Città di Torino NEWS STORIE BREVI · Perchè giocate sempre alla trottola? Con queste costruzioni...
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Città di Torino Divisione Servizi Educativi Settore Servizi per l’Infanzia - NEWS STORIE BREVI “IL GIOCO DEL BAYBLADE” di Anna Marogna, Sezione Azzurri Scuola dell’ infanzia municipale Marc Chagall, via Cecchi, 3 Torino Lo scopo generale del gioco è di invitare i bambini a descrivere i procedimenti adottati, formulare delle ipotesi e provare ad impostare un ragionamento attraverso l’adozione di procedure argomentative. L’insegnante, traendo spunto dal gioco del Bayblade che appassiona molto un gruppo di bambini di cinque anni, chiede loro di partecipare al loro gioco e di insegnarle a costruire una trottola come quella che utilizzano. Chiede quindi ai bambini di spiegarle lo scopo, le dinamiche e le modalità del gioco. In questo modo coglie l’occasione per discutere riguardo a nuove idee o nuovi accorgimenti e propone delle prove di conferma, raccogliendo le diverse opinioni in merito. Alla fine invita i bambini ad illustrare verbalmente il lavoro svolto. Ne segue un dialogo nel quale l’insegnante formula diverse richieste alle quali i bambini volentieri aderiscono con risposte, suggerimenti, indicazioni, argomentazioni. Perchè giocate sempre alla trottola? Con queste costruzioni si possono fare tante belle cose. Perchè è divertente, girano forte...forte ! Chi rompe il pezzo vince. Come vi è venuto in mente questo gioco? La palla girava, allora ho pensato di mettere altri pezzi, così girava anche il colore. È facile far girare la trottola? Si è facile, dopo un po’ le dita fanno male perchè giochiamo tanto tanto, però poi passa. Ci posso riuscire anch’ io a fare la trottola? Insegnatemi a fare la trottola. Provaci! www.comune.torino.it/centromultimediale pag.1/4
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STORIE BREVI
“IL GIOCO DEL BAYBLADE”di Anna Marogna, Sezione Azzurri Scuola dell’ infanzia municipale Marc Chagall, via Cecchi, 3Torino
Lo scopo generale del gioco è di invitare i bambini a descrivere i procedimenti adottati, formulare delle ipotesi e provare ad impostare un ragionamento attraverso l’adozione di procedure argomentative. L’insegnante, traendo spunto dal gioco del Bayblade che appassiona molto un gruppo di bambini di cinque anni, chiede loro di partecipare al loro gioco e di insegnarle a costruire una trottola come quella che utilizzano.Chiede quindi ai bambini di spiegarle lo scopo, le dinamiche e le modalità del gioco. In questo modo coglie l’occasione per discutere riguardo a nuove idee o nuovi accorgimenti e propone delle prove di conferma, raccogliendo le diverse opinioni in merito. Alla fine invita i bambini ad illustrare verbalmente il lavoro svolto. Ne segue un dialogo nel quale l’insegnante formula diverse richieste alle quali i bambini volentieri aderiscono con risposte, suggerimenti, indicazioni, argomentazioni.
Perchè giocate sempre alla trottola? Con queste costruzioni si possono fare tante belle cose.
Perchè è divertente, girano forte...forte ! Chi rompe il pezzo vince.
Come vi è venuto in mente questo gioco?
La palla girava, allora ho pensato di mettere altri pezzi, così girava anche il colore.
È facile far girare la trottola?
Si è facile, dopo un po’ le dita fanno male perchè giochiamo tanto tanto, però poi passa.
Ci posso riuscire anch’ io a fare la trottola? Insegnatemi a fare la trottola.
Provaci!
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Cosa serve per fare la trottola?
Si prende una pallina, poi quattro pezzi lunghi da attaccare intorno.
Bene, l’ho costruita anch’ io. E adesso per farla girare forte come devo fare?
Devi appoggiare le dita sopra la pallina e devi girare il mignolo.
Che forte! Ci sono riuscita anch’ io!
Io sono capace di farla girare più forte di te!
Come mai tu ci riesci e io no?
Perchè devi mettere il dito così.
Fatemi vedere tutti come fate girare la trottolina. Bravi, siete tutti dei campioni! Avete costruito delle bellissime trottoline con questo gioco di costruzioni. Ma se questo gioco non c’era?
Guarda maestra ! E’ così che mi è venuta l’idea. (Pietro fa girare da sola una pallina).
È vero, gira tutt’intorno. Ma cosa la fa girare così?
Perchè la mano gira.
La mano riesce a far girare qualsiasi oggetto?
No. Guarda! (I bambini provano a far girare oggetti presi a caso). I rotondi si riesce a farli girare, gli altri no!
Proviamo dall’altro lato, quello più corto.
Gira piano lo stesso.
Proviamo ancora. Forse non abbiamo considerato tutte le parti di questo oggetto. Osserviamo la trottolina e in particolare la pallina.
La pallina ha dei bottoni per attaccare gli altri pezzi, un bottone bisogna lasciarlo libero.
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Ah ! Allora la trottolina gira perchè appoggia su una piccola parte. Possiamo far girare il nostro corpo come fosse una trottolina?
A meno che non mettiamo un piede su una punta.
Oppure con una gamba sola.
Possiamo assumere altre posizioni per girare? (Tutti girano seduti )
È molto divertente! Come ci siamo messi per girare?
Con le gambe piegate vicino al corpo e un pezzetto di sedere sul pavimento.
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Allora forse siamo riusciti a capire cosa ci vuole per girare.
Ci deve essere una punta. Bisogna girare sulla parte più piccola.
Bene. Riprendiamo la trottola. Gira perchè appoggia su una parte piccola, ma voi usate la mano per far girare la trottola.
La mano gira e fa girare forte la trottola, è la forza della mano che esce e va dentro la trottola. E’ l’energia della mano!
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