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CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Norma Italiana Data Pubblicazione Edizione N O R M A I T A L I A N A CEI Classificazione Fascicolo Titolo Title CEI EN 60034-5 1997-10 Prima 2-16 3714 R Classificazione dei gradi di protezione degli involucri delle macchine elettriche rotanti Classification of degrees of protection provided by enclosures for rotating electrical machines APPARECCHIATURE ELETTRICHE PER SISTEMI DI ENERGIA E PER TRAZIONE NORMA TECNICA

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CNR

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE •

AEI

ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA

COMITATOELETTROTECNICO

ITALIANO

Norma Italiana

Data Pubblicazione

Edizione

N O R M A I T A L I A N A C E I

Classificazione Fascicolo

Titolo

Title

CEI EN 60034-5

1997-10

Prima

2-16 3714 R

Classificazione dei gradi di protezione degli involucri delle macchine elettriche rotanti

Classification of degrees of protection provided by enclosures for rotating electrical machines

APPARECCHIATURE ELETTRICHE PER SISTEMI DI ENERGIA E PER TRAZIONE

NO

RM

A TE

CNIC

A

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© CEI - Milano 1997. Riproduzione vietata.

Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI.Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di varianti. È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione o variante.

SOMMARIO

La Norma riguarda un sistema di classificazione dei gradi di protezione forniti dagli involucri delle mac-chine rotanti.La presente Norma costituisce la ristampa senza modifiche, secondo il nuovo progetto di veste editoriale,

della Norma pari numero ed edizione (Fascicolo 1060).

DESCRITTORI

Macchine elettriche rotanti; Gradi di protezione; Involucri;

COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI

Nazionali

(SOC) CEI-Unel 05515-71 e 09414-71;

Europei

(IDT) EN 60034-5:1986-11;

Internazionali

(IDT) IEC 34-5:1981;

Legislativi

INFORMAZIONI EDITORIALI

Norma Italiana

CEI EN 60034-5

Pubblicazione

Norma Tecnica

Carattere Doc.

Stato Edizione

In vigore

Data validità

1988-2-15

Ambito validità

Europeo

Varianti

Nessuna

Ed. Prec. Fasc.

Nessuna

Comitato Tecnico

2-Macchine rotanti

Approvata dal

Presidente del CEI

in Data

1987-9-8

in Data

Sottoposta a

inchiesta pubblica come Progetto C. 220

Chiusa in data

1987-7-31

Gruppo Abb.

3

Sezioni Abb.

B

ICS

CDU

LEGENDA

(SOC) La Norma in oggetto sostituisce completamente le Norme indicate dopo il riferimento (SOC)(IDT) La Norma in oggetto è identica alle Norme indicate dopo il riferimento (IDT)

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I Comitati Nazionali membri del CENELEC sono tenuti, in accordo col regolamento interno del CEN/CENELEC,ad adottare questa Norma Europea, senza alcuna modifica, come Norma Nazionale.Gli elenchi aggiornati e i relativi riferimenti di tali Norme Nazionali possono essere ottenuti rivolgendosi al Se-gretario Centrale del CENELEC o agli uffici di qualsiasi Comitato Nazionale membro.La presente Norma Europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese, tedesco).Una traduzione effettuata da un altro Paese membro, sotto la sua responsabilità, nella sua lingua nazionale enotificata al CENELEC, ha la medesima validità.I membri del CENELEC sono i Comitati Elettrotecnici Nazionali dei seguenti Paesi: Austria, Belgio, Danimarca,Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Portogallo, RegnoUnito, Spagna, Svezia e Svizzera.

I diritti di riproduzione di questa Norma Europea sono riservati esclusivamente ai membri nazionali del CENELEC.

Comitato Europeo di Normalizzazione Elettrotecnica European Committee for Electrotechnical Standardization

Comité Européen de Normalisation ElectrotechniqueEuropäisches Komitee für Elektrotechnische Normung

C E N E L E C

Secrétariat Central: rue de Stassart 35, B - 1050 Bruxelles

E u r o p ä i s c h e N o r m • N o r m e E u r o p é e n n e • E u r o p e a n S t a n d a r d • N o r m a E u r o p e a

EN 60034-5

Novembre 1986

Classificazione dei gradi di protezione degli involucri delle macchine elettriche rotanti

Classification of degrees of protection provided by enclosures for rotating electrical machines

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INDICE GENERALE

Rif. Argomento Pag

.

NORMA TECNICACEI EN 60034-5:1997-10

Pagina iv

1

OGGETTO

1

2

SCOPO

1

3

SIGLE DI DESIGNAZIONE

1

3.1

Sigla con una sola cifra caratteristica

........................................................................................................................

1

3.2

Lettere supplementari

...........................................................................................................................................................

1

3.3

Esempi di simboli di designazione

.............................................................................................................................

2

4

GRADI DI PROTEZIONE - PRIMA CIFRA CARATTERISTICA

2

4.3

Ventilatori esterni

.....................................................................................................................................................................

3

4.4

Fori di drenaggio

.....................................................................................................................................................................

3

Tab. 1

Gradi di protezione indicati dalla prima cifra caratteristica

......................................................................

4

5

GRADI DI PROTEZIONE - SECONDA CIFRA CARATTERISTICA

4

Tab. 2

Gradi di protezione indicati dalla seconda cifra caratteristica

................................................................

5

6

MARCATURA

6

7

PRESCRIZIONI GENERALI DI PROVA

6

7.1

Distanza sufficiente

................................................................................................................................................................

6

8

PROVE PER LA PRIMA CIFRA CARATTERISTICA

6

Tab. 3

Prove e criteri di valutazione dei risultati corrispondenti alla prima cifra caratteristica

......

7

9

PROVE PER LA SECONDA CIFRA CARATTERISTICA

9

9.1

Condizioni di prova

...............................................................................................................................................................

9

Tab. 4

Condizioni di prova per la seconda cifra caratteristica

................................................................................

9

9.2

Criteri di valutazione dei risultati

...............................................................................................................................

10

10

PROVE PER MACCHINE PROTETTE CONTRO LE INTEMPERIE (LETTERA ADDIZIONALE W)

11

Fig. 1

Dito di prova normale

........................................................................................................................................................

11

Fig. 2

Apparecchiatura per la verifica della protezione contro la polvere

.................................................

12

Fig. 3

Apparecchiatura per la verifica della protezione contro le gocce d’acqua

.................................

12

Fig. 4

Apparecchiatura per la verifica della protezione contro la pioggia e gli spruzzi, con spruzzatori disposti in accordo alla seconda cifra caratteristica 3

...........................................

13

Fig. 5

Dispositivo portatile per la verifica della protezione contro la pioggia e gli spruzzi

..........

13

Fig. 6

Ugello normalizzato per le prove con getti d’acqua

....................................................................................

14

APPENDICE

A

GRADI DI PROTEZIONE UTILIZZATI PIÚ FREQUENTEMENTEPER MACCHINE ELETTRICHE

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1

OGGETTO

La presente Norma riguarda un sistema di classificazione dei gradi di protezioneforniti dagli involucri delle macchine rotanti.

2

SCOPO

Lo scopo della presente Norma è di stabilire:a) le definizioni dei gradi di protezione normali forniti dagli involucri adatti per

macchine elettriche rotanti, per quanto riguarda:1) la protezione delle persone contro l’avvicinamento o il contatto con parti

in tensione e contro il contatto con parti in movimento interne all’involu-cro (esclusi gli alberi lisci in rotazione o altri pezzi analoghi) e la protezi-one della macchina contro la penetrazione di corpi solidi estranei;

2) la protezione delle macchine contro gli effetti dannosi dovuti alla pene-trazione di acqua;

b) le sigle di designazione che indicano questi gradi di protezione;c) le prove da eseguire per verificare che le macchine soddisfino i requisiti della

presente Norma.

La presente Norma stabilisce le prescrizioni per gli involucri di protezione.

La presente Norma si applica solo agli involucri che sono, sotto ogni altro aspet-to, idonei all’uso previsto e che, dal punto di vista dei materiali e della costruzi-one, assicurano che le caratteristiche, oggetto della presente Norma, restano im-mutate nelle condizioni ordinarie di servizio.

La Norma non specifica i gradi di protezione della macchina contro i danni mec-canici o condizioni particolari, quali umidità (per esempio quella provocata dacondensa), vapori corrosivi, muffe o insetti.

La presente Norma non specifica i modi di protezione delle macchine per uso inambienti con atmosfera esplosiva.

Barriere esterne all’involucro previste soltanto per la sicurezza del personale nonsono considerate parte dell’involucro stesso e non vengono prese in considerazi-one.

3

SIGLE DI DESIGNAZIONE

Le sigle per indicare i gradi di protezione sono costituite dalle lettere IP seguiteda due cifre caratteristiche che indicano la conformità alle condizioni stabilitenelle tabelle degli art. 4 e 5, rispettivamente.

3.1

Sigla con una sola cifra caratteristica

Quando si deve indicare il grado di protezione con una sola cifra caratteristica lacifra mancante deve essere sostituita con la lettera X. Per esempio IP X5 o IP 2X.

3.2

Lettere supplementari

Informazioni complementari possono essere indicate da una lettera supplemen-tare.

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3.2.1

Lettere che seguono cifre

In applicazioni speciali (come macchine con circuito di raffreddamento apertoper installazione sul ponte di navi, con apertura di ingresso e uscita aria chiusequando la macchina non funziona) le cifre possono essere seguite da una letteraindicante se la protezione contro gli effetti dannosi dovuti all’ingresso di acqua èstata verificata o provata con la macchina non in movimento (lettera S) o con lamacchina in movimento (lettera M). In questo caso il grado di protezione dovràessere indicato in ogni condizione della macchina, per esempio IP 55S/IP 20M.

La mancanza delle lettere S e M significa che il grado di protezione indicato saràassicurato in tutte le condizioni ordinarie di funzionamento.

3.2.2

Lettere poste immediatamente dopo le lettere IP

Per macchine adatte a funzionare in condizioni ambientali specificate e con ca-ratteristiche o trattamenti di protezione addizionali si può usare la lettera W (pos-ta immediatamente dopo le lettere IP).

3.3

Esempi di simboli di designazione

3.4

I gradi di protezione più frequentemente usati per le macchine elettriche sono ri-portate in Appendice A.

4

GRADI DI PROTEZIONE - PRIMA CIFRA CARATTERISTICA

4.1

La prima cifra caratteristica indica il grado di protezione fornito dall’involucro,tanto nei riguardi delle persone che di parti di macchina contenute all’internodell’involucro.

La Tab. 1 descrive brevemente in colonna 3 gli oggetti che, per ciascun grado diprotezione indicato con la prima cifra caratteristica, non devono poter penetrarenell’involucro. Ciò significa che una parte del corpo, un utensile od un filo im-pugnati da una persona non possono penetrare nell’involucro, oppure, se pene-trano, che è mantenuta una distanza sufficiente tra queste parti e le parti in ten-sione (parti attive) o le parti in movimento pericolose (gli alberi lisci e i pezzianaloghi non sono considerati pericolosi).

La colonna 3 della Tab. 1, inoltre, indica le dimensioni minime dei corpi solidiestranei che non devono poter penetrare.

Lettere caratteristiche

Prima cifra caratteristica(Tab. 1)

Seconda cifra caratteristica(Tab. 2)

IP 4 4

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4.2

Un involucro rispondente ad un determinato grado di protezione è ritenuto ido-neo anche per ogni grado di protezione inferiore che compare in Tab. 1. Di con-seguenza non occorre che siano effettuate le prove di verifica di questi gradi diprotezione inferiori, salvo in caso di dubbio.

4.3 Ventilatori esterniLe pale e le razze di ventilatori esterni all’involucro devono essere protetti controil contatto per mezzo di dispositivi di protezione che soddisfino i seguenti requi-siti:

Durante la prova il rotore è fatto girare lentamente a mano.

Gli alberi rotanti lisci e pezzi analoghi non sono considerati pericolosi.

Nota In applicazioni particolari (quali macchine agricole o apparecchi domestici) possono essererichieste, se specificate, maggiori precauzioni contro i contatti accidentali o volontari.

4.4 Fori di drenaggioSe l’involucro è provvisto di fori di drenaggio devono essere applicate le pre-scrizioni che seguono:

Fori di drenaggio previsti per essere abitualmente aperti a macchina installata sa-ranno tenuti aperti durante le prove.

Fori di drenaggio previsti per essere abitualmente chiusi a macchina installata sa-ranno tenuti chiusi durante le prove.

Se è previsto che le macchine funzionino con fori di drenaggio aperti: n i fori di drenaggio di macchine con grado di protezione IP 3X o IP 4X pos-

sono avere grado di protezione IP 2X;n i fori di drenaggio di macchine con grado di protezione IP 5X devono avere

grado di protezione IP 4X.

Protezione della macchina Prova sul ventilatore

IP 0X e IP 1Xda IP 2X fino a IP 5X

Con sfera da 50 mmCon il dito di prova

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Tab. 1 Gradi di protezione indicati dalla prima cifra caratteristica

5 GRADI DI PROTEZIONE - SECONDA CIFRA CARATTERISTICA

5.1 La seconda cifra caratteristica indica il grado di protezione dell’involucro controgli effetti dannosi dovuti alla penetrazione di acqua.

La Tab. 2, nella colonna 3, fornisce informazioni sul tipo di protezione dell’involu-

1 2 3 4

Grado di protezione

Prima cifra caratteristica Denominazione (1) Descrizione Condizioni

di prova

0 Macchina nonprotetta

Non è prevista alcuna particolare protezio-ne

Nessuna pro-va, ma ved.4.3

1(2) Macchina protettacontro corpi soli-di di dimensionisuperiori a 50mm

Protezione contro il contatto accidentale oinvolontario con parti in tensione o in mo-vimento all’interno dell’involucro di unagrande superficie del corpo umano, peresempio di una mano, o suo avvicinamen-to a tali parti (ma non contro l’accesso vo-lontario). Protezione contro la penetra-zione di corpi solidi di diametro superiorea 50 mm

Tabella 3

2(2) Macchina protettacontro corpi soli-di di dimensionisuperiori a 12mm

Protezione contro il contatto di dita o og-getti simili di lunghezza non superiore ad80 mm con parti in tensione o in movimen-to all’interno dell’involucro a loro avvicina-mento a tali parti. Protezione contro lapenetrazione di corpi solidi di diametro su-periore a 12 mm

3(2) Macchina protettacontro corpi soli-di di dimensionisuperiori a 2,5mm

Protezione contro il contatto con parti intensione o in movimento all’interno dell’in-volucro di utensili o fili di diametro supe-riore a 2,5 mm o loro avvicinamento a taliparti. Protezione contro la penetrazione dicorpi solidi di diametro superiore a 2,5 mm

4(2) Macchina protettacontro corpi soli-di di dimensionisuperiori a 1 mm

Protezione contro il contatto con parti intensione o in movimento all’interno dell’in-volucro di fili o piattine di spessore supe-riore a 1 m o loro avvicinamento a tali par-ti. Protezione contro la penetrazione dicorpi solidi di diametro superiore a 1 mm

5(3) Macchina protettacontro la polvere

Protezione contro il contatto o avvicina-mento con parti in tensione o in movimen-to all’interno dell’involucro. La penetra-zione di polvere non è completamenteimpedita ma questa non deve poter entrarein quantità sufficiente a compromettere ilbuon funzionamento della macchina

(1) La denominazione data in colonna 2 della presente tabella non deve essere usata per specificare il tipo di pro-tezione.

(2) Le macchine a cui viene assegnata come prima cifra caratteristica 1,2 3 o 4 non permetteranno la penetrazionedi corpi solidi, di forma sia regolare che irregolare, le cui tre dimensioni ortogonali siano maggiori dei rispettivivalori indicati nella colonna della descrizione.

(3) Il grado di protezione contro la polvere definito dalla presente Norma è di carattere generale. Se la natura dellapolvere (dimensioni delle particelle, loro natura, per esempio, particelle fibrose) è specificata, le condizioni diprova saranno oggetto di accordo tra costruttore ed utilizzatore.

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cro per ciascuno dei gradi di protezione indicati dalla seconda cifra caratteristica.

Una macchina è protetta contro le intemperie quando è realizzata in modo da ri-durre la penetrazione di pioggia, neve e particelle trasportate dall’aria, in condiz-ioni specificate, a una quantità compatibile con il buon funzionamento dellamacchina.

Tale grado di protezione è caratterizzato dalla lettera W (posta tra IP e le cifrecaratteristiche).

5.2 Un involucro rispondente ad un determinato grado di protezione è ritenuto ido-neo anche per ogni grado di protezione inferiore che compare in Tab. 2.

Di conseguenza non occorre che siano effettuate le prove di verifica di questigradi di protezione inferiori, salvo in caso di dubbio.

Tab. 2 Gradi di protezione indicati dalla seconda cifra caratteristica

1 2 3 4

Grado di protezione

Seconda cifra caratteristica Denominazione Descrizione Condizioni

di prova

0 Macchina nonprotetta

Non è prevista alcuna particolare protezio-ne

Nessuna pro-va,

1 Macchina protettacontro la cadutaverticale di goc-ce d’acqua

Le gocce d’acqua che cadono vertical-mente non devono provocare effetti dan-nosi

Tabella 4

2 Macchina protettacontro la cadutadi gocce d’acquacon un’inclina-zione massimadi 15°

Le gocce d’acqua che cadono vertical-mente non devono provocare effetti dan-nosi quando la macchina è inclinata di unqualsiasi angolo fino a 15° rispetto alla suaposizione normale

3 Macchina protettacontro la pioggia

L’acqua che cade a pioggia secondo unadirezione inclinata con la verticale di unangolo inferiore o uguale a 60° non deveprovocare effetti dannosi

4 Macchina protettacontro glispruzzi d’acqua

L’acqua spruzzata sulla macchina da qual-siasi direzione non deve provocare effettidannosi

5 Macchina protettacontro i gettid’acqua

L’acqua proiettata con un ugello sulla mac-china da qualsiasi direzione non deve pro-vocare effetti dannosi

6 Macchina protettacontro le ondate

Nel caso di ondate oppure di getti l’acquanon deve penetrare nella macchina inquantità dannosa

7 Macchina protettacontro gli effettidell’immersione

Non deve essere possibile la penetrazioned’acqua in quantità dannosa all’interno del-la macchina immersa in acqua, in condizio-ni determinate di pressione e di durata

8 Macchina protettacontro gli effettidella sommer-sione

La macchina è adatta per rimanere som-mersa permanentemente in acqua nellecondizioni specificate dal costruttore

Nota - Ciò significa generalmente che lamacchina è stagna, ma per certitipi di macchina ciò può significareche l’acqua può penetrare senzaprovocare effetti dannosi

Nota La denominazione della colonna 2 della presente tabella non deve essere usata per specificare il tipo di prote-zione.

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6 MARCATURA

Si raccomanda di stampigliare le lettere e le cifre caratteristiche sulla macchina,preferibilmente sulla targa o, se questo non è possibile, sull’involucro.

Se tutte le parti di una macchina non hanno lo stesso grado di protezione, la sigladi designazione del grado inferiore sarà riportata per prima, seguita dalle altre si-gle eventuali con l’indicazione della parte cui si riferiscono.

Nel caso in cui l’installazione della macchina possa influenzare il grado di protez-ione, il tipo di installazione previsto sarà indicato dal costruttore sulla targa onelle istruzioni di montaggio o altrove.

7 PRESCRIZIONI GENERALI DI PROVA

Le prove specificate nella presente Norma sono prove di tipo.

Esse saranno eseguite su esemplari di produzione corrente o su loro modelli. Seciò non è possibile, la verifica mediante prove o mediante esame dei disegni co-struttivi sarà oggetto di accordo tra costruttore ed utilizzatore.

Salvo specificazione contraria, le macchine sottoposte alle singole prove devonoessere nuove e pulite, con tutte le parti assemblate e montate conformementealle indicazioni del costruttore.

Per le prime cifre caratteristiche 1 e 2 e per le seconde cifre caratteristiche 1, 2, 3e 4 l’esame a vista può, in casi evidenti, mostrare che il previsto grado di protez-ione è stato ottenuto. In questi casi non deve essere effettuata alcuna prova. Tut-tavia, nel dubbio, le verifiche devono essere effettuate conformemente a quantospecificato negli art. 8 e 9.

7.1 Distanza sufficienteNegli articoli della presente Norma relativi alle prove, il termine distanza suffi-ciente ha il significato che segue.

7.1.1 Macchine a bassa tensione (tensione nominale inferiore o uguale a 1000 V in cor-rente alternata e 1500 V in corrente continua):

il dispositivo di prova (sfera, dito, filo ecc.) non tocca le parti in tensione o inmovimento ad eccezione di parti non pericolose quali gli alberi lisci in rotazione.

7.1.2 Macchine ad alta tensione (tensione nominale superiore a 1000 V in corrente al-ternata e 1500 V in corrente continua): quando il dispositivo di prova è postonelle condizioni più sfavorevoli, la macchina deve superare la prova di tensioneapplicata prevista.

Questa prova di tensione può non essere effettuata se si riscontrano distanze inaria sufficienti a garantire che la prova verrebbe superata in corrispondenza dellecondizioni elettriche di servizio più sfavorevoli.

8 PROVE PER LA PRIMA CIFRA CARATTERISTICA

Le condizioni di prova e i criteri di valutazione dei risultati per la prima cifra car-atteristica sono riportate in Tab. 3.

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NORMA TECNICACEI EN 60034-5 :1997-10

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Tab. 3 Prove e criteri di valutazione dei risultati corrispondenti alla prima cifra caratteristica

Prima cifra caratteristica Condizioni di prova e criteri di valutazione dei risultati

0 Nessuna prova è prescritta

1 La prova si effettua premendo una sfera rigida di mm di diametro

sulle aperture dell’involucro con una forza di 50 N ± 10%. La protezione èidonea se la sfera non attraversa nessuna apertura e rimane ad unadistanza sufficiente rispetto alle parti in tensione o alle parti in movimentoall’interno della macchina.

2 a) Prova con il ditoLa prova si effettua con il dito di prova metallico rappresentato nellaFig. 1; le due articolazioni del dito possono essere piegate fino a 90°rispetto al suo asse, ma sempre nello stesso senso.Il dito è premuto contro tutte le aperture dell’involucro con forza nonsuperiore a 10 N e, se penetra, è posto in tutte le posizioni possibili.La protezione è idonea se è mantenuta una distanza sufficiente tra ildito di prova e le parti in tensione o in movimento all’interno dell’in-volucro. Tuttavia è ammissibile toccare gli alberi lisci in rotazione edaltri elementi simili non pericolosi.Durante questa prova possono essere azionate lentamente le parti in-terne mobili, se ciò è possibile. Per la prova su macchine a bassa tensione si collega una sorgente dialimentazione a bassa tensione (almeno 40 V), in serie con una lampa-da appropriata, da una parte con il dito di prova e dall’altra con le par-ti in tensione all’interno dell’involucro. I conduttori ricoperti solamentedi vernice o di pittura, o protetti per ossidazione o con procedimentoanalogo, devono essere rivestiti da un foglio metallico collegato elettri-camente alle parti che sono in tensione durante il servizio ordinario.La protezione è idonea se la lampada non si accende.Per le macchine ad alta tensione la distanza sufficiente è verificata conuna prova di tensione applicata o con una misura di distanza in ariaconformemente a quanto detto in 7.1.2.

b) Prova con la sferaLa prova si effettua premendo una sfera rigida di mm di

diametro sulle aperture dell’involucro con una forza di 30 N ± 10%.La protezione è idonea se la sfera non passa attraverso le aperture eresta ad una distanza sufficiente rispetto alle parti in tensione o inmovimento all’interno della macchina.

3 La prova si effettua premendo un’asta o un filo di acciaio diritto e rigido di

mm di diametro con una forza di 3 N ± 10%. L’asta o il filodevono essere tagliati secondo una sezione retta e la loro estremità deveessere esente da sbavature.La protezione è idonea se non si riesce a far penetrare l’asta o il filoall’interno dell’involucro.

4 La prova si effettua premendo un filo di acciaio diritto e rigido di

mm di diametro, con una forza di 1 N ± 10%. Il filo deve esseretagliato secondo una sezione retta e l’estremità deve essere esente dasvabature.La protezione è idonea se non si riesce a far penetrare il filo all’internodell’involucro.

(segue tabella)

5000 05,

12 0, 00 05,

2 5, 00 05,

1 0, 00 05,

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(seguito della tabella)

Prima cifra caratteristica Condizioni di prova e criteri di valutazione dei risultati

5 a) Prova con la polvereLa prova è effettuata utilizzando un’apparecchiatura che realizza quan-to rappresentato in Fig. 2, nella quale la polvere di talco è mantenutain sospensione in una camera di prova convenientemente chiusa. Lapolvere di talco utilizzata deve essere tale da poter passare attraversoun setaccio a maglia quadrata in cui il diametro nominale dei fili è di50mm e la distanza nominale libera tra i fili è di 75 mm. La quantità dipolvere di talco da usare è di 2 kg per ogni metro cubo di volume del-la camera di prova. La polvere non deve essere usata per più di 20prove.Le macchine elettriche hanno un involucro nel quale il normale ciclodi funzionamento della macchina provoca riduzioni della pressione in-terna rispetto a quella atmosferica ambiente.Queste depressioni possono essere dovute per esempio all’effetto dicicli termici (categoria 1)(1). Per questa prova la macchina è posta all’interno della camera di provae la pressione all’interno della macchina è mantenuta al di sotto dellapressione atmosferica per mezzo di una pompa a vuoto. Se l’involucroha un solo foro di drenaggio, il raccordo di aspirazione deve esserecollegato a un foro predisposto appositamente per questa prova, ameno che il foro di drenaggio sia normalmente chiuso a macchina in-stallata (4.4).La prova ha lo scopo di far fluire nell’involucro, se possibile, unaquantità minima di aria pari a 80 volte il suo volume, senza superareuna portata di 60 volumi all’ora, con una adatta depressione. In nessuncaso la depressione misurata sul manometro dell’apparecchiatura rap-presentata in Fig. 2 deve superare 2 kPa.Se si raggiunge una portata d’aspirazione da 40 ¸ 60 volumi all’ora, laprova si interrompe dopo 2 h.Se con una depressione massima di 2 kPa si ha una portata inferiore a40 volumi all’ora, si continua la prova fino a che il volume d’aria aspi-rato sia uguale a 80 volte quello dell’involucro, oppure finché sianotrascorse 8 h.Se non è possibile introdurre la macchina completa della camera diprova, deve essere applicata una delle seguenti procedure: n prova di componenti di macchina, muniti di involucri individuali

(scatole morsetti, vani collettore, ecc.);n prova di alcune parti rappresentative della macchina comprendenti

componenti, quali portelli, aperture di ventilazione, giunti, tenuted’albero, ecc. con le parti vulnerabili della macchina, quali morset-ti, collettore ad anelli, ecc., mantenute in posto per la durata dellaprova;

n prova su macchina più piccola avente gli stessi particolari costrut-tivi in dimensioni reali;

n prova secondo condizioni stabilite tramite accordo tra costruttore eutilizzatore.

Nella seconda e terza procedura il volume d’aria da far fluire attraversola macchina in prova è lo stesso specificato per la macchina indimensioni reali.La protezione è soddisfacente se, ad un esame a vista, la polvere ditalco non si è accumulata in quantità o in posizione tale per cui, anchecon qualsiasi altro tipo di polvere normale (ad esempio polvere nonconduttrice, non combustibile, non esplosiva o non chimicamentecorrosiva), il funzionamento corretto della macchina possa risultarecompromesso.

b) Prova con il filo.Se è previsto il funzionamento della macchina con un foro di drenag-gio aperto, questo deve essere provato allo stesso modo che per laprima cifra caratteristica 4, cioè utilizzando un filo di 1,0 mm didiametro.

(1) Norma CEI 70-1.

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9 PROVE PER LA SECONDA CIFRA CARATTERISTICA

9.1 Condizioni di provaLe condizioni di prova per la seconda cifra caratteristica sono riportate in Tab. 4.

Le prove devono essere effettuate con acqua dolce.

Durante le prove l’umidità contenuta all’interno dell’involucro può condensareparzialmente. La rugiada che così si deposita non dovrà essere erroneamente in-terpretata come un ingresso d’acqua.

Ai fini delle prove la superficie della macchina dovrà essere calcolata con unaprecisione del 10%.

Se si prova una macchina sotto tensione dovranno essere prese precauzioni di si-curezza adeguate.

Tab. 4 Condizioni di prova per la seconda cifra caratteristica

Seconda cifra caratteristica Condizioni di prova

0 Nessuna prova è prescritta

1 La prova si effettua con un’apparecchiatura del tipo schematicamente rappresentatoin Fig. 3; lo sgocciolio dell’acqua deve risultare sufficientemente uniforme su tuttala superficie dell’apparecchiatura e deve produrre una pioggia da 3 a 5 mm diacqua al minuto (nel caso dell’apparecchiatura della Fig. 3 ciò corrisponde ad unabbassamento del livello d’acqua da 3 a 5 mm al minuto). La macchina in prova è montata nella sua posizione normale di funzionamento al disotto della suddetta apparecchiatura, la cui base dovrà essere più grande di quelladella macchina in prova. Salvo il caso di macchine progettate per installazione amuro o a soffitto, il sostegno dell’involucro in prova dovrà essere più piccolo dellabase dell’involucro.La macchina normalmente installata a muro o a soffitto è montata nella sua normaleposizione di funzionamento usando un pannello di legno di dimensioni uguali aquelle della superficie della macchina che è in contatto con detta parete o soffittonella sua normale posizione di funzionamento. La durata della prova è di 10 min.

2 L’apparecchiatura a gocce è la stessa specificata per la seconda cifra caratteristica 1ed è predisposta per produrre la stessa caduta d’acqua.La macchina è provata per due minuti e mezzo per ciascuna delle quattro posizionidi inclinazione che si ottengono formando un angolo di 15° da una parte edall’altra della verticale in due piani tra loro ortogonali.La durata complessiva della prova è di 10 min.

3 La prova deve essere effettuata con l’apparecchiatura rappresentata in Fig. 4, acondizione che le dimensioni e la forma della macchina da provare siano tali che iltubo oscillante non debba avere un raggio superiore a 1 m. Se tale condizione nonpuò essere soddisfatta deve essere utilizzato il dispositivo portatile d’annaffiaturadella Fig. 5.a) Condizioni di utilizzazione dell’apparecchiatura di prova della Fig. 4.

Pressione dell’acqua: circa 80 kPa.La rete di distribuzione d’acqua deve poter fornire almeno 10 dm3/min. Il tubo oscillante è provvisto di fori fino a formare un arco di 60° da entrambe leparti della verticale ed è mantenuto immobile in un piano verticale; la macchinain prova è montata su una tavola girevole attorno al suo asse verticale e postaall’incirca al centro del semicerchio.La tavola ruota ad una velocità tale che tutte le parti della macchina vengonobagnate nel corso della prova.La durata minima della prova deve essere di 10 min.

b) Condizioni di utilizzazione del dispositivo di pr ova della Fig. 5.Lo schermo posizionato dal contrappeso deve esser e in opera durantequesta prova.La pressione dell’acqua è regolata in modo da ottenere una portata di10 ± 0,5 dm3/min (pressione circa 80 ¸ 100 kPa). La durata della prova sarà di 1 min per metr o quadrato di superficiedella macchina (esclusa qualsiasi super ficie di montaggio) con una du-rata minima di 5 min.

(segue tabella)

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9.2 Criteri di valutazione dei risultatiDopo aver eseguito la prova in conformità alla Tab. 4, la macchina subirà un es-ame relativo alla penetrazione d’acqua e sarà soggetta alle seguenti verifiche eprove.

(seguito della tabella)

Seconda cifracaratteristica Condizioni di prova

4 Le condizioni di scelta tra l’apparecchiatura della Fig. 4 o del dispositivo della Fig. 5sono le stesse stabilite per la seconda cifra caratteristica 3.a) Utilizzazione dell’apparecchiatura della Fig. 4.

Il tubo oscillante è provvisto di fori su tutti i 180° del semicerchio. La durata del-la prova, la velocità di rotazione del supporto della macchina e la pressionedell’acqua sono gli stessi che per il grado 3.Il sostegno della macchina in prova deve essere traforato per non costituireschermo per l’acqua e l’involucro deve essere spruzzato da tutte le direzioni fa-cendo oscillare il tubo di 60°/s, fino al limite della sua corsa nei due sensi.

b) Utilizzazione del dispositivo della Fig. 5.Lo schermo posizionato dal contrappeso viene tolto dalla rosetta dell’annaffia-toio e la macchina è spruzzata da tutte le direzioni possibili.La portata d’acqua e la durata dell’innaffiamento per unità di superficie sono lestesse che per il grado 3.

5 La prova è effettuata investendo la macchina da tutte le direzioni possibili con ungetto d’acqua proiettato da un ugello di prova normale come indicato in Fig. 6. Lecondizioni da rispettare sono le seguenti:n diametro interno dell’ugello: 6,3 mm; n portata: 12,5 dm3/min ± 5%;n pressione dell’acqua all’ugello: circa 30 kPa(1);n durata della prova per m2 di superficie della macchina: 1 min;n durata minima della prova: 3 min;n distanza tra l’ugello e la superficie della macchina: circa 3 m(2) (Per ottenere che

il getto raggiunga correttamente la macchina dal basso verso l’alto, questa di-stanza può essere diminuita).

6 La prova è effettuata investendo la macchina da tutte le direzioni possibili con ungetto d’acqua proiettato da un ugello di prova normale come indicato in Fig. 6. Lecondizioni da rispettare sono le seguenti: n diametro interno dell’ugello: 12,5 mm;n portata: 100 dm3/min ± 5%;n pressione dell’acqua all’ugello: circa 100 kPa(1);n durata della prova per m2 di superficie: 1 min;n durata minima della prova: 3 min;n distanza tra l’ugello e la superficie della macchina: circa 3 m(2)

7 La prova si effettua immergendo completamente la macchina nell’acqua in modoche siano rispettate le seguenti condizioni:a) il pelo libero dell’acqua deve essere almeno 150 mm al di sopra del punto più

elevato della macchina;b) la parte più bassa della macchina deve essere almeno 1 m al di sotto del pelo li-

bero dell’acqua;c) la durata della prova deve essere di almeno 30 min;d) la temperatura dell’acqua non deve differire da quella della macchina di oltre 5 °C.In base ad accordo tra costruttore ed utilizzatore la prova può essere sostituita dallaseguente procedura:All’interno della macchina è creata una sovrapressione di circa 10 kPa. La duratadella prova è di 1 min. La prova è considerata soddisfacente se non si verificanoperdite d’aria nel suo corso. Le perdite d’aria possono esser e rilevate o perimmersione, con l’acqua che copre appena la macchina, o applicando alla stessauna soluzione di sapone in acqua.

8 Le condizioni di prova sono oggetto di accordo tra costruttore e committente, maesse non dovranno essere meno severe di quelle prescritte per il grado 7.

(1) La misura della pressione dell’acqua può essere sostituita da quella dell’altezza raggiunta liberamente dal getto dell’ugello:

(2) La distanza dell’ugello dalla macchina in prova, per i gradi 5 e 6, è stata fissata a 3 m per ragioni pratiche; essa può essereridotta per provare la macchina da tutte le direzioni.

Pressione Altezza

30 kPa100 kPa

2,5 m8 m

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9.2.1 La quantità di acqua penetrata nella macchina non dovrà pregiudicarne il buonfunzionamento; gli avvolgimenti e le parti attive, non progettati per funzionarebagnati, non lo dovranno essere e non si dovrà riscontrare alcun accumulo d’ac-qua all’interno della macchina che possa raggiungerli.È tuttavia ammesso che le pale delle ventole interne delle macchine rotanti sianobagnate, infiltrazioni possono ugualmente prodursi lungo l’albero se si sonoadottati provvedimenti per il drenaggio delle stesse.

9.2.2 a) Nel caso di una prova su una macchina non in movimento, la macchina saràfatta funzionare a vuoto, alla tensione nominale per 15 min, quindi sottopostaad una prova di tensione applicata con tensione di prova pari al 50% diquella prevista per una macchina nuova (ma non inferiore al 125% della ten-sione nominale).

b) Nel caso di prova su di una macchina in movimento, su di essa viene eseguitasolo la prova di tensione applicata, conformemente al punto a) di 9.2.2.

c) La prova è considerata soddisfacente se queste verifiche non evidenziano al-cun danno conformemente alla Pubblicazione IEC 34-1(1).

10 PROVE PER MACCHINE PROTETTE CONTRO LE INTEMPERIE (LETTERA ADDIZIONALE W)

Le condizioni di prova e i criteri di valutazione dei risultati saranno oggetto di ac-cordo tra il costruttore e l’utilizzatore.

La denominazione, le condizioni di prova ed i criteri di valutazione dei risultatidevono essere ancora definiti.

Fig. 1 Dito di prova normale Dimensioni in mm

(1) Norma CEI 2-3.

Le due articolazioni del dito possono essere piegate fino a 90°, ma sempre nello stesso senso

Tolleranze:

sugli angoli ± 5¢

sulle dimensioni:

inferiori a 25 mm

superiori a 25 mm: ± 0,2

00 05,Ð

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Fig. 2 Apparecchiatura per la verifica della protezione contro la polvere

Fig. 3 Apparecchiatura per la verifica della protezione contro le gocce d’acqua Dimensioni in mm

Nota Il supporto deve essere più piccolo della macchina in prova.

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Fig. 4 Apparecchiatura per la verifica della protezione contro la pioggia e gli spruzzi, conspruzzatori disposti in accordo alla seconda cifra caratteristica 3 Dimensioni in mm

Fig. 5 Dispositivo portatile per la verifica della protezione contro la pioggia e gli spruzzi Dimensioni in mm

121 fori Æ 0,5: 1 foro al centro2 cerchi interni di 12 fori a 30°

4 cerchi esterni di 24 fori a 15°

Schermo mobile: alluminioRosetta d’annaffiamento: ottone

Vista nella direzione A(schermo tolto)

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Fig. 6 Ugello normalizzato per le prove con getti d’acqua Dimensioni in mm

D¢ = 6,3 mm per la prova di tabella 4, cifra 5D¢ = 12,5 mm per la prova di tabella 4, cifra 6

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A P P E N D I C EA GRADI DI PROTEZIONE UTILIZZATI PIÚ FREQUENTEMENTE

PER MACCHINE ELETTRICHE

Gradi di protezione utilizzati più frequentemente per macchine elettriche

Nota Questo elenco comprende i gradi di protezione utilizzati più frequentemente, in accordo alledescrizioni degli art. 4 e 5.Esso può essere modificato o completato per esigenze particolari.

Seconda cifracaratteristica

Prima cifracaratteristica

0 1 2 3 4 5 6 7 8

0

1 IP 12

2 IP 21 IP 22 IP 23

3

4 IP 44

5 IP 54 IP 55

Fine Documento

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NORMA TECNICACEI EN 60034-5 :1997-10Totale Pagine 20

La presente Norma è stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1º Marzo 1968, n. 186.

Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano - Stampa in proprioAutorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 luglio 1956

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