Ciao Marco SIC 1987-2011 - Comune di Montescudo · tacolo teatrale Valigie per Montescudo,...

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1 2011 / n°3 il giornale dei ragazzi e delle ragazze di Montescudo Ciao Marco SIC 1987-2011 SPECIALE MARCO SIMONCELLI > PAG.3 1. Nuove Tecnologie Non solo Facebook... di Nicola Corazzi a PAG.2 2. Noi giovani per... Invincibili o normali? di Chiara Lucchini > PAG.2 3. Scuola&dintorni Che bel passaggio! di Francesca Sacco e Margherita Sordini > PAG.4 OGGETTO MISTERIOSO Siamo passati dalla foto curiosa all’oggetto misterioso. Di che cosa si tratta secondo voi? Dove è stato espo- sto questo “marchingegno?” Scrivete- ci e inviateci foto curiose e di oggetti misteriosi a redazioneilmontescudi- [email protected] Inaugurazione “Una stanza tutta per noi” In una bella domenica soleggiata, il 2 ottobre 2011 è stata inaugurata a Santa Maria del Piano la Stanza tutta per noi. Si tratta di un luogo caldo e accogliente, allegro e pieno di colori, realizzato in estate con fatica, ma anche tanto divertimento, dai ragazzi e dalle ragazze del posto con l’aiuto degli adulti e dei cantonieri comunali. La festa di inaugurazione della stanza è stata animata dai partecipanti ai labora- tori di Estate Giovani 2011 con lo spet- tacolo teatrale Valigie per Montescudo, l’esecuzione con ensemble di chitarre de Il Gatto e la Volpe e il concerto Cantare e Conoscere (coordinati da: Paola Doghieri, Simona Matteini, Cristiana Miscione per Associazione L’attoscuro; Andrea Brugnettini, Anacleto Gambarara e Marco Trivilino per l’Associazione Liceo Musicale “A.Toscanini”). Per la gestione della stanza si sta costituendo un’associazione di genitori e ragazzi, chiunque fosse interessato può chiamare il Comune al numero 0541.864014. Allegro, generoso, di talento, un fuoriclasse nella vita e nello sport. Marco Simoncelli è en- trato nel cuore di tanti e anche nei nostri. Le ultimissime notizie ci rallegrano. Il consiglio di amministrazione della Santamonica Spa ha accolto la proposta di associare il nome del proprio circuito di Misano alla figura di Marco mentre il Comune di Coriano gli dedicherà il Palasport e un monumento sulla scalinata che conduce al sagrato della chiesa centrale di Santa Maria, la stessa in cui sono stati celebrati i funerali. Anche noi della redazione ci siamo attivati scrivendo al nostro sindaco, Ruggero Gozzi. I dettagli alla rubrica c’è Posta per… Lo Speciale dedicato a Marco (> PAG.3) è stato realizzato con la collaborazione di Sara Catena, Francesca Sacco, Giulia Comanducci, Samanta Fantini e Sofia Reveruzzi. Un ringraziamento particolare ad Aldo Gandolfo, Press Officer & Media Relations del Team San Carlo Honda, per la cordiale disponibilità e l’invio delle immagini. NOTIZIE DAL COMUNE Marco sarà sempre uno di noi La cronaca, le testimonianze i pensieri e l’intervista a Ta- tjana, amica di Marco Foto Team San Carlo Honda Foto Federico Maria Taormina

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2011 / n°3 il giornale dei ragazzi e delle ragazze di Montescudo

Ciao MarcoSIC 1987-2011 SPECIALE MARCO SIMONCELLI > PAG.3

1. Nuove TecnologieNon solo Facebook...di Nicola Corazzi a PAG.2

2. Noi giovani per... Invincibili o normali?di Chiara Lucchini > PAG.2

3. Scuola&dintorniChe bel passaggio!di Francesca Sacco e Margherita Sordini > PAG.4

OGGETTO MISTERIOSOSiamo passati dalla foto curiosa all’oggetto misterioso. Di che cosa si tratta secondo voi? Dove è stato espo-sto questo “marchingegno?” Scrivete-ci e inviateci foto curiose e di oggetti misteriosi a [email protected]

Inaugurazione “Una stanza tutta per noi”In una bella domenica soleggiata, il 2 ottobre 2011 è stata inaugurata a Santa Maria del Piano la Stanza tutta per noi. Si tratta di un luogo caldo e accogliente, allegro e pieno di colori, realizzato in estate con fatica, ma anche tanto divertimento, dai ragazzi e dalle ragazze del posto con l’aiuto degli adulti e dei cantonieri comunali.

La festa di inaugurazione della stanza è stata animata dai partecipanti ai labora-tori di Estate Giovani 2011 con lo spet-

tacolo teatrale Valigie per Montescudo, l’esecuzione con ensemble di chitarre de Il Gatto e la Volpe e il concerto Cantare e Conoscere (coordinati da: Paola Doghieri, Simona Matteini, Cristiana Miscione per Associazione L’attoscuro; Andrea Brugnettini, Anacleto Gambarara e Marco Trivilino per l’Associazione Liceo Musicale “A.Toscanini”). Per la gestione della stanza si sta costituendo un’associazione di genitori e ragazzi, chiunque fosse interessato può chiamare il Comune al numero 0541.864014.

Allegro, generoso, di talento, un fuoriclasse nella vita e nello sport. Marco Simoncelli è en-trato nel cuore di tanti e anche nei nostri. Le ultimissime notizie ci rallegrano. Il consiglio di amministrazione della Santamonica Spa ha accolto la proposta di associare il nome del proprio circuito di Misano alla figura di Marco mentre il Comune di Coriano gli dedicherà il Palasport e un monumento sulla scalinata che conduce al sagrato della chiesa centrale di Santa Maria, la stessa in cui sono stati celebrati i funerali. Anche noi della redazione ci siamo attivati scrivendo al nostro sindaco, Ruggero Gozzi. I dettagli alla rubrica c’è Posta per…

Lo Speciale dedicato a Marco (> PAG.3) è stato realizzato con la collaborazione di Sara Catena, Francesca Sacco, Giulia Comanducci, Samanta Fantini e Sofia Reveruzzi. Un ringraziamento particolare ad Aldo Gandolfo, Press Officer & Media Relations del Team San Carlo Honda, per la cordiale disponibilità e l’invio delle immagini.

NOTIZIE DAL COMUNE

Marco sarà sempre uno di noi La cronaca, le testimonianze i pensieri e l’intervista a Ta-tjana, amica di Marco

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Guardate che disastro. La foto è stata scattata all’interno di Officina Ri-Ciclette, il nuovo luogo di aggregazione messo a disposizione dal Comune per i giovani di Montescudo con la passione per l’uso, il riuso e la rielaborazione delle biciclette.

L’Officina è stata inaugurata il 19 aprile 2011, grazie all’impegno ed al lavoro di tanti.

Purtroppo è stata recentemente e definitivamente chiusa, a causa del livello di de-grado incomprensibilmente provocato da alcuni di quei ragazzi che avevano forte-mente voluto questo spazio, concorrendo alla sua realizzazione. Perché tutto ciò?

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Sic, quel giorno ero lì davanti alla tv. Improv-visamente ti vedo cadere, ti è volato via il ca-sco e tu stavi lì fermo con la faccia all’ asfal-to. Ecco non ci potevo credere. Ho detto: “vabbè sarà una botta forte, ma si rialzerà, si rialzerà, si che si rialza dai!” Invece non ti sei rialzato. Dopo poco arriva la notizia “Marco Simoncelli è morto”. Dentro di me ho pen-sato che non era possibile. Non ho avuto la forza di dire niente. Ora invece ti dico solo: “Continua a correre lassù grande campione”. Sara Catena

Quando ho saputo della scomparsa di SIC mi veniva da piangere ma mi trattenevo finché non ho visto un video su di lui e ho pensato: “Non può essere vero!”Sic era un grande, era simpatico e sempre allegro e anche se non lo conoscevo bene ha lasciato un’impronta che non sarà facile (anzi direi impossibile) cancellare! Quindi ora questo è il mio pensiero che va al SuperSic: mi raccomando continua a fare quello che ti piace fare anche ora che sei lassù su quel gra-dino più alto del podio che a te piaceva tanto perchè ti faceva più bellino in televisione! Giulia Comanducci

La domenica dell’incidente mi sono svegliato tardi la mattina così ho appreso la notizia da mia mamma e la mia reazione è stata di in-credulità, non è possibile, il nostro Simoncel-li, non può essere! Invece purtroppo era lui, è stata una gran botta. Sono andato a salutar-lo alla camera ardente, con gli amici abbiamo fatto quasi tre ore di fila poi sono andato an-che ai funerali. Non sembrava neanche di es-sere a Coriano, tutte le saracinesche abbas-sate, tutto chiuso, un gran silenzio, un clima davvero triste. Michele Conti

Il suo amore per le due ruote comincia fin da piccolo, quando a quattro anni i suoi genitori gli regalano una minimoto per Natale. Così a soli sette anni Marco inizia a gareggiare sull’asfalto della pista di Cattolica. Sono gli anni delle prime piccole grandi sfide. Il momento più importante della sua car-riera è nel 2002 quando è stato campione europeo classe 125. Lo stesso anno ha debuttato nel Motomondiale nel Gran Premio della Repubblica Ceca. Il 2003 è stato invece l’anno della prima stagione completa del campionato del mondo, con il compagno di squadra Mirko Giansanti. Nel 2006 è passato in classe 250. Due anni dopo, nel 2008 sul circuito malese di Sepang con la Gilera del Team Metis Marco Simoncelli è diventato Campione Del Mondo della classe 250. Nel 2010 è passato alla classe MotoGP, gareggiando insieme al compagno di squadra Marco Melandri.

Il drammatico giorno dell’incidenteIl 23 ottobre 2011 Marco Simoncelli durante il Gran Premio di Moto GP in Malesia nel corso del secondo giro perde il controllo della moto in curva. Mentre scivola sulla pista è travolto da altre due moto, la Yamaha di Colin Edwards e la Ducati di Valentino Rossi. Impossibile evitare l’impatto. Soc-corso immediatamente dai medici e trasportato alla Clinica Mobile, le con-

dizioni di Marco Simoncelli sono apparse subito molto gravi. Nel frattempo le ter-ribili immagini fanno il giro del mondo. Nonostante i ten-tativi di rianimazione Marco muore per arresto cardio-circolatorio. In Malesia sono le 16.55, in Italia le 10.55. È una domenica drammatica. La corsa viene annullata.

Il ritorno a CorianoDue giorni dopo martedì 25 sono da poco passate le sei quando l’aereo con la salma di Marco accompagnata dal papà Paolo e la fidanzata Kate atterra a Fiumicino e rientra in Italia. A metà po-meriggio arrivata a Coriano al Teatro Corte è allestita la camera ardente rimasta aperta per due giorni fino alle tre di notte. Decine di migliaia di persone a rendere omaggio al SuperSic. Un’ ondata di affetto senza fine.

Il funeraleI funerali sono stati celebrati nella chiesa parrocchiale giovedì 27 ottobre 2011 dal vescovo di Rimini, Mons. Francesco Lambiasi con una diretta Rai. Tanti i personaggi famosi del mondo delle due ruote. Alla fine della celebrazione si sono alzate in cielo le note della canzone: “ Siamo solo noi “ di Vasco Rossi, canzone preferi-ta del SuperSic. Si chiude così il saluto al grande campione Marco Simoncelli, i palloncini rossi con il numero 58 volano nel cielo, gli adesivi con il suo stemma sono distribuiti come un santino.

L’amoreE tu che cosa hai da dire? Marco era solito rivolgere alla sua fidan-zata questa domanda prima di una gara. Un modo per allentare la tensione. Un amore grande tra di loro, una coppia perfetta, han-no detto in tanti. Kate Freddi, 22 anni, mamma filippina e papà bergamasco, per Marco faceva anche l’“ombrellina”. Si sono co-nosciuti a Riccione, nel 2006 e si stavano preparando per andare a vivere insieme. “Marco era troppo perfetto per rimanere con noi comuni mortali” ha detto Kate subito dopo i funerali sul sagrato ai microfoni commuovendo migliaia di persone.

SPECIALE MARCO SIMONCELLI

n DI REDAZIONE. Andare al cinema è un modo interessante di trascorrere il tempo libero. Quindi ecco la nuova rubrica “Al cine-ma con…”. Che film avete visto ultimamente? A Sofia e Nicoletta l’onore di inaugurare que-sto spazio che loro stesse hanno ideato rac-contando la trama del film che hanno visto.

di Sofia Fantini e Nicoletta Boccolato

Il personaggio principale del film è Nove, un robot rivestito di pezza. Nove si trova in una città irricono-

scibile, nel futuro, e in un mondo ormai de-vastato dalle macchine che deve cercare di sconfiggere. Queste macchine hanno stermi-nato gli umani. Per vincere la battaglia, con l’ aiuto dei suoi amici, userà un cerchio con 4 bottoni e differenti disegni che deve schiac-ciare secondo un preciso ordine. Nove con i suoi amici riuscirà a distruggere la macchina diabolica, ma con difficoltà perchè la macchi-na a sua volta ne produce altre. Un film molto emozionante che a noi è piaciuto tanto. Nove dimostra coraggio ed poi, diciamolo, è davve-ro molto tenero e carino!

AL CINEMA CON...Nove, un vero eroe

NUOVE TECNOLOGIE

Un “fac simile” di Facebook n DI REDAZIONE. La prima volta che Nico-la ha pronunciato la parola Flipnote Hate-na (poi Nicola parla anche veloce) in re-dazione sono esplosi i punti interrogativi. Ma cos’è!?? Mai sentito. Nicola spiegaci un po’ di che si tratta!

di Nicola Corazzi

Ebbene sì, quel fac simile si chiama Flipnote Hatena. “Ma che cavolo è Flipnote Hatena?!” così mi sono senti-

to dire da i miei amici quando gliel’ho detto. In breve Flipnote Hatena è un sito accessibile da PC e Dsi dove condividere con altri utenti i tuoi flipnote. Un flipnote in pratica è un car-tone animato, immagini in sequenza. Questo articolo l’ho intitolato “un fac simile” di Face-book non per niente, poichè Hatena ha molte altre svariate funzioni come la seguente, che lo rende simile a Facebook: puoi commenta-re i flipnote di altri utenti e ciò ti consente di parlare, stringere amicizie con altri utenti, proprio come Facebook. Io sono su Hatena da un anno e ho più di cinquanta amici, tutti di varie nazionalità.

Per andare su Flipnote Hatena: http://flipnote.hatena.com

Viva l’estate e il Bushcraft!n DI REDAZIONE. Quando mettiamo la penna a questo numero l’estate è passata da tempo ma i ricordi sono vivissimi. Tra le varie iniziative organizzate dal Comune di Montescudo (ne ab-biamo dato molto risalto nel numero di Giugno) abbiamo scelto di raccontarne una in particola-re perché ha coinvolto davvero molti ragazzi e ragazze di Montescudo. Il Bushcraft! Avventure e sopravvivenza nella natura! Leggete un po’ il racconto di Chiara. Poi c’è l’intervista a D’Ago (Francesco D’Agostino)!

di Chiara Lucchini.

A occuparci i mercoledì e i venerdì mattina di quest’estate invece della scuola c’è stato il corso di sopravvivenza. Nei due giorni ci si trovava in parte con Francesco D’Agostino (per noi D’Ago) e alla chiesa di Albereto, per poi andare tutti insieme nel bosco. D’Ago ci ha fatto scegliere un posto dove poter costruire la capanna, dopo averlo trovato ci ha mostrato con dei bastonci-ni come doveva essere strutturata la capanna e noi abbiamo messo il tutto in pratica. Finimmo la capanna nel giro di uno o due incontri. Durante i vari incontri abbiamo fatto tante altre cose: un giorno abbiamo cucinato, un giorno fatto brac-ciali, alcune volte abbiamo fatto tiro con l’arco

e una volta siamo andati al fiume. Quel giorno ci siamo divertiti tantissimo! Visto che pochi giorni prima aveva piovuto il terreno era bagnato, allo-ra le nostre scarpe erano infangate e decidemmo di percorrere il resto della strada senza scarpe e calzini. Appena arrivati ci siamo lavati, abbia-mo mangiato, bevuto il the, poi siamo ripartiti percorrendo tutta la strada dentro il fiume fino al guado di Vallecchio. Ma il giorno più bello in assoluto è stato quando siamo andati a dormire nelle capanne che avevamo costruito. Ci siamo ritrovati nel solito posto verso le otto di sera e poi siamo andati nel bosco, abbiamo acceso il fuoco e abbiamo cotto da mangiare, poi siamo stati un po’ di tempo tutti insieme poi divisi. Noi femmine siamo andate nella nostra capanna e i maschi sono rimasti alla base. È stata una notte abbastanza movimentata, perché i maschi fa-cevano rumore e noi prendevamo paura. Tutte attorno al fuoco a bere caffè e fare telefonate fino alle quattro di mattina... Alle sette i ragazzi ci sono venuti a svegliare, abbiamo fatto cola-zione, e siamo andati a fare un giro per il bosco. Insomma, è stata un’esperienza bellissima che abbiamo potuto vivere grazie a D’Ago, e speria-mo di poter rifare tutto questo anche l’estate prossima!

Quando il bisogno di sentirsi invincibili supera il bisogno di sentirsi normalidi Chiara Lucchini

NOI GIOVANI PER …

Al giorno d’oggi ci sono molti ragazzi che sof-frono di autolesioni-smo. L’autolesionismo è una forma di rifiuto nei confronti del proprio

corpo è una malattia vera e propria ma molte persone questo non lo capiscono, si ostinano a etichettare le persone con quei problemi come “emo”,”psicopatiche”o “depresse” anche se sono semplicemente persone che non si sen-tono bene con sé stesse e che trovano sollievo lesionandosi. Pur consapevoli del fatto che ciò che fanno gli può costare la vita, come si fa a mettere un fine a ciò che ti da una sensazione di completezza? Come se un taglio o un livido potessero farti diventare migliore, più magro o più felice. C’è chi entra in riabilitazione per al-cuni mesi per guarirsi ma anche chi cerca aiuto in persone che soffrono dello stesso problema, difficilmente si chiede aiuto agli amici, anche perché loro non possono capire ciò che provi, non si sentono come ti senti tu in quel momento.

L’idolo di molti adolescenti autolesionisti è Demi Lovato, una cantante statunitense di 19 anni, che ha lottato contro l’autolesionismo per 7 anni, per poi entrare in riabilitazione e uscirne più forte di prima e sicura di sé. Spesso purtroppo le persone si chiudono in sé stesse, barricandosi in un ca-stello in cui possono entrare solo loro, il castello del rituale maledetto, delle lamette, del sangue, del dire “nessuno potrà mai farmi più male di quanto me ne possa fare io”. Ci sono anche dei libri che parlano di storie sull’autolesionismo, come “Break, ossa rotte” un libro che racconta di un ragazzo che si spezza le ossa per risolvere i suoi problemi familiari, oppure “La solitudine dei numeri primi”, che inizia raccontando due storie differenti che poi si ricongiungono. I prota-gonisti sono proprio una ragazza anoressica e di un ragazzo autolesionista. Vorrei che questa “pa-tologia” fosse riconosciuta dalla società. Perchè non è forse altrettanto autolesionistico fumare o bere? Le persone che ne soffrono, perché si devo-no nascondere, quando infondo tutti hanno vizi e manie che per quanto piccole, ci differenziano?

LA FOTONOTIZIA

I ragazzi dovrebbero prenderlo come esempio cercando di comportarsi come lui

INTERVISTA

n In suo onore si è fatta un tatuaggio. Appassionatissima di moto conosceva bene Marco. Tatjana Sacco, 23 anni, vive a Montescu-do. L’abbiamo intervistata a casa sua.

DI FRANCESCA SACCO

Quando e come hai conosciuto Marco?Avevo quindici anni ero andata a ballare in una discoteca. All’epoca non era famoso, l’ho riconosciuto perché seguo da sempre il moto-mondiale.Quando vi siete visti l’ultima volta?All’evento organizzato dalla parrocchia di Coriano, “karatella Race” in cui lui ha partecipato gareggiando che come ospite d’onore.Marco ha scritto un libro l’hai letto?Sì, in pochi giorni.Perché l’hai letto?Prima di tutto perché l’aveva scritto SuperSic e poi ero molto curiosa. Infatti è veramente bello ti rende ancora più partecipe alla sua vita.

Sei stata alla camera ardente e ai funerali?Sì.Con quale spirito hai affrontato un momento così difficile?La morte di Marco è stata uno schock molto forte. Come ogni dome-nica stavo guardando la gara e in un attimo mi è crollato il mondo addosso. Ho capito subito che Marco ci aveva lasciati anche se fino all’ ultimo ho sperato e pregato che non fosse così. Inutile dire quan-te lacrime ho versato ma per chi, come me, ama le moto sa che queste cose possono capitare. Nonostante tutto continuo ad amare le moto e seguo il motomondiale anche perché lui, secondo me, vorrebbe così.Qual’é il ricordo più vivo?Le sue interviste erano semplicemente uniche e speciali come i suoi riccioli. Per quanto riguarda un mio ricordo personale non dimenti-cherò mai il giorno che l’ho conosciuto e le risate al telefono.Ti manca?Certo che mi manca e farei di tutto per tornare indietro e

cancellare quei terribili momen-ti. Per averlo sempre con me ho fatto un ta-tuaggio in suo onore.Ti va di aggiun-gere altro?

Come hanno già hanno detto in molti Marco era un ragazzo umile e semplice nonostante la sua popolarità, amava la sua famiglia e aveva sani principi. Sono sicura che voglia che lo ricordiamo sorridente e allegro portandolo sempre nel nostro cuore con la gioia che lo contraddistingueva, amando la vita, rispettandosi di più e cercando di fare qualcosa per il prossi-mo. I ragazzi dovrebbero prenderlo come esempio cercando di comportarsi come lui.

INTERVISTAdi Giulia Dettori e Margherita Sordini

Francesco D’Agostino

Francesco, pre-sentati e rac-contaci, perché hai deciso di or-ganizzare que-sto corso?

Sono nato nel 1975, insegno tecniche di soprav-vivenza. L’idea di trasmettere la mia passione per la natura e il desiderio continuo di viverla, di scoprirla, di apprezzarla mi è venuta qualche anno fa. È un’esperienza che ho vissuto da bambi-no grazie alla mia famiglia, ma soprattutto a mio nonno e mio padre che hanno condiviso con me le conoscenze della loro professione nelle forze armate.Quindi cosa hai fatto?Ho frequentato le migliori scuole britanniche per migliorare le tecniche di adattamento e di soprav-vivenza, sviluppare la mia conoscenza della flora, della fauna, degli spazi e degli ambienti naturali nelle loro più svariate tipologie.Ora cosa sei diventato?Sono un istruttore di survival e bushcraft. Tengo

corsi settimanali rivolti agli adulti e recentemente con la collaborazione, di alcune amministrazioni locali ho iniziato un corso di bushcraft per ragazzi.Che cosa gli insegni?Insegno loro a muoversi nella natura, come co-struire un riparo, come accendere un fuoco con metodi primitivi, a riconoscere piante e animali e utilizzare a proprio vantaggio queste conoscenze e tantissime altre.Secondo te, tutto questo, che cosa rappresenta per i ragazzi?Per loro è un importante strumento educativo, acquistano fiducia in se stessi, accrescono il ri-spetto per gli altri e per l’ambiente, rafforzano le relazioni interpersonali e la capacità di vivere in gruppo.Grazie per la collaborazione Francesco!

PICCOLI PENSIERIAndrea Guiducci

sic #58 io ti ricorderò sempre come un grande campioneNicolas Molari

da adesso il mio numero pre-ferito sarà il 58 mi mancherai sicDaniel Falconi

Marco mi mancherai molto e rimarrai sempre nel mio cuore

LE NOSTRE TESTIMONIANZE

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Foto Team San Carlo Honda

Marco “SuperSic” Simoncelli è nato a Cattolica il 20 gennaio 1987 e viveva a pochi chilometri da noi a Coriano insieme alla sua famiglia composta dal papà Paolo, mamma Rossella la sorella Martina e Max il suo adorato pastore tedesco. Il soprannome SIC è curioso. Nasce dall’abbreviazione del suo cognome nella grafica televisiva della classifica durante le corse.

Marco sarà sempre uno di noi

Foto Team San Carlo Honda

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2011 / n° 3

Comune di Montescudo (RN) Assessorato alle Politiche Giovanili

con il contributo di:

Il MontescudinoDicembre 2011 - Anno I, n.3Proprietà e sede: Comune di MontescudoPiazza Municipio, 1 – 47854 Montescudo (RN)Tel. 0541/864014 – Fax. 0541/984455Iscritto al Pubblico Registro della Stampa delTribunale di Rimini n.10 del 09/05/2011Redazione: Via Roma, 1 - 47854 Montescudo (RN)Direttore Responsabile: Domenico ChiericozziCrediti fotografici: dove non espressamente indicato Il Montescudino Grafica: Rita RavaioliStampa: Pazzini Editore, via Statale Marecchia 67 47827 Villa Verucchio (RN)Mandato in stampa il 5 dicembre 2011

Dedicare a Marco Simoncelli il Parco pubblico di Montescudo. Ne possiamo parlare?In uno dei primi nostri servizi di redazione ci occupammo del Parco pubblico, sotto la Torre. La questione era legata al parco come spazio, come luogo fisico dove le persone potessero incontrarsi, giocare. Sollevammo il caso perché per molti mesi fu inaccessibile: chiuso per lavori. Oggi vorremmo aprire un dibattito, iniziando con il metodo classico, rivolgendo al sin-daco di Montescudo una domanda. Come mai il Parco è anonimo, cioè non è intitolato a nes-suno? La tragedia che ha coinvolto Marco Simoncelli ha aperto delle discussioni in redazione (anche animate) su se e cosa potrebbe fare Montescudo per la memoria del giovane pilota. Abbiamo voluto fare un test. Verificare, contattando telefonicamente amici e conoscenti, cosa ne pensassero di proporre al Comune di Montescudo la intitolazione del Parco pubblico sotto la torre a Marco Simoncelli. Che dire, un plebiscito, decine di sì, insomma favorevoli. Un’ipotesi che ha diviso la redazione stessa. Possiamo parlarne?

Il Sindaco Ruggero Gozzi

n DI REDAZIONE. Scuola&Dintorni vuole raccon-tare di noi a scuola, in ogni scuola (università compresa) attraverso la voce dei ragazzi e del-le ragazze di Montescudo che la frequentano. Rompono il ghiaccio due storiche penne del Montescudino che, con un articolo di resocon-to, raccontano dove sono e quali studi superiori hanno scelto i loro ex compagni di classe di 3^ media. Nell’articolo si percepisce anche una punta di amarezza. Davvero non ci si vede più?

di Margherita Sordini e Francesca Sacco

Pensavamo peg-gio invece che bel passaggio che ab-biamo fatto dalle medie alle superio-ri! Abbiamo legato subito, e abbiamo

trovato dei compagni fantastici. La nostra scuola è situata davanti alla Questura, nel centro storico di Rimini. L’edifico appare vecchio, i professori ci hanno detto che non è stato costruito per di-ventare una scuola, ma lo è diventata. Si tratta

del Liceo delle Scienze Umane Economico Sociali. Però non si possono dimenticare i momenti passati alle medie, anche se è veramente tutto finito. Le amicizie, che il giorno prima che finisse la scuola erano tutte rose e fiori, adesso sono come nuvole disperse nel cielo.Abbiamo tutti intrapreso strade diverse. Un esem-pio? Alissa, Francesco e Miriam sono andati all’Isti-tuto Professionale Alberghiero “Malatesta”. Ima-nol è andato all’Istituto Professionale Statale per l’Industria e l’Artigianato “Alberti”. Roman è per-sino andato a frequentare l’Istituto Tecnico Aero-nautico Statale “Baracca” di Forlì. Rebecca, Sa-manta e Martina, invece, sono all’Istituto Tecnico per il Turismo “Marco Polo”. E poi c’è chi come Matteo è andato all’Istituto Tecnico Commerciale per Ragioneria. Infine Halima e Angelo che si sono iscritti al Liceo Artistico mentre Federica è andata allo Scientifico. Insomma tante scelte e tante pos-sibilità per ciascuno di noi. In bacca al lupo! Per quanto riguarda la nostra amicizia pensiamo che … non bisogna fare così, occorre sentirsi qual-che volta, magari andare a mangiare una piz-za! Cosa ne dite?

Che bel passaggio!

IN CUCINA CON …Maccheroni alle verdure!di Natalia Giovagnoli

Prima di cuocere i maccheroni tagliare in pezzi piccoli i pendolini e tritare la rucola. Tagliare la mozzarella, mettere il tutto in un recipiente, far cuocere i maccheroni a fuoco normale. Mentre i maccheroni si cuociono, aggiungere poco sale. Una volta cotti versa-re i maccheroni nel contenitore e mischiarli insieme alle verdure e alla mozzarella.

POESIAMontescudo, il Montescudinodi Martina Frisoni

Montescudo, Montescudino è il nostro giornalino, tutti lo possono trovare, basta in edicola andare.È un giornalino scritto da tuttiChe lo posso trovare belli e brutti.È un giornalino scritto con amoreChe si può leggere tutte le ore.

SCUOLA & DINTORNI

Siamo un team di giovani redattori composto da ragazzi e ragazze di età compresa tra gli 11 e 20 anni residenti nel comune di Montescudo in provincia di Rimini. Il Montescudino è uno spazio a nostra disposizione grazie ad un’ini-ziativa dell’Assessorato alle Politiche Giova-nili del nostro Comune. La redazione si trova presso il Centro di Lettura in via Roma 1 al se-condo piano e ci incontriamo tutti i mercoledì pomeriggio dalle 15,00 alle 18,00. Chiunque può partecipare e unirsi a lavori di gruppo o individuali. Siamo presenti su Facebook con il gruppo chiuso “Il Montescudino – Redazione on line” e con la Pagina “Il Montescudino”. Metti Mi piace!

In Redazione: Giulia Comanducci, Francesca Sacco, Margherita Sordini, Sofia Fantini, Chiara Lucchini, Nicola Corazzi, Giulia Dettori, Sara Catena, Marilena Boccolato, Nicoletta Boccolato. Hanno inoltre colla-borato a questo numero: Erisa Xherahi, Natalia Gio-vagnoli, Martina Frisoni, Giulia Sambuco.

Il nostro indirizzo di posta elettronica è: [email protected]

DO YOU REMEMBER?

Chi siamo

Skateboarding alternativon DI REDAZIONE. Una notizia buona e una meno. Il Montescudino ha un nuovo e promettente collaboratore, Nicola Coraz-zi, “reclutato” a scuola. Abbiamo invece “perso” un talentuoso, Leonardo Verone-se (dai torna!) che con scrupolo aveva se-guito la vicenda di Ri-Ciclette pubblicata

nel numero di giugno. C’è chi viene e c’è chi va. Allora vai Nicola, raccontaci un po’ di questo skate alternativo!

di Nicola Corazzi

Come è di consuetudine fare, sullo skate si sta in piedi. Io adotto un’ altra tecnica. Stare seduto. Lo scoprii per caso due anni fa; i miei vicini di casa quel giorno avevano sistemato la loro soffitta, e per caso aveva-no trovato lo skateboard del loro figlio (ora ventenne) e me lo regalarono. Ci montai so-pra e dissi per scherzo che mi sarebbe pia-ciuto provarlo… “AAAAAHHHHH!!!!!” gridai colto dalla sorpresa: mia sorella mi aveva spinto giù per la discesa di fonte a casa mia! Alla fine dello straziante giro in skate, sot-to gli occhi stupiti dei miei vicini affermai: ”Forte!”. Da quel giorno, ho un nuovo me-todo di guida dello skateboard.

SPORT

n DI REDAZIONE. Le situazioni cambiano e anche molto. Fatevi un giretto e guardate come era Montescudo una volta! Come di-mostrano Giulia e Erisa (che da un punto di vista della tecnica giornalistica di precisio-ne sono state bravissime!). Ciascuno di noi ha dei luoghi cari … Raccontiamoli!

di Giulia Sambuco e Erisa Xherahi

Adesso frequentiamo la terza media. È pas-sato tanto tempo da quando eravamo iscritte all’asilo Pio XII di Montescudo. Allora erava-mo molto piccole, l’edificio lo ricordiamo, era molto diverso rispetto a questi ultimi anni! I cambiamenti sono stati molti e po-sitivi! Infatti ci sono molte più stanze, c’è

una palestra più grande ed attrezzata, è stato usato il terreno appartenente all’asilo dove è stato fatto un asilo nido, che, grazie a un corridoio, lo collega alla scuola mater-na. Lungo il corridoio c’è una porta che col-lega al giardino, dove ci sono molti giochi! Nell’asilo nido ci sono due stanze, mentre nella scuola materna quattro. Come cambia-no le cose nel tempo!

L’asilo prima e… dopo

Il Progetto, gli obiettivi e i soggetti coinvoltiIl Comune di Montescudo nell’ambito del progetto cofi-nanziato dalla Regione Emilia Romagna “In piazza senza problemi: capire intervenire prevenire” e attraverso la realizzazione de Il Montescudino intende realizzare un coinvolgimento diretto dei giovani adolescenti di Monte-scudo in un processo di riflessione collettiva sul paese. L’azione, di respiro triennale e identificata con “Luoghi, persone e fatti da Montescudo” si propone, in partico-lare, di promuovere attività di responsabilizzazione dei ragazzi e delle ragazze di Montescudo verso i beni e gli spazi pubblici. Progetto a cura dell’Assessorato alle Po-litiche Giovanili del Comune di Montescudo: Assessore Elena Castellari – Dirigente Anna Salvatori. Coordinatri-ce e Consulente del progetto Arch. Monica Maioli.

C’E POSTA PER…

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