Catetere venoso centrale PICC

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ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE PEDIATRICO ONCOEMATOLOGICO NELL'AMBITO DELLA RETE DI ONCOEMATOLOGIA PEDIATRICA: LA GESTIONE DEL CATETERE VENOSO CENTRALE E DELLE INFEZIONI AD ESSO CORRELATE Catetere Venoso Centrale PICC: caratteristiche, indicazioni cliniche e gestione Dott. ssa Matilde Piglione C. P. S. Inf. Ped. Cristina Mesiti Inf.Ped. Cristina Feraut Torino, 3 marzo 2011

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ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL

PAZIENTE PEDIATRICO ONCOEMATOLOGICO NELL'AMBITO DELLA

RETE DI ONCOEMATOLOGIA

PEDIATRICA: LA GESTIONE DEL

CATETERE VENOSO CENTRALE E DELLE INFEZIONI AD ESSO

CORRELATECORRELATE

Catetere Venoso Centrale PICC: caratteristiche, indicazioni cliniche e

gestione

Dott. ssa Matilde PiglioneC. P. S. Inf. Ped. Cristina Mesiti

Inf.Ped. Cristina Feraut

Torino, 3 marzo 2011

Page 2: Catetere venoso centrale PICC

Classificazione degli accessi venosi

• A breve termine– Accessi periferici: agocannula vene AA sup. ed inf.– Accessi centrali non tunnellizzati: v. giugulare interna, v.

succlavia, v. femorale

• A medio/lungo termine

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• A medio/lungo termine– Accessi periferici: Midline (vene AA superiori)– Sistemi venosi centrali ad inserzione periferica: PICC

(Peripherally Inserted Central Catheter; vene AA superiori)– Sistemi venosi centrali non tunnellizzati: Hohn (succlavia)– Sistemi venosi centrali tunnellizzati: Broviac, Hickman,

Leonard, Groshong (succlavia; giugulare interna)– Sistemi venosi totalmente impiantabili: Port (succlavia;

giugulare interna)

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Cateteri PICC e Midline

I PICC e MIDLINE sono cateteri morbidi,flessibili, realizzati in poliuretano o silicone, apunta aperta o chiusa (Groshong), ad 1-2-3 vie.

Inseriti, preferibilmente con tecnica eco-guidata,Inseriti, preferibilmente con tecnica eco-guidata,nelle vene periferiche della fossa antecubitale odel terzo medio del braccio e fatti avanzare invene ad alto flusso fino in vena ascellare(MIDLINE) o in vena cava superiore (PICC)

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Caratteristiche (1)

– Lunghezze tra 25 (Midline) e 70 cm (PICC)– Diametri tra 2 e 6 French– Lumi da 24 a 14 Gauge– Monolume, bilume e trilume– Flussi a caduta da 7 a 1000 ml/h– Flussi a caduta da 7 a 1000 ml/h– Poliuretani o Siliconi– Possibilità di alte pressioni fino a 300 psi– Possibilità di tecnologie antibatteriche– Punta aperta o punta chiusa (Groshong)

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Unità di misura

– FRENCH (Fr) o Charrier (CH)unità di misura che esprime ildiametro esterno del catetere. 1 Frcorrisponde a 1/3 di mm (3 Fr = 1mm). È un sistema di misurascalare (a maggior diametrocorrisponde un valore maggiore)

Numero Gauge mm Fr o CH

8 G 4,19 mm Fr o CH - 12,6

9 G 3,76 mm Fr o CH - 11,3

10 G 3,4 mm Fr o CH - 10,2

11 G 3,05 mm Fr o CH - 9,2

12 G 2,77 mm Fr o CH - 8,3

13 G 2,41 mm Fr o CH - 7,2

14 G 2,11 mm Fr o CH - 6,3

15 G 1,83 mm Fr o CH - 5,5

16 G 1,65 mm Fr o CH – 5,0

– GAUGE (G) unità di misura (chenon fa parte del S. I.) di diametro(diametro esterno degli aghi einterno dei cateteri). È un sistemadi misura non scalare.

16 G 1,65 mm Fr o CH – 5,0

17 G 1,47 mm Fr o CH - 4,4

18 G 1,27 mm Fr o CH - 3,8

19 G 1,07 mm Fr o CH - 3,2

20 G 0,91 mm Fr o CH - 2,7

21 G 0,82 mm Fr o CH - 2,4

22 G 0,72 mm Fr o CH - 2,2

23 G 0,64 mm Fr o CH - 1,9

24 G 0,57 mm Fr o CH - 1,7

– PSI unità di misura della pressione nel sistemaanglosassone (pound per square inch = libbre perpollice quadrato). 1 psi = 0,07307 Kg/cm2 Catetere Venoso centrale PICC

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– Utilizzati in situazioni cliniche che richiedonoun accesso venoso stabile e affidabile perperiodi di tempo prolungati o per usodiscontinuo

– Materiali di massima biocompatibilità ebiostabilità (attualmente: cateteri in silicone o

Caratteristiche (2)

biostabilità (attualmente: cateteri in silicone opoliuretano di nuova generazione) cheassicurano una performance clinica di lungadurata

– Vasta scelta di presidii, a seconda dellaperformance clinica richiesta

– Costo sovrapponibileCatetere Venoso centrale PICC

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Tipologie

− Poliuretano punta aperta− Poliuretano punta aperta antibatterico− Silicone punta aperta− Silicone punta chiusa: valvola distale di Groshong− Poliuretano Power Injectable punta aperta− Poliuretano Power Injectable punta aperta− Poliuretano Power Injectable punta aperta

antibatterico− Poliuretano Power Injectable valvolato prossimale− Silicone Power Injectable punta chiusa: valvola

GroshongCatetere Venoso centrale PICC

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PICC e Midline in silicone

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Silicone

− Biocompatibilità− Biostabilità − Bassa interattività con

composti chimici− Morbidezza (basso rischio

trombosi)− Poca interferenza con i − Poca interferenza con i

farmaci− Scarsa rugosità (minore

adesione batterica)− Maggiore tendenza al

kinking − Maggiore spessore della

pareteCatetere Venoso centrale PICC

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PICC e Midline in poliuretano

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PICC e Midline in poliuretano

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Poliester-uretani

Policarbonati-uretani

Polieter-uretani

Poliuretani

I migliori (più stabili, più morbidi, più resistenti):

i policarbonati-uretani alifatici (3° gen.)

• Carbothane

• Corethane

• Chronoflex

• Tecothane (Bard Power Picc) Catetere Venoso centrale PICCTorino, 3 marzo 2011

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PU•Entrambi cateteri hanno uguale DIAMETRO ESTERNO

Materiale catetere

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Silicone

DIAMETRO ESTERNO

•PU ha un maggiore DIAMETRO INTERNO

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PICC e Midline in silicone a punta chiusa: Groshong

NO EPARINA

USARE SOLO SIRINGHE

DA 10 ML

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CATETERE A PUNTA APERTA DA EPARINARE.UTILIZZARE 1 ML DI EPARINA 250 UI/ML PER LUME

ATTENZIONE: Irrigare prima con 10 ml di soluzionefisiologica sterile indi eparinare. L’eparina è sempre daaspirare

PICC ad alto flusso (POWER PICC)

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Flussi dei PICC

• Gravità– 3 Fr 50-75 ml/h– 4 Fr 100-175 ml/h– 5 Fr > 200 ml/h

• Pompa

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• Pompa– 2 Fr 100-125 ml/h – 3 Fr 400-450 ml/h– 4 Fr 500-750 ml/h– 5 Fr > 750 ml/h

• POWER PICC Gravità (5 Fr) 1.185 ml/h

Page 17: Catetere venoso centrale PICC

DOPPIO LUMEA CANNA DI

FUCILE

Disegno dei lumi interni

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DOPPIO LUME

DOPPIA D

TRIPLO LUME

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PICC Groshong NXT clearvue

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MISURA MISURA FRENCH FRENCH

LUNGHEZZA LUNGHEZZA TOTALE CMTOTALE CM

LUME MM LUME MM EQUIVALENZA EQUIVALENZA

IN GAUGE IN GAUGE LUME LUME

SINGOLOSINGOLO44 6060 0,840,84 1818

LUME LUME DOPPIODOPPIO

55 45450,66 ROSSO 0,66 ROSSO 19 ROSSO 19 ROSSO 0,66 BIANCO0,66 BIANCO 19 BIANCO19 BIANCO

55 55550,66 ROSSO 0,66 ROSSO 19 ROSSO 19 ROSSO 0,66 BIANCO0,66 BIANCO 19 BIANCO19 BIANCO

Page 19: Catetere venoso centrale PICC

PICC Groshong

Midline Groshong

MISURA FRENCH

LUNGHEZZA TOTALE CM

LUME MM EQUIVALENZA

IN GAUGE LUME

SINGOLO3 60 0,6 20

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MISURA FRENCH

LUNGHEZZA TOTALE CM

LUME MMEQUIVALENZA

IN GAUGE

LUME SINGOLO

3 20 0,6 20

4 20 0,85 18

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PICC ad alto flusso (POWER PICC)

MISURA FRENCH

LUME INTERNO GAUGE

LUNGHEZZA CM

LUME SINGOLO

5 18/18 55

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LUME DOPPIO

5 18/18 55

6 18/18 55LUME

TRIPLO6 19/17/19 55

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Indicazione al Midline

− Terapia infusionale periferica superiore a 6giorni e fino a 3 mesi (esempio terapiaantibiotica prolungata, cure palliative, …)

− Scarso patrimonio vascolare periferico− Prelievi ematici ripetuti

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− Prelievi ematici ripetuti− Paziente con fobia verso gli aghi− Infusione contemporanea di farmaci

incompatibili: bilume

Page 22: Catetere venoso centrale PICC

Vantaggi Midline > agocannula

− Utilizzo per periodi prolungati (anche persettimane), con bassissimo rischio dicomplicanze infettive, laddove la duratamedia di una agocannula venosa tradizionaleè di 2-3 giorni.

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− Utilizzo anche discontinuo, senza che ciò siassoci ad una aumentato rischio di ostruzione

− Utilizzo anche in ambito extra-ospedaliero(Day hospital, domicilio, Hospice).

Page 23: Catetere venoso centrale PICC

Svantaggi Midline > CVC

Il Midline è un catetere periferico: la suapunta, infatti, rimane a livello della venaascellare o della vena succlavia o comunquein posizione non ‘centrale’.Questo dispositivo, pertanto, non consente gliutilizzi tipici dei cateteri venosi centrali (CVC)

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utilizzi tipici dei cateteri venosi centrali (CVC)“classici” come sopra indicati. Rimanepertanto utilizzabile per terapie farmacolo-giche e nutrizionali compatibili con la viaperiferica (osmolarità < 800 mOsm/l, pH tra 5e 9, farmaci non vescicanti e non irritanti perl’endotelio).

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Indicazioni al PICC (1)

− Terapia infusionale centrale superiore a 6 giornie fino ad un anno

− Necessità di un accesso venoso che perduri neltempo

− Impossibilità o controindicazione a diversoaccesso venoso centrale

− Limitato accesso vascolare

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− Limitato accesso vascolare− Prelievi ematici ripetuti− Paziente con fobia degli aghi− Preferenza/consenso del paziente− Infusioni continue e/o prolungate di farmaci e.v.− Somministrazione di chemioterapici

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Indicazioni al PICC (2)

− Somministrazione di N.P.T. (anche con osmola-rità superiore a 800 mMol/L).

− Trasfusione di emoderivati− Terapia di supporto (esempio antalgica, post

trapianto, …)−

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− Terapia infusionale discontinua extra-ospeda-liera (Hospice, ADI, UOCP…)

− Utilizzo in terapia intensiva (Power PICC = 5ml/sec)

− Controlli TAC frequenti (Power PICC = 300 psi).

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Vantaggi di PICC e Vantaggi di PICC e MidlineMidline (1)(1)

− Abolizione dei rischi associati con l’approccioalle vene succlavia e giugulare

− Riduzione del rischio di pneumotorace− Riduzione delle complicanze infettive con basso

rischio di CR-BSI (Chateter RelatedBloodStream Infection <0,2/1000 gg per Midlinee <1/1000 gg per PICC)

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e <1/1000 gg per PICC)− Durata di permanenza prolungata− Maggior comfort del paziente e gestione

domiciliare più facile− Impianto “bedside” in ospedale o a casa− Utilizzo anche discontinuo− Preservazione del sistema vascolare periferico

Page 27: Catetere venoso centrale PICC

Vantaggi di PICC e Vantaggi di PICC e MidlineMidline (2)(2)

− Riduzione dello stress causato dalla continuavenipuntura per prelievi ematici e terapieinfusionali (fobia degli aghi)

− Accesso venoso stabile− Non è richiesto il controllo RX (>Midline)− Vantaggi dell’inserzione ecoguidata con

possibilità di posizionamento anche nel paziente

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possibilità di posizionamento anche nel pazientecon difficoltà a reperire accessi venosi e conminime complicanze locali (riduzione del rischiodi tromboflebite)

− Evitare gli stravasi dei farmaci antiblastici− Rimozione semplice

Page 28: Catetere venoso centrale PICC

Svantaggi di PICC e Svantaggi di PICC e MidlineMidline

− Possono essere posizionati solo a pazienti convene integre

− Non tutti i PICC possono essere utilizzati perl’infusione di mezzo di contrasto ad altapressione e non tutti sono indicati per elevatevelocità di infusione

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velocità di infusione− Possono essere affidati solo a personale

qualificato che ha acquisito esperienza per ilcorretto posizionamento e gestione

− Possibili complicanze locali (flebiti etromboflebiti) evitabili se inseriti per viaecoguidata al terzo medio del braccio

Page 29: Catetere venoso centrale PICC

Controindicazioni di PICC e Controindicazioni di PICC e MidlineMidline

− Nota o sospetta presenza di infezioni collegate aldispositivo, batteriemia o setticemia

− Insufficienza delle dimensioni corporee del pazienterispetto alle dimensioni del dispositivo da impiantare

− Pregressi irritazione, episodi di trombosi venosa ooperazioni di chirurgia vascolare nel sito di

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operazioni di chirurgia vascolare nel sito diposizionamento previsto

− Fattori legati ai tessuti locali in grado di impedire l’accesso o l’adeguata stabilizzazione del dispositivo(infezione, infiammazione, ustioni, linfedema, …)

− Malformazioni anatomiche− Stile di vita del paziente

Page 30: Catetere venoso centrale PICC

In quali pazienti?In quali pazienti?

− Oncologia− Cure palliative− Lungodegenza− Nutrizione parenterale

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− Nutrizione parenterale− Terapie endovenose non nutrizionali− Terapia intensiva− Pz sottoposti a frequenti TC con MdC

Page 31: Catetere venoso centrale PICC

Indicazioni all’utilizzo del PICC in oncologia (1)

− Anche per terapie vescicanti− Solo per terapie di durata limitata (< 12 mesi)− Utile come catetere ‘ponte’ in occasione di

complicanze dell’accesso a lungo terminecomplicanze dell’accesso a lungo termine− Utile per NPT centrale e terapia di supporto− Posizionamento anche in pazienti senza vene

periferiche visibili (utilizzando la punturaecoguidata della v.basilica e delle vv. brachiali)

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Page 32: Catetere venoso centrale PICC

– Posizionamento sicuro anche in pazienti congrave coagulopatia.

– Posizionamento anche in pazienti con ostacoli‘tecnici’ al CVC tradizionale (tracheostomia,

Indicazioni all’utilizzo del PICC in oncologia (2)

‘tecnici’ al CVC tradizionale (tracheostomia,insufficienza respiratoria, infiltrazioneneoplastica reg. cervicale/toracica, …)

– Basso rischio infettivo

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Page 33: Catetere venoso centrale PICC

Indicazioni nelle cure palliative

• PICC e Midline: ideali per i pazienti in curepalliative, con le seguenti raccomandazioni:– Soltanto per pazienti con aspettativa ‘a medio

termine’ (entro 3/6 mesi)– Scegliere tra PICC e Midline a seconda del tipo– Scegliere tra PICC e Midline a seconda del tipo

di infusione endovenosa prevista– Necessità di training specifico dello staff medico

e infermieristico dell’hospice o della ADI– Per i Midline: possibilità di posizionamento

anche a domicilio e/o in hospice non attrezzati(no rischi; no Rx)

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Page 34: Catetere venoso centrale PICC

Indicazioni in NPT o terapia e.v. non nutrizionale

• PICC e Midline possono essere utilizzati perqualunque NPT o terapia e.v. non nutrizionalea breve, medio o lungo termine, in ospedale e adomicilio, con queste raccomandazioni:– Preferire il posizionamento ecoguidato a

metà del braccio– Scegliere tra PICC e Midline a seconda della

osmolarità richiesta in caso di NPT

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Page 35: Catetere venoso centrale PICC

Indicazioni in terapia intensiva

• Grande vantaggio dei PICC e dei Midline: basso rischio di infezioni (CR-BSI) rispetto al CVC

• Altro vantaggio: inserzione ‘innocua’ (anche per coagulopatia, CPAP, anatomia collo difficile, etc.)

• Possibilità di monitoraggio/rilevazione di PVC– Usare PICC non valvolati (‘open ended’)– Usare PICC di almeno 4 Fr se usati con pompa– Usare PICC di almeno 4 Fr se usati con pompa

• Utilizzabili per NPT• Utilizzabili per trasfusioni, prelievi• Cateteri PICC a 2 – 3 vie• Flussi: non più un problema (Power Picc)

– Utilizzare pompe infusionali – Flussi maggiori per cateteri > 4 Fr

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Page 36: Catetere venoso centrale PICC

SceltaScelta del del cateterecatetere

Una corretta valutazione diagnostico-terapeuticadel percorso assistenziale permette di scegliereil catetere più corretto per il paziente.

– Per i pazienti ospedalizzati si possonoutilizzare dispositivi a punta aperta

Catetere Venoso centrale PICCTorino, 3 marzo 2011

utilizzare dispositivi a punta aperta– Per le terapie discontinue a domicilio o in

regime di day-hospital si prediligono idispositivi a punta chiusa.

– In previsione di molti esami TC si consideranole “power-line”

Page 37: Catetere venoso centrale PICC

Perché preferire PICC o Midline al CVC

– Difficoltà tecniche della venipuntura centrale– Difficoltà logistiche-organizzative– Paz. a rischio di infezione/batteriemia– Paz. con tracheostomia o altri problemi locali

che rendono alto il rischio di infezione– Paz. settico– Paz. che rifiuta il CVC

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Page 38: Catetere venoso centrale PICC

PICC: quando?

La necessità/opportunità di un accesso venosocentrale va considerata all’inizio del trattamentoterapeutico, e deve essere parte integrante delpiano terapeutico del paziente onco-ematologico.

Catetere Venoso centrale PICCTorino, 3 marzo 2011

Non va considerata semplicemente come lasoluzione di una possibile complicanza(impossibilità a reperire un accesso venosoperiferico)

Page 39: Catetere venoso centrale PICC

Vi è una sempre maggiore consapevolezza cheil ricorso all’impianto di un accesso venosocentrale a metà del percorso chemioterapico, adesempio quando le vene periferiche sonomaltrattate e rese inaccessibili, si associ inpratica a:

PICC: quando?

Catetere Venoso centrale PICCTorino, 3 marzo 2011

pratica a:

• Grave disturbo dell’equilibrio psicologico delpaziente

• Costi più elevati• Risultati clinici peggiori

Page 40: Catetere venoso centrale PICC

PICC: tempi di permanenzaPICC: tempi di permanenza

Non esistono specifiche linee guida• La durata media riportata in letteratura è

compresa fra 10 giorni e 6 mesi

Catetere Venoso centrale PICCTorino, 3 marzo 2011

compresa fra 10 giorni e 6 mesi• In letteratura sono riportati casi in cui la

permanenza del PICC si è protratta fino a 14 mesisenza complicanze

Page 41: Catetere venoso centrale PICC

• Ogni device richiede irrigazioni almeno mensili per mantenere la propria pervietà

• Il mancato utilizzo aumenta il rischio di Trombosi CVC correlata

Perché non più di 6 mesi di non utilizzo

Catetere Venoso centrale PICCTorino, 3 marzo 2011

CVC correlata• Ogni irrigazione è potenzialmente fonte di

infezione• Le moderne tecniche di impianto hanno un tasso

di complicanze inferiore all’1%

Page 42: Catetere venoso centrale PICC

Obblighi legali

• Acquisizione per iscritto del consenso informatoalla procedura

• Consegna dell’opuscolo informativo e delcartellino di riferimento del catetere del

Catetere Venoso centrale PICCTorino, 3 marzo 2011

cartellino di riferimento del catetere delpaziente

• Compilazione e inserimento dell’adesivo conlotto di riferimento nella cartella clinica

Page 43: Catetere venoso centrale PICC

Scelta del sito di puntura (1)

1. Vena BASILICAMiglior compromesso tra superficialità

(in media 1.5 cm.) e calibro (4 – 10mm.)

Rettilinea – poche valvoleConfluenza obliqua in ascellareLontana da strutture nobili

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Lontana da strutture nobiliBen identificabile ecograficamenteAccesso più diretto con il braccio ad

un angolo di 90°Flusso sanguigno maggiore della

vena cefalica

ACCESSO DI PRIMA SCELTA

Page 44: Catetere venoso centrale PICC

Scelta del sito di puntura (1)

2. Vene BRACHIALI

Scorrono vicine all’arteria brachiale

Adiacente al nervo brachiale

Calibro minore rispetto alla basilica

Maggior rischio di complicanze di

Catetere Venoso centrale PICCTorino, 3 marzo 2011

Maggior rischio di complicanze di inserzione

ACCESSO DI SECONDA SCELTA

Page 45: Catetere venoso centrale PICC

Scelta del sito di puntura (1)

3. Vena CEFALICAMolto superficiale (traumatismi sul

catetere) e comprimibile (difficileincannulamento)

Calibro in riduzione in senso caudo-craniale

Tortuosa – valvoleConfluenza ortogonale in ascellare

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Alto rischio di tromboflebite e dimalposizionamento

UTILE NEGLI OBESI/ANASARCATICI

4. Vena MEDIANA cubitale

ACCESSO DI TERZA SCELTA

Page 46: Catetere venoso centrale PICC

Scelta del sito di puntura (2)

Quale arto?Dominante o comunque non paretico o nonimmobilizzato per esiti neurologici/traumatici(miglior trofismo + miglior funzione di pompamuscolare = maggior calibro venoso e migliorflusso = incannulamento più agevole, minori

Catetere Venoso centrale PICCTorino, 3 marzo 2011

flusso = incannulamento più agevole, minoricomplicanze trombotiche).

Quale sede?Terzo medio del braccio (compatibilmente con ireperti venosi specifici) = no traumatismi da piegadel gomito

Page 47: Catetere venoso centrale PICC

PICC/MidlineConseguenze del posizionamento

con tecnica ‘blind’

MALFUNZIONAMENTO(inginocchiamenti/fratture su piega del gomito)

NON PRATICABILE IN PZ. ‘SENZA VENE’

TROMBOFLEBITE(traumatismi da mobilità su piega del gomito)

Page 48: Catetere venoso centrale PICC

Posizionamento eco-guidato

Tecnica di posizionamento

Micro -introduttore

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Page 49: Catetere venoso centrale PICC

Lo strumento

• Ecografo “dedicato”• Basso costo• Semplice utilizzo• Sonde ad altaFrequenza (7.5 - 9Frequenza (7.5 - 9MHz) per tessutisuperficiali

• No doppler, no m.d.c.• Portatile

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Page 50: Catetere venoso centrale PICC

1. ABOLIZIONE LIMITI DI INDICAZIONE (vene sempreincannulabili anche nel paz. con esaurimento patrim.

• Localizzazione vene periferiche non visibili né palpabili in sede profonda al terzo medio di braccio

• Impianto prossimale a piega gomito

Posizionamento ECO -guidato

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incannulabili anche nel paz. con esaurimento patrim.venoso periferico da cannule standard)

2. ABBATTIMENTO FATTORI DI RISCHIO PERMALFUNZIONAMENTO O TROMBOSI (non traumi dapiega del gomito)

3. BASSO RISCHIO COMPLICANZE IMMEDIATE (arteria enervi evitabili più che con cannula “blind”)

Page 51: Catetere venoso centrale PICC

Anatomia ecografica

Vena:immagine circolare anecogena

Vena:- comprimibile- non pulsatile

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Page 52: Catetere venoso centrale PICC

1. Vena Basilica

• Sufficientemente superficiale sul versante mediale del braccio (ben identificabile)

Max 2 cm.

Fino a 1 cm.identificabile)• Sufficientemente

lontana da strutture “nobili” a rischio di lesione

• Calibro adeguato(4 – 10 mm)

Fino a 1 cm.

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Page 53: Catetere venoso centrale PICC

2. Vene Brachiali

• Seconda scelta• Vicine all’arteria

brachiale• Vicine al nervo • Vicine al nervo

brachiale• Calibro spesso

inferiore alla basilica

• Aspetto a “mickey mouse”

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Page 54: Catetere venoso centrale PICC

Sito di inserzione = Exit site

• Alto rischio infettivo– Collo (Approccio ‘blind’ alla VGI)– Inguine (Approccio ‘blind’/ECO alla VF)

• Basso rischio infettivo

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• Basso rischio infettivo– Metà braccio (Approccio ECO a basilica,

brachiali, cefalica)– Area sopraclaveare (Approccio ECO a vena

anonima o VGI o VS)– Area sottoclaveare (Approccio ‘blind’/ECO a VS

o vena ascellare)

Page 55: Catetere venoso centrale PICC

Minor rischio di infezione rispetto agli altri CVC:perché?Il braccio rispetto al capo ed al torace presenta:

− una densità batterica aerobica e anaerobicainferiore− una temperatura della cute inferiore

PICC: rischio di infezione

Catetere Venoso centrale PICCTorino, 3 marzo 2011

− una temperatura della cute inferiore

Il sito d’inserzione del PICC è lontano da potenzialifonti di contaminazione quali: naso, bocca,secrezioni endotracheali

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• Posizionamento a metà braccio, esclusivamenteecoguidato: grande possibilità di successo al primotentativo

• Fuoriuscita del catetere su una superficie “comoda”,che permette una gestione ottimale (cura del sito diemergenza, fissaggio con statlock, impiego di

Causa del basso tasso di infezione dei PICC

Catetere Venoso centrale PICCTorino, 3 marzo 2011

emergenza, fissaggio con statlock, impiego dibiopatch e membrane trasparenti)

• Fuoriuscita del catetere in una zona cutanea (terzomedio del braccio) meno colonizzata (10-100 UFCper mmc) rispetto ad altre zone (collo, parte anterioredel torace, inguine) decisamente più colonizzate(1.000-20.000 Ufc per mmc)

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Posizionamento del catetere

Catetere Venoso centrale PICCTorino, 3 marzo 2011

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Misurazione

Misurazione

Arto esteso, abdotto a 90°ed extraruotato (supinato)

Terzo spazio intercostale sulla

parasternale

III medio di clavicola

Catetere Venoso centrale PICCTorino, 3 marzo 2011

Misurazionepreliminare delladistanza tra sito dipuntura e giunzionecavo-atriale (segnarela misura)

parasternale destra

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