Ciclostyle10

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maggio 2011 numero 10 / anno 1 toromeccanica dagli albori all’ultimo album 29 tutte le attrazioni del festival 6 i grandi serial killer della storia 14 tre giorni dedicati ai talenti pugliesi festival del talento e... lunatica acconciatura by SMOOVY LOOK e trucco TATTOO'S&BEAUTY

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maggio 2011

numero10 / anno 1

toromeccanicadagli albori

all’ultimo album 29tutte

le attrazionidel festival 6

i grandiserial killerdella storia 14

tre giorni dedicati ai talenti pugliesi

festival deltalento e... lunatica

acconciatura by SMOOVY LOOK e trucco TATTOO'S&

BEAUTY

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13scomunicando

giulio francot: la magia dei numeri

16scomunicando

scuola d'arte drammatica talia: il punto!

24vetrine inedite

de vitis: il pittbull della boxe

30vetrine inedite

il rosone brindisino, una specialità brindisina

Redazione: Via F. Carena (c/o imprendigiovani.it)

Brindisi0831.090392 / 347.0466197

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Editore:Vetrine Inedite

(Ass. di Promozione Sociale)Presidente:

Ilaria Passarelli

Direttore Responsabile:Serena Passarelli

Impaginazione e Grafi ca:Luca CrescenzoStefano Ranalli

Stampa:Locopress Srl - Mesagne

Direttore Responsabile:Maura Gatti

In redazione: Italo Bernardi

Maura GattiEmanuele Vasta

Giovanni MembolaVirginia FrigioneMichele Cavallo

Roberto SpagnolettoMarco Falcone

Vincenzo MaggioreValeria Leggiero

Valeria De Vito

maggio 2011

numero10 / anno 1

info pubblicità0831.090392 / 347.0466197

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EDITORIALEUna sera, dopo aver preso parte ad una riunione dove c’era tanta gente che voleva fare “qualcosa” senza avere l’idea giusta, mi sono fermata a chiacchierare per l’ennesima volta con Massimiliano Gatti . Siamo stati inchiodati per mesi sul problema: “Abbiamo una grande

idea, non abbiamo la grana”. Poi ho pronunciato quella frase che ci ha con-vinti a passare all’azione: “In realtà ci manca il coraggio”. E in eff etti, seb-bene ne stiamo facendo quasi l’abitudine, ci tremano le gambe davanti ai preventivi a tre cifre e la mano tutte le volte che stacchiamo un assegno per assicurare un’organizzazione impeccabile. Eppure gli ingredienti ci sono tutti: l’idea, il coraggio e le persone giuste. La macchina organizza-tiva è partita, alimentata dall’entusiasmo, seppure tra mille diffi coltà. Ce la siamo presa con noi stessi perché, convinti dell’idea di voler creare un evento in sinergia con “tutti”, abbiamo contattato quella gente che ci ha risposto “senza soldi non posso fare nulla”, ce la siamo presa con chi ha detto che “ci stavamo montando la testa” solo perché ci siamo permessi di defi nirlo l’evento clou dell’estate pugliese. Ce la siamo presa con tutta quella gente che invece di assicurarsi un posto da protagonisti in questo evento ha pensato bene di “approfi ttarne”. In eff etti noi altri amiamo defi nirci sognatori, gente che ha scelto di lavorare senza uno stipendio, persone che investono i loro pochi risparmi per fare qualcosa in sinergia con “tutti”, tutti coloro che hanno saputo guardare oltre al “guadagno”, tutti coloro che stanno investendo con noi su questo territorio perché convinti che, questa città prima ancora della regione Puglia, è il covo del talento e della fantasia. E’ nato dalla rabbia verso tutta quella gente e da questa consapevolezza il “Festival regionale del talento e… Lunatica”. In queste pagine, le prime anticipazioni. Buona lettura!Serena Passarelli, Direttore Responsabile Ciclostyle

in copertina mariagrazia sigrisi, brindisina. foto di virginia frigione - afi

Testata registrata presso il Registro Stampadel Tribunale di Brindisi n. 14/2009

chiuso il 2 maggio 2011

DIETRO LE QUINTE

Luca Crescenzo Graphic Designer

Valeria De VitoSegretaria di Redazione

Ilaria PassarelliPresidente Vetrine Inedite

5cs - storie da copertina

festival del talento e... lunatica

brindisi0831.562368 via giordano bruno, 18

0831.527858 via saponea, 38mesagne (br)

0831.777131 c/o auchancellino san marco (br)

320.4484834 (feelgood) c.da pagliarella

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FESTIVAL DEL TALENTO E... LUNATICA: TRE GIORNI DI CREATIVITÀ E DI FANTASIA

Fervono i preparativi del Festival del Talento... Lunatica, l’evento dove creatività e fantasia si incontreranno

nel cuore della città di Brindisi. Il Festival, organizzato dall’associazione Vetrine Inedite in collaborazione con lo staff di Lunatica, si terrà il 17-18-19 giugno in piazzale Lenio Flacco. È proprio nel grande piazzale che verrà allestito un enorme villaggio medioevale all’interno del quale i più svariati eventi e attrazioni originali saranno off erti alla cittadinanza perché possa intervenire ed apprezzare il talento, l’arte, la musica, la creatività e la fantasia dei giovani pugliesi, in particolare brindisini. Rifl ettori accesi su artisti locali, musicisti, attori e scrittori.Il Festival del Talento e del Fantasy nasce per dare spazio a tutte quelle personalità artistiche brillanti del nostro territorio che altri non sono se non il punto di partenza della mission associativa Vetrine Inedite. “Non potevamo prescindere dall’obiettivo per cui nasce la nostra associazione ovvero quello di valorizzare i talenti e gli artisti che animano la cultura pugliese”, spiegano i soci Vetrine Inedite. Per questo motivo, e per meglio sottolineare questo importante appuntamento che Vetrine Inedite ha dato il via a diversi contest che spaziano dal mondo

L’evento clou dell’estate pugliesesi terrà a piazzale Lenio Flacco il 17,18 e 19 giugno.

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artistico a quello musicale passando per la realizzazione di nuove cartoline della città al tentativo di entrare nel Guinness dei Primati realizzando la coperta più grande del mondo. Micro eventi che saranno contenuti nel grande evento perché sia data la più ampia libertà di espressione artistica a tutti. Lo staff di Lunatica, con il festival del Fantasy. off rirà una cornice colorata e magica ad un evento che si propone come tutt’altro che scontato. L’iniziativa si propone non solo come faro artistico - culturale, ma anche come vetrina per l’imprenditoria, grazie alla presenza di stand espositivi. I commercianti sono dunque chiamati a raccolta per sostenere i giovani talenti del territorio, unico e vero motore di una società che sta cambiando. Il festival, seppure regionale, nasce a Brindisi poiché l’idea nonché l’organizzazione è curata da giovani tutti brindisini che con il loro entusiasmo stanno coinvolgendo e travolgendo molte associazioni del territorio. Maura Gatti, Serena Passarelli, Valeria Leggiero, Valeria De Vito, Ilaria Passarelli, Emanuele Vasta, Luca Crescenzo dell’associazione Vetrine Inedite e Massimiliano Gatti (Lunatica) stanno preparando per la città un evento davvero originale e unico nel suo genere. Tante novità e attrazioni animeranno piazzale Lenio Flacco. Quali? Nelle prossime pagine un viaggio magico all’interno del villaggio dove il talento e il fantasy saranno di casa.

CICLOSTYLE - STORIE DA COPERTINA CICLOSTYLE - STORIE DA COPERTINA

I nostri clienti possono usufruire di vari servizi quali: DEPILAZIONE A FREDDO MANICURE PEDICURE PULIZIA VISO SOLARIUM TRUCCO GIORNO, SERA, CERIMONIA MASSAGGIO DRENANTE, DECONTRATTURANTE, EMOLINFATICO RICOSTRUZIONE UNGHIEil nuovodel bello…

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dall’esperienza decennale di MAX TATTOO

DAL GUINNESS DEI PRIMATI AD UN CONCORSO MUSICALE: LE ATTRAZIONI DEL FESTIVALCabaret, break dance, giochi di ruolo,

estemporanee, presentazioni di libri, mostre, fumetti, esposizioni, merca-

tini, degustazioni, dimostrazioni; laboratori e seminari, area bambini, trucco artistico, eventi fashion, cosplay, teatro, musica dal vivo, incontri culturali, costumi d’epoca, dise-gnatori dal vivo, sport… e molto, molto, altro. Un accampamento medievale, di draghi, pira-ti, locande, orchi, fate, eroi, supereroi, ed una grande mostra-mercato. Le attrazioni del Pri-mo Festival Regionale del Talento e... Lunatica saranno il clou dell’estate regionale. Scopria-mole!I GIOCHI DI RUOLOForma d’improvvisazione in cui i partecipanti fi ngono di essere i personaggi di una storia che essi stessi inventano, mossa dopo mos-sa, sotto la guida di un Master (o narratore). Va sottolineata la loro importanza culturale ed educativa, di particolare rilievo per adole-scenti e giovani, poiché promuovono le so-

cializzazioni più impensabili tra persone dalle caratteristiche più diverse; implementano le capacità di comunicazione, immaginative e creative; contribuiscono a sviluppare un sen-so di responsabilità riguardo le proprie azioni e aumentano le capacità di progettazione tese al raggiungimento di un obiettivo comune. Nei giorni del Festival oltre ad aree attrez-zate per delle dimostrazioni gratuite, ci sarà il “Worldwide dungeons and dragons Game Day”, un evento uffi ciale della Wizards of the Coast (leader mondiale degli hobbygames) a cura dell’ass. sport. Dilett. “La Tana del Follet-to” UISP e sponsorizzata dalla Cartoleria Momo di Manduria (TA).I GIOCHI DI RUOLO LIVEUna variante ancora più coinvolgente sono i giochi di ruolo LIVE, in cui i partecipanti inter-pretano realmente i propri personaggi, vesten-dosi con armature e costumi creati per l'oc-casione e brandendo armi di lattice, sotto la supervisione attenta dei master. All'interno del

villaggio sarà ricreata una vera e propria locan-da medievale per avventurieri di ogni sorta.I GIOCHI DI CARTE COLLEZIONABILIAppassionante enigma in continua evoluzio-ne, un'ineguagliabile palestra cerebrale dove tecnica e fantasia, intuito e strategia, capacità di concentrazione, prontezza di rifl essi e uma-na comprensione delle debolezze - proprie ed altrui - rendono ogni incontro ed ogni torneo unici. I giocatori si impegnano ad aiutarsi a vi-cenda nel migliorare le proprie abilità, in una sportività di gioco in cui vincere o perdere è ugualmente importante. Elementi fondamen-tali sono il divertimento, la correttezza, l'one-stà ed il rispetto. Durante il Festival ci saran-no dimostrazioni gratuite dei migliori giochi di carte collezionabili (Magic: the gathering, Pokèmon, Yu-gi-oh, WOW, Wizards of Mickey) e tornei avanzati per i giocatori esperti con eventi uffi ciali e validi al fi ne di ottenere pun-ti nella classifi ca internazionale dei migliori giocatori nel mondo. I tornei sono organizzati

e sponsorizzati sponsorizzata dalla Cartoleria Momo di Manduria (TA). VETRINE IN MUSICA EDITASi svolgerà nel corso del Festival la fase fi na-le del concorso aperto a gruppi musicali, mu-sicisti cover band, cantanti e cantautori della regione Puglia. Organizzato dall’associazione Vetrine Inedite, l’iniziativa vuole valorizzare la musica pugliese. Info sulle serate organizzate per selezionare le band fi naliste su www.ciclo-style.itESPRESSIONI IN CARTOLINE EDITEIl risultato di un concorso di arte ( tre sezio-ni: fotografi a, elaborazione artistica, scrittura breve) ideato dalle associazioni “Vetrine Ine-dite”, “Espressione Libera”, “Cervelli Marinati” e dall’Accademia Fotografi ca Italiana. Il fi ne è quello di promuovere e valorizzare il patri-monio storico- artistico e culturale del nostro territorio attraverso la stampa e la vendita di nuove cartoline. Ulteriori info a pagina 10.GUINNESS DEI PRIMATIL’associazione Vetrine Inedite é uffi cialmente iscritta per concorrere al Guinnes dei Primati. L’obiettivo è quello di realizzare la coperta più grande del mondo con la collaborazione di tut-ti i pugliesi appassionati di uncinetto. L’intento ambizioso non è solo quello di concorrere al record bensì quello di riscoprire un vecchio mestiere, l’arte dell’uncinetto appunto, e di raccogliere fondi da devolvere alle associa-zioni più attive sul territorio che operano per il recupero degli adolescenti disagiati. Lo scorso 16 marzo, l’organizzazione del Guinness dei Primati, ha accettato la domanda di concorre-re al record. Ognuno può collaborare spedendo o portando personalmente presso la sede di Vetrine Inedite, una o più “mattonelle”. COSPLAYÈ unione di due parole inglesi che ne esprimo-no il concetto, Costume e Play: divertirsi ad impersonare un personaggio, sia nell'aspetto, che nell'atteggiamento. Il cosplay è un hobby nato in Giappone, per questo la maggior parte dei personaggi interpretati nascono da manga ed anime; non sono rari però i cosplay tratti da fumetti europei, fi lm disney, cantanti rock e telefi lm di successo. Il cosplayer, per essere defi nito tale, deve conoscere il personaggio che interpreta, assumerne gli atteggiamenti e creare da sè abiti ed accessori. PISTA MINI4WDUn aff ascinante percorso per modellini di pic-cole auto da corsa nate nel 1982, le cui caratte-

Lo staff organizzativo

pag 6 | MAGGIO 2011 | numero 10 www.ciclostyle.it | [email protected] www.ciclostyle.it | [email protected] numero 10 | MAGGIO 2011 | pag 7

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ristiche principali sono: trazione integrale (4 ruote motrici); scala 1/32; motore elettrico alimentato da 2 pile stilo da 1.2/1.5v; veloci-tà elevatissime. Nel corso di più di vent'anni si sono susseguite diverse serie di Mini4wD, alcune delle quali sono apparse in alcuni anime dedicati proprio a questo tipo di auto da corsa. GIOCHI DI FUOCOOgni giorno uno spettacolo dei giocolieri e maestri dei giochi di fuoco: i Luminal. Tra le loro specialità l'incredibile ed emo-zionante combattimento con le spade infuocate che, lungi dall'essere una mera rappresen-tazione, regala tutte le emozioni di un vero combattimento con duellanti intenzionati seriamente a prevalere l'uno sugli altri.CACCIA AL TESORO "LE SFEREDEL DRAGO"

Chi non ha mai sognato di poter trovare le sette Sfere del Drago e vedere realizzati i propri desi-deri?! Chi non vorrebbe lanciarsi in fantastiche avventure alla loro ricerca?!Ebbene, il Festival off rirà questa possibilità! Come? Partecipando alla prima, grande caccia alle sfe-re, una caccia al tesoro che met-terà alla prova non solo le vostre conoscenze in ambito manga/anime, ma soprattutto il vostro spirito e coraggio! Imbracciate le armi dunque e preparatevi ad una lotta contro il tempo!! EVENTI FASHION: MODELLE PERUN GIORNO & ACCONCIATOREDELL’ANNO. Tagli e acconciature saranno pro-tagonisti di un momento di spet-tacolo dedicato alla bellezza. Una piccola competizione tra parruc-chieri per valorizzare le bellezze

brindisine. L’evento è organizza-to dallo staff di Smoovy Look e dall’associazione Vetrine Inedite in collaborazione con Virginia Fri-gione dell’Accademia Fotografi ca Italiana (AFI). PARKOURL’arte del movimento libero nella performance dei traceurs di Brin-disi, tra acrobazie ed abilità.HIP HOPContest ed esibizioni realizzate e supervisionate dalla direzione artistica del primo breaker pu-gliese Arturo La PalmaMOSTRE ED ESTEMPORANEEMostre allestite sotto il cielo di Brindisi: pittura, fotografi a e wri-ting. Le associazioni Vetrine Ine-dite, Espressione Libera, Cervelli

Marinati organizzeranno estem-poranee e laboratori artistici. MONDO BAMBINIContest di mascherine, trucco artistico, laboratori espressivi e animazioni. I bambini entreranno da protagonisti nel mondo magi-co del festival accompagnati dal-lo sprint dello staff organizzativo. CABARETSemplicemente Scemifreddi. Una comicità originale e fresca che

conquista il pubblico di ogni età. Un mondo surreale, dove parole, concetti e storie demenziali, si intrecciano con giocosa e piro-tecnica fantasia. Un concentrato di citazioni, da quelle più illustri a quelle più sconosciute, rapite qua e là per strada, in uffi cio o in coda al supermercato.(www.scemifreddi.it) MUSICA DAL VIVOL’ass.ne musicale Frescobaldi incanterà il pubblico con i suoi interventi dedicati alle colonne sonore dei grandi classici del ci-nema, assicurando emozioni a tempo di ciak.

CICLOSTYLE - STORIE DA COPERTINACICLOSTYLE - STORIE DA COPERTINA

TEATROLa scuola d’arte drammatica della Puglia Ta-lia presenterà lo spettacolo “La Nuocera” con cui ha debuttato con 40 dei suoi allievi. E' uno spettacolo comico-grottesco sulla suocera e i familiari a lei uniti. Quattro scene con altret-tante suocere dense di passaggi ironici ed esilaranti. Sulle note del cabaret anni '50 gli

allievi attori interpretano le relazioni familiari giocate su equivoci che costruiscono un diver-tente pamphlet.LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVAFANTASYUn laboratorio per mettersi in gioco corporea-mente, vivendo sulla propria pelle la magia di aria, acqua, terra e fuoco; e sperimentare, fra

colori e materie, tutto ciò che conduce dal cor-

po alla parola. Il laboratorio è realizzato da Mo-

nica Cucinelli, specializzata in musicoterapia.

DISEGNATORI E FUMETTISTI

Metteranno a disposizione il loro talento rega-

lando alcune loro opere realizzate al momento.

Cosplayer Annaky Personaggio Saya Takahagi

(High school of dead)

Cosplayer Annaky Personaggio Yoko Rittona(Gurren Laggan)

Ranma86 & MomoNyu - Julia (Tekken 5)

e Chun Li (Street Fighters)

LUNATICA:UN FESTIVALDEL FANTASY INAUGURAL’ESTATE

Un festival del fantasy spalanca le porte all’estate brindisina. Lunatica ha trovato consenso e riscontro già alla sua prima

edizione. Quest’anno l'evento sarà proposto all’interno di un Festival che si colora della pre-senza dei talenti del territorio grazie alla sinergia attuata con l’associazione Vetrine Inedite. Brindi-si, i giovani brindisini e tanta fantasia.A svelarci gli ingredienti è Massimiliano Gatti, ide-atore di Lunatica.

Come nasce e cos'è Lunatica?È un sogno maturato un pomeriggio di ottobre per rispondere all'annosa domanda “cosa facciamo stasera?”. L'idea era quella di creare un mini-torneo di giochi di ruolo con premi simbolici, partendo dalle sessioni che già si svolgevano settimanalmente nel nostro do-poscuola (curato dall’associazione Madima di cui Massimiliano Gatti è il presidente).Mi lasciai trasportare dall'entusiasmo fi no a quando mi risvegliai con il progetto di un

vero e proprio Festival del fantasy tra le mani. Quando capii la portata dell'evento le mie gam-be cominciarono a tremare, ma la voglia di af-frontare una sfi da così grande è stata più forte del timore di perderla. Lunatica è ora un'isola che non c'è, un luogo immaginario, in cui rifu-giarsi dal grigiore della vita ed in cui affl uisco-no tutti i sogni e le idee dei suoi partecipanti e dei suoi collaboratori. È tornei, è fumetti, è arte, è incontri con gli autori, è cosplay, è tutto ciò che riguarda la fantasia, in qualsiasi modo la

di ILARIA PASSARELLI > [email protected]

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si intenda. Lunatica sarà proposta all’interno del Festival del Talento e del Fantasy ed off re eventi mirati a risvegliare il lato fantastico che dorme in ognuno di noi, sopito dalla routine quotidiana. Lunatica è anche un trampolino per artisti, fumettisti e scrittori, grazie al con-test per la creazione della locandina di questa edizione, a quello per scrittori di novelle fan-tasy, e alla presenza di fumettisti che disegne-ranno dal vivo per il pubblico.Perchè Brindisi?Brindisi è la città perfetta. La sua posizione geografi ca, la sua architettura a metà tra il rinascimentale ed il coloniale, la presenza del porto e di un lungomare, la rendono una meta turistica degna di nota. Anche se questo non si rifl ette nello stato attuale delle cose. Perso-nalmente credo che Brindisi abbia delle grandi potenzialità, molto più di altri centri che, ad oggi, sono considerati migliori per off erta e servizi. Chi è Lunatica?All'interno di Lunatica ruotano menti eccezio-

nali, alcune giovanissime. Ciò che rende unico il suo staff sono le diff erenze tra i suoi membri, tutti provenienti da esperienze diversissime tra loro, e tutti fondamentali nell'apporto di quel “quid” in più fuori dal comune. Vorrei nominarli tutti ma sono tantissimi. Voglio solo dire che ho una grande stima di ognuno di loro.Cosa off rirà Lunatica quest'anno?Quest'anno abbiamo avuto la fortuna di poter collaborare con l’associazione Vetrine Inedite con cui è nato un progetto unico che, oltre a dare spazio al mondo fantasy, proporrà mo-menti di spettacolo nati per valorizzare i talenti del territorio.Vetrine Inedite sfi derà il Guinness dei Primati Mondiali tentando di battere il record realizzando ad uncinetto la coperta più

grande del mondo. Un bel modo di rilanciare Brindisi agli occhi di tutta la nazione. Spero che la città sappia cogliere al meglio quest'oc-casione presentandosi al massimo del suo splendore ed affl uendo numerosa alla mani-festazione destinata ad essere sotto i rifl ettori delle telecamere nazionali. E' importante bat-tere il record, non per la coperta in sé, ma per dimostrare a tutta Italia che Brindisi è viva, e vale la pena visitarla, per cui, “artisti ed artiste dell'uncinetto..all'arrembaggio!!” (sorride)

"la voglia di aff rontare una sfi da così grande è stata più forte deltimore di perderla…"

Si chiuderanno il 14 maggio le selezioni della prima edizione del concorso mu-sicale regionale “Vetrine in musica edi-

ta”, rivolta a tutti i gruppi musicali, ai musici-sti, alle cover band, ai cantanti ed ai cantauto-ri. L'iniziativa è organizzata dall'associazione Vetrine Inedite con l'obiettivo di promuovere la musica regionale e i tanti talenti in campo musicale. I partecipanti potranno presentare indistintamente cover e inediti. Tuttavia, ver-rà richiesto di presentare almeno una cover. Il concorso prevede una sezione esclusiva, che nulla avrà a che fare con la votazione che decreterà i vincitori del concorso. Infatti, i par-tecipanti potranno avere l’assoluta libertà di decisione nel presentare una rivisitazione in chiave inedita dell’Inno di Mameli. Saranno scelti 12 concorrenti che partecipe-ranno alla fase semifi nale live che si terrà a Brindisi il 20, 27 Maggio e 3 Giugno presso il laboratorio urbano culturale Imprendigiova-ni.it. La fi nalissima, alla quale accederanno 3 concorrenti, si terrà il 18 giugno. I premi ver-ranno assegnati da una giuria artistica com-posta da: Luca Rachel Radogna (etichetta discografi ca Almost Famous); Mino Molfetta (Ciccio Riccio); Antonio Ligorio (Idea radio); Camillo Fasulo (Ass. musicale Frescobaldi); Vincenzo Maggiore (giornalista, rappresen-tante Vetrine Inedite e musicisti locali emer-genti); Paolo Marsella (rappresentante band emergenti); Vincenzo Assante (cantautore); Sandra Stefanizzi (Radio Orizzonti Activity); Osvaldo Piliego (Coolclub magazine musi-cale). Il bando è disponibile al link www.ci-clostyle.it/iniziative. Info sulle serate live a: 335.5497697

ESPRESSIONI IN CARTOLINE EDITE

VETRINEIN MUSICAEDITA

CICLOSTYLE - STORIE DA COPERTINA

di EMANUELE [email protected]

di ILARIA [email protected]

Nuove cartoline in arrivo per la provincia di Brindisi. L’idea nasce dalle associazioni “Vetrine Inedite”, “Espressione Libera”, “Cervelli Marinati” e dall’“Accademia Fotografi ca

Italiana”. “Espressioni in cartoline edite” è un vero e proprio con-corso di arte visiva nato allo scopo di promuovere e valorizzare il patrimonio storico- artistico e culturale del territorio di Brindisi e della sua provincia attraverso la stampa e la vendita di nuove car-toline oltre alla realizzazione di un logo che rappresenti la città di Brindisi. Al concorso possono partecipare tutti gli autori, gli artisti e i graphic designer, maggiorenni o minorenni autorizzati dai genito-ri, senza distinzione alcuna. Ad ogni autore e/o artista è lasciata la più ampia libertà d’espressione. Le sezioni di partecipazione sono quattro: sezione artistica (pittura, grafi ca e/o digital art); sezione fotografi a; sezione scrittura breve (narrativa e versi poetici); sezio-ne grafi ca (realizzazione di un logo che rappresenti la città di Brin-disi). Si potrà partecipare a una o a tutte le sezioni e senza limite di tecnica o d’espressione. Le iscrizioni saranno aperte fi no al 14 maggio 2011. I premi in palio sono: super premio di 200,00 euro ad un vincitore scelto tra tutte le sezioni; al primo posto della se-zione fotografi a verrà assegnata una borsa di studio per frequenza del corso di fotografi a di base serale di organizzato dall’Afi ; al primo posto per la sezione artistica verrà consegnato un buono di 100,00 euro per l’acquisto di materiali e/o articoli per le belle arti; al primo posto per la sezione scrittura breve verrà consegnato un buono di 100,00 euro per l’acquisto di libri e/o cancelleria; al primo posto per la sezione “Logo di Brindisi” volo A/R per Barcellona in occasio-ne dell’evento “La Mercè 2011” 20-23 Settembre. I lavori migliori saranno presentati alla cittadinanza attraverso una mostra che si terrà nel mese di giugno durante il Festival del Talento e del Fantasy (17-18-19 giugno, piazzale Lenio Flacco), Il regolamento e la scheda di adesione possono essere richiesti all’indirizzo [email protected] e sono disponibili sui siti www.ciclostyle.it/iniziative oppure possono essere ritirati dalla sede dell’Associazione Vetrine Inedite, via F. Carena (c/o Imprendigiovani.it) - Brindisi

Un nuovo concorso per valorizzare il patrimonio storico-artistico e culturale della provincia di Brindisi

il cosplay

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di VALERIA LEGGIERO > [email protected]

Conosciamo meglio il vincitore della prima edizione del premio di Narrativa “Ne vale la Penna. Brindisi tra le righe”

GIULIO FRANCOT: LA MAGIA DEI NUMERI

In una serata suggestiva ed emozionante è stato decretato il vincitore della prima edizione del Pre-mio nazionale di narrativa “Ne Vale la Penna. Brin-

disi tra le righe” organizzato dalle associazioni Vetrine Inedite ed Espressione Libera. Si tratta del brindisino Giulio Francot che ha trionfato con il suo “T. Ekel”, un racconto malinconico e quasi sfuggente, in cui si alternano percezioni visive a forme di dialogo che ri-marcano la solitudine del protagonista. Giulio nasce come matematico e aff erma di aver avuto molta diffi -coltà nel partorire T. Ekel, anche perché ritiene che la sua forma di arte provenga da un’intensa lotta con se stesso, da un atto quasi violento, da una resistenza e un disaccordo che mostra sempre con le cose. Ma si sente per certi versi fortunato di questo, per il senso di smarrimento e lo stupore che prova nel rapportarsi con situazioni nuove. La sua passione per la matema-tica nasce all’età di 14-15 anni e si fa sentire quasi con la forza di un amore, come quello che si prova per una donna, aff erma convinto: “La matematica include, anche se può sembrar strano, una certa estetica e si-curamente non esclude una indubbia fantasia. È facile approdare in questa scienza: essa ci dà un certo senso di eternità. Quando Eschilo e Shakespeare verranno dimenticati, Euclide e la sua teoria saranno ricordati,

poiché il linguaggio della matematica è universale e a-temporale”.La matematica lo ha attratto fi n da subito per il senso di assoluto che dà a chi si “abbevera” di formule e nu-meri, genera una nostalgia dell’eterno e la cosiddetta “scienza esatta” dà una possibilità per il suo raggiun-gimento. Giulio è cresciuto con la speranza di poter esprimere appieno le sue potenzialità per la matema-tica ma, dopo anni di studio, giunto fi no al dottorato di ricerca che ha conseguito a Bari, ha un pò perso l’entusiasmo per essa, specie nel campo della ricerca universitaria. Negli ultimi anni si è fi nalmente dedicato alla lettura, che fi no ad allora aveva prontamente evi-tato ma un piacere che ha scoperto e che lo ha aiutato

a esprimere al meglio i propri sentimenti e i propri pen-sieri. Nonostante si possa pensare che matematica e scrittura non abbiano nulla a che vedere l’una con l’altra, Giulio è sicuro nell’aff ermare che “per studiare a livelli molto alti la matematica è necessaria molta immaginazione”.Il fi lo rosso che lo lega a questa scienza è lo stesso che lo ha portato a scrivere il racconto che lo ha fatto vin-cere: T. Ekel è un concetto, infatti, che troviamo già in Daniele «Tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato mancante»; la stessa sensazione di vuoto, di mancanza creata dalla scienza dei numeri.Il motivo del suo scrivere non è per svuotarsi, come terapia d’urto per se stesso, bensì un ritrovarsi, un comprendersi. Il protagonista del racconto, Celeste, in cui si riconosce per alcuni tratti, è simile anche ad alcuni personaggi tristi di scrittori quali Sartre: è un uomo insoddisfatto della sua vita, è reale ed umano, al contrario degli altri della stessa narrazione; ha i piedi per terra ma sente di mancare in qualcosa e l’incon-tro con Teresa, una donna che vede girare in bici per la sua città – Brindisi- e che vede ogni giorno fermarsi sul lungomare, lo sconvolge, quasi lo sveglia dal son-no dogmatico dettato dal suo lavoro, tedioso e sempre uguale. Celeste gli fa notare che vi è un altro modo di vivere la vita, con spensieratezza e non con gli stessi occhi grigi che lo caratterizzano. Nonostante il fi nale inglorioso per Celeste, bisogna notare il sottile signi-fi cato fi losofi co del racconto, dal tema del riscatto da una vita vuota e scandita sempre dagli stessi eventi a quello della pacifi cazione con se stessi come momen-to risolutivo all’interno del racconto, utilizzato da Giulio come espediente narrativo. Solitudine e meditazione, per guardare intorno a sé ma anche e soprattutto in se stessi, questa è la formula magica usata da Giulio nel-la sua narrazione: contento di aver vinto un concorso come questo, crede e spera che iniziative come que-ste possano davvero cambiare una città come la no-stra, da sempre conosciuta per essere inerte a certe iniziative culturali ma che può cambiare dando spazio a talenti già aff ermati o anche solo potenziali.1° classifi cato: T.Ekel di Giulio Francot2° classifi cato: Pedalando sulla strada dei ricordidi Mauro Vierucci3° classifi cato: Sotto questo sole obliquo di dicembre di Angelo Guido leggi i racconti dei tre vincitori su www.ciclostyle.it

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Mauro Vierucci

Giulio Francot

Angelo Guido

www.ciclostyle.it | [email protected] numero 10 | MAGGIO 2011 | pag 13

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SCOMUNICANDOdi MAURA GATTI > [email protected]

Cosa scatti nella mente di un assassino è una domanda che spesso rimane senza risposta. Negli ultimi anni le persone hanno avuto un interesse crescente verso i delitti e i moventi.

Basti pensare ai casi di Cogne ed Avetrana, mete del turismo dell’or-rore. Le trasmissioni televisive più seguite sono quelle “Crime” e la professione che più ha avuto un incremento è stata proprio crimino-logia. Ecco i Serial Killer considerati gli esecutori dei più eff erati delitti mai perpetrati.

Al primo posto della famosa “Scala del Diavolo” (in criminologia in-dica l’eff eratezza dei delitti, Ndr) vi è Herman Webster Mudgett, so-prannominato l’Arcidiavolo, sospettato di 150-200 omicidi. Nacque a Gilmanton il 16 maggio 1860 da una famiglia di devoti metodisti. Il padre era un uomo violento e autoritario; la moglie totalmente sot-tomessa. Hermann crebbe con la convinzione che l’uomo dovesse essere venerato e le donne create per venerarlo.Fu espulso dalla University of Michigan Medical School per trafuga-mento di cadavere e frode. Si sposò nel 1886 e cambiò nome. Gra-zie ad una falsa laurea in medicina trovò lavoro presso una farmacia dove Holmes, il suo nome cognome, inventò pozioni miracolose che incrementarono le vendite. Presto Holmes spedì la moglie incinta dai genitori per dedicarsi alla costruzione di un edifi cio. In occasione della grande Esposizione di Chicago del 1892, Holmes trasformò l’e-difi cio in albergo in modo da poter attrarre turisti. In realtà, Il Castello di Holmes, come fu poi soprannominato, era un intrigo di corridoi e stanze, passaggi segreti, camere a gas, da dove la gente non usciva più. Al folle serial killer si affi ancò la moglie del socio, Julia Smythe, che presto rimase incinta. Ma, una volta che la donna ottenne il divor-zio, Holmes perse interesse e la uccise. Tutti gli scheletri dei cadaveri furono inviati in diverse università. Quello di Julia fi nì all’Hahnemann Medical College. Molte furono le amanti a cui toccò la stessa sorte, anche se Holmes pretendeva che stipulassero a suo nome una poliz-za assicurativa di 5mila dollari. Ben presto i debitori bussarono alla sua porta e l’uomo fu costretto a fuggire con la sua nuova amante, mentre il socio dava fuoco al castello. Dopo diverse truff e e omicidi fu arrestato e impiccato poiché la polizia scoprì gli orrori del castello.

Vincenzo VerzeniRibattezzato il Vampiro di Bergamo dalla stampa, Verzeni nacque a Bottanuco, paesi-no in provincia di Bergamo, l’11 aprile 1849. Da tutti defi nito un ragazzo docile, silenzioso e molto solitario, in realtà soff riva di disturbo Borderline (disturbo della personalità caratte-rizzato da instabilità e impulsività, Ndr).Cresciuto in una famiglia dalle precarie condi-zioni economiche, il padre era un alcolizzato e violento, la madre una remissiva bigotta.La sua prima vittima fu la giovane quattordi-cenne Giovanna Motta il cui corpo fu ritrovato quattro giorni dopo nelle campagne.Il corpo presentava morsi sul collo e asporta-zioni di varie parti. Anche le altre vittime del Vampiro della Padania presentavano morsi sul collo.Verzeni cercò di aggredire altre quattro donne che lo riconobbero e ne permisero la cattura.Confesserà di aver morso le vittime per suc-chiarne il sangue. Morì in manicomio alcuni anni dopo.

Herbert Williams MullinNacque il 18 aprile del 1947. Apparentemente sembrava un bambino intelligente e sereno, in realtà nel suo intimo era convinto che i ge-nitori complottassero contro di lui per isolarlo dagli altri bambini.Si iscrisse alla facoltà di Ingegneria ma la sua vita ebbe una svolta tragica quando il suo mi-gliore ed unico amico, Dean Richarson, morì in un incidente stradale.L’anno successivo un conoscente lo inizia all’uso di droghe e allucinogeni.Gli acidi avranno un eff etto devastante sulla sua mente già disturbata. A ventidue anni fu ricoverato in una clinica psichiatrica per evi-denti segni di schizofrenia, ma la clinica fu chiusa pochi mesi dopo. Andò avanti così per alcuni anni.Un giorno uno scienziato annunciò alla stam-pa che presto ci sarebbe un terribile terremo-to in California. Mullin lo prese come un segno del destino (lui era nato lo stesso giorno del terremoto che devastò San Francisco).Cominciò così la sua lunga serie di omicidi.

Rodney CameronSoprannominato il “Killer dei Cuori Solitari”. Perde il padre quando aveva pochi mesi e, all’età di sette anni, assiste all’improvvisa morte della madre per attacco cardiaco. Viene adottato ma sviluppa una precoce sociopatia. Viene recluso in riformatorio dove la sua con-dizione psicologica peggiora.A 10 anni, quando esce, tenta di strangolare prima una bambina e poi una donna anziana.Dopo un’adolescenza di alcolismo, droghe pesanti e vari tentativi di suicidi, trova un pe-riodo di calma grazie alla moglie, molto più grande di lei, che lo aiuta a conseguire un di-ploma di infermiere. La calma non dura e una sera ucciderà una sua collega. Le fi ccherà un asciugamano in gola dopo la morte e questa diventerà la sua fi rma. La sua terza vittima la conosce tramite un programma per cuori soli-tari alla radio, da lì il soprannome.Rodney Cameron è attualmente detenuto nel carcere di Lithgow, condannato all’ergastolo.

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SCOMUNICANDO

Herman Webster MudgettHerbert Williams Mullin

Vincenzo Verzeni

pag 14 | MAGGIO 2011 | numero10 www.ciclostyle.it | [email protected] www.ciclostyle.it | [email protected] numero 10 | MAGGIO 2011 | pag 15

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SCOMUNICANDOdi VINCENZO MAGGIORE > [email protected]

Intervista a Maurizio Ciccolella, direttore del progetto formativo Intervista a Maurizio Ciccolella, direttore del progetto formativo

La scuola d’arte drammatica della Puglia Talia ha aperto le porte agli apprendisti attori e agli appassionati di teatro meno

di un anno fa, il tempo necessario per arruolare settanta allievi provenienti da varie città della Puglia e per approfondire con loro un percorso formativo e professionalizzante. Le più rosee aspettative sono state superate dai numeri e dalla grande partecipazione degli iscritti che, grazie a questa esperienza, possono disporre di crediti formativi utili nel percorso di studi universitari e di un riconoscimento attestato da enti pubblici. Una giovane realtà creata col patrocinio dei Comuni di Brindisi e Taranto, della Provincia di Brindisi, del Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con l’Università di Bari (corso di Progettazione e gestione delle at-tività culturali – sez. di Brindisi), l’associazione professionale “ProteoFareSapere”, “Vetrine Ine-dite” e la Compagnia “A. De Sanctis”. Un esperi-mento che rispecchia l’attitudine professionale e creativa dell’attore brindisino Maurizio Cico-lella, fautore del progetto. Come nasce l’idea di creare questa scuola?Talia nasce dalla volontà di garantire una “for-ma strutturata” a chi ha voglia di approfondire in maniera organica l’esperienza teatrale. La scuola rappresenta il primo esempio di pro-gettualità stabile in Puglia, organizzata in vari seminari formativi. In questo primo anno di la-voro il progetto ha realizzato oltre seicentoses-santa ore di attività distribuita in moduli di tren-ta ore a cui hanno preso parte giovani e adulti,

abili e diversamente abili. Abbiamo previsto un target di benefi ciari relativamente limitato in termini numerici per assicurare l’effi cacia delle azioni seminariali a favore di tutto il territorio regionale. Siamo riusciti nell’intento di coinvol-gere non solo residenti a Brindisi e Taranto, ma anche appassionati provenienti dalle altre pro-vince pugliesi. Quali corsi sono attivati presso la scuola?Talia cerca di fornire le competenze propedeu-tiche alla fi gura dell’attore, cinematografi co e televisivo. Il percorso formativo include, oltre ai corsi standard di dizione, recitazione e inter-pretazione (teatrale e cinematografi ca), anche i corsi di Storia del teatro, di Analisi del testo e di canto.Quali sono le diffi coltà aff rontate in questo pri-mo anno di lavoro? Non è stato facile far capire agli iscritti che il teatro non è un gioco, ma un lavoro a tutti gli eff etti che richiede costanza e molta applicazione”.Un giudizio sugli allievi?Sono complessivamente soddisfatto per i risul-tati ottenuti fi no ad ora. I ragazzi sono passati da una fase iniziale di entusiasmo alla consa-pevolezza dell’impegno richiesto per riuscire a far bene. Col passare del tempo il gruppo si è amalgamato ed è riuscito a coniugare l’aspetto ludico a quello lavorativo. Progetti per il futuro?Dare continuità all’esperienza intrapresa quest’anno cercando di ampliare ulteriormente l’off erta formativa.

LLa scuola D’arte Drammatica Talia ha sfornato i suoi primi allievi. Ci siamo divertiti a chiedere un giudizio sul per-

corso formativo agli attori novelli. Almeno una volta, le pagelle sono gli alunni a farle!

Alessandro D'Amore, 22 anni di Torre S.S.I docenti sono persone preparate e compe-tenti, umanamente molto comprensive.La segreteria è ben organizzata. Mi piacereb-be ci fossero più ore settimanali. Sono entu-siasta del percorso formativo.Giuseppe Sgura, 29 anni di Francavilla Fontana. Frequentando il corso base ho avuto modo di conoscere solo Maurizio.È un docente preparatissimo. La scuola, a parte i vari cambi di sede, è molto organizza-ta, funziona. Sono molto soddisfatto. Ho un rimpianto: quello di non aver potuto frequen-tare, per motivi lavorativi, il corso intermedio e quindi rinunciato al modulo di recitazione cinematografi ca che mi interessava molto.Monia Dragone, 38 anni originaria di Sava, vive a Brindisi. Sono contenta di frequentare questa scuola. È ben organizzata. Le lezioni sono interes-santi e ben strutturate. Mi piace e sono mol-to soddisfatta di tutto. Il mio unico docente è Maurizio ed ho potuto appurare che è, senza dubbio, un professionista serio.Delia Mindelli, 36 anni di Ostuni.La mia impressione è buona. L'insegnante è una persona molto competente. In generale dal punto di vista logistico è ben organizza-ta, mi piacerebbe fare delle lezioni in teatro o in posti più caldi!Alessandra Fiume, 27 anni di Brindisi. Mi piace tanto frequentare questa scuola. Sono in buona compagnia. Con Maurizio ho un buon rapporto, gli voglio molto bene e per

me è come un fratello.Armando Leoci, 23 anni di Brindisi. Sono contento di questa scuola, con Mauri-zio mi diverto durante le lezioni e con lui ho un bel rapporto. Gabriele Viola, 25 anni di Taranto.Apprezzo molto la scuola, sia a Taranto che a Brindisi ho trovato un bel gruppo di compa-gni motivati, con gli stessi obiettivi e si cam-mina in un'unica direzione. Trovo i docenti molto preparati, preferirei solo svolgere un maggior numero di ore e con un numero in-feriore di allievi.Giusy Miccoli, 20 anni di Taranto. I docenti sono tutti degli ottimi professioni-sti. Sono soddisfatta e da questa scuola sto imparando tanto, mi sta facendo scoprire ed uscire fuori le mie capacità.Gabriella Indolfi , 20 anni di BariLa Scuola d'Arte Drammatica Talìa è per me palestra di creatività e professionalità.I docenti sanno trasmettere tutta la loro passione e la loro preparazione, unita ad una travolgente allegria, diventa per me un modello esemplare da seguire. Alessandro L'abbate, 22 anni di Conversano Sono fi ero di far parte di un gruppo così vario di età, ci sono tanti alunni intenti a impara-re ed a raggiungere quello che è il traguardo degli studi.Questa è la mia prima scuola di teatro, la consiglierei a chiunque perché è ben dotata di ottimi professori.Elisabetta Minervini, 45 anni di Brindisi. Un’esperienza molto interessante. Mi sono trovata subito bene. Maurizio crede in quello che fa e te lo trasmette. Ho trovato persone davvero motivate per questo considero que-sta esperienza un arricchimento alla mia persona.

TALIA: L'ARTE DI CHIAMARSI SCUOLA

TALIA: IL GIUDIZIOAGLI ALLIEVI

SSCOMUNICANDOCOMUNICANDO

di SERENA PASSARELLI > [email protected]

pag 16 | MAGGIO 2011 | numero10 www.ciclostyle.it | [email protected] www.ciclostyle.it | [email protected] numero 10 | MAGGIO 2011 | pag 17

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Mina Carrino, 47 anni di Latiano.Un cammino di costante crescita personale e verso il teatro, sotto lo sguardo attento e com-prensivo dei professori. Laura Zongolo, 30 anni di Brindisi. Ho trovato il cammino molto interessante.Il rapporto con i docenti e la loro professionali-tà decisamente soddisfacenti.Gianni Martinelli, 33 anni di Torchiarolo.Questa scuola è riuscita a risvegliare capacità personali. Bisogna pensare a ciò che si dice e interpretarlo trasmettendolo agli altri. Ali Mazzara, 30 anni di Torchiarolo. Un cammino sicuramente positivo. Lo consi-glio perché ho trovato i docenti e l’organizza-zione molto professionali. Giuseppe GIacovelli, 43 anni di Francavilla Fontana. Le lezioni sono state svolte con una profes-sionalità e gli insegnanti hanno mostrato tutti grande serietà. Nonostante questo sia solo il primo anno. Ben vengano opportunità come questa nel nostro territorio. Infondo il teatro può essere un piccolo motore della nostra economia. Maria Passarelli Pula, 45 anni di Brindisi. Una vera palestra di vita oltre che di umanità. Una professionalità che qui a Brindisi non si era mai vista. Riccardo Campana,30 anni di Brindisi. Ho intrapreso questo percorso per arricchire il mio percorso personale. Una iniziativa del genere crea quell’interesse necessario per

rieducare la comunità allo spettacolo Cosimo Sacco, 50 anni di Taranto.Risultati positivi dati dalla professionalità ri-scontrata sotto ogni aspetto, organizzazione e docenti. Taranto è una città che non off re, è dormiente in questo settore ci sono stati ten-tativi timidi. Abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con docenti venuti da fuori e ciò ha permesso di allargare gli orizzonti. Libera Donato Marsella, 49 anni di Brindisi.Un voto pieno per questa scuola.. E’ stato un percorso positivo dall’inizio, sono soddisfatto ed ho trovato quello che volevo. Stefano Porrelli, 20 anni di Noicattaro (Bari). Consiglierei questa scuola a quanti hanno voglia di conoscere mondi nuovi e sperimen-tarsi. È stato un progetto nonché un percorso curato seriamente. Noicattaro non è così ben strutturata. Fabio Saccomannno, 23 anni di Ostuni. I professori sono tutti grandi professionisti.Recito da prima ma qui ho imparato l’umiltà ver-so i colleghi e il lavoro di gruppo. Mi sento cre-sciuto molto, anche dal punto di vista umano. Rino Bungaro, 34 anni di Taranto. La partenza di questa scuola è già stata un successo. Dieci e lode per questo progetto strutturato bene nonostante il primo anno. I professori si sono dimostrati molto disponibili verso di noi e verso le nostre esigenze. Perla Gigliola, 21 anni di Ceglie Messapica.Io consiglio a tutti questa scuola che è una realtà davvero unica in tutta la Puglia. Per ren-derla perfetta si dovrebbero avere corsi con

più ore e meno gente. Francesca Valentino, 20 anni di Brindisi.Ho riscontrato tanta professionalità in una realtà che a Brindisi mancava. E’ utile perché oltre a formarci ci propone occasioni lavora-tive. Docenti molto qualifi cati sono riusciti a rendere il gruppo unito nonostante diverse fasce d’età. Vittoria Orlando, 37 anni di Brindisi.Sono molto contenta, ho assecondato una passione. Finalmente a Brindisi è stato colma-to un vuoto. A 17 anni avrei voluto fare que-sta scelta di vita. Ho dovuto, per fortuna, solo rimandare. Ho sperimentato cose che prima non ho avuto modo di sperimentare. Gianni Roma, 34 anni di Latiano. Posso solo esprimere una valutazione positi-va. Un buon metodo e tanta umanità. Ho avuto modo di conoscere altre realtà ( sono stato a Roma) ma questa mi ha colpito particolar-mente. Ilenia Lusito, 20 anni di Brindisi.Non avremmo potuto trovare di meglio. Sono contenta sia dei tutor che dei professori. Giorgia Immacolato, 19 anni di Lecce.A Lecce non c’è nulla di simile. Tutti i professo-ri sono validi e con ottime qualifi che. Angelo Maggio, 27 anni di Brindisi.Mi sento particolarmente arricchito dal punto di vista tecnico. Mi sento cambiato: ho più at-tenzione su cose che prima non consideravo.Rosaria Ximenes, 32 anni di Bari.Chi vuol fare l’attore qui può avere gli insegna-menti e il metodo giusti. Questa scuola ha tira-to fuori il meglio di noi. A Bari ci sono realtà più che altro animatoriali. Giovanna Mazzara, 61 anni di Brindisi-Seguo Maurizio dal 2004. Questa è una realtà completa e molto importante per i giovani. Ha ridato senso alla mia vita. Tante emozioni in questo percorso. Marta Prudentino, 16 anni di Brindisi.Ho iniziato perché avevo passione e mi sono trovata molto bene. Vado ancora a scuola e frequento il corso. Federica Viola, 15 anni di Brindisi.Ho iniziato a frequentare con un mese di ri-tardo e sono stata messa nelle condizioni di poter recuperare. Tra colleghi c’è molta dispo-nibilità e i professori off rono il loro supporto per crescere. Andrea Santoiemma, 21 anni di Casamassi-ma (Bari).Non mi aspettavo tanta preparazione. Un’of-

ferta davvero unica. Deborah Cito, 22 anni di San Vito dei N.nni. Con questa scuola si sta avverando un sogno. E’ molto costruttiva e ti da delle buone basi per il mestiere dell’attore. Francesco Danese, 33 anni di Brindisi. La formazione si concretizza man mano ed è una formazione completa. Michela Rolandi, 58 anni di Brindisi.Questa scuola mi piace tantissimo. Insegnavo lettere e questo è un modo per coltivare una passione nel cassetto. Questa scuola ti solle-cita a nuove esperienze e a conoscere cose che sai fi no ad un certo punto. I giovani pos-sono imparare davvero tanto. Antonella Todisco, 49 anni di Brindisi.E’ un mondo aff ascinante ed è tale solo se hai accanto professionisti. Ho avuto altre espe-rienze ma Maurizio mi ha messo davanti un mondo nuovo. Francesca Zurlo, 21 anni di Mesagne.Nonostante sia appena nata l’ho trovata molto impostata. E’ un percorso entusiasmante. Po-che realtà possano vantare un così alto livello. Tonino Campana, 58 anni di Latiano.Sono molto contento del gruppo e degli inte-ressi coltivati da tutti. E’ come se avessi pre-so l’ultima carrozza del treno per arrivare alla motircce. Nicola Toraldo, 58 anni di San Pietro V.co. Sono entusiasta per il percorso ricco di emo-zioni. Nell’organizzare questa scuola si è pen-sato ai dettagli e non pecca in nulla. Federico Sacco, 13 anni di Taranto. I professori sono fantastici. Sto imparando tante cose. Mi sono sciolto.E’ diffi cile conciliare con gli impegni scolastici ma ne vale la pena. Stefania Robassa, 30 anni di Brindisi. I docenti sono tutti professionali e hanno un modo aff ascinante di comunicare. Consiglio questa scuola perché ti permette di avere le giuste basi per fare l’attore. Angela Chionna, 27 anni di Brindisi Ho iniziato questo percorso come un gioco. Poi mi sono resa conto che facevamo sul se-rio. Consiglierei questa suola perché è innan-zitutto una scuola di vita: età diverse e diversi background culturali. Exenia Canepa, 23 anni di LecceSono molto soddisfatta perché sta dando spa-zio e crescita a tutti aldilà delle esperienze pregresse. Il gruppo è cresciuto insieme.

Alcuni allievi della scuola Talia

BRINDISI via Dè Gallo, 3 Tel. 0831.1982325 Lunedì chiusoOrario continuato 8.30 - 18.00 Riceve su appuntamento

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di Stefania Cuppone

SSCOMUNICANDOCOMUNICANDOSSCOMUNICANDOCOMUNICANDO

pag 18 | MAGGIO 2011 | numero10 www.ciclostyle.it | [email protected] www.ciclostyle.it | [email protected] numero 10 | MAGGIO 2011 | pag 19

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ci sono circa 100 tipi di malattie diverse, per il reumatologo è diffi cile capire di quale malat-tia si tratti, dato che l’unico sintomo è il dolore, per questo si ricorre a questo esame.Quali sono le cure consolidate e quali le novità.Prima ci si affi dava agli antidolorifi ci, cortiso-ne e alcuni medicinali standard. Adesso, a se-conda della gravità della malattia, si hanno di-verse opzioni. L’ultima frontiera sono i farmaci biologici: agiscono sui meccanismi cellulari bloccando le cellule che vanno a produrre l’in-fi ammazione. Sono ad alto costo ma risolutivi. Per esempio l’artrite reumatoide portava all’in-validità, adesso si può controllare.Gli errori più frequenti nei quali un paziente deve evitare di incorrere?Innanzitutto internet: un paziente deve evita-re di fare una autodiagnosi attraverso ciò che legge in rete. Non tutto quello che si legge è riconducibile al tipo di malattia del paziente. I pazienti, di solito, non considerano alcune ma-lattie come croniche, cominciano la terapia e, appena si sentono meglio, smettono. Questo è un errore gravissimo. Le malattie reumatiche sono croniche, senza delle cure durature pos-sono peggiorare in breve tempo. Poi consiglio un controllo del proprio stile di vita, un’attività fi sica regolare e, soprattutto, evitare situazio-ni stressanti, crearsi i propri spazi, fare atten-zione ad ansie e depressioni.Come mai ha scelto di occuparsi di reumato-logia?È stata una scelta casuale. Stavo studiando Patologia medica all’università ed in partico-lar modo le artriti. Ne sono rimasto conqui-stato. Volevo capirne i meccanismi. Un tempo reumatologia era un’appendice di ortopedia, adesso è una branca a sé. Ancora adesso mi appassiono, il 60/70 per cento degli accessi all’ambulatorio sono per il dolore, le malattie reumatiche sono tra le più diff use.Un consiglio per gli studenti che vogliono in-traprendere gli studi di medicina?Avere molta pazienza e passione, perché i sa-crifi ci sono tanti e le soddisfazioni poche, il rapporto con l’utente è molto diffi cile. Inoltre questo è un periodo particolare, i medici sono sotto i rifl ettori per le ultime vicende di mala-sanità. Comunque il poter far qualcosa per al-leviare il dolore ripaga di tutti gli sforzi.

di MAURA GATTI > [email protected]

SSCOMUNICANDOCOMUNICANDO

Le malattie reumatiche sono in conti-nuo aumento, e non solo tra gli anziani. Sempre più giovani devono fare i conti

con i dolori alle articolazioni, spesso sottova-lutati. Per avere chiarimenti e una descrizione dei sintomi e delle cure, abbiamo intervistato il dottor Armando Minosi, reumatologo presso la divisione di medicina interna dell’ospedale “Antonio Perrino” di BrindisiQuali sono le malattie più frequenti in reuma-tologia e quali quelle in aumento.Le malattie artrosiche sono le più frequenti.

Ne soff re buona parte della popolazione dopo i 60 anni di età. Poi ci sono i reumatismi extra articolari, quali fi bromialgia (dolori muscola-ri), periartriti, tendiniti; reumatismi infi amma-tori cronici, artrite reumatoide e psoriasica.Per quanto riguarda le malattie in aumen-

to, in realtà, bisogna parlare di affi natezza della diagnosi. Le malattie reumatiche sono sempre esistite solo che non si avevano le conoscenze che si hanno ora per identifi car-le come tali. C’è più precisione, accuratezza. Prima rimanevano nel dimenticatoio, diciamo così! Comunque con lo stress che si accumu-la al giorno d’oggi, alcune di queste malattie esplodono più facilmente.

Quali sono i sintomi da non sottovalutare e gli esami da fare periodicamente?Il dolore. Tutto ciò che è reumatico è dolore.Il vantaggio di questa malattia è dato dagli av-visi che ci invia il nostro corpo. Bisogna solo non lasciar correre. Non ci sono esami da fare periodicamente, quando si presenta il sinto-mo l’unico test è lo screening genetico (map-patura di un tratto del dna). In reumatologia

MALATTIEREUMATICHELA PAROLA ALLO SPECIALISTAIntervista ad Armando Minosi, reumatologo del presidio ospedaliero brindisino.

SSCOMUNICANDOCOMUNICANDO

Armando Minosi, reumatologo

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VETRINE INEDITEVETRINE INEDITEdi ROBERTO SPAGNOLETTO > [email protected]

La storia ti lu pinnulu è acqua passatas’è risoltu tuttu cu na grandi cacata.

Poi s’e’ pigghiatu quiddu giustupircè quedda notti vulia a facia di tuttu.

Ma turnamu alla storia normaliLu sacciu ca sta dicitu: menu mali!

Facia nu cautu ti cripariE annu dicisu cu vannu a mari.

Ucciu è ssutu la vespa cinquantaE cu fazzu la rima ticu “sona fi sca e canta”.

Maria cu l’acchiali paria nu musconi,E tinia puru lu custumi marroni.

Lu Vasciu cu li mutanti sotta l’ascelliSia iddu ca edda no pariunu assai belli.

Sobbra alla spiaggia annu rrivvatu,Ucciu paria ca s’era pisciatu.

Mariaè scinduta ti la motu cu a manu la parmigiana

E lu vientu l’e’ azatu la suttana.Lu Vasciu cu la manu s’è scullatu lu custu-

mi ti ‘nculuEd è truppicatu allu pisulu

Menu mali ca Maria l’è mantinutu tisu.Ci noni era catutu comu a nu prisu

S’annu stindutu sobbra li duniCucchiati cucchiati comu vagghiuni.

Si sta mangiaunu la parmigianaEh li muerti ti la tramontana

Li piatti ti carta ‘nde fattu vulariE alla dasciunu l’è fatti ristari.

Menu mali ca tiniunu la malvasiaCussì annu ‘mbivutu alla facci mia.

Basta pi osci ‘ndamu cappatu assaiCi è na cosa vinimu piscrai

Annu ‘nchianatu sobbra la vespa cinquantae ancora “sona, fi sca e canta”

LA GITAAL MARE

continuano le storie

di ucciu lu vasciu

leggi su ciclostyle.it la storia di ucciu “cercando e truvandu turcinieddi"

VETRINE INEDITEdi EMANUELE VASTA > [email protected]

IL TRIO DELL’INFORMATICA

Brindisi necessita di iniziative, ma ancora di più, Brindisi ha bisogno di concrete aperture mentali a benefi cio

costruttivo. E’ il caso dell’Atelier dell’Informati-ca, esercizio locale aperto da tre brindisini nel giugno 2010, che off re una vasta gamma di servizi nel delicato pianeta dei computer.Titolare è Teodoro Gianpietro che, dopo un’e-sperienza di studio hardware e software ma-turata a Bologna, ha intuito che portare avanti in quella piazza un negozio del settore, sareb-be stata una sfi da diffi coltosa. Così, dopo tre anni a combattere col business del nord, ha deciso di tornare in patria per portare innovazioni ed off erte accessibili nel commercio made in Brindisi. Al suo fi anco, Lu-igi e Joshua Mola, fratelli, colleghi e suoi amici di vecchia data. Al suo fi anco per misurarsi col mercato della globalizzazione dei prodotti della grossa distribuzione. “Abbiamo iniziato in via De' Carpentieri e là ci siamo uniti. Teo-doro studiava, ma ha lasciato. L’avventura nel campo è continuata comunque, perché dei super-autodidatti come noi, a volte, riescono a tramutare in lavoro una grande passione”, racconta Joshua. Quando hanno sentito il bi-sogno di spingere meglio i loro progetti, hanno aperto il negozio in via Porta Lecce, 54 dove prima di loro c’era ”Atelier della moda”. Così, è rimasto Atelier, così è nato l’Atelier dell’in-formatica. “E’ stato un buon compromesso, al fi ne di costruire grandi cose insieme. Io e Teodoro ci occupiamo principalmente della vendita e delle riparazioni e Luigi del commer-ciale e del back-offi ce della contrattualiz-zazione”, spiega Joshua. Svariati sono i loro servizi, dalla vendita dei software

al loro intero sviluppo, creati su misura per il cliente. Spesso col servizio post-vendita è anche possibile fare delle ulteriori modifi che, fi no alla soddisfazione in toto dell’acquirente. Un esempio di software completamente fab-bricato dall’Atelier è “Venere” per la gestione di carico e scarico magazzino. Questo è di sicuro un ottimo servizio per i più meticolosi. Oltre a questo, è possibile lo sviluppo di siti internet, nel loro portfolio www.changa.it piuttosto che www.kinebottega.it. “Inoltre ci occupiamo di consulenza e contrattualizzazione di prodotti energetici e telefonici sul mercato libero. E c’è anche l’assistenza domiciliare a prezzi con-tenuti, anche per le aziende”, spiega Teodoro. Altre chicche sono il poten-ziamento del pc (upgrade in gergo, Ndr) o quelli che loro chiamano “Frankestein”, ovvero i trapianti di pezzi nuovi dentro pc usati, rim-piazzando quelli danneggia-ti. “Cerchiamo di recuperare il recuperabile, a diff erenza di altre attività che tendono a sostituire tutto il case”, sottolinea Joshua. Il mercato informatico a Brindisi esiste, la gente spende meglio al sud, dal momento che al nord c’è una scel-

ta più ampia. “La clientela media dell’Atelier ha 40 anni, perché i giovanotti svegli, oggi, ripa-rano da soli la propria macchina, ricercando le svariate soluzioni sui forum. La maggiorparte dei compratori sono professionisti ed inesper-ti”, rivela sorridendo Joshua. In eff etti in una realtà come Brindisi si può attecchire ancora; difendiamo allora il piccolo commerciante che progetta novità, perché la sola vendita non riempie la pancia. “Per spiazzare la concor-renza il nostro punto di forza è la professio-nalità unito alla economicità". Il nostro motto è: "Piccola realtà, ma tante soluzioni a grandi problemi”, conclude Teodoro.

Redazionale: Vi raccontiamo l'azienda costruita da tre brindisini

pag 22 | MAGGIO 2011 | numero10 www.ciclostyle.it | [email protected] www.ciclostyle.it | [email protected] numero 10 | MAGGIO 2011 | pag 23

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VETRINE INEDITEVETRINE INEDITEdi MAURA GATTI > [email protected]

Intervista ad Antonio De Vitis, pugile brindisino campione italiano dei pesi super leggeri.

Antonio De Vitis, il “Pitbull” brindisino campione italiano dei pesi super leggeri, 108 incontri disputati, solo 16 sconfi tte,

incontrerà, il 20 maggio, Massimo Morra, il “Guerriero” di Civitavecchia, campione dei pesi supergallo e dei pesi piuma.Come ti senti in vista del match contro Morra Massimo?In forma, sono al 70/75 percento della prepa-razione. Conto di arrivare al cento per cento nell’ultima settimana prima della gara, tutto nella norma. Sono emozionato, questo sì, per-ché è dal 2006 che non combatto contro un pugile italiano. Questo match mi darà un bel punteggio nell’Europeo, dovrebbe essere l’ulti-ma prova, gli italiani valgono di più!Ci racconti una tua giornata tipo?Sveglia alle 5:30, corsa per un’oretta, colazio-ne a base di fette biscottate, succo e caff è. Accompagno mio fi glio a scuola e comincio il turno di lavoro, sono istruttore di sala. A pran-zo mangio un po’ di pasta in bianco, alle tre stacco, torno a casa e dormo un paio d’ore. Verso le 17:00 vado in palestra ad allenarmi. Cena leggera e si ricomincia.Da piccolo cosa volevi diventare?Un ladro! Ero e sono un appassionato di Lupin III!Che bambino era Antonio?Molto introverso e non mi piacevano i giochi di squadra. Quando giocavo a calcio con gli ami-ci mi arrabbiavo sempre, perché volevo che la squadra vincesse e non sopportavo i bambini che giocavano tanto per divertirsi.A 6 anni ho iniziato con il Taekwondo.Se tuo fi glio decidesse di diventare pugile?Non sarò io a spingerlo verso uno sport in particolare. Certo, mi piacerebbe, ne sarei contento. La boxe, come sport, lavora anche sull’autostima, ti forma e ti fortifi ca, è un am-

biente sano. Ci sono molti bambini che fanno pugilato.Cosa prova tua moglie quando sali sul ring?Perde 6/7 chili! E’ molto agitata, è normale. Ma è una ex-ginnasta e comprende la passione verso lo sport. Sa quanti sacrifi ci si fanno, non mi direbbe mai di smettere, anche se sarebbe molto felice se lasciassi di mia spontanea vo-lontà. E comunque la boxe adesso è per me un vero e proprio lavoro.Un sogno nel cassetto?Era diventare campione italiano, l’ho realizzato e mi sento fortunato. Adesso ho altri obiettivi, è normale, ma il mio sogno era proprio quello.Film preferito?Il gladiatoreMusica?Quando mi alleno ascolto musica rap, mi cari-ca, per il resto, tutta la musica italiana.

Un messaggio per i tuoi fans.Ho messo a disposizione un pullman per chiunque volesse seguirmi in questo incontro. Li ringrazio profondamente per il supporto e l’aff etto che mi trasmettono.Diamo qualche informazione in più per chi volesse venire a Viterbo.Il pullman partirà venerdì mattina alle 9:00 dal bar 2001. Per prenotare si può chiamare il numero 3471562595. Si ritorna in serata, dopo l’incontro. Ho pensato anche di fare delle ma-gliette per i sostenitori che verranno a Viterbo.Ringraziamenti?Il mio allenatore Antonio Musio e il maestro che mi ha seguito in Piemonte, Bruno Vottero, con cui mi sento tutti i giorni, mi da sempre consigli preziosi. Tutti i ragazzi della Rodio di Brindisi, la palestra dove mi alleno, mi dan-no sempre una mano. L’Associazione Oliver, è sempre al mio fi anco sostenendomi in ogni nuova strada che intraprendo, i miei fans, ov-viamente e in ultimo, ma non per questo meno importante, mia moglie Alessandra, che mi sopporta ed è la mia prima fan e sostenitrice.Naturalmente anche mio fi glio Roberto, la mia vera passione!

Sarà il brindisino Daniele Di Totero a rap-presentare la città nella cronoscalata della Fasano Selva che si terrà il 24

luglio prossimo. Il trentaduenne viene dalla passione per la corsa con i Go Kart ed ha ga-reggiato già lo scorso anno in quella che altro non è se non una tappa del Campionato Italia-

no Velocità montagna. Appoggiato dalla Epta Motor Sport di pezze di Greco, lo scorso anno ha potuto testare le sue capacità nel rally per poi riprovare quest’anno contando sulla fi du-cia del team Max Racing Autoffi cina di Lecce di Massimiliano Centonze. Sarà alla guida di una Peugeot 106 bianca e gareggerà nella

categoria 1600 gruppo N. Rappresenterà Brin-disi sostenuto da Vetrine Inedite, CicloStyle magazine e dai molti sponsor che credono in lui e nelle sue capacità sportive. Per sostene-re il progetto sportivo di Daniele e per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 349.8051056.

IL PITBULLDELLA BOXE

DANIELE DI TOTERO: BRINDISI ALLAFASANO SELVA

VETRINE INEDITEVETRINE INEDITEdi SERENA PASSARELLI > [email protected]

Antonio con suo fi glio Roberto

Antonio con sua moglie Alessandra

Il trentaduenne gareggerà con un Peugeot 106 bianca.

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Chissà se il grande Julio Iglesias, ascol-tando il primo singolo dei Toromeccanica riscontrerebbe analogie con il suo cantare

latineggiante. Paragonati al cantante ispanico dalla critica, nel 2005 “spaccano” col tormentone ben riuscito “Io te la suono nel Bungalow”. Ci sia-mo fatti raccontare degli albori e del loro ultimo album. Una line-up di cinque sani folli che prende il nome dagli studi sulle meccaniche umane per sfuggire alla solita routine; stessa provocazio-ne da imporre alla giostra toro meccanico che, come un’esistenza prevedibile, ruota sempre nello stesso verso. I Toromeccanica oggi sono una band ben amalgamata, che vanta Gianpiero Della Torre voce e frontman, Mauro Levantaci al basso, Iulo Merenda e Matteo Tornesello alle chitarre e Giorgio Maruccia alla batteria. Agli inizi era solo divertimento, senza pesare l’importanza dei grossi obiettivi. Partiti tutti dalle cover band, i Toromeccanica oggi le suonano per smontarle un pò. I fans devoti al sarcasmo non mancano, anche a discapito di certe gemme del rock. “Quando è arrivata l’esigenza di scrivere, abbia-mo ideato testi divertenti, dal genere popolare. E nonostante l’iniziale bocciatura della critica, nei live e sul web siamo stati seguitissimi. De-menziali o no, testi più ricercati e sound sono piaciuti”, sottolinea Della Torre. Semplici e sen-

za la presunzione degli artisti, i Toromeccanica hanno avuto la fortuna di incontrare gente tec-nica che sugli arrangiamenti ha saputo elargire dritte originali. “Sperimentiamo e mischiamo il reggae, il rock, il pop con il cantautorato italiano, in qualche pezzo usando perfi no il sound dell’e-lettronica. Giudicando il primo singolo, i critici, ol-tre ad Iglesias ci hanno associato alla tradizione “Arboriana” (del cantautore Renzo Arbore Ndr), ma tecnicamente non esiste un brano che ci identifi ca”, ha spiegato Tornesello. Vestiti troppo hip-hop per fare i “Masini della situazione”, stan-no inventando un fi lone da defi nire, giacchè il loro modo di suonare è una questione di DNA che lunge dall’idea di strategia commerciale. “Ci piacciono i bravi autori del brit-pop e italiani. Attualmente il bravissimo Cremonini e gli esplo-sivi Negramaro”, spiega Levantaci. A Brindisi, l’e-mittente radiofonica Ciccio Riccio li ha sostenuti e contattati per suonare in vari eventi. La loro eti-chetta attuale è la minore Rusty Records e il loro manager Davide Maggioni. E’ proprio l’etichetta ad incitare e a tifare perché approdino ad una major tirando fuori il meglio. “L’anno prossimo riproviamo Sanremo; quest’anno ci hanno esclu-so perché il pezzo presentato faceva pubblicità occulta indiretta”, racconta Tornesello. Collabo-rando simpaticamente col regista in erba Federi-co Mudoni, ultimamente i Toromeccanica hanno

“giocato” col sound fresco di “Carla”, pezzo non contenuto nell’Ep, ma che ha spopolato sul web. “L’amore ai tempi della crisi” è l’ultimo singolo e racconta delle diffi coltà economiche standard di un attuale innamorato. E’ un mix di generi l’al-bum di 8 brani omonimo di questo singolo; con la cassa in quattro quarti, unica caratteristica che accomuna un po’ dei pezzi Toromeccanica. Con ambizione e stavolta senza ironizzare, aff erma-no: “Abbiamo vinto il premio della critica Ivan Gra-ziani, ora puntiamo al Premio Album dell’anno”.

L’ultimo singolo: “L’AMORE AI TEMPI DELLA CRISI”, Sritto da Gianpiero Della Torre e Matteo Tornesello e arrangiato e prodotto da Davide Maggioni, è un brano dalle sfumature amare, fi glio di una generazione di giovani precari che rendono pratico anche l’amore, combat-tendo la crisi con ogni escamotage, perfi no applicato alle più comuni tecniche di conqui-sta. Come contrasto, il sound del brano, ripor-ta al periodo fl orido della disco-dance anni ’80, perché in fondo si è degli "irriducibili otti-misti". Un brano più che mai attuale ma dallostile un po' vintage, con una particolare ac-curatezza nella ricerca dei suoni, ben amal-gamati al timbro pieno e suadente del leader del gruppo.

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TOROMECCANICA: DAGLI ALBORI

“L’amore ai tempi della crisi”, l’Ep che brama importanti palcoscenici

di EMANUELE VASTA > [email protected]

ALL’ULTIMO ALBUM

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Chi lo conosce lo sa e, del resto, lui stes-so non lo nasconde: Giuseppe Romano è un ragazzo ostinato, che per amore

della musica sarebbe disposto a tutto. E, sic-come la diff erenza tra l'impossibile e il possi-bile sta nella determinazione della persona, alla fi ne la sua tenacia ha pagato con l’inte-resse dell’etichetta milanese BlueArt Record di Rosario Moreno, che ha estratto 5 brani del suo cd “I love my destiny” per pubblicarne l’o-momino ep. Cresciuto traendo aspirazione da realtà musicali molto eterogenee - dai Beatles a Stevie Wonder, da David Bowie a John leg-gend e, dalla musica italiana di Pino Daniele, Daniele Silvestri e Max Gazze (“Del resto, amo il groove nero ma anche molto la melodia”) - come bassista Giuseppe ha sperimentato di-verse band, stili e ritmi. Poi, dal 2009, ha sen-tito l’esigenza di creare un gruppo dove poter ‘miscelare’ in un unico progetto tutte queste diversità, spinto dal desiderio di comporre musica e testi e di sperimentare il ruolo del front-man. Concepisce così il progetto Alba-

nuova e, dopo un periodo trascorso con alcuni amici-musicisti presso il Purerock Studio di Nanni Surace, il primo cd autoprodotto, con-tenente dieci composizioni originali. Il titolo, “I love my destiny”, prende spunto dall’opera dell’estroso artista brindisino Vito Fiume, che diventa anche la copertina del cd. Alla pre-produzione e registrazione, oltre a Giuseppe Romano, Roberto Bianco (chitarra) Francesco Castrignano (batteria) Daniele Bove (tastie-re), William Simone, (percussioni), Giuseppe Bataccia (armonie vocali) e Tommaso Man-fredi (chitarra), si affi ancano man mano una serie di validi musicisti. Tra questi, il tastieri-sta Francesco Codardo, il batterista Francesco Basile e il chitarrista Tommaso Manfredi, che hanno contribuito alla realizzazione del sin-golo “Tutti giù dal letto”, che entra a far parte della compilation dei fi nalisti del concorso mu-sicale Sanremo rock 2010. Ma è grazie all’ostinazione di Giuseppe (“ho ‘bombardato’ via e-mail tutte le etichette che mi saltavano agli occhi”), che arriva il contatto

con la BlueArt Record. I brani vengono ripresi, remixati e rimasterizzati, affi dandosi sempre alla professionalità del PureRock Studio, al fi ne di ottenere un sound più fresco e contem-poraneo. Alla luce di questa pubblicazione, la band sta preparando un live per promuovere il prodotto, nella speranza trovare “mani tese” anche in qualche agenzia di booking per poter poi lavorare su nuove composizioni e registra-re nuovi brani. In bocca al lupo.

Band: ALBANUOVA Basso e voce: Giuseppe RomanoChitarre: Dario NigroBatteria: Cristian Martina

I LOVE MY DESTINY Il nuovo ep del musicista cantautore brindisino Giuseppe Romano, leader degli Albanuova

di GABRIELE CIULLO > [email protected]

L’eclettica formazione brindisina dalle multi sonorità

La nostra Brindisi, di certo, non sgarra di underground risonanti e realtà altisonan-ti, anche se un post-rock come quello pro-

posto dai Seahouse, a livello europeo, è diffi cile scovarlo. Creatori di fi umane dalle remote pro-fondità, riportano in superfi cie perle di sound dalle sfumature lodevoli, epiche a tratti e parec-chio autentiche. Acustiche vagheggianti ed ar-monie minacciose, quasi a rendere dolcemente potenti le impotenze del mondo.I Seahouse ultimamente hanno autoprodotto T.E.D. (anagramma di “The emotional discount” Ndr), il loro Ep. La loro attuale line-up è plasmata da Gianluca Voglino alla batteria, Marco Locoro-tondo al basso, Elvira Palma alle tastiere e Mas-simo Licchelli alla chitarra. Nati nel 2005, come tante realtà, la band è una stazione di “musici-sti pendolari”, gli ex della “casa al mare” come Carmelo Marasciulo, Luca Scanferlato, Vittoriano Natale, Stefano Fischetto o la povera Angela Ci-sternino, compagna di note, scomparsa prema-turamente. “Agli albori del progetto provavamo a Torre Santa Sabina (provincia di Brindisi, Ndr), nella casa al mare di Elvira. Era il luogo dove era possibile catturare quella tranquillità che il tram tram quotidiano non ci poteva regalare; silenzi antecedenti a rif vincenti e giri di bas-so negli spettacolari tramonti invernali, quelli

che d’estate non puoi goderti a causa del caos turistico. Da queste emozioni è nato il marchio SeaHouse”, racconta Gianluca Voglino. Il loro, non è un genere etichettabile, ma l’ha azzarda-to Camillo Fasulo, (noto speacker di Radiazioni, programma rock su CiccioRiccio fm) defi nen-doli “post-atomic-emo-space-rock”. In fase di esecuzione dei brani in eff etti si ascolta questo insieme ad infl uenze psichedeliche, new wave italo/internazionali ed il calderone post-rock. Ma lo space ultimamente è stato accantonato. “Ognuno di noi ha il suo background musicale, tra i big del passato stimiamo molto i Joy Divi-sion, i Diaframma, i vecchi Litfi ba; ultimamente quotiamo Il Teatro degli Orrori, progetto musicale che ha ridato lustro al rock italiano. Disdegnia-mo la dance e la tecno ed il nostro attuale modo di produrre musica si sposa col sound dei primi anni 80”, rivela Marco. E chissà che in futuro, come sottolinea Voglino, “non sposino le loro mescolanze ad una voce dalle doti camaleonti-che, che possa spaziare come i loro brani, senza divulgare messaggi da frontman, ma solo sano ascolto musicale”. “Ciò che sognamo attual-mente è creare le basi per fi lm, sarebbe bello trovare fi lm-maker in gamba disposti a coinvol-gerci, magari per una esecuzione dal vivo, su di un palco che proietti immagini a ripetizione, in

un vero e proprio spettacolo musical teatrale”, spiega Locorotondo. Dando stima all’intensità del suono, in altri paesi, i SeaHouse sarebbero valorizzati cinque volte più che in Italia, paese che si avvale della commerciabilità come metro di giudizio. “In Usa hanno orecchie fresche per le innovazioni, non è presunzione se diciamo che a livello tecnico, non ci sentiamo secondi ad altre band”, sottolinea Voglino. Ed alla do-manda su cosa chiederebbe alle istituzioni lo-cali per evitare questa fuga di menti creative, risponde: “Con la metà degli incentivi spesi per le cover band dell’estate 2010, potremmo dare lustro a chi crea inediti targati Brindisi, senza assassinare la creatività, l’originalità anticover e la stessa musica che inorgoglirebbe Brindisi anche fuori. Ci piacerebbe fare un featuring con Daniele Rini, un’altra bella voce del post, prima di chiederlo a Robert Smith, Piero Pelù, Giovan-ni Lindo Ferretti o Federico Fiumani”, confi da ridendo a crepapelle. Ecco una band in divenire, tutt’ora in evoluzione, che in soli quattro mesi ha prodotto un disco molto apprezzato, pioggia di audaci scintille piromani di un unico grande falò destinato all’exploit.

pag 28 | MAGGIO 2011 | numero10 www.ciclostyle.it | [email protected]

IN QUEL MARE DEI SEAHOUSE di EMANUELE VASTA > [email protected]

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La specialità in onore di Lecce è nata dalle mani

di Maria Carla Pennetta.

VETRINE INEDITEVETRINE INEDITEdi SERENA PASSARELLI > [email protected]

Fantasia, passione, dedizione e un piz-zico di umiltà: sono gli ingredienti che hanno dato la maternità alla brindisina

Maria Carla Pennetta del “Rosone di Santa Croce”, un dolce gustoso pensato e creato in onore della città di Lecce. Provocata dall’assessore alla sanità della città barocca Alfredo Pagliaro piacevolmente colpito dai suoi dolci, Maria Carla ha dato vita a questa specialità appena un anno fa. “Il Ro-sone ha festeggiato il suo primo anno di vita il 23 marzo”, spiega.Brindisina residente a san Pietro Vernotico, Maria Carla è cresciuta rubando i segreti della pasta di mandorle da mamma e nonna. “Il Rosone è nato una notte del 2010 quando ispirandomi ad una statuetta appesa nel ca-mino della mia cucina ho selezionato gli in-gredienti più nobili e tipici del Salento”, spiega Maria Carla. “Con questo dolce – prosegue - ho voluto rappresentare il massimo monumento del barocco leccese ovvero la basilica di Santa Croce e quindi il rosone che padroneggia nel più totale splendore della sua facciata ester-na”. Il Rosone possiede le proprietà terapeu-tiche delle mandorle, la dolcezza del miele, la sensualità delle ciliegie amarene e il mistero del vincotto. “Ultimamente ho apportato una variazione alla ricetta escludendo totalmente la farina per far gustare il dolce anche ai celia-ci (soggetti con intolleranza permanente alla gliadina, componente alcool-solubile del gluti-ne, Ndr)”, ha dichiarato con soddisfazione. La vera particolarità sta nella versione gigan-te del dolce: un’ora di impasto, circa due ore di realizzazione, appena mezz’ora di cottura. Ben 80 centimetri di diametro per un totale di circa 8 chili di bontà divisibili in 150 porzioni. La versione gigante del “Rosone” ha varcato fi n da subito i confi ni pugliesi viaggiando in lungo e in largo per tutta Italia per poi farsi apprezzare anche all’estero e dai migliori chef

oltre frontiera. La gustosissima opera d’arte è prodotta, ovviamente, nel formato famiglia ed è apprezzata in ogni uscita pubblica. Maria Carla è una donna semplice, così ama defi nirsi, ed proprio quella semplicità il bigliet-to d’ingresso nel cuore di molti. È una mamma

attenta di tre meravigliosi fi gli e una moglie premurosa. “I miei sperano sempre in qualche errore per poter gustare una delle mie specia-lità”, spiega. Tanti gli impegni che la vogliono in prima linea per promuovere il “Rosone” e le sue capacità, tanti da non avere tempo di dedicarsi al dessert per i pranzi in famiglia re-galando a questa solo “quello che, di tanto in tanto, non è venuto bene esteticamente”. La sua avventura inizia nelle cucine del noto ristorante "Don Carmelo" di Al Bano Carrisi. È lì che la sua passione per i dolci e le torte diventa apprezzata e nota alla clientela. Ha frequentato numerosi corsi di formazione professionale in arte culinaria e attualmen-te collabora con la scuola di cucina “Peccati di gola”, è referente per il settore enogastro-nomico della Pro Loco di Lecce e svolge Pon (Programma Operativo Nazionale, Ndr) per il laboratorio “Sapori genuini” dell’Istituto Anto-nietta De Pace di Lecce.Nelle sue preparazioni usa solo ed esclusiva-mente prodotti naturali e di prima qualità che, associati alla fantasia, danno un risultato gu-stoso non solo per gli occhi.

IL ROSONEDI SANTA CROCE,UNA SPECIALITA’ BRINDISINA

Maria Carla Pennetta e la versione gigante del Rosone

Una fase della preparazione

pag 30 | MAGGIO 2011 | numero10 www.ciclostyle.it | [email protected]

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