Cercopide del Pino - DipSA Entomologia Bologna di entomologia-bologna-italy...2 senza esuviare,...

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1 Cercopide del Pino Haematoloma dorsata Germ (Homoptera, Cercopidae) Sintomi -Anulazioni giallastre successive degli aghi con al centro di ciascuna una macchia rossastra Descrizione Adulti capo e torace neri, ali anteriori rosse, anche sui bordo esterno, con tre macchie. nere L'intera lunghezza del corpo raggiunge i 7-8 mm Biologia -La vita preimmaginale dell'insetto sembra si svolga a livello di radici e colletto di piante erbacee (probabilmente graminacee). Gli adulti, che si nutrono delle foglie dei pini, compaiono a partire da aprile e si riscontrano per tutto il resto della primavera e l'inizio dell'estate Periodo di dannosità -Coincide con l’attività trofica degli adulti sui pini. Tecniche di risanamento -Solo nei giardini, o piccole pinete con funzione ricreativa si può ricorrere ad applicazioni di Acefate. Leucaspis pupilla Leucaspis loewi Leucaspis pini Cocciniglie bianche del Pino Leucaspis pusilla, Low., Loewi, Colv.,L. pini. Harting (Homoptera, Diaspididae) Sintomi- Presenza di ammassi biancastri più o meno diffusi lungo la pagina superiore dell'ago e suo ingiallimento ed arrossamento. Descrizione L. pusil1a: follicoli femminili bianchi, allungati, convessi, arrotondati posteriormente, panciuti al centro e con anteriormente l'esuvia di l età di colore giallo pallido; di lunghezza pari a 1,5-1,9 mm. Follicoli maschili solo sensibilmente più piccoli, di lunghezza pari a 1,2 mm L Ioewi: follicoli femminili bianchi, più o meno piriformi, evidentemente convessi e con anteriormente l'esuvia di I età giallo-bruna. Le dimensioni in lunghezza dell'intera struttura variano tra 1,3 e 2 mm. Follicoli maschili allungati, senza carena e nel complesso di colore simile a quelli femminili. Le dimensioni in lunghezza sono di 1,3 mm L pini: follicoli femminili stretti ed allungati, con margini laterali paralleli ed estremità posteriore arrotondata, di colore bianco candido e con anteriormente l'esuvia giallo pallido, dove il cefalo-torace è diviso in modo evidente dal resto dei corpo. Le dimensioni in lunghezza stanno tra 2,4 e 3 mm. Follicoli maschili del tutto simili a quelli femminili, ma di dimensioni inferiori e con lunghezza compresa tra 1,2 e 1,4 mm. Biologia -Queste tre specie di diaspini svolgono una sola generazione l'anno e l'inverno è trascorso da stati diversi: La L. pusilla lo passa come neanide di I età e anche come femmina giovane, ma più raramente. La L. loewi come neanide e meno frequentemente come femmina adulta e subpupa del maschio. La L. pini come neanide di l età, oppure come femmina matura. Nelle tre specie il ciclo di sviluppo è catametabolico per le femmine criptogine e neometabolico per i maschi. Le neanidi di I età mobili compaiono verso la fine della primavera. Queste si disperdono, poi, fissatesi sugli aghi, mutano alla II età e danno luogo alla strutturazione dello scudetto. Le femmine criptogine passano alla III età

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Cercopide del PinoHaematoloma dorsata Germ (Homoptera, Cercopidae)

Sintomi -Anulazioni giallastre successive degli aghi con al centro di ciascuna una macchia rossastra

DescrizioneAdulti capo e torace neri, ali anteriori rosse, anche sui bordo esterno, con tre macchie. nere L'interalunghezza del corpo raggiunge i 7-8 mmBiologia -La vita preimmaginale dell'insetto sembra si svolga a livello di radici e colletto di piante erbacee(probabilmente graminacee). Gli adulti, che si nutrono delle foglie dei pini, compaiono a partire da aprile e siriscontrano per tutto il resto della primavera e l'inizio dell'estatePeriodo di dannosità -Coincide con l’attività trofica degli adulti sui pini.Tecniche di risanamento -Solo nei giardini, o piccole pinete con funzione ricreativa si può ricorrere adapplicazioni di Acefate.

Leucaspis pupilla Leucaspis loewi Leucaspis piniCocciniglie bianche del PinoLeucaspis pusilla, Low., Loewi, Colv.,L. pini. Harting (Homoptera, Diaspididae)Sintomi- Presenza di ammassi biancastri più o meno diffusi lungo la pagina superiore dell'ago e suoingiallimento ed arrossamento.DescrizioneL. pusil1a: follicoli femminili bianchi, allungati, convessi, arrotondati posteriormente, panciuti al centro e conanteriormente l'esuvia di l età di colore giallo pallido; di lunghezza pari a 1,5-1,9 mm. Follicoli maschili solosensibilmente più piccoli, di lunghezza pari a 1,2 mmL Ioewi: follicoli femminili bianchi, più o meno piriformi, evidentemente convessi e con anteriormente l'esuviadi I età giallo-bruna. Le dimensioni in lunghezza dell'intera struttura variano tra 1,3 e 2 mm. Follicoli maschiliallungati, senza carena e nel complesso di colore simile a quelli femminili. Le dimensioni in lunghezza sono di1,3 mmL pini: follicoli femminili stretti ed allungati, con margini laterali paralleli ed estremità posteriore arrotondata, dicolore bianco candido e con anteriormente l'esuvia giallo pallido, dove il cefalo-torace è diviso in modo evidentedal resto dei corpo.Le dimensioni in lunghezza stanno tra 2,4 e 3 mm. Follicoli maschili del tutto simili a quelli femminili, ma didimensioni inferiori e con lunghezza compresa tra 1,2 e 1,4 mm.Biologia -Queste tre specie di diaspini svolgono una sola generazione l'anno e l'inverno è trascorso da statidiversi:La L. pusilla lo passa come neanide di I età e anche come femmina giovane, ma più raramente.La L. loewi come neanide e meno frequentemente come femmina adulta e subpupa del maschio.La L. pini come neanide di l età, oppure come femmina matura.Nelle tre specie il ciclo di sviluppo è catametabolico per le femmine criptogine e neometabolico per i maschi. Leneanidi di I età mobili compaiono verso la fine della primavera. Queste si disperdono, poi, fissatesi sugli aghi,mutano alla II età e danno luogo alla strutturazione dello scudetto. Le femmine criptogine passano alla III età

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senza esuviare, cosicchè completano l'intero ciclo preimmaginale all'interno della cuticola di II età, entro laquale sfarfalla anche la femmina adulta che rompe la teca mettendosi a contatto con l'esterno per esserefecondata dai maschi alati.Periodo di dannosità -Durante tutta la buona stagione.Tecniche di risanamento -Distribuzione di oli minerali leggeri verso la fine della primavera e ripristino delnormale stato vegetativo della pianta.

Tortrice delle gemme apicali del PiniRhyacionia buoliana Den et Schill. (lepidoptera, Tortricidae)

Sintomi -Presenza di gemme con grumi di resina ed altre disseccate Germogli ripiegati a pastorale.

DescrizioneAdulti. apertura alare con dimensioni comprese tre 18 e 23 mm, di colore che può variare da rosso-mattone abruno scuro le ali anteriori sono rosso-rugginoso con bande argentee, quelle posteriori marrone-grigiastro ogrigio-rossastro sono provviste di frange.Larve: a maturità hanno lunghezza che varia da 15 a 22 mm e colore rosso-mattone, con capo, protorace e zampenere.Biologia -Compie, generalmente, una generazione all'anno e iberna come larva di III età.Gli adulti sfarfallano tra la metà di giugno e la metà di luglio, le uova vengono deposte su1la pagina superioredell'ago e dopo una o due settimane sgusciano le larve che inizialmente si nutrono minando basalmente le fogliedel germoglio. In autunno queste penetrano all'interno di una gemma dove passano l'inverno In primavera lelarve riprendono l'attività trofica scavando gallerie dentro il germoglio. All'interno di queste, generalmente,avviene l'incrisalidamento; a cui segue, dopo poco tempo, lo sfarfallamento degli adulti.La mortalità delle larve sembra aumentare proporzionalmente alla umidità del terreno, causa dell’aumento dellapressione delle resine.Periodo di dannosità -Nei mesi di aprile e maggio e successivamente nell'intervallo tra l'inizio di agosto equello di ottobre.Tecniche di risanamento -Raccolta delle gemme colpite durante il periodo autunnale; applicazioni diDiflubenzuron sue le uova in luglio, in modo tale da colpire le larve al loro sgusciamento.

Processionaria del PinoThaumetopoea pityocampa Schiff. (Lepidoptera, Thaumetopoeidae).Sintomi -Scheletrizzazione degli aghi, intensa defogliazione e presenza di nidi sericei estivi piuttosto lassi e dilimitate dimensioni ed autunno-invernali più grandi, compatti e piriformi.Descrizione.Adulti di colore fondamentalmente grigio-brunastro, con le ali anteriori di un grigio più o meno intenso e trefasce trasversali scure, più marcate nei maschi; quelle posteriori bianche, con una macchia nera sul margineinterno. Il corpo è di colore bruno-arancione, con folti peli grigiastri sul torace; l’addome della femmina terminacon un ciuffo di peli squamosi di tinta grigio-argentea, Quest'ultima ha apertura alare di 40 mm che nel maschiosi riduce a 30 mm.Larve, nei primi stadi si presentano di colore giallo-verde con capo nero mentre dalla III età il corpo diventabruno- rossastro con sul dorso ciuffi di peli arancioni e piccole cavità su ogni segmento addominale, dettespecchi, in cui sono inseriti corti peli urticanti rosso-fulvo La lunghezza a maturità è compresa fra 30 e 40 mm.

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Biologia: Il ciclo è generalmente annuale, ma può diventare pluriennale in seguito al prolungarsi dello stato didiapausa della crisalide nel terreno. La brutta stagione è trascorsa dalle larve di III o IV età riparate all'internodel nido invernale. Gli adulti sfarfallano al crepuscolo a partire da luglio, fino a settembre, hanno vita moltobreve (24 ore) e le femmine fecondate depongono le uova disponendole a manicotto attorno a due aghi ericoprendole con squame dell'addome. La schiusura di queste avviene tra la fine di agosto e i primi di settembree le larve neonate, che conducono vita gregaria, cominciano a rodere il margine delle foglie, prossimeall'ovatura, poi si spostano e costruiscono dei piccoli nidi lassi di fili sericei che inglobano gli aghi di cui sinutrono. Gli individui dei successivi stadi larvali rodono le foglie completamente risparmiando o meno la solanervatura.Con l'approssimarsi dell'autunno larve provenienti da più ovature si riuniscono per costruire i nidi entro cuitrascorrere l'inverno. In marzo queste, dopo un periodo di ridotta attività, diventano più voraci. Le larve, giunte amaturità in aprile, o anche prima se l'inverno è stato particolarmente mite, si dispongono in processione perraggiungere il terreno alla ricerca di luoghi adatti all'incrisalidamento. Trovatolo le larve sprofondano 8-10 cm,tessono un bozzolo e differenziano la crisalide. Queste rimangono in uno stato di diapausa che può protrarsi daalcuni mesi fino a tre - quattro anni, determinando così la comparsa di cicli poliennali che affiancano quelloannuale. Le gradazioni di solito hanno una durata che varia tra otto e dieci anni.Periodo di dannosità -Da fine agosto-primi di settembre ad aprile dell'anno successivo.Tecniche di risanamento -Gli interventi chimici e microbiologici devono essere rivolti contro le giovani larveutilizzando Diflubenzuron, o Bacillus thuringjensis nei mesi di settembre-ottobre. Si può ricorrere anche allaraccolta e distruzione dei nidi invernali da eseguirsi da novembre a febbraio.

Vespa defogliatriceNeodiprion sertifer Geoffr. (Hymenoptera. Dipriondae)

Sintomi- Aghi con decolorazioni a semiluna. più evidenti all’inizio della primavera. Defogliazione precoce dellapiantaDescrizioneAdulti: maschi lunghi circa 7-8 mm neri e con antenne bipettinate. Le femmine più corpulente, lunghe 8-10 mm,sono di aspetto giallo-rossastro con antenne seghettateLarve: prima di colore verde chiaro, in seguito divengono scure con cranio e zampe nere a maturità presentanoanche alcune linee longitudinali di tonalità più o meno intensa e una lunghezza di 20-23 mm.Biologia -Compie una generazione all'anno e trascorre l'inverno come uovo all'interno dell'ago. Gli adultisfarfallano in ottobre e le femmine inseriscono, con l'ovodepositore morfologico, le uova entro le foglie. Le larveschiudono, generalmente, in aprile e conducono una gregaria nutrendosi di aghi degli anni precedenti (conpreferenza per quelli di un anno).Lo sviluppo larvale ha una durata di circa due mesi, dopodichè gli individui maturi scendono nel terreno percostruire un bozzolo entro cui impuparsi. Lo sfarfallamento degli adulti è preceduto da una stasi estiva.Periodo di dannosità -Da aprile a giugnoTecniche di risanamento -Distribuzione di Diflubenzuron da effettuarsi in aprile

Piralide della corteccia del PinoDioryctria splendidella Hs (Lepidoptera, Phyticidae)

Sintomi -Grumi e poi colature di resina di colore rosso-bruno chiaro su tronchi e rami.

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DescrizioneAdulti: hanno apertura alare di 30-35 mm, fondamentalmente di colore grigiastro, con le ali anteriori percorse datre bande trasversali biancastre e una macchia quadrangolare bianca.Il paio posteriore è bianco miele leggermente più scuro sulle nervature e con frangia più chiara.Larve:a maturità raggiungono una lunghezza di 25-28 mm, con aspetto che varia tra il roseo, il grigio chiaro e ilverdastro, Con capo e pronoto nero lucido.Tubercoli dello stesso colore su tutto il corpoBiologia - Compie due generazioni all'anno e sverna come larva di III o IV età. L'incrisalidamento avviene ingiugno e gli adulti sfarfallano a partire delle fine dello stesso mese. Le femmine fecondate ovidepongono sultronco o su grossi rami, in corrispondenza di ferite, compresi i tagli di potatura. Le larve, raggiunto l'alburno,scavano gallerie spiraliformi e discendenti che interessano questa parte e la corteccia. A fine agosto comincianoad incrisalidarsi in una cella foderata di seta costruita nella resina. Nell'ultima decade di settembre sfarfallano gliadulti che danno luogo alla generazione svernante.Periodo di dannosità - Dall'inizio della primavera fino a giugno; poi da metà luglio a fine agosto e dai primi diottobre fino al momento di inizio della stasi invernale.Tecniche di risanamento -Asportazione e distruzione delle parti attaccate per prevenire la diffusionedell'insetto.

Blastofago distruttore dei Pini Tomicus piniperda L (Coleoptera, Scolytidae)

Sintomi -Disseccamento o caduta degli apici vegetativi e loro mancata differenziazione, produzione digermogli anticipati.DescrizioneAdulti: nero lucente, con antenne e tarsi rossastri ed elitre brune, su cui si differenziano strie ad interstriee nella loro declività una doccia liscia, più marcata nei maschi. La lunghezza varia tra 3,5 e 5,2 mm.Larve :cirtosomatiche, apode, di colore biancastro e capo bruno, a completo sviluppo sono lunghe 8-9mm.Biologia -Specie monogama che compie da uno a due cicli all'anno in relazione alle condizioniclimatiche, con differenziazione di generazioni sorelle e iberna come adulto nei germogli, entro cui scavaanche le gallerie di nutrizione. Questi fuoriescono dai ricoveri invernali in febbraio e le femminecostruiscono nei tronchi gallerie materne singole, di 8-12 cm, longitudinali, rettilinee munite di vestibolo.Mentre i cunicoli delle generazioni sorelle sono senza camera nuziale, perchè costruite da femmine che,dopo un periodo di nutrizione, sono in grado di continuare a riprodursi senza bisogno di accoppiamento.Le larve scavano diverticoli perpendicolari a quelli materni che terminano con la camera pupale. Tuttoquesto sistema interessa per lo più la corteccia i nuovi adulti compaiono da circa metà maggio a finegiugno. In agosto si hanno quelli delle generazioni sorelle. Le immagini scavano le gallerie di nutrizionenell'asse dei germogli dove, successivamente, al di sotto di queste costruiscono il covaccio diibernamento che conclude il ciclo annuale, a quanto pare, tipico per la nostra regione.Periodo di dannosità -Da marzo agli inizi di ottobre.Tecniche di risanamento -Eliminazione di tutte le piante attaccate; utilizzo di piante esce che devonoessere distrutte prima dello sfarfallamento degli adulti. L'applicazione di insetticidi di contatto sulla lorosuperficie evita quest'ultima operazione.

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Blastofago minoreTomicus minor Htg (Coleoptera, Scolytidae)Sintomi -Disseccamento degli apici vegetativi, loro mancata differenziazione e presenza di germogli anticipati.DescrizioneAdulti di aspetto simile a T. piniperda, però con elitre prive di doccia sulla declività e dimensioni cheraggiungono 3,5- 4,5 mm in lunghezzaLarve del tutto simili a quelle di T. piniperda, raggiungono a completo sviluppo dimensioni minori con unalunghezza di 4,5mm.Biologia -Specie monogama che compie un'unica generazione all'anno e sverna come adulto all'interno deigermogli (tale periodo può essere trascorso anche nella lettiera). Questa specie, diffusa in montagna, esce dairicoveri invernali in aprile-maggio e le femmine scavano nei tronchi una galleria a graffa, i cui bracci,perpendicolari all'asse longitudinale di questo, si dipartono in senso opposto dal vestibolo. Le gallerie larvalisono perpendicolari a quella materna e terminano in una cella pupale. Tutte queste strutture interessanoprevalentemente la corteccia i nuovi adulti compaiono a partire dall'ultima decade di giugno, fino a metà lugliocirca e si comportano come quelli di T. piniperda, a cui è assimilabile anche il comportamento delle generazionisorellePeriodo di dannosità -Da aprlie-maggio fino agli inizi di ottobre.Tecniche di risanamento -Vedi T. piniperda

Bostrico dai sei dentiIps sexdentatus Borner (Coleoptera, Scolytidae)

Sintomi -Ingiallimento progressivo della chioma a partire dalla cima e colatura di resina, accompagnata darosura alla base della pianta.

Descrizione :Adulti corpo cilindrico, di colore più o meno scuro, con pubescenza giallo-bruna, elitre chepresentano una declività distale con al centro una punteggiatura grossolana e ai lati sei denti, di cui il quarto, apartire dalla sommità, è più sviluppato ed arrotondato distalmente. La lunghezza va da 6,5 a 8,2 mmLarve cirtosomatiche, apode, con cranio marrone-rossiccio ed il resto del corpo biancoBiologia- Lo scolitide, poligamo, compie due generazioni all'anno a cui si sommano quelle dette sorelle. Legallerie di riproduzione sono a stella longitudinale a 2-5 bracci che si dipartono da un vestibolo divise indirezioni opposte mentre i cunicoli delle generazioni sorelle sono singoli. Il maschio scava la camera nuziale acui poi giungono da 2 a 5 femmine che, una volta fecondate, costruiscono, come detto, le singole galleriematerne entro cui depongono le uova e dalle quali si dipartono i cunicoli larvali e al termine di questi si hanno lecamere di impupamento. L'inverno è trascorso da adulti, anche immaturi. In primavera questi si nutrono dicorteccia ed alburno scavando gallerie ramificate senza una precisa direzione. Tale attività può essere svoltaanche prima dell'ibernamento.Periodo di dannosità – Aprile - maggio e luglio-agosto.Tecniche di risanamento -Vedi Tomicus piniperda

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Pissode notatoPissodes notatus F (Coleoptera, Curculionidae)

Sintomi -Germogli con goccioline di resina e loro successivo disseccamento. Giovani piante rigonfiate alcolletto. Alberi adulti con mancata emissione del germoglio di maggio e contemporanea acquisizione di un totaleaspetto brunastro della chioma con fenditure e colature di resina lungo il tronco.DescrizioneAdulti di forma oblunga e di colore marrone - rossiccio, con numerose squame giallo-brunastre che li ricopronodorsalmente. Le elitre presentano una fascia trasversale nella metà superiore di colore giallastro ed interrottanella parte centrale ed una nella zona distale, continua, di tonalità biancastra al centro e giallo-brunastra ai lati.Le dimensioni in lunghezza variano fra 5 e 8 mmLarve, cirtosomatiche, apode, di colore bianchiccio e testa bruna a maturità raggiungono una lunghezza di 8-10mm.Biologia -Compie, in genere, due generazioni all'anno che possono ridursi a una in situazioni di clima rigido. Gliadulti longevi, possono superare tre inverni, prima di ovideporre si nutrono di tessuti vivi, dopo di chè scavanopozzetti con l'apparato boccale entro cui infilano gruppi di uova. Le gallerie che ogni singola larva scava nellacorteccia ha andamento curvilineo e termina in una celletta pupale strutturata nel legno e limitata superiormentecon sfilacciature dello stesso materiale, entro cui si differenzia la pupa. Lo sviluppo preimmaginale può avvenireanche entro il canale midollare di rametti. Gli adulti ibernanti hanno due cicli di ovideposizione, uno che va dafebbraio a luglio e un altro che inizia dopo la metà di luglio, da cui derivano, rispettivamente, adulti, dopo 2-3mesi, e larve che passano l'inverno.Periodo di dannosità -Da febbraio ad ottobre-novembre, in funzione dell'inizio delle basse temperature.Tecniche di risanamento -Applicazione delle norme di igiene forestale, con particolare riguardo alle praticheper il rinvigorimento dei pini, ed asportazione e distruzione del materiale attaccato, Inoltre si possono utilizzarecon successo piante esca per attirare gli adulti ovideponenti e che vanno distrutte prima del loro sfarfallamento.

Cherme dell’ Abete rossoSacchiphantes abietis L (Homoptera, Adelgidae)

Sintomi -Galle a forma di strobilo od ananas in numero maggiore di 2 sullo stesso verticillo.

DescrizionePseudofondatrici: partenogenetiche ed ovipare, di colore giallo-ocra o giallo-verde e ricoperte abbondantementedi fili cerosiAlate non migranti: partenogenetiche ed ovipare, di colore giallo-ocra.Biologia - Anolociclo paramonoico su ospite primario in cui si susseguono due generazioni all'anno e dovel'ibernamento è trascorso dalle neanidi di I e/o II età delle pseudofondatrici. In aprile e maggio schiudono le

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neanidi delle alate non migranti che differenziano la galla entro cui si svIluppano. Da luglio a metà settembre, daqueste ormai deiscenti, fuoriescono le ninfe da cui sfarfallano gli adulti che diffondono la specie. Dalle uova diqueste ultime sgusciano le pseudofondatrici.Periodo di dannosità -Da aprile a tutto maggioTecniche di risanamento -Nel caso di piantagioni di alberi di Natale o di parchi si può ricorrere all'applicazionedi Pirimor da eseguirsi a fine inverno dopo aver constatato, però, la presenza di pseudofondatrici in avanzatostato di sviluppo.

Fillominatrice dell'Abete rosso.Epinotia tedella Clerck (Lepidoptera, Tortricidae)Sintomi -Aghi minati e disseccati riuniti, con fili sericei, in mazzetti insieme agli escrementi DescrizioneAdulti: ali anteriori bruno-giallastre scure e fasce trasversali bianco-argentee ed ali posteriori grigiastre. Il toracee l'addome sono nerastri.Larve: di aspetto grigio-gialliccio o bruno-verdastro o anche giallo sporco. Sul dorso sono visibili due lineerosso-brune che lo percorrono longitudinalmente. La larva a fine sviluppo raggiunge una lunghezza di 9-10 mmBiologia -Compie una generazione all'anno e sverna come larva matura in una celletta nel terreno oppure dentroi grovigli di aghi sulla pianta. Gli adulti sfarfallano da fine maggio agli inizi di agosto. Le larve, minando più diun ago, completano lo sviluppo tra fine ottobre e i primi di dicembrePeriodo di dannosità -Da giugno ai primi di dicembreTecnica di risanamento –Distribuzione di Bacil1us thuringensis ;in giugno luglio.

Nematino dell'Abete rossoPristiphora abietina Christ (Hymenoptera, Tenthredinae)

Sintomi - Defogliazione precoce del germoglio di maggio, più frequentemente nella parte alta della pianta.

DescrizioneAdulti: femmina di colore bruno-nerastro e pronoto, zampa e addome giallastri. Il maschio è più piccolo e giallochiaro. Larve: al termine dello sviluppo hanno lunghezza di 9 -14 mm e colore verde chiaro.Biologia -Una generazione all'anno, sverna coma larva matura, o prepupa entro un bozzolo nel terreno. Partedalla popolazione entra in diapausa come prepupa per un periodo che può protrarsi fino a 5 anni. Gli adultisfarfallano da fine aprile a tutto maggio.Depone le uova solo su gemme appena aperte con foglie ancora chiuse aciuffo. Le larve completano il loro sviluppo a metà giugno.Periodo di dannosità -Dai primi di maggio a metà giugno.

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Tecnica di risanamento -Nei caso di boschi fortemente attaccati o di limitata estensione si può ricorrere adinterventi con Diflubenzuron da effettuarsi all'inizio di maggio.

Schizoneura dell' Abete biancoMindarus abietinus Koch (Homoptera, Mindaridae)Sintomi -Germogli biancastri e arruffati per la contorsione dell'ago verso l'alto e presenza di cere di coloreazzurrognolo accompagnata da melata presente solo in maggio e giugno.Descrizione Fondatrici: partenogenetiche e vivipare, lunghe 2 mm, di colore bruno-verdastro e cosparse di cera.Sessupare: partenogenetiche e vivipare, sono in genere alate e abbondantemente ricoperte di cera azzurrognola.Anfigonici: di ridotte dimensioni, atteri e di colore verde-giallastro.Biologia - Olociclo monoico con tre generazioni all'anno e con ibernamento allo stato di uovo. Le fondatricicompaiono tra fine aprile a tutto maggio, a queste segue la generazione delle sessupare che diffondonol'infestazione e generano gli anfigonici. Tutto ciò si compie in circa due mesi, mentre l'uovo rimane per i restantidieci.Periodo di dannosità. Maggio e giugno. Può causare forti danni nei vivai e piantagioni di alberi di natale.Tecnica di risanamento -Sulle piante di parchi e giardini si può usare Pirimor a fine aprile-inizio maggio.

Cryphalus piceae Ratz (Coleoptera, Scolytidae)

Sintomi - Gocciolature di resina dai fori di entrata delle gallerie materne e di ibernamento. Ingiallimento dellachioma.

DescrizioneAdulti: corpo di colore bruno scuro parzialmente ricoperto di peli grigi, antenne e zampe più chiari come pure leelitre rivestite di setole. Pronoto molto convesso, con granuli marcati, che nasconde il capo. Lunghezza del corpocompresa tra 1,5 e 2 mmLarve: cirtosomatiche, apode, di colore bianco, con cranio marrone.Biologia -Specie che costruisce gallerie a falsa stella, perchè dovute ai cunicoli di nutrizione delle larve ibernacome immagine in covacci scavati nella corteccia, il più delle volte, di rami. In marzo-aprile ricompaiono gliadulti e le femmine, fecondate sulla corteccia, scavano, interessando questa e l'alburno, una camera di forma nondefinita ai lati dalla quale depongono le uova. Da queste, poi, si dipartono a raggiera i cunicoli di nutrizione

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aperti dalle larve, lunghi da 1 a 4 cm, che terminano nelle cellette pupali. Gli adulti sfarfallano a giugno e dannoluogo alla progenie svernante.Periodo di dannosità -In pratica tutto l'anno.Tecniche di risanamento -Allontanamento dagli alberi attaccati; uso di piante esca che devono essere distrutteprima della sciamatura degli adulti, in caso di soggetti di particolare interesse paesaggistico si possono eseguiretrattamenti a base di Piretroidi in marzo-aprile.

Pissode dell'Abete biancoPissodes piceae III (Coleoptera, Curculionidae)

Sintomi -Colatura di resina dai fori praticati dagli adulti nella corteccia.

DescrizioneAdulti di colore bruno scuro, con squame brune e gialle che ricoprono la parte dorsale del corpo. Le elitremostrano trasversalmente nella metà prossimale una fila di macchie giallicce e in quella distale una fasciagiallastra ampia ed interrotta al centro. La lunghezza dell'insetto è compresa tra 7 e 10 mm.Larve: cirtosomatiche, tozze, di colore biancastro con capo nero. A maturità misurano1 in lunghezza 10-12 mm.Biologia -Compie una generazione all'anno e sverna come larva entro le gallerie di nutrizione Gli adultisfarfallano da metà giugno fino ai primi di luglio. Le femmine depongono le uova a gruppi, di preferenza nellaparte inferiore del tronco e in particolare a livello di nodi, di ferite e all'ascella di rami. Da queste durante l'estatesgusciano le larve che scavano gallerie di nutrizione a raggiera a partire dai punto di ovideposizione. La lorolunghezza può raggiungere anche i 50-70 cm e un diametro di 4-7 mm. L'impupamento avviene in primaveraentro una celletta scavata nel legno e limitata superiormente da sfibrature di questo. Essa di solito è costruita altermine dei cunicoli larvaliPeriodo di dannosità - Dall'estate fino alla primavera successivaTecniche di risanamento -Vale quanto detto per il Cryphalus piceae ad eccezione degli eventuali trattamentichimici che in questo caso si avvalgono dell'uso di Carbammati da distribuirsi nella seconda metà di giugno-primi di luglio contro gli adulti.

ABETE di Douglas

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Afide nordamaricano Gillettella coweni (Gill) (Homoptera, Adelgidae)Sintomi -Numerosi batuffoli bianchi sulle foglie, aspetto contorto di queste e presenza di aghi ingialliti.

DescrizionePseudoiemosistenti: di colore marrone scuro e lunghezza tra 1 ,3 e 1 ,5 mm.Pseudoprogredienti: di aspetto leggermente più scuro della pseudoiemosistenti e lunghezza di 1,3-1,4 mm.

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Biologia -Specie anolociclica, paramonoica su ospite secondario. Compie da due a tre generazioni all'anno. Lapseudoiemosistente sverna come neanide di I e/o II età sugli aghi della pianta ospite. Tra le fine di marzo e lafine di aprile le forme ibernanti riprendono a svilupparsi e una volta mature depongono sulle foglie le uova dacui, alla fine di maggio, sgusciano le neanidi delle pseudoprogredienti che compiono una o due generazioni. Neimesi di giugno-luglio compaiono alate ginopare che vanno perdute.Periodo di dannosità -Da fine marzo a fine ottobre.Tecniche di risanamento -Distribuzione di Pirimor contro le neanidi delle pseudoiemosistenti alla ripresadell'attività fisiologica (fine marzo-fine aprile).

Adelges laricis Vallot (Homoptera, Adelgidae)

Sintomi. Aghi contorti, numerose aree scolorite con sopra fini batuffoli di cera bianchi.

DescrizioneLemosistenti: partenogenetiche, ovipare e di colore marrone.Progredenti: attere, marrone chiaro e lunghe poco meno di 2 mm.Sessupare: alate partenogenetiche, ovipare, lunghe da 1,1 a 1, 55 mm, di colore verde scuro con testa e toraceverde-grigiastro.Biologia. -Il Larice è l'ospite secondario di questo adelgino su cui sviluppa un'abbondante popolazione, inseguito anche ad un paraciclo che si aggiunge all'olociclo biennale, svolto tra questa pianta e l'Abete rosso.Conifera che costituisce l'ospite primario poichè vi si svolge la generazione degli anfigonici. Questa specieovipara, come tutti gli appartenenti a tale famiglia, sverna come neanide di I o II età. Sull'ospite primario daluogo ad una galla strobiliforme mentre ciò non avviene nel secondario, dove è semplicemente fillocolo. SulLarice si succedono generazioni di iemosistenti e di progredienti con arrivo di forme alate dall'ospite primario epartenza di sessupare alate verso di questo.Periodo di dannosità -Da maggio a settembreTecniche di risanamento -Pirimor da distribuire a maggio sugli adulti delle forme svernanti.

Minatrice delle foglie di LariceColeophora laricella Hb (lepidoptera, Coleophoridae)

Sintomi -Aghi prima di aspetto biancastro e traslucido, poi ingialliti fino a diventare marrone chiaroDescrizione.Adulti: di aspetto grigio-bruno e ali dello stesso colore con frange grigio-gialle. Apertura alare di circa 9 mm.Larve: a maturità hanno lunghezza di 5 mm, colore bruno-rossiccio e capo nero Vivono protette all'interno di unastuccio costituito da una porzione distale di ago svuotata.Biologia -Compie una generazione all'anno e sverna come larva di III età dentro il proprio astuccio alla basedelle nuove gemma Gli adulti sfarfallano da fine maggio e per tutto giugno e le femmine depongono le uovasulla parte distale delle foglie le larve schiudono dopo 10 giorni e minano gli aghi penetrandovi completamenteall'interno. Negli stadi seguenti rodono il mesofillo senza abbandonare l'astuccio protettivo. le larve in primavera

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riprendono l'attività trofica giungendo a maturità verso la fine di aprile-primi di maggio. L'incrisalidamentoavviene dentro alla propria custodia protettiva fissata preventivamente all'interno del brachiblasto.Periodo di dannosità -Si protrae da aprile a novembre, con esclusione del periodo di farfallamento.Tecniche di risanamento -Applicazioni di Diflubenzuron sulle uova ai primi di giugno.

Cedrobium laportei Remaudière (Homoptera, Lachnidae)Sintomi - Defogliazione, accompagnata da colature di melata e da abbondante diffusione di fusaggini.DescrizioneVirginopare attere: aspetto tondeggiante, colore bruno brillante e zampe, antenne e una striscia sul dorso piùchiare. Quest'ultima è limitata al torace ed ai primi segmenti dell'addome le dimensioni sono comprese tra 1 ,7 e2mm.Virginopare alate: hanno il corpo simile alla forma attera e mostrano ali grandi, larghe e con il margine anteriorebruno, la loro lunghezza è compresa tra 1,7-1,8 mm.Biologia -Specie monoica che vive a spese della corteccia e dei brachiblasti della pianta ospite. Alle nostrelatitudini l'afide si limita a sviluppare un anolociclo dove si susseguono solo virginopare che trascorrono anchel'inverno come forme attere. Durante gli altri periodi dell'anno si differenziano pure individui alati le popolazionidella specie raggiungono Il loro massimo in primavera.Periodo di dannosità -Da marzo a giugnoTecniche di risanamento -Distribuzione di Pirimor all'inizio della buona stagione, in coincidenza conl'accertata, rapida, moltiplicazione delle colonie.

Cinara cedri Mim. (Homoptera, Lachnidae)Sintomi- Abbondanti colature di melata e conseguente comparsa di fumaggini che anneriscono la parte colpita.DescrizioneVirginopare attere: con corpo piriforme, arrotondato posteriormente, di colore bronzeo scuro, coperto da unleggero rivestimento ceroso e con lunghezza compresa tra 3 e 3.8 mm.Virginopare alate: hanno forma ovale di tinta bronzeo scura e ali ialine. La lunghezza del corpo è compresa tra 3e 3,7mm.Anfigonici: maschi alati, con corpo bruno chiaro, di lunghezza compresa fra 2,3 e 2,9 mm. Femmine ovipare:con caratteristiche simili alle virginopare attere e poco più grandi dei maschiBiologia- Specie monoica, il cui sviluppo si conclude nell'arco di un anno. Infatti in ottobre si hanno lesessupare, poi, di seguito, gli anfigonici che depongono le uova durevoli incollandole sulla pagina superioredegli aghi. Contemporaneamente, continuano a ritrovarsi colonie di virginopare attere che si susseguono anchedurante l'inverno. Nel periodo primaverile si osserva la maggiore densità delle colonie.Periodo di dannosità -Vedi Cedrobium laportei.Tecniche di risanamento -Vedi C. laportei.

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Ifantria americanaHyphantria cunea Drury (Lepidoptera, Arctiidae)

Sintomi -Foglie imbrigliate da ragnatele di fili sericei a formare- nidi di colore grigio, scheletrizzazione deilembi fogliari. E’ specie polifagia e attacca numerose specie anche agricole e urbane.Descrizione Adulti tozzi, con apertura alare compresa fra 25 e 30 mm. Di colore bianco, con forme chepresentano punti neri sulla ali anteriori.Larve appena nate sono giallo pallido, con testa nera e due serie longitudinali di punti dello stesso colore su tuttoil dorso, il quale è anche cosparso di lunghi peli. A maturità raggiungono una lunghezza di 30-35 mm e unacolorazione di fondo che varia da giallo chiaro a verdastro. Il dorso è percorso longitudinalmente da una bandamediana di colore grigio e da due fasce gialle laterali.Sono presenti anche lunghi peli grigi inseriti in tubercoli dorsali di colore nero, o aranciato.Biologia -Compie due generazioni all'anno e trascorre l'inverno come crisalide entro un bozzolo tessuto neiluoghi più svariati, con preferenza per le anfrattuosità della corteccia. Gli adulti sfarfallano tra la fine di aprile etutto maggio. Le uova vengono deposte a placche sulle foglie e ricoperte di peli addominali della femmina. Lelarve, schiuse dopo circa 10-20 giorni, conducono vita gregaria e vivono entro un lasso nido sericeo che inglobale foglie di cui si nutrono. Quelle dell'età successive se ne cibano scheletrizzandole dopo essersi disperse.Raggiunta la maturità, tra la fine di giugno e la metà di luglio si incrisalidano nei luoghi più disparati entro unrado bozzolo. Gli adulti sfarfallano per tutto il mese di luglio e ripetono il ciclo descritto in precedenza in tempipiù brevi e con una popolazione più elevata. Ai primi di settembre sono presenti le larve mature che sitrasformano nelle crisalidi ibernanti.Periodo di dannosità -Si protrae da maggio a tutto settembre.Tecniche di risanamento -Su piante di parchi e giardini si può ricorrere alla raccolta e bruciatura dei nidi inprimavera. Su superfici maggiori è possibile intervenire con Bacillus thuringiensis a fine maggio-primi digiugno contro le larve giovani.

Afide bianco del FaggioPhyl1aphis fagi L. (Homoptera. Callaphididae)Sintomi -Apice dei rametti e pagina inferiore delle foglie con fiocchetti di cera. arrotolamento longitudinale dilembi fogliari per ripiegamento verso il basso dei loro margini laterali, disseccamento degli organi attaccati emelata.

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DescrizioneFondatrici: virginopare attere, lunghe da 2 a 3,2 mm, sono di colore giallo o verde brillante, con sul dorsomacchie di colore bruno o verde scuro. Sono interamente ricoperte di filamenti ciripari bianchi o bluastriFondatrigenie attere: virginopare del tutto simili alle fondatrici, hanno però forme di mezza estate ridotte, la lorolunghezza non supera 1 mm.Fondatrigenie alate: virginopare, di colore compreso tra il verde-giallastro e il verde anche intenso con testascura e lobi toracici neri, dello stesso colore sono le bande e le macchie distribuite sul dorso di ciascun segmentoaddominale le ali sono trasparenti. L'intero corpo è ricoperto di fili cerosi bianchi o bluastri.Questa forma èlunga da 2 a 2,8 mm.Anfigonici: le femmine, attere, sono lunghe tra 1 ,5 e 1,8 mm, completamente gialle o giallastro-arancione orossastro scuro o verde brillante. Sulla testa, sul torace e sull’area mediana dei segmenti addominali sidistinguono aree nere. Lunghezza da 2 a 2,8 mm. Maschi alati, con dimensioni più ridotte, lunghezza contenutatra 1,4 e 1,8 mm. Livrea con testa e lobi toracici neri ed addome verde vivo con sui dorso aree mediane emacchie nere.Biologia Le fondatrici, nate tra fine aprile e inizio maggio dalle uova durevoli poste nei rami della corona diFaggi adulti, migrano verso le piante giovani, preferendo quelle a carattere cespuglioso e i polloni percolonizzare, in preferenza, le foglie. Su di queste occupano la pagina inferiore rimanendo, in genere, a ridossodelle nervature.La prima generazione di fondatrigenie è costituita da forme attere ed alate. Queste ultime costituiscono lapopolazione della seconda generazione che riporta la specie sulle cime dei Faggi maturi. Ciò succede in estate.Le sessupare, che compaiono in settembre, partenogeneticamente producono gli anfigonici Alla fine di ottobresi ritrovano le uova durevoli che le femmine pongono, in numero di 10 o 16 per ciascuna, sulle perule dellegemme o nelle screpolature dei rami.Periodo di dannosità -Dalla primavera inoltrata fino alla comparsa delle sessupare, con un massimo in giugno.Tecniche di risanamento -Applicazioni di Pirimor in primavera alla comparsa dai primi afidi sulle giovani

piante.

Operophtera fagata Scharfb. (Lepidoptera, Geometridae)Sintomi - Defogliazione che si manifesta con erosioni che risparmiano solamente la nervatura centrale.DescrizioneAdulti con spiccato dimorfismo sessuale i maschi raggiungono un'apertura alare di 30-40 mm. Il corpo èmarrone e le ali anteriori sono dello stesso colore con numerose bande ad andamento antero-posteriore nere, manon troppo marcate, mentre quelle posteriori sono bianco-cremeo con accennata una fascia trasversa bruna. Lefemmine, brachittere, sempre marroni mostrano un'apertura alare ridotta a 5 mm. Le ali mesotoraciche munite diuna banda trasversale più scura.Larve di aspetto sfilato sono di colore verde-giallastro con dorso più scuro percorso da linee longitudinalibiancastre e lati giallastri. La testa e le zampe sono nere. Il bruco maturo raggiunge una lunghezza di 25 mm.Biologia- Compie una generazione all'anno. Gli adulti compaiono verso la fine di ottobre e l'inizio di novembree le femmine si arrampicano sul tronco fino alla chioma dove, dopo essere state fecondate, depongono le uova,fino a 300 unità per ciascuna, a gruppi sulla cima dei rami più grossi, nascondendole fra i licheni. Le uovasvernano e le larve sgusciano a partire da aprile e si ritrovano per tutto giugno. Giunte a maturità queste siinterrano e di seguito si incrisalidano passando l’intera estate.Periodo di dannosità – Aprile - giugno.Tecnica di risanamento -Applicazioni di Bacillus thuringiensis contro le larve giovani

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Orcheste del faggio Rynchaenus fagi L. (Coleoptera, Curculionidae)Sintomi -Foglie bucherellate o con mine a piazzola bruno-rossicce differenziate nelle aree marginali della lorometà apicaleDescrizioneAdulti con corpo ovale-allungato mostrano elitre punteggiato-striate con nel complesso una colorazione nerosfumata per la presenza di una peluria grigiastra. Le antenne e le zampe sono giallo-brune. In lunghezzaraggiungono 2-3 mm.Larve di forma conica allungata, sono di aspetto biancastro con capo nero. A maturità sono lunghe da 5 a 6 mm.Biologia -Compie una generazione all'anno. L'inverno è trascorso da adulti che si riparano nella lettiera o dentrole cavità della corteccia. Questi in primavera escono dai propri ripari per riprendere l'attività trofica, interrottadurante il periodo freddo, rodendo gemme e successivamente foracchiando foglie. Su di queste in maggio lefemmine depongono le uova, in genere una per ciascuna, entro un'intaccatura che praticano sulla pagina inferiorein prossimità della nervatura centrale o su di essa Da questa le larve, nate dopo 6-10 giorni, cominciano ascavare una galleria di nutrizione che prosegue fra le due epidermidi e si dirige verso la zona distale dalla fogliadove siallarga a piazzola. Qui, nell'ultima decade di giugno, avviene l'inpupamento entro un piccolo bozzolo sericeo, dacui gli adulti sfarfallano ai primi di luglio. Questi a settembre, dopo aver trascorso un periodo di attività trofica,raggiungono i ripari dove passano l'inverno.Periodo di dannosità -Dalla primavera fino a tutta estate.Tecniche di risanamento -Interventi sono possibili solo nel caso di parchi e giardini utilizzando Dimetoatoall'inizio della differenziazione delle mine.

ALNUS spp.

Crisomela dell'OntanoAgelastica alni L (Coleoptera, Chrysomelidae)

Sintomi - contemporanea presenza di foglie con fori più o meno grandi e di altre scheletrizzate.Descrizione Adulti: hanno lunghezza compresa tra 5 e 7 mm. Corpo ovale, convesso, di aspetto nero-blu, con laparte dorsale blu metallico, antenne e zampe nere ed elitre con fini punteggiatureLarve: a maturità raggiungono una lunghezza di 10-12 mm, con capo allungalo, di colore nero lucente e conpresenza di tubercoli pelosi su lutto il corpo.Biologia -compie una generazione all'anno e sverna come adulto al riparo di fogliame e muschi sul terreno. Inprimavera inoltrata gli individui ibernanti si portano sulle foglie, di cui si nutrono praticandovi dei fori e sullacui pagina inferiore ovidepongono. Fenomeno che si protrae per un mese, o anche un mese e mezzo. Le larveschiudono dopo una decina di giorni rimanendo tutte assieme sulla pagina inferiore delle foglie, di cui rodonol'epidermide Successivamente, divise in gruppi più piccoli, divorano il lembo fogliare rispettando solo lenervature. Giunte a maturità, in luglio-agosto, si portano nel terreno dove scavano una celletta in cui siimpupano. Gli adulti sfarfallano in agosto-settembre. Questi, dopo aver trascorso un periodo di alimentazione,col sopraggiungere dei primi freddi si apprestano all'ibernamento.Periodo di dannosità -Dalla primavera inoltrala fino all'autunno.Tecniche di risanamento -Trattamenti con prodotti a basa di Diflubenzuron da eseguirsi in primavera contro gliadulti che così producono un minor numero di uova fertili.

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Galerucella dall'OlmoGalerucella luteola Mull (Coleoptera, Chrysomelidae)

Sintomi -Foglie bucherellate e scheletrizzate.

DescrizioneAdulti: di forma stretta ed allungata, colore giallo-ocra-verdiccio e ricoperto di radi peli. Capo giallastro, con unamacchia triangolare ed antenne nere. Elitre con ai lati una larga fascia nera longitudinale. Lunghezza del corpoda 6 a 8 mmLarve: a maturità sono lunghe 9 mm ed hanno un aspetto verde od olivaceo con sul dorso quattro fasce giallelongitudinali e numerose setole.Biologia- Compie due generazioni all'anno e trascorre l'inverno come adulto riparato, in genere, nel terreno aipiedi della pianta e nelle anfrattuosità della corteccia. Da questi ricoveri gli adulti fuoriescono nella prima metàdi aprile e raggiungono le foglie, di cui si nutrono bucherellandole. Sulla pagina inferiore di queste avvienel’ovodeposizione che si protrae per circa un mese. In breve tempo nascono le larve che giungono a maturitàentro 15-20 giorni, durante i quali si nutrono scheletrizzando le foglie, di cui lasciano intatte le nervature el'epidermide superiore. L'impupamento avviene, in genere, nel terreno, sotto foglie o detriti, ma può aver luogoanche entro fori e screpolature della corteccia. Gli adulti cominciano a sfarfallare in giugno, con un picco versola fine del mese e gli inizi di luglio e danno luogo ad una seconda generazione che si conclude a partiredall'ultima metà di agosto, con la comparsa degli individui svernanti. Questi ultimi, dopo un periodo di attivitàtrofica, dalla metà di settembre circa, si portano negli ibernacoli.Periodo di dannosità -In seguito al sovrapporsi delle due generazioni, dovuto al lungo periodo diovideposizione, questo insetto danneggia la pianta dalla prima metà di aprile fino a settembre, quando gli adultiibernanti cessano di nutrirsi.Tecniche di risanamento -In ambiente urbano si può fare ricorso alla distribuzione di Piretroidi quando il 25%delle foglie risultano danneggiate.

Grande scolito dell'OlmoScolytus sulcifrons Rey (Coleoptara, Scolytidae)

Sintomi- Imbrunimento più o meno rapido delle foglie di intere branche della pianta, eventuale filloptosi.Piccole gallerie alla biforcazione dei rami.

DescrizioneAdulti: Di aspetto lucente con pronoto nero finemente punteggiato ed elitre bruno-rossicce. Nei maschi sonodifferenziate a livello dell’ultimo segmento addominale gruppi di 4-5 setole dorate Nelle femmine a livello dellaparte posteriore del terzo e quarto urosternite è presente un tubercolo rivolto all'indietro. La lunghezza di questeforme è compresa tra 3 e 6 mm.Larve: cirtosomatiche e secondariamente apode, mostrano il cranio scuro, mentre il resto del corpo è bianco-cremeo.Biologia- l'insetto svolge due generazioni durante l'anno ed iberna come larva e più raramente come adultoimmaturo Tuttavia gli sfarfallamenti iniziano nella seconda metà di aprila e continuano per tutto maggio. Così legallerie di maturazione, scavate alla sella della biforcazione di rami, si ritrovano in maggio giugno. E’ in questa

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fase che avviene l'infezione da Grafiosi (Ceratostomella ulmi Schw), questo perchè le spore, appiccicate suicorpo dell'adulto, entrano nel flusso linfatico della pianta. La gallerie materne, scavate dalla sola femmina,fecondata al suo ingresso o in quelle di maturazione, sono singole, con una lunghezza compresa tra 6 e 12 mmed hanno un andamento longitudinale rispetto al supporto: tronchi e branche, il cui diametro non è mai inferioreai 6 cm. Questi cunicoli nel loro percorso interessano la corteccia e solo marginalmente l'alburno. Da ciascunlato di questi si irradiano a ventaglio le gallerie larvali che terminano di solito nella cella pupale dopo esserediventate più o meno parallele al cunicolo materno. Le larve e gli adulti immaturi di questa seconda generazionetrascorrono la brutta stagione.Periodo di dannosità - Maggio-giugno, in coincidenza con l'attività trofica degli adulti.Tecniche di risanamento -Distruzione del materiale infestato dalle forme preimmaginali prima dellosfarfallamento degli adulti.

Piccolo scolito dell'OlmoScolytus multistriatus (Marsh) (Coleoptera, Scolytidae)

Sintomi -Del tutto simili a quelli di S sulcifrons,

DescizioneAdulti: pronoto nero lucente e punteggiatura molto minuta, elitre rossiccio-brunastre con striature e punti moltofini. Addome con differenziata a livello della parte mediana-posteriore del secondo urosterno una protuberanzarivolta all'indietro. Le dimensioni longitudinali di questo stato sono comprese tra 2,3 e 3 mm. Larve:cirtosomatiche e secondariamente apode, di colore bianco-cremeo e capo bruno. A maturità raggiungono 3,5-4mm in lunghezza.Biologia - La vita dello scolitide ricalca quella della specie congenere S sulcifrons, con, tuttavia, qualchemanifestazione particolare, Infatti gli adulti costruiscono le gallerie di nutrizione sempre alla biforcazione dirami, ma sopratutto alla base di quelli dell'anno. Anch'essi diffondono la Graziosi. Le femmine scavano cunicolidi riproduzione più stretti e più corti di quelli di S. sulcifrons interessando tronchi, branche e rami molto piùsottili di quelli colonizzati da quest'ultima specie. Tanto è vero che possono sfarfallare adulti da rametti deldiametro di 1,25 cm. Le immagini si trovano nelle gallerie di nutrizione in giugno e luglio.Periodo di dannosità -Giugno-luglio, come per S sutcifronsTecniche di risanamento –Vale quanto detto per S, sulcifrons

Afide verde del TiglioEucallipterus tiliae L (Homoptera, Callaphididae)

Sintomi -Abbondante melata, fumaggini, disseccamento delle foglie e precoce filloptosi.Descrizione - Virginopare attere (fondatrici e fondatrigenie)" partenogenetiche, hanno corpo di forma ovale, conlunghezza compresa fra 2,4 e 2,6 mm, di colore variabile da giallo a verde-giallastroVirginopare alate (fondatrigenie)" partenogenetlche, con dimensioni del corpo che variano da 1,8 a 3 mm dilunghezza. Di colo re giallo chiaro con ampie macchie nere, hanno ali chiazzate di marroneAnfigonici: femmine attere, di colore variabile da giallo a giallo-arancio, con lunghezza di 1,8 mm Maschi alaticon colorazione simile alle precedenti e dimensioni del corpo (lungo 1,72 mm) inferiori rispetto a quelle delleali. Queste ultime sono soffuse di grigio.Biologia -Specie olociclica, monoica che durante l'anno compie da 8 a 9 generazioni e trascorre l'inverno comeuovo durevole deposto in luoghi diversi secondo i vari autori: Infatti, l.'ovideposizione può avvenire in vicinanzadelle gemme oppure al colletto della pianta o anche nel terreno a livello delle radici ed infine entro lescrepolature della corteccia. Le neanidi delle fondatrici schiudono verso la metà di aprile e divengono adulte incirca 15 giorni, dopo di che si trasferiscono sulla pagina inferiore delle foglie. Qui durante la primavera e l'estatesi susseguono 5 o 6 generazioni di fondatrigenie generalmente alate,le quali generano le sessupare, da cui, inottobre-novembre, hanno origine gli anfigonici,le cui femmine fecondate depongono le uova ibernanti.

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Periodo di dannosità -Coincide con la massima densità delle colonie che si registra a partire da giugno-lugliofino a settembre.Tecniche di risanamento -Le piante facenti parte dell' arredo urbano possono essere trattate con prodotti a basedi Pirimor entro la prima decade di maggio oppure, sempre nello stesso periodo, si può intervenire con ladistribuzione di acqua addizionata con saponi neutri.

PulvinarieEupulvinaria hydrangeae (Steinw.) (Homoptera, Coccidae)Sintomi -Presenza dei sacchi ovigeri bianchi sulla pagina inferiore delle foglie.Descrizione Femmine adulte generalmente di forma convessa, lunghezza compresa fra 4,6 e 4,75 mm,larghezza da 3,3 a 3,8 mm ed altezza di 1 ,6 mm. Dorsalmente sono di colore bruno o violaceo, con verruche escaglie cerose fini. La parte ventrale .giallo-arancio, con l'addome ricoperto di cera pulverulenta bianca.Sacchi ovigeri bianchi con la parte distale allargala e percorsi longitudinalmente da carenature e trasversalmenteda leggere striature. Le loro dimensioni comprendono lunghezza di 8,2-8,5 mm, larghezza di 4,2-4,3 mm edaltezza di 3,3-3,8 mm.Biologia -Compie una generazione all'anno e passa l'inverno come neanide di III e là riparata sui rami. Ai primidi maggio le femmine mature si trasferiscono sulla pagina inferiore delle foglie, generalmente in prossimità dellenervature, e sui giovani rametti dove producono i sacchi ovigeri.La riproduzione generalmente partenogenetica e più raramente anfigonica. Dopo circa un mese di incubazione,verso la metà di giugno, nascono le neanidi che attivamente diffondono l'infestazione. Queste, in ottobre,raggiunta la III età, cominciano a reimmigrare dalle foglie verso i rami dove svernano.Periodo di dannosità -Da metà giugno ad ottobre.Tecniche di risanamento -La piante di parchi e giardini possono essere trattate con prodotti a base di Amitraznella seconda metà di giugno, quando la schiusura dalle uova è quasi completata.

Tingide americano del PlatanoCorythuca ciliata Say (Hetoroptera Tingidae)

Sintomi -Foglie con la pagina superiore ingiallita dapprima ad aree e poi per l'intero, lembo inferiore imbrattatodi scuro ed appiccicaticcio.Si può riscontrare anche su Tilia sp. e Fraxinum sp..Descrizione Adulti corpo piatto, lungo da 3,75 a 4 mm, con aspetto pergamenacao ed areolato che spicca per ilcolore pressochè bianco-ialino. Le elitre subquadrangolari sono brune solo a livello dall'ampolla prossimale. Ilpronoto, con una cresta più alta della carena mediana, mostra le due espansioni laterali -paranota- ben sviluppate,ma con un reticolo a maglie più piccole rispetto alle altre.Neanidi. bianchicce alla nascita, poi bruno scuro Ninfe scure con antenne, zampe e abbozzi alari chiari.Biologia - L'insetto compie tre generazioni all'anno e sverna come adulto, rifugiato di preferenza sotto placche diritidoma della pianta ospite. Questi fuoriescono dai ricoveri invernali durante l'ultima decade di aprile e lefemmine ovidepongono ai primi di maggio sulla pagina inferiore delle foglie. Qui le uova si ritrovano a piccoligruppi di solito alla biforcazione delle nervature principali. Le neanidi che schiudono prendono a nutrirsi, come

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del resto tutti gli altri stati, svuotando le cellule del tessuto a palizzata e lacunoso delle foglie che diventanoclorotiche e poi disseccano. Con la comparsa degli adulti dalla metà di giugno alta fine di agosto si completa laprima generazione. Quella successiva, cioè la seconda, viene conclusa tra la terza decade di luglio e quella diottobre. Gli adulti delta terza generazione, poi, sfarfallano tra gli inizi di settembre e la metà di novembre. Questiultimi raggiungono i rifugi, di cui si è detto, per trascorrere la brutta stagione.Periodo di dannosità -Da fine maggio all'inizio di novembre.Tecniche di risanamento -Iniezioni xilematiche forzate di prodotti a base di Acaphate durante lo stadiofenologico della pianta di "gemma aperta"

Fillossera della Quercia Phylloxera quercus De Fonsc (Homoptera, Phylloxeridae)Sintomi -Foglie con macchioline giallastre in seguito brune per dissecamento e ripiegamenti più o menoaccentuati verso il basso che provocano il loro accartocciamentoDescrizioneFondatrici;- partenogenetiche ed ovipare. Corpo di forma globosa, con colorazione giallo-verdognola e macchiearancioni, tubercoli chiari o brunastri. Fondatrigenie attere partenogenetiche ed ovipare Le forme viventi sulleQuerce sempreverdi sono simili alle fondatrici, mentre quelle presenti su specie a foglia caduca hanno corpopiatto ed allungato, di colore giallo con macchie arancio oppure tutto aranciato.Fondatrigenie alate partenogenetiche ed ovipare corpo allungato, generalmente più piccolo nelle forme nate suspecie caducifoglie, di aspetto fondamentalmente bruno, con capo ed addome arancio.Anfigonici;- i maschi sono di colore arancio, con dimensioni inferiori alle femmine, le quali hanno aspettogiallognolo chiaro o tendente all’arancio.Biologia. -Specie eteroica non obbligata che svolge un olociclo tra Querce sempreverdi e caducifoglie; lapresenza contemporanea di entrambi gli ospiti non è necessaria al suo compimento. Su queste essenze la speciemantiene sempre un ciclo monoico sostenuto da fondatrigenie alate ed attere. In quello eterogonico le uovadurevoli deposte su Querce sempreverdi schiudono le fondatrici che, verso la fine di aprile producono le uova dacui nascono le forme attere che possono susseguirsi per diverse generazioni durante tutto l’anno e ibernare.Oppure in agosto possono produrre le alate sessupare che in settembre danno luogo agli anfigonici, i quali, inautunno, producono l’uovo durevole. Sempre dalle uova delle fondatrici, oltre che le forme attere, se ne hanno dialate che migrano sulle Querce caducifoglie su cui, in agosto, dopo una serie di generazioni attere, sidifferenziano le alate sessupare reimmigranti sulle Querce a foglie permanenti dove generano maschi e femmine,le quali depongono l'uovo durevole. Sulle Querce caducifoglie possono mantenersi forme attere che danno luogoad un paraciclo

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Periodo di dannosità -Il danno maggiore viene prodotto in primavera a carico dei giovani germogli e dellefoglie.Tecniche di risanamento- Sulle piante poste in zone urbane si interviene con prodotti a base di Pirimor, dadistribuirsi nella seconda metà di aprile, prima della manifestazione dei danni.

Processionaria dalla Quercia Thaumetopoea processionea L. (Lepidoptera, Thaumetopoeidae}

Sintomi -Grossi nidi sericei lungo il tronco o alle biforcazioni delle branche

DescrizioneAdulti hanno colorazione di fondo grigiastra. Le ali anteriori sono grigio-brune con fasce trasversali ondulate piùo meno scure; quelle posteriori sono bianco-giallicce sfumate sul margine interno e con frangia scura. Lefemmine hanno dimensioni maggiori dei maschi. con apertura alare di 30-35 mm e 24-30 mm rispettivamente.Larve di aspetto grigio-azzurrastro ricoperte di lunghi peli fulvo-arancioni, capo bruno e con una fascia dellostesso colore lungo tutto il dorso, su cui sono differenziati specchi con peli rosso-fulvi urticanti. I lati del corposono bianco-cinerini, la parte ventrale grigio-verdastra o giallastra. A maturità raggiungono una lunghezzacompresa tra 30 e 40 mm.Biologia. Compie una generazione all'anno e trascorre l'inverno allo stato di larva di I età dentro l’uovo Gliadulti sfarfallano in agosto-settembre ed hanno costumi notturni. Le femmine depongono le uova in placche aforma di piazzuola, ricoperte di squame brune, sulle superfici lisce di rami e tronchi. Le larve che ibernano entroil corion fuoriescono alla fine di aprile e conducono vita gregaria protette entro un vistoso nido sericeo, da cuiescono in processione verso sera per nutrirsi. Lo sviluppo larvale si completa ai primi di luglio el’incrisalidamento avviene entro un bozzolo tessuto all'interno del nido stesso. Lo stato di crisalide ha durata dicirca un mese, ma può prolungarsi anche per uno o più anni. Le gradazioni si protraggono per 3-5 anniPeriodo di dannosità -Dagli inizi di maggio fino ai primi di luglio.Tecniche di risanamento -Raccolta e distruzione dei nidi; trattamenti con Bacillus thuringiensis nella primametà di maggio

Tortrice verde delle Querce Tortix viridana L (Lepidoptera, Tortricidae)Sintomi -Presenza di foglie arrotolate verso il basso in senso trasverso-longitudinale.Descrizione Adulti hanno aspetto fondamentalmente verde chiaro, con le ali anteriori dallo stesso colore e quelleposteriori grigio chiaro Apertura alare tra 17 e 24 mm. Larve: corpo di colore verde più o meno scuro, contubercoli, capo e zampe nere a maturità raggiungono una lunghezza compresa tra 12 e 18 mm.Biologia -Compie una generazione all'anno e passa l'inverno come uovo. Gli adulti sfarfallano per circa un mesea cominciare dalla seconda metà di giugno. Le femmine ovidepongono nelle parti alte della chioma, interessandobiforcazione di rametti, screpolature corticali ed ascella di gemme o piccioli fogliari. Le larve schiudono nellaprimavera successiva a partire dalla metà di aprile, e si nutrono inizialmente rodendo le gemme, poi il lembofogliare che arrotolano, fissandolo per mezzo di fili sericei. Questo rifugio costituisce anche il luogo dove, acominciare dall'inizio di giugno, differenziano le crisalidi, da cui dopo 8-12 giorni sfarfallano gli adulti.Periodo di dannosità -Dalla seconda metà di aprile fino allo stesso periodo del mese di giugno.Tecniche di risanamento -Trattamenti a fine aprile-primi di maggio con Bacillus thuringiensis contro le larvegiovani

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Melolonta dell'IppocastanoMelolontha hyppocastani Fabr (Coleoptera, Scarabeidae)

Sintomi -Defogliazione che si manifesta dall'alto verso il basso e dall'esterno verso l'interno dovuta agli adulti.Ingiallimento delle foglIe, con successivo avvizzimento per distruzione dell'apparato radicale provocato dallelarve.

DescrizioneAdulti: di forma oblunga, con capo, pronoto, elitre, antenne e zampe rosso-bruno più o meno intenso il resto delcorpo nerastro finisce con un pigidio allargato che termina in una specie di bottone. L'insetto misura inlunghezza da 18 a 29 mm.Larve cirtosomatiche di tipo melolontoide, bianco-giallastre e capo bruno. A maturità raggiungono dimensioni inlunghezza comprese tra 40 e 46 mm.Biologia -Compie una generazione ogni tre-quattro anni e gli adulti svernano nella celletta pupale. Questisciamano a partire dalla fine di aprile e per tutto maggio e giugno i maggiolini, una volta fuoriusciti dal terreno,di solito all'imbrunire, si portano sulla chioma delle piante e prendono a nutrirsi della foglia lasciando intattesolo porzioni delle nervature principali. La loro vita, in genere, si prolunga per circa due mesi, le femmine perovideporre raggiungono sul terreno, di solito, i luoghi dove sono fuoriuscite, e depongono mucchietti di 10-30uova in fossette profonde 10-30 cm. Le larve durante i primi stadi si nutrono di radichette e successivamente diradici lignificate, specialmente durante il loro ultimo anno di vita. L'impupamento avviene tra la seconda metà disettembre e la prima metà di ottobre. Gli adulti sfarfallano alla fine di ottobre e solo nel marzo dell'annosuccessivo fuoriescono e cominciano a rodere la parta aerea delle piante Di solito questi insetti compaiono inmassa ogni tre-quattro anni pur avendosi sfarfallamenti ogni anno. Ciò sembra legato alla supremazia di unapopolazione che si è imposta sulle altre attraverso una più spiccala aggressivitàPeriodo di dannosità -Quello legato alle larve si esplica durante tutto l'anno ad eccezione del periodi diinattività invernale ed impupamento. Mentre i danni legati all'attività trofica degli adulti si hanno in genere ognitre-quattro anni e solo durante i mesi di maggio-giugnoTecniche di risanamento -Contro le larve si può ricorrere alle distribuzione di Beauveria brongniartii nelterreno, previa autorizzazione da parte del Ministero delle Sanità; mentre per quanto riguarda gli adulti si puòprocedere alla loro raccolta e distruzione

Corebo delle QuerceCorebus florentinus Herbst (Coleoptera, Buprestidae)

Sintomi -Chioma della pianta con evidenti macchie rossastre per la presenza di branche con foglie secche.Manifestazione visibile tutto l'anno nelle Querce sempreverdi e solo durante il periodo vegetativo in quelle afoglia caduca.

DescrizioneAdulti di aspetto brillante, con area dorsale verde dorato dove la metà distale delle elitre è violaceo scuro, condistinte due bande pubescenti, ondulate e grigiastre. la parte ventrale del corpo e le zampe sono verdastre. Leantenne spesso hanno un colore ramato. la lunghezza dell'insetto è compresa tra 13 e 16 mm.Larve sottili, appiattite, apode, bianco-giallastre e con il protorace più largo di tutti gli altri segmenti l'addometermina in una specie di pinza chitinosa, appuntita e seghettata nel margine interno. La lunghezza massimaraggiunta da questo stato è di 40 mm, dimensione che, per i processi che precedono la differenziazione dellapupa, si riduce alla metà.1Biologia- l'intero ciclo di sviluppo dell'insetto richiede un periodo di poco meno di due anni distribuito nell'arcodi tre. Gli adulti compaiono a metà giugno e le femmine ovidepongono fino a tutto luglio in genere sui rami

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dell'anno dove incollano l'uovo in prossimità della cima, o quasi, le larve che ne sgusciano scavano una galleriadiscendente, la cui lunghezza può raggiungere il metro e mezzo, che interessa corteccia e legno, come pure ilcanale midollare. Dopo il secondo inverno la larva, ormai prossima alla maturità, scava una galleria subcorticaletutt'attorno al perimetro del ramo che poi risale di qualche centimetro per costruire la celletta pupale. Tale statosi differenzia alla fine di maggio e gli adulti compaiono, come detto, alla metà di giugno e si ritrovano sulleQuerce, di cui rodono le foglie.Periodo di dannosità -Coincide con la durata di vita larvale.Tecniche di risanamento -Raccolta e distruzione entro maggio di tutti i rami attaccati per mezzo di perticheuncinate con cui staccarli.

Cerambice delle Querce Cerambix cerdo L (Coleoptera, Cerambicidae)

Sintomi- Riduzione lenta, ma progressiva, della chioma, scarsa o mancata fruttificazione e presenza di foriellittici su tronco e grosse brancheDescrizione Adulti: di aspetto nero lucente e glabro ed elitre rossicce verso l'estremità distale Corsalettoquadrangolare con un processo spinoso per lato. Antenne più lunghe del corpo nei maschi e più ridotte nellafemmina. Le dimensioni longitudinali del corpo possono raggiungere 50 mm.Larve di aspetto quasi conico, e depresso, a maturità possono raggiungere una lunghezza di 80 mm. Il colore èbianco sporco o gialliccio, con il margine anteriore della placca pronotale brunastro. Le zampe sono moltopiccole e rudimentaliBiologia- La vita larvale dura da tre a quattro anni. Gli adulti volano al crepuscolo nei mesi di giugno e luglio,periodo durante il quale le femmine depongono singolarmente le uova entro fessurazioni della corteccia. Lelarve neo sgusciate rimangono per circa un anno entro questa parte della pianta, ove scavano gallerie più o menointricate. Alla fine del secondo anno, e precisamente in autunno, penetrano entro il legno dove danno luogo acunicoli ascendenti o discendenti. La larva giunta a maturità riporta la galleria verso l'esterno per favorire, anchecon un foro nella corteccia, la fuoriuscita dell' adulto. Dopo di ciò all'interno della pianta scava una cellettapupale chiusa verso l'esterno da un opercolo, quindi la pupa si differenzia nel settembre dell'ultimo anno di vitapreimmaginale. L'adulto in genere sfarfalla prima dell'inverno, ma fuoriesce dalla pianta solo nella primaverainoltrata dell'anno successivo.Periodo di dannosità -Coincide con tutto il periodo dell'attività larvale.Tecniche di risanamento -Abbattimento dagli alberi deperienti per riconosciuto attacco da parte di questocerambicide, per evitare la diffusione della specie e fenomeni di reinfestazione. Uso di insetticidi gassosi daintrodurre nelle gallerie che poi vanno chiuse con mastici

FRAXINUS spp.

Cantaride Lytta vesicatoria L (Coleoptera, Meloidae)

Sintomi- Defogliazione che procede dall'alto verso il basso e presenza nell'ambiente di un intenso odore simile aquello di topo.

DescrizioneAdulti completamente verde metallico dorato, a volte verde-azzurro, con flagelli delle antenne filiformineri come pure, in qualche caso, i tarsi delle zampe. Le elitre ricoprono completamente l'addome.L'intera lunghezza del corpo è compresa tra 10 e 21 mm.Larve di I tipo -triungulini-: oligopode e campodeiformi. Hanno corpo allungato o depresso e protorace piùsviluppato di tutti gli altri segmenti. Questo di colore completamente nero, ad eccezione del meso e metatorace odelle zampe bianchi, è ricoperto di peli. Porta lunghe antenne come pure due cerci bon sviluppati. Le dimensionisono molto ridotte e non superano i 2 mm in lunghezza.

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Larve di II tipo. strutturalmente sono pressochè cirtosomatiche, con cranio leggermente sclerificato e zampepiuttosto corte.Biologia -Compie una sola generazione all'anno attraversa un ciclo ipermetabolico, dove il triungulino sipreoccupa di raggiungere direttamente i nidi pedotrofici di Imenottori Apidi scavatori, dove si nutre degli stadipreimmaginali e delle provviste. Qui si trasforma in larva di II tipo e continua lo sviluppo postembrionale. Primadella metamorfosi la larva attraversa una fase di quiescenza "ipnoteca". In tale stato entra in una fossetta limitataentro il terreno. Da questa si differenzia la larva che subisce la metamorfosi. La pupa si ha in primavera. Gliadulti compaiono in maggio e in massa durante il mese di giugno.Periodo di dannosità – Maggio - giugno.Tecniche di risanamento -Raccolta dogli adulti; applicazione di Piretroidi alla loro comparsa.

Clono del Frassino Cionus fraxini Deg (Coleoptera, Curculionidae)

Sintomi Gemme erose, foglie disseccate con buchi o con la pagina superiore intaccata a piazzette.

DescrizioneAdulti: corpo di forma ovale-arrotondata, di colore fondamentalmente nerastro, ricoperto da fitte squame grigio-bruno o grigio-giallastro e con zampe e rostro rosso-ruggine Le dimensioni longitudinali, esclusa quest'ultimaparte, sono comprese tra 3 e 4 mm.Larve fusiformi, inizialmente bianchicce e in seguito giallo-verdastre e capo nero. Tutto il corpo è ricoperto diuna mucillagine quasi trasparente. A maturità misurano, in lunghezza. da 6 a 8 mmBiologia - L'insetto sverna come adulto e in primavera, di solito in aprile, fuoriesce e si nutre bucherellando lefoglie. Le femmine ovidepongono nella pagina inferiore, mentre le larve che sgusciano migrano su quellasuperiore, dove si nutrono del parenchima, determinando delle erosioni più o meno ampie che però nonraggiungono la parte interiore del lembo che rimane, così integra. Le larve, raggiunta la maturità in 10-12 giorni,possono permanere sulle foglie, o portarsi nel terreno, dove si rinchiudono entro un bozzolo pergamenaceo, incui si impupano. Gli adulti compaiono entro una decina di giorni. A questa generazione ne seguono altre due,per cui se ne hanno tre da aprile a tutto luglio.Periodo di dannosità -Da aprile a tutto luglio.Tecniche di risanamento -Applicazioni di Diflubenzuron contro le larve giovani.

Afide nero del CiliegioMyzus cerasi (F) (Homoptera, Aphididae)Sintomi- Germogli con foglie increspate ed accartocciate in un ammasso più o meno compatto e annerite perfumaggini

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Descrizione Virginopare attere (fondatrici e fondatrigenie): corpo di forma arrotondata e globosa, di colore nerolucido dorsalmente e nero opaco o brunastro ventralmente e con lunghezza di circa 1 ,95 mm.Virginopare alate (fondatrigenie): di colore nero lucido ed ali ialine con nervature brune. Lunghezza del corpo dicirca 1 ,9 mmGinopare alate.: simili alle virginopare alate.Anfigonici: le femmine sono attere, di colore verde scuro. con piccole macchie sublaterali e laterali sull'addome.Lunghezza di circa 1,9 mm i maschi sono alati e di dimensioni inferioriBiologia -Specie dioica, con ospite primario il Ciliegio, dove può compiere anche un paraciclo (sostenuto dafondatrigenie attere ed alate) e secondario alcune piante erbacee. L'inverno è superato dall'uovo durevoledeposto alla base delle gemme del Ciliegio. Le fondatrici schiudono a cominciare dalla metà di marzo ecompletano il proprio sviluppo nella seconda quindicina di aprile. La loro progenie è costituita da fondatrigenieattere riunite in colonie su apici dei germogli, foglie (pagina inferiore e piccioli) e gambo dei frutti. A partiredalla III generazione compaiono, accanto alle fondatrigenie attere, le prime forme alate. Entrambe continuano ariprodursi sui Ciliegio finchè, verso la fine di giugno e primi di luglio, le fondatrigenie alate migranti sitrasferiscono sull'ospite secondario. Su quest'ultimo, ai primi di settembre, compaiono le andropare attere e leginopare alate che reimmigrano sull'ospite primario verso la fine di settembre e per tutto ottobre, accompagnatedai maschi alati. Sull'ospite primario le femmine depongono l'uovo durevole. Tali afidi possono anche fungereda vettori di virosi del Ciliegio.Periodo di dannosità -Metà aprile, primi di luglio.Tecniche di risanamento -Distribuzione di Pirimor contro le fondatrici nella prima metà di aprile

Scolytus rugulosus Razt (Coleoptera, Scolytidae)

Sintomi -Colature di gomma sulla chioma e poi sul tronco, colletto compreso.

DescrizioneAdulti. neri, con apice delle elitre rossiccio. Il pronoto poco più largo che lungo è densamente punteggiato,anche le elitre pelose lo sono, seppure in modo più grossolano Le dimensioni longitudinali sono comprese tra 1,7e 2,5 mm. Larve: cirtosomatiche, apode, di colore bianchiccio e con testa bruna più o meno scura.Biologia- Lo scolitide svolge una o due generazioni all'anno e sverna come larva nelle diverse età. Così nel ciclomonovoltino gli sfarfallamenti sono limitati al solo mese di luglio, mentre in quello bivoltino questi avvengonodalla fine di maggio a tutto giugno e poi in settembre, con qualche individuo già in agosto. Gli adultineosfartallati si nutrono di tessuti vivi scavando gallerie di maturazione che partono, di solito a ridosso digemme. Dopo di ciò le femmine prendono a costruire la galleria di riproduzione, longitudinale e semplice cheinizia con un vestibolo, dove avviene, di solito l'accoppiamento. La lunghezza del cunicolo materno può andareda 11 a 60 mm ed interessa corteccia ed alburno, ma principalmente quest'ultimo. In ogni struttura riproduttivadi solito vengono deposte da 30 a 50 uova, da cui sgusciano larve che scavano gallerie, dapprima perpendicolaria quelle materne, e subito dopo parallele. Alla loro estremità in genere, affondata nell'alburno, è scavata lacelletta pupale.Periodo di dannosità - E' legato al periodo di vita larvale.Tecniche di risanamento -Taglio e distruzione delle parti attaccate e mantenimento delle piante in stato divigore vegetativo.

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Lepidotteri polifagiPerdilegno rosso Cossus cossus L. (lepidoplera, Cossidae)

Sintomi -Rigonfiamenti della corteccia, fori da cui esce un colaticcio rosso con rosura mista ad escrementi.

E’ presente sulle spp. Acer, Fagus, Alnus, Ulmus, Tilia, Platanus, Quercus, Juglans e Prunus.

DescrizioneAdulti: di aspetto grigio-cinereo o grigio,-rossiccio, le ali anteriori mostrano delle sfumature biancastre enumerose linee trasversali nerastre più o meno marcate. Il paio posteriore ha colore che riprende quello delcorpo, ma con tonalità più scura. L'addome presenta delle sfumature grigio-biancastre. L'apertura alare ècompresa fra 70 e 90 mm.Larve: a maturità sono lunghe 70-90 mm. di aspetto rosso vinoso sul dorso e giallastre o carniccio sui lati e sulventre, capo e zampe nere e macchie dello stesso colore sul protorace Su lutto il corpo sono visibili tubercolipiliferi scuri.Biologia - L'insetto ha un ciclo triennale e iberna sempre come larva. Gli aduni sfarfallano tra giugno esettembre con un picco in luglio. Le femmine entro le 48 ore dalla loro comparsa depongono le uova in piccoligruppi entro le screpolalure della corteccia e in genere nella parte bassa del tronco Le larve dapprima vivonogregarie sottocorteccia e poi, solitarie. scavano gallerie indipendenti verso l'alto o il basso che procedono inmodo obliquo verso il centro della pianta le larve giungono a maturità nell'autunno del secondo anno e, dopoaver trascorso l'inverno, nella primavera successiva si incrisalidano entro un bozzolo, tessuto a ridosso del forodi sfarfallamento che hanno preparato.Periodo di dannosità -In pratica tutto l'anno.Tecniche di risanamento -In caso di attacchi limitati si possono distruggere le larve o direttamente con l'ausiliodi un filo di ferro tenero con cui si raggiungono all'estremità delle gallerie, o indirettamente con l'introduzione inqueste di prodotti insetticidi evaporanti, seguita dalla chiusura ermetica del foro. Tuttavia è sempre consigliabileaccompagnare queste pratiche con la tecnica di lotta della cattura in massa, metodo insostituibile nei caso sidebba contenere l'infestazione su ampie superfici boscate.

Rodilegno giallo Zeuzera pyrina L. (Lepidoptera. Cossidae)Sintomi- Presenza di rosura di colore arancione o rossastro alla base delle gemme, delle foglie e dellebiforcazioni dei rametti apicali.E’ presente sulle spp. Acer, Fagus, Alnus, Ulmus, Tilia, Platanus, Quercus, Fraxinus e Prunus.DescrizioneAdulti: maschi e femmine con apertura alare compresa rispettivamente fra 50-55 mm e 60-70 mm.Sono entrambidi colore bianco, con sei macchie blu metallico sul torace e altre piccole nere sulle ali e addome con anellialternati bianchi e blu.Larve: a maturità hanno lunghezza variabIle fra 50 e 60 mm. sono di colore giallo limone chiaro, con capo,pronoto, zampe , decimo urite e tubercoli piliferi neri.Biologia – Il ciclo è in genere biennale, ma può ridursi ad annuale in condizioni di clima favorevole, in entrambii casi l’inverno è trascorso allo stato larvale. Gli adulti sfarfallano per un periodo molto lungo compreso tra lafine di maggio e tutto agosto. Così quelli che appaiono più tardivamente, in piena o fine estate, possono far partedi di forme a ciclo annuo. L’ovodeposizione avviene entro vecchie gallerie, nella screpolatura della corteccia deirami e dei tronchi di diametro ridotto, oppure alla base di gemme. Le larve schiudono dopo una o due settimenee si portano sulla parte alta della chiome e più frequentemente sui rametti dell’annata dove scavano, penetrandodi solito all’altezza di una gemma, una galleria centrale con andamento rettilineo. Dopo questo attacco primariole larve escono e rientrano più volte proseguendo le propria attività trofica che interessa anche il legnoall’interno dei rami più vecchi e del tronco. In prossimità dell'inverno riducono la propria attività per riprenderlanella successiva buona stagione. L’incrisalidamento avviene, di solito in primavera per il ciclo biennale o inestate per quello annuale. Gli adulti fuoriescono dopo un periodo variabile da 20 a 40 giorni. Nel caso diindividui a ciclo biennale tutto ciò avviene nella primavera seguente. cosicchè le larve trascorrono un secondoinverno entro le proprie gallerie.Periodo di dannosità -Coincide con l'attività larvale.Tecniche di risanamento -Attuando una buone potatura è possibile eliminare i giovani rametti attaccati; mentreper quanto riguarda i rami più grossi e i tronchesi può intervenire uccidendo le larve dentro le gallerie mediante

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un filo di ferro tenero, oppure iniettandovi insetticidi evaporati, avendo cura, pio di chiudere i buchi con stucco.A fine giugno, inizio luglio possono essere applicati insetticidi sistemici per colpire adulti e larvette migranti.Quest'ultima tecnica deve essere limitata a piante di particolare interesse paessagistico.

Falena Invernale Operophtera brumata L (Lapidoptera, Geometridae)Sintomi - Defogliazioni che risparmiano le nervature principali.E’ presente sulle spp., Fagus, Ulmus, Tilia, Platanus, Quercus e Fraxinus.DescrizioneAdulti: i maschi hanno apertura alare variabile da 23 a 30 mm, il corpo è di colore fondamentalmente grigio, conle ali anteriori grigio-giallo-rossiccie, percorse da linee trasversali ondulate più scure e quelle posteriori giallo-ocra chiaro; entrambe le paia hanno i margini frangiati. Le femmine sono brachittere, di colore grigio-bruno, conle ali da marrone a grigio-verde e ricoperte di peli bianchi.Larve: di colore verde-giallo chiaro, capo verde scuro, una banda scura su tutto il dorso e tre linee chiare lungoogni fianco. A maturità raggiungono una lunghezza compresa tra 25 e 30 mm.Biologia- Compie una generazione all'anno e sverna come uovo. Gli adulti sfarfallano da novembre a dicembre ela femmine camminando lungo il tronco della pianta si portano sulla parte alta della chioma per ovideporre inprossimità delle gemme o nelle screpolature della corteccia. Le larve schiudono in aprile e cominciano a forare erodere le gemme, passando, poi, alle foglie di cui lasciano intatte le sole nervature principali. Giunte a maturità,nella seconda metà di maggio, si lasciano cadere al suolo, sospendendosi a fili sericei, per incrisalidarsi nelterreno entro una celletta dove rimangono fino all'autunno.Periodo di dannosità -Aprile –maggio.Tecniche di risanamento -Interventi con Bacillus thuringiensis da effettuarsi nella seconda metà di aprile.

Ibernia sfogliatrice Erannis defoliaria CI, (Lepidoptera, Geometridae)

Sintomi -Foglie ampiamente erose ad eccezione delle nervature principali.

E’ presente sulle spp. Fagus, Ulmus, Tilia, Quercus e Prunus.

DescrizioneAdulti: maschi generalmente di aspetto giallastro con tonalità bruno-ruggine con le ali anteriori attraversate dadue larghe fasce bruno-rossiccie e con una macchia nerastra; quelle posteriori di colore giallo paglierino hannosfumature bruno-ruggine. L'apertura alare è compresa tra 35 e 41 mm. Le femmine atte re e dì colore giallochiaro con macchie nere sono lunghe da 8 a 14 mm,Larve: bruno-rossastre o verdiccie più o meno chiare con due bande dorsali scure ed una linea bruno-giallastra suogni fianco. Il capo è bruno-rossiccio. A maturità raggiungono una lunghezza compresa tra 30 e 35 mm.Biologia -Compie una generazione all'anno trascorrendo l'inverno allo stato di uovo. Gli adulti sfarfallano anovembre e le femmine, camminando, risalgono il tronco per raggiungere la chioma dove depositano le uova agruppetti sulle gemme o in loro prossimità. In aprile cominciano a schiudere le larve che riducono le foglie allesole nervature principali. A cominciare dalla metà di giugno queste sono mature e per mezzo di un filo sericeo siportano al suolo, entro cui si incrisalidano all'interno di un lasso bozzolo di seta. A fine autunno-inizio invernosfarfallano gli adulti.Periodo di dannosità -Dalla metà di aprile fino allo stesso periodo di luglio.Tecniche di risanamento -Trattamenti a basa di Bacillus thuriroiensis in maggio contro le larve giovani.

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Bombice dispari Lymantria dispar L (Lepidoptera, Lymantriidae)Sintomi -Presenza di ovature sul tronco e branche della pianta.E’ presente sulle spp. Acer, Fagus, Alnus, Ulmus, Tilia, Platanus e Quercus.DescrizioneAdulti: maschi con apertura alare di 35-40 mm, di colore marrone-giallastro e con fasce nere trasversali sulle alianteriori ed addome sottile. Femmine più corpulente che raggiungono dimensioni trasversali, ad ali aperte, di 40-70 mm. Di aspetto bianco sporco hanno le ali anteriori con alcune striature a zig-zag che le percorrono in sensoantero posteriore e una linea a V in posizione medio-distale. Quest'ultima non manca mai a differenza delle altremacchiettature.Larve: a maturità raggiungono una lunghezza di 60-70 mm ed hanno aspetto del tutto caratteristico per laparticolare colorazione dei tubercoli dorsali che fanno parte dei sei presenti su ciascun segmento. Infatti al bludelle prime cinque paia si contrappone il rosso degli altri. Tutto ciò spicca su un corpo dall'aspetto bruno-grigio-giallastro, abbondantemente ricoperto di setole che si differenziano a livello dei tubercoli anzidetti.Biologia- La specie svolge una sola generazione all'anno e sverna come larva entro l'uovo. In primavera (aprile-maggio) le larvette abbandonano il corion con una spiccata tendenza a diffondersi nell'ambiente. Attività per laquale hanno una struttura capace di utilIzzare il vento così da raggiungere in modo passivo piante distanti alcunichilometri dal punto di sgusciamento. Le larve mangiano di giorno durante i primi stadi e di notte nei successivi;queste raggiungono la maturità in giugno - luglio e si incrisalidano quasi sempre sulle piante dove sonocresciute. Gli adulti compaiono in massa tra fine giugno e tutto luglio, ma possono continuare a sfarfallaredurante il mese di agosto e l'inizio di settembre. A ciò segue la deposizione delle uova in ovature, la cui strutturanumerica e dislocazione sulla piante danno una indicazione accettabile della gradazione in cui si trova lapopolazione dell’insetto. Infatti ovature con 600-800 unità poste fino ad un'altezza di 2 m sul tronco stanno adindicare che l'insetto è in una fase di latenza o di progradazione; mentre il culmine e la retrogradazione sonoindicate da una riduzione del numero di uova a 300 – 500 per ovatura e da una loro dislocazione fino a sei metridi altezza, interessando in ciò anche i primi rami. Da ricordare che durante i periodi di massima intensità diinfestazione ogni supporto è valido per ovideporre.Periodo di dannosità -Maggio-giugnoTecniche di risanamento -Applicazione di Bacillus thurinaiensis contro le larve giovani, da farsi tra la fine diaprile e l'inizio di maggio. Intervento consigliabile solo in caso di accertata progradazione.

Farlalla dal ventre brunoEuproctis chrysorrhoea L (Lepidoptera, Lymantriidae)

Sintomi- Defogliazione più o meno intensa con presenza di nidi tipici della specie: estivi all'estremità dei rami einvernali più piccoli e compatti pendenti dai rametti.

E’ presente sulle spp. Fagus, Ulmus e Quercus.

DescrizioneAdulti apertura alare tra 30 e 40 mm. Aspetto candido brillante e parte distale dell'addome scura che termina inun ciuffo di peli giallo-ruggine più sviluppato nella femmina. I maschi mostrano le ali anteriori macchiettate dinero.Larve una volta mature raggiungono 35 mm e una livrea brunastra con sull'area dorsale dell'addome due fascelaterali di peli biancastri e due centrali più strette di peli rossastri. A livello del settimo e ottavo urite spiccanodue tubercoli rossi.Bioiogia -Svolge una sola generazione all'anno e passa l'inverno come larva di III età in forma gregaria entro unnido quasi completamente sericeo. Gli adulti compaiono tra la fine di giugno e l'inizio di agosto. Le uovavengono deposte in ovature costituite in genere sulla pagina inferiore delle foglie. Le larve neonate si nutronodel parenchima di queste inglobate in un lasso nido di seta. In settembre le larve mostrano una più intensaattività trofica e un maggiore impegno nella strutturazione del ricovero invernale. Nella primavera successiva

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queste riprendono a nutrirsi raggiungendo la massima attività defogliatrice. In giugno, raggiunta la maturità, siincrisalidano dopo aver tessuto un rado bozzolo nei luoghi più diversi, compresa la pianta di cui si sono nutrite.A distanza di tre settimane sfarfallano gli adulti.Periodo di dannosità -Da aprile alla metà di giugno e dalla prima decade di agosto alla metà di settembre.Tecniche di risanamento -Raccolta dei nidi invernali sulle piante focolaio o su quelle di limitate superfici;applicazione di prodotti a base di Bacillus thuringiensis, in agosto contro le larve giovani.

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