CIVES – CITTÀ VIVE, EQUE E SANE 20-23 APRILE 2015 Determinanti Sociali ... · In Italia le...
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Determinanti Sociali di Salute E Diseguaglianze
Dott. Ssa Giulia SilvestriniUniversità Cattolica del Sacro Cuore
CIVES CIVES –– CITTCITTÀÀ VIVE, EQUE E SANEVIVE, EQUE E SANE2020--23 APRILE 201523 APRILE 2015
Sommario
•Salute e suoi determinanti. Modelli interpretativi e Alcuni esempi•Equità e diseguaglianze•diseguaglianze tra paesi•diseguaglianze all’interno dei paesi ( esempi specifici sulla situazione italiana) •Meccanismi di generazione delle diseguaglianze•Perché è necessario contrastare le diseguaglianze ( alcuni accenni sul ruolo che queste hanno sulla salute delle popolazioni)•Possibili azioni di contrasto •Situazione Italiana
Definizione di Salute
Definizione OMS
•"stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”
Salute come un diritto alla base di tutti gli altri diritti fondamentali che spettano alle persone.
Questo principio assegna agli Stati e alle loro articolazioni compiti che vanno ben al di là della semplice gestione di un sistema sanitario. Essi
dovrebbero farsi carico di individuare e cercare, tramite opportune alleanze, di modificare quei fattori che influiscono negativamente sulla
salute collettiva, promuovendo al contempo quelli favorevoli.•Salute come risorsa di vita quotidiana che consente alle persone di condurre una vita produttiva a livello individuale, sociale ed economico.
Diversi modelli e teorie:
•Lalonde model (Canada, 1974)
•CDC, USA
•Dahlgren G. Whitehead M (1991)
•OMS, Commissione sui determinanti sociali (2007)
Da cosa è influenzata la salute degli individui?
Fattori Biologici
Stili di vita
Ambiente Sociale
Ambiente Fisico Stato di Salute
della popolazione
Servizi Sanitari
Politiche Sanitarie
Lalonde Model The health field concept, 1974
Da cosa è influenzata la salute degli individui?
Dahlgren G, Whitehead M. 1993Tackling inequalities in health: what can we learn from what has been tried? Background paper for the King's Fund International Seminar on Tackling Health Inequalities. Ditchely Park, Oxford: King's Fund;
54
3 2
1
5 Contesto generale(socioeconomico, culturale e ambientale)
4 Condizioni di vita e di lavoro(istruzione, luogo di lavoro, disoccupazione, servizi sanitari)
3 Reti sociali(supporto sociale, accesso alle risorse, comportamenti interpersonali)
2 S tili di vita(dipendenze, alimentazione, esercizio fisico)
1 Nucleo biologico(età, sesso, fattori ereditari)
Da cosa è influenzata la salute degli individui?
La Commissione sui Determinanti Sociali della Salute
Equità in salute attraverso un’azione sui determinanti sociali di salute.WHO Agosto 2008
Modificata da Commission on Social Determinants of Health Pathway model, 2007
Da cosa è influenzata la salute degli individui?
Età, genere, fattori costituzionali
Differenze di genere nell’aspettativa di vita
Population Reference Bureau 2010
Fattori costituzionali
• Mutazioni genetiche (Es: fibrosi cistica)
• Predisposizione genetica: BRCA1-BRCA2 carcinoma della mammella
APC carcinoma del colonHLA-DRB1 e HLA-DQ1 diabete mellito di tipo I
• Ipotesi del fenotipo frugale
Stili di vita individuali
stile di vita
modo di interpretare se stessi all'interno della realtà nella quale si è naturalmente inseriti. Si tratta di un concetto individuale, ossia variabile da persona a persona e conseguenza di numerosi fattori sociali
L’inchiesta Deadly Diet del Wall Street Journal
Un immigrato da Porto Rico: “Non posso permettermi di comprare ai bambini vestiti e scarpe costosi,…ma col cibo èpiù facile, così li lascio mangiare tutto quello che vogliono. Stiamo bene quando frequentiamo i fast food, ci sentiamo americani, sentiamo che siamo qui ed apparteniamo a questo paese.”
Un diciassettenne del New Jersey: mangiare al fast food è un modo per mostrare agli altri le proprie condizioni finanziarie.
Un membro di una gang ispanica: “I ragazzi qui non vogliono mangiare le cose preparate dalla mamma, sono stanchi di questa cucina, sempre riso e fagioli. Io volevo vivere la vita di un uomo. Il fast food ti fa guadagnare status e rispetto.
Condizioni di vita e di lavoro: Livello di Istruzione
Differenze sociali nella salute a Torino tra gli uomini negli anni 2000
Titolo di studio Incidenza infarto1
Prevalenza diabete2 Mortalità3
Alto 1 1 1
Medio 1.18 1.22 1.18
Basso 1.24 1.54 1.34 1 aggiustato per età, area di nascita, reddito, status, area (Petrelli, 2006)
2 aggiustato per età e reddito (Gnavi, 2007)3 aggiustato per età, qualità della casa, area di nascita, periodo di calendario (Marinacci, 2004)
** tutte le differenze sono statisticamente significative (p<0,005) Modificato da : Costa,2014
Condizioni di vita e di lavoro: Alimentazione
http://www.worldmapper.org/display.php?selected=239
Prevalenza di diabete
CSDH (2008). Closing the gap in a generation: health equity through action on the social determinants of health. Final Report of the Commission on Social Determinants of Health.
Geneva, World Health Organization.
Condizioni di vita e di lavoro
Condizioni socio-economiche, culturali ed ambientali in generale
Lancet and University College London Institute for Global Health Commission. Costello A, et al. Managing the health effects of climate change. Lancet 2009; 373:1693-1733.
CAMBIAMENTI CLIMATICIE SALUTE
“The rich will find their world to be more
expensive, inconvenient, uncomfortable, disrupted
and colourless; in general, more unpleasant and
unpredictable, perhaps greatly so.
The poor will die”. Smith K, 2008
Sierra Leone34 y.
Giappone82 y
Aspettativa di vita alla nascita, 2007
La questione dell’equità: uno sguardo sul mondo
Ad oggi sappiamo che…
• L’aspettativa di vita varia anche tra Paesi apparentemente nelle medesime condizioni di “sviluppo” economico
• Non tutte le popolazioni hanno lo stesso stato di salute
• Non tutti gli individui hanno lo stesso stato di salute
Differenze: diversità genetiche dei gruppi o dei singoli
Disuguaglianze: capacità di appropriarsi di vantaggi e di condizionare il comportamento altrui
Nella salute:
Differenze: variabilità di individui e gruppi ascrivibili alla variabilitànello stato naturale dei fenomeni biologici
Disuguaglianze: differenze ritenute ingiuste o causate da qualche forma di ingiustizia sociale (riferibili all’individuo, alla famiglia, al contesto
circostante, all’area geografica) Mancata equità
Schizzerotto A, 2008
Differenze e disuguaglianze
Equità e DISEGUAGLIANZA IN SALUTE
EquitàAssenza di differenze sistematiche e potenzialmente
evitabili in uno o più determinanti di salute tra popolazioni o tra gruppi di popolazioni definiti dal punto di vista sociale, economico, demografico o
greografico.
Diseguaglianza disparità nella salute o nell’accesso all’assistenza
sanitaria che risultano da fattori strutturali, ma rimediabili, quindi evitabili.
Starfield B. 2006
Confronto tra stato di salute in USA e UK nel 2002
Patologia UK USA
Diabete 6.1% 12.5%
Ipertensione 33.8% 42.4%
Infarto del Miocardio 4.0% 5.4%
Ictus 2.3% 3.8%
Banks et al, 2006. JAMA, 295(17), 2037-2045
Confronto tra prevalenze riferite di condizioni patologiche tra USA e UK. P<0.01
Ma non è l’unico determinante…
72"
74"
76"
78"
80"
82"
84"
0" 1000" 2000" 3000" 4000" 5000" 6000" 7000" 8000"
Per%capita%health%care%expenditure%($%PPP)%
Life
%Exp
ecta
ncy%
(yrs
)%
USA
Data from: http://www.oecd.org/ (2011
USA
Harvard School of Public Health
Dati OECD, 2011
Stili di Vita?
Comportamento UK USA
Fumatori 21.9% 20.1%
Forti bevitori 30.0%* 14.01%
Confronto tra USA e UK. *P<0.01
Banks et al, 2006. JAMA, 295(17), 2037-2045
Prevalenza obesità USA vs UK
UK USA
23.0% 31.1%*
*P<0.01
Banks et al, 2006. JAMA, 295(17), 2037-2045
Cosa può spiegare questa diseguaglianza?
Sud
Centro-Nord
Sopravvivenza relativaStandardizzata per etàA 5 anni dalla diagnosi
Anni 2000-2004
Modificata da G. Costa. Erice 2012
Perché parlare di diseguaglianze?
Paesi in cui sono documentate diseguaglianze nello stato di salute riferito dalla popolazione e nella mortalità
Mackenbach 2005
The big idea
• La grande idea è che i livelli di mortalità e di salute in una società sono influenzati non tanto dalla sua ricchezza complessiva, quanto dalla maniera in cui tale ricchezza è distribuita. Quanto più uniforme è la distribuzione della ricchezza, tanto migliori sono le condizioni di salute della popolazione.
Editor’s Choice, The big idea, BMJ, 312, 1996, 7037
Nelle realtà caratterizzate da maggiori disparità economiche, l'incidenza dei problemi sanitari e sociali è da tre a dieci volte più alta
1.Reducing inequalities in health 2.Improving children’s development 3.Living longer in good health 4.Behaviour modification 5.Preserving and improving the environment 6.Reducing infectious diseases 7.Improving mental health 8.Reducing accidents and violence 9.Using new technology wisely 10.Rationalizing the health care system
Koplan et al JAMA 2000
THE TEN GREAT CHALLENGES OF PUBLIC HEALTH IN THE 21ST CENTURY
Commissione sui Determinanti sociali della salute
“L’ azione sui determinanti sociali della salute è necessaria non solo per migliorare la salute ma anche perchè quei miglioramenti indicheranno che la società si è mossa per andare incontro ai bisogni delle persone. […]Le politiche che danneggiano la salute umana vanno identificate e, dove possibile, cambiate.In questa prospettiva la globalizzazione e il mercato sono buoni o cattivi nella misura in cui – nel bene o nel male – influenzano la salute.Le diseguaglianze nella salute tra e all’interno dei paesi sono evitabili”.
M. Marmot
Il 20 ottobre 2009 la Commissione europea ha pubblicato la comunicazione “Solidarity in Health: Reducing HI in the EU” in cui ha invitato tutti i Paesi membri a elaborare una strategia nazionale di contrasto alle disuguaglianze di salute
La commissione Salute della Conferenza Stato Regioni ha istituito una Commisione interregionale (Gruppo ESS -Equità in salute) con il compito di relazionare su:1. lo stato delle disuguaglianze di salute in Italia2. i principali meccanismi di generazione3. le azioni di correzione e la loro efficacia4. e soprattutto sulle principali raccomandazioni per orientare le politiche
pubbliche verso la pianificazione e l’implementazione di quelle azioni che possano avere il maggior impatto sulle disuguaglianze di salute
“Solidarity in Health” Ridurre le diseguaglianze in salute nell’EU
• I primi 3 punti (misurare, spiegare i meccanismi e indicare le azioni di contrasto efficaci) rientrano tra i compiti e le competenze acquisite della sanitàpubblica
• Il punto 4 rientra nell’ambito del priority setting, inteso come processo politico in cui una molteplicità di attori (decision-makers, stakeholders, società civile, comunità, settore privato…) si confrontano per stabilire i criteri attraverso i quali stabilire le priorità di azione ciascuno secondo le proprie sensibilità, le proprie competenze, i propri interessi.
“Solidarity in Health” Ridurre le diseguaglianze in salute nell’EU
IL PRIORITY SETTING NELLE DISUGUAGLIANZE DI SALUTE
2. QUALI SONO I DETERMINANTI DELLE DISUGUAGLIANZE DI SALUTE E CHE PESO RELATIVO HANNO NELLO SPIEGARNE LA DIMENSIONE?
DET. DISTALE AEs. reddito
DET. DISTALE BEs. occupazione
DET. DISTALE CEs. classe sociale
DET. PROSSIMALE DEs. stili di vita
DET. PROSSIMALE EEs. biologici
DET. PROSSIMALE FEs. psicosociale
1. QUANTO SONO GRANDI LE DISUGUAGLIANZE SOCIALI DELLA SALUTE?
DISTRIBUZIONE OSSERVATA
In funzione di uno specifico stratificatore sociale
Indicatore di salute(ad es. mortalità)
TRAGUARDO:UGUAGLIANZA NELLAIn funzione dello stesso
indicatore
Modificato da Chi ha e chi non ha: le disuguaglianze di salute evitabili e le politiche di contrasto ( M. Marra)
Necessario rispondere a due domande:
Situazione italiana
In Italia le diseguaglianze sociali nella salute sono a sfavore dei più
svantaggiati e si osservano in tutte le dimensioni di salute ( incidenza,
prevalenza, letalità) e tutte le dimensioni della posizione sociale sia
a carattere relazionale che distributivo delle risorse (es reddito)
Costa et al. L’equità nella salute in Italia. Ed Franco Angeli. 2014
Situazione italiana
L’intensità di queste diseguaglianze sembra variare •Tra i generi ( minori tra le donne)•Tra le generazioni (minori negli anziani)•Tra diverse etnie•Nelle varie aree del Paese (> al Sud) ( su questa si può agire con le politiche
Ciò fa si che le diseguaglianze anche in Italia debbano essere considerate una priorità per chi
vuole migliorare la salute della popolazione
Costa et al. L’equità nella salute in Italia. Ed Franco Angeli. 2014
Possibili azioni
• Politiche di inclusione sociale per agire sulla stratificazione sociale. Tra questi gli investimenti piùpromettenti sul medio-lungo periodo sono sulla scuola primaria e secondaria
• Politiche di sviluppo economico e sulla sicurezza e il miglioramento delle condizioni del lavoro
• Interventi sugli stili di vita insalubri ( più funzionanti sui soggetti più avvantaggiati) vs politiche di controllo dei fattori ambientali ( con maggiori benefici sui piùsvantaggiati)
Costa et al. L’equità nella salute in Italia. Ed Franco Angeli. 2014
Possibili Azioni 2
• Interventi di prevenzione sanitaria ( ex screening) efficaci sulla salute a breve termine ma in grado di ridurre le diseguaglianze solo se adottano un approccio di iniziativa e a bassa soglia vs interventi e politiche di diagnosi e cura utili a controllare esiti negativi di patologie già inserite ma necessario che siano continuamente orientate all’equità.
• Fondamentale l’integrazione virtuosa tra politiche diverse evitando che si annullino a vicenda in termini di impatto
Costa et al. L’equità nella salute in Italia. Ed Franco Angeli. 2014
Tre livelli di Politiche
Modificato da Costa et al. L’equità nella salute in Italia. Ed Franco Angeli. 2014
Risposte politiche ad oggi
• Europa: Nord Europa, UK e Irlanda migliori risultati nel dare priorità alle disuguaglianze di salute nelle iniziative del governo.
• A seguire Europa Centro Occidentale e Spagna con soprattutto iniziative settoriali verso gruppi maggiormente vulnerabili. Ungheria e Italia hanno simile consapevolezza ma meno azioni.
• In dietro Francia, Austria, Portogallo e Rep Ceca.• Di pari passo va la capacità di monitoraggio
• Mantenere un approccio “life course“ con speciale enfasi alla salute del bambino nelle prime fasi della vita
• Migliorare le condizioni di vita e lavoro
• Costruire e sostenere sistemi di protezione sanitaria e sociale soprattutto durante i periodi di crisi economica
Linee Guida WHO
Situazione italiana
Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018
FISSA cinque macro obiettivi :1.riduzione del carico di malattia; 2.l’investimento sul benessere dei giovani;3.il rafforzamento e la conferma del patrimonio comune delle pratiche preventive; 4.La lotta alle diseguaglianze 5.il rafforzamento degli interventi per la
prevenzione di disabilità;
Situazione italiana
Il comitato interministeriale per la programmazione proposta dal Ministero della Salute ha incluso il contrasto alle disuguaglianze tra le azioni implementabili da ogni regione per accedere alle quote vincolate del fondo sanitario nazionale. 50 milioni di euro nel 2012, 45 nel 2013.
Ancora ampi margini di miglioramento INFATTI
•Non ci sono mandati e disposizioni cogenti per procedure e responsabilità nella progettazione, implementazione e valutazione delle misure•Gli interventi sono ancora troppo spesso rivolti a gruppi vulnerabili ( no universalismo)•Debolezza dei sistemi informativi•Prove di efficacia dei diversi interventi scarse•Forte disparità tra le regioni nella consapevolezza
Situazione italiana
Nessun uomo è un’isola, intera per se stessa;Ogni uomo è un pezzo
del continente,parte della Terra
intera.
John Donne Grazie !
Risorse per approfondire
• http://saluteinternazionale.info• H.Rosling http://www.gapminder.org/• http://www.cuamm.org/corso-formazione-online• http://chartsbin.com• http://www.worldmapper.org www.who.int/social_determinants/en/ http://www.euro.who.int/DOCUMENT/E81384.pdf (The
solid facts”) www.who.int/social_determinants/en/ Wilkinson R, Pickett K. La misura della felicità. Perché le
diseguaglianze rendono le società più infelici. Serie Bianca Feltrinelli 2009