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" CISI j FOGGI@ '\ UNIONE SINDACALE TERRITORIALE a cura dell'Ufficio Informazione Via Trento, 42 - Foggia TeL 0881,724388 - 348.8543490 Fax 0881,771681 e-mail: cislfoggia.stampa@gmaiLcom www.cis1foggia.it "

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CISI j FOGGI@ '\ UNIONE SINDACALE TERRITORIALE

a cura dell'Ufficio Informazione Via Trento, 42 - Foggia

TeL 0881,724388 - 348.8543490 Fax 0881,771681 e-mail: cislfoggia.stampa@gmaiLcom

www.cis1foggia.it

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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Riforme contrattuali in salita da Confindustria va solo la Cisl Cgil e UiI: prima i rinnovi. poi il confronto sulle nuove regole

• ROMA. Partenza tutta in salita per il tavolo sul nuovo modello contrattuale, con il fronte sindacale spaccato. egli e un saltano l'mcontro tecnico, convocato in mattinata nella sede di Confindustria. Sipresenta solo la Cisl. E, di fatto, si avvia un confronto al momento a due. Con uno strappo da ricucire. Da tul lato egil e Uil in­sistono nel chiedere a Confmdustria disbloccare prima i tavoli dei rinnovi contrattuali, a partire da quelli in scadenza di metalmeccanici, chi­mici, alimentaristi, dando una garanzia in que­sto senso, e poi si dicono pronti al confronto sulle regole. Per la Cisl il segnale degli industriali in questo senso invece c'è stato e comunque la «verifica» si fa ai tavoli stessi.

La premessa, per il sindacato guidato da An­namaria Furlan, è «mai disertare un confronto», Per gli altri due, invece, la posizione condivisa tra tutti e tre era di non andare e insistere con il pressing sui rinnovi. il confronto si è aperto, racconta la Cisl, con uno ({scambio di valuta­ziOnD), anche sulla proposta della Cisl, e di «con­vergenze» con Confmdustria sulla esigenza di cambiare le regole della contrattazione, ferme al 2009. Vedute e posizioni, dunque, al momento appaiono più che distanti ma certamente si ten­terà di ricostruire un percorso insieme, di ri­trovare l'unità. Anche se non sarà affatto facile. L'incontro tecnico con Confmdustria ({è saltato e non si svolgerà fino a quando non saranno riav­viati i confronti per i rinnovi dei contratti nelle

categorie interessate», rimarca il leader della Vil, Carmelo Barbagallo: «Quando le condizioni pattuite saranno rispettate, noi saremo pronti a riprendere il negoziato interconfederale per la riforma del sistema contrattuale}), E «adesso spetta alla Confmdustria fare prestQ)}. Stessa linea dal sindacato guidato da Susanna Camus­so: «Prima lo sblocco dei tavoli dei rinnovi con­trattua1i>ì, su cui "serve un segnale chiaro" da parte dell'associazione degli industriali. E «solo dopo saremo disponibili afissare una nuova data di incontro con Confindustria per discutere del nuovo modello contrattuale». Ovviamente, «poi si dovrà vedere il merito», afferma corso d'Italia, <<IDa intanto sollecitiamo una procedura sepa­rata dei rinnovi dalla discussione sulla riforma del modello contrattuale». Insomma, bisogna prima ripartire dai rinnovi. L'lÙtimo modello contrattuale è del 2009 (non fu flImato dalla Cgil allora guidata da Guglielmo Epifani), sperimen­tale per quattro alU1i e basato sull'Ipca (l'indice armonizzato europeo dei prezzi al consumo che aveva sostituito l':in:flazione programmata), ed è scaduto ad aprile del 2013. A febbraio scorso la Vil ha presentato lilla proposta di modifica, in­dicando come parametro a cui legare i salari la crescita del Pil e non più l'inflazione. La Cisi ha invece presentato la sua proposta in cui si raf­forza il contratto di secondo livello per rilanciare la produttività. Confmdustria spinge per legare i salari alla produttività.

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JBAjpJ I mOl\lAO~ I bll.~.bb~",,-MEReoLED]" smEMBRE;O;S-~

Effetto Boeing vola il distretto . dell' aerospazio boom dell'export In sei mesi le vendite all'estero sono quasi raddoppiate

ANTONEUO CASSANO

VOLANO le esportazioni ae-

tazioni regionali è di circa 293 rriilioni di euro, ma SI segnaJ.a Em4 che la crescita dell'incidenza del4

le vendite "made in Puglia" che" ormai valgon9 il 10,5 per cento dell'export di tutto il settore ita4

, liano, lUl picco mai raggilUlto fi4 no ad oggi, anche grazié agli in4

.centivi regionali pari ad oltre'

248 milioni di euro. Ame'ttere'letteraImente le ali

alle espprtaiioni pugliesi sono le vendite di un gigante come Boeing: «TI risultato pugliese -, conferma1'assessore Capone - è determinato soprattutto dall' aU4

mento delle commesse di questa aziÈ!lld~. La multinazionale

, rospaziali puglies.L Nei pri­mi 6 mesi de120151even­

dite del settore all'estero fanno registrare un +90,4 per cento. Una percentuale unica nel pano-. rarr:tii nazionale, visto che l'au- _ mento delle esportazioni italia~ ne di settòre è de16 pe.r cento ri· spetto allo ste~soperiodo dell' an­no scorso. A diffondere le Cifre è l'assessore regionale allo Svilu~. po economico, Loredana- Capo­ne, nel corso di un, workshop nell' aeroporto di Bari che fa: par­te di "Interregional cooperation in space", due giornate di incon­tri dedicati alle tecnologie aera; spaziali con la partecipazione di agenzie, industrie del settore, Università, istituti diricerca, Re­gione eilnetworkNereus. In ter4

mini assoluti il valore delle espor-

L'Agis: "La Regione intelVengasui tagli al Fus" Sùll'esclu'sionè dai fin~iamenti ministeriale eli alcune compagnie teatrali pugliesiè intervenuto alla VI Commissione cultura del Consiglio regionale pugliese il presidenteAgis di . Puglia e Basilicata, Carmelo Grassi. Ne dà notizia lUl comunicato dell'Agis. "TI Governo e il C~nsiglio regionale

intervengano-ha detto Grassi·-affinché le imprese teatrali e dello spettacolo dal vivo pugliesi possano essere riamrnesse alla contribuzione Fus (Fondo Unico per ioSpetta'colo) peril triennip,2015/2017". Grassi ha chiesto di farrivalutarela

- decisione pre;>a dalla Commi1:?sione rninisteriale lo scorso 22 luglio.

~!'.ROD<m9NE"lmwATA

arriericana ha infatti a Foggia e Grottaglie.due stabllirrienti im­pegnati nella realizzazione delle fusoliere 'del 787 Dreamliner. Ma a trainare le vendite, soprat­tutto in, Usa, Germani,a e fran­cia, sono anche. gli altri grandi gruppi di stanZa in Puglia come Avio, Alenia, Agustawestland e Salver, e le piccole e medie im­prese dell'indotto che danno la­voro a oltre 6mila persone.All'in­contre;> in aeroporto hanno preso parte anche Nichi Vendola e MI­chele Emiliano. 'I due, però, non si sono incontrati. Vendolà è an­dato. via qualche minuto dopo aver concluso il. suo intervento in qualità di presidente del net­work spaziale europeo Nereus. Emilianohaconfermatolavolon­tà di agire in dontinuità co~ quanto fatto dalla precedente giuntain tema di aerospazio.

<>RrPRODUZIONERI5ERIIATA

R.~I_AVfiJ.I~!!rn~JDm

Scandalo fotovoltaico dieci condanne ma è assolto De Masi

I L giudice monocratico di Brindisi Luca "Scuzz~e:Ua ha:- cond~ato ~O persone a pene comprese tra seI meSI e lUl anno

di arresto e ne ha as~olte sei, dichiarando tra 1'altro la prescrizione per alcuni reati mi­nori, al termine di un processo per abusi compiuti nella realizzazione di impianti f0-tovoltaici nel brindisino • .il pm Nicolangelo Ghizzardi aveva' chiesto 14 condanne ape­ne fino ad.ue anni di arresto e due assoluzio­ni: Assolti anche tecnici e progettisti, l'im­

. prenditore salentino Paride De Masi e:l'in·

Il VERDmll E' stato ritenuto regolarmente

. eseg~ito un parco fotovoltaico di 10 megawatt in territorio di Tuturano e di quello regiomile a Punta della Contessa

g-egnereArmand-o Cavallo. Secondo l'accusa, a vario titolo gli impu­

tati dilottizzazione abusiva avevano contri­buito alla messa a puhto di tre mini-impian­ti di potenza inferiore ad un megawatt'per raggitllIgerne circa due complessivi me­diante il meccanismo dell'illecito fraziona­mento. Tesi condivisa dal Tribunale di Brin­disì. E' stato invece ritenuto regolarmente eseguito ipl parco fotovoltaico eli 10 mega­watt in tenitorio' di Tuturanci (frazione di Brindisi), all'interno della zona Sin (Sito eli ir,tteresse nazionale) e del parco regioriale delle Saline di Punta della Contessa, per il quale erano anchè contestati reati edilizi, violazioni ambientali e ipotesi di falso ideo-' logico.

"RlPRODUZlON"IllSERI'ATÀ

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LaRepllbblica MERCOLEDl 23 SETTEMBRE 201_

Fisco, concesse nuove rate-a chi ritarda i pagamenti Evasione, pene più leggere Via libera a 5 decreti. Non punito chi estingue il debito con l'erario Sì al monitoraggio annuale del tax gap e delle ageyo!azioni

ROBERTO PETRINI

ROMA. Taglia il traguardo, ad un armo e mezzo dal varo avvenuto nel marzo del 2014, la de;lega fi­scale: ultima novità un aiuto ai contribuenti in difficoltà con unariaperture dei-termini dira­teizzazione fino a sei anni. Ma entrano in vigore anche le nuo­

·ve sanZioni penali «alleggerite» per chi fa dichiar8.zione infedele e fraudolerita attraverso artifi­ci, viene quintuplicata la soglia di non punibilità per l'omesso versamento Iva che passa da 50 a 250 mila euro. Chi estingue il debito còn il fisco prima del di~ battimento, ~ ha fatto ilravvedi­mento operoso, potrà evitare la sanzione penale.

Ieri il consiglio dei ministri ha varato l'ultimo pacchetto defini­

. tivo (dopo il doppio :pa~saggio parlamentare) composto da cin­que decreti con misure che ri­guardano irapporti-conil cittadi­no (riscossione, contenzioso e Agenzia delle entrate) e l'eva­sione (riduzione delle sanzioni e monitoraggio annuale del tax g-ap). Nel corso dell'ultimo anno era stata varata la semplificazio­ne (conil730telematicoelaf<lt­turazione elettronica), le com­missiom censuarie, la certezza dell' abuso di diritto, la tassazio­ne dei tabacchi. Restano fuori la riforma del catasto, che Renzi bloccò neI mesi scorsi per evita-

re un aumento delle tassazione ma che potrebbe semprerispuu­tare con l'intervento sulla Tasi, e la disdplina dei giochi.

Tra le principali novità inseri­te dal governo, che ha recepito le richieste del Parlamento, c'è la- riapertura dei termini per la rateizzazione delle imposte, per

i contribuenti che non sono stati ingrado dirispettare i preceden­ti piani di pagamento dei tribu­ti In particolare, la nUOva dispo­sizione stabilisce che le somme non ancora versate, oggetto di piani di rateazion~ da cui i con­tribuenti siano decaduti nei 24 mesi antecedenti hll' entrata in vigore del decreto, possono esse-­re oggetto di un nuovo piano di rateazione, ripartito fino a un massimo di 72 rate mensili.

Sul versante delle sanzionipe-­nali il decreto conferma un so­stanziale alleggerimento conl'e-­levazione delle soglie di non pu­nibilità in termini percentuali e in valore assoluti.

li reato centrale, di fatto una frode fiscale, diventa la dichiara­zionefraudolentamediante arti. fici, spostando J'obiettivo sulla «catena fraudolenta», sui com­portame!).ti, su dolo e intenzio:­ni, piuttosto che sul dato oggetti­vo: per essere puniti -(fino a sei anni di reclusione) l'imposta evasa deve superare i 30rnilaeu­ro e l'alnrnontare imponibile non dichiarato deveesserealme­nodi 1,5 milioni (prima era 1 mi­lione) mentre le poste gonfiate devono es~ere superiori al5 per cento dell'imposta dovuta.

La semplice dichiarazione in­fedele (da 1 atreannidireclusio­ne) viene dunque in parte depe­nalizzata dato ché si può incap­parenelreatoanchesenzaespli­cita intenzione. Viene elevata dunque la soglia di non puilibili­tà (tre volte più alta di quella at­tùale srue da 50 a ISO mila euro) e per incappare nel reato l'am­montare sottratto all'imponibi­le deve superare i 2 milioni oppu­re stare entro un margine di tol­lerçmzadel10 per cento rispetto alla corretta valutazione degli attivi.

Trattamento più morbido an­che per- l'omesso versamento dell'Iva,: la soglia di non punibili~ tà vieneqhlntuplicata p~sando da 50 a 250 mila eUI_O. Attenzio­ne tuttavia allla distruzione di documenti: costa 6 anni di reclu­sione.

Prevista anche una forma di non punibilità penale per chi estingue il debito con ilfisco. Po­trà farlo chi ha fatto omesso ver­samento dell'Iva o delle ritenu­te (cioè ha dichiarato la verità ma non ha pagato): può evitare ilpenalese pagaprimadell'aper­tura del dibattimento. il secon­do. caso riguarda dichiarazione infedele e omesso versamento: chi ha fatto ilravvedimento ape­roso, prima del successivo armo di imposta e ha pagato tasse e sanzioni, e non ha ricevuto ac­certamenti, può evitare il pena-­le. Situazioni, spiega la Relazio­ne tecnica" in cui emerge la «spontanearesipiscenza del con­tribuente» e dunque lo Stato ri­nunda;illapena.

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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

IL DECRETO LA SOMMA, DESTINATA ALLA FORMAZIONE, QUEST'ANNO ANDRÀ IN BUSTA PAGA. DALrANNO PROSSIMO SARÀ DISTRIBUITA UNA CARTA ELETTRONICA

Agli insegnati un bonus di 500 euro C'è la firma del premier Il commento del ministro Giannini: «Un altro impegno mantenuto»

• ROMA. Come previsto dalla legge sulla Buona Scuola, arrivano i 500 euro agli in­segnanti per l'aggiornamento e la forma­zione. Quest'anno andranno ilirettamente in busta paga, dall'anno pross:imo sarà di­stribuita una Calia elettronica sulla quale verrà caricata la somma anno per anno. n decreto è stato flrmato ieri dal premier Mat· teo Renzi e il ministro Stefania Girumini commenta soddisfatta: (un altro impegno mantenuto,), È intanto partita la terza fase (o fase C) delle assunzioni dei docenti, che riguarda 55mila praf destinati al (<poten­ziamento}).

La Carta elettronica, dunque, sarà di­stribuita a tutti i docenti di ruolo per l'ae-

quisto di libri, corsi, software, hardware, ingressi a mostre, spettacoli ed eventi cul­turali utili per l'aggiornamento professio­nale. «Con la Buona Scuola la professione insegnante torna fmalmente a essere va­lorizzata -dichiara il ministro -dopo anni di mancate decisioni stiamo investendo risor­se importanti e durature nel tempo: oltre ai fondi per la Carta, che ammontano com­plessivamente a 381 milioni all'anno, sono previsti 40 milionil' anno, per la formazione in servizio e 200 milioni all'anno per la valorizzazione del merito. Si tratta di evi­denti segnali di attenzione concreta da par­te del Governo nei confronti dei docenw}.

Nello specifico, la Carta - rigorosamente

nominale e da restituire alla cessazione del servizio -ha un valore non superiore a 500 euro da utilizzare nell'arco dell'anno sco­lastico, cioè dallo settembre al31 agosto. Se il docente non spende tutta la somma, il residuo resta nella Carta a disposizione per l'anno scolastico successivo. La Carta è frui­bile, come strumento di pagamento, su al­meno uno dei circuiti telematici di paga­mento a maggiore diffusione sul territorio nazionale. Ovviamente i docenti dovranno fare una rendicontazione che dimostri l'ef­fettivo utilizzo della somma per le flnalità previste; nel caso in cui questa rendicon­tazione risulti non conforme o incompleta o venga presentata oltre il termine previsto,

/

la somma non rendicontata viene sottratta dalle risorse della Carta. Solo per quest'an­no, i 500 euro verranno erogati direttamen­te ai docenti entro il mese di ottobre 2015, e la relativa rendicontazione dovrà essere presentata entro il3I agosto 2016.

Intanto ieri il Ministero ha inviato la circolare sulla cosiddetta Fase 3 del Piano straordinario di assunzioni, che riguarda i 55 mila prof del potenziamento. «I docenti -spiega il sottosegretario Davide Faraone -arriveranno in classe tra la fme di novem­bre e i primi di dicembre. Grazie a loro sarà possibile ampliare i tempi di apertura delle scuole, rendere flessibili le attività, speri­mentare il curriculum dello studente».

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Pd,ancora tQtonomi i renzianischierano :Giovann.i Epifani In campo l'europarlamentare Elena Gentile. Rumors a Brindisi: Emiliano bacchetta Consales sulla giunta l!llO PARIS! ,

UNA poltrona per' tre. La corsa alla segreteria del Pd che si coricluderà con

le primarie di dOmenica 29 no­vembre, quando salterà fuori il nome del successore di Michele Emiliano, si surriscalda prima ancora dfcominciara Solo il15 oti:obre~ non prima; gli asp:iran­ti alla guida dei clem dovrarmo schierarsi ID nastri di-partenza.

. Ma già,dall'altro -giorno, -dopo la -riunione -della direzione e dell'asserriblea del partl-to, si rincorrono ì runloi' a proposito di chi alla fine riuscirà a conqui­stare lo scettro. .

Emiliano, uno dei king ma· ker di questo -congresso. straor­dinario insieme con il- sindaco di BéÌri Antonio 'Decaro, il ren­ziano dcc di stanzanel tacco d'I­talia, vorrebbe rimescolare le carte per--impOIT8 -Una. figura -nuova di zecca: quella ili Stefa­no MinerVa, dei Giovani demo­cratici.

L'idea a cui lavorerebbe ,il Gladiàtore è di convipcere:tUtti i democratici a sconunettere sul trentenne sal~tino, indica­to come vicino ai-"giovani tur­chi~ di Matteo Orfini, per fargli vestire ,l,panni -del candidato unico ed eVitate éosì la conta. Ma, a quanto pare, in quel di Ro­ma Matteo Renzi Ero C. non sa­rebbero orientati a segirire qu~ sta strada. L'addetto alle gran-­di manovre è Luca Lotti,'sotto­segretario alla presidenZa del Consiglio e anima del renzi­srno. il rag1onaru.ehto sarebbe di questo tipo: non possiamo non imp9rre «uno dei nostri, di

cui ci possiamo fidare». Non per _ ques_to l'int~nzione è di ingag­giare un vero e proprio braccio di ferro con Emiliano. il pm pre­stato alla politica sceglie, di escluciere dalia gara consiglieri regionali e parlamentari per­ché «sarebbe U;ri errore grave» farli compE;ltere? Nessun proble­ma, ·ma non yogliamo stare a guardare.' ,

Forse fin dai prossimi giorru di questa settimana potrebbe prendere fprma l'identikit del contendente made in Rénzi: si tratterebbe del brindisino Gio­varir)iEpifani, un ex consigliere ~eQiona1é; uno di quelli legato

dalIa prima ora al c~o del pre­In1er-segretario:

Le carte, come stanno le co­se,-restano coperte, Inevitabil­mente.'~, questa, la stessa tatti­ca del terzo incomodo: -1' euro­parlaru.entare di Cerignola Ele­na Gentile vorrebbe essere del­la partita. Sarebbe la prima don~ mi, 1'ex assessore alla Salute' della'_' giunta Vendola', a salire

-s,:gli scudi Inqueste ore avreh:-

be chiesto un "faccia a faccia" con i luogotenenti renzìani per stabilire il da farsi. Ma ilfatto di essere etichettata 'come-spon­sor- di' Pippo Civati, -poi uscito dal Pd, non le concedereb~e chissàqualichaIice. '_', '-

Ribolle, nel frattempo, il pen­tolone riformista Le bufere, giudiziarie e non, che_si abbat--­tono sul corripne :di _ fuj!l~i avrebbero -spinto EmiliailO- a

-consÌgliarè al sindaco Mirruno Consales eli Sciogliere la gtuntà o in alternativa di far fare un passò indietro ai due assessori pd, Luperti (UrbanistiCa) eMQ-o netti (Ambiente). Consales fa spallucce: «Sono ricostruzioni fantasiose: Non, penso che qual­cuno voglia decidere per mio conto. Un'ritorno alle urne mi sernbraimprobabile)).

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221 CRONACHE Mercoledì 23 Settembre 2015 Corriere della Sera

Sorpreso mentre ruba dei meloni Inseguito nei campi e ucciso Foggia, arrestati un agricoltore e il figlio. La vittima, 37 anni, originaria del Burkina Faso

DAL NOSTRO INVIATO

«rubare» qualche grappolo d'uva, un paio di chili di pomo­dori, o una ciocca di insalata. Oppure dei meloni. Gli indigeni I

la ricostruzione Spari contro l'auto degli africani per costringerli a fermarsi, poi i colpi mortali una volta scesi

lo fanno per sfizio, e giustifica­no il furto come una versione contemporanea dell'antico di­ritto di legnatico nei fondi al­trui. Gli immigrati, -più verosi­milmente, lo fanno per fame. E per risparmiare' anche gli spic-

LUCERA (FOGGIA) Quanto costa un chilo di meloni? Al dettaglio, non più di. 50 o 60 centes'imi. E quanti meloni hanno rubato l'altro ieri sera tre africani dai campi dell'azienda agricola Pia­cente, quasi a metà strada tra Foggia e Lucera?Quattro o cin­que. E fossero stati anche sei, sette, dieci, non avrebbero SU-, ,­

perato i 20 chili di peso. Cioè! non più di 12 euro di valore. Questa è la cifra per la quale è stato ammazzato a fucilate Ma- i

moudOli Sare, 37 anni, del Bu­rldna Faso, ed è stato gravemen­te ferito il SliO amico Adam Ka­dago, mentre il terzo dei tre la­dri di meloni se l'è cavata con un forte stato di choc per la notte di terrore e di morte a cui ha assi­stito, paralizzato. ! cioli.

La strada statale i7 è uno dei tanti rettilinei che attraversano il Tavoliere, pianura ampia e dalle coltivazioni genero?e. I tre africani, che la percorrevano con Ul1a Fiat Uno bianca, hanno fatto - sbagliando, certamente - ciò che da sempre 'fanno in tanti quando vedono della frut­ta matura a portata di mano ai bordi della strada. Fermano l'auto, danno un'occbiata in giro per accertarsi che non vi sia l1essuno, e si lasciano andare a

L'altra,sera, i tre africani sono stati beccati sul fatto. Secondo

! una prima ricostruzione dei ca­rabinieri, Ferdinando Piacente e suo figlio Raffaele, 65 e 27 an­ni, il papà annata difucile, sono piombati sul luogo del misfatto e hanno çolto i tre nientedime­no che in flagranza di reato. Ne sarebbe nato un litigio, spintoni e mani in faccia, un po' di san­gue dal naso di Raffaele, e papà Ferdinando che spara un colpo in aria, a scopo intimidatorio si

dice in questi casi, che spaventa i tre ladri di meloni e li induce a scappare. Qualche melone lo portano via, qualche altro lo la­sciano per terra, la vic~nda 9.0-vrebbe chiudersi lì. NessunO si è fatto male per davvero, e quei tre di sicur'o non ci riproveran­no. Invece no. I Piacente infor­cano il loro suv e si lanciano al­l'insegubnento della Uno. E co-' me nei fihn, quello che ha il fu­cile spara. :Mira a una ruota e la colpisce. L'auto degli africani deve fermarsi. I tre scendono e, non si sa perché, dal.fucile di Ferdinando Piacente partono altri tre colpi. Due, uno alla spalla e uno a un braccio, am­mazzano Marnoudou Sare. L'al­tro ferisce gravemente Adam Kadago, ricoverato in prognosi riservata all'ospedale di Foggia. Il terzo ragazzo scappa per i campi, strisciando, come devo­no aver fatto mille volte i suoi avi nei campi di cotone ameri-

cani, e chiama i soccorsi. I Pia­cente vengono arrestati con le

! accuse di omicidio volontario e tentato omicidio.

Quando la notizia si diffonde, la Rete diventa una discarica di commenti trucidi, folli, spietati, basici, che dicono quasi tutti la stessa cosa:, quei neri stavano rubando i meloni, è giusto ch,e il proprietario si sia «difeso». Non.ha-usato le stesse parole e gli stessi concetti, l'afasico «po­polo del web», quando a Troia, mezz'ora da l~oggia e da Lucera, il 26 agosto scorso un altro agri­

! coltore, IvIichele Marchese, ha i ucciso con due colpi di,fucile al-

I

, la schiena un altro «ladro» di , frutta, Antonio Di Ciomma, 67 : anni. Forse perché la vittima era I un ariano eli Cerignola e non un nero del Burkina Faso.

I Carlo Vulpio © RIPRODUZIONE RISERVATA

Bil. ;;

Il caso

-f9Mamoudou Sare,del Burkina Faso, 37 anni, è·stato ucciso lunedl sera nel Foggiano dopo essere stato trovato a rubare meloni

e Ferdinando Piacente e suo figlio Raffaele sono stati fer­mati con le ac­cuse di omici­dio in concorso, tentato·omici­dio in concorso e porto illegale drarmi

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"==~="rnseguono e sparano contro i ladri Arrestati padre e figlio: morto bracciante, ferito un amico, illeso il terzo connazionale

., LUCERA. Avrebbero inseguito in auto i ladri in fuga dopo averli sorpresi a rubare me­loni nel fondo venendo anche aggrediti; spa­rando prima contro ilmezzo dei fuggitivi; e poi contro i tre africani che cercavano di dileguarsi a piedi nei campi, uccidendone uno e ferendo gravemente un secondo. E' quanto sostengono i carabinieri che, su decreto difermofrrmato dal pubblico ministero, nella nottata hanno fer, mato per omicidio ollÙcidio volontario e tentato omicidio Ferdinando Piacente, 65 anni, Iu" cerino proprietario di un fondo, ritenuto colui che avrebbe materiaJmente fatto fuoco una mezza dozzina di volte nelle tre fasi della vi­cenda; ed il figlio Raffaele Piacente, venti­settenne, anche lui di Lucera. Sono ritenuti i responsabili dell'omicidio di Mamoudou Sa­re, 37 anni, bracciante del Burkina Faso ucciso sm colpo da una fucilata alla schiena; e del ferimento del connazionale Ad.amKanago, ri­coverato in prognosiriservata agli ospedali riu­nitidi Foggia, con unaferita d'arma da fuoco al petto; un terzo connazionale è rimasto illeso, anche in base al suo racconto pm e carabinieri (l'indagine è condotta dai militari della com­pagnia di Lucera e dai colleghi del reparto operativo di Foggia) hanno deciso di fermare padre e figlio.

DECIMO OMICIDIO DEL 2015 -E' il decimo omicidio dall'inizio dell'anno in Capitanata, il secondo collegato ad un furto nelle campagne dopo quello avvenuto la notte del 26 agosto vicino Troia dove il titolare di un'azienda avi­cola (indagato a piede libero) fece fuoco dal balcone, uccidendo con una fucilata alla schie­na un presunto ladro cerignolano. L'omicidio di Mamoudou 8are è avvenuto intorno alle 19 di hmedì nelle campagne di Lucera tra le contrade <ti'almorh) e «Vaccarella», conseguenza di un furlo di meloni nel fondo degli indagati, con iniziale litigio tra africani e figlio del proprie­tario del terreno pure colpito al volto con un pugno; esplosione delle prime fucilate da parte del genitore dell'aggredito; successivo insegui­mento in auto tra indagati e vittime; esplosione di altre fucilate sempre da parte di Ferdinando Piacente con un'arma legalmente detenuta, per quanto sostiene l'accusa.

RUBATI 3 MELONI - Per quanto raccontato ieri mattina nella conferenza stampa al coman­do provinciale di Foggia alla presenza del co­lonnello Antonio Basilicata, comandante pro­vinciale; e del maggiore Alessandro D'Errico che comanda la compagnia lucerina, i tre gio­vani braccianti africani sarebbero stati sor­presi lunedì pomeriggio da Raffaele Piacente a rubare meloni nel fondo del padre Ferdinando, nelle campagne ai confmi tra Lucera e Foggia, in agro lucerino: tre meloni di pare pare fossero già stati caricati sulla «Fiat Uno» bianca dei tre

t~

africani.

PUGNO IN FACCIA AL FIGLIO - «Vicino al podere c'è l'abitazione deiPiacente e ilfIglio)} ha detto il coL Basilicata «è uscito di casa per farli esistere, c'è stata un'accesa discussione con una colluttazione tra Raffaele Piacente e uno degli africani, con illucermo colpito al naso con un pugnO». E' sopraggiunto FeIÙinando Piacente «che imbracciava un fucile regolarmente de­tenuto e che ha esploso le prime due fucilate contro i tre africani e contro la loro auto»: fucilate che non sono andate a segno, ha ri­marcato ancora il comandante provinciale dei carabinieri.

L'INSEGUIMENTO IN AUTO -<lA quel punto vista la reazione i tre braccianti del Burkina Faso» (stato dell' Africa occidentale, ex Alto Vol­ta) «sono scappati con la "Fiat Uno" inseguiti da padre e figlio a bordo di un "suv"» Nel corso dell'inseguimento protrattosi per circa un chi­lometro «Ferdinando Piacente dall'esterno del "fuoristrada" ha sparato ancora un colpo di fucile e colpito ad un pneumatico l'auto dei braccianti, costrettiad abbandonare l'utilitaria per proseguire la fuga a piedi peri campi».

UCCISO SUL COLPO - E' stato in questa terza fase" stando sempre alla ricostruzione dell'accusa - che l'anziano agricoltore lucerino avrebbe ancora fatto fuoco contro i tre stranieri. «Ha sparato almeno tre volte: due colpi» ha detio il maggiore D'Errico «hanno colpito alla schiena ed llll braccio Mamoudou Sare morto

sul colpo, il terzo ha raggiunto al petto Adam Kadago, ricoverato in prognosi riservata agli ospedali riuniti di Foggia, ma non è in pericolo di vita». Mentre padre e flglio «sono tornati a casa pur avendo contezza di aver ucciso una persona, ilferito ha raggiunto a piedi una mas­seria poco lontano dal luogo dov'è stato ucciso il connazionale, ed ha chiesto aiuto ad un agri­coltore» che ha allertato carabinieri e «118}).

PARLA l'ILLESO - TI terzo bracciante, ri­masto illeso, è invece rimasto accanto al corpo senza vita di 8are; e li l'hanno trovato i ca­rabinieri al momento del loro arrivo. «Grazie a lui;) ha spiegato il comandante della compagnia lucerina <{abbiamo ricostruito tutta la vicenda,

L:AUTO la «Fiat Uno» con cui i tre braccianti africani hanno tentato la fuga; la conferenza stampa, i fucili sequestrati

ci ha accompagnato nella masserie dei Piacente dove abbiamo rintracciato padre e figlio, ri­trovando anche il fucile» (sequestrato insieme ad altre armi pme regolarmente detenute). Nel­le prossime ore il pm disporrà l'autopsia, men­tre padre e figlio compariranno davanti al gip del Tribunale di Foggia che raccoglierà la loro versione dei fatti e quindi deciderà sulla con­valida dei fermi. Quanto al fenomeno dei furti in campagna <dn passato c'è stato qualche epi· sodio») hanno concluso i carabinieri «ma di recente grazie anche ai nostri servizi straor­dinari di controllo del territorio predisposti proprio a tutela edelle aree rurali, quella zona non era stata interessata da questo tipo di fe­nomeno»).

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lAt~:n MERCO,"EDì 23 SETTEMBRE 2015

FOCUS Dopo l'uccisione di un ladro cerignolano, gli agricoltori fanno squadra

llsecondoepisodioinduemesiEnasce anche un comitato in difesa di chi spara

I I caso di Luceranon è, co­me detto, il primo che si è verificato nelle campa­

gne daunie in questi lÙtimi mesi. MicheleMarchese,cinquall­

- taduenne diTroia, ha sorpre-so il sessalltasettenne Anto­nio Diciomma intento a ru­bare probabilmente mezzi agricoli nei suoi terreni di' campagna. Imbracciatal'ar­ma, Marchese ha fatto fuoco all'indirizzo delcerignohillo, uccidenrloIo sul colpo. Dopo qualche ora dall'acca­duto, Marchese è stato tratto in arresto dai Carabinieri con l'accusa di aver ucciso Di­ciomma, e_neanche il tempo di dare dìffusione della noti­zia, che già era nato un "Co­mitatoperlalegalitàelasicu­rezzain agricoltura'.':" Soster­remolabattaglialegBlediMi­cheléMarchese" fanno sape-

re gli 'agricoltori che appog­giano la difesa di Marchese

-"Per ora ci siamo costituiti in comitato spontaneo, che sa­rà costituito fonnahnente con atto notarile nei prossi­mi giorni, e avvieremo una raccolta fondi Nessun agri­coltore deve restare solo di fronte al vero e proprio assal­to quotidiano della crimina­lità alle nostre campagne". Gli stessi che diedero sup-

porto aMarchese, che uCcise Diciomma lo scorso 26 ago­sto, ora sono pronti a fare muro attorno ai Piacente, "costretti" a farsi giustizia da 'soli perché non tutelati dallo Stato e dalle Forze dell'Ordi~ ne. HahIlo sicuramente esa­gerato,maèimpensabileche .nondeveessercinessuncon­trollo nelle nostTe campa­gne".

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MERCOLEDì 23 SETTEMBRE 2015 ~

AI ladro! Padre e figlio Piacente trovano i tre africani con le mimi nel sacco'

La sparatoria Nonostante l'auto si fossé fermala, Ferdinando ha con1inualo a sparare

• REAZIONI 1 I Tutolo vuole l'esercito

,,' Se vengono fatti . deitaglituttiigior-

ni, è normale che poi si producano que­sti effetti". Parole e musica sono di Antonio Tutolo, sindaco di Lucera, che commenta così la notizia "omicidio -di Sare e l'esasperazio­ne degli imprenditori agricoli lucerinL "Sia chiaro, non critj­co l'operato delle For­

- ze dell'Ordine,' ma avere una sola pattu­glia a 't,.ucera è un po' poco. Come ovviare a questa situazione? AbbIamo un esercito, facciamo sì che possa servire al controllo del territorio" . E anche gli agricoltori, riuniti In un comitato spontaneo, chiedono maggiore vigllanza:

. "E' necessario che gli agricoltori siano con­siderati per quello che sono realmente, vale a dire l'anello df 'ole di un sistema -Cr ..... .::i strozza, imporiEmdocì corrispettivi sempre più al ribasso. L'agri­coltura è il settore trai­nante della nostra economia. Chiedia­mo che le forze del­l'ordine siano messe nelle migHori' condi­zioni dì mettere in atto azioni volte à stronca-re la flliera dei furti nel­le campagne".

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RACCOLTA RIFIUTI NELLA ZONA DELLO STADIO

PRIMA FASE Riguarderà circa ventimila abitanti, da via Lucera con la zona 167 di rione Biccari fino alla zona ospedaliera con limite in via Gioberti

Iniziata la distribuzione delle pattumelle per il «porta a porta»

conferire i rifiuti, che con scadenze tem­porali precise verranno ritirati dal per­sonale di Amiu Puglia SpA. Contestual­mente si procederà con un fitto processo di informazione, in maniera tale da par­tire con la raccolta e con il servizio vero e proprio dal mese di ottobre, senza alcun

lA GAZZETIA DEL MEZZOGIORNO Mercoled1 23 settembre 2015

l» «La distribuzione del materiale utile ad effettuare la raccolta differenziata conferma che Foggiaè per davvero ad un PlUlto di svolta. Dopo anni di annunci, finabnente siamo pronti a rendere la no­stra città al passo con i tempi e con le esperienze più virhlOse nel campo delle politiche ambientali». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, alla distribuzione, da parte del personale di Amiu Puglia, delle buste e di una pat­tumella per la frazione organica desti­nate alla raccolta differenziata in ogni abitazione compresa all'interno delle aree interessate dalla sperimentazione.

simità comporterà qualche disagio e molti sacrifici, a cominciare dalla ne­cessità di modificare abitudini e stili dei vita - evidenzia l'assessore con delega all'Ambiente, Francesco Morese -. Ma proprio per questo è necessario uno sfor­zo in più, perché è dall'impegno con il quale si affronterà questa sfida che di­pende il successo dell'iniziativa)). «Ieri abbiamo effettuato il primo passo di un cammino ambizioso, di un progetto che finalm~nte porterà Foggia a mettere a sistema la raccolta differenziata, che fi­nora era rimasta al palo - dichiara ilpre­sidente di Amiu Puglia, Gianfranco Grandaliano -. La raccolta differenziata diventa dunque realtà, grazie alla siner­gia con il Comune di Foggia e ai nuovi mezzi impiegati dall'azienda. Certo, non ci stancheremo mai di ripetere che la riuscita del progetto dipende anche e so­prattutto da una costante collaborazione dei cittadini: differenziare conviene, in­nanzitutto ai foggianh). «Stiamo proce­dendo alla consegna, in ogni abitazione, di 5 buste di colore diverso: nero per l'indifferenziato/residuo, marrone per l'organico, verde per il vetro, gialloperla plastica, bianco/azzurro per la carta -spiega ildiretlore di Amiu Puglia, An­tonio DiBiase-. Inoltre, ogni condominio o area comune saranno dotati (interna­mente o esternamente a seconda della tipologia edilizia) di contenitori dove

intoppo e con la massima efficienza». La consegna delle upattumelle» in via Gioberti

<ILa partenza della raccolta differen­ziata è una scommessa ed insieme una straordinaria opporhmità - sottolinea il sindaco di Foggia -. Un obiettivo nel qua­le l'Amministrazione comunale crede fermamente, nella consapevolezza che occorra oggi più che mai fare un salto di qualità in questo settore, perun verso per migliorare la qualità della vita della no­stra comunità e per l'altro per cOstruire le condizioni che porteranno i foggiani a pagare meno tasse con riferimento alla raccolta e allo smaltimento dei rmutit).

«L'appello che rivolgiamo ai residenti dei quartieri coinvolti nella sperimen­tazione è quello ad essere parte attiva di questo processo. Siamo coscienti delfatto che, specie nella sua prima fase, la par­tenza della raccolta differenziata di pros- FOGGIA Il personale dell'Amiu Puglia spa durante la distributione del kit per la raccolta differenziata Ilporta a portali

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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

DATIINFORMATICI STAMANE TELECOM INCONTRA GLI IMPRENDITORI. DUALI LE OPPORTUNITÀ

«Cloud» semplice e imprese workshop in Confindustria

IO Claud semplice e costi delle imprese, al centro sta­marre di un workshop in Con­findustria promosso da Tele­com Italia. La nuvoletta che immagazzina i dati informa­iiei sarà l'oggetto dell'incontro sul tema "Cloud Semplice -

dustria foggiana, verranno presentate soluzioni tecnolo­giche innovative per la ge­stione delle risorse informa­tiche.

In particolare - informa una nota dell'associazione di via Valentini Vista Franco - i re-

TRASMISSIONE DATI Le antenne in viale degli Aviatori

Esternalizzazione servizi in­formatici e riduzione dei costi per le aziende", con inizio alle ore OTe 10,30 presso la sala convegni "Fantini".

Nel corso dell'evento, pro­mosso ed organizzato Telecom Italia, I Tim e "ele for It" in collaborazione con la COnflIl-

latori illustreranno nuove tec­nologie per l'utilizzo di server preposti all'archiviazione, all'elaborazione ed alla tra­smissione dati; detti server non sono fisicamente ubicati all'interno dell'azienda, (dema­terializzazione dei documen­ti), ma localizzati presso la

sede esterna di un provider che garantisce la gestione, la manutenzione e la sicurezza di tutti i dati, con evidenti van­taggi in termini di riduzione dei costi di gestione e di ac­cessibilità dei documenti aziendali in mobilità.

I lavori saranno aperti dal presidente di Confm­dustria Foggia Gianni Ro­tice; seguiranno gli inter­venti programmati a cura di Tiziano Chiumeo (ma­nager di "Cle for It") e di Elena Milazzo (area mana­ger specialist Bslpl Telecom Italia I TIlVI).

«Per le imprese che in­vieranno la preventiva ade­sione all'evento (WWVl.cloudsemplice.net ), inoltre, è prevista l'analisi preliminare gratuita per la dimostrazione pratica», ri­ferisce ancora la nota con­findustriale.

La giornata foggiana è una delle tre giornate for­

iii mative sul 'Cloud semplice' organizzate da Tim e Cle di Bari - realtà emergente a

livello nazionale attiva nella realizzazione di prodotti e ser­vizi specialistici in ambito IT (information teclmology) - sul tema del Cloud Computing, in collaborazione con le associa­zioni territoriali di Confindu­stria e con il patrocinio di Confindustria Puglia.

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IIV I.··· lA GAZZE'ID\ DELMUZOGIORNO

TRASPORTI 12MlLA OPERAI DELLA SATA

32 EURO DI DIFFERENZA Labbonamento sui bus del Cotrap costa 86,40 euro, in Basilicata 54 euro. Timori di nuovi aumenti. «La Regione Puglia ci aiutill

I foggiani a Melfi ma con costi alle stelle «Paghiamo il doppio dei lucani e la domenica niente bus)} INATTESA DEL BUS Le corse da e per la Capitanata non ci sono la domenica

MASSIMO LfVANTACI

ti Comincia a diventare un costo «non più sopportabile», il trasporto degli operai fog­giani verso lo stabilimento Fca di San Nicola di Melfi e nelle numerose aziende dell'indotto (e relativo ritor­no). Quasi duemila persone

non ci stiamo più - la loro protesta- non possiamo spen­dere quasi cento euro al mese solo per andare al lavoro in autobus, senza nemmeno te­ner conto che la domenica siamo costretti a prendere l'auto».

rassessore ai Trasporti Giannini: niente sconti. ma ci saranno più corse

che spendono all'anno qual­cosa come circa 400 euro in più rispetto ai colleghi lucani che percorrono più o meno gli stessi chilometri (la tratta media è di 70 chilometri) dal proprio luogo di residenza per raggiungere gli stabili­menti dove lavorano, pagan­do però quasi il 40 per cento in meno. Gli scontrini a con­fronto che pUbblichiamo an­che in questa pagina parlano chiaro: un operaio foggiano sborsa per l'abbonamento mensile a una delle ditte di trasporto del Cotrap 86,40 eu­ro per sei giorni a settimana, domenica esclusa. All'ope­raio lucano lo stesso abbo­namento costa 54 euro, ben trentadue euro in meno ri­spetto agli operai pugliesi e per giunta la corsa settima­nale in Basilicata vale per l'intera settimana quindi an­che la domenica.

La questione è nota all'as­sessorato regionale ai Tra­sporti e anche ai sindacati che qualche mese fa avevano aperto una discussione con la Regione Puglia per venire in­contro alle richieste dei la­voratori. Ma il tavolo tecnico convocato lo scorso aprile non ha portato ad alcun ri­sultato, la questione sembra si sia arenata come conferma nell'intervista a fianco l'as­sessore ai Trasporti, Giovan­ni Giannini. E' il sindacato Fismic che prova a farsi por­tavoce delle lamentele dei la­voratori, il segretario regio­nale Antonio Zenga ha scritto una lettera a Emiliano e sol­lecita misure a sostegno dei lavoratori pugliesi. (La re­gione Basilicata eroga un contributo stille spese di tra­sporto che la Puglia non pen­sa di dover riconoscere non

Assessore Giannini, cosa risponde ai lavoratori pugliesi che vorrebbero pa .. ri diritti con i loro colleghi lucani?

\\Rispondo che stiamo affrontando la situa­zione in un quadro di difficoltà oggettiva. Mi spiego: il governo sta verificando il raggiun~ gimerito degli obiettivi di legge sull'efficien~ tamento dei trasporti e rischiamo una decur­tazione de110% del fondo (38 milioni: ndr) spettante alla Puglia. Questa è la realtà)),

Quindi un aiutino sul prezzo dell'ab­bonamento se lo devono dimentica­re?

IIUna cosa per volta, Il discorso che abbia­mo avviato con le aziende di trasporto pre­suppone la necessità che i concessionari si diano una nuova organizzazione nella rete delle loro corse. Aumentando le tratte, biso-

gna prevedere nuovo personale. Quanto al­le tariffe, sono stabilite F8r norma, Ilavora­tori hanno lo sconto de 10% sull'abbona­mento, oltre quello non si può andare per il momento). la Basilicata però lo fa.

\11 bilanci sono bilanci. E le tariffe sono diver­sificate su base regionale)}.

Ma perché la Puglia rischia la sanzio­ne?

{ILe sanzioni scattano se non si raggiungono determinati parametri come il rapporto co­sti/ricavi, l'aumento dei passeggeri, l'effi­cientamento energetico. Quasi tutte le re­gioni italiane sono messe nella nostra situa­zione, tranne cinque. Per questo credo che la sanzione non è sicura, stiamo opponendo una fiera resistenza»), [m.{ev.}

Adesso il divario dei costi potrebbe aumentare, stando alle preoccupazioni espresse dai lavoratori che temono l'arrivo di nuovi aumenti a partire dal mese di ottobre. (lE noi a queste condizioni

Mercoledì 23 settembre 2D15

Slo1A SlJ!l.3T1 ~,tv~; a4~3~~~Ul?6 f.S~nzje: ZH BIdl KM I ri~~; M<J-,H~n~iHi~? 'la11de da. 01/n~;Z0151 a: Ja!ll~am5 !J~: ~(lGG)/l I A: stTiIIL S~1A n~'i Tn$~r"; l~366l Et~ts~:IJVQM!5 11 ;~q,. C«'I't,Q: E6.~!l : Hn6~Hl5-DDDMC16 •

:if'i"""",. I ~~'~k!'.I_s·n~.Wliè>I,

Il ticket venduto in Capitanata

dico nella stessa misura, ma faccia almeno uno sforzo. Ep­pure sarebbe sufficiente an­che un piccolo contributo per dimostrare la volontà di ri­solvere il problema. I lavo­ratori pugliesi vedono intor­no a loro solo tanto mene-

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lA GAZZETIADELMUZOGIORNO Mercoledì 23 settembre 2015

..... "UJ'V.'(l.I""'·L'" ,

MENSILE

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Un abbonamento «Iucano))

freghismo e pensare che la Puglia ha tutto da guadagna­re dall'occupazione che ero­gano le aziende del Melfese».

Oggi i lavoratori chiedono che la Puglia si faccia carico di una migliore organizza­zione delle corse in autobus

da e per San Nicola di Melfi, che non muta dai tempi in cui alla Fca c'era la cassa in­tegrazione e al lavoro si re­cavano per forza di cose meno operai. «Occorre un sistema più elastico del trasporto pub­blico - sottolineano gli operai - che tenga conto dell'aumen­to di passeggeri diretti a Mel­fi e del ciclo continuo che prolunga i turni lavorativi anche la domenica. Non pos­siamo prendere l'auto per raggiungere lo stabilimento, per quanto riuscissimo a par­tire in 4-5 per abbattere le spese comunque non ce la faremmo mai a raggiungere l'economicità del pullman. La Puglia vuole venirci incon­tro?).

t:ARRIVO ALLASATA Gli operai della Fca timbrano il cartellino all'ingresso: fra Fiat e aziende dell'indotto lavorano a Melfi circa 2mila operai residenti in Capitanata

AREA INDUSTRIALE STRADE DI FORTUNA Il cavalcaferrovia collega l'area industriale con la stazione di Incoronata, ma non è mai stata aperta

I lavoratori residenti in altre province, raggiungono le fabbriche servendosi di strade di fortuna

Sollievo dei pendolari riapre il ponte dell'Asi Mastroluca: «Entro fine anno, servono pochi lavori»

., E' dura la vita dei pendolari anche nelle industrie della Capita­nata. Ne sanno qualcosa i lavoratori di Fiat powertrain, Barilla e Alenia Aermacchi (giusto per citare le real­tà più grandi) residenti in altre pro­vince e che approdano ogni giorno alla piccola stazione ferroviaria di borgo Incoronata da dove poi si met­tono in marcia per raggiungere il posto di lavoro. C'è chi lo fa in auto, chi a piedi, altri in bicicletta tra varie peripezie e la variabile mal­tempo è forse l'ultima ad essere te­muta.

La scorsa settimana, come si ri­corderà, alcuni vandali sfondarono i vetri delle auto dei pendolari in sosta davanti alla stazione, piccoli mezzi di fortuna acquistati da più persone solo allo scopo di raggiungere l'azienda dove si lavora visto che non ci sono navette di collegamento dalla stazione di Incoronata alle fabbriche e nessuna tra le aziende stesse ha mai pensato di provvedervi. Scon­forto, proteste, tanta rassegnazione tra i lavoratori costretti a subire anche questo.

Tra l'altro si è appreso che i pen­dolari per raggiungere i vari sta· bilimenti devono percorrere strade poderali di fortuna, nonostante vi sia una strada di collegamento fra la

AREA INDUSTRIALE Il ponte mai entrato in funzione

stazione e l'area industriale con re­lativo ponte sulla ferrovia, mai aper­to.

Oggi l'Asi annuncia che quel pon­te, compresa la bretella, sarà «presto riaperte». Quando? <<Lariapertura di quella strada rientra nel piano di viabilità più generale che fa capo all'entrata in funzione del nuovo ca­sello autostradale sull'A14 e nel col­legamento con la statale 16. I lavori­risponde il presidente Franco Ma-

stroluca - dovranno essere conse­gnati entro i131 dicembre prossimo. Quel ponte - ricorda - non è mai entrato in funzione, risale a tempi precedenti alla nostra gestione. Ora ne stiamo verificando la staticità, poi bisognerà metter mano ad alclUli adempimenti tecnico-amministrati­vi. Non servirà comlUlque un ade­guamento strutturale, ma solo in­terventi Ordinari per la sua riaper­tura».

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lA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO Mercoledì 23 settembre 2015

IIT@ ~! 3;1 a DI.] ~! r.!.lIL DISAPPUNTO DEL SINDACO RICCARDI PER o.UEST'lNDlFFERENZA

Lo stato di salute della città dopo gli anni dell'Enichem interessa a pochi intimi Un flop la presentazione della ricerca epidemiologica

MICHELE APOLLONID

• MANFREDONlA. Altro incontro (il quarto), altro flop di parlecipazione e di contenuti. Che sono poi quelli che più interessano siano defmiti e connotati dallo "Studio epidemiologico su amo biente e salute a Manfredonia" che il sindaco Angelo Riccardi, con un eccesso di zelo, ha voluto mettere in campo per uno screeningper l'appunto sulla salute pubblica, affidandone l'esecutività ad un poDI di esperti del CNR di Pisa e di una società operativa collegata.

Una operazione indubbiamente com­plessa, certamente delicata, oggettiva­mente difficile per le implicazioni ope­rative e psicologiche. Si tratta di scan­dagliare su un passato dai multiformi aspetti (dolorosi ma anche gratificanti) SlÙ quale si sono accumulati qua­rant'anni di varie e diversificate attività industriali dai più variegati SvllUppi. Una stratificazione di operosità e di umanità non sempre identificabile e rintracciabile. Un lavoro di archeologia arduo e incerto.

Non ha soccorso la caratteristica in­novativa di indagine "partecipata" con cioè l'apporto decisivo della gente. Una particolarità che alla luce delle risul­tanze fm qui emerse (e siamo ormai agli sgoccioli, il termine dei lavori è fissato per dicembre prossimo), non pare abbia

gratificato l'iniziativa, anzi. A poco più di tre mesi dal termine della ricerca, soltanto 200 (duecento) sono state le ri­sposte acquisite. Un dato più vicino allo zero che rende tutta l'operazione, al dilà delle bune intenzioni dei promotori e degli scienziati impegnati, pressoché ininfluente, senza alcuna validità og­gettivamente ammissibile.

Le cause di tale defaillance si attri­buiscono essenzialmente ad una esaspe­rata insofferenza della popolazione pressata da problematiche di sopravvi­venza che perdurano ormai da anni, ma anche alle procedure adottate, alla pre­senza di quel sedicente "Coordinamento cittadino" del quale non si è capito quale siano la funzione e i compiti, quali le specificità professionali per rappresen­tare un progetto che ha, dovrebbe avere un taglio altamente scientifico. E' parso come un filtro fittizio e inutile in una operazione nella quale professionalità e riservatezza costituiscono elementi es­senziali. Tant'è che, come è stato rive­lato, quel "Coordinamento" si è andato assottigliando nonostante la capillare propaganda attivata con ogni mezzo.

La sostanziale diserzione anche di questo lÙtimO incontro è la palese ri­prova. llpopolo ha voltato pagina e guar­da oltre. II sindaco Angelo Riccardi non ha nascosto il suo disappunto. L'intento dichiarato che ha animato la sua ini-

ziativa era quello "di chiudere una fase storica della città". Lo stesso spirito col quale ha sostenuto altre iniziative col­laterali che le "badanti" di oggi hanno trascurato e ignorato. Si vuole insomma porre un sigillo ufficiale ad una vicenda che viene richiamata, strumentalizzata, quando fa comodo e perfmalità del tutto incoerenti. Un fantasma ormai logoro e che non fa più testo.

La stessa responsabile del progetto, professoressa Vigotti, non ha esitato ad esplicitare le difficoltà di "ricostruire" un passato remoto, di individuare chi era presente e seguirne gli spostamenti per abbozzare delle conclusioni. D'altra parte, come è scritto nel compiegato dif­fuso dal Comune, di indagini, analisi, raccolta di dati, in questi decenni (dal 1969 al 2002) ce ne sono stati, condotti da autorevoli organismi scientifici nazio­nali e dalla stessa Azienda sanitaria lo· eale di Fbggia: non valgono a niente? E' stato rivelato (Pino Delle Noci) che Man­fredonia è stata esclusa dal decreto della Regione Puglia che stanzia un cospicuo fondo per un progetto di valutazione da danno ambientale, perché non ci sareb­bero le condizioni.

Forse sarebbe opportuno cominciare a prenderne atto e a pensare seriamente all'oggi, a fronteggiare una desertifica­zione in tutti sensi sempre più profon­da.

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MANFRE­DONIA Un momento della presentazione ed il salone completamente vuoto

Manfredonia In pellegrinaggio a Monte Sant'Angelo

III La Confraternita di S.Michele Arcangelo organizza, per il quinto anno consecutivo, una cammino a piedi verso la basilica di San Michele che prenderà avvio dalla Basilica Santa Maria di Siponto. Il pellegrinaggio sa­rà effettuato nella notte tra il28 e il29 settembre, con partenza a conclu­sione della messa del pellegrino che sarà celebrata alle 17 nella antica chiesa di Siponto. Sono previste alcune soste lungo il tragitto di circa 26 km. Alla basilica confluiranno altri gruppi di pellegrini in partenza da S.Marco in Lamis, Vieste e Mattinata. Le adesioni sono libere, ma per i gruppi -spiega lo zelatore Paolo D'Apolito- è preferibile comunicare via email a [email protected] o al numero 3282496072. Si raccomanda ai partecipanti di portare: torce luminose, giubbotti cata­rinfrangenti, scarpe comode, zaini con ombrello, cibo ed acqua.

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SangalliVetro, polemiche mentre si attendeuncompratore Resta- alta la preoccupazione nel Golfo per il futuro dellaSangàlliVetro MantiédQni~, dove­la produzione è ferma onnai da quasiIlil ari~ no. I!attesa è tutta per l'individuazione di un impresa disposta a rilevare lo stabilimento di Macchia, pennettendo il ritorno al lavoro di 250 persone (400 in totale con l'indotto).,Ieri era previsto l'anivo in fabblica del perito in­caricato di verificare lo stato degli impianti, dopo che il sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi, con una nota inviata <lI Presidente del Tribunale di TrevisoAurelio Gatto, al Com_o missario Gmppo Sangalli Stefano Ambrosini e al governatore pugliese Michele Emiliano,

-rispetto àl Piano di concordato preventivo proposto dagli ammini:rtratori della Sangalli

Vetro Manfredonia, aveva espresso "viva pre­'octupazioneperilfatto che detto documento non prevede alcuila voce di costo per lo-smal­timento dei rifiuti abbandonati nello stabili­mento, né di quelli ehe saranno generati-con lavenditaelosmantellamentodell'impianto", Quanto- ai circa 5-6 milioni di vetro presente nello stabilimento, nullaè stato prelevato gra­zie allaeatena umanadeilavoratori. Ementre Riccardi, ai nùcrofonì di Teleradjoerre; stem­peragli entusiasmi per la visita dei giorni seor­si di Emiliano, sottolineando la necessità che l'impresatorniadessereoperativaquantopri­ma, pena il degrado dello stabilimento, alcu­ne polemiche si sono açcese in seno al Pd 10-cale:Vittoriò de Padova, rappresentante sin-.

STABIUMENTO Situato nell'area ex Enichem di MacchIa

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dacale Rsu Filctem Cgil, replica alle dichiara­zioni di Michele Prencipe, collega di lavoro e componente del gruppo ·politico del PD di Monte: ''Non ho mai attaccato il Pd di Capita­nata, ho solo evidenziato che 1'assenza della paroialavorocomecentralitànelprogramma della Festa dèll'Unità sia sinonimo di man­éanza di dibattito, Ho sempre votato Pd, so­stenendolo, ma non per questo mi tiro fuori dal dover criticare la mancanza ed lilla mag­gioreoculatezzaslùl'argomento~avoro.llruo­lochericopromiobbligaconpiacereemiavo­lontà a porre in evidenza la tematicadell'oc­cupazione. TI Govemo deve imprimere più forza per rispondere alle istanze dei lavorato­ri del Contratto d'Area di Manfredonia".

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I

! Quotidiauo di Foggia

{ Cerig110la } La dott.ssa Lucia Lenoci si difende dalle accuse di Metta, che l'avrebbe accusata di non aver iscritto un minore "per assenza di poslidisponibili"

. Non viene ammesso·a scuola, la dirigente dell'istituto querela il sindaco

La vicenda del bimbo non am~ "Il sindaco di Cerignola ·affer-messo a frequentare la classe 3 A ma il dirigente Lenoci- inviò una primaria. presso la scuola Di Vitto- nota al mio istituto, accusandomi fio finisce in Triblmale, Lucia Le- di non aver iscritto alla terza clas-noci, dirigente dell'istituto, quere- se-Un minore 'ufficialmente per as-la iI sindaco Franco Metta. Alen- --senza di posti disponibili', ma in ID briorni fa il sindaco di Cerigno- verità perché il bimbo è 'affetto da la -dal proprio profilo facebo()k dislessia'. e con nota stampa pubblicata da Ne è seguita una sfilza di post "cerignolaviva.it"-- accusò la diri- sufacebook, a firma del medesimo, gente dell'Istituto Comprensivo Di tùtti volgarmente offensivi dena· Vittorio - Padre Pio da PietrelCi- - mia reputazione di donna, di mam­na di aver immotivatamente rifiu- ma e di dirigente scolastico. tato l'iscrizione al proprio istituto La lettera inviatami da Metta è ad un alunno proveniente da altra . stata, pure, pubblicata dalla testa­scuola di Cerignola. ta giornalistica "cerignolaviva.it".,

Oggt la Lenoci comù.nica di che, peraltro in spregio alle nor­aver querelato il sindaco Metta ed - me vigenti in materia di privacy, ha eventuali suoi correi, ritenendolì parlato di minore, "affetto da disa-1'8flpOnsabiU del delitto di diffama- bllità", cosa assolutamente falsa, zione aggravata in suo danno. perché il dislessico non è assoluta-

mente portatore di disabilità.! post del sindaco, oltre ad essere diffa~ matori, denotano una scarsa co­noscenza delle procedure che re­golano i trasferimenti degli alun­ni da un istituto ad altro e raccon­tano fatti mai accaduti.! genito­ri del bimbo in quest~one non han­no mai presentato dOpIanda di tra­sferimento né alla mia scuola, né a qUélla ,di provenienza e, quindi, non hanno mai presentato iI nulla osta necessario al trasferimento.

Essi si sono semplicemente re­cati presso il mio istituto, non hari­no chiesto di me, si sono limitati a parla"re con un mio collaborato­re casualmente trovato nei corri­doi e h,anno chiesto notizie generi­che in merito all' eventuale trasf~­rimento del loro figliolo alla terza

elementare. li mio collaboratore, in estre­

ma sintesi, ha spiegato loro come funziona la procedura di trasferi­mento ed ha anche chiarito che,· purtroppo, presso il nostro istitu­to non c'erano e non ci sono po-. sti disponibili per nessuno, aven­do le classi terze raggiunto il nu- . mero massimo di alunni consenti­todalla legge. Con il suo comporta­mento, inoltre, il sindaco è andato, ben oltre le sue competenze inva- . dendo plateaimente la sfera di al-

tra istituzione". "Quello che mi rat­

trista -ha' concluso la dott. Lenoci- è. il fatto che il sindaco, abusando dena sua qualltà, ha pro-ditoriamente aggredi­

to un'altra istituzione, dimostran­do il suo scarso senso istituzionale in un momento nel quale ce ne vor­rebbe di più da parte di tutti.

Non posso consentire a nessu­no, e men che meno al sindaco, di offendere la mia persona, la mia dignità e la scuola che mi Olloro di dirigere, per cni oggi ho sporto querela .contro Metta ed eventuali .suoi correi per il delitto di diffama­zione aggravata e per gli altri re­ati che saranno ravvisati dal ma­gistrato".