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Chimica e Ambiente Lezioni d'Autore di Giorgio Benedetti

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Chimica e Ambiente

Lezioni d'Autoredi Giorgio Benedetti

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Perché non c’è una “GeologiaVerde” o una ”AstronomiaVerde” ? Perché la chimica è lascienza che introduce nuovesostanze nel mondo e noiabbiamo una responsabilità peril loro impatto nel mondo

Ronald Breslow

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LO SVILUPPO SOSTENIBILE E LA CHIMICA VERDE

Sviluppo sostenibile

“Lo sviluppo che è in grado di soddisfare i bisogni delle

generazioni attuali senza compromettere la possibilità che

le generazioni future riescano a soddisfare i propri”

Commissione delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo (1987)

La chimica verde (Green Chemistry)

“È l’utilizzo di un insieme di principi atti a ridurre o

eliminare l’uso o la generazione di sostanze pericolose

nella progettazione, manifattura ed applicazione dei

prodotti chimici”

P.T. Anastas e J.C. Warner, (1998)

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I DODICI PRINCIPI DELLA CHIMICA VERDE

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SINTESI IDEALE SECONDO LA CHIMICA VERDE

Obiettivi che una sintesi chimica deve raggiungere per rispettare i principi della chimica verde

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METRICHE DELLA CHIMICA VERDE - GREEN METRIC

I principali parametri per stimare la sostenibilitàambientale di un processo chimico sono:

Economia atomica

indica l'efficienza di un processo in termini dicapacità di trasferire nei prodotti finali gli atomipresenti nei prodotti di partenza

Fattore E

tiene conto di tutti i composti chimici usati percondurre una reazione e non solo quelli checompaiono nella sua equazione stechiometrica

Quoziente ambientale EQ

prende in considerazione la pericolosità dei prodotti ottenuti

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ECONOMIA ATOMICA - ATOMIC ECONOMY

Indica l'efficienza in termini di capacità di trasferirenei prodotti finali gli atomi presenti nei reagenti dipartenza

È definita come il rapporto percentuale tra il pesomolecolare del prodotto desiderato e la somma deipesi molecolari di tutti i prodotti della reazione.

A + B + C D

EA(%) = PMD

PMA+ PMB + PMC

x 100

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Ef = Rifiuti totali kg

Prodotto kg

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ECONOMIA ATOMICA : REAZIONE DI SINTESI IBUPROFENE

Sintesi a sei stadi con EA del 40%. Sintesi a tre stadi con EA del 77%

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FATTORE AMBIENTALE – ENVIRONMENTAL FACTOR

L’Environmental factor (Ef), introdotto da R.A.Sheldon, tiene conto di tutti i composti chimici usatiper condurre una reazione (additivi, solventi,catalizzatori ecc.) e non solo quelli che compaiononella sua equazione stechiometrica

Viene calcolato come massa degli scarti di unareazione, diviso per la massa del prodotto desiderato,entrambe espresse in chilogrammi:

Elevato Ef Molti scarti

Forte

impatto

ambientale

Ef = Rifiuti totali kg

Prodotto kg

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EF PER ALCUNE TIPOLOGIE DI PRODOTTI CHIMICI

Il valore del Ef varia a seconda del processo chimicoconsiderato

Nella produzione dei prodotti farmaceutici di norma lesintesi sono costituite da più stadi e utilizzanoquantità stechiometriche, impiegando grandissimequantità di solventi e generando un’elevata quantità disottoprodotti.

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QUOZIENTE AMBIENTALE - ENVIRONMENTAL QUOTIENT

Il quoziente ambientale (EQ) prende in considerazionela natura del rifiuto. EQ deriva dal prodotto del Ef conun “quoziente di tossicità” (Q), assegnato in modoarbitrario

EQ = Ef x Q

Per esempio, si può assegnare 1 all’NaCl e un valoreda 100-1000 per un metallo pesante come il cromo,a seconda della sua tossicità

Q non dipende solo dalla tossicità, ma anche daivolumi prodotti e dalla facilità di smaltimento oriciclo

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SCELTA DEI REAGENTI: SINTESI DELL’ACIDO ADIPICO

La Ricerca di materie prime alternative tende versol’impiego di materie prime più benigne, che sianorinnovabili o che riducano il rischio per l’uomo e perl’ambiente

Nel metodo biosintetico dell’acido adipico si utilizza il glucosioal posto del benzene e non vengono rilasciati nell’ambientesostanze pericolose come l’ossido di azoto

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ESEMPIO DI SINTESI: POLICARBONATI

A) processo che utilizza fosgene e diclorometano

B) processo “verde” senza fosgene e solventi

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I PRODOTTI DI SCARTO DELL’INDUSTRIA CHIMICA

I prodotti di scarto generati nella produzione deicomposti organici consistono principalmente di saliinorganici

Ad esempio:

reazioni stechiometriche di riduzione con metalli (Na, Fe,

Mg, Zn) e idruri metallici (LiAlH4, NaBH4);

ossidazioni con permanganato, ossidi manganese e

cromo;

reazioni di solfonazione, nitrazione o alogenazione che

usano quantità stechiometriche di acidi minerali (H2SO4,

HF, H3PO4) e acidi di Lewis (AlCl3, ZnCl2, BF3)

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USO DEI CATALIZZATORI

L’utilizzazione deicatalizzatori permette diottenere oltre che beneficinella salvaguardiadell’ambiente, anchenotevoli vantaggi in terminieconomici

È possibile utilizzarematerie prime derivate dafonti alternative, incondizioni di temperatura epressione più blande equindi con la necessità diminori consumi energetici eminori problemi legati allasicurezza

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RUOLO DEI CATALIZZATORI

Esempio: sintesi dell’idrochinone

Sintesi dell'idrochinone attraverso il metodo tradizionale cheparte dall’anilina e quello catalitico che genera una quantitàinferiore di prodotti di scarto

10 kg (MnSO4, FeCl2, NaCl, Na2SO4)

< 1 kg

1 kg

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LE ZEOLITI

Le zeoliti sono strutture formateda un insieme dei tetraedri SiO₄e AlO₄, uniti al vertice da atomi

di ossigeno, che delimitanospazi intercomunicanti dideterminate dimensioni,occupati da cationi (di solitosodio, calcio, magnesio,potassio, ecc.) e da acqua diidratazione

Esse mostrano notevole attività catalitica, lunga duratae in quanto catalizzatori eterogenei riducono ilproblema della separazione del catalizzatoredall’ambiente di reazione e risultano inerti dal punto divista di vista tossicologico e ambientale

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USO DELLE ZEOLITI COME CATALIZZATORI

Esempio: reazione di acilazione

Confronto tra la reazione di acilazione dell’anisolo perottenere p-metossiacetofenone nel metodo tradizionaledi Friedel-Crafts (sopra) e mediante l’uso di uncatalizzatore di zeolite (sotto)

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SCELTA DEI SOLVENTI

Si stima che circa l’85% della massa totale di prodottichimici utilizzati nell’industria farmaceutica siacostituita dai solventi

Il loro recupero ha un’efficienza del 50-80%

Uno degli obiettivi principali della chimica verde èl’eliminazione dell’uso dei solventi o lo sviluppo disolventi alternativi benigni

I solventi organici volatili (i cosiddetti VOC, VolatileOrganic Compounds) utilizzati in molte sintesiorganiche presentano un problema ambientale per laloro capacità di formare ozono e smog attraversoprocessi di ossidazione da radicali liberi.

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SOLVENTI VERDI – I FLUIDI SUPERCRITICI

Una delle più promettenti alternative ai solventitradizionali è l’uso dell’anidride carbonica (CO2),facilmente reperibile, non tossica, inodore e insapore,nella fase di fluido supercritico (scCO2)

A determinati valori di temperatura e pressione peruna sostanza pura (che per la CO2 sonorispettivamente 31,1 °C e 7,38 MPa) non esiste più ladistinzione tra fase liquida e fase vapore, ma esisteuna fase cosiddetta critica che esibisce proprietà cheappartengono ad entrambe le fasi

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CO2 IN FASE SUPERCRITICA

La CO2 in fase supercritica assume le caratteristiche diun solvente non polare ed è paragonabile al n-esano

I fluidi supercritici possono esserefacilmente allontanati dall’ambientedi reazione perdepressurizzazione/espansione,consentendo un più agevolerecupero del prodotto, evitandol’uso di altre fasi di lavorazionequali estrazione, distillazione ecc.

Un’applicazione industriale dellaCO2 supercritica è l’estrazione dellacaffeina e di altri principi attivinaturali e farmaceutici e il lavaggioa secco degli indumenti

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Avremo certezza che la “chimicaverde” ha avuto successoquando questa espressionesparirà perché sarà l’unicachimica che conosciamo

Paul Anastas

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FINE