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eventi promossi da con il patrocinio di dei SISTEMI DESIGN dal SISTEMA al Dal Sistema Design al Design dei Sistemi | design dei sistemi | pensare e condividere il progetto nelle società complesse |

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catalogo :: testi e schede progetti MOSTRA ISIAROMA DESIGN al MACRO_TESTACCIO-La Pelanda, sept 2011

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area dei soggetti | area dei campi | area delle logiche | area delle competenze

| 4 ambiti di declinazione per il pensiero sistemico || ISIA Roma Design dei Sistemi |

Evento espositivo

13.09.2011_25.09.2011 | MACRO Testaccio LA PELANDA

area delle competenze

| Design per le imprese | Passioni e Saperi tra Produttore e Fruitore |

Convegno

21.09.2011 | MACRO Testaccio LA PELANDA

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Dal Sistema Design al Design dei Sistemi| Design per le imprese | Passioni e Saperi tra produttore e fruitore |

21.09.2011 | ore 15.00 > 19.30 | MACRO Testaccio LA PELANDA |

INTRO

Il design dei sistemi è una prassi di pensiero progettuale sistemico e per la complessità, che vede il progetto come pratica condivisa tra differenti attori e il prodotto come nodo del sistema, attivatore di servizi in una logica di innovazione volta al miglioramento della qualità della vita e in uno scenario di economia civile.Il design dei sistemi è il progetto di un sistema emergente autorganizzante. Il prodotto di design nel pensiero sistemico si fa carico di favorire le inter-relazioni nel sistema, ovvero nel sociale e per un uso collettivo generando emergenze (bene comune e bene relazionale) come risultato qualitativo di questi scambi, che a loro volta sono il raggiungimento di macro-obiettivi valoriali volti al soddisfacimento di bisogni ambientali, di condivisione e di rispetto per l’altro. Il design dei sistemi, come pensiero complesso vive la condizione di pluralità come necessaria e fondante la capacità di essere incisivi nel contemporaneo. Opera per la gestione della complessità nelle nostre società, ovvero pensando in inter-relazione e “come congiuntamente necessarie logiche che si completano e che si escludono”, in dialogica per il designer è dunque la relazione tra individuo e società.Il design dei sistemi è pensiero complesso nella visione di un pensiero “articolante e multidimensionale” laddove come chiarito da Edgar Morin: “L’ambizione del pensiero complesso è di rendere conto delle articolazioni tra gli ambiti disciplinari” e ancora “il pensiero complesso è logico ma è anche cosciente del movimento ineluttabile del pensiero e dell’immaginazione che vanno al di là dell’orizzonte logico” (Edgar Morin, 2003). Nel design dei sistemi il progetto (nelle sue forme di prodotti e servizi) è la risultante dei flussi nel sistema: il progetto è condiviso con l’esperienza dei destinatari che ne sono co-autori, in un procedimento aperto alle variazioni (nei risultati e nei procedimenti) come crescita qualitativa .Il tempo è la chiave che determina, accresce, riconfigura il progetto aperto.

Plurali dunque i destinatari: design per le persone design per gli spazi design per i servizi design per le imprese

Plurari le scale di intervento: sistema come ... soggetti sistema come ... campi sistema come ... logiche sistema come ... competenze

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In dialogica le ragioni e le pulsioni agli scambi nel sistema:

esperienze e immaginari narrazioni e intersezioni azioni e affetti passioni e saperi

In dialogica le inter-relazioni tra gli attori nel sistema:

tra individui e società tra singolare e collettivo tra prodotto e network tra produttore e fruitore

Aperte alla variazione nella costruzione condivisa di significati le risultanti dei flussi nel sistema:

| corpi | persone | cittadini | | territori | paesaggi | reti | | scelte | condivisioni | immaterialità | | bricoleur | prosumer | manager |

Gli interventi progettuali nascono intorno alla questione cruciale e nodale del “condividere”, tema centrale della contemporaneità reso più che mai concreto (ma anche sfaccettato ed esasperato) dall’utilizzo della rete-web (web 2.0; e-commerce ) e palesata nei suoi differenti e urgenti bisogni dai comportamenti che coinvolgono dolorosamente la nostra condizione di essere collettività: dalle catastrofi ambientali, alle emergenze umanitarie, alle tensioni di guerriglia urbana; ma anche creativamente la nostra pulsione verso l’altro come incontro fecondo: dalle comunità elettive, alla politica partecipata, alle recenti “organizzazioni a movente ideale” che propongono una funzione civilizzatrice del mercato. “Come” condividere, creando risposte progettuali responsabili volte alla gestione di processi, e alla diffusione di un pensiero progettuale che nelle ragioni ed emozioni del “perché fare” sia mosso da una necessità di relazione etica con “l’altro da sé”, abbia ciò dimensione di soggetto, paesaggio, logica o competenza.In questo primo convegno proviamo a dare risposta ed articolare uno scenario possibile.Abbandonando in primis il designer stesso, l’idea che il fare Design risieda solo nelle sue competenze professionali, nel design dei sistemi il designer è solo uno tra gli attori in scena, per poi indagare i macro-obiettivi valoriali, dunque design dei sistemi come progetto per le capacità creative dell’altro, progetto per ritessere le relazioni sociali, progetto per favorire le interconnessioni: progetto per generare fruizioni relazionali volte al bene comune.

“Progettare un bene sovente (e sempre più spesso) coincide col co-progettare un sistema. ...Chi progetta integralmente, mentre configura un bene (shape), contribuisce al farsi della forma (form) del mondo”. (Augusto Morello, 1997)“... Se noi conserviamo e scopriamo nuovi arcipelaghi di certezze,dobbiamo anche sapere che navighiamo in un oceano d’incertezze”. (Edgar Morin, 1999)

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Testi in mostra > area dei SOGGETTI

| design per le Persone | ESPERIENZE E IMMAGINARI TRA INDIVIDUI E SOCIETÀ || corpi | persone | cittadini |

Il design dei sistemi nell’area dei Soggetti è una:Costruzioni di nuovi significati nella relazione che il progetto di un prodotto può attivare come design per le Persone.“Cosa” disegnare apportando valori sia come esperienze che come immaginari.Esperienze di un saper fare e Immaginari di costruzione di valori nel saper fare, dai limiti (VS designper l’inclusione) per una maggiore consapevolezza di “cosa” è necessario progettare verso un risultato di innovazione in ottica di design for all.

Design come sistema di prodotti e laboratorio a progettazione partecipata per la produzione dei prodotti e attivazione di servizi alla persona.Strategia progettuale adottata nel design di sistema : progetto per le capacità del fruitore.Nell’area dei soggetti il design per le persone è design per ritessere le relazioni sociali.

Corpi ed Esperienze: case studies ISIA ROMA DESIGN > nutrizione, vestizione- design per le persone con alzheimer- design per le persone con disabilità motoria

Nel “food design per l’alzheimer” come design dei sistemi (progetto di tesi: Easy to Remeber ) il macro - obiettivo valoriale di “un’attività senza sconfitta” esplora la dimensione della memoria come scenario per qualificare con nuove possibilità cognitive il prodotto. (obiettivo specifico di design del prodotto in ambito di “product e interaction design” con annessi servizi alla persona).

Nel “dressing design per disabilità motoria” come design dei sistemi (progetto di tesi: Pro(b)ability) ilmacro - obiettivo valoriale di “dignità nelle abilità residue” ripensa l’abito a partire dalla gestualità e dalle fasi delle vestizione, si esplora la dimensione dell’autonomia come scenario per processi di lavorazione che innovano la tipologia dell’indumento.(obiettivo specifico per il design del prodotto in ambito di “dressing design” con annessi servizi alla persona).

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Corpi ed Immaginari: case studies ISIA ROMA DESIGN > disturbi alimentari, mutilazioni genitali femminili - design per le persone a favore di una visione aperta di bellezza e accettazione del proprio sé come individuo differente.- design per le persone a favore di una diffusione e conoscenza di un fenomeno di sopruso e come testimonianza di solidarietà affiche tale pratica sia dichiarata crimine.

Nel design dei sistemi il progetto di tesi: “Bellezza Smisurata” persegue il macro - obiettivo valoriale di “autostima legata al corpo”, esplorando la dimensione della “differenza” come valore di bellezza cui corrisponder-si e dove si può qualificare l’indumento innovandolo con le possibilità di personalizzazione e adattamento alle differenti esigenze corporee. (obiettivo specifico per il design del prodotto in ambito di “dressing design” con annessi servizi alla persona).

Nel design dei sistemi il progetto di tesi: “CommunicAction” persegue il macro-obiettivo valoriale di “rendere visibile il crimine come tale” ripensando il gioiello come luogo di narrazione dove il ruolo dei segni ornamentali è “possibilità per dire” testimonianza attiva e non episodica.(obiettivo specifico di design del prodotto in ambito di “jewellery design” con annessi servizi alla persona).

Tra individui e società: design dei sistemi per i cittadiniNella dimensione di cittadini le relazioni tra individuo e società costruiscono scenari complessi di bisogni per i soggetti ed è qui che la strategia aperta del design dei sistemi trova la sua efficacia maggiore.L’attore sociale politico è tra i destinanti spesso anche con il ruolo di gestore di servizi alla persona, e i destinatari sono tra gli aiutanti come comunità elettiva volta alla continua valutazione e promozione del servizio offerto. Destinanti e destinatari sono in reciproco equilibrio come soggetti attivi nella definizione del prodotto e dove il progetto assume sempre più il ruolo di dimensione partecipata.

keywords: democrazia dal basso, design come porre in essere una condizione di progettualità diffusa.

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Scheda 1 > area dei SOGGETTI

| design per le Persone | ESPERIENZE E IMMAGINARI TRA INDIVIDUI E SOCIETÀ || corpi | persone | cittadini |

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scheda 1

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Corpi ed Esperienze: case studies ISIA ROMA DESIGN > nutrizione, vestizione.

Corpi ed Immaginari: case studies ISIA ROMA DESIGN > disturbi alimentari, mutilazioni genitali femminili.

Bellezza Smisurata

di Zoe Balmasluglio 2011

ISIA ROMA DESIGN dei SistemiBiennio Specialistico

CommunicACTION

di Chiara Stanisciamarzo 2011

ISIA ROMA DESIGN dei SistemiBiennio Specialistico

Easy to Remember

di Marco Ripiccinimarzo 2010

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ProbAbility

di Chiara Longoluglio 2010

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Testi in mostra > area dei CAMPI

| design per gli Spazi | NARRAZIONI E INTERSEZIONI TRA SINGOLARE E COLLETTIVO || territori | paesaggi | reti |

Il design dei sistemi nell’area dei Campi è una:Costruzioni di nuovi significati nella relazione che il progetto di un prodotto può attivare come design per gli Spazi.“Come” disegnare favorendo la diffusione di valori generati dalle narrazioni e dalle intersezioni.Narrazioni di sapere collettivo e Intersezioni volti alla creatività nel sapere collettivo, dai limiti (VS

impronta ecologica, LCA) per una maggiore consapevolezza di “come” è doveroso operare verso unrisultato di innovazione in ottica di design per la sostenibilità ambientale e di “ecologia per la mente”,come influenza sull’evoluzione delle abilità cognitive umane.

Design come sistema di prodotti ed elaborazione di cartografie: mappe di territorio a progettazionepartecipata per la conoscenza diffusa di saperi e attivazione di servizi per la persona e per l’ambiente.Macro - obiettivi valoriali perseguiti nel progetto di sistema : pensare e agire interconnessi.Nell’area dei campi il design per gli spazi è design per gli eco-sistemi.

Territori e Narrazioni: case studies ISIA ROMA DESIGN > percorsi urbani- design che configura paesaggi come spazi di entertainment, safe, performance

Nel design dei sistemi il progetto di tesi: “EmotiveCompass” persegue il macro - obiettivo valoriale di“diffusione delle conoscenze e di relazione con l’altro”, esplorando la dimensione della “rete-socialnetwork in ambito urbano” come conoscenza e diffusione di eventi nello “scenario entertainment”, disupporto psico-fisico e dialogo nello “scenario safe”, di scoperta e di positiva sfida nello “scenario sportivo performance” e dove si può qualificare il prodotto digitale (piattaforma dedicata) innovando l’interfaccia con le possibilità di personalizzazione e adattamento alle differenti esigenze cognitive. (obiettivo specifico di design del prodotto in ambito di “interaction design” con annessi servizi alla persona).

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Territori e Intersezioni: case studies ISIA ROMA DESIGN > raccordi e centri di esperienza- design che configura paesaggi come spazi di sapere in condivisione

Nel design dei sistemi il progetto di tesi: “Web to design” persegue il macro - obiettivo valoriale dicondividere conoscenza del sapere in ambito di processi creativi, esplorando la dimensione dei modiattraverso i quali si correlano le informazioni sorgenti come fonti – backstage ri-percorribili, si crea una cartografia consultabile e dinamica con diverse logiche di interfaccia dei dati immessi, garantendo così una memoria visiva dell’informazione come paesaggio culturale; in questo modo è possibile acquisire quale ruolo una cultura esistente pregressa abbia avuto all’interno delle ricerche per produrre il nuovo o semplicemente osservare l’emergenza di aree di interesse notevole per il design. (obiettivo specifico per il design del prodotto come “information design” con annessi servizi alla persona).

Tra singolare e collettivo: design dei sistemi per le reti

Nella dimensione delle reti e nelle varianti che esse possono assumere, le relazioni tra singolare ecollettivo, ovvero gli scambi che ne scaturiscono, costruiscono scenari complessi dovute proprioall’accelerazione dimensionale e temporale con bisogni in continuo divenire e che necessitano unacontinua mediazione per i paesaggi che si determinano sia come ambienti fisici (design dei luoghi come territori) che come campi del sapere (design dei luoghi come narrazioni) ed è qui che la strategia aperta del design dei sistemi trova nuovi possibilità tipologiche di innovazione. I paesaggi sono ambienti plurimi di vita dove la visione antropocentrica deve inoltre lasciare spazio a visioni di eco-sistema per “altri” soggetti viventi.Il design palesa la relazione tra gli attori nel sistema, consente di conoscere (visualizza, mette inrelazione, diffonde) la dimensione dei flussi di scambi, siano essi legati alla creazione fisica nei luoghicome impatto ambientale sia come dimensione culturale di costruzione di sapere legate alla dimensione del vissuto e della sua memoria. I flussi di scambi assumono la dimensione circolare, in un pensiero volto all’auto-regolazione e auto-organizzazione del sistema stesso.Il progetto del designer costruisce nodi del sistema volti a favorire scambi e collegamenti, ovvero volto alla gestione bottom-up dei flussi del sistema.

keywords: favorire processi creativi facilitando l’attivazione di interscambi, design per sostenibilità ambientale, reti autoriali.

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Scheda 2 > area dei CAMPI

| design per gli Spazi | NARRAZIONI E INTERSEZIONI TRA SINGOLARE E COLLETTIVO || territori | paesaggi | reti |

Territori e Narrazioni: case studies ISIA ROMA DESIGN > percorsi urbani

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scheda 2

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Territori e Intersezioni: case studies ISIA ROMA DESIGN > raccordi e centri di esperienza

Web2Design

di Andrea Meriggioliluglio 2010

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Emotive Compass

di Giulio Galassiluglio 2010

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Testi in mostra > area delle LOGICHE

| design per i Servizi | AZIONI E AFFETTI TRA PRODOTTO E NETWORK || scelte | condivisioni | immaterialità |

Il design dei sistemi nell’area delle Logiche è una:Costruzioni di nuovi significati nella relazione che il progetto di un prodotto può attivare come design per i Servizi.“Dove” disegnare favorendo valori sia come azioni che come affetti.Azioni nella gestione delle buone prassi e Affetti nella responsabilità di condurre il servizio, dai limiti (VS economia del noi, dal possesso del bene al suo usufrutto) per una maggiore consapevolezza di “dove” è efficace operare verso un risultato di innovazione in ottica di design per il sociale.

Design come sistema di prodotti e infrastruttura di accesso (sito web-blog ed eventi promozionali) aprogettazione partecipata per la produzione dei prodotti (condivisione/dono) e attivazione di servizi alla persona.Strategia progettuale adottata nel design di sistema: progetto per far emergere la rete collaborativa.Nell’area delle logiche il design per i servizi è design per le buone prassi in comunità creative.

Scelte ed Azioni: case studies ISIA ROMA DESIGN > nutrizione, acquisto- design per le condivisioni di beni e servizi in una comunità elettiva

Nel design dei sistemi il progetto di tesi: “Food for Good: network alimentare” persegue il macro -obiettivo valoriale di “esaltare le abilità specifiche e il senso di comunità tramite lo scambio reciproco di prestazioni” esplorando la dimensione della creazione di “servizi di collaborazione tra utenti” nei termini di favorire lo spostamento delle abitudini alimentari degli utenti verso standard ambientali e qualitativi più alti ed accessibilità a prodotti che rispondono ad uno standard più elevato in termini nutrizionali.(obiettivo specifico per il design del prodotto come “product ed interaction design” con annessi servizi alla persona).In questa rete collaborativa di sostegno si possono inserire innestare altri beni in comunità per chi già sa i vantaggi di questa logica che vuole relazionarsi-affezionarsi al produttore.

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Scelte ed Affetti: case studies ISIA ROMA DESIGN > lettura, vestizione- design per le condivisioni di beni e servizi in una comunità elettiva

Nel design dei sistemi il progetto di tesi: “Biblioteca Invisibile: libera condivisione di libri” persegue ilmacro - obiettivo valoriale di “trarre vantaggio dalla vicinanza delle persone per instaurare una retecollaborativa territoriale come ri-significazione (affezione ai luoghi) degli spazi urbani” esplorando ladimensione della creazione di micro-realtà di condivisione tra i cittadini dello stesso quartiere, in cuialcuni servizi e beni possono essere forniti dalla rete di comunità organizzata sostituendo l’acquisto.(obiettivo specifico per il design del prodotto come “product ed interaction design” con annessi servizi alla persona).In questa rete collaborativa di condivisione si possono inserire altri beni in dono per chi già sa i vantaggi di questa logica che non vuole possedere o accumulare.

Nel design dei sistemi il progetto di tesi: “reCYclothing: baby guardaroba condiviso” persegue il macro - obiettivo valoriale di “incentivare i rapporti inter-personali all’interno della comunità, nella quale non conta soltanto il vantaggio economico dello scambio, ma soprattutto la creazione di vicinanza tra i partecipanti (affezione poichè si scambia esperienza legata al bene)” esplorando la dimensione di incentivare dei processi di condivisione che già sono sedimentati nella comunità ma che devono essere facilitati per rendere il servizio più usufruibile e arricchente per gli utenti. (obiettivo specifico per il design del prodotto come “product ed interaction design” con annessi servizi alla persona).In questa rete collaborativa di dono e possibile creare beni per chi è abituato al dono e sa i vantaggi diuna logica che non vuole buttare o sprecare.

Tra prodotto e network: design dei sistemi per l’immaterialità.Nella dimensione di immaterialità le relazioni tra prodotto e network costruiscono scenari complessi di offerta per i servizi ed è qui che la strategia aperta del design dei sistemi esplicita tutte le sue potenzialità. Il prodotto e la sua interfaccia dedicata sia fisica che “on-line” giocano un ruolo di facilitatori, non solo nella fase di accesso al servizio, ma anche nella sua promozione e continua valutazione da parte dei fruitori che sono a loro volta anche autori. Nella comunità elettiva l’abitudine a “servizi primari dedicati alla persona” può generarne anche di nuovi “affini” che su quelle logiche procedurali trovano comprensione nell’utilizzo, favorendo il passaggio ad una comunità creativa dove la dimensione del possesso fisico del bene può facilmente essere sostituito, a vantaggio della collettività, con una visione di usufrutto della prestazione del bene.

keywords: economia del noi, dall’acquisto al dono, design come fludify management.

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Scheda 3 > area delle LOGICHE

| design per i Servizi | AZIONI E AFFETTI TRA PRODOTTO E NETWORK || scelte | condivisioni | immaterialità |

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Scelte ed Azioni: case studies ISIA ROMA DESIGN > nutrizione, acquisto.

Scelte ed Affetti: case studies ISIA ROMA DESIGN > lettura, vestizione.

Biblioteca Invisibilelibera condivisione di libri

di Marcello Cannarsamarzo 2011

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Food for Goodnetwork alimentare

di Francesco Biaginiluglio 2010

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ReCYclothingbaby guardaroba condiviso

di Pamela Marzialemarzo 2011

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Testi in mostra > area delle COMPETENZE

| design per le Imprese | PASSIONI E SAPERI TRA PRODUTTORE E FRUITORE || bricoler | prosumer | manager |

Il design dei sistemi nell’area delle Competenze è una:Costruzioni di nuovi significati nella relazione che il progetto di un prodotto può attivare come design per le imprese.“Quando” disegnare favorendo la condivisione di valori sia come passioni che come saperi.Passioni nel perseguire azioni volte al miglioramento come emergenze sistemiche e Saperi nellapadronanza degli obiettivi come valore di cultura condivisa, dal superamento di una visione mercantile di accumulo e continuo consumo di merci volte alla sola speculazione (VS economia civile, partecipazione al pubblico) alla produzione di beni e servizi per il “bene comune” e con valore economico, per una maggiore consapevolezza di quando è necessario operare, in ottica di design volto al management per una imprenditoria che vede il suo agire economico avente uno scopo e come un progetto molto più raffinato e antropologicamente complesso della ricerca del profitto.

Design come sistema per la gestione partecipata di beni come prodotti e servizi per la persona e per ilterritorio. Macro – obiettivi valoriali perseguiti nel progetto di sistema: generare fruizioni relazionali volte al bene comune.Nell’area delle competenze il design per le imprese è design management per il distretto industrialema anche scenario per il designer come imprenditore.

Bricoler e Passioni: case studies ISIA ROMA DESIGN > micro-impresa arredo- design per il prosumer di beni e servizi in una nuova economia di scala

Nel design dei sistemi il progetto di tesi: “DoRi: micro-impresa di riparazione con trasformazione per arredi” persegue il macro - obiettivo di creare impresa tra cittadini ri-avvvalorando una cultura artigianale manifatturiera urbana che utilizzi oggetti domestici di vario uso, esplorando la dimensione del dono e del riparare-manutenzione come occasione per operare con processi creativi a dimensione partecipata variazioni sul piano tipologico e di destinazione dell’oggetto in una comunità elettiva che condivide e promuove i risultati.

Bricoler e Saperi: case studies ISIA ROMA DESIGN > micro-impresa vestizione, oggettistica- design per il prosumer di beni e servizi in una nuova economia di scala

Nel design dei sistemi il progetto di tesi: “MoRE: micro-impresa per il riuso con trasformazione di indumenti” persegue il macro - obiettivo valoriale di diminuire l’impatto ambientale utilizzando come semilavorati tessili di varia natura a fino ciclo, esplorando la dimensione del dono e del riuso come occasione per operare con processi creativi a dimensione partecipata variazioni sul piano tipologico e di destinazione dell’abito in una comunità elettiva che condivide e promuove i risultati.

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Nel design dei sistemi il progetto del corso di analisi dei sistemi: “DyDE: micro-impresa DoyourDesign” persegue il macro - obiettivo valoriale di implementare il farsi comunità attraverso la trasmissione di esperienza e la dimensione creativa della persona umana come espressione di libertà dell’individuo, esplorando l’ambito del “saper fare come auto-produzione” vuole condividere con istruzioni per l’uso gratuite una cultura volta alla produzione di beni con logiche di design, volte quindi all’innovazione nei processi e alle variazioni nei risultati.

Tra produttore e fruitore: design dei sistemi per il managerNella dimensione di management le relazioni tra produttore e fruitore costruiscono scenari di dinamiche complesse che possono arrivare a fondere i ruoli tra designer e manager-imprenditore come microimpresa per il designer in auto-produzione (dimensione minore - singolare) o come cultura d’impresa operando di raccordo per il distretto industriale territoriali (dimensione maggiore - plurale) ed è qui in entrambe le dimensioni di gestione del “quando” intervenire come destinanti del progetto che la strategia aperta del design dei sistemi opera con maggiore peculiarità esplicitando le inter-relazioni nella costruzione del bene comune.

Il design dei sistemi per le imprese nell’area delle competenze condensa come management le prassi delle precedenti aree dei soggetti, dei campi e delle logiche. Le imprese sono una “comunità di intenti e di interessi”, che come attore economici in costante relazione con il sociale (area dei soggetti) con l’ambiente fisico (area dei campi) e con quello culturale (area delle logiche) si assumono responsabilità molto al di là del conseguimento dei profitti. Il design dei sistemi colloca il designer tra gli attori destinanti e i beni progettati (prodotti e servizi) tra i nodi del sistema in piena condivisione di tali responsabilità. Il design dei sistemi è lo strumento di pensiero che consente di gestire l’innovazione volta al bene comune.Il design dei sistemi come cultura progettuale partecipata appartiene a tutti gli attori del sistema (destinanti, aiutanti, destinatari, nodi del sistema) ed opera nella dimensione temporale per favorire e promuovere le emergenze sistemiche.

keywords: economia civile, beni relazionali, responsabilità sociale d’impresa.

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Scheda 4 > area delle COMPETENZE

| design per le Imprese | PASSIONI E SAPERI TRA PRODUTTORE E FRUITORE || bricoler | prosumer | manager |

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Bricoler e Passioni: case studies ISIA ROMA DESIGN > micro-impresa arredo.

Bricoler e Saperi: case studies ISIA ROMA DESIGN > micro-impresa vestizione, oggettistica.

MoREmicro-impresa per il riuso con trasformazione di indumenti

di Antonella Abbrancatidicembre 2010

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DoRimicro-impresa di riparazione con trasformazione di arredi

di Silvia Minentidicembre 2010

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DyDE_DOyourDESIGNmicro-impresa

doyourdesign.altervista.org

progetto del corso di Analisi dei Sisteminovembre 2010 - maggio 2011

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Dal Sistema Design al Design dei Sistemi| Design per le imprese | Passioni e Saperi tra produttore e fruitore |

21.09.2011 | ore 15.00 > 19.30 | MACRO Testaccio LA PELANDA |

Abstract convegnoSaperi e Passioni distribuite nel territorio possono qualificarsi in un progetto comune che si avvale delle inter-relazioni tra produttore e fruitore.

SISTEMA come... Design per la rete territoriale Esaltare la capacità sinergica del distretto territoriale o della rete di imprese presenti sul medesimo territorio di produrre innovazione nei termini di bene comune attraverso una progettualità che vede proprio nella prassi del design dei sistemi lo strumento di management per la gestione efficace di tale complessità come condivisione dei processi e dei risultati tra tutti gli attori.

Esempi di tale operatività sono i progetti del Centro Ricerche ISIDE sul Design dei Sistemi, tra i quali:

VENERANDA CARRINO, Project Manager ISIDE Research LabMASSIMO CIAFREI, Project Manager ISIDE Research Lab

e gli interventi dei relatori:

AVRIL ACCOLLA, Designer, vice presidente EIDD Design for All Europa FRANCO ALLERUZZO, Presidente Labirinto, presidente Lega COOP provincia di Pesaro ed UrbinoMASSIMO ARLECHINO, Presidente Fondazione Valore Italia LUISA BARTORELLI, Presidente Fondazione Alzheimer Uniti OnlusMARINA MAGGINI, Centro Nazionale di Epidemiologia ISS, responsabile progetto IGEA

SISTEMA come... Design management per l’impresa Esaltare la cultura materiale del prodotto per la costruzione di un sistema di beni correlati: dal catalogo prodotti come varianti tipologiche all’estensione del core-bussiness verso mercati adiacenti con declinazione di nuove famiglie, attraverso una progettualità che vede proprio nella prassi del design dei sistemi lo strumento di management per la gestione efficace di tale complessità come condivisione dei processi e dei risultati tra tutti gli attori.

Esempi di tale operatività sono i progetti del Centro Ricerche ISIDE sul Design dei Sistemi, tra i quali:

MAURO PALATUCCI, Project Manager ISIDE Research LabALESSANDRO SPALLETTA, Project Manager ISIDE Research Lab

e gli interventi dei relatori:

MAURO ANGELINI, Direttore commerciale SPES, Presidente LEGACOOP MarcheUMBERTO CROPPI, Direttore Generale Fondazione Valore Italia MARGHERITA GUCCIONE, Direttore MAXXI ARCHITETTURA e del servizio ARCHITETTURA DARC ANDREA MERLONI, Presidente INDESIT, presidente Home LabGUIDO RAZZANO, Responsabile relazioni esterne Fondazione Valore Italia

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Dal Sistema Design al Design dei Sistemi| Design per le imprese | Passioni e saperi tra produttore e fruitore |

21.09.2011 | ore 15.00 > 19.30 | MACRO Testaccio LA PELANDA |

Premessa: il progetto nello scenario di cultura bottom - up

Nell’ambito delle merci che sono state evoluzione di competenze artigianali (vestizione, arredo, ebanisteria, vetreria, ceramica, metallurgia e per estensione anche lavorazioni di alcune materie plastiche ad esse associabili e di componentistica elettronica) emerge un recupero di “ART&CRAFT” come neoDIY distribuito nei destinatari (vedi ecommerce ETSY) che porta ad un saper fare (SAPERI) come “bricoler” in comunità creative (grazie anche ai vari tutorials degli stessi autori su youtube o in siti quali “instructables”), e che si evolve ulteriormente in sistema ove i materiali siano di riuso o di fine ciclo o di scarto e i prodotti risultanti in dono o scambio e quindi attivanti servizi legati a questo tipo di economia legata alla “condivisione”.

La dimensione unificante dei social network (web 2.0) e quella culturale mediatica dei “talent show” sullo sfondo di un canale di rapporto diretto di e-commerce sempre più “easy” ha visto e vede confondersi i ruoli tra designer produttore e consumatore nella dimensione del “prosumer in reti autoriali”, che portano ad un “design on demand” (PASSIONI) in comunità elettive (vedi evento “YOUplay del Moma-Ny e You Tube).

Le reti autoriali e la cultura blog con i raffinati sistemi di autovalutazione (vedi il caso delle applicazioni per l’iPad e le regole di filtraggio nei forum da epinions in poi) come interaction design hanno favorito la diffusione del soggetto “prosumer” (consum-autore), anche in quelle famiglie di beni ad alta complessità tecnologica e di progettazione manifatturiera di design industriale, ovvero favorito una cultura di condivisione a “sistema aperto con indici di auto-regolazione dello stesso”, dove il progetto nasce tra la collaborazione di più attori: destinanti, designer e imprenditore, destinatari fruitori, e dove lo “sguardo critico” fa emergere una responsabilità verso il bene comune.

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servizi museali

Dal Sistema Design al Design dei Sistemi| Design per le imprese | Passioni e Saperi tra produttore e fruitore |

21.09.2011 | ore 15.00 > 19.30 | MACRO Testaccio LA PELANDA |

PROGRAMMA

ore 15.00 Saluti e introduzione ai lavori del convegno di studi

Stefano Salvi, Presidente ISIA ROMA DESIGN Giordano Bruno, Direttore ISIA ROMA DESIGN Mauro Angelini, Direttore commerciale SPES, Presidente lega Coop Marche

moderatore Giulio Angelini, Direttore ISIDE Research Lab

ore 15.30 SISTEMA come... Design per la rete territoriale

ISIDE esempi di prassi metodologica nel design dei sistemi Veneranda Carrino, Project manager ISIDE Research Lab

Luisa Bartorelli, Presidente Fondazione Alzheimer Uniti Onlus Franco Alleruzzo, Presidente Labirinto e Presidente Legacoop Provincia di Pesaro ed Urbino Massimo Ciafrei, Project manager ISIDE Research Lab Marina Maggini, Centro Nazionale di Epidemiologia ISS, responsible progetto IGEA

Attori nel design dei sistemi Avril Accolla, Designer, Vice Presidente EIDD Design for All Europa Massimo Arlechino, Presidente Fondazione Valore Italia ore 17.00 Break

ore 17.30 SISTEMA come... Design management per l’impresa

ISIDE esempi di prassi metodologica nel design management Alessandro Spalletta, project manager ISIDE Research Lab Carlo Maria Medaglia, Direzione CATTID, Sapienza Università di Roma

Attori nel design dei sistemi Loredana Gulino, Direttore Generale per la lotta alla contraffazione Min.Sviluppo Economico Umberto Croppi, Direttore Generale Fondazione Valore Italia, presidente Associazione Una Città Margherita Guccione, Direttore del MAXXI architettura e del Servizio architettura DARC Guido Razzano, Responsabile Relazioni Esterne Fondazione Valore Italia ore 19.00 Interventi del pubblico e conclusioni

ore 19.30 Aperitivo

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| Evento espositivo ISIA ROMA DESIGN DEI SISTEMI |a cura di: Giulio Angelini, Veneranda Carrino, Stefano Salvi

testi di: Veneranda Carrinosi ringrazia: Nicola Dusi

progetto grafico: Marco Ripiccini

allestimento: Veneranda Carrino, Stefano Salvicon la collaborazione di: Lorena Luzzi

si ringrazia: Giorgio Giallombardo, Francesca Mungiguerra

EVENTI PARTE DEL PROGRAMMA UFFICIALE DI

UNICITA' D'ITALIAMADE IN ITALY E IDENTITA' NAZIONALE

1961/2011 Cinquant'anni di saper fare italianoattraverso il premio Compasso d'Oro ADI

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| Convegno nazionale ISIA ROMA DESIGN DEI SISTEMI | a cura di: Giulio Angelini, Veneranda Carrino, Stefano Salvi

progetto grafico: Marco Ripiccini

segreteria organizzativa: Marco Ripiccini

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