavoro (ognuno per quanto di competenza) fa ricorso alla segnaletica disicurezza, conformemente alle prescrizioni di cui agli allegati da XXIV a XXXII del Dlgs81/2008 quando, anche a seguito della valutazione dei rischi effettuata in conformitàall'articolo 28 (oggetto della valutazione dei rischi), risultano rischi che non possono essereevitati o sufficientemente limitati con misure, metodi, ovvero sistemi di organizzazione dellavoro, o con mezzi tecnici di protezione collettiva. Per i casi non contemplati negli allegati da XXIV a XXXII, il datore di lavoro, anche inriferimento alle norme di buona tecnica, adotta le misure necessarie, secondo le particolaritàdel lavoro, l'esperienza e la tecnica.I datori di lavoro dovranno provvedere ai sensi dell’art. 164 del Dlgs 81/2008 ( informazionee formazione) affinchè il rappresentante dei lavoratori e i lavoratori siano informati di tuttemisure da adottare riguardo alla segnaletica di sicurezza impiegata, ed in particolare questidevono ricevere un adeguata formazione sul significato della segnaletica di sicurezza inmodo particolare quando è previsto l’uso di gesti o di parole nonché comportamenti generalie specifici da seguire. In particolare si segnala l’importanza della segnaletica in considerazione delle attività che sisvolgono presso il Cimitero e della costante presenza dei visitatori.

11) Organizzazione dei servizi di emergenza e pront o soccorso

La gestione delle emergenze rientra tra gli adempimenti a carico di ogni datore di lavoro,previsti dal Dlgs 81/08. In particolare si ricorda che il datore di lavoro di ogni ditta dovràottemperare a quanto prescritto:

• art. 43 ( disposizioni generali ) comma 1 lettera a, b, c, d, e, ebis;

• art. 45 ( primo soccorso ) comma 1, 2;

• art. 46 ( prevenzione incendi) comma 2, 3. Tutte le procedure dovranno essere esplicitate chiaramente nel POS di ogni singola ditta.

12) Pianificazione dei lavori

Nell’allegato 1) sono state riportate le lavorazioni e i tempi per l’esecuzione, tenendo conto diun organizzazione aziendale media. Le imprese nel POS forniranno un cronoprogrammadettagliato, sia complessivo che per fase, da aggiornare al mutare delle condizioni previaeventuale variazione del PSC a cura del CSE.

12.1 Interferenze tra le lavorazioni e misure di pr evenzione e protezione

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Nella pianificazione dei lavori rappresentata nel cronoprogramma che dovrà esserepuntualmente sviluppato dalle singole ditte nel POS, i lavori sono stati organizzati in modoche non ci siano interferenze tra i lavoratori della ditta appaltatrice e i lavoratori autonomi, isubappaltatori ed altre eventuali ditte incaricate dalla stazione appaltante, il personale e gliutenti delle strutture.

Nel programma di dettaglio che le imprese dovranno elaborare, queste dovranno esseresfalsate temporalmente e/o spazialmente, in modo da evitare di fatto sovrapposizioni einterferenze, con sequenza in base ad una corretta logica costruttiva.

Durante lo svolgimento dei lavori le imprese appaltatrici avranno cura di verificarepuntualmente che l’andamento dei lavori rispecchia il programma di dettaglio. Laddovedovessero intervenire delle variazioni dovranno comunicarle con anticipo al CSE e disporreper quanto di competenza gli adeguamenti ed integrazioni del POS tenuto conto le variazionidel PSC fatte a cura del CSE.Si richiama il rispetto di tutto quanto riportato nei paragrafi precedenti relativamente ai rischi.

12.2 Misure aggiuntive di prevenzione e protezione per lavo ri fuori dall’area principaledi cantiere con eventuale presenza di estranei al c antiere.

In generale per tutte le lavorazioni da eseguire fuori l’area principale di cantiere e/o nellezone a confine con spazi nei quali possono essere presenti degli estranei al cantierebisognerà adottare le seguenti precauzioni minime:- definire con il DL e il CSE i giorni di intervento;- nello spazio dove si dovrà eseguire l’intervento, qualche giorno prima posare un avviso;- perimetrare e segnalare adeguatamente la zona di intervento;- durante lo svolgimento dei lavori non consentire l’accesso al personale estraneoall’impresa;- segnalare che sono in corso i lavori;- prevedere se necessario la presenza di personale di controllo.

13) Stima dei costi per la sicurezzaI costi della sicurezza ammontano complessivamente a € 2.666,00 e sono calcolati secondoquanto previsto dal D.Lgs 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni (vedere il computometrico estimativo).Per quanto riguarda la liquidazione dei costi della sicurezza, Il direttore dei lavori liquidal'importo relativo ai costi della sicurezza previsti in base allo stato di avanzamento lavori,previa approvazione da parte del coordinatore della sicurezza per l'esecuzione.Ai sensi del Dlgs 81/2008 art. 100 comma 5, l’impresa aggiudicataria dei lavori ha la facoltàdi presentare al CSE proposte di integrazione al PSC, ove ritenga di poter meglio garantire lasicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza. In nessun caso le eventualiintegrazioni possono giustificare modifiche o adeguamento dei prezzi pattuiti.

14) Considerazioni aggiuntive

14.1 Competenze ai fini della sicurezza ai sensi de l Dlgs 81/2008

Oltre quanto già indicato negli articoli precedenti, di seguito si richiamano i riferimentinormativi principali del Dlgs 81/2008 relativamente ai compiti delle diverse figureprofessionali previste in cantiere.

- Direttore dei lavori: ha l'alta sorveglianza dei lavori e a lui compete la verifica dellarispondenza dell'opera al progetto e alla normativa urbanistica;

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- Datore di lavoro: art. 17 (obblighi del datore di lavoro non delegabili); art 18 ( obblighi deldatore di lavoro e dirigente); art 96 (obblighi del datore di lavoro del dirigente e dei preposti);art 97 ( obblighi del datore di lavoro dell’impresa affidataria). E’ responsabiledell'applicazione delle norme di legge in materia di sicurezza nonché dell'applicazione delpresente PSC.- Committente e responsabile dei lavori: art. 90 (obblighi del committente e responsabile deilavori);- Coordinatore per l’esecuzione: art. 92 (obblighi del coordinatore per la sicurezza);- Preposto: art. 96 (obblighi del datore di lavoro, dei dirigenti e dei presposti);- Medico competente: art. 25 (obblighi del medico competente);- Lavoratore autonomo: art. 94 (obblighi del lavoratore autonomo); - Lavoratori: art.20 (obblighi del lavoratore);

Allegati: allegato 1) Diagramma di Gantallegato 2) Layout di cantiere

Cremona lì, 12/12/2016

Il Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione

Arch. Ruggero Carletti

DOCUMENTO FIRMATO DIGITALMENTE AI SENSI DEL TESTO UNICO DPR 445/2000 E DEL Dlgs 82/2005

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