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Centro Studi C.N.I. 27 settembre 2016

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 27 settembre 2016

Pagina I

FASCICOLO DI FABBRICATO

«Eventi evitabili col Fascicolo di fabbricato»Corriere Della Sera Roma 27/09/16 P. 3 Lilli Garrone 1

PREVIDENZA PROFESSIONISTI

Medici e avvocati, quei miliardi versati nell'«altra» InpsCorriere Della Sera 27/09/16 P. 37 Isidoro Trovato 2

INARCASSA

Inarcassa, contributi congelatiItalia Oggi 27/09/16 P. 31 Simona D'Alessio 4

INNOVAZIONE

Artificial intelligence is too important to leave unmanagedFinancial Times 27/09/16 P. 11 John Thornhill 5

INGEGNERIA

Dalla diga di Assuan al canale di PanamaSole 24 Ore 27/09/16 P. 29 Paolo Bricco 6

ARCHITETTI

L'architetto del futuroCorriere Della Sera 27/09/16 P. 46 Pierluigi Panza 8

SISMA AMATRICE

"Le case donate sono abusive" L'ultima beffa per i terremotatiStampa 27/09/16 P. 16 Flavia Amabile 10

ILVA

Boccia a Taranto ma il confronto sull'Ilva resta in salitaCorriere Della Sera 27/09/16 P. 35 Rita Querzé 11

«Azienda cruciale per il made in Italy»Sole 24 Ore 27/09/16 P. 13 Domenico Palmiotti 12

FONDO PMI

Garanzie e fidi, un affare "senza rischi" che ora minaccia i conti delle bancheStampa 27/09/16 P. 19 Gianluca Paolucci 13

INNOVAZIONE E RICERCA

Industria e università Così Milano diventa la capitale dei brevettiStampa 27/09/16 P. 10 15

Il software che risolve i gialli creato dal poliziotto della MobileStampa 27/09/16 P. 10 Lorenzo Gottardo 17

NORME CEI

Arricchita la norma Cei 64-8Sole 24 Ore 27/09/16 P. 49 Silvia Berri 18

PORTI

Porti, il governo punta a SudSole 24 Ore 27/09/16 P. 19 Raoul De Forcade 19

FORMAZIONE ARCHITETTI

Grafton Architects: «Che errore separarci dagli ingegneri»Corriere Della Sera 27/09/16 P. 46 20

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Si torna a parlare del «Fasci-colo di fabbricato». «Se fosseobbligatorio - ha postato Virgi-nia Raggi su Facebook - e se sifossero avviati seri censimentisullo stato degli edifici, alcunieventi sarebbero evitabili».Storia ripetuta e neppure trop-po antica. Perché il «Fascicolo»fu istituito con una delibera delnovembre del '99 dal Comunee, peraltro, doveva diventareobbligatorio in tutta Italia. Matra ricorsi al Tar e opposizionedella Confedilizia l'obbligato-rietà è stata dimenticata. Del li-bretto per la sicurezza degliedifici che riportasse tutte leloro caratteristiche (compresequelle del sottosuolo) e le pla-nimetrie, si cominciò a parlarenel `98, dopo la strage per ilcrollo di via di Vigna Jacobini.«Nel caso di ponte Milvio, onell'altro recente di piazza Gen-tile da Fabriano, se il fascicolofosse stato disponibile, con tut-te le planimetrie scritte - spiegail professor Paolo Rocchi, ordi-nario di Consolidamento degliedifici storici a «La Sapienza» epresidente nazionale del Fasci-colo per gli edifici storici - inentrambi i casi i danni sarebbe-ro stati evitabili».

Lilli Garrone© RIPRODUZIONE RISERVATA

Fascicolo di fabbricato Pagina 1

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Medici e avvocati,quei miliardi . versatinell«altra» InpsTutti i vincoli della gestione separata:i contributi rischiano non essere recuperati

I professionisti battono cas-sa. Hanno versato miliardi dieuro ma non sanno che finefaranno. Sono medici, inge-gneri, architetti, avvocati,commercialisti e tanti altri. Unesercito di professionisti che,nonostante abbiano loro Cas-se previdenziali di categoria,sono costretti a pagare «da-zio» alla gestione separata del-l'Inps. Anni di contributi chegiacciono silenti e che quasicertamente non saranno utiliai fini dell'anzianità necessariaper andare in pensione.

I numeri sono impressio-nanti. L'Enpam (la cassa deimedici il cui presidente Olivetiè anche presidente Adepp)calcola che solo i medici iscrit-ti alle scuole di specializzazio-ne nel 2016 verseranno 18o mi-

I medici

L'Enpam (lacassaprevidenziale

dei medici) ha

calcolato che

soltanto i

medici iscritti

alle varie

scuole di

specializzazio-

ne nel 2016

verseranno

nella gestione

separata

dell'Inps 180

milioni di euro

Le casse

AlbertoOliveti daldicembrescorso èpresidentedell'Adepp, laAssociazionedegli entiprevidenzialiprivati. È anchepresidentedell'Enpam, lacassa deimedici

lioni di giuro in questa gestio-ne separata (dove, una volta fi-nito il loro periodo diformazione, non verserannomai più in vita loro). Infatti icamici bianchi appartengonoal loro ente di categoria sin dalmomento in cui pronuncianoil giuramento di Ippocrate, do-po la laurea in medicina. Maappena mettono piede dentrouna scuola post laurea sulla lo-ro borsa scatta la strana paren-tesi della gestione separata.

Per gli avvocati c'è il caso delpraticante: percepisce com-pensi legati alla sua futuraprofessione ma, non essendoancora iscritto alla sua Cassa diriferimento, nel frattempo gliviene richiesto di versare ( avuoto) all'Inps. Poi ci sono gliarchitetti e gli ingegneri, cheversano a Inarcassa, ma solo senon sono iscritti a un'altra for-ma di previdenza obbligatoria.Così scatta la stranezza dell'in-gegnere che fa libera profes-sione ma che, se viene assuntocome dipendente (ad esempioper una supplenza a scuola),per quel periodo dovrà versarealla gestione separata Inpscreando un ulteriore spezzonecontributivo per il suo percor-so previdenziale. In tutti que-sti casi i contenziosi si spreca-

Niente r c_d _- ---íoneII professionistanon potrà riunificarei contributi Inps conquelli della sua cassa

no e la giurisprudenza non èsempre univoca.

Ma che fine fanno questisoldi versati nel calderoneInps? Il professionista potrà al-meno riunificarli in un unicosalvadanaio previdenziale? Larisposta è no. Attualmente sipuò solo cercare di farsi dareuna pensione anche dall'Inps.Più facile a dirsi che a farsi. Perandare in pensione con la ge-stione separata Inps sulla cartaesistono varie possibilità, tutteperò poco praticabili o nonconvenienti. E la ricongiunzio-ne tra i versamenti alla propriacassa professionale e quelli ef-fettuati alla gestione separatadell'Inps? Se ne parla da un po'ma per ora non e prevista. Inassenza di questa possibilità, èstato inventato il cumulo con-tributivo, che è però precluso achi matura una pensione inuna Cassa dei liberi professio-nisti. Per chi ha abbracciato lalibera professione e ha avutoun percorso previdenzialespezzettato esistono solo duepossibilità: o la pensione divecchiaia a 7o anni e 7 mesi(solo per chi ha versato l'oboloalla gestione separata per al-meno ,5 anni). Oppure c'è la to-talizzazione, una sorta dijackpot infernale: per l'anzia-nità si conteggiano gli anniversati in qualsiasi gestioneprevidenziale però la pensionenon la si prenderà nel mo-mento in cui si maturano i re-

Previdenza professionisti Pagina 2

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quisiti ma 18 mesi o 21 mesipiù tardi. Perché spezzettato farima con esodato.

Resta un'ultima opzione:per chi arriva alla pensione divecchiaia, c'è la possibilità difarsi liquidare dall'Inps una«pensione supplementare».Ma si tratta di un lusso riserva-to solo a chi non ha bisogno diconteggiare gli anni versatinella gestione separata ai finidell'anzianità contributiva. Inpratica, se qualche professio-nista dovesse arrivare al mas-simo degli anni perla vecchia-ia senza conteggiare il passag-gio alla gestione separata Inps,allora riceverà in «premio»unpiccolo supplemento in base aquanto ha versato. Tutto il re-sto rimane ben chiuso nei for-zieri della gestione separata.

Isidoro Trovato© RPRODUZIOfd= RSERVA'A

L'aliquota della gestione separata InpsIn venti anni il prelievo pubblico è più che raddoppiato

22%23,5% 24%

20%

16% 17% 18%

10%

30.06 01.01 01.01 01.01 01.01 01.01 01.01 01.011996 1997 2008 2012 2013 2014 2015 2016

Fonte: Adepp d'Arte

Previdenza professionisti Pagina 3

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SISMA 24 AGOSTO

Inarcassa,

contributicongelati

DI SIMONA D'ALESSIO

Scadenze contributivecongelate per gli inge-gneri e gli architetti libe-ri professionisti residen-ti (e operanti) nelle areedell'Italia centrale colpitedal terremoto dello scorso24 agosto. A deciderlo ilconsiglio di amministra-zione dell'ente di previ-denza delle due categorie,Inarcassa, che ha delibe-rato di «sospendere i ter-mini degli adempimenti eversamenti contributivi

adenti nel periodo com-preso tra il 24 agosto e il16 dicembre 2016», adem-pimenti che «dovrannoesser effettuati entro il20 dicembre» dell'anno incorso, nonché di far slitta-

«eventuali azioni di re-cupero coattivo fino al 16dicembre»; la Cassa, a se-guire, ha dato il via liberaal recepimento automati-co di «eventuali future di-sposizioni normative, suc-cessive alla dichiarazionedello stato di emergenza»da parte del governo, che«dovessero intervenire in

erito alla sospensione diimenti e versarnen-

i contributivi, riguardantiliberi professionisti (per-one fisiche e/o giuridiche)

ideati nelle località»i si sono verificate le

e Umbria, «ovve-o con ulteriori estensio-

in Abruzzo, Lazio,

itoriali, identificati

da specifico provvedimen-to», nonché di «esaminarele segnalazioni dei dannisubiti a causa degli even-ti sismici ai fini dell'as-segnazione di eventualicontributi economici».L'Ente, in una nota, haricordato che tutti i pa-rametri per poter benefi-ciare delle provvidenze ele indicazioni per richie-dere gli aiuti si trovanosul sito www.inarcassa.it insieme al modulo perla segnalazione dei dannisubiti, che (allegato alladocumentazione richie-sta) dovrà essere spedi-to via posta ordinaria, oelettronica alla Cassa. Sitratta, ha riferito il presi-dente Giuseppe Santoro,di «misure tempestive epersonalizzate», perchéuna calamità naturale«ripropone il tema crucia-le dell'assistenza per unEnte che, come Inarcassa,si occupa di garantire lapensione ai propri, iscrit-ti ma anche di accompa-gnarli lungo tutto l'arcodella vita attiva» (perconoscere le azioni post-sisma stabilite da altreCasse si veda ItaliaOggidel 26108/2016).

Inarcassa Pagina 4

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Artificial intelligence is too important to leave unmanaged

Joh11¡1'(1of ihi(1

rtificial intelligence is hav-ing a breakout moment(again). Scarcely a daypasses without some star-tling news emerging about

the latest advances in smart machines,whether it is digital assistants, robotsurgeons, or self-driving cars.

Venture capital money is seeminglypouring into any start-up that can sprin-kle the magic acronym AI over its pitchdeck.

Some of the younger researchers inthe field are even convinced that we willachieve what is known as artificial gen-eral intelligence (AGI) in their lifetimes,at which point computers will outsmarthumans and start inventing eversmarter machines.

According to some AI experts, this

could lead to an "intelligence explo-sion", ranking as the biggest event inhuman history. In effect, it wouldamount to the creation of a new lifeform, a second race.

However exhilarating (or unnerving)the future, the present-day limitationsof AI appear all too evident. The AllenInstitute for Artificial Intelligencerecently found that even the mostinventive AI systems still flunk aneighth-grade science test. The 16mRoomba vacuum cleaners that autono-mously clean our living rooms still havea hard time identifying dog poop.

Concerns about what some AI expertscall "artificial stupidity" seem strangely

familiar to a certain generation of DoctorWho fans, who obsessed about howrobotic Daleks could ever conquer theuniverse when they could not evenclimb the stairs.

In the 60-year history of AI, the tech-nology has experienced periodic "win-ters" when heightened expectations ofrapid progress were dashed andresearch funding was cut. "It's notimpossible that we're setting ourselvesup for another AI winter," says the

co-founder of one San Francisco AI-enabled start-up. "There is a lot ofover-promising and a real risk ofunder-delivering."

One of the more balanced assess-ments of the state of AI has come fromStanford University as part of a 100-year study of the technology. Thereport, which brought together many ofAI's leading researchers, attempted to

Even so, AI could transform most. sec-tors, such as education, healthcare,transport., energy, entertainment. andsecurity, according to the report. AI sys-tems are already helping oncologistsidentify cancerous tumours. Educa-tional robots will teach coding to ourchildren. Predictive policing could leadto safer streets and transform airportsecurity. Dynamic pricing and trafficmanagement systems could massivelyease congestion.

Apart from the social impact, inves-tors are striving to understand how suchapplications of AI will enable wealth tobe created - and destroyed.

Suranga Chandratillake, a partner atBalderton Capital, a London-based ven-ture capital firm, says: "AI is the bigquestion of the now" for many inves-tors. The clue, he suggests, is to identifythose companies capable of amassingvast pools of domain specific data to runthrough their AI systems that can dis-rupt traditional business models.

"We are at a big data tipping pointmore than an AI tipping point," he says."The challenge is to apply these tech-niques in a space that is commerciallyinteresting and where there is access tobig data sets."

The Stanford report also highlightsthe darker side of AI if left unmanaged:the impact on jobs, inequality, ethics,privacy and democratic expression.

"We are now at a crucial juncture indetermining how to deploy AI-basedtechnologies that promote, not hinder,democratic values such as freedom,equality and transparency."

The report's authors urged the USgovermnent. to accrue more expertiseamong the 16 agencies that touch on AI.They also called for more public and pri-vate funding of research to assess AI'ssocietal impacts.

Whenever researchers plead for moremoney to be spent on research they riskbeing accused of special pleading. Butgiven the potentially transformativenature of AI they have more than apoint.

forecast the technology's impact on atypical US city by 2030.

One of its main conclusions was thatAI was unlikely to deliver any life-changing product like some "bolt fromthe blue" - and certainly did not repre-sent any imminent threat to humanity.Rather, Al would lead to significant, butincremental changes across most areasof our lives. The "odd paradox" of thetechnology was that when it wasabsorbed into everyday use it "disap-peared" and stopped being regarded asAI, the authors noted.

john.thornhï[email protected]

Innovazione Pagina 5

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S * w' \St r

Internazionalizzazione. Gli ultimi anni hanno visto una seriedi acquisizioni negli Usa, che oggi generano il 25% del fatturato

Dalla díga d'i Assuan al canale dí PanamaCostruiti 257 tra impianti idroelettrici e dighe, 350 chilometri di ponti e viadotti e 1.450 di tunnel

di Paolo Bricco

entodieci anni. Tutto il Nove-cento. Più il presente . E, soprat-tutto, il futuro. Nella vicenda delnostro Paese , la traiettoria di Sa-

lini Impregilo rappresenta un caso para-digmatico . Nella sua dimensione storica.Ma anche nella sua prospettiva strategi-ca. Salinilmpregilo opera in5o Paesi, con-ta su 35mila addetti di un centinaio di na-zionalità e haricavi consolidati per oltre 6miliardi di curo. Si tratta di un organismotecno-industriale complesso e raffinato,

IIl gruppo ha sempre puntatosulla progressiva crescitadimensionalecome condizione necessariaper lo svilupp o globale

coeso e internazionalizzato . Uno dei po-chi - solidi - presidi italiani nel grandemare della globalizzazione . Una delle ul-time realtà che testimoniano come nonesista una ineluttabile maledizione italia-na rispetto al canone della grande impre-sa, a cui molti ormai si rapportano con illanguore della nostalgia . Salini Impregilo- conle sue dighe e le sue centrali idroelet-triche, le sue autostrade e i suoi ponti, lesue ferrovie e le sue metropolitane, i suoiaeroporti e i suoi canali - ci racconta checosaè - e che cosapotrebbe essere ancoradi più - il capitalismo italiano.

Nel romanzo dell 'impresa gli impren-ditori e i manovali, gli ingegneri e gli ope-rai delle diverse società che, nel corso dicentodieci anni, hanno portato alla com-posizione dell'attuale gruppo hannoscritto pagine importanti della nostra sto-

ria. Nella loro vita quotidiana ci sono lenebbie invernali della Pianura Padana del1906 e l'arsura estiva del Sud attraversatodall'Autostrada del Sole durante il BoomEconomico, il calore insopportabile chesi percepiva nel 1968 intorno alla diga diAssuan in Egitto e l'umidità del Canale diPanama di oggi.

Le loro vite di uomini non illustri si in-trecciano con una dinamica storica chemostra l'evoluzione virtuosa di impreseche - in centodieci anni - si espandono sulmercato interno , si associano fra loro, sifondono, diventano più grandi tramite leacquisizioni, crescono per linee interne,lanciano Opa ostili , si internazionalizza-no. Insomma, la regola aurea del capitali-smo internazionale, che considera il per-corso dimensionale una condizione nonsufficiente ma necessaria per la prosperi-tà e lo sviluppo , soprattutto in comparti incui la concorrenza havenature oligopoli-stiche , è comunque dura, se non durissi-ma, ha un elevato contenuto tecnologicoed è a crescente addensamento dicapitali.

Il primo nucleo dell'attuale gruppo èrappresentato dalla Girola e dalla Lodi-giani, due imprese fondate nel 1906 ap-punto da Vincenzo Lodigiani (a Piacen-za) e da Umberto Girola (a Milano). Allo-ra la Lodigiani edifica un ponte sul tor-rente Chiavenna e un tronco della lineaferroviaria che unisce Cremona e Fiden-za. Negli anni successivi, a essa si devonoun ponte sul Taro a Fornovo , il primotronco della linea ferroviaria Fornovo-Fidenza, la Genova-La Spezia, la Genova-Ventimiglia e il viadotto sull'abitato diRecco che sarà distrutto dalla guerra epoi ricostruito.

La Girola, invece, si specializza in im-pianti idroelettrici, necessari per soste-nere lagraduale riduzione dellaprevalen-za dell 'agricoltura di un Paese che, grazieal combinato disposto deigruppi privati edell'Iri, nei decenni successivi inizierà a

plasmare il suo volto industriale.Nel 1929, entra in scena la Fiat degli

Agnelliconlalmpresit, che scriverà il pri-modi unalunga serie di capitoli in cuil'in-dustria italiana sarà protagonista di ope-razioni internazionali , tanto esotichequanto strategiche: la Ferrovia Transira-niana, sorta fra il 1933 e il 1936. In queglistessi anni , a Roma inizia amuoversi nelleopere pubbliche Pietro Salini, nonno del-l'attuale amministratore delegato di Sali-ni Impregilo.

Nel secondo dopoguerra, l'Italia hal'eccitazione dell'adolescenza . C'è statalaguerra. Ora c'è lapace. C'è statala ditta-tura. Ora c'è la democrazia. C'è stata l'au-tarchia. Ora c'è il Boom economico. Diquest'ultimo , uno dei simboli è la forma-zione della arteria in grado di unire quel-l'articolato corpo economico e sociale, ci-vile e culturale che è il nostro Paese: l'Au-tostrada del Sole, concepita da VittorioValletta, amministratore delegato dellaFiat , nei suoi colloqui con Enrico Mattei,presidente dell'Eni, e Raffaele Mattioli,presidente della Banca commerciale ita-liana. La concessione dei lavori è affidataa Iri, Pirelli e Italcementi . Il 19 maggio del1956 è posta la prima pietra . I14 ottobre1964 - è una domenica - il presidente delConsiglio, Aldo Moro, inaugurerà la Al.Tutte le società che, nel corso della storia,sarebbero confluite nella Salini Impregi-lo partecipano alla realizzazione degli ol-tre 700 chilometri di lotti.

Nel 1956, dopo l'interruzione dellaguerra, laSaliniviene difatto rifondata daPietro Salini insieme al figlio Simonpie-tro.Nello stesso anno lalmpresit , laGiro-la e laLodigianicostituiscono una societàdi scopo , la Impregilo (dalla fusione deitre nomi), che costruisce la diga di Karibasul fiume Zambesi, che fornisce energia aZambia e a Zimbabwe. Nel 1960, il presi-dente egiziano GamalAbdel Nasser dà ilvia alla edificazione della diga di Assuan.

Ingegneria Pagina 6

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Il lago artificiale rischia di sommergere imonumenti del tempio di Abu Simbel,edificato dal faraone Ramses II nel XIIIsecolo avanti Cristo. Tra il 1965 e il 1969,con un progetto approvato dall'Unesco,l'impresa svedese Vbb attua lo sposta-mento del tempio. Fra le imprese coin-volte nel consorzio (con una quota del20%), c'è anche Impregilo, che scomponeil tempio in 1.03o blocchi e lo ricompone65 metri più in alto e a 28o metri di distan-za, evitando che sia inondato dall'acquadel Nilo e rispettando perfettamente leposizioni definite, in accordo con i cieli egli astri, da Ramses II, oltre tremila annifa. L'Africa è, allora, la nuova frontiera.Nel 1964, in Etiopia Hailé Salassié impo-ne una modernizzazione forzata della ca-pitale Addis Abeba, che habisogno di ac-qua e di elettricità. In sette anni Salini eri-ge la diga di Legadadi.

Nel nostro Paese, il consolidamento diquesto settore avviene negli anni Ottan-ta. Nel 1989, dall'aggregazione fra la Co-gefar (una impresa attiva nelle grandiopere dal 1959) e la Impresit del GruppoFiat, nasce Cogefar Impresit. Nel 1994,avviene l'integrazione fra Cogefar Im-

Chilometri di rotaieSono quelli costruiti dal gruppo, di cui 6.830di ferrovie e 400 di metropolitane

Chilometri di strade e autostradeSono quelli costruiti dal gruppo, con l'Africa alprimo posto

presit, Girola, Lodigiani e Impresit-Giro-la-Lodigiani in Impregilo Spa. In Italia, ilconsolidamento continua nel decenniosuccessivo. La Salini, guidata da PietroSalini (nipote del fondatore), sceglie perla prima volta di non crescere soltantoper linee interne, ma di rilevare la Todini,una azienda fondata a Perugia negli anniCinquanta. Salini diventacosìlaterzaim-presa italiana del comparto per fatturato,dopo Impregilo e Astaldi. Nel 2011, Saliniinizia a comprare sul mercato azioni del-la Impregilo. Nel 2013, formula una Opache va a buon fine. Dal 1 gennaio 2014, èoperativa la fusione che porta alla nascitadi Salini Impregilo.

Assunta l'attuale fisionomia, il grup-po può dedicarsi soprattutto ai mercatiglobali. Nel 2016, Salini Impregilo ac-quisisce la Lane industries, il maggiorcostruttore di autostrade e il principaleproduttore privato di asfalto negli StatiUniti, dove peraltro Impregilo aveva giàcomprato, nel 1982, la Healy, una societàspecializzata nella realizzazione di tun-nel. Ora gli Usa valgono il 25% del fattu-rato consolidato. In generale, il conti-nente americano rappresenta lo spazioin cui, oggi, non sipuò non essere. Negliultimi due anni, Salini Impregilo ha ap-punto realizzato negli Stati Uniti, a LasVegas, il tunnel idraulico diLake Mead eha compiuto i lavori di ampliamento delcanale di Panama, confermando così lasua leadership internazionale nel seg-mento dell'acqua, l'oro blu che serve atutti gli uomini per commerciare e pervivere. Alta tecnologia formalizzata ecrescita dimensionale anche per lineeesterne, finanza di impresa e interna-zionalizzazione spinta. Il codice classi-co del capitalismo globale funziona an-che in - e dalla - Italia. La marginalizza-zione del Paese non è una condanna sen-za appello.

0 RIPIQOUZIONE RISERVATA

Grandi opere.Da s inìstraa d estra, alcunidei piùimportantilavori realizzatiin 110 anni distoria:1926, d iga diMignano(Caserta);2013, linearossa dellametropolitanadi Doha (Qatar);2016,ampliamentodel canale diPanama

Ingegneria Pagina 7

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L'appuntamento L'incontro con il grande progettista 81e e apre oggi il programmaculturale del Cersalie a Bologna. L'ex pilota della Raf ha da poco costituito unafondazione che aiuterà nuove generazioni ' costruttori a trovare soluzìorú per il pianeta

I

ORA PENSA AGLI AEROPORTI PER II«SERVIRANNO A PORTARE '_E MEDICINALI»

di Pierluigi Panza Wright», racconta tornandoai tempi della formazione,quando inforcava la bicicletta

ome un celeste uscendo dalla sua casa inesploratore osserva mattoni rossi, a Manchester.dall'alto una terra «Poi penso ai miei maestri:senza confini. E Paul Rudolph, che mi ha inse-guardando dal- gnato il valore dell'azione, dell'oblò, lui, pilota fare; Serge Chermayeff, per

della Royal Air force e bambi- l'importanza di pensare eno sotto le bombe «che mi fa- analizzare; Vincent Scully, percevano piangere», scorge pic- la capacità di collegare la sto-coli come foruncoli persino il ria e le sue lezioni per l'oggi;suo Viadotto di Millau, la sua Buckminster Fuller, che ha ciSwiss Re alla 30 St.Mary Axe, ha insegnato la fragilità della cupola del Reichstag di Ber- pianeta Terra e l'imperativolino e i suoi aeroporti di Stan- morale di fare di più con ilsted e di Hong Kong. Per Lord meno possibile e, infine, OtlNorman Foster (Premio Pri- Aicher, un filosofo diventatotzker nel 1999, Praemium Im- designer che ha insegnatoperiale Award nel 2000) la ter- l'importanza della perfezionera che ci ospita è il dono più dei processi, dallo sbucciareprezioso e a rischio. Altri donisono stati i suoi maestri e ilpensare sempre ai giovani e alfuturo. Al Cersaie, questamattina, terrà con FrancescoDal Co l'incontro «1o on lo:Ten Fosters and Ten others»,ovvero un racconto dei pro-getti che lo hanno segnato.

Quali sono, almeno r; dei 1oche progetti o figure chel'hanno influenzata? «Il pri-mo è la biblioteca locale di Le-venshulme, un sobborgo diManchester, dove da adole-scente ho scoperto le opere diLe Corbusier e Frank Lloyd

Architetti Pagina 8

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NormanFosternominato lordda sua Maestàbritannica, ènato nel 1935a Manchester.Ha una societàdi architettura

di 1400dipendenti.Maestrodell'hi-techsi impose conil SainsburyCentre (1974)

una cipolla alla progettazionedi un nuovo carattere tipogra-fico (carattere Rotis)».

Ma ci sono anche edificiche hanno segnato la sua vitaprofessionale. «Il Crystal Pala-ce innanzitutto, opera non diun architetto ma un giardinie-re che ha aperto la strada allaprogettazione di serre e hacatturato lo spirito della mo-dernità mostrando le indu-strie e le macchine che avreb-bero trasformato la civiltà oc-cidentale. Poi la ManchesterTown Hall , un modello displendore civico del Nord, co-struito in pietra, una sequen-za di splendidi interni, colle-gati da corridoi interminabili,con scale intricate: questo è ilposto che primo mi ha spintoa pensare all'architettura co-me a qualcosa che avrei potu-to fare. Infine la Barton Arca-de, un delicato traforo di ghi-sa e vetro, con la sua qualità diluce che inonda gli spazi in-terni della galleria commer-ciale al di sotto».

Foster è un costruttore na-

Alla Biennale Il prototipo dell'aeroporto per droni, in mostra a Venezia

turale. In un filmato per Canalplus lo si vede costruire unabarchetta di legno per suo fi-glio. Recentemente ha costi-tuito anche The Norman Fo-tter Foundation, che aiuta lenuove generazioni di proget-tisti ad anticipare il futuro. Ilprimo progetto della Fonda-zione è stato presentato all'ul-tima Biennale: il prototipo, in

scala reale, di un aeroportoper droni in laterizio. Lo sco-po è quello di creare, entro il2030, un network di Drone-port per effettuare consegnedi medicinali e generi di pri-missima necessità in remotelocalità. Come può un pilotaamare i droni?

«Quando sono stato avvici-nato due anni e mezzo fa daJonathan Ledgard ho svilup-pato un concetto di drone chesi lega alla mia esperienza conalianti ed elicotteri. Ho abboz-zato un'idea che combinassedecollo verticale, capacità diatterraggio e possibilità di co-prire lunghe distanze. Da allo-ra, l'industria ha realizzato unconcetto simile».

Foster... quando l'abbiamovisto, infine, impegnato nellapiù faticosa maratona nordicasugli sci, ci siamo chiesti: do-ve trova, un uomo del 1935,tanta forza per pensare il futu-ro?

«Devi chiedere a qualcunaltro», risponde.

@ RIPRODUZIONE RISERVATA

L'esempioIl Crystal Palace fu unedificio che segnò lamodernità. E lo feceun giardiniere...

La 34esimaedizione delCersaiepromosso daConfindustriaCeramicaorganizzato daedi.cer. spa conBolognafiere sisvolge alquartierefieristico diBologna fino al30 settembre,dalle 9 alle 19.Info e orari suwww.cersaie.it

L'ingresso alCersaie ègratuito, previaregistrazione.Le giornate del27 e 28settembresono riservateagli operatoridel settore. Il29 e 30 Cersaieè aperto ancheal pubblico.

In mostra:pavimenti erivestimenti inceramica e inmateriali nonceramici,apparecchisanitari,arredobagno,arredi inceramica ecaminetti,materie primee attrezzatureper prodotticeramici,attrezzature emateriali perlaposa

Architetti Pagina 9

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"Le case donate sono abusive"L'ultima beffa per i terremotati

Amatrice, il Comune ordina lo sgombero: violano il piano regolatore

a prima casetta di le-gno è arrivata tre gior-ni fa. L'ha consegnata

l'associazione La Via del SaleOnlus ad Antonio Guerrini,allevatore, uno dei tanti cheda oltre un mese sta vivendotra mille disagi in tenda neiboschi di Amatrice e Accu-moli pur di non allontanarsidal suo lavoro.

Hanno portato la casettafino a Faizzone, 960 metri sullivello del mare. L'hannomontata, effettuato gli allac-ci, mentre il signor Antonio ela famiglia speravano di po-ter finalmente soffrire un po'meno il freddo e la pioggia.

Niente da fare. La mattinaseguente è arrivato un tecni-co del comune per ordinare losgombero: la casetta è unabuso edilizio. Anche se si tro-va nel terreno del signorGuerrini. Anche se è evidentea tutti che si tratta di un'emer-genza e di una necessità. An-che se sono state impiegate ri-sorse, energie, tempo.

È un miracolo sopravvi-vere al terremoto. È una fa-tica quotidiana convivereda oltre un mese con il dolo-re e le difficoltà di una vitada ricostruire, ma per glisfollati di Lazio e Marchedoversi scontrare con la bu-rocrazia italiana si sta tra-

sformando in una beffa in-comprensibile.

In base alle norme si può in-stallare una roulotte, un cam-per, qualsiasi mezzo o struttu-ra con ruote. Tutto il restorientra nella categoria struttu-ra fissa e diventa una violazio-ne del piano regolatore. «Civorrebbe un'ordinanza del sin-daco che chieda una deroga»,spiega Angelo Fabi, veterina-rio, che dal 24 agosto ogni gior-no gira tra le montagne di Ac-cumoli e Amatrice per distri-buire aiuti. Se non sarà presto

In base allenorme si puòinstallare una

roulotte, uncamper, qual-siasi mezzo ostruttura con

ruote. Tuttoil resto rientranella catego-ria struttura

fissa e diventauna violazio-ne del piano

regolatore

casetteLe abitazionidell'Anas peri terremotati

dell'Aquilasono

in ottimecondizioni ma

inutilizzate

emessa l'l'ordinanza tutte lecasette in arrivo grazie al buoncuore degli italiani diventeran-no abusive e quindi da buttarevia e demolire.

È la burocrazia italiana, lastessa che sta bloccando 18 ca-sette in legno vuote, un sognoper decine di persone. Appar-tengono all'Anas che le avevautilizzate per i propri dipen-denti durante il terremoto del-l'Aquila. Oggi sono abbando-nate ma in ottime condizioni.L'Anas ha accettato volentieridi metterle a disposizione de-gli sfollati del terremoto del 24agosto. «Ma è necessario unprovvedimento del comune edella protezione civile», fannosapere dall'azienda. Che inve-ce restano in silenzio.

Problemi in vista anche peri bagni chimici che in tanti sisono offerti di donare a chi è ri-masto a vivere nei boschi: po-trebbe arrivare un ordine disgombero se non si riesce atrovare una ditta che effettuiogni giorno le previste opera-zioni di spurgo.

Oltre che di un tetto e di unbagno per non far morire quel-le terre c'è bisogno anche dicorrente elettrica. «Avevo pro-posto di allacciarmi alle centra-

line del borgo con un filo e conun contatore per pagare i con-sumi in modo regolare. Mi han-no risposto che non era possi-bile», racconta BenedettoGuerrini che da più di un mesevive in una tenda nella frazioneMacchia di Accumoli. Ad Illica,invece, la corrente non arrivaper nulla. Il borgo è totalmenteal buio, denunciano la portavo-ce del comitato 'Illica Vive'Sabrina Fantauzzi e il segreta-rio Elvira Mazzarella- «a causadell'impossibilità di sistemare ipali elettrici per via del seque-stro della magistratura».

Non è stato facile nemmenospiegare alle decine di lavora-tori edili della zona che quan-do ripartirà la ricostruzionenon saranno loro a occuparse-ne ma ditte molto più grandi estrutturate.« Nessuna delleaziende che operano qui han-no i requisiti per partecipareagli appalti che verranno ban-diti», conferma Maurizio Aluf-fi, segretario della Confarti-gianato di Rieti. «Stiamo pro-vando a far approvare un pro-tocollo che preveda una tuteladelle imprese e della manodo-pera locale ma è tutto quelloche possiamo fare».

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Sisma Amatrice Pagina 10

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di Rita Querzé

Boccia a Tarantoma il confrontosull'Uvaresta in salita

u Eva cigiochiamo ilfuturo del Paese.

Auspichiamo che si lavorial dialogo con leistituzioni, senza dogmi,sapendo che il fattorecompetitivo è importante. Iconflitti istituzionali nonaiutano sull'Eva. Nonpossiamo permettere cheIlva chiuda». Parola delpresidente diConfindustria VincenzoBoccia ieri all'assembleadegli industriali di Taranto.Ma la distanza con ilpresidente della regionePuglia Michele Emilianoresta. «Ho il dovere di direche in queste condizionil'ilva deve essere bloccata»,ha ribadito ieri Emilianoinvitato all'assemblea degliindustriali. Il nodo ilvaresta, ancora tutto dasciogliere. Confindustrianon fa il tifo per unacordata o per l'altra. «Lapriorità è salvare leimprese prescindendodalla nazionalità deicapitali», ha puntualizzatoBoccia. Resta il fatto che laregione ha rilanciato larichiesta di togliere aicommissari dell'ilva lafacoltà d'uso degli impiantisiderurgici. Il presidentedella regione Puglia hainoltre annunciatol'impugnazione alla CorteCostituzionale dell'ultimodecreto che definisce ilpercorso di cessionedell'azienda. Ma il veroconfronto non è tra chivuol chiudere l'Ilva e chivuole tenerla aperta. Ilnodo sono le condizioniperché l'Ilva continui alavorare nel rispetto diambiente e sicurezza dellavoro. Difficile che si arrivia un risultato senza lacondivisione di obiettivicomuni.

ILVA Pagina 11

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Il presidente di Federacciai Gozzi: «A valle dello stabilimento filiere come la meccanica che sono l'eccellenza del Paese»

«Azienda cruciale per il made in Italy»Domenico Palmiotti

TARANTO

«Qui si gioca una partitatra chi l'Ilva la vuole tenereaperta e chi invece la vuolechiudere». Il presidente di Fe-deracciai, Antonio Gozzi, in-terviene all'assemblea di Con-findustria Taranto e chiariscesubito quale è laposta ingioco.«L'Ilva è strategica per il Pae-se,perché avalle cisono filierecome quella della meccanicache costituisce un'eccellenzaitaliana. Se la meccanica per-desse Taranto - ammonisce -,perderebbe la sua forza».

Nonostante la crisi degli ul-timi quattro anni l'abbia se-gnata molto, l'Ilva di Taranto,per Gozzi, «per le dimensioni,i vantaggi che offre, le econo-mie di scala che può realizza-re, è ancora capace di fare pro-dotti di qualità. Adesso, però,

Il governatore Emiliano:

«Fermiamo le macchine finché

la sicurezza non sarà tutelata»

De Vincenti: «Partita strategica

tra sviluppo e regresso»

occorre che l'acciaieria sia ge-stita da imprenditori in gradodi mettere risorse e manage-ment - prosegue Gozzi - per-ché la competizione non staferma». E sulrisanamento am-bientale, il numero i di Fede-racciai sottolinea: «Le regoleambientali sono europee. ATaranto, quindi, non si devefare nè di più, nè di meno, diquello che si fa in Europa».

La linea del Governo arrivacon un videomessaggio delsottosegretario alla presi-denza, Claudio De Vincenti,bloccato a Roma dal Consi-

glio dei ministri: « Sull'Ilva èin corso una partita strategi-ca tra chi lavora con concre-tezza per lo sviluppo produt-tivo, con salute e ambiente inevidenza, e chi, invece, inmo-do irresponsabile, rinunciaallo sviluppo e condanna Ta-ranto, e non solo, al regressoeconomico e rinuncia nei fat-ti anche a salute e ambiente. IlGoverno - dice De Vincenti -sceglie la prima strada che èuna rivoluzione industriale».

Sebbene non citato diretta-mente, a essere chiamato incausa è il governatore della Pu-glia, Michele Emiliano, chevuole chiedere allaMagistratu-ra la revoca della facoltà d'usodegli impianti e impugnare allaCorte Costituzionale l'ultimodecreto, quello che disciplinala cessione dell'azienda. «At-tenti - dice Gozzi sul punto -perché se vengono messe in di-scussione le regole di privatiz-zazione, chi viene a sostenere ilrischio di impresa con le regoledel gioco che ballano?»

«A Taranto - afferma Emi-liano - abbiamo dati epidemio-logici fuori scala e se il modelloproduttivo non nonviene cam-

biato, le morti continueranno asalire e non solo quelle legate aitumori. Non sono un ambien-talista, né un populista, ma senon c'è alcuna intenzione diconciliare produzione e rispet-to della salute, a me cosa rima-ne?» Emilianorilanciaquindiladecarbonizzazione dell'Ilva,dice che basterebbero 3 dei iomiliardi di metri cubi digas chearriverebbero in Puglia col ga-sdotto Tap, e lamenta il fattoche il Governo, da mesi, nonl'abbia ascoltato. Emiliano in-calza: «Vogliamo fermare lemacchine all'Ilva sin quando lasicurezza non sarà tutelata?Questo è il mio dovere. Io nondico chiudiamo la fabbrica. Di-co: rispettiamo le regole, la sa-

Iute dei lavoratori».Gozzi riprende quindi il di-

battito, sostiene sulla decar-bonizzazione che «le sceltetcnologiche devono essere in-dicate dagli imprenditori», ecita il caso di Linz, in Austria,dove lo Stato ha sostenuto per25 anni l'ambientalizzazionedellafabbrica. «Linz però pro-duce molto meno di Taranto,io la chiamo "Disneyland" -sostiene Gozzi -. L'Italia puòpermettersela?». «Se dire Di-sneyland vuol dire un'acciaie-ria per i bambini, quella vo-gliamo» risponde Emiliano.«Imprenditori disposti a fareDisneyland non ce ne sono»chiude Gozzi.

O RIPROOUZIONERISERVATA

ILVA Pagina 12

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Garanzie e fidi, un affare "senza rischi"che ora minaccia i conti delle banche

Dal caso Eurofidi l'allarme per oltre 20 miliardi di prestiti del Fondo nazionale

Le garanzieeranoriservate aiconsorzi digaranziafidi. Negliultimi anni ilbusiness si èallargatoalle banche

Se l'impresadiventainsolvente,fino all'80per centodel prestitoè garantitograzie alFondo

i T ei conti delle bancheitaliane, già provati dasofferenze a scarsa

redditività, si nasconde unnuovo buco. Forse una vora-gine, addirittura. Il fatto èche non si sa bene perché iconti non li ha ancora fattinessuno. Si tratta del siste-ma delle garanzie rilasciatedal Fondo centrale di garan-zia delle Pini presso il mini-stero dello Sviluppo econo-mico. Esiste dal 2000 e da al-lora ha fornito 53 miliardi dieuro di garanzie su prestitialle piccole e medie imprese.

Negli ultimi anni, causacrisi del credito e allarga-mento alle banche del busi-ness delle garanzie che pri-ma erano un'esclusiva deiconsorzi di garanzia fidi (iConfidi) hanno conosciutoun'impennata, con ritmi dicrescita del 20%-30% all'an-no. Anche perché è una ga-ranzia pubblica e sui bilancidelle banche pesa zero. Ov-vero, per la somma garantitanon devono essere effettuati

La validità accantonamenti «pesati» perdella il rischio (Rva, risk valued as-garanzia set). Ovvio che le banche siperò viene siano buttate nel nuovo busi-certificata ness: prestiti a rischio zero,solo quando se le cose vanno male paga loviene Stato. Uno strumento utile:escussa . E i «L'unica grossa azione go-conti sono a vernativa contro il creditrischio crunch», la definisce Luca

Erzegovesi, docente all'Uni-versità di Trento ed esperto difinanza delle pini e del sistemadei confidi.

Il Fondo funziona comeun'assicurazione: se l'impresadiventa insolvente, un ammon-tare fino all'80 per cento delprestito è garantito. Solo chese la tua garanzia è valida loscopri solo dopo, quando nehai bisogno. Questo perché lasua validità è certificata soloquando la garanzia vieneescussa. Tornando all'esempiodelle assicurazioni, scopri diessere assicurato solo dopoaver avuto un incidente.

Ora succede che il più gran-de consorzio di garanzia dei fi-di italiano, la torinese Eurofidi,non se la passa troppo bene. La

A Torino storia e il possibile futuro loI dipendenti trovate riassunto qui sotto.

davanti Nella primavera scorsa Euro-alla sede fidi assegna a Deloitte un man-

di Eurofidi dato per accertare quante del-Il più grande le loro garanzie presso il fondo

consorzio sono valide e incassabili. Il da-italiano to che emerge è allarmante. Le

adesso è in garanzie potenzialmente inva-liquidazione lide sono il 22% del totale di

quelle emesse da Eurofidi. I ri-flessi sui conti della società to-rinese sono però limitati a 32milioni, pari al 5% del totale.Perché il problema maggioresarà nei conti delle banche, ap-plicando quel 22% di garanzieinvalide al «sistema» delle ga-ranzie pubbliche.

Quando in Eurofidi si accor-gono del problema, avvisanoBankitalia. Che il 18 luglio

Fondo PMI Pagina 13

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scorso manda i suoi ispettori aTorino per capire l'entità delfenomeno. E da lì parte un ac-certamento sui possibili, po-tenziali effetti sui bilanci ban-cari nelle garanzie invalide. Sitratta spesso di vizi di forma,errori nella compilazione dellepratiche, documentazionemancante o incompleta, man-canza dei requisiti per l'acces-so alla garanzia.

Quale sarà l'effetto dellepratiche invalide sui conti delsistema dei confidi e sulle ban-che che hanno accesso direttoalla garanzia pubblica è diffici-le da dire. Alla base c'è un pro-blema di trasparenza: «Le pra-tiche di copertura del Fondonon le conosce nessuno», diceancora Erzegovesi, che stimacomunque le ricadute peggiorisul sistema delle banche.

Tra i dati che non si cono-scono con precisione c'è lostock delle garanzie in essere.Si sa che nel 2015 le nuove ga-ranzie erano pari a oltre 10 mi-liardi di euro e altri 6,8 tra gen-naio e luglio di quest'anno.Considerando la forte crescitadegli ultimi anni e la durata deiprestiti (fino a 5 anni) è ragio-nevole stimare un ammontaredi oltre 20 miliardi di euro.

Non tutti finiranno in de-fault, ma data la percentuale digaranzie invalide non sarà piùpossibile considerare questeattività a rischio zero. «Chesuccederà se Bankitalia doves-se chiedere maggiori accanto-namenti alle banche per tene-re conto degli effetti delle ga-ranzie invalide?», si chiede unex banchiere ora coinvolto nelsistema confidi. È la stessa do-manda che, con qualche brivi-do, si stanno facendo in molti.

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Fondo PMI Pagina 14

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Industria e universitàCosì Milano diventa

la capitile dei brevettiUn'invenzione al giorno: battute Oslo e Londra

L

brevettiOgni milione

di abitantiUn record

per la cittàche vuole

ospitarel'Agenzia

del farmaco

lettronica a Monza,H meccanica e trasporti

a Varese, alta tecnolo-gia a Como, strumentazioneottica e, soprattutto, chimicae ambiente a Milano. I di-stretti produttivi lombardibrevettano un terzo delle in-venzioni italiane riconosciutea livello europeo. Lo certifica-no le oltre quattromila do-mande arrivate tra il 2011 e il2014 all'Epo, lo European Pa-tent Office, per richiedere lagaranzia Ue sulla paternitàdelle creazioni.

Sono quindi le cifre a faredi Milano la capitale dell'in-novazione: 365 richieste dibrevetto Ue presentate nel2014, una al giorno, secondol'elaborazione della Cameradi commercio milanese. Conun rapporto di 114 brevettiper milione di abitanti, il dop-pio del dato nazionale. Unaproduzione ancora molto lon-tana dai livelli di Svizzera(847 domande nello stessoanno), Finlandia e Olanda (ol-tre 400), ma la città di Expo fameglio di Regno Unito e Nor-vegia. Sotto la Madonnina so-no i marchi chimico-farma-ceutici a fare da traino. Bre-vetti e medicinali: un doppiobiglietto da visita per la cittàche si candida a ospitare, do-po la Brexit, l'Agenzia euro-pea del farmaco, ma ancheuna delle tre sedi della Cortedei brevetti Ue.

«Il fermento culturale, in-dustriale e di ricerca del-l'area milanese è superiore aquello delle altre città», assi-cura Francesco Di Pierro, ri-cercatore biomedico, cin-quant'anni e altrettanti bre-vetti europei nel curriculum.Da quello per un farmaco cheriduce gli effetti tossici delparacetamolo all'ultimo, una

settimana fa, per un integra-tore antidiabetico che abbas-sa anche il colesterolo. «Sono

rivi 'este torinese, per fare il salto diPresentate qualità mi sono spostato in

nel corso Lombardia, dove c'è piùdel 2014 competizione e le occasioni

La città aumentano». Fondamentaleè lontana il ruolo degli atenei milanesi,

dalla Svizzera dai cui laboratori nasconoma supera ogni anno decine di spin off.

i colossi «I ragazzi delle università so-no il «motore dei motori» peril 4.0 - ha chiarito ieri il presi-dente di Assolombarda Gian-felice Rocca - sono loro checontamineranno le aziendenell'ambito della digitalizza-zione dei prodotti, dell'auto-mazione e dell'uso del 3D». Unriconoscimento che arriva inoccasione della firma di un ac-cordo tra imprese lombarde e irettori delle Università mila-nesi Politecnico, Statale, Bi-cocca, Cattolica, Bocconi, Hu-manitas, Iulm e San Raffaele,più l'ateneo di Pavia. Al centrodel patto c'è l'«innovation ma-tch making», con l'obiettivo direndere stabile la collabora-zione nell'ambito dell'innova-zione tecnologica. Fare reteper favorire la trasmissione dicompetenze, questa la ricettavincente anche per RobertoMaroni. «L'iniziativa è total-mente condivisa e coerentecon le nostre politiche», hadetto il presidente lombardo,

rivendicando la legge su ricer-ca e innovazione in discussio-ne al Pirellone: «Siamo la pri-ma Regione a farlo».

Tra le creature nate dal lavo-ro dei ricercatori del Politecni-co c'è Sia Aerospace: «Siamopassati dalla teoria alla pratica,con una start up che ha ventidipendenti», racconta JoyceLosi, che con i suoi colleghi hacreato un dispositivo - mix dimateriali, configurazione e al-goritmi di previsione - usataper migliorare la sicurezza de-gli elicotteri. «Ora lavoriamoanche su piccoli aerei, e abbia-mo testato l'uso sulle automo-bili. Ma pensiamo al mercatoferroviario e al settore del-l'ascensoristica». Da un pro-getto della Statale è nata inveceVoices from the blogs, societàche analizza big data sul web. Ilcreatore, Luigi Curini, non hadubbi: «Il nostro algoritmo è ilmigliore al mondo al momento,ma in Italia sugli algoritmi nonc'è protezione. Bisogna brevet-tarli negli Usa e poi estenderela "patente" anche in Europa».

E) BV NC NDALCUNI DIRITTI RISERVATI

Innovazione e ricerca Pagina 15

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ideevincentí

0II dispositivo«Sia Aerospace»è una start-upideata daJoyce Losiche permettedi migliorarela sicurezzadegli elicotteriin fase diatterraggio

L'algoritmoDa un progettodella Stataleè nata«Voices fromthe blogs»la societàche analizzabig datasul web conun algoritmobrevettatonegli Usa

Il farmacoIl ricercatorebiomedicoFrancescoDi Pierroha creatoun integratoreantidiabeticoche abbassaanche ilcolesterolo

In! a! 'fI distretti

produttivilombardi

brevettanoun terzo

delleinvenzioni

italianericonosciute

a livelloeuropeo

Lo certificanole oltre

quattromiladomande

arrivatetra il 2011

e il 2014all'Epo

per richiederela garanzia

europeasulla

paternitàdelle

creazioni

Innovazione e ricerca Pagina 16

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Il software che risolve i 'allicreato dal poliziotto della MobileLa "banca dati" intelligente fa crollare il numero di rapine

Esistono sistemi similidi raccolta dati ma solonoi usiamo l'approccioanalitico scientifico

U

n software elettronicoin grado di leggere unascena del crimine con

acuta capacità analitica, co-me farebbe lo Sherlock Hol-mes o l'Hercule Poirot di unromanzo giallo. Esiste davve-ro, il suo nome è KeyCrime el'ha inventato Mario Venturi,52 anni, assistente capo della

Squadra Mobile di Milano, do-ve in meno di sette anni ha con-tribuito a ridurre del 57% il nu-mero delle rapine in ambitocommerciale: erano 664 nel2008, anno in cui il software èdiventato operativo al livellocittadino, scese a 283 nel 2015mostrando fino all'80% di inci-denza nella risoluzione di casi

'i ea reMario Venturiè l'uomo cheha inventatoKeyCrime, ilsoftware ingrado di«leggere»la scena delcrimine

Mario VenturiAssistente capoSquadra Mobile di Milano

di serie criminali. Risultati chene hanno promosso l'utilizzoanche nel resto della provinciamilanese e anche per risolverecasi di rapine in banca.

«Il progetto prende spuntodalla convinzione che, se guar-

dati con un approccio analiti-co-scientifico, gli elementi pre-senti su una scena del criminepermetterebbero di avere unapiena conoscenza delle dina-miche e dell'individuo respon-sabile», dice Mario Venturi.

Il sistema così spiegatosembra complesso, in realtà,nella pratica è tutto molto piùsemplice. KeyCrime fornisceagli investigatori una bancadati contenente anche i piùpiccoli dettagli (fino a 11mila)relativi a un determinato even-to criminale (luogo, obiettivo,modus operandi utilizzato dalrapinatore) con lo scopo di in-dividuarne i principali tratticaratteristici. Una serie d'in-formazioni che, grazie ad uncomplesso algoritmo, vieneusata dal software per stabilirecorrelazioni tra eventi diversiriscontrando così la serialità diun crimine e permettendo agliagenti di fare previsioni su pos-sibili obiettivi futuri.

Proprio ieri KeyCrime haportato all'arresto di Pedro Mi-guel Gomez Freitas, un rapina-tore seriale 26enne cui al mo-mento sono state imputate 15delle 18 rapine per le quali almomento è sospettato. «Il sog-getto "Guanto su mano sini-stra" - così era noto agli uominidella Questura - si era specia-lizzato in farmacie», raccontail commissario capo Alessan-dro Chiesa. «Agiva con rapidi-tà, ma alcuni particolari eranoricorrenti, come un guantobianco che portava sulla manosinistra per nascondere un ta-tuaggio. KeyCrime ci ha per-messo di studiare i suoi movi-menti e riuscire a catturarlo».

«Esistono sistemi di analisidei dati simili, ma il suo ap-proccio analitico scientifico èunico», aggiunge Venturi.

Cosa di cui sembra si sianoaccorti anche all'estero. Unostudio economico pubblicatoda Giovanni Mastrobuoni, ri-cercatore alla Essex Universi-ty, calcola in due milioni e mez-zo di euro l'anno i danni econo-mici fatti risparmiare alla cittàdi Milano da KeyCrime.

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Innovazione e ricerca Pagina 17

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Dedicata a case, commercio, industrie e infrastrutture

Arricchita la norma Cei 64-8Silvia Berri

La più diffusa e utilizzatanorma CEI, la 64-8, si arricchi-sce con la pubblicazione dellanuova Parte 8-1, che ha per og-getto l'efficienza energeticadegli impianti elettrici utilizza-tori a tensione inferiore a loooVin corrente alternata e 15oo Vin corrente continua. Una mag-giore eff icienza energetica è in-fatti richiesta non solo dal mer-cato, ma anche dalle direttiveeuropee e dalle leggi nazionali:il Dm del ministero dello Svi-luppo Economico del 26 giugno2016 ha confermato che, aparti-

re dal gennaio 2019, tutti gli edi-

fici pubblici di nuova costru-

zione dovranno essere aconsu-

mo ridottissimo, e, dal gennaio

2021, analoga imposizione var-

rà per gli edifici privati.

La nuova norma (Cei64-8/8-1 "Efficienza energeticadegli impianti elettrici") indivi-dua quattro settori in cui svi-luppare una metodologia spe-cifica di realizzazione dell'effi-cienza energetica: abitazioni,edifici commerciali, edifici in-dustriali e infrastrutture.

Si tratta del primo documen-to normativo che recepisce i

contenuti di omologhi docu-menti Iec e Cenelec messo a di-sposizione dal Cei agli operato-ri del settore, quali progettisti einstallatori.

Lanonnaserve anche adam-ministratori di condominio,committenti e consumatoriche desiderino rendere effi-cienti i propri impianti, ridu-cendo i consumi e il costo dellebollette. LaNorma Cei 64-8/8-1è disponibile presso tutti ipuntivendita Cei e Cei Webstore perl'acquisto online, sia in versio-ne cartacea sia elettronica.

O RIP RODOZIONE RISERVATA

Norme CEI Pagina 18

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Una circolare del ministero limita i compiti delle port Authority in attesa della riforma

Porti, il governo punta a SudInvestimenti e accordi per rilanciare i principali scali del Mezzogiorno

Raoulde Forcade

Dopo l'approvazione dellari-forma della governence portua-le, che racchiude tutti gli scaliita-liani all'interno di 15 Autorità disistema portuale (ed elimina leattuali 24 port Authority), il Go-verno si muove per gestire la faseamministrativa transitoria mapunta anche a favorire lo svilup-po delle banchine italiane, a par-tire dal Sud. Concentrandosi inparticolare su quegli scali, comeNapoli, Taranto, Gioia Tauro,Brindisi, che hanno subito crisi ditraffici, pur avendo le potenziali-tà per avere cospicue movimen-tazioni di merci.

La scorsa settimana una circo-lare del ministero delle Infra-strutture ha messo in chiaro chele Adsp «non possono essereoperative» finché «la loro costi-tuzione non sarà perfezionata»conl'insedimento dei nuovi orga-ni. E che le attuali Autorità por-tuali devono «evitare di porre inessere atti che per il contenuto oper la durata siano suscettibili diincidere sulle comptenzerelative

alla programmazione e pianifica-zione dei nuovi enti». Insomma,in questa fase le Authority posso-no solo svolgere l'ordinaria am-ministrazione e non scelte strate-giche. Nel frattempo, però, sipunta al rilancio dei porti del Sud.A Taranto è partita nei giorniscorsi l'operatività della piatta-forma logistica, messa in funzio-ne con4o milioni d'investimenti,grazie a capitali pubblico-privati(Autorità portuale e società Ta-ranto Logistica), sulla quale staoperando il gruppo Grimaldi contraghetti. Intanto vanno avanti ilavori di ammodernamento delterminal polivalente. E nel 2017partiranno le crociere, con le toc-cate della compagnia anglosasso-ne Thomson. Sitrattadi nuove at-tività, sviluppate anche grazie al-la strategia di diversificazione at-tuata fra Autorità portuale e Mit,indirizzataa sottrarre lo scalo dal-la monofunzione transhipment,che lo aveva portato ad avere itraffici container ridotti a zerodopo l'addiodi Evergreen.

Un'operazione analoga, invir-

tù di un accordo di programma, èin atto su Gioia Tauro, dove è ri-preso il traffico ro-ro (rotabili),grazie a Grimaldi e al terminali-staBlg. Sono anche statiultimatiilavori per portare il pescaggio a-18 metri lungo tutta la principalebanchina di accosto tranship-ment e si punta allarealizzazionedi un bacino di carenafgio(si ve-da l'articolo accanto). E stata an-che conclusalagara eil contrattoper l'avvio della realizzazionedel gatewayferroviario ed el col-legamento multimodale tra ilporto e la stazione di San Ferdi-nando. Sia a Gioia Tauro che aTaranto, poi, opereranno uffcidall'Agenzia p er il lavoro portua-le preposti, per tre anni, ariquali-ficare e ricollocare i lavoratoriattualmente in esubero nei duescali di transhipment: 442 nel pri-mo e 518 nel secondo.

A Napoli, dopo l'intervento di-retto del ministro dei trasporti,Graziano Delrio, nell'approva-zione in comitato portuale dellavariazione di bilancio che ha an-chesalvato149milionidifondiUe

non imp egnati nella programma-zione 2007-2013, il commissarioAntonio Basile si prepara ad av-viare la gara pubblica per l'appro-fondimento del pescaggio delporto. Un progetto fermo dal2007e chehaprovocatolaperditadi numerosi traffici.Infine a Brin-disi sono quasi ultimati i lavori delnuovo terminal Costa Morena,una piastra logistica da 20omilametri quadrati perla quale mancasolo il collaudo di parte dei piaz-zali ma su cui già stanno operan-do alcune navi. Nel porto, spiegail commissario Mario Valente,«sono aperti cantieri per più di 50milioni chep ermetteraimo ilrias-setto del porto, compresa la ra-zionalizzazione diexareemilitarie deivarchi d'ingresso e uscita. Diquesti5omilioni, 29 sono dedicatiai lavori per Costa Morena Est».

Intanto Delrio si prepara a ri-solvere la questione delle Regioniche hanno chiesto una deroga allefusione dellaport Autority inAd-sp. Si tratta di Liguria, SardegnaCampania e Sicilia.

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J a. oneGrafton Architects:«Che errore separarcidagli ingegneri»

Giovedì, nel dibattito «Un'arena per Learning: GraftonArchitects», il duo Yvonne Farrell e Shelley McNamara, conlo storico dell'architettura Fulvio Irace, affronteranno il temadell'istruzione. Quanto ha pesato l'istruzione su di loro? Equanto pesa oggi? «Nel trattare con gli istituti da noiprogettati abbiamo scoperto che ogni istituzione è unica. Illoro DNA è avere un terreno fertile per l'invenzione. Comearchitetti dobbiamo tradurre tridimensionalmente questiprincipi. L'università - raccontano le progettiste della nuovaBocconi - è un luogo non solo per il consumo, ma anche per

la scoperta della conoscenza. Buoni insegnanti aprono lementi degli studenti ed eccitano l'immaginazione. Questoentusiasmo può durare una vita e nell'architetturadiventare energia liberatoria sia per gli individui che per igruppi. La dinamica di gruppo è una componente preziosa».L'importante è incoraggiare il confronto tra discipline.«Nell'architettura tutto è rilevante perché è una materia chenon ha confini. Molte discipline, diventate più specializzate,si sono impoverite. Un tempo, filosofia e scienza, medicinae umanities erano insieme: separare architettura e

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