Bollettino Salesiano - Novembre 1893biesseonline.sdb.org/1893/189311.pdf · Dato a Roma, presso S....

19
ANNOXVII . -N.11 . Esceunavoltaalmese . NOVEMBRE1893 . BOLLETTINO SALESIANO DIREZIONEnell'OratorioSalesiano - ViaCottolengo,N.32,TORINO SOMMARIO . UNA LETTERADEL S . PADRE LEONEXIII alSac .Mi- cheleRua,RettorMaggioredellaPiaSocietàSale- siana . Altropreziosodocumento . UnnuovodrappellodiMissionariSalesiani . Amicichenonsidebbonodimenticare . INGHILTERRA- ISalesianidiD .BoscoaLondra . SPAGNA - UnanuovaCasaaRialp . NOTIZIEDEINOSTRIMISSIONARI : -DallaColombia, Patagonia,Equatore,TerradelFuocoedArgentina . GraziediMariaAusiliatrice . Notizievarie . L'adorazionequotidianauniversaleaGesùSacramen- tato . BIBLIOGRAFIA : Dante,TassoedAriosto . Cooperatoridefunti . UNALETTERADELS .PADRELEONEXIII ALSACERDOTEMICHELERUARETTORMAGGIOREDELLAPIASOCIETÀSALESIANA . Conl'animaricolmadisantaesultanzaversoilSignoreedigratitudineversoilGran Pontefice,cheguidainmezzoaiturbinidelnostrosecololamisticanavicelladiPietro,an- nunziamoainostribenemeritiCooperatoriezelantiCooperatrici,comeilS .PadreLeoneXIIIsi degnò,pertrattodisuasquisitabontàversodinoieversol'umilenostraPiaSocietà,d'inviare unapreziosaLetteracheoggiabbiamol'onoredipubblicare . Equestalaprimavoltache,dopolamortedelveneratonostroFondatoreD .Bosco,il SantoPadre,indirizzandocil'amorevolesuaparola,larendepiùpreziosadall'augustasuafirma .Per questomotivoancoralanostrariconoscenzanonavràconfine,comesaràeternofranoiilri- cordodellapaternaapprovazionediquelpocochesifadanoiconl'aiutodiDio . EcomeD .Boscocisolevaraccomandare,ecenedavasolenniesempi,cheriguardassimo nelPapalanostraGuidael'InfallibileMaestro,cosìleparolediLeoneXIIIdevonomettere nelcuoredituttiinostriCooperatoriconfortoecertezzacheDioèconnoi,echebenedicele umilinostreimprese .-Grazie,oSantoPadre! DioascoltilenostrepreghiereequellechesifannodatuttoilmondoperVoi ;edil VostroPontificato,giàcosìglorioso,passeràallefuturegenerazioniincoronatodioperesante, digenerosefatiche,edisplendidifruttiperlagloriadiDioeperlasalutedeipopoli . W .LEONEXIII!W . ILPAPA!

Transcript of Bollettino Salesiano - Novembre 1893biesseonline.sdb.org/1893/189311.pdf · Dato a Roma, presso S....

ANNO XVII . - N. 11 .

Esce una volta al mese .

NOVEMBRE 1893 .

BOLLETTINO SALESIANO

DIREZIONE nell'Oratorio Salesiano - Via Cottolengo, N. 32, TORINO

SOMMARIO.UNA LETTERA DEL S . PADRE LEONE XIII al Sac . Mi-

chele Rua, Rettor Maggiore della Pia Società Sale-siana .

Altro prezioso documento .Un nuovo drappello di Missionari Salesiani .Amici che non si debbono dimenticare .INGHILTERRA - I Salesiani di D. Bosco a Londra.

SPAGNA - Una nuova Casa a Rialp .NOTIZIE DEI NOSTRI MISSIONARI : -Dalla Colombia,

Patagonia, Equatore, Terra del Fuoco ed Argentina .Grazie di Maria Ausiliatrice .Notizie varie .L'adorazione quotidiana universale a Gesù Sacramen-tato .

BIBLIOGRAFIA : Dante, Tasso ed Ariosto .Cooperatori defunti .

UNA LETTERA DEL S. PADRE LEONE XIIIAL SACERDOTE MICHELE RUA RETTOR MAGGIORE DELLA PIA SOCIETÀ SALESIANA .

Con l'anima ricolma di santa esultanza verso il Signore e di gratitudine verso il GranPontefice, che guida in mezzo ai turbini del nostro secolo la mistica navicella di Pietro, an-nunziamo ai nostri benemeriti Cooperatori e zelanti Cooperatrici, come il S . Padre Leone XIII sidegnò, per tratto di sua squisita bontà verso di noi e verso l'umile nostra Pia Società, d'inviareuna preziosa Lettera che oggi abbiamo l' onore di pubblicare .

E questa la prima volta che, dopo la morte del venerato nostro Fondatore D . Bosco, ilSanto Padre, indirizzandoci l'amorevole sua parola, la rende più preziosa dall'augusta sua firma . Perquesto motivo ancora la nostra riconoscenza non avrà confine, come sarà eterno fra noi il ri-cordo della paterna approvazione di quel poco che si fa da noi con l'aiuto di Dio .

E come D. Bosco ci soleva raccomandare, e ce ne dava solenni esempi, che riguardassimonel Papa la nostra Guida e l' Infallibile Maestro, così le parole di Leone XIII devono metterenel cuore di tutti i nostri Cooperatori conforto e certezza che Dio è con noi, e che benedice leumili nostre imprese . - Grazie, o Santo Padre !

Dio ascolti le nostre preghiere e quelle che si fanno da tutto il mondo per Voi ; ed ilVostro Pontificato, già così glorioso, passerà alle future generazioni incoronato di opere sante,di generose fatiche, e di splendidi frutti per la gloria di Dio e per la salute dei popoli.

W . LEONE XIII ! W . IL PAPA !

MICHAËLI RUA SACERDOTIRECTORI MAJORI PIAE SOCIETATIS S . FRANCISCI SALESII

AUGUSTAM TAURINORUMLEO P.P.XIII

Dilecte Fili, Salutem et Apostolicam Benedictionem,

SOCIETATIVestrae, cujus tu, recenti epistola, et gratulantis pietatem exhibuistiet Deo laborantis renuntiasti progressus, perlibenter Nos paterni animi signi-fìcationem tribuimus . Magna quidem Deo habenda est laus, quo excitante etducente, insignis illo Sacerdos, vestrae auctor Farniliae, tara multa tamque utiliain eius nominis gloriam, in commoda iuventutis, in Salutem animarum molitusest feliciterque tota vita perfecit . Id vero maiore in dies cum gratia praestaridecet, eo quod eiusdem viri spiritus, in te atque in Societate universa integervigens, ad nova semper properet benefacta, quibus res sacra et civilis optimeadjuventur. Nosmetipsi, quantum vostro in hanc Apostolicam Sedem obsequiodelectemur et quantum operae vestrae conidamus, saepius patefecimus, maximequum alias vobis provincias inter exteras gentes pro auctoritate credidimus, adchristianam fidem itemque ad humanum culturn, ut instituistis alacres, addu-cendas .

De ceteris autem vestrorum officiorum partibus, praecipue Nos recreantuberes ii fructus, quos late habetis in iuventute excolenda ; dura quotidiepericula ingravescunt, quibus aetas credula et mollis miserrime cingitur etconflictatur. Quapropter illud etiam gratissimum est, ampiam vos domumin hac ipsa urbe, continentem aedi Sacro Cordi Jesu a vobis ipsis dicatae,nuperrime absolvisse, in qua liceat multos litteris et artificiis, et, quod caputest, religione et moribus recto probeque instruere . Huic igitur coopto etceteris consiliis laboribusque Societatis, omnis auspex et effector boni, adsitDeus et faveat : a quo Nos tibi in primis, dilette fili, atque sodalibus uni-versis, sacrisque Virginibus eiusdem Societatis, eisque cunctis qui vobiscumquoquo modo conferunt operam, Apostolicam benedictionem magna caritateimpertimus .

Datum Romae, apud S . Petram, die XVIII Septembris anno MDCCCXCIII,pontificatus Nostri sextodecimo.

LEO P .P. XIII .

Dato a Roma, presso S. Pietro, addì 18 Settembre 1893,decimosesto del Nostro Pontificato .

LEO P.P. XIII.

Diletto Figlio, Salute ed Apostolica Benedizione,

MANIFESTIAMO con assai piacere i sentimenti del paterno Nostro cuoreverso la vostra Società, di cui mi comunicasti testè con lettera, i pietosi ral-legramenti ed i progressi nelle fatiche per il Signore. Certamente hannosi arendere molte lodi a Dio, perchè sotto la sua ispirazione e consiglio, quell'insigneSacerdote, che fu il Fondatore della vostra famiglia, potè metter mano a cosìnumerose e tosi utili imprese per la gloria del suo nome, pel bene della gio-ventù, per la salute delle anime, e perseverando tutta la vita condurle felicementea termine . E poi bene che di giorno in giorno con maggior fervore ciò si faccia,perchè lo spirito di lui, mantenendosi intiero in Te ed in tutta la Società, con-tinui a produrre sempre nuovi frutti, onde mirabilmente s'avvantaggi la societàreligiosa e la civile . Noi stessi, quanto ci tornasse grato il vostro ossequio versoquesta Sede Apostolica e quanto confidassimo nell'opera vostra, più d'unavolta l'abbiamo dimostrato, specialmente quando vi affidammo di Nostra Au-torità altre provincie fra popoli lontani per guidarle, come avete di buona vogliaincominciato, alla conoscenza della fede e del retto vivere sociale . Fra tutte leopere vostre Ci è di sommo conforto il frutto abbondante che qua e là riportatenella educazione della gioventù, mentre ogni giorno più si fan gravi i pericoli,onde questa tenera ed inesperta età si circonda e combatte . Per la qual cosa Ciè di grande soddisfazione, che siasi testè condotta a termine in questa stessaRoma l'ampia casa, annessa al Tempio che voi dedicaste al Sacro Cuore, ovemolti si potranno santamente istruire ed educare alle lettere ed alle arti,e ciò che più Ci preme, alla religione ed ai buoni costumi .

Perciò, come quest'opera, così tutti i desiderii e fatiche della iutiera So-cietà, Dio, inspiratore e facitore d'ogni buona impresa, benedica e renda pro-spere, mentre da Lui con grande effusione di cuore invochiamo dapprima suTe, o diletto Figlio, e poi su tutti i Confratelli, sulle Sacre Vergini della me-desima Società e su tutti quelli che in qualunque nodo prestano l'opera loro,l'Apostolica Benedizione .

È questo la risposta che l'EminentissimoCardinale M. Rampolla, Segretario diStato di Sua Santità, per incarico avutonedal Papa, mandava all' Indirizzo speditoall' Augusto Vicario di Gesù Cristo dalCongresso Salesiano, tenutosi il settembrescorso in Valsalice, come già ricordammonell'ultimo numero del Bollettino : rispostaindirizzata all'amatissimo nostro Supe-riore D. Michele Rua, e che noi siamlieti di qui pubblicare per recarla a cono-scenza di tutti i Direttori Diocesani eDecurioni dei nostri benemeriti Coo-peratori. Eccola :

MoLTo REv. SIGNORE,

Mi recai a premura di presentare al S .Padre l' indirizzo con l' offerta per

l'Obolo di S. Pietro che i Direttori Dioce-sani dei Cooperatori della Pia Società diS. Francesco di Sales, riuniti in congres soa Valsalice, prima di separarsi, vollero perdi Lei mezzo far pervenire nelle augusteSue mani .

Tali sentimenti di devozione ed affetto fi-gliale tornarono oltremodo graditi al Vene-rando Gerarca, il quale, sempre prediligendol'opera fondata a gloria di Dio e della SuaChiesa dall'indimenticabile Sacerdote D . Bo-sco, mi diè il grato incarico di manifestarleanche una volta in tale occasione il Suo piùvivo gradimento, impartendo di tutto cuoreuna speciale Benedizione a Lei, benemeritoSuperiore Generale, ed ai singoli firmatariidell' accennato indirizzo .

Colgo in fine la nuova opportunità perconfermarle i sensi della mia più sincerastimaDi V. S.

Roma, 23 Settembre 1893 .Aff.moper servirla

M. Card . RAMPOLLA .

UN NUOVO DRAPPELLODI

Missionari Salesiani .

Nel Seminario delle nostre Mis-sioni in Valsalice presso Torino sista con fervore preparando un nuovodrappello di Missionari Salesiani perl'America, per l'Africa e per l'Asia .La funzione di partenza avrà luogonella Chiesa di Maria Ausiliatrice,il giorno 30 novembre, festa dell'Apo-stolo S . Andrea, alle 3 1/2 pom . Insiemecon questi Missionari partirà pure unbuon numero di Suore di Maria Ausi-liatrice, le quali sono un aiuto potentis-simo, anzi quasi indispensabile , perfare tra le donne e le fanciulle ciòche i Missionari fanno tra gli uominied i ragazzi .

Per dove siano destinati questi nuoviMissionari e per quali motivi siasiindotto il Successore di Don Bosco,il Sacerdote D. Michele Rua, ad al-lestire quest'altra spedizione in que-st' anno, è brevemente da lui espostonei sei numeri seguenti della circolareche in data 21 ottobre p. p. indiriz-zava a tutti i Cooperatori e le Coope-ratrici Salesiane1) L'anno scorso con la grazia del

Signore si aperse una Casa nel Mes-sico ; ma questa era assai piccola . Nelcorso dell'anno alcuni buoni Coope-ratori di colà provvidero terreno piùampio, fabbricarono per metà unacasa, che finita potrà contenere 500giovani. Ora si apriranno varii la-boratorii, e di quest' anno i giovanipotranno ascendere a circa 250 interni,senza calcolare gli esterni e l'oratoriofestivo ; il personale perciò di quellacasa va più che duplicato, sia perriguardo agli insegnanti ed assistenti,sia riguardo a' capi d'arte e coadiutori .

2) Mons . Lasagna, ritornato Vesco-vo questa primavera nell'Uruguay enel Brasile, diede impulso così gran-de a quelle missioni, che è necessario

ALTRO PREZIOSO DOCUMENTO

mandargli in aiuto buon numero dioperai evangelici . In particolare ini-ziò le missioni nello Stato di MattoGrosso, la parte forse più bisognosadel Brasile, e queste missioni bisognasostenerlo .

3) Nella Repubblica Argentina, lagrande crisi monetaria e le intestineguerre di quest'anno fan sì, che il nu-mero dei fanciulli abbandonati è du-plicato, ed è impossibile rimanereapatici a tanto strazio : si dovetteroingrandire le case per accettare unnumero più grande di derelitti, ed inconseguenza bisogna colà aumentareil numero dei preti, dei maestri, deisorveglianti.4) Mons . Cagliero l'anno scorso è

venuto espressamente in Europa percercare missionarii per la sua Pata-gonia : ora deve partire e condurrecon sè le reclute fatte . In quest'annoi nostri missionarii penetrarono finnel Chubut in Rawson, capoluogodella Patagonia Centrale ; là pure oc-corre aumentarne il numero e som-ministrar mezzi, di cui si trovanoaffatto sprovvisti .5) In Africa già da due anni si

lavora, specialmente in Orano nel-l'Algeria. Ora pare il tempo di darsiall'educazione diretta degli Arabi esi procurò per questo scopo casa ap-posita. Alcuni dei missionarii dellaspedizione che si prepara sono direttia quella volta . Un drappello pure diSuore di Maria Ausiliatrice si recheràa Mers-el-Kebir pure in Algeria chia-matevi per una numerosa colonia ingran parte di poveri Italiani .

6) In Palestina occorre rinforzareil personale colà già spedito, special-mente per quanto concerne i coadiu-tori, per la coltivazione della terrae per l'insegnamento pratico dell'agri-coltura ai ragazzi che la DivinaProvvidenza colà ci affida .

Per provvedere a tutte queste mis-sioni si richiede non solo un buonpersonale, ma ben anche spese gra-vissime ; ed il nostro amato Superiore

si raccomanda tanto tanto alla sempregenerosa carità dei buoni Cooperatori

e delle pie Cooperatrici Salesiane. -Chi non si commoverà, egli dice, al

vedere migliaia e migliaia di ragazziin paesi barbari correre la via dellaperdizione ? Al vedere tanti popoliche ancora seggono nelle tenebre enell' ombra di morte ? -Nei paesi dimissione si tratta di far conoscereper la prima volta Gesù Cristo, senzadel quale non vi è salute ; si trattadi gettare il primo seme del Vangelo,affinchè cresca in grand'albero, perraccogliere sotto l'ombra sua beneficale presenti e le future generazioni .Quando il padre e la madre, quandouna famiglia, quando una tribù ab-bia ricevuta la Religione cattolica,questa, come un prezioso retaggio,sarà per secoli e secoli tramandatadi padre in figlio, di famiglia in fa-miglia, di generazione in generazione ;ed allora quante anime si salveranno !Altrimenti quei popoli ed in presenteed in futuro continueranno a sederenell' ombra di morte e a cadere ir-reparabilmente nella notte eterna . Segli Apostoli, se i primi loro discepoli,se i Missionarii cattolici fin dai pri-mordii del Cristianesimo ed in appressonon avessero illuminati i nostri an-tenati, non è egli vero che noi saremmotuttavia pagani? Ed invece quanti mi-lioni d'anime si sono già salvate neitrascorsi secoli, e quante si salverannonei secoli venturi ! - In tanti paesisi tratta inoltre di soccorrere migliaia emigliaia di nostri connazionali, che,dispersi in quelle im mense lande del-l'America e d'altre regioni, si dimen-ticano di Dio e dell'avita Religione,perchè non trovano più un prete cheloro spezzi la parola di Dio e richiamialla memoria i doveri del cristiano . »

Don Rua da questi riflessi spintoe dalle esortazioni pubbliche e priva-te del Santo Padre Leone XIII, a-vendo, grazie a Dio, trovati parecchiindividui, zelanti della gloria di Dio

e pronti ed indonei ad intraprendere

le sacre spedizioni, li ha incorag-giati, secondo il consiglio del S. Padrestesso ; ed ora si appella al buon cuoredei Benemeriti Cooperatori e delleBenemerite Cooperatrici Salesiano,perchè vogliano aiutare questi valorosigiovani nell'assecondare la sperimenta-ta loro vocazione . E voi, o buoni Coo-peratori e pie Cooperatrici, e voi tutti,o lettori e lettrici, non lasciatevi sfug-gire questa nuova occasione di farvidel bene ; ma, persuasi di fare operasommamente accetta a Dio, trat-tandosi della salute delle anime, perle quali ha sacrificato l' Unigenitosuo Figliuolo : sommamente graditaal suo Vicario in terra, il quale piùvolte ha fatto sentire il desiderio chearrecassimo alle sacre missioni gliaiuti in uso nei primordii della Chiesa,quali sono la preghiera e l'elemosina :e sommamente vantaggiosa alle animevostre , perchè « animam salvasti ,animam tuam praedestinasti », chi aiutaa salvar anime, efficacemente contri-buisce a salvare la propria ; mostria-moci veramente generosi. Ed il buonDio, giusto rimuneratore di quantofacciamo per amor suo, saprà darceneadeguata ricompensa in questa e nel-l'altra vita .

AMICI CHE NON SI DEBBONO DIMENTICARE .

Qual gioia non fu per Noè, quando videla colomba che tornava nell'arca con

un ramo d'olivo in bocca . Portava l'an-nunzio che l'ira di Dio era tramontata . -Colombe celesti discendono ogni dì nelPurgatorio ad annunziare alle anime colàsofferenti la sospirata liberazione : sonogli Angeli di Dio che discendono a chia-mare all'eterna gloria quei fortunati spi-riti, pei quali già sono interamente sod-disfattii i debiti colla divina Giustizia . Ohistante bramato! Oh tempo d'ineffabilegioia! E chi potrà aflrettarlol

Siamo noi, o pietosi lettori, siamo noiche ancor viviamo sulla terra . Siamo noicolle nostre preghiere, colle elemosine e

con altre buone opere. E non ne abbianforse sacro dovere l E non ne abbiamodato solenne parola l Il letto di morte èpur sempre ed ovunque un teatro di grandipromesse : i moribondi ne sentono da tuttiche li circondano. Si promette memoriaimperitura, , suffragi d'ogni maniera . -« Non vi scorderemo giammai, metteremoin pratica i vostri consigli , penseremosempre a voi, vi suffragheremo con lamassima generosità, statevene sulla nostraparola ». E poi ?...indifferenza, dimenti-canza, e Dio non voglia anche di peggio ;l'amore alle ricchezze rende talvolta per-sin ingiusti e crudeli coloro stessi che neebbero lauta eredità .S. Monica morendo lungi dalla patria

diceva a suoi figli : « Poco mi curo delmio corpo, seppellitemi pure qua ; ma viraccomando per suffragi l'anima mia, spe-cialmente all'altare di Dio » . Altrettantoci dicono a noi, o benevoli lettori, leAnime sante del Purgatorio .

I più raccomandati .Ma tra tante anime che attendono i

suffragi vogliamo specialmente qui ricor-dare i nostri Salesiani, le Suore di MariaAusiliatrice, i Cooperatori e le Coopera-trici defunte. Sono anime, colle quali la-vorammo già per molti anni forse nel va-sto campo delle Opere Salesiane: animeunite a noi nella medesima missione ; è bengiusto che ora non siano dimenticate,mentre sospirano il celeste premio .

Coraggio adunque, o buoni Cooperatorie pie Cooperatrici, raddoppiamo ora ilnostro fervore e moltiplichiamo le operebuone in suffragio di tanta parte dellanostra Associazione. Queste care anime,così da noi beneficate, ne serberanno cer-tamente perenne memoria e ce ne implo-reranno da Dio ampia ricompensa . .

Mezzi di suffragio .La preghiera, la Messa, la Comunione,

le Indulgenze, la elemosina ed altre operedi carità e di religione sono i mezzi effi-cacissimi, coi quali possiamo recar sollievoe liberazione alle Anime del Purgatorio .

Tutti sanno e possono pregare ; e la pre-ghiera è un sacrificio lievissimo, anzi, seè ben fatta, è piena di dolcezza e soa-vità, e per le Anime del Purgatorio tornadi sommo refrigerio .Ma la preghiera non basta . Il paralitico

della probatica piscina diceva al Divin

Redentore, che non gli era mai capitato unuomo, il quale l'avesse gettato a tempo op-portuno in quelle vicine onde miracolose- Hominem non habeo! - esclamava com-mosso fino alle lacrime. Noi invece que-sto provvido liberatore l' abbiamo , ed èl'Uomo-Dio, il nostro Signor Gesù Cristostesso , che nella Messa e nella Comu-nione ponesi a nostra disposizione pernoi e pei nostri defunti .

Abbiamo inoltre le Indulgenze, l'ele-mosina ed altri mezzi copiosi, che la Chie-sa ci addita per suffragare le Anime delPurgatorio. Fa d' uopo quindi ravvivarela nostra pietà, e metterci di buon volereall'opera, memori dei doveri che abbiamoverso i defunti, dei dolori acerbi in cuigiacciono tante anime a Dio carissime edella ricompensa che noi avremo dallapotente e perenne loro riconoscenza .

L'Opera del Sacro Cuore di Gesù.

L'opera Salesiana, instituita nella Ba-silica del Sacro Cuore di Gesù in Roma,che offre in compenso agli oblatori lacelebrazione quotidiana perpetua di seiMesse, quante Anime avrà già liberatedalle pene del Purgatorio e quante neandrà suffragando ogni giorno ! Restanoquindi legate a quella santa Basilicacome tre grandi famiglie : la prima delleanime che furono già per tal modo li-berate ed ora godono la felicità eternain Cielo ; la seconda delle anime che o-gni giorno ricevono suffragi e sollievonel Purgatorio ; e la terza di coloro che,militanti ancora in terra, ricevono già ilfrutto di quelle sante Messe, che attira-no anche sopra i vivi copiose grazie ebenedizioni .Raccomandiamo quindi nuovamente

tale Opera allo zelo dei nostri Cooperatorie pie Cooperatrici. Nel fare il bene nonfermiamoci mai, ma andiamo sempre a-vanti con lena da Santi e ne avremo daDio i frutti meritati (1) .

(1) Per programmi, ricordi e quant'altro riguardal'opera del Sacro Cuore di Gesù, rivolgersi alR ettore della Basilica del Sacro Cuore di Gesù,Via Porta S . Lorenzo , Roma , od alla Direzionedel Bollettino Salesiano in Torino .

INGHILTERRA

I Salesiani di D . Bosco a Londra.

Ricaviamo dall' Italia Reale (1), questobreve articolo sulla nuova chiesa Salesianadi Londra :

Nel 1887 , così il benemerito giornale,due mesi prima della sua morte, Don Boscoinviava in Inghilterra alcuni dei suoi sa-cerdoti . Essi si stabilirono in un quartierepoverissimo del Popoloso sobborgo di Bat-tersea, dove una nobile e generosa signora,la contessa di Stackpoole, aveva fondataco' suoi danari la chiesa per la parrocchiadel Sacro Cuore di Gesù, che conta 20000anime, delle quali 2000 cattolici, la maggiorparte Irlandesi .

» La chiesa che trovarono i sacerdoti di DonBosco non era che una specie di tettoia dilegno e ferro , coperta da lastre di zincotutto dava segno di cosa provvisoria ; ep-perciò, dopo di aver tollerato molto al di làdei limiti ordinarii la durata di tal generedi costruzione, il Municipio di Londra do-vette per l'anno scorso prescriverne irrevo-cabilmente la distruzione .» Questa decisione, d'altronde preveduta e

perfettamente giusta , fu pel successore diD. Bosco, R . D . Michele Rua, come un ordinedella Provvidenza. Senza perdere un momento,egli diede ordine di edificare rapidamenteuna chiesa in pietre , abbastanza vasta peibisogni della popolazione cattolica e conve-niente anche per impressionare favorevol-mente ed attirare i protestanti stessi, speran-done i mezzi dalla pubblica carità, .

» La chiesa del S . Cuore di Gesù a Battersea(Londra), ora finita, realizza a meraviglia ildoppio fine di D . Rua . Lunga 42 metri su33 di larghezza., essa presenta un modello benriuscito di stile romanico di transizione, es-senzialmente religioso e capace di ricevereuna decorazione in armonia coll'assieme dellelinee. Un bel campanile elevandosi al disopra dell'atrio, concorre a dare all'edificioun carattere monumentale .

Il successore di D . Bosco, il Rev .mo Sig .D . Rua, e S . E. Mors. Cagliero, Vicario a-postolico della Patagonia, si sono recati aLondra pel 14 ottobre, giorno stabilito perla consacrazione della nuova chiesa .

(1) Questo benemerito giornale , che succedette inTorino all' Unità Cattolica, dopo che questa fu trasfe-rita a Firenze, è uno dei migliori giornali cattolicidella nostra Penisola . Va quindi raccomandato a trattie merita per ogni riguardo di essere largamente aiu-tato con generosi appoggi materiali e morali . Il soc-correre la stampa cattolica è diventato oggi un do-vere indispensabile .

» Un certo numero di benefattori di D . Bo-sco, recatisi colà dall' Italia, dalla Francia,dal Belgio e dall' Olanda prendono parte aquelle grandiose solennità salesiane .» È un nuovo passo che la Fede cattolica

fa nell'Inghilterra, chiamata già un tempol'Isola dei Santi. »

Le notizie avute in in seguito da Londra cidicono che le feste colà celebratesi per la con-sacrazione della nuova Chiesa Salesiana delSacro Cuore di Gesù, riuscirono, grazie a Dio,splendidamente e con universale soddisfazio-ne. Noi ne daremo dettagliata relazione nelprossimo Bollettino . Per ora ringraziamo com-mossi la Divina Provvidenza, che rese com-piuti i voti dei Salesiani e dei loro parrocchianidi Battersea. Nel prossimo inverno quei nostriconfratelli e loro buoni fedeli sentirannomeno crudelmente il freddo nel compiere idoveri religiosi, e godranno anch'essi di po-ter celebrare più decorosamente le sacre fun-zioni di nostra santa religione . Chiese sìf-fatte sono monumenti religiosi fecondi difrutti consolanti e continui . Ne vadano quindilieti e contenti quanti concorsero o vi con-correranno colla loro carità in così nobileimpresa .

SPAGNA

Una nuova Casa in Rialp .

Sono appena due lustri che l'Opera Sale-siana fu portata in Ispagna, ed è cosa benconsolante vederla anche là come il grano disenapa andar crescendo, e da tenero virgultofarsi albero che alto s'innalza verso il cieloe spande lunghi e vigorosi i suoi rami .Alla Casa di Utrera (collegio all' altezza

dei principali governativi della nazione) s'unìprima quella di Sarrià con umili principii ,che ben presto aumentarono tanto, da farneuno dei primi stabilimenti di educazione diCatalogna. A questa nel 1890 s' aggiunserole Scuole per esterni e l'Oratorio festivo diBarcellona, frequentatissimo di giovanetti .L'anno seguente (1891) si prese la direzionedella Colonia agricola di Gerona, la qualeda, piccola cascina ora è convertita in un im-portante stabilimento agricolo , con casanuova appositamente costretta sotto il mo-dello dell' arte e i dettami dell' agricoltura .Nel 1892 s'incominciò l'Oratorio di Santander,dove in poco tempo già si ammirano pro-gressi indicibili . E nello scorso anno scola-

stico in Siviglia, la bella patria del Murillo,s'aprì una nuova Casa con tali auspici e contanta benedizione di Dio, che in pochi mesigià si contano a 350 i giovanetti che fre-quentano le Scuole e l'Oratorio festivo .A queste fondazioni una settima doveva

aggiungersi in quest'anno e proprio nellabella cordigliera dei Pirenei . A Rialp, amenoed importante paese nella provincia di Le-rida, un buon Signore, certo Sempau Anto-nio, volendo dare un segno di sua affezioneverso il paese nativo, non seppe trovare o-pera migliore che d'impiantare ivi uno stabili-mento salesiano. A questo effetto regalò unabella e comoda casa nel suddetto Comune, epoi tanto si adoperò, che ora l'Istituto sale-siano può dirsi un fatto compiuto .

Prima di conchiudere le trattative si recòa visitare quella località l' Ispettore delleCase nostre di Spagna, il M. R. D . FilippoM. Rinaldi . Il suo viaggio da Barcellona aquell'alpestre paese ci si dice che fu qualeun trionfo. Da Tramps a Rialp egli passòper quattro villaggi , accolto in ciascuno diessi dalla popolazione festante ed ossequiatodalle Autorità . In Sort tutta la popolazionegli fu incontro e lo accolse con acclamazionenella piazza principale . Al suo ingresso inRialp le campane suonarono a festa, e tuttoil Consiglio Municipale ed i notabili delpaese, nei loro classici e pittoreschi costumi,coll' indispensabile fascia e berrettina cata-lana, preceduti dalla banda locale, andatagliincontro per buon tratto di strada, fra glievviva dell' intera popolazione, lo accompa-gnarono alla nuova casa preparata pei Sa-lesiani . Quindi passarono alla rettoria, dovead attendere per ossequiare D . Rinaldi sitrovavano radunati quindici alcaldes e rap-presentanti di varii Comuni della vallata .Non diremo poi delle gentilezze usate da

quel buon Parroco inverso di questo figlìodi D . Bosco. Egli si ebbe a grand'onore, perusar di una sua espressione, di ospitarloin casa sua e di farsi in mille per dargli unapallida idea dell'affetto, stima, e venerazione,onde saranno circondati i Salesiani in quelvillaggio .D . Rinaldi, impressionato non tanto da

queste splendide accoglienze, quanto dal bi-sogno che vi scorse di un Istituto per lagioventù di quello e dei paesi circostanti,conchiuse le pratiche aderendo al desideriodi quei valligiani . Ed ora, mentre noi scri-viamo, già si trovano in Rialp alcuni Sale-siani, ed i genitori della vallata accorrono afare iscrivere i loro figli, pei quali si apri-ranno tosto le scuole diurne e serali e le portedi un Oratorio festivo .

Possano i nosti fratelli frammezzo a quei ro-busti abitanti dei Pirenei allevare degli e-sperti agricoltori, dei ferventi cristiani e de-gli infaticabili operai evangelici .

NOTIZIE DEI NOSTRI MISSIQNARII

DALLA COLOMBIA

Don Michele Unia.Come annunziammo nel numero di Agosto,

il nostro caro Missionario D . Michele Unia,cappellano dei lebbrosi di Agua de Dios,cadde in una grave e penosa malattia, percui fu dai medici consigliato di recarsi aBogotà . - Vi andò infatti, e, grazie a Dio,colle cure usategli nel collegio salesiano diquella capitale, e più ancora noi crediamomercè le preghiere di tanti nostri buoni Coo-peratori e Cooperatrici , in pochi mesi potèriaversi e riprendere alquanto le indeboliteforze. Allora alcuni Benefattori di Bogotà especialmente quell' Ecc .m° Arcivescovo glisuggerirono di intraprendere uri viaggio di sa-lute e di riposo fino all'Italia . Ma a D . Uniarincresceva assai allontanarsi troppo daisuoi diletti lebbrosi ; tuttavia alle replicateistanze dovette cedere . E noi di questi giornisperiamo di rivederlo e riabbracciare nell'Ora -tono, dove lo sentiremo con piacere a rac-contarci le commoventissime scene dei suoiinfelici . - In questo frattempo in Agua deDios ha lasciato a fare anche le parti sueil Sacerdote D . Raffaele Crippa col con-fratello Lusso, i quali sul principio dì que-st'anno eransi colà recati per tenergli com-pagnia .

DALLA PATAGONIA

Missioni fra le Cordigliere.Il nostro missionario D . MATTEO GAVOTTO

da Chosmalal ci invia una succinta relazionedi altri settanta giorni di missioni da luidate, sulla fine dello scorso anno, al suddelle Cordigliere Chilene .Egli partiva da quella residenza, solo ,

senza Catechista nè guida, non avendonepotuto trovare, la mattina di S . Matteo (21settembre), dopo aver celebrata la S . Messaimplorando da Dio, per l'intercessione delSanto Apostolo suo Patrono, gli aiuti neces-sari per toccare anche i cuori più induritie convertirli a penitenza .Ma il buon Dio, il quale mandando gli

Apostoli a predicare, era solito inviarli adue a due, dopo venti giorni di missione gliprovvide un compagno nella persona di unbuon giovinotto chileno, certo Manuel IèsusEspinoza, in sui ventidue anni, il quale,mosso a compassione delle fatiche che do-veva sopportare il missionario da solo , sidecise di prestargli il suo aiuto seguendolo

dovunque andasse, e poi, tocco dalla graziadi Dio, finì per risolversi a rimaner semprecoi Padri Missiònarii .I punti più importanti toccati stavolta da

D. Gavotto sono Taquimilan, Colipille, Agrio,Campana Mauvida, Haurichenque, Codi-hue, Salquicol, Laquita, Carreres, Norquin,Llamada, Trucuman . Le fermate più lunghefurono di cinque o sei giorni .I risultati ottenuti sono 117 Battesimi,

400 Comunioni e 12 Matrimonii, senza con-tare le innumerevoli Confessioni ascoltato .

Ne sia lode a Dio !

La Missione del Chubut

REV.mO SIG. DON RUA,Rawson (Chubut), 10 Luglio 1893.

A Buenos-Aires mi annunziano che pre-sto arriverà qui il caro D . Milanesio ,

perchè è da un po' di tempo in viaggio aquesta volta . Oh ! giunga presto il momentodi vederlo, di abbracciarlo . È omai quasi unanno che stiamo aspettando qualcuno chevenga a rallegrarci, ad incoraggiarci, a con-sigliarci in questa povera missione .Dopo sei mesi di fatiche, finalmente, gra-

zie a Dio, incominciamo a provare qualcheconforto. Durante il mese di giugno, checonsacrammo al S . Cuore di Gesù, potemmoottenere che quasi tutta la gioventù catto-lica maschile venisse alle nostre scuole . Nonbisogna però credere che sia molto nume-rosa : sono alcune decine di fanciulli e pochigiovanotti operai. I più avanzati fanno laterza classe elementare . Abbiamo pure inco-minciata la scuola serale per i giovanottioperai ; ma non vuole ancora attecchire,stante la considerevole distanza delle variefamiglie cattoliche dalla nostra residenza.

La nostra chiesuola, fatta abbellire conalcuni semplici dipinti, riuscì assai decente .Nei giorni festivi è sempre frequentata, edi cattolici ci si vanno vieppiù affezionando,perchè dicono che la teniamo pulita e deco-rosamente adorna nelle feste . Nella nostrapovertà facciamo le funzioni colla maggiorpompa possibile, e gli Italiani, che qui tro-varsi, si vanno risvegliando nella fede e neicostumi dei loro padri .

Nello scorso mese si tennero pure le santeQuarant' Ore, come prescrisse a tutte lechiese dirette dai Salesiani il nostro amatoMons . Cagliero. E fu cosa veramente con-solante vedere come il regno di G. Cristosi va estendendo in questo territorio . Inun paese di non più di duecento cattolici,Gesù Sacramentato non fu mai lasciato solo ;che anzi in alcune ore vi ebbe tale affluenza,che non mi sarei mai immaginato l' eguale .E le benedizioni sparse dall' adorabile Gesùsopra di questo popolo furono tante e grandi .

Solo nell'ultimo giorno si distribuirono cin

-

quanta comunioni, e fra i comunicandi si no

-

tarono di quelli che da sedici, venti e piùanni non si erano accostati a questo granSacramento . Si aggiustò anche qualche matri-monio e si son tese le reti del buon Gesùper accomodarne degli altri .Queste S . Quarant'Ore per essere le prime

si celebrarono con abbastanza di solennità,e la povera eresia, che ci attornia e spia,fu testimone della più consolante fede delleanime cattoliche nel vere, realiter et substan-tialiter Deus nobiscum . Oh ! voglia il buon Gesù,questo eterno sole di giustizia, dissipare le te-nebre dell'errore tra i nostri fratelli dissidenti ;voglia soffocare i fuochi fatui e miasmatici diquesto cadavere di protestantesimo, frantu-mato anche qui in tante e sì svariate sétte ;voglia formare di noi e di loro un solo gregge,sotto la guida e la dipendenza del suo Vi-cario il Papa!Ma, o mio amato Padre D . Rua, sarà però

conveniente, anzi necessario , mandarci pelnuovo anno un buon rinforzo di personale,e, quel che più preme, un sacerdote inglese,per poterci più facilmente mettere in rela-zione coi protestanti, i quali sono in numerodi circa quattromila e quasi tutti originariidi Galles .In questi mesi scorsi abbiamo anche pen-sato ad un modesto teatrino . Ci aiutarono adipingere le tele un esploratore italiano edun antico allievo del collegio salesiano diLanzo Torinese. Il lavoro è riuscitissimo .Alla prima rappresentazione intervennero adonorarci della loro presenza le Autorità edil fior fiore del paese. Vi presero anche partequattro famiglie protestanti, permettendoalle loro figliuole di rallegrare la nostra fe-sta colle loro abilità musicali . Il pianoforteci fu gentilmente imprestato da un signoregenovese, la cui consorte frequenta la nostrachiesa . - Tutti gli intervenuti furono sod-disfatti della festicciuola, ed il risultato fuun aumento di giovani alle nostre scuole .

Degli Indii, con mio gran dispiacere, nonho ancor potuto occuparmi . Essi sarannoalmeno un seicento, e presentemente si tro-vano all' ovest, alle falde delle Cordigliere .Va tanto bene che venga D . Milanesio ; egli,che parla la loro lingua, potrà incominciarnel'opera, ed io mi metterò ai suoi ordini pertutto quello che le mie deboli forze mi per-metteranno.

Amatissimo Padre, mi raccomandi al Si-gnore nelle sue preci , perché, nella solitu-dine in cui mi trovo, ne ho tanto di biso-gno ; preghi e faccia pregare anche per que-sta povera missione. Mi benedica e conme anche i due confratelli che mi fannocompagnia e mi creda tutto suo

Dev.mo Obb . figlioSac . BERNARDO VACCHINA

Miss. Salesiano .

In Missione alla volta del Chubut

R.m° SIG . D . RUA,Coral-Chico, 28 Luglio 1803 .

LE scrivo da Coral-Chico, villaggio situato25 leghe sopra di Balcheta . È un mese

e mezzo che ho intrapresa questa nuovamissione, dopo il mio ritorno dall' Italia ; evado avvicinandomi al Chubut, per trovareanche il povero D . Vacchina e gli altri dueconfratelli colà stabiliti fin dallo scorso di-cembre.I Battesimi fin qui da me amministrati

sommano a 53, quasi tutti di Indii, giovanie vecchi . Tra questi ve ne fu uno di ot-tant'anni ; fu una vera grazia di Dio l'essersiora convertito, dopo molti anni di resistenza .A Dio piacendo, domani mattìna ci inoltre-

remo negli accampamenti degli Indii ; ma sic-come sono sparsi in varii punti, distanti gliuni dagli altri, così dovremo impiegarci moltotempo per visitarli tutti e far loro quel beneche sarà del caso . Dovranno quindi avereun po' di pazienza i confratelli del Chubut,i quali sappiamo che ci aspettano ansiosa-mente .

Faccia pregare, o amatissimo Padre, per-chè Iddio benedica questa missione ; poichèè proprio qui il caso di dire : Nisi Dominusa edificaverit domum, invanum laboraverunt quiaedificant eam . La conversione degli Indii èsenza dubbio un' opera sublime, ma Iddiosolo la può condurre a compimento . Fortu-nati noi, se saremo umili strumenti nellesue mani !

Il mio cuore in questi giorni è innondatoda indicibile gioia . Questa mattina ancoraotto giovanotti, battezzati solo ieri sera, ri-cevettero la S . Comunione e la Cresima conun contegno edificantissimo .

Ogni giorno più vado notando negli Indiidella Patagonia , e specialmente tra quellidi razza Araucana oriundi dal Chili , unapropensione assai naturale verso del Cristia-nesimo . Peccato che non abbiamo sempre imezzi necessaria per impiantare chiese nellemaggiori radunanze di indii, e tanto meno ilpersonale per stabilire in ciascuna di esseSacerdote e Catechista . Speriamo però cheMons . Cagliero non partirà d'Europa, senzaaver prima assoldato un nuovo drappellodi generosi atleti per questa povera Pata-gonia ; ed ella, Sig. D . Rua, preghiancora a nome nostro i buoni Cooperatori ele pie Cooperatrici Salesiane, che voglianocontinuarci il loro aiuto, perchè appunto alritorno di Mons. Cagliero vedremo di stabi-lire altre stazioni cotanto necessarie perconsolidare quel poco di bene che andiamfacendo in queste varie escursioni .

Non le parlerò, o amatissimo D . Rua, delleperipezie di questa missione, perchè sono

tante e non nuove . Tuttavia di passaggiodirò che in questo mese abbiam quasi sem-pre dormito a ciel sereno, e che nella traver-sata di Balcheta fummo bagnati dalla piog-gia ; che il nostro cibo è solo carne arrostita(asado), sostituita qualche volta da un buonlesso ; il nostro vino è acqua fresca e allevolte non tanto salubre , la quale tal fiatasuole mancarci ; ma non per molto tempo ,perchè la Provvidenza è tanto buona e di-stribuisce sì bene i suoi doni, che or ci pre-viene con acqua piovana ed or con quelladi ruscello o di laguna o di fiume . Che Id-dio sia sempre benedetto ! - Nè tacerò che,per poter continuare la missione, trovandomiil borsellino floscio floscio, ho dovuto firmaredue Pagherò , ammontanti a più centinaiadi lire, da riscuotersi a Viedma ; ne ho giàdato avviso a quel Direttore, il carissimoconfratello D . Mario Migone .

Ma, basta ; finirò col raccomandarmi nuo-vamente alle preghiere sue, o amato Padre,e a quelle dei giovanetti delle nostre Case ede' Cooperatori e Cooperatrici Salesiane, aiquali porgo le mie più sentite azioni di gra-zio per le cordiali accoglienze fattemi do-vunque nel mio breve soggiorno in Europae più ancora per la generosità addimostratainverso delle nostre Missioni. Li assicuri ,o R.mo Sig. D. Rua, che gli Indii della Pa-tagonia e quei della Terra del Fuoco pre-gano ogni giorno per loro . Che Iddio li be-nedica .Con stima mi professoDella S . V. R . ma

Dev.mo Ubb.mo in G. C .Sac . DOMENICO MILANESIo

Miss. Salesiano .

DALL'EQUATORE

Le prime feste Salesiane nella capitale dell'Aznay.

VENERATISSIMO PADRE D . RUA,

Cuenca, 25 Luglio 1893 .

ANCHE noi figli di Don Bosco e di MariaAusiliatrice, in questo primo anno della

nostra fondazione in questa città di Cuenca,abbiamo voluto celebrare la festa della no-stra Celeste Madre con la maggior solennitàpossibile, e riuscì davvero splendida e divota .La cappella pubblìca del palazzo vescovile,nostra casa provvisoria, era tappezzata conbuon gusto. Sotto un ricco baldacchino ce-leste, tempestato di stelle, campeggiava cir-condato da raggi di luce un piccolo quadrodi Maria, che più tardi sarà surrogato dauna pittura in tela. Ci preparammo alla festacon una fervorosa novena, durante la quale

i nostri cari quindici alunni fecero una bellacorona di comunioni . Vi presero parte an-che molte persone del vicinato .Monsignor Vescovo della Diocesi celebrò

la Messa della Comunione generale, durantela quale tenne un bellissimo fervorino, esor-tando tutti alla divozione e confidenza inMaria Ausiliatrice, aiuto potente dei Cristianie Patrona speciale della Congregazione Sa-lesiana, destinata a riformare la società mo-derna salvando la povera gioventù dall'ozio

e dal mal costume.Alle 10 1/2 si cantò Messa solenne in mu-

sica . Era la prima volta che i nostri carifigliuoli morlacchini facevano sentire le lorobelle vocine modulate alle note della nostramusica italiana . Si eseguì la simpatica messadi S . Infanzia del nostro Mons . Cagliero .Oh come quelle armonie infantili mi ricor-davano gli anni felici dei miei primi fervorinel caro Oratorio di Torino ! Abbiamo tenutoesposto tutto il giorno Gesù in Sacramento,che ebbe continuamente un buon numero diadoratori .

La sera, dopo la solenne benedizione, im-partita dal Vicario della Diocesi , il nostrocarissimo Don Matovelle tenne una preziosaConferenza Salesiana .

Questo santo sacerdote e nostro grande ami-co, dopo aver parlato, con quella eloquenzae zelo che tanto lo distinguono, della eccel-lenza della carità cristiana e del bisogno diaiutare con ogni mezzo l' opera nascente diD. Bosco in questa città, esclamava : - In que-sto momento, o Signori, mi pare che si apradavanti a me un vasto orizzonte, che benpresto sarà illuminato dalla nuova luce digrazia che parte dal trono della Madre dellemisericordie . Non passerà molto tempo, chevedremo innalzarsi sulle rive del nostro rioMasadero un gran tempio, dove la Verginedi D . Bosco, Maria Ausiliatrice, spargerà lesue grazie a piene mani, e stendendo il ma-terno suo manto anche a quei poveri figlidella foresta, li chiamerà tutti ai piedi delsuo trono di grazia, formandone un gloriosotrofeo dei suoi trionfi . - Voglia il Signore,per l'intercessione di Maria sua Madre, rea-lizzare davvero questo pio desiderio .

Ora stiamo aspettando qualche confratelloda Quito, che venga ad unirsi a qualcunodi noi per marciare alla volta della forestadi Gualaquiza. Speriamo di averlo tra noiverso la fine del prossimo agosto . Noi uni-remo le nostre preghiere a quelle tanto fer-vorose, che s' innalzeranno da cotesti carigiovanetti dell' Oratorio nel Santuario diMaria Ausiliatrice, per la buona riuscita diquesta Missione. L' inferno ha già fatto eforse farà ancora mille sforzi per impedir-cene l'ingresso ; ma Iddio e Maria Ausilia-trice, speriamo, gli schiacceranno il capo,strappandogli quelle anime infelici che datanto tempo gemono sue schiave .

Frattanto lei, o buon Padre, prepari un

bel numero di valenti operai, che venganopresto a raggiungere i primi, che sono moltopochi relativamente ai bisogni della missione .In quanto a questa nuova casa, dobbiamo

ringraziare davvero la D . Provvidenza che ciassiste sempre. Malgrado l'attuale povertà emiseria del paese, andiamo avanti abbastanzabene ; il necessario non ci manca mai. Peròquante più bene potremmo fare se fossimodi più! Ma pazienza . Confidiamo nella bontàsua, o amatissimo Signor D . Rua, che vorràmandarci gli aiuti necessarii, mentre coi sen-timenti della più profonda venerazione io godoraffermarmi suo

Dev .mo Obbl.mo FiglioSac . AGOSTINO BRUZZONE.

In procinto per la foresta.

VENERATISSIMO PADRE D . RUA,

Cuenca, 20 Agosto 1893 .

FINALMENTE è giunto da Quito il confra-tello Giacinto Pancheri, il quale fra po-

chi giorni si unirà al nostro caro D . Spinelliper incominciare l'esplorazione della forestadi Gualaquiza .Oh! se fosse vissuto il povero D . Savio,

certo non avremmo aspettato finora ad inco-minciare quest' escursione; oh! se vivesse an-cora, senza dubbio, non ci troveremmo co-tanto imbrogliati . Ma pazienza ; sia semprefatta la volontà di Dio !

Fino al territorio di Gualaquiza probabil-mente li accompagnerò anch'io . Il mio viaggioperò sarà di 15 giorni o al più di un mese, nonpotendo lasciare per lungo tempo questa casadi Cuenca che tuttavia sta formandosi. Essidovranno forse impiegare alcuni mesi nel-l'esplorazione delle regioni più vicine a Gua-laquiza. Speriamo che saranno assistiti neiloro viaggi pericolosi dalle preghiere di tuttii nostri confratelli e giovani, e colla prote-zione di Maria Ausiliatrice ritorneranno sanie salvi .

Molti ci consigliano d'incominciare la primanostra escursione nella valle di Mendez, checi decantano come un paradiso terrestre, icui abitanti, benchè selvaggi, son più docilie disposti ad accogliere il sacerdote . Se mainon si potrà penetrare fra i Jìvaros per laporta di Gualaquiza, si tenterà allora d' in-trodursi per quella di Mendez .

Dobbiamo supplicare continuamente il Pa-drone della Messe che mandi molti operaiin messem suam . Questi nostri fratelli sondisposti a qualunque sacrifizio , coll' aiutodella divina grazia ; ma attendono altri diEuropa più valenti e robusti per aiutarlinell'ardua impresa della conversione di queiselvaggi, già tante volte convertiti e altret-

tante pervertiti dai mali esempi e scandalidei falsi missionari del traffico .

Dunque fin da quest' anno si apre a noi ilvasto campo delle missioni dell'Oriente Equa-toriano ; ma quando mai si potrà dire di averconvertiti tutti quegli Indii ? Oh! voglia ilbuon Dio accelerarne il momento !Intanto ella, o buon Padre, ci raccomandi

tutti al Signore ed a Maria Ausiliatrice , cibenedica tutti e in modo particolare il suo

Aff.mo in G. e M .

Sue . AGOSTINO BRUZZONE .

DALLA TERRA DEL FUOCO

Missione di S . Raffaele .

REV .m° SIG. D . RUA,Isola Dawson, 13 Agosto 1893.

Dopo essere stato circa tre mesi alla casadi Puntarenas, fui di nuovo rimandato

alla Missione di quest'isola per l' istruzioneed educazione dei ragazzetti indii . Con miogran piacere debbo confessare che tutte lesperanze di questa missione si fondano suiragazzi . Ci sono delle difficoltà per vincerequella ritrosia quasi innata al lavoro ed alladisciplina ; tuttavia questi poveri indicaidanno maggiori soddisfazioni che non tantidei civilizzati di altre missioni .

Quelli che frequentano presentemente lascuola sono diciotto e sanno già bene quasitutto il catechismo piccolo di 31 pagine .Di aritmetica già recitano a memoria latavola della moltiplicazione ; a memoria ap-prendono altresì capitoli di istoria sacra evarie lezioni di lettura castigliana . Conosconoe san rispondere su quanto loro si dimandiintorno all'anno e sue parti, intorno all'uomo,ed a quanto può cadere sott' occhio, cioè ilcielo, la terra, il mare ecc . Scrivono calli-grafia e copiano bene . La difficoltà sta nelfarli scrivere sotto dettatura, causa il conti-nuo parlare indiano tra di loro . Appren-dono con facilità le cose di Chiesa, sienopure in latino, e spero non andrà molto chealcuni di questi diciotto sapranno servire laS. Messa . Il canto sacro piace loro assai .Mi pare ancora che poco per volta vadano

educandosi anche nel cuore. Si deve lottareassai contro il loro naturale menzognero,contro il loro comunismo e contro quellospirito, direi, di noncuranza, essendo avvezzia nulla possedere ed a tutto possedere e fa-cendo poco calcolo di un oggetto di pregio,come di un pezzo di legno tolto dal bosco .Al mio ritorno qui, circa un mese fa, tro-

vai cinque di questi ragazzetti ancora mal-

fabeti, cioè sull' a, b, c. . . ; ora incomincianoa leggere. Tutti gli altri già istruiti frequen-tano i SS . Sacramenti .Non è mia parte mandarle relazione degli

adulti, ma per questi ci vuole maggior tempoe pazienza senza dubbio . Quando si potrà benriordinare le cose , coll'esempio dei piccoli,speriamo di guadagnare anche gli adulti .

Non tralascio però di dirle, Rev .mo signorD . Rua, che voglia ricordare a D . Barberisla promessa che in particolare fece a me, difar pregare giornalmente dai chierici di costiper la Missione della Terra del Fuoco . Dipreghiere abbisogna questa Missione di SanRaffaele, ma ora poi specialmente ne abbi-sogna la nuova che il nostro Prefetto D .Fagnano ha iniziato nel centro della Terradel Fuoco. Preghi anche lei, o mio SignorD . Rua, e faccia pregare pel suo

Aff.mo Obb.mo figlioSac. G . M. GUGLIELMO DEL Turco

Miss. Salesiano

DALL'ARGENTINA

Buenos Aires .Alla Boca, popolatissimo quartiere di Bue-

nos Aires, ove i Salesiani fin dal 1877 fun-zionano la Chiesa parrocchiale di S . Giov .Evangelista con pubbliche scuole , questoanno, al 1° di giugno, per la prima voltaebbe luogo la gran processione del CorpusDomini, che riuscì una solenne manifesta-zione di fede e di amore verso di Gesù Sa-cramentato . Le persone accorse erano circadodici mila. Tuttavia vi fu un ordine perfet-tissimo ; frammezzo alla sterminata moltitu-dine qua e là spiccavano gendarmi a cavallo .I nemici della Religione cattolica, che là viebbero sempre il loro covo, inviperite suona-vano a raccolta, per concertare forse qualchealtra minchioneria contro dell' esercito delbene che omai si fa gigante . Ma, viva Dio!che la bandiera di questo sventola su tuttala linea in quella sponda di Buenos Aires,nè contro di essa, Deo adiuvante, potrannoprevalere gli sforzi nemici .

Nella Parrocchia di San Telmo, pure inBuenos Aires, le Suore di Maria Ausiliatricehanno preso la direzione di una nuova Casaintitolata : Patronato della S . Infanzia . Fu-rono pregate di prendere questa nuova operadal Sig. Giuseppe Ayerza, Direttore dellaSocietà del Patronato dell'Infanzia, al qualenon ci fu modo di dare una negativa . Essepertanto colà tengono una farmacia, dovedue volte al giorno e ad ora fissa loro ven-gono portati tutti i bambini poveri ammalatiper esserne curati . Inoltre fanno il Catechismo

perpetuo, cioè ogni giorno, da mattino a sera,a ragazze ed a zitelle superiori ai 20 ed ai30 anni, gente veramente bisognevole d'istru-zione religiosa . Iddio voglia benedire questasanta opera .

San Nicolas de los Arroyos .Verso il fine di luglio i rivoluzionari della

Repubblica Argentina, sfondando a colpi diculatte la porta del Collegio Salesiano diS. Nicolas de los Arroyos , vi entrarono innumero di 50 e coraggiosamente si difeserodai nemìci che li attaccarono da tre parti .Spavento generale in quei giovani e nei loroSuperiori. Il fuoco durò un'ora e vivissimo ;ma dopo, grazie a Dio, in collegio non vifu, non dico morti o feriti, ma neancheun vetro rotto : solo i muri crivellati in molteparti . Gli stessi rivoluzionarli , calando daltetto e dai cameroni, andarono a ringraziarela Madonna. Pei giovani quell'ora fu un veroesercizio di Buona Morte, e chi ne perdettefu l'inimicus hominis .

GRAZIE DI MARIA AUSILIATRICE

Un Missionario Salesiano pro-tetto da Maria. - Il ventiquattro di mag-gio, festa di Maria Ausiliatrice, verso le tredi sera, montai a cavallo per recarmi a Gua-ratinguetà, e, nell'uscire dal portone, le re-dini rimasero prese nel catenaccio del can-cello. Il cavallo, rizzatosi in piedi, con un mo-vimento rapido e brusco, mi sbattè contro ilvicino pilastro, rimanendo io con un pìede inuna staffa . In questo movimento si rompe ilfreno ed il cavallo spaventato si dà allafuga, trascinandomi per la via . Vidi la mor-te . . . invocai Maria con queste parole : Maria,salvatemi! e non so come, mi vidi libero ilpiede e sano e salvo , senza la più piccolaferita. Fu un vero miracolo che Maria Au-siliatrice volle operare nel giorno della suafesta. Più di cento persone che presenzia-rono quella spaventevole scena, dicevano aduna voce : « La sua vita, o Reverendo, ladeve ad un miracolo della Madonna » . E di-fatti non si può asserire altrimenti . Ne sialode e riconoscenza a Maria SS . Ausiliatrice .Lorena (Brasile), 28 Agosto 1893 .

Sac . DOMENICO ALBANELLOMissionario Salesiano .

*

Prima del lavoro invocate Maria :- Nel corrente anno, in Perosa Argentina,un buon uomo di professione muratore, prima

di incominciare un lavoro di fabbrica assaipericoloso, fece voto a Maria SS . Ausilia-trice di spedire al di Lei santuario in Torinouna offerta , qualora lo avesse liberato daogni disgrazia . La SS . Vergine accolse be-nignamente tale preghiera e l'esaudì . Il la-voro non era ancora a termine, quando ilpovero muratore , stando sui ponti , ad nutratto ruinò a terra dall'altezza di circa cin-que metri , andando a battere a capo fittosopra un deposito di macigni colà raccoltiiper la fabbrica . Lo spavento degli operai atale scena fu al sommo . Discesero dai pontiimpalliditi e sgomentati al pensiero di doverforse raccogliere un cadavere . Ma la VergineAusiliatrice era venuta prima di loro in aiutodel suo divoto ; il quale al giungere dei com-pagni già era in piedi, e medicate appenadue scalfitture riportate nella faccia, ripreseprontamente il suo lavoro . Riconoscente diessere stato salvato in tal modo da sicuramorte, scioglie oggi il suo voto offrendo aMaria SS . l'offerta promessa .Torino, 17 Agosto 1893 .

Sac..DOMENICO BEL MONTE.

*Maria benedice le campagne . -

Grazie alla protezione di Maria Santissima,alla quale aveva raccomandate le mie cam-pagne, quest'anno ottenni una vendemmiaper ogni riguardo straordinaria e quasi direimiracolosa . In segno di riconoscenza, man-derò un'offerta per le Opere Salesiane, checon tutta ragione si possono chiamare Operedi Maria Ausiliatrice .

Non essendomi poi più toccata l'ingrata visi-ta della grandine, volli in compenso avereun'altra visita ma gradevolissima, e questafu la visita di tutto il Seminario Salesianodelle Missioni, che nel mese scorso era pressoil santuario di Piova, e fui ben lieto di offe-rire loro frugale ma cordiale ospitalità .Loranze (Ivrea), 27 Settembre 1893 .

Sac . STEFANO PERONINOParroco .

Una vocazione favorita da Maria .- Maria, mater gratiae, dulcis parens clemen-tiae ! - Invidio la penna di S . Bernardo e diS. Alfonso, per scrivere come vorrei di Maria ;vorrei avere il cuore dei Santi più devotidella gran Vergine, per ringraziarla menoindegnamente. Maria fu per me il vero aiutoceleste, la dolce Madre della Misericordia .Tutto debbo alla sua bontà, la grazia divinae la vocazione a vita più perfetta . Non fumai che divotamente pregata mi venissemeno col suo aiuto . Ora poi ho ottenuto unagrazia importantissima riguardo alla sceltadello stato . Parevami che vi fossero difficoltàinsormontabili per giungere alla meta delle

mie aspirazioni ; in tali angustie mi rivolsia Maria, e Maria ravvalorò il mio spirito,abbattè ogni ostacolo, ed ora lieto miro se-reno il cielo e nell'esultanza e nell'amore e-sclamo : Sia benedetta Maria! - O animebuone, che aspirate a vivere secondo il buonGesù, nelle vostre lotte col mondo e con voimedesimi, fidenti invocate Maria ; Maria tuttopuò sul cuore di Dio e degli uomini e tuttoottiene .Torino, 7 Ottobre 1893 .

C . S .

Un nuovo trionfo di Maria - Pochigiorni or sono, un certo Vigilio Pauli Bacco,negoziante in Javré presso Tione (Tiroloitaliano), si presentò a me e consegnommilire 100 da spedire al Santuario di MariaSantissima Ausiliatrice in Torino per graziaricevuta .Egli da circa quattro anni soffriva ter-

ribile mal di gola, senza posa, e tale da met-terlo in pensiero per lo future conseguenze .La gola era sempre enfiata, la parola gliusciva a stento e con dolore . Quest' annopoi nel giorno dell' Assunta per un piccolostrapazzo il male peggiorò, e temette di unavicina catastrofe . Ma la Vergine Ausiliatrice,che nessuno invoca inutilmente, lo esaudìdopo una novena fattale con fede ed amoredi buon cristiano . Ora è pienamente guarito evuole che si sappia da tùtti questo nuovotrionfo di Maria Aiuto di chi in Lei confida .Trento, 1 Ottobre 1893 .

D . FURNO PIETRODirettore Salesiano .

Sospirata grazia - Rev .mo Signore -Lo studente di Liceo, che giorni sono invo-cava per mezzo della S . V. l'aiuto di MariaAusiliatrice, ora è lieto di poter attestarepubblicamente d'aver ottenuta, contro ogniumana aspettazione, la sospirata grazia .

Se la S . V. lo crede opportuno, ne facciamenzione sul Bollettino Salesiano , per lamaggior gloria di Maria Ausiliatrice, cosìpronta a sollevare e confortare nelle afflizionie miserie tutti quelli che fiduciosamente Lainvocano .

Della S. V. Ill .ma e R.ma

Venezia, 10 Ottobre 1893 .F . G . Studente .

**

Una novena . - Da più mesi era trava-gliato da gravi malori . La cosa in verità in-cominciava a farsi seria e a dar da temere .Io pensai di farla finita, rivolgendomi alla

Vergine Ausiliatrice, perchè volesse aiutarmi,e a tanti altri favori ottenuti per sua inter-cessione aggiungere questo pure della miaguarigione, se fosse stato secondo la volontàdi Dio ed il mio bene spirituale . talescopo incominciai una novena . Oh bontà ! ohpotenza di Maria Ausiliatrice! Per indegnoche io ne fossi, fui esaudito . Durante il corsodella novena, replicate volte ebbi nuovi as-salti dal male, ma pur finalmente incominciòin me il sospirato miglioramento, e ciò ac-cadde il giorno appunto in cui terminava lanovena. La grazia era fatta . A poco a pocomi cessarono affatto i dolori . Ed ora se sonoguarito, lo debbo alla intercessione di MariaAusiliatrice .

Biella, 11 Ottobre 1893 .MASSERANO PAOLO .

Rendono pur grazie a Maria SS . Ausiliatrice persegnalati favori ottenuti dalla sua potente interces-sione i seguentiMercedes de Gomes, Mexico - Blasina Rodriguez de

Leon, Caracas (Venezuela) - Luis Rafael Romero, Ca-racas (Venezuela) - Una divota di Maria Ausiliatrice,Lonigo - Un alunno del Collegio di Parma - C. G .di Poglizzo- Marciala Palomares, Mexico -Ester Sel-va, Montefrorito - Sac . Ciriaco Santinelli, Quito, (Equa-tore- Salamivi Giulia, Coniati-Piguata Agostino, Bra- Gioberzi Anna - Gallea Catterina -Bertaldi Fran-cesca, Saluzzo - Bergetto Marietta, Invie - FabreMargherita - Challier Gio . Bat., Canale - PagliasottiDmnenica, Ben-onere Bogliassino, Torino-GòMaria,Orbassano - Bazzani D. Bortolo, B agolino (Brescia) -Gotta Margherita, Era - Artero Catterina, Vinovo -Casetta Antonio-Lazarotti Giuseppina, Riva- QuolaGiuseppina, Torino- Marchisio Arma, Caramagna-Mazzuri Carolina, Orsola - Gretti Giacomo, Somenden.-na, (Bergamo) - Ferrero Angela, La Loggia-FerrandoCarolina, Miratene - Battisti Chiaffredo , Cdrdé - Ci-gnetti Giovanni, Sta,elino - Caramello Clotilde, Varzo-Boccacino Maria, Bosconero - Roba Virginia, CampoLigure-Iiichieri Virginia, Ciglione-Robba Elisabetta-Brasa Demonica, Carignano - Ciotasso Geltrude, To-rino - Berta Ludovico - Brandalo Elisabetta - Co-lombotto Catterina, Veres - Gai Luigia - Porlo Alma,Cavallerleone- Capello Tommaso, Ceresole Alba -Ba-rale Barbera, Torre Pollice-Vedova Antonia Buzzi, Va-nosan d'Orsola-Cosicei Clorinda, Rimi-rei- SernpriniMaria, lussi-ai - Nimero Giuseppina, Torino - Moli-nari Teresa, Invorio Inferiore - Tomatis Carlo Felice,Erosione (Modena) - Nasi Clara, Beneraginna - MariaPasqualina , Castagnaro - Emanuele Raffino, S. Pierd'Arena - C. M ., S. Sebastiano da l'e - Lorenzo Lusso,Carmagnola - Angela Coppo, Cererete - Ch. Giuseppe'rieri, Peglizzo - Angelo Peroni, Domo - Elisa BoninGuarnieri, Tordena e - Benedetta Pagare, Chioggia -- Sac. Don Giuseppe Samarono, Vignale - Sac. D .Salvatore Lucivi, Verdabbio .

NOTIZIE VARIE

Conferenze Salesiane in Genzano, Albano e Velletri .

Si tennero queste conferenze nel passato set-tembre dal nostro Sac . D. Albino Carmagnola .I Genzanesi risposero numerosi all'invito che loroera stato fatto, ed il mattino della festa dellaNatività di M . SS ., dopo la Messa cantata, il vastis-simo Duomo, tutto rimesso a nuovo, era quasi ri-pieno di persone d'ogni condizione, desiderose diudire le meraviglie ed i progressi dell' opera diD. Bosco . Quando poi intesero dal conferenziereche quanto prima sarebbesi pure in Genzano datoprincipio ad un Oratorio Salesiano, si mostraronotutti ripieni di santa allegrezza e sembravanoaffrettare coi sospiri l'istante, in cui l'Oratorio siaopera compiuta. Ottimi Signori si prestarono perfare infine la colletta che riuscì assai soddisfa-cente. E qui siamo lieti di rendere pubblicamentevive grazie a Mons . Santoni Arciprete ed ai Sigg .Canonici che con tanto impegno si adoperaronoper il buon esito della Conferenza . - Simile attodi riconoscenza compiamo con molto piacere versodel Rev.m° Can. Sig. Gregorio Colabona, il qualetutto pieno di amore per le Opere Salesiane spiegòtanto zelo, perchè avessero buon esito le due con-ferenze che si tennero a Velletri, l' una nellaChiesa del SS . Salvatore e l'altra in quella diS . Martino. I buoni Velitrani mostrarono ancoressi vivo interesse per le Opere Salesiane, e nonostante le condizioni finanziarie assai critiche, incui ci troviamo tutti presentemente, fecero gene-rose offerte e si mostrarono disposti a favorire l'o-pera Salesiana anche più per l'avvenire .

Finalmarina.

Il Sacerdote Salesiano D . Giuseppe Descalzi,Direttore dell'Oratorio festivo di Savona, invitatoa tenere un corso di spirituali esercizi ai giova-netti di Finalmarina (Liguria) , a vantaggio deiquali due zelanti Sacerdoti del luogo da alcunimesi diedero principio anche colà ad un Oratoriofestivo , dopo aver compiuta la sua missione, nonpotè esimersi dal parlare della nostra Pia Societàe dell' indimenticabile suo Fondatore . E ciò eglifece il dopo pranzo della festa del Rosario nellaChiesa Parrocchiale zeppa di fedeli ; e sia fruttodelle sue parole, o sia dei cuori bennati di quegliabitanti, il fatto è che quel degnissimo ArcipreteD . Pietro Decia di sua mano raccolse la bellasomma di L. 200 a favore delle Opere Salesiane .Ne siano rese grazie a quella buona popolazione ;

Iddio ne la rimeriti con tante benedizioni spiri-tuali e temporali .

Uri altro Oratorio festivo.

Il 1° ottobre, festa della Madonna del Rosario,in Varazze (Liguria) , al Borgo Solaro, venne a-perto un Oratorio festivo per le ragazze . Malgradoil tempo piovoso, il numero delle intervenute edelle inscritte ascese a duecento . A dirigere quel-l'Oratorio festivo furono chiamate le Suore diMaria Ausiliatrice , alle quali noi auguriamo dalCielo che possano far molto bene tra le FiglieVarazzine .

L'educandato di S . Teresa a Chieri .

Ricevemmo nei giorni scorsi la lettera se-guente, che ben volentieri pubblichiamo adonor di quest'Istituto diretto dalle Suore diMaria Ausiliatrice

M. Rev. Signore,Abbia la bontà di ascoltarmi, e voglia perdo-

narmi se sarò alquanto prolissa .Era la vigilia della festa di quell'ardente sposa

di Gesù, che fu S . Teresa, e riconduceva la miafiglia in quel caro Istituto di Chieri da Lei deno-minato, dove aveva passato un anno con assai pro-fitto suo e bene anche per me . Di questo felicerisultato non potei fare a meno che lodarmenecon quella buona Superiora, che tutta umile ericonoscente a Dio, me ne ringraziava dicendo« È frutto della benedizione di Dio, più che del-l'opera nostra .

Vedendo che le lodi non facevano bene a quel-l'ottima Figlia di Maria Ausiliatrice, me ne tacqui,e dopo averle consegnato il mio tesoro, chè taleè per me l'unica figlia, che mi rimane ad allie-tare questo tristo esiguo, con assai commozionem e ne stava per partire . La buona suora , « ohvenga, dissemi, venga a veder la nostra cappella ;tanto ci ha tempo .

Non mi rifiutai . Entrando in quel sacro luogoio sentii l'anima mia tutta commossa a pietà .Avrei voluto pregare assai assai, ma la mia guidaquasi a sollievo del cuore , che vedeva oppressodalla vicina separazione mi, disse: «Questa cappella,così divota e così raccolta, la dobbiamo alla pro-tezione di S . Luigi, giacchè l'abbiamo potuta be-nedire in quell'anno stesso, che tutta l'Italia, anziil mondo, erasi mosso a divozione per l'angelicoFiglio di S. Ignazio. Questa casa appartenevaalla famiglia dei Conti Tana dl Santena, ed ilsanto giovinetto la venne a visitare, quando primadi farsi religioso, fu inviato a visitare le cortid'Italia e doveva dare a tutti quei luminosi e-sempi di religione e di distacco dalle cose caduchee passeggiare . Si vuole anzi che questa fosse lasala, ove fu invitato alle danze, a cui il virtuosofanciullo si ricusò con magnanima fierezza . Orasperiamo che dal paradiso vedrà con soddisfazioneconvertito alla pietà ed alle preghiere quel luogoche servì in prima ai divertimenti profani . Siimitò Mosè che tolse i vasi d'Egitto per i sacri-fizi a Dio tre volte santo . -Per noi poi questa casaè più cara ancora per altre memorie . Quella scuolalà è per noi un soave ricordo . Quando D. Boscofu sottoposto ad esami per essere ammesso al Se-minario, li venne a prendere qui . Tra queste muraadunque cominciò la sua vita sacerdotale coluiche con riconoscenza chiamiamo nostro Padre,e lo chiameranno con tal nome tanti figli e figliedi varie nazioni d'Europa e perfino della lontanaPatagonia e della Terra del Fuoco . »A questa spiegazione osai allora mostrar la mia

meraviglia . - Bene, bene. Ora non mi stupiscose la mia figlia si è fatta così presto un'altra daquella che era . Questa figliuoletta che sotto iltetto paterno e sola con me, quando rimasi ve-dova, cominciava a farmi temere per una certatendenza all'orgoglio, alla vanità, alla leggerezza,in bel modo si è venuta trasformando da nonessere più riconosciuta .

E qui dissi ciò che più sopra ho scritto, che hafatto del bene anche a me. Anch'io ebbi la for-tuna d' essere nella mia giovinezza allevata con

1893 .

PIA ASSOCIAZIONEPER

L'ADORAZIONE QUOTIDIANA UNIVERSALE

A GESU' SACRAMENTATOIN RIPARAZIONE DELLE CONTINUE OFFESE CHE RICEVE

E DELL'ABBANDONO IN CUI È LASCIATO

Di questa pia Associazione, canonicamenteeretta per la città ed archidiocesi di 'l'orinoda sua Ecc. Rev. Mons. Davide dei ContiRiccardi, Arcivescovo di Torino, con suo de-creto 23 giugno 1892, della quale altre voltenoi abbiamo avuto occasione di parlare, da-remo ancora le norme ed avvertenze seguenti,estratte dal Regolamento , le quali mentreserviranno per gli associati, varranno pure

Sua Dev.ma Serva

Z. A .

una santa educazione ; ma poi messa nel gravemondo, ebbi a dimenticar tutto o quasi tutto . Mipareva di non aver più tempo alla pietà, o chenon fosse più conveniente al mio stato . Mi destòda questo sonno la mia piccola figliuoletta . Nonho rossore di dire , che ella , tornata in casa , econtinuando le sue belle pratiche con mirabilecandore, poco alla volta, poco alla volta ricon-dusse anche me a fare lo stesso . Oh! le dolci va-canze che mi ha fatte gustare ! Ella pregava, ellaleggeva, ella lavorava, e sempre senza che io l'a-vessi ad avvisare. Pensi che le sue passeggiate ole cominciava o le finiva sempre con una visitaalla Chiesa ! Ci presi gusto anch'io, e dopo mi pa-reva di non poter finire bene la giornata, se nonandava a pregare un istante davanti al Signore .Quando, fatto il giorno della partenza, si mossedi casa, con allegria : Andiamo, diceva, andiamodove il Signore mi aspetta !

Ora è là : volli metterla sotto la protezione diS. Luigi, raccomandarla alla bontà di D. Boscoche veglierà dal cielo quei santi luoghi, e tran-quilla di un felice avvenire, cerco di vivere cogliesempi di quella mia cara maestra che fu miafiglia, ch'ora vive, studia, e prega a Chieri sottol'onorevole guida di quelle sante figlie dedicatoa Maria Ausiliatrice .Dirò ancora una parola. Mia figlia aveva una

complessione gracilina, pareva delicata anzi cheno, a casa aveva sempre cinquanta incomodi allagiornata : colà è sempre stata bene . Sarà la bel-lezza del ciclo di Chieri, la buona indole degliabitanti, l'aria eccellente, saranno i bei locali, glispaziosi cortili, saranno cento altri motivi, chenon saprei ora spiegare ; ma quello che è certo è,che la mia Clotilde è venuta su prosperosa e ve-geta, ed anche rinvigorita nella sua salute, e con-forta sempre più e consola la sua madre , a cuifece già tanto di bene . - Mi benedica e con mebenedica la mia figlia, e mi creda, M . Rev. Si-gnore,

Torino, 17 Ottobre

a far viemeglio conoscere l'importanza del-l'opera ed i vantaggi che ne possono deri-vare, ove sia praticata, eccitando tutti i fe-deli cristiani a darvi il loro nome o ad eri-gerla dove ancor non esistesse .

Scopo dell'Associazione .

Ravvivare in tutte le classi sociali la fede pra-tica nella presenza reale di N . S. Gesù Cristonella Ss. Eucaristia, accrescendo quanto più è pos-sibile il numero dei fedeli che si rechino effetti-vamente in chiesa almeno una volta al giorno perdare a Gesù Sacramentato, Re e Signor nostro,un tributo di fede, d'adorazione e di amore ; ezelando il decoroso e divoto accompagnamento aGesù Sacramentato, ed in generale tutte le opereEucaristiche .Tutti i fedeli a qualunque sesso e condizione

appartengano, sono invitati a far parte dell'Asso-ciazione . (Art. 1° del Regol .) .

Gradi dell'Associazione .

Oltre i Sacerdoti Direttori, i membri dell'Asso-ciazione si distinguono in : Aggregati, Promotori,Zelatori . (Art. 2' del Reg .) .Aggregati o Adoratori sono tutti i fedeli del-

l'uno o dell'altro sesso, che iscrivendosi nel re-gistro di una chiesa qualunque, ove è costituital'Associazione, assumono l'impegno di fare, alme-no una volta al giorno, una breve visita anche dìpochi minuti a Gesù Sacramentato secondo l'in-tenzione dell'Associazione. (Art . 3° del Regol .) .Promotori o Promotrici sono tutte le persone

che aderiscono alla Pia Associazione non solo, masi adoperano per la sua diffusione e contribuisconocon lire cinque annue alle spese della medesima .(Art. 4° del Regol .) .Zelatori o Zelatrici sono tutte quelle persone

che, oltre la semplice visita quotidiana al Ss . Sa-cramento, si assumono l'impegno di fare per turnoalmeno una mezz'ora quotidiana d'adorazione inquelle ore, nelle quali le chiese sarebbero deserte,in una data chiesa (preferibilmente la propriaparrocchia), in cui sia stabilita la Società . (VediArt.5° del RegoL) .

Direttori locali nati sono di diritto tutti i Re-verendissimi Parroci, nelle cui chiese è stabilitala Pia Associazione . (Art . 6° del Regol .) .

Doveri degli Aggregati .

Nulla di più semplice e di più facile che il farparte di questa Pia Associazione come Aggregato :

1 . Far iscrivere il proprio nome nel registrodell'Associazione in una chiesa ove essa è stabi-lita .

2. Fare ogni giorno una semplice e brevissimavisita al Ss . Sacramento. (Art . 3° del Regolamento .)

Questa visita si può fare in qualsiasi chiesa ovesi custodisca il Ss. Sacramento, in qualunque oradel giorno, e non sono per essa prescritte specialipreghiere ; basta fare atto d'adorazione a GesùSacramentato. Quindi le persone, che hanno lalodevole abitudine d'assistere ogni giorno alla S .M essa, di recarsi a prendere la benedizione delSs. Sacramento, con queste loro pratiche soddi-sfano sufficientemente all'impegno dell' Associa-zione. (Art. 3° del Regol .) .NB . Gli aggregati sono iscritti gratuitamente,

come gratuitamente sono distribuite le pagelle,

e nulla debbono pagare per far parte dell'Associa-zione ed intervenire alle adunanze generali o lo-cali dell'Associazione. (Vedi Art. 3° del Regol .) .

Pratiche cristiane raccomandate .

È desiderabile poi e si raccomanda agli Aggre-gati, Promotori e Zelatori, che oltre la visita cuisi impegnano, vivano da buoni cristiani, e lorosi ricorda in particolare di dare buon esempiocolle seguenti pratiche

1. Recitando le orazioni del mattino e della sera,e procurando per quanto è possibile la santifica-zione della propria famiglia colla pia pratica dellaPreghiera in comune ;

2 . Salutando le chiese ove si conserva il Ss . Sa-cramento, passandovi dinanzi, e non potendo en-trarvi, gli uomini col togliersi il cappello, le donnecol segno della S . Croce ;

3 . Non sedendosi a mensa senza prima bene-dire il cibo, e ringraziar Dio dopo il cibo ;

4. Salutando Maria Ss . coll'Angelus ;5. Accompagnando, sempre che il possano, il

Santissimo Viatico ;6. Accostandosi almeno una volta al mese ai

santissimi Sacramenti ;7. Santificando bene il giorno festivo coll'aste-

nersi e far astenere la servitù dalle opere cosìdette servili, e coll' andare a Messa, Predica eBenedizione .

8. Ricordando nelle preghiere quotidiane i bi-sogni di Santa Madre Chiesa, le anime dei mori-bondi e dei definiti ; e chiamando il Sacerdote alletto degli infermi, ancorchè non vi sia prossimopericolo di morte .

Indulgenze plenarie .

S. S . Papa Leone XIII, con benigno rescritto del 1' maggio1893, ha concesso ai membri della pia Associazione in-dulgenza plenaria alle consuete condizioni per quattro giornidell'anno, da designarsi in una sola volta dall'Ordinario,in quello dei predetti giorni, nel quale veramente contriti,e confessati e confortati della S . Comunione, visitino di-votamente dai primi vespri sino al tramonto del sole diquei giorni in ogni anno una chiesa qualunque, in cuisfasi stabilita la pia opera suddetta . - S. E. Reveren-dissima Monsig . Arcivescovo di Torino ha designato iseguenti quattro giorni, cioè : il Giovedì Santo, la festadel Corpo del Signore, la festa del Ss . Cuore di Gesù e lafesta titolare della Chiesa, nella quale i eretta la pia As-sociazione .

Indulgenze parziali .

1 . Col medesimo Rescritto Sua Santità Papa Leone XIIIha pure concesso, alle consuete condizioni . 300 giorni d'in-dulgenza ai membri dell' Associazione che visitino divo-tamente il Ss . Sacramento in qualunque chiesta .

Per schiarimenti rivolgersi al DIRETTORECENTRALE dell' Associazione, Rev. Sac . Prof.AMATO VINCENZO SCALA, via Principe Ame-deo 26, TORINO .

BIBLIOGRAFIA

La Gerusalemme Liberata, l'OrlandoFurioso, la Divina Commedia. - Com-menti del Prof . GIOVANNI BATTISTA FRANCESIa .Nuova edizione . - Vendibili presso le nostreLibrerie al prezzo il primo di L . 1,20 ; il secondodi L . 2,50 ; il terzo di L . 2,00 .

La Tipografia Salesiana di Torino rese testèun nuovo utilissimo servizio alla gioventù stu-diosa colla ristampa dei pregiati commenti dellaDivina Commedia e della Gerusalemme già da annipubblicati dal chiarissimo Sac. Giovanni BattistaFrancesia. Ma ora con essi va unito il nuovo la-voro che il valoroso letterato compì intorno al-l'Orlando Furioso, essendo che la lettura dell'e-popea ariostesca è resa ora obbligatoria nelle no-stre scuole .

Il lavoro del Francesia intorno allaGerusalem-me Liberata rivede per la settima volta la luce,riabbellito e perfezionato per ogni rispetto cosìmateriale come letterario. Quest'edizione è cosìnitida, che veramente invoglia alla lettura, edi ragionamenti che precedono l' epopea tassiana,e le note che seguitano ad ogni canto dellastessa sono piene di opportunità e di sapienza .- I cenni biografici del gran Torquato ci ragio-nano di quanto è necessario ed utile a sapersidelle fortunose vicende del poeta, e ti ren-dono l'immagine sua cara e veneranda comeessa è veramente. Le considerazioni sopra gliscritti svariatissimi del poeta dànno una cogni-zione verissima di quelli, e agevolano la via allettore, perchè utilmente si addestri in quellalettura . Perchè noi crediamo che forse dalle li-riche in fuori gli scritti più perfetti del Tassosiano i dialoghi, così lodiamo il chiarissimo pro-fessore D. G. Francesia che, giovandosi dei giu-dizio del Monti, ne faccia rilevare l'eccellenza, epiù lo loderemmo, se più ancora li avesse cele-brati, imperocchè noi siam di credere ch'essi me-ritino di esser avuti dai giovani in assai maggiorconto, che generalmente di essi non sogliasi fare.

Degno d'ogni lode è il lavoro del Francesiasopra l'Orlando Furioso . Egli ci dà il poemamonco bensì di tutte quelle parti che lo rendonomeno nocivo ai giovani lettori che indegno dellanobile musa italiana, ma ciò nondimeno così beninsieme collegato, che il lettore si fa pienissimaidea di tutto lo svariato ed immenso lavoro ario-stesco. Perchè i passi soppressi sono suppliti dallanarrazione in prosa resa spesse volte colle paroledello stesso poeta. -L'egregio commentatore mandainnanzi al poema eccellenti considerazioni sopraalcuni argomenti al tutto necessaria a conoscersida chi vuol con profitto e diletto inoltrarsi nellalettura del testo . Discorre adunque sulla cavalleria,sui trovatori, sull'epopea cavalleresca con parsi-monia sì, ma traendo come a compenso le notiziedalle più autorevoli fonti . Seguono, come egli lichiama, brevi cenni sulla vita dell'Ariosto, i quali

tuttavia nella loro brevità sono una compiuta bio-grafia del poeta . Ma qui non trascura l'occasione,anzi il debito che ha di castigare con tutta li-bertà il non scusabile peccato di lui, che il su-blime ingegno ebbe sì spesse volte avvilito adun segno che ogni spirito nobile deplora , ognianima onesta ha in orrore . Tanto più che ogninecessità lo induceva, salvo la usanza pessimatroppo seguita dagli scrittori di quel tempo , dilasciare, come s'esprime il Zoncada, il suo secoloin quanto vi ha di più tristo . - E questi biasiminon devono mai tacersi non forse il passar oltrepotesse indurre la gioventù inesperta, che le virtùletterarie potessero servire alle sozzure morali edall'empietà stessa. Chi potrà mai abbastanza de-plorare che un sì eletto, un sì potente ingegno,quale aveva dal Cielo toccato in sorte l'Ariosto ,sia stato spesso così tristamente abusato ? Di cheimmenso bene avrebbe potuto essere cagione? Esua patria di che pura gloria avrebbe potuto ri-splendere in tutti i secoli la fronte coronata delpoeta ? Bastava (ciò che fece Pitagora con un la-scivo sonator di cetra) che mutasse tuono allalira della sua musa, e cambiandole un idilio mollein un dorico grave, invece di svegliare negli al-trui affetti movimenti di passione lasciva , glieliavrebbe addormentati, e ne avrebbe suscitati dimagnanimi e potenti sopra ogni dire . Con ottimointendimento il Francesia si allarga alquantonella esposizione del doppio argomento che formail tempo dell' epopea ariostesca . Tal esposi-zione gioverà assai al giovane lettore , accioc-chè non si smarrisca fra la molteplicità deigruppi ond'è composta la gran tela ; e megliopoi scaltrito a cogliere l'artifizio, onde tutte lefila sono rannodate insieme . - Toccasi poi eziandioalcuna cosa dei difetti del lavoro ariostesco . Manoi siam di credere che, tranne quelli che s'ap-partengono alla morale, essi sono minimi in en-tità, come in numero varai quanto in nessunaopera della italiana letteratura . - Il lavoro delgran Lodovico ridotto alla lezione, nella quale cel'offre il chiarissimo Francesia, può tornare diimmenso vantaggio alla gioventù studiosa e peressa alle lettere italiane che ne rifiorirebbero dibellezze veramente immortali . Alla fine di ciascuncanto sono apposte alcune note, che aprono asufficienza quanto potrebbe tornare oscuro all'in-telligenza del giovane lettore, il quale, ancora daiconfronti che nelle note stesse si fanno di passidi altri autori, è aiutato ad aguzzare l'ingegno eda perfezionare il gusto paragonando l'arte variadi esprimere cose simiglianti .- L'edizione è essapure di una nitidezza veramente rara, in bel for-mato e di mite prezzo .Ma il chiarissimo professore G . Francesia,

memore che il libro degli Italiani dev'essere quello,al quale ha posto mano e cielo e terra, presentaeziandio all' italiana gioventù i suoi commentidanteschi, rinnovandosi con bel garbo a lei l'in-vito di attingere sempremai a quel fonte inesaustodi ogni sapienza religiosa e civile e di ogniletteraria bellezza che è la Divina Commedia .I commenti sulla Divina Commedia del chiaris-

simo D . G. Francesia sono nella repubblica let-teraria già abbastanza noti, non meno che daisavi lodati, perciò se ne debba di bel nuovo ra-gionare lungamente. Diremo solo che il valorosodantista, pieno di affetto tenerissimo verso il granpadre Alighieri e bramoso quanto dir si possa,perciò della sapienza dantesca si avvantaggila gioventù d'Italia, nel presentare nuovamentead essa il suo lavoro , s' argomentò di renderlotale, che al fine ordinato vie meglio rispondesse .Ritoccò la vita del poeta, perfezionò le pre-fazioni che manda innanzi a ciascuna delle trecantiche, piene di giovevoli ammonimenti a chiintraprendesse per la prima volta l' ardua let-tura : e fe' seguire alle cantiche stesse nuovi ap-pendici, i quali sono per - esaminare del camminla mente, - direi col poeta, e vedere come a sicurariprova, se nella memoria siasi stampata la fedelimmagine della fatta lezione . La gloria di Dantecresce sempre. Ad essa nè tempi nè luoghi pon-gono confini . Non mai si rimette l'ardore nell'il-lustrare sotto ogni rispetto le sue opere, nel qualestudio coll'Italia rivaleggiano le altre nazioni, laGermania, l'Inghilterra, la Francia, la Svizzera,gli Stati Uniti d'America . E ora la voce più au-gusta del mondo si leva ad esaltare la singolar

1 Barberis Don Giacomo - Verzuolo(Cuneo) .

2 Barsotti can. D. Domenico - Corsa-nico (Lucca) .

3 Bianchi Ilaria Maestra - Mondrisio(Svizzera) .

4 Bosco Elisabetta vedova Bortolotti -Torino .

5 Bresca Can . Mons . Amedeo - SanRemo (P . Maurizio) .

6 Capironi Luigia nata Caranti -Roma.

7 Casamorta Baronessa Margherita -Loreto Aprutino (Teramo) .

8 Cavalieri D . Francesco - Modena,9 Ciguetti N . - Crotta Strambino (To-

rino) .10 Cionini D. Tommaso - S. Faustino

(Modena) .11 D'Aragona Mons. Bernardo Vescovo

- S. Severo (Foggia).12 Delvaglio D . Gio. Antonio Canonico

- Novara.13 De Marco D. Cleto - Belluno.14 De Vivo Mons . Gennaro- Pozzuoli

(Napoli).15 Facini D . Paolo - Treviglio (Ber-

gamo) .10 Ferrari Teresa - Liscate (Milano).17 Filoni Don Giov . Battista - Tajo

(Trento) .

grandezza di tant' uomo . Ed in vero , scriveLeone XIII : Chi più di lui ha più diritto all'os-sequio ed alla gratitudine dei posteri ? - E lo-dato che per lui onorare siasi fatto appello allaliberalità di tutte le nazioni, avendo di tutte egliben meritato, continua : Dal profondo della reli-gione trasse incorrotti o sublimi concetti, e lafiamma dell'ingegno, sortita da natura, alimentòed avvalorò sempre col soffio della fede divinain modo che, la poesia invocata, lui cantò conoversi non prima uditi i più augusti misteri (let-tera al Cardinal di Ravenna, 1892, 20 marzo) .Veggano gli Italiani donde debbasi aspettare ilrinnovamento delle nostre glorie letterarie e comesi possa allontanare tanta gioventù che prefe-risce le ghiande dell'abbietto verismo sì

Che par che Circe li avesse in pastura .Torniamo al nostro gran padre Alighieri non

solo a vanti di parole, ma ad operosità di fatti .- Possano i giovani Italiani rendersi degni disentirlo, e sentendolo ritrarre da lui quella fedeincontaminata, quell'animo forte, ch'è schivad'ogni viltà, e seguitatone di ogni grandezza .

Sac. Prof. M. OTT.

Cooperatori defunti nel Settembre e Ottobre 1893

18 Folli Margher. - Mocasino (Brescia) .19 Franceschini Mons. Francesco Can .

- Arcevia (Ancona) .20 Frezzate D . Luigi - Miradolo (To .

rino) .21 Grassi D. Luigi - Genova .22 Iberto Francisco - Pantasina (Porto

Maurizio) .23 Imberti D . Bartolomeo - Poscante

(Bergamo).24 Imperor Gio . Battista - Torino .25 Lovis D . Alberto - Tollegno (No-

vara) .20 Longa Maria vedova Vigliani-Arena

(Novara) .27 Madie D . Giuseppe Amedeo - Savi-

gliano (Cuneo) .28 Marcucci Don Callisto - Viterbo

(Roma) .29 Marengo Aurelia - Genova.30 Massueeo Francesco - Genova .31 Moda D. Jacopo - Campigno-Lupia

( Venezia) .32 Moraudo Giuseppe - Torino.33 Mundici D . Pietro - Fogliano (Mo-

dena) .34 Muziarelli D. Carlo, Priore - Mon-

teleone d'Orvieto (Perugia) .35 Pacilio Canonico L . B . - Napoli .30 Parmigiani Dott. D. Eugenio - Mo-

dena .

37 Pelcoriz Don Francesco Canonico -Ramas (Austria) .

38 Pino Giacomo fu Giov . Battista -Pantasica (P. Maurizio) .

39 Pompei Carolina - Morrovalle (Ma-cerata) .

40 Riva D. Mattia Arciprete - Istrarra(Treviso) .

41 Santi D . Giuseppe - Udine .42 Serami Amalia - Legnago (Verona).43 Sensi Don Giona Canonico - Modi

gliana (Forlì).44 Sibona Annetta - Torino.45 Strazzabosco D . Giacinto - Primo-

lano (Vicenza) .40 Tavella Domenico - Macerato (Ca-

tanzaro) .47 Teraboli Teresa - Gazze (Cremona) .48 Testa D. Luigi Arciprete - Carpe-

neto (Piacenza).49 Turroni Don Carlo - Roncofreddo

(Cesena) .50 Vento Cav . Giuseppe Sindaco - Ca.

steggio (Pavia) .51 Villa Olimpia - Rieti (Perugia) .53 Zonta Don Antonio Vic. For. - Sa-

viore (Brescia),