Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa...

24
MENSILE DI FORMAZIONE E CULTURA DIRETTORE responsabile: sac. dott. Luigi Villa Direzione - Redazione - Amministrazione: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà Via G. Galilei, 121 25123 Brescia - Tel. e fax 030 3700003 www.chiesaviva.com Autor. Trib. Brescia n. 58/1990 - 16-11-1990 Fotocomposizione in proprio - Stampa: Com & Print (BS) contiene I. R. «LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI» (Jo. 8, 32) Chiesaviva ANNO XXXIX - N° 414 MARZO 2009 Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia. Abbonamento annuo: ordinario Euro 35, sostenitore Euro 65 una copia Euro 3, arretrata Euro 3,5 (inviare francobolli). Per l’estero Euro 65 + sovrattassa postale Le richieste devono essere inviate a: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà 25123 Brescia, Via G. Galilei, 121 - C.C.P. n. 11193257 I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti Ogni Autore scrive sotto la sua personale responsabilità

Transcript of Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa...

Page 1: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

MENSILE DI FORMAZIONE E CULTURADIRETTORE responsabile: sac. dott. Luigi VillaDirezione - Redazione - Amministrazione:Operaie di Maria Immacolata e Editrice CiviltàVia G. Galilei, 121 25123 Brescia - Tel. e fax 030 3700003www.chiesaviva.comAutor. Trib. Brescia n. 58/1990 - 16-11-1990Fotocomposizione in proprio - Stampa: Com & Print (BS)contiene I. R.

«LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI»(Jo. 8, 32)

Chiesaviva ANNO XXXIX - N° 414MARZO 2009

Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003(conv. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia.Abbonamento annuo:ordinario Euro 35, sostenitore Euro 65 una copia Euro 3, arretrata Euro 3,5(inviare francobolli). Per l’estero Euro 65 + sovrattassa postaleLe richieste devono essere inviate a: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà25123 Brescia, Via G. Galilei, 121 - C.C.P. n. 11193257I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituitiOgni Autore scrive sotto la sua personale responsabilità

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:20 Pagina 1

Page 2: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 2

Page 3: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 3

Page 4: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

4 “Chiesa viva” *** Marzo 2009

Grande affluenza di pubblico, nonostante la gior-nata di sciopero e il maltempo che aveva colpitol’intero Paese.Dopo il benvenuto della Presidente dell’INARSCIOCIARIA e dell’URSE, Prof.ssa Cristina Amo-roso e del Presidente nazionale dell’INARS,Prof. Sergio Sergiacomi de Aicardi, che hannoillustrato le finalità del Premio, esteso quest’annooltre la regione storica della Ciociaria, il neo As-sessore Provinciale per la Cultura, Paola Meni-chetti, ha fatto gli onori di casa, inaugurando, conquesto evento, il suo primo giorno di incarico. L’importanza della manifestazione per la tutela del-la memoria storica e dell’identità culturale è statamessa in evidenza anche dal sindaco di Ferentino,Piergianni Fiorletta.Un riconoscimento all’evento è stato dato anchedalla presenza del Consigliere provinciale di Latinanonché sindaco di Cisterna, Dott. Mauro Cartu-ran, che “non poteva mancare ad un premioprestigioso” che ha visto protagonisti cittadini del-la Provincia di Latina.Presente all’evento anche la Provincia di Salernocon il Consigliere provinciale e Consigliere comu-nale di Sala Consilina Avv. Luigi Giordano.L’assegnazione dei riconoscimenti ha privilegiato

quanti nelle diverse sezioni del bando hanno tutela-to la memoria storica e l’identità culturale delle re-gioni storiche d’appartenenza. Tra i presenti anche il Prefetto di Frosinone, PieroCesari, che ha ricevuto un Riconoscimento specia-le per l’impegno culturale dimostrato nella Provinciadi Frosinone e il Console del Cile, dott. Aldo Roz-zi Marin che a nome dell’Associazione Veneti nelMondo, ha ritirato il Premio Giornalistico, elogiandol’iniziativa proficua di ulteriori rapporti anche conl’America Latina.Numerose le presenze istituzionali, dal Corpo Fore-stale dello Stato alle Associazioni, al Dott. P. Fran-cesco Radiconcini, Direttore della Banca del Fuci-no, oltre le numerose adesioni di deputati: il Mini-stro Zaia, l’on. Di Biagio, l’on. Barbaro e l’on.Iannarilli e rappresentanti della Regione Lazio.Nel corso della manifestazione sono stati conse-gnati, per i meriti acquisiti a tutela e valorizzazionedella cultura e dell’informazione, alcuni Riconosci-menti speciali, conferiti al Prefetto di Frosinone,Piero Cesari, al decano dei giornalisti Prof. Ar-mando Aprea, all’artista Vincenzo Bianchi diFontanaliri, a Mons. Alessandro De Sanctis diFilettino, al Prof Giulio Tarro virologo di famamondiale...

Premio GiornalisticoPremio GiornalisticoInternazionaleInternazionale

al sac. dott. Luigi Villaal sac. dott. Luigi Villa

IL PREMIO GIORNALISTICO INTERNAZIONALE INARS CIOCIARIA 2008

VII Edizione

Venerdì 12 dicembre 2008, nella Sala di Rappresentanza del Palazzo della Provincia di Frosinone

si è svolta la VII Edizione del Premio Giornalistico Internazionale INARS CIOCIARIA, organizzato dall’Istituto Nazionale delle Regioni Storiche per la Ciociaria,

con il patrocinio della Presidenza Consiglio Ministri, Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti, Ministero Beni Culturali, Consiglio Regione Lazio, Provincia di Frosinone,

U.R.S.E. Unione Regioni Storiche Europee.

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 4

Page 5: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

“Chiesa viva” *** Marzo 2009 5

Chi è don Villa?Nel 1952, da giovane sacerdote egli ebbe un incontronon programmato con Padre Pio. Fu il primo di tre in-contri nei quali Padre Pio lo incaricò di dedicare tuttala sua vita a combattere la Massoneria ecclesiastica.Questo incarico fu approvato dai vertici della Chiesa, ePio XII e il suo Segretario di Stato, card. Tardini, af-fidarono don Villa al card. Ottaviani, al card. Paren-te e al card. Palazzini, coi quali egli lavorò e colla-borò fino alla fine dei loro giorni.Nel 1971, don Villa fondò la sua Rivista “Chiesa vi-va” con corrispondenti e collaboratori presenti in tutti icontinenti.Poi, iniziò l’isolamento: uno dopo l’altro i collabora-tori e i corrispondenti se ne andarono e don Villa rima-se solo.Arrivò poi il silenzio e la parola d’ordine nei suoi con-fronti: “Ignoratelo!” e “Fatelo ignorare”.Seguirono i “souvenirs”.Il “souvenir de Paris” lo ricevette con un pugno ferratoche gli dislocò la mandibola e gli spezzò tutti i denti, e,da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi denudato

pronto per la fucilazione. Si salvò miracolosamenteall’ultimo minuto.Poi, le calunnie: le più frequenti furono: “fascista” e“antisemita”.Per il “fascista”, si dovrebbe ricordare che don Villafu condannato a morte dal Ministro della Giustizia fa-scista, Farinacci, e che si salvò saltando dalla finestradella casa dei Comboniani di Crema, quando stava ar-rivando la jeep con il plotone di esecuzione.Per la calunnia “antisemita”, invece, si dovrebbe farpresente che, in tre viaggi sui monti al confine Italia-Svizzera, don Villa mise in salvo 57 ebrei rischiando lavita. Infatti, ad ogni ritorno se la dovette vedere conl’aereo che pattugliava il confine che lo mitragliò, e,per tre volte, don Villa si salvò, gettandosi a terra, fin-gendosi morto.Ma don Villa non desisteva dal suo incarico, così, lasua vita fu costellata da ben sette tentativi di assassi-nio che, fortunatamente, però non ebbero il risultatosperato.Quindi, oggi, don Villa, all’età di 91 anni, lavora anco-ra al suo incarico affidatogli da Padre Pio e questo con-tinuerà… fino a quando Dio vorrà!

Chi è Don Luigi Villa?Chi è Don Luigi Villa?– Testo del breve discorso pubblico, fatto dall’Ing. Franco Adessa,

dopo il ricevimento del “Premio Giornalistico Internazionale”, assegnato a sac. dott. Luigi Villa –

Don Luigi Villa,91 anni, laureato in Teologiaall’Università Lateranense, ha 66 anni di Messa.

Don Luigi Villa è iscritto all’Ordine

dei Giornalisti da 56 anni.

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 5

Page 6: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

6 “Chiesa viva” *** Marzo 2009

RITORNO di LUTERORITORNO di LUTERO

di A. Z.

C orre voce che Martinifa spola da Milano aCaracas: a Milano, per

consacrare i novelli presbiteri aDio; a Caracas, per presiedereal rito di iniziazione massonicadi consacrazione a Satana.Lo scandalo giunge al Vaticano.Giovanni Paolo II fa indagare,e decide: “Non voglio più Mar-tini arcivescovo di Milano”(settembre 2001). Il mandato aMartini viene interrotto primadel tempo, (luglio 2002), e Mar-tini si rifugia in Israele, dove la sua tomba è segnalatain inserti turistici.La spola di Martini esplode al conclave; Martini perdevoti, Ratzinger li acquista e ne esce Papa. La Chiesaha superato il rischio di un Papa affiliato alla mas-soneria.L’Espresso del 20 gennaio 2006 titola: “Chi rema con-tro Ratzinger?”. Si tratta dei Neo-catecumenali, e illoro fondatore, Kiko Arguello è evidenziato in unafoto a colori. «Le critiche mosse contro i Neo-catecu-menali sono sempre state soverchiate dal sostegnosenza riserve, loro concesso da Giovanni Paolo II.Con Ratzinger Papa, però non è più così. C’è una cosadei Neo-catecumenali che il nuovo Papa non accetta,e che tocca il cuore della vita cristiana: è il modo ati-pico con cui essi celebrano la Messa (segue la descri-zione)». «Ebbene - prosegue l’articolo - a tutto questoBenedetto XVI ha ordinato di mettere fine. La letteraè firmata dal cardinale Francis Arinze, Prefetto dellaCongregazione Vaticana per la Liturgia, ma, fin dalleprime righe, dice chiaro che quelle erano decisionidel Santo Padre... Risulta, però, che nelle ventimilacomunità neo-catecumenali è passata la consegna dicontinuare come prima», nonostante un nuovo insi-stente richiamo del Papa (p. 61).

I Neo-catecumenali, come è no-to, si ispirano a Lutero, e non acaso Martini, nel suo testamen-to “Colloqui notturni a Geru-salemme”, rimpiange la rilut-tanza della Chiesa a prendereispirazione da Lutero, come èavvenuto al Concilio. A chi loaccusa di essere “anti-papa”,Martini protesta di non essere“anti-papa”, ma “ante-Papa”(Corriere 21.10.08): Precursoredel Vicario di Cristo!Le sue esternazioni sono ripor-

tate puntualmente dalla sua parentela spirituale:Espresso, Repubblica, Corriere. L’opposizione a Be-nedetto XVI è cosa nota, e ne accenna anche l’articolodell’Espresso sopra citato.L’approvazione dei Neo-catecumenali, attribuita alPapa, arriva oggi come un enigma storico indecifra-bile, data la contrapposizione ai ripetuti richiami delSommo Pontefice: non è comprensibile un così repen-tino cambiamento di rotta di un movimento così este-so e così ostinatamente ostile al retto sentire dellaChiesa. Che succede in Vaticano? In queste sorprese abnormiemergono oscure supposizioni. Non si riesce a capirequale Giosuè vada fermando il corso del sole per con-sentire ai Neo-catecumenali un rientro nella ChiesaCattolica. Emergono ipotesi varie: un ricatto al Papa?Un insediamento nelle logge vaticane di una InimicaVis che sostituisca le logge di tre puntini a quelle diRaffaello? O che l’Antico Serpente si sia ormai attor-ciliato al collo del Papa?

Vediamo, intanto, chi sono i Neo-Catecumenali e laloro prassi convalidata da decenni sotto gli occhi diosservatori attenti alla loro malefatte dottrinali, litur-giche e morali.

Il card. Carlo Maria Martini.

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 6

Page 7: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

“Chiesa viva” *** Marzo 2009 7

I NEO-CATECUMENALI:I NEO-CATECUMENALI:piaga cancerogena nella Chiesa

di A. Z.

11

«I o sono Giovanni Battista inmezzo a voi. Convertitevi,perché il regno di Dio è vi-

cino. Io sono testimone di Cristocon la mia vita. Nessuna comunitàfondata da noi è fallita: vi assicuroche qui c’è Dio»!Modestia a parte, ci attenderemmo daKiko un richiamo alla conversione ve-ra; invece non c’è movimento, oggi,nella Chiesa, che sia così radicalmen-te pervertitore quanto il “MovimentoNeo-catecumenale” da lui fondato.Dovrebbero aprire gli occhi dei soste-nitori e simpatizzanti la “mancata ap-provazione”, da parte di cinque orga-nismi centrali della Chiesa, agli Statutidel Movimento: Congregazione perla Dottrina della Fede, del Culto Di-vino, del Clero, dell’Educazione eConsiglio per i Laici, in occasionedell’incontro del 27-29 maggio 1998sui Movimenti laicali, e gli errori deiNeo-catecumenali, già da parecchianni segnalati da pastori e sacerdotidotti e competenti.

IL SISTEMA NEO-CATECUMENALE

Le origini

Il Movimento Neo-catecumenale è sortonelle baracche di Palomeras Altas, alleperiferia di Madrid, nel 1964,dall’esperienza spirituale del pittoreFrancesco (Kiko) Arguello, uscito dauna crisi esistenziale che lo spinseall’orlo del suicidio, e approdato alla con-versione - quale? - attraverso i “Cursillosde Cristindad”. Ben presto, nelle sue ca-techesi improvvisate, con Bibbia e chitar-ra, fu affiancato dalla ex suora CarmenHernandez. Ne nacque una piccola co-munità di zingari, raccolti intorno alla ce-lebrazione eucaristica di un sacerdote.Giunto a Roma, sotto Paolo VI, il Movi-mento si è esteso in una settantina dinazioni con centinaia di migliaia di ade-

rate, accumulate dall’uomo, non sicancellano in un attimo. L’equilibrioevangelico si raggiunge un po’ allavolta con un paziente lavoro di purifi-cazione del cuore e della mente, sottouna buona guida spirituale. Leespressioni perentorie di Kiko - tem-peramento artistico di attore! - eserci-tano un influsso notevole su personeinfluenzabili e prive di dottrina, le qualifiniscono per seguire il loro leader an-che nei suoi errori, più per il suo fasci-no personale che per una sequelaevangelica informata da una esattaconoscenza e pratica della Fede.

Un manuale segreto

Le idee di Kiko, trasmesse dapprimasu nastri magnetici, sono state raccol-te, nel 1972, nel volume di “Orienta-menti alle équipes di catechisti perla fase di conversione”, trasmessoin fotocopie con aggiunte varie, pervia riservata, ai catechisti dal Centroneo-catecumenale “Servo di Jahvè”(di piazza San Salvatore in Campo,00186 Roma).La segretezza in cui il volume viene

trasmesso, con la raccomandazione di“non dire nulla dei suoi contenuti”, fe-ce sorgere il sospetto di indottrinamentinon corrispondenti alla purezza della Fe-de, come sono venuti gradatamente allaluce.

“Il cammino di conversione”, propostoda Kiko in varie tappe, dura dai sette aidodici anni, sulla base di letture bibliche,riunioni frequenti per un dialogo di salvez-za, accentuazione comunitaria, conviven-ze mensili di gruppo, ecc.Nonostante l’affermazione che “non sitratta di plagiare nessuno, perchè nonsi fa alcun lavaggio di cervello”, il si-stema di coinvolgimento settario risultadal “segreto” che avvolge i successivipassi del cammino di conversione, sottola direzione fortemente autoritaria dei

renti…Il convertito

Il linguaggio drastico e intransigente è ti-pico dei convertiti da militanze aberranti:Kiko viene dall’area comunista, el’esperienza del suo passato lo porta aespressioni perentorie tipiche di chi nonha raggiunto un conveniente equilibrioevangelico. Grandi convertiti, come Igna-zio di Loyola, Paolo della Croce e altri,insegnano che il convertito non passa im-provvisamente dall’errore alla verità pie-na: le preformazioni mentali e morali er-

Kiko Arguello.

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 7

Page 8: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

8 “Chiesa viva” *** Marzo 2009

Appunti critici sul Vaticano II - 22sac. dott. Luigi Villa (pp. 108 - Euro 16)

Questo mio secondo libro “Appunti critici sul Vaticano II”, frutto del mioaccurato studio sui testi, vuol dimostrare che il contenuto di quei testi nonè così pulito, come avrebbe dovuto essere.Al di là dei fattori oggettivi in essi espressi, ritengo opportuno e valevolequesto lavoro che penso possa aiutare i lettori a comprendere meglio i te-sti del Vaticano II.

Per richieste, rivolgersi a:

Operaie di Maria Immacolata e Editrice CiviltàVia G. Galilei, 121 - 25123 Brescia Tel. e Fax. 030. 37.00.00.3 - C.C.P. n° 11193257

NOVITA

“catechisti”.Eccentricità dottrinali

Kiko, in particolare, non entra in campoconversivo con una dotazione dottrinalepulita. Porta in sé idee sbagliate e le im-mette nel Movimento senza il correttivo diguide ben preparate a setacciargli gli er-rori che, in lui, sono tali da distruggerele stesse fondamenta della Fede. L’assenza di una solida dottrina si riveladeleteria anche in altri Movimenti, e stupi-sce il fatto che molti Pastori siano staticosì poco oculati nel dare eccessivo affi-damento ad aggregazioni fondate piutto-sto sull’elemento emotivo e su carismati-smi inconsistenti che su una dottrina soli-da. Il pressapochismo dottrinale di basedi molti Movimenti odierni, rispecchia losmarrimento dottrinale di uomini di unaChiesa alle prese col neo-modernismopostconciliare.

Il plagio

Il neo-catecumenismo rivela l’indole diuna sètta, in cui l’individuo diventa stru-mento cieco, intruppato del gruppo, dalquale non riesce a liberarsi se non a fati-ca con conseguenze pesanti, dato il si-stema di stretta obbedienza alla volontàdei Capi.I Neo-catecumenali vengono “iniziati pergradi”, tramite una serie di coinvolgimen-ti progressivi. Il catechista, tra i neo-ca-tecumenali, è maestro indiscusso, alquale si deve obbedienza cieca. Un catechista ha confessato: “Noi abbia-mo vincolato tua madre all’obbedienzae le abbiamo ordinato di cacciarti viadi casa”. L’adepto si trova chiuso in unsistema di controllo, garantito dal doveredi delazione. La confessione pubblicadei propri peccati diventa, per i Neo-ca-tecumenali, uno strumento di ricatto nelcaso che l’individuo voglia staccarsi dalgruppo: i suoi peccati passati diventanodi pubblica conoscenza, per cui l’adepto

rimane imbrigliato nel Movimento per il ti-more che le sue malefatte vengano resepubbliche.

Egemonia ambientale

A Firenze, i Neo-catecumenali sono en-trati in una parrocchia con queste espres-sioni: “Siamo gli angeli del Signore.Con noi sta passando Gesù Cristo.Prendete al volo questa proposta, per-ché potrebbe non passare più”!L’accusa è che, quando entrano in unastruttura ecclesiale, i Neo-catecumenalisi impongono come dominatori, egemo-nizzando tutte le attività, senza lasciarespazio ad altri gruppi o iniziative che nonsiano loro.L’egemonia più odiosa riguarda la Fa-miglia. Il catechista afferma il dovere diobbedire a lui più ancora che ai familiari,coniugi e genitori compresi.L’educazione dei figli, più che ai geni-tori, è affidata al gruppo dei neo-cate-cumenali.Il plagio, in tal senso, provoca situazioniparadossali, come la donna che ha con-cepito 7 figli, e gli ultimi 4 li ha sottratti alpadre per farli educare dal catechista;oppure la madre di uno psichiatra che,non avendo ottenuto l’adesione del mari-to al Movimento, è stata costretta a divi-dersi da lui. Altre testimonianze accusano il Movi-mento di esercitare una pressione perchégli adepti sposino appartenenti al gruppo.Libere scelte vengono impedite. Anchel’unione tra gli sposi viene sconvolta finoa provocare la rottura del vincolo coniu-gale col coniuge che non aderisce allasètta. “Solo Dio dev’essere amato: seil tuo coniuge o altri ti sono di impac-cio, rifiutali!”.Un altro elemento di distruzione della vitadi famiglia è il coinvolgimento asfis-siante agli incontri e alle iniziativeneo-catecumenali: l’adepto non appar-tiene più alla famiglia ma al Movimento,

fuori del quale ogni altro affetto è consi-derato idolatrico. In certe occasioni, comenelle feste pasquali, i Neo-catecumenalivengono sequestrati dalla famiglia per gliimpegni comunitari. Si è giunti perfino adassistere una malata all’ospedale per im-pedire che, in un momento di debolezza,riprendesse i rapporti col marito.Né favorisce l’armonia coniugale l’obbligoalle famiglie neo-catecumenali di versareun’alta percentuale delle loro entrate alMovimento, per sostenerne l’azione.Quanto ai sacerdoti, Kiko ammonisce:“Non facciano discorsi alla gente!”.Un aspetto dottrinale preoccupante ri-guarda il rapporto sacerdoti e laici nellaecclesiologia di Kiko.Un laico, che riuscì a liberarsi dal plagio,afferma: “Ero magnetizzato dalla lorocatechizzazione e dalle loro certezze. IlMovimento veniva presentato comel’unico modo autentico di essere cristia-ni… Il fanatismo dei capi responsabili hafatto prendere decisioni folli e irresponsa-bili a mia moglie senza consultare il mari-to. Eravamo destinati a diventare unafabbrica di aborti… I Capi assicurava-no di avere l’appoggio incondizionatodel Papa, ma non mi sembra chel’insegnamento neo-catecumenale sia lostesso che insegna il Papa. Nei tre anniche frequentai il Movimento, mi resi contodella potenza persuasiva dei Capi, e chela loro concezione della famiglia ha benpoco a vedere con quello che insegna laChiesa cattolica. Loro attuano una solafamiglia di trenta o quaranta persone,guidate dal capo-famiglia che è il cate-chista… Col moltiplicarsi degli impegni digruppo, e soprattutto col controllo psico-logico, dovuto alle confessioni pubblichenegli incontri, mi resi conto che i loro capiriuscivano a monopolizzare anche la vitaprivata delle singole persone. Quasi perpremunirci da misteriosi pericoli futuri, findall’inizio ci è stato insegnato che ci sa-remmo dovuti ben guardare da chiunqueci avesse detto cose diverse da quelle in-segnate dai responsabili”.

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 8

Page 9: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

“Chiesa viva” *** Marzo 2009 9

La verità sull’evoluzione e l’origine dell’uomo

di Pier Carlo Landucci

Occhi sulla Politica

TIENI DURO,DON VILLA!

Carissino Don Villa, tieni duro!Sono con te le Suore ed i lettori,Insieme agli altri tuoi cooperatori,Ivi compreso il Professor Arturo!

Non mollare, Don Villa, ti scongiuro!Non far ridere i “franchi muratori”,Con i “fratelli perfidi maggiori”!Ed io la mia preghiera ti assicuro!

“Chiesa viva” è un mensile necessario,Per smascherare le tante ipocrisie,Diffuse dal Concilio abdicatario -

Siccome ho scritto in altre mie poesie -E riportar la Chiesa sul binarioDella Dottrina e delle liturgie!

Prof. Arturo Sardini

Chiusa

Tieni duro, Don Villa, dammi retta,Per smascherar la “Muratoria Sètta”,E risvegliar la Chiesa, ormai sopitaAi piedi del Sinedrio, ed asservita!

17

EMBRIOLOGIA

Legge biogenetica fondamentale

Haeckel presentò questa legge come prova fondamentaledell’evoluzione e per renderla più persuasiva si permise perfino di fal-sificare schemi e fotografie. Già lo vedemmo. Secondo tale leggel’evoluzione embrionale dal semplice al complesso di un soggetto (“on-togenesi”) ricapitolerebbe l’evoluzione progressiva delle specie (“filoge-nesi”). In particolare, gli stadi successivi dell’embrione umano si rasso-migliano ai gradi successivi delle specie inferiori animali. Per esempio,in esso compaiono prestissimo delle forme di branchie proprie dei pe-sci, il che avviene ugualmente negli embrioni di tutti i vertebrati. Ciò “di-mostra” - seguitano a ripetere anche oggi gli evoluzionisti - una comuneorigine acquatica dell’uomo e di tutti i vertebrati.Ma non si tratta che di un equivoco. Va ben sottolineato, innanzi tutto, che quelle prime fasi embrionali uma-ne non rassomigliano affatto ad animali maturi di specie inferiore, masolo ai loro embrioni, e la rassomiglianza diviene sempre minore via viache l’embrione si sviluppa e si attualizzano le strutture specifichedell’individuo. Ora, è chiaro che tali specifiche strutture non possono at-tuarsi di colpo e le elaborazioni iniziali quasi amorfe non possono nonrassomigliarsi. Esse partono anzi dalla totale identità esteriore di ognicellula uovo fecondata. Ma in questa sono precontenute virtualmente lestrutture delle rispettive specie che si attualizzeranno progressivamentefino ai rispettivi individui maturi: e ciò - come oggi si è scoperto - secon-do la perfetta programmazione determinata dalle specifiche strutture mi-croscopiche dei cromosomi del nucleo cellulare.Rientra, d’altra parte, in un mirabile criterio di razionalità costruttival’unità, ossia il modello comune dei primi stadi embrionali, plurivalentiper le future specificazioni strutturali (per esempio, come già ricordai,per 24.000 specie di uccelli e pesci teleostei si hanno due soli tipifondamentali di organizzazione embrionale). Ne risulta sottolineatoanziché un processo evolutivo dovuto al caso, il lungimirante pianocostruttivo del sommo Artefice.Il fatto particolarmente vistoso di quelle formazioni di aspetto branchiale(archi, tasche e solchi divisori branchiali) che compaiono nelle pareti la-terali della estremità superiore (cefalica) dell’embrione umano, nelle pri-

me fasi in cui ha pochi millimetri di lunghezza, neè una conferma emblematica. A differenza dei pe-sci, quei solchi non si perforeranno mai per la for-mazione di vere branchie respiratorie. Tali forma-zioni embrionali umane invece, così opportuna-mente distinte, si svilupperanno in precisi e preor-dinati organi del feto e dell’individuo maturo: il pri-mo arco darà origine alla mandibola e al corpodella lingua, il primo solco esterno al condottouditivo esterno, la prima tasca al timpano e al-la tromba di Eustachio, ecc.Nessun richiamo dunque ad antenati acquatici,ma alla grandiosa unità plurivalente del piano co-struttivo dell’unico sommo Artefice.

(continua)

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 9

Page 10: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

10 “Chiesa viva” *** Marzo 2009

Documenta-Facta

IRAQ

Sede dell’impero babilonese, dove furonodeportati gli ebrei, potente califfato altempo dell’espansione dell’Islam, nel1932 l’Iraq ha ottenuto l’indipendenza dalProtettorato britannico. Dal 1979 è salitoal potere il partito Baath guidato dallospietato dittatore Saddam Hussein, depo-sto nel 2003 da una coalizione guidatadagli Stati Uniti nel corso della SecondaGuerra del Golfo. Oggi, l’Iraq è ancora inuna grave situazione di instabilità, concontinui attentati terroristici che minaccia-no la ripresa democratica.

Popolazione: 26.783.383 (Stime 2006).

Gruppi religiosi: Musulmani 96,85%;Cristiani 1,55%; Altro 1,10%; Non religio-so 0,50%.

Forma di governo: Repubblica. Dopo leelezioni del 2005 è stato eletto un gover-no di transizione che dovrebbe portarel’Iraq a varare una nuova costituzione.

Persecuzione: Nel caos in cui versa at-tualmente il Paese i gruppi musulmani ra-dicali impongono la propria legge: si sus-seguono continuamente gli attacchi e ibombardamenti a chiese, i rapimenti dicristiani a scopo di lucro oppurel’uccisione di credenti. Molti non musul-mani sono fuggit i dal Paese (oltre200.000 solo nell’ultimo periodo). Solonel 2007 si stima che oltre 30.000 cristia-ni siano fuggiti dall’Iraq.

La Chiesa: le difficoltà stanno rafforzan-do le chiese cristiane al loro interno: chinon se ne va è ancora più determinato aseguire Cristo. Mancano però in modo di-sperato leader per le chiese.

AZERBAIGIAN

La repubblica caucasica dell’Azerbaigianha fatto parte dell’Unione Sovietica fino al1991, quando allo sciogliersi della poten-za comunista ha acquistato la propria in-dipendenza, precipitando poi in una seriedi colpi di Stato e nella guerra conl’Armenia a causa di possessi territoriali.Ora, la repubblica gode di una certa sta-bilità, ma la popolazione vive ancora inuno stato di grande povertà, poco meglioche ai tempi dell’URSS.

Popolazione: 7.961.619 (Stime 2006).

Gruppi religiosi: Musulmani 83,67%;Non religioso 11,31%; Cristiani 4,63%;

Ebrei 0,3 7%; Baha’i 0.02%.

Forma di governo: Repubblica.

Persecuzione: Ufficialmente, la Costitu-zione tutela la libertà religiosa, ma dopo ilcrollo del comunismo è ripresa l’attivitàdell’islamismo, aiutata anche dall’ostilitàverso i russi ortodossi e verso la cristianaArmenia, lo stato nemico per eccellenza.Gli islamici si stanno facendo strada nelleistituzioni e per questo motivo le chiesecristiane sono sottoposte a sempre mag-giore pressione. Devono ottemperare asevere norme burocratiche e se non viriescono devono chiudere e i pastori ven-gono cacciati o incarcerati.

La Chiesa: la maggior patte dei centriabitati dell’Azerbaigian non sono mai statievangelizzati, anche perché questo èproibito dalla legge. Ma le chiese conti-nuano a crescere nonostante le difficoltà.Sono disponibili la Bibbia e la Bibbia perbambini nella lingua locale, l’azero.

COREA DEL NORD

La Corea del Nord è uno dei regimi piùrepressivi e isolati del mondo e nega ognitipo di diritto umano ai suoi cittadini. Ilprecedente leader nazionale, Kim IlSung, è stato deificato e viene chiamato“Il grande Leader”. Dopo la sua morte èsalito al potere il figlio, Kim Chong Il.

Popolazione22.224.195 (Stime 2002).

Gruppi religiosi: Non religiosi 64,31%Tradizionale/Etnico 16%; Chondogyo13,50%; Buddisti 4,50%; Cristiani 1,69%.

Forma di governo: Dittatura autoritariacomunista.

Persecuzione: tutte le religioni sono sta-te duramente represse. Nel 1953 si trova-vano in Corea del Nord circa 300.000 cri-stiani, ma oggi potrebbero essere solopoche migliaia. Molti sono stati assassi-nati, molti sono fuggiti, le chiese donostate distrutte dai bulldozer. Il governonordcoreano considera i cristiani una mi-naccia alla stabilità del Paese e dà lorouna caccia spietata. Coloro che vengonocatturati subiscono torture, carcere e mol-to spesso trovano la morte.

La Chiesa: nonostante la persecuzionefortissima, i cristiani stanno lentamentecrescendo giorno dopo giorno. Devono ri-trovarsi e pregare in grande segretezzaper evitare di essere scoperti dalla poli-zia. Molti nordcoreani, e con essi molticristiani, sono fuggiti in Cina. Alcuni sonotornati dopo un periodo di formazione percondividere l’evangelo, ma farlo è perico-losissimo. Ogni rifugiato che dalla Cinaviene rispedito in Corea del Nord rischiala prigione e la morte.

ATLANTE ATLANTE DELLA CHIESA PERSEGUITATADELLA CHIESA PERSEGUITATA

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 10

Page 11: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

“Chiesa viva” *** Marzo 2009 11

1.1. Oppiacei

– Oppio: è un succo vegetale estrattodalla capsula dei papavero.

– Morfina: è un alcaloide naturaleestratto dall’oppio. Viene iniettata pervia endovenosa o sottocutanea.

– Eroina: è un derivato semisinteticodella morfina. Si presenta come polve-re bianca facilmente solubile. Si puòingerire o iniettare per via endoveno-sa. (L’iniezione viene definita coi ter-mine “buco” o “bucarsi”).

L’eroina produce una sensazione dieuforia accompagnata da impressionipiacevoli, dalla scomparsa del dolore,dell’ansia e della paura. Rapidamente, siinstaura una fortissima dipendenza sia fi-sica che psichica.L’eroinomane è spinto irresistibilmente aprendere la sua droga e mette in atto tuttii mezzi per procurarsela. Per ripetere la sensazione piacevole ildrogato è spinto ad aumentare sia la do-se che la frequenza delle iniezioni. Lamancanza di droga provoca vere e pro-

prie crisi di astinenza con insonnia, ango-scia, vomito e senso di disperazione. Unaeccessiva quantità di droga, non tollerabi-le dall’organismo, può generare il coma ola morte.

2.2. Coca

– Cocaina: polvere bianca estratta dallefoglie della Coca. Può essere iniettatao ingerita.

La cocaina genera un senso di euforia edi eccitazione, di indifferenza al dolore,alla fame, alla stanchezza. Se assunta indose eccessiva genera stati di angosciacon manie di persecuzione e allucinazio-ni. Provoca una notevole dipendenza psi-chica.

3.3. Canapa Indiana

– Marijuana: fiori e foglie della canapaindiana essiccata. Di solito, viene fu-mata.

– Haschish: è la resina del fiore. Vienelavorata in piccoli pani, tavolette e ba-stoncini. Di solito, si fuma.

Genera uno stato euforico e sognante e,in quantità maggiori, può portare alla per-dita del senso del reale, del tempo e dellospazio. Non genera dipendenza fisica,ma a lungo andare la personalità del fu-matore di haschish si indebolisce. Puòcausare turbe mentali.

4.4. Allucinogeni

– LSD (acido lisergico): tra gli allucino-geni sintetici è il più usato e conosciu-to. È un liquido incolore che il sogget-to ingerisce versandolo su una zollettadi zucchero o su un frammento di car-ta assorbente.

Genera false percezioni, allucinazioni vi-sive e auditive. Questi effetti possono es-sere accompagnati da un senso di eufo-ria e di angoscia e dalla perdita del sensodel tempo e dello spazio. Di solito, questostato viene definito coi termine “viaggio”che si compie in gruppo sotto la guida diun iniziato. Una dose eccessiva può ge-nerare turbe mentali anche irreversibili.

5.5. Anfetamine

– Sono eccitanti e stimolanti del sistemanervoso centrale, sopprimono la sen-sazione di fame e fatica. Vengonousate in medicina nei casi di obesitàpatologica, narcolessia e morbo diParkinson.

Il soggetto manifesta uno stato di grandeeccitazione e irritabilità. Di solito, è spintoad assumere dosi sempre più forti e sisviluppa una dipendenza psichica.

N.B.

a) Si parla di dipendenza psichica perindicare che nel soggetto sorge un ve-ro e proprio bisogno di far uso conti-nuativo della droga, la cui mancanzagenera angoscia e depressione.

b) Si parla di dipendenza fisica quandointerrompere l’assunzione del prodot-to provoca la insorgenza di precisisintomi anche a livello fisico. (Crisi diastinenza, con insonnia, vomito, diar-rea, ecc.).

Quali sono le drogheQuali sono le droghe

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 11

Page 12: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

12 “Chiesa viva” *** Marzo 2009

UNUN

TEMPIO SATANICOTEMPIO SATANICOPERPER SAN PADRE PIO?SAN PADRE PIO?

34.34. “Questo infame sacrilegiocresce e… si afferma sem-pre più l’apostasia”

Lettera alla Direzione di “Chiesa vi-va” di un sacerdote italiano, del 22febbraio 2008.“Le reiterate e vibranti denunziedi ‘Chiesa viva’ sul Tempio Sata-nico di San Giovanni Rotondo concelebrazioni di Messe sacrileghe,che Ministri indisturbati e leggiericontinuano a celebrare in questodocumentato Tempio Massonico,sono disattese da parte di tutto ilclero. (…). (Questa nuova chiesa è un) Monu-mento elevato solo per osannare lamodernità massonica e modernista e non per daregloria a Cristo o alla SS. Trinità. (…). Il tutto fin quidetto, non turba in nessun modo la coscienza deisuperiori religiosi e neppure le coscienze delle alteGerarchie Cattoliche, poiché passivamente tolleranotutto e non si muovono ad estirpare il male imperan-te, ma sono supinamente quiescenti, mentre que-sto infame sacrilegio cresce e, con lo scorrere deltempo, si afferma sempre più l’apostasia”.35.35. “Sono rimasto profondamente disgustato

delle celebrazioni avvenutenel Tempio Massonico, an-che da parte del card. Berto-ne e altri ecclesiastici”

Lettera alla Direzione di “Chiesa vi-va” di un gesuita italiano, del 17marzo 2008.“Sono rimasto profondamente di-sgustato delle celebrazioni avve-nute nel Tempio Massonico, an-che da parte del card. Bertone ealtri ecclesiastici, facili a ogni cedi-mento morale, ove capiti occasionedi mettersi in vista: sono fatti chediffondono un senso di profonda sfi-ducia su un clero vilmente compro-messo. Considero, quindi, gravis-

simo sacrilegio ogni celebrazione religiosa in taleambiente, soprattutto ogni liturgia eucaristica. Ol-tre al fatto che tali abusi sono un gravissimo af-fronto alla memoria del santo Padre Pio.Vi prego, quindi, di continuare la vostra coraggio-sa azione contro ogni dissacrazione in merito”.

36.36. “… l’enorme pericolo che la Chiesa Cattoli-ca corre a causa del ventilato trasferimento

del corpo di San Padre Pio in un luogo tanto anti-

66

La “Nuova Chiesa” dedicata a San Padre Pio è un “Tempio Massonico”, o meglio un“Tempio Satanico”. Questa sconvolgente realtà è stata dimostrata dall’Ing. FrancoAdessa, nel febbraio 2006, con uno studio serio, meticoloso, stringente e documentatoche, sino ad oggi, non è stato ancora confutato da nessuno!

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 12

Page 13: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

“Chiesa viva” *** Marzo 2009 13

cristiano”Lettera alla Direzione di “Chiesa vi-va” di un ex Procuratore Generaledella Repubblica presso la Corted’Appello dell’Aquila, del 20 marzo2008.“… il punto della questione chepiù mi ha turbato, perché ciò miha dolorosamente colpito, è soprat-tutto l’eventualità del trasferi-mento del corpo di Padre Pio nel-la nuova chiesa… che è ricolma,con significativa insistenza, disimboli massonici e satanici chesostituiscono o desacralizzano ognisimbolo cristiano e cattolico. (…).Ora, ciò che è stato taciuto dagli or-gani di informazione è l’enormepericolo che la Chiesa cattolicacorre a causa del ventilato trasfe-rimento del corpo di un Santo,che è nel cuore di ogni cristiano, inun luogo tanto anti-cristiano; edil pericolo sarà ancora maggiorese, come ho sentito dire, nei pros-simi mesi interverrà lo stesso Pa-pa Benedetto XVI a fornire il pro-prio autorevole (spero inconsape-vole) avallo ad una operazioneche potrebbe costituire un seriocolpo per la Chiesa cattolica eduna sua sintomatica sconfitta adopera dei suoi nemici di sem-pre”.

37.37. “Gli autori di questa chiesa, abituati al dialo-go e al miscuglio delle religioni, non vedononessun inconveniente a celebrare la loromessa e a consacrare vescovi nel tempio diSatana”.

Lettera alla Direzione di “Chiesa viva” di un Parroco,del 12 aprile 2008.“… ho saputo del progetto di traslazione del corpodi P. Pio dalla sua tomba alla nuova chiesa a luidedicata… è come voler mettere Nostro Signore inmezzo all’inferno; il fuoco della carità e della santitànel fuoco dell’odio e dell’iniquità; il paradiso al centrodell’inferno. Mi chiedo, allora, cosa succederebbe nelmomento dell’ingresso del corpo di Padre Pio nellanuova chiesa, e mi posso immaginare ogni specie diputiferio… Gli autori di questa chiesa, abituati al dialogo e almiscuglio delle religioni, non vedono nessun in-conveniente a celebrare la loro messa e a consa-crare vescovi nel tempio di Satana.Ci dobbiamo rassegnare a fare questa diagnosi dellaChiesa Conciliare: ennesima sètta satanica, impre-sa di demolizione della Chiesa Cattolica. Trovate-mi un elemento della Chiesa Cattolica che non sia

stato soppresso, svenduto, modificato, contraddetto,contrastato, perseguitato e proibito, corrotto, profana-to, ecc… Si conosce l’albero dai frutti. I fatti non si discutono!

38.38. “La casa di San Padre Pio è stata dissacratacon la costruzione del più grande TempioSatanico al mondo...”.

Newsletter: “In defence of Padre Pio” (= in difesadi Padre Pio), Bollettino dell’Apostolato di NostraSignora del Buon Successo (USA), estate 2008. «È stato detto, in questi ultimi anni, che la “nuovachiesa” dedicata a San Padre Pio in S. Giovanni Ro-tondo, ha superato i santuari mariani di Lourdes eFatima nel numero dei pellegrini in visita annuale! Maquando la voce si spargerà che la casa di San Pa-dre Pio è stata dissacrata con la costruzione delpiù grande Tempio Satanico al mondo, costruitonon da pagani, ma dai Prelati di Santa RomanaChiesa, tutta la Cristianità non griderà e chiederàal Cielo la giusta vendetta?Seguiamo Padre Pio quando ci dice: «La palma dellavittoria è riservata solo a quelli che combattono davalorosi fino alla fine. Pertanto, cominciamo la santabattaglia quest’anno stesso. Dio ci aiuterà e ci coro-nerà con un eterno trionfo!».

(continua)

Vista della chiesa inferiore, del Tempo Satanico di S. G. Rotondo. L’“Associazione ProPadre Pio - L’uomo della Sofferenza” ha denunciato quando segue: «Il sagrato della“nuova chiesa” è stato costruito a leggera forma d’imbuto e, in occasione delle piogge,la chiesa si allaga e i Frati Cappuccini sono costretti a ricorrere all’intervento dei Vigilidel Fuoco, per aspirare l’acqua che, guarda caso... va ad allagare principalmenteproprio la cripta dove si vogliono traslare le spoglie di San Padre Pio!».

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 13

Page 14: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

14 “Chiesa viva” *** Marzo 2009

I n Italia, la sprovincializza-zione culturale è procedutadi pari passo con lo sforzo di

assimilazione delle idee prove-nienti dall’estero, allo scopo diconquistare l’indipendenza dallaChiesa e dai retaggi morali delpassato.Si è divenuti quindi più aperti ateorie improntate quasi esclusiva-mente all’assolutismo utilitario-razionalistico, al cui centro è po-sto l’uomo con le sue necessitàcontingenti.Allo stesso modo, la teologia cat-tolica è ormai orientata a mantene-re amichevoli rapporti con il mon-do, non esitando, a tal fine, a revi-sionare persino i fondamenti della dottrina dei Padri,esprimendosi con forme e prese di posizione ad essa ra-dicalmente opposte. La tensione manifestata, anche incampo religioso, nel voler colmare il divario tra le diverseconfessioni ed etnìe incoraggia la coalizione laicista edazioni riformatrici anti-curiali che intendono recidere le ra-dici stesse del Cattolicesimo, cui si pretenderebbe di attri-buire un diverso ruolo storico, secondo modelli e criteriimposti dalla mutazione dei tempi.Le proposte pastorali del Concilio Vaticano II hannocerto avuto un influsso determinante sia sui comportamen-ti sociali sia sulla pletora di esternazioni teologiche chesembrano convergere nell’unico, specifico obiettivo dipersonalizzare la fede.Si tratta di un radicale cambiamento di azione che tende

I NUOVI I NUOVI “MAESTRI”“MAESTRI”

non al fine di approfondire laVerità per trasmetterLa qualeEssa è, bensì a quello di relazio-narLa con le speculazioni dellamente umana.Il Vaticano II, infatti, con sicuracoscienza, ha privilegiato i rap-porti interculturali e interconfes-sionali, riabilitando anche le reli-gioni scismatiche e anticristiane,con l’intento di far uscire Romadal suo presunto immobilismo.Secondo gran parte dei Prelati, or-mai infarciti di relativismo, la fedecattolica rischierebbe di divenireun corpo morto, se rimanesse cri-stallizzata sul suo passato e non siadoperasse, amabilmente, per

comprendere e magari assorbire gli elementi validi dellealtre realtà religiose.Ci troviamo di fronte ad un piano di educazione generaleche associa abilità diplomatiche, concetti chiave della dot-trina e problemi sociali, un piano programmato che miraalla costruzione di una sorta di religione naturale in gradodi riscattare il genere umano, affratellandolo contro le insi-die dei pregiudizi razziali.Nei nuovi orientamenti, però, i pochi, consapevoli credentivedono un che di futile e di occasionale, perché ambigui eprivi dei toni universali validi sempre e dovunque. È fuoridubbio che il razionalismo, se non è supportato dalla Fede,rende l’uomo incapace di unire all’intelligenza la vastità dispirito.Lo sterile intellettualismo, anche clericale, dei nostri giorni

della dott.ssa Pia Mancini

Cristo Re dell’Universo.

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 14

Page 15: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

“Chiesa viva” *** Marzo 2009 15

ne è la chiara dimostrazione. Esso, infatti, tende a mistifi-care la desolante realtà dell’abbandono delle pratiche reli-giose e della fede da parte di tanti che vedono intorno a séil trionfo della prepotenza e dell’ingiustizia, che non sannoreagire alla corruttela dilagante e che si adagiano sulla ci-nica accettazione del male.Di fronte alla dissoluzione di una realtà privata di Dio, del-la morale e degli ideali, oggi si preferisce credere che li-bertà, uguaglianza e fraternità siano gli unici princìpi ingrado di attuare la restaurazione del giusto anche nellastessa Chiesa.La povertà, la violenza e la sfiducia che aleggiano nemichesulla società contemporanea, spinta ad impostarel’esistenza sul dettato liberista che impone l’accumulo dibeni ad ogni costo, portano, infatti, all’abbandono delleLeggi di Dio e a fare a meno di Cristo Signore. Pur nellaschiavitù del peccato, ci si sente, così, affrancati da tutte leimposizioni e liberi di realizzarsi, seguendo persino gliistinti più bassi, sicuri della generale approvazione e dellabenevolenza Divina.La vita, oggi, è lasciata in balìa di menzognere ideologie,partorite e propagate in odio a Cristo e alla Sua Chie-sa, che uccidono la speranza cristiana. In simile contestoè semplice tradurre in realtà presente da parte degli avver-sari del Cattolicesimo gli avvenimenti storici, mediante ilricordo delle atrocità da loro subìte, continuamente ripro-poste per mantenere sempre vivo il senso di colpa nei cri-stiani e poter perseguire i loro obiettivi.Il giudaismo, ormai, domina incontrastato, grazie al quieti-smo dei cattolici ed alla magnanimità della GerarchiaEcclesiale. Esso dialoga, infatti, solo attraverso intollera-bili ingerenze in questioni di non sua pertinenza ed è ingrado d’influenzare sia il clero sia la classe politica, alpunto tale che è divenuto impossibile esprimere parericontrari alla sua linea o difendere la propria Fede senza es-sere accusati di razzismo, anzi di antisionismo, dal mo-

mento che i due termini sono ormai sinonimi, e di essereperseguiti legalmente.I nostri governanti, che tanto si affannano in difesa diIsraele, mai hanno levato la propria voce per ricordare an-che le migliaia di cristiani ancora oggi massacrati nei paesiislamici, i duecentocinquanta milioni di vittime del regimesovietico, quelle armene e della guerra civile spagnola odelle foibe. Anche quei morti meriterebbero una legge cheistituisca per loro il giorno della memoria, perché il doloree il sangue non hanno colore o razza.Rispetto, dialogo e accoglienza, che dovrebbero essere ri-feriti alla civile convivenza, sono attualmente consideratisolo sotto l’aspetto religioso; il che spiega il dissenso deirabbini sul Motu Proprio ovvero sul Sacrificio della S.Messa e sulla remissione della scomunica ai seguaci dellaTradizione bi-millenaria di Roma.È proprio Cristo la pietra dello scandalo che impediscela convergenza dottrinale tra cattolici ed ebrei e pertan-to, come afferma il sedicente teologo Roger Height, oc-corre ridimensionarLo, ovvero spogliarLo della Sua Di-vinità, così, tra alti e bassi, può proseguire il dialogo (masu cosa?) che permetta ai Suoi negatori di continuare aderigersi a maestri e giudici anche del S. Padre e, pian pia-no, di sostituire nella coscienza collettiva la vittima-Israele alla VITTIMA DIVINA.Per chiudere, è il caso di porre una domanda a padre Fede-rico Lombardi: se è vero che “chi nega la shoah nega laCroce”, non è altrettanto vero che tutti quei Prelati cheavversano la S. Messa Tridentina e che tacciono difronte agli abomini perpetrati contro Cristo Signorerinnegano anche loro la Croce? O per questi ultimi c’èmaggior comprensione, visto che il loro operato è dettatodalla volontà di compiacere sia il mondo sia i loro “fra-telli maggiori”, ostinati nel disconoscere Cristo-Dio,Cristo-Messia, Cristo-Re?A gloria di Cristo Re!

Appunti critici sul Vaticano II - 11sac. dott. Luigi Villa (pp. 108 - Euro 16)

Lo scopo di questi “Appunti critici sul Vaticano II” è di mettere sotto ac-cusa gli stessi documenti della sua esecuzione, già riconosciuti dallo stes-so Paolo VI nella sua confessione del suo discorso del 15 luglio 1970:“L’ora presente è ora di tempesta. Il Concilio non ci ha dato tranquil-lità... ma piuttosto turbamento”, e non certo di modesta portata, bensìdi dimensioni di “tempesta” e di “turbine”, invece di portare alla sua“optatam totius ecclesia renovationem”.Saranno queste le prove di questi “Appunti” alla luce del Magistero Solen-ne della Chiesa!

Per richieste, rivolgersi a:

Operaie di Maria Immacolata e Editrice CiviltàVia G. Galilei, 121 - 25123 Brescia Tel. e Fax. 030. 37.00.00.3 - C.C.P. n° 11193257

NOVITA

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 15

Page 16: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

16 “Chiesa viva” *** Marzo 2009

MemorieMemorieper la storia del per la storia del

g iacobinismogiacobinismo

«AI VIVI DOBBIAMO RISPETTO, DEI MORTI DOBBIAMO DIRE LA VERITA».

(Voltaire)

66

Capitolo XIV

“I nostri principali membri erano Alem-bert, Turgot, Condorcet, La-Harpe, equel Lamoignon Guardasigilli, che altempo della sua disgrazia si era ucciso nelsuo parco. Ecco quali erano le nostre oc-cupazioni: la maggior parte dei libri chevoi avete veduti comparire da molto tem-po contro la religione, contro i costumi econtro il governo, erano opera nostra, oquella di autori nostri confidenti. Tuttierano composti dai membri o per ordinedella Società. Prima di essere dati allastampa, tutti erano inviati al nostro Club.Noi li rivedevamo, vi facevamo delle ag-giunte, delle cancellature, delle correzio-ni, come esigevano le circostanze. Quan-do la nostra filosofia si mostrava troppoallo scoperto per il momento, o perl’oggetto del libro, noi ci mettevamo unvelo; quando credevamo di poter andarepiù oltre dell’autore, noi parlavamo piùchiaro; infine, facevamo dire questi scrit-tori ciò che volevamo. L’opera comparivain seguito sotto un titolo, o un nome, chenoi sceglievamo per occultare la mano dacui partiva. Le opere da voi credute po-

Luigi XVI, re di Francia.

stume, come il Cristianesimo svelato, evarie altre attribuite a Freret, a Boulan-ger dopo la sua morte, non erano sortiteche dalla nostra società. Quando avevamoapprovato questi libri, ne facevamo tirartosto in carta fina oppure ordinaria in nu-mero sufficiente per rimborsare le spesedell’impressione, e poi una quantità im-

mensa di copie in carta meno cara. Lispedivamo a dei librai o rivenduglioli,che ricevendoli quasi per niente, erano in-caricati di spargerli o venderli al popoloal prezzo più basso.Ecco ciò che ha cangiato questo popolo, el’ha condotto al punto a cui ora lo vedete.Io non lo vedrò già lungo tempo; ne mor-rò di dolore e di rimorso”.Questo racconto avea fatto fremered’indignazione, ma v’era ancora dellacommozione sul pentimento, e sullo statorealmente crudele, in cui si trovava il re-latore. Ciò che accrebbe ancora l’orroredi una filosofia che aveva potuto trovaree meditare tali mezzi di togliere al popolola sua religione e i suoi costumi, fu quel-lo che aggiunse ancora Leroy, svelando ilsenso di quello mezze parole.. dist. l’inf.(distruggere l’infame) con le quali Vol-taire firmava un sì gran numero delle suelettere.Disse precisamente che queste parole si-gnificavano:distruggete Cristo, distrug-gete la Religione di Gesù Cristo; disseanche che tutte le persone le quali riceve-vano da Voltaire delle lettere munite diquesta orribile formula erano o membri

a cura di Claudia Marus

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 16

Page 17: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

“Chiesa viva” *** Marzo 2009 17

del Comitato secreto, o iniziati ai suoi mi-steri.L’Accademia secreta fu certamente stabi-lita a Parigi tra l’anno 1763 e il 1766,cioè al momento della rivoluzione france-se, esisteva già da 23 anni, atta solo a se-durre i popolo con tutti gli artifizi.Leroy morì di dolore e di rimorsi tre mesidopo le sue ammissioni, indicando primai nomi dei principali membri della suamostruosa Accademia, tra i quali tuttiquelli citati abbondantemente in prece-denza nel testo. In quanto al disprezzo di Vol-taire per i congiuratidell’Accademia, ecco un’altrasua missiva al Marchese deVillevielle, lettera nella qualeegli dipinge a meraviglia laviltà dei congiurati, e quantopoco la loro filosofia somi-gliasse a quella di un vero sa-vio pronto a tutto sacrificareper la verità, come Socrate: “I nostri filosofi moderni sonopiù destri, non appongono iloro nomi alle loro opere.Agiscono nel buio, con millemani invisibili per trafiggerecon il fanatismo l’Europa.(Lett. del 20 Dic. 1768). Co-me esempio cita Damilavilleche si firmava con lo pseudo-nimo Boulanger (panettieren.d.r.). L’autore di una delleopere più feroci che furonoscritte contro il Cristianesi-mo, morì fallito e abbandonato già dodicianni prima da sua moglie.

Capitolo XV

Progressi generali della Congiura intutta Europa – Trionfo e morte deiCongiurati.

I successi furono tali che nelle corrispon-denze tra Alembert e Voltaire si trovanole seguenti espressioni: “Lasciate farealla filosofia e, tra venti anni,l’incredulità avrà conquistato tutta laSorbona”. Risposta: “Ancora venti annie Dio vedrà il bel gioco”. (Lett. 25 febb.1758).Infatti, tutto pareva annunciare in ciascu-na parte d’Europa, che il regnodell’empietà non era molto lontano. Pri-ma del compimento dei venti anni Voltai-re scrive all’Alembert, che non si trovavaun solo cristiano da Ginevra a Berna.(Lett. febb. 1765). La stessa cosa dicasiper la Germania ove la filosofia penetravaanche nella superstiziosa Boemia e in Au-stria, antico soggiorno del fanatismo.(Lett. di Federico N° 143 a Voltaire, anno1766). In Spagna, la filosofia andava sor-damente aprendosi un varco attornoall’Inquisizione. (Lett. di Voltaire aAlembert del 3 maggio 1773). E, dal

1768, si faceva una grande rivoluzionenegli spiriti anche in Italia, che, in capo apochi anni, era piena di genti che pensa-vano con Voltaire, e le quali i soli interes-si impediva di dichiararsi empie. (Lett. diVoltaire a Alembert del 6 giugno 1773).Quanto all’Inghilterra, essa era una con-quista sicura e rigurgitava di sociniani di-leggiatori di Cristo.La Baviera e casa d’Austria, con MariaTeresa, erano le sole Potenze che soste-nessero ancora i difensori della religione.Il loro ultimo giorno si approssimava in

Polonia, ma era già arrivato in Prussia(grazie a Federico II) e si affrettava inGermania settentrionale con il sostegnodei Landgavi, Margravi, Duchi e Prin-cipi, seguaci e protettori. (Lett. di Voltairea Alembert del 1° sett. 1767). In Francia, le cose, però, erano più diffi-cili per i Congiurati, nonostante fosse ilteatro prediletto della loro Congiura, per-ché il corpo della nazione conservava an-cora il suo attaccamento alla Fede. I re-clami perpetui del clero, i decreti dei par-lamenti, i colpi di autorità che i ministristessi, amici dei Congiurati, obbligati acombattere l’empietà per non scoprirsi,non erano inutili. Il popolo ad onta di tutti gli artifizi, anco-ra riempiva la chiese nei giorni delle so-lennità religiose. Persino nelle classi su-periori vi erano onorevoli eccezioni. Vol-taire, irritato da questi ostacoli, chiamavai suoi compatrioti “poveri velsci”. Tal-volta contento, però, scriveva al suo caroMarchese de Villevielle: “ Il popolo è al-quanto stolto, e ciò nonostante la filosofiapenetri fino ad esso: siate certo però chenon vi sono venti persone in Ginevra, cheabiurino Calvino come il Papa, e che v’àdei filosofi fin nelle botteghe di Parigi”.(Lett. del 20 dic. 1768).Alembert scrive a Voltaire: “La filosofiapotrà ben essere ancor combattuta, magiammai sarà vinta”. (Lett. del 25 genn.

1776). Non era che troppo vero, che la fi-losofia poteva ormai lusingarsi di trionfa-re in Francia, nazione cristiana. In dodicianni circa l’empietà aveva raddoppiato isuoi progressi.Era stata creata una nuova generazionesenza religione e senza pietà. Era questoil tempo secondo Condorcet, in cui il fi-losofismo “era disceso dai troni delnord sino alle università”.La generazione religiosa si spegneva.L’empietà passava dalla capitale alle pro-vincie, dai Signori e dai Nobili alla plebe,

dai padroni ai servi. Leparole “ragione, filoso-fia, pregiudizio” suben-travano alle verità rive-late. Per adempiere aipropri doveri religiosi,bisognava esporsi ai sar-casmi e alla derisione diuna folla di sedicenti fi-losofi (come quelli at-tuali - n.d.r.). In quel tempo, Voltaireaveva ottantaquattro an-ni. Dopo la sua lungaassenza da Parigi, dovu-ta a una condanna perempietà, egli non avreb-be dovuto tornare se nonper giustificarsi dinanzial Parlamento. Alembert e l’Accademiaprocurarono di toglierequest’ostacolo.Il trono di Luigi XVI

era attorniato da Ministri quasi tutti se-guaci dell’empietà. Egli, sempre religio-so, ma pronto a decidere per la clemenza,si lasciò persuadere che un lungo esilioaveva abbastanza punito Voltaire. In que-sto capo degli empi, egli acconsentì dinon veder più che un vecchio ottuagena-rio, di cui si potevano perdonare gli svia-menti in grazia dei suoi vecchi trofei let-terari. Si convenne quindi che, al suo arri-vo, le leggi tacerebbero, e che il decretodel Parlamento sarebbe passato sotto si-lenzio. Era il desiderio dei Congiurati! In-fine, il ritorno di Voltaire a Parigi fu peressi un trionfo. Quest’uomo, la cui vitaera stato un combattimento pubblico esotterraneo contro il Cristianesimo, fu ri-cevuto nella Capitale di un Re cristianis-simo, con tutti gli onori accordati aglieroi di ritorno dalle loro vittorie contro inemici della patria. Tutte le Accademiecelebrarono la sua venuta, e la celebraro-no nel Louvre, in quel palazzo dei Re, do-ve assai presto Luigi XVI dovea trovarsiprigioniero e vittima della già formatacongiura degli empi. I teatri offrirono co-rone al capo dei Congiurati e si moltipli-carono feste in suo onore. Ebbro degli in-censi dei suoi Congiurati e del suo orgo-glio, egli stesso temé di soccombervi edesclamò: “Volete voi dunque farmi mo-rire di gloria”. La religione solo era induolo, ma il suo Dio seppe vendicarla.

Voltaire con un gruppo di filosofi-congiurati.

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 17

Page 18: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

18 “Chiesa viva” *** Marzo 2009

S criveva giustamente ilLemmi11 che l’idea mas-sonica deve essere come

l’etere “che penetra ovunque e incui tutto ha vita”; così, moltospesso, la sètta si muove diffonden-do le proprie idee nel mondo e fa-cendo in modo che tutti possanovenirne in contatto ed assimilarle,per poi poterle a loro volta diffon-dere più o meno volontariamente.Molto spesso, i migliori propagan-disti delle idee settarie sono pro-prio coloro i quali che con la sèttanon c’entrano niente.A questo punto, potrà essere utile con-siderare gli obiettivi del secoloscorso12, ricavati da scritti originali,per confrontarli con gli obiettivi delpresente, al fine di evidenziarne ana-logie e differenze.In generale, si tratta soprattutto dellavolontà di diffondere la “laicità” intutti gli ambiti del sociale, dallascuola, alla famiglia, allo Stato: neldettaglio, si va dall’abolizione del-

l’istruzione religiosa, alla soppressio-ne delle Congregazioni religiose,all’istituzione del matrimonio civile,alla legge sul divorzio, alla secolariz-zazione dei cimiteri con esequie civilie cremazione, all’istituzione di ricor-renze civili, anche se il punto più im-portante rimane la lotta al princìpio diautorità, rappresentato prima di tuttodal Papato ed in subordine dalle mo-narchie.Cento anni dopo gli obiettivi, pur es-sendo cambiati, sono sorprendente-mente simili, ne abbiamo un esempio

LA SÈTTA LA SÈTTA VERDEVERDE

nell’allocuzione tenuta dal GranMaestro del G.O.I., in occasionedell’incontro pubblico di Riminitenutosi nell’aprile 200713; si par-te difendendo la laicità dello Sta-to e della società, si sostiene poila ricerca scientifica, soprattuttoper quanto riguarda la feconda-zione artificiale e la genetica, siafferma altresì la libertà di sceltaper quanto riguarda l’eutanasia,si dà inoltre il proprio sostegnoalla legalizzazione delle coppie difatto e alle adozioni più facili, so-stenendo al contempo la scuola

laica e “l’educazione permanentedegli adulti”, il tutto rivendicando ilruolo della Massoneria come “labo-ratorio di idee” ed attaccando laChiesa cattolica, portatrice di dog-mi e causa nel corso della storia didiscordie e di guerre.Alle “conquiste” del passato suben-trano, quindi, le nuove battaglie di ci-viltà e, forse, le nuove “conquiste”per il futuro.

Sigillo del Grande Oriente d’Italia.

del dott. Renzo Giorgetti

22

11 “Rivista della massoneria” italiana, 1888, p. 249.12 F. M. Enigma, op. cit., II., pp. 66-67.

13 G.Raffi, “Pedagogia delle libertà”, in Hiram,2/2007, pp. 3-14.

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 18

Page 19: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

“Chiesa viva” *** Marzo 2009 19

Come si può vedere, ci sono, in que-sto caso, una continuità ed una coe-renza decisamente cristalline, tipichedi quell’ambiente, a cui purtroppo og-gi non ne corrispondono di analoghenelle istituzioni antisettarie.Inquadrando tutto ciò in un’ottica ge-nerale, che trascende i limiti di unasemplice obbedienza massonica, mache riguarda la storia dell’umanità ne-gli ultimi cento anni, si può considera-re che gli obiettivi dei vari Ordini,presenti in tutto il mondo, siano statitesi ad operare nel senso di una ve-ra e propria ingegneria sociale,con relativo mutamento dei valo-ri fondanti del vivere comune. Edessendo i cambiamenti avvenutioggettivamente superiori alle capa-cità massoniche, si capisce come iltermine puro e semplice di “Sètta”possa essere particolarmente effi-cace, evidenziando come la corren-te della storia possa essere stata in-fluenzata da qualcosa che, superan-do la contingenza del divenire, latrascenda mostrando tutto il pro-prio valore “metafisico”; il settari-smo, con tutte le sue ramificazioni,mostra una singolare affinità conl’andamento dei tempi.

2. Nell’ultimo secolo, molte cosesono cambiate nei rapporti con laChiesa cattolica infatti, ad un at-teggiamento di ostilità si è andatogradualmente sostituendo un at-teggiamento più conciliante e be-nevolo (anche se, col tempo, gli at-tacchi portati in maniera diretta so-no sempre più rari non meno gravisono quelli portati per vie indirette osotto mentite spoglie). Purtroppo, anche la Chiesa ha ab-bandonato i suoi giudizi negativi edha cominciato la pericolosa via deldialogo; ma, mentre questa mutava ilsuo sentire ed il proprio modo di esse-re; gli ambienti settari mai hannocambiato la loro visione ed i loroobiettivi finali, adattando le loro stra-tegie alle varie contingenze storiche

ma mai dimenticando la propria ra-gion d’essere, e questa ragiond’essere è profondamente religiosa,anche se in modo decisamente parti-colare14.Ben vedeva questo il Macinai anchenegli anni del più acceso anticlericali-smo: «Posta dunque la bandieramassonica sopra il cadavere dellasuperstizione, i massoni avrebberoun’aspirazione finale religiosa, distabilire cioè la religionedell’Umanità e della Patria»15.Ora che alla tattica dell’assalto fronta-

le si è sostituita quelladell’infiltrazione, un significato parti-colare hanno le parole del Bovio chechiedeva una nuova religione basatasulla “tolleranza di tutte le dottrinee di tutti i culti”; parole lungimiran-ti che ben dimostrano come si fossecapito che dopo avere sottratto alpapato il dominio temporale, sareb-be stato necessario sottrargli anchela più importante autorità spiritua-

le.E quale mezzo migliore di un abbrac-cio mortale?Se non si riuscì a stabilire un “Gran-de Oriente residente in Vaticano”nella maniera voluta dagli anticlerica-li, si riuscì, comunque, ad ottenerequalcosa di simile grazie ad una lentaazione di conquista spirituale e ad unacontinua opera di convincimento che,dopo avere provocato molti danni, an-cora al giorno d’oggi sembra lontanadall’esaurirsi. Ad una degenerazionespirituale, segue sempre una degene-

razione morale, a cui fa seguitoquella materiale; la crisi della so-cietà contemporanea è frutto di unlungo e secolare processo.

3. Leggendo vari scritti massonicisi rimane stupiti dalla preoccupa-zione espressa per lo stato in cuiversa la società contemporanea, lasua decadenza, il suo continuo de-teriorarsi, e non si potrebbe fare ameno di chiedere se questa preoc-cupazione sia autentica o facciaparte di un gioco delle parti,nell’ottica del famoso “ordo abchao”.Certo che, considerando l’influssosettario nella vita socialedell’ultimo secolo non si potrebbefare a meno di constatare comequesto sia stato continuo ed attento,ed abbia sicuramente svolto un ruo-lo importante nel cambiamento deivecchi ordini e dei vecchi equilibri.Sarebbe troppo lungo elencare tuttii princìpi massonici che si sonoconcretizzati e, visto che viviamo

in un mondo che ha assimilato questiprincipi, non si può fare a meno dipensare che l’attuale realtà sia stataformata con l’aiuto determinante diforze settarie.Ma se “la massoneria èun’associazione eminentemente de-molitrice, e il martello ed il picconesono gli strumenti che adopera convera competenza”16, non è detto chequesta sua abilità non possa un giorno

14 Molti massoni negano il fatto che la massoneriasia da considerarsi una religione. Non sappiamo sequeste posizioni dipendano dal basso grado rag-giunto nella gerarchia, da convinzioni personali, dauna degenerazione o da un’incomprensione degli

intimi principi massonici, non importa nemmenoche alcune obbedienze abbiano tolto il riferimentoal Grande Architetto dell’Universo, l’importante èche il nucleo, l’essenza della liberomuratoria ri-manga la volontà di ricongiungere (re-ligare)

l’uomo ad un principio trascendente. 15 F. M. Enigma, op. cit., II., p. 61.16 Idem, p. 9.

L’uomo “nuovo” della Massoneria. il demolitore.

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 19

Page 20: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

20 “Chiesa viva” *** Marzo 2009

esempio, le istanze democratizzanti edateistiche sempre più crescenti al suointerno non rappresentano forse un ri-torno di antiche idee un tempo lancia-te ai profani? Oggi, il problema ri-guardo l’affiliazione sembra esserequello della qualità piuttosto che dellaquantità. E non mancano i segni inquesto senso. L’ex Gran Maestro del G.O.I. e del-la Gran Loggia Regolare d’Italia,Giuliano Di Bernardo, già lamentan-do la degenerazione in senso profano,politico ed affaristico della massone-ria, ha incominciato a muoversi per ri-dare vita in Europa al circolo degli Il-luminati, associazione riservata edelitaria che si propone come realtà ingrado di guidare la società nell’epocacontemporanea e porsi come punto diriferimento che possa sostituirel’obsoleta massoneria (sempre co-munque nella continuità del vincoloiniziatico).«Gli Illuminati rappresenterannotutte le concezioni dell’uomo e dellavita, da quelle religiose a quelle lai-che. Massoni, preti, ebrei e altri in-signi uomini potranno coesistere econcepire insieme un progetto idea-le, capace di garantire la sopravvi-venza, il benessere e la felicitàdell’uomo»17.Il tutto, aggiungiamo noi, nell’otticadella “ricostruzione del Tempio”18.

Naturalmente, questo genere di asso-ciazioni sono sempre esistite, ma ilfatto che stiano venendo alla luce è,comunque, un utile segno dei tempi,proprio come il fatto che la massone-ria, in origine avvolta di mistero, si siaa tutti gli effetti esteriorizzata, mante-nendo il segreto solo su pochissimecose.Se la rivoluzione mangia i suoi i figlinon è escluso che, con una nuova fasestorica, sia proprio la vecchia “sèttaverde” a dover scomparire dopo seco-li di onorato servizio, a causa, metafo-ricamente parlando, del raggiungi-mento degli “obiettivi statutari”, salvorestando naturalmente più vivo chemai il settarismo, inteso come corren-te di pensiero volto alla costruzione diun nuovo ordine sociale da costruirsisulle rovine di quello precedentemen-te abbattuto.Anche da questo, si evince quanto im-palpabile e sfuggente sia l’avversarioda combattere.

(fine)

NOTE

17 F. Pinotti, op. cit., p. 467. Tutta la trattazionesul circolo degli Illuminati, pp. 464-478. 18 “La ricostruzione del Tempio” è il titolo diun’opera di Di Bernardo nella quale si progetta, tra

portare ad esiti imprevisti. L’attuale processo degenerativo èarrivato ad un punto tale da auto-alimentarsi oggi anche senza più in-fluenze “esterne” e quindi può, sullungo periodo, mettere in crisi la stes-sa istituzione massonica. Se oggi, lai-ci, religiosi, politici di tutti gli schie-ramenti informano il proprio pensieroa princìpi massonici e propagandanocome proprie le antiche massimedell’Ordine con tutto il corollarioideologico corrispondente, che sensoha mantenere in vita un’associazioneinutile ed anacronistica? Non solo. Riguardo al rapporto disimbiosi tra “società civile” e masso-neria, cui si faceva riferimentoall’inizio di queste note, non possia-mo non sottolineare come la qualitàdelle persone reclutate (a detta deglistessi massoni) sia vieppiù scarsa,proprio perché il livello medio dellasocietà è drasticamente calato, sia alivello morale che a livello intellet-tuale, e che, quindi, la massoneriamedesima possa risentire della suastessa azione nel mondo. Oltre ai casi più eclatanti di cui si èoccupata la cronaca giudiziaria, e checostituiscono comunqueun’eccezione, intendiamo, qui, fare ri-ferimento a tutte le massonerie “rego-lari” che hanno perso il senso intimodel loro essere: giusto per fare un

La Massoneria e la Chiesa Cattolicasac. dott. Luigi Villa (pp. 123 - Euro 16)

Ho scritto questo nuovo libro per dare una diagnosi dell’auto-demolizione interna del-la Chiesa d’oggi, dovuta, soprattutto all’opera sotterranea della Massoneria, cheben pochi conoscono o della quale hanno delle idee poco chiare.Confido con queste pagine di illuminare le ragioni delle ripetute condanne papali neiconfronti di questa sètta massonica che oggi, purtroppo, ha infettato del suo pensieroanche molta Gerarchia e Clero cattolico, affinché si ravvedano dagli errori in cui sonocaduti con questo improvviso “dialogo” con il mondo moderno e con le forze oscureche l’hanno prodotto, rischiando non poco della propria estinzione.

Per richieste, rivolgersi a:

Operaie di Maria Immacolata e Editrice CiviltàVia G. Galilei, 121 - 25123 Brescia Tel. e Fax. 030. 37.00.00.3 - C.C.P. n° 11193257

NOVITA

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 20

Page 21: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

“Chiesa viva” *** Marzo 2009 21

I n precedenti ar t icoliavevamo visto come i“money makers”, i

“creatori della moneta”, os-sia i Banchieri che sonoriusciti ad ottenere dalloStato il mandato di stampa-re la moneta, la stampano epoi la addebitano (!) allo Sta-to, facendosi dare, in garan-zia di restituzione (!), anchedei Titoli di Stato produttoridi perenni interessi, al tassodi sconto. Ossia, per esempio, ogni monetada 100 Euro, non è addebitata dal-la Banca emittente allo Stato il co-sto tipografico, ossia 0,05 Euro,ma gli vengono addebitati 100 Eu-ro + interessi perenni al tasso disconto, che attualmente è del2,5% annuo. Questa è una truffacolossale e perenne! Per cui i cittadini dello Stato, paga-no sulla massa delle banconote emoneta circolante, degli interessiperpetui, a beneficio della BancaEmittente i cui azionisti sonoBanchieri privati! Vediamone l’applicazione in un re-cente fatto di cronaca.

TV e giornali ci hanno informatoche il 27 settembre 2005 l’ex Que-store di Genova, dott. ArrigoMolinari, era stato trovato ucci-

so nella sua abitazione. Le inda-gini di polizia e la pubblica infor-mazione scoprirono e indicarono ilcolpevole nel cuoco dell’ex Que-store; cuoco che, per supposteprecedenti retribuzioni non soddi-sfacenti si era vendicato, arrivando“per errore imprevisto” non soloal litigio ma anche all’omicidio. Ilmovente era chiaro, logico, e per ilpubblico, tutto finì qui. Invece, “Il Giornale” svelò altri re-troscena con un articolo dal titolo:“La mia ultima battaglia control’Euro”. “Il Giornale”, la settimana prece-dente l’omicidio, aveva intervistatoil dott. Arrigo Molinari su due ri-corsi presentati da lui, al Tribu-nale di Genova, contro Bancad’Italia e Banca Centrale Euro-pea, per la truffa del “Signorag-

gio”, ossia per quegli interes-si perenni che la Banca emit-tente fa pagare al Tesoro(Ministero delle Finanze del-lo Stato), e perciò a tutti i cit-tadini, su tutto il denaro che,per mandato e conto delloStato, stampa e conia. Quindi, la Banca d’ I tal ia(cioè i suoi privati azionisti),prima, in modo esclusivo fi-no al l ’ introduzionedell’Euro; e poi, come pro-

manazione della Banca CentraleEuropea, dal l ’ introduzionedell’Euro, estorce ai cittadini in-teressi illegali sulla massa mo-netaria circolante.Il dott. Molinari aveva l’udienza, il5 ottobre 2005. Il 27 settembredello stesso anno, però, fu uccisoa coltellate!Chi tocca gli interessi dei Banchie-ri-Padroni della Moneta, non puòcontinuare a vivere!

Era già accaduto lo stesso, e perlo stesso motivo, a due personag-gi apparentemente molto più po-tenti: Abram Lincoln e JohnKennedy!Ad Ezdra Pound, invece, che ave-va osato dire che i politici sono so-lo i “camerieri dei banchieri” eratoccata un’altra sorte: gli fecero fi-nire la vita in manicomio!

I GRANDI BANCHIERI USURAI I GRANDI BANCHIERI USURAI e la morte dell’ex Questore di Genovae la morte dell’ex Questore di Genova

del sac D. E.

John Kennedy, assassinato il 22 novembre 1963.

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 21

Page 22: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

22 “Chiesa viva” *** Marzo 2009

del dott. Franco Adessa

Conoscere la Massoneria

1 A. Bresciani, “L’Ebreo da Verona”, Roma 1860, II, pp. 103-109.Il test di Bresciani è riportato in: Associazione Mazziniana Italiana,“Mazzini e Marx - l’attualità dell’uno e il tramonto dell’altro”,Brescia, 2001. pp. 26-28.

«Sotto questo rispetto, il Mazzini deve rispondere per cer-to a Dio e agli uomini di tutti i mali e orrori così univer-sali e così particolari che dalle sedizioni e rivoluzioni siaddensano miserabilmente sopra le Nazioni; e tutto que-sto egli non fa di soppiatto, non tramite stratagemmi e ag-guati, simulazioni, e ipocrisie, ma franco, in piazza, negliscritti ch’egli spande per tutta Italia.

E dice e fa. Egli è servito, obbedito e temuto dai suoi,creati così puntualmente nelle più rischiate fazioni, chetanto non erano i tiranni del Medio Evo dai lor Fanti Perdutie dalle loro Lanze Spezzate, i quali si dedicavano alle vo-lontà dei loro Signori per la vita e per la morte. Quindi, colti alcuni Mazziniani dalla vigilanza dei Governi, esostenuti nelle armi, e talora giustiziati, subentraronoall’impresa altri più temerari dei primi; e ghermiti i secondi, sigettano baldanzosi i terzi: e così, a mano a mano senza ri-poso e senza resta né tregua mai.Attività e costanza da far vergognare i melensi, i quali, grat-tandosi in capo e stralunando gli occhi, ficcano le mani in-crociate sotto le ascelle, e van gridando per l’Italia comedonnicciole: “Sapete? corrono in pubblico e in privato scrittu-re indiavolate del Mazzini, e si mandano per la posta a guisadi ordini, allestiscono di provincia in provincia, di città in cittàa chi non le vuole e a chi le vuole.I Mazziniani sono in gran movimento: trascorrono di provin-cia in provincia, di città in città, portando ordini, allestiscononuove congiure, minacciano di far macelli e carneficine. Po-veretti noi! Che sarà? Uh, che scempio! Madonna mia, checi tocca vedere? Non si è sofferto abbastanza? Si vedonocerte volte certi musi! Certi barbonacci arruffati! Dio mio, cimangian vivi con gli occhi!”.

Vi mangeran vivi coi denti se non viporrete altro argine se non le parole!

Costoro conoscono la natura della buona gente più che noncerti baccalari, i quali van disputando sopra l’incrementodel buon senso tra i popoli. Sì, eh! Fate che scoppi il fu-rore di una rivolta e poi voi vedrete se il buon senso deipopoli sorge a combatterla. Baie. Chi fuggirebbe di qua, chi di là; chi si chiuderebbe in casa adire le orazioni e chi, per salvare la pelle, griderebbe conessi: “Viva… Morte…”»1.

***

Può darsi che “questo ritratto del Mazzini costituisca una gu-stosa testimonianza dell’autentico terrore che il suo nomeinfondeva nei reazionari”, ma è altresì vero che, ad un’analisistorica attenta, stringente e documentata, la fede di Mazziniche dirigeva la sua attività politica, fondata sul diritto di as-sassinio di ogni avversario politico, e sul dovere di as-sassinare ogni subordinato e sicario che si rifiutava dieseguire gli ordini di assassinio, non poteva certo deriva-re dal Dio Uno e Trino ch’egli disprezzava, ma solo dal suoirriducibile avversario: la sua scimmia!

LA “FEDE” DI GIUSEPPE MAZZINILA “FEDE” DI GIUSEPPE MAZZINI

Giuseppe Mazzini.

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 22

Page 23: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

“Chiesa viva” *** Marzo 2009 23

Lettere alla Direzione

SEGNALIAMO:

«Guardati dall’uomo cheha letto un solo libro».

(S. Tommaso d’Aquino)

In Libreria

guito l’insigne traguardo, ad maiora... Vi-vissime felicitazioni

(Don G. S. - CH)

***

Egr. Ing. Franco Adessa, seguo con grande interesse le pubbli-

cazioni di “Chiesa Viva”, le trovo straordi-narie per il grande valore e il contributo aifini della Verità.Ho appena finito di leggere la sua pubbli-cazione O.N.U. e devo dire sinceramenteche “qualcosa di strano” avevo sempreprovato in merito a detta Organizzazione.Ho motivo di credere che, per quanto ifautori del governo ombra, si diano un belda fare, per riuscire nell’intento prefissa-to, sicuramente causeranno grandi soffe-renze all’Umanità, quell’obiettivo non po-tranno mai raggiungerlo in pienezza per-chè Cristo è sopra ai loro intelletti.La saluto cordialmente.

(P. F. - ...)

***

Cari Don Villa e consorelle Operaie diMaria Immacolata,

... Sarebbe mia intenzione regalare unanno di abbonamento a “Chiesa viva” amio padre, quindi, vi prego di trovare alle-gati i fondi per coprire le varie spese perla stampa e spedizione del mensile e amio padre. Inoltre, colgo quest’occasioneper rinnovare anche il mio abbonamentoal mensile.(...). Ringraziamo anche DonVilla e tutta la redazione per gli illuminantiscritti di ogni mese!Cogliamo anche quest’occasione per au-gurarVi un Santo Natale e sereno annonuovo.Sia lodato Gesù Cristo!Cordialmente

(A.P. - Irlanda)

RAGAZZE e SIGNORINEin cerca vocazionale, se desiderate diventare

Religiose-Missionarie” – sia in terra di missione, sia restando in Italia –

per opere apostoliche, con la preghiera e il sacrificio, potete mettervi in contatto, scrivendo o telefonando a:

“ISTITUTO RELIGIOSO MISSIONARIO”

Via Galileo Galilei, 121 - 25123 Brescia - Tel. e Fax: 030 3700003

LA CORREDENTRICEdi Brunero Gherardini

Il ruolo della Vergine Maria nellaRedenzione è un tema d’evidenteimportanza, interessante per teolo-gi e mariologi ed affascinante pertutti i credenti.L’opera, laboriosa e attenta, rispon-de a molti interrogativi di chi desi-dera addentrarsi nel mistero perrendere gloria a Dio attraverso ilsuo capolavoro, la Vergine Maria.

Per richieste:

Edizioni VIVERE INVia Acque Salvie, 1/A - RomaTel.e Fax: 06. 594.33.23

Gentile Direttore,se è nelle Sua disponibilità Le richiedo

cortesemente il Numero Speciale di“Chiesa Viva” 381 che tratta nella “nuovachiesa” dedicata a Padre Pio (anche infotocopia se non avete ulteriori copie a di-sposizione) per completare un mio studiosul culto mariano e sulle forze interne edesterne alla Chiesa Cattolica, palesi odocculte, che lo avversano.Colgo l’occasione inoltre per manifestar-Le tutta la mia stima per la purezza, forzae coraggio con cui informate e denuncia-te fatti di incredibile gravità nell’ignavia,pavidità e sottomissione collettive, mani-festate sempre più più ampiamente, siaalla base che al vertice, dalla italica Co-munità Cattolica verso i “signori del no-stro tempo”.La ringrazio anticipatamente per quantovorrà compiere per esaudire questa miarichiesta, addebitando alla mia personaogni spesa necessaria, augurandole fra-ternamente ogni presente e futuro beneprofessionale e spirituale.

(P. C. - LE)

***

Al Caro Mons. Villa,dopo tanta fatica affrontata con sere-

nità e con profonda cultura e con magi-strale competenza nella scienza delle co-municazioni, finalmente è arrivato un me-ritato riconoscimento alla persona.PREMIO GIORNALISTICO INTERNA-ZIONALELottando negli anni sempre con impegnoe con costanza fino ad ora perl’affermazione delle radici Cristianedell’Europa e per il trionfo della Verità,sono giunti anche i frutti.Come ammiratore ed assiduo lettore del-le sue opere le porgo le mie più sincerecongratulazioni ed auguri per aver conse-

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 23

Page 24: Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 ... mensile.pdf · da allora, don Villa non ha più un dente in bocca. Il “souvenir” di Haiti, invece, fu il trovarsi

2 Premio Giornalistico Internazionaleal sac. dott. Luigi Villa

6 Ritorno di Luterodi A. Z.

7 I Neo-catecumenali: piaga cancerogena nella Chiesa (1)di A. Z.

9 Occhi sulla Politica

10 Documenta Facta

12 Un Tempio Satanico per San Padre Pio? (6)

14 I nuovi “Maestri”della dott.ssa M. Pia Mancini

16 Memorie per la storiadel giacobinismo (6)a cura di Claudia Marus

18 La sètta verde (2) del dott. R. Giorgetti

21 I grandi banchieri usurai e la morte dell’ex Questore di Genovadel sac. D. E.

22 Conoscere la Massoneria

23 Lettere alla DirezioneIn Libreria

24 Conoscere il Comunismo

MARZO 2009

SOMMARIO N. 414

Chiesa vivaChiesa viva

SCHEMI DI PREDICAZIONE

Epistole e VangeliAnno B

di mons. Nicolino Sarale

(Dal Sabato Santo alla V Domenica dopo Pasqua)

24 “Chiesa viva” *** Marzo 2009

MARTIRI

nella Mongolia Interna

Conoscere il Comunismo

Martiri in Cina

contro Dio...

di Giancarlo Politi

... contro l’uomo

Diocesi di Hohhot (Suiyuan)Il Vicariato Apostolico di Hohhot vennestaccato da quello della Mongolia e ven-ne formata una Circoscrizione separatal’11 di~ccembre 1883. Venne affidato aimissionari di Scheut (Cicm).

Soenen AchillesSacerdote, Cicm, belga. Nato il 5 aprile1886 e ordinato nel 1914, è stato uccisonella diocesi di Suiyuan, il 26 dicembre1923.

Van Praet FedericoSacerdote, Ciem, belga. Nato in Belgionel 1876, venne ordinato sacerdote nel1901. Deceduto dopo il suo rilascio dallaprigione il 5 giugno 1924, a Teresou.

Tian YurniCatechista, contadino, nato in Mongolianel 1882. Giustiziato a Suiyuan, il 12marzo 1925.

Dangreau GiuseppeSacerdote, Cicm. Nato a Bruges, Belgio,il 12 aprile 1912, ordinato sacerdote nel1936. Fu ucciso a Sincheng (Suiyuan) il15 gennaio 1939, mentre si dirigeva ver-so i soldati per intercedere a favore dellapopolazione.

ZhangCatechista, contadino, nato in Mongolia.Aveva circa 45 anni quando è stato giu-stiziato a Suiyuan, nel 1949.

Un neo-battezzatoContadino, adulto. È stato giustiziato nel1949, a Suiyuan (Mongolia).

Liu Giovanni BattistaSacerdote, diocesano. Venne giustiziatoa Linhe (Ningxia), nel 1950.

Yang GuangdaInsegnante, sposato. È stato fucilato nel1951, a Suiyuan (Mongolia).

Liu GiuseppeNato verso il 1926. Impiegato delle poste,fidanzato. È stato giustiziato a Suiyuan ingennaio 1951.

Liu GiuseppeSacerdote diocesano. Accusato di essereun contro-rivoluzionario, venne giustiziatoil 14 aprile 1951. Aveva 42 anni.

ZhangNato verso il 1912. Funzionario comuni-sta e catecumeno. È stato giustiziato nel-la prigione di Twohsien, Mongolia, in lu-glio 1952.

Li BenedettoSacerdote, diocesano. Di 40 anni. Venneucciso il 10 ottobre 1952.

Wu LaohuCirca 50 anni, sposato. Morto a Palakainel 1952 subito dopo il suo rilascio dallaprigione.

Fu PaoloSacerdote, diocesano. Di 51 anni. Fu uc-ciso il 7 aprile 1956.

Han Siong PaoloNato tra il 1920 e il 1924, neo-battezzato,sposato. Deceduto nella prigione diTwohsien, Mongolia, nel 1952.

Liu ShanhaoOriginario della Cina centrale, nato intor-no al 1920. Neo-battezzato, sposato,membro della Legione di Maria. Giustizia-to a Palakai nel 1952.

(continua)

Chiesa viva 414 M-elena:Chiesa viva 414 M-elena 23-02-2009 8:21 Pagina 24