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MENSILE DI FORMAZIONE E CULTURA DIRETTORE responsabile: dott. Franco Adessa Direzione - Redazione - Amministrazione: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà Via G. Galilei, 121 - 25123 Brescia Tel. e Fax 030 3700003 - www.chiesaviva.com Autor. Trib. Brescia n. 58/1990 - 16-11-1990 Fotocomposizione in proprio Stampa: Com&Print srl (BS) contiene I. R. www.chiesaviva.com - [email protected] «La Verità vi farà liberi» (Jo. 8, 32) Chiesa viva ANNO XLVI - N° 490 FEBBRAIO 2016 Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003(conv. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia. Abbonamento annuo:ordinario Euro 40, sostenitore Euro 65 una copia Euro 3,5, arretrata Euro 4 (inviare francobolli). Per l’estero Euro 65 + sovrattassa postale Le richieste devono essere inviate a: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà 25123 Brescia, Via G. Galilei, 12 C.C.P. n. 11193257 I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti Ogni Autore scrive sotto la sua personale responsabilità

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MENSILE DI FORMAZIONE E CULTURADIRETTORE responsabile: dott. Franco Adessa

Direzione - Redazione - Amministrazione:Operaie di Maria Immacolata e Editrice CiviltàVia G. Galilei, 121 - 25123 BresciaTel. e Fax 030 3700003 - www.chiesaviva.comAutor. Trib. Brescia n. 58/1990 - 16-11-1990Fotocomposizione in proprioStampa: Com&Print srl (BS)contiene I. R.www.chiesaviva.com - [email protected]

«La Verità vi farà liberi»(Jo. 8, 32)

Chiesaviva ANNO XLVI - N° 490FEBBRAIO 2016

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Ogni Autore scrive sotto la sua personale responsabilità

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2 “Chiesa viva” *** Febbraio 2016

DichiarazioneDichiarazionedi un Alto Prelatodi un Alto Prelato

«LA CROCIATA CONTINUA!»

«DEUS LO VULT!»

21 SECOLI DI GENOCIDI, PERSECUZIONI, MARTIRI “OLTRE 100 MILIONI”,

PERPETRATI DAI “GIUDEI”, ATTRAvERSO ROMANI, ERETICI, ISLAMICI, LUTERANI, fRAMASSONI,

hANNO SUbITO I CRISTIANI, IN TUTTO IL MONDO!

SIA ANATEMA AL fRAMASSONE ANTIPAPA fRANCESCO “SACERDOTE DI SATANA”

PROMULGATORE DELL’ECUMENISMO, AL SERvIZIO DEL CRIMINALE “MONDIALISMO” MASSONICO”!

«PORTAE INfERI NON PRAEvALEbUNT ADvERSUS EAM»

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I primi martiri, sono ricordati nel Marti-rologio Romano come gli “INNOCENTIMARTIRI”, gravissimo genocidio or-dinato dal re giudeo Erode; costrin-gendo N.S. Gesù, la Madonna e SanGiuseppe a fuggire in Egitto (Matteo, III,16).«Il Governatore romano Pilato, vistoche ... il tumulto cresceva sempre più,prese dell’acqua, si lavò le mani da-vanti ai giudei: “Non sono responsabile– disse – di questo sangue, vedetevelavoi!”. E tutto il popolo rispose: “Il suosangue (di N.S. Gesù Cristo) ricadasopra di noi e sopra i nostri figli”. Al-lora rilasciò loro Barabba (pluriassassi-no!) e, dopo aver fatto flagellare Gesù,lo consegnò ai soldati perché fossecrocifisso!».Continuarono le persecuzioni giudai-che da S. Stefano a San GiovanniBattista († 29/08/35 d.C.). Erode Anti-pa, governatore giudaico della Pale-stina fece scatenare le prime grandipersecuzioni.A Roma, i giudei falsamente attribuiro-

I l Framassone l’antipapa Fran-cesco, ipocrita, spergiuro, ereti-co, sacrilego “adoratore di Sa-

tana”, meschino “zombi”, servoprezzolato dei nemici di Cristo N.S. edella S.R. Chiesa, non benedice, mamaledice i cristiani, mentre sulla te-sta gronda il sangue di milioni diMartiri cristiani. Osa non solo, nelle sue omelie vuotedi contenuto dottrinale e teologico, of-fendere la Rivelazione e la Tradizio-ne; cambia i venerati testi del S. Van-gelo, modificando anche quanto hadetto Cristo N.S. e riportato nei SantiVangeli e negli Atti degli Apostoli.N.S. Gesù Cristo rivolto ai Giudei dis-se: «Voi che avete per padre il diavo-lo e volete compiere i desideri deldiavolo che è padre vostro. Egli èstato omicida fin da principio e nonha perseverato nella verità, perchénon vi è verità in lui. Quando dice ilfalso parla del suo, perché è menzo-gnero e padre della menzogna» (Gio-vanni, IV, 44).

SIA ANATEMAAL FRAMASSONE ANTIPAPA FRANCESCO

“SACERDOTE DI SATANA” PROMULGATORE DELL’ECUMENISMO,

AL SERVIZIO DEL CRIMINALE “MONDIALISMO” MASSONICO”!

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tiri a mangiatoie di cavalli. Continui edininterrotti attacchi ed assassinii controi Cristiani, aggravati anche dalla crimi-nale tratta degli schiavi (sempre com-battuta dalla Santa Sede – salvo oggicon l’Antipapa Francesco!) Decapitazione di Cristiani, ieri comeoggi: il ricordo degli “800” Martiri diOtranto, fino all’ISIS (sostenuto dallafinanza giudaico-massonica!).Dopo aver distrutto, saccheggiato, tru-cidando gli abitanti nel divenire dei se-coli, al presente, i “migranti” (longamano giudaico-massonica) voglionodistruggere l’Europa Cristiana ed ipaesi cristiani nei vari continenti, conla benedizione del “sacerdote di Sa-tana” l’antipapa Francesco, prezzo-lato “zombi” del mondialismo mas-sonico e dello spergiuro “ecumeni-smo conciliare”!

Cento milioni e più di martiri, prostrati al trono della SS.ma Trinità,

chiedono Giustizia!

LA CROCIATA“DEUS LO vULT!”

CONTINUA!

no l’incendio dell’Urbe ai cristiani evengono messi a morte, fra gli altri, S.Pietro e S. Paolo.Finché dopo la storica battaglia di Pon-te Milvio (312) “IN HOC SIGNO VIN-CES”, Costantino promulgherà l’Edittodi Milano (313) e conferirà in pienaproprietà alla Santa Sede il Palazzo delLaterano e sorgeranno in tutto l’imperole basiliche costantiniane.Le persecuzioni giudaiche continue-ranno, emblematica quella di Nagran,dove il re degli Himyariti di religionegiudaica fece un massacro dei cristianinel 523, decapitando il loro capo SanAreta, con moglie ed i cinque figli. È ri-cordato nel “martirologio” il 24 ottobre.Continuando la guerra ai Cristiani, at-traverso gli islamici, dal 632 d.C.,vent’anni dopo la morte di Maometto“completamente analfabeta!”, il CaliffoOtman fissò il testo ufficiale del “Cora-no” articolato in “114 Sure”, procla-mando la “Jihâd” (guerra santa) con-tro i non-musulmani, per assoggetta-re il mondo!Nell’830 «assedio di Roma, i musulma-ni saccheggiarono la Basilica di sanPaolo raggiungendo poi la Basilica disan Pietro, riducendo gli Altari dei Mar-

Cento milioni e più di Martiri,prostrati al trono della SS.ma Trinità,

chiedono

GIUSTIZIA!

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“Chiesa viva” *** Febbraio 2016 5

I l primo libro della Bibbia, laGenesi, ci fa assistere allacreazione del mondo; l’ulti-

mo, l’Apocalisse, alla sua fine.L’apostolo S. Giovanni scrissel’Apocalisse per le sette Chiesedell’Asia proconsolare, annun-ziando la vittoria finale di GesùCristo e della sua Chiesa su tuttii loro nemici. Nella prima pagina,disse: «Beato colui che legge eascolta le parole di questa profezia,e che mette in pratica ciò che con-tiene». L’Apocalisse si definisce da se me-desima: “La rivelazione di GesùCristo che Dio diede a lui per farconoscere ai suoi servi le coseche devono accadere”. Essa com-prende, come disse S. Agostinonella “Città di Dio”, “gli avveni-menti che devono accadere dopola prima venuta di Gesù Cristosulla terra fino alla sua venuta”.«Questa profezia – è ancora l’Apo-calisse che parla – Dio l’ha resanota inviando il suo Angelo alsuo servo Giovanni, il quale atte-sta essere la parola di Dio e testi-monianza di Gesù Cristo, tutto ciòche vide e scrisse».

Ciò che l’Apostolo vide, ciò chescrisse, è una serie di visioni sim-boliche. Il primo lavoro dei com-mentatori è dunque quello di ri-cercare la chiave di questi sim-boli, al fine di scoprire le veritàche essi nascondono.Inoltre, questi simboli devono es-sere sempre interpretati nel mede-simo modo tutte le volte che s’in-contrano nel libro di S. Giovanni.E qual è la regola che si deve se-guire in questa ricerca? La Bib-bia, malgrado la molteplicità e ladiversità dei sui libri, non ha cheun solo autore, Dio; e quindi nonha che un solo oggetto: prenderel’uomo dalla sua nascita, dallemani del Creatore, e condurlo aisuoi eterni destini.Il primo aspetto che si coglie, nellalettura dell’Apocalisse, è che tuttoquello che è contenuto in questaprofezia è caratterizzato dalla ci-fra di sette. Vi sono le sette Chie-se, rappresentate dai sette cande-labri e le sette stelle che raffigura-no i loro angeli; i sette sigilli dellibro misterioso, le sette trombeche annunziano gli avvenimenti ele sette coppe dell’ira di Dio.

APOCALISSEdi S. Giovanni

a cura del dott. Franco Adessa

Il documento, utilizzato, per comporre questo articolo è il capitolo “Voci dall’alto”del libro di Enrico Delassus “Il problema dell’ora presente”,

Desclée e C. Tipografi-Editori, 1907, parte seconda, cap. XIII pp. 84-93.

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S. Giovanni a Patmos.

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6 “Chiesa viva” *** Febbraio 2016

Gli interpreti più autorevoli hanno creduto che, sotto que-sti diversi emblemi, sono dipinte le diverse fasi per lequali deve passare la Chiesa militante dalla sua nascitafino alla sua glorificazione in Cielo.Essi hanno veduto sette epoche in successione, più o me-no lunghe, secondo la naturadegli avvenimenti che vi sonopredetti, e secondo il carattereparticolare di ciascuna di esse,simboleggiato da ciò che vi èdetto di ciascuna Chiesa e diciascun sigillo.Le visioni dell’Apostolo, che siriferiscono alle ultime epoche,e soprattutto al tempo dell’An-ticristo, sono più numerose eparticolareggiate delle altre,perché, in questi tempi, la santaChiesa potrà disporre di mag-giori avvertimenti e consigli.

Secondo gli interpreti che noicrediamo di poter seguire, noisaremmo attualmente alla sestaetà della Chiesa e la settimasarebbe l’età dell’Anticristo.(Il Delassus pubblicò il suo li-bro nel 1907 - ndr).Non si ha un perfetto accordosulla durata di ciascuna epoca.Secondo De Saint-André i pe-riodi sono:

1. Prima età: il periodo apo-stolico che decorre dall’anno30 alla persecuzione di Ne-rone.

2. Seconda età: comprende ledieci grandi persecuzioni, daNerone a Costantino.

3. Terza età: correrebbe da Costantino a Teodosio ilGrande, morto nel 395. È il periodo dei grandi dottori.

4. Quarta età; Molto più lunga, comprende il regno dimille anni che corre dalla conversione di Clodoveo edei Franchi, 496, al pontificato di Alessandro VI, 1492.Essa si distingue dall’incatenamento e scatenamento diSatana, al principio e alla fine di questo periodo. Il ca-rattere distintivo di quest’età è il regno spirituale deisanti dei primi secoli e di Gesù Cristo sulla società cri-stiana, nella Chiesa e per mezzo della Chiesa. In que-st’epoca, infatti, Gesù Cristo regna nella persona delsuo Vicario divenuto sovrano della città dei cesari. Tuttii re dell’Europa marciano sotto la bandiera della Chie-sa. La religione cattolica è la base di tutti i governi e ilVangelo la regola. Gesù Cristo è proclamato vincitoredel mondo e dell’inferno. Ovunque i suoi martiri e isuoi santi sono ricolmi dei più splendidi onori; dapper-tutto i suoi ministri sono rispettati e obbediti. Ciò nono-stante osserviamo che questo regno ebbe, come ogni al-

tro, i suoi periodi di inizio,di accrescimento, di splendo-re, di decadenza e, infine, di rovina.

Le ultime tre età ci mostrano periodi in cui i demoni si so-no scatenati:

5. Quinta età: un demone cheesce dal pozzo dell’abissocon Lutero e la nascita ediffusione del Protestante-simo.

6. Sesta età: i quattro demonidell’Eufrate sono sciolti dal-le loro catene. Quest’età ini-zia col secolo XVIII ed ècaratterizzata dal regno del-la sètta massonica.

7. Settima età: che sarà senzadubbio anche breve, sarà ca-ratterizzata dal regno del-l’Anticristo.

Man mano che scorrono i seco-li, gli avvenimenti passati cipermettono di comprenderemeglio i disegni di Dio sullasua Chiesa e di interpretaremeglio i simboli sotto i qualiessi sono nascosti.La grande questione che si di-batte nel mondo, sin dalle sueorigini e soprattutto dopo laRedenzione, è la più urgente ela più angosciosa nell’epocadella Rivoluzione in cui ci tro-viamo.A chi apparterrà il genereumano?A Dio che l’ha creato, a Gesù

Cristo che l’ha redento, o al demonio al cui servizio l’uo-mo si è dato sin dalle origini, e al quale si dà ancora colpeccato e soprattutto con l’Apostasia sociale?L’Apocalisse risponde: «Esso apparterrà definitivamen-te a Dio, ma attraverso crudeli peripezie di cui fece ladescrizione».L’Apocalisse ci fa assistere a questo grande dramma.Questo libro, scritto dentro e fuori, contiene l’avveniredella Chiesa sotto due punti di vista. Le visioni dei sette sigilli sono scritte al di fuori della per-gamena arrotolata; le visioni che seguono gli allarmi datidalle sette trombe, sono scritte dentro il libro. Esse narrano le lotte e le prove interne della Chiesa ca-gionate dagli scismi e dalle eresie, soprattutto dalle ere-sie madri. Il fuoco, di cui si parla in tutte queste visioni, èil simbolo espressivo dell’eresia.Tralasciando le prima età, ci concentriamo sulla visioneche si presentò agli occhi dell’Apostolo, dopo che il sestoangelo ne diede l’avviso col suono clamoroso della suatromba.

I quattro cavalieri dell’Apocalisse – Dürer.

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La descrizione della quinta età, cioè quella di Lutero edella nascita e diffusione del protestantesimo, era termina-ta con queste parole: «La prima calamità è passata: eccoche giungono altre due calamità».Queste calamità sono;

1. Le rovine che fa la sètta massonica che, nella sestaetà, continua a estendere sempre più la sua azione male-fica, sempre per mezzo del protestantesimo;

2. L’ultima prova riguarda le calamità che saranno in-flitte dal regno dell’Anticristo.

Il protestantesimo, o l’eresia della quinta età, è stata pre-sentata sotto la figura d’un nugolo di cavallette, cioè glieretici devastano la Chiesa con la propaganda dei loro er-rori e dei loro vizi, proprio come le cavallette che devasta-no un campo andando e tornando, portando la desolazionequi e là, senza ordine e senza direzione.La sètta che regna durante la sesta età, invece, è raffiguratada un esercito di duecento milioni di cavalieri, con tantodi generale, ufficiali e un piano di battaglia.Quello che distingue la massoneria dalle sètte precedenti èche essa è costituita come un governo potente e che agi-sce come un esercito che ha un capo che comanda a uf-ficiali subalterni. Essa ha le sue logge, o le sue compa-gnie; al di sopra delle logge, i suoi Grandi Orienti, o i suoireggimenti; logge e Grandi Orienti, classificati sotto di-versi riti, formano i vari corpi d’armata. Superiore a que-sta prima organizzazione, si trova quella delle Retro Loggeche risultano dai Gran Consigli e, al disopra di tutto, ilsuo Patriarca che tutto governa.Tutta questa organizzazione corrisponde molto bene all’or-ganizzazione militare. Questo esercito muove contro laChiesa. Esso ha sempre lo stesso scopo, lo stesso piano, inogni parte del mondo, una consegna la cui osservanza vie-ne assicurata con terribili giuramenti.Perché l’Apocalisse parla di duecento milioni di cavalie-ri? Probabilmente, questo è il numero di aderenti che lamassoneria è riuscita a procurarsi, in tutta la sua esistenzae su tutta l’estensione della terra, dalle sue origini sino altrionfo che la Chiesa riporterà un giorno sopra di essa.Questo esercito è radunato e condotto da quattro demoni,che attendevano il giorno, il mese, l’anno per essere sciol-ti, al fine di uccidere un terzo dell’umanità. Adamo ha posto tutta la sua discendenza sotto l’imperodel demonio; Gesù Cristo, alla vigilia dell’atto redentore,disse: «Ora è la crisi del mondo, ora il principe di que-sto mondo sarà buttato fuori». Infatti, sin da allora inco-minciò la liberazione; il battesimo ha strappato gli indivi-dui e la Fede i popoli dalla schiavitù.Ma individui e popoli rimangono sempre liberi di riporsisotto il giogo di Lucifero e dei suoi. Non è Dio, allora,che li scatena, ma la nostra empietà e la nostra infe-deltà. I demoni non ebbero e non avranno mai altra entratanel mondo che quella che l’uomo volle o vorrà concederloro.

L’Apocalisse ci dice che tutti questi demoni sono sotto gliordini e la guida di quattro capi usciti dal paese della Ca-

bala per dirigere e governare questa figlia della Cabalache ci domina e ci uccide: la massoneria.Il libro ispirato ci presenta questa sètta sotto il simbolo diun cavallo mostruoso: le loro teste erano come teste dileone, le loro code erano simili a serpenti la cui testa scen-deva verso terra.Cosa si può vedere in questo simbolo?Il cavallo è un animale domestico che l’uomo monta, do-mina e dirige come vuole con briglia e morso. Si ha forseun uomo più schiavo di un massone che ha prestato i suoigiuramenti? E come il cavallo non vede il suo cavaliereche lo comanda, così il massone non conosce i suoi supe-riori.La testa di leone, invece, esprime collera, ambizione e or-goglio. L’orgoglio di cacciar Dio dal trono, di respingerlodalla società e l’ambizione di sottomettere a sé il genereumano.La coda a serpente rappresenta le sètte che la massoneriatrascina dietro di sé: nichilisti, internazionalisti, socialisti,comunisti …La potenza di questi cavalli sta nella loro bocca, da cuiesce fuoco, fumo e zolfo. Gli interpreti vi vedono il sim-bolo espressivo dell’errore dogmatico, dell’errore socia-le e dell’errore morale.

S. Giovanni a Patmos.

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8 “Chiesa viva” *** Febbraio 2016

Nessuna sètta, infatti, insegnò l’errore in un modo così ra-dicale e così universale come la massoneria.L’Apostolo dice: «Per mezzo del fuoco, del fumo e dellozolfo, fu uccisa la terza parte dell’umanità»; uccisa dimorte spirituale, poiché si tratta di errori e di vizi. Aquante anime la belva massonica ha fatto perdere la vitadella grazia, la fede, la carità divina!

Dopo queste terribili descrizioni vengono parole di conso-lazione e di speranza: «Io vidi un angelo, forte, che di-scendeva dal cielo, coperto di una nuvola, ed aveva sulcapo l’iride, e la sua faccia era come il sole e i suoi piedicome colonne di fuoco. Egli teneva in mano un piccololibro aperto e posò il suo piede destro sul mare e il sini-stro sulla terra, e gridò ad alta voce, qual rugge un leo-ne….».Questo non è un angelo decaduto,perché discendente dal cielo. Vi èqui l’annuncio di un interventodi Dio in favore della sua Chiesa.Questo soccorso sarà potente, per-ché l’angelo porta il titolo di “for-te”.Dagli attributi sotto i quali l’angelosi presenta, in particolare la nube el’iride fanno pensare alla figuraprofetica di Maria. È dunque permezzo di Maria che ci verrà, nelladesolazione della sesta età, la cer-tezza della misericordia e il pegnodella pace.Infatti, la definizione del dogmadell’Immacolata Concezione nonha diffuso la speranza in tutti i cuo-ri, e Maria non è venuta nell’oscu-ro periodo di questa età a dire aParigi, a la Salette, a Lourdes, aPontmain (e poi a Fatima): nontemete, io sono con voi ed inter-cedo per voi?Nel 1830, Ella si manifestò per laprima volta, e venne a darci la me-daglia miracolosa; cioè nel mo-mento stesso in cui la massoneria,dopo essersi riorganizzata, trama-va, per mezzo dell’Alta Vendita(l’organo direttivo dell’Ordine de-gli Illuminati di Baviera), le sue più nere cospirazioni!Inoltre, l’angelo teneva un piccolo libro aperto, e quindiun libro che non è misterioso, la cui “apertura” indica cheesso è accessibile a tutti.«Prendilo e divoralo – gli disse l’angelo – esso sarà amaroal tuo ventre ma alla tua bocca sarà dolce come il mie-le”. Se il riferimento è alle parole dei messaggi di MariaSS., di quel periodo, si può certamente dire che le calamitàche annunciano sono veramente “amare”, ma il finale èsempre “dolce” come il miele. Ma questo piccolo libro aperto annunzia forse anche qual-cosa d’altro?

Il P. Holzhauser, che pubblicò un’autorevole interpreta-zione dell’Apocalisse (1650), disse che questo piccolo li-bro, in mano all’angelo, era la profezia del più grande edell’ultimo dei Concili e che questo Concilio si sarebbetenuto nella sesta età. Il venerabile aggiunse che questoconcilio si sarebbe trovato di fronte al più profondo deglierrori: l’ateismo che avrebbe dovuto condannare. Il prote-stantesimo non faceva che portare le sue negazioni e le sueproteste contro la Chiesa e contro alcuni dei suoi dogmi,ma non contro il dogma fondamentale dell’esistenza diDio. Oggi, l’ateismo è professato non più soltanto da po-chi individui ma da interi Stati.Una cosa assai singolare fu l’anticoncilio, tenutosi a Napo-li nel 1869, come provocazione al Concilio Vaticano; inquesto stesso anno questo anticoncilio fece questa dichia-razione: «Considerando che l’idea di Dio è la sorgente e

il sostegno di ogni dispotismo edi ogni iniquità, considerandoche la religione cattolica è la piùcompleta e la più terribile perso-nificazione di quest’idea ... i libe-ri pensatori si assumono l’obbli-go di lavorare all’abolizione ra-pida e radicale del cattolicesi-mo».Da parte sua, il Concilio Vaticanosi trovò nella necessità di metterenella luce più viva l’idea di Dio edi circondarla di tutte le sue proveteologiche ed anche filosofiche. Ilche fece nella Costituzione “DeiFilius”.Vi sono, però, altre cose degned’attenzione.L’angelo, dopo aver posato il piededestro sui mari e il sinistro sullaterra, si stabilì su tutto l’universo,vale a dire che, nella sesta età verràun momento in cui la luce dellaverità splenderà su tutta la su-perficie del globo e per un certotempo lo assoggetterà al suo impe-ro. Ai ruggiti dell’angelo feceroeco le voci di sette tuoni. L’abate Drach osserva che santaBrigida ebbe la confidenza di chie-dere a Dio quello che avevano

detto i sette tuoni, e le fu risposto che avevano fatto lepiù terribili minacce contro i persecutori della Chiesa.Ma il Signore non colpirà la sètta, Egli non distruggerà in-teramente la città del male, la cui rovina definitiva non de-ve accadere che più tardi, dopo i giorni del regnodell’Anticristo.Sono forse le sette ultime piaghe, le sette coppe dell’iradi Dio, con le quali Dio punirà gli uomini della settimaetà, a rappresentare la distruzione definitiva della cittàdel male?

(continua)

La visione di S. Giovanni dell’Angelo “forte”.

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“Chiesa viva” *** Febbraio 2016 9

e troppo spesso preferiscono ra-gionare in termini pragmatici epolitici. Lei, come sommo maestrodella Chiesa, dovrebbe mostrarecon più chiarezza il primato del-la fede, per lei stesso e per tutti icattolici. La fede senza la dottri-na non è niente.

2. AUTORITARISMO

Lei sta prendendo le distanze dallasaggezza che è custodita nella di-sciplina ecclesiale, nel diritto ca-nonico e anche nella prassi storicadella curia. Assieme alla sua av-versione per un insegnamentopresunto teorico, questa inclina-zione porta a un autoritarismoche neanche sant’Ignazio, il fonda-tore del suo ordine dei gesuiti,avrebbe approvato. Lei ascoltadavvero gli avvertimenti di chi lefa notare ciò che lei, da solo, nonha immediatamente visto né capi-to? Che cosa accadrebbe se leivenisse a conoscere il mio nome?

Agire in modo meno autoritario aiuterebbe a cambiarel’attuale clima di paura.

3. POPULISMO DEL CAMBIAMENTO

Invocare il cambiamento è oggi di moda. Ma specialmenteil successore di Pietro ha il dovere di ricordare a se stessoa agli altri delle cose che cambiano solo lentamente, e an-cor più delle cose che non cambiano per niente. Lei cre-

P adre Santo, nel suo discorsoper il Natale del 2014, leichiamò i suoi collaboratori

di curia a fare anzitutto un esamedi coscienza. Infatti, l’Avvento èun’occasione per riflettere su ciòche Dio ci promette e aspetta danoi. Lei asserì che i suoi collabora-tori nel Vaticano devono essere unesempio per tutta la Chiesa, e poielencò una serie di “malattie”delle quali la curia soffrirebbe.In quel momento, avvertii questogiudizio come piuttosto duro e an-che ingiusto, contro molti in Vati-cano che io conosco personalmen-te, mentre lei sembrava parlarecome uno che conosce il Vaticanosolo da fuori o solo dall’alto. Tut-tavia proprio quel suo discorso haispirato questa lettera che le scrivo.Seguendo il suo stesso esempio,tralascerò tutte le cose buone chelei fa e dice, ed elencherò soltantoquegli aspetti del suo esercizio delministero papale che mi sembranoproblematici.

1. UN ATTEGGIAMENTO EMOTIVO E ANTI-INTELLETTUALE

L’alternativa a una Chiesa della dottrina è una Chiesadell’arbitrio, non una Chiesa dell’amore. Tra molti deisuoi collaboratori e consiglieri c’è una reale mancanzadi competenza in termini di dottrina e teologia; sonouomini che spesso hanno alle spalle una carriera nel go-verno ecclesiale o nell’amministrazione di una università,

LETTERA APERTAAL PAPA

da un ex membro della Curia Romana

(Lettera apparsa su “Focus” del 29 novembre 2015).

Francesco “vescovo” di Roma.

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10 “Chiesa viva” *** Febbraio 2016

de veramente che il consenso che lei ottiene dai gurudella politica e dei media sia un buon segno? Cristonon ha promesso a Pietro la popolarità nei media e ilculto che va a una celebrità (Gv 21, 18). Molte delle sueaffermazioni sollevano false aspettative e danno l’impres-sione dannosa che la dottrina e la disciplina della Chiesapotrebbero e dovrebbero essere adattate alle mutevoli opi-nioni della maggioranza. L’apostolo Paolo su questo lapensa diversamente (Rm 12, 2; Ef 4, 14).

4. NESSUNA “UMILTÀ” DAVANTI ALL’EREDITÀDEI SUOI PREDECESSORI

Il suo comportamento è percepito come una critica delmodo in cui i suoi predecessori (spesso canonizzati) han-no vissuto, parlato e agito. Non riesco a vedere comequesto si concilia con l’umiltà che lei ha così tante volteinvocato e richiesto. Questa umiltà è sicuramente necessa-ria, soprattutto quando si tratta di continuare la tradizioneche risale a Pietro. Il suo comportamento suggerisce im-plicitamente l’idea che Lei voglia in qualche modoreinventare il ministero petrino. Invece di preservare fe-delmente l’eredità dei suoi predecessori, Lei vuole appro-priarsene in un modo molto creativo. Ma non ha detto sanGiovanni: «Lui, il Cristo, deve crescere e io invece dimi-nuire» (Gv 3, 30)?

5. PASTORALISMO

Di recente, lei ha detto che ciò che più le piace dell’esserepapa è quando può agire come un pastore. Naturalmen-te, né un papa né un qualsiasi altro pastore deve mettereminimamente in dubbio che la Chiesa segue la dottrinadi Cristo in tutto quello che fa (pastorale, sacramenti, li-turgia, catechesi, teologia, carità), perché in definitiva tuttodipende dalla fede rivelata così come ci arriva nelle SanteScritture e nella sacra tradizione, ed è quindi vincolanteper la coscienza dei fedeli. Non possiamo neanche vivere la fede e trasmetterla aglialtri se non la conosciamo. Senza una buona teoria nonpossiamo agire bene nel lungo termine. Senza un inse-gnamento dottrinale, nel campo della cura pastorale ciimbatteremo soltanto in qualche successo emozionale eper lo più effimero.

6. ESIBIZIONE ESAGERATA DELLA SEMPLICITÀ DEL SUO STILE DI VITA

Certo, lei vuole dare l’esempio; ma le conviene occuparsilei stesso di ogni minima attività quotidiana? Nel cam-po ascetico la mano sinistra non deve sapere che cosa fa lamano destra (Mt 6, 3); altrimenti l’insieme sembra in qual-che modo artefatto. Se lei vuole davvero guidare vettureecologiche, bisogna pagare molto di più oppure far pagareda qualcun altro il prezzo delle tecnologie più costose:l’ecologia ha il suo prezzo.

7. PARTICOLARISMO

C’è un particolarismo che spesso subordina gli obietti-vi della Chiesa universale ai punti di vista di soltantouna parte della Chiesa. Questo atteggiamento in un pa-pa è quasi comico, se si pensa quanto il nostro mondo siamolto più interconnesso, più mobile e più ravvicinato chemai. Specialmente oggi, è un tesoro che la Chiesa catto-lica sia sempre la stessa in tutto il mondo. Che i cattoliciin tutti i paesi vivano, preghino e pensino in un modo si-mile e insieme l’uno con l’altro, corrisponde alla realtàglobale della vita.

8. UNA CONTINUA VOGLIA DI SPONTANEITÀ

Una mancanza di professionalità non è un segno dell’ope-ra dello Spirito Santo. Espressioni come “proliferare co-me conigli” o “chi sono io per giudicare?” possono fareimpatto su tanta gente, ma portano a gravi fraintendi-menti. Ogni volta, altri devono correre a spiegare checosa Lei voleva realmente dire. Agire fuori programma efuori protocollo ha i suoi tempi e luoghi; ma non può di-ventare la norma. Si tratta anche di doveroso rispettoper i suoi collaboratori a Roma e in tutto il mondo. Perun papa la misura della spontaneità dev’essere di gran lun-ga inferiore a quella per i pastori.

IL PAPA È CATTOLICO?Certamente lo è. Ma risulta difficile comprenderlo

da certe sue dichiarazioni massmediatiche.

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9. MANCANZA DI CHIAREZZA CIRCA I RAPPORTI TRA LIBERTÀ RELIGIOSA, POLITICA ED ECONOMICA

Molte delle sue dichiarazioni indicano che lo Stato do-vrebbe sempre governare di più, controllare di più efarsi responsabile di più, in particolare in campo eco-nomico e sociale. In Europa siamo abituati a Stati moltoforti. Ma che lo Stato possa occuparsi di tutto è confutatodalla storia. La Chiesa deve difendere organismi non go-vernativi che possono provvedere dei beni che lo Statonon può fornire nello stesso modo. Contro la tendenza adaspettarsi tutto da parte dello Stato, la Chiesa deve aiutarela gente a prendersi cura della propria vita. Anche lo Statosociale può diventare troppo potente, e con ciò paterna-listico, autoritario e illiberale.

10. META-CLERICALISMO

Lei, da un lato, mostra poco interesse per il clero, madall’altro critica un clericalismo che è più immaginarioche reale. Questa mancanza di interesse non può esserecompensata da buone intenzioni o da dichiarazioni davantia piccoli gruppi.I vescovi e i sacerdoti hanno bisogno di sapere che c’è ilpapa alle loro spalle quando difendono il Vangelo, “atempo e fuori di tempo”, anche se ciò lo fanno in unmodo che personalmente non piace al papa. Non è be-ne che alcune persone pensino che il papa veda moltecose in un modo diverso da quello del Catechismo, eche altri lo imitino al fine di far carriera sotto questopontificato.

Come papa, lei compie un servizio necessario per la conti-nuità e la tradizione della Chiesa e anche dei cristiani noncattolici sono della stessa opinione. Sarebbe meglio chelei riducesse le sue innovazioni e provocazioni; abbia-mo già molte persone che lo fanno. Il suo magistero, inquanto tale, è già di per sé parola definitiva di provoca-zione e innovazione, e dopo tutto Lei è il rappresentan-te di Cristo e il maestro supremo della nostra fede so-prannaturale.“Grazia, misericordia e pace” vengono “da Dio Padre eda Gesù Cristo, il Figlio del Padre, nella verità enell’amore” (2 Gv 1, 3); e vengono solo in blocco. Mentre in questo anno di misericordia anche Lei si preparaal Natale, per favore accolga questa occasione come unincoraggiamento a scoprire che cosa Lei ha trascuratonegli ultimi tempi.Si faccia aiutare dai suoi collaboratori, che imparerannoda Lei soltanto se Lei è disposto a imparare qualcosada loro. Come me, tanti altri si trovano in difficoltà conil modo in cui Lei a volte parla e agisce. Ma questo sipuò aggiustare, se diventa chiaro che Lei ascolta ciò chealtri hanno da dirle.Purtroppo, io so che Lei non tollera bene questo tipo dicritica e per questo motivo non scrivo il mio nome infondo a questa lettera. Voglio proteggere i miei superio-ri dalla sua ira, sopratutto i sacerdoti e vescovi con iquali ho lavorato per molti anni a Roma e dai quali hotanto imparato. Ma Lei può agire in modo da spazzarevia da me a da altri i nostri timori, o meglio ancora, puòrendere superflue lettere come questa, semplicemente conl’imparare qualcosa dagli altri.In questo spirito, Le auguro un benedetto e meditativotempo di Avvento!

«C’è un particolarismo che spesso subordina

gli obiettivi della Chiesa universale ai punti di vista di soltanto una parte della Chiesa.

Questo atteggiamento, in un papa,

è quasi comico...»

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LA MAGISTRATURA­da­dove­trae­la­propria­legittimità­operandi?

«La sovranità appartiene al popolo» (art. 1);«Il popolo elegge il Parlamento»;

«Il Parlamento elegge il Presidente della Repubblica»;«Il Presidente della Repubblica nomina i funzionari dello Stato: Presidente del Consiglio e Ministri»;

«Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere».

Pertanto:Il potere legislativo e il potere esecutivo

sono rappresentativi della DELEGA DEL POPOLO, detentore unico della “sovranità”.

LA CARENZA DI DELEGA DEL POPOLOINvECE SI RAvvISA NELLA “MAGISTRATURA (ChE) COSTITUISCE UN ORDINE AUTONOMO

ED INDIPENDENTE DA OGNI ALTRO POTERE» (art. 4)

«La giustizia è amministrata in nome del popolo» (art. 101)Senza però che il popolo, detentore della sovranità,abbia conferito tale delega, come si verifica invece per il potere legislativo e il potere esecutivo!

«Il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM)...ha i due terzi eletti dai magistrati ordinari

e un terzo dal Parlamento in seduta comune» (art. 104)Ne consegue che il CSM è composto

in maggioranza assoluta dagli stessi magistrati.

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“Chiesa viva” *** Febbraio 2016 13

La magistratura ordinaria, carente di dele-ga della “sovranità che appartiene al popo-lo”, esercita “de facto et de iure” un poterediscrezionale, pure se assistito dai codici del-le Leggi, sovrastando – integralmente – ilpotere esecutivo (salvo che vi sia un suomembro, titolare del mandato parlamentare, aisensi dell’art. 68 della Costituzione) e pure ilpotere legislativo, (nel caso che venga con-

cessa l’autorizzazione a procedere o addirittura la custodiacautelare, dal competente ramo del Parlamento).

Rileviamo dei palesi contrasti costituzionali e legislativiche devono trovare una corretta, ragionata

e ponderata disanima, per delle riforme costituzionali, atte ad attuare il principio fondamentale dell'ordinamento di uno Stato democratico,

dove, ripetiamo, “la sovranità appartiene al popolo”.

Nessun potere dello Stato, pertanto, è legittimo giuridicamente,

se non deriva da questa sovranità,attraverso delega o subdelega.

(come hanno sia il potere legislativo che il potere esecutivo).

Riteniamo che il “popolo (cui) appartiene la sovranità”, venga rispettato

nei suoi diritti legittimi ed inalienabili come unica “fons honorum, iuris et potestatis”.

??

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Il segretodella “tomba vuota”

di Padre Pio

Il segretodella “tomba vuota”

di Padre Pio

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a cura del dott. F. A.

GIAMBATTISTA MONTINI

Giambattista Montini viene ordinatosacerdote il 29 maggio 1920, continuagli studi alla Pontificia Università Gre-goriana. – Alla Pontificia Accademia dei nobili

ecclesiastici allaccia un’amiciziache segnò la sua vita col siciliano,Mariano Rampolla del Tindaro,pronipote del card. Mariano Ram-polla deceduto nel 1913 e che, daidocumenti ritrovati nel suo ufficio,risultò essere il capo delll’OrdoTempli Orientis (O.T.O.), l’istitu-zione degli Illuminati di Bavierapromuove la corruzione satanicain ambienti di alto livello, comemezzo indispensabile per ottenere ilcontrollo di alte personalità.

– Nel 1923, Montini viene incaricatoda Pio XI di occuparsi del CircoloUniversitario Romano (CUR).

– Nell’ottobre 1924, Montini è chiamato a lavorare in Se-greteria di Stato alle dipendenze di Mons. GiuseppePizzardo, del card. Pietro Gasparri e di Mons. Fran-cesco Borgognini-Duca, Primo Nunzio papale dopo lafirma dei Patti Lateranensi e amico di Angelo Roncalli.

– Nell’ottobre 1925, Montini viene nominato Assistenteecclesiastico nazionale della Federazione UniversitariCattolici Italiani (FUCI).

– Nel 1926, Montini fu schedato co-me omosessuale dalla Buoncostumedi Milano.

– Il 12 febbraio 1933, un padre gesui-ta “ravvisò nell’apostolato dimons. Montini nella FUCI unosconfinamento disturbantenell’ambito dei propri associati.Montini fu costretto a dare le di-missioni, che furono operative il 12marzo 1933.

– Dagli archivi del Ministero degli In-terni italiano risulta che l’Assistenteecclesiastico nazionale della FUCIMons. Montini, era stato sorpreso,con persona di pari sesso, in un pub-blico vespasiano compiendo attiosceni contro il buon costume.

– Nel 1934, Montini si recò in Inghil-terra col suo amico mons. Rampol-la del Tindaro, nipote del Capodell’O.T.O., card. Rampolla.

– Verso la metà degli ani 1930, Montini fece amicizia concerti individui singolari che condividevano lo stessoorientamento sessuale: Hugh Montgomery, fratello delfamoso artista Peter Montgomery da lungo tempo part-ner omosessuale della spia di Cambridge Antony Blunt,passato poi in campo sovietico. Un altro era il VisconteEvan Tredegar, il quale si divertiva a solleticare i suoiamici con racconti sulle sue prodezze sessuali e occul-te, incluse le sue esperienze dirette in Messe Nere con

Padre Pio con le stigmate.

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uso di sangue umano, urina e sperma. Tredegar, tor-nato poi in Inghilterra conserverà una fotografia del gio-vane Montini “guancia a guancia con un aitante ma-rinaio”.

– Il 16 dicembre 1937, Montini fu nominato Sostituto allaSegreteria di Stato, sotto il Segretario di Stato card. Eu-genio Pacelli.

– Il 2 marzo 1939, Pacelli diviene Papa Pio XII e Montinimantiene l’incarico alla Segreteria di Stato, insieme aMons. Domenico Tardini.

– Nel 1939, Montini si trova in Polonia e, per il suo odioper i tedeschi e per la Germania, espone un punto di vi-sta del Vaticano – del tutto suo personale – consigliandola Polonia ad aprire il fuoco contro l’esercito germanico.

– Scoppiata la guerra, Montini organizza il Servizio Ri-cerche e Informazioni per i prigionieri di ogni Paese e laCommissione per i Soccorsi che diventerà poi la Pon-tificia Commissione di Assistenza.

– Per tutta la durata della guerra, Montini, prete-diploma-

tico di giorno e intrigante di notte, avrà in rapporti stretticon il personale alleato dei servizi di intelligence milita-ri dell’Office of Strategic Services (OSS) (il precursoredella CIA) come pure col personale dell’IntelligenceBritannico e quello Sovietico.

– L’Office of Strategic Services (OSS), in cambio, si im-pegnava a riempire la tesoreria vaticana con dollari, co-me pure le casse della Mafia Siciliana e della Massone-ria, per accelerare l’invasione della Sicilia.

– Montini fu il responsabile del reperimento delleinformazioni di intelligence, ottenute dai gesuiti inGiappone, che servirono agli Alleati per individuaregli obiettivi strategici da bombardare.

– Nel 1943, Montini perde entrambi i genitori: il 12 gen-naio, muore il padre; il 15 maggio, la madre.

– Montini dedica alla madre un tombale, sul quale eglistesso è autore di una composizione di simbologiamassonica che dimostra una realtà terribile: la suapredestinazione a Patriarca del Mondo.

33°

54°

27°

39°

65°

A

La blasfema e satanica Triplice Trinità massonica sul tombale di Giuditta Alghisi, madre di Paolo VI.Questa satanica Triplice Trinità è il segreto più profondo e gelosamente custodito dai Capi Incogniti della Massoneria

e viene trasmesso solo a chi è stato predestinato a raggiungere i vertici della Massoneria mondiale.Giambattista Montini stesso fu l’autore di questa composizione simbolica, il cui significato è il rigetto della Redenzione di Cristo sulla

croce e la sua sostituzione con la redenzione gnostico-satanico-massonica, che Paolo VI esprimeva anche indossando l’ephod di Caifa, simbolo della negazione della divinità di Cristo. Perché, nel 1943, Mons. Montini fece imprimere questa simbologia

occulta sul tombale della madre ebrea che, per sposarsi con Giorgio Montini, si dovette convertire al cattolicesimo? Era, forse, una promessa occulta alla madre della una sua predestinazione alla carica di Patriarca della Massoneria, Capo Supremo degli Illuminati di Baviera, Supremo Pontefice della Massoneria Universale, Patriarca del Mondo e cioè “Seconda bestia salita dalla terra che aveva due corna simili a quelle di un agnello che però parlava come un drago”, dell’Apocalisse di S. Giovanni?

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L’EUROPA UNITA NELLA LEGISLAZIONE PRO GENDERCONTRO I NOSTRI FIGLI

Dall’UE parte la legislazione dellaperversione morale dei bambini an-che in Italia. Le tappe principali progender sono:

1. il Documento del marzo 2010 delComitato dei Ministri del Consi-glio d’Europa;

2. il Documento dell’Ufficio Regio-nale per l’Europa dell’Organiz-zazione Mondiale della Sanitàdel settembre 2010;

3. il Documento dell’Ufficio Nazio-nale Antidiscriminazioni Razzia-li (“UNAR”) del 20 novembre2012;

4. il Documento del Gruppo Nazionale di Lavoro“LGTB” (“Lesbiche/Gay/ Transessuali/Bisessuali”)dell’aprile 201310;

5. il Documento Linee d’intervento nella scuola del

Ministero dell’Istruzione del 7 ot-tobre 2013;

6. il Decreto 104 art. 16 approvatodal Parlamento italiano il 12 no-vembre 201311;

7. il Documento: Linee guida perun’informazione rispettosa dellepersone “Lesbiche /Gay/Transes-suali /Bisessuali”;

8. i tre libretti per la scuola elemen-tare e media sul gender intitolatiEducare alla diversità a scuolapubblicati nel febbraio 2014dall’Istituto Beck di Roma;

9. il Disegno Legge Scalfarotto (de-putato PD) del settembre 201312;

10. il Disegno di Legge n. 1680 Vale-ria Fedeli (senatrice del PD) del novembre 201413.

In Italia, quindi, siamo arrivati all’imposizione, per leg-ge, della violenza psicologico/educativa, in materia ses-suale, ai bambini dai 4 anni sino ai 15. Infatti, anche inItalia è d’obbligo scolastico un manuale di “educazione”

TEORIA DEL GENDERE

MODERNISMOdi Reginaldus

22

La Sacra Famiglia.

10 Al quale “Lesbiche/ Gay /Transessuali/Bisessuali” viene assegnata la for-mazione degli insegnanti circa l’educazione sessuale alla teoria del gender.11 Che finanzia con 10 milioni di euro la formazione degli insegnanti per spie-gare il gender nelle scuole.

12 Che introduce nella legislazione italiana i moventi di omofobia e trans fobiacome aggravanti di un atto illegale.13 Per l’introduzione dell’educazione gender nelle scuole e nelle università.

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Si deve, perciò, ricorrere ad azioni legali contro tale tiran-nide, che vorrebbe legalizzare il peccato di pedofiliamediante l’insegnamento obbligatorio del suddetto ma-nuale di educazione sessuale a partire dall’asilo, ossiadai 4 (quattro) anni.

“NON LEGGE MA CORRUZIONE DI LEGGE”

Anche in Italia, molte associazioni di difesa del Diritto na-turale15 si stanno organizzando per promuovere raccolte difirme, conferenze ed azioni legali contro tale iniziativa

diabolica, che “non è legge, macorruzione di legge poiché è con-traria alla Legge naturale e dun-que anche alla sana ragione”(cfr. S. Tommaso d’Aquino, S. Th.,I-II, q. 95, a. 2). Infatti – insegna ilMagistero – quando la legge uma-na comanda atti contrari alla rettaragione, alla Legge naturale e divi-na, occorre disobbedire agli uo-mini per obbedire a Dio. In que-sto caso non obbedire è bello egiusto” (Leone XIII, Enciclica Li-bertas, 20 giugno 1888).Non scoraggiamoci, ma battiamocicon tutti i mezzi legali a nostra di-sposizione. Se i mezzi legali nondovessero bastare e si arrivasse aduna imposizione della corruzionedell’infanzia, allora come extremaratio la Chiesa insegna che sipuò resistere anche con la forzaper legittima difesa.

SE LA TEORIA GENDER VIENE IMPOSTA CON LA FORZA COSA BISOGNAFARE?

S. Tommaso nel De regimineprincipum insegna che «se ap-

partiene di diritto alla moltitudine di darsi un capo, es-sa può, senza ingiustizia, condannare il Principe a di-sparire, o può mettere freno al suo potere se ne usa ti-rannicamente»16.Tuttavia per l’Angelico «anche se alcuni insegnano esserelecita l’uccisione del tiranno per mano di un qualsiasiprivato (…) è pericolosissimo permettere l’uccisione

(o meglio di perversione) sessuale dai 4 (quattro) anni si-no ai 15. In breve, è la pedofilia resa obbligatoria perlegge nelle scuole a partire dall’asilo infantile.Il documento per “l’Educazione Sessuale in Europa” èstato redatto durante tutto il corso del 2010. Esso consta diuna cinquantina di pagine, è stato realizzato dal “CentroFederale per l’Educazione alla Salute” di Colonia inGermania e diretto dall’Oms (Organizzazione Mondialedella Sanità) a cura di una ventina di esperti.Dopo quattro anni, a partire dalla stesura il manuale, pur-troppo è stato già diffuso in 53 Paesi. L’edizione italianaè stata finanziata dalla “Federazione Italiana di Sessuo-logia Clinica”14. Il manuale ri-guarda sei fasce d’età:

1a da 0 (zero) a 4 anni: si spiegala masturbazione solitaria econ altri, anche dello stessosesso;

2a da 4 a 6 anni: s’insegna l’ac-cettazione dell’omosessualitàcome conforme alla natura;

3a da 6 a 9 anni: si spiegano ivari mezzi di contraccezione;

4a dai 9 ai 12 anni: si spiega co-me utilizzare correttamenteprofilattici, spirali e pillolecontraccettive anche abortive;

5a dai 12 ai 15 anni: si spiegacome interrompere le gravi-danze non desiderate (aborto);

6a dopo i 15 anni: s’insegna chel’aborto è un dirittodell’adolescente, la quale de-ve emanciparsi dalla famiglia.

Questo significa voler imporre,per legge, la depravazione e lacorruzione anche dei minori edei neonati (da zero a quattro an-ni). Ora, un bambino di soli 4 anninon è capace di discernere e di vo-lere liberamente il bene o il male.Dunque, L’INSEGNAMENTOTEORICO/PRATICO DELLA MASTURBAZIONESOLITARIA O IN COMPAGNIA DI ALTRI ANCHEDELLO STESSO SESSO È UNA VIOLENZA PSICO-LOGICO/PRATICA DALLA QUALE IL BIMBO AQUELL’ETÀ NON PUÒ DIFENDERSI: si tratta di ve-ra e propria pedofilia legalizzata e resa obbligatoriasotto forma di “educazione” sessuale.

questo caso l’essenziale è che il sito sia chiaramente contrario a questa mano-vra atta ad introdurre anche in Italia l’educazione sessualmente depravata per ibimbi di 4 anni. In Francia un papà che si è rifiutato di mandare suo figlio ascuola perché non fosse depravato da questi insegnamenti e pratiche abomine-voli è stato mantenuto in carcere per 1 giorno e 1 notte.16 De regimine principum, lib. I, cap. 6.

14 Il testo integrale può essere scaricato sul sito web www.fissonline.it/pdf/STANDAROMS.pdf15 Raccomandiamo di sottoscrivere tutte le azioni legali e culturali contro talelegge promosse dal sito: www.operadellavita.it / indirizzo: [email protected] e siti affini (www.coordinamentofamiglietrentine.it;www.gwnblog.lanuovabq.it; www.lamanifpourtous.it; www.libertaepersona.org; www.notizieprovita.it). Non facciamo distinzioni di “appartenenza” in

“Chiesa viva” *** Febbraio 2016 17

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18 “Chiesa viva” *** Febbraio 2016

privata del tiranno, perché i malvagi si riterrebbero auto-rizzati a uccidere i re non tiranni, severi difensori dellagiustizia, (…) contro i tiranni eccessivi e insopportabilisi può agire solo in virtù di una pubblica autorità»17.Il problema del tirannicidio è stato trattato sino ai nostrigiorni. Nel XIX sec. da Leone XIII, nel XX sec. da PioXI e nel sec. XXI da vari teologi o storici qualificati. Leone XIII, nell’Enciclica Diuturnum illud del 1881, in-segna che quando l’ordine del principe è contrario al dirit-to naturale e divino, «obbedire sarebbe criminale».Pio XI, nell’Enciclica Firmissimam constantiam del1937, ricorda all’Episcopato messicano che «se i potericostituiti attaccano apertamente la giustizia (…), non sivede nessuna ragione di rimproverare i cittadini, che siuniscono per la loro difesa e a salvaguardia della nazio-ne», ossia è lecita una resistenza attiva che usi mezzi le-citi, escluso il clero e le associazioni direttamente manda-tarie del clero, quali l’Azione Cattolica.Padre Reginaldo Pizzorni scrive: «Quando la legge in-giusta cerca di imporsi con la violenza e con la forza, èlecito ai cittadini organizzarsi e armarsi, opporre laforza alla forza»18 e continua: «il diritto di resistenza ègeneralmente ammesso, e, da S. Tommaso in poi, salvorare eccezioni, è stato ammesso anche da tutti i teologicome “ultima ratio”, come ultimo ed estremo rimedio,quando tutti gli altri mezzi previsti non sono possibili o sisono dimostrati insufficienti”19.

“Il cristiano non deve sempre tirarsi indietro, far laparte del moderato, del perennemente condannato allaperplessità, all’astensione e all’impotenza, lasciando cosìpraticamente le fila del movimento della storia in mano acoloro che sono meno dotati di scrupoli; il cristiano,quindi, non deve rifiutare di usare la forza giusta,quando sia necessario in modo assoluto”20.

GENDER =MODERNISMO VISSUTO

La teoria gender è l’ultima conclusione pratica della fi-losofia postmoderna e della teologia modernista.Bisogna, perciò, guardarsi dal non parlare più di moderni-smo, degli errori del Vaticano II, del Novus Ordo Mis-sae per occuparsi solo del gender, quasi questo fosse l’uni-co problema più grave ed attuale. Sarebbe distogliere lanostra attenzione dall’origine filosofica/teologica deimali morali che ci affliggono e fare il gioco dei nemicidella Chiesa.

17 C. Giacon, La seconda scolastica. I grandi commentatori di S. Tomma-so,Milano, Bocca, 1944, pag. 98.18 Diritto naturale e diritto positivo in S. Tommaso, Bologna, ESD, 2000,p. 360.19 Ibidem, p. 361.20 Ibidem, p. 369.

Chi era realmente Don Luigi villa?dott. Franco Adessa (pp. 96 - Euro 8) NOVITÀ

Questa nuova edizione della breve biografia: “Chi è Don Luigi Villa”, da noipubblicata nel 2011, non solo contiene un aggiornamento e un completamentodella biografia, ma ha un nuovo titolo che esprime una domanda ben precisa:“Chi era realmente Don Luigi Villa?”.Nella prima pagina, riportiamo le parole di Papa Pio XII il quale, dopo aver con-cesso un mandato papale a Don Luigi Villa, per l’incarico ricevuto da PadrePio, e trasmesse le relative condizioni al suo pro-segretario di Stato, card. Dome-nico Tardini, aggiunse: «Dica anche a Mons. Bosio che è la prima volta, nellastoria della Chiesa, che viene affidato ad un giovane Sacerdote un simile in-carico... e gli dica anche... che è l’ultima!».Dunque, Don Luigi Villa – nelle parole di Pio XII – sarà l’unico Sacerdote dellastoria passata, presente e futura della Chiesa ad aver ricevuto l’incarico di “difen-dere la Chiesa di Cristo dall’opera della Massoneria ecclesiatica”, e questo èaccaduto nel periodo del regno dell’Anticristo.Nelle ultime pagine, dopo aver testimoniato colloqui ed esperienze, vissute perso-nalmente, nei lunghi anni di collaborazione con Don Villa, ci poniamo nuova-mente la domanda: «Chi era realmente Don Luigi Villa?».Fino ad oggi, ho trovato solo questa risposta: Per volontà di Dio, Don Luigi Vil-la è stato l’ARTEFICE DELLA PRIMA COPPA DELL’IRA DI DIO.

Per richieste, rivolgersi a: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà – Via G. Galilei, 121 - 25123 BresciaTel. e Fax. 030. 37.00.00.3 - C.C.P. n° 11193257 – E-mail: [email protected]

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Di conseguenza, i nemici dellaChiesa si deliziano del suo ponti-ficato, esaltandolo più di quantoabbiano fatto con tutti i suoi prede-cessori. Si tratta di una situazioneinsostenibile che non ha egualinella storia della Chiesa. (...)È con non poca trepidazione e conrispetto filiale, consci di agire sottolo sguardo di Dio Onnipotente checi giudicherà tutti nel Giorno delGiudizio, che imploriamo rispet-tosamente Sua Santità di cambia-re rotta per il bene della Chiesa ela salvezza delle anime. Altrimen-ti, non sarebbe forse meglio perLei rinunciare all’ufficio Petrino,piuttosto che persistere su quelloche minaccia di diventare uncompromesso catastrofico perl’integrità stessa della ChiesaCattolica? (...)

Maria, Aiuto dei Cristiani, prega per noi!

S anto Padre, (...) Un numerocrescente di Cattolici, tra iquali anche diversi cardi-

nali e vescovi, cominciano a rico-noscere che il suo pontificato, an-ch’esso il risultato di un’elezioneinaspettata, è parimenti causa digrave danno per la Chiesa Catto-lica.È diventato ormai impossibile ne-gare il fatto che Lei, Santità, non èin possesso delle capacità o dellavolontà di compiere ciò che è in-vece dovere di ogni Papa – secon-do le parole del suo predecessore –«Egli deve… vincolare costante-mente se stesso e la Chiesa all’ob-bedienza verso la Parola di Dio, difronte a tutti i tentativi di adatta-mento e di annacquamento, comedi fronte ad ogni opportunismo».

Purtroppo, come dimostra il Libello allegato a questa no-stra Petizione, Lei ha dimostrato più di una voltaun’aperta ed allarmante ostilità nei confronti degli in-segnamenti, della disciplina e delle consuetudini tradi-zionali della Chiesa Cattolica, così come dei fedeli checercano di difenderli, preoccupandosi invece di questionisociali e politiche che esulano e trascendono dalle compe-tenze di un Pontefice di Santa Romana Chiesa.

“Chiesa viva” *** Febbraio 2016 19

Francesco “vescovo di Roma”.

1

LETTERA APERTAa Papa Francesco

La Rivista americana “The Remnant”implora Papa Francesco di cambiare rotta,

oppure di rinunciare all’ufficio Petrino

(Il testo che pubblichiamo è un ampio estratto dell’articolo).

I vostri sudditi in Cristo:Christopher A. Ferrara, Michael J. Matt, Dr. John Rao, ProfessorBrian McCall, Judge Andrew P. Napolitano, Elizabeth Yore, TimothyCullen, Chris Jackson, Michael Lofton, Father Celatus, Connie Ba-gnoli, Susan Claire Potts, Robert Siscoe.

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20 “Chiesa viva” *** Febbraio 2016

LIBELLONel giorno del suo insediamento sulla Cattedra di Pietro, ilsuo predecessore Benedetto XVI aveva ricordato a tutti ifedeli Cattolici che «Il Papa non è un sovrano assoluto,il cui pensare e volere sono legge. Al contrario: il mini-stero del Papa è garanzia dell’obbedienza verso Cristoe verso la Sua Parola». (...)Fino ad oggi, Santo Padre, i suoi comportamenti e le sueparole ci costringono a dichiarare pubblicamente il suofallimento nel rispettare la natura dell’ufficio Petrino,di cui Lei ha abusato in modo del tutto senza preceden-

ti nella storia della Chiesa.Ci troviamo pertanto costrettiad esporre a Sua Santità lepiù serie preoccupazioni cheallarmano così tanti fedeli,appartenenti ad ogni rango eposizione nella Chiesa, e checostituiscono le motivazionidi questa nostra supplica.

1.1. Invece del costante inse-gnamento della Chiesa sullaparola di Dio, Lei ha conti-nuamente proclamato leproprie idee durante molte-plici omelie, conferenzestampa, dichiarazioni improv-visate, interviste a giornalisti,discorsi di varia specie e let-ture idiosincratiche dellaScrittura.Queste idee, che spazianodall’essere inquietanti fino al-la palese eterodossia, sonoperfettamente rappresentateda quel che è un po’ il suomanifesto personale, l’enci-

clica “Evangelii Gaudium”, un documento contenenteuna serie di pronunciamenti incredibili e che mai pri-ma d’ora un Pontefice Romano aveva osato affermare.

2.2. Invece di vincolare se stesso e la Chiesa all’obbedien-za verso la parola di Dio, Lei ha ripetutamente depreca-to tradizioni apostoliche ed ecclesiastiche, assieme ai fe-deli che le difendono. Anche qui, la “Evangelii Gau-dium” riassume perfettamente il suo pensiero: «Più dellapaura di sbagliare spero che ci muova la paura di rin-chiuderci nelle strutture che ci danno una falsa prote-zione, nelle norme che ci trasformano in giudici impla-cabili, nelle abitudini in cui ci sentiamo tranquilli, men-tre fuori c’è una moltitudine affamata e Gesù ci ripete sen-za sosta: “Voi stessi date loro da mangiare” (Mc 6, 37)».Una mente Cattolica fatica a non rimanere esterrefatta di-nanzi ad un Pontefice di Santa Romana Chiesa che irri-de la costituzione, le dottrine e le consuetudini stessedella Chiesa Cattolica, definendole mere “strutture”,

“norme” e “abitudini” che priverebbero i fedeli del pro-prio cibo spirituale, lasciandoli morire al di fuori delle por-te della Chiesa.Lei ha osato affermare tutto ciò in merito a quella stessaChiesa che ha costruito e trasformato intere civiltà, che haallevato e nutrito innumerevoli santi, ordini religiosi, vo-cazioni sacerdotali e religiose, istituti di carità per la sal-vezza delle anime, oltre ad un numero incomparabile diopere di misericordia corporale.Allo stesso tempo, Lei ha spesso deriso quei fedeli che di-fendono le tradizioni della Chiesa, tanto da spingere un os-servatore a stilare un “Piccolo Libro degli insulti” da Leirivolti ad alcuni suoi sottoposti – un comportamento deltutto senza precedenti per un Papa. Tra gli epiteti da Lei lanciati con un abbandono quasisconsiderato contro diversi cattolici osservanti, vi sono ter-mini come: “fondamentalisti”, “Farisei”, “Pelagiani”,“trionfalisti”, “Gnostici”, “nostalgici”, “Cristiani su-perficiali”, “banda degli scelti”, “pavoni”, “moralistipedanti”, “uniformisti”, “orgogliosi, autosufficienti”,“intellettuali aristocratici”, “cristiani pipistrelli chepreferiscono le ombre alla luce della presenza del Si-gnore,” e così via.Eppure, dalle sue labbra, Santo Padre, non è uscita nem-meno una parola di biasimo o di attacco contro tutti inemici delle dottrine della Fede, né per i deviati sessua-li che infestano la gerarchia ecclesiastica di oggi. Alcontrario, lei ha dichiarato “chi sono io per giudicare?”in merito agli “omosessuali” nel clero, in particolare quelfamigerato prelato da Lei stesso nominato direttore dellaDomus Santa Marthae e che dimostra di avere una di-sgustosa familiarità con la sua persona.Lei ha concesso udienze, largamente pubblicizzate, a de-viati sessuali, inclusi transessuali ed omosessuali, organiz-zando tali incontri personalmente via telefono. Lei ha ria-bilitato, e persino ricompensato con nomine prestigiose,alcuni teologi della liberazione, precedentemente sospesi escomunicati.L’“Evangelii Gaudium” riassume perfettamente tuttoil disprezzo – che non ha precedenti negli annali del papa-to – da Lei dimostrato nei confronti dei difensori dellarettitudine dottrinale e liturgica. (...)In quello che è forse il suo insulto più grave nei confrontidei fedeli, la “Evangelii Gaudium” denuncia i cattolicitradizionalisti in quanto afflitti da quello che, secondo Lei,sarebbe un “neopelagianesimo autoreferenziale e pro-meteico”. Presumendo di conoscere la loro disposizioneinteriore, Lei afferma che questi cattolici “si sentono su-periori agli altri perché osservano determinate norme operché sono irremovibilmente fedeli ad un certo stilecattolico proprio del passato” – come se la nostra santaReligione fosse fatta di “norme” e di “stili” che possonopassare di moda, come un vestito o un cappello.Lei è arrivato persino ad irridere “una presunta sicurezzadottrinale o disciplinare che dà luogo ad un elitarismonarcisista e autoritario, dove invece di evangelizzare sianalizzano e si classificano gli altri…”.Per amore della verità e della giustizia, Santo Padre, nonpossiamo non farLe notare che Lei stesso sembra aver

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“Chiesa viva” *** Febbraio 2016 21

passato molto del suo tempo ad analizzare, classificareed in effetti giudicare gli altri – con crescente smarri-mento ed imbarazzo da parte dei suoi sottoposti, che mai,prima d’ora, avevano veduto un simile comportamento daparte di un Pontefice Romano.Purtroppo, questo suo comportamento non sembra atte-nuarsi.

Di recente, durante un convegno sulla formazione sacerdo-tale, Lei ha affermato – scatenando le risate del pubblico –di avere “paura dei preti rigidi… meglio tenerli lonta-no, ti mordono!”.Che scopo può avere una simile retorica se non quello diumiliare e marginalizzare tutti quei sacerdoti che ancorahanno il coraggio di difendere gli insegnamenti impo-polari della Chiesa, senza scendere a compromessi conun mondo che ha dichiarato guerra a Dio e alla Sualegge?Non è certo un caso se i mass media stanno celebrando ilSuo pontificato!Ma più che a parole, Santo Padre, Lei ha orchestrato unapersecuzione ben precisa contro tutti quegli Ordini religio-si che stanno cercando di difendere e restaurare l’ortodos-sia, la sobria pietà, la vita interiore e la tradizione liturgica.(...)Su suo ordine specifico, il prospero Ordine dei FratiFrancescani dell’Immacolata è stato letteralmente di-strutto sulla base di ciò che il suo commissario apostolico(in seguito morto d’infarto) aveva definito “una derivadecisamente tradizionalista”. (...)Vogliamo ricordare inoltre che, dopo lunghi anni di indagi-ni sotto la sua supervisione, la Conferenza delle Superio-re Religiose degli Stati Uniti è stata blandamente ripresae non le è stata inflitta alcuna sanzione disciplinare, mal-grado il suo costante sostegno all’aborto, all’eutanasiae al matrimonio “omosessuale”. (...)

3.3. Continuando nella sua sistematica denigrazione delladottrina e della disciplina tradizionali della Chiesa, oltreche di coloro che la difendono, Lei ha presieduto e con-trollato un “Sinodo sulla Famiglia” che si è ben prestorivelato essere un chiaro tentativo di annacquare eadattare l’infallibile insegnamento della Chiesa in temadi matrimonio, procreazione e sessualità, al fine di acco-modare lo spirito ribelle della nostra epoca e l’immoralitàche quest’ultimo ha ingenerato in tutta la nostra civiltà po-st-Cristiana.In nome della “misericordia”, i vari prelati progressistiche dominano il suo circolo di consiglieri – tra i quali an-noveriamo il famigerato Cardinale Kasper, le cui opi-nioni e tesi Lei è andato promuovendo sin dall’iniezio delsuo pontificato – proclamano adesso una falsa distinzio-ne tra dottrina e pratica pastorale, in realtà intrinseca-mente collegata alla prima, come se la Chiesa potesse atutti gli effetti proibire un comportamento immorale in li-nea di principio, accettandolo però nella pratica. Come hadichiarato un importante cardinale: «è una forma di ere-sia, una pericolosa patologia schizofrenica». (...)Durante la prima sessione del Sinodo, nel 2014, prima an-

cora che venisse letta dai Padri Sinodali, Lei ha personal-mente approvato – per poi farla pubblicare – la cosiddetta“relatio post disceptationem” che non era stata approvatada nessuno dei Padri del Sinodo e che a tutti gli effetti erastata scritta in anticipo, e quindi non rappresentava nem-meno lontanamente il loro consenso.Questo scandaloso documento chiedeva l’abbandono delladisciplina tradizionale della Chiesa in merito ai divorziatie risposati a favore di un approccio “caso per caso”, eduna “valutazione” dell’“orientamento” omosessuale.Un coraggioso prelato ha definito quel documento: «Unamacchia nera che ha macchiato l’onore della Sede Apo-stolica». (...)Infine, Lei ha ordinato che quello stesso documento venis-se distribuito a tutti i vescovi del mondo, assieme ai tre pa-ragrafi della “relatio finale” che non avevano ricevuto lamaggioranza dei voti, ma che Lei ha fatto includere lostesso, dopo aver “strappato il libro delle regole” di unSinodo che è stato manipolato sin dall’inizio per rag-giungere un obiettivo predeterminato, ma che – grazie aDio – non ha avuto il risultatosperato. Durante la seconda sessionedel Sinodo, nel 2015, Lei haimposto che tutte le deliberesi basassero sull’Instrumen-tum Laboris, un documentocosì eterodosso da essere statodenunciato da una coalizioneinternazionale di sacerdoti elaici in quanto «vera e pro-pria minaccia nei confrontidell’intera struttura dell’in-segnamento Cattolico sulmatrimonio, la famiglia e lasessualità umana».Quando anche quel documen-to è stato giustamente respintodalla maggioranza del Sinodoe rimpiazzato, all’ultimo mi-nuto, da un documento dicompromesso, Lei stesso hacondannato quei Padri Sino-dali che hanno difeso la co-stante disciplina sacramen-tale della Chiesa!Nella sua evidente determina-zione nel far sì che la Chiesa accolga i fedeli divorziati chesi risposano civilmente (persone che lei definisce inespli-cabilmente “i poveri”) poco prima del Sinodo 2015, Leiha concepito in gran segreto, e senza consultarsi con nes-sun dicastero competente in Vaticano, un improvviso edrastico “snellimento” del processi canonici di annulla-mento.Un canonista di fama internazionale l’ha descritto come«un modo per introdurre una specie di divorzio cattoli-co senza colpa».

(continua)

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22 “Chiesa viva” *** Febbraio 2016

del Cardinale José Maria Caro y Rodriguezex Arcivescovo di Santiago - Cile

Conoscere la Massoneria

AZIONE MASSONICA CONTRO LA CHIESA CATTOLICA IN BELGIO

Delle attività massoniche contro la Chiesa in Belgio, iotrovo manifestazioni, in ogni pagina, dell’opera “LaMaconnerie Belge” di Maillie.Il programma anti-cristiano è lo stesso ovunque, ma inBelgio sembra essere stato un tentativo ancor più gran-de, per la ragione che non è stato ancora in grado diprendere possesso del potere dello Stato in modo defi-nitivo.Nel 1854, in un festival che era stato celebrato in obbe-dienza al Grande Oriente, il Fratello Bourland, Gran-de Oratore disse, tra le altre cose: «Io affermo che noiabbiamo il diritto e il dovere di occuparci della que-stione religiosa dei conventi, per attaccarli in mododiretto, per sradicarli; sarà necessario per l’interanazione portare questa questione alla giustizia, an-che se dovrà impiegare la forza, per essere liberatada questo lebbrosario»1.Nel 1864, alla celebrazione del solstizio d'inverno, ilFratello Van Humbeck che divenne Gran Maestro nel1869, in un discorso disse: «Sì, vi è un cadavere pu-trefatto che corrompe il mondo, che ostruisce ilcammino verso il progresso: questo cadavere delpassato, per chiamarlo semplicemente col suo nomesenza parafrasi, è il Cattolicesimo... Oggi, abbiamoguardato questo cadavere diritto in volto. E se nonl’abbiamo ancora gettato nella tomba, almeno l’ab-biamo esposto, in modo che il popolo possa essere piùconsapevole della sua esistenza».Nel 1875, il Fratello Opatat Scailquin, nel brindisi alnuovo Gran Maestro, rilanciò l’assalto ai conventi,usando la nota formula: «Alla incessante e sanguino-sa battaglia contro quei centri di ignoranza e di ab-brutimento, che si diffondono come lebbrosari sututta la superficie della nazione, guerra contro iconventi!».Il Sig. Sluys, delegato del Belgio, al Congresso Masso-nico di Parigi nel 1900, nel corso di una sessione disse:«In Belgio e in Francia è necessario che noi com-prendiamo chiaramente che il nemico più terribiledel popolo è il clericalismo, e se non viene distrutto

alle sue veri fonti, la soluzione della questione socialeè impossibile. È un imperativo, quindi, combatterloincessantemente e ovunque»2.Nel 1879, la Legge dell’insegnamento ateo e anti-cri-stiano per il quale la Massoneria aveva combattuto inpassato fu approvata, e questa era considerata il primopasso, per il quale – secondo il Fratello Lynen all’in-contro del Grande Oriente – la Massoneria aveva fattouno sforzo immenso per unire in un singolo gruppo, in-torno ad un unico programma, tutte le forze del libera-lismo del Belgio. La maggioranza della Nazionechiamò questa legge: la “Legge della disgrazia”.Per aver successo nella politica di confisca delle pro-prietà della Chiesa, le logge concordarono di fare in-chieste secondo una formula introdotta nel 1902. Nel1905, Le Courrier de Bruxelles, che pubblicò i risul-tati delle inchieste, diede i dettagli del modo con qualequeste erano state condotte.Se fino ad allora la Massoneria non riuscì ad infliggeremaggiori danni alla Chiesa in Belgio, fu solo per losforzo eroico col quale i cattolici del Belgio avevanodifeso la loro Religione.

Card. José Maria Caro y Rodriguez,Primo Cardinale di Santiago, Cile (1939-1958).

1 Cfr. La Franc-Maconnerie Belge, 68.2 Cfr. La Franc-Maconnerie Belge, 93.

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“Chiesa viva” *** Febbraio 2016 23

LEGGE MANCINO N. 122. Cometrasformare l’Italia in un grandecampo di concentramentoCarlo Alberto Agnoli

“Decreto-Legge”, volgarmente no-to come “Decreto anti-naziskin”,la “Legge Mancino” n. 122, ema-nata il 26 aprile 1993 sotto il titolo:“Misure urgenti in materia di di-scriminazione razziale etnica ereligiosa” ha una ben più vastaportata. Secondo il mensile ebraico di-sinformazione “Shalom” (n. 4 del30 aprile 1993), si deve al deputatorepubblicano Enrico Modigliani,membro della comunità ebraicaromana, la principale “novità” delDecreto, e cioè che il “Decreto-Mancino” estende il reato di “di-scriminazione” anche per solimotivi religiosi; il che non era con-tenuto nella precedente legge del1975, come pure nella convenzionedi New York.È un “Decreto-Legge”, quindi, chefu fatto digerire all’opinione pubbli-ca come antidoto alle varie violen-ze, ma questa legge infame ci po-ne di fronte a un ennesimo para-dosso della nostra Italia politica(anche democristiana!) che, nel no-me della tolleranza, vieta perfino didenunciare, per motivi etico-religio-si – e quindi non razziali! – quei pe-ricoli che provengono da una noncontrollata penetrazione di religioni,più o meno “sètte”, che tollerantinon sono!

SEGNALIAMO:

«Guardati dall’uomo cheha letto un solo libro».(S. Tommaso d’Aquino)

In Libreria

dell’8 marzo 2013. Inserita nell’allegato. Ciòconferma le sue opinioni. Con cura archivio isuoi allegati, quello passato, quello presente ei futuri. Inoltre la inserirò nella mia mailinglist, visto che abbiamo le stesse idee.Se avesse l’occasione di venire a … confor-memente ai miei impegni ministeriali – sonoun prete di S. Romana Chiesa – se ha piacere,Le farò visitare la Basilica… in tutti i suoi te-sori, gratuitamente.Cordiali saluti e buon apostolato, che oggi sifa soprattutto con internet e le mails.

(Don L.P.)

***

Illustrissime Curie diocesane,Vi giro, se non ne foste già in possesso, l’edi-zione speciale di “Chiesa viva” di Settembre2015, tutta dedicata alla Famiglia. Leggetelaattentamente. Ora si tratterà “solo” di sceglie-re esplicitamente se schierarsi con Satana ocon Gesù Cristo. A Voi la scelta e... le inevi-tabili conseguenze!Cordiali saluti

(Arch. G. Cominelli - Nuvolera, Brescia)

***

Caro Franco,di nuovo grazie un milione. Sono molto rico-noscente, non solo dei vostri sforzi incessanti,e generosità nel condividere tutte questeinformazioni con me, ma anche per l’altaqualità dei contenuti. Spero che sarete in grado di tradurre prestotutto questo sia in spagnolo che in inglese.Dio benedica il vostro lavoro ed i vostri colla-boratori. In Gesù e Maria

(Luis)

***

Caro Dottore, grazie.Che Dio benedica Lei, il suo gruppo e il suolavoro!!!

(Il suo amico dal Messico)

RAGAZZE e SIGNORINEin cerca vocazionale, se desiderate diventare

Religiose-Missionarie” – sia in terra di missione, sia restando in Italia –

per opere apostoliche, con la preghiera e il sacrificio,potete mettervi in contatto, scrivendo o telefonando a:

“ISTITUTO RELIGIOSO MISSIONARIO”Via Galileo Galilei, 121 - 25123 Brescia - Tel. e Fax: 030 3700003

Gentil.mo Ing. Franco Adessa, ringrazio Lei e tutta la sua redazione per lacortesia e disponibilità sempre da me graditae vi sono riconoscente per la spedizione deinumeri di “Chiesa viva”.Grazie per il lavoro coraggioso che svolgete,nel fare trionfare la Verità e Cristo, soprattut-to oggi che tutti i media, asserviti come sonoai poteri della ebraico-massoneria, non solofanno assolutamente silenzio sulla Verità, unsilenzio colpevolissimo, ma con la loro astutae machiavellica disinformazione, scambianoil male per il bene e il bene per bigottismo efariseismo. Sono già immerso nella lettura.Grazie ancora e che Dio vi sia sempre vicino.

(Alberto e Carlo Pitaffi)

***

Saluti, la mia più profonda gratitudine va alDott. Adessa. Grazie per il vostro lavoro coraggioso neldiffondere la verità sugli impostori che occu-pano il Vaticano dal 1958; senza dubbio uncompito verificatosi con molte difficoltà e pe-ricoli. Voi e i vostri cari siete nelle mie pre-ghiere. Possa Nostro Signore porre fine al re-gno dell’anticristo ...Il mio saluto fraterno a voi.

(Vincent)

***

Caro Franco,ti ringrazio per la bella telefonata di questasera. Inserisci per il momento la mia mail equella di questi amici nella tua mailing….Poi te ne manderò degli altri.Un abbraccio

(Carlo Cruciani - Marche)

***

Carissimo,non solo La ringrazio, ma le invio un allegatoche penso Le farà piacere ed il sito da cui ètratto. Mi è arrivato per posta la rivelazione

Lettere alla Direzione

Per richieste:

Editrice Civiltà

Via G. Galilei 121 - 25123 [email protected]

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2 Dichiarazione di un Alto Prelato«La crociata continua!»«Deus lo vult!»

5 Apocalisse di S. Giovanni (1)a cura di F. Adessa

9 Lettera aperta al Papada un ex membro della Curia Romana

12 Documenta Facta

14 Il segreto della tomba vuota di Padre Pio (53)a cura di F. A.

16 Teoria del gender e Modernismo (2)di Reginaldus

19 Lettera aperta a Papa Francesco (1)della Rivista “The Remnant”

22 Conoscere la Massoneria

23 Lettere alla Direzione - In Libreria

24 Conoscere il Comunismo

FEBBRAIO 2016

SOMMARIO N. 490

APOCALISSE

di S. Giovanni

SCHEMI DI PREDICAZIONE

Epistole e vangeliAnno C

di mons. Nicolino Sarale

(Dalla V Domenica di Quaresimaalla II Domenica dopo Pasqua)

LA GUERRA MONDIALELA RIVOLUZIONE LIBERALEE QUELLA BOLSCEVICA

Anche nella 5a Armata turca le perdi-te subite erano gravissime, ma la si-tuazione era completamente diversa; iComandanti, ai vari livelli, vivevanoin tenda a ridosso delle prime linee,che peraltro erano presidiate da unminimo di truppe, impiegate soltantoper l’osservazione e l’allarme. Il gros-so era dislocato sui rovesci della di-spluviale della penisola, al sicuro dalfuoco delle artiglierie navali nemiche,pronto a intervenire, su ordine, tempe-stivamente, nei tratti di fronte minac-ciati da un attacco alleato.I rifornimenti, anche se dovevano es-sere eseguiti di notte, erano regolari eadeguati alle esigenze, così pure losgombero di feriti e ammalati; anchel’aria, per le brezze provenienti dalmar di Marmara, era più respirabile. Il 20 maggio, dopo uno sfortunatocontrattacco turco, quasi contempora-neamente, sventolarono bandierebianche con la croce e la mezzalunarossa; si addivenne a un temporaneoarmistizio, che, nelle trattative fu fis-sato per il 24 maggio, per la durata di9 ore, allo scopo di sgomberare ilcampo di battaglia dai cumuli di ca-daveri che rendevano impossibile lavita ai vivi di ogni schieramento.Quando al mattino le delegazioni av-versarie iniziarono sotto la pioggia leoperazioni di bonifica, si trovarono difronte a uno spettacolo indescrivibile,spaventoso: i morti coprivano ettari diterreno, nei canaloni si accatastavanomigliaia di cadaveri, un capitano tur-co, rivolto all’avversario esclamò:«Di fronte a questo spettacolo anchel’uomo più mansueto si sente un sel-vaggio e il più selvaggio non può farea meno di piangere»!5Il 6 agosto, gli alleati iniziarono unanuova e “decisiva” offensiva generaleeffettuando uno sbarco, a nord, nellabaia di Suvla del IX Corpo d’Armatabritannico (circa 25.000 uomini), perraggiungere la displuviale della peni-

sola, e isolare tutte le difese turche; losbarco riuscì, dopo quattro giorni didurissimi e sanguinosi combattimenti,gli inglesi quasi raggiunsero l’obietti-vo ad Anafarta; ma la disperata difesae reazione delle ultime esigue forzeturche li costrinse alla ritirata; nellefanterie alleate venne meno la volontàdi avanzare e di combattere … un uf-ficiale di stato maggiore che andò aconstatare la situazione sul fronte del-la 53a divisione inglese, trovò le trin-cee poco profonde e male organizzate… e … nessuno faceva niente per mi-gliorare le posizioni!.. I soldati eranotraumatizzati, svuotati, privi di vo-lontà, rassegnati all’inedia. La spedi-zione dell’Intesa aveva prodotto il suomassimo sforzo e, nonostante l’enor-me superiorità di forze e di appoggiodelle artiglierie navali, non era riusci-ta a sconfiggere la 5a Armata turca.Sul campo di battaglia, iniziò la sta-gnazione e la monotonia di sopravvi-venza della guerra di trincea. Il co-mandante del Corpo alleato, Sir Ha-milton, fu sostituito con il Gen. Mon-ro. Questi, presa conoscenza della si-tuazione delle truppe, ormai incapacidi affrontare qualsiasi operazione of-fensiva, fu necessariamente obbligatoa considerare un reimbarco e una riti-rata di tutto il Corpo di spedizione al-leato. Il 27 novembre si scatenò unaspaventosa tempesta sul mare seguitada piogge torrenziali.L’eccezionale mareggiata distrussetutti i pontili di sbarco, devastò lespiagge, tende, baracche, depositi dirifornimenti di viveri, munizioni, po-

a cura del Gen. Enrico Borgenni

Conoscere il Comunismosti di medicazione, tutto, anche uomi-ni, furono risucchiati dalle onde, men-tre dai canaloni sovrastanti, improvvi-si torrenti in piena riversavano con leacque, fango, cadaveri di caduti e diannegati!... Nelle trincee allagate, tur-chi e britannici annegarono, coloroche fecero in tempo a uscirne fuori, siaggiravano intorpiditi dal freddo nelleuniformi bagnate in un terreno tra-sformato in una palude, infida, per iprofondi crateri delle esplosioni colmid’acqua nei quali era facile cadere enon riuscire a rialzarsi. Qualsiasi ideadi combattimento svanì nell’istintocomune del “si salvi chi può”!..

5 R. Rhodes James, “Gallipoli”, Edizione Sansoni1968, p. 255.

(continua)Vladimir Uljanov (Lenin).

24 “Chiesa viva” *** Febbraio 2016