CELLULARI ACCESI DI NOTTE, RISCHI PER LA SALUTE? · Lartrosi non è un disturbo della terza età o...

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Anno III Numero 497 Martedì 14 Ottobre 2014, S. Orlando, Fortunato AVVISO Ordine 1. Sito: Nasce Offro e Cerco Lavoro – Napoli 2. ORDINE: medaglie alla professione e giuramento di galeno Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Cellulari accesi di notte, rischi per la salute? 4. Europei pazzi per i tatuaggi ma gli inchiostri possono far male 5. Ictus, con uno stile di vita sano per le donne il rischio scende del 54% Prevenzione e Salute 6. Fermenti lattici, quali preferire? 7. Ancora pochi sanno eseguire le manovre che salvano la vita 8. 6 mila passi al giorno salvano le ginocchia Curiosità e Perchè 9. Lasciare il letto disfatto fa bene alla salute 10. Cibi notturni che non ci fanno ingrassare CELLULARI ACCESI DI NOTTE, RISCHI PER LA SALUTE? Gli smartphone sul comodino possono essere dannosi alla nostra salute se non consentono di mantenere un sonno continuo a causa della luce che irradiano dagli schermi. Scandiscono i momenti della nostra giornata e, spesso, ci fanno compagnia anche di notte, adagiati sui nostri comodini. Sono gli smartphone che, in 8 casi su 10, vengono lasciati accesi anche mentre dormiamo. Lo rivela un sondaggio dell’inglese Ofcom. Guy Meadows, specialista della Sleep School di Londra, suggerisce di lasciare il telefonino in cucina durante la notte, perché dormire con il cellulare vicino al letto può causare anche capogiri e mal di testa. Il problema principale è legato alla luce degli schermi, oggi molto forte per l'alta qualità dei telefoni moderni, che se “proiettata” nel cuore della notte rischia di farci risvegliare e renderci vigili, con problemi a riaddormentarci e a riposare abbastanza per essere attivi il giorno dopo. Il nostro cervello ha bisogno di riposo: «Che la deprivazione da sonno, cioè sonni brevi e interrotti, non faccia bene all’organismo, dal sistema immunitario che ne risente, al tono dell’umore, alla creatività ecc., è ben noto. Le cellule hanno bisogno di “ricaricarsi” e per farlo hanno bisogno di riposo. La notizia, però, rischia di essere forviante laddove fa pensare che siano i cellulari i responsabili dei guai. I cellulari lo sono solo se sono causa di interruzione del sonno, non se si tengono sul comodino. Se il cellulare non suona per 12 ore e si riesce a dormire per 12 ore, non sussistono problemi. Il cellulare chiaramente va gestito in maniera moderata, ma non è il telefonino in sè la causa dei disturbi del sonno. Lo è un uso scorretto, come lo sarebbe quello del telefono che suona tre volte durante la notte o dell’allarme in casa. Se lo si usa come sveglia non c’è alcuna differenza rispetto a una radio sveglia o a una sveglia vecchio stile. Che i cellulari possano essere fonte di guai, compresi i tumori cerebrali, è un allarme che viene periodicamente rilanciato ma che nessuno finora ha mai dimostrato». (Humanitas, Salute) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi……….. ‘A femmena è comme a campana: si nun 'o tuculeja nun sona

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Anno III – Numero 497 Martedì 14 Ottobre 2014, S. Orlando, Fortunato

AVVISO Ordine

1. Sito: Nasce Offro e

Cerco Lavoro – Napoli

2. ORDINE: medaglie

alla professione e

giuramento di galeno

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 3. Cellulari accesi di

notte, rischi per la

salute?

4. Europei pazzi per i

tatuaggi ma gli inchiostri

possono far male

5. Ictus, con uno stile

di vita sano per le

donne il rischio scende

del 54%

Prevenzione e

Salute

6. Fermenti lattici, quali

preferire?

7. Ancora pochi sanno

eseguire le manovre che

salvano la vita

8. 6 mila passi al giorno

salvano le ginocchia

Curiosità e Perchè

9. Lasciare il letto disfatto

fa bene alla salute

10. Cibi notturni che non

ci fanno ingrassare

CELLULARI ACCESI DI NOTTE, RISCHI PER LA SALUTE?

Gli smartphone sul comodino possono essere dannosi alla

nostra salute se non consentono di mantenere un sonno

continuo a causa della luce che irradiano dagli schermi.

Scandiscono i momenti della nostra giornata e, spesso, ci fanno compagnia anche di notte, adagiati sui nostri comodini. Sono gli smartphone che, in 8 casi su 10, vengono lasciati accesi anche mentre dormiamo. Lo rivela un sondaggio dell’inglese Ofcom. Guy Meadows, specialista della Sleep School di Londra, suggerisce di lasciare il telefonino in cucina durante la notte, perché dormire con il cellulare vicino al letto può causare anche capogiri e mal di testa. Il problema principale è legato alla luce degli schermi, oggi molto forte per l'alta qualità dei telefoni moderni, che se “proiettata” nel cuore della notte rischia di farci risvegliare e renderci vigili, con problemi a riaddormentarci e a riposare abbastanza per essere attivi il giorno dopo.

Il nostro cervello ha bisogno di riposo: «Che la deprivazione da sonno, cioè

sonni brevi e interrotti, non faccia bene all’organismo, dal sistema immunitario che ne risente, al tono dell’umore, alla creatività ecc., è ben noto. Le cellule hanno bisogno di “ricaricarsi” e per farlo hanno bisogno di riposo. La notizia, però, rischia di essere forviante laddove fa pensare che siano i cellulari i responsabili dei guai. I cellulari lo sono solo se sono causa di interruzione del sonno, non se si tengono sul comodino. Se il cellulare non suona per 12 ore e si riesce a dormire per 12 ore, non sussistono problemi. Il cellulare chiaramente va gestito in maniera moderata, ma non è il telefonino in sè la causa dei disturbi del sonno. Lo è un uso scorretto, come lo sarebbe quello del telefono che suona tre volte durante la notte o dell’allarme in casa. Se lo si usa come sveglia non c’è alcuna differenza rispetto a una radio sveglia o a una sveglia vecchio stile. Che i cellulari possano essere fonte di guai, compresi i tumori cerebrali, è un allarme che viene periodicamente

rilanciato ma che nessuno finora ha mai dimostrato». (Humanitas, Salute) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it

E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli

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Proverbio di oggi……….. ‘A femmena è comme a campana: si nun 'o tuculeja nun sona

PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 497

PREVENZIONE E SALUTE

FERMENTI LATTICI, QUALI PREFERIRE?

I fermenti lattici sono alleati della salute. Ma è meglio assumerli sotto forma di

latte, yogurt e altri cibi oppure come integratori? Ecco i consigli dell'esperta.

L'utilità dei fermenti lattici per la salute è ormai provata, tanto che questi microbi sono definiti “microrganismi vivi e vitali che conferiscono benefici alla salute dell’ospite, quando consumati in adeguate quantità, come parte di un alimento o di un integratore”. La confusione nella scelta del probiotico più adatto al proprio caso sembra però regnare ancora sovrana.

Quali sono i fattori da prendere in considerazione? Il primo punto da tenere a mente è la quantità minima sufficiente per una temporanea colonizzazione dell'intestino da parte dei microrganismi, pari ad almeno 109 cellule vive per ceppo e per giorno. Un dosaggio «difficile da raggiungere in una singola porzione di prodotto alimentare, ma anche con molti integratori». Per quanto riguarda i ceppi più adatti in base alla finalità che si vuole raggiungere, l'esperta sottolinea che «spesso manca un’informazione completa da parte di molti produttori di alimenti probiotici. In etichetta – dovrebbero essere sempre presenti l’indicazione del genere, della specie e del ceppo contenuto, il numero minimo di cellule vitali alla data di scadenza, la dose effettiva di probiotico, le indicazioni derivanti da evidenze scientifiche, i metodi di conservazione appropriata, le informazioni sul produttore, la modalità di assunzione». Districarsi nell'ampia scelta disponibile, insomma, non è semplice, ma l'esperta non ha dubbi: «Per ogni affezione il prodotto adeguato dovrebbe essere consigliato ad hoc». (Humanitas, Salute)

EUROPEI PAZZI PER I TATUAGGI MA GLI INCHIOSTRI POSSONO FAR MALE

I dermatologi denunciano la mancanza di controlli adeguati

Che sia per rito di passaggio, ribellione o semplice decorazione, il tatuaggio è la scelta di cento milioni di europei. Ma il segno indelebile inciso sulla pelle può danneggiare l'organismo. Sul banco degli imputati gli inchiostri, sui quali non si effettua un controllo di qualità.

Rischio batteri - La ricerca ha messo sotto la lente 58 nuovi inchiostri e ha

infatti evidenziato una contaminazione batterica nel 10% dei casi con stafilococco, streptococco, pseudomonas ed enterococco, che possono portare infezioni.

Il rosso e il nero - Tra le reazioni avverse ai tatuaggi considerate di minore entità vi sono fotosensibilità, da cui è colpita una persona tatuata su cinque, e poi prurito e gonfiore, che si presentano a intermittenza e spingono in molti casi a non andare dal medico, perlomeno fino a quando non diventano croniche. Gli specialisti sottolineano poi che mentre per i tatuaggi neri, che sono sovraccaricati di inchiostro più di quanto la pelle possa sopportare, i rischi sono di entità abbastanza lieve, per quanto riguarda i rossi il rischio è maggiore ed è legato a reazioni allergiche al pigmento. Alcune possono portare lesioni squamose e uniformi, altre possono penetrare più nel profondo della pelle e provocare delle ulcere che non si cicatrizzano. Nei casi più gravi infine, a seguito di un'infezione aggressiva, si può arrivare a un'amputazione o addirittura alla morte.

Più controlli - Per gli esperti è importante un controllo microbico degli inchiostri dei tatuaggi e delle

verifiche sui loro ingredienti, in particolar modo per identificare potenziali allergeni, evitando se possibile il rosso e le nuances simili. Dai dermatologi arriva però anche una rassicurazione: i tatuaggi non sono strettamente legati a un maggiore rischio di cancro. (Salute, Tgcom24)

PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 497

PREVENZIONE E SALUTE

ANCORA POCHI SANNO ESEGUIRE LE MANOVRE CHE SALVANO LA VITA

Dal 13 al 19 ottobre più di cento eventi in 80 città per la sensibilizzazione sul tema della rianimazione cardiopolmonare. Centomila persone potrebbero salvarsi

Il 70% dei casi di arresto cardiaco avviene davanti ad altre persone che potrebbero iniziare le manovre di soccorso, ma soltanto nel 15% dei casi la rianimazione cardiopolmonare (Rcp) viene iniziata da qualcuno dei presenti. Se questa percentuale aumentasse fino a raggiungere il 50-60% dei casi, 100mila persone all’anno in Europa potrebbero salvarsi. Sono i dati forniti alla vigilia della campagna «VIVA!» 2014, che dal 13 al 19 ottobre vedrà più di 100 eventi in 80 città (www.settimanaviva.it) per la sensibilizzazione sul tema della rianimazione cardiopolmonare. L’iniziativa è realizzata da Italian Resuscitation Council (Irc) e Irc-Comunità (Irc-Com), due associazioni senza scopo di lucro collegate con il Council europeo. Il loro obiettivo è la diffusione in Italia delle conoscenze e delle tecniche per riconoscere e trattare l’arresto cardiaco, che ogni anno colpisce circa 60mila persone nel nostro Paese.

Le 8 manovre per affrontare l’arresto cardiaco

1. Se trovi una persona priva di sensi, chiamala e scuotila leggermente. 2. Se non risponde, chiedi aiuto. 3. Piega la testa all’indietro e solleva il mento. Guarda il torace e controlla se respira. 4. Se non respira normalmente, fai chiamare il 118. 5. Manda qualcuno a prendere un defibrillatore. 6. Sovrapponi le mani sul centro del torace. 7. A braccia tese comprimi profondamente 2 volte al secondo (100-120 al minuto). 8. Se hai un defibrillatore accendilo e ti dirà cosa fare.

ARRESTO CARDIACO, CHIUNQUE PUÒ INTERVENIRE

L’Ordine di Napoli ha organizzato 11 edizioni inerenti il “Corso teorico-pratico di rianimazione Cardio-Polmonare e defibrillazione cardiaca precoce SE (BLS-D)” e sulle manovre di rianimazione in caso di ostruzioni delle vie aeree sia in età pediatrica che in età adulta. Nel corso delle edizioni sono stati rilasciati già a 500 farmacisti attestato di superamento del corso. Sul sito istituzionale del nostro Ordine troverai il video di

“Simulazione (all’interno di una farmacia) primo soccorso di rianimazione cardio-polmonare e defibrillazione”

Partecipa anche tu alla catena della sopravvivenza partecipando ai corsi che l’ordine ha previsto nei prossimi mesi.

PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 497

PREVENZIONE E SALUTE

6 MILA PASSI AL GIORNO SALVANO LE GINOCCHIA

Prevenzione già prima dei 30 anni. Vanno bene anche ballo, nuoto e bicicletta, no a movimenti ‘a scatto’, come nel calcetto. L’attività fisica regolare protegge l’articolazione del ginocchio dalla degenerazione legata a traumi o età.

Un’ora al giorno di cammino, su terreno pianeggiante, può salvare le ginocchia. L’artrosi non è un disturbo della terza età o inevitabile, al contrario può essere prevenuta mantenendosi attivi nel corso della vita, già a partire dalla giovane età, e riducendo importanti fattori di rischio come obesità e sovrappeso. Scricchiolio, rigidità o debolezza all’altezza del ginocchio possono essere segnale che la cartilagine dell’articolazione è stata danneggiata da sforzi eccessivi, microtraumi, lussazioni oppure, più semplicemente, che sta invecchiando. La degenerazione articolare può manifestarsi già prima dei 30 anni ma rimanere silenziosa, senza alcun sintomo percepito: per questo è importante ‘stare al passo’ con la propria salute adottando uno stile di vita sano e attivo. Lo sottolineano gli esperti dell’ANMAR (Associazione Nazionale Malati Reumatici) a ridosso dell’annuale campagna di prevenzione per i disturbi osteoarticolari, in programma dal 13 al 31 ottobre con visite gratuite in numerosi centri italiani. «La malattia, poi, rimane silente e asintomatica fino ai 45/50 anni, quando iniziano a comparire i dolori. – spiega Luis Severino Martin Martin, Responsabile dell’U.O. di Medicina Interna e Reumatologia dell’Ospedale 'Regina Apostolorum' di Albano Laziale, Roma. – Nella donna, spesso, ciò coincide con lo squilibrio ormonale tipico della menopausa. Dato il lungo lasso di tempo tra la comparsa della malattia e il manifestarsi della sintomatologia dolorosa, molto si può fare in tema di prevenzione, per migliorare la qualità delle articolazioni, sia attraverso l’attività fisica, sia con il controllo del proprio peso corporeo». In Italia una donna su quattro ha problemi alle ginocchia con la menopausa, e il 12 per cento degli uomini over-65. «L’artrosi del ginocchio – spiega il Prof. Alberto Migliore, responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Reumatologia dell’Ospedale San Pietro, Fatebenefratelli di Roma – è la più comune malattia reumatica. Addirittura si stima che nei Paesi occidentalizzati a causa dell’obesità e del progressivo invecchiamento della popolazione diventerà un fenomeno epidemico nei prossimi decenni».

Che fare quando le ginocchia si irrigidiscono? La ‘ricetta’ di prevenzione è sempre la stessa:

camminare, per almeno 4 chilometri al giorno, pari a 6 mila passi, qualsiasi sia l'età anagrafica. «L’importante è evitare attività ‘a scatto’, come calcetto o calcio, in cui, al contrario di passeggiare o correre, non c’è una progressione regolare del movimento. – prosegue Martin - Ciò compromette articolazione e tono muscolari, oltre ad esporre il ginocchio a rischio di traumi. Molto indicati sono, invece, attività quali il nuoto, la bicicletta e anche il ballo, a seconda delle proprie inclinazioni e passioni personali». (OK, Salute e Benessere)

PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 497

SCIENZA E SALUTE

ICTUS, CON UNO STILE DI VITA SANO PER LE DONNE IL RISCHIO SCENDE DEL 54%

Le regole? Non fumare, fare esercizio fisico, mangiare in modo equilibrato, mantenere il giusto peso e bere poco alcol

Non fumare, svolgere esercizio fisico in maniera regolare, alimentarsi in modo equilibrato e sano, mantenere il peso nella norma e bere poco (o per nulla) alcol: le donne che vivono rispettando tutti e 5 i fattori per un sano stile di vita corrono un rischio di sviluppare un ictus più basso del 54% rispetto alle donne che fanno una vita più sregolata. Per giungere ai loro risultati gli studiosi hanno seguito per 10 anni quasi 32 mila donne di 60 anni di età media, senza tumori né malattie cardiovascolari. A conti fatti, di tutte le donne partecipanti allo studio solo 589 avevano seguito nel tempo tutti e cinque i fattori, mentre 1.535 donne non ne avevano seguito nessuno e le restanti solo due o tre. Dalla ricerca è così emerso che il rischio di ictus tra le donne che avevano osservato tutti e 5 i fattori risultava ridotto del 54%, mentre lo stesso non accadeva nelle donne degli altri due gruppi, ovvero quelle che ne avevano seguiti solo due o tre o nessuno. I ricercatori spiegano quindi che nella prevenzione dell'ictus molto si può fare già a partire dallo stile di vita, ma per far sì che il potere preventivo risulti efficace devono essere rispettati tutti e cinque i capisaldi per uno stile di vita sano, e non solo alcuni. "Dal momento che le conseguenze di un ictus sono spesso devastanti e irreversibili, la prevenzione è molto importante. Un'alimentazione e uno stile di vita sani possono ridurre il rischio di ictus". (Salute, 24ore)

CIBI NOTTURNI CHE NON CI FANNO INGRASSARE

Quante volte vi è capitato di alzarvi la notte e sentire il bisogno di sgranocchiare qualcosa ?

O magari dopo cena, nonostante avessi già mangiato, il tuo stomaco è stato invaso da un certo languorio? Almeno una volta nella vostra vita vi sarà capitato ma alla fine per noi di alzarti o molto probabilmente per paure di ingrassare avete preferito non mangiare. Di solito si pensa che mangiare la sera, prima di andare a dormire, sia un’abitudine del tutto sbagliata e ancora di più pensiamo che sia ingrassante. In realtà, esistono in natura e in commercio, alimenti che riescono a farci star bene e ci aiutano a ricostruire la massa muscolare, a perdere peso e combattere la fame, proprio mentre stiamo dormendo. Di seguito una lista di cibi che non ci fanno ingrassare se assunti prima di andare a dormire.

LATTE: la caseina, proteina presente nel latte, se assunta dopo un allenamento serale e 30 minuti prima di

andare a dormire, aumenta la massa muscolare degli esseri umani.

NOCCIOLINE: quando si mangia uno spuntino modesto (150 calorie non di più) la sera costituito da

carboidrati e proteine o carboidrati, il metabolismo dell’essere umano risulta più velocizzato. Una valida

alternativa possono essere una manciata di pistacchi o noci (entrambe 150 calorie non di più).

HUMMUS: uno spuntino assunto prima di dormire sicuramente ci rende meno affamati al mattino migliorando il nostro senso di sazietà. Il tipo di cibo che si assimila non ha importanza nel dettaglio, ma sicuramente le proteine ci aiutano di più a ricostruire il muscolo. Assolutamente consigliato in tal senso è l’ hummus che garantisce il perfetto equilibrio di proteine, fibre e grassi sani.

CEREALI: un alimento senza dubbio importante ed utile è costituito dai cereali. Dopo una lunga giornata di

lavoro o stressante, terminare la giornata con uno snack ai cereali è senz’altro il giusto modo per sentirsi

meglio, più appagati e soddisfatti. Secondo uno studio, le persone che mangiano cereali prima di andare a

dormire possono prendere questa abitudine per sentirsi meglio, più appagati e soddisfatti. (Curiosità)

PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 497

MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO

Sabato 13 Dicembre, ore 20.30, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare.

MEDAGLIE alla PROFESSIONE LAUREATI FARMACISTI CON 40 ANNI DI LAUREA

(Laureati nell’anno 1974)

ALBANESE Emma FIMIANI Luisa

ALFANI Maurizio FUSCO Aldo

ALDO ARRICHIELLO Giovanni GILIBERTI Giovanni

BERTINI Antonio GIUDICEPIETRO Giampiero

BOSSA Pasquale GRECO Maria

BUONO Catello GRISPELLO Donato

CAIAZZA Anna LOPEZ Ciro

CASTALDO Ersilia PIRAS Ermelinda

CAUTIERO Giuseppe SCHIOPPA Francesco

COZZOLINO Domenica SCOGNAMIGLIO Guido

DE RUGGIERO Ruggiero SIDIROPULOS Nikolaos

DI FRANCO Carmela SPAGNUOLO Maria Rosaria

FERRARA Antonio

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MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO

Sabato 13 Dicembre, ore 20.30, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare