Chitarra Romantica

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Compositori prima metà '800

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In parallelo allo sviluppo di quello strumento che - da un punto di vista organologico - chiamiamo oggi chitarra moderna, si ha la prima grande fioritura della cultura chitarristica nella musica Europea e la nascita di un consistente repertorio originale per la chitarra. Il periodo compreso tra gli ultimi anni del Settecento e i primi decenni dell'Ottocento ricordato come quello dei grandi chitarristi-compositori. Questi personaggi furono i primi a portare la chitarra, da strumento quasi esclusivamente popolare, al ruolo di strumento da concerto. La tecnica si svilupp enormemente, e la funzione di semplice accompagnamento lasci il posto, in alcuni autori, a vette di virtuosismo memorabili. Una prima generazione di questi grandi musicisti vede in Italia i nomi di Ferdinando Carulli, Mauro Giuliani, Francesco Molino, Matteo Carcassi, in Spagna quelli di Fernando Sor e Dionisio Aguado; un'importante menzione va fatta anche per il famosissimo violinista Niccol Paganini, che da valente chitarrista qual era lasci alcune pagine importanti nel repertorio, come del resto fecero anche gli austriaci Anton Diabelli e Simon Molitor. La generazione successiva si colloca intorno alla met del XIX secolo, quando ormai l'interesse per la chitarra andava progressivamente scemando nel continente; i nomi pi rappresentativi di quest'epoca sono quelli degli italiani Luigi Legnani e Giulio Regondi, dello slovacco Johann Kaspar Mertz e del francese Napolon Coste.Fernando Sor (1778-1839)Da un punto di vista didattico ognuno di questi nomi - alcuni pi degli altri - riveste un'importanza capitale nella storia della chitarra. I primi anni dell'Ottocento videro un proliferare di autorevoli Metodi per l'insegnamento della chitarra. In questi trattati vengono per la prima volta delineati molti principi fondamentali della tecnica musicale e strumentale, specie per quanto riguarda l'uso delle mani destra e sinistra (si veda in proposito la sezione "Tecnica chitarristica"). Fra i metodi che hanno segnato maggiormente lo sviluppo della tecnica chitarristica vanno citati il Mthode op.27 di Carulli, il Nuevo mtodo para guitarra di Aguado, il Metodo di Giuliani in particolare per la raccolta delle 120 formule di arpeggi per la mano destra, e il Mthode pour la Guitare di Sor, che si distingue per l'approfondimento di tematiche teorico/musicali riguardanti lo strumento e il suono che esso produce. Vastissime furono anche le raccolte di studi, di vario livello e valore, pubblicati in questo periodo; fra i molti brani di routine, poco ispirati, vi si pu trovare in alcuni casi anche componimenti che, pur avendo funzione preminentemente didattica, presentano pregevoli qualit musicali. Fra le raccolte pi note si possono ricordare i 25 studi melodici e progressivi op.60 di Carcassi e gli Etuds op.35 di Fernando Sor, parte dei quali fu raccolta in una famosa edizione di 20 studi pubblicata da Andrs Segovia nel 1945.Molto vasto anche il repertorio di pezzi concertistici, risalente a questo periodo. I principali canoni di riferimento nelle composizioni pi impegnative furono da un lato i modelli pianistici del classicismo di Mozart, Beethoven e Haydn, e dall'altro lo stile operistico e vocale cosiddetto rossiniano. Il primo stile rappresenta maggiormente autori del tipo di Carulli e Aguado, mentre il secondo pi rappresentativo del gusto di compositori come Giuliani e Carcassi. Alcuni esempi di caratteristiche pi personali osservabili in certi compositori sono: in Mertz, l'adesione ai modelli pianistici romantici anzich classici, in particolare Liszt e Chopin; in Sor, un'attenzione inedita nei suoi contemporanei verso le possibilit polifoniche offerte dalla chitarra; in Legnani, oltre all'influenza delle forme operistiche legata alla passione per il canto, si aggiunge uno stile di ispirazione violinistica che si rif alle prodezze virtuosistiche di Paganini, del quale egli fu amico.Nelle sonate, nei rond e nei minuetti composti all'epoca, si riflette solitamente uno stile musicale pi tradizionale, e talvolta rievocano un po' l'atmosfera dei salotti nobiliari - nei quali effettivamente avevano luogo non di rado le esibizioni chitarristiche.Nelle fantasie, nei temi con variazioni, nei pot-pourri e nei capricci viene invece data maggiore libert all'espressione delle peculiarit strumentali della chitarra, e sono solitamente questi i brani in cui il compositore soleva dare il maggiore sfoggio (e sfogo) di virtuosismi tecnici. A titolo esemplificativo si possono citare in proposito: la Fantasia op.30 e le Variazioni su un tema di Mozart op.9 di Sor; i 36 capricci op.20 di Legnani; le Rossiniane op.119-124 di Giuliani; la Fantasia hongroise di Mertz; la Reverie nocturne op.19 di Regondi.