CENSIMENTO DEGLI UCCELLI ACQUATICI NELLE AZIENDE ... · gestione valliva possa essere influente...

ASSOCIAZIONE CULTURALE NATURALISTICA SAGITTARIA

CENSIMENTO DEGLI UCCELLI ACQUATICI NELLE AZIENDE FAUNISTICO-VENATORIE VALLIVE

DELLA PROVINCIA DI ROVIGO, anno 2010.

A cura di: Danilo Trombin, Franz Fioravanti, Alessandra TozziAss. Cult. Nat. Sagittaria

Associazione Culturale Naturalistica Sagittaria SEDE LEGALE E OPERATIVA – Via del Sacro Cuore, 7 – 45100 Rovigo – P.IVA 01295300295 – Fax: 0425-691190

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Indice

1 - INTRODUZIONE, MATERIALI E METODI ................................................. 3 2 – RISULTATI E DISCUSSIONE ................................................................... 6

2.1 Analisi generale .......................................................................................................... 6 2.2 Specie acquatiche censite ...................................................................................... 12 2.3 Caradriformi nidificanti ............................................................................................ 17 2.4 Ittiofagi (Phalacrocoracidae) ................................................................................... 21


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1 - INTRODUZIONE, MATERIALI E METODI

Grazie al sostegno dell’Amministrazione Provinciale di Rovigo, dal 1999 viene monitorata la popolazione di Uccelli acquatici delle aziende faunistico-venatorie vallive del Delta del Po. Questo tipo di monitoraggio è volto a controllare l’andamento di popolazione delle varie specie nei periodi cruciali dell’anno, ovvero lo svernamento (gennaio), la migrazione pre-riproduttiva (marzo ed aprile), la nidificazione (maggio e giugno), i primi spostamenti migratori post-riproduttivi (agosto), migrazione e primo svernamento (novembre).La metodica di raccolta dati, omogenea nel corso degli anni, ha riguardato il censimento in orario diurno dei contingenti in sosta o alimentazione, nonché all’imbrunire per quanto riguarda gli assembramenti notturni di Falacrocoracidi. Il metodo utilizzato è quello standard: conteggio mediante l’utilizzo di strumentazione ottica da punti sopraelevati (torrette, altane, ecc..) e da imbarcazioni.Il personale utilizzato per la raccolta dati è stato selezionato nel corso degli anni, al fine di garantire metodiche uniformi ed esperienza sul campo.Come da prassi degli ultimi anni, il censimento di ogni mese è stato suddiviso in due o tre date contigue, al fine di meglio indagare ogni singola macrozona (vedi anche capitolo metodiche della Relazione tecnica “Censimento degli uccelli acquatici svernanti in provincia di Rovigo – anno 2010”.)Di seguito vengono riportate le date di monitoraggio 2010; nella loro scelta si è tenuto conto dei monitoraggi svolti gli anni precedenti, in modo da rendere i conteggi confrontabili ed omogenei nel tempo.

Date censimenti 201014-22 gennaio23-24 marzo20-21 aprile25-26-27 maggio22-23-24 giugno23-24-26 agosto27- 29 novembre

L’area indagata, riportata in figura, ha riguardato tutte le Aziende faunistico-venatorie vallive del Delta del Po, che coincidono con le valli da pesca e da caccia dei comuni di Rosolina, Porto viro e Porto Tolle, e sono estese per circa 8.000 ettari. Il monitoraggio ha riguardato, inoltre, quelle lagune e quei rami del Po adiacenti ai complessi vallivi, dato che esiste una stretta correlazione tra queste aree e le valli. Procedendo da nord verso sud tali aree sono: Laguna di Caleri (tranne alcune barene centrali, per eccessiva lontananza dalla riva), Laguna di Marinetta e Sacca Cavallari (comprendente la foce del Po di Maistra), Laguna Vallona, Po di Maistra, Busiura e Laguna di Barbamarco (tranne la parte adiacente allo Scanno del Gallo sud), Po di Venezia da Porto Viro a Pila (esclusa sponda destra del fiume). In alcune occasioni è stato anche possibile monitorare l’Isola della Batteria e Burcio, nonché il litorale.I dati sono stati raccolti suddivisi per zone soggette ad attività venatoria e zone ad oasi, ovvero comprese all’interno del Parco Regionale Veneto del Delta del Po (40% di ogni valle, rami del Po, Batteria). Il database è stato realizzato in formato Excel di Windows, ed allegato alla presente relazione.


3


Area d’indagine.


4


Attività di censimento (ph E. Verza).


5


2 – RISULTATI E DISCUSSIONE

2.1 Analisi generale

Spatole (ph: A. Tonelli).

Sono state monitorate tutte le specie appartenenti ai seguenti ordini: Anseriformes, Gaviformes, Podicipediformes, Pelecaniformes, Ciconiformes, Gruiformes, Charadriformes. Limitatamente agli Accipitriformes e agli Strigiformes sono state censite solo le specie maggiormente legate agli ambienti umidi, ed in particolare Falco pescatore, Falco di palude, Albanella minore e Albanella reale.

Confrontando i dati degli ultimi anni, si può notare come vi sia una sostanziale stabilità per quanto riguarda sia la media annuale di soggetti censiti, sia di comportamento fenologico delle popolazioni presenti.

Acquatici 2006 2007 2008 2009 2010

gennaio 121.17

1 111.38

1 139.65

4 114.15

6 123.241

marzo 49.36

8 20.44

8 24.37

8 24.86

2 41.518

aprile 16.92

3 11.96

9 14.28

1 12.34

7 12.488

maggio 10.80

6 9.25

8 4.26

3 9.51

1 11.310

giugno 11.81

6 23.36

1 5.37

1 12.93

4 9.023

agosto 42.80

6 53.30

5 54.63

9 44.77

4 48.524

novembre 108.61

0 111.62

8 88.81

9 111.84

4 103.790

MEDIA 51.643 48.764 47.344 47.204 49.985Associazione Culturale Naturalistica Sagittaria

SEDE LEGALE E OPERATIVA – Via del Sacro Cuore, 7 – 45100 Rovigo – P.IVA 01295300295 – Fax: 0425-6911906


Censimento Acquatici Azz FF-VV Delta

-

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

140.000

160.000

gennaio marzo aprile maggio giugno agosto novembre

20062007200820092010

Censimento Acquatici Azz FF-VV - media anni 2006-2010

0

20000

40000

60000

80000

100000

120000

140000

Media individui, 2003-10 121.921 32.115 13.602 9.030 12.501 48.810 104.938

gennaio marzo aprile maggio giugno agostonovembr

e

La presenza di acquatici all’interno delle aree a Parco (oasi delle Azienda FFVV e rami del Po) rimane relativamente costante nel corso degli anni, con un loro maggiore utilizzo durante il periodo venatorio.


7


Uccelli acquatici - Aziende FF-VV 2009

-10.00020.00030.00040.00050.00060.00070.00080.00090.000

100.000

genn

aio

marzo

aprile

maggio

giugn

o

agos

to

nove

mbre

Zone ad oasi

Zone di caccia

Uccelli Acquatici - Aziende FF-VV 2010

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

70.000

80.000

90.000

100.000

gennaio

marzo

aprile

maggio

giugno

agosto

novembre

Zone ad oasi

Zone di caccia


8


Avifauna acquatica - Aziende FF-VV 2009

Zone ad oasi19%

Zone di caccia

81%

Avifauna acquatica - Aziende FF-VV 2010

Zone ad oasi20%

Zone di caccia80%

La frequentazione dei vari settori vallivi (Rosolina, Porto Viro, Porto Tolle) nel corso dei mesi primaverili è rimasta pressoché identica nelle ultime tre annate, mentre il 2010 ha mostrato un deciso aumento di importanza per quanto riguarda le valli di Porto Viro per il periodo autunno-invernale e della migrazione. Tale cambiamento va ricollegato in maniera diretta alle scelte gestionali operate nel corso del 2010 da alcune Aziende faunistico-venatorie, le quali, per motivi venatori, hanno incentivato la gestione faunistica delle loro valli.


9


Censimento Azende FF-VV Delta 2008msi di aprile, maggio, giugno

Valli di Rosolina

22%

Valli di Porto Viro51%

Valli di Porto Tolle27%

Censimento Azende FF-VV 2009mesi di aprile, maggio, giugno

Totale Valli di Porto Viro

55%

Totale Valli di Rosolina

21%

Totale Valli di Porto

Tolle24%

Censimento Aziende FF-FF 2010 mesi di aprile, maggio, giugno


Tolle28%

Totale Vallidi Rosolina

28%

Totale Vallidi Porto Viro

44%


10


Censimento Azende FF-VV Delta 2008mesi di gennaio, marzo, agosto, novembre

Valli di Rosolina

14%

Valli di Porto Viro27%

Valli di Porto Tolle59%

Censimento Azende FF-VV 2009mesi di gennaio, marzo, agosto, novembre

Totale Valli di Rosolina

10%

Totale Valli di Porto Viro

35%


Tolle55%

Censimento Aziende FF-VV 2010 mesi di gennaio, marzo, agosto, novembre

Totale Vallidi Rosolina

10%


Tolle41%

Totale Vallidi Porto Viro

49%


11


2.2 Specie acquatiche censite

Nella tabella successiva è riportato l’elenco delle specie censite nel 2010 all’interno dell’area d’indagine. Si può notare come più di 1/3 delle specie appartenga all’ordine dei Caradriformi; tale preponderante presenza è dovuta alla struttura ambientale delle valli e del Delta stesso, che favorisce sosta, alimentazione e riproduzione di limicoli, gabbiani e sterne.Di interessante va notata la presenza, per il 2010, del Corriere di Leschenault, specie rara per il Paleartico Occidentale, e della Dendrocignia, anatide aufugo.

Facenda una media annuale di presenze, si può notare come le 10 specie più comuni delle ultime due annate siano rimaste pressochè invariate, con preponderanza su tutte del Fischione (Anas penelope), per il quale, difatti, le valli polesane sono sito d’importanza comunitaria. Il fatto che tra queste 10 specie ben la metà siano cacciabili dimostra come la gestione valliva possa essere influente sulla struttura della comunità degli uccelli acquatici presenti.


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Specie media 2009 Specie media

2010Fischione 13.087,0 Fischione 14.328,4Folaga 6.405,1 Germano reale 7.036,4Germano reale 6.138,7 Gabbiano comune 5.035,3Gabbiano comune 4.963,9 Folaga 4.383,7Volpoca 2.123,7 Mestolone 2.280,0Alzavola 1.682,6 Volpoca 2.211,6

Mestolone 1.626,1Piovanello pancianera 2.181,9

Avocetta 1.159,7 Alzavola 1.956,4Fenicottero 1.121,0 Avocetta 1.103,4

Gabbiano reale 944,00 Gabbiano reale 1.078,7

Avocetta 866,33 Fenicottero 851,9

Piovanello pancianera

834,44 Pittima reale 790,6

Marangone minore 749,56 Cormorano 754,1

Garzetta 472,50 Sterna comune 600,6

Pittima reale 433,11 Garzetta 574,6

Moriglione 411,61 Marangone minore 538,7

Svasso piccolo 324,44 Moriglione 434,9

Canapiglia 310,33 Gabbiano corallino 402,1

Tuffetto 267,11 Marzaiola 320,4

Gabbiano corallino 240,67 Totano moro 291,3

Codone 237,33 Svasso piccolo 216,4

Svasso maggiore 182,61 Svasso maggiore 209,0

Totano moro 181,61 Canapiglia 208,1


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Airone bianco maggiore

174,94 Tuffetto 187,4

Airone cenerino 122,83 Fraticello 182,7

Marzaiola 119,72 Pettegola 169,1

Gallinella d'acqua 95,94 Cavaliere d'Italia 151,9

Sterna comune 88,78

Airone bianco maggiore 124,0

Pivieressa 83,83 Cigno reale 122,0

Chiurlo maggiore 71,89 Airone cenerino 111,3

Moretta 66,61 Codone 108,0

Osservando, invece, il grafico seguente, si può notare come la presenza degli Anatidi sia concentrata durante il periodo autunno-invernale, momento durante il quale grandi quantità di migratori utilizzano le valli come aree di sosta e alimentazione. L’apice di presenze, in particolare, si raggiunge in gennaio, momento di massimo afflusso di individui in svernamento. È da notare, inoltre, come la fenologia di questo gruppo di specie sia piuttosto stabile durante gli ultimi quattro anni di rilevamenti.Anche in questo caso la gestione valliva operata a fini venatori è in grado di far concentrare grandi quantità di anatre selvatiche durante il periodo di caccia.

Anatidi 2006 2007 2008 2009 2010

gennaio 71.65

4 75.77

0 91.33

5 81.81

7 84.934

marzo 20.80

1 6.91

6 7.23

9 6.12

9 12.796

aprile 2.33

5 2.19

6 2.14

9 1.87

6 1.601

maggio 2.80

2 2.17

0 1.21

9 1.53

4 2.312

giugno 2.37

4 1.65

6 2.00

4 1.97

3 1.500

agosto 20.59

7 21.21

9 22.63

5 14.67

9 25.662

novembre 71.65

9 70.75

0 54.32

3 69.44

9 75.864

MEDIA 27.460 25.811 25.843 25.351 29.2

38


14


Censimento Anatidi Azz FF-VV Delta

-10.00020.00030.00040.00050.00060.00070.00080.00090.000

100.000


20062007200820092010

I Rallidi, costituiti per la quasi totalità dalla Folaga (Fulica atra), mostrano una situazione di stabilità per qaunto riguarda la media annuale di soggetti censiti.

Rallidi 2006 2007 2008 2009 2010

gennaio 12.0

98 5.0

56 14.9

95 13.037 9.465

marzo 3.7

58 1.3

42 2.4

02 1.891 5.159

aprile 6

44 7

72 6

86 610 639

maggio 4

70 4

93 2

08 449 486

giugno 7

62 1.4

93 4

03 2.512 682

agosto 5.6

45 11.6

18 11.3

70 8.578 5.598

novembre 15.3

94 13.7

63 14.0

12 17.917 9.023

MEDIA 5.53

9 4.93

4 6.29

7 6.428 4.436


15


Censimento Rallidi Azz FF-VV Delta

-2.0004.0006.0008.000

10.00012.00014.00016.00018.00020.000


20062007200820092010

Per quanto riguarda i Limicoli, il 2010 si è dimostrato essere un anno particolarmente favorevole. La maggior quantità di soggetti viene censita durante il passo primaverile, in particolare in marzo.

Limicoli 2006 2007 2008 2009 2010

gennaio 4.49

5 6.89

5 6.49

1 6.27

7 7.337

marzo 11.60

1 4.84

4 5.43

9 8.05

3 14.761

aprile 5.24

2 3.12

7 3.73

6 4.40

7 5.064

maggio 1.11

6 66

8 58

7 1.39

2 823

giugno 82

8 1.39

8 58

8 1.15

4 1.405

agosto 2.19

9 1.94

2 3.93

8 2.26

7 2.872

novembre 5.52

6 7.09

6 4.02

9 3.80

6 4.308

MEDIA 4.430 3.710 3.544 3.9

08 5.22

4


16


Censimento Limicoli Azz FF-VV Delta

-

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

14.000

16.000


20062007200820092010

2.3 Caradriformi nidificanti

Sterne comuni (ph: A. Tonelli).

Anche per il 2010 è stato possibile effettuare un censimento dettagliato delle coppie nidificanti di Caradriformi in ambiente vallivo.Le valli del Delta veneto, difatti, ospitano alcune delle più importanti colonie riproduttive del Mediterraneo.Di seguito vengono presentati i dati 2010 relativi ai Caradriformi, ordine tra i più significativi..


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Laridi e Sternidi

GABBIANO REALE

Totale Valli di Rosolina 237 261Totale Valli di Porto Viro 7 18Totale Valli di Porto Tolle 60 64

GABBIANO COMUNE

Totale Valli di Rosolina 39 53Totale Valli di Porto Viro 1 2Totale Valli di Porto Tolle 66 71

GABBIANO CORALLINO Totale Valli di Rosolina 16 48Totale Valli di Porto Viro 49 60Totale Valli di Porto Tolle 0 0

STERNA COMUNE Totale Valli di Rosolina 341 348Totale Valli di Porto Viro 487 538Totale Valli di Porto Tolle 138 145

FRATICELLO Totale Valli di Rosolina 113 125Totale Valli di Porto Viro 218 243Totale Valli di Porto Tolle 17 22

STERNA ZAMPENERE Totale Valli di Rosolina 10 20Totale Valli di Porto Viro 200 210Totale Valli di Porto Tolle 5 5

Limicoli


18


BECCACCIA DI MARE Totale Valli di Rosolina 14 20Totale Valli di Porto Viro 17 22Totale Valli di Porto Tolle 12 15

CAVALIERE D'ITALIATotale Valli di Rosolina 38 48Totale Valli di Porto Viro 64 93Totale Valli di Porto Tolle 53 55

AVOCETTATotale Valli di Rosolina 75 81Totale Valli di Porto Viro 93 119Totale Valli di Porto Tolle 45 53

PETTEGOLATotale Valli di Rosolina 18 21Totale Valli di Porto Viro 15 18Totale Valli di Porto Tolle 3 3

FRATINOTotale Valli di Rosolina 1 2Totale Valli di Porto Viro 10 17Totale Valli di Porto Tolle 1 2

PERNICE DI MARETotale Valli di Rosolina 0 0Totale Valli di Porto Viro 3 7Totale Valli di Porto Tolle 11 14


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Pulli di Gabbiano corallino su barene (ph. E. Verza).


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2.4 Ittiofagi (Phalacrocoracidae)

Marangone minore e gabbiani comuni (ph. A. Tonelli).

Per meglio comprendere l’utilizzo degli habitat e delle risorse trofiche che le due specie di Falacorcoracidi - Cormorano e Marangone minore - hanno nell’area d’indagine, si è provveduto ad una raccolta dati specifica.Come per il biennio 2008-09, nel periodo compreso tra agosto e dicembre sono state svolte 9 sessioni di censimento, con analisi dell’atteggiamento rilevato dai soggetti, secondo lo schema indicato di seguito.Tale analisi permette di determinare l’effettivo utilizzo nelle varie fasi autunnali di ogni specifico sito.

A in alimentazione individuo in evidente atteggiamento di alimentazione (preda nel becco, pesca attiva, pesca di gruppo)

S in sosta individuo in riposo (su barena o albero)

V in volo individuo in sorvolo o spostamento

Cormorano

La media triennale di dati mostra come ottobre sia il mese autunnale interessato dalla maggior presenza di cormorani. Durante i conteggi si nota come la maggior parte dei soggetti censiti sia in sosta, evidenziando il fatto che, probabilmente, molti soggetti si alimentano con le prime luci dell’alba.


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Anno 2008

Cormorano

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

29ago/1-2set08

11-12set08

23-24set08

12-13-14ott08

27-28-30ott08

11-12nov08

25-26nov08

17-22dic08

29-30dic08

alimentazionesostavolo

Anno 2009

Cormorano - 2009

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

II ago

sto 20

09

I sett

embre

2009

II sett

embr

e 200

9

I otto

bre 20

09

II otto

bre 20

09

I nov

embre

2009

II nove

mbre 2

009

I dice

mbre 20

09

II dice

mbre 2

009


Anno 2010


22


Cormorano - 2010

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

II ago

sto 20

10

I sett

embre

2010

II sett

embr

e 201

0

I otto

bre 20

10

II otto

bre 2

010

I nov

embre

2010

II nove

mbre 2

010

I dice

mbre 20

10

II dice

mbre 2

010


Media triennale

Cormorano - medie 2009-2010

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

1800

2000

II ago

sto

I sett

embre

II sett

embr

e

I otto

bre

II otto

bre

I nov

embre

II nove

mbre

I dice

mbre

II dice

mbre


I grafici seguenti, che analizzano dove sono state svolte le due principali attività (alimentazione e sosta), mostrano come in generale vi sia una preferenza per i laghi da caccia.Questi dati mostrano, in definitiva, come la specie abbia una grande mobilità ed adattabilità al mutare delle condizioni, anche nell’arco di una stessa giornata.

Anno 2008


23


Cormorano - individui in alimentazione

23%

77%

Oasi

non Oasi

Cormorano - individui in sosta

14%

86%

Oasi

non Oasi

Anno 2009Cormorano 2009 - individui in allimentazione

Oasi69%

Non Oasi31%

Cormorano 2009 - individui in sosta

Oasi24%

Non Oasi76%

Anno 2010Cormorano 2010 - individui in alimentazione

Oasi16%

Non Oasi84%

Cormorano 2010 - individui in sosta

Oasi25%

Non Oasi75%

Marangone minore


24


Contrariamente a quanto osservato per la specie precedente, il Marangone minore non mostra un picco di presenza e predazione nel mese di ottobre, ma piuttosto un progressivo calo con il passare dei mesi, segno dello spostamento dei contingenti in altre aree con l’avvicinarsi dell’inverno.Nel corso del 2010 si è notato una maggior utilizzo delle zone ad oasi rispetto alle due annate precedenti.

Anno 2008

Marangone minore

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

29ago/1-2set08

11-12set08

23-24set08

12-13-14ott08

27-28-30ott08

11-12nov08

25-26nov08

17-22dic08

29-30dic08


Anno 2009

Marangone minore - 2009

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

II ago

sto 20

09

I sett

embre

2009

II sett

embr

e 200

9

I otto

bre 20

09

II otto

bre 20

09

I nov

embre

2009

II nove

mbre 2

009

I dice

mbre 20

09

II dice

mbre 2

009


Anno 2010


25


Marangone minore - 2010

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

II ago

sto 20

10

I sett

embre

2010

II sett

embr

e 201

0

I otto

bre 20

10

II otto

bre 2

010

I nov

embre

2010

II nove

mbre 2

010

I dice

mbre 20

10

II dice

mbre 20

10


Media triennale

Marangone minore - medie 2009-2010

0,0

200,0

400,0

600,0

800,0

1.000,0

1.200,0

II agosto

I sett

embre

II sett

embre

I otto

bre

II otto

bre

I nove

mbre

II nove

mbre

I dice

mbre

II dice

mbre


Anno 2008


26


Marangone minoreindividui in alimentazione

12%

88%

Oasi

non Oasi

Marangone minoreindividui in sosta

24%

76%

Oasi

non Oasi

Anno 2009Marangone minore 2009

individui in alimentazione

Oasi15%

Non Oasi85%

Marangone minore 2009 - individui in sosta

Oasi22%

Non Oasi78%

Anno 2010Marangone minore 2010

individui in alimentazione

Oasi29%

Non Oasi71%

Marangone minore 2010 - individui in sosta

Oasi30%

Non Oasi70%


27


Ringraziamenti

Un particolare ringraziamento va al personale dell’Area Attività Produttive della Provincia di Rovigo e alla Polizia Provinciale, nonché all’Ente Produttori Selvaggina e alle Aziende Faunistico-venatorie.Si ringraziano i rilevatori e collaboratori che hanno partecipato ai monitoraggi.

Ph L. Sattin


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CENSIMENTO DEGLI UCCELLI ACQUATICI NELLE AZIENDE ... · gestione valliva possa essere influente...

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