Centro Studi C.N.I. 9 aprile 2019 · 2019-04-09 · Irex Report: l'anno scorso investiti 11,3...

12
Centro Studi C.N.I. 9 aprile 2019

Transcript of Centro Studi C.N.I. 9 aprile 2019 · 2019-04-09 · Irex Report: l'anno scorso investiti 11,3...

Centro Studi C.N.I. 9 aprile 2019

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 9 aprile 2019

Pagina I

CENTRO STUDI CNI

SIA, VALORI DELLE GARE RADDOPPIATIItalia Oggi 09/04/19 P. 38 1

CONGRESSO NAZIONALE FORENSE

AVVOCATI: "DERIVA GIUSTIZIALISTA" NELLA RIFORMA DEL PROCESSO PENALESole 24 Ore 09/04/19 P. 28 NEGRI -GIOVANNI 2

EDILIZIA SCOLASTICA

EDILIZIA SCOLASTICA, QUEI 7 MILIARDI FERMI AL PALO CHE BLOCCANO I LAVORIItalia Oggi 09/04/19 P. 41 MICUCCIEMANUELA

3

ENERGIA RINNOVABILI

RINNOVABILI, LA SFIDA E' L'ADDIO AL CARBONESole 24 Ore 09/04/19 P. 1 DOMINELLICELESTINA

4

ECOBONUS

IL CREDITO ECOBONUS SI PUO' CEDERE SOLO ALL'IMPRESASole 24 Ore 09/04/19 P. 27 DE STEFANI LUCA 6

PREVIDENZA PROFESSIONISTI

CASSE, NUOVA CONFERMA PER IL PRO RATAItalia Oggi 09/04/19 P. 31 FERRARA DARIO 7

SANITÀ

IN ARRIVO GLI ELENCHI SPECIALIItalia Oggi 09/04/19 P. 38 DAMIANI MICHELE 8

RICOSTRUZIONE POST SISMA

L'AQUILA DOPO 10 ANNI E' AL PALOItalia Oggi 09/04/19 P. 47 IULIANO ANGELA 9

RICOSTRUZIONE L'AQUILA

"L'AQUILA: IN DIECI ANNI SI E' FATTO POCO O NULLA"Corriere Della Sera 09/04/19 P. 35 10

" VF A • • •r

INGEGNERIA

Sia, valoridelle gareraddoppiatiNei primi due mesi del2019, l'importo comples-sivo posto a base d'astaper i servizi di ingegne-ria e architettura (Sia) èraddoppiato rispetto aiprimi due mesi del 2018arrivando a sfiorare i 150milioni di euro contro i 74del 2018 . È quanto emergedal monitoraggio sui ban-di effettuato dal Centrostudi del Consiglio nazio-nale ingegneri . Rispettoal primo bimestre 2018,spicca il deciso aumentodel numero delle gare digrandi dimensioni: circail 22% delle gare senzaesecuzione ( escludendo,tra gli altri , gli accordiquadro ) ha un importo abase d'asta superiore ai221 mila euro , laddove neiprimi due mesi del 2018era il 10 ,5%, a discapitodelle gare con importoinferiore ai 40 mila euroche scendono dal 50% al36,2%. Rispetto al primobimestre 2018, cala laquota di bandi aggiudicatidai professionisti soprat-tutto in termini di impor-ti: appena l'8,1% laddovenei primi due mesi del2018 era il 28,3%.

©Riproduzioneriservata n

Pagina 38

Foglio i

Ritaglio stampa ad uso esclusivo dei destinatario, non riproducibile.

Centro Studi CNI Pagina 1

D Sole28

0IS Pagina 28Foglio i

IL CONGRESSO NAZIONALE FORENSE

Avvocati: «Deriva giustizialista»nella riforma del processo penaleAlla fine tutta l'insofferenza dell'av-vocatura perla politica della giusti-zia penale targata Lega e 5 Stelle sicristallizza in un pacchetto di mo-zioni approvato a larghissima mag-gioranza dal Congresso nazionaleforense convocato a Roma in sessio-ne ulteriore rispetto a quella dell'ot-tobre scorso a Catania. E se quest'ul-tima aveva fatto registrare un'ampiaapertura di credito a una maggio-ranza inedita e a un ministro avvo-cato, pochi mesi dopo la disillusioneè diffusa. Bonafede neppure si è pre-sentato e nemmeno ha mandatoquel messaggio scritto che permettein genere di salvare le apparenze.

E allora, visto che uno dei cardinidella discussione era rappresentatodal processo penale, il contenutodelle mozioni, condivise dalla plateacongressuale che sabato lehavotatedopo avere applaudito venerdì lanotizia dell'astensione dalle udienzeindetta dalle Camere pe-nali, si muove tra l'apertapolemica e l'avvertimentopreventivo. Quanto allaprima, si mette nero subianco la contrarietà aquella che viene bollatacome vera e propria «de-riva», approdo di un«vento giustizialista»: larichiesta sempre più insi-stente di pene esemplari

che in qualche caso propongono pu-re un attentato al diritto all'integritàfisica del condannato.

E poi la prescrizione, con un in-tervento che da subito è stato conte-stato dall'avvocatura, perché, si ri-pete in maniera quasi ossessiva, ol-tre che compromettere un principiodi equità e civiltà giuridica rischia dirivelarsi inutile, dal momento chelagran parte delle prescrizioni maturanella fase delle indagini preliminari.Di qui allora l'opportunità di indivi-duare forme di estinzione dell'azio-ne penale, con previsione di impro-cedibilità per mancato rispetto deitermini, e forme più incisive di con-trollo giurisdizionale sulle indagini.

Dal congresso arriva anche laproposta di introdurre quattro fascedi prescrizione a seconda della gra-vità del delitto, da 20 a 5 anni. Damodificare poi anche le misure in-terdittive antimafia che oggi, tra l'al-

PRESCRIZIONENEL MIRINOCriticheall'impianto dellaprescrizione, per

la quale gliavvocatipropongono unagraduazione inquattro fascesulla base dellagravità del delitto

tro, impediscono alle im-prese un reale contraddit-torio anche davanti al pre-fetto. A non convinceredella riforma anche le li-mitazioni all'appello e iltrasferimento di compe-tenze in materia dinotifi-che dalla polizia giudizia-ria agli avvocati.

-Giovanni NegriI RIPRODUZIONE RISERVATA

. Uene air...amrmdrua mae- atlmnìauag-nunarcgola

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Congresso nazionale forense Pagina 2

" VF A • • •r

Pagina 41Foglio i

LA DENUNCIA DELL'ANCI: TROPPI PASSAGGI BUROCRATICI

Edilizia scolastica, quei 7 miliardifermi al palo che bloccano i lavori

Di EIVIANUELA Micucci

Jmagnifici 7 miliardi per l'ediliziascolastica. Ancora loro. Sempre loro.Passano i governi, gli anni, i mesi,ma queste risorse stanziate da due

anni restano bloccate. In attesa di essereerogate agli enti locali affinché procedanocon l'apertura dei cantieri. Nonostante gliannunci. L'ultima denuncia dello stallo deifondi per edifici scolastici e della sicurez-za di studenti e insegnati arriva dall'Anci,l'associazione nazionale comuni italiani. «Evero», spiega Cristina Giachi , presidentedella Commissione istruzione dell'Anci, «at-tualmente le risorse disponibili per gli entilocali sulla sicurezza ammontano a circa7 miliardi di euro, ma la maggior parte diqueste sono ancora oggi ferme in attesa delcompletamento dei diversi passaggi ammi-nistrativi e burocratici per i quali spessooccorrono mesi e in taluni casi anni, primache si concludano e arrivino nelle effettivedisponibilità degli enti locali».

Un ritardo e una situazione di criti-cità che i comuni hanno rappresentato piùvolte. L'ultima, un mese fa, in ConferenzaUnificata, dove il 21 febbraio è stata conse-gnata dal Miur la tabella riepilogativa deifinanziamenti per l'edilizia scolastica chedà conto dell'iter di attuazione dei diversiprovvedimenti. «Testimoniano come per lamaggior parte di questi si sia in attesa del-la registrazione degli organi di controllo»,sottolinea Gianchi.

I 7 miliardi , stanziati dagli ultimigoverni del Pd, sono ancora in attesa diessere erogati. Mancano provvedimentiattuativi di riparto o di assegnazione o diautorizzazione all'avvio delle procedure dispesa, fermi presso i ministeri in attesadell'acquisizione di firme, concerti, control-li, bollinature, pubblicazioni in GazzettaUfficiale.

«Oggi dopo più di un mese», conclu-de Gianchi, «la situazione è ancora invaria-ta con i comuni che sono ancora in attesadi ricevere le risorse a loro destinate perpoter partire con gli interventi program-mati». A certificare che il cambiamento suquesto aspetto il governo Lega-M5S nonl'ha portato.

Stando all ' informativa del Miur,dunque, nelle prossime settimane provve-dimenti attesi dai comuni potranno dive-nire efficaci. Tra gli altri, è stato adottatoil decreto di autorizzazione al Piano MutuiBei 2018 da 1,7 miliardi di euro (decreto1 febbraio 2019 n. 87) attualmente in re-gistrazione alla Corte dei Conti che, dopoil controllo di legittimità, sarà pubblicatoin Gazzetta Ufficiale e, da quel momento,

gli enti locali beneficiari dei finanziamentiavranno un anno di tempo per aggiudicarei lavori.

È stato adottato un decreto del Miurdi proroga per le province e le città metro-politane dal 13 maggio 2019 al 15 ottobre2019 del termine per l'aggiudicazione deilavori del Dm 607/2017 pari a 314 milio-ni di euro. Sbloccate con la pubblicazionedel decreto del presidente del Consigliodei ministri il 2 febbraio, le risorse per 1miliardo e 275 milioni di euro per inter-venti antisismici sono vincolate a un pro-gramma mutui di 15 anni a valere sugliinterventi in programmazione triennalenazionale 2018-20, rispetto al quale è incorso l'interlocuzione con la Bei e la Ban-ca del Consiglio d'Europa. Tuttavia, è giàstato adottato il decreto del Miur che fissaal 30 giugno 2019 il termine per le regioniper l'aggiornamento dei piani di ediliziascolastica per il 2019.

In registrazione agli organi di con-trollo sia il decreto sui 114.160.000 europer l'antincendio, adottato il 13 febbraio,sia quello di riparto dei 50 milioni per mes-sa in sicurezza e costruzione di palestre estrutture sportive scolastiche, sia quellodi riparto tra le regioni delle economiederivanti dalle procedure dei Mutui Bei2015, pari a 177 mila euro, sia il decreto didestinazione delle risorse di riparto degli80 milioni per l'antisismica dell'ex Fondoprotezione civile.

In questo ultimo caso le regioni ave-vano tempo fino al 13 marzo per individua-re gli interventi di adeguamento sismicoda finanziarie. Registrato alla Corte deiConti il decreto del Miur di accertamentodei 50 milioni di economie da destinare ainterventi di progettazione, è in fase di pre-disposizione l'avviso pubblico che sarebbedovuto essere pubblicato entro febbraio.

Per i 300 milioni dell 'Inail per le scuo-le innovative, gli enti beneficiari avevanotempo fino all'8 marzo per produrre la do-cumentazione per il riconoscimento dellespese di progettazione.

Non avendo le regioni dato riscon-tro alla prima nota di sollecito del 17 di-cembre 2018 per i 50 milioni di fondi Inailper i Poli dell'infanzia, ne è stata inviatauna seconda con il termine del 1° marzocosì da stimare correttamente l'importo difinanziamento concesso agli enti locali.

Aperto l'applicativo per il carica-mento , da parte degli enti locali finanzia-ti, dei dati del monitoraggio e in corso larendicontazione delle verifiche di vulne-rabilità sismica nelle zone rischio 1 e 2: inballo ci sono 105 milioni di euro.

-© Riproduzione riservata

Ritaglio stampa ad uso esclusivo dei destinatario, non riproducibile.

Edilizia scolastica Pagina 3

11SoIe3ZS

ASPagina 1

Foglio 1 12

Rinnovabili, la sfidaè l'addio al carboneENERGIA

Irex Report: l'anno scorsoinvestiti 11,3 miliardiCresce il peso dell'oil&gas

direzione intrapresa dal mercatoe dai consumatori. E cresce il lo-ro peso in tutta l'industria, inclu-sa quella dell'oil&gas. A fotogra-fare il settore e le sue principalitendenze strategiche è l'edizione2019 dell'Irex Annual Report, cu-rata dagli analisti di Althesys

Le rinnovabili italiane continua- guidati dall'economista Alessan-no a macinare investimenti (11,3 dro Marangoni, che sarà presen-miliardi nel 2o18) e a dettare le tata oggi a Roma.strategie e gli sforzi non sono più Celestina Dominellisolo le policy o gli incentivi, ma la -a pagina 9

Rinnovabili, investiti 11 miliardiOra la sfida è l'addio al carbone

ni che è direttore scientifico dell'IrexIREX ANNUAL REPORT eceodiAlthesys-èormaitrainataan-

Centrali da spegnere entroi12025: per centrare l'obiettivoservono più infrastrutture

A trainare il settore non solole utility ma anche l'industria,inclusa quella dell'oil&gas

Celestina Do Cu

Gli investimenti in rinnovabili resta-no su certi livelli, anche se il recordstorico, toccato due anni fa, è lontano.Ma l'asticella, guardando all'Italia, pa-ri a 11,3 miliardi nel 2018 per 10,8 gi-gawatt e 178 operazioni, porta con séuna trasformazione chiara, in cui glisforzi, sempre molto consistenti mes-si in campo dall'industria elettrica na-zionale e non, non sono più sostenutidalle policy e - guardando soprattuttoal recente boom del comparto nel no-stro paese - dagli incentivi, ma da uncambio di approccio, come sintetizzaefficacemente Alessandro Marango-ni, che ogni anno, con l'Irex AnnualReport, sfornata dagli analisti di Al-thesys, scatta un'istantanea puntualedel settore e dei suoi player. «L'evolu-zione del settore elettrico e delle suescelte - spiegal'economistaMarango-

che dalla spinta che arriva dai consu-matori, grandi o piccoli che siano. Equesto vale perle imprese dei più di-sparati settori, dagli energivori all'in-dustria alimentare».

Non a caso l'edizione 2019 dell'In-dex, che sarà presentata oggi a Roma,mette in fila i numeri della svolta emostra come gli nvestimenti in rinno-vabili sono al centro delle politiche disostenibilità delle prime cento azien-de italiane, con Un 23% che utilizza so-lo energia prodotta da fonti verdi opunta su autoproduzione elettrica(il48,1%), garanzie d'origine (ï165,4%) ocontratti di lungo termine (Ppa) perapprovvigionarsi di energia pulita. Lavirata verso le rinnovabili non è piùperciò solo un affare delle utility chepure sono un tassello imprescindibile(si veda articolo a lato, ndr), ma è uncambiamento che investe trasversal-mente tutta l'industria, inclusa quelladell'oil&gas che, soprattutto in Euro-pa, ha portato al 7% - a fronte di unamedia mondiale dell'1,3% - gli sforzidestinati alle rinnovabili o a sistemi dicattura e stoccaggio del carbonio.

Più attori, dunque, strategie azien-dali differenti, ancorché accomunatedallo stesso obiettivo, e un livello diinvestimenti, sempre molto sostenu-to, in cui, però, va detto, il grosso delleiniziative si concentra sì in Italia

(63%), mala fetta principale dell'im-pegno finanziario riguarda l'estero(2,7 miliardi di curo per 2,5 gigawatt).E a spiccare sono soprattutto le acqui-sizioni che sono la metà circa delleoperazioni e che crescono sia in po-tenza (dal 16% al 34%) sia in valore,raddoppiato da 3,2 a 6 miliardi di eu-ro. Un mercato vivace, quindi, sugge-risce Althesys che segnala altresì laprogressiva concentrazione del setto-re, orchestrata da investitori finanzia-ri e core renewables, ma anche la suadiversificazione con l'emergere dinuovi segmenti, dalla smart energyalla mobilità elettrica, dall'efficienzaenergetica a business sostenibili, co-me il biometano.

L'Irex non si limita, però, solo a fo-tografare l'evoluzione del settore, maricorda altresì le prossime sfide per ilpaese. Una su tutte: l'annunciato spe-gnimento delle centrali a carbone nel2025. Marangoni, con la consuetachiarezza, la mette giù così: «La de-carbonizzazione è uno snodo ormaiimprescindibile, ma se vogliamo so-stenerla e procedere con l'obiettivo diphase-out del carbone dobbiamomettere tutti gli operatori, a partiredal gestore della rete elettrica Terna,nella condizione di poter realizzareuna serie di infrastrutture». Tradotto:sistemi di stoccaggio, nuova capacitàa gas e rinnovabile, oltre a interventiper il rafforzamento delle reti. E, se

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Energia rinnovabili Pagina 4

11SoLe3ZS

o ..glPagina 1

Foglio 212

qualcuno nutrisse ancora dubbi sullanecessità di rispettare «una road mapsfidante» (copyright dell'Irex), baste-rebbe guardare una cartina dell'Italiache rappresenta la capacità a carbo-

ne e dalla quale si evince che alcuneregioni (Sardegna in testa) necessi-tano di soluzioni alternative (peresempio, nuovi elettrodotti, come il

lid Js3I

Risparmio,mi-

per LlltlInam più falli

"triterminale", ovvero il cavo sotto-marino tra Sardegna, Sicilia e Conti-nente, o nuova capacità a gas) perpoter dire addio alle centrali.

RI PROULIZION E RISERVATA

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Energia rinnovabili Pagina 5

nS.IC3ú

AsPagina 27

ui(/ ' Foglio i

Il credito ecobonussi può cederesolo all'impresaCASA

Il committente avrà peròlo sconto per tuttol'importo della detrazione

Luca De Stefani

La nuova modalità di «trasferimen-to» delle detrazioni tramite lo scon-to da parte del fornitore, che verreb-be introdotta dal decreto crescita (eche siaffiancaaquellaordinariadel-la «cessione»), non permette di tra-sferire il bonus a soggetti diversi ri-spetto al fornitore/prestatore degliinterventi e non consente un ulte-riore trasferimento del credito d'im-posta da parte del fornitore a terzisoggetti. Quindi diventerà difficile,da parte delle imprese, gestire la co-sa: ben poche hanno la necessità diusare crediti d'imposta così forti.

Sarebbe opportuna una correzio-ne testuale per eliminare un effettoforse non voluto. E andrà almenochiaritala sorte dell'eventuale quotadi credito non utilizzata nell'anno, laquale, con la «cessione» ordinaria,può essere usata negli anni successi-vie, quindi, non viene persa (articolo5, provvedimento 28 agosto 2oi7)mentre nulla è detto per questo nuo-vo metodo dello «sconto».

Dall'entrata in vigore del Dl cre-scita (il cui testo è ancora, però, inbozza) i contribuenti-committentipotrebbero quindi richiedere unosconto sul corrispettivo dovuto, perun importo «di pari ammontare»delle detrazioni fiscali (non attualiz-zate) al fornitore che ha effettuatogli interventi il quale, a sua volta,verrà rimborsato di questo scontotramite il riconoscimento di un«credito d'imposta da utilizzare incompensazione, in cinque quote an-nuali di pari importo» (quindi, nonin dieci anni, come accade per le«cessioni del credito») in F24Perpa-

gare debiti tributari o contributivi(senza applicazione né del limite ge-nerale dei 700mila euro perle com-pensazioni annuali né del limite dei25omila curo peri crediti d'impostanel quadro RU); non è possibile,quindi, per come è attualmentescritta la norma, coinvolgere sog-getti diversi rispetto al fornitore/prestatore degli interventi (né «altrisoggetti privati» o, per gli incapienti,istituti di credito e intermediari fi-nanziari) e non è possibile per il for-nitore effettuare un'ulteriore ces-sione a terzi del credito d'imposta.

La novità ha però il pregio di con-sentire all'amministratore di condo-minio o al beneficiario diretto delbonus di effettuare il bonifico «par-lante» al fornitore/prestatore degliinterventi solo per un importo parialla spesa dell'intervento, al nettodello sconto/detrazione, e non parial ioo% della spesa, come invece ac-cade nei casi di «cessione».

c RIPRODUZIONE RISERVATA

L'APPROFONDIMENTO

IL SOLE 2a ORE8APRILE 2019PAG. 7

Sul Sole 24 Ore di ieri l'analisidelle novità previste per gliimmobili dal decreto crescita.Soprattutto, vengonoscandagliate le conseguenze dellanorma in base alla quale le grandiimprese «ipercapienti» potrannousare l'agevolazione acquistatain cinque anni. Accanto a questo,ci sono le imposte ipocatastali inmisura fissa per le operazioni dicessione con successivarigenerazione dell'immobile

Liqaraauonclvafn-deneaao,„amN_ on.,aaotio- P— io1

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Ecobonus Pagina 6

" VF A • • •r

Pagina 31

Foglio i

Casse, nuova conferma per il pro rataNuova conferma per il pro rata delle casseprevidenziali dei professionisti anche sefinisce per attribuire trattamenti diver-si a una stessa categoria di soggetti, siapure in epoche diverse: il solo passare deltempo , infatti, autorizza a distinguere nel-la disciplina delle situazioni giuridiche. Eciò anche grazie alla Consulta, che nellasentenza 104/18 si è pronunciata in talsenso sui meccanismi che disincentivanoi pensionamenti anticipati . Insomma: ilcriterio che distingue la quota di pensio-ne calcolata con il criterio retributivo daquella determinata con il sistema contri-butivo si applica in modo rigido solo primadel 2007 e in maniera flessibile soltanto inepoca successiva , grazie alla legge di stabi-lità 2014 . È quanto emerge dalla sentenza9746/19, pubblicata l'8 aprile dalla sezionelavoro della Cassazione.

Futuro e stabilitàBocciato il ricorso dei due professionisti,ai quali il trattamento ri-sulta liquidato con decor-renza 2010 . Non c'è dub-bio che alle loro pensionivada applicata la formu-lazione dell 'articolo 3,comma dodicesimo, dellariforma Dini come modi-

ficata nel 2006 . E ciò perché la legge 147/13ha una portata realmente interpretativaperché oggettiva risulta l 'ambiguità dell'ar-ticolo 1 , comma 768 , della legge 296/06 suilimiti dell 'effetto sanante delle precedentidelibere delle casse previdenziali . E non c'èdubbio che gli istituti che pagano le pensio-ni ai professionisti debbano regolamentarei trattamenti di quiescenza con un occhio albilancio , assicurando la stabilità alle gene-razioni future , anche perché sono soggettia un penetrante controllo pubblico.

Geometrie variabiliSono dunque legittime le geometrie varia-bili del pro rata , pre e post 2007 , perchénon possono ritenersi superati i limiti diproporzionalità dalle modifiche introdot-te al sistema pensionistico : è escluso ilcontrasto con il principio di eguaglianzain quanto spetta comunque alla discrezio-nalità del legislatore delimitare la sferatemporale di applicazione delle norme,

i sentenza1 sito www.liaoggi.t/docufinti-italiaoggi

per quanto rispettando il ca-none della ragionevolezza. Aidue professionisti in pensionenon resta che pagare le spese digiudizio e il contributo unifica-to aggiuntivo.

Dario Ferrara-© Riproduzione riservata- a

4. Diritto w.,n

9r1, organi di conlrollo subilo

S!

Ritaglio stampa ad uso esclusivo dei destinatario, non riproducibile.

Previdenza professionisti Pagina 7

" VF A • • •r

TECNICI SANITARI

In arrivogli elenchispeciali

DI MICHELE DAMIANI

In dirittura d'arrivo gli elen-chi speciali dei tecnici sanita-ri, i registri interni alla Fede-razione Tsrm (tecnici sanitaridi radiologia medica) dedicatiai soggetti che non hanno ititoli per iscriversi alla Fede-razione ma che hanno svolto(o stanno svolgendo) unaprofessione rientrante traquelle obbligate all'iscrizione.E quanto affermato dal Mini-stero della salute, con unalettera inviata dal direttoregenerale Rossana Ugenti alCoordinamento tecnico del-la commissione salute dellaconferenza delle regioni. Glielenchi speciali sono statiintrodotti nell'ordinamentocon la scorsa legge di bilan-cio (articolo 1, commi 537 e538 della legge 145/2018) conlo scopo di regolarizzare la si-tuazione di quei professioni-sti che, nonostante avesserosvolto negli ultimi anni unaprofessione tra quelle affe-renti alla Federazione, eranodiventati abusivi ai sensi dellalegge 3/2018 (legge Lorenzin)che aveva previsto l'obbligodell'iscrizione alla Federazio-ne per poter svolgere la pro-fessione . L'iscrizione è subor-dinata al rispetto di obblighiformativi e accademici.

Pagina 38

Foglio 1

Sale I nsGegilo comun2l°

Ritaglio stampa ad uso esclusivo dei destinatario, non riproducibile.

Sanità Pagina 8

" VF A • • •r

Pagina 47

Foglio i

La ricostruzione post ter r-ernoto delle scuole pubbliche praticamente non è arai iniziata

L'Aquila dopo 10 anni è al paloDei 129 milioni di finanziamenti, stanziato solo il 31,8%

DI ANGELA IULIANO

dieci anni dal terremotoche il 6 aprile del 2009distrusse l'Aquila, la ri-ostruzione delle scuo-

le è ancora all'anno zero. Sonotrascorsi 3.651 giorni dal sisma,come ricorda lo stesso Governosul portale Open Data Ricostru-zione. Eppure, una sola scuolaall'Aquila, la primaria Ventredi Pettino, è in ricostruzionee le uniche due riaperte e tor-nate in centro storico sono pri-vate. A fine marzo è iniziata lademolizione dell'istituto tecnicocommerciale Rendina. In questigiorni partiranno i lavori per laprimaria di Arischia. Le altre

scuole comunali o provinciali incittà restano scheletri. Dimen-ticate. Abbandonate. Come allamaterna Duca degli Abruzzidove il tempo si è fermato a 10anni fa.

Gli studenti continua-no ad andare a scuola neiMups, i moduli provvisori a usoscolastico consegnati per l'avviodell'anno scolastico a settembre2009. Di fatto, container. Lamie-re. Dove ci sono infiltrazioni, fo-gne ostruite, i tetti d'inverno siavvallano per la neve, d'estatesi infuocano per il sole. Sen-za spazi adeguati. Mancano ilaboratori, spesso le palestre.«Questo anno», ricorda SilviaMezza della Commissione Ol-tre il Musp, «abbiamo ottenuto

di poter trasferire i bambinida un Musp all'altro per le oredi ginnastica, ma solo per unascuola». Intere generazioni diragazzi non hanno mai conosciu-to una scuola vera. «Il problemanon è di mancanza di fondi, madi carattere amministrativo epolitico», spiega il portavoce delComitato Scuole Sicure L'AquilaMassimo Prosperococco.

Per la ricostruzione pub-blica delle scuole abruzzesicolpite dal sisma del 2009 sonostati finanziati 128.919.720euro, coprendo quasi tutta la ri-chiesta di 143.586.040 euro. Ma,10 anni dopo, ne è stato erogatosolo il 31,82%:41.028.130 euro.Mancano ben 87.891.590 euro,ancora da sbloccare. Dei 141

interventi previsti sugli edificiscolastici solo 37,59% è statoconcluso: appena 53 scuole. Perlo stato di avanzamento deglialtri 88 interventi ne vede 27 infase di collaudo 27,25 in attua-zione, 33 ancora in progettazio-ne e 4 in programmazione. Perl'Aquila, aggiunge Prosperococ-co, «purtroppo non c'è neancheun dibattito su dove ricostruirele scuole. Sono stati propostitanti luoghi, ma finora nulladi concreto». A novembre 2018l'amministrazione comunale haapprovato il nuovo Piano di ri-assetto scolastico, che aggiornaquello del 2015. Avviate, graziea un accordo con l'Universitàdell'Aquila le verifiche di vul-nerabilità sismica degli edificiscolastici attualmente in uso.

-©Riproduzione riservata--a

Ritaglio stampa ad uso esclusivo dei destinatario, non riproducibile.

Ricostruzione post sisma Pagina 9

Ricostruzione l'Aquila Pagina 10