CIRCOLARE N. 062 - ptpl.altervista.org · AMBIENTALE CIRCOLARE N. 062 – 17.03.2017 ALLE IMPRESE...
Transcript of CIRCOLARE N. 062 - ptpl.altervista.org · AMBIENTALE CIRCOLARE N. 062 – 17.03.2017 ALLE IMPRESE...
AMBIENTALE
CIRCOLARE N. 062 – 17.03.2017 ALLE IMPRESE ASSOCIATE LORO SEDI Oggetto: Compendio di normativa ambientale. Edizione num. 7 – anno 2017. Si trasmette l’edizione 2017 del compendio di normativa ambientale, aggiornato
con le modifiche intervenute nel corso dell’anno 2016.
Le imprese associate potranno approfondire i contenuti delle novità normative
attraverso le circolari ANCE Bergamo richiamate nel compendio.
Il compendio, allegato alla presente circolare, verrà aggiornato con cadenza
annuale, al 1° gennaio di ogni anno.
EA [email protected] All./
AMBIENTALE
COMPENDIO COMPENDIO COMPENDIO COMPENDIO
AMBIENTALEAMBIENTALEAMBIENTALEAMBIENTALE
Edizione numero 7 – anno 2017 a cura di Edoardo Arcaini
Le principali modifiche avvenute nel 2016 sono evidenziate in colore azzurro e
per le stesse sono riportati gli estremi delle circolari ANCE Bergamo di riferimento.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo pag. 2
Definizioni
rifiuto: qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi (D.Lgs. 152/06, art. 183, c. 1, lett. a)
produttore di rifiuti: il soggetto la cui attività produce rifiuti e il soggetto al quale sia giuridicamente riferibile detta produzione (produttore iniziale) o
chiunque effettui operazioni di pretrattamento, di miscelazione o altre operazioni che hanno modificato la natura o la composizione di detti rifiuti (nuovo
produttore) (D.Lgs. 152/06, art. 183, c. 1, lett. f)
«produttore di rifiuti»: il soggetto la cui attività produce rifiuti e il soggetto al quale sia giuridicamente riferibile detta produzione (produttore iniziale) o chiunque
effettui operazioni di pretrattamento, di miscelazione o altre operazioni che hanno modificato la natura o la composizione di detti rifiuti (nuovo produttore)
detentore: il produttore dei rifiuti o la persona fisica o giuridica che ne è in possesso (D.Lgs. 152/06, art. 183, c. 1, lett. h)
intermediario: qualsiasi impresa che dispone il recupero o lo smaltimento dei rifiuti per conto di terzi, compresi gli intermediari che non acquisiscono la
materiale disponibilità dei rifiuti (D.Lgs. 152/06, art. 183, c. 1, lett. l)
NOTA: la nuova definizione di “produttore dei rifiuti”, estesa a qualsiasi soggetto “al quale sia giuridicamente riferibile” la produzione di rifiuti,
comporta la possibilità che, anche in presenza di eventuali clausole contrattuali, via sia una responsabilità per gli adempimenti amministrativi anche del
committente che sino al 2015 poteva considerarsi invece esonerato.
È un sottoprodotto e non un rifiuto ai sensi dell’articolo 183, comma 1, lettera a), qualsiasi sostanza od oggetto che soddisfa tutte le seguenti
condizioni (D.Lgs. 152/06, art. 184-bis):
a) la sostanza o l’oggetto è originato da un processo di produzione, di cui costituisce parte integrante, e il cui scopo primario non è la produzione di tale
sostanza od oggetto;
b) è certo che la sostanza o l’oggetto sarà utilizzato, nel corso dello stesso o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, da parte del
produttore o di terzi;
c) la sostanza o l’oggetto può essere utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale;
Le principali modifiche avvenute nel 2016 sono evidenziate in colore azzurro e
per le stesse sono riportati gli estremi delle circolari ANCE Bergamo di riferimento.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo pag. 3
d) l’ulteriore utilizzo è legale, ossia la sostanza o l’oggetto soddisfa, per l’utilizzo specifico, tutti i requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione
della salute e dell’ambiente e non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente o la salute umana.
Un rifiuto cessa di essere tale (D.Lgs. 152/06, art. 184-ter), quando è stato sottoposto a un’operazione di recupero, incluso il riciclaggio e la
preparazione per il riutilizzo, e soddisfi i criteri specifici, da adottare nel rispetto delle seguenti condizioni:
a) la sostanza o l’oggetto è comunemente utilizzato per scopi specifici;
b) esiste un mercato o una domanda per tale sostanza od oggetto;
c) la sostanza o l’oggetto soddisfa i requisiti tecnici per gli scopi specifici e rispetta la normativa e gli standard esistenti applicabili ai prodotti;
d) l’utilizzo della sostanza o dell’oggetto non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente o sulla salute umana.
L’operazione di recupero può consistere semplicemente nel controllare i rifiuti per verificare se soddisfano i criteri elaborati conformemente
alle predette condizioni.
La disciplina in materia di gestione dei rifiuti si applica fino alla cessazione della qualifica di rifiuto.
Classificazione
I rifiuti sono classificati, secondo l'origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali e, secondo le caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e rifiuti non
pericolosi (D.Lgs. 152/06, art. 184, c. 1).
Il 1° giugno 2015 sono entrate in vigore le novità disposte dal Regolamento Comunitario 1357/2014 e dalla Decisione 2014/955/UE sulla classificazione
dei rifiuti. Le caratteristiche di pericolo dei rifiuti (prima indicate dagli indici H) sono state riclassificate con apposita sigla HP per evitare inutili
fraintendimenti con le indicazioni di pericolo che CLP dispone per sostanze e miscele. Sono inoltre necessarie attenzioni particolari nel caso di rifiuti a
cui potrebbero essere assegnati codici di rifiuti pericolosi e non pericolosi (Codici CER “a specchio”).
Le principali modifiche avvenute nel 2016 sono evidenziate in colore azzurro e
per le stesse sono riportati gli estremi delle circolari ANCE Bergamo di riferimento.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo pag. 4
Sono rifiuti urbani (D.Lgs. 152/06, art. 184, c. 2):
a) i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione;
b) i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell'articolo 198, comma 2, lettera g);
c) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade;
d) i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua;
e) i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali;
f) i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui alle lettere b),e) ed e).
Sono rifiuti speciali (D.Lgs. 152/06, art. 184, c. 3):
a) i rifiuti da attività agricole e agro-industriali, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2135 c.c.;
b) i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti che derivano dalle attività di scavo, fermo restando quanto disposto dall'articolo 184-bis;
c) i rifiuti da lavorazioni industriali;
d) i rifiuti da lavorazioni artigianali;
e) i rifiuti da attività commerciali;
f) i rifiuti da attività di servizio;
g) i rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acquee dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi;
h) i rifiuti derivanti da attività sanitarie.
Le principali modifiche avvenute nel 2016 sono evidenziate in colore azzurro e
per le stesse sono riportati gli estremi delle circolari ANCE Bergamo di riferimento.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo pag. 5
Deposito temporaneo
Il raggruppamento dei rifiuti e il deposito preliminare alla raccolta ai fini del trasporto di detti rifiuti in un impianto di trattamento, effettuati, prima della
raccolta, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti, da intendersi quale l'intera area in cui si svolge l'attività che ha determinato la produzione dei rifiuti,
alle seguenti condizioni:
1) i rifiuti contenenti gli inquinanti organici persistenti devono essere depositati nel rispetto delle specifiche norme tecniche;
2) i rifiuti devono essere raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento secondo una delle seguenti modalità alternative, a scelta del
produttore dei rifiuti: con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantità in deposito; quando il quantitativo di rifiuti in deposito
raggiunga complessivamente i 30 metri cubi di cui al massimo 10 metri cubi di rifiuti pericolosi. In ogni caso, allorché il quantitativo di rifiuti non
superi il predetto limite all'anno, il deposito temporaneo non può avere durata superiore ad un anno;
3) il «deposito temporaneo» deve essere effettuato per categorie omogenee di rifiuti e nel rispetto delle relative norme tecniche, nonché, per i rifiuti
pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute;
4) devono essere rispettate le norme che disciplinano l'imballaggio e l'etichettatura delle sostanze pericolose.
NOTA: unica eccezione all’ubicazione del deposito temporaneo presso il luogo di produzione è costituita dai rifiuti prodotti da attività di manutenzione
per i quali valgono le disposizioni di cui agli articoli 230 e 266 del D.Lgs. 152/06.
Anche se le quantità di rifiuti in deposito temporaneo sono minime (ad esempio un solo litro di olio esausto) le stesse devono essere avviate a recupero o
smaltimento al più tardi entro un anno dalla produzione del rifiuto.
Con riferimento al deposito temporaneo degli oli esausti, frequente nel caso di imprese che effettuano in proprio la manutenzione del parco veicolare, si
segnala che per depositi di capacità geometrica superiore a 500 litri è necessario verificare il rispetto di specifici requisiti.
Le principali modifiche avvenute nel 2016 sono evidenziate in colore azzurro e
per le stesse sono riportati gli estremi delle circolari ANCE Bergamo di riferimento.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo pag. 6
Tracciabilità dei rifiuti Circolari ANCE Bergamo n. 225/16 e n. 02/17
Adempimenti per la tracciabilità dei rifiuti edili
FIR Registro di
carico/scarico MUD SISTRI
Produzione rifiuti speciali non pericolosi
Produzione rifiuti speciali pericolosi fino a 10 dipendenti
Produzione rifiuti speciali pericolosi con più di 10 dipendenti
*
Trasporto dei propri rifiuti non pericolosi
Trasporto di rifiuti prodotti da terzi N.P.
P.
**
Destinatario dei rifiuti N.P.
P.
**
adempimento obbligatorio adempimento non obbligatorio
N.P. Rifiuti speciali non pericolosi P. Rifiuti speciali pericolosi
* DAL 3 MARZO 2014 (SANZIONI DAL 1° GENNAIO 2018) **
DAL 1° OTTOBRE 2013 (SANZIONI DAL 1° GENNAIO 2018)
Le principali modifiche avvenute nel 2016 sono evidenziate in colore azzurro e
per le stesse sono riportati gli estremi delle circolari ANCE Bergamo di riferimento.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo pag. 7
I produttori iniziali di rifiuti speciali non pericolosi derivanti da attività di demolizione e costruzione (rifiuti non pericolosi da cantiere) possono tenere in
deposito i rifiuti presso il luogo di produzione nel rispetto dei criteri del deposito temporaneo (si veda la sezione “Deposito temporaneo”). Tali soggetti
non sono obbligati alla tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti e alla presentazione del MUD (Modello Unico di Dichiarazione ambientale).
I produttori di rifiuti speciali pericolosi derivanti da qualsiasi attività (rifiuti pericolosi) possono tenere in deposito i rifiuti presso il luogo di produzione
nel rispetto dei criteri del deposito temporaneo (si veda la sezione “Deposito temporaneo”). Tali soggetti sono obbligati alla tenuta del registro di carico
e scarico dei rifiuti e alla presentazione del MUD (Modello Unico di Dichiarazione ambientale – entro il 30 aprile 2017. Si veda la sezione “MUD”). Dal 3
marzo 2014 sono altresì obbligati all’utilizzo del SISTRI (vedi sezione successiva).
Il trasporto dei propri rifiuti deve sempre essere accompagnato dal Formulario (FIR) e, nei casi previsti, dall’utilizzo del SISTRI.
SIStema di controllo della Tracciabilità dei RIfiuti (SISTRI)
Circolari ANCE Bergamo n. 89/16, n. 131/16, n. 222/16 e n. 02/17
CATEGORIE DI SOGGETTI OBBLIGATI ALL’UTILIZZO DEL SISTRI:
- Produttori iniziali di rifiuti pericolosi con più di 10 dipendenti - Produttori iniziali di rifiuti pericolosi che effettuano attività di stoccaggio di rifiuti (da intendere come attività di deposito preliminare D15 e messa in riserva R13) - Trasportatori di propri rifiuti pericolosi (ex art. 212 c. 8 - CAT. 2bis) – solo quando obbligati ad aderire come produttori (con più di dieci dipendenti) - Trasportatori di propri rifiuti pericolosi (ex art. 212 c. 5 - CAT. 5) - Trasportatori a titolo professionale di rifiuti pericolosi prodotti da terzi - Vettori esteri che trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale - Recuperatori e smaltitori di rifiuti pericolosi - Intermediari e commercianti di rifiuti pericolosi - “Nuovi” produttori di rifiuti (sia pericolosi che non pericolosi) derivanti da operazioni di recupero e smaltimento di rifiuti pericolosi - “Nuovi” produttori di rifiuti pericolosi derivanti da operazioni di recupero e smaltimento di rifiuti non pericolosi - In caso di trasporto intermodale, i soggetti ai quali sono affidati i rifiuti pericolosi in attesa della successiva presa in carico (nave, ferrovia o altro)
Le principali modifiche avvenute nel 2016 sono evidenziate in colore azzurro e
per le stesse sono riportati gli estremi delle circolari ANCE Bergamo di riferimento.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo pag. 8
Per tutti i soggetti coinvolti le sanzioni per il mancato o errato utilizzo del SISTRI si applicheranno solo a partire dal 1° gennaio 2018 e fino al 31 dicembre 2017 tutti gli
operatori sono comunque obbligati alla tenuta del registro di carico e scarico, alla compilazione del formulario per il trasporto dei rifiuti ed alla presentazione
del MUD.
Le sanzioni per omessa iscrizione al SISTRI e mancato versamento del relativo contributo “nei termini previsti” (art. 260 bis, comma 1 e 2) si applicano invece dal 1°
aprile 2015.
Per l’anno 2017, le sanzioni per omessa iscrizione al SISTRI e versamento del relativo contributo di iscrizione “nei termini previsti” sono state ridotte del 50%: sia la
mancata iscrizione sia l’omesso pagamento del contributo sono ora puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da € 7.750 a € 46.500.
Rimane invariato il campo di applicazione del SISTRI, limitato ai soli rifiuti pericolosi e, nel caso di loro produzione, ai soli produttori con più di dieci dipendenti.
Formulario di Identificazione dei Rifiuti (FIR)
Il formulario di identificazione rifiuti (FIR) è un documento di accompagnamento del trasporto dei rifiuti che contiene tutte le informazioni relative alla
tipologia del rifiuto, al produttore, al trasportatore ed al destinatario.
La movimentazione dei rifiuti esclusivamente all’interno di aree private non necessita di compilazione del FIR.
Il FIR deve essere redatto in 4 esemplari, compilato, datato e firmato dal produttore o dal detentore dei rifiuti e controfirmato dal trasportatore. Le
copie del formulario devono essere conservate per 5 anni.
Una copia del formulario deve rimanere presso il produttore o il detentore e le altre tre, controfirmate e datate in arrivo dal destinatario, sono
acquisite una dal destinatario e due dal trasportatore, che provvede a trasmetterne una al detentore.
Le principali modifiche avvenute nel 2016 sono evidenziate in colore azzurro e
per le stesse sono riportati gli estremi delle circolari ANCE Bergamo di riferimento.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo pag. 9
I FIR devono essere numerati e vidimati dagli uffici dell'Agenzia delle entrate o dalle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura o dagli
uffici provinciali competenti in materia di rifiuti e devono essere annotati sul registro IVA acquisti (nel senso che deve essere registrata la fattura di
acquisto del formulario). La vidimazione dei predetti formulari di identificazione è gratuita e non è soggetta ad alcun diritto o imposizione tributaria.
IN CASO DI TRASPORTO EFFETTUATO DA UN TERZISTA: la responsabilità del produttore/detentore per il corretto recupero o smaltimento dei rifiuti
è esclusa a condizione che il detentore abbia ricevuto il formulario controfirmato e datato in arrivo dal destinatario entro tre mesi dalla data di
conferimento dei rifiuti, ovvero alla scadenza del predetto termine abbia provveduto a dare comunicazione alla provincia della mancata ricezione del
formulario.
Registro di carico e scarico
I soggetti obbligati alla tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti devono annotare sullo stesso le informazioni relative alle caratteristiche qualitative
e quantitative dei rifiuti. Per quanto riguarda i produttori, le annotazioni devono essere effettuate almeno entro 10 giorni lavorativi dalla produzione del
rifiuto e dallo scarico del medesimo.
Il registro deve essere conservato presso il luogo di produzione del rifiuto e deve essere integrato con i relativi formulari di identificazione.
I registri devono essere conservati per 5 anni dalla data dell’ultima registrazione.
I registri sono numerati, vidimati e gestiti con le procedure e le modalità fissate dalla normativa sui registri IVA. I registri sono numerati e vidimati
dalle Camere di commercio territorialmente competenti.
Il D.Lgs. 205/10 aveva introdotto l’obbligo di tenuta del registro di carico e scarico per i produttori di rifiuti speciali non pericolosi che non aderiscono
volontariamente al SISTRI e che effettuano il trasporto dei propri rifiuti. Il D.Lgs. n. 121/2011 ha successivamente abrogato tale obbligo per le imprese
edili che pertanto, come in passato, non sono obbligate alla tenuta del registro di carico e scarico per la produzione di rifiuti non pericolosi derivanti da
attività di demolizione e costruzione, anche se trasportati in conto proprio dalla medesima impresa.
Le principali modifiche avvenute nel 2016 sono evidenziate in colore azzurro e
per le stesse sono riportati gli estremi delle circolari ANCE Bergamo di riferimento.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo pag. 10
Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD) Circolare ANCE Bergamo n. 99/16 e n. 35/17
Sono obbligati alla presentazione del MUD:
‒ le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi;
‒ le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento di rifiuti (impianti);
‒ chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti;
‒ le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all’art. 184 (d.lgs. 152/06), comma 3, lettere c) (rifiuti da lavorazioni industriali),
d) (rifiuti da lavorazioni artigianali) e g) (rifiuti derivanti dall’attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da
altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento fumi), con più di dieci dipendenti;
‒ i commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione.
E’ confermata la validità del modello di dichiarazione ambientale (MUD) utilizzato nel 2015 e nel 2016 (DPCM 21 dicembre 2015 e DPCM 17 dicembre
2014) e pertanto non ci sono novità rispetto all’anno precedente. Il MUD deve essere presentato entro il 30 aprile 2017.
In particolare, è stato confermato l’obbligo di comunicare il quantitativo di rifiuti in giacenza. Invitiamo le imprese associate a prestare particolare
attenzione a questo nuovo adempimento che, grazie a controlli di tipo incrociato, renderà evidente la presenza di rifiuti tenuti in deposito per un tempo
superiore al massimo consentito dalla norma (si veda la sezione “Deposito temporaneo”).
Nel corso dell’anno 2016 ISPRA ha confermato l’interpretazione sostenuta dall’ANCE secondo cui “si possono includere nelle tipologie escluse
dall’obbligo di dichiarazione anche quelle non appartenenti al capitolo 17 dell’Elenco Europeo dei Rifiuti. L’esclusione riguarda i soli rifiuti non
pericolosi”. In tal senso ISPRA ha precisato che “le attività di costruzione e demolizione possono produrre accanto al flusso principale dei rifiuti afferenti
al capitolo 17, anche in misura residuale, tipologie di rifiuti funzionali all’attività svolta, ma non attribuibili al medesimo capitolo, ad esempio i rifiuti da
imballaggio”. ISPRA ha invece confermato che, con riferimento alla produzione di rifiuti non pericolosi derivanti da attività di demolizione e costruzione,
l’esenzione vale per le sole imprese che svolgono come attività principale quella di costruzione e demolizione.
Le principali modifiche avvenute nel 2016 sono evidenziate in colore azzurro e
per le stesse sono riportati gli estremi delle circolari ANCE Bergamo di riferimento.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo pag. 11
Albo Gestori Ambientali Circolare ANCE Bergamo n. 82/16
Le attività di trasporto dei rifiuti possono essere effettuate solo da soggetti iscritti all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, ente incaricato dell’iscrizione,
selezione, qualificazione e controllo delle imprese operanti nel settore della gestione dei rifiuti.
Le imprese edili che trasportano i propri rifiuti si devono iscrivere all’Albo Nazionale Gestori Ambientali nella categoria 2-bis, riservata ai produttori
iniziali di rifiuti.
Si devono iscrivere in questa categoria i produttori iniziali di rifiuti non pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti,
nonché i produttori iniziali di rifiuti pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti pericolosi in quantità non
eccedenti trenta chilogrammi o trenta litri al giorno.
L’iscrizione all’Albo deve essere rinnovata ogni 10 anni.
Con la deliberazione Prot.n.01/ALBO/CN, l’Albo Nazionale Gestori Ambientali ha chiarito i termini di efficacia e validità dei provvedimenti assunti nelle
procedure di gestione telematica di domande e comunicazioni, utili anche ai fini della compilazione dei formulari di identificazione dei rifiuti. A partire dal
2 aprile 2016 l’efficacia e la validità delle iscrizioni all’Albo o di eventuali variazioni e rinnovi, decorrono dalla data di notifica dei relativi
provvedimenti agli interessati.
La delibera stabilisce altresì che, fino alla data del 2 aprile 2016, i provvedimenti dell’Albo sono individuati facendo riferimento alla data della
deliberazione della Sezione regionale oppure, in alternativa, alla data e al numero di protocollo in calce al provvedimento.
La Deliberazione dell'Albo Nazionale Gestori Ambientali del 16 ottobre 2012 ha introdotto un’importante semplificazione in relazione alle variazioni
anagrafiche delle iscrizioni all’Albo: le variazioni riguardanti la denominazione o la ragione sociale, la forma giuridica, l’indirizzo della sede o della sede
legale, gli organi sociali, le trasformazioni societarie e le cancellazioni comunicate al registro delle imprese o al repertorio delle notizie economiche e
amministrative dai soggetti iscritti all’Albo si intendono comunicate anche alle competenti Sezioni regionali e provinciali e sono acquisite d’ufficio da
parte delle Sezioni stesse mediante la rete telematica delle camere di commercio.
Le principali modifiche avvenute nel 2016 sono evidenziate in colore azzurro e
per le stesse sono riportati gli estremi delle circolari ANCE Bergamo di riferimento.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo pag. 12
Permane l’obbligo di comunicazione delle variazioni di diversa natura quali, ad esempio, la variazione del parco veicolare.
Le imprese che trasportano rifiuti prodotti da terzi devono essere iscritte all’Albo nelle categorie 4 o 5.
Smaltimento o recupero di rifiuti
I rifiuti prodotti dalle imprese edili possono essere conferiti solo presso soggetti autorizzati dall’Ente competente (Provincia) all’attività di smaltimento o
di recupero di rifiuti.
La Provincia di Bergamo pubblica l'elenco degli impianti presenti sul territorio provinciale in possesso di autorizzazione allo smaltimento e/o recupero di
rifiuti che operano in forza di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) ovvero in regime ordinario o semplificato.
L’elenco è disponibile nel portale web della Provincia di Bergamo, al link
http://www.provincia.bergamo.it/ProvBgSettori/provBgSettoriHomePageProcess.jsp?page=&myAction=&folderID=73¬iziaID=130837 .
In ogni caso, è necessario accertarsi preliminarmente della disponibilità del destinatario a ricevere il rifiuto e che il produttore dei rifiuti, prima di
effettuare qualsiasi contrattazione o conferimento di rifiuti, è comunque tenuto a verificare direttamente l'attendibilità dell’autorizzazione dell’impianto.
Le principali modifiche avvenute nel 2016 sono evidenziate in colore azzurro e
per le stesse sono riportati gli estremi delle circolari ANCE Bergamo di riferimento.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo pag. 13
Impianti mobili per il recupero di rifiuti
Gli impianti mobili di smaltimento o di recupero (utilizzati direttamente presso il luogo di produzione del rifiuto – cantiere) devono essere autorizzati, in
via definitiva, dalla Provincia ove l'interessato ha la sede legale. Per lo svolgimento delle singole campagne di attività, l'interessato, almeno sessanta
giorni prima dell'installazione dell'impianto, deve comunicare le specifiche dettagliate relative alla campagna di attività.
Con d.g.r. n. 3826 del 14 luglio 2015, Regione Lombardia ha introdotto alcune modifiche in relazione alle attività soggette a Valutazione di Impatto
Ambientale (VIA), ripristinando l’obbligo di verifica di assoggettabilità alla VIA per gli impianti mobili volti al recupero di rifiuti non pericolosi provenienti
dalle operazioni di costruzione e demolizione, anche in caso di durata della campagna di recupero inferiore a 90 giorni.
La normativa regionale viene pertanto riallineata alla più stringente normativa nazionale che prevede l’obbligo di verifica per gli impianti di smaltimento
e recupero di rifiuti non pericolosi con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno.
In Lombardia, le campagne di recupero con impianti mobili di rifiuti speciali non pericolosi prodotti da attività di demolizione e costruzione fino al
quantitativo massimo di 30'000 m3 non necessitano di autorizzazione allo scarico e di impermeabilizzazione delle aree utilizzate per il deposito e il
trattamento di rifiuti.
Le principali modifiche avvenute nel 2016 sono evidenziate in colore azzurro e
per le stesse sono riportati gli estremi delle circolari ANCE Bergamo di riferimento.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo pag. 14
Terre e rocce da scavo – opere soggette a VIA/AIA > 6.000 m3
Circolari ANCE Bergamo n. 141/16 e n. 200/16
Contrariamente alla previsioni iniziali (si vedano le circolari ANCE Bergamo n. 141/16 e n. 200/16) non è ancora stato pubblicato in Gazzetta
Ufficiale il nuovo regolamento per la gestione delle terre e rocce da scavo. Rimangono pertanto in vigore le disposizioni per la gestione delle
terre e rocce da scavo ai sensi dell’art. 41-bis D.L. 69/13 e del D.M. 161/12.
A seguito delle modifiche intervenute nel corso dell’anno 2013, il decreto ministeriale n. 161 del 10 agosto 2012 si applica solo alle terre e rocce
da scavo che provengono da attività o opere soggette a valutazione d'impatto ambientale (VIA) o ad autorizzazione integrata ambientale
(AIA) di volume superiore a 6.000 m3.
Decreto 10 agosto 2012, n. 161
“Regolamento recante la disciplina dell’utilizzazione delle terre e rocce da scavo”
Il regolamento disciplina la gestione come sottoprodotti dei materiali da scavo definiti come: il suolo o sottosuolo, con eventuali presenze di riporto,
derivanti dalla realizzazione di un'opera quali, a titolo esemplificativo:
‒ scavi in genere (sbancamento, fondazioni, trincee, ecc.); ‒ perforazione, trivellazione, palificazione, consolidamento, ecc.; ‒ opere infrastrutturali in generale (galleria, diga, strada, ecc.); ‒ rimozione e livellamento di opere in terra; ‒ materiali litoidi in genere e comunque tutte le altre plausibili frazioni granulometriche provenienti da escavazioni effettuate negli
alvei, sia dei corpi idrici superficiali che del reticolo idrico scolante, in zone golenali dei corsi d'acqua, spiagge, fondali lacustri e marini;
‒ residui di lavorazione di materiali lapidei (marmi, graniti, pietre, ecc.) anche non connessi alla realizzazione di un'opera e non contenenti sostanze pericolose (quali ad esempio flocculanti con acrilamide o poliacrilamide).
I materiali da scavo possono contenere, sempreché la composizione media dell'intera massa non presenti concentrazioni di inquinanti superiori ai limiti
massimi di legge, anche i seguenti materiali: calcestruzzo, bentonite, polivinilcloruro (PVC), vetroresina, miscele cementizie e additivi per scavo
Le principali modifiche avvenute nel 2016 sono evidenziate in colore azzurro e
per le stesse sono riportati gli estremi delle circolari ANCE Bergamo di riferimento.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo pag. 15
meccanizzato.
PIANO DI UTILIZZO
Il Piano di Utilizzo per la gestione delle terre e rocce da scavo deve essere presentato all’Autorità competente (“autorità che autorizza la realizzazione
dell’opera e, nel caso di opere soggette a VIA o AIA, la commissione VIA”) almeno 90 giorni prima dell’inizio dei lavori per la realizzazione
dell’opera. L’Autorità competente, entro 30 giorni dalla presentazione del Piano, ha la facoltà di chiedere l’assistenza di ARPA per la verifica del Piano.
L’Autorità competente entro 90 giorni dalla presentazione del Piano di Utilizzo o delle eventuali integrazioni approva il Piano di Utilizzo o lo rigetta. il
termine di 90 giorni dalla presentazione del Piano di Utilizzo per l’avvio dei lavori di scavo previsto dall’art. 5 del DM 161/2012 può essere ridotto
dall’amministrazione competente.
In situazioni di emergenza dovute a causa di forza maggiore, il decreto prevede la possibilità di autocertificare la qualifica di sottoprodotto del materiale
da scavo con l’obbligo di presentare nei quindici giorni successivi il Piano di Utilizzo.
MODIFICHE DEL PIANO DI UTILIZZO
Il Piano di Utilizzo deve essere aggiornato in caso di modifica sostanziale intesa come:
a) l'aumento del volume in banco oggetto del Piano di Utilizzo in misura superiore al 20%;
b) la destinazione del materiale escavato ad un sito di destinazione o ad un utilizzo diverso da quello indicato nel Piano di Utilizzo;
c) la destinazione del materiale escavato ad un sito di deposito intermedio diverso da quello indicato nel Piano di Utilizzo;
d) la modifica delle tecnologie di scavo.
DEPOSITO IN ATTESA DI UTILIZZO
Il deposito del materiale escavato in attesa dell’utilizzo può avvenire:
‒ all’interno del sito di produzione;
Le principali modifiche avvenute nel 2016 sono evidenziate in colore azzurro e
per le stesse sono riportati gli estremi delle circolari ANCE Bergamo di riferimento.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo pag. 16
‒ in siti di deposito intermedio;
‒ nei siti di destinazione.
Il deposito del materiale escavato deve essere gestito tenendo fisicamente distinte le terre derivanti da differenti piano di utilizzo e identificando tramite
apposita segnaletica i cumuli.
TRASPORTO
In tutte le fasi successive all’uscita delle terre dal sito di produzione, il trasporto del materiale deve essere accompagnato dalla modulistica di cui
all’allegato 6 del decreto.
Preventivamente al trasporto, deve essere inviata all'Autorità una comunicazione attestante:
� stazione appaltante;
� ditta esecutrice;
� trasportatore;
� destinatari;
� targa del mezzo utilizzato;
� sito di provenienza;
� data e ora del carico;
� quantità e tipologia del materiale trasportato.
Qualora intervengano delle modifiche, queste dovranno essere comunicate tempestivamente, anche solo per via telematica all’Autorità competente.
Con riferimento al trasporto dei materiali da scavo gestiti come sottoprodotti ai sensi del D.M. 161/2012, il Ministero dell’Ambiente ha chiarito che è
sufficiente inviare una sola comunicazione cumulativa (al giorno) contenente “un cronoprogramma complessivo dei trasporti programmati per la
Le principali modifiche avvenute nel 2016 sono evidenziate in colore azzurro e
per le stesse sono riportati gli estremi delle circolari ANCE Bergamo di riferimento.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo pag. 17
giornata”. Laddove le indicate previsioni non dovessero essere rispettate integralmente, l’esecutore dovrà inviare tempestivamente all’Autorità
competente, anche solo per via telematica, una comunicazione cumulativa rettificata.
DICHIARAZIONE DI AVVENUTO UTILIZZO
L’esecutore dello scavo dovrà presentare l’apposita Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.) entro il termine di validità del Piano di Utilizzo.
Nel caso l'utilizzo avvenga non da parte del proponente o dell'esecutore:
� nella D.A.U. deve essere riportato il periodo entro il quale il soggetto indicato deve completare l'utilizzo;
� dell'avvenuto utilizzo deve comunque essere data comunicazione all'Autorità. L'omessa D.A.U. da parte del soggetto terzo indicato comporta la
cessazione, con effetto immediato, della qualifica del materiale escavato come sottoprodotto.
REQUISITI DI QUALITA’ AMBIENTALE
Il decreto specifica dettagliatamente le procedure per la caratterizzazione dei materiali di scavo definendo le modalità di campionamento e di
accertamento analitico dell’assenza di contaminazione.
Il set analitico minimale, che può essere modificato ed integrato in accordo con l’Autorità competente in funzione delle caratteristiche dell’area, include i
seguenti parametri:
Arsenico Mercurio Cadmio Idrocarburi C>12 Cobalto Cromo totale Nichel Cromo VI Piombo Amianto Rame BTEX* Zinco IPA*
* da eseguire nel caso in cui l'area da scavo si collochi a 20 m di distanza da infrastrutture viarie di grande comunicazione, e ad
insediamenti che possono aver influenzato le caratteristiche del sito mediante ricaduta delle emissioni in atmosfera.
Le principali modifiche avvenute nel 2016 sono evidenziate in colore azzurro e
per le stesse sono riportati gli estremi delle circolari ANCE Bergamo di riferimento.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo pag. 18
Se la concentrazione di sostanze inquinanti rientra nei limiti di cui alla:
‒ Colonna A della Tabella 1-Allegato 5-D.Lgs.152/06: le terre possono essere utilizzate in qualsiasi sito a prescindere dalla sua destinazione
d’uso;
‒ Colonna B della Tabella 1-Allegato 5-D.Lgs.152/06: le terre possono essere utilizzate in siti a destinazione produttiva (commerciale o
industriale) e in quei processi industriali che prevedono la produzione di prodotti o manufatti merceologicamente ben distinti dai materiali da
scavo.
NORMALE PRATICA INDUSTRIALE
Il decreto definisce le operazioni alle quali possono essere sottoposte le terre preliminarmente al loro utilizzo (trattamenti di normale pratica industriale):
‒ la selezione granulometrica del materiale da scavo;
‒ la riduzione volumetrica mediante macinazione;
‒ la stabilizzazione a calce, a cemento o altra forma idoneamente sperimentata per conferire ai materiali da scavo le caratteristiche
geotecniche necessarie per il loro utilizzo, anche in termini di umidità, concordando preventivamente le modalità di utilizzo con l'ARPA
competente in fase di redazione del Piano di Utilizzo;
‒ la stesa al suolo per consentire l'asciugatura e la maturazione del materiale da scavo al fine di conferire allo stesso migliori caratteristiche
di movimentazione, l'umidità ottimale e favorire l'eventuale biodegradazione naturale degli additivi utilizzati per consentire le operazioni di
scavo;
‒ la riduzione della presenza nel materiale da scavo degli elementi/materiali antropici (ivi inclusi, a titolo esemplificativo, frammenti di
vetroresina, cementiti, bentoniti), eseguita sia a mano che con mezzi meccanici, qualora questi siano riferibili alle necessarie operazioni
per esecuzione dell'escavo.
Mantiene la caratteristica di sottoprodotto quel materiale di scavo anche qualora contenga la presenza di pezzature eterogenee di natura antropica non
Le principali modifiche avvenute nel 2016 sono evidenziate in colore azzurro e
per le stesse sono riportati gli estremi delle circolari ANCE Bergamo di riferimento.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo pag. 19
inquinante, purché rispondente ai requisiti tecnici/prestazionali per l'utilizzo delle terre nelle costruzioni, se tecnicamente fattibile ed
economicamente sostenibile.
MATERIALI DI RIPORTO
Sono equiparabili alle terre e rocce da scavo i materiali di riporto intesi come orizzonti stratigrafici costituiti da materiali di origine antropica, ossia
derivanti da attività quali attività di scavo, di demolizione edilizia, ecc, che si possono presentare variamente frammisti al suolo e al sottosuolo.
Ai fini del nuovo regolamento sulla gestione delle terre da scavo, i materiali di origine antropica che si possono riscontrare nei riporti, qualora frammisti
al terreno naturale nella quantità massima del 20%, sono indicativamente identificabili con le seguenti tipologie di materiali: materiali litoidi, pietrisco
tolto d'opera, calcestruzzi, laterizi, prodotti ceramici, intonaci.
Le principali modifiche avvenute nel 2016 sono evidenziate in colore azzurro e
per le stesse sono riportati gli estremi delle circolari ANCE Bergamo di riferimento.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo pag. 20
Terre e rocce da scavo – opere NON soggette a VIA/AIA e opere soggette a VIA/AIA di volume < 6.000 m3
Circolare ANCE Bergamo n. 141/16 e n. 200/16
Contrariamente alla previsioni iniziali (si vedano le circolari ANCE Bergamo n. 141/16 e n. 200/16) non è ancora stato pubblicato in Gazzetta
Ufficiale il nuovo regolamento per la gestione delle terre e rocce da scavo. Rimangono pertanto in vigore le disposizioni per la gestione delle
terre e rocce da scavo ai sensi dell’art. 41-bis D.L. 69/13 e del D.M. 161/12.
A seguito delle modifiche intervenute nel corso dell’anno 2013, la gestione dei materiali da scavo di qualunque volumetria provenienti da attività
o opere non soggette a VIA o AIA e dei materiali da scavo prodotti nell’ambito di attività o opere soggette a VIA o ad AIA ma con volumetria
inferiore ai 6000 m3 avviene nel rispetto delle disposizioni di cui all’art. 41-bis del D.L. 69/2013.
D.L. 21 giugno 2013, n. 69 – art. 41-bis
“Ulteriori disposizioni in materia di terre e rocce da scavo”
L’art. 41-bis del D.L. 69/13 prevede, per le citate opere, la possibilità di gestire i materiali da scavo come sottoprodotti a seguito dell’invio all’ARPA di
una dichiarazione attestante il rispetto delle seguenti condizioni.
TIPOLOGIA DI MATERIALI DA SCAVO
Il suolo o sottosuolo, con eventuali presenze di riporto, derivanti dalla realizzazione di un'opera quali, a titolo esemplificativo:
‒ scavi in genere (sbancamento, fondazioni, trincee, ecc.);
‒ perforazione, trivellazione, palificazione, consolidamento, ecc.;
‒ opere infrastrutturali in generale (galleria, diga, strada, ecc.);
Le principali modifiche avvenute nel 2016 sono evidenziate in colore azzurro e
per le stesse sono riportati gli estremi delle circolari ANCE Bergamo di riferimento.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo pag. 21
‒ rimozione e livellamento di opere in terra;
‒ materiali litoidi in genere e comunque tutte le altre plausibili frazioni granulometriche provenienti da escavazioni effettuate negli alvei, sia dei
corpi idrici superficiali che del reticolo idrico scolante, in zone golenali dei corsi d'acqua, spiagge, fondali lacustri e marini;
‒ residui di lavorazione di materiali lapidei (marmi, graniti, pietre, ecc.) anche non connessi alla realizzazione di un'opera e non contenenti
sostanze pericolose (quali ad esempio flocculanti con acrilamide o poliacrilamide).
I materiali da scavo possono contenere, sempreché la composizione media dell'intera massa non presenti concentrazioni di inquinanti superiori ai limiti
di legge, anche i seguenti materiali: calcestruzzo, bentonite, polivinilcloruro (PVC), vetroresina, miscele cementizie e additivi per scavo meccanizzato.
CONDIZIONI CHE IL PRODUTTORE DEVE DIMOSTRARE
a) che è certa la destinazione all'utilizzo direttamente presso uno o più siti o cicli produttivi determinati;
b) che, in caso di destinazione a recuperi, ripristini, rimodellamenti, riempimenti ambientali o altri utilizzi sul suolo, non sono superati i valori delle
concentrazioni soglia di contaminazione di cui alle colonne A e B della tabella 1 dell'allegato 5 alla parte IV del decreto legislativo n. 152
del 2006, con riferimento alle caratteristiche delle matrici ambientali e alla destinazione d'uso urbanistica del sito di destinazione e i materiali non
costituiscono fonte di contaminazione diretta o indiretta per le acque sotterranee, fatti salvi i valori di fondo naturale;
c) che, in caso di destinazione ad un successivo ciclo di produzione, l'utilizzo non determina rischi per la salute né variazioni qualitative o
quantitative delle emissioni rispetto al normale utilizzo delle materie prime;
d) che ai fini di cui alle lettere b) e c) non è necessario sottoporre i materiali da scavo ad alcun preventivo trattamento, fatte salve le normali
pratiche industriali e di cantiere.
MODALITÀ OPERATIVE
Il rispetto delle condizioni sopra richiamate è a carico del proponente/produttore (necessità di definire contrattualmente la questione tra le parti, salvo
Le principali modifiche avvenute nel 2016 sono evidenziate in colore azzurro e
per le stesse sono riportati gli estremi delle circolari ANCE Bergamo di riferimento.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo pag. 22
diversa disposizione di legge) che deve presentare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio (DPR n. 445/00) all’ARPA territorialmente
competente. La dichiarazione deve essere preferibilmente trasmessa per Posta Elettronica Certificata: al link
http://ita.arpalombardia.it/ita/contatti/index_contatti.asp sono disponibili gli indirizzi di riferimenti dei Dipartimenti di ARPA Lombardia (l’indirizzo del
Dipartimento di Bergamo è [email protected]).
In tale dichiarazione dovranno essere indicate:
‒ quantità destinate all’utilizzo;
‒ eventuali siti di deposito del materiale (anche esterni al sito di produzione);
‒ tempi previsti per l’utilizzo (per un periodo massimo di un anno dalla produzione ovvero per un termine superiore qualora l’opera nel quale sarà
riutilizzato preveda un tempo di esecuzione maggiore);
‒ autorizzazione all’attività di scavo e di utilizzo. Salvo che non si sia in presenza di opere per le quali l’attività di scavo è soggetta ad espressa
autorizzazione di natura urbanistica, per autorizzazione si deve intendere il titolo edilizio in base alla quale l’opera da cui deriva la produzione
delle terre e rocce viene realizzata (anche eventualmente contratto di appalto nel caso di opera pubblica là dove sia assente una specifica
autorizzazione urbanistica per la sua realizzazione).
Si ritiene opportuno evidenziare che la comunicazione della dichiarazione all’ARPA potrà essere effettuata sino all’inizio dei lavori di scavo (occorre
però tenere conto delle eventuali diverse indicazioni contenute nei regolamenti edilizi comunali o in altri atti amministrativi previsti ad esempio per il
rilascio del permesso di costruire ecc. nei quali è spesso frequente la richiesta di indicazioni sulla gestione dei materiali di scavo/di risulta).
Trattandosi di una comunicazione non sarà necessario attendere da parte dell’ARPA un espresso atto di approvazione.
La dichiarazione potrà essere variata (es. nuova destinazione dei materiali ecc.) mediante comunicazione trasmessa al Comune del luogo di
produzione nel termine di 30 giorni dall’avvenuta modifica di una delle condizioni a suo tempo indicate. Sebbene non sia espressamente obbligatorio,
è consigliabile trasmettere (per conoscenza) la comunicazione di modifica anche all’ARPA territorialmente competente con riferimento al sito di produzione dei
Le principali modifiche avvenute nel 2016 sono evidenziate in colore azzurro e
per le stesse sono riportati gli estremi delle circolari ANCE Bergamo di riferimento.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo pag. 23
materiali da scavo, in quanto detta comunicazione risulta utile al fine dell’aggiornamento dei dati relativi alla specifica situazione)
Successivamente il produttore (e non più il proponente) dovrà confermare alle ARPA territorialmente competenti (sia del luogo di produzione che di
quello/i di utilizzo) e, nel caso in cui siano state presentate delle comunicazioni di modifica, al COMUNE territorialmente competente con riferimento al
sito di produzione dei materiali da scavo che i materiali sono stati utilizzati secondo le indicazioni comunicate.
DOCUMENTO DI TRASPORTO
L'utilizzo dei materiali da scavo come sottoprodotto resta assoggettato al regime proprio dei beni e dei prodotti. A tal fine il trasporto di tali materiali è
accompagnato, qualora previsto, dal documento di trasporto o da copia del contratto di trasporto redatto in forma scritta o dalla scheda di trasporto di
cui agli articoli 6 e 7-bis del decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 286, e successive modificazioni.
MODULISTICA DISPONIBILE
ARPA Lombardia ha predisposto un modello (disponibile al link http://bit.ly/1Rk9cGH) di Dichiarazione per l’utilizzo dei materiali da scavo che, come
precisato dallo stesso Ente, non rappresenta un modello obbligatorio ma può essere sostituito da altri modelli che rispettino i contenuti di legge.
Al fine di agevolare ulteriormente le Imprese associate, ANCE Lombardia, partendo dal modello predisposto da ARPA e con il contributo di ANCE
Bergamo e delle altre Associazioni Territoriali lombarde, ha reso disponibile una propria modulistica, comprensiva delle comunicazioni di
variazione e completo utilizzo dei materiali da scavo. I modelli, che suggeriamo di utilizzare, sono allegati al presente compendio e disponibili in
formato word nel sito www.ancebergamo.it, servizio AMBIENTALE, argomento TERRE E ROCCE DA SCAVO.
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo ALLEGATI pag. 1
Allegati
1. Stralcio dell’ elenco CER (capitoli 13, 15, 16 e 17)
2. Formulario – esempio di compilazione
3. Registro di carico e scarico – esempio di compilazione
4. Materiali da scavo ex art. 41-bis del D.L. 69/2013 – Format proposti (ANCE LOMBARDIA)
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo ALLEGATI pag. 2
Allegato 1
Codice CER
Descrizione Esempio rifiuto edile
17 RIFIUTI DALLE ATTIVITÀ DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE (COMPRESO IL TERRENO PRELEVATO DA SITI CONTAMINATI)
17 01 cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche
17 01 01 cemento
17 01 02 mattoni
17 01 03 mattonelle e ceramiche
17 01 06 * miscugli o frazioni separate di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, contenenti sostanze pericolose
17 01 07 miscugli di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diversi da quelli di cui alla voce 17 01 06
17 02 legno, vetro e plastica
17 02 01 legno
17 02 02 vetro
17 02 03 plastica
17 02 04 * vetro, plastica e legno contenenti sostanze pericolose o da esse contaminati
17 03 miscele bituminose, catrame di carbone e prodotti contenenti catrame
17 03 01 * miscele bituminose contenenti catrame di carbone
17 03 02 miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce 17 03 01 Fresato di asfalto
17 03 03 * catrame di carbone e prodotti contenenti catrame
17 04 metalli (incluse le loro leghe)
17 04 01 rame, bronzo, ottone
17 04 02 alluminio
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo ALLEGATI pag. 3
17 04 03 piombo
17 04 04 zinco
17 04 05 ferro e acciaio
17 04 06 stagno
17 04 07 metalli misti
17 04 09 * rifiuti metallici contaminati da sostanze pericolose
17 04 10 * cavi impregnati di olio, di catrame di carbone o di altre sostanze pericolose
17 04 11 cavi, diversi da quelli di cui alla voce 17 04 10
17 05 terra (compresa quella proveniente da siti contaminati), rocce e materiale di dragaggio
17 05 03 * terra e rocce, contenenti sostanze pericolose Terre da bonifica di siti contaminati
17 05 04 terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce 17 05 03
17 05 05 * materiale di dragaggio contenente sostanze pericolose
17 05 06 materiale di dragaggio, diverso da quello di cui alla voce 17 05 05
17 05 07 * pietrisco per massicciate ferroviarie, contenente sostanze pericolose
17 05 08 pietrisco per massicciate ferroviarie, diverso da quello di cui alla voce 17 05 07
17 06 materiali isolanti e materiali da costruzione contenenti amianto
17 06 01 * materiali isolanti, contenenti amianto
17 06 03 * altri materiali isolanti contenenti o costituiti da sostanze pericolose Materiali isolanti pericolosi (es. lana di roccia/vetro pericolosa/cancerogena)
17 06 04 materiali isolanti, diversi da quelli di cui alle voci 17 06 01 e 17 06 03 Materiali isolanti non pericolosi
17 06 05 * materiali da costruzione contenenti amianto Rifiuti da bonifica di amianto
17 08 materiali da costruzione a base di gesso
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo ALLEGATI pag. 4
17 08 01 * materiali da costruzione a base di gesso contaminati da sostanze pericolose
17 08 02 materiali da costruzione a base di gesso, diversi da quelli di cui alla voce 17 08 01
17 09 altri rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione
17 09 01 * rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione, contenenti mercurio
17 09 02 * rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione, contenenti PCB (ad esempio sigillanti contenenti PCB, pavimentazioni a base di resina contenenti PCB, elementi stagni in vetro contenenti PCB, condensatori contenenti PCB)
17 09 03 * altri rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione (compresi rifiuti misti) contenenti sostanze pericolose
17 09 04 rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci 17 09 01, 17 09 02 e 17 09 03
Macerie da demolizione
15 Rifiuti di imballaggio, assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti protettivi (non specificati altrimenti)
15 01 imballaggi (compresi i rifiuti urbani di imballaggio oggetto di raccolta differenziata)
15 01 01 imballaggi di carta e cartone
15 01 02 imballaggi di plastica
15 01 03 imballaggi in legno
15 01 04 imballaggi metallici Fusti metallici
15 01 05 imballaggi compositi
15 01 06 imballaggi in materiali misti
15 01 07 imballaggi di vetro
15 01 09 imballaggi in materia tessile
15 01 10 * imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze Fusti con residui di sostanze pericolose (es. olii)
15 01 11 * imballaggi metallici contenenti matrici solide porose pericolose (ad esempio amianto), compresi i contenitori a pressione vuoti
15 02 assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo ALLEGATI pag. 5
15 02 02 * assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose
Filtri aria contaminati da sostanze pericolose
15 02 03 assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15 02 02
Filtri aria
16 Rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco
16 01 veicoli fuori uso appartenenti a diversi modi di trasporto (comprese le macchine mobili non stradali) e rifiuti prodotti dallo smantellamento di veicoli fuori uso e dalla manutenzione di veicoli (tranne 13, 14, 16 06 e 16 08)
16 01 03 pneumatici fuori uso
16 01 04 * veicoli fuori uso
16 01 06 veicoli fuori uso, non contenenti liquidi né altre componenti pericolose
16 01 07 * filtri dell'olio Filtri olio/gasolio
16 01 11 * pastiglie per freni, contenenti amianto
16 01 12 pastiglie per freni, diverse da quelle di cui alla voce 16 01 11
16 01 17 metalli ferrosi
16 06 batterie ed accumulatori
16 06 01 * batterie al piombo
16 06 02 * batterie al nichel-cadmio
16 06 03 * batterie contenenti mercurio
16 06 04 batterie alcaline (tranne 16 06 03)
13 Oli esauriti e residui di combustibili liquidi (tranne oli commestibili ed oli di cui ai capitoli 05, 12 e 19)
13 02 scarti di olio motore, olio per ingranaggi e oli lubrificanti
13 02 04 * oli minerali per motori, ingranaggi e lubrificazione, clorurati
13 02 05 * oli minerali per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati Scarti di olio minerale per motori
13 02 06 * oli sintetici per motori, ingranaggi e lubrificazione Scarti di olio sintetico per motori
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo ALLEGATI pag. 6
Allegato 2
La tenuta del registro di carico e scarico non è obbligatoria per i produttori/trasportatori di rifiuti speciali non pericolosi derivanti da attività di demolizione e
costruzione (si veda la sezione registro di carico e scarico). Pertanto tali soggetti non compileranno la specifica sezione del formulario e riporteranno nello
spazio delle annotazioni la seguente dicitura: “limitatamente ai rifiuti non pericolosi il produttore dichiara di essere esonerato dall’obbligo della tenuta del
registro di carico e scarico ai sensi degli artt. 184 e 190 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. (attività di demolizione, costruzione e scavo)”.
FORMULARIO DI IDENTIFICAZIONE RIFIUTO Serie e Numero:E1526736 del 05/06/2010
Numero registro: ______________________
(1) Produttore/Detentore: Impresa Edile Bergamasca S.r.l.
Unità locale: cantiere di Via dei Partigiani 8, Bergamo
C.fisc: 0123456789 N. Aut/Albo: _____________________ del ____________________
(2) Destinatario: Trattamento Rifiuti Inerti S.r.l. – via Verdi 1 24121 Bergamo
Luogo di destinazione: via dei Rifiuti Inerti 1, Bergamo
C.fisc: 9876543210 N. Aut/Albo: D.D.1234 del 09/09/2009
(3) Trasportatore del rifiuto: Impresa Edile Bergamasca S.r.l.
Via delle Imprese Edili 1, 24121 Bergamo
C.fisc: 0123456789 N. Aut/Albo: MI 01234 del 07/07/2007
ATTENZIONE: l’indicazione del campo “Trasporto di rifiuti non pericolosi prodotti nel proprio stabilimento (…) di” non deve essere compilata. L’indirizzo del
luogo di produzione del rifiuto è riportato nella casella [1] del FIR.
(4) Caratteristiche del rifiuto:
Descrizione: rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci 17 09 01,
17 09 02 e 17 09 03
Codice Europeo: 170904
Stato fisico: solido non pulverulento [1] [2] [3] [4]
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo ALLEGATI pag. 7
Caratteristiche di pericolo: ___________________
N. Colli/contenitori: _________________________
(5) Rifiuto destinato a: RECUPERO R13 [recupero/smaltimento]
Caratteristiche chimico-fisiche: ___________________________
(6) Quantità: (-) Kg o litri 5000
(-) Peso da verificarsi a destino (P.Lordo: _______ Tara: _________)
(7) Percorso (se diverso dal più breve): ______________________________________
(8) Trasporto sottoposto a normativa ADR/RID: (SI) (NO)
(9) Firme FIRMA DEL PRODUTTORE/DETENTORE: `tÜ|É eÉáá|
FIRMA DEL TRASPORTATORE: Luigi Bianchi
(10) Cognome e nome conducente: Bianchi Luigi Targa automezzo: AA123BB
Targa rimorchio: _________
Data/ora inizio trasporto:10:20 del 05/06/2010
(11) - Riservato al destinatario –
Si dichiara che il carico è stato: (-) accettato per intero ____________________
(-) accettato per la seguente quantità (kg o litri): ______
(-) respinto per le seguenti motivazioni: _____________
Data __________________________ FIRMA DEL DESTINATARIO: _________________
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo ALLEGATI pag. 8
Allegato 3
CARICO □
SCARICO □ Caratteristiche del rifiuto: QUANTITA’
Del 05/06/2010 a) CER 130205 Kilogrammi
N 1 b) Descrizione: scarti di olio minerale per motori,
ingranaggi e lubrificazione, non clorurati
50
FORMULARIO c) Stato fisico: Solido
pulverulento
Solido non
pulverulento
N Fangoso palabile Liquido Litri
Del d) Classi di pericolosità [HP1] [HP2] [HP3] [HP4]
Rif. Operazione di carico [HP5] [HP6] [HP7] [HP8] [HP9] [HP10] [HP11] [HP12] [HP13] [HP14]
N e) Rifiuto destinato a: Metri Cubi
N □ Smaltimento cod.
N □ Recupero cod.
N
Annotazioni:
4 3
1 2
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo ALLEGATI pag. 9
CARICO □
SCARICO □ Caratteristiche del rifiuto: QUANTITA’
Del 31/08/2010 a) CER 130205 Kilogrammi
N 2 b) Descrizione: scarti di olio minerale per motori,
ingranaggi e lubrificazione, non clorurati
75
FORMULARIO c) Stato fisico: Solido
pulverulento
Solido non
pulverulento
N Fangoso palabile Liquido Litri
Del d) Classi di pericolosità [HP1] [HP2] [HP3] [HP4]
Rif. Operazione di carico [HP5] [HP6] [HP7] [HP8] [HP9] [HP10] [HP11] [HP12] [HP13] [HP14]
N e) Rifiuto destinato a: Metri Cubi
N □ Smaltimento cod.
N □ Recupero cod.
N
Annotazioni:
4 3
1 2
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo ALLEGATI pag. 10
CARICO □
SCARICO □ Caratteristiche del rifiuto: QUANTITA’
Del 15/01/2011 a) CER 130205 Kilogrammi
N 1 b) Descrizione:
scarti di olio minerale per motori,
ingranaggi e lubrificazione, non clorurati
15
FORMULARIO c) Stato fisico: Solido
pulverulento
Solido non
pulverulento
N Fangoso palabile Liquido Litri
Del d) Classi di pericolosità [HP1] [HP2] [HP3] [HP4]
Rif. Operazione di carico [HP5] [HP6] [HP7] [HP8] [HP9] [HP10] [HP11] [HP12] [HP13] [HP14]
N e) Rifiuto destinato a: Metri Cubi
N □ Smaltimento cod.
N □ Recupero cod.
N
Annotazioni:
4 3
1 2
Si ricomincia da “1” il 1° gennaio di ogni anno
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo ALLEGATI pag. 11
CARICO □
SCARICO □ Caratteristiche del rifiuto: QUANTITA’
Del 01/02/2011 a) CER 130205 Kilogrammi
N 2 b) Descrizione: scarti di olio minerale per motori,
ingranaggi e lubrificazione, non clorurati
140
FORMULARIO c) Stato fisico: Solido
pulverulento
Solido non
pulverulento
N G4658697 Fangoso palabile Liquido Litri
Del 01/02/2011 d) Classi di pericolosità [HP1] [HP2] [HP3] [HP4]
Rif. Operazione di carico [HP5] [HP6] [HP7] [HP8] [HP9] [HP10] [HP11] [HP12] [HP13] [HP14]
N 1/2010 e) Rifiuto destinato a: Metri Cubi
N 2/2010 □ Smaltimento cod.
N 1/2011 □ Recupero cod. R13
N
Annotazioni: PESO VERIFICATO A DESTINO: 125 KG
4 3
1 2
Ambientale – COMPENDIO 2016 – ANCE Bergamo ALLEGATI pag. 12
Allegato 4
MATERIALI DA SCAVO EX ART. 41-BIS DEL D.L. 69/2013
Format proposti (ANCE LOMBARDIA)
Modulistica suggerita da ANCE Lombardia
a) DICHIARAZIONE DI UTILIZZO DEI MATERIALI DA SCAVO (dichiarazione iniziale)
1
Spett.le
________________________________________
________________________________________
________________________________________
Dichiarazione da indirizzare a: ARPA (dipartimento provinciale) competente per il sito di produzione dei materiali da scavo.
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETA’
(di cui agli artt. 47 e 38 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445)
ai sensi dell’art. 41 bis del Decreto Legge 69/2013
convertito con modifiche nella Legge 98/2013 in tema di
UTILIZZO DI MATERIALI DA SCAVO
Il sottoscritto ______________________________________________________________ nome e cognome del proponente/produttore del materiale da scavo
Produttore
Proponente (barrare la casella corrispondente)
Nato a _______________________________ (pr) ______ il _________________________
Residente in via/piazza ______________________________________________ n° ______
Comune di ___________________________________ (pr) ______ cap ________________
C.F. _______________________________________________________________________
In qualità di _______________________________________________________________ qualifica rivestita (proprietario, titolare, legale rappresentante, amministratore, ecc.)
della _____________________________________________________________________ ragione sociale della ditta, impresa, società, ente, …
con sede in via/piazza _______________________________________________ n° ______
Comune di ___________________________________ (pr) ______ cap ________________
telefono __________________________________ fax ______________________________
e-mail (PEC) ________________________________________________________________
consapevole delle sanzioni penali previste dall’art. 76 del DPR 445/2000 e dall’art.
483 del Codice Penale nel caso di dichiarazioni non veritiere e di falsità in atti
2
DICHIARA
che i materiali da scavo oggetto della presente dichiarazione e provenienti dal sito di
produzione identificato nell’Allegato 1 della presente dichiarazione, non interessato da attività
o opere soggette a VIA o AIA, così come definiti all’art. 1 comma 1 lettera b) del DM 10
agosto 2012 n. 161, prodotti nel corso di attività e interventi autorizzati in base alle norme
vigenti come indicato nell’Allegato 1, sono sottoposti al regime di cui all’art. 184 bis del d.lgs.
152/06 e s.m.i. poiché rispettano le disposizioni di cui all’art. 41 bis del decreto legge 21
giugno 2013, n° 69 convertito con modifiche nella legge n° 98 del 9 agosto 2013, secondo le
quali deve essere dimostrato:
a) che è certa la destinazione all'utilizzo direttamente presso uno o più siti o cicli produttivi
determinati;
b) che, in caso di destinazione a recuperi, ripristini, rimodellamenti, riempimenti ambientali o
altri utilizzi sul suolo, non sono superati i valori delle concentrazioni soglia di
contaminazione di cui alle colonne A e B della tabella 1 dell'allegato 5 alla parte IV del
decreto legislativo n. 152 del 2006, con riferimento alle caratteristiche delle matrici
ambientali e alla destinazione d'uso urbanistica del sito di destinazione e i materiali non
costituiscono fonte di contaminazione diretta o indiretta per le acque sotterranee, fatti
salvi i valori di fondo naturale;
c) che, in caso di destinazione ad un successivo ciclo di produzione, l'utilizzo non determina
rischi per la salute né variazioni qualitative o quantitative delle emissioni rispetto al
normale utilizzo delle materie prime;
d) che ai fini di cui alle lettere b) e c) non è necessario sottoporre i materiali da scavo ad
alcun preventivo trattamento, fatte salve le normali pratiche industriali e di cantiere.
Gli allegati 1, 2, 3, 4 e 5 sono parte integrate della presente Dichiarazione
sostitutiva di atto di notorietà.
Data Firma
(La presente dichiarazione deve essere sottoscritta dall’interessato in presenza del personale addetto, ovvero sottoscritta e presentata unitamente alla fotocopia non autenticata di un documento di identità valido del sottoscrittore)
Informazioni per il dichiarante:
- Il completamento delle operazioni di utilizzo dovrà essere comunicato alle ARPA territorialmente competenti, con riferimento al luogo di produzione e di utilizzo, e al Comune del sito di produzione solo qualora siano intervenute delle comunicazioni di modifica dei requisiti e condizioni di utilizzo dei materiali da scavo, ai sensi del comma 3 dell’art. 41bis;
- Il trasporto dei materiali di scavo, assoggettato al regime proprio dei beni e dei prodotti, deve essere effettuato nel rispetto di quanto previsto dal comma 4 dell’art. 41bis del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69 convertito con modifiche nella legge n. 98 del 9 agosto 2013;
- La modifica dei requisiti e delle condizioni indicate nella presente dichiarazione deve essere comunicata entro 30 giorni al Comune del luogo di produzione e all’ARPA territorialmente competente (si precisa che l’invio di tale comunicazione all’Arpa non è obbligatorio per legge, ma è richiesto da ARPA Lombardia ai fini dell’aggiornamento dei dati relativi alla specifica situazione tramite circolare);
- I dati personali raccolti dagli Enti saranno trattati, anche con mezzi informatici, esclusivamente per il procedimento per il quale la dichiarazione viene resa (art. 13 D.Lgs. 196/2003).
3
Allegato 1 – DATI DEL SITO DI PRODUZIONE
I materiali da scavo hanno origine presso il sito di produzione
situato in via/piazza _______________________________________________ n° ________
Comune di ___________________________________ (pr) ______ cap ________________
Sezione/foglio/mappale _______________________________________________________
con destinazione urbanistica ___________________________________________________
Tipo di intervento ____________________________________________________________
Autorizzato da ______________________________________________________________
con provvedimento autorizzativo (estremi, tipologia, data e protocollo)________________________
__________________________________________________________________________
Quantità materiale da scavo (mc) _______________________________________________ Indicare solo il volume da riutilizzare fuori sito e se le quantità indicate sono calcolate “in banco” o stimate considerando l’aumento naturale che i materiali da scavo subiscono quando vengono movimentati
4
Allegato 2 – DATI DELL’EVENTUALE SITO DI DEPOSITO
Qualora siano stati individuati più di 2 siti di deposito l’Allegato 2 dovrà essere stampato e compilato più volte in base alle necessità. L’allegato non dovrà essere compilato qualora sia previsto l’immediato conferimento dei materiali da scavo presso il/i sito/i di utilizzo.
I materiali di scavo, quando non inviati subito al/i sito/i di utilizzo, saranno depositati:
(barrare la/le alternativa/e prescelta/e)
presso il sito di produzione
presso il sito di destinazione
presso il/i seguente/i sito/i di deposito:
1) situato in via/piazza ___________________________________________ n° ________
Comune di ___________________________________ (pr) ______ cap ________________
Sezione/foglio/mappale _______________________________________________________
Di proprietà di/gestito da ______________________________________________________
Autorizzato da ______________________________________________________________
con provvedimento autorizzativo (estremi, tipologia, data e protocollo) ________________________
__________________________________________________________________________
Periodo di deposito ___________________________________________________________
__________________________________________________________________________ Indicare e giustificare se i tempi di deposito del materiale da scavo dipendono da termini superiori ad 1 anno per l’esecuzione dell’opera in cui il materiale è destinato ad essere utilizzato
2) situato in via/piazza ___________________________________________ n° ________
Comune di ___________________________________ (pr) ______ cap ________________
Sezione/foglio/mappale _______________________________________________________
Di proprietà di/gestito da ______________________________________________________
Autorizzato da ______________________________________________________________
con provvedimento autorizzativo (estremi, tipologia, data e protocollo) ________________________
__________________________________________________________________________
Periodo di deposito ___________________________________________________________
__________________________________________________________________________ Indicare e giustificare se i tempi di deposito del materiale da scavo dipendono da termini superiori ad 1 anno per l’esecuzione dell’opera in cui il materiale è destinato ad essere utilizzato
5
Allegato 3 – DATI DEL SITO O CICLO DI DESTINAZIONE
Qualora siano stati individuati più di 2 siti/cicli di destinazione l’Allegato 3 dovrà essere stampato e compilato più volte in base alle necessità. In ogni caso il quantitativo complessivo dovrà rispettare quanto indicato
nell’Allegato 1 alla voce “quantità materiale da scavo” per il sito di produzione.
I materiali di scavo, di cui è certa la destinazione, saranno utilizzati presso il/i
seguente/i sito/i di destinazione o ciclo/i produttivo/i:
1) situato in via/piazza ___________________________________________ n° ________
Comune di ___________________________________ (pr) ______ cap ________________
Sezione/foglio/mappale _______________________________________________________
Con destinazione urbanistica ___________________________________________________ La destinazione urbanistica deve essere conforme ai valori delle CSC previste dalla normativa per la specifica destinazione d’uso del sito (D.lgs. n. 152/2006 e s.m.i., Parte IV, Titolo V, Allegato 5, Tabella 1, Colonne A e B) - Tale campo non è da compilare nel caso di utilizzi presso cicli produttivi determinati
Tipo di utilizzo ______________________________________________________________ Sito di destinazione (recuperi, ripristini, rimodellamenti, riempimenti ambientali, altri utilizzi al suolo)/Ciclo produttivo
Autorizzato da ______________________________________________________________
con provvedimento autorizzativo (estremi, tipologia, data e protocollo) ________________________
__________________________________________________________________________
Quantità materiale da scavo da utilizzare (mc) _____________________________________
2) situato in via/piazza ___________________________________________ n° ________
Comune di ___________________________________ (pr) ______ cap ________________
Sezione/foglio/mappale _______________________________________________________
Con destinazione urbanistica ___________________________________________________ La destinazione urbanistica deve essere conforme ai valori delle CSC previste dalla normativa per la specifica destinazione d’uso del sito (D.lgs. n. 152/2006 e s.m.i., Parte IV, Titolo V, Allegato 5, Tabella 1, Colonne A e B) - Tale campo non è da compilare nel caso di utilizzi presso cicli produttivi determinati
Tipo di utilizzo ______________________________________________________________ Sito di destinazione (recuperi, ripristini, rimodellamenti, riempimenti ambientali, altri utilizzi al suolo)/Ciclo produttivo
Autorizzato da ______________________________________________________________
con provvedimento autorizzativo (estremi, tipologia, data e protocollo) ________________________
__________________________________________________________________________
Quantità materiale da scavo da utilizzare (mc) _____________________________________
6
Allegato 4 – TEMPI PREVISTI PER L’UTILIZZO
Data inizio attività di scavo __________________________________________________
Data ultimazione attività di utilizzo ___________________________________________
Come precisato dall’art. 41-bis comma 2, i tempi previsti per l’utilizzo “…non possono
superare un anno dalla data di produzione, salvo il caso in cui l’opera nella quale il materiale
è destinato ad essere utilizzato preveda un termine di esecuzione superiore”.
Utilizzare lo spazio sottostante per motivare eventuali utilizzi oltre il termine di un
anno dalla data di inizio dell’attività di scavo (data di produzione).
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
7
Allegato 5 – QUALITA’ DEI MATERIALI DA SCAVO
Con riferimento a quanto previsto dall’art. 41-bis, comma 1. lettera b) si precisa che:
(barrare la/le alternativa/e prescelta/e)
Il sito non è mai stato interessato da interventi di bonifica ai sensi della Parte
Quarta, Titolo V, del D.Lgs. 152/06 e s.m.i..
Il sito è stato interessato da interventi di bonifica ai sensi della Parte Quarta, Titolo
V, del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., che si sono conclusi positivamente con il rilascio della
certificazione di avvenuta bonifica (da allegare).
I materiali da scavo non sono stati sottoposti a indagine ambientale in quanto:
provengono da un sito mai interessato da attività o eventi potenzialmente
contaminanti;
il sito si trova in area residenziale e/o agricola ovvero in area in cui, pur avendo gli
strumenti urbanistici definito un cambio di destinazione d’uso ad aree commerciali e/o
industriali, l’attività commerciale e/o industriale non è mai stata svolta;
l’area non è ricompresa nella fascia limitrofa a strade di grande comunicazione e non
ricade in zone interessate da fenomeni di inquinamento diffuso;
altro (specificare)………………………………………………………………………………………………………………
Il rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente in relazione alla
destinazione d’uso del sito a cui sono destinati i materiali stessi e la verifica che i
materiali non costituiscono fonte di contaminazione diretta o indiretta per le acque
sotterranee sono stati valutati sulla base di un piano di accertamento analitico,
adeguatamente condotto.
(Il dichiarante deve disporre di documentazione adeguata per dimostrare quanto
dichiarato. Tale documentazione può essere allegata alla dichiarazione)
Il superamento dei valori tabellari per alcuni parametri è attribuibile a
caratteristiche naturali del terreno o a fenomeni naturali (verificato e definito con
gli Enti competenti preventivamente alla Dichiarazione) e, di conseguenza, le
concentrazioni misurate nell’ambito di un apposito piano di accertamento analitico (di cui
si allegano i risultati), sono relative a valori di fondo naturale.
In tal caso, si precisa che il sito di destinazione dovrà essere nel medesimo ambito
territoriale di quello di produzione per il quale è stato verificato che il superamento è
dovuto a fondo naturale.
1
Spett.le
________________________________________
________________________________________
________________________________________
Spett.le
________________________________________
________________________________________
________________________________________
Comunicazione da indirizzare a:
- ARPA (dipartimento provinciale) competente per il sito di produzione dei materiali da scavo;
- Comune del sito di produzione dei materiali da scavo.
COMUNICAZIONE DI MODIFICA DEI REQUISITI E DELLE CONDIZIONI
DI UTILIZZO DEI MATERIALI DA SCAVO
ai sensi dell’art. 41 bis del Decreto Legge 69/2013
convertito con modifiche nella Legge 98/2013 in tema di
UTILIZZO DI MATERIALI DA SCAVO
Il sottoscritto ______________________________________________________________ nome e cognome del proponente/produttore del materiale da scavo
Nato a _______________________________ (pr) ______ il _________________________
Residente in via/piazza ______________________________________________ n° ______
Comune di ___________________________________ (pr) ______ cap ________________
C.F. _______________________________________________________________________
In qualità di _______________________________________________________________ qualifica rivestita (proprietario, titolare, legale rappresentante, amministratore, ecc.)
della _____________________________________________________________________ ragione sociale della ditta, impresa, società, ente, …
con sede in via/piazza _______________________________________________ n° ______
Comune di ___________________________________ (pr) ______ cap ________________
telefono __________________________________ fax ______________________________
e-mail (PEC) ________________________________________________________________
2
Con riferimento al seguente sito di produzione
situato in via/piazza _______________________________________________ n° ________
Comune di ___________________________________ (pr) ______ cap ________________
Sezione/foglio/mappale _______________________________________________________
con destinazione urbanistica ___________________________________________________
Tipo di intervento ____________________________________________________________
Autorizzato da ______________________________________________________________
con provvedimento autorizzativo (estremi, tipologia, data e protocollo)________________________
__________________________________________________________________________
Quantità materiale da scavo (mc) _______________________________________________ Indicare solo il volume da riutilizzare fuori sito e se le quantità indicate sono calcolate “in banco” o stimate considerando l’aumento naturale che i materiali da scavo subiscono quando vengono movimentati
e alla dichiarazione di utilizzo dei materiali da scavo presentata ad
ARPA _________________________________________ in data ______________________ Dipartimento Arpa al quale è stata inviata la dichiarazione
COMUNICA
la modifica dei requisiti e condizioni indicate nella dichiarazione sopra richiamata rispetto
all’/agli allegato/i
(barrare e allegare alla presente comunicazione solo l’/gli allegato/i oggetto di modifica)
Allegato 1 – Dati del sito di produzione
Allegato 2 – Dati dell’eventuale sito di deposito
Allegato 3 – Dati del sito o ciclo di destinazione
Allegato 4 – Tempi previsti per l’utilizzo
Allegato 5 – Qualità dei materiali da scavo
Data Firma
(La presente comunicazione deve essere sottoscritta dall’interessato in presenza del personale addetto, ovvero sottoscritta e presentata unitamente alla fotocopia non autenticata di un documento di identità valido del sottoscrittore)
3
Allegato 1 – DATI DEL SITO DI PRODUZIONE
I materiali da scavo hanno origine presso il sito di produzione
situato in via/piazza _______________________________________________ n° ________
Comune di ___________________________________ (pr) ______ cap ________________
Sezione/foglio/mappale _______________________________________________________
con destinazione urbanistica ___________________________________________________
Tipo di intervento ____________________________________________________________
Autorizzato da ______________________________________________________________
con provvedimento autorizzativo (estremi, tipologia, data e protocollo)________________________
__________________________________________________________________________
Quantità materiale da scavo (mc) _______________________________________________ Indicare solo il volume da riutilizzare fuori sito e se le quantità indicate sono calcolate “in banco” o stimate considerando l’aumento naturale che i materiali da scavo subiscono quando vengono movimentati
4
Allegato 2 – DATI DELL’EVENTUALE SITO DI DEPOSITO
Qualora siano stati individuati più di 2 siti di deposito l’Allegato 2 dovrà essere stampato e compilato più volte in base alle necessità. L’allegato non dovrà essere compilato qualora sia previsto l’immediato conferimento dei materiali da scavo presso il/i sito/i di utilizzo.
I materiali di scavo, quando non inviati subito al sito di utilizzo, saranno depositati:
(barrare la/le alternativa/e prescelta/e)
presso il sito di produzione
presso il sito di destinazione
presso il/i seguente/i sito/i di deposito:
1) situato in via/piazza ___________________________________________ n° ________
Comune di ___________________________________ (pr) ______ cap ________________
Sezione/foglio/mappale _______________________________________________________
Di proprietà di/gestito da ______________________________________________________
Autorizzato da ______________________________________________________________
con provvedimento autorizzativo (estremi, tipologia, data e protocollo) ________________________
__________________________________________________________________________
Periodo di deposito ___________________________________________________________
__________________________________________________________________________ Indicare e giustificare se i tempi di deposito del materiale da scavo dipendono da termini superiori ad 1 anno per l’esecuzione dell’opera in cui il materiale è destinato ad essere utilizzato
2) situato in via/piazza ___________________________________________ n° ________
Comune di ___________________________________ (pr) ______ cap ________________
Sezione/foglio/mappale _______________________________________________________
Di proprietà di/gestito da ______________________________________________________
Autorizzato da ______________________________________________________________
con provvedimento autorizzativo (estremi, tipologia, data e protocollo) ________________________
__________________________________________________________________________
Periodo di deposito ___________________________________________________________
__________________________________________________________________________ Indicare e giustificare se i tempi di deposito del materiale da scavo dipendono da termini superiori ad 1 anno per l’esecuzione dell’opera in cui il materiale è destinato ad essere utilizzato
5
Allegato 3 – DATI DEL SITO O CICLO DI DESTINAZIONE
Qualora siano stati individuati più di 2 siti/cicli di destinazione l’Allegato 3 dovrà essere stampato e compilato più volte in base alle necessità. In ogni caso il quantitativo complessivo dovrà rispettare quanto indicato nell’Allegato 1 alla voce “quantità materiale da scavo” per il sito di produzione.
I materiali di scavo, di cui è certa la destinazione, saranno utilizzati presso il/i
seguente/i sito/i di destinazione:
1) situato in via/piazza ___________________________________________ n° ________
Comune di ___________________________________ (pr) ______ cap ________________
Sezione/foglio/mappale _______________________________________________________
Con destinazione urbanistica ___________________________________________________ La destinazione urbanistica deve essere conforme ai valori delle CSC previste dalla normativa per la specifica destinazione d’uso del sito (D.lgs. n. 152/2006 e s.m.i., Parte IV, Titolo V, Allegato 5, Tabella 1, Colonne A e B) - Tale campo non è da compilare nel caso di utilizzi presso cicli produttivi determinati
Tipo di utilizzo ______________________________________________________________ Sito di destinazione (recuperi, ripristini, rimodellamenti, riempimenti ambientali, altri utilizzi al suolo)/Ciclo produttivo
Autorizzato da ______________________________________________________________
con provvedimento autorizzativo (estremi, tipologia, data e protocollo) ________________________
__________________________________________________________________________
Quantità materiale da scavo utilizzata (mc) _______________________________________
2) situato in via/piazza ___________________________________________ n° ________
Comune di ___________________________________ (pr) ______ cap ________________
Sezione/foglio/mappale _______________________________________________________
Con destinazione urbanistica ___________________________________________________ La destinazione urbanistica deve essere conforme ai valori delle CSC previste dalla normativa per la specifica destinazione d’uso del sito (D.lgs. n. 152/2006 e s.m.i., Parte IV, Titolo V, Allegato 5, Tabella 1, Colonne A e B) - Tale campo non è da compilare nel caso di utilizzi presso cicli produttivi determinati
Tipo di utilizzo ______________________________________________________________ Sito di destinazione (recuperi, ripristini, rimodellamenti, riempimenti ambientali, altri utilizzi al suolo)/Ciclo produttivo
Autorizzato da ______________________________________________________________
con provvedimento autorizzativo (estremi, tipologia, data e protocollo) ________________________
__________________________________________________________________________
Quantità materiale da scavo utilizzata (mc) _______________________________________
6
Allegato 4 – TEMPI PREVISTI PER L’UTILIZZO
Data inizio attività di scavo __________________________________________________
Data ultimazione attività di utilizzo ___________________________________________
Come precisato dall’art. 41-bis comma 2, i tempi previsti per l’utilizzo “…non possono
superare un anno dalla data di produzione, salvo il caso in cui l’opera nella quale il materiale
è destinato ad essere utilizzato preveda un termine di esecuzione superiore”.
Utilizzare lo spazio sottostante per motivare eventuali utilizzi oltre il termine di un
anno dalla data di inizio dell’attività di scavo (data di produzione).
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
7
Allegato 5 – QUALITA’ DEI MATERIALI DA SCAVO
Con riferimento a quanto previsto dall’art. 41-bis, comma 1. lettera b) si precisa che:
(barrare la/le alternativa/e prescelta/e)
Il sito non è mai stato interessato da interventi di bonifica ai sensi della Parte
Quarta, Titolo V, del D.Lgs. 152/06 e s.m.i..
Il sito è stato interessato da interventi di bonifica ai sensi della Parte Quarta, Titolo
V, del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., che si sono conclusi positivamente con il rilascio della
certificazione di avvenuta bonifica (da allegare).
I materiali da scavo non sono stati sottoposti a indagine ambientale in quanto:
provengono da un sito mai interessato da attività o eventi potenzialmente
contaminanti;
il sito si trova in area residenziale e/o agricola ovvero in area in cui, pur avendo gli
strumenti urbanistici definito un cambio di destinazione d’uso ad aree commerciali e/o
industriali, l’attività commerciale e/o industriale non è mai stata svolta;
l’area non è ricompresa nella fascia limitrofa a strade di grande comunicazione e non
ricade in zone interessate da fenomeni di inquinamento diffuso;
altro (specificare)………………………………………………………………………………………………………………
Il rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente in relazione alla
destinazione d’uso del sito a cui sono destinati i materiali stessi e la verifica che i
materiali non costituiscono fonte di contaminazione diretta o indiretta per le acque
sotterranee sono stati valutati sulla base di un piano di accertamento analitico,
adeguatamente condotto.
(Il dichiarante deve disporre di documentazione adeguata per dimostrare quanto
dichiarato. Tale documentazione può essere allegata alla dichiarazione)
Il superamento dei valori tabellari per alcuni parametri è attribuibile a
caratteristiche naturali del terreno o a fenomeni naturali (verificato e definito con
gli Enti competenti preventivamente alla Dichiarazione) e, di conseguenza, le
concentrazioni misurate nell’ambito di un apposito piano di accertamento analitico (di cui
si allegano i risultati), sono relative a valori di fondo naturale.
In tal caso, si precisa che il sito di destinazione dovrà essere nel medesimo ambito
territoriale di quello di produzione per il quale è stato verificato che il superamento è
dovuto a fondo naturale.
1
Spett.le
________________________________________
________________________________________
________________________________________
Spett.le
________________________________________
________________________________________
________________________________________
Comunicazione da indirizzare a:
- ARPA (dipartimenti provinciali) competenti per il sito di produzione e di utilizzo dei materiali da scavo;
- Comune del sito di produzione dei materiali da scavo solo qualora siano intervenute delle comunicazioni di modifica dei requisiti e condizioni di utilizzo dei materiali da scavo.
COMUNICAZIONE DI COMPLETO UTILIZZO DEI MATERIALI DA SCAVO
ai sensi dell’art. 41 bis del Decreto Legge 69/2013
convertito con modifiche nella Legge 98/2013 in tema di
UTILIZZO DI MATERIALI DA SCAVO
Il sottoscritto ______________________________________________________________ nome e cognome del produttore del materiale da scavo
Nato a _______________________________ (pr) ______ il _________________________
Residente in via/piazza ______________________________________________ n° ______
Comune di ___________________________________ (pr) ______ cap ________________
C.F. _______________________________________________________________________
In qualità di _______________________________________________________________ qualifica rivestita (proprietario, titolare, legale rappresentante, amministratore, ecc.)
della _____________________________________________________________________ ragione sociale della ditta, impresa, società, ente, …
con sede in via/piazza _______________________________________________ n° ______
Comune di ___________________________________ (pr) ______ cap ________________
telefono __________________________________ fax ______________________________
e-mail (PEC) ________________________________________________________________
2
Con riferimento al seguente sito di produzione
situato in via/piazza _______________________________________________ n° ________
Comune di ___________________________________ (pr) ______ cap ________________
Sezione/foglio/mappale _______________________________________________________
con destinazione urbanistica ___________________________________________________
Tipo di intervento ____________________________________________________________
Autorizzato da ______________________________________________________________
con provvedimento autorizzativo (estremi, tipologia, data e protocollo)________________________
__________________________________________________________________________
e alla dichiarazione di utilizzo dei materiali da scavo presentata ad
ARPA _________________________________________ in data ______________________ Dipartimento Arpa al quale è stata inviata la dichiarazione
e alla/e comunicazione/i di modifica dei requisiti e condizioni di utilizzo dei
materiali da scavo presentata al
(compilare i campi solo nel caso di eventuale presentazione di comunicazioni di modifica)
Comune _______________________________________ in data ______________________ Comune al quale è stata inviata la/e comunicazione/i
Comune _______________________________________ in data ______________________ Comune al quale è stata inviata la/e comunicazione/i
COMUNICA
che i materiali da scavo sono stati completamente utilizzati secondo le previsioni di cui alla
dichiarazione e alla/e eventuale/i comunicazione/i sopra richiamate.
Data Firma
(La presente comunicazione deve essere sottoscritta dall’interessato in presenza del personale addetto, ovvero sottoscritta e presentata unitamente alla fotocopia non autenticata di un documento di identità valido del sottoscrittore)