Che classe - carpi.chiesacattolica.it 32.pdf · Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse...

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Che classe Una copia 2,00 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO Numero 32 - Anno 29º Domenica 21 settembre 2014 4/5 PAGINA D EDITORIALE EDITORIALE Famiglia La città c’è o no? SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI In caso di mancato recapito inviare al MO CDM per la restituzione al mittente previo pagamento resi Cultura Tra musica e storia Sport Salute Sfida alla Sla PAGINA 14/15 21 9 PAGINA PAGINA Virus ebola Unitalsi Azione Cattolica La carità non si ferma Ministri della consolazione Due giorni di formazione 17 6 19 Continua a pagina 3 Cerca collaboratori per la vendita di spazi pubblicitari per le zone di Carpi e Mirandola Prospettive e provvigioni di sicuro interesse Info: 059/687068 (lun-ven 10.30/12.30) - [email protected] No No No No Noti ti ti ti tizi zi zi zi zie C e C e C e C e Car ar ar ar arpi i i i i anche su SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI Con il progetto “Ero straniero” l’integrazione passa dall’alfabetizzazione e dalla conoscenza della società e del territorio PAGINE Cultura Tra musica e storia Sport Benedetta Bellocchio igitando famiglia sul motore di ricerca del sito del comune di Carpi, come seconda categoria appare – bene! – “avere una famiglia”. Cliccando, si trovano sei voci rigorosamente in ordine alfabetico: accudire un anziano, agevolazioni e contributi, avere- adottare un figlio, la perdita di una persona cara, uffici servizi e strutture, e infine, tutti insieme, matrimonio, separazione e divorzio. Apprezzabile che fra gli inte- ressi-guida degli utenti possa esserci anche quello, difficile forse fare più di così a livello comunicativo, provocatorio, comunque, il quadro che ne emerge. È davvero questo tutto ciò che possiamo dire su un soggetto la cui formazione “la Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze” (art. 31 della Costituzione), sostenendone “l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose”? In un paese che inoltre, tra i suoi fini, “protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, Salute Sfida alla Sla Gare ricordi e racconti Gare ricordi e racconti Con il progetto “Ero straniero” l’integrazione passa dall’alfabetizzazione e dalla conoscenza della società e del territorio Che classe PAGINA PAGINA

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Numero 32 - Anno 29ºDomenica 21 settembre 2014

4/5PAGINA

D

EDITORIALEEDITORIALE

Famiglia

La città c’è o no?

S E T T I M A N A L E D E L L A D I O C E S I D I C A R P I

In caso di mancato recapitoinviare al MO CDM

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SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI

Con il progetto “Ero straniero” l’integrazione passa dall’alfabetizzazionee dalla conoscenza della società e del territorio

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Cultura

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Benedetta Bellocchio

igitando famiglia sul motore di ricerca del sitodel comune di Carpi, come seconda categoriaappare – bene! – “avere una famiglia”. Cliccando,

si trovano sei voci rigorosamente in ordine alfabetico:accudire un anziano, agevolazioni e contributi, avere-adottare un figlio, la perdita di una persona cara, ufficiservizi e strutture, e infine, tutti insieme, matrimonio,separazione e divorzio. Apprezzabile che fra gli inte-ressi-guida degli utenti possa esserci anche quello,difficile forse fare più di così a livello comunicativo,provocatorio, comunque, il quadro che ne emerge. Èdavvero questo tutto ciò che possiamo dire su unsoggetto la cui formazione “la Repubblica agevolacon misure economiche e altre provvidenze” (art. 31della Costituzione), sostenendone “l’adempimentodei compiti relativi, con particolare riguardo allefamiglie numerose”? In un paese che inoltre, tra i suoifini, “protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù,

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Con il progetto “Ero straniero” l’integrazione passa dall’alfabetizzazionee dalla conoscenza della società e del territorio

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XXV Domenica del Tempo Ordinario

Il Signore è vicinoa chi lo invocaDomenica 21 settembreLetture: Is 55,6-9; Sal 144; Fil 1,20c-27a; Mt 20,1-16Anno A - I Sett. Salterio

L’evangelista Matteo, Evangeliario di Ada (IX sec.)

In

Dal Vangelo secondo Matteo

quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questaparabola: «Il regno dei cieli è simile a unpadrone di casa che uscì all’alba per prendere a

giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò conloro per un denaro al giorno e li mandò nella suavigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne videaltri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro:Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lodarò. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzo-giorno e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancoraverso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì edisse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno senzafar niente? Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi agiornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nellavigna. Quando fu sera, il padrone della vigna disse alsuo fattore: Chiama i lavoratori e dai loro la paga,incominciando dagli ultimi fino ai primi. Venuti quellidelle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno undenaro. Quando arrivarono i primi, pensarono cheavrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevetterociascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravanocontro il padrone dicendo: Questi ultimi hanno lavo-rato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, cheabbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo.Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse:Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordatocon me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma iovoglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: nonposso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tusei invidioso perché io sono buono? Così gli ultimisaranno primi e i primi, ultimi».

Benedetto Antelami, Il Mese disettembre e la vendemmia (inizi XIIIsecolo), Parma, Battistero

Nella prima lettura di questa domenicaIsaia afferma che i pensieri di Dio nonsono i nostri pensieri e le sue vie nonsono le nostre vie. La parabola di Gesùce ne offre un esempio. Un padroneingaggia lavoratori a tutte le ore delgiorno. Alla fine della giornata inco-mincia a pagare gli ultimi arrivati anzi-ché i primi.Già questo sorprende, ma la vera sor-presa è che il padrone dà a tutti la stessapaga, agli ultimi come ai primi. Non ègiusto, dicono gli operai della primaora: una sola ora di lavoro non merita lastessa paga di un’intera giornata! Diochiama ad ogni ora, quando crede ecome crede. Il momento in cui arriva lachiamata, se presto o tardi, non ha im-portanza. Importante è essere pronti,rispondere alla propria chiamata quan-do giunge, afferrare la propria unicaoccasione. Inoltre, il padrone incomin-cia a pagare gli ultimi anziché i primi: “Iprimi saranno gli ultimi e gli ultimi iprimi”. Il Regno rovescia le posizionicapovolgendo le gerarchie di valori chel’uomo si è costruito. Dio ha un metrodiverso, preferisce gli ultimi ai primi, ipeccatori ai giusti arroganti, gli umili aisapienti.Ma questi sono semplicemente pensieridi contorno. Il centro della parabola stanel fatto che gli ultimi furono pagaticome i primi. La giustizia di Dio ècompletamente diversa dalla nostra.

C’è però anche dell’altro: gli operaidella prima ora si lamentano perchésono convinti nel loro intimo che lavo-rare nella vigna sia una fatica e basta,non una fortuna e una gioia. E così silamentano e reclamano una differen-za. La loro lamentela mostra che nonhanno capito nulla del Vangelo di Dio:sono sì dei fedeli osservanti, ma nonhanno compreso che l’obbedienza alSignore è il centuplo. Sono cristianiosservanti che però applicano a Dio loschema del comportamento dell’uo-mo: tanto di lavoro, tanto di paga.Di fronte alle rimostranze degli ope-rai, Dio spiega le sue ragioni. Se lui, ilpadrone, agisce come agisce, non èperché trascura chi ha lavorato di più,ma perché ama anche gli ultimi.Non è violata la giustizia (il padronedà ai primi chiamati quanto pattuito!),ma la proporzionalità. Lo spazio del-l’agire di Dio è quello largo della bon-tà non quello ristretto del “tanto-quan-to”. Il Dio del Vangelo non è senza lagiustizia, ma non si lascia imprigiona-re nello spazio ristretto dellaproporzionalità. All’uomo laproporzionalità sembra essere una leggeintoccabile, ma questo non vale perDio. Se vuoi sporgerti sul mistero diDio, liberati nelle tue relazioni dalloschema della rigida proporzionalità.

Monsignor Bruno Maggioni

321 settembre '14Copertina

Il cammino del popolo di Israele nel deserto “fa pensare allefamiglie, le nostre famiglie, in cammino sulle strade dellavita, nella storia di ogni giorno…”. Lo ha detto domenica 14settembre Papa Francesco, presiedendo nella basilica vaticanala Santa Messa con il rito del sacramento del matrimoniocelebrato da 20 coppie della diocesi di Roma. “È incalcolabilela forza, la carica di umanità contenuta in una famiglia: l’aiutoreciproco, l’accompagnamento educativo, le relazioni checrescono con il crescere delle persone, la condivisione dellegioie e delle difficoltà… Le famiglie sono il primo luogo incui noi ci formiamo come persone e nello stesso tempo sonoi ‘mattoni’ per la costruzione della società”, ha osservato ilPontefice. Ma il cammino nel deserto è stancante, mancal’acqua, diventa insopportabile e, perciò, “c’è la tentazione ditornare indietro, di abbandonare il cammino”. “Viene dapensare alle coppie di sposi che ‘non sopportano il viaggio’,il viaggio della vita coniugale e familiare - ha affermato ilSanto Padre -. La fatica del cammino diventa una stanchezzainteriore; perdono il gusto del matrimonio, non attingono piùl’acqua dalla fonte del sacramento. La vita quotidiana diventapesante e, tante volte, ‘nauseante’”. Per il Pontefice, “ilrimedio che Dio offre al popolo vale anche, in particolare, pergli sposi che ‘non sopportano il cammino’ e vengono morsidalle tentazioni dello scoraggiamento, dell’infedeltà, dellaregressione, dell’abbandono... Anche a loro Dio Padre donail suo Figlio Gesù, non per condannarli, ma per salvarli: se siaffidano a Lui, li guarisce con l’amore misericordioso chesgorga dalla sua Croce, con la forza di una grazia che rigenerae rimette in cammino sulla strada della vita coniugale efamiliare”. E “in mezzo a questa teologia che ci dà la Paroladi Dio sul popolo in cammino, anche sulle famiglie incammino, sugli sposi in cammino, un piccolo consiglio. Ènormale che gli sposi litighino, è normale. Sempre si fa. Mavi consiglio: mai finire la giornata senza fare la pace. Mai”.Per Francesco, “è sufficiente un piccolo gesto. E così sicontinua a camminare. Il matrimonio è simbolo della vita,della vita reale, non è una ‘fiction’! È sacramento dell’amoredi Cristo e della Chiesa, un amore che trova nella Croce la suaverifica e la sua garanzia”. Di qui l’augurio agli sposi di “unbel cammino: un cammino fecondo; che l’amore cresca. Viauguro felicità. Ci saranno le croci, ci saranno. Ma sempre ilSignore è lì per aiutarci ad andare avanti”.

Papa Francesco

Il matrimonionon è una fiction

arà presentato prossi-mamente alle coppieguida dei corsiprematrimoniali della

diocesi “AMAR-SI per sem-pre”, un sussidio per la pre-parazione delle coppie allacelebrazione del sacramentodel matrimonio.“Il testo – spiega don IvanoZanoni, presidente della com-missione di pastoralefamigliare della Diocesi – èpensato come un sussidio, cioèdi uno strumento di supportocon alcuni contenuti dottrinali,testi biblici e brani del Magi-stero della Chiesa che chi tie-ne questi corsi è tenuto a co-noscere e tenere presente. Visono dunque nove temi e irelativi documenti, ma sta aciascun gruppo strutturare isingoli incontri attraverso sti-moli, approfondimenti e conil metodo più opportuno peril tipo di persone che parteci-pano al percorso, e soprattut-to avvalendosi della propriatestimonianza di fede e di vitaconiugale, per costruire con ifuturi sposi relazioni signifi-cative e, si spera, durature,capaci di aprire a un ulteriorepasso nel cammino di fede”.Fonte primaria, il Concilio,“sorgente grandiosa a cui at-tingere”, nei diversi testi ca-paci di parlare in maniera ef-ficace, e forse ancora non pie-namente recepita, al nostrotempo. Un materiale utile eprezioso per lo svolgimentodegli incontri poiché esponela sostanza del sacramentodel matrimonio e aiuta le cop-pie guida a rintracciare docu-menti e testi fondamentali,realizzato a partire da un con-fronto stretto con monsignorFrancesco Cavina che sindall’inizio ha accompagnatoil lavoro della commissione eha suggerito i nove contenutifondamentali da trattare.Il testo è stato consegnatomercoledì 17 settembre ai sa-cerdoti, perché ne prendanovisione e possano utilizzarlo.I corsi di preparazione al ma-trimonio, infatti, se pure orga-nizzati in un calendario da un

S

Il cammino della pastorale famigliare: un incontro aperto a tutti e il sussidioper i corsi fidanzati, per annunciare il disegno di Dio sul matrimonio

Gioia e bellezza

ste o comunque proseguire undialogo, anche con il parrocostesso oltre che con le coppieguida, così come auspicatoanche dal Vescovo”.Vistoso il calo delle coppieche si iscrivono ai corsi – chesono obbligatori per chi sisposa in chiesa -, in linea conil calo dei matrimoni religio-si. Nell’arco di dieci anni, adesempio, su Carpi si è passatida 18 a 10 corsi all’anno cheinteressano un centinaio dicoppie, mentre un tempo ifuturi sposi erano il doppio.“Per questo occorre fare dipiù – prosegue il sacerdote –. Di fronte a questa crisi loscopo del nostro cammino,così come quello dell’incon-tro dell’11 ottobre, aperto atutti e in particolare alle cop-pie guida, dev’essere quellodi annunciare la bellezza delmatrimonio cristiano, cono-scendone i fondamenti e pro-ponendo percorsi che vera-mente possano parlare al cuoredelle persone suscitando do-mande di vita e desiderio disperimentare la gioia del Van-gelo. I percorsi devono per-mettere ai futuri sposi di sen-tire la Chiesa vicina, che cam-mina con loro, e che il sacra-mento che vanno a celebrare,presentato nei suoi moltepli-ci aspetti, è qualcosa di mera-viglioso da accogliere, com-prendere e coltivare in tuttala sua profondità e bellezza”.

Sabato 4 ottobre iniziativa della CeiIn preghiera per il SinodoOltre alla giornata di preghiera indetta da Papa Francesco perdomenica 28 settembre, alla vigilia della III AssembleaGenerale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi (Roma, 5-19ottobre 2014) su “Le sfide pastorali sulla famiglia nel conte-sto dell’evangelizzazione”, la Presidenza della ConferenzaEpiscopale Italiana invita il popolo di Dio a prendere parte aun momento pubblico di preghiera e di riflessione, checulminerà nell’intervento del Santo Padre.L’iniziativa intende manifestare l’attenzione della Chiesaitaliana attorno a una tematica tanto decisiva quale quelladella famiglia, nucleo vitale della società e della stessacomunità ecclesiale. Di qui la volontà di accompagnare ilavori dell’Assemblea sinodale, invocando su di essa la lucedello Spirito Santo.L’evento – al quale parteciperanno anche i Padri sinodali – sisvolgerà sabato 4 ottobre, dalle 18 alle 19.30, in Piazza SanPietro; sarà ripreso dal CTV e trasmesso in diretta da Tv2000e dalle altre televisioni cattoliche.

Segue dalla primaLa città c’è o no?

favorendo gli istituti ne-cessari a tale scopo”, fran-camente, è un po’ poco.Parlando della crisi cultu-rale profonda della fami-glia, Papa Francesco ladefinisce “cellula fonda-mentale della società”, masoprattutto “luogo dove siimpara a convivere nelladifferenza e ad appartene-re ad altri”. Un orizzonteche non può non affascina-

re chi, laicamente, vedenella città tutta intera que-sta stessa, bellissima, fun-zione. Allora tentiamol’equazione: sosteniamo lefamiglie e sosterremo lecittà. Lo diciamo spessoche i nostri territori sonosempre meno a misura difamiglia, soprattutto quan-do questa incontra ostaco-li. Tanti, reali, talvoltainsormontabili: la mater-

nità-paternità difficile,l’educazione e l’accesso allascuola, la possibilità di unlavoro. La sfida è saperlicomprendere e sostenere apartire dal loro complessointrecciarsi nella vita dellefamiglie, ma spesso è piùfacile mettere una pezzaqua e là. E così mettiamouna pezza sulle nostre cit-tà. Allora benissimo i tantieventi, così numerosi che

non è possibile dare spazioa tutto. Ma se “avere unafamiglia” – caotica, disor-dinata, tentata, anche, dal-lo scoraggiamento, dall’in-fedeltà, dalla regressione,dall’abbandono, dice il Papa– ci interessa davvero, ini-ziamo tutti a fare di più. Eanche il bello slogan “Carpic’è” avrà tutt’altro signifi-cato.

gruppo di lavoro a livellodiocesano, si svolgono in al-cune parrocchie di Carpi oltreche nella zona di Mirandola.“L’auspicio è che le parroc-chie o le zone pastorali orga-nizzino i corsi per i fidanzatiin modo da intercettare le per-sone del proprio territorio, così

che le nuove famiglie possanoessere inserite nella realtà par-rocchiale o comunque meglioaccompagnate nella parrocchiadella zona in cui andranno adabitare – osserva don Zanoni–; in questo modo è possibiledare una continuità al percor-so attraverso ulteriori propo-

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la relazione con le persone chela compongono. D’altra parte– prosegue – vogliamo conti-nuare a distanziarci dalla logi-ca dell’assistenzialismo chie-dendo comunque alle fami-glie di contribuire alla spesa,anche in modo simbolico senon è possibile altrimenti. Spe-riamo che questo possa essereeducativo – conclude – per farsì che le persone possano im-parare a riconoscere il valore ela rilevanza dei servizi neces-sari alla vita dei vari compo-nenti del nucleo, in particolaredei più piccoli”.

Come fareLe Caritas parrocchiali do-vranno compilare la schedache è stata loro fornita e in-viarla a Caritas diocesana, spe-cificando le spese scolasticheper le quali si richiede il con-tributo. Seguirà una valuta-zione condivisa della situazio-ne del nucleo famigliare el’eventuale erogazione cheavverrà tramite il Centrod’ascolto-Caritas parrocchia-le. “Un altro accorgimento –proseguono da Caritas – è quel-lo di responsabilizzare nelriuso e nell’acquisto di testiusati. Chiediamo inoltre ad in-segnanti o a famiglie che pos-siedono libri di testo, di met-terli a disposizione di chi nonha la possibilità di acquistarlie, per i docenti in particolare,di favorire con delleintegrazioni l’utilizzo di testimeno recenti”.

Benedetta Bellocchio

uanto costa oggi stu-diare? Per i bimbi dellaprimaria si parte dai 50euro di materiale didat-

tico senza contare le scarpe daginnastica che devono rima-nere a disposizione in pale-stra; molto di più per la secon-daria dove le richieste si am-pliano ad articoli specifici peril disegno artistico e tecnico, oper i corsi di studi superiori,quando si aggiungono dizio-nari e monolingue, ma anchedivise e varie strumentazioniper chi frequenta gli istitutitecnici o professionali. Senzacontare i libri. E l’abbonamen-to dell’autobus, cauzioni va-rie e, per finire, i contributivolontari – obbligatori – diinizio anno che si aggiranointorno ai 50-80 euro. Nidi ematerne non sono da menoquanto a corredi necessari aipiù piccoli.Non sempre nei bilanci si tro-vano le risorse per far fronte atutte queste pur necessarie – esuscettibili di qualche rispar-mio se ci si orienta sull’usato –spese per l’inizio della scuolae questo può creare difficoltà,differenze, ed esporre i ragaz-zi a richieste che rendono giàin partenza più faticoso il loropercorso di studio.È per questo motivo che laCaritas diocesana ha presen-tato ai volontari di tutti i centrid’ascolto e delle Caritas par-rocchiali e ai rappresentantidelle scuole paritarie del terri-

torio un nuovo progetto sullascuola volto a sostenere le fa-miglie nell’acquisto del mate-riale didattico e nelle speseper l’istruzione dei propri fi-gli.“Il Progetto Scuola – chiari-sce Benedetta Rovatti, vicedirettore di Caritas – si ag-giunge alle altre iniziative peraiutare le parrocchie o gli enticaritativi a porsi accanto allefamiglie e quindi, oltre agliinterventi volti a incrementarela distribuzione di generi ali-mentari in parrocchie partico-larmente impegnate in questoservizio e al fondo per le spesesanitarie istituito in occasionedella Quaresima di Carità, ab-biamo pensato a questo terzointervento”.Così, ogni centro d’ascoltopotrà individuare (tramite unascheda molto dettagliata voltaad approfondire la situazionedella famiglia e la rete di rela-zioni intorno ad essa, compre-se quelle con i servizi sociali),i nuclei che hanno questo tipodi bisogno, facendo richiestadi un contributo; anche ogniscuola paritaria o parrocchialepotrà scegliere di sostenere unafamiglia in stato di necessità.Prosegue dunque il camminodi Caritas diocesana volto ad

approfondire e comprenderecome si articolano le povertàsul territorio, per sostenerleattraverso coloro che diretta-mente incontrano le persone,e cioè le comunità parrocchia-li e le realtà educative.“Di certo questa possibilità dicontributo non permetterà alleparrocchie di sanare le speseper le attività caritative, per-ché non è quello il suo scopo –osserva Rovatti – ma consen-tirà la costruzione di un pro-getto di aiuto più strutturato ea tutto tondo. Si tratta infatti diimparare a conoscere sempremeglio la realtà e la storia del-la famiglie, ponendo al centro

Nuova iniziativa di Caritas diocesana a sostegno delle famiglieseguite da parrocchie e istituti paritari

Progetto Scuola

Copertina

Q

Stando all’ultima mappatura effettuata a livello diocesano(ottobre-novembre 2013), le famiglie accompagnate dalleCaritas parrocchiali sul territorio sono 1144. In questonumero rientrano anche le famiglie accompagnate dall’as-sociazione Porta Aperta di Mirandola, espressione dellaparrocchia di Santa Maria Maggiore di Mirandola. Noncomprende invece le famiglie accompagnate da Porta Apertadi Carpi, associazione che opera sul territorio della città,anch’essa destinataria del Progetto Scuola, che sono state,nel 2013, 860 (fonte Porta Aperta, Osservatorio sullepovertà 2013).

521 settembre '14Copertina Speciale

Scuola

Maria Silvia Cabri

unedì 15 settembre è co-minciato l’anno scola-stico 2014-2015. Un ini-zio che porta con sé le

emozioni e le attese tipiche diogni nuova partenza, arricchitequest’anno dalle nuove Lineeguida del Piano scuola, presen-tate il 3 settembre. Dopo variproclami e rimandi, il Governoha pubblicato infatti un docu-mento di 136 pagine, “La buonascuola”, ricco di informazioni,novità, cambiamenti in moltiaspetti e settori della scuola. Lepresidi dei quattro istituti supe-riori carpigiani, esprimono illoro plauso verso quella che sipresenta come una importanteriforma per la scuola italiana,riservandosi peraltro il temponecessario per studiare a fondoil documento. D’impatto, lanovità che ha suscitato imme-diato gradimento è quella dellaconsultazione pubblica: il Go-

verno chiede infatti l’aiuto, ilcommento, l’incoraggiamento,la critica da parte di tutti gliattori protagonisti della scuola.Dal 15 settembre al 15 novem-bre, sul sitowww.labuonascuola.gov.it, stu-denti, genitori, docenti, dirigentie personale della scuola posso-no lasciare il proprio punto divista o esprimere un suggeri-mento, nell’ambito di quella cheil ministro dell’Istruzione, Ste-fania Giannini ha definito “la

L

E’ iniziato il periodo delle consultazioni sollecitate dal Governo

Opportunità da cogliere

Benedetta Bellocchio

enitori che amano troppo e insegnanti in affanno”,aveva questo titolo la conferenza che si è tenuta lunedì15 settembre presso l’Ipsia Vallauri di Carpi e volta aproporre sul territorio un percorso di conoscenza del

counselling secondo l’approccio rogersiano, in collaborazio-ne con l’Istituto europeo dell’approccio centrato sulla perso-na (Ieacpe). Buona la partecipazione, circa 50 persone trainsegnanti di vari istituti – in particolare lo stesso Vallauri eil comprensivo Orsi di Novellara la cui dirigente è carpigiana– e alcuni genitori. Tenuto da formatori dell’Ieacpe, lo scopoera presentare la figura del counsellor, che oggi la leggedefinisce e regola e di cui tutte le realtà, educative ma ancheaziendali, possono eventualmente avvalersi. Alcune scuoleattraverso progetti specifici hanno potuto sperimentarne l’utilità,ma l’idea di proporre un percorso di tre anni al termine delquale è possibile divenire counsellor nasce anche dall’osser-vazione delle difficoltà che docenti e famiglie incontrano. “Sitratta – chiarisce Raffaele Facci, docente del Vallauri e tra ipromotori dell’iniziativa – di riuscire a svolgere meglio ilproprio ruolo educativo, per saper cogliere i ragazzi nella loroprofondità ed entrare in un rapporto co-costruttivo con lororispetto alla loro formazione. È imparare a mettersi a dispo-sizione in quanto adulti, ad essere lì per loro, che è una cosache i giovani cercano oggi”. A differenza della figura deltutor, anch’essa presente per orientare il ragazzo nelle regoleda seguire, la relazione con il counsellor è una “reciprocitàconfidente” con i giovani, chiarisce il docente, volta allarisoluzione dei problemi che i ragazzi incontrano nel cresceree che spesso li bloccano. Senza prescindere dal rapporto conil territorio perché, lo sappiamo, “genitori e scuole non sonoisole: la difficoltà si risolvono solo uscendo, raggiungendo iragazzi lì dove sono e vivono, nella rete con gli altri soggettiche li incontrano, parroci, servizi sociosanitari, adulti signi-ficativi”.Il primo momento di lunedì era finalizzato all’ascolto delgruppo, a stimolare nei partecipanti il desiderio di curare eanalizzare il rapporto con la propria classe. La proposta dicreare figure di counsellor, conclude Facci, “è impegnativa eguarda lontano. Dopo questa prima fase interlocutoria, sisono viste persone motivate: ora sta a ciascuno mettersi ingioco e proseguire il percorso”.

Un incontro al Vallauri con insegnanti e genitori

Lezioni di counselling

più grande consultazione nellastoria della scuola, capace ditirare una linea col passato”.“Ho caldamente invitato i do-centi a presentare commenti -spiega Alda Barbi, neo presidedel liceo Fanti -; se opportunopotremo anche elaborare undocumento al riguardo. Condi-vido il criterio della meritocraziae ritengo anzi sia necessario in-trodurre una effettiva valuta-zione dei docenti. La scuolanecessita di insegnanti motiva-

ti, che amino il proprio mestie-re. Essere un docente deve esse-re una scelta, non un obbligo”.Concorda sull’importanza del-la consultazione anche Mar-gherita Zanasi, dirigente delVallauri e del Meucci: “si trattadi un’opportunità importante,che il mondo della scuola devesaper cogliere, a tutti i livelli”.Un altro aspetto rilevante dellariforma è costituito dal-l’“organico funzionale”. “Lapossibilità di avere un numerodi docenti superiore a quelloche attualmente abbiamo nel-l’organico di fatto - spiegaSimona Montorsi, vice presi-de del Da Vinci -, consentireb-be di realizzare vari progetti ofar fronte alla necessità improv-visa di supplenze. Un interven-to decisivo in tema di precariatoe turn over degli insegnantiavrebbe sicuramente una rica-duta positiva in termini di stabi-lità e continuità didattica per glialunni”.

Riprendono i corsi di lingua ecultura italiana Ero straniero.Le iscrizioni sono già aperte,mentre le lezioni inizieranno, aCarpi, a ottobre, per conclu-dersi a maggio 2015. Nata dal-la proficua collaborazione diquattro associazioni – Il Man-tello, che è anche coordinatore,Azione cattolica, Masci e Unio-ne donne italiane – quella diEro straniero è un’esperienzaormai consolidata e, giunta alquinto anno scolastico, conta

una media di circa 180 richie-ste, mentre l’80% dei parteci-panti sono donne. L’attenzio-ne è volta non solo all’insegna-mento della lingua, che è fon-damentale per l’integrazione,ma anche ad ampliare la cono-scenza della realtà locale daparte degli stranieri. Così, ne-gli anni, sono state presentatele figure di Odoardo Focherini,con la visita ai luoghi dellamemoria, di Mamma Nina, maanche le istituzioni locali, i

musei, il centro storico. Sonoprevisti inoltre percorsi di edu-cazione ambientale, sanitaria,stradale, per far sì che le perso-ne possano conoscere le regoledi convivenza e riuscire ad ac-cedere ai servizi presenti.Tutto questo è possibile grazieall’adesione volontaria di mol-ti insegnanti ma anche di altrefigure – vi sono ex geometri,bancari – che hanno tempo adisposizione, non solo per l’in-segnamento ma anche per le

Obiettivo integrazioneRipartono i corsi di Ero straniero. Non solo lingua ma cultura italiana

MargheritaZanasi Alda Barbi

funzioni di segreteria e per lacura dei bambini. Chi desideraconoscere meglio questo pro-getto può fare riferimento allaCasa del Volontariato (2° pia-no, ufficio 26) in via Peruzzi 22a Carpi, il mercoledì (15-17) oil sabato (10-12), orari in cui siraccolgono anche le iscrizionial corso (al costo simbolico di10 euro, prevede anche il servi-zio baby sitter gratuito per ifigli dei corsisti).

B.B.

Nella foto, il personaledella scuola Sacro Cuoredi Carpi che martedì 9settembre ha salutatol’ex preside FrancoBussadori. Una sorpresagradita non solo per ildono, una biciclettanuova con tanto diseggiolino per i suoinipotini, ma ancheperché ad accoglierlopresso la parrocchia diQuartirolo si sonoritrovati proprio tutti.Per salutare e dire graziea una persona speciale.

“G

6 21 settembre '14 Copertina

tando le case dell’istituto inCongo. “Erano donne inna-morate di Dio - sottolinea -.Un giorno, suor Floralba tor-nò a casa sfinita dal lavoro epensai che sarebbe andata ariposarsi. Invece si diressesubito verso la cappella e simise in preghiera davanti altabernacolo. Le chiesi: ‘Macome fai a resistere?’. La suarisposta fu: ‘Se non ci fosseLui, chi mi darebbe la for-za?’”. Dalla preghiera inces-sante dunque nasceva unacarità senza limiti verso i fra-telli, tanto che le suore eranospesso chiamate “mamma”dalla gente del posto. Nonpoteva mancare poi un’atten-zione particolare alla vita na-scente, con la professione diostetriche, e all’educazionedei piccoli. “Ricordo che suorVitarosa - racconta suorGiannagnese - si occupavadei bambini denutriti comeuna madre e sempre con ilsorriso, nonostante i suoi pro-blemi di salute. Amava gio-

Virginia Panzani

ra il 1995 quando lacittadina di Kikwit nelsudovest dello Zaire -

oggi Repubblica Democrati-ca del Congo - fu al centro diuna violenta epidemia di vi-rus ebola, che causò la mortedi 244 persone, di cui 60 era-no operatori sanitari. Fra que-sti, sei infermiere appartenentiall’istituto delle Suore dellePoverelle di Bergamo, suorFloralba Rondi, suorClarangela Ghilardi, suorDanielangela Sorti, suorDinarosa Belleri, suorAnnelvira Ossoli, suorVitarosa Zorza, trebergamasche e tre bresciane.Fu proprio la loro morte arichiamare l’attenzione delleautorità e dei media sulla gra-ve minaccia costituita da unvirus tanto letale quanto pococonosciuto. Ma mentre l’ebolafaceva scattare l’allarme in-ternazionale, emergeva l’eroi-ca testimonianza di serviziodelle sei suore, che rimaserofino alla fine accanto ai “loro”ammalati già provati dallamiseria e dai disordini nelPaese. Nel luglio 1995 fu con-ferita alle religiose la meda-glia d’oro al merito civile allamemoria dal presidente della

Repubblica Oscar LuigiScalfaro. Nel 2013 è stataavviata la causa diBeatificazione delle sei “mar-tiri della carità”.

All’ospedale di KikwitSecondo le autorità sanitarie,il virus ebola si sarebbe intro-dotto nel gennaio 1995 in unquartiere di Kikwit, per poiinfiltrarsi nell’ospedale doveerano in servizio le suore. Ilcontagio si diffuse quasi cer-tamente dalla sala operatoria,tramite il contatto con sangueinfetto, anche se i decessi nonfurono subito messi in rela-zione con l’ebola. SuorFloralba denunciò per primache le morti si susseguivanosenza che nessuno si preoc-cupasse di accertarne le cau-se. E fu suor Floralba, cheassisteva regolarmente agliinterventi chirurgici, la pri-ma delle suore ad essere con-tagiata e a morire il 25 aprile.La seguirono il 6 maggio suorClarangela, l’11 suorDanielangela, e il 14 suorDinarosa, mentre dai campionidi sangue inviati in Belgio enegli Stati Uniti giungevasenza più dubbi la diagnosi diebola. Subito dopo aver ap-preso dell’emergenza, eranoarrivate dalla casa di Kinshasala madre provinciale suorAnnelvira e da quella diKingasani suor Vitarosa, chesi prodigarono nell’assisterele consorelle. Pur avendo pre-so, a quanto si sa, tutte leprecauzioni imposte dai me-

dici, anche suor Annelvira esuor Vitarosa si ammalaronoe spirarono rispettivamente il23 e il 28 maggio.

Un grande dono“Per le nostre consorelle de-funte, recitiamo l’Eterno Ri-poso, ma per le ‘suore di ebola’,come vengono ormaifamigliarmente chiamate, vie-ne spontaneo il Gloria al Pa-dre, perché siamo certe chesiano Beate”. Così suorGiannagnese Meneghellodella comunità religiosa diQuarantoli riassume la vene-razione e l’affetto che si uni-scono alla memoria delle seiconsorelle da lei conosciutein modo speciale. Nei primianni ‘80, infatti, suorGiannagnese ebbe la possibi-lità di vederle all’opera visi-

L’epidemia di ebola in Africa rinnova il ricordo delle sei suore chenel 1995 morirono a fianco degli ammalati in Congo

Carità senza limiti

care con loro ma in modocostruttivo, per aiutarli a cre-scere. Tutte sei erano acco-munate da questo tono gioio-so e da un profondo spirito difraternità, che si manifestavavivendo le une le gioie, lesperanze e le difficoltà dellealtre”. Non nasconde allorasuor Giannagnese il profon-do dolore suscitato dalla mortedelle consorelle, un dolore chetuttavia “nel tempo si è tra-sformato nella consapevolezzadi aver ricevuto un dono grandeattraverso queste sei suore.Lo dimostrano le grazie rice-vute per la loro intercessione,il bene che hanno fatto e checontinua a moltiplicarsi, l’in-vito per tutti a vivere la voca-zione di battezzati con amo-re, gioia e serenità. In loro,che hanno ‘esagerato’ nellacarità - conclude - risplendecosì la verità di quanto Gesùha detto: nessuno ha un amo-re più grande di questo, darela vita per i propri amici”.

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Le foto sono tratte dal numero di luglio-settembre 1995 di Charitas, il periodico dell’istituto delle Suore delle Poverelle

Suor Floralba Rondi Suor Dinarosa Belleri Suor Vitarosa Zorza

I numeri del 2014L’Organizzazione mondia-le della Sanità ha reso notoche al 31 agosto 2014 i Paesidell’Africa occidentale af-fetti dall’epidemia di virusebola sono: con trasmissio-ne diffusa e intensa, Guinea(Conakry), Liberia e SierraLeone; con caso iniziale etrasmissione localizzata, Ni-geria e Senegal. Sempre al31 agosto, sono stati notifi-cati dai Ministeri della Salu-te di Guinea, Liberia e SierraLeone 3.685 casi (probabili,confermati e sospetti) e 1.841decessi. In Nigeria, ci sonostati 21 casi e 7 decessi.

Massima attenzionein Italia“Già dal dicembre 2013 -ha affermato AldoMorrone, primario diMedicina delle migrazionidell’Istituto San Gallicanodi Roma e infettivologo difama mondiale - durante laprima epidemia documenta-ta in Africa occidentale,l’Italia ha attivato, incollaborazione con l’Orga-nizzazione Mondiale dellaSanità (Oms) e lo EuropeanCenter for Desease Control,la rete di sorveglianzainternazionale e di sentinel-la epidemiologica. L’inten-to è appunto di contrastarel’ipotetica diffusione diqualsiasi virus che potessearrivare, ebola compreso,sul nostro territorio. Nonc’è allo stato attuale nessunrischio che qualche indivi-duo contagiato da ebolapossa raggiungere l’Italiasenza che le autoritàsanitarie ne vengano aconoscenza. Anche gliinterventi della MarinaMilitare impegnata nel-l’Operazione MareNostrum sono realizzati daoperatori sanitari che usanodispositivi di protezioneindividuali e lavorano incoordinamento con una retedi sorveglianza stabilita coni maggiori centriinfettivologici italiani e conl’Oms”.

La malattia del torrenteIl virus ebola prende ilnome da un torrente inCongo presso il quale simanifestò la prima epide-mia nel 1976. Attacca tuttigli organi del corpo e allafine dissolve i tessutiprovocando grosse emorra-gie. Si trasmette all’uomoattraverso il contatto consangue o fluidi corporei dianimali infetti, quali, adesempio, pipistrelli dellafrutta e scimmie. L’infezio-ne può diffondersi da unapersona contagiata ad unasana per contatto diretto(attraverso ferite della pelleo mucose) con il sangue oaltri fluidi o secrezioni(feci, urine, saliva, sperma).Attualmente non esiste unvaccino autorizzato. Diver-si sono in sperimentazione,ma nessuno è disponibileper uso clinico. Per ridurreil numero dei casi e idecessi è dunque fonda-mentale accrescere laconsapevolezza dei fattoridi rischio e adottare misuredi prevenzione.

E

Gli interventi di CaritasCaritas Italiana continua aseguire la situazione in Africaoccidentale e supporta sindall’inizio le attività delleCaritas locali constanziamento di fondi e con-sulenze nell’elaborazione deipiani d’intervento. Determi-nanti sono la sensibiliz-zazione e le attività di pre-venzione “porta a porta” enei luoghi pubblici, in parti-colare sulla condotta da te-nere in caso di sintomi so-spetti in famiglia e nelle co-munità. Le Caritas si stannooccupando anche della di-stribuzione di cloro e sapo-ne nelle famiglie delle zonecolpite e dell’installazionedi kit d’igiene per il lavag-gio corretto delle mani neiluoghi pubblici. Di fronteall’emergenza alcuni paesihanno deciso di chiudere lefrontiere per ridurre i rischidi espansione del virus, male economie locali sono arischio di collasso; nelle zonemaggiormente colpite dallamalattia scarseggia ormai ilcibo ed è necessario portareanche aiuti in viveri. Peraggiornamenti e per l’inviodi donazioni: www.caritasitaliana.it

L’ospedale di Kikwit

721 settembre '14

I temi bioetici sempre più ricorrenti nella cronaca quotidianaNecessario uno sforzo educativo e informativo

Tenere desta la coscienzaperiodo estivo non ha affatto mandatoin vacanza l’urgenza di affrontarequasi quotidianamente vecchie e nuo-ve sfide alla vita umana, alla dignità

della persona, al valore della sessualità, al-l’unicità della famiglia fondata sul matrimo-nio tra uomo e donna, all’educazione affetti-va dei bambini e degli adolescenti. Per ognu-no di questi temi si potrebbero elencare fattidi cronaca, opinioni di esperti, iniziativepolitiche e soprattutto sentenze giudiziarieche invece di limitarsi ad applicare la leggesi pongono come alternative alla legge cre-ando gravi precedenti, come per l’adozioneda parte di coppie omosessuali, e provocan-do un vuoto legislativo come nel caso dellafecondazione eterologa rispetto alla legge40.Questi ed altri argomenti sono stati affrontatinel direttivo dell’associazione Scienza e Vitadi Carpi-Mirandola che si è riunito nei giorniscorsi a Concordia per riprendere l’attivitàannuale e verificare le possibili sinergie conaltre realtà associative, ecclesiali e non, persostenere lo sforzo informativo e soprattuttoeducativo su queste tematiche tanto decisivequanto banalizzate e riportate con martellan-te continuità dai mass media fino a provoca-re una pericolosa assuefazione.In particolare la co-presidente Silvia Pignattiha riferito dell’assemblea nazionale di Scien-za e Vita, che si è svolta a Roma nel maggioscorso, sul tema “Amore e Vita” dedicata adapprofondire i percorsi formativiall’affettività e alla sessualità (gli atti sonodisponibili sul sito www.scienzaevita.org).Da qui l’esigenza di sviluppare anche a livel-lo locale una particolare attenzione alle agen-zie educative e alle scuole per proporre unavisione alternativa all’ideologia del “gender”che si vorrebbe imporre per legge sotto laspinta delle influenti associazioni omoses-suali. A questo proposito si è parlato dell’in-contro promosso da Scienza e Vita diCorreggio rivolto agli insegnanti e dedicatoa questo tema e della presentazione del librodi Massimo Adinolfi “Voglio la mamma”nel quale l’autore smaschera tutti i rischiconnessi alla fecondazione eterologa e allamaternità surrogata e l’ipocrisia della sini-stra che promuove pratiche tese allo sfrutta-mento della donna.Di fronte alla delicatezza di questi temi cherichiedono un approccio competente da unpunto di visto scientifico, giuridico e moraleil compito dell’associazione Scienza e Vita èquello di promuovere occasioni di cono-scenza e di informazione ma anche di soste-nere ed affiancarsi ad educatori, insegnanti egenitori.

Luigi Lamma

Il consiglio direttivo di Scienza e Vita Carpi-Mirandola è composto da Silvia Pignatti eMario Santangelo co-presidenti e dai consi-glieri Marina Colli, Luigi Lamma,Massimiliano Sconosciuto e Massimo Zanni.Nel corso dell’anno sarà convocata l’as-semblea dei soci per il rinnovo delle caricheassociative essendo terminato il secondomandato triennale.

FecondazioneeterologaDalle Regioni solo frettademagogica, senza unalegge gravi conseguenze

“Il documento condiviso sull’eterologapresentato dalla conferenza delleRegioni è soltanto un elenco diproblematiche che devono essereregolate e appare come un serie didisposizioni approntate in fretta, nonun piano attuativo”, commentano PaolaRicci Sindoni e Domenico Coviello,presidente e copresidente nazionalidell’Associazione Scienza &Vita. “L’accordo tra le Regioni imponeuna seria regolamentazione, tuttaancora da definire, di aspetti fonda-mentali e ineludibili quali la presenzadi un registro dei donatori, il consensoinformato, l’individuazione di unorgano di controllo e di autorizzazione.Si continuano a dare annunci chealimentano la corsa alle cliniche ma larealtà è ben diversa. In questi giorniabbiamo letto spesso testimonianze dichi ha già tentato questa strada all’este-ro e racconta un percorso di sofferenzae di disillusioni. Ora, con la prospettivadi poter contare sul nostro SistemaSanitario Nazionale, si forniscono falsesperanze con la promessa di un risulta-to certo perché fatto in Italia. Haragione il ministro della Salute Beatri-ce Lorenzin a preoccuparsi di questaeterologa fai-da-te promossa dalleRegioni. Questo testo infatti nonvincola nessuno all’applicazione dei‘consigli’ condivisi, così che i centriprivati già ora si muovono in manieraautonoma verso un’offerta riproduttivasenza regole”.

Legge 40 Un allarme socialesulla maternità rinviata “Il costante crescere dell’età delledonne italiane che ricorrono alletecniche di Pma (Procreazionemedicalmente assisitita), unito allerilevazioni Istat che certificano ladiminuzione dei nati, segnala con forzaun allarme sociale da non sottovalutare:rimandare la maternità incrementabiologicamente l’infertilità, diminuiscele possibilità di nascita e alimenta ilbusiness delle cliniche private” lo haaffermato in una nota l’AssociazioneScienza & Vita commentando larelazione sull’applicazione della legge40 presentata al Parlamento.“Secondo quanto contenuto nellaRelazione, l’età media delle donneitaliane che si sottopongono a tratta-menti di Pma nel 2012 è stata pari a36,5 anni, ben al di sopra della mediaeuropea che, solo nel 2010 si attestavasui 34,7 anni. Queste cifre interpellanocon forza la società e la politica, eripropongono il tema della difficoltà direalizzare un progetto di famiglia in etàadeguata, quando il corpo femminile èpiù ricettivo e pronto a una gravidanza.Ma invece di intervenire sulle cause amonte dell’infertilità, la risposta cheviene fornita è rivolta piuttosto aincoraggiare l’uso di altre tecnicheinvasive, come la fecondazioneeterologa o l’utero in affitto”.

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Il ove può portare lateoria del Gender? Suquali elementi scientifi-ci si basa l’identità

sessuale? E’ davvero in giocola libertà di espressione conil decreto legge Scalfarotto?Di questi argomenti si èparlato nell’incontro organiz-zato dall’associazione Scien-za e Vita della BassaReggiana lunedì 8 settembrea Correggio alla presenza dinumerosi insegnanti, princi-pali destinatari dell’evento, eincentrato sulle relazioni diDina Nerozzi, medico,neuropsichiatra,endocrinologo e diGianfranco Amato, avvocatoe presidente dei Giuristi perla Vita.

Euro Barelli

Affrontando il tema “Identitàsessuale e salute psico-fisica:fra biologia, psicologia e cultu-ra” Dina Nerozzi ha conferma-to sulla base di elementi scien-tifici come la sessualità di unindividuo è iscritta a livello dicromosomi e risulta impossibi-le sottrarsi a questa realtà bio-logica. Al contrario la teoriagender ritiene l’identità sessualefrutto di una scelta personalelibera da condizionamenti sen-timentali, sociali, psicologici chesono in continuo cambiamen-to. Ecco perché secondo i teori-ci del gender i bambini vannoeducati fin dalla più tenera età ascegliere se essere maschi ofemmine, se desiderare da grandil’affetto di un maschietto o diuna femminuccia. Come è pos-sibile, si è chiesta la relatrice,che l’irrazionalità abbia presoil sopravvento nella nostra so-cietà ove la ragione e l’intelli-genza vengono tanto osannatecome antidoti al cieco fideismoreligioso? Alla luce di questo

scenario primo compito dellascuola è insegnare la realtà del-la vita e dell’essere umano enon favorire l’utopia del gender.Efficace e documentata l’ana-lisi critica di Gianfranco Ama-to al decreto Scalfarotto cheintroduce in Italia il reato diomofobia senza però definirenel dettaglio in cosa consiste.Se si prende ad esempio la legi-slazione inglese, poiché la leg-ge speciale di tutela degli omo-sessuali non definisce cos’èomofobia, una circolare preci-sa che si considera omofoboogni atto percepito come taledalla vittima o da un terzo sog-getto. Quindi tutto è incentratosulla percezione personale delsoggetto o di un terzo e nonsulla gravità del fatto che è ilprincipio base su sui si fondatutto il nostro ordinamento giu-ridico. Altra conseguenza po-trebbe essere l’obbligo delloStato ad introdurre sistemi dicompensazione e riparazione,come avviene già per le quoterosa o per i portatori di handi-cap con quote riservate nelleassunzioni, nella politica, corsidi formazione, sovvenzioni efinanziamenti a fondo perdutoper giovani imprenditori gay(con autocertificazione). Sen-za contare che così congegnatoil disegno di legge rischia diintaccare due pilasti della de-

mocrazia come la libertà reli-giosa e di pensiero. Non man-cano in Europa esempi inquie-tanti.Anche grazie all’impegno diAmato è stata bloccata la diffu-sione di un libretto redattodall’Unar (ufficio del diparti-mento delle pari opportunità)già pronto per la distribuzionein tutte le scuole, che intendevanormare tutta l’attività scola-stica in merito al tema dell’omo-sessualità entro il 2015; intro-ducendo corsi di formazioneper docenti e non docenti, eli-minando tutta la modulisticache usi i termini padre o madre,incentivando i diversi orienta-menti sessuali degli studenti,proponendo letteraturaomosessualista…Fin qui quella che possiamodefinire una critica laica sullabase dei principi democraticisanciti nella nostra Costituzio-ne. Poi c’è anche la visione delcredente che non può restareindifferente a quanto sta acca-dendo attraverso una rivoluzioneantropologica che ha la presun-zione di trasformare la creaturain creatore: con la fecondazioneartificiale, chi crea la vita? Conl’aborto e l’eutanasia chi togliela vita? Con la teoria del Genderchi crea l’uomo maschio o fem-mina? E’ il punto più alto dellatentazione della mela.

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Il Santuario Mariano degli Obici organizza un incontro su“Ideologia del gender:

ricadute su famiglia, scuola, società”Venerdì 19 settembre 2014 - ore 20.30

Seminario della Parrocchia di Finale Emilia (Piazzale Don Bosco 1)Moderatore

Stefano Chiapponi, Coordinatore del Centro Culturale Cattolico Il Faro di ModenaRelatori

Giovanni Lazzaretti - Circolo Culturale J. Maritain di San Martino in RioGiuseppe Grana - Medico Chirurgo, presidente del Centro Culturale Cattoli-

co IL FARO di Modena

GianfrancoAmatoe Dina Nerozzi

8 21 settembre '14

La settimana terribile del PdPrimarie il 28 settembre, si vota il 23 novembre

L’annuncio dell’iscrizione nel regi-stro degli indagati dei candidati alleprimarie Stefano Bonaccini e MatteoRichetti, con l’accusa di peculato,nell’ambito dell’indagine che staconducendo la procura di Bolognasulle “spese pazze” dei consiglieriregionali (che vede coinvolti espo-nenti di tutti i partiti) ha aperto unasettimana di grande tensione all’in-terno del Pd. Martedì 10 settembreMatteo Richetti annuncia che “Viene meno la mia candida-tura non il nostro impegno”. L’11 settembre è un susseguirsidi dichiarazioni. Richetti in un’intervista al Corriere dellaSera di Bologna sostiene che “L’indagine c’entra solo inparte. Io sollecitato da Roma. Ma non dal Premier”. StefanoBonaccini invece non si ritira: “Mi ritengo non colpevole equindi continuo a correre”. Scendein campo Roberto Balzani, ex sinda-co di Forlì: “Con la coraggiosa de-cisione di Stefano Bonaccini si aprela campagna per le primarie. Final-mente. Saremo due…”A tarda sera il Comitato organizza-tore delle Primarie del centrosinistradell’Emilia-Romagna in program-ma il 28 settembre ha certificato conuna nota che Roberto Balzani e Ste-fano Bonaccini “sono stati ammessialle Primarie”. Il premier MatteoRenzi non interviene direttamente ma pare prendere le di-stanze dal caos del Pd emiliano limitandosi ad affermare chei candidati li scelgono i cittadini e non i giudici. Bonacini ègià stato ascoltato dagli inquirenti a seguito della richiestadei suoi legali di procedere all’archiviazione del reato con-testato, mentre Richetti verrà ascoltato nel corso della setti-mana. Ora la parola spetta prima agli elettori del Pd, chedevono scegliere il candidato alla Presidenza della Regionee poi a tutti gli elettori chiamati alle urne il 23 novembre perrinnovare il Consiglio Regionale e dare un nuovo governoall’Emilia Romagna.

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Cronaca

Il 23 novembre si voterà per l’elezione del Presidente della Regione eil rinnovo del consiglio regionale. Centrosinistra alle prese con levicende giudiziarie e con le primarie. Nel centrodestra prevale l’immobilismo

Poco tempo e molte incertezze

raggio di affermare che esi-stono sia una vera e propria“questione morale” cheun’emergenza politica anchein Emilia-Romagna, una re-gione ora rossa…di vergo-gna”. Su quanto sta avvenen-do nel centro destra Rondoni èaltrettanto chiaro e provocato-rio. “Il centrodestra deve muo-versi di più e meglio, costruen-do un modello alternativo cre-dibile, senza fermarsi in

frazionamenti, personalismi enella ricerca di bandierine ecarrierine che non favorisco-no un vasto consenso e unapresenza popolare. Ancora unavolta sembra primeggiare lalogica di ricercare un posto alsole per sé piuttosto che co-struire una vera alternativa pertutti. Chi crede nella forza po-polare e moderata della politi-ca, in chiave europea, non puòaccettare simili ricatti ma devecontinuare a lavorare e a im-pegnarsi in modo trasparentein mezzo alla gente, per servi-re il bene comune”.Il modello a cui guarda Ron-doni è una sorta di Partito po-polare europeo che possa met-tere le radici, quasi come unlaboratorio, proprio in EmiliaRomagna e in questa direzio-ne si impegnerà a portare ilsuo partito l’Ncd e tutta l’areacentrista. “Ho sempre vissutola politica come un servizio,non una carriera da conquista-re. E ora le prossime Regiona-li – conclude Rondoni - saran-no un banco di prova e un’oc-casione per impegnarsi, senzacedere a estremismi edisfattismi, per un vero cam-biamento”. Reduce dalla festanazionale dell’Udc diChianciano il segretario regio-nale Davide Torrini confer-ma la linea dettata dalle segre-terie: “L’obiettivo è quello diconsolidare l’esperienza di unalista che si ispira al partitopopolare europeo e che riuni-sce Ncd, Udc e Popolari perl’Italia di Mario Mauro comeavvenuto per le Europee. Altrispazi non si intravedono. Re-sta comunque aperto il nododel candidato presidente sulquale potrebbe comporsi unacoalizione più ampia per gio-carsi la possibilità di una realealternativa al Pd”.

Farnè presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna

Buon lavoro Antonio

Le

Alessandro Rondoni

Massimo Palmizio

Davide Torrini

Luigi Lamma

elezioni anticipate peril rinnovo del consiglioregionale e la scelta del

Presidente della Regione pro-vocate dalle dimissioni diVasco Errani per le note vi-cende giudiziarie, hanno coltoimpreparati i partiti e affretta-to l’avvio della macchina del-la campagna elettorale. La datadella consultazione è stata fis-sata per il 23 novembre; ciòvuol dire che entro la metà diottobre tutto dovrà essere pron-to: candidati alla presidenza eliste per il consiglio. Ecco per-ché ad oggi sono pressochéassenti dal dibattito le propo-ste e i programmi che dallasanità al welfare all’economiadovranno prima o poi emerge-re senza dimenticare le urgen-ze del nostro territorio impe-gnato nella ricostruzione postterremoto. Per ora occorre ac-contentarsi di conoscere comesi stanno muovendo i partiti.Se il Pd e il centrosinistra sidibattono tra vicende

giudiziarie e primarie, ma al-meno la linea è tracciata per lascelta del candidato Presiden-te, sul versante dell’opposizio-ne c’è nebbia fitta. Le cronachenazionali riferiscono delle ten-sioni in Forza Italia, a livellolocale; le batoste delle recentiamministrative non sono anco-ra state assorbite e la scadenzacosì ravvicinata delle Regio-nali non è stata molto gradita.In una dichiarazione rilasciataqualche giorno fa MassimoPalmizio, presidente regiona-le di Forza Italia, ha affermatoche della situazione si sta occu-pando una commissione delpartito a livello nazionale e siauspica un’ampia coalizionecon una preferenza per la Legapiuttosto che l’Ncd. Tra i nomiche circolano per Forza Italiapare tramontato quello diGianpiero Samorì, già candi-dato alle Europee e fondatoredel Mir (Moderati in rivoluzio-ne). Si fa strada l’ipotesi dellacandidatura di MarcoLomabrdi, attuale consiglie-re regionale di Forza Italia,eletto a Rimini. Altro candi-dato alle Europee che conti-nua a seguire con attenzione lapolitica regionale è il forliveseAlessandro Rondonidell’Ncd, forte delle sue10mila preferenze raccoltequasi tutte in Emilia Romagna.“In vista delle prossime ele-zioni Regionali c’è bisogno diimpegnarsi per un cambio dimarcia, - ha affermato in unanota diffusa a commento dellevicende del Pd -. Dopo le di-missioni del governatoreErrani, l’apertura della crisimette in evidenza la rottura diun sistema, la fine di un cicloe di una classe dirigente conl’aggravante che nessuno deicandidati e dei dirigenti di quelpartito ha ancora avuto il co-

E’ Antonio Farnè il nuovopresidente dell’Ordine deigiornalisti dell’EmiliaRomagna eletto all’inizio disettembre a seguito delle di-missioni per motivi personalidel presidente in carica OlivioRomanini.Grande soddisfazione perquesta nomina da parte deigiornalisti cattolici dell’Ucsiin quanto Farnè è l’attualepresidente regionale ed è laprima volta che accade que-sta coincidenza, inoltre lo ri-cordiamo particolarmente vi-cino e presente nel 2013 inoccasione delle varie inizia-tive che l’Ucsi ha sostenuto aCarpi e a Bologna in occasio-ne della beatificazione di

Odoardo Focherini.Antonio Farnè, 50 anni, gior-nalista professionista, è in-viato della redazione Raidell’Emilia-Romagna, e con-sigliere del Gergs (Gruppoemiliano romagnolo giorna-listi sportivi). “Assumo que-sto incarico – ha detto ilneopresidente – per senso diresponsabilità nei confrontidei colleghi, in un momentoparticolarmente delicato checi vede impegnati sul frontedella formazione professio-nale e delle tante sfide relati-ve al futuro del lavoro gior-nalistico. Una responsabilitàche voglio condividere congli altri membri del Consi-glio regionale e con gli orga-

nismi della nostra categoria”.Ad Antonio Farnè le nostrecongratulazioni e l’augurio diefficace attività a sostegno diuna professione che ha unruolo cruciale nel tessuto del-la società. Not

Stefano Bonaccini

Roberto Balzani

921 settembre '14Cronaca

Annalisa Bonaretti

estate caratterizzata dal-l’acqua e non solo perla tanta pioggia caduta,

ma anche per quell’Ice BucketChallenge, il secchio d’acquaghiacciata diffuso grazie allarete. Un’iniziativa benefica conl’obiettivo di raccogliere fon-di per la ricerca su una gravemalattia, la Sla, sclerosi latera-le amiotrofica, conosciuta an-che come morbo di Lou Gehrig,dal nome del giocatore dibaseball che per primo ne fucolpito. Un’unica, temibilemalattia con tanti nomi, quasiche uno solo non bastasse adefinirla, infatti la Sla è cono-sciuta anche come malattia diCharcot o malattia deimotoneuroni.La Sla è una malattianeurodegenerativa progressivache colpisce i motoneuroni, cioèle cellule nervose cerebrali edel midollo spinale che per-mettono i movimenti dellamuscolatura volontaria. I pri-mi segni della malattia compa-iono quando la perdita progres-siva dei motoneuroni supera lacapacità di compenso deimotoneuroni superstiti fino adarrivare ad una progressivaparalisiNegli Stati Uniti sono statimoltissimi i personaggi chehanno aderito all’Ice BucketChallenge coinvolgendo anchegente comune e il ricavato èstato importante. Non è andataesattamente così in Italia, maun dato positivo lo registriamoanche qui: si è parlato di Sla elo si è fatto in un modo allegro.Il che non guasta visto che lamalattia è “una bestia”, così ladefinisce Mario Santangelo,il neurologo del Ramazzinireferente per l’Area Nord del-la provincia, ovvero Carpi eMirandola, del Percorso Slaorganizzato da JessicaMandrioli, neurologa aBaggiovara e coordinatriceprovinciale del progetto.“Siamo un team multi-disci-plinare – spiega Santangelo –,ci troviamo tutti insieme unavolta al mese, ma lavoriamo astretto contatto. La Sla è unamalattia rara: in Italia i tassid’incidenza, ovvero i casi ognianno, variano da 1.5 a 2.9 casiper 100.000 persone per anno.La prevalenza, ovvero i casi

globali ogni anno, è di 6 -8ogni 100.000 abitanti. E’ dun-que principalmente sporadica.Le forme familiari sono circail 5% del totale. Attualmente imalati sono circa cinquemila;io, per l’Area Nord, ne ho incura sei. Questo non significache ci siano solo sei personemalate nel nostro territorio, al-cuni casi hanno optato per ri-volgersi direttamente a Mode-na o, forse, altrove. Le causedella malattia – precisa MarioSantangelo – sono ancora sco-nosciute, ma è accertato che lasclerosi laterale amiotrofica èuna malattia neurodegenerativamultifattoriale, ovvero le cau-se sono più di una. Le ricerchesono tante ed evidenzianol’interazione tra predisposizionegenetica e fattori ambientali.Qualche esempio: il ruolo delglutammato che, se troppo ele-vato, può risultare nocivo.Anche la carenza di fattori dicrescita ha un peso come i fat-tori tossici-ambientali: pensoad alluminio, mercurio, piom-bo, ma anche a certi pesticidiagricoli che possono danneg-giare le cellule nervose e imotoneuroni. La predisposizio-ne genetica ha un ruolo, diffi-cile ancora dire quanto impor-tante”.Santangelo conferma che la Slaè una malattia non facile dadiagnosticare, lo può fare un

neurologo esperto dopo attentiesami clinici ed esamidiagnostici che escludano al-tre patologie e mediante unpreciso e attento follw-up cli-nico-strumentale.“Generalmente la sclerosi la-terale amiotrofica progrediscelentamente – osserva MarioSantangelo – e l’andamentodipende molto da paziente apaziente, altro fattore che larende particolarmente comples-sa. Purtroppo non c’è ancoraun farmaco in grado di guarireil malato, ma ce n’è uno la cuiassunzione può rallentare l’evo-luzione della malattia. Ci sonoanche medicine che riducono isintomi e ci sono ausili peraiutare il paziente, ma la Slaresta una malattia molto pe-sante da affrontare che com-porta cambiamenti di stile divita per la persona che ne èaffetta e per i famigliari. Nonultimo, pone anche tanti inter-rogativi etici al paziente e aifamigliari su fine vita e accani-

mento terapeutico.“I malati, qui nella nostra pro-vincia, sono assistiti bene epossono contare su un teammultidisciplinare composto daneurologo, pneumologo,fisiatra, palliativista, psicolo-ga, logopedista, nutrizionista,ecc. C’è pure l’associazione,l’Aisla, con sede anche a Mo-dena, che collabora fattivamentenell’assistenza di pazienti efamigliari e può risultare utile.Insomma – conclude MarioSantangelo – la malattia è pe-sante, ma ce la mettiamo tuttaper renderla il più sopportabilepossibile. E anche quelle sec-chiate d’acqua gelida di perso-naggi più o meno famosi visti erivisti in televisione o sulla retehanno avuto un ruolo, infattiregalando un sorriso hanno rag-giunto due obiettivi: si è parla-to della malattia e si sono rac-colti fondi. A onor del vero, inItalia, non troppi, ma va benecomunque. Rompere il silen-zio è già un passo importante.Perché, va detto, tutte le malat-tie sono brutte ma questa lo èin maniera particolare: il cor-po cede ma la mente resta at-tenta, vigile, vitale anche seuna piccola percentuale di pa-zienti va incontro allo svilup-po di demenza frontotemporale.E’ prigioniera di un corpo chenon risponde più, ed è questo ilvero dramma della Sla. Forse èanche per questo che se ne par-la poco. Fa molta paura e da-vanti alla paura la gente prefe-risce volgere lo sguardo altro-ve”. Forse non è un caso cheabbiano deciso per una secchiatad’acqua ghiacciata: quandoarriva la diagnosi dev’essereuna doccia fredda, e quel gestofatto da persone solidali, in aiutoa chi soffre, forse ha anchequesto aspetto. E in un modobuffo vuole semplicemente con-dividere quel terribile brivido.Non sarà una medicina capacedi guarire e nemmeno una cura,ma qualcosa lo è.

Sla: anche una doccia fredda può essere utile perparlare della malattia. Mario Santangelo spiegacome viene affrontata sul nostro territorio

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Annalisa Bonaretti

Con che coraggio l’Azienda Usl continuerà a dire che al-l’ospedale di Carpi va tutto bene proprio non lo so, di certo soche fare strutture nuove legate a muri vecchi è un errore. Lodimostrano i problemi alle sale operatorie e quelli, più recen-ti, alla radioterapia.Il bunker è ancora chiuso per infiltrazioni d’acqua e anche sele terapie radioterapiche – ci mancherebbe altro – sonogarantite portando i malati al Policlinico con un servizionavetta, sta di fatto che si sovraccarica Modena e si correseriamente il rischio di aumentare le liste d’attesa.La radioterapia una manciata d’anni fa era costata 5 milionie mezzo di euro spesi, tra gli altri, da Fondazione Cassa diRisparmio di Carpi e Amo. La sanità pubblica, a Carpi, deveringraziare i privati, ma va detto che i privati dovrebberoavere lo stesso atteggiamento che aveva Guido Molinari:risoluto e pretendeva, giustamente, che le sue donazionifunzionassero al meglio. E’ vero che erano altri anni e lecomplessità erano inferiori a oggi, ma non bisogna smetteredi vigilare. E di pretendere quello che ci perviene.Ad esempio, adesso che Gabriele Greco andrà in pensionenel giro di qualche mese, che ne sarà di Neurologia? Non sonoaccettabili scelte attendistiche e se è comprensibile che ci siauna certa riluttanza da parte dei dirigenti Ausl nel mantenereun primariato, è però vero che occorre mantenere il reparto ele sue funzioni organizzative. E il facente funzione dovràessere la persona più idonea, dovrà garantire capacità maanche avere davanti a sé un lasso di tempo adeguato per fareprogetti e programmi. Insomma, se si vuole credere nellaNeurologia e nel Ramazzini occorre qualcuno in grado diprogrammare il futuro del reparto da qui ai prossimi diecianni. Altre scelte sarebbero miopi e, per questo, non garanti-rebbero il futuro. Quindi, i cittadini.Per quanto riguarda la sanità, in mezzo a tanti problemi edifficoltà, c’è però una buona notizia: Alberto Bellelli, cheprima di essere stato eletto sindaco di Carpi ha ricopertopiuttosto bene il ruolo di assessore alle Politiche socio-sanitarie, dovrebbe essere nominato presidente della Ctss, laConferenza territoriale socio-sanitaria. Se ne è parlato neigiorni scorsi a Modena alla direzione del Pd e l’accordo parecosa fatta. Le mediazioni del caso sono state portate avantibene dal vicesindaco Simone Morelli.L’ospedale è un punto di forza e debolezza insieme di Carpi,Bellelli lo sa e, in quel ruolo, avrà la possibilità di far sentirela voce della città e dell’Area Nord della provincia, la piùsacrificata. Tra l’altro, con le primarie Pd alle porte e conl’elezione del governatore della Regione, Carpi deve – esottolineo deve – farsi sentire. Siamo sempre stati una cittàricca che però non contava niente – e la viabilità lo conferma-, adesso che siamo meno benestanti, vuoi vedere che comin-ciamo a contare?Alberto Bellelli gode della stima di tante persone, anche di chinon l’ha votato: ha dalla sua questa forza, è arrivato ilmomento di usarla.

La malattia colpisce gli uo-mini e le donne in manieraquasi uguale, con una lievepreponderanza nei maschi. Cisono casi in cui la malattia simanifesta in età giovanile (17/20 anni) o in età avanzata (70/80), ma prevalentemente col-pisce in età adulta (40/70).

Calcio: troppi casi

Il mondo del calcio ha pagato un grosso tributo per questamalattia: il caso più noto riguarda Stefano Borgonovo, matanti altri calciatori ne sono stati colpiti. All’inizio degli anniSessanta, fu colpito anche un nostro giocatore che, allora,aveva dato lustro a Carpi avendo giocato in squadre come ilTreviso e il Bologna; un talento puro, secondo quanto avevadetto di lui el Paròn, il grandissimo Nereo Rocco: Quelgiocatore, che ho conosciuto bene perché era mio zio, sichiamava Alberto (Tino) Bonaretti e morì di Sla ad appena 40anni. A nulla valsero le cure, anche quelle di un prestigiosospecialista di Parigi. Eppure già allora qualcuno aveva asso-ciato la sua malattia al calcio, ma era troppo presto peraffermarlo.Poi è arrivato il pm torinese Raffaele Guariniello, che in unainchiesta ha dimostrato come dal 1960 al 2007 sono stati 51i casi accertati di sclerosi laterale amiotrofica tra i calciatoriprofessionisti di A, B e C, con molti nomi illustri: da FulvioBernardini a Gianluca Signorini, ma la lista sarebbe moltolunga (solo per citarne qualcuno riportiamo i nomi di Segato,Rognoni, Vincenzi, Soldan, Gritti, Lombardi, Canazza,Minghelli, l’arbitro Giovanni Nuvoli…). “Tanti, troppi –osserva Mario Santangelo - se si considera che l’incidenza dicontrarre la malattia tra i calciatori è sei volte più alta rispettoa quella della popolazione generale”.

Ospedale: tra chiusurepensionamenti e opportunitàGiochiamoci le nostre carteMario Sant’Angelo

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1121 settembre '14

Annalisa Bonaretti

omenica mattina, lapiazza gremita perGalimberti, il cielo fi-nalmente azzurro e il

sole caldo, uno scampolod’estate quando non te l’aspet-tavi più. Tutto sembra final-mente girare: il tempo è bello,Carpi ha un aspetto vivace, iltepore del clima scalda le ossae l’umore. Poi arriva una tele-fonata inattesa, una voce ma-schile che ti dice “la Cantinadi Santa Croce non c’è più”.Un attimo di smarrimento,pensi immediatamente ‘l’han-no venduta’, invece qualcheattimo dopo arriva la notizianella sua completezza,“Villiam Friggeri è morto nelsonno”. Fatichi a crederlo, poiconsiderazioni ovvie ‘era gio-vane, è impossibile, stavabene’ si accavallano a pensie-ri tanto assurdi quanto istinti-vi del tipo ‘proprio adesso chec’è la vendemmia…’.Villiam è mancato nella suacasa di Sesso, in provincia diReggio Emilia, domenica mat-tina alle otto. I soccorsi, chia-mati dai famigliari, il massag-gio cardiaco non sono statisufficienti a salvarlo.Friggeri era lo stimatissimoenologo e direttore della Can-tina di Santa Croce; le paroledi uno dei suoi soci anziani,Emilio Cavazzuti, la diconolunga sul peso e sul valore diFriggeri. Dicendo “la Cantinadi Santa Croce non c’è più” haidentificato l’uno nell’altra eviceversa. “Villiam – ricordaCavazzuti – era con noi da 26anni. Quando è arrivato SantaCroce la chiamavano lacantineina dl’asé, la cantinelladell’aceto. Era veramente ar-rivata a un punto così bassoche ci voleva del coraggio avenirci a lavorare, era a unpunto tale che stava per unirsicon la Cantina di Carpi, poi èarrivato lui, ha lavorato sodo,con umiltà, serietà, volontà,mettendo in luce le sue capa-cità permettendo così alla Can-tina di risorgere. Villiam – pro-segue Emilio Cavazzuti – hafatto della Cantina di SantaCroce un gioiellino. Non sivincono tanti premi per caso, eparlo di premi nazionali comequelli del Vinitaly. Friggeri ha

lavorato per la nostra coope-rativa come fosse roba sua. Siimpegnava tanto, era moltopreciso come tecnico ed erauna persona squisita. I rappor-ti con lui erano improntati almassimo rispetto, era davveroun uomo speciale. Proporròagli altri soci di mettere inCantina una targa in suo ono-re. Un piccolo gesto solo perdire che lo ricordiamo con sti-ma e affetto, un piccolo rin-graziamento per tutto quelloche ha fatto per la nostra Can-tina”.Ancora sotto choc ilvicepresidente della Cantinadi Santa Croce, Lauro Coro-nati, che confida: “Cerchia-mo di stare sereni, ma abbia-mo il cuore affranto. Provodolore – dire tanto è poco – per

la perdita di un uomo giovaneche non aveva neppure 56 annie preoccupazione per la nostraCantina. Villiam – ricordaCoronati – è arrivato da noinel 1988: educato, preciso, unpunto di riferimento. Ma ades-so penso soprattutto all’uomo:sembrava una roccia, mai unproblema di salute, una bellis-sima famiglia – la moglie e itre figli, e aveva ancora sia lamamma che il papà -. Unafamiglia molto unita a cui sia-mo vicini con grande affetto.Perdere Villiam significa pertutti noi aver perso una perso-na stimatissima e apprezzata,le sue qualità umane e profes-sionali sono indiscusse eindiscutibili. Lui - continuaLauro Coronati – ha contribu-ito in maniera determinante ai

successi della Cantina, noi sociabbiamo avuto un ruolo di sup-porto, lo abbiamo aiutato afare quello che ci proponeva,ma da un punto di vista tecni-co era lui la Cantina”.Riservato come VilliamFriggeri, Stefano Bertolini,ragioniere della Cantina, af-ferma di essere “senza parole,ci ha preso in contropiede. Lasua mancanza sarà grande sullato umano e su quello opera-tivo. Villiam era bravo, com-petente, capace. Senza di luinon sarà facile, ma noi faremodel nostro meglio per andareavanti. Come avrebbe volutolui”.Affetto e stima, oltre all’in-credulità, si mescolano neipensieri di chi ha lavorato conlui, ma anche in chi, comeErennio Reggiani, enologo edirettore della Cantina di Carpie Sorbara, con lui non ha mailavorato, ma ovviamente siconoscevano essendo i due ri-ferimenti nelle rispettive real-tà. “Io posso solo dire che eraun tecnico impeccabile, lo di-mostra il lavoro che ha fatto.Da un punto di vista personaleera di una correttezza unica, lasua serietà era esemplare. Noneravamo amici, ma buoni col-leghi sì; i nostri rapporti nonerano stretti, ma ci siamo sem-pre stimati, io almeno l’hosempre stimato, ma tutti lostimavano, non poteva esserealtrimenti. Villiam Friggeri eraun esempio che tutti dovrem-mo seguire. Era un uomo e unprofessionista molto corretto,tra i colleghi uno di quelli chestimavo di più. La sua morteha lasciato tutti di stucco. Luiera veramente uomo di riferi-mento, con la sua perdita siapre una voragine”.Dolore e preoccupazione sonocondivisi. La precisione, il ri-gore, la preparazione, l’edu-cazione, il garbo di VilliamFriggeri mancherà a tutti, noicompresi.“Mi raccomando, Villiam conla V, non con la W”, continua-va a ripetermi alla fine di ogniintervista, anche dopo anni eanni. Preciso fino a essere pi-gnolo perché metteva in tutto,anche nella più piccola cosa,quell’anelito alla perfezioneche lo ha contraddistinto. Cimancherà.

D

Cantina di Santa Croce in lutto per la prematura scomparsa di Villiam Friggeri

Uomo rigoroso e gentile, tecnico impeccabile

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Incarico romano per Europrogetti di Concordia

È modenese il progetto del nuovo centro carni di Roma, chepermetterà ai romani di macellare e consumare carni laziali “akm zero”. Le strutture di macellazione, conservazione ecommercializzazione delle carni saranno realizzate all’internodel Car (Centro Agroalimentare Roma) di Guidonia (Roma), unadelle più importanti strutture europee per la valorizzazione ecommercializzazione di prodotti ortofrutticoli e ittici.Europrogetti, aderente a Confcooperative Modena, ha progetta-to le linee di macellazione in conformità delle normative europeesulla lavorazione delle carni, benessere animale e tutela ambien-tale, prevedendo anche la macellazione nel rispetto dei ritiebraico e islamico. Oltre alla macellazione, il progetto prevedecelle per il raffreddamento e la frollatura delle carni (bovinelaziali), spazi climatizzati per la lavorazione ecommercializzazione. La cooperativa ha la sede legale a Mode-na, mentre quella operativa è a Concordia sulla Secchia, dove èrientrata da poche settimane dopo due anni trascorsi nei moduliprefabbricati. A seguito del terremoto del 20 maggio 2012,infatti, gli uffici, situati ni piazza della Repubblica, erano statilesionati e dichiarati inagibili. “Il sisma non ha rallentato ilnostro lavoro – dichiara il presidente di Europrogetti AngeloPongiluppi –. A parte le numerose pratiche aperte da privati eaziende per la messa in sicurezza, riparazione e ricostruzione dicase e stabilimenti, in questi mesi abbiamo continuato a proget-tare edifici”.Costituita nel 1996 da un gruppo di professionisti che hannomaturato la propria esperienza sin dagli anni Sessanta, la coope-rativa svolge la propria attività nella progettazione agro-indu-striale, industriale, commerciale e civile. Negli anni i tecnici diEuroprogetti hanno approfondito tutte le problematiche relativealla progettazione e lay-out degli impianti e attrezzature alservizio dei processi produttivi, le operazioni di finanziamentodi credito agrario e fondiario connesse agli investimenti, larichiesta di contributi regionali, nazionali ed europei. “Graziealle professionalità di cui disponiamo, siamo in grado di garan-tire un approccio interdisciplinare – aggiunge il vicepresidentedi Europrogetti Guido Pongiluppi –. La nostra cooperativafornisce progettazione e direzione lavori civile e industriale,pianificazione territoriale di attuazione, restauro di beni tutelatie recupero del patrimonio edilizio esistente, valutazioni immo-biliari e business plan, progettazione impiantistica, acustica edelle fonti rinnovabili”.

Vendemmia: un primo bilancio

“Quest’anno il tempo è stato bizzarro, fuori da ogni logica ec’era una certa preoccupazione per l’andamento stagionale –ammette Erennio Reggiani -, adesso siamo un po’ più tran-quilli, il tempo si è messo al bello, speriamo che duri almenoper il periodo della vendemmia. Se non piove – precisa ildirettore della Cantina di Carpi e Sorbara, enologo – ce lacaviamo. Finora le nostre uve non sono state compromesse eipotizziamo che la produzione media sia come negli ultimidue anni, non abbondante. La ragione ritengo la si possatrovare nel fatto che i vigneti sono quasi tutti nuovi e quellinuovi tendono a essere stabili nella loro produttività. Il nuovoassetto viticolo incide molto sulla produttività. La gradazionedei Lambruschi è intorno ai 10,5°, leggermente più bassa delloscorso anno. Ieri (domenica 14 settembre, ndr) – prosegue - lavendemmia a Rio e a Carpi ha superato il 50%, a Concordiae Sorbara è al 20%. Una diversità notevole che dipende dalledifferenti tipologie di terreno e di vitigni. Insomma – concludeErennio Reggiani – se il tempo tiene, potremo recuperareun’annata balorda agli ultimi cento metri. Noi, da parte nostra,stiamo lavorando in modo disumano”. Tanta carne al fuocoper la Cantina di Carpi e Sorbara, molti gli obiettivi e i successiraggiunti. Altrettanti arriveranno.

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Cronaca

Maria Silvia Cabri

on sembra esserci paceper l’acqua di Carpi.Dopo la questioneamianto, denunciata nel

luglio 2013, la scorsa setti-mana un altro problema hainteressato gli utenti: per al-cuni giorni dai rubinetti è uscitaacqua di color rosso/arancione,maleodorante e oleosa. Il di-sagio ha interessato una cin-quantina di utenze, nella zonaSud, tra via Monte Cimone,Monte Sempione, Monte Cer-vino, Monte Rosa e Monviso.Aimag, a seguito delle solle-citazioni dei residenti, è in-tervenuta eseguendo i con-trolli necessari e riportando,nella giornata di martedì 9settembre, la rete idrica allenormali condizioni di eserci-zio. Dalle analisi,microbiologiche e chimiche,rese pubbliche sul sitodell’Aimag, è risultata la pre-senza nell’acqua di sedimen-ti di ferro e sabbia, “non dan-nosi per la salute”, come silegge nel comunicato. La causadella presenza anomala dellesostanze è stata rinvenuta inun “malfunzionamento degliimpianti vetusti di collega-mento del pozzo di un’azien-da privata con la rete dell’ac-quedotto pubblico, con con-seguente immissione in que-st’ultimo, e non nel deposito

Dopo il caso amianto, un altro disagio ha interessato una zona della città

Amica o nemica?trasparente, fornendo rispo-ste rapide e chiarificatrici. Sel’acqua contaminata daamianto viene promossa inogni occasione, ci chiediamocosa mai saranno questi sedi-menti per vietare l’utilizzodell’acqua a scopi alimentarianche se solo in via precau-zionale?”. Immediata la re-plica dell’assessore all’am-biente Simone Tosi: “non sonomai rilevati rischi per i citta-dini. Aimag si è resa subitaoperativa, accertando l’enti-tà del problema e attuandouna campagna di informazio-ne adeguata rispetto all’enti-tà dell’evento, che ha interes-sato una zona limitata dellacittà”. L’assessore alla sanitàDaniela Depietri concordasulla posizione espressa daAusl: “la sicurezza della qua-lità dell’acqua - rammental’ente - è garantita da una retedi soggetti che agiscono siaper effettuare monitoraggi econtrolli programmati che pergestire situazioni anomale”.In particolare i controlli sullafiliera delle acque destinateal consumo sono eseguiti dalSian, Servizio igiene deglialimenti e della nutrizione. Ilcontrollo viene effettuato me-diante ispezioni sugli impiantie attraverso prelievi di cam-pioni che vengono poi sotto-posti ad analisi presso i labo-ratori dell’Arpa.

Aimag tra azioni concrete e presenza sul territorio

Sono stati trenta gli imprenditori del settore moda dell’areametropolitana di Porto Alegre (Rio Grande do Sul, Brasile), inItalia per la Settimana della Moda di Milano, che nei giorniscorsi hanno visitato il distretto tessile carpigiano.Le aziende brasiliane sono state accompagnate dalla Fiergs –Federazione delle Industrie dello Stato del Rio Grande do Sul,che rappresenta 115 Associazioni di Categoria e circa 47milaaziende (micro, piccole, medie e grandi) attive nello Stato delRio Grande do Sul, di tutti i settori industriali. La Fiergas hacontattato l’ufficio estero Lapam e ha scelto il nostro territorioe l’associazione per incontrare alcune aziende del distrettocarpigiano, segno che il tessile ‘made in Carpi’ è ancora unavera e propria eccellenza del nostro Paese.Il progetto ha come obiettivo la comprensione delle logiche dicooperazione nei distretti industriali italiani, luoghi in cui èpresente l’intera filiera produttiva (una cosa sconosciuta inBrasile), del modello di sostegno istituzionale e della tipologiadi aziende, da piccole a medio grandi. Le aziende sudamericanehanno apprezzato il valore delle aggregazioni tra imprese,attraverso la presentazione di alcuni progetti di collaborazionecommerciale promossi dall’Ufficio Estero Lapam o nel quadrodel programma di Carpi Fashion System attivo sul territorio daquattro alcuni anniL’alto interesso per il modello italiano deriva dal fatto che inBrasile stanno cominciando a soffrire la concorrenza di paesiasiatici (Cina in testa) e vogliono aumentare il livello di qualità,seguendo il nostro esempio. Per questo, i tecnici brasiliani delCin-Rs hanno realizzato interviste e contatti con istituzioni eaziende della realtà carpigiana (Staff Jersey, Collezioni, Ean 13e Dvl Confezioni di Concordia), che è considerata un punto diriferimento nel panorama italiano e europeo del pronto moda.“Per noi imprenditori del settore tessile carpigiano è stato unmomento importante – ha sottolineato Federico Poletti, presi-dente Lapam Moda – perché vedere il nostro lavoro riconosciu-to come eccellenza a livello internazionale è un risultato che ciriempie di orgoglio e soddisfazione”.

Trenta aziende brasiliane a Carpi perstudiare il modello del distretto tessile

Orgogliosi della nostraimprenditorialità

Bper propone due prestiti personalia tasso zero rivolti agli studenti

Banca popolare dell’Emilia Romagna propone due tipologiedi prestito personale a interessi zero, “Libri Zero” e “Com-puter Zero”, destinati ai giovani iscritti a scuole e universi-tà. I due prodotti consentiranno a tutti gli studenti di poteracquistare testi scolastici e universitari, computer e relativiaccessori usufruendo di un prestito personale a tasso zero,rimborsabile in rate mensili costanti; i finanziamenti po-tranno essere richiesti per un importo minimo di 300 euroe fino a un massimo di 1.500 euro, con durata fissa di 12mesi. “Lo sviluppo di questi nuovi prodotti – afferma ilresponsabile delle Divisione Retail del gruppo Bper Fabri-zio Favali – conferma ancora una volta l’attenzione che labanca riserva ai giovani e alle loro famiglie, aggiungendocosì un ulteriore tassello alla continua attività che ci vedeimpegnati in prima linea nella crescita anche culturale dellearee servite”. Per ulteriori informazioni è possibile consul-tare il sito internet www.bper.it (Privati e Famiglie / Mutuie Prestiti / Prestito Libri e PC Zero).

DavideDe Battisti

N

dell’azienda, dell’acqua delpozzo contenente un po’ disabbia e ossido di ferro”.Un’eventualità rarissima, se-condo Aimag, ma che ha sol-levato molteplici proteste emalcontenti. Immediata in-fatti è stata la reazione deiresidenti che hanno lamenta-to la mancanza di un’infor-mazione tempestiva e preven-tiva. “L’ente ci ha fornitocomunicazioni solo a conclu-sione dei lavori, nonostantele ripetute sollecitazioni. Ab-biamo utilizzato l’acqua percucinare e lavarci: chi garan-tisce che non ci accadrà nul-la?”. A ciò si aggiunge il temaeconomico: “Aimag ci ha in-vitato a lasciare scorrere l’ac-qua per facilitare il lavaggiodegli impianti interni: ma chipaga?”. Se da un lato l’entegarantisce che “l’acqua è sem-pre stata potabile e che l’invi-to a non utilizzarla per usialimentari era solo a scopoprecauzionale”, dall’altro lefamiglie lamentano le speseper l’acquisto di acqua in

bottiglia per l’uso alimentaree personale. Una residente,esasperata dalla situazione,ha dato mandato ad un legaleper ottenere dati precisi, daAimag, ma anche Ausl e Co-mune. Forse, nonostante tut-te le rassicurazioni provenientidalle autorità competenti, laquestione amianto ha abbas-sato la soglia di tolleranza einnalzato il livello di guardia.O forse si tende a confonderel’efficienza con il tempismodell’azione. In ogni caso siregistra una certa dose di scet-ticismo: alcuni residenti han-no già avviato analisi di cam-pioni dell’acqua presso un la-boratorio privato. Un temache ha coinvolto tutti icarpigiani: sul punto è inter-venuto anche il Comitato NoAmianto. “Pur consapevoli dinon poter attribuire la colpadell’avvenimento né ad Aimaga né all’ amministrazione -comunica Sara Rovatti delComitato -, chiediamo chequesti soggetti gestiscano ilproblema nella maniera più

“Siamo stati accusati di scar-sa informazione e di mancatotempismo – afferma DavideDe Battisti, dirigente servi-zio idrico integrato Aimag,interviene sulla questione esulla situazione della rete idricacarpigiana –. Per individuarela causa del problema è statonecessario controllare ognisingola utenza e impianto:grazie alla competenza deinostri tecnici ciò è avvenutogià mercoledì 10, ossia in unlimitato lasso di tempo”.

I residenti hanno lamenta-to anche un aumento dellespese…Da subito abbiamo detto chel’acqua era potabile, e la co-municazione di non utilizzarlaper scopi alimentari era soloprecauzionale, poiché i sedi-menti non erano dannosi perla salute. Quanto poi alla ri-chiesta di far scorrere l’acquaper facilitare i lavaggi inter-ni, calcolando uno o due ru-

binetti per nucleo familiareaperti per qualche decina dimuniti, per un totale di mas-simo 40 litri di acqua erogati,abbiamo stimato che possacomportare un aggravio di 0,50centesimi per famiglia.

Che “età” hanno le nostretubature?Dipende dalla zona. In molteparti di Carpi, come quellainteressata, si tratta di tubirisalenti a 40-50 anni fa. Al-trove invece i tubi hanno solo10 anni. Ci sono tubature inferro, in plastica, in pvc,polietilene o, come ormai noto,in cemento amianto. In que-sto caso i sedimenti rinvenutinell’acqua non dipendono daldistacco di sostanza dalle tu-bazioni, ma da un impropriocollegamento tra un pozzoprivato e l’impianto pubbli-co.

Progetti in cantiere?Ogni anno viene concordato

con Atersir, agenzia territo-riale dell’Emilia Romagna peri servizi idrici e i rifiuti, unpiano di sostituzione e sonodisposte somme per il rifaci-mento delle tubature piùproblematiche. Carpiusufruisce di risorse specifi-che per le tubature in amianto.Ci stiamo muovendo in que-ste direzioni.

Quando partirà lasperimentazione a base difosfati e zinco?Al più presto. In agosto ab-biamo avuto un intenso con-fronto con l’Ausl relativamen-te al prodotto da immetterenell’impianto già predispo-sto presso il pozzo di Fontanadi Rubiera. Nei mesi scorsi ilgruppo di lavoro ha elaboratoun piano di studio,monitoraggio e intervento che,validato dall’Ausl su pareredell’Istituto Superiore di Sa-nità, dovrebbe essere attiva-to, nella sua fase di

sperimentazione, per almenosei mesi. Siamo in attesa delnulla osta da parte dell’Ausl,poi procederemo.

Sono cambiate le abitudinidegli utenti della “Casa del-l’acqua”?No, anzi. Dopo l’esplosionedel caso amianto temevamoun calo significativo degliutenti, invece i dati registra-no un andamento costante ri-spetto al passato. Evidente-mente i cittadini hanno com-preso che l’acqua pubblica èben controllata ed è sicura.

MSC

1321 settembre '14

Inaugurato il Distribution Center di Gambro a Medolla

All’insegna dell’innovazioneQuarantoli

Nove secoliper la pieve

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rande emozione ha tra-smesso ai presenti lacerimonia di inaugu-

razione e taglio del nastro delnuovo Distribution Center diGambro, svoltasi sabato mat-tina 13 settembre nello stabi-limento di via Modenese aMedolla. Molti i dipendenti ele personalità presenti, fra cuiil fondatore del distrettobiomedicale di Mirandola,Mario Veronesi, e le autori-tà intervenute.Come ha spiegato MarcoMazzoni, del DistributionCenter Management, il nuo-

Inaugurato il Distribution Center di Gambro a Medolla

All’insegna dell’innovazione

vo magazzino si presenta contante e tali innovazioni dapermetterne praticamente ilraddoppio della performan-ce: potenziamento e aumentodella qualità nella fase di ri-cevimento della merce; mi-glioramento della sicurezzaper i lavoratori; impiego del-le più nuove tecnologie, comeil sistema voice per guidarel’operatore nelle varie fasi dellavoro; miglioramento dellafase di spedizione dal puntodi vista ergonomico.Nei vari interventi che hannopreceduto il taglio del nastrosi è insistito soprattutto sulfattore umano, che fa la forza

del distretto biomedicale: “conl’orgoglio, la concretezza, lapassione delle persone chelavorano nelle imprese delsettore, uniti all’aiuto dellatecnologia, si può fare dav-vero molto” ha sottolineato ilGeneral Manager di BaxterGambro Renal DanieleMantovani. Il famoso knowhow legato al territorio hapermesso infatti alle impresedi continuare ad investire nellaBassa Modenese, nonostanteil terremoto. L’assessore re-gionale alle Attività produtti-ve Luciano Vecchi ha ricor-dato come all’inizio ci fosseil timore “che quel due percento del Pil migrasse altro-ve. Ma dopo il terremoto tan-te imprese ci hanno messo dipiù, investendo sull’innova-zione. Qui c’è un elemento diqualità: è nelle mani e nelleteste dei nostri lavoratori, quelsaper fare quasi artigiano econtadino”.Il sindaco di Mirandola MainoBenatti ha parlato di“emblematicità della ricostru-

Da venerdì 19 a domenica 21 settembre si celebrano aQuarantoli i novecento anni (1114-2014) della pieve intitola-ta alla Madonna della Neve. Numerose sono le iniziativepromosse dal Comitato per il novecentenario con il contribu-to della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e ilpatrocinio della parrocchia di Quarantoli e del Comune diMirandola. Un’importante occasione per ripercorrere la sto-ria ma anche per guardare al futuro, con l’auspicio che lapieve possa essere presto restituita ai quarantolesi.

Programma

VENERDÌ 19 SETTEMBRE• Ore 20.00: presso la scuola elementare provvisoria, inaugu-

razione della mostra didattica che ricostruisce i nove secolidella pieve e della frazione

• Ore 21.00: presso il centro civico, “Humori di piazza e dicontrade”, concerto spettacolo del Coro Tomas Luis deVictoria di Castelfranco Emilia

SABATO 20 SETTEMBRE• Dalle ore 10.00: presso il nuovo centro parrocchiale, Gior-

nata di studi. Dopo i saluti delle autorità, fra cui il Vescovomonsignor Francesco Cavina, interverranno nella mattinata,presieduta da Pierpaolo Bonacini, Bruno Andreolli, AlbertoCalciolari, Livio Bonfatti, Marcello Pollastri; nel pomerig-gio, presieduto da Euride Fregni, Graziella Martinelli Braglia,Ubaldo Chiarotti, Gianluca Tusini e l’assessore alla CulturaAlessandra Mantovani

• Ore 18.00: Visita guidata alla mostra didattica

DOMENICA 21 SETTEMBREGiornata di rievocazione storica a cura dell’associazione cultu-rale Res Miranda• Ore 9.30: Mercatino medievale con saltimbanchi, armati e

musici• Ore 15.00: Giochi medievali per bambini a cura di Zero in

condotta• Ore 17.00: Rievocazione drammatizzata per ricordare il

restauro della pieve nel 1437• Ore 19.00: Corteo storico. A seguire cena medievale presso

il centro civico (è richiesta la prenotazione entro il 19settembre, tel. 3331229080)

Quarantoli

Nove secoliper la pieve

zione di Gambro: lo stabili-mento infatti non si è maifermato, così come non si èmai fermato niente in questoterritorio, che dalla tragediasta cogliendo l’occasione diricostruire in modo più mo-derno, facendo squadra”.“Quello di oggi è un eventomolto importante, che dà for-za ed energia al distretto edimostra che qui le impresesono ben radicate – ha com-mentato a caldo il neo presi-dente di Confindustria Mo-dena Valter Caiumi -. Solovivendola dall’interno, vedia-mo davvero la grande vitalitàdella ricostruzione, che è datapiù che altro dalle personeche vi partecipano. Il territo-rio della provincia di Mode-na è eccellente, e il distrettodel biomedicale è un’eccel-lenza nell’eccellenza. Il futu-ro è difficile, non possiamonegarlo, ma viviamo in unterritorio che sa affrontare ledifficoltà, passo dopo passo.Non possiamo che migliora-re!”.

Mirandola Concordia

G

Happy Hours Tecniche con il biomedicale

Da giovedì 18 settembre tornano a Mirandola, dopo ilpositivo riscontro dello scorso anno, le Happy Hours Tecni-che. Invariata la formula: ogni giovedì sarà presentato unargomento di interesse per le aziende del distretto biomedicalemirandolese. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno nellasaletta del Caffè “La Fenice” presso la Galleria del Popolo,dalle 18 alle 19.30, con aperitivo finale. Organizzano GruppoRpm Media, Associazione Dbm Distretto BiomedicaleMirandolese e Mobimed. Questi i primi incontri. Si cominciail 18 settembre con “Lean Manufacturing: un’opportunità perridurre gli sprechi e crescere. Cos’è? Quali benefici? Qualitecniche?”, a cura di Bpr. Il 25 settembre si parlerà di “Rischie opportunità nella gestione strategica degli assets immaterialiaziendali”, a cura di System Consulting. La partecipazione ègratuita ma è necessaria la prenotazione. Per informazioni:[email protected]

Mirandolandia, una città per giocareLa festa in piazza domenica 21 settembrePiazza Costituente ospiterà domenica 21 settembre, dalle10 alle 21.30, “Mirandolandia, una città per giocare”. Ilcentro storico si aprirà al gioco con attività per bambini eper adulti. Alle 12.30 apertura del ristorante gestito dal-l’Associazione Genitori; alle 16 spettacolo per bambini ea seguire baby dance. Dalle 18 esibizione delle bandgiovanili locali. Tra le novità della manifestazione il cal-cio balilla umano. Organizza l’Associazione Genitori perla Scuola di Mirandola, con la collaborazione del Comune.In caso di maltempo la manifestazione sarà rimandata adata da destinarsi.

14 21 settembre '14

Il primo trofeoEnrico Bonzanini

Terraquilia HandballCarpi ha compiutoun’impresa meraviglio-

sa conquistando la SupercoppaItaliana 2014 battendo ai ri-gori la Junior Fasano Cam-pione d’Italia in carica. Saba-to 13 settembre la partita delPala Giovanni Paolo II diPescara è stata battaglia vera,con Fasano che ha iniziatomeglio e abile a sfruttare unapproccio titubante deicarpigiani salvati dagli inter-venti del portiere PierluigiDi Marcello che tuttavia nul-la ha potuto sulle conclusioniravvicinate di Maione eBeharevic che hanno portatoFasano sul 4-0. La reazionedei biancorossi è stata guida-ta dal nuovo centrale AlejoCarrara, che ha ereditato ilposto dell’ex capitano PabloMarrochi e Carpi, nonostantele molte sanzioni disciplinaria proprio carico, riesce nel-l’impresa di ridurre il gapchiudendo la prima frazionedi gioco sotto solamente diuna lunghezza, 11 a 12. Nellaripresa, una grande difesa euna prova maiuscola delle aliCarlo Sperti (migliorrealizzatore con sei reti),Gennaro Di Matteo e VitoVaccaro, consente a Carpi disopperire alla scarsa venarealizzativa dei terzini e dipassare per la prima volta in

Pallamano - La Terraquilia Carpi vince la Supercoppa italiana 2014

Sport

Il primo trofeoLa

vantaggio sul 17-16, a treminuti dalla fine i carpigianisono a più due con la pallagestire. Tuttavia proprio nelmomento in cui era possibilechiudere la partita la squadradel Fasano, mai doma, riescea ricucire il divario e a otto

secondi dalla fine a trovarel’insperato pareggio grazie alrigore trasformato dall’ex diturno Bruno Brzic peratterramento in area del capi-tano Messina. Negli spicciolidi secondi rimanenti gliemiliani non sono capaci di

trovare il colpo risolutore equindi diventa necessario pas-sare per la lotteria dei rigoriper poter aggiudicare laSupercoppa Italiana. Nono-stante l’inerzia della gara pen-desse dalla parte fasanese icarpigiani si dimostrano fred-dissimi realizzando tutti e cin-que i rigori mentre la stan-chezza e la tensione tradisco-no l’uomo migliore dei cam-pioni d’Italia, PasqualeMaione, che tira sulla traver-sa. Scoppia la gioia immensadi giocatori, dirigenti e stafftecnico carpigiano, che dopola notevole amarezza patitanella passata stagione conCoppa Italia e Campionatopersi all’ultimo respiro, rie-scono finalmente ad alzare ilprimo trofeo della propria sto-ria.

Dopo il bel pareggio diCrotone, strappatomeritatamente al 91’ con larete di testa del centrale di-fensivo Fabrizio Poli, il Carpiva alla ricerca di un altro ri-sultato positivo in casa ve-nerdì 19 settembre contro ilTrapani per allungare la pro-pria striscia di risultati utiliconsecutivi.Settimana turbolenta tuttaviaa livello di spogliatoio colportiere croato Ivan Kelavaper nulla contento di esserstato relegato in panchina inCalabria in favore del brasi-liano di proprietà del MilanGabriel e tornato ad Udine adallenarsi. Nonostante ciò latruppa di mister Fabrizio Ca-stori ha lavorato con grandeapplicazione ed è ben con-scia della necessità di unabuona prestazione venerdì,nell’anticipo della quarta gior-nata di campionato per nonvanificare a livello di classi-

fica le buone prestazioni of-ferte nelle prime tre uscitestagionali.L’avversario è l’ostico Tra-pani di mister Buscaglia conil quale al “Cabassi” si sonosempre disputate partitespettacolari: in Lega Pro, duestagioni orsono, finì 1-3 per isiciliani ma la stagione poiculminò con la promozionein B di entrambe, mentre nel-la passata stagione furono ibiancorossi ad avere la me-

glio per 3-2. Nel Trapani pareessersi sbloccatodefinitivamente l’attaccanteMatteo Mancosu,capocannoniere nella scorsastagione con ben 26 reti. Alivello di infermeria il Carpiha di che sorridere con tuttigli effettivi a disposizione diCastori ad eccezione di FabioConcas che sconterà il suoultimo turno di squalifica com-minatagli per l’espulsione altermine della gara contro il

Nella serata di martedì 9 settembre, il Vescovo di Carpi, monsignor Francesco Cavina hafatto visita alla squadra di pallamano carpigiana, seguendo parte della sessione seraled’allenamento presso la palestra “Fassi”, per salutare e augurare un in bocca al lupo allasquadra che venerdì sarebbe partita alla volta di Pescara per giocare il giorno dopo la finaledi Supercoppa italiana contro la Junior Fasano. La società Terraquilia Handball Carpi havoluto in una nota ringraziare il Vescovo per la graditissima vicinanza alla squadra e piùin generale per l’attenzione verso le realtà sportive.

In attesa di Carpi-TrapaniCercasi imbattibilità

Lanciano nella passata sta-gione. L’unico ballottaggioin casa Carpi riguarda il ruo-lo di esterno mancino altocon Antonio Di Gaudio favo-rito su Roberto Inglese.

E.B.

Maria Silvia Cabri

“Il tuo spirito è volato verso il cielo… Ma tu continuerai avivere tra queste mura e nei nostri cuori. Per sempre. CiaoDepi”. Le parole di Rossella Benetti, mamma del giovaneAndrea Depietri morto un anno fa a soli quindici anni in unincidente stradale sulla Romana Nord mentre andava a scuolain scooter, sono scritte nella nuova ala della palestra La Patriainaugurata il 13 settembre. Una grande sala di 1200 metriquadrati per le attività agonistiche, ginnastica ritmica, boxe,arti marziali, autodifesa, scherma, cheerleading, acrobatica,e dedicata alla memoria di Andrea, giovane promessa dellaginnastica artistica. “E’ per noi un sogno che si realizza”, hacommentato la presidente Cristina Luppi. “Si tratta di untraguardo importante per tutti - ha proseguito il sindacoAlberto Bellelli -, segno di una comunità che vuole garantireun’opportunità a tanti giovani”. Ospite d’eccezione dellagiornata l’ex ginnasta Igor Cassina, campione olimpiconella specialità della sbarra, la stessa di Andrea, per il qualeCassina era un idolo. “Ho conosciuto i genitori di Andrea unanno fa - ha spiegato lo sportivo -, poco dopo la sua morte. Neè nata una sincera amicizia, basata sulla voglia di realizzarequalcosa di bello. Andrea sarà felice di vedere da lassù tantigiovani che si avvicinano alla ginnastica artistica nella suapalestra”. Rossella e Massimo Depietri hanno ringraziatocommossi tutti quelli che hanno reso possibile questo proget-to. “Andrea amava la vita, l’alpinismo e la ginnastica - haconcluso la mamma -. Purtroppo non può vedere quello cheabbiamo realizzato ma questa nuova struttura sarà frequenta-ta da ragazzi che amano la ginnastica come lui, e sono certache da sopra le nuvole ci guarderà orgoglioso, perché tutto ciòporta il suo nome”.

La nuova ala de La Patria in memoriadel ginnasta scomparso un anno fa

Il sogno di Andrea

Per ricordare Bartolomeo MontanariA lui sarà intitolata la scuola di tennis

Giovedì 18 settembre, dalle 16.30,Sport per Tutti e Circolo Uisp Ten-nis Carpi organizzano presso la sededel Circolo (via Marx 36) una gior-nata sportiva di solidarietà in me-moria di Bartolomeo Montanari, ildodicenne carpigiano scomparso nelmarzo scorso. Questo il program-ma. Alle 17, “Tennis senza frontie-re”, giochi tennistici aperti a tutti,in particolare ai gruppi giovanilidelle parrocchie di Carpi e alle 18.30le premiazioni. Alle 19 sarà inau-gurata la Scuola di tennis intitolata a Bartolomeo Montanaricon gli interventi delle autorità cittadine.

Claudio Caliumi

Rugby Carpi al viaE’ cominciata la nuova stagione del Rugby Carpi. A SanMarino domenica 15 settembre si è svolto l’Open day. Nume-rose famiglie hanno accompagnato i loro figli alle provegratuite organizzate dallo staff degli allenatori.E’ arrivata l’iscrizione alla C2, il nuovo logo, le nuove diviseper la prima squadra ed è arrivata una nuova ondata, semprepronta ad allargarsi, di nuovi piccoli ruggers al campo di SanMarino. In questi giorni i ragazzi di coach Bolognesi sonoagli sgoccioli della preparazione (sabato 20 ultima amichevo-le a Guastalla) e il weekend del 4-5 ottobre tutti in campo.

1521 settembre '14

Maria Silvia Cabri

na domenica dedicataai più giovani, all’in-segna dello sport e del-la cultura. Il 21 settem-

bre il centro storico di Carpiaccoglierà una serie di eventiper coinvolgere bambini e fa-miglie: per il terzo anno tornail “Villaggio dello sport”, or-ganizzato dal comitato Csi diCarpi con il patrocinio del Co-mune. Dalle 10 alle 12.30 edalle 15 alle 19 si alterneran-no diverse attività sportive,laboratori manuali animazio-ne e truccabimbi, con l’ani-mazione musicale di RadioBruno. In particolare in piaz-za Martiri le varie associazio-ni affiliate Csi consentirannoai piccoli di scoprire discipli-ne come l’arrampicata,badminton, basket, calcio, ci-clismo, ginnastica ritmica,nuoto, pallavolo, tennis tavo-lo e tennis. Il Cortile d’onoredi Palazzo Pio sarà invece perla prima volta dedicato alladanza del Surya, nelle suevarianti moderna, hip hop eclassica e ad attività di wellness,tai chi, arti marziali, yoga.La manifestazione sarà inau-gurata alle 10 davanti al Tea-tro con un flash mob e la par-tenza della biciclettata del grup-po assistenza familiariAlzheimer. “Si tratta di unappuntamento sempre atteso -spiega Guido Leporati, pre-sidente Csi Carpi -. Testimo-nia la presenza del Csi a Carpi,regalando alla città un’ulte-riore occasione per avvicinar-si allo sport, inteso a 360 gra-di”. Obiettivo della giornata èinfatti la promozione delle varieattività sportive, per i giovanidai 6 ai 12 anni, “in un’otticadi incontro e socializzazione,

e con un’impronta giocosa,grazie alla presenza deigonfiabili, fruibili anche daipiù piccoli”, prosegueSamantha Loschi, responsa-bile Vispo.A completamento della gior-nata, in piazza Garibaldi sisvolgerà il IV festival dellaLetteratura per ragazzi, in col-laborazione con FondazioneCassa di Risparmio di Carpi eFondazione Casa delVolontariato. Eventi, incon-tri, mostre letture, tutti gratui-ti e rivolti a neonati, bambini,ragazzi, genitori, insegnanti eappassionati di letteratura perl’infanzia. “Passa la parola” èun progetto di promozione dellalettura ideato da MilenaMinelli e Sara Taburasi del-la libreria per ragazzi Castellodi Carta di Vignola, in colla-borazione con i comitati Csidi Modena e Carpi e con la

U

Domenica 21 settembre il centro storico si animeràcon Vispo e Passa la parola. Protagonisti i giovani

Crescere tra sport e libri

Sport

biblioteca per ragazzi Il falcomagico.“La letteratura per ragazzi nonè mai stata così viva e specia-lizzata – spiega Sara Taburasi–; attualmente è molto piùampia e ricca di contenuti ri-spetto a quella per adulti. Vo-gliamo sfidare il pubblico, inuna contaminazione del mon-do dei piccoli e dei grandi”.Quest’anno per la prima voltail festival diventa internazio-nale, aprendo le porte alla co-noscenza di autori stranieri.Tre gli incontri previsti per ilpomeriggio, a partire dalle 17.Altro tassello importante è lacollaborazione con il mondodella scuola: il 25 e 26 settem-bre gli alunni delle primarie edelle secondarie di primo gra-do incontreranno gli autoriall’auditorium Loria.“Vispo e Passa la parola rap-presentano una grande oppor-

tunità per avvicinare i giovania due pratiche fondamentaliper la loro formazione: lo sporte la lettura - concludeLamberto Menozzi, presiden-te della Fcv e presidente re-gionale Csi -. La Fondazionenon può che sostenere questeiniziative che anzi si auspicasiano sempre più numerose epartecipate”.

Ushac28° Meeting di Atletica Leggera

L’Ushac organizza il 28° Meeting di Atletica Leggera -Trofeo Città di Carpi per disabili H.M., ossia disabili intellet-tivi e relazionali domenica 21 settembre presso la Pista diAtletica di Carpi. La manifestazione è patrocinata dal Comu-ne ed è organizzata con la collaborazione del Csi. Un appun-tamento sempre molto atteso da parte degli “atleti disabili”,perché in queste occasioni percepiscono e apprezzano tuttal’attenzione e l’affetto che gli si rivolge. Saranno presentiatleti provenienti da Mira di Venezia, Faenza, Prato, Verona,Rosignano di Livorno, Modena e Reggio Emilia. A partiredalle 9 si svolgeranno le gare di salto in lungo, vortex, 60 e100 metri, staffetta 4x50; alle 12 verranno effettuate lepremiazioni alla presenza delle autorità cittadine. La città èinvitata ad incoraggiare, applaudire e sostenere gli atleti.

Lions e Carpi CalcioSerata di solidarietà e sport

Il 9 settembre, il Lions club CarpiHost, presieduto da Maria ClaudiaFerrari, e la società sportiva CarpiFC, grazie alla collaborazione e ospi-talità del Club Giardino di Carpi,hanno organizzato un evento all’in-segna della solidarietà e dello sport.L’occasione è stata offerta dal tradi-zionale incontro di mezza estate delsodalizio carpigiano, ideato neglianni Ottanta dal socio Azio Sac-chetti. Ospiti i giocatori del CarpiCalcio, i dirigenti, l’intero staff tec-nico, il sindaco Alberto Bellelli conconsorte, il vice questore Emanue-

la Ori ed il direttore sportivo Cristiano Giuntoli.Durante la serata, grazie ai gadget messi a disposizione dalCarpi Calcio, si è svolta un’asta benefica accompagnata dauna sottoscrizione a premi, con il sostegno di numerosisponsor. Le due iniziative hanno consentito di raccoglierefondi da destinare alle strutture scolastiche dei comuni colpitidall’alluvione del Secchia del 2014.

16 21 settembre '14

iù ci penso e più mi èsembrato di vivere unsogno”, questo il com-mento di uno stanco

viaggiatore al ritorno dal viag-

gio in Russia organizzato dal-l’Ufficio diocesano pellegri-naggi e dalla parrocchia diSan Francesco.Partiti di notte, il 25 agosto, ediretti a San Pietroburgo,soprannominata la Venezia delNord per i suoi canali costeg-giati di sontuosi palazzi edattraversata dal corso sinuo-so della Neva, la visita dellacittà è un viaggio tra esotismo,modernità, misticismo asia-tico, ma ricco di arte e fastidel passato grazieall’Ermitage, il più grandemuseo del mondo. Con la suaimponente estetica, la faccia-ta di un forte contrasto di bian-co e verde, l’Ermitage è statoil palazzo d’inverno di zar ezarine, fortemente voluto daCaterina la Grande per ospi-tare le sue numerose colle-zioni: salone dell’arte italia-na con capolavori di Leonardo,Raffaello, Michelangelo,Caravaggio; sale della pittu-ra fiamminga; notevole rac-colta di impressionisti, qualiRenoir, Cezanne, Gaugin; saledella pittura spagnola; l’artefrancese con smalti di Limogese, tra le altre, la grande SalaMalachite decorata con la pie-tra omonima.

Nei dintorni di San Pietroburgo,Caterina la Grande fece co-struire il Palazzo Puskin conopere di grande valore comela Camera di Ambra, mentrePietro il Grande volle a nord,sul Golfo di Finlandia, la suaresidenza estiva alla francesecon 140 fontane, cascate e sta-tue dorate.Nel pomeriggio un treno adalta velocità ci ha portati asud verso Mosca e l’Anellod’Oro. Con questo nome vie-ne indicata la zona tra Moscae il Volga, è la Russia del“Dottor Zivago” con le daciecolorate, le foreste di betulle,le tante piccole città dal pas-sato glorioso, le numerosecupole dorate dei monasteri,culla della civiltà russa. Traessi il più famoso è il Mona-stero di San Sergio, cono-sciuto come il Vaticano orto-dosso.Siamo arrivati a Mosca la serae subito abbiamo goduto diun bel tour della città di nottetutta luci. Particolarmentetoccante l’effetto ottico dimigliaia di fontane color ros-so sangue del Parco delleVittorie, in memoria di tutti icaduti della seconda guerramondiale, suggestiva la Piaz-za Rossa e San Basilio, tutteilluminate.Mosca, da sempre vero cuoredella Russia, simbolo del po-tere politico e religioso, oggi

si presenta come una metro-poli sfavillante, attraversatada viali grandiosi, ricca dichiese e splendidi palazzi,negozi di grandi griffes. IlCremlino, grande fortezza enucleo originario della città,ospita preziose opere d’arte,tre basiliche con cupole abulbo, il Museo dell’Armeria,collezione di gioielli, corone,abiti tempestati di gemme, checostituivano il Tesoro degliZar. Particolare attenzionehanno suscitato le famose uovadi Fabergè ormai rimaste inminima parte ma veri mitidell’alta gioielleria, realizza-ti nello stile delle uova di

Pasqua, con l’uso di metalli epietre preziose, compresa lasorpresa.Da non dimenticare la Me-tropolitana di Mosca consi-derata la più bella del mondo.Le sue stazioni sembrano gliinterni di meravigliosi palaz-zi, ogni stazione ha una suauniformità e unicità di stile,dal marmo alle sculture, daimosaici ai dipinti, sembra diessere in un vero e propriocastello sotterraneo.Tutto il gruppo stanco mafelice è rientrato nella nottecon tante emozioni da condi-videre.

Maria Assunta Balluga

PellegrinaggioSantuario di Montestella (Brescia),

Abbazia di Saiano, Santuario della Basella,Abbazia di Pontida, Convento di Santa Maria

Assunta di Baccanello

Sabato 18 ottobreQuota: 25 euro Info: tel. 059 685310

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– fax 059.621.643

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BOLOGNAVenerdì 17 OTTOBRE 2014

PROGRAMMA

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Ore 16,00 Ritrovo presso la Parrocchia di Quartirolo: partenza inpullman per Bologna.Ore 17,15 Arrivo previsto a Bologna al Meloncello: salita a piedial Santuario recitando il S. Rosario (chi non se la sente puòcontinuare in pullman fino al Santuario).Ore 18,30 S. Messa al Santuario presieduta dal Vescovo Emeritodi Carpi Mons. Elio Tinti.Ore 22,00 Cena comunitaria presso il Ristorante “Vito”.Ore 23,30 Rientro previsto alla Parrocchia di Quartirolo.Quota di partecipazione (viaggio + cena completa): 35,00 euroE’ necessario prenotarsi, entro il 10 Ottobre, telefonando allaParrocchia di Quartirolo – tel. 059.694.231 – il pagamentoverrà invece effettuato in pullman.

TUTTA LA DIOCESI E’ INVITATA(in modo particolare i sacerdoti ed i seminaristi)

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1721 settembre '14

Alla Festa regionale dell’Unitalsi due giornate nello spirito di Lourdes

Ministri della consolazioneon due giornate di beltempo e un’ampia par-tecipazione di volon-

tari e amici, la Festa regio-nale dell’Unitalsi si è tenutaa Santa Croce in un clima dientusiasmo, di raccoglimentoe di condivisione. A dare ilvia alla due giorni, l’arrivoil 13 settembre della statuadella Madonna Pellegrina diLoreto, seguito dalla SantaMessa presieduta dal Vesco-vo monsignor FrancescoCavina e concelebrata da donVianney Munyaruyenzi eda don Nino Levratti. Aquest’ultimo nel giorno delsuo 93esimo compleannosono andati gli auguri e ilringraziamento del Vesco-vo per i trent’anni di servi-zio come assistenteunitalsiano. Tra le iniziativepiù partecipate, nel pome-riggio e nella serata di saba-to 13, oltre alla tavola roton-da, gli spettacoli musicalicon l’esibizione, fra gli al-tri, della Band Scià Scià del-la Cooperativa Nazareno, deltenore Matteo Tiraboschie dei giovani del gruppo Nuo-va Civiltà. Dopo la SantaMessa nella mattinata di do-menica 14, presieduta damonsignor Guiscardo Mer-cati, assistente regionaledell’Unitalsi, particolarmen-te toccante è stata la parteci-

Alla Festa regionale dell’Unitalsi due giornate nello spirito di Lourdes

Ministri della consolazione

“La sfida della carità”: que-sto il tema della tavola roton-da che ha visto la partecipa-zione alla Festa Unitalsi diesponenti nazionalidell’associazionismo e delVescovo di Carpi, monsignorFrancesco Cavina, che haaperto la serie dei contributi.A fare gli onori di casa ilpresidente Paolo Carnevali ea rappresentare l’amministra-zione comunale l’assessoreMilena Saina. Nelle paroledel Vescovo una sottolineaturaimportante poi richiamataanche nei successivi interventi:l’esercizio di un’autenticacarità non si limita a soddi-sfare dei bisogni, deve anda-re oltre il “bicchiere d’acqua”e soffermarsi sui particolari,nella cura delle relazioniinterpersonali. La carità, haricordato monsignor Cavinanon è mai semplice, è delica-ta e complessa. Una caritàche non persegue anchel’obiettivo di una giustiziasociale è parziale, specialmen-te quando si incontra la realtàdella disabilità nelle sue mol-teplici forme. Di questo haparlato Vincenzo Falabella,presidente della Fish, una fe-derazione che unisce variesigle di organismi che si pon-gono come mission la tutela ela promozione dei diritti dei

disabili in campo assistenziale,sanitario, scolastico,pensionistico. Falabella si èsoffermato su alcune questionicruciali oggetto di un conti-nuo confronto con il Gover-no specialmente in questocontesto di crisi economica edi tagli alla spesa sociale, ri-vendicando la necessità di unacontinua attenzione e mobili-tazione, ad esempio nel pre-servare i fondi per la non-autosufficienza e cominciarea dare una struttura al “dopodi noi”. Il presidente nazio-nale dell’Unitalsi SalvatorePagliuca preferirebbe far par-lare le opere della carità, quelleche si esprimono nellaquotidianità, fatte di tantovolontariato e capaci di at-tenzione per i dettagli. “Il veropellegrinaggio – ha afferma-to Pagliuca – è quello verso lapersona, ovunque essa sia. E’

la persona il vero santuario.Dobbiamo sempre più incar-nare il mandato che ci ha as-segnato Papa Francesco: es-sere un’opera evangelica cheesercita il ministero della con-solazione”. Sono poi inter-venuti gli altri relatori, Fede-rico Lorenzini e AngeloDallara della FondazioneMontecatone, FrancescoMineo dell’Unitalsi regiona-le. Ma il pezzo forte l’hannoregalato alla fine i giovaniche hanno raccontato il loroprimo pellegrinaggio aLourdes, la ricchezza interio-re e la gioia che hanno speri-mentato nella preghiera e nelservizio. In chiusura un gio-vane disabile ha sintetizzatocosì la sua esperienzanell’Unitalsi, non come assi-stito ma come protagonista:“Accoglienza, amicizia, ser-vizio”. L. L.

La tavola rotonda con il Vescovo e l’associazionismo

Oltre il semplice “bicchiere d’acqua”

C

Unitalsi

pazione di due club di moto-ciclisti che hanno coinvoltoalcuni ragazzi disabili in untour sulle due ruote. “Ab-biamo voluto dare a chi nonfa parte dell’associazione -spiega Paolo Carnevali, pre-sidente dell’Unitalsi di Carpi- la possibilità di fare un’espe-rienza simile a quella deipellegrinaggi a Lourdes. LaFesta regionale - aggiunge -è inoltre per noi volontariun’occasione importante perunirci e per riconfermare,soprattutto attraverso la pre-ghiera, le motivazioni delnostro servizio”.

V. P.

Pellegrinaggionazionale a Lourdes29 settembre - 5 ottobre

(in treno)30 settembre - 4 ottobre

(in aereo)

Ultimi posti disponibiliInfo: Segreteria Unitalsi,

corso Fanti 89, Carpi(martedì e giovedì ore

18-19); cell.3398066036

18 21 settembre '14

ltre all’intenso lavoroalla Casa degli Angelia Bangkok, dal 2008suor Angela Bertelli si

reca con cadenzaquadrimestrale anche in Cam-bogia a portare la sua espe-rienza di fisioterapista nelleComunità di riabilitazione dibase (Cbr). Ha iniziato quel-le che definisce “le sue scap-patelle in Cambogia” dietroinvito dei padri del Pime percooperare con la ong NewHumanity da loro gestita, afavore di bambini disabili.Le è stato richiesto il serviziodi fisioterapia e di insegna-mento basilare al personaleoperante nei loro cinque cen-tri, distanti più di cento chi-lometri a nord dalla capitalePhnom Penh, dove vengonoseguiti circa novanta bambi-ni, per metà candidati a rice-vere fisioterapia. Dopo un’in-terruzione di due anni è ri-tornata per la quindicesimavolta e questa è la sua espe-rienza.

M.G.

La mia prima sensazione èstata quella di tornare in Afri-ca, proprio per il tipo di situa-zioni trovate in questi centrirurali (Cbr). Non si può noncercare di aiutare, anche seper poco, gente tanto abban-donata: è per me un onore, unincontro con Dio, un regalodi Dio, potere lavorare perloro e con loro.La Cambogia è ancora larga-mente rurale, risente dei dan-ni del genocidio sotto Pol Pot(1975-79), in cui furono uc-cisi brutalmente 2 milioni su7 milioni di abitanti. Le fossecomuni sono state trovateovunque nelle campagne, fol-lie comuniste di colui cheaveva ricevuto l’educazionealla Sorbona! Scarsa la me-moria storica e i pochi so-pravvissuti, forse perché excooperazionisti con “l’orga-nizzazione”, non ne voglionoparlare. Al governo c’è HunSen, figlio della vecchia guar-dia, il consumismo unito allacorruzione dilagante sta fa-cendo di Phnom Penh unacittà pullulante di costruzionimodernissime e caotica, contutti i problemi sociali bennoti di prostituzione, traffico

umano, sfruttamento di bam-bini mentre, fuori qualchechilometro dalla metropoli, ètutta un’altra realtà. Le fab-briche enormi attorno allacapitale danno lavoro a mi-gliaia di povere persone chepaiono ai lavori forzati, vistigli orari di lavoro e le paghemisere. Hanno protestato ul-timamente per una paga ade-guata: la polizia ha sparatosulla folla per disperdere lagente e ci sono stati diversimorti.Quindi un aiuto come il mio ècome una goccia in un ocea-no di bisogni, collaborandocon gente di buona volontà,buddhisti per lo più, e conCristina, missionaria laica delPime, che mi accompagna etraduce dall’inglese al khmer.La giornata inizia con la pre-ghiera, la colazione e poi allavoro: visite non stop, unbambino dopo l’altro, consi-gli di fisioterapia, nutrizione,aspetti medici, problemi disviluppo, chirurgie necessa-rie preparate per quando ven-gono i team di chirurghi dal-l’estero. “Tirate di orecchie”per chi non ha fatto il propriodovere come prescritto, risa-

te per le scenette che sponta-neamente la vita offre tra bam-bini, operatori e noi, la vitache scoppia in questa popola-zione giovanissima, pacificaper lo più, semplice di cuore,ricettiva, anche se un pocolenta per i nostri ritmi sempretroppo incalzanti, volontero-sa di imparare. Mi viene sem-pre da pensare alle parole diGesù: “la messe è molta mapochi gli operai... pregate ilpadrone della messe perchémandi lavoratori a raccoglie-re...”. Cosa? Ma questi gio-vani donne e uomini, che, seconoscessero il Vangelo e lasperanza che Cristo offre,scoprirebbero la dignità el’onore di essere stati chia-mati a servire Gesù nei piùpoveri! E questo proprio inun contesto buddhista cheprende le distanze dagli ulti-mi segnati dal karma dellavita, ovvero disabilità e sof-ferenza. La Chiesa sta purerinascendo dalle ceneri: gliunici tre sacerdoti cambogiani,tra cui il Vescovo nominatodi fretta al sorgere della ditta-tura, sono stati uccisi ed orasono ancora i sacerdoti mis-sionari la maggioranza del

clero con sparuti ma convintigruppetti di cristiani che sitrovano per la preghiera e laMessa, riscoprendo canti emusiche davvero incantevo-li.Quest’ultima volta, su invitodel Vescovo di Phnom Penh,sono andata anche a visitareil Peace Village Center da luiaperto per ospitare primamalati di Aids e poi casi estremidi povertà e persone disabilicome day-care. Il centro ègestito da una coppia dicambogiani recentementeconvertiti alla fede cristianacattolica e hanno richiestecontinue di aiuto proprio perla estrema povertà e la man-canza di assistenza da partedel governo per i disabili. Hopotuto visitarne ventinove maerano più di cinquanta i can-didati, mentre tutto il centroha centotrenta assistiti: inci-denza altissima consideran-do che siamo in mezzo a cam-pi di riso e colline incolte.Difficile tenere insieme que-ste due realtà: la cittàspendacciona e a pochi chilo-metri i poveri senza assisten-za, le risorse che ci sono mamangiate dalla corruzione, laforesta di ong dall’estero e ilgoverno che non muove unpasso per la gente più biso-gnosa.Davvero non c’è bisogno tantodi denaro, quanto di cambiodi cuore, mentalità, di prassi:di conversione, insomma, dicambio radicale di modo dipensare questa terra comefamiglia e non come massaindistinta di gente più o menofortunata, più o meno toccatadal karma come direbbero qui.La Comunione che Cristo cioffre di sperimentare con Luie il Padre porta in noi unoSpirito nuovo che ci spinge aconsiderarci e vivere da verifratelli. A noi cristiani è datodi essere un seme nuovo divita nuova, quella Vita vera epiena di senso e compassioneper gli altri come Cristo l’haconsegnata a noi passandodalla sofferenza e dalla portastretta e buia della morte.Vi abbraccio con affetto sem-pre grata delle vostre preghieree del sostegno.

Suor Maria Angela

La visita di suor Angela Bertelli in Cambogiaper la cura dei bambini disabili

Un oceano di bisogni

Mjriam Bernadette Apicella è una giovane di diciassette anniche è andata, insieme al suo papà, a vivere un’esperienza divolontariato missionario in Thailandia in due realtà diverse,quella dei bimbi disabili di suor Angela Bertelli e quella delleragazze di suor Annarita. Questi i suoi ricordi.

Un viaggio così lontano da casa mia, in un posto sconosciuto,così diverso dalla mia normalità, dove la lingua, le usanze, lecredenze e la religione sono completamente diverse, non loavevo mai fatto. L’esperienza della Thailandia, prima da suorAngela a Bangkok e poi al Nord da suor Annarita, certamenteè stata toccante, e mi sento come dire “rinata” da quando sonorientrata. Sinceramente non conosco il vero motivo per cui hoaccettato di accompagnare il mio papà nella sua ennesimaesperienza laggiù, forse ho avuto anche io la così detta“chiamata” o forse avevo bisogno di conoscere nuove realtà,trovarmi a contatto con gente nuova e, ripeto, gente cosìdiversa.Inizialmente alla Casa degli Angeli ero spiazzata, non sapevocome comportarmi, come parlare, cosa fare, ma di certo possodire che ho impiegato un secondo ad ambientarmi, forseanche perché le mamme i bimbi, Angela, sono stati moltoaccoglienti, e nonostante la differenza di lingua, ci siamosubito capiti. Penso di non essere stata molto utile alla Casain generale, ma io sono andata lì per donare speranza, perportare un semplice sorriso che, per noi abituati al lusso, èspesso insignificante ma che per loro è davvero molto impor-tante. Con un sorriso si può sprigionare un amore profondo,cosa di cui questi bambini hanno davvero bisogno. In quei“ohohohohahahahah” della nostra Popò, in quel sorrisonedella Muk, in quelle frasi insensate pronunciate da Bhat chespaziano dallo spagnolo all’inglese all’italiano al thailandese,o in quella forza che tiene legato Earth, sono racchiusi sognie desideri. Perciò è bellissimo sapere che ci sono tantepersone che come me vanno lì, a giocare e scherzare e ognitanto anche sgridare, quei meravigliosi bambini.La mia seconda esperienza al Nord da Annarita invece e statamolto diversa. Lassù ho legato con delle ragazze della miaetà, con disagi familiari, affidate alla suora in modo chepossano crescere, facendo ciò che una ragazza normale vor-rebbe fare. Certo, le condizioni non sono migliori rispetto aBangkok, perché la povertà è davvero spaventosa, ma anchelì grazie ai volontari, le ragazze si svegliano con un sorrisostampato sul viso. Insieme abbiamo cucinato i biscotti ed ilragù, e per loro questo piccolo mio gesto è stato una dimostra-zione di affetto e vicinanza, tanto che a tutt’oggi ci scriviamo,ovviamente in lingua inglese, sui social network.Avrei così tante cose da raccontare ma termino ribadendo chela Thailandia mi ha lasciato un qualcosa di inspiegabile, mi hacambiata dentro, nell’anima, mi ha migliorata come persona,sono cambiata anche nel modo di interagire in certe situazio-ni. Non so come dire ma il lavoro che si svolge laggiù èqualcosa di grandioso ed ora spero di tornarci al più presto.

L’esperienza di una giovanevolontaria in Thailandia

Mi sentorinata

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O

1921 settembre '14

Azione Cattolica Italiana della Diocesi di CarpiSettore Adulti - Settore Giovani - ACR

Due giornidi Formazione

“Preferisco una Chiesa accidentata, feritae sporca per essere in uscita...” EG n.49

20-21 settembreIstituto Salesiano Tusini

Bardolino (VR)

Sabato 20 - per Acr e settore Giovani

Domenica 21 - per tutti(è garantito il servizio di babysitting)08:00 lodi - 09:30 “Preferisco una Chiesa accidentata,ferita e sporca per essere in uscita...”. Su EG n. 49interviene Ivo Lizzola, docente di Pedagogia Generale eSociale, Università di Bergamo - 11:00 lavori di gruppoe dibattito - 13:00 pranzo - 15:00 ripresa dei lavori -17:00 Santa Messa - 18:00 partenza

Benedetta Bellocchio

terrà il 20 e 21 settem-bre la due giorni di for-mazione che l’Azione

cattolica propone all’iniziodell’anno pastorale a tutticoloro che in associazionehanno responsabilità educativee di animazione, ai membridelle équipe e ad adulti e gio-vani interessati.“La due giorni – osserva Cri-stina Tosi, vicepresidenteadulti – ha una funzione cen-trale per la vita dell’Ac. Èuno spazio unitario preziosoche precede da sempre il cam-mino annuale, in cui tutta l’as-sociazione si ritrova per con-dividere attese e speranze non-ché gli orientamenti e le at-tenzioni che guideranno la vitaassociativa”. “È il momentodove unitariamente ci dicia-mo: ‘è ora di cominciare unnuovo anno associativo, nonin solitudine, ma accompa-gnati dal Signore e dagli altri,e nello stile di Ac’”, le fa ecoNicola Mistrorigo, anche luivicepresidente adulti. “Parlodi quello stile vocazionale chedà a noi laici il ritmo vitale: sitratta di inspirare la buonanovella del Vangelo ed espi-rare la capacità dievangelizzare. Per questodurante la due giorni si alter-nano preghiera, momenti for-mativi e momenti di program-mazione delle attività dei set-tori”.Il tema scelto è quello dellaChiesa in uscita: “sentiamola necessità di riempire conidee e contenuti una frase cheè sulla bocca di tanti ma cherischia di rimanere vuota, unoslogan”, chiarisce il presidentediocesano Alessandro Pivetti.Così, dopo aver lavorato sul-la fraternità alla festa di fineanno, lo scorso giugno, e sul-la dimensione dell’essere po-polo ai campi estivi, si cer-cherà ora di approfondire ilsignificato di “essere Chiesain uscita”, a partire dalla ri-flessione di EvangeliiGaudium. “Cosa significaquesto per l’Ac di Carpi? –prosegue Pivetti – ‘Prenderel’iniziativa, coinvolgersi, ac-compagnare, fruttificare efesteggiare’ sono le azioni deidiscepoli di Cristo che vo-gliono essere missionari, con-segnate dal Papa all’associa-zione. Ci faremo aiutare dalprofessor Ivo Lizzola percapire più in profondità ladimensione umana e profon-damente missionaria di taliazioni. L’unitarietà della duegiorni, il ritrovarsi assieme,dall’Acr fino agli adultissimi,dona una luce tutta particola-re a queste cinque sfumaturedel nostro ‘agire cattolico’:ogni età ha un accento suoproprio, ogni settore è più

concentrato su qualcuna del-le cinque azioni, e solounitariamente riusciamo a te-nerle tutte intrecciate, comeci chiede Papa Francesco”.La due giorni riunisce perso-ne con responsabilità diver-se: “agli educatori, animatorie responsabili adulti è affida-to il compito di prendersicura della formazione umanae spirituale di bambini e ra-gazzi, giovanissimi e giova-ni, adulti e adultissimi”, os-serva Cristina Tosi. Il ruoloche rivestono queste figure,aggiunge Mistrorigo, “dice lacapacità di mettere al servi-zio dei fratelli la propria vitain un modo più dichiarato. Lascelta della vita cristiana na-sce dall’amore con cui ricam-biamo Dio nostro Padre pren-dendoci cura dei fratelli equesto può portare anche adassumere responsabilità mag-giori all’interno di un’asso-ciazione come l’Ac. La suastruttura, che ti accompagnaper tutta la vita, ti permette diavere fratelli maggiori che tieducano, ti coinvolgono, tichiamano, ti sostengono, masoprattutto che si lasciano essistessi educare, in un dinami-smo che si dipana da una ge-nerazione all’altra”. È questoun servizio che richiede at-tenzione, tempo e una prepa-razione adeguata che la duegiorni desidera offrire e so-stenere per ripartire con slan-cio ed entusiasmo nelle pro-prie realtà parrocchiali.

Azione cattolica verso la due giorni formativa di inizio anno

Una Chiesa in uscita

Rino Fantini

“Le anime dei giusti sononelle mani del Signore”

Libro della Sapienza

La tua famiglia e gli amicirendono grazie al Signore

per la testimonianza di fedee di carità che ci hai donato.

Ti ricordiamo nella S. Messache sarà celebrata nella chiesa

di San Giuseppe Artigianomercoledì 1 ottobre

alle ore 19

2° ANNIVERSARIO

1 ottobre 2012 - 1 ottobre 2014

Lunedì 15 settembre pres-so la chiesa di San Giu-seppe Artigiano si sonocelebrate le esequie diRachele ImperiaAllegretti, straordinariadonna carpigiana che haspeso la sua vita per ilSignore e a servizio deglialtri sia nel suo lavoro diinsegnante elementare, siain molteplici servizi ec-clesiali, dall’Azione cat-tolica ai maestri cattolici,fino al Centro italiano fem-minile che l’ha vista im-pegnata anche come pre-sidente in tempi recentissimi. Attiva nella cura dei piccolie dei fragili, in tanti la ricordano come donna capace eintelligente, equilibrata nel parlare e nelle relazioni. Pre-murosa e attenta alla crescita umana e cristiana di ciascu-no, ha vissuto e testimoniato con amore e fedeltà il Vange-lo nella famiglia, nella Chiesa, nel lavoro, nelle istituzionisociali, nel servizio al povero, spendendosi con passione ecompetenza e rappresentando sempre uno spirito criticocostruttivo e profondamente cristiano, attento alla com-prensione del tempo presente. Vivo e riconoscente ilricordo dei famigliari, delle amiche e compagne di servizioecclesiale che l’hanno ricordata nella liturgia esequiale,presieduta da don Rino Bottecchi e concelebrata da diver-si sacerdoti. “Il vero contrasto non è tra vivere e morire, matra vivere e morire per se stessi o per il Signore – ha dettodon Bottecchi nell’omelia –. Ogni persona è il dono che ilPadre fa a Cristo perché la inserisca nella sua missione e larenda presente in un determinato modo e tempo: questodono è accaduto per Rachele Imperia. Legata a Gesù conuna dedizione piena della sua vita, ha fatto della libertà diCristo il principio ispiratore della sua esistenza”. Ma, hasottolineato il sacerdote, evidenziandone la tenacia, lacapacità di sostenere l’efficacia della proposta cristiana intempi particolarmente difficili, la disponibilità a entrarenel vivo dei problemi ponendo passione e rigore nellaricerca dei valori autentici, “una intensa spiritualità sareb-be poca cosa se non fosse vivificata dalle opere. Imperia hadavvero messo fede, cuore e intelligenza - ha concluso - alservizio della Chiesa e del mondo dell’educazione e dellascuola”.

Benedetta Bellocchio

All’età di 76 anni si è spentaRachele Imperia AllegrettiFede, cuore e intelligenza

Cristina Tosie Nicola Mistrorigo

Una lacrimaper i defunti evapora,un fiore sulla tombaappassisce,una preghiera, invece,arriva fino al cuoredell’Altissimo.

Sant’Agostino

Si

Vita della Chiesa

Il 26 ottobre l’assemblea diocesana“Dopo la due giorni inizierà l’attività pasto-rale delle parrocchie, la catechesi, l’iniziodei cammini formativi per giovani e adulti –spiega Alessandro Pivetti –. È questa la vitaordinaria dell’Ac che speriamo possa dav-vero essere il più possibile aperta all’invitodi nuovi amici, all’intrecciare nuove rela-zioni con chi ancora non è pienamente inse-rito nella vita parrocchiale. Su questo punto,sull’essere aperti, in uscita e missionari,abbiamo già ricevuto, in varie occasioni, ungrande incoraggiamento da parte del nostroVescovo, monsignor Francesco Cavina,che ci ha chiesto di essere capaci di coinvol-gere sempre più, ad esempio, i genitori dei

nostri ragazzi.Il 26 ottobre, poi, si terrà l’assemblea diocesanaannuale, “uno spazio prezioso per vedersinuovamente tutti assieme e insieme rifletteresulla dottrina sociale della Chiesa come fontepreziosa di dialogo con la società civile. Peressere ‘in uscita’, non occorre improvvisare,ma nemmeno inventare tutto da zero: c’è iltesoro di esperienza e di valori che la Chiesaha saputo discernere e conservare nel corsodella storia e che ora chiede di saper investirenella nostra cultura, a favore della nostrasocietà – conclude il presidente diocesano –per avviare processi di inclusione e contra-stare la cultura dello scarto”.

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Alla dimensione della fede che lega i credenti al loro patrono,San Geminiano aggiunge una vicenda biografica e devozionaleprofondamente intrecciata con la storia della città di Modenae della Cattedrale che ne ospita le spoglie.I Musei del Duomo – riallestiti per l’occasione – raccolgonooggi in due grandi sale preziosi oggetti di corredo e di culto,codici miniati, dipinti, statue che ne attestano la vita e ladevozione secolare.Inaugurata il 12 settembre la mostra “La Gloria del Santo.Vita, culto e immagini di San Geminiano”, a cura dei Museidel Duomo e dell’Associazione Amici del Duomo, “prendeispirazione dal tema del Festivalfilosofia - spieganodall’Arcidiocesi - per indagare la relazione tra Modena eGeminiano attraverso gli oggetti prodotti nel tempo per la suacelebrazione”. Si tratta di un’anteprima del nuovo allesti-mento dei Musei del Duomo - nati nel 2000 per custodire evalorizzare il ricco patrimonio della Cattedrale - che ora sipresenta più chiaro, semplice e suggestivo. Le opere d’artestraordinarie prodotte durante la vita millenaria della Catte-drale trovano così puntuale inquadramento nel contesto ori-ginario in cui e per cui sono state ideate e realizzate.Per la prima volta inoltre verrà mostrato il corredo del Santorisalente al XII secolo (costituito da due piccole croci, unanello e un gruppo di monete) rinvenuto nella sua tomba inoccasione della più recente ricognizione (1955). La mostrasarà visitabile fino al 14 giugno 2015.Musei del Duomo, Via Lanfranco, 6 - ModenaTel. 059 4396969 - www.duomodimodena.it/musei/musei.html - [email protected]

Ai Musei del Duomo di Modena in mostrala storia del culto di San Geminiano

La gloria del Santo

L’ANGOLO DI ALBERTO

Inaugurata alla presenzadi amici e famigliari lamostra personale del-l’eclettico artistacarpigiano AlbertoRustichelli, allestita pres-so palazzo Foresti evisitabile fino al 21 set-tembre. Tema portantedell’esposizione, che con-ta una cinquantina di ope-re, è l’arte sacra, in coe-renza con lo stile chec o n t r a d d i s t i n g u eRustichelli. Legno pro-tagonista, ma anche lavarietà delle declinazio-ni artistiche del sacro edel paesaggio, perchéanche quello è portatoredi una sacralità. All’aper-tura della mostra è inter-venuto l’artista RomanoPelloni, legato aRustichelli da un rappor-to di amicizia e stima re-ciproca.

Cultura e Spettacoli

Il Porticocambia sedeA partire dal 25 settembrel’associazione culturale “IlPortico” trasferirà la sede legale e amministrativa in viaPeruzzi, 22 a Carpi presso la Casa del Volontariato. L’uf-ficio è al 1° piano, int.4. Contatti: cell 3482850047 -cod.fisc. e p.iva 02442820367.

2121 settembre '14Cultura e Spettacoli

Presentati in Fondazione gli eventi di un lungo weekend

Straordinaria CarpiAnnalisa Bonaretti

modello è pubblico eprivato; insieme, fan-no sistema”, le parole

del vicesindaco SimoneMorelli alla presentazionedelle varie iniziative che da-ranno uno sprint particolarealla città dal 18 al 21 settem-bre. Parla ovviamente di CarpiC’è, appuntamento che gli staparticolarmente a cuore per-ché l’ha visto nascere e cre-scere, ma anche di La musicadell’anima, esibizioni musi-cale affiancate da una mostradi costumi storici della rac-colta di Mara Bertoli. Even-to, quest’ultimo, che insiemealla relazione di GiovannaLazzi, direttrice della Biblio-teca Riccardiana di Firenze,inaugura il XXXI anno acca-demico dell’Università Ma-rio Gasparini Casari.Parla a nome dell’UniversitàAnna Ganzerli, che spiegacome gli abiti e i costumistorici siano nelle loro corde:“Collaboriamo da tempo convarie realtà tra cui musei dilivello nazionale e con MaraBertoli, modenese di nascita,mantovana d’adozione. Sidedica alla ricerca storica, hamoltissimi pezzi autentici,espone a manifestazioni in-ternazionali. Abbiamo crea-to un rapporto bellissimo an-che con i ragazzi del Vallauri:noi l’esperienza, loro l’entu-siasmo. Purtroppo – precisa

Ganzerli – quest’anno nonsaranno presenti con le lorocreazioni perché l’avvio del-l’anno scolastico è sempre unperiodo particolare, ma lanostra collaborazione conti-nua comunque. Per questainaugurazione abbiamo op-tato per costumi del ‘700 e‘800, il periodo in cui è statoultimato San Rocco, iniziatonel ‘500. Vista la teatralitàdell’insieme, abbiamo sceltocostumi particolarmente adattiall’ambiente”.Giuseppe Ferrario, presiden-te di San Rocco Arte & Cul-tura, sottolinea l’importanzadella collaborazione con i cir-coli avvenuta soprattutto “neldopo terremoto e durata perdue anni. La considero unarisorsa straordinaria che però,purtroppo, si sta perdendo pertanti motivi. Noi – prosegue– diamo molto volentieri lapossibilità a terzi di utilizza-re San Rocco perché è unpatrimonio della città e ancheperché, in questo modo, lo sivalorizza ulteriormente. Ab-biamo investito molto su que-sta struttura e oggi posso fi-nalmente dire che l’impian-tistica è di pregio. Tra gliobiettivi di La musica del-

“Il

INAUGURAZIONE XXXI ANNO ACCADEMICOGiovedì 18 settembre ore 16 Auditorium San Rocco

Saluti

Concerto trio violino e pianoforteGiovanna Lazzi, direttrice della Biblioteca Riccardiana di Firenze presenta la mostra

Costumi Storici tra ‘700 e ‘800della raccolta di Mara Bertoli

Seguirà rinfresco

Info e iscrizioni: Carpi - Corso Fanti 89 - Tel. 059 6550494 - università@terzaetacarpi.it

Anno Accademico 2014 – 2015

Programma delle attività culturaliSuggestioni dantescheAlessandra Burzacchini

Fotografia – Linguaggio della contemporaneitàMariacristina Cremaschi

A scuola dai filosofiPietro Marmiroli

Sinfonia tedescaMaria Cristina Castellazzi

Lezioni di pianoElena Cattini

La memoria creativaVanda Menon

Storia della RussiaFrancesco Maria Feltri

Il ritratto: dalla Gioconda ai selfieMariacristina Cremaschi

La pittura venezianaDaniele Tettamanzi

I cristiani nel mondo, tra presente e futuroBrunetto Salvarani

Cineforum: le geometrie dell’animaPietro Marmiroli

Alla scoperta della Sacra SindoneFederico Lugli

Disegno: il linguaggio delle figurePaolo Covezzi

Musica: grandi voci, grande storiaMario Bizzoccoli

Arte: conosciamo la nostra RegioneAlfonso Garuti

Storia: cento anni della nostra vitaPietro Marmiroli

Ciak: paroliamoDonatella Caliumi

La svolta di Papa FrancescoTommaso Cavazzuti

… e tanto altro

che il centro storico si allargae che tanti soggetti voglionopartecipare. Non è una pro-mozione solo commerciale,ma sportiva e culturale. L’ini-ziativa è forte, ma lo è perchéè partita dal basso, dalle ri-chieste di alcuni commerciantiche noi, come amministra-zione, avviamo saputo ascol-tare. Questa è la quinta edi-zione e posso affermare cheabbiamo fatto passi da gigan-te. Adesso non è più solo ilcuore del centro storico a es-sere enfatizzato, c’è un allar-gamento che coinvolge an-che San Rocco e, con questodato, si accenderà un’altra lucesu Carpi. Città, la nostra, chedeve coniugare cultura e pro-duzione, due cose che devo-no stare insieme. Sappiamoprodurre valore e sono orgo-glioso di questo modello.Pubblico e privato – ripeteMorelli – insieme possonofare e dare tanto. Insieme sia-mo sinergici”. La strada èaperta, adesso occorre conti-nuare. Perché è quella giustasu cui puntare. Lui ci ha cre-duto da subito, gli va resoquesto merito. Ma, è benericordarlo, Carpi non è solocommercio, sport e cultura.Tanto resta ancora da fare,vedremo se Morelli e questanuova giunta sapranno esse-re all’altezza delle aspettati-ve. Diamogli fiducia.

l’anima – sottolinea Ferrario– c’è anche quello di affian-care i giovani talenti locali amusicisti già affermati perpermettere ai primi di esibirsidavanti a un vasto pubblico ericevere contemporaneamentegli stimoli di esecutori di gran-de talento ed esperienza. Peril pubblico, invece, è l’occa-sione di scoprire l’offertamusicale del nostro territorioe insieme godere delle esecu-zioni di grandi maestri”.

Andrea Candeli gestisce ilLaboratorio musicale delFrignano, uno degli organiz-zatori di La musica dell’ani-ma; osserva che, con questoevento, “ricreiamo respiro; èun modo per prenderci unmomento, per toglierci da unaquotidianità spesso opprimen-te. Io posso davvero dire chei giovani, attraverso gli stru-menti, crescono con la musi-ca”.Sarà un long weekend

imperdibile quello che Carpisi appresta a vivere; dopo ilFestival di Filosofia, primadella Festa del Racconto, quel-lo dal 18 al 21 settembre saràdavvero un momento magicoper questa nostra città che statentando di dare segnali –questi lo sono – per uscire daltorpore. “In quest’edizione diCarpi C’è – conclude SimoneMorelli – è coinvolta anchevia Petrarca e ne sono moltocontento, è la dimostrazione

Da sinistra: Simone Morelli, Anna Ganzerli,Giuseppe Ferrario e Andrea Candeli

22 21 settembre '14 2221 settembre ‘14

San Giovanni di ConcordiaSagra parrocchiale

18-22 settembre

Programma religioso

GIOVEDÌ 18 SETTEMBRE• Ore 20.30: Rosario Meditato con immagini

VENERDÌ 19 SETTEMBRE• Ore 20.30: Santa Messa di suffragio per i defunti della

parrocchia

DOMENICA 21 SETTEMBRE• Ore 11.00: Santa Messa• Ore 17.00: Vespro e Processione con l’immagine della

Madonna

Programma ricreativo

SABATO 20 SETTEMBRE• Ore 19,00: Apertura Mostra concorso fotografico “Scorci e

prospettive di San Giovanni”• Ore 19,30: Stand Gastronomico con grigliata di carne

preparata da “I Fiol d’la Schifosa”. Bensone gratis offertoda “Forno Sgarbi”

• Ore 21,00: La Corrida - ricchi premi per dilettanti allosbaraglio, presentano Paolo Borghi e Diego Borali. Iscri-zioni: 3703050890; 34997512207. Lotteria con ricchi pre-mi

DOMENICA 21 SETTEMBRE• Ore 08,30: PedalaSanGiovanni 2ª edizione

Biciclettata nei dintorni di San Giovanni con punto diristoro presso la chiesetta della Madonna dello Spino earrivo entro ore 11 per la Santa Messa

• Ore 11,45: Rinfresco per i ciclisti• Ore 15,00: Lettura animata per i bambini dai 3 ai 10 anni

in collaborazione con Nati per leggere, al termine rinfrescoper i bimbi

• Ore 18,00: Aperitivo con animazione Playa Den FossaBorlenghi dei Volontari di Maranello, costate alla griglia

• Ore 21,00: Spettacolo con Danz’Arte (balli moderni)• Ore 22,00: Stima del prosciutto offerto da “Punto Latte”

LUNEDÌ 22 SETTEMBRE• Ore 20,30: Tigelle offerte dalla pizzeria “Piccolo Borgo”• Ore 21,00: Concerto della Filarmonica G. Diazzi

Premiazione vincitore del concorso fotograficoLe fotografie del concorso saranno esposte tutte le sere

Tutte le sere: stand gastonomico con risotto di Villimpenta,gnocco fritto, piadina, patatine fritte

Rubrica a cura della FederazioneNazionale Pensionati CISL

Carpi - Viale Peruzzi 2 - tel. 059 682322Mirandola - Via Bernardi 19 - tel. 0535 21259

Pievepelago, Fanano e Montefiorino:la salute è di Casa

Considerati l’invecchiamento continuo della popolazione,l’esigenza di limitare la spesa e di mantenere al contempol’offerta assistenziale del nucleo cure primarie, la Casadella Salute rappresenta una soluzione ai problemi sanitari.Con la Casa della Salute si prendono in carico e si assistonoi pazienti, in particolare anziani, affetti da patologie croni-che, quali diabete e scompensi cardiaci.L’incontro tenutosi Mercoledì 10 Settembre tra le organiz-zazioni sindacali e L’Azienda Usl di Modena ha focalizzatol’attenzione sulle strutture dell’area montana già attive edoperanti.Sono state presentate le attività delle Case della Salute diPievepelago e Fanano per il distretto di Pavullo e quella diMontefiorino per il Distretto di Sassuolo.La Casa della Salute di Pievepelago interessa i comuni diPievepelago, Fiumalbo e Riolunato. E’ una struttura dipiccole dimensioni dove, affianco all’area pubblica dedica-ta alle attività a carattere amministrativo, vi è l’area clinicacon i relativi servizi di assistenza primaria che rappresen-tano il cuore operativo della struttura.La Casa di Fanano copre i comuni di Fanano, Sestola eMontecreto è di medie dimensioni ed ha attivo un Ospedale

di Comunità.E’ garantita la presenza di 4 medici di medicina generale perla struttura di Pievepelago e 5 in quella di Fanano. Essi siavvicendano dal lunedì al venerdì per almeno 7 ore giornalie-re, dove ogni medico che opera nella struttura è a conoscenzadella cartella clinica del paziente attraverso un sistemainformatizzato.Ad integrazione di queste fasce orarie è assicurata l’operativitàdi un medico addestrato per le prestazioni da erogare nell’am-bito dell’emergenza-urgenza sia in struttura che a domicilio.Sempre nell’ambito dell’emergenza- urgenza è attivo unprogetto al quale collaborano diverse figure mediche per leesigenze sanitarie e associazioni di volontariato per il tra-

sporto.Qui si possono inoltre trovare l’assistenza pediatrica dibase con la possibilità di consulenze specialistiche, unpediatra di Comunità che garantisce le vaccinazionipediatriche (5h a settimana) ed un servizio infermieristicoambulatoriale e domiciliare.Sono a disposizione ambulatori per le specialistichelegate alle patologie croniche con professionisti conven-zionati e dipendenti della struttura.Il Consultorio familiare svolge attività ambulatoriali oste-trico- ginecologiche e di prevenzione.Il centro di salute mentale svolge attività ambulatorialemedico-infermieristica anche in collaborazione coi servizi-sociali.La struttura operativa a Montefiorino copre i comuni diMontefiorino, Palagano, Prignano e Frassinoro.La Casa di Montefiorino offre in più le attività di prelievo(anche domiciliare), l’area disabili cure primarie e servi-zi sociali comunali, una postazione 118 attiva 24 h costi-tuita da personale volontario e dipendente.Rimangono però da implementare i programmi di preven-zione.L’FNP si impegna a verificare se e quanto la “ Casa dellaSalute” sarà in grado di rispondere alle crescenti esigenzedella popolazione.

La Segreteria Territoriale FNP

Triduo di San Michele“La famiglia: piccola Chiesa domestica”Preghiera e riflessioni sul matrimonio per accompagnareil Sinodo dei Vescovi sulla famiglia

MERCOLEDÌ 24 SETTEMBRE• Ore 18.00: Santa Messa: per tutte le famiglie della comunità• Ore 21.00: Veglia di preghiera eucaristica: “Famiglia, co-

munità di amore”

GIOVEDÌ 25 SETTEMBRE• Ore 18.00: Santa Messa: per tutte le coppie in crisi• Ore 21.00: Veglia di preghiera eucaristica: “Famiglia, picco-

la chiesa domestica”

VENERDÌ 26 SETTEMBRE• Ore 18.00: Santa Messa: per tutti giovani sposi• Ore 21.00: Veglia di preghiera eucaristica: “Famiglia e

accoglienza della Vita”

LUNEDÌ 29 SETTEMBREFesta di San Michele Arcangelo• Ore 9.00: Santa Messa• Ore 18.30: Santa Messa solenne presieduta dal Vescovo

monsignor Francesco Cavina alla presenza delle autoritàcittadine

Altre iniziative

SABATO 27 SETTEMBRE• Ore 15.00: Gara ciclistica 50° G. P. San Michele

MARTEDÌ 30 SETTEMBRE• Ore 21.00: in chiesa, “I segreti delle mura: dalla pieve

antica di Maria Maddalena ai giorni nostri”Video-proiezioni di Stelio Gherardi e del Gruppo StoricoNovese

VENERDÌ 3 OTTOBRE• Ore 21.00: in chiesa, Concerto di arpa e violino di Davide

Burani e Emy Bernecoli. A cura del Circolo Lugli

VENERDÌ 17 OTTOBRE• Ore 21.00: in chiesa, Conferenza dal titolo “Beato Odoardo

Focherini, uomo libero”. A cura del Circolo Lugli

Sabato 27, domenica 28 e lunedì 29 settembre nel Centroparrocchiale Emmaus, pesca della Caritas e gnocco fritto.

NoviSagra di San Michele Arcangelo

Il Vescovoalla Sagra di BudrioneImprovvisata di monsignorFrancesco Cavina lo scor-so 7 settembre a Budrione.Qui il Vescovo ha trascorsola serata intrattenendosicon i parrocchiani e i vo-lontari in occasione dellaSagra di San Luigi.

A Fossoli la processionee la benedizionedei nuovi spazi giochiLunedì 8 settembre si è con-clusa la Sagra della Nativitàdella Beata Vergine Maria.Nel giorno della festa, il Ve-scovo ha presieduto la cele-brazione e la processione. Aseguire, ha benedetto gli spa-zi giochi della parrocchia eil giardino della scuola ma-terna Mamma Nina realiz-zati di recente.

2321 settembre '14

Segreteria del VescovoDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Il sabato: dalle 9.30 alle 12.30Tel: 059 686707 (cellulare 334 1853721), fax 059 651611

Centralino e ufficio economatoDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Telefono: 059 686048

Ufficio del Vicario generaleIl martedì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 12. Tel: 059 6325077

Cancelleria e ufficio beni culturaliDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Telefono: 059 686048

Curia VescovileSede e recapiti

via Trento Trieste 48/a a Carpi

Il quotidianodei cattolici

Agenda

Frequenza per la diocesiFM 90,2

La Tvdell’incontro

Digitale terrestre 28Sky Canale 140

Ai sensi del D.Lgs n. 196 del 30/06/1993 si comunica che i dati dei destinatari del giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'attodella sottoscrizione dell'abbonamento, o diversamente acquisite da enti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivioinformatico idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo divieto espresso per iscritto dagliinteressati, oltre che per il rispetto al rapporto di abbonamento o di invio pacchi, anche per le proprie attività istituzionali, ivi compresela comunicazione, l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.

Settimanale della Diocesi di Carpi

ASSOCIATO ALL'USPI - UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAE ALLA FISC - FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI

Via don E. Loschi, 8 – 41012 Carpi (Mo) - Tel. 059/687068 – Fax 059/630238Redazione: [email protected]

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CHIUSO IN REDAZIONE E IN TIPOGRAFIA IL MARTEDI’

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CELEBRAZIONIDomenica 28 settembre alle ore 11 il Vescovo presiede laSanta Messa e la processione del Crocifisso a Quarantoli.

CONVEGNISabato 20 settembre interviene a Quarantoli alla giornatadi studio in occasione del 9° centenario della Pieve. Vener-dì 26 alle ore 14 presso l’Auditorium San Rocco intervieneal Congresso Nazionale di Cardiologia dello sport. Sabato27 settembre alle ore 11 a Modena, Centro Famiglia diNazareth, il Vescovo presiede la Santa Messa nell’ambitodella IX edizione della Giornata regionale del Timone.

ASSOCIAZIONIVenerdì 19 settembre alle ore 19.30 monsignor Cavinapartecipa all’incontro con l’associazione Volontari per leMissioni.Sabato 27 settembre alle ore 19 in Vescovado celebrazionedei Vespri e cena con i presidenti parrocchiali dell’AzioneCattolica.

CRESIMESabato 20 settembre alle ore 17 a Rovereto, domenica 21alle ore 11 a Vallalta e alle ore 17 a San Possidonio. Sabato27 settembre alle ore 16 a Mortizzuolo (poi il Vescovo sitrattiene per il Vespro e incontra la comunità parrocchiale).Domenica 28 alle ore 16 a Fossoli.

FIDES ET LABORVenerdì 19 settembre il Vescovo partecipa alla conferenzastampa del progetto Fides et Labor alle ore 11.30 inSeminario.

FIES – ESERCIZI SPIRITUALIMartedì 23 settembre dalle ore 10 alle 14 a Bologna, VillaPallavicini, monsignor Cavina presiede l’incontro dellaFederazione Italiana Esercizi Spirituali.

INCONTRIMartedì 23 settembre alle ore 21 in Seminario guidal’incontro di formazione per i catechisti. Mercoledì 24settembre alle 20 incontra i nuovi candidati al diaconatopermanente. Giovedì 25 settembre alle ore 21 in Vescovadoproseguono gli appuntamenti con i gruppi giovani delladiocesi.

INAUGURAZIONIVenerdì 26 settembre alle ore 18 il Vescovo intervieneall’inaugurazione dei nuovi locali della Cooperativa So-ciale Nazareno in via Bollitora Interna 130.

Chiesa di San Nicolò -Carpi

Gruppo di preghiera diPadre Pio

“Santa Maria Assunta”

Festa di San Pioda Pietrelcina

Triduo di preparazioneGiovedì 18, venerdì 19 esabato 20 settembreA cura dei Padri Francescani,presso il salone parrocchialecon ingresso da via CatellaniOre 17.30: AdorazioneeucaristicaOre 18.00: Santo RosarioOre 18.30: Santa Messa conomelia

Domenica 21 settembreFesta di San PioPresso ingresso principaleospedale Ramazzini, viaMolinari 1Ore 16.45: Santo RosarioOre 17.30: Solenneconcelebrazione presiedutada padre Ivano Cavazzuti eanimata dalla Corale diCortileOre 18.15: processione conla statua del Santo (parten-za da via Molinari e arrivoal convento di San Nicolò)

Dal 12 al 14 ottobre ad AssisiRitiro spirituale guidato dal Vescovo

Chiesa di San Nicolò - Carpi

Adorazione eucaristicaLa chiesa dell’Adorazione a Carpi è chiusa.I frati di San Nicolò accolgono nel salone parrocchialel’Adorazione eucaristica dal 15 settembre.

OrarioOre 10.00: Lodi, Santa Messa, Esposizione del SantissimoSacramentoOre 11.45: Ora Terza e Reposizione del Santissimo Sacra-mento

Ogni lunedì, dopo la Santa Messa: Rosario per le Anime delPurgatorioOgni venerdì, dopo la Santa Messa: Coroncina della DivinaMisericordiaIl primo sabato del mese, dopo la Santa Messa: Rosario econsacrazione al Cuore Immacolato di MariaOgni domenica e festività non si tengono la Santa Messa el’Adorazione

Dopo le recenti visite a san Cerbone e a Lucca, si terrà unnuovo ritiro spirituale guidato dalle meditazioni di monsignorFrancesco Cavina e aperto a tutti, ad Assisi. Il programmaprevede mezza giornata di ritiro e mezza giornata di spiritua-lità ed arte nella città di San Francesco. La partenza è perdomenica 12 ottobre alle 16 dalla parrocchia del CorpusDomini e il ritorno è previsto entro le ore 21-22 di martedì 14ottobre. Informazioni e iscrizioni presso don Carlo Malavasi,parrocchia Corpus Domini (059 690425) o presso la Se-greteria vescovile (059 686707).

Una Messa di Guarigione sarà celebrata venerdì 19 set-tembre alle 21 presso la chiesa di San Bernardino Realino.