CERBIATTO caratteristiche preparazione motoria 2015 · A PERFEZIONARE LE MODALITA’ PER METTERSI...

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LA PREPARAZIONE MOTORIA NELLA FASE DEL CERBIATTO

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LA PREPARAZIONE MOTORIA NELLA FASE DEL CERBIATTO

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CARATTERISTICHE DEL CERBIATTO

dagli 8 agli 11 anni: la seconda fanciullezza (turgor secundus) che possiamo definire come il periodo d'oro per l’incremento della motricità e dell'apprendimento cognitivo motorio.

LE FASI SENSIBILI DELL’APPRENDIMENTO MOTORIO

“Esistono alcune fasi sensibili nello sviluppo motorio, ossia momenti in cui una capacità se ben allenata può evolvere maggiormente rispetto ad altri periodi, o se è allenata poco o in modo sbagliato può difficilmente essere recuperata in seguito” (Martin, 1982).

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Fasi sensibili delle capacità coordinative, condizionali e psico-cognitive dai 6 a 15 anni.

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L’EVOLUZIONE DELL’APPRENDIMENTO MOTORIO DIPENDE DA:

Ø  dal fatto che gli allievi, a quest'età, sono in grado di comprendere più facilmente il compito motorio loro proposto.

Ø  dalla relativa stasi attraversata dalla crescita staturale e dalla maturazione funzionale del Sistema Nervoso Centrale

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Ø  la gestualità, sotto l’aspetto coordinativo-motorio, più complessa rispetto al Delfino

Ø  la multilateralità e la multiformità che costituiscono il filo conduttore nella ricerca dello sviluppo di tutto il patrimonio motorio del bambino;

Ø  la motricità espressa prevalentemente in condizioni di equilibrio statico-dinamico;

Ø  gli spostamenti che avvengono tendenzialmente nel breve e nel medio raggio;

CARATTERISTICHE DELLA PREPARAZIONE MOTORIA DEL CERBIATTO

Ø  la competitività e la ludicità, che costituiscono un fondamentale stimolo nelle diverse fasi dell'apprendimento del bambino.

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ETÀ (anni)

6-8 Età ottimale di intervento 9-11 Età ottimale di intervento 12-14 Tendono a stabilizzarsi e a consolidarsi 15-16 Si consolidano ed evolvono nella specificità dello

sport praticato

SVILUPPO DELLE CAPACITA’ COORDINATIVE

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CONSOLIDAMENTO E AMPLIAMENTO DELLE ABILITA’ ACQUISITE NELLA FASE DEL DELFINO PROPONENDO:

spostamenti su spazi dalle dimensioni variabili attraverso giochi mutuati da altri sport correlati al tennis (calcio a cinque, pallamano, pallavolo, ecc.) che

si svolgono all’interno di spazi e misure dei campi di Minitennis relativi al Cerbiatto

richiedano anche l’utilizzo contemporaneo degli arti superiori ed inferiori

prevedano l’uso dell’ arto dominante e di quello non dominante superiore ed inferiore

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A PERFEZIONARE LE MODALITA’ PER METTERSI IN MOVIMENTO IN MODO CORRETTO E RAPIDO PROPONENDO:

PARTENZE

con basi di appoggio ampie, medie, ridotte e con i piedi posti sulla stessa linea o sfalsati

combinate con saltelli sul posto e ricadendo in appoggio bipodalico o monopodalico

eseguendo accelerazioni in tutte le direzioni

CONSOLIDAMENTO E AMPLIAMENTO DELLE GESTUALITA’ TIPICHE DEL TENNIS ATTRAVERSO ESERCITAZIONI FINALIZZATE:

superando dopo la ricaduta ostacoli bassi con l’arto libero

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Corsa a slalom su distanze brevi

10 m

10 m

Laterale

Laterale

avanti indietro

QUADRATO

CONSOLIDAMENTO E AMPLIAMENTO DELLE ABILITA’ ACQUISITE NELLA FASE DEL DELFINO PROPONENDO:

spostamenti in spazi di dimensioni variabili facendo attenzione che la velocità d’esecuzione sia sempre compatibile con una corretta esecuzione

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CONSOLIDAMENTO E AMPLIAMENTO DELLE GESTUALITA’ TIPICHE DEL TENNIS ATTRAVERSO ESERCITAZIONI CHE PREVEDONO:

l’esecuzione di lanci di palle di diversa dimensione, dalla differente risposta elastica e di peso non superiore ai 500 g effettuati

in appoggio bipodalico e monopodalico

tramite accelerazioni che oscillano tra il breve ed il medio raggio mantenendo i piedi saldamente ancorati al suolo prevalentemente in modo semicircolare, con un movimento di preparazione ed un finale prestabilito

con un ritmo variabile: lento in fase di preparazione e più veloce in fase di lancio

con rincorsa da ds e da sn, dall’alto e dal basso, con ritmo costante o variabile. Per i più evoluti la decelerazione e l’arresto possono essere fatti tramite rullata.

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EVOLUZIONE DELLO STUDIO DELLE TRAIETTORIE

invitando i bambini a svolgere uno dei giochi propedeutici al tennis con regole semplificate

palle dalla differente dimensione e risposta elastica

campi, da tennis e non, di dimensioni leggermente inferiori o superiori a quelle adottate in questa fase

utilizzando le mani e racchette palmari

vincolandoli ad indirizzare (lanciando o colpendo) palle sopra o sotto, a destra o a sinistra rispetto a nastri posti parallelamente o perpendicolarmente in corrispondenza della rete

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STIMOLARE LA RISOLUZIONE DI COMPITI COGNITIVO – MOTORI

invitando i bambini a svolgere uno dei giochi propedeutici al tennis con regole semplificate

palle dalla differente dimensione e risposta elastica

campi, da tennis e non, di dimensioni leggermente inferiori o superiori a quelle adottate in questa fase

utilizzando le mani e racchette palmari

vincolandoli ad indirizzare (lanciando o colpendo) la palla all’interno dei spazi di gioco definiti da segni di riferimento (nastro di carta o stradale) non scelti dall’avversario

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SITUAZIONI DI GIOCO CARATTERIZZATE O MENO DA VINCOLI

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CONSOLIDAMENTO NELL’USO DELLE CORRETTE IMPUGNATURE:

invitando i bambini a giocare a volley tennis, basket tennis, pallamano tennis, ecc. impugnando una racchetta da tennis

il cui grip, ad ogni colpo, viene ruotato di una tacca, in senso orario oppure antiorario con un manico

più grande o più piccolo rispetto all’impugnatura del bambino, magari anche scivoloso

che presenta le faccette del manico diversamente colorate

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CONSOLIDAMENTO E AMPLIAMENTO DELLE ABILITA’ ACQUISITE NELL’UTILIZZO DELLA RACCHETTA E DELLA PALLA PER MIGLIORARE LA

MOTRICITA’:

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BIBLIOGRAFIA

• Bellotti P., Matteucci E.: Allenamento sportivo: Teoria Metodologia Pratica, UTET Torino 1999; • Biino V., Catizone G.: Il Minisport nei giochi di rimando, Hoepli, Milano, 2014; • Brunetti G. (a cura di): Allenare l’atleta, Edizioni SdS, Coni, Roma, 2010; • Brunetti G., Catizone G., Santini V.: La preparazione fisica negli sport di rimando, in “Preparare allo sport”, a cura di Brunetti G, Merni F., Nicolini I., Edizioni SdS, Coni, Roma, 2014; • Cappello G., Catizone G., Leoni P., Santini V.: Programma Sport a Scuola della FIT, 2000-2002; • Cappello G., Catizone G., Leoni P., Santini V.: Organizzazione e contenuti del progetto “Un Circolo una Scuola” tratto da Un Circolo una Scuola, FIT, 2000-2002; • Nicoletti I., Tafi L.: La valutazione auxologica. Principi e linee diagnostiche, Edizioni Centro Studi Auxologici/Nicomp LE, Firenze, 2005; • Santini V., Tennis: Gioco e didattica, Edi Ermes, Milano, 2000;. • Stratz C.H.: Età e sesso, F. Enke Editore, Stoccarda, 1926; • Weineck J.: L’allenamento ottimale, Calzetti-Mariucci, Perugia, 2009 • www.auxologia.it • http://besport.org/sportmedicina