Città Metropolitana di GenovaIn data 20/02/2015 il/la sottoscritto/a SINISI PAOLO ha adottato il...

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Determinazione n. 663 del 23 febbraio 2015 Città Metropolitana di Genova PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI Protocollo Generale N. 0014255 / 2015 Atto N. 663 OGGETTO: Nuova Seristudio Srl con Socio Unico, via Alberogrosso, 92 B-C-D-E-F-G-H Comune di Cicagna (GE). Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) ai sensi del D.P.R. 59/2013 per i comparti emissioni in atmosfera, scarichi in corpo idrico superficiale e rumore. In data 20/02/2015 il/la sottoscritto/a SINISI PAOLO ha adottato il provvedimento Dirigenziale di seguito riportato. Vista la Legge 7 aprile 2014 n. 56 e succ. modif. recante “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”; Visti l’Art. 107, commi 1, 2 e 3 del T.U. “Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali”, approvato con D.Lgs. n. 267 del 18-08-2000 e l’art. 34 dello Statuto della Città metropolitana di Genova; Visto altresì l’Art. 4, comma 2 del D.Lgs 165/01; Richiamato il vigente Regolamento sull’ordinamento degli Uffici e dei Servizi; Visti il d.p.r. 13 marzo 2013, n. 59 “Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell'articolo 23 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35”, entrato in vigore in data 13 giugno 2013. in particolare, l’art. 1, comma a, del D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59, che definisce Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.) “il provvedimento rilasciato dallo sportello unico per le attività produttive, che sostituisce gli atti di comunicazione, notifica ed autorizzazione in materia ambientale di cui all’art. 3” del medesimo decreto, ovvero: autorizzazione agli scarichi di cui al capo II del titolo IV della sezione II della Parte terza del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152; comunicazione preventiva di cui all'articolo 112 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, per l'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste; autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui all'articolo 269 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152; autorizzazione generale di cui all'articolo 272 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152; comunicazione o nulla osta di cui all'articolo 8, comma 4 o comma 6, della L. 26 ottobre 1995, n. 447; autorizzazione all'utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura di cui all'articolo 9 del D.Lgs. 27 gennaio 1992, n. 99; comunicazioni in materia di rifiuti di cui agli articoli 215 e 216 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152; altresì, l’art. 2, comma 1, lett. b) del D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59, che definisce la Provincia, o la diversa autorità indicata dalla normativa regionale, quale competente ai fini del rilascio, rinnovo e aggiornamento

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Determinazione n. 663 del 23 febbraio 2015

Città Metropolitana di Genova

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI

DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI

Protocollo Generale N. 0014255 / 2015

Atto N. 663

OGGETTO: Nuova Seristudio Srl con Socio Unico, via Alberogrosso, 92 B-C-D-E-F-G-H Comune di

Cicagna (GE). Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) ai sensi del D.P.R. 59/2013 per i

comparti emissioni in atmosfera, scarichi in corpo idrico superficiale e rumore.

In data 20/02/2015 il/la sottoscritto/a SINISI PAOLO ha adottato il provvedimento Dirigenziale di

seguito riportato.

Vista la Legge 7 aprile 2014 n. 56 e succ. modif. recante “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”;

Visti l’Art. 107, commi 1, 2 e 3 del T.U. “Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali”, approvato con D.Lgs. n. 267 del 18-08-2000 e l’art. 34 dello Statuto della Città metropolitana di Genova;

Visto altresì l’Art. 4, comma 2 del D.Lgs 165/01; Richiamato il vigente Regolamento sull’ordinamento degli Uffici e dei Servizi; Visti il d.p.r. 13 marzo 2013, n. 59 “Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell'articolo 23 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35”, entrato in vigore in data 13 giugno 2013. in particolare, l’art. 1, comma a, del D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59, che definisce Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.) “il provvedimento rilasciato dallo sportello unico per le attività produttive, che sostituisce gli atti di comunicazione, notifica ed autorizzazione in materia ambientale di cui all’art. 3” del medesimo decreto, ovvero:

autorizzazione agli scarichi di cui al capo II del titolo IV della sezione II della Parte terza del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152;

comunicazione preventiva di cui all'articolo 112 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, per l'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste;

autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui all'articolo 269 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152;

autorizzazione generale di cui all'articolo 272 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152;

comunicazione o nulla osta di cui all'articolo 8, comma 4 o comma 6, della L. 26 ottobre 1995, n. 447;

autorizzazione all'utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura di cui all'articolo 9 del D.Lgs. 27 gennaio 1992, n. 99;

comunicazioni in materia di rifiuti di cui agli articoli 215 e 216 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152; altresì, l’art. 2, comma 1, lett. b) del D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59, che definisce la Provincia, o la diversa autorità indicata dalla normativa regionale, quale competente ai fini del rilascio, rinnovo e aggiornamento

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Determinazione n. 663 del 23 febbraio 2015

dell’Autorizzazione Unica Ambientale, che confluisce nel provvedimento conclusivo del procedimento adottato dallo Sportello Unico per le Attività Produttive; la Legge Regionale 21.06.1999, n. 18, recante “Adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli enti locali in materia di ambiente, difesa del suolo ed energia”; il d. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante “Norme in materia ambientale”, e ss.mm.ii; vista, altresì, la L. 26 ottobre 1995 n. 447 “Legge quadro sull’inquinamento acustico”; la L.R. 20.03.1998 n. 12 recante disposizioni in materia di inquinamento acustico;

la L.R. 16 agosto 1995, n. 43, “Norme in materia di valorizzazione delle risorse idriche e di tutela delle acque dall’inquinamento”;

La circolare della Regione Liguria “D.P.R. 59/2013. Prime indicazioni disciplina AUA.”

la circolare prot. 0049801/GAB del 07.11.2013 del Ministero dell’Ambiente e del Territorio e del Mare recante chiarimenti interpretativi relativi alla disciplina dell’autorizzazione unica ambientale nella fase di prima applicazione del decreto del Presidente della Repubblica 13.03.2013 n. 59;

il Regolamento Regionale 10 luglio 2009 n.4 “Disciplina delle acque meteoriche di dilavamento e delle acque di lavaggio aree esterne che reca al Capo II, la disciplina prevista dall’art. 113, comma 3 del D.Lgs. 152/06;

Premesso che:

La Nuova Seristudio Srl è autorizzata alle emissioni in atmosfera originate dallo stabilimento di via Alberogrosso, 92 B-C–D-E-F-G-H nel Comune di Cicagna (GE), ai sensi dell’art 7 del DPR 203/88, con Provvedimento Dirigenziale della Provincia di Genova n° 6371 del 13.12.2005; La Ditta è inoltre autorizzata con Provvedimento Dirigenziale della Provincia di Genova n. 4002 del 05.07.2010, allo scarico in corpo idrico superficiale di acque reflue industriali derivanti dall’insediamento produttivo sito in Via Alberogrosso n. 92 B-C-D-E-F-G-H nel Comune di Cicagna;

In data 27.01.2014 la Nuova Seristudio Srl con Unico Socio ha presentato al SUAP del Comune di Cicagna istanza per il rilascio dell’autorizzazione unica ambientale di cui al DPR 59/2013, per il rinnovo dell’autorizzazione allo scarico in acque reflue industriali in corpo idrico superficiale di cui al capo II del titolo IV della sezione II della parte III del Dlgs 152/06, nonché per il rinnovo dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera di cui all’art 269 del Dlgs 152/06;

con nota n. 35314 del 04 aprile 2014, la Provincia, in qualità di Autorità competente, ha chiesto al SUAP di Cicagna di convocare la conferenza dei servizi in sede referente, in merito alla suddetta istanza di Autorizzazione Unica Ambientale, per il giorno 15 aprile 2014;

con nota pervenuta in Provincia a mezzo fax il 11.04.2014, protocollata il 14.04.2014, il SUAP di Cicagna ha comunicato l’impossiibilità da parte del Comune di partecipare alla Conferenza richiedendo di definire una nuova data per la medesima conferenza;

con nota prot. 39100 del 16.04.2014 la Provincia ha riscontrato l’istanza del Comune e, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 14 ter della L. 241/90 circa il termine entro cui fissare la data della conferenza, ha chiesto al SUAP di Cicagna di convocare la nuova riunione per il giorno 24.04.2014;

con nota pervenuta il 23.04.2014 il Rappresentante della Ditta ha comunicato al SUAP del Comune di Cicagna e p.c. alla Provincia l’impossibilità di presenziare alla conferenza;

con nota pec in pari data, la Provincia, richiamando il sopra citato art. 14 ter comma 2 della L. 241/90, ha comunicato di non poter ulteriormente procrastinare la data della conferenza referente che, pertanto, si sarebbe svolta il 24.04.2014;

con nota prot. 17634 del 23.04.2014 la ASL 4 Chiavarese ha comunicato di non poter presenziare alla conferenza;

In data 24.04.2014 si è svolta la conferenza dei servizi in sede referente alla quale hanno partecipato i Rappresentanti della Provincia e del Comune di Cicagna;

nel corso della riunione si è rilevato che la domanda di autorizzazione presentata dalla Ditta in data 27.01.2014 costituisce – in materia di emissioni in atmosfera – modifica a carattere sostanziale ai sensi

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Determinazione n. 663 del 23 febbraio 2015

dell’art 269 Dlgs 152/06 e non semplice rinnovo, in quanto la ditta prevede di incrementare il quantitativo di resine da utilizzarsi nel ciclo produttivo dagli attuali (autorizzati) 6000 Kg a 30.000 Kg/anno, nonché di svolgere il ciclo produttivo su 24 h/g per 6 gg/settimana con conseguente aumento del flusso di massa annuo dei diversi parametri individuati dall’autorizzazione alle emissioni in atmosfera n. 6371 del 23.12.2005;

I partecipanti alla conferenza dei servizi hanno pertanto ritenuto necessario richiedere alla Ditta alcune integrazioni, e in particolare: - Aggiornamento della frequenza di sostituzione/manutenzione degli impianti di abbattimento di tutte le

emissioni; - Precisazione in merito al fatto che l’attuale impianto di depurazione acque sia sufficiente a garantire la

depurazione delle acque stesse, garantendo altresì sempre una portata adeguata nonché stima del maggior quantitativo di acque di processo impiegate alla luce dell’incremento del ciclo produttivo e di quelle avviate successivamente allo scarico con precisazione della percentuale delle acque trattate avviate a riciclo nello stesso processo di lavorazione;

- Invio di valutazione previsionale di impatto acustico con particolare riferimento alle lavorazioni notturne, dal momento che le case di civile abitazione più vicine sorgono a circa 50 – 60 metri dall’insediamento produttivo.

con nota prot. 45845 del 07.05.2014 è stato inviato al SUAP di Cicagna e agli enti interessati il verbale della conferenza dei servizi riportante le richieste di chiarimenti sopra richiamate;

con la medesima nota è stato chiesto al SUAP di Cicagna di trasmettere alla Ditta il verbale della conferenza, ai sensi dell’art. 4 comma 8 del D.P.R. 59/2013;

con nota prot. 76028 del 4.08.2014, reiterata il 18.09.2014, la Provincia di Genova ha sollecitato la Ditta – tramite il SUAP di Cicagna - all’invio delle integrazioni richieste facendo contestualmente presente che il procedimento rimaneva sospeso in attesa del ricevimento della documentazione integrativa; In data 29.09.2014 è pervenuta la documentazione integrativa richiesta; Dall’esame della documentazione è emerso tra l’altro - che: L’azienda non intende incrementare il quantitativo di resine termoplastiche da utilizzarsi nel ciclo produttivo e non utilizza più resine da quasi due anni. L’azienda ha inoltre deciso di rinunciare definitivamente all’attività di stampa ad iniezione (originante l’emissione E1). La pressa ad iniezione non sarebbe comunque più attiva dal gennaio 2013 e la stessa non è più presente nello stabilimento; L’azienda non intende incrementare l’orario di lavoro rispetto a quello già previsto all’atto del rilascio del PD 6371/2005. Lo stesso – alla luce di quanto dichiarato dall’azienda - rimarrà pertanto suddiviso su 5 giorni lavorativi per il numero di ore per ogni impianto già indicato in sede di Provvedimento Dirigenziale n. 6371/2005. Con nota prot. 101183 del 28.10.2014 la Provincia ha chiesto al SUAP di Cicagna di procedere alla convocazione della seconda conferenza dei servizi per il giorno 21.11.2014; In data 20.11.2014 è pervenuto il parere sull’istanza da parte della ASL 4 Chiavarese; In data 21.11.2014 si è svolta la seconda conferenza dei servizi alla quale hanno presenziato Funzionari della Provincia e i Rappresentanti della Ditta; Nel corso della conferenza l’Azienda, in parziale difformità da quanto scritto nelle integrazioni del 26.09.2014, ha chiesto di mantenere l’emissione E1 (già prevista dalla precedente autorizzazione), come indicato nell’istanza di AUA presentata il 27.01.2014, facendo presente che per quanto concerne la suddetta emissione i flussi di massa sono sotto le soglie di rilevanza come dimostrato dai certificati di analisi più volte prodotti alla Provincia; I Rappresentanti della Provincia nell’occasione hanno precisato che nella nuova autorizzazione - alla luce delle integrazioni datate 26.09.2014, sarà riportato il flusso di massa degli inquinanti del precedente P.D 6371/2005 e le relative prescrizioni, con inserimento dell’emissione E11 (5 macchine laser) per la quale sarà richiesto collaudo per le polveri;

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Determinazione n. 663 del 23 febbraio 2015

Con nota prot. 111033 del 25.11.2014 è stato inviato agli enti coinvolti nel procedimento copia del verbale della conferenza, già consegnato alla Ditta in sede di riunione, e contestualmente – alla luce di quanto emerso in sede di conferenza deliberante - è stato richiesto alla ASL 4 di integrare/confermare il parere già espresso in data 21.11.2014 e al Comune di Cicagna di esprimere le proprie definitive valutazioni sull’istanza; con nota prot. 52170 del 5.12.2014 la ASL 4 Chiavarese ha comunicato di confermare il parere favorevole già rilasciato con nota prot. 49408 del 20.11.2014; in data 30.12.2014 è pervenuta dalla Prefettura di Genova la copia conforme della comunicazione antimafia prot. 12617 del 15.10.2014; con nota pervenuta il 23.12.2014 il Comune di Cicagna ha espresso il parere di competenza per il rilascio dell’AUA; con nota prot. 120188 del 24.12.2014 la Provincia, alla luce di quanto riportato nel parere di cui sopra ha ritenuto di fornire alcune precisazioni in ordine all’attività della Ditta chiedendo al Comune una eventuale revisione del parere sotto il profilo acustico; in data 16.01.2015 sono pervenute le definitive valutazioni del Comune di Cicagna sotto il profilo acustico; Rilevato che Dall’esame della documentazione agli atti della scrivente Amministrazione, per quanto concerne il comparto emissioni in atmosfera, risulta quanto segue: L’attività produttiva che viene svolta nello stabilimento di Cicagna consiste nella decorazione di oggettistica varia di ridotte dimensioni e quasi esclusivamente in plastica. I manufatti in plastica sono in parte acquistati da terzi ed in parte realizzati mediante stampaggio ad iniezione. La decorazione viene eseguita esclusivamente mediante tampografia. Successivamente i manufatti decorati sono verniciati con prodotti vernicianti a base acquosa. Il ciclo produttivo può essere riassunto come segue:

1. ricevimento da terzi e/o stampa del materiale; 2. decorazione del manufatto con macchine tampografiche; 3. verniciatura del manufatto con vernice a base acquosa; 4. imballaggio e spedizione. Le materie prime utilizzate ed i relativi consumi (come da dati PD 6371/2005 e dichiarazioni annuali relative agli ultimi 3 anni) sono le seguenti:

Materia Prima P.D. 6371/2005 2011 (kg/anno) 2012 (kg/anno) 2013 (kg/anno)

vernici a base acquosa

(pronte all’uso)

30000 26820 22135 18735

catalizzatori per vernici ad

acqua

- 3320 3415 3050

solventi per pulizia 500 2620 1650 1510

inchiostri 800 206 123 181

resine termoplastiche 6000 23960 7064 0

Le attività svolte presso lo stabilimento danno luogo alle seguenti emissioni:

E1 – stampa ad iniezione con 1 pressa;

E2- stampa a tampone con 16 macchine;

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E3, E4, E5 – 3 cabine di applicazione verniciatura automatica;

E6 -1 forno di essiccazione verniciatura automatica

E7 applicazione/essiccazione verniciatura manuale 1;

E8 - applicazione/essiccazione verniciatura manuale 2;

E11 - 5 macchine laser

Gli impianti di abbattimento sono costituiti da :

E3, E4, E5: impianto di abbattimento a velo d’acqua costituito schematicamente da un primo stadio di abbattimento del particolato a velo d’acqua sul fronte di spruzzatura e da due successivi stadi costituiti da due serie di ugelli (posti nella parte retrostante del velo) che spruzzano acqua in controcorrente rispetto al flusso d’aria in estrazione.

A valle degli stadi di abbattimento sono presenti i filtri separatori di goccia seguiti da un ultimo stadio di filtrazione costituito da filtri a tasca (emissioni E3, E4, E5).

E11: impianto di abbattimento a secco costituito da un depolveratore a 4 cartucce in poliestere .

Bruciatori asserviti al ciclo di verniciatura:

Il riscaldamento dei forni avverrà mediante scambiatori a fascio tubero ad acqua riscaldata per mezzo di una caldaia a metano da 0.26 MW. Per il riscaldamento delle cabine di verniciatura (durante il periodo invernale) saranno utilizzati scambiatori a fascio tubero ad acqua surriscaldata mediante una caldaia alimentata a metano da ca. 1.0 MW. Secondo la definizione di prodotto verniciante a base acquosa di cui alla deliberazione della Giunta Regionale n° 1832/98, i prodotti vernicianti che sono utilizzati dall’Azienda hanno un contenuto di solventi organici inferiori a 150 g/l. In base ai consumi previsti di prodotti vernicianti e del contenuto di solventi, l’Azienda riferisce di un utilizzo di solventi annuo inferiore a 5 tonnellate, soglia minima per rientrare nel campo di applicazione del ex DM 44/2004 (direttiva VOC) ora allegato III alla parte V del Dlgs 152/06; Ritenuto Pertanto, alla luce delle integrazioni e delle considerazioni contenute nella relazione datata 26.09.2014, pervenuta a mezzo pec il 29.09.2014, che annullano e modificano quanto riportato nella relazione datata 09.01.2014 a corredo dell’istanza di autorizzazione AUA, di poter confermare in linea di massima le prescrizioni già impartite con l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera rilasciata con Provvedimento Dirigenziale n. 6371/2005; altresì, alla luce della richiesta formulata in sede di conferenza dei sevizi deliberante, di comprendere all’interno del provvedimento anche la pressa ad iniezione originante l’emissione E1, fissando per la stessa – in analogia con altri impianti ed in linea con quanto indicato al punto d) del D.lgs. 59/2013 “produzione di articoli in gomma e prodotti delle materie plastiche con utilizzo giornaliero complessivo di materie prime non superiore a 500 Kg” – un limite in emissione per il parametro SOV di 20 mg/m3; per la già citata emissione E1, stante le risultanze del collaudo analitico del 23.05.2012, di non fissare obblighi di verifiche analitiche annuali; che la tipologia dell’impianto di abbattimento asservito alle cabine di verniciatura sia adeguata all’abbattimento del particolato originato durante la fase di applicazione dei prodotti vernicianti;

di non fissare limiti per le S.O.V. alle emissioni originate dall’attività di verniciatura in considerazione della tipologia del prodotto verniciante utilizzato;

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altresì, di non fissare limiti alle emissioni originate dalle caldaie in considerazione della potenzialità termica delle stesse (<3 MW) e del tipo di combustibile utilizzato;

come indicato in sede di conferenza, di sottoporre a collaudo analitico l’emissione E11;

Per quanto riguarda gli scarichi idrici:

Richiamato

il parere rilasciato dalla ASL 4 “Chiavarese” Dipartimento di Prevenzione Igiene e Sanità Pubblica, assunta al protocollo della Provincia con n. 37773 in data 03.04.2006, con il quale si esprime parere igienico sanitario favorevole allo scarico in corpo idrico superficiale della ditta Nuova Seristudio S.r.l. con insediamento nel Comune di Cicagna, in Via Alberogrosso n.92.

Vista

la relazione istruttoria redatta dai tecnici della Direzione Ambiente, Ambiti Naturali e Trasporti – Ufficio Acqua e Derivazioni Idriche, da intendersi qui richiamata come atto presupposto del presente provvedimento;

Attività

L’attività della ditta consiste essenzialmente nella decorazione di oggetti mediante l’applicazione di scritte, marchi, disegni, loghi, ecc.. Tale produzione viene effettuata utilizzando moderne tecniche di tampografia e verniciatura. Gli oggetti decorati sono quasi esclusivamente in plastica e precisamente, articoli per subacqua, giocattoli, contenitori, componentistica per autoveicoli, componenti per il settore comunicazioni, oggettistica varia, ecc. Ciclo produttivo 1) Ricevimento dei manufatti da ditte terze.

E’ prevista anche la produzione in proprio di particolari in plastica e per questo vengono mantenuti in efficienza sia i locali che le presse ad iniezione elettriche che possono essere utilizzate a seconda della particolarità degli oggetti da realizzare. Tali presse impiegano acque di raffreddamento che vengono utilizzate a ciclo chiuso.

2) Stampa del manufatto mediante stampa a tampone.

3) Verniciatura dei manufatti con vernice all’acqua.

4) Imballaggio e spedizione.

L’unica fase del ciclo tecnologico sopra descritto che origina reflui liquidi è costituita dalla verniciatura dei manufatti effettuata a mezzo di un impianto di verniciatura automatica e uno manuale. Verniciatura automatica L’impianto è costituito dai seguenti elementi: - sistema di trasporto degli oggetti costituito da convogliatrice monorotaia; - n° 3 cabine di verniciatura pressurizzate; - n° 1 forno di essiccazione; - n° 3 robots di applicazione. Le tre cabine di verniciatura automatica sono state attrezzate con un impianto di abbattimento a velo d’acqua costituito, da un primo stadio di abbattimento del particolato rappresentato da un velo d’acqua sul fronte di spruzzatura e da due successivi stadi costituiti da due serie di ugelli, posti nella parte retrostante del velo, che spruzzano acqua in controcorrente rispetto al flusso d’aria di estrazione. A valle degli stadi di abbattimento ad acqua è presente una serie di filtri separatori di goccia, ed infine uno stadio di filtrazione con filtri a tasche ad alta efficienza.

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Determinazione n. 663 del 23 febbraio 2015

Verniciatura manuale L’impianto di verniciatura manuale è costituito da 2 cabine di verniciatura uguali a quelle per la verniciatura automatica, ad esclusione dei robots di applicazione dei prodotti. Gli impianti di abbattimento asserviti alle cinque cabine di verniciatura sono dotati di un’apposita vasca di contenimento delle acque reflue da avviare alla depurazione. Ciascuna delle sei vasche ha una capacità pari a 4,5 m3, e l’acqua utilizzata per l’abbattimento del particolato viene scaricata giornalmente ed avviata alla fase di depurazione. Si prevede pertanto, nel caso di un utilizzo contemporaneo delle sei cabine, una produzione giornaliera di acque da trattare pari a circa 27 m3. Il ciclo produttivo dell’azienda prevede di riutilizzare circa il 40 % dei liquami trattati. Lo scarico risulta di tipo discontinuo e, considerata la potenzialità dell’impianto di depurazione, si ha una portata media pari a circa 2 m3/h e una portata massima di 5 m3/h. Considerato che vengono utilizzati esclusivamente prodotti vernicianti all’acqua (30.000 Kg/anno), il liquido da depurare dovrebbe contenere principalmente solidi sospesi costituiti dalle particelle di vernici che costituiscono l’overspray, oltre che solventi e metalli in traccia. Sulla base della natura e delle caratteristiche qualitative del refluo di depurazione, la ditta ha installato un impianto chimico-fisico con filtrazione finale e trattamento dei fanghi di processo. Impianto di depurazione 1. Vasca di omogeneizzazione da 15 m3 munita di elettromiscelatore sommerso. La vasca risulta

dimensionata per raccogliere tutto il volume di acqua scaricabile da una linea di verniciatura (3 cabine).

2. Sezione chimico-fisico dove avviene il condizionamento del refluo mediante dosaggio di reagenti. Il comparto è formato da due vasche, nella prima si effettua la coagulazione a pH acido, mentre nella seconda si effettua la flocculazione a pH neutro e l’aggiunta di carbone attivo in soluzione liquida.

3. Decantazione con separazione dei fiocchi di fango dall’acqua.

4. I fanghi decantati vengono pompati ad un ispessitore a gravità al fine di ottenere un maggiore addensamento delle particelle solide.

5. Il refluo surnatante del comparto di decantazione viene inviato ad un trattamento finale di filtrazione che prevede il passaggio dello stesso su un letto filtrante a sabbia quarzifera ed uno su carboni attivi. Sia il filtro a sabbia che quello a carbone attivo verranno periodicamente puliti con lavaggio in controcorrente con acqua di rete. L ‘acqua di lavaggio viene inviata alla vasca di omogeneizzazione in testa all’impianto. E’ stata effettuata l’installazione di due colonne di carboni attivi (una di riserva) contenenti ciascuna circa 250 Kg di carbone granulare.

6. I fanghi, dopo la fase di ispessimento, vengono disidratati mediante filtro pressa.

7. L’acqua, dopo la fase finale di filtrazione, viene in parte (40%) inviata in una vasca di calcestruzzo e da questa riciclata alla rete di alimentazione delle cabine di verniciatura, uni tamente all’acqua di reintegro da acquedotto. Il restante 60 % viene generalmente scaricata nel Torrente Lavagna.

La sabbia quarzifera ed il carbone attivo vengono sostituiti con una frequenza che viene puntualmente determinata sulla base delle condizioni di esercizio dell’impianto. A tal fine è stato installato all’uscita della sezione a carboni attivi un misuratore in continuo della conducibilità che consente il controllo della efficienza della sezione filtrante. L’ultima sostituzione dei carboni attivi e della sabbia di filtrazione è stata effettuata in data 25.03.2013. Le acque di processo e per usi produttivi vengono prelevate dall’acquedotto pubblico e contabilizzate, separatamente da quelle per usi civili, mediante specifico misuratore di portata. Sulla tubazione di scarico è stato predisposto un idoneo pozzetto di campionamento ed è stato installato un misuratore in continuo della quantità di acqua depurata e scaricata nel corpo recettore. Al momento del sopralluogo il misuratore di portata indicava 37.093.811 litri. Sullo scarico è stata inoltre installata una sonda di rilevamento del pH che, in caso di anomalie e/o superamento dei limiti, trasmette un allarme all’operatore che è in grado di chiudere prontamente lo scarico ed attivare tutte le procedure di controllo per risolvere il problema. All’atto del sopralluogo la portata istantanea dello scarico risultava di 0,7 m3/h ed il valore di pH era par 7,15.

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Determinazione n. 663 del 23 febbraio 2015

I fanghi disidratati vengono stoccati in contenitori big-bag e periodicamente smaltiti come rifiuti secondo la normativa vigente in materia.

Inquinamento acustico

Viste le note pervenute il 20.11.2014, il 23.12.2014 ed il 16.01.2015 con cui il Comune di Cicagna ha espresso parere complessivo favorevole sull’istanza con prescrizione in ordine all’inquinamento acustico;

D I S P O N E - Di rilasciare l’autorizzazione Unica Ambientale (AUA) ai sensi del D.P.R. 59/2013, alla Nuova

Seristudio Srl con Socio Unico, via Alberogrosso, 92 B-C-D-E-F– Cicagna per i comparti emissioni in atmosfera, scarichi idrici in corpo superficiale e rumore nel rispetto delle prescrizioni di seguito impartite per i diversi settori, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Provvedimento:

Quadro delle prescrizioni

EMISSIONI IN ATMOSFERA

1) Le emissioni dello stabilimento dovranno rispettare i seguenti limiti (espressi a 0°C e 1013 hPa):

Emissione Tasso di utilizzo massimo

Portata nominale (m3/h)

parametro Limite in concentrazione (mg/m3)

E1 (1 pressa ad iniezione)

8 h/g x 5 gg/settimana

1500 SOV 20

E2 (stampa a tampone)

16 h/g per 5 gg/settimana

5.000 SOV 50

E3, E4, E5 (cabine di verniciatura automatica)

24 h/g per 5 gg/settimana

20.000 polveri 3

E7 (cabina di applicazione n 1 )

12 h/g per 5 gg/settimana

20.000 polveri 3

E8 (cabina di applicazione n2

12 h/g per 5 gg/settimana

20.000 polveri 3

E11 (5 macchine laser)

24 h/g per 5 gg/settimana

4000 polveri 10

2) Entro 60 giorni dalla data di ricevimento o piena conoscenza del presente provvedimento di

autorizzazione, la Ditta dovrà sottoporre l’emissione E11 (5 macchine laser) ad un collaudo analitico per la determinazione dei parametri portata e polveri.

3) L’accertamento delle caratteristiche dell’emissione E11 dovrà avvenire mediante rilevamento analitico

sperimentale da effettuarsi adottando le seguenti metodologie:

Manuale U.N.I.CHIM. n. 158/1988

Misure alle emissioni. Strategie di campionamento e criteri di valutazione.

Norma UNI EN ISO 16911-1 :2013

Emissione da sorgente fissa. Determinazione manuale ed automatica della velocità e

della portata di flussi in condotti. Parte 1 : metodo di

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Determinazione n. 663 del 23 febbraio 2015

riferimento manuale

Norma UNI EN 15259:2008

Emissioni da sorgente fissa. Requisiti delle sezioni e dei siti di misurazione e

dell’obiettivo, del piano e del rapporto di misurazione

Norma UNI EN 13284 - 1: 2003

Emissione da sorgente fissa. Determinazione della concentrazione in massa di polveri

in basse concentrazioni – metodo manuale gravimetrico.

4) L’utilizzo di metodi alternativi a quelli indicati nel precedente punto 3) dovrà essere preventivamente

concordato con la Città Metropolitana di Genova prima dello svolgimento di qualunque attività di controllo.

5) Le risultanze degli accertamenti analitici compiuti dovranno essere inviati alla Città Metropolitana di

Genova ed alla ASL 4 Chiavarese entro 30 giorni successivi alla scadenza di cui al precedente punto 2). A seguito dell’esame delle risultanze analitiche potrà essere richiesta l’esecuzione di verifiche analitiche all’emissione E11 con cadenza annuale.

6) Tutte le operazioni di stampaggio plastica, tampografia, verniciatura manuale ed automatica (comprese in ambedue i casi le fasi di essiccazione) e quelle effettuate con le 5 macchine laser dovranno essere eseguite con gli impianti di captazione e/o depurazione tenuti regolarmente in funzione.

7) Per le operazioni di verniciatura potranno essere utilizzati solamente prodotti vernicianti a base acquosa con un contenuto di solventi organici inferiori a 150 g/l. La Ditta non potrà in ogni caso consumare più di 5 tonnellate/anno di solventi.

8) Con cadenza annuale (01.01. – 31.12 di ogni anno) la Ditta dovrà sottoporre le emissioni E2, E3, E4, E5, E7 ed E8 a verifica analitica per la determinazione dei seguenti parametri:

Emissione Parametro

E2 (stampa a tampone) SOV, portata

E3,E4,E5 (cabine di verniciatura automatica)

Polveri, portata

E7 (cabina di applicazione n 1 ) Polveri, portata

E8 (cabina di applicazione n2 Polveri, portata

Le risultanze degli accertamenti compiuti dovranno essere conservate presso lo stabilimento di via Alberogrosso, 92 B, C, D, E, F, G, H - Cicagna (GE) per almeno 5 anni dalla data della loro esecuzione a disposizione per eventuali controlli da parte degli organi competenti.

9) I filtri per il particolato dovranno essere sostituiti quando necessario e comunque almeno una volta all’anno.

10) L’acqua degli impianti di abbattimento asserviti alle cabine di verniciatura dovrà essere sostituita giornalmente.

11) La Ditta dovrà sottoporre i bruciatori C1 e C2 a manutenzione ordinaria (pulizia, disincrostazione e messa a punto del bruciatore) da effettuarsi semestralmente da Ditta abilitata.

12) In caso di disservizio degli impianti di abbattimento, la lavorazione a monte dovrà essere immediatamente sospesa e non potrà essere ripresa fino al ripristino della funzionalità degli impianti di abbattimento stessi.

13) La Ditta dovrà consegnare alla Città Metropolitana di Genova - Servizio Energia Aria Rumore - per l’apposizione di un visto, un nuovo registro di conduzione impianti sul quale dovranno essere annotati gli esiti delle manutenzioni ordinarie e straordinarie di cui ai punti 9), 10), 11) e 12). Sul medesimo

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Determinazione n. 663 del 23 febbraio 2015

registro – entro il 31 gennaio di ogni anno – dovranno essere annotati i consumi delle seguenti materie prime utilizzate nel ciclo produttivo nell’anno solare precedente (01.01.-31.12):

vernici a base acquosa (pronte all’uso)

catalizzatori per vernici ad acqua

solventi per pulizia

inchiostri

resine termoplastiche

14) Il registro di cui al precedente punto 13) dovrà essere sempre conservato presso lo stabilimento della

Nuova Seristudio srl con Socio Unico, sito in Via Alberogrosso, 92 - Cicagna (GE) e messo a disposizione per eventuali controlli da parte degli enti competenti. Lo stesso, una volta esaurito, dovrà essere comunque tenuto presso l’insediamento produttivo per almeno 3 anni dalla data dell’ultima registrazione.

SCARICHI IN CORPO IDRICO SUPERFICIALE

DISPONE

1) di autorizzare la ditta Nuova Seristudio S.r.l. allo scarico delle acque reflue industriali derivante dall’insediamento di Via Alberogrosso n.92 B-C-D-E-F-G-H nel Comune di Cicagna, ed avente recapito nel T. Lavagna, nel punto di coordinate geografiche in proiezione Gauss-Boaga Longitudine Est 1.520.265 e Latitudine Nord 4.916.452, ai sensi della Parte III del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., e della la l. r. 16 agosto 2005, n. 43, nel rispetto dei limiti di cui alla tabella 3, I colonna, dell'Allegato 5 alla parte III del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152.

2) di sottoporre la ditta Nuova Seristudio S.r.l. con Socio Unico al rispetto delle seguenti prescrizioni;

a) gli impianti di depurazione dovranno essere sottoposti a corretta e costante manutenzione e le relative apparecchiature dovranno essere tenute sempre in perfetta efficienza;

b) la sabbia quarzifera ed i carboni attivi delle rispettive unità di filtrazione finale dovranno essere periodicamente sostituiti al fine di garantire sempre una perfetta efficienza dell’impianto ed una buona capacità depurativa;

c) il contatore volumetrico allo scarico dovrà essere mantenuto sempre in perfetta efficienza. In caso di disservizio e/o sostituzione dovranno essere annotati sul quaderno di registrazione dati la data dello stesso, la data del ripristino, il valore segnato alla data del disservizio e quello segnato alla data di ripristino;

d) il pozzetto di campionamento in uscita dall’impianto di trattamento e prima del punto di scarico, dovrà essere tale da consentire il campionamento delle acque depurate anche durante i periodi in cui lo scarico non sia attivo;

e) la sonda di rilevamento del pH sullo scarico delle acque trattate, dovrà essere mantenuta sempre in funzione ed in perfetta efficienza al fine di poter attivare in qualsiasi momento gli allarmi e le procedure per l’arresto dello scarico. In caso di disservizio e/o sostituzione dovranno essere annotati sul quaderno di registrazione dati la data dello stesso, la data del ripristino;

f) i valori limite di emissione non potranno essere in alcun caso conseguiti mediante diluizione con acque prelevate allo scopo, con acque di raffreddamento o di lavaggio;

g) la ditta dovrà provvedere all'esecuzione di analisi di controllo allo scarico ogni 12 (dodici) mesi sui seguenti parametri: pH, solidi sospesi totali, COD, solventi organici aromatici, rame, cromo VI, cromo totale, cadmio, piombo, zinco, tensioattivi totali. Le analisi dovranno essere eseguite su campioni medi compositi sulle tre ore con metodiche IRSA-CNR. Modalità di campionamento differenti dovranno essere giustificate nel verbale di campionamento. I risultati analitici dovranno essere trasmesse alla Provincia tempestivamente. Le analisi dovranno essere eseguite da Tecnico abilitato, il quale dovrà indicare nel referto l’appartenenza al proprio Ordine Professionale e i metodi analitici utilizzati. I risultati dovranno essere corredati da un verbale di campionamento che contenga la descrizione dello stato di funzionamento dell'impianto di depurazione all’atto del campionamento, delle modalità di campionamento, delle modalità di conservazione del campione. Il campione dovrà

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Determinazione n. 663 del 23 febbraio 2015

essere prelevato dal personale del laboratorio che effettuerà le analisi e le operazioni di campionamento, prelievo e conservazione del campione dovranno essere conformi alle metodiche IRSA CNR;

h) le prime analisi di cui al punto 3 lett. g), dovranno essere effettuate entro 90 giorni dalla data di ricevimento dell’Autorizzazione Unica Ambientale da parte del SUAP del Comune di Cicagna;

i) contestualmente all’invio dei referti di analitici, di cui al punto precedente, dovrà essere comunicato il valore segnato dal contalitri asservito allo scarico al momento del campionamento;

j) per lo smaltimento dei rifiuti derivanti dalle periodiche operazioni di pulizia degli impianti di depurazione, dovrà essere impiegata apposita ditta autorizzata ai sensi di legge; la documentazione relativa alle operazioni di smaltimento dovrà essere conservata dal titolare dello scarico e messa a disposizione, su richiesta della Provincia di Genova e delle strutture di controllo per un periodo di cinque anni;

3) di richiedere all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure di effettuare sullo scarico campionamenti e analisi con cadenza annuale sui seguenti parametri: pH, solidi sospesi totali, COD, solventi organici aromatici, rame, cromo VI, cromo totale, cadmio, piombo, zinco, tensioattivi totali.

Non sarà consentito lo scarico di acque, provenienti da attività ed impianti non espressamente contemplati nella presente autorizzazione. L’eventuale necessità di trattare acque diverse dovrà essere preventivamente comunicata all’Amministrazione Provinciale. Qualunque ampliamento e/o modifica sostanziale dell’impianto di depurazione o del ciclo produttivo che determini variazioni della qualità delle acque da sottoporre a trattamento, dovrà essere preventivamente autorizzato dalla Provincia di Genova, fermo restando l’osservanza delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione al momento in vigore;

Dovranno essere resi sempre accessibili l’impianto di trattamento e lo scarico per campionamenti e sopralluoghi ai sensi dell’art. 101, comma 3 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152.

Qualunque interruzione, anche parziale, del funzionamento degli impianti di depurazione, anche per attività di manutenzione, dovrà essere immediatamente comunicata all’Autorità competente e all’Autorità Sanitaria Locale, ai sensi dell’art. 9, punto 4 della l. r. 16 agosto 1995, n. 43.

Il titolare dello scarico, ai sensi dell’art. 11, punto 5, della l. r. 16 agosto 1995, n. 43, dovrà tenere un quaderno di registrazione dei dati e di manutenzione contenenti le seguenti informazioni:

- data e ora di disservizi dell’impianto di depurazione;

- periodo di fermata dell’impianto (ferie, manutenzioni…);

- manutenzioni ordinarie e straordinarie all’impianto trattamento reflui;

- data e ora dei prelievi effettuati per le analisi periodiche;

- quanto espressamente indicato nella parte prescrittiva del presente provvedimento.

Tale quaderno dovrà essere a fogli non staccabili e i suoi fogli dovranno essere numerati a cura del titolare dello scarico. Esso dovrà essere esibito a richiesta della Provincia e delle strutture tecniche di all’art. 5 della l. r. 43/95, unitamente ad eventuali e ulteriori documenti relativi al trasporto di acque, fanghi e liquami.

INQUINAMENTO ACUSTICO

DISPONE

1) La Ditta entro 90 giorni dal ricevimento o dalla piena conoscenza della presente autorizzazione unica

ambientale, dovrà presentare al Comune di Cicagna una valutazione acustica da parte di tecnico competente che attesti che i valori derivanti dall’attività da autorizzare sono rispettosi dei limiti previsti dalla classificazione acustica del Comune medesimo.

La presente Autorizzazione Unica Ambientale ha durata pari ad anni quindici (15) dalla data di adozione del provvedimento; Sei (6) mesi prima della scadenza dovrà esserne chiesto il rinnovo.

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Determinazione n. 663 del 23 febbraio 2015

INVIA

Il presente provvedimento al S.U.A.P. del Comune di Cicagna, per la successiva trasmissione alla:

- Ditta Nuova Seristudio S.r.l., via Alberogrosso, 92 – Cicagna (GE);

- Al Comune di Cicagna ed alla ASL 4 Chiavarese;

- all’ARPAL Dipartimento Provinciale di Genova.

Contro il presente Provvedimento è ammesso ricorso al TAR entro 60 giorni dal ricevimento o dalla piena conoscenza dell’atto ovvero ricorso al Presidente della Repubblica entro 120 giorni. IL DIRETTORE (Dott. Paolo Sinisi)

CGR/SM/cgr

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Determinazione n. 663 del 23 febbraio 2015

Attestazione di esecutività

La determinazione dirigenziale è diventata esecutiva, ai sensi dell’art. 151, comma 4, del TUEL

d.Lgs 267/2000 o dell’art. 77, comma 4, del Regolamento Provinciale sull’ordinamento degli uffici

e dei servizi, dal 20 febbraio 2015

f.to Il Segretario Generale o suo delegato

Genova, li 20 febbraio 2015

Certificato di pubblicazione

La determinazione dirigenziale è pubblicata all’Albo Pretorio On Line della Città Metropolitana di

Genova dal 23 febbraio 2015 al 10 marzo 2015