CHIEDI LE FIGU A lombroso@insiberia figu definitivo 1.pdf · e di Brigo che ti indicano i cestini...

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L’ALBUM SFORMATO FAMIGLIA LA SBRISOLONA DELLE IDEE CHIEDI LE FIGU A [email protected] Per voi che amate L’ombroso e vivete nell’ombra, per voi che volete orgogliosamente gridare «Anch’io sono di sinistra», magari cercando qualcuno all’orizzonte su un sentiero della Lessinia, per voi tutti, pubblichiamo le foto della nostra storia, i modelli a cui ispirarci per andare verso un luminoso Avvenire (e non veniteci a dire che è il quotidiano dei vescovi): L’ALBUM SFORMATO FAMIGLIA, l’album delle figu rosse! Inizialmente l’opera (che “il manifesto” ci ha mostruosamente copiato precedendoci con analoga iniziativa) era stata concepita in tre volumi, 1.200 figu. Poi ci siamo ricordati che viviamo a Verona e un paio di pagine per celebrare i fasti della valorosa sinistra scaligera possono bastare. In un impeto orizzontale di democrazia diretta lanceremo moltitudini di figu al tuo indirizzo di posta elettronica. Tutto questo random, senza favoritismi o portavoce, senza populismi o editoriali. Basta inviare una mail a [email protected] e scrivere in oggetto: “voglio le figu”. Te ne verrà inviato un pacchetto, per ogni richiesta. (lo sappiamo, non sono adesive, te le devi stampare... non rompete la uallera, non siamo mica del PD, siamo poveri). Se hai perso la figu dell’assessore Zerbato, che tenevi nel tuo portafoglio, o le tre di Brigo che ti indicano i cestini della carta del vetro e dell’umido. Se vuoi sapere perché tutti amiamo Enzo Flego... Vieni anche tu nel fantastico mondo della sinistra veronese adesiva: c’è tutta quanta, dalla più blanda a quella meno blanda, addirittura estremistica! AVANTI, AVANTI! CE L’HO, CE L’HO, MANCA!

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L’ALBUMSFORMATO FAMIGLIA

LA SBRISOLONA DELLE IDEE

CHIEDI LE FIGU A [email protected]

Per voi che amate L’ombroso e vivete nell’ombra,

per voi che volete orgogliosamente gridare «Anch’io sono di sinistra», magari cercando qualcuno

all’orizzonte su un sentiero della Lessinia, per voi tutti, pubblichiamo le foto della nostra storia, i

modelli a cui ispirarci per andare verso un luminoso Avvenire (e non veniteci a dire che è il quotidiano

dei vescovi): L’ALBUM SFORMATO FAMIGLIA, l’album delle fi gu rosse!

Inizialmente l’opera (che “il manifesto” ci ha mostruosamente copiato precedendoci con analoga

iniziativa) era stata concepita in tre volumi, 1.200 fi gu. Poi ci siamo ricordati che viviamo a Verona e

un paio di pagine per celebrare i fasti della valorosa sinistra scaligera possono bastare.

In un impeto orizzontale di democrazia diretta lanceremo moltitudini di fi gu al tuo indirizzo di posta

elettronica. Tutto questo random, senza favoritismi o portavoce, senza populismi o editoriali.

Basta inviare una mail a [email protected] e scrivere in oggetto: “voglio le fi gu”.

Te ne verrà inviato un pacchetto, per ogni richiesta.

(lo sappiamo, non sono adesive, te le devi stampare... non rompete la uallera, non siamo mica del PD,

siamo poveri).

Se hai perso la fi gu dell’assessore Zerbato, che tenevi nel tuo portafoglio, o le tre di Brigo che ti

indicano i cestini della carta del vetro e dell’umido.

Se vuoi sapere perché tutti amiamo Enzo Flego...

Vieni anche tu nel fantastico mondo della sinistra veronese adesiva: c’è tutta quanta, dalla più

blanda a quella meno blanda, addirittura estremistica!

AVANTI, AVANTI! CE L’HO, CE L’HO, MANCA!

Editore, poeta, autore, ecologista, è lo Zio di tutti noi.Ha scritto “Il sigaro in bocca” e “Memorie di alcune mie biciclette”.

Tra i capi del movimento studentesco, non è più neanche Mister Cassonetto. Ha scritto: “Chi mi AMIA, mi segua”.

La mezzala sinistra della politica veronese. Il Di Pietro di palazzo Barbieri. Vaga somiglianza con il baffetto nazionale. Ha scritto: “Pasetto ed Io: un amore impossibile”.

Odiato, ma rivoluzionario animaletto.

Colui che ci guarda la testa. Sorridendo.

Padri fondatori del movimento veronese, fratelli più grandi di chi ancora fa politica, organizzatori degli indimenticabili concerti della festa in rosso, sono fratelli fra loro e non bevono. Non amano particolarmente Dio.

La patria del Rosso. Il melting pot di Punk e Professori. Si narrano leggende straordinarie sulle sue cantine. L’oste ha creato il “Misto dei Preti”, una bevanda che dal rosso virava al rosa in tempi non sospetti.

Immancabile. L’unico simbolo che lega tutta la sinistra da Nord a Sud. Da Fosse a Bovolon. Il vessillo che ha sostituito la bandiera Rossa. La corrente vegetariana nulla può contro ella.

Il simbolo della ricrescita, della trasformazione. Cambiare si può, cambiare si deve. Enclavi di carbonari si ritrovano in buie cantine per gridare in silenzio “Ri-con-teggio! Ri-con-teggio!”, riconoscendola come l’unico sindaco.

Dopo essere stato sorpreso a cantare “evviva il compagno Giuseppe Stalin...” alla festa in rosso, di lui si son perse le tracce. Aveva scritto “Kalinka!”.

Sempre Più sindaco. Ha scritto:”Noi, siamo i ragazzi di oggi, noi!”.

Con una trattativa lunga tre anni ha inebriato i ragazzi de “la chimica” ed è riuscito a far abbattere le scuole Perini, per iniziare la costruzione del suo Centro Giovanile. Ha scritto:”Noi, siamo i giovani... con i bluejeans”.

The “Voice” of RadioPop. Ha letto L’Arena per noi ogni mattina. Tutt’ora alle 10 in punto da casa sua cede la parola a tal Fiorenzo. Ha scritto il noir spagnolo: ”Un Cigarro Mas”.

L’attore. Il politico. Il candidato sindaco. Il liberale Cattolico, ma anche cristiano. Ha scritto “Cattolico al quadrato: il manuale del kiwi liberale”.

Detto “Spugna” per il suo potere di assorbimento di ogni critica. È il passato e il futuro di Rifondazione, con la sua politica innovativa: «Nascondemose, compagni!». Ha scritto: “I pochi ricordi di quando non ero segretario” e “Nascosto, guardo il mondo da un oblò”.

Segretario di Rifondazione nell’Interregno fasoliano. Ha un ritratto di Turigliatto con cui gioca a freccette. Ha riscritto il “Faust!”. Protagonista insieme alla stella nascente Perini della storiella popolare per bambini “Perino e Peretto”.

La nonviolenza è il suo mestiere. Le colombe gli sorridono. Le tranvie gli fanno ciao. Alcuni negozianti lo stimano. Nessuno lo vuole. Ha scritto su Gin Fizz!

Costola della sinistra ha detto: «La legge Mancino condanna gli atti di razzismo, ma razzista è colui che si ritiene superiore a un altro. Non si vuole guardare quindi al vero razzismo di chi svaligia le case altrui e sfrutta i bambini per chiedere l’elemosina e compiere attività illecite come il furto». Un Democratico ante-litteram.

Il Che Guevara del palleggio, il De André del cross... veniva da un altro pianeta. Prima che venisse trasportato da raggio cosmico su navicella spaziale lo si è sentito mormorare «M’avì roto i cojoni».

La macchina immaginativa non omologata.Ha scritto tanto, tra cui “il telos della moltitudine è ontologicamente dato”.

Storica e accogliente, la madre di tutte le occupazioni. La vajina che ha partorito le zecche.