Che voglia di Sesto! Che festa!...che fa decidere ai cittadini, che non si rassegna alla cri-si,...

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Periodico di informazione amministrativa del Comune di Sesto Calende n. 3 - Ottobre 2012 Notizie dal Comune n. 14 del 09/10/2012 NdC 18 Che voglia di Sesto! Che festa! La festa di Sesto Città alla sua seconda edizione è già diventata una grande occasione d’incontro per noi Sestesi. Le centinaia di persone che l’han- no animata, la bellissima gara dei rioni, la cena e il pranzo in piazza, l’allegria e l’amicizia che hanno contraddistinto i vari momenti ci parlano della voglia di condivisione che percorre tutta la nostra Comunità. Viene da pensare che, quasi in risposta alle in- dubbie difficoltà di questo periodo, il bisogno di appartenenza al Paese si manifesti più forte, in- sieme al desiderio di vivere momenti collettivi di serenità e di gioia. Dietro al successo di Sesto Città c’è anche l’enorme lavoro di organizzazione compiuto da decine di concittadini capitanati, guidati e sospinti dall’en- tusiasmo dei Consiglieri Simone Pintori, Mauro Varalli e Donatella Macchi. A pagina 18 c’è il racconto di Simone Pintori di come è nata la festa ed il ringraziamento per tutti i volontari che han- no contribuito a questo grande successo. Ad essi e a tutti i Sestesi che con la loro partecipazione hanno reso indimenticabile questo evento, unisco il mio personale e commosso “Grazie!”. C’è un altro punto, che mi coinvolge personal- mente, su cui desidero esprimere la mia opinione. Nel bel mezzo della festa di Sesto Città un anoni- mo pilota, un perfetto idiota (anche perché non è riuscito a centrare l’obiettivo della spiaggia della Marna), forse memore delle gesta dannunziane, ha creduto bene di lanciare da un aereoplano mi- gliaia di volantini infamanti nei miei confronti e molto diffamatori per tutti i Sestesi, paragonan- doli miei sudditi. Se si fosse trattato di satira, per quanto dura, sarei stato il primo a riderne, perché infatti sono con- vinto che l’essere presi in giro possa anche aiutarci

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    n. 3 - Ottobre 2012

    Notizie dal Comunen. 14 del 09/10/2012

    NdC 18

    Che voglia di Sesto!Che festa!

    La festa di Sesto Città alla sua seconda edizione è già diventata una grande occasione d’incontro per noi Sestesi. Le centinaia di persone che l’han-no animata, la bellissima gara dei rioni, la cena e il pranzo in piazza, l’allegria e l’amicizia che hanno contraddistinto i vari momenti ci parlano della voglia di condivisione che percorre tutta la nostra Comunità.Viene da pensare che, quasi in risposta alle in-dubbie diffi coltà di questo periodo, il bisogno di appartenenza al Paese si manifesti più forte, in-sieme al desiderio di vivere momenti collettivi di serenità e di gioia.Dietro al successo di Sesto Città c’è anche l’enorme lavoro di organizzazione compiuto da decine di concittadini capitanati, guidati e sospinti dall’en-tusiasmo dei Consiglieri Simone Pintori, Mauro Varalli e Donatella Macchi. A pagina 18 c’è il racconto di Simone Pintori di come è nata la festa ed il ringraziamento per tutti i volontari che han-no contribuito a questo grande successo. Ad essi e a tutti i Sestesi che con la loro partecipazione hanno reso indimenticabile questo evento, unisco il mio personale e commosso “Grazie!”.C’è un altro punto, che mi coinvolge personal-mente, su cui desidero esprimere la mia opinione. Nel bel mezzo della festa di Sesto Città un anoni-mo pilota, un perfetto idiota (anche perché non è riuscito a centrare l’obiettivo della spiaggia della Marna), forse memore delle gesta dannunziane, ha creduto bene di lanciare da un aereoplano mi-gliaia di volantini infamanti nei miei confronti e molto diff amatori per tutti i Sestesi, paragonan-doli miei sudditi. Se si fosse trattato di satira, per quanto dura, sarei stato il primo a riderne, perché infatti sono con-vinto che l’essere presi in giro possa anche aiutarci

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    EDITORIALE

    IN COPERTINA:Il fi ammante Tamburino del Rione Oca-S.Anna-Cocquio

    In questo numero

    Il servizio idrico nella nostra città . . 4Lavori Pubblici . . . . . . . . . . . . . . . . 8Viabilità nelle frazioni . . . . . . . . . . 10Commercio: il nuovo assessore . 11Chi e quanti siamo . . . . . . . . . . . . .14Il card. Scola in visita a Sesto . . . .16“Città di Sesto Calende” . . . . . . . . .18Nido “Il Piccolo Principe” . . . . . . . .21Lega Italiana dei Tumori . . . . . . . .22

    Cesare da Sesto . . . . . . . . . . . . . .24Circolo Sestese: parlano i politici .26“Strettamente Sestese” . . . . . . . . .30I quartieri di Sesto Calende . . . . . .32Sport: Sestese Canoa . . . . . . . . . .34“Zic” il giornale SIAI Marchetti . . . .35Ristampa del Cacciari . . . . . . . . . .36Gruppi Consiliari . . . . . . . . . . . . . . 38Contributi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .39

    a rifl ettere. Quando si va oltre la satira per gridare off ese e bugie provo soprattutto un senso di disagio nei confronti di chi, denigrando gratuitamente un suo prossimo, off ende se stesso e i suoi concittadini che la pensano diversamente.Ormai mi sono abituato a questi attacchi che arrivano sempre dalla stessa parte e sempre più forti, forse anche per l’approssimarsi delle elezioni (mancano meno di due anni), ormai non mi fanno più male come mi facevano i primi giorni di mandato. Le prime volte che vedevo i manifesti o i volantini quasi mi mettevo a piangere per il nervoso o più spesso per la delusione. Sempre le stesse cose, la mia persona, mia famiglia, le mie aziende. Sempre le stesse bugie!Chi mesta nel torbido per far nascere un clima di odio nei confronti di chi sta amministrando il bene comune in ma-niera rigorosa, trasparente, con risultati visibili e tangibili proclama, innanzitutto, la pochezza delle sue argomen-tazioni e la scarsità di materia grigia a sua disposizione. Io ho sempre superato questi momenti di delusione con la determinazione di chi ha un progetto di valore e sente il dovere di realizzarlo. Lo devo a tutti i cittadini, alla mia Sesto e al nostro futuro. Lo devo a tutti voi.Vi scrivo per dirvi di non off endervi e di continuare con me nel cambiamento di Sesto.«Sesto sta cambiando». Questa è la frase più ricorrente che sento quando cammino per strada, e ne sono a un tempo orgoglioso e contento. Ci sono voluti più di 3 anni, ma i risultati cominciano ad essere importanti.Sono all’avvio altri importanti e direi unici interventi sul territorio, anche con i naturali disagi che essi comportano e di cui ci scusiamo. Dal rifacimento della via principale di Oneda, alla ristrutturazione del ex chiosco Dante, tra-sformato in uffi cio turistico; dalla tanto attesa rotonda di via Sempione/via Ticino, al potenziamento della videosor-veglianza, alla manutenzione straordinaria nelle scuole, ai cimiteri ecc.Prima di Natale vi presenteremo altri progetti, altre inno-vazioni per Sesto, ma penso che il “cantiere Sesto” sia sotto

    gli occhi di tutti. Molto spesso l’opposizione dice che alcuni progetti che noi stiamo realizzando erano progetti loro. Per alcuni di questi, non per tutti, possiamo convenire: però non erano eff ettivamente fi nanziati, non avevano la co-pertura economica concreta ed erano in fondo agli armadi comunali pieni di polvere per incapacità di dialogo, come per esempio con Esselunga spa o per completa incapacità organizzativa e mancanza di determinazione.Noi non ci vantiamo di quei progetti, ci prendiamo i meriti per aver dimostrato di saperli realizzare, di essere reattivi nelle scelte, di avere la visione di dove andare e di timonare la barca sempre nella direzione giusta. C’è un altro punto che mi preme comunicarvi, da otto-bre a dicembre avrà luogo una consultazione popolare in merito alla possibilità o meno che possano essere installati sul territorio comunale centrali di produzione di energia elettriche alimentata a “biomassa”, per esempio legna. È importante che i cittadini si informino personalmente su questo tema, non solo attraverso i mezzi messi a di-sposizione dal Comune ma anche visitando siti, leggendo pubblicazioni specializzate e confrontandosi tra loro. La produzione di energia e il rispetto dell’ambiente sono argo-menti troppo importanti per delegarne la scelta ad altri. È ovvio che Sesto non potrà mai ospitare impianti per la pro-duzione di energia grandi e neppure di medie dimensio-ni. La tecnologia però oggi off re la possibilità di costruire impianti piccoli ed ecologici, così come fanno in Trentino e in molti altri paesi del territorio italiano. Questa scelta, in una democrazia compiuta, può essere presa unicamente dalla maggioranza della cittadinanza. A Sesto, continuerò a dirlo fi no alla fi ne del mio mandato, DECIDONO I CITTADINI!Anche per questo motivo Sesto è un esempio positivo per tutta la nostra provincia. È l’esempio di una cittadina che fa decidere ai cittadini, che non si rassegna alla cri-si, all’abbandono, che non perde tempo a predicare, ma si impegna per fare, per cambiare, per progredire. Siamo l’esempio di quella parte del Paese che si tira su le maniche e si mette a lavorare.Questa è la nostra Sesto. Abbiamo obbiettivi credibili e cittadini di valore. Abbiamo idee, coraggio e determina-zione. L’unica cosa che vi chiedo è di non mollare.Vorrei lasciarvi con una frase di Einstein che disse «ho de-ciso di guardare solo al futuro, perché è lì che ho intenzione di passare il resto della mia vita».Grazie per essere venuti a festeggiare e grazie per quello che state facendo per Sesto.

    Il Sindaco

    Marco Colombo

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    Nella seduta del 31 maggio 2012, il Consiglio Comunale ha approvato il regolamento per la disciplina della consultazione popolare, un isti-tuto di partecipazione diretta e democratica dei cittadini alla vita politica della comunità, già previsto dal nostro Statuto ma rimasto fi nora sostanzialmente inattuato. Il nostro Comune si era già dotato in passato di un apposito regolamento, anch’esso in attuazio-ne dello Statuto comunale, che rende possibile l’indizione del referendum, un altro importante strumento di compartecipazione dei cittadini al processo decisionale, il cui svolgimento può es-sere però limitato alle sole materie di esclusiva competenza comunale. La natura giuridicamente vincolante degli esiti di un referendum non sarebbe infatti compati-bile con azioni amministrative di più larga por-tata, nel cui iter di approvazione fosse prescritto dalla legge l’intervento decisionale di altri sog-getti, come la Provincia, la Regione o altri Enti non territoriali. Lo svolgimento di una consultazione popolare consentirà quindi ai cittadini di esprimere la propria opinione anche su argomenti e mate-rie che, sebbene interessino il nostro territorio magari anche in maniera incisiva, non essendo di esclusiva competenza comunale, non avreb-bero permesso l’indizione di un referendum. Per i motivi appena esposti, gli esiti della consulta-zione popolare non potranno avere la medesima forza di un referendum e non potranno com-portare l’adozione immediata di atti giuridici vincolanti. Nel contempo però, se la partecipa-zione sarà suffi cientemente ampia, il risultato andrà a rappresentare la generale volontà della cittadinanza e costituirà quindi l’indirizzo poli-tico degli organi di governo nell’intraprendere le successive iniziative amministrative. Fatte queste osservazioni preliminari, il Consi-glio Comunale ha indetto una consultazione po-

    polare su un argomento che negli ultimi mesi ha generato un vivace dibattito fra i sestesi, e cioè la possibilità che sul territorio comunale vengano costruiti impianti alimentati a biomassa per la produzione di energia elettrica. Il quesito sottoposto alla cittadinanza sarà il se-guente: “Sei contrario o favorevole all’insediamen-to di impianti alimentati a biomassa nel territorio di Sesto Calende?” e sarà riportato sull’apposita scheda di votazione che sarà messa a disposizio-ne dei cittadini in tutti gli sportelli degli uffi ci comunali. La scheda di votazione potrà essere poi depositata nell’urna che sarà collocata presso gli uffi ci demografi ci nel periodo compreso tra il 1° ottobre il 1° dicembre, nei giorni e negli orari di apertura al pubblico. Potranno esprimere il proprio voto i cittadini italiani e dei paesi membri dell’Unione Europea che, il decimo giorno antecedente la votazione, e cioè alla data del 21 settembre 2012, saranno iscritti all’anagrafe della popolazione residente e avranno compiuto il sedicesimo anno di età.

    È indetta la consultazione popolare sugli impianti alimentati a biomassa

    La domanda: “Sei contrario o favorevole all’insediamento di impianti alimentati a biomassa nel territorio di Sesto Calende?”

    Di Arianna Marchesi Funzionario responsabile del procedimento

    ENERGIA E AMBIENTE

    Periodico d’informazione amministrativa del Comune di Sesto Calenden.3 - Ottobre 2012 - Notizie dal Comune n. 18 del 09/10/2012 - NdC18

    Direttore Editoriale: Marco ColomboDirettore Responsabile: Carlo Baruffi (carlo.baruffi @notiziedalcomune.com)

    Redazione: Renzo Besozzi, Enrico Crenna, Stefano Maria Daverio, Samanta Francese, Rossana Girotto, Francesco Signori

    Revisione testi: Flavio Della MuziaSegreteria di redazione: Loredana D’Agaro

    Impaginazione: Cecilia ModiFotografi e: Archivio Notizie dal Comune sas,

    Gianfranco Girardi, Mauro TrivellatoRedazione, amministrazione e stampa:

    Notizie dal Comune sas - Via San Biagio, 21- CambiagoTel. 0284341362 - Email: [email protected]

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    4 ACQUA ED ACQUEDOTTI

    Il servizio idrico nella nostra cittàDi Giovanni Buzzi, vicesindaco

    Era il 2005 quando l’allora Ammi-nistrazione comunale di Insieme per Sesto decise di privatizzare l’acqua del-la nostra comunità. Affi dò quindi la gestione esterna del servizio idrico in-tegrato del Comune (acquedotto, fo-gnatura, depurazione, manutenzione e riparazione delle reti, emissione ed incassi delle bollette ecc.) alla società AMSC dell’allora direttore Nino Ca-ianiello. L’affi damento avvenne senza preventiva gara pubblica per la scelta del gestore.Ora la nuova amministrazione dell’AMSC, in carica da qualche mese e dopo le note vicende di contenzioso interno con la precedente direzione, ha deciso unilateralmente che la gestione del Comune di Sesto Calende è per loro svantaggiosa e che quindi consi-derano nullo il contratto in essere.Questa forma di pre-contenzioso con il nostro Comune ha portato alla de-cisione, sempre in modo unilaterale da parte di AMSC, di interrompe-

    re alcuni servizi che vengono da loro considerati “non essenziali” fra cui la riparazione immediata delle reti idri-che e fognarie e le conseguenti buche nelle strade, oltre alla chiusura del loro sportello a Sesto Calende.Evidentemente non possiamo tollera-re questa situazione e la prima nostra risposta è stata l’ordinanza urgente del Sindaco che obbliga AMSC alle ripa-razioni delle reti: a questo seguiranno altri atti tempestivi e volti a tutelare lo svolgimento del servizio ai cittadi-ni, secondo il contratto in essere con AMSC che deve essere rispettato.Tuttavia, come tutti sanno, quando si entra in un clima di contenzioso che è stato, ribadiamo con forza, voluto ed iniziato da AMSC per motivazio-ni puramente economiche, non è più pensabile che gli interventi vengano fatti con tempestività, seppure ordina-ti d’autorità e con la carta bollata. Il problema è tuttavia che prima di pote-re intervenire noi direttamente, in caso

    di guasto nella rete, in via sostitutiva, occorre lasciare passare un tempo con-gruo per non passare dalla parte del torto.Questa è purtroppo la situazione in atto che è determinata esclusivamen-te dalla volontà del gestore privato del servizio idrico integrato di “sganciarsi” unilateralmente dai loro obblighi con-trattuali perché non ritenuti più remu-nerativi.Il Sindaco, la Giunta e l’Uffi cio Tec-nico comunale, stanno lavorando per uscire il più rapidamente possibile da questa situazione diffi cile, generata da un soggetto esterno all’Amministra-zione e titolare di un servizio strategico come quello idrico. Ci scusiamo con i cittadini per i disagi connessi a questa situazione imprevista, non da noi pro-vocati e per i quali stiamo prendendo tutte le contromisure necessarie.Di seguito, per chi interessato, pubbli-chiamo l’ordinanza del Sindaco rivolta ad AMSC.

    Il gestore del servizio idrico integrato AMSC S.p.A. di Galla-rate ha comunicato che NON svolgerà più il servizio di spurghi delle fosse biologiche nelle zone del terri-torio comunale non servite da fognatura.Questa decisione unilaterale costituisce un grave problema per molti nostri concittadini che vivono un forte disagio.L’Amministrazione Comunale ha svolto tutti gli approfon-dimenti necessari per tentare di dare risposta a questa si-tuazione. Il rispetto delle normative vigenti in materia di gestione dei rifi uti non consente spazio alcuno ad azioni o interventi da parte del Comune: si tratta di un servizio che la legge defi nisce a libero mercato e che quindi non può essere svolto dal Comune.

    L’amministrazione è consapevole delle gravi diffi coltà eco-nomiche che la disdetta del servizio da parte di AMSC com-porterà agli utenti interessati ma per i motivi sopra elencati non è possibile intervenire utilizzando risorse pubbliche per coprire parte dei costi di un servizio che è a carico dei cit-tadini. Ove tecnicamente possibile si procederà all’estensione del-le reti, come previsto, a partire dall’anno prossimo; ovvia-mente non sarà possibile raggiungere gli edifi ci più isolati. L’impegno dell’Amministrazione è anche di interessare di queste necessità, in questa fase di riorganizzazione del servizio idrico integrato, gli enti competenti (A.T.O. Ambito Territoriale Ottimale).

    IMPORTANTE! AGLI UTENTI DEL SERVIZIO SPURGHILa Giunta

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    5ACQUA ED ACQUEDOTTI

    Il 26 maggio 2005 il Comune di Sesto Calende ha sot-toscritto con AMSC un contratto per il servizio di ge-stione del servizio idrico integrato (acquedotto, fogna-tura e depurazione).In data 4 giugno 2012 AMSC con nota prot. 4475 for-malizzava unilateralmente la cessazione degli effetti del contratto di servizio, la ritenzione della rete a garanzia dei crediti pendenti e la prosecuzione nella gestione del servizio in via di fatto, comunicando di voler procede-re a una rimodulazione delle modalità di espletamento del servizio e in particolare:1. “…per gli interventi di riparazione di perdite stradali

    (anche in caso di rotture e/o guasti causati da terzi), e per quelli di riparazione di perdite sugli impianti, AMSC si riserva di valutare di volta in volta, se l’in-tervento sia o meno indispensabile a ripristinare la fornitura, o ad evitare danni all’utenza, o comun-que a causare l’interruzione del servizio ad un punto presa. In caso di accertata necessità di intervento, AMSC si impegna a provvedere previa autorizzazio-ne scritta da parte del Comune di Sesto Calende e previa garanzia della copertura fi nanziaria dell’in-tervento medesimo, con fatturazione immediata ed impegno del Comune al saldo entro e non oltre 30 giorni”;

    2. “…in relazione alla manutenzione straordinaria [della fognatura comunale e del depuratore] (che comprende, ad esempio la sostituzione di pompe sommerse agli impianti di rilancio, eventuali inter-venti straordinari ai quadri elettrici, gli interventi per i cedimenti fognari o per i cedimenti delle camerette di collegamento) AMSC si riserva di valutare, caso per caso, se l’intervento sia o meno indispensabile a ripristinare la fornitura. In caso di accertata neces-sità dell’intervento, si impegna a provvedere previa autorizzazione scritta da parte del Comune di Sesto Calende e previa garanzia della copertura fi nanziaria dell’intervento medesimo, con fatturazione imme-diata ed impegno del Comune al saldo entro e non oltre 30 giorni”.

    In risposta a questa azione di AMSC, Il Comune di Sesto Calende, con un atto stragiudiziale di diffi da e di messa in mora in data 14/6/12, relativamente alla sopra citata comunicazione di AMSC:1. ha respinto la cessazione/risoluzione del contratto,

    stante l’insussistenza di inadempimento alcuno da parte del Comune di Sesto Calende rispetto ai pro-pri obblighi contrattuali e stante l’inesistenza di una ineffi cacia ope legis del contratto;

    2. ha chiarito che nessuna ritenzione della rete a ga-ranzia degli asseriti crediti e nessuna prosecuzione del servizio “in via di fatto” né tantomeno “rimodu-

    lazione delle modalità di espletamento” è pertanto ipotizzabile, essendo tuttora vigente e perdurante il contratto inter partes;

    3. ha evidenziato che se fosse vero, come da AMSC ipotizzato, che il contratto sia cessato o comunque sia risolto, non si vede come AMSC abbia continuato e tuttora continui ad incassare le tariffe relative al servizio;

    4. ha diffi dato AMSC dal porre in essere una illegittima ed arbitraria modifi ca delle condizioni di contratto ed interruzione dei relativi servizi;

    5. ha comunicato la formale messa in mora di AMSC (Azienda Multiservizi Comunale spa) affi nché conti-nui ad espletare il servizio scrupolosamente e secon-do le condizioni contrattuali contenute nell’accordo contrattuale del 26.05.05, ipotizzandosi in caso contrario interruzione di pubblico servizio ed eserci-zio arbitrario delle proprie ragioni.

    AMSC ha risposto all’atto stragiudiziale del comune di Sesto Calende, con lettera prot. 6611 del 19/7/12, con la quale conferma di voler dare seguito a quanto comu-nicato nella precedente lettera del 4/6/12, indicando una tempistica di interruzione di alcune attività e con-fermando la conduzione del servizio idrico integrato presso il Comune di Sesto Calende secondo le modalità e le condizioni espresse nella sopracitata lettera prot. 4475 del 4/6/12.A seguito di questa ultima comunicazione il comune di Sesto Calende ha riconfermato i contenuti dell’at-to stragiudiziale notifi cato a AMSC, con lettera prot. 20358 del 25/7/12, intimando in particolare a AMSC di continuare ad espletare il servizio scrupolosamente e secondo le condizioni contrattuali contenute nell’ac-cordo 26/5/05 non procedendo ad alcuna sospensione unilaterale dei servizi previsti contrattualmente.

    ESTRATTO DELLA “ORDINANZA CONTIGIBILE E URGENTE” DEL SINDACO

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    Considerato che in data 30/8/12 e 4/9/12 veniva segnalato ad AMSC da parte dell’Uf-fi cio Tecnico del Comune di Sesto Calende la presenza di una perdita sulla rete acque-dotto in via Cucchino conseguente presu-mibilmente ad un intervento di riparazione di una condotta d’acqua posizionata lungo la via Cucchino;

    Dato atto che in data 7/9/12 è pervenuto all’Uffi cio tecnico la comunicazione prot. 7822/12 di AMSC, con la quale la stessa, nella persona del direttore generale Fi-lippo Agazzi, comunicava quanto segue: “Facciamo riferimento alla comunicazione della scrivente Azienda prot. 4475/12 del 04/06/12 per informarvi della presenza delle seguenti anomalie rilevate nel corso dello svolgimento del servizio che – non essendo ritenute gravi né pregiudizievoli della sicurezza dei clienti – non comporte-ranno interventi da parte nostra: Anomalia rilevata Fuga acqua; Località Via del Cuc-chino fronte civ. 1”.

    Considerato che nel comune di Sesto Ca-lende si sono avuti nel recente passato fenomeni di emergenza idrica, dovuti alla carenza di acqua per l’eccessivo consumo che hanno portato all’emanazione dell’or-dinanza a fi rma del vicesindaco Giovanni Buzzi al fi ne di contenere gli sprechi di ac-qua potabile.

    Ritenuto pertanto necessario che si provve-da alla riparazione della fuga d’acqua in via Cucchino per i seguenti motivi:• evitare sprechi di risorse idriche che si

    hanno con le fughe d’acqua e che po-trebbero comportare problemi all’ero-gazione dell’acqua potabile;

    • tutelare conseguentemente tutti i citta-dini garantendo la fornitura di acqua potabile nelle case al fi ne di evitare lo svilupparsi di problemi igienico-sanitari dovuti all’assenza di acqua;

    • tutelare la pubblica incolumità in quanto la perdita si trova all’incrocio tra un’a-rea stradale soggetta a pubblico transito (via Cucchino) e una strada di comuni-cazione primaria (provinciale SP 69) e potrebbe costituire un’insidia per la cir-colazione sia di pedoni che di biciclette e/o motocicli che di auto, occultando ad esempio delle disconnessioni della sede stradale, o, in caso non venisse riparata nei prossimi mesi invernali, portare alla formazione di ghiaccio sulla sede stra-dale.

    Considerato che veniva segnalato ad AMSC da parte dell’Uffi cio Tecnico del Comune di Sesto Calende la presenza di una perdita sulla rete acquedotto in un’area comunale sita in via Valle Perosa;

    Dato atto che in data 7/9/12 è pervenuto all’Uffi cio tecnico la comunicazione prot. 7819/12 di AMSC, con la quale la stessa, nella persona del direttore generale Fi-lippo Agazzi, comunicava quanto segue: “Facciamo riferimento alla comunicazione della scrivente Azienda prot. 4475/12 del 04/06/12 per informarvi della presenza delle seguenti anomalie rilevate nel corso dello svolgimento del servizio che – non essendo ritenute gravi né pregiudizievoli della sicurezza dei clienti – non comporte-ranno interventi da parte nostra: Anomalia rilevata Fuga acqua nel prato; Località Via Valle Perosa fronte civ. 1”;

    Ritenuto pertanto necessario che si provve-da alla riparazione della fuga d’acqua in via Valle Perosa per i seguenti motivi:• evitare sprechi di risorse idriche che si

    hanno con le fughe d’acqua e che po-trebbero comportare problemi all’ero-gazione dell’acqua potabile;

    • tutelare conseguentemente tutti i citta-dini garantendo la fornitura di acqua potabile nelle case al fi ne di evitare lo svilupparsi di problemi igienico-sanitari dovuti all’assenza di acqua;

    • tutelare la pubblica incolumità in quanto la perdita si trova in un’area comuna-le a prato, abitualmente utilizzata dai residenti della zona per passeggiare o giocare a calcio e potrebbe costituire un’insidia per i pedoni, occultando ad esempio delle disconnessioni del prato;

    Considerato che in data 3/9/12 veniva segnalato ad AMSC da parte dell’Uffi cio Tecnico del Comune di Sesto Calende la presenza di una buca al centro della sede stradale di Largo San Carlo, al di sotto della quale si scorgeva del vuoto, indice di un probabile cedimento del condotto fogna-rio delle acque nere o di quello delle acque meteoriche, entrambi presenti in quella strada;

    Dato atto che in data 7/9/12 è pervenuto all’Uffi cio tecnico la comunicazione prot. 7822/12 di AMSC, con la quale la stessa, nella persona del direttore generale Fi-lippo Agazzi, comunicava quanto segue: “Facciamo riferimento alla comunicazione

    della scrivente Azienda prot. 4475/12 del 04/06/12 per informarvi della presenza delle seguenti anomalie rilevate nel corso dello svolgimento del servizio che – non essendo ritenute gravi né pregiudizievoli della sicurezza dei clienti – non comporte-ranno interventi da parte nostra: Anomalia rilevata Cedimento stradale; Località L.go San Carlo”.

    Ritenuto pertanto necessario che si provve-da alla riparazione del cedimento stradale in Largo San Carlo per tutelare la pubblica incolumità per i seguenti motivi:• la buca si trova sulla sede stradale, su una

    strada del centro del paese in prossimità dell’oratorio e di diversi esercizi pubblici e commerciali (bar, panetteria), in un’a-rea adibita anche a mercato settimana-le e quindi con forte transito pedonale costituendo pertanto un’insidia per la circolazione sia di pedoni che di biciclet-te e/o motocicli che di auto, in quanto è potenziale fonte di cadute dei pedoni per inciampo e dei ciclisti/motociclisti in caso una ruota entrasse nella buca stes-sa, nonché di danni meccanici alle auto che transitano sulla buca stessa;

    • la mancata riparazione immediata di un cedimento fognario comporta nel tem-po l’allargamento delle zone di vuoto al di sotto della sede stradale fi no al formarsi di una vera e propria voragine con rischio di cedimento improvviso del manto stradale a seguito del transito di un autoveicolo con rischio di danni mec-canici al mezzo e fi sici degli occupanti;

    • la presenza di un cedimento della rete fognario potrebbe comportare una via preferenziale per l’accesso diretto dei ratti a zone centrali del paese, con con-seguenti problemi igienico-sanitari.

    Ritenuto pertanto necessario garantire la tutela della pubblica incolumità e del ri-spetto delle condizioni igienico-sanitarie per le motivazioni sopra elencate, impo-nendo all’attuale gestore del servizio idrico integrato di intervenire per la riparazione delle tre anomalie sulla rete dell’acquedot-to e su quella fognaria sopra elencate e precisamente:1. Anomalia rilevata Fuga acqua; Località

    Via del Cucchino fronte civ. 12. Anomalia rilevata Fuga acqua nel prato;

    Località Via Valle Perosa fronte civ. 13. Anomalia rilevata Cedimento stradale;

    Località L.go San Carlo

    ACQUA ED ACQUEDOTTI

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    Visto l’art. 54 del D.lgs 267/2000;

    ORDINA

    Al legale rappresentante della AMSC SpA con sede in Gallarate di provvedere entro e non oltre 3 giorni dalla data di notifi -ca della presente ordinanza a riparare in modo defi nitivo le seguenti anomalie sulla rete dell’acquedotto e su quella fognaria e precisamente:1. Anomalia rilevata Fuga acqua; Località

    Via del Cucchino fronte civ. 12. Anomalia rilevata Fuga acqua nel prato;

    Località Via Valle Perosa fronte civ. 13. Anomalia rilevata Cedimento stradale;

    Località L.go San Carloai fi ni di tutelare la pubblica incolumità e il rispetto delle condizioni igieniche sanitarie per i seguenti motivi:

    1. Anomalia rilevata Fuga acqua; Località Via del Cucchino fronte civ. 1Motivazioni:• evitare sprechi di risorse idriche che si

    hanno con le fughe d’acqua e che po-trebbero comportare problemi all’ero-gazione dell’acqua potabile;

    • tutelare conseguentemente tutti i citta-dini garantendo la fornitura di acqua potabile nelle case al fi ne di evitare lo svilupparsi di problemi igienico-sanitari dovuti all’assenza di acqua;

    • tutelare la pubblica incolumità in quanto la perdita si trova all’incrocio tra un’area stradale soggetta a pubblico transito (via Cucchino) e una strada di comuni-cazione primaria (provinciale SP 69) e potrebbe costituire un’insidia per la cir-colazione sia di pedoni che di biciclette e/o motocicli che di auto, occultando ad esempio delle disconnessioni della sede stradale, o, in caso non venisse riparata nei prossimi mesi invernali, portare alla formazione di ghiaccio sulla sede stra-dale;

    2. Anomalia rilevata Cedimento stradale; Località L.go San CarloMotivazioni:• evitare sprechi di risorse idriche che si

    hanno con le fughe d’acqua e che po-trebbero comportare problemi all’ero-gazione dell’acqua potabile;

    • tutelare conseguentemente tutti i citta-dini garantendo la fornitura di acqua potabile nelle case al fi ne di evitare lo svilupparsi di problemi igienico-sanitari dovuti all’assenza di acqua;

    • tutelare la pubblica incolumità in quanto la perdita si trova in un’area comuna-le a prato, abitualmente utilizzata dai residenti della zona per passeggiare o giocare a calcio e potrebbe costituire un’insidia per i pedoni, occultando ad esempio delle disconnessioni del prato;

    3. Anomalia rilevata Fuga acqua nel prato; Località Via Valle Perosa fronte civ. 1Motivazioni:• la buca si trova sulla sede stradale, su una

    strada del centro del paese in prossimità dell’oratorio e di diversi esercizi pubblici e commerciali (bar, panetteria), in un’a-rea adibita anche a mercato settimana-le e quindi con forte transito pedonale costituendo pertanto un’insidia per la circolazione sia di pedoni che di biciclet-te e/o motocicli che di auto, in quanto è potenziale fonte di cadute dei pedoni per inciampo e dei ciclisti/motociclisti in caso una ruota entrasse nella buca stes-sa, nonché di danni meccanici alle auto che transitano sulla buca stessa;

    • la mancata riparazione immediata di un cedimento fognario comporta nel tem-po l’allargamento delle zone di vuoto al di sotto della sede stradale fi no al formarsi di una vera e propria voragine

    con rischio di cedimento improvviso del manto stradale a seguito del transito di un autoveicolo con rischio di danni meccanici al mezzo e fi sici degli occu-panti

    • la presenza di un cedimento della rete fognario potrebbe comportare una via preferenziale per l’accesso diretto dei ratti a zone centrali del paese, con con-seguenti problemi igienico-sanitari;

    AVVERTE

    In caso di inottemperanza alla presente or-dinanze si procederà ad intervenire in via sostitutiva per tutelare la pubblica incolu-mità e garantire il rispetto delle condizioni igieniche sanitarie, rivalendosi delle spese sostenute.

    Per l’inottemperanza a quanto previsto dalla presente ordinanza sono previste le sanzioni penali ex art. 650 c.p. per man-cata ottemperanza al presente provvedi-mento.

    L’uffi cio di Polizia Locale è tenuto a vigilare sul rispetto della presente ordinanza.

    Il Sindaco

    ACQUA ED ACQUEDOTTI

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    8 LAVORI PUBBLICI

    Sono ultimati, puntualmente prima dell’inizio delle attività scolastiche, i lavori di ristrutturazione presso la scuola Materna Bassetti. Il migliora-mento delle condizioni di sicurezza e di confort all’interno della scuola erano obiettivo primario dell’as-sessorato ai Lavori Pubblici ed il completamento di questo appalto consente di centrare pienamente l’o-biettivo.

    Sono stati oggetto di intervento: il controsoffi tto del salone, la zona pros-sima alle vetrate ad arco del salone, la vetrata separante il palco del salone dal refettorio, l’accesso al sottotetto e l’intonaco decorativo del salone.L’analisi del sottotetto aveva consen-tito di rilevare, al di sotto del sola-io in legno con soprastante caldana di malta cementizia, la presenza di un’iniziale controsoffi ttatura in arel-le intonacate a calce di cui sono stati rinvenuti alcuni lacerti. Questa con-trosoffi ttatura era stata parzialmen-te sostituita nel 1977 ed ancora nel 1978. Il rifacimento comportò l’impiego di elementi prefabbricati quadrangolari di gesso che si presen-tavano lesionati in più punti, soprat-tutto nelle aree perimetrali del salone.

    La nuova controsoffi ttatura compo-sta da pannelli, di foggia e materiale analogo ai precedenti è sostenuta da una struttura in lamiera d’acciaio zincata agganciata ad una serie di pendini omologati. Anche la struttu-ra portante in legno è stata verifi cata ed integrata con nuove travi e travet-ti, ove necessario.La scelta dei nuovi pannelli vuole richiamare l’originaria controsof-

    fi ttatura a cassetto-ni. Anche il colore bianco degli elementi è affi ne a quello delle precedenti controsof-fi ttature.All’interno del salo-ne, in adiacenza alle tre vetrate ad arco presenti sul lato sud dell’edifi cio, è sta-to posato un nuovo serramento. Quello antico, con struttura formata da semplici

    profi lati di ferro e le vetrature poli-crome con legature a piombo, viene conservato. Il nuovo serramento è composto di esili profi lati d’acciaio a taglio termico e vetricamera anti-sfondamento e consentirà di ridurre le dispersioni termiche e garantisce la dovuta sicurezza dei fruitori dell’asilo.Unicamente per ragioni di sicurez-za, invece, si provveduto alla sosti-tuzione della vetrata con struttura di legno che separava il palco del sa-lone giochi dal refettorio. Il nuovo serramento di aspetto similare è rea-lizzato con profi lati d’acciaio e vetri antisfondamento.Da ultimo è stato eff ettuato un im-portante intervento di accurata puli-zia e restauro dell’intonaco a grafi to che decora le pareti del salone. Detta

    decorazione, analoga a quella dell’a-trio del Palazzo Comunale, è stata innanzitutto igienizzata. Sono stati rimossi numerosissimi chiodi e ri-pristinate le lacune. L’approfondita pulizia ha consentito di recuperare i colori originari.Consegniamo ora con grande soddi-sfazione ai piccoli fruitori un edifi cio più pulito, più luminoso e soprattut-to più sicuro.

    Completati i lavori alla Scuola Materna BassettiDi Raffaele Bertona Assessore ai Lavori Pubblici e Ambiente

    Nelle foto in basso.Dettaglio della nuova controsoffi ttatura in pannel-li di gesso.Dettaglio dell’intonaco decorato a grafi to.

    Particolare delle vetrate ad arco del salone giochi.

    Vista del salone con i lavori in fase di completamento.

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    Dopo le fasi preliminari del progetto, sviluppate dall’Uffi cio Tecnico comunale Settore Lavori Pub-blici, uno studio esterno è stato incaricato dell’ese-cutivo e della direzione dei lavori. Il progetto ese-cutivo è stato presentato e i lavori saranno appaltati entro l’anno. Il progetto è fi nanziato al 50% dalla Regione Lombardia con i proventi dei canoni del demanio lacuale ed al 50% con risorse del Comune di Sesto Calende. Finalmente siamo arrivati in vista dell’inizio dei lavori e speriamo che l’opera sia pron-ta per la prossima stagione turistica.I lavori prevedono la ristrutturazione dell’edifi cio esistente: sarà conservata la forma esagonale mentre saranno eliminate le barriere architettoniche ed im-piegati nuovi materiali più rispettosi dell’ambiente, che garantiranno contenuti consumi energetici.

    La posizione assolutamente strategica consentirà alla Città di Sesto Calende di godere di una vetrina di sicuro richiamo che speriamo possa validamente in-centivare il turismo locale. I grandi valori ambientali, culturali e paesaggistici del nostro territorio nonché le numerose manifestazioni organizzate dalle diverse realtà troveranno qui degna rappresentazione.

    Nuovo punto d’informazioni turisticheDi Raffaele Bertona Assessore ai Lavori Pubblici e Ambiente

    LAVORI PUBBLICI

    Vista dal fi ume Ticino

    Nel notiziario di marzo avevo presentato il progetto di ampliamento del parco gio-chi nei pressi del Circolo Sestese. Ora siamo giunti alla fi ne dei lavori. Il progetto predisposto dall’Uffi cio Tecnico comunale, settore Lavori Pubblici, ha tro-vato completa realizzazione. Sono stati effettuati gli interventi previsti sulle essenze arboree, la demolizione del-la seconda fi la di cabine della spiaggia, con una migliore e più ampia visibilità del fi ume da parte degli utilizzatori del parco, le nuove recinzioni e l’ingresso nonché la posa del tappeto erboso.

    Sono state posate nuove panchine e cestini portarifi uti, installate due nuove giostre girevoli, una per i più piccoli ed una per i più grandicelli ed un gioco a tema di maggiori dimensioni. Il gioco a tema, una “nave”, oltre a consentire di giocare in piena sicurezza, con un’attrezzatura che nessun comune sul Lago Maggiore può vantare, segna anche nel momento del gioco il legame tra Sesto ed il fi ume.La nave è dotata di diversi sistemi di arrampicata, scivolo, spazi di gioco ed è sormontata dalla bandiera dei pirati, accompagnata da quella della Città di Sesto Calende. I piccoli utenti sembrano apprezzare molto il nuovo parco, così come confi gurato. Raccomandiamo a tutti di collaborare per la migliore con-servazione di un bene della comunità che può aiutarci a trascorrere momenti lieti con i nostri piccoli.

    Ampliamento del parco giochi del capoluogoDi Raffaele Bertona Assessore ai Lavori Pubblici e Ambiente

    INAUGURAZIONE PARCO GIOCHI LISANZAIl 5 settembre è stato uffi cialmente inaugurato il nuovo Parco Giochi di Lisanza, creato su un terreno di proprietà della parrocchia. Il parco è stato intestato a Gio-vanni Bonfi ni al fi ne di perpetuare la memoria del poeta sestese recentemente scomparso, molto apprezzato ed amato dai nostri concittadini e non solo. Nello scorso numero di Sesto Calende Informazioni abbiamo dedicato un articolo a questa nuova opera, cui rimandiamo per maggiori informazioni.

    I lavori in corso

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    10 VIABILITÀ

    Fra metà maggio e metà giugno l’Amministrazione ha promosso sei incontri pubblici nelle frazioni.La prima cosa da dire con soddisfazione è la confor-tante risposta dei Sestesi: la partecipazione attiva dei residenti nelle varie frazioni ha fatto sì che questa iniziativa si possa defi nire un successo in termini di coinvolgimento e confronto diretto, rinnovato rap-porto con i cittadini, così come ci siamo impegnati a portare avanti nel programma di questo mandato amministrativo.Tra l’altro, il coronamento di questo impegno sulla partecipazione, per quest’anno, si è concretizzato anche nella approvazione del regolamento per le consultazioni popolari e nell’indizione della prima consultazione uffi ciale riguardo ad un argomento importante, sulle energie alternative, del quale si parla in un altro articolo: in questo senso è vero che la parola passa ai cittadini.Si parla molto in questo periodo di partecipazione, democrazia diretta, coinvolgimento dei cittadini: pensiamo che il modo migliore sia quello di pro-muovere degli incontri pubblici – e ne rifaremo – e di attivare le consultazioni popolari per ‘misurare’ la volontà su alcuni importanti argomenti, se non di tutti, almeno di chi vuole partecipare. Tornando al resoconto degli incontri di quest’esta-te, avevano come argomento principale la verifi ca delle principali problematiche di quartiere riguar-danti viabilità e sosta, oltre ad essere occasione per aggiornare tutti sull’imminente partenza dei lavori di sistemazione della viabilità in centro (rotonde ex AVIR) e alla porta est della nostra città (rotonda Sempione - Via Ticino).

    Molte questioni sono state aff rontate ed hanno portato all’attenzione problemi che, se in gran par-te noti, hanno evidenziato tuttavia una cosa molto importante e cioè il grado di priorità che i residenti danno a questi problemi. Non si può fare tutto ma si può cominciare dalle questioni più urgenti e sentite.In quelle serate abbiamo discusso, con ordine ma con passione, talvolta la discussione si accendeva fra i cittadini. La cosa più emozionante è stato vedere con quanto interesse e partecipazione si arrivasse a parlare di problemi concreti, direttamente fra le persone, senza intermediazione degli amministra-tori pubblici presenti. Ci scusiamo tra l’altro se a volte le nostre esposizioni sono state un po’ lunghe ma anche noi siamo mossi dalla ingenua passione e dalla voglia di spiegare cosa vorremmo fare e cosa abbiamo fatto.Il patrimonio di informazioni, raccolte direttamen-te negli incontri, sarà la base per l’avvio del nuovo piano del traffi co (PGTU) che servirà a ‘mettere a sistema’ le varie questioni relative alla sicurezza ed alla funzionalità delle strade, a partire dalla verifi ca fondamentale della nuova condizione strutturale generata dalla completa de-semaforizzazione del Sempione.Tale condizione si avvera con questa Amministra-zione, sia sulla base di progetti già approvati (Ex Avir), sia sulla base di nuovi progetti e realizzazioni fondamentali mai decise prima (rotatoria Sempione - Via Rosselli per Sciuino/Oriano/Oneda e rotato-ria Sempione – Via Ticino atta, a “liberare” la por-ta est della città). Dovremo infatti prima di tutto misurare gli eff etti concreti di questa vera e propria rivoluzione nella viabilità cittadina, prima di potere defi nire ulteriori correttivi al sistema complessivo della mobilità urbana: nel frattempo si può tuttavia cominciare a risolvere progettualmente le singole criticità locali, per la comprensione delle quali è sta-to fondamentale l’esito degli incontri.Grazie ed arrivederci alle prossime riunioni a tutti quelli che hanno partecipato con passione civica a questo evento pubblico. Un invito a tutti a renderle ancor più partecipate.

    Viabilità: incontri con la cittadinanza nelle frazioniDi Giovanni Buzzi, vicesindaco

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    11COMMERCIO

    Dal 21 agosto mi è stata conferita la carica di As-sessore al Commercio e Servizi Sociali. In prece-denza il commercio era coperto ad interim dal Sindaco Marco Colombo, mentre i servizi sociali erano affi dati a Stefania Salvi; ad entrambi il mio ringraziamento, soprattutto al Sindaco per la fi du-cia che mi ha concesso. L’impegno che mi viene richiesto ora è di gran lunga superiore a quello che avevo in precedenza, come consigliere comunale ma sono onorato di poter mettere a disposizione della nostra comunità tutta l’esperienza che ho maturato. Oggi il commercio sta attraversando un periodo di profonda crisi, che accomuna anche altri pae-si europei, i quali, in passato, erano destinatari di nostri prodotti manifatturieri ed agro-alimentari. A Sesto Calende stiamo assistendo ad uno stilli-cidio di chiusure, alle quali talvolta si succedono aperture di nuove attività che però rimangono in esercizio per un tempo brevissimo; sintomo di un malessere diff uso che induce molte persone a tentare l’attività commerciale pur in assenza di adeguate capacità imprenditoriali e soprattutto di opportune coperture economiche. Sono in continua crescita coloro che, non trovan-do altre occupazioni, si dedicano alla attività di manutenzione dei giardini e questo denota, sem-mai ce ne fosse bisogno, che non manca la voglia di lavorare! A Sesto Calende oggi possiamo contare 129 ne-gozi non alimentari e 25 negozi alimentari, tre dei quali sono supermercati. Sesto Calende dispone di 69 attività tra ristoranti, bar, pizzerie ecc... Sono presenti 87 attività artigia-nali e industriali tra le quali ricordiamo Augusta Westland, Atos, Lascor, Rialti, Maglifi cio Lisanze-se, Aviotecnica, O.V.S. Villella. La nostra città dispone di 43 attività di parruc-chiere, di 5 agenzie viaggi, 10 agenzie immobiliari, è sede di 9 agenzie assicurative, 6 fl orovivaisti, 7 banche, 4 lavanderie, 2 attività di micro nido per l’infanzia, 11 cantieri nautici, 6 alberghi, 2 cam-peggi, 2 affi ttacamere, 3 bed and breakfast …e se ho dimenticato qualche attività perdonatemi!

    A mio parere il tessuto industriale artigianale e commerciale della nostra città è più che dignitoso, ma se da un lato sono presenti numerose attività ciò che scarseggia sempre di più è la continuità lavorativa, troppo spesso si trovano solamente op-portunità si lavoro in presenza di fattori legati alla stagionalità. Ecco allora che per implementare il lavoro, per incrementare le occasioni occorre che a Sesto arrivi più gente disposta a fruire della nostra off erta commerciale, creando nuovi eventi e mani-festazioni, proprio come questa Amministrazione sta facendo dal suo insediamento. Sesto Calende sta diventando una città nella qua-le le opere eseguite contribuiscono a migliorare le condizioni di vita dei cittadini; per rifarmi ad una espressione di mio nonno posso aff ermare che di questi tempi a Sesto Calende vi è “più pratica e meno fi losofi a”. Essendo un operatore del comparto turistico e commerciale, talvolta mi capita di ricevere com-plimenti da persone provenienti da ogni parte del mondo, che si compiacciono con me per la bel-lezza della nostra città; vi assicuro che queste loro espressioni mi rendono orgoglioso di essere un se-stese e mi rendono consapevole di dover molto a Sesto Calende e che la riconoscenza che le devo vale bene il tempo che dovrò dedicare all’attività di assessore.L’incarico relativo ai servizi sociali prevede di af-frontare situazioni legate al disagio giovanile, tema per il quale dovrà essere maggiore il mio impegno, che non si limiterà ad ascoltare l’assistito, ma sarà quello di ricercare ogni soluzione applicabile, in-sieme al Sindaco ed ai funzionari preposti, le cui capacità ed esperienza rappresentano un punto di forza anche per aff rontare le problematiche legate alla carenza di abitazioni, alla assistenza agli anzia-ni spesso relegati alla solitudine e per tutte quel-le situazioni nelle quali la soff erenza diventa una compagna di vita.Concludo ricordando che l’uffi cio dell’assessore al commercio e servizi sociali ha il seguente orario di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì alle 9 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.

    Commercio a Sesto, c’è bisognodi “più pratica e meno fi losofi a”

    Di Edoardo Favaron, Assessore al Commercio e Servizi Sociali

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    13CRONACA

    Gli elfi sono spiriti-geni della mitologia nordica, simili agli uomini, alti e magri, ma forti e velocis-simi, volto pulito, sereno, orecchie leggermente a punta, con una grande vista e un udito molto sensibile. Sono intelligenti e laboriosi ed hanno grande rispetto per la natura. Ma non si fanno vedere di giorno e lavorano solo di notte per gli uomini bravi, come gli gnomi di Babbo Natale.Ebbene, questi Elfi sono venuti la notte del primo agosto a Sesto Calende, hanno lavorato in sordina per la nostra città, e la mattina dopo... voilà, su due incroci critici della nostra strada del Sempio-ne c’erano due rotonde, che da anni attendevamo

    con impazienza. Certo, per il momento solo prov-visorie, ma pensate quanto desiderate ed attese.Non che fosse un lavoro facile. Noi sestesi non eravamo stati mai capaci di farle. Ma abbiamo pregato, e gli Elfi ci hanno alla fi ne esaudito. Oc-correva spianare la strada, eliminare i pali, sema-fori, aiuole... Gli Elfi non si fanno vedere di gior-no e lavorano solo di notte per gli uomini bravi, come gli gnomi di Babbo Natale per i bambini buoni. Però, nella mitologia nordica non c’erano le macchine fotografi che, e noi zitti zitti siamo andati a vedere che cosa succedeva... e li abbiamo fotografati al lavoro.

    Gli “elfi ” (una notte a Sesto Calende)

    di Renzo Besozzi

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    14 DEMOGRAFIA

    Chi e quanti siamo?Aggiornamento della situazione anagrafi ca della nostra cittàDi Renzo Besozzi

    TAB. 1 - RESIDENTI A SESTO CALENDEAnno 1995 1996 2006 2007 2008 2009 2010 2011

    Italiani 9.404 9.480 9.498 9.510 9.474 9.540

    Stranieri 165 193 1.041 1.124 1.267 1.308 1.356 1.433

    Totale 10.445 10.604 10.765 10.818 10.830 10.973

    Cittadini di origine straniera che hanno acquisito la cittadinanza italiana, non più annoverato fra gli stranieri

    49 55 70 25 6

    TAB. 3 MOVIMENTAZIONE RESIDENTIISCRITTI anno 2011

    Provenienti da altri comuni italiani 471

    Provenienti dall’estero 109

    CANCELLATI anno 2011

    Trasferiti in altri comuni italiani 298

    Trasferiti all’estero 44

    NATI anno 2011

    Citttadini italiani 83

    Cittadini stranieri 19

    Totale 102

    DECEDUTI anno 2011

    Citttadini italiani 121

    Cittadini stranieri 2

    Totale 123

    Circa un anno fa cercai di raccogliere ed interpre-tare i dati anagrafi ci della nostra città, pubblicati sul numero di maggio 2011 di questo giornale. Vorrei ora vedere che cosa è cambiato nella po-polazione. I dati di cui dispongo sono relativi alla fi ne del 2011, e li presenterò in forme analoghe a quelle dello scorso anno, per permettere una comparazione.Innanzitutto, in tabella 1 vediamo il numero to-

    tale dei residenti, ripartiti fra coloro che hanno cittadinanza italiana e stranieri senza tale cittadi-nanza. La tabella mostra l’andamento, anno per anno, a partire dal 2006. Si vede in particolare che gli stranieri sono andati sempre crescendo. Per con-fronto, si vedano gli stranieri residenti negli anni 1995 e 1996. La percentuale di stranieri residenti a Sesto Calende è cresciuta (dal 12% dello scorso

    TAB. 2 - RESIDENTI AL 31 DICEMBRE 2011 DIVISI PER FASCE DI ETÀA - TOTALE RESIDENTI

    età

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    15DEMOGRAFIA

    TAB. 4 - PRINCIPALI CITTADINANZE DEGLI STRANIERIal 31 dicembre 2011

    Maschi Femmine Totali

    Unione Europea 178 171 349

    di cui Romania 92 88 180

    Regno Unito 24 15 39

    Altri Paesi europei 131 187 318

    di cui Albania 106 89 195

    Ucraina 11 69 80

    Africa 243 169 412

    di cui Marocco 82 58 140

    Senegal 80 42 122

    Tunisia 36 29 65

    America 70 82 152

    di cui Perù 23 22 45

    Brasile 16 22 38

    Ecuador 16 21 37

    Asia 101 75 176

    di cui Bangladesh 60 37 97

    Sri Lanka 15 12 27

    Totale 723 684 1.407

    anno al 13%), sulla scia di precedenti politiche di accoglienza, e continua ad essere di molto supe-riore alla media nazionale, che è del 7,6% (fonte ISTAT), esclusi clandestini ed irregolari. Questa percentuale è in difetto, in quanto non tiene con-to degli stranieri che hanno ottenuto la cittadi-nanza italiana (205 a Sesto Calende negli anni fra il 2007 e il 2011) e che risultano annoverati fra gli italiani. Vediamo ora come è ripartita la popolazione di Sesto per età. Già lo scorso anno si era visto che circa il 28% degli italiani ha un’età superiore ai 60 anni; oggi tale percentuale è salita al 31%, mentre tra gli stranieri meno del 4% è ultrasessantenne. Nel 2011 i giovani italiani sotto i 18 anni sono circa il 15%, mentre tra gli stranieri la percentua-le sale al il 21%. Si può concludere che la popolazione italiana sta invecchiando sempre più, mentre procede la so-stituzione con giovani stranieri. Ovviamente tale andamento non sarà senza altri eff etti. Basti pensare alle varie e molto spesso con-trastanti fedi religiose che gli stranieri introduco-no, così come tradizioni sociali, principi etici e regole di vita molto diverse dalle nostre.

    NUOVO REGOLAMENTO DI POLIZIA URBANADi Orlando Veronese, Assessore alla Sicurezza

    Nel Consiglio Comunale del 31 maggio scorso è stato approvato, all’unanimità, il nuovo “Regolamento di Polizia Ur-bana”, che è divenuto operativo dal 15 giugno. Si è reso opportuno aggiornare questo regolamento, che disciplina le regole per il corretto vivere comune sul territorio della nostra Città, in quanto il precedente risaliva al 1934. Chi in que-gli anni scrisse il regolamento si trovava in una situazione ben diversa da quella attuale. Il paese di allora diff eriva sia per dimensioni che per numero di abitanti e le problematiche di allora erano ben diff erenti da quelle che si debbono af-frontare ai giorni nostri. È peraltro fa-cilmente intuibile come, nel corso di quasi ottant’anni, i modi di fare ed i comportamenti dei cittadini siano pro-fondamente cambiati, non solo a Sesto Calende ma in tutto il Paese, tanto da

    indurre anche gli organi politici centra-li a varare nuove norme che consento-no, ai vari territori, di avere maggiori elementi di specifi cità non presenti in altre parti. In questo senso era stato pre-sentato il Decreto Maroni, che aveva lo scopo di dare ai Sindaci la possibilità di modulare le regole, nel rispettivo comu-ne, in funzione delle problematiche in esso presenti, che per ovvie ragioni sono diverse da città a città. Il Decreto Ma-roni però è stato bloccato ponendo un vincolo di costituzionalità e pertanto tutte le ordinanze emesse in base a detto decreto sono decadute. Di conseguenza ci siamo posti il problema di come ar-monizzare le vecchie norme con le nuo-ve, tenendo anche conto delle ordinanze decadute, la soluzione è stata quella di condividere, maggioranza ed opposizio-ne, in sede di Consiglio Comunale, un

    nuovo Regolamento di Polizia Urbana che, in armonia con la Costituzione, diventi lo strumento giuridico al quale fare riferimento. Questo regolamento è certamente perfettibile e nel tempo po-trà subire aggiornamenti che tengano in considerazione sia le evoluzioni sociali che le nuove situazioni. In materia di sanzioni è stata data una certa gradualità in considerazione del tipo e della gravità della violazione commessa, gli impor-ti previsti potranno essere rivisti, pur mantenendosi entro un minimo di € 25 ed un massimo di € 500. Ritengo che il conoscere le regole che la società nella quale si vive si è dotata, sia doveroso per ogni cittadino come sia altrettanto do-veroso rispettarle. Ringrazio il Coman-dante Michele Signò per la competenza e professionalità ancora una volta dimo-strate durante lo svolgimento del lavoro.

  • Il 2 settembre, nella parrocchia di San Bernardino, la comuni-tà Pastorale di Sant’Agostino ha accolto con entusiasmo e gran-de partecipazione l’Arcivescovo di Milano Card. Angelo Scola, intervenuto per compiere una celebrazione eucaristica a ricor-do del card. Angelo Dell’Ac-qua, al quale è stato associato il card. Carlo Maria Martini che ci ha lasciati di recente.Quest’anno cade il 40° anniver-sario della morte del nostro il-lustre concittadino card. Ange-lo Dell’Acqua, morte avvenuta davanti alla grotta della Vergine Maria a Lourdes, dopo una vita

    vissuta nella fede e spesa assol-vendo i grandi compiti che la Chiesa gli aveva affi dato.Nelle parole del Cardinale Sco-la un forte richiamo alla par-tecipazione ed alla fede quali strumenti di rinascita, che se applicati da ognuno di noi, ren-dono possibile il cambiamento che ci aspettiamo dalla società.Al termine della celebrazione l’Arcivescovo si è soff erma-to presso la tomba del card. Dell’Acqua per una preghiera di suff ragio. Prima di lasciare la parrocchia ha salutato una per una tutte le persone intervenu-te.

    Il Cardinale Angelo Scola, Arcivescovo di Milano, in visita a Sesto Calende

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    17CRONACA

    Dal nido alla casa di riposoDi nonno Osvaldo

    Il titolo potrebbe far pensare a qualche cosa come dall’A alla Z o dall’alfa all’omega, mentre invece con questo titolo ho pensa-to di riassumere la visita che i bambini più grandi del nido “Il Piccolo Principe” hanno fatto alle ospiti della casa di riposo S. Angelo.Come lo scorso anno, le educatrici dell’ulti-mo anno, con l’ausilio di alcuni nonni, hanno organizzato, dopo un breve trasferimento a piedi, un incontro, quasi a sorpresa, con una trentina di anziane signore. Graziose nonni-ne che istintivamente allungavano le braccia verso i bambini, come fossero dei bambo-lotti, che lasciati liberi in un grande prato, schizzavano come folletti in lungo e in largo

    davanti a loro. Dopo un primo sfogo, i piccoli ospiti si sono esibiti in un grande girotondo e in una corale dalla celebre “Papaveri e papere” ottenendo applausi con richiesta di bis. Un momento particolarmente toccante, a mio avviso, è stato quando, dopo avere raccolto fi ori di campo, alcuni piccoli li hanno donati alle nonnine, o quando qualche altro piccolo, aiutato da un nonno o da un’educa-trice, ha potuto rispondere alle tante e scon-tate domandine loro rivolte.Purtroppo, per i piccoli erano tutte facce nuove ed era quindi naturale la diffi coltà dell’approccio, ciononostante dopo qualche indugio, alla fi ne della visita, qualche nonni-

    na è riuscita a tenere uno di quei bambolotti sulle ginocchia con grande soddisfazione e soprattutto con un grande sorriso immorta-lato dagli immancabili fotoreporter.Penso e spero che alla fi ne della visita cer-tamente sarà rimasto qualche cosa sia nei piccoli che nei grandi. Qualche cosa che non sarà stato solo l’im-pressione di un piacevole momento, perché le impressioni non si misurano con il cuore, ma qualche cosa che resta. Al prossimo anno!

    P.S. Chissà perché al ritorno, quasi tutti gli ac-compagnatori, caldo a parte, erano sudati?

    Il 9 settembre 1962, a Buccinigo d’Erba, in una celebrazione religiosa presieduta dal fratello padre Mario Balzarini, Orsolina Bal-zarini fa la professione religiosa divenendo suora missionaria Comboniana della con-gregazione “Pie Madri della Nigrizia”.Dopo qualche anno di insegnamento in Lendinara (Rovigo), viene destinata all’E-gitto -Zamalek- per insegnare ai fi gli dei rappresentanti italiani all’estero. Dopo la “guerra dei sei giorni”, in occasione della quale l’ambasciata Italiana rientrò in Italia, le viene affi dato l’insegnamento nella scuola materna gestita dalle Pie Madri della Nigri-

    zia nella città di Dokki, e successivamente nella scuola femminile di Helouan.Dopo un periodo di 7 anni presso la Nun-ziatura Apostolica del Vaticano a Il Cairo e a Roma, rientra a Helouan dove riprende l’in-segnamento e in seguito il coordinamento della scuola. Tuttora lì prosegue la sua opera.In più occasioni, nei suoi brevi rientri in Sesto Calende presso la famiglia, abbiamo potuto cogliere la sua serenità, la sua allegria e l’amore per il prossimo, in particolare per le “sue bambine”, che traspare da tutti i suoi racconti. A suor Orsolina gli auguri di tutta la comunità sestese.

    Suor Orsolina Balzarini, 50 anni vissuti nella parola di Cristo e nell’amore agli altri

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    18 ANNIVERSARIO “CITTÀ DI SESTO”

    La città, i cittadini e la magia La ricorrenza di Sesto Città è stata celebrata per il secondo anno con un insieme di iniziative che hanno coinvolto tutto il Paese - Enorme l’affl uenza della gente per una giornata all’insegna dell’allegria e dello sportDi Simone Pintori

    Eccomi qui, davanti ad un foglio bianco con le immagini di un week end da sogno che fl uiscono veloci e chiare nella mia mente, con i brividi che mi percorrono lungo la schiena.Sorrisi, sguardi, abbracci, voci, schiamazzi, pro-fumi, musica sono gli ingredienti essenziali che i cittadini sanno mescolare ad arte per rendere ma-gica la Città di Sesto Calende.Tutto parte qualche mese fa, quando dopo una ri-unione di maggioranza il Sindaco Marco Colom-bo mi chiese se me la sentivo di seguire i prepa-rativi della Festa del Primo Compleanno di Sesto Città. “Quest’anno”, mi disse, “ci sarebbe l’op-portunità di avere come ospite il 1° Trofeo Ticino Golf challenge”; mi descrisse di cosa si trattava e che cosa avrebbe voluto per quelle due giornate. Non nascondo che la cosa mi spaventava un po-chino nel pensare al grande lavoro che c’era da fare. Da subito mi sentii più sollevato nel sape-

    re che avrei avuto la disponibilità dei consiglieri Donatella Macchi e Mauro Varalli, che per primi ringrazio per il loro impegno; senza dimenticare che anche il consigliere Sergio Tredici in quanto golfi sta e partecipante del Ticino Golf Challenge, è stato di grande aiuto. Dal giorno dopo mi misi al telefono e ricontattai per prima cosa tutti coloro che contribuirono al successo dello scorso anno e poi tutti coloro che potevano aiutarmi in questa esperienza. Partii dal buon Francesco Signori e Andrea Gob-bini della Canoa CSCK per impostare e gestire tutto il Palio dei Dragoni, che insieme ai vogatori coinvolti dai loro Capi squadra Massimo Cerri (Mulini), Maria Carla Dalla Rosa (Centro), Fe-derico Olearo (Abbazia), Marco Cazzaniga con Riccardo Pietroboni (Lentate), Sergio Norbiato (S. Anna-Oca-Coquio), Marco Rigoli insieme a Luisa Marelli e a tutto il comitato di quartiere (Lisanza), Oscar e Ivana Boff o (S. Giorgio) e Ste-fano Cerri (Oneda-Oriano) hanno centrato l’o-biettivo di avere 8 squadre rappresentative di tut-to il territorio Sestese; e con l’apporto dei canoisti del CSCK e dei giudici di gara Piero Occhetta e Edoardo Rognoni hanno reso spettacolare le gare dei Dragon Boats. Poi mi dedicai alle cucine e dopo un piccolo ri-spolvero del dialetto chiamai gli insormontabili Riccardo Gardinetti, aiutato da Mario Scarton, Gianni Radice, Massimo Brusa e dai soci del Club 73, Ezio Oldrini e gli iscritti dell’Associazio-ne Pensionati, Guido Boff o di San Giorgio con i suoi associati e la giovane Jennifer Gangi dell’As-sociazione Realizzando con i suoi ragazzi, aiutata da alcuni giovani della Pro Sesto, Danila De Can-dido e Alessandro Siviero; che insieme all’Orato-rio S. Bernardino, rappresentato da Rino Milani e Giancarlo Montonati e il rione Dorbiee di Ca-stelleto, coordinato da Giorgio Tognoni, hanno allestito cucine, bar, tavolate e ci hanno saziato sabato sera e domenica a pranzo.

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    Ma l’obiettivo non si limitava a re-plicare il successo dello scorso anno: bisognava fare in modo che tutta Se-sto fosse protagonista del successo; ed ecco la disponibilità di Don Luigi e della Parrocchia per celebrare la Messa dedicata all’evento e la benedizione del Palio, del Coretto dei Bambini e del Coro Alpino per animare la S. Mes-sa grazie all’impegno dei loro direttori Alessia Galli e Luca Boni, della Ban-da G. Colombo e del suo Presidente Mauro Valentini, del direttore Rena-to Agliata per accompagnare il corteo dalla Chiesa di S. Bernardino alla Piaz-za De Cristoforis per la presentazione delle squadre e le estrazioni delle gare; del mitico Romano Maraffi ni della Pro Sesto per aver allestito la sala con le immagini che raccontano la nostra storia e per aver tenuto aperto il Museo archeologico; la presenza delle Associa-zioni Sportive con i loro stand sul lun-go fi ume coordinate dal mitico Massi-mo Brusorio, del Coordinamento del Volontariato nel lasciare degli spazi a delle Associazioni affi nché potessero promuovere il loro importantissimo impegno, del Circolo Sestese che ha dato la disponibilità delle strutture in

    caso di maltempo, i volontari del Par-co del Ticino e del CVA di Angera, “capitanati” dagli instancabili Stefano Triscornia e Gigi Conterio, che hanno garantito la sicurezza in acqua e a ter-ra, gli importantissimi commercianti, che dalla via XX Settembre, alla piazza Mazzini, alla piazza Guarana che nelle due giornate hanno accompagnato i festeggiamenti con momenti dedicati a bambini, al collezionismo e alla mu-sica; bar e ristoranti si sono cimentati in aperitivi, menù e feste particolari ed infi ne come dimenticare il grande la-voro di comunicazione fatto dal blog I Love Sesto Calende coordinato dal nostro Marco Limbiati?Chi è stato presente potrà ricordare che venerdì sera si è esibita la scuola di danza Bailando Accademy, il saba-to sera i Th e Nine Pennies ci hanno fatto compagnia con musica Jazz, tut-ta la domenica il grande successo de la Curva Band, voluta dall’Assessore Silvia Fantino, si è esibita nei locali e le vie del centro, nel pomeriggio alcu-ni artisti di strada hanno regalato delle esibizioni con bolle di sapone ai bam-bini ed infi ne per chiudere con l’alle-gria questa magnifi ca festa, in piazza

    Guarana domenica sera i “nostrani” giovani dei Monkey Scream hanno fatto ballare e cantare una piazza piena di gente di tutte le età.Da non trascurare il nostro vicesin-daco Giovanni Buzzi che sabato sera, in qualità di Cerimoniere del Palio ed alle prese con due vallette d’eccezione (Estella e Carola) si è prestato all’estra-zione delle gare dei dragoni e il buon Enrico Boca alle prese con lo speake-raggio delle sfi de alla domenica.Tutti hanno lavorato all’ottima riu-scita, partendo dall’amministrazione, ai cittadini, alle associazioni, i dipen-denti comunali, le forze dell’ordine, i professionisti, i commercianti, gli ar-tigiani… nessuno escluso; di nessun ceto, di nessuna ideologia o colore po-litico. Perché la Cultura come lo Sport non devono avere bandiera. Insomma, mettere per iscritto l’esperienza vissuta con i Sestesi non è facile. Solo vivendo la Festa di Sesto Città si può capire l’e-nergia che ti scivola dentro. E come ha detto il Sindaco in un’in-tervista: “sono gli stessi sestesi ad aver confezionato a Sesto Calende un ma-gico regalo”.Grazie a tutti e al prossimo anno.

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    20 ANIVERSARIO “CITTÀ DI SESTO”

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    Riportiamo le parole delle educatrici a chiusura della mostra fotografi ca “Mettiamoci in mostra” inaugurata il 19 maggio allo spazio Cesare da Sesto. Allestire e gestire una mostra è faticoso, ma se ci hai pensato da tanto tempo, se credi sia impor-tante uscire dal guscio e rendere visibile a tutti ciò che quotidianamente si vive tra le pareti del Nido “Il Piccolo Principe” tutto diventa più fa-cile. Aldina, la coordinatrice del Nido, è riuscita a convincere le colleghe dell’importanza di una mostra fotografi ca ed ha avuto ragione, tanto che la mostra è stata prolungata di due giorni.Com’è andata la mostra?Molto bene, siamo soddisfatte, contente, abbiamo vissuto con emozione le ore trascorse a spiegare, rac-contare, incontrare bambini, genitori, nonni e tanta gente curiosa di conoscere e scoprire la vita al Nido.Chi ha visitato la mostra?Tanta gente, genitori di oggi e di ieri, bambini piccoli che frequentano giornalmente e bambini cresciuti tanti anni fa al Nido, nonni orgogliosi di vedere i loro nipotini, educatrici di altri Nidi e persone comuni.Che cosa vi dicevano le persone?Esprimevano la loro meraviglia e la loro increduli-tà di fronte alle attività presentate e a quei volti di bimbi impegnati nei vari momenti della giornata.

    Io, che ho vissuto il clima della mostra in giorna-te diverse, ho colto la forza, la gioia e l’emozione delle educatrici nello spiegare le diverse foto, ma le frasi più belle le ho lette sul “quaderno dei ricordi”; sono tutte signifi cative, piene di com-plimenti e ringraziamenti, ne trascrivo alcune:- Grazie per quello che avete fatto per mia fi glia, ha quindici anni ma le è rimasto il gusto della mani-polazione dei materiali.- È diffi cile non commuoversi vedendo il vostro la-voro ed i progressi documentati dalle foto…grazie di tutto a nome mio e di mia fi glia Clarissa!- Per chi non ha fi gli, poter ammirare le stimola-zioni e le attività per aiutare le giovani menti a svi-luppare i talenti è veramente meraviglioso. Grazie per il vostro lavoro. State preparando con i bimbi il futuro di tutti noi.

    - Grazie per l’opportunità di “vedere” i nostri bambini anche quando noi non ci siamo!- È stato bello vedere la mia sorellina cosa combina all’asilo.- Anche noi siamo cresciuti qui e abbiamo bellissimi ricordi.- I nonni capiscono tutto, ma il nido fa cre-scere i bimbi.- Bel lavoro, serve che qualcuno faccia una “buona” cultura del rispetto per lo sviluppo dell’infanzia.- Grazie per come educate i nostri bambini a crescere nel rispetto, per diventare adulti migliori!!- Bravissime con i nostri bimbi…speciali per i nonni…preziose per i genitori…grazie.

    Il mio primo personale augurio va alle educatrici e al personale tutto del Nido perché continui a lavorare con entusiasmo sulla strada della sco-perta dei materiali, del fare e dello sperimentare.Il secondo augurio è quello che il Nido “Il Pic-colo Principe”, per le sue scelte educative, possa essere scelto da tanti genitori per il cammino di crescita dei loro bambini.

    Il successo di una mostra fotografi ca Di Tiziana Brusa, Presidente del Comitato di gestione del Nido

    NIDO

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    22 ASSOCIAZIONI

    Il dr. Alessandro Guerroni è medico di famiglia a Sesto Calende. Dopo la laurea in medicina e chirurgia vinse una borsa di studio off erta dalla LILT e venne inserito negli ambulatori di seno-logia sviluppando così un marcato interesse per l’oncologia fi nendo poi con frequentarne la spe-cializzazione. Da più di 15 anni collabora attiva-mente sul nostro territorio con la LILT.

    Cos’è la LILT? La lega Italiana per la lotta contro i tumori è una ONLUS che si occupa di prevenzione e accompa-gnamento del malato nelle varie fasi della malat-tia, nasce nel 1922 a Bologna. E’ un’associazione che non riceve fondi strutturali ma sopravvive gra-zie alle donazioni e ai volontari.

    Le fi gure che collaborano con la LILT sono retribuite? Tutte le cariche istituzionali non sono retribuite. Accompagnatori e assistenti a domicilio sono vo-lontari, solo i professionisti: medici, infermieri, psi-cologi e fi sioterapisti ricevono un pagamento. Cosa realmente fa la LILT per la prevenzione? La LILT è l’unica associazione che si occupa di campagna antifumo nelle scuole.Riguardo al fumo, abbiamo in atto diverse inizia-tive. Un libro con interviste e foto a sportivi, attori e personaggi dello spettacolo, che raccontano come sono arrivati al successo e evidenziano il fatto che “per diventare quello che sono non hanno avuto bisogno di fumare”; in collaborazione con il prov-veditorato agli studi abbiamo distribuito nelle scuole dei questionari anonimi per monitorare la diff usione del fumo; abbiamo allestito all’interno degli istituti mostre di disegni a tema fatti dagli stessi allievi. Concerti: la cantante lirica Barbara Frittoli collabora attivamente con la nostra asso-ciazione, quest’anno ha tenuto 2 concerti, uno a Somma Lombardo e uno a Villa Bozzolo a Cuve-

    glio dove abbiamo avuto il tutto esaurito, grazie al suo contributo siamo riusciti a raccogliere una cifra cospicua da impegnare nell’assistenza domiciliare, ci tengo a sottolineare che l’artista non ha voluto alcun contributo.Tra i tanti, abbiamo anche un ambulatorio a Bu-sto Arsizio che si occupa di problemi senologici, facciamo visite senologiche ed ecografi e e diversi ambulatori sono presenti su tutto il territorio na-zionale anche per la prevenzione dei tumori della pelle.Con la Campagna del Nastro Rosa, iniziativa nazionale che solitamente si svolge nel mese di ot-tobre, vengono coinvolti diversi specialisti che in ambulatori dedicati visitano gratuitamente e sen-za appuntamento tutte le donne che lo desiderano, questo è un grande contributo che diamo alla lotta contro il tumore al seno.

    Abbiamo visto, lo scorso anno, delle locan-dine che pubblicizzavano un corso di cucina per prevenire il cancro; può darci qualche in-formazione in più?L’alimentazione è la prima arma che abbiamo per difenderci dal cancro ed è per questo che abbiamo pensato che insegnare a cucinare in maniera sana e coscienziosa sia fondamentale.Il ristorante la Cinzianella di Corgeno lo scorso anno ci ha messo a disposizione i suoi spazi gra-tuitamente e cuochi specializzati hanno fornito la loro professionalità per permetterci di dare il via a questa scuola di cucina che riproporremo anche questo autunno. Le lezioni sono 4 e i partecipanti per corso al massimo 12, lo scorso anno abbiamo avuto 36 iscritti in totale. Il costo a partecipante è di € 110 dove € 10 vengono destinati al tessera-mento LILT ed € 100 per l’acquisto degli alimenti e il pagamento dei cuochi.Nella prima lezione vengono distribuite alcune schede che indicano le proprietà degli alimenti e le ricette e poi si dà il via alla parte pratica che permetterà a tutti i partecipanti di sperimentare

    LILT, Lega Italiana per la lotta contro i tumoriIntervista al dr. Alessandro GuerroniDi Samanta Francese

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    23ASSOCIAZIONI

    personalmente le varie tecniche. Insomma un’occa-sione per stare insieme facendo qualcosa di utile e costruttivo, ovviamente dopo aver cucinato si man-geranno i piatti preparati.Per chi volesse iscriversi o avere maggiori infor-mazioni può contattare la segreteria LILT allo 0331924868 il mercoledì dalle 10 alle 11 e il venerdì dalle 15.30 alle 17.30, risponde la sig.ra Graziella.

    Prima ci ha parlato di assistenza ai malati di cancro, come si svolge questa attività?A Sesto Calende siamo molto forti con un progetto di punta a livello nazionale che è l’assistenza ai malati a fi ne vite. Questo progetto pilota è partito nel 2005 e ci ha permesso di seguire 40/50 pazienti all’anno nel solo distretto di Sesto Calende che con-ta circa 40.000 abitanti.E’ un’iniziativa innovativa perché ci permette di assistere il malato completamente a domicilio fi no alla sua morte.Diverse fi gure collaborano alla riuscita di questo progetto: medici di famiglia, 5 infermieri, 3 medi-ci per le cure palliative (ad esempio la terapia del dolore), 3 psicologi.Grazie all’aiuto di validi professionisti riusciamo ad avere coeffi cienti di visita reale tra i più alti di tutta la regione, fornendo tutti gli accessi di cui il paziente e i familiari necessitano. Tutta la famiglia è seguita e non viene mai abbandonata.Il lavoro in sinergia di volontari e professionisti rende possibile seguire un malato a domicilio spen-dendo € 1.300 contro gli € 6.000 che spenderebbe la sanità pubblica per seguirlo in ospedale.Per ogni paziente è assegnato un computer sul quale si salvano tutti i suoi dati e tutti gli acces-si, viene compilata una cartella clinica che messa

    in rete è consultabile da tutti gli specialisti che seguono il paziente, in questo modo l’aggiorna-mento sulla situazione del malato è reale. É un lavoro d’equipe ed è off erto gratuitamente a tutte le famiglie che ne hanno necessità.Quando il medico di famiglia constata che il malato ha bisogno dell’assistenza informa imme-diatamente la LILT e da subito si parte senza perdersi nella lenta burocrazia che spesso si in-contra con altre strutture. Il servizio è poi attivo 7 giorni su 7, 24 h su 24 h e la reperibilità è assicurata.

    Ringrazio personalmente il dr. Guerroni per il lavoro che svolge tutti i giorni e concludo con una frase di Italo Calvino pubblicata sul sito della LILT: “Le associazioni rendono l’uomo più forte e mettono in risalto le doti migliori delle singole persone, e hanno la gioia che raramente s’ha restando per proprio conto di vedere quanta gente c’è onesta e brava e capace e per cui vale la pena di volere cose buone.”

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    24 CULTURA

    Il 27 luglio 1523 moriva a Milano all’età di 46 anni, dopo due mesi di febbri convulse, il nostro più illustre concittadino Cesare da Sesto. Non conosciamo molto della sua vita ma si deduce, a seguito del ritrovamento nell’archivio storico di Milano di un necrologio, l’anno di nascita (1477) probabilmente a Sesto, come viene indi-cato dal luogo (toponimo) che segue il suo nome.Nella vita, per lavoro, mi sono sempre occupa-to di indagini di vario genere ed ora, per diversi motivi, mi interesso anche d’arte. Oggi desidero, vista la passione che nutro per questo argomen-to, analizzare e far conoscere quelle realtà, a volte sconosciute alla maggior parte delle persone, del-la vita di un artista vissuto oltre 500 anni fa. Mi sono documentato leggendo l’unica monografi a che lo riguarda, scritta nel 1994 da Marco Car-minati, storico dell’arte laureatosi all’università

    Cattolica milanese proprio con una tesi su Cesare da Sesto.Sappiamo che il padre si chiamava Giacomo, morto tra il 7 e il 22 dicembre 1522 e, (dati ri-levati dall’atto notarile del 6 dicembre 1522, re-datto dal notaio Giovanni Antonio Crivelli di Milano per il testamento di Bernardino Marchi-selli detto il Bernazzano, socio di Cesare da Se-sto quando risiedeva a Milano nel territorio della parrocchia di S. Babila, trasferitosi poi in quella di S. Stefano in Brolo) l’unica certezza rimane la sua data di nascita (1477) che viene dedotta, come precedentemente detto, dal rinvenimento del necrologio in Milano, nel quale si evince che il 27.07.1523 muore all’età di 46. Sottraendo l’età alla data di morte è stato ricavato l’anno di nascita. Proprio quel giorno un funzionario del-lo stato annotava sul libro dei morti: ”Magister Cexar de Sesto ann.46 ex artetica cum febre con-tinua per menses duos, diaria epatica sanguinea maxima superveniente non suspecta juditio mag.ri Gasparris Coyris”.Veniva probabilmente chiamato “da Sesto” per il luogo delle sue origini, ma non esistono do-cumenti che lo comprovano. L’ipotesi che Sesto Calende sia il luogo che gli diede i natali risale alla fi ne dell’ottocento e la notizia è stata ricava-ta dalle ricerche compiute nella nostra cittadina. Sono stati attentamente analizzati alcuni aff reschi nella locale Abbazia di S. Donato e assegnati, con ogni probabilità, alla mano del giovane “Cesare”. La prova che sia nato e abbia trascorso i primi anni di vita a Sesto la dobbiamo alla presumi-bile datazione (1503) dell’aff resco “disputa di S. Caterina d’Alessandria coi fi losofi alla presenza dell’Imperatore Massimiliano”. Si crede infatti che abbia compiuto tale opera da giovanissimo scrivendo la data della realizzazione 1503 all’in-terno del dipinto, precisamente nel libro mano-scritto in mano ad un fi losofo. Viene considerato un “leonardesco” ma non in modo esclusivo, visti i contatti che ha avuto con i numerosi pittori dell’epoca tra i quali i più famo-si Michelangelo, Raff aello e Correggio. La sua vi-

    Cesare da Sesto, il nostro più illustre concittadinoDi Francesco Signori

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    cinanza a Leonardo ha fatto si che as-similasse i mezzi espressivi del maestro e che possiamo ammirare nei numero-si disegni raffi guranti madonne a lui attribuiti e in modo particolare nella “Madonna col Bambino e l’agnello” nel museo Poldi Pezzoli di Milano.

    Solo negli anni sessanta/settanta, a seguito del ritrovamento negli archi-vi vaticani e in quelli dell’Abbazia di Cava dei Tirreni si ebbe la prova della sua presenza nei cantieri del Palazzo Apostolico e in quelli del monastero cavense. Le frequentazioni con artisti nella capitale gli permisero di aff ron-tare nuove strade, motivo per il quale si spinse più a sud, nel regno di Napoli e in Sicilia dove realizzò una serie di importanti opere (a Messina, Catania, Napoli e Cava dei Tirreni) in parte pervenuteci (Leda col cigno - Galleria Borghese, Roma; Madonna col Bam-bino e un donatore, aff resco - lunetta ‘atrio chiesa di Sant’Onofrio al Giani-colo, Roma; Madonna del Ciliegio - chiesa di San Giovanni Battista, Cam-pagnano di Roma; Grottesche con Baldassarre Peruzzi - castello di Ostia, Ostia Antica; Sant’Alberto -chiesa del Carmine, Modica; Polittico - Abba-zia territoriale della Santissima Trinità di Cava de’ Tirreni; Adorazione dei

    Magi - Museo di Capodimonte, Na-poli). La prova della sua permanenza a Roma è dimostrata anche dal docu-mento recuperato nel 1978 nel quale viene indicato che il 7 giugno 1508 percepì, unitamente al socio “Baldu-inus”, un compenso da papa Giulio II per la realizzazione di un ciclo di af-freschi nella sua camera, aff reschi dei quali non esiste più traccia.A Milano, dopo il 1515, conduceva una bottega con il socio Bernardino Marchiselli detto il Bernazzano, auto-re con lui del Battesimo di Cristo della Collezione Gallarati Scotti di Milano; inizialmente il socio veniva descritto per essere un eccellentissimo pittore di paesaggi e animali, mentre più tardi si scoprirà essere stato un vero e proprio protagonista del panorama artistico dell’epoca.Sono numerosissime le opere che gli vengono attribuite in tutta Italia, presenti nei vari musei e chiese an-che all’estero, ma per comodità citerò quelle che potrebbero maggiormente interessare ed essere ammirate per la vicinanza alla nostra città, dedicando solo un po’ di tempo all’arte:• Aff resco – lunetta superiore - “Di-

    sputa di S. Caterina d’Alessandria coi fi losofi alla presenza dell’Im-peratore Massimiliano”- lato sx Sant’Ayolus - al centro Santa Lucia, S. Antonio da Padova e S. Defen-dente – lato dx Santa Apollonia, Abbazia di S. Donato, Sesto Calen-de;

    • Aff resco “Apoteosi di S. Caterina d’Alessandria tra devoti e Angeli”, Abbazia di S. Donato. Sesto Calen-de;

    • Madonna col Bambino e l’agnello, museo Poldi Pezzoli di Milano;

    • S. Girolamo Penitente, Pinacoteca di Brera a Milano;

    • Madonna col bambino (Madonna dell’albero), Pinacoteca di Brera Milano;

    • Polittico di San Rocco, Pinacoteca

    del Castello Sforzesco, Milano• Studio di piedi, Accademia di Bre-

    ra, Milano• Da vedere - l’Ultima Cena, la copia

    del famoso dipinto di Leonardo da Vinci del refettorio del santuario di Santa Maria delle Grazie, che fi no al 1735 gli veniva attribuita, men-tre oggi viene attribuita a un anoni-mo leonardesco riferibile all’ambito della bottega di Bernardino Luini - Chiesa di Sant’Ambrogio a Ponte Capriasca (Svizzera).

    È doveroso segnalare inoltre che Ce-sare da Sesto è stato raffi gurato nella statua ai piedi del grande Leonardo Da Vinci nel monumento sito a Mi-lano nella bellissima Piazza della Scala. L’idea di realizzare una statua dedicata al maestro Leonardo e ai suoi 4 disce-

    poli fu dell’Accademia delle Belle Arti di Brera che, a seguito di un concorso, la commissionò nel 1858 all’artista milanese Pietro Magni. Il monumen-to venne inaugurato nel 1872 alla pre-senza di Re Vittorio Emanuele II.Purtroppo, oltre alle scarse informa-zioni sulla sua vita, non conosciamo neanche il luogo della sua sepoltura che potrebbe trovarsi all’interno o nel-le vicinanze della Chiesa di S. Stefano in Brolo a Milano, suo ultimo domi-cilio a noi conosciuto.

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    A conclusione della nostra inchiesta sulla futura destinazione dell’area del Circolo Sestese abbiamo intervista-to i capigruppo della maggioranza e dell’opposizione, Enrico Boca e Sergio Tredici. Aspettiamo ora le lettere con le proposte e i suggerimenti, che i nostri lettori vorranno inviarci sull’argomento e che volentieri pubblicheremo.

    Pensate sia stato opportuno che il nostro giorna-le abbia sollevato la questione Circolo Sestese?BOCA: Non è da oggi che se ne discu-te, ma da anni. L’area del Circolo Sestese è una risorsa importante per la nostra co-munità che, come dicevo, è fonte di di-scussione da anni, da molti anni prima del nostro mandato, purtroppo senza un esito concreto. Fino ad ora.TREDICI: Il richiamo che il Circolo Sestese ha per la sua posizione strategica centrale e per i ricordi che evoca nei sestesi deve essere un costante stimolo per indivi-duare le forme migliori per il suo futuro. Per questo ogni momento di discussione è positivo e quindi valuto favorevolmen-te aver sollevato la problematica Circolo Sestese sulle pagine di Sesto Calende In-formazione attraverso le parole di vari sog-getti impegnati nella vita cittadina e degli stessi abitanti. Le risposte che seguono sono valutazioni preliminari di un discor-so più approfondito che continuerà nei prossimi mesi nel nostro gruppo.Qual è il livello di discussione all’interno dei vostri gruppi e di conoscenza delle attività e dei bilanci dell’ente?BOCA: La maggioranza consiliare, anche se insediata da soli tre anni, ha ben pre-sente l’attività e la disponibilità economi-ca del Circolo, consentitemi la battuta e dire che non siamo qui a scaldare la sedia e a perdere tempo …conosciamo bene i problemi di Sesto. Il Circolo Sestese ha sicuramente utilizzato in modo consono,

    in questi anni, la struttura pubblica che le è stata affi data e che necessitava di un impegno costante perché non cadesse in disuso. Forse una maggior vitalità poteva e potrebbe avere la zona del bar-lido.TREDICI: Proprio per l’importanza sto-rica, sportiva e di aggregazione sociale del Circolo, il gruppo di Insieme per Sesto ha discusso varie volte tale tematica. Tutti noi siamo consapevoli del grande lavoro svol-to dai consiglieri del Circolo Sestese nella gestione delle vari attività sociali, culturali, sportive e ricreative, che comportano un forte impegno di risorse economiche. An-che per questo ritengo utile portare a cono-scenza della cittadinanza i bilanci dell’ente.Ritenete sia importante progettare sin d’ora il futuro di quest’area anche se non ci sono ad oggi le risorse necessarie, o demandare il tutto alle prossime amministrazioni?BOCA: Questa Amministrazione ha pre-so, nel suo programma, un impegno a fare delle scelte sugli immobili di quest’area pubblica strategica. Sia per la ‘Marna’ che per la Canottieri. Sappiamo di avere un mandato ed un responsabilità su questo problema.TREDICI: In considerazione del lungo iter di progettazione e di realizzazione di un impianto di questo tipo, è quindi im-portante che sia ripreso ogni sforzo per tracciare il futuro di questa area (il Cir-colo Sestese rappresentava già uno dei punti qualifi canti del nostro programma di mandato). Qualsiasi ristrutturazione deve tenere come punto focale la sede del Circolo Canoa Kayak, che per la funzione sportiva che svolge e il valore internazio-nale dei suoi atleti, richiede un ambiente sempre più idoneo e confortevole. È inol-tre importante ricercare sinergie tra Circo-lo Sestese e importanti istituzioni cittadine come UNITRE, Gruppo Anziani SIAI Marchetti nell’ottica di sviluppo di spazi idonei alle loro attività.

    Che metodo si potrebbe usare per coinvolgere cittadini e associazioni nella discussione?BOCA: In primo luogo occorre che l’Am-ministrazione faccia delle proposte, anche valutando la fattibilità in funzione dei pe-santi vincoli idrogeologici sull’area, cosa non da poco... In seguito occorre confron-tarsi con i soggetti attualmente presenti nell’area, cosa altrettanto importante.TREDICI: Il coinvolgimento penso deb-ba avvenire in due momenti: una prima fase di ascolto (attraverso assemblee di quartiere, confronto con le varie associa-zioni che ne usufruiscono, coinvolgimento di tecnici, concorso di idee) e una successi-va di presentazione dei risultati per arrivare alla proposta defi nitiva. Prima di avviare questo è necessario che tutti gli adempi-menti tecnici, soprattutto idrogeologici siano chiaritiChe ne pensate dei progetti esistenti e delle ipotesi prospettate ? Ne avete altre?BOCA: Il grado di intervento proponibi-le è in funzionale di variabili quali, come detto: 1) il sistema dei vincoli urbanisti-ci di derivazione idrogeologica (fasce di esondazione del fi ume ecc.) che non di-pendono dalla nostra volontà ma dalle leg-gi vigenti; 2) la caratura dell’investimento disponibile o ipotizzabile; 3) la presenza di funzioni oggettivamente irrinunciabili e non delocalizzabili come la sede della fortissima squadra sportiva del CSCK; 4) la collocazione delle attività del Circolo. Il nostro compito è quello di presentare de-gli scenari credibili in funzione dei queste variabili importanti entro la fi ne di questo mandato. I vecchi studi sono solo appunto degli studi: Noi siamo più orientati come schema ..alla concretezza delle proposte. TREDICI: Per quanto riguarda i progetti presentati negli anni scorsi non sono fa-vorevole ad una dem