Centro Studi C.N.I. - 28 luglio 2014 · CTU Sole 24 Ore - Norme E Per il consulente tecnico il test...

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Centro Studi C.N.I. - 28 luglio 2014

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 28 luglio 2014

Pagina I

CTU

Per il consulente tecnico il test del contraddittorioSole 24 Ore - Norme ETributi

28/07/14 P. 21 Paolo Frediani 1

Atti smarriti o in ritardo: il perito paga i danniSole 24 Ore - Norme ETributi

28/07/14 P. 21 2

Così la relazione è completaSole 24 Ore - Norme ETributi

28/07/14 P. 21 4

BANDA LARGA

Italia in ritardo sulla banda larga, un solco tra programmi e risultatiCorriere Della Sera 28/07/14 P. 30 Maria Serena Natale 5

ICT

Com'era verde la Silicon ValleyRepubblica 28/07/14 P. 24 Federico Rampini 6

SCIA

Scia e permessi, tutto in unoItalia Oggi Sette 28/07/14 P. 15 Andrea Mascolini 9

PIANO CASA

Piani casa rivolti anche al socialeSole 24 Ore - Norme ETributi

28/07/14 P. 22 Raffaele Lungarella 10

Le «best practice» da seguire per chi opera come esperto del giudice

Per i1 consulente tecnicoil test del contraddittorioInvalida l'attivitàche non assicurala partecipazionedelle parti

PAGINAA CURA DIPaolo Frediani

Negli ultimi anni - compli-cela crisi economica- un nume-ro crescente di professionisti siè rivolto al settore della consu-lenza tecnica di ufficio (Ctu). Iltrend è confermato dall'incre-mento delle istanze di iscrizio-ne all'albo dei Ctu, ma pone unaseria questione professionale:la consulenza, infatti, imponeconoscenze giuridiche che si ag-giungono alle competenze spe-cialistiche (tecniche, mediche,contabili e così via). Uno deipunti più delicati riguarda losvolgimento delle operazioni ela necessità che il consulentetecnico d'ufficio rispetti rigoro-samente gli istituti che governa-no il processo; ciò affinché lasua opera possa trovare pienavalidità perle finalità a cui è pre-posta. Una consulenza ineccepi-bile sotto il profilo scientifico,infatti, potrebbe non esserlo sot-to quello procedurale-regola-mentare fino al punto da diven-tare inutilizzabile per il giudice.

Uno degli aspetti più impor-tanti del processo, il rispetto delprincipio del contraddittorioe del diritto dalla difesa, incidesull'intera opera del consulen-te. Secondo l'articolo 101 del Co-dice di procedura civile - diret-tamente correlato ai principi co-stituzionali sanciti dagli articoli24 e 111 della Costituzione - ilCtu, al pari del magistrato, nelle

operazioni di consulenza, devegarantire una partecipazione ef-fettiva dei difensori e dei tecnicidi parte (se nominati) oltre chedelle parti stesse.

Ad esempio, occorre ricorda-re che la comunicazione d'ini-zio delle operazioni peritalipuò avvenire in sede di udienzadi affidamento d'incarico ovve-ro in momento successivo. Inquesto secondo caso, però, ilconsulente deve avere cura diinviarla agli aventi titolo utiliz-zando strumenti idonei ad atte-stare la corretta ricezione (oggilo strumento più efficace è laPec). L'eventuale difforme av-viso - a seconda dei casi - è cen-surabile secondo la norma e po-tenzialmente capace di rende-re inutilizzabile il lavoro perita-le. t questo il caso del Ctu cheinizi le operazioni peritali sen-za aver avvertito una delle dueparti (difensori e tecnici di par-te, se nominati) oppure avendo-lo fatto ma con mezzi inidonei.E lo stesso accade al consulen-te che, dopo una sospensionedelle attività, non abbia cura didare nuovo avviso della ripresadelle operazioni.

Va ricordato anche il caso incui il Ctu abbia svolto ispezionie/o indagini di natura istrutto-ria (quindi con valore rilevanteai fini peritali) senza la presenzadelle parti odi una di esse. t que-sto ad esempio il caso del Ctuche compia attività di accerta-mento tecnico sui luoghi di cui ècausa senza consentire la parte-cipazioni delle parti, oppuresvolga attività con il proprio au-siliario esperto senza aver con-sentito alle parti attività analo-ga, oppure ancora non si asten-ga dallo svolgere le proprie inda-gini nell'ipotesi in cui vi sia unimpedimento nell'accesso ai

luoghi per una delle parti.Altro caso può essere quello

della partecipazione alle attivi-tà di consulenti non regolar-mente nominati (questi debbo-no essere nominati nelle moda-lità stabilite dall'articolo 201del Codice di rito). Ciò accade- ad esempio - quando la partenon abbia nominato il proprioconsulente con dichiarazioneaverbale diudienza o deposita-ta in cancelleria, quando gli af-fianchi una altro soggetto conil ruolo di esperto senza ido-nea nomina o provveda a unasostituzione in difformità.

La violazione del principiodel contraddittorio può riguar-

Le linee guidadi Cnfe Cng

a relazione peritale è l'atto cheracchiude il lavoro del Ctu e

può valorizzarne (o vanificarne)l'attivitá.Il codice di rito nonfornisce uno standard dicomposizione. Ancheper questo ilConsiglio nazionaleforense e dalConsiglio nazionale deigeometri egeometri laureati hanno definito ilCodice della relazioneperitale nelprocesso civile di cognizione.L'opera ha l'obiettivo diuniformare la metodologia diredazione della relazione peritaledelineando le lineeguidaperilcorretto svolgimento del mandatogiurisdizionale.

OR [PRO DII7JONE RISERVATA

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www.codicedeuarelazioneperita le.it

dare anche il caso dell'acquisi-zione documentale da parte delCtu che attraverso il potere con-feritogli dal magistrato svolgeindagini presso enti e autoritàacquisendo atti e documentiche - proprio per il rispetto delcontraddittorio - deve porre adisposizione delle parti per con-sentire loro l'esercizio di con-trollo e valutazione. E lo stessoaccade quando il consulente -specificamente autorizzato dalgiudice - raccoglie informazio-ni da terzi o chiede chiarimentialle parti senza darne opportu-no avviso. O, ancora, quandoconsente la produzione e l'intro-duzione nel giudizio (tenendo-ne quindi conto) di particolaredocumentazione in violazionedei principi dell'onere probato-rio (articolo 2697 del Codice ci-vile) della disponibilità delleprove (articolo 115 del Codice diprocedura) e dei termini stabili-ti dalla norma (articolo 183, com-ma 6) e delle preclusioni previ-ste dall'impianto normativo.

Non c'è dubbio, quindi, che ilrispetto del contraddittorio edel diritto alla difesa sia centra-le nel compito del Ctu, rappre-sentandone un precipuo obbli-go, e la sua violazione può coni-portare, nei casi più gravi, effet-ti indesiderati sul piano dell'effi-cacia del lavoro peritale. In par-ticolare possono ravvisarsi i ca-si di annullamento della consu-lenza - sebbene i vizi della con-sulenza diano luogo a una invali-dità solo relativa, che se non ec-cepita dalle parti con la prima di-fesa successiva resta sanata -con rinnovazione delle indaginie sostituzione del consulente an-che con effetti spiacevoli sul pia-no delle possibili responsabilitàdi quest'ultimo.

IPF-1 111-NERISERVATAc

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.i. Profili disciplinari, penali e civili

Atti smarriti o in ritardo:il perito paga i danni

I consulenti tecnici di uffi-cio sono esposti a diversi profi-li di responsabilità nell'adem-pimento del loro mandato giu-risdizionale.

Responsabilità disciplina-re. È regolamentata dagli arti-coli 19, 20 e 21 delle disposizio-ni di attuazione del Codice diprocedura civile e soggetta al-la vigilanza del presidente deltribunale, che verificala «con-dotta morale specchiata» el'adempimento agli obblighiassunti. Nella prima rientral'assenza di condanne penali ocivili, l'irrogazione di sanzio-ni amministrative incidentisull'esercizio della professio-ne o che comunque denotanospregio della legalità. Sonoesempi di questa casistica lecondanne per falso in atto pub-blico o guida in stato di ebbrez-za. Nel campo dell'adempi-mento degli obblighi rientra-no invece le condotte conse-guenti all'assunzione dell'in-carico, come il rifiuto ingiusti-ficato di prestare il proprio uf-ficio, la mancata comparizio-ne all'udienza per il giuramen-to o il mancato deposito dellarelazione senza motivi o, anco-ra, le violazioni delle normeaggravate dalla necessità delrinnovo della consulenza. Lesanzioni sono l'avvertimento,la sospensione dall'Albo finoa un anno e la cancellazionedall'Albo.

Responsabilità penale. I pro-fili di responsabilità penale delCtu sono governati dagli arti-coli 64 del Codice di procedu-ra civile, 314 e seguenti, 328,366,373 e seguenti del Codicepenale. Anzitutto occorre rile-vare che il consulente - in baseall'articolo 357 del Codice pe-nale - riveste la qualifica dipubblico ufficiale e può incor-rere nelle fattispecie di reatodi peculato, concussione, cor-

ruzione e abuso d'ufficio.Per quanto più connesso

all'incarico possono concretiz-zarsi reati che prevedono, tral'altro, l'interdizione dall'eser-cizio della professione:

rifiuto di uffici legalmentedovuti (articolo 366 del Codi-ce penale): il Ctu che non si pre-senta all'udienza per assumerel'incarico oppure che forniscefalse giustificazioni per esseresostituito. Reclusione fino asei mesi oppure multa da 3o a516 euro;

omissione di atti d'ufficio(articolo 328): il Ctu che sirifiu-ta di adempiere all'incarico as-sunto o di compiere qualcuno

Il professionista incaricatoè pubblico ufficialee può incorreretra gli altri nel reatodi omissione di atti d'ufficio................................................ ...............

degli atti inerenti al suo ufficiosenza giustificato motivo. Re-clusione da sei mesi a due anni;

falsa perizia (articolo 373): ilCtu che fornisce un parere fal-so o afferma l'esistenza difattinon veri, cosiddetto reato dievento; occorre la consapevo-lezza dei falso daparte del con-sulente. Reclusione da due asei anni;

. frode processuale (articolo374): il Ctu che modifica artifi-ciosamente lo stato dei luoghio delle cose su cui si deve svol-gere la consulenza. Reclusio-ne da sei mesi a tre anni.

Vi sono poi le responsabilitàpenali e civili dell'articolo 64del Codice di procedura civile(colpagrave) attraverso le qua-li il consulente può esserepuni-to con l'arresto fino a un annoo con l'ammenda fino a 10.329

euro, l'interdizione dall'eserci-zio della libera professione, ol-tre al risarcimento dei dannicausati alle parti. Sono i casidel Ctu che compie operazio-ni peritali viziate da irregolari-tà con consulenza poi annulla-ta, una relazione palesementeincompleta che impone la rin-novazione ovvero viziata dagrossolani errori materialiche viene a costituire il pre-supposto della decisione delmagistrato o ancora che smar-risce documenti originali con-tenuti nei fascicoli di partenon più riproducibili.

Responsabilità civile. Si trat-ta della responsabilità (extra-contrattuale) che obbliga ilCtu a risarcire i danni arrecatialle parti a causa della propriacondotta. Lafattispecie è rego-lata dagli articoli 64 del Codicedi procedura civile, 1176, 1218 e2043 e seguenti del Codice civi-le. Tra le condotte colpose su-scettibili di arrecare un dannopossono riconoscersi quelledella perdita della cosa contro-versa e dei documenti, omissio-ne nell'eseguire accertamentiirripetibili, rifiuto o ritardo deldeposito della relazione senzagiustificato motivo, le ipotesidi sostituzione del Ctu e di rin-novo della consulenza dovutead imperizia.

Privacy. Occorre poi ricor-dare che sul Ctu e sul consu-lente di parte incombono le re-sponsabilità derivanti dal trat-tamento dei dati personali del-le parti come stabilite dalla de-liberazione n. 46 del 26 giugno2008 emessa dal Garante perla protezione dei dati persona-li. Le inosservanze sono puni-te penalmente, con sanzioniamministrative oltre aglieventuali profili di responsa-bilità civile in caso di danno ar-recato alle parti.

RI PRO D OZIO NERI,, RVATA

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I tre livelli

la Sanz i one massimaè la cancellazione dall'Alboi l rifiuto ingiustificato disvolgere l'incarico per l'iscrittoall'albo o il mancato depositodella relazione senza nioriVosono re gli attichefar,noscattare, tr a le altre, laresponsabilità drscìpi.ir)are acarico deiconsulentetec; icodIfficie. Siva dali'avVenirlientofinoallacanr_eliazionedai 'Albo,passando perla sospensione

Anche la colpa gravefa scattare il reatoPer incorrere in esponsabilrtàchi po penala non occorre che iliûtu attesti il falso nella propriarelazione o alteri materialmentele prove o lcr stato dei luog hi.ESL;ttic.-ncecheomettegalcunodegli atti a lui rimessi,rifiuti gli uffici a [u i dovuti oabbia assunto l'incarico senzaavere l'i ndi snensabile grado diperizia

Varino risarciti i dannicausati atte partilicor]s.rle.ntetec; ico;'ufficioche smarrisce un documentooriginale. oppure non eseguetempestivarnenteunaorertamento irripetibilepotrebbe dover risarcire i dannicausati alle parti dalla propriairnperizia. Lo stesso puòaccadere nel caso d; r elaziorleperitale gr a •;e;ner,re innuir;plerae vuindi inutilizzabile

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I requisiti per evitare le irregolarità

Così la relazione è completaLa relazione peritale è il

prodotto dell'opera del Ctu erappresenta l'atto con il qualequesti adempie al mandato giu-risdizionale. Formerà oggettodi valutazione da parte deglioperatori del processo e per-ciò, da un lato, deve essere ingrado di fornire motivazionichiare nel rispetto della scien-za e, dall'altra, compiersi in ri-goroso ossequio alle normeprocessuali. Una relazione in-completa, viziata da omissionie/o irregolarità sarebbe inuti-lizzabile e costringerebbe il giu-dice ad operare una rinnovazio-ne delle operazioni, se del caso,con sostituzione del consulen-te. L'elaborato peritale dovreb-be articolarsi nelle parti intro-duttiva, descrittiva, valutativae conclusiva, ciascuna con leproprie finalità.

In ogni caso, non dovrebbe-ro mai mancare questi ele-menti, accompagnati, ove ne-cessario, dalle allegazioni do-cumentali:

Udienza di conferimentod'incarico . Indicazione delledisposizioni impartite dal ma-gistrato, delle autorizzazionie dei termini ex articolo 195,comma3, del Codice di proce-dura civile.

Ordinanze e udienze. Even-

tuali ordinanze e/o udienzesuccessive all'affidamento del-l'incarico con le conseguenti as-sunzioni del giudice.

Nomina dei consulenti tec-nici di parte . Indicazione deiconsulenti di parte e modalitàdelle loro nomine.

Istanze di proroga del termi-ne di deposito della relazio-ne peritale . Eventuali istanzedel Ctu atte a prorogare il ter-mine di deposito dellarelazio-ne peritale.

Comunicazione d'inizio del-le operazioni peritali. Indica-zioni della data e delle modali-tà con la quale il Ctu ha avvisa-to dell'inizio delle operazioniperitali.

Istanze al magistrato. Even-tuali istanze presentate dal Ctuper l'assunzione di specifichedecisioni, anche ai sensi dell'ar-ticolo 92 delle disposizioni diattuazione del Codice di proce-dura civile, con le conseguentiassunzioni del giudice.

Svolgimento delle operazio-ni peritali . Le operazioni svol-te, anche con finalità conciliati-va, attraverso una sintesi strut-turata delle diverse sessioni.

Istanze e osservazioni delleparti . Istanze e osservazioniproposte dalle parti a normadell'articolo 194 del Codice di

procedura civile con rispostadel Ctu.

Documenti peritali. Docu-menti utilizzati dal Ctunell'espletamento dell'incari-co con l'indicazione delle fontidi provenienza.

Memorie delle parti. Le me-morie delle parti richiesteall'esito delle indagini peritaliin modo da consentire loro de-duzioni tecniche prima dell'ela-borazione della relazione peri-tale preliminare.

Risposta al quesito. La ri-sposta al quesito nellarelazio-ne preliminare attraverso lemotivazioni e gli elementi asupporto.

Osservazioni delle parti econsiderazioni del Ctu. Rac-colta e sintesi ragionata delleosservazioni prodotte dalleparti alla relazione peritale pre-liminare, seguite dalle osserva-zioni del Ctu con il loro accogli-mento o rifiuto.

Risposta conclusiva al quesi-to. La risposta conclusiva alquesito comprensiva delleeventuali modificazioni sugge-rite dalle osservazioni di parte.

Limiti e riserve del manda-to. Indicazione dei limiti e del-le riserve di svolgimento delmandato.

0 RI PRO DD ZIONE RISERVATA

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ITALIA IN RITARDO SUtLA ANDA LARGA

UN SOLCO TRA PROGRAIVIMI E RISULTATI

Tecnologia e innovazione pilastri' della strategia italiana per il se-

mestre di presidenza dell'Unione Euro-pea: lo aveva annunciato il premier Mat-teo R.enzi al forum Digital Venice di inizioluglio, lo ha ribadito il ministro Pier CarloPadoan davanti alla commissione Affarieconomici dell'Europarlamento. La con-sapevolezza politica di dover puntare sulleidee è chiara, il ritardo dacolmare è forte. Un ritardoal livello molto concreto dialfabetizzazione digitale,qualità delle linee esisten-ti, penetrazione della ban-da larga ad alta velocità.

E un richiamo alla con-cretezza quello contenutonel rapporto sul mercatodelle telecomunicazionielaborato dalla Commis-sione Ue per il periodo 2012-13. Il docu-mento fotografa un Paese che ha compiu-to «leggeri miglioramenti» sulla bandalarga ma mantiene un ritmo inferiore allamedia europea. In particolare, «le pene-trazioni della banda larga fissa tradiziona-le e di nuova generazione sono ancoramolto al di sotto della media» e l'Italia èl'ultimo dei 28 Stati dell'Unione per diffu-sione di banda con velocità da 3o Mbps eper copertura delle reti d'accesso di nuova

generazione. «Molto bassa» la qualitàdelle linee esistenti, con solo il 18,4% degliabbonamenti con velocità superiori a ioMbps contro la media Ue del 66%. Maleanche i ricavi: dopo aver perso il 3,4% nel2ou e il 6,1% nel 2012, il ricavo medio perutente si è fermato a 153 euro contro unamedia europea di 187. «Nel contesto dellacrisi economica i ricavi del settore tlc con-

tinuano a calare - rilevaBruxelles - e questo haavuto un impatto negativosugli investimenti», scesidel 2,3% nel 2011 e dello0,6° nel 2012, a fronte diuna ripresa del 7,8% a livel-lo comunitario. Bene inve-ce la banda larga mobile,che a gennaio ha toccatouna quota di penetrazionedel 66,3%, il doppio del

2o11 e sopra la media del 61,1%.La Ue aveva già inserito lo sviluppo del-

l'infrastruttura per la banda larga velocenelle raccomandazioni rivolte all'Italia nel2013. Il governo ha fissato obiettivi chiariin linea con l'Agenda digitale e la strategiadi crescita Europa 2020. Ancora una volta,si tratta di accelerare.

Maria Serena Natalemsnatale@corriere. it

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Banda larga Pagina 5

'l'cone

HE cosa succede se siguasta la macchinada soldi della Rete?Da qualche tempo

-` l'economia digitaleoccupa le prime pagine dei gior-nali non solo per collocamenti inBorsa miliardari, innovazionifuturistiche, start-up fondateda imprenditori-ragazzini, maanche per annunci ben più duri:licenziamenti in massa, perdi-te, ristrutturazioni. Gli esperti

si dividono, tra chi loda la flessi-bilità tipica della «distruzionecreativa», e chi invece intrave-de una «stagnazione secolare»all'orizzonte.

azon se naun rosso record, Microsofttaglia ancora.

mentre tutti,

dai big alle start ,affrontano .

LA

La settimana scorsa si è chiusa dollari nell'ultimo bilancio trime-con Wall Street in allarme per i strale, ma di profitto non c'è trac-guai di Amazon. Il più grande su- cia. Anzi, le perdite aumentano, apermercato online, che dai libri si 126 milioni in un trimestre. Laè allargato fino avendere di tutto, Borsa hareagito "cancellando" 15continua ad aumentare le sue per-dite. Fin qui Amazon faceva noti-zia per la sua aggressività, peresempio i metodi spietati che usaper piegare al suo volere gli edito-ri di libri (è arrivata a sabotare levendite dei titoli Hachette permettere in ginocchio la casa edi-trice). Ma come imprenditore, ilfondatore e capo di Amazon, JeffBezos, era circondato dalla vene-razione. Ora sono gli investitori atremare. Il fatturato di Amazoncontinua a crescere, 20 miliardi di

miliardi di capitalizzazione diquesto gruppo. Il modello Bezos èrimasto fedele a se stesso: lui pun-ta a divorare quote di mercato, ac-caparrare clienti, distruggere iconcorrenti; dopo aver fatto terra

ICT Pagina 6

bruciata attorno a sé verrà il mo-mento di raccogliere i profitti. Madopo averlo tanto osannato, i mer-cati cominciano a temere che ilprofitto non arrivi mai. Tanto piùche Amazon perde quota nell'uni-ca nicchia redditizia: "the cloud",la nuvola, cioè l'attività che consi-ste nell'affittare ad aziende clien-ti la propria capacita' di memoriae di calcolo, un pezzetto dei propriserver. Nel "cloud" altri si fannostrada con successo, dai grossi no-mi come Google ad imprese moltopiù piccole.

Amazonnonè arrivata al puntoda dover annunciare maxi-licen-ziamenti, anche se sperimentamolte tecnologie che eliminanomanodopera umana, dai droniper le consegne ai robot per la ge-stione dei magazzini-deposito.Ma altri gruppi hi-tech stanno ta-gliando gli organici senza pietà.Accade a Seattle, la città della We-st Coast settentrionale dove han-no sede Amazon e Microsoft, così

Il colosso di Jeff Bezoscontinua a fare ricavima gli utili non arrivanoe il suo "cloud" stenta

come più a S ud nella Silicon Valleyvera e propria. L'azienda fondatada Bill Gates licenzia 18.000 di-pendenti, il 14% di tutta la suafor-za lavoro. Un'ecatombe, senzaprecedenti nei 39 annidi storia diun'azienda che all'apice del suosuccesso era diventata "sinoni-mo" dell'informatica. E più del tri-plo dei licenziamenti che vennerodecisi dalla stessa Microsoft cin-que anni fa, al termine della piùgrave recessione dalla nascita del-l'azienda. Il colpo più duro si con-centra sui dipendenti europei del-la Nokia, colosso finlandese della

telefonia mobile, la regina deca-dutadei cellulari ormai in preda aldeclino. La divisione della Nokiache produce telefonini fu compra-ta da Microsoft, e il grosso dei li-cenziamenti (12.500) avverran-no proprio lì. Restano pur semprealtri 5.500 licenziamenti che ri-guardano proprio la casa madreamericana, a riprova che l'econo-mia digitale non è solo una mac-china che crea ricchezza e lavoro.

La crisi di Microsoft è relativa-l'utile aumenta... anche grazie ailicenziamenti - ma confermaquanto sia "instabile" ogni equili-brio dell'industria hi-tech. Le ge-rarchie, i rapporti di forze tra i bigsono esposti a shock improvvisi.Le fortune degli imprenditori pos-sono cambiare repentinamente,strategie consolidate vengonotravolte da errori di previsione erovesci brutali. È solo pochi mesifa che l'acquisizione di Nokia daparte di Microsoft fece scalpore.Quell'operazione confermava lacentralità degli smartphone nel-l'economia digitale. Da quando icellulari hanno iniziato a soppian-tare i personal computer comestrumento di accesso a Internet,tutti hanno dovuto adattare leproprie strategie: da Microsoft aGoogle a Facebook. L'azienda fon-data da Bill Gates, in particolare,nel suo fatturato e nei suoi utili è

ancora troppo dipendente dallavenditadi software percomputer.

Nella Silicon Valley, che comin-cia a Sud di San Francisco, una vi-cenda esemplare è quella di Hew-lett-Packard. Questo colosso, desi-gnato dalle iniziali Hp, ha una sto-ria che quasi coincide con la gene-si della Silicon Valley in quanto di-stretto industriale leader nelletecnologie avanzate. Gran partedell'elettronica moderna nellasua evoluzione è stata accompa-gnata dall'ascesa di Hp e di alcunigiganti vicini come Intel. Eppure

IL ROSSOAmazon ha registrato unaperdita di 126 milioni di dollarinel trimestre chiuso il 30giugno

cms

I LICENZIAMENTIMicrosoft licenzia 18miladipendenti. Il colpo più duro siconcentra sulle attività Nokiacomprate un anno fa

da anni Hp è una macchina di di-struzione dell'occupazione. Mar-chio ancora diffuso nei personalcomputer, nelle macchine da uffi-cio multi-uso (fotocopiatrici piùfax più stampanti più scanner),Hp non si è mai veramente ripre-sa dall'urto competitivo delle de-localizzazioni asiatiche, che han-no trasformato lo hardware inuna commodity, prodotti di mas-sa a basso prezzo e minimo mar-ginediutile. Hpall'iniziodi questaestate ha annunciato che licen-zierà dagli 11.000 ai 16.000 di-pendenti, che vengono ad ag-giungersi ai 34.000 posti già eli-minati. I110%dei dipendenti sonocondannati, è il prezzo da pagareperché il gruppo continui a pre-sentare dei bilanci in utile. Uri e-morragia di occupazione che sem-bra inarrestabile. E tutt'altro cherara. A poca distanza dal quartiergenerale di Hp c'è quello di Yahoo,un'azienda che sta finendo dismaltire duemila licenziamenti,pari al 14% di tutti i suoi dipen-denti. Perfino i piccoli e i neonatitalvolta licenziano: lo specialistadei giochi online Zynga ha man-datovial'anno scorso 320 personeche rappresentano il 18% dell'or-ganico.

In quanto a "sua maestà' Ap-ple, che molti considerano ancoraun modello da emulare nella Sili-con V alley, ilsuo ultimo bilancio ri-serva una sorpresa. Apple piaceancora alla Borsa, i suoi utili sonoin ottima salute, ma solo grazie al-la Cina. Dopo un accordo con il piùgrande operatore telecom dellaRepubblica Popolare, è scoppiatasul mercato cinese unaApple-ma-nia, con aumenti vertiginosi negliacquisti di iPhone, nonostante ilcosto molto elevato rispetto aiconcorrenti locali o sudcoreani.Bel colpo, che ridà slancio all'a-zienda fondata da Steve Jobs pro-prio mentre sembrava appannar-

INUOVI POSTI ELIMINATIIl gigante Hp taglia da 11.000 a16.000 dipendenti, che siaggiungono ai 34.000 posti giàeliminati

ITAGLILicenzia anche Yahoo che stafinendo di smaltire duemilalicenziamenti: i114% dei suoidipendenti

si la sua vena innovativa. Ma sa-rebbe pericoloso ignorare che die-tro l'exploit cinese non c'è altro dicui rallegrarsi: nei mercati piùavanzati, Usa in testa, ci sono se-gnali di stanchezza dei consuma-tori sia negli acquisti di iPhone chedi iPad.

La lezione è che non esistonovantaggi competitivi acquisitiper sempre. Perfino aziende ado-lescenticome Facebookvivono co-me un incubo il rischio di obsole-scenza: il social network ha ilviziogenetico di essere nato in un'epo-ca in cui si usava ancora il personalcomputer per collegarsi a Inter-net, mentre oggi i giovani abban-donano in massa i computer e usa-no prevalentemente glismartphone. La rivoluzione "ar-chitettonica" per passare da undesign dei siti computer-centricoad uno smartphone-centrico,mette a dura prova anche aziendedove l'età media dei manager nonraggiunge i trent'anni. La velo-

L'azienda fondata da BillGates riduce di un altro14 per cento la suaforza lavoro

cità del cambiamento è una dellespiegazioni delle ondate di licen-ziamenti: le imprese hi-tech usa-no la flessibilità estrema del mer-cato del lavoro americano per ria-dattare senza sosta la tipologiadei talenti che impiegano. Un'al-tra spiegazione, più strutturale,punta verso la teoria della "sta-gnazione secolare" di Larry Sum-mers: l'idea cioè che rischiamo dientrare in un ciclo dove la spintaalla crescita proveniente dalle in-novazioni ha esaurito i suoi effet-ti.

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ICT Pagina 7

Rivive il mitodel Majesticl'hotel dei letteratie delle diplomazie

Provincetownil porto francodell'AmericabohémienNADIAFUSINI

LaTinaTurnerche viene dal Maghreb"i chiamo M'Barkama canto Napoli"

ICT Pagina 8

Operativi i rrtodelli unificati per l istan^a e la seM-nalazione certi Lata eli ZI "llzio attii'ita

Scia e permessi , tutto in unoGli adempimen ti edilizi diventano standard omogenei

Pagina a curaDI ANDREA MASCOLINI

chemi unici nazionaliper la presentazionedell'istanza del per-messo di costruire

e per la Scia (Segnalazionecertificata di inizio attività).Inoltre, adesso le regioni po-tranno, se del caso, adeguarei moduli nazionali alle singolenormative settoriali. Enel ddl di riforma dellap.a. è previsto però unnuovo intervento nor-mativo finalizzato auna precisa indicazionedei procedimenti ogget-to di segnalazione diinizio attività (si vedaaltro articolo in pagi-na). Diventano quin-di operativi i modelliunificati approvati aseguito dell'accordo del12 giugno 2014 siglatotra il governo, le regio-ni e gli enti locali, con-cernente l'adozione dimoduli unificati e sem-plificati per la presen-tazione dell'istanza delpermesso di costruire edella segnalazione cer-tificata di inizio attività (Scia)edilizia, pubblicato sulla Gaz-zetta Ufficiale n. 161 del 14luglio 2014 (Suppl. ordinarion. 56).

L'effetto, di notevole rile-vanza, è quello di procedere auna standardizzazione e omo-geneizzazione degli adempi-

menti in ambito edilizio equindi di mettere a disposi-zione di ogni comune identicimoduli per gli stessi procedi-menti. La base giuridica diquesto intervento semplifi-catorio, fortemente richiestodalle categorie professionali(Cnappc, Consiglio nazionaledegli architetti, in testa), risa-le a uno dei numerosi decreti-legge del governo Monti (il

decreto «sviluppo n. 5/2012)che prevedeva l'impegno peril governo ad adottare i modu-li semplificati e unificati perla presentazione dell'istanzadi permesso di costruire e del-la segnalazione certificata diinizio attività (Scia), di cui aldpr n. 380/2001, alla legge n.

241/1990 e al dpr n. 160/2010.La disciplina del 2012 stabili-sce anche che le regioni deb-bano adeguare, in relazionealle specifiche normative re-gionali di settore, i contenutidei quadri informativi dei mo-duli semplificati e unificati, dicui all'accordo, utilizzando iquadri e le informazioni indi-viduati come variabili. Tuttociò se le regioni, chiamate

anche a dare massima diffu-sione ai moduli, lo ritenganonecessario (se non possonosemplicemente adottare i mo-duli nazionali). Saranno poigli enti locali ad adeguare lamodulistica in uso sulla basedelle previsioni dell'accordo.In sostanza, quindi adesso

starà alle regioni procederein uno dei due modi previstidalla legge e successivamen-te agli enti locali adegua-re la modulistica in esserealla nuova pubblicata sullagazzetta ufficiale. Infatti imodelli allegati all'accordodel 12 giugno 2014 e adessoin gazzetta hanno delle par-ti fisse identiche per tutti edelle parti «variabili» che le

regioni possono cam-biare in relazione allespecifiche normativeregionali di settore.I comuni adeguano ipropri moduli sosti-tuendoli con quelliapprovati. Il varo deimoduli unificati, sottol'impulso del ministroper la semplificazioneMaria Elena Boschi,arriva in contempora-nea con la pubblicazio-ne del dl n. 90/2014, incorso di conversione inlegge da parte del par-lamento, che all'artico-lo 24 prevede che siamessa a disposizionedegli enti locali lastessa documentazio-ne per la richiesta del

permesso di costruire e perla presentazione della Sciain ambito edilizio. In partico-lare il comma 3 dell'articolo24, rubricato «Agenda dellasemplificazione amministra-tiva e moduli standard», sta-bilisce: Al governo, le regionie gli enti locali, in attuazione

del principio di leale collabo-razione, concludono, in sededi Conferenza unificata, ac-cordi ai sensi dell'articolo9 del decreto legislativo 28agosto 1997, n. 281 o inteseai sensi dell'articolo 8 dellalegge 5 giugno 2003, n. 131,per adottare, tenendo contodelle specifiche normativeregionali, una modulisticaunificata e standardizzatasu tutto il territorio naziona-le per la presentazione allepubbliche amministrazioniregionali e agli enti locali diistanze, dichiarazioni e se-gnalazioni con riferimentoall'edilizia e all'avvio di atti-vità produttive. Le pubblicheamministrazioni regionalie locali utilizzano i moduliunificati e standardizzati neitermini fissati con i suddettiaccordi o intese». Nel meritodel contenuto dei modelli sitratta nella sostanza deglistessi contenuti già noti finoa oggi: la richiesta (per il per-messo di costruire) e la segna-lazione (di inizio attività), conle dichiarazioni di prassi e inumerosi allegati, fra cui unrilievo centrale è rappresen-tato dalla relazione tecnica diasseverazione. Corredata an-che da elaborati grafici e foto-grafie, che deve essere fornitada un professionista abilitato,dalle ricevute di pagamentodei diritti di segreteria e daldocumento di identicità delrichiedente.-C Riproduzione

SCIA Pagina 9

Le normative locali che prevedono incrementi di volume maggiorati con la costruzione di appartamenti da affittare

P casa rivolti anche a1 socialeDieci Regioni offrono ancora incentivi per l'offerta di abitazioni a canone moderato

PAGINA ACURA DiRaffaele Lungarella

L'ampliamento degli alloggiprevisto dal piano casa diventapiù conveniente se il costruttoreriserva una quota all'affitto a ca-none moderato. Sono dieci le Re-gioni che con il piano casa hannoinvestito sull'edilizia residenzia-le sociale (Ers). Si tratta di Basili-cata, Calabria, Campania, La-zio, Liguria, Lombardia, Mar-che, Molise Piemonte e Puglia.Le loro leggi resteranno in vigo-re almeno per tutto quest'anno;in Lombardia il piano è operati-vo fino al prossimo 31 dicembresolo per l'Ers.

Queste Regioni hanno finaliz-zato i premi di volume odi super-ficie, concessi per incentivare gliinterventi di ampliamento e di de-molizione e ricostruzione degliedifici, non solo al rilanciodell'edilizia e all'aumento deglistandard energetici degli edifici,ma anche ad aumentare il patri-monio degli alloggi di edilizia resi-denziale sociale, quelli con cui sipuò dare una risposta ai bisogniabitativi delle famiglie che vivo-no in condizioni di disagio econo-mico e sociale.

Formule diverse peri premi

L'importanza attribuita all'Ersnelle singole normative dei pianicasavaria da Regione a Regione esono diversi ancheilivellideipre-mi e le tipologie degli interventiinteressati. Quasi tutte interven-gono sia sulla componente pub-blica che su quella privatadell'Ers. La sola concessione di di-ritti edificatori aggiuntivi, in dero-ga alle previsioni dei piani regola-tori, potrebbe risultare una condi-zione non sufficiente per accre-scere il patrimonio di case popola-ri (si vede articolo a fianco). Per leimprese di costruzioni e le coope-rative di abitazioni la convenien-

za a riservare una quota dell'inter-vento dipende soprattutto dallapercentuale di incremento dellavolumetria esistente cheviene da-ta in premio. Ma è rilevante an-che stabilire se la realizzazionedell'edilizia sociale è condizioneper ottenere quel premio oppurese essa comporta un premio ag-giuntivo rispetto a quello standard; sono due schemi con una di-versa forza incentivante. li n ulte-riore fattore decisivo perla possi-bilità o meno di realizzare inter-venti con una componente di edi-lizia sociale sta nella previsionedi cambiare in residenziale la de-stinazione d'uso non residenzialedi partenza degli edifici da amplia-re o demolire e ricostruire.

Nel primo schema possono

Bonus massimoVincolato alla riserva di una quotadi nuova edificazione all'affitto

rientrare le previsioni della Basili-cata e della Liguria. Nei Comuni lu-cani ad elevata tensione abitativae in quelli con più diiomila abitan-ti, possono essere promossi, an-che su iniziativa privata, program-mi integrati e di riqualificazioneurbana che riservino a Ers almenoi140% dellavolumetria destinata aresidenza. Questa percentuale siabbassa al 20% in Liguria, dove, acondizione che si rispetti la riser-va di Ers, i Comuni possono per-mettere la delocalizzazione degliimmobili con destinazione non re-sidenziale e la trasformazione a re-sidenza con lo scopo di favorirel'attuazione di programmi di ri-qualificazione urbanistica,paesag-gistica e ambientale.

Lo schema a doppia premialità

è applicato in Puglia, a seguito

delle modifiche introdotte dal

piano casa alla legge regionale

sulla rigenerazione urbana (Lr

21/2008). La percentuale di incre-

mento del 35% della volumetria

degli immobili demoliti (in quan-

to in contrasto con il contesto in

cui si trovano) per essere riloca-

lizzati in un'altra area, può cre-

scere di un altro lo%, a condizio-

ne che almeno il 2o-% del volume

dei nuovi edifici sia destinato ad

alloggi sociali.

Fino a170 % in Calabria

Identico meccanismo è applica-to anche in Calabria, ma conuna doppia percentuale di riser-va. Anche lì i privati, oltre ai Co-muni stessi, possono promuove-re programmi di recupero diaree in cui sono localizzati edifi-ci incongrui, anche non residen-ziali, premiando con un volumeaggiuntivo del3o°a la loro demo-lizione e ricostruzione (anchein altra area), che diventa 35%conil2o% diErs e50% se la volu-metria per gli alloggi sociali sa-le al 70%; una percentuale,quest'ultima, elevata, però, asua volta, "premiata" con lapos-sibilità di trasformare capanno-ni in case.

Sulla combinazione tra premidi volumetria e trasformazionidelle destinazioni d'uso, puntaanche il Lazio. Anche nei Comu-ni privi di piano regolatore, coninterventi diristrutturazione edi-lizia e di sostituzione edilizia èpossibile destinare a residenza,con un aumento di volumetriadel 30%, gli edifici esistenti conuna diversa destinazione a condi-zione che una quota della nuovavolumetria (il 30 o il 35%, in basealla dimensione dell'edificio), di-venti Ers.

0 RIl' AODUZION E RISERVATA

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La mappa

Le Regioni e la normativa specifica per l'edilizia sociale

Riserva del 40 per centoNei Comuni ad alta tensioneabitativa e in quelli con unapopolazione di almeno 10.000abitanti, la regione promuoveinterventi di edilizia residenzialeche prevedano la realizzazioneo il recupero di alloggi sociali

Cambio di destinazione d'usoPrevisto l'aumento della volumetriadegli edifici residenziali di proprietàpubblica del 50% pergli interventidi demolizione e ricostruzione e diristrutturazione urbanistica.Negli edifici privati l'aumento divolumetria de135% può crescere da

Recupero aree dismesseGli interventi realizzati sugli edificiresidenziali pubblici localizzati inaree oggetto di riqualificazioneurbana possono beneficiare di unaumento di volume del 50 percento. Gli immobili non residenzialidismessi possono essere ricostruiti

Quote monetizzateÈ possibile delocalizzare etrasformare in residenza, con unaumento di volumetria pari al 35%,gli immobili con destinazioned'uso non residenziale di volumenon superiore a 10mila metri cubi,se i120% viene trasformato in

nella misura non inferiore al 40%della volumetria destinata allaresidenza.La Regione sollecita i programmidei privati con procedure dievidenza pubblica.Lr 7agosto 2009, n. 25Lr3 dicembre2012, n. 25

5 a 20 punti percentuali acondizione che si riservi ad ediliziaresidenziale sociale unapercentuale rispettivamente del20e del70%della nuova volumetria.Possibile cambiare destinazioned'uso agli immobili ampliati.Lr11 agosto 2010, n. 21

come abitazioni a condizione che il30% della volumetria sia destinataad alloggi sociali . Nelle areeurbanizzate possibile trasformarein casa gli uffici non oltre i 10milamq, riservando almeno il 20% aedilizia convenzionata.Lr28dicembre2009, n. 19

alloggi sociali da vendere oaffittare alle condizioni stabilitedalla convenzione con il Comune.La quota di edilizia residenzialesociale può anche esseremonetizzata , versando al Comuneilcorrispondente valore.Lr3 novembre 2009, n. 49

Deroghe ai Prg possono essere trasformati inPer riqualificare i quartieri di edilizia residenza capannoni e altri edificiresidenziale pubblica, i Comuni per attività economiche, con unpossono aumentare le previsioni au mento di volumetria, a condizionequantitative delle a ree di edilizia che il 30- 35% dell'edificiosociale. In deroga ai Prg, e a nche nei ricostruitosia destinato a ediliziaComuni che nesonosprovvisti, per residenziale pubblica.aumentare l'offerta di alloggi sociali LrllAgosto2009, n. 21

.........................................................................................................................................................................Il 2005 data chiavePer riqualifica re i quartieri diedilizia residenziale pubblica, iproprietari degli alloggi pubblicipossono realizzare interventi con unaumento del 40% della volumetria.Gli alloggi devono essere localizzatinei quartieri di edilizia residenziale

pubblica esistenti al l° marzo 2005,o classificati a fabbisogno acuto,critico ed elevato. Qui è possibileanchetrasformare in residenza, conuna quota di alloggi sociali, edificiterziari e direzionali non utilizzati.Lr16 luglio 2009, n. 13Lrl3marzo 2012, n.4

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Coinvolte anche le Asl della volumetria esistente.Consentiti interventi di Se la proprietà degli alloggi è delledemolizione, anche integrale, e Erap gli interventi vannoricostruzionedi immobili di concordati coni Comuni. Possibiliedilizia residenziale pubblica di interventi anchesugli immobili diproprietà dei Comuni o degli enti proprietà della Regione e delleregionali per l'edilizia pubblica aziende del servizio sanitario.(Erap) con ampliamento del 50% Lr 8 ottobre2009, n. 22

Apertura alle cooperative programmi per costruire nuoveNei Comuni sprovvisti di aree libere abitazioni di questo tipo.destinate alla realizzazione di I progetti possono essereimmobili per l'edilizia economica, presentati anche da imprese,convenzionata o agevolata, o la cui consorzi e cooperative.dimensione è insufficiente rispetto La legge è in vigore fino al 31alla domanda, possono essere dicembre 2015promossi, in via straordinaria, Lr11 dicembre2009, n.30

Attenzione alla tecnologiaLa volumetria degli edifici di ediliziaresidenziale pubblicasovvenzionata può essere ampliataentro il limite del 20 percento, permigliorarne la qualità architettonicae la sicurezza della loro struttu ra.Perla realizzazione di questi

interventi devono essere utilizzatetecnologie per raggiungere elevatilivelli ambientali ed energetici.Nel caso di interventi sugli alloggi diproprietà pubblica non valgono ivincoli di dimensione etipologiaprevisti per i privati.Lr14 luglio 2009, n. 20

Bonus fino at 45%Il premio di volumetria vieneaumentato di 10 punti percentuali(rispetto al 35% standard) se gliinterventi sugli immobiliresidenziali, all'interno di unprogramma integrato dirigenerazione urbana, destinano

almeno il 20% della volumetriaricostruita all'edilizia residenzialesociale. Con questovincolo, anchegli interventi di riqualificazione diaree urbane degradate possonoricevere un premio di volumetria.Lr29 luglio 2008, n. 21Lr30luglio 2009, n. 14

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