Catalogo Unico Italiano
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Bergamo e la sua terra
Bergamo, la città
Storia, arte e cultura
Orobie, montagne da vivere
Laghi e fiumi
Sport, grande festa per tutti
Profumi e sapori
Terme e benessere
Fede e tradizioni, la forza delle radici
Lovere
Sarnico
Val BrembanaVal Seriana
Valle Imagna
IsolaBergamasca
Bergamo Orio al Serio
Pianura Bergamasca
Val Calepio
Val Cavallina
Lago d’Iseo
Lago Endine
Bergamo e la sua terraBergamo e la sua terra è un invito a conoscere il grande patrimonio artistico, culturale e paesag-
gistico che abbiamo da offrire.
Sono otto le tematiche: Bergamo, la città, vero e proprio gioiello storico-architettonico posto su un
verde colle; storia, arte e cultura, una presentazione della varietà dell’offerta turistica dei nostri
borghi storici; montagna, laghi e fiumi, una rassegna delle bellezze naturali del nostro territorio;
sapori, per conoscere i prodotti e le ricette di antiche tradizioni; sport, terme e benessere per una
vacanza attiva con momenti di puro relax ed infine fede e tradizioni, per scoprire quegli itinerari
religiosi spesso affiancati da vere e proprie feste popolari.
Il ventaglio delle offerte è veramente vario e per visitarlo è a vostra disposizione tutta una filiera di
ricettività e di servizi turistici ad alto livello qualitativo.
Vi invitiamo a casa nostra e vi accompagneremo in un viaggio attraverso la storia, le tradizioni e
le bellezze della terra di Bergamo, terra dalle mille sfaccettature e sfumature, terra che saprà
accogliervi e che saprà farvi vivere tante vacanze indimenticabili.
Potrete accedere ai contenuti speciali multimediali (video, siti internet,
vcard, testi e molto altro) semplicemente inquadrando e fotografando con
il cellulare i codici QR che troverete pubblicati nelle pagine successive.
Qr Code
Bergamo, la città
Bergamo, la Città sul Colle la salita in funiColare passeggiando tra arte e storia
piazza VeCChia, una delle più Belle piazze d’italia piazza duomo, il Cuore spirituale
BasiliCa di santa maria maggiore da non perdere le mura la Bergamo “moderna”
gaetano donizetti eVenti Bergamo
Lovere
Sarnico
Val BrembanaVal Seriana
Valle Imagna
IsolaBergamasca
Bergamo Orio al Serio
Pianura Bergamasca
Val Calepio
Val Cavallina
Lago d’Iseo
Lago Endine
In apertura: veduta dall’alto di Piazza Duomo. In queste pagine: la bianca Porta San Giacomo e l’inconfondibile sky line della città sul colle.
Bergamo, La cITTà SuL cOLLeBergamo. Si ritiene che il nome derivi dal celtico Berg-heim, abitazione sul monte, che ben si iden-
tifica con la caratteristica principale della città antica, situata in alto tra la pianura e le montagne,
incorniciata dalle mura che la contornano sulla sommità del colle. Sono proprio le mura, innalzate
da Venezia nel ‘500, che con la loro sky line sono il segno distintivo, e inconfondibile, della Berga-
mo sul colle, più conosciuta come città alta. all’interno di questa possente muraglia, lunga quasi
sei chilometri, si condensa la maggior parte dei monumenti e degli edifici storici.
La SaLITa In funiColareTra i modi con cui il visitatore può accedere dalla città bassa a quella alta, il più singolare e
affascinante è sicuramente quello offerto dalla funicolare che consente di arrivare fin dentro
il nucleo antico in un continuo mutare di panorami. Tra la stazione sul viale Vittorio emanuele
e quella d’arrivo il viaggio è breve ma emozionante. una volta scesi dalla vettura è come avere
la città antica nel palmo della mano. La visita si trasforma in un caleidoscopio di situazioni che
cambiano continuamente se, lasciato l’itinerario principale, si entra nell’intrico di viuzze medie-
vali e piazzette.
STAZIONE
FUNICOLARE
PORTANUOVA
AUTOSTRADA
FUNICOLARESAN VIGILIO
COMUNEDI BERGAMO
Palazzo Frizzoni
AccademiaCarrara
GAMEC
GALLERIACONCA D’ORO
AEROPORTO
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P
P
P
P
P
P
VIA PORTA DIPINTAVIA
SOLA
TA
VIA DEL VAGINE
VIA
LUPO
VIA ARENA
VIALE DELLA FARA
VIALE DELLE MURA
VIALE DELLE MURA
TRE ARMI
VIA XX SETTEMBREVIA SANT’ORSOLA
VIA BORFURO
PIAZZAPONTIDA
VIA BROSETA
VIA GIUSEPPE GARIBALDI
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VIA PALMA IL VECCHIO
ROTONDABUTTINONE
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VIA DIAZ
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VIA ZENALE
VIA GAUDENZI
VIA CARDUCCI
VIA CARDUCCI
VIA CERASOLI
VIA F.LLI ROSSI
VIA ALFIERI
VIA
VIA F.LLI CALVI
VIA QUARENGHI
VIA SCOTTI
VIA PAGLIA
VIA PALE
OCAPA
VIA
G. D
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ANO
VIA PAPA GIOVANNI XXIII
VIA BONOMELLI
VIA MAJ
VIA BONO
VIA TARAMELLI
VIA MAFFEI
VIA CAMOZZIVIA TASSOVIALE ROMA
SENTIERONE
VIA PARTIGIANI
PIAZZA
DANTE
VIA BRIGATA LUPI VI
A MASO
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VIA VERDI
VIA PIGNOLO
VIA PIGNOLO
VIA SAN GIOVANNI
VIA ALBINIVIA ZAMBIANCHI
VIA LOCATELLI
VIA BONOMELLI
V. SAL DI SCALETTA
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VIA
GRATAROLI
VIA
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UTO
VIA
DELP
ARADISO
VIA ROCCA
VIA ZAMBONATE
VIA SANVIGILIO
VIA LOCATELLIVIA SAN
TOMASO
P.ZZADELLA
LIBERTA’
VIA
PALA
ZZOL
O
VIA
SPAV
ENTA
CIRCONVALLAZIONE POMPINIANO CIRCONVALLAZIONE
CENTRO CITTA’
VAL SERIANAVAL BREMBANA
LOVERESARNICO
LECCOCOMO
VIA WOLFGANG GOETHE
VIALE V. EMANUELE II
B.GO S. LEONARDO
PIAZZAMASCHERONI
VIA COLLEONI
VIA GOMBITO
PIAZZACITTADELLA
PIAZZAVECCHIA
PIAZZAMERCATO
DELLE SCARPE
PaSSeGGIanDO TRa arte e storia
Per le sue dimensioni contenute si può andare
alla scoperta di Bergamo alta con una piacevole
passeggiata.
usciti dalla stazione della funicolare, il centro sto-
rico si presenta con la singolare scenografia della
piazza mercato delle scarpe. Proprio di fronte
inizia la via gombito che conduce alla slanciata
torre medievale (torre del gombito, appunto)
che sorge a sinistra in corrispondenza di un an-
gusto quadrivio.
Superato l’incrocio, come in una scenografia tea-
trale, le quinte si aprono ed ecco la magia di piaz-
za Vecchia, uno spazio straordinario: è considera-
ta una delle più belle piazze d’Italia.
Proseguendo ecco l’inizio di via Colleoni, tra edifici
ciascuno dei quali ha una storia da raccontare.
a sinistra la facciata del teatro sociale, opera
dell’architetto Leopoldo Pollak (1803), a destra,
al civico 9, il portale quattrocentesco di marmo
che dà accesso a quello che resta della casa del
condottiero Bartolomeo colleoni. La strada sfocia
nella luminosa piazza mascheroni, realizzata nel
‘500 per ospitarvi il mercato. La torre immette
nel cortile della Cittadella attraversando il qua-
le si raggiunge Colle aperto da dove partono gli
autobus che portano a Bergamo Bassa.
nelle pagine precedenti: Piazza Vecchia, vero cuore storico della città alta. Sotto: i luminosi interni del Duomo, ancora una veduta di Piazza Vecchia e un celebre dipinto di G. B. Moroni custodito a Bergamo, nella Pinacoteca carrara. a destra: scorcio della cattedrale Sant’alessandro visto dal portale setten-trionale della Basilica di Santa Maria Maggiore.
piazza VeCChia, una DeLLe PIù BeLLe PIazze D’ITaLIapiazza Vecchia è il cuore autentico della città. La sua bellezza, l’equilibrata proporzione di volumi e di linee
che la rendono indimenticabile non è frutto del genio di un architetto, ma è modellata da generazioni di
bergamaschi, in un alternarsi di arte e storia. Gli sguardi si posano immediatamente sulla bella fontana
Contarini in marmo bianco al centro e l’allineamento degli edifici lungo i due lati maggiori dirige la vista
verso il palazzo della ragione che la chiude sul fondo.
La facciata del palazzo, fondato nel XII secolo, è dominata dal leone simbolo di Venezia, ricordo dei secolari
rapporti storici, culturali, economici tra le due città. Svetta in un angolo la torre del comune, detta anche
“del Campanone”, un segno carico di significati civici, riassunti nei 180 rintocchi che la grande campana
fa udire ogni sera a ricordo dell’antico coprifuoco.
Questa piazza fino all’Ottocento fu sede del potere politico e amministrativo, rappresentato dal palazzo
del podestà veneto, e da quello del municipio, che si distingue per l’imponente facciata di marmo e che
ora ospita la Biblioteca civica.
piazza duomo, IL cuORe SPIRITuaLeal di là del portico sotto il palazzo della Ragione, si intravede un altro spazio: la piazza del duomo, non meno
carica di significati, dove sono condensati i valori e la storia religiosa della terra bergamasca. Su questo
spazio raccolto si affacciano la Cattedrale dedicata al patrono Sant’alessandro, sotto la quale sono stati
trovati i resti di due precedenti basiliche, di cui una paleocristiana; la Basilica di santa maria maggiore,
dall’austero involucro romanico che racchiude come in uno scrigno una fastosa decorazione barocca; la
Cappella Colleoni, capolavoro del Rinascimento lombardo che Giovanni antonio amadeo innalzò per conto
del grande capitano, sepolto accanto alla tomba della figlia Medea e il Battistero, collocato su questo lato
della piazza con felice scelta scenografica.
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1. cappela colleoni; all’interno affreschi settecenteschi del Tiepolo2. Portale settentrionale con leoni stilofori3. arazzi fiorentini e fiamminghi, tomba di G. Donizetti, confessionale barocco del Fantoni
4. Tarsie e crocifisso ligneo5. Portale di Giovanni da campione6. abside centrale7. Decorazione barocca
BaSILIca DI santa maria maggiore Il patrimonio d’arte e di storia che in otto secoli
si è condensato nella Basilica è tale da lasciare
stupefatto anche il turista più esigente.
all’esterno ci accoglie il protiro settentrionale,
detto anche dei leoni rossi, o quello meridio-
nale, le cui colonne sono invece sostenute da
leoni in marmo bianco entrambi ad opera di
giovanni da Campione. all’interno l’attenzione
del visitatore va dagli affreschi, che un tempo
decoravano l’intero tempio, agli arazzi, al coro
e alle sue celebri tarsie realizzate su disegni
dello stesso lorenzo lotto.
Da non perdere la visita alla adiacente cappel-
la colleoni che racchiude al suo interno affre-
schi del tiepolo.
4. Tarsie e crocifisso ligneo5. Portale di Giovanni da campione6. abside centrale7. Decorazione barocca
Sotto: alcuni scorci esterni della Basi-lica di Santa Maria Maggiore e della cappella colleoni, una tarsia di Loren-zo Lotto e il Battistero. a destra: la ri-nascimentale cappella colleoni.
Virtual tour in santa maria maggiore
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da non perdere
ci sono tre punti privilegiati
da cui osservare l’antica città
dall’alto e ve li vogliamo svelare.
Il torrione della rocca, innal-
zata nel ‘300 dove sorgeva un
castello d’epoca altomedieva-
le, oltre a un’ampia veduta ver-
so le montagne, offre un punto
di vista unico su torri, campani-
li e cupole dell’antica città.
La torre civica, accessibile da
piazza Vecchia grazie ad un
moderno ascensore, permet-
te uno sguardo a 360 gradi
sull’intera trama dell’abitato
individuando al tempo stesso
le emergenze monumentali di
maggior interesse.
Il Colle di san Vigilio, che so-
vrasta la città. non è da perde-
re la salita con la funicolare, la
cui stazione si trova non molto
lontano da colle aperto, appe-
na al di là della porta Sant’ales-
sandro. una volta lassù, si può
raggiungere il castello che
offre una sequenza di straor-
dinarie vedute sulla città, sul-
la pianura e sulle montagne.
Oppure si può prendere per
viottoli e scalette andando ad
esplorare la bellissima fascia
collinare che si estende tra
giardini, orti, eleganti dimore,
chiesette e santuari.
Le muraDa colle aperto parte una piacevole passeggiata che si snoda lungo gli spalti delle mura. Sembra di camminare per una
balconata sospesa a mezz’aria, tra l’antica città da un lato in un continuo mutare di prospettive e le vedute sulla Bergamo
moderna, che si prolunga verso la pianura. nel percorso può essere compresa una visita ai grandiosi sotterranei portati
alla luce nel baluardo di san giovanni. una volta alla monumentale porta Sant’agostino, è consigliato percorrere le poche
decine di metri che separano dal piazzale della Fara, splendido palcoscenico naturale sul quale si affaccia l’ex chiesa di
sant’agostino con il monastero che ora ospita l’università. Poco distante, risalendo la via Fara, la chiesa di san michele al
pozzo Bianco, con affreschi di Lorenzo Lotto.
a sinistra: la maestosa Rocca di Bergamo. Sotto: il verde colle di Bergamo alta con le Mura Venete e le Scalette, la Porta e l’ex Monastero Sant’agostino e gli interni della chiesa di San Michele al Pozzo Bianco i quali custodiscono affreschi che vanno dal XII al XV secolo e di particolare rilevanza quello di Lorenzo Lotto nella cripta di sinistra.
La Bergamo “moderna”una veduta dall’alto, a volo d’uccello, sarebbe l’ideale
per cogliere lo stretto rapporto tra la Bergamo moder-
na al piano e quella antica che le si affianca, rappresen-
tata dai borghi. Questi ultimi sono nati lungo le principali
vie di comunicazione tra l’alta città e il territorio. I prin-
cipali, per testimonianze d’arte e di storia, sono Borgo
pignolo, Borgo palazzo e Borgo sant’alessandro.
cuore di Borgo Pignolo sono due straordinari musei
d’arte: il museo d’arte sacra “Bernareggi” e, nell’adia-
cente via San Tomaso, la celebre pinacoteca Carrara,
affiancata dalla galleria d’arte moderna e contempo-
ranea (Gamec). Tra i borghi di Pignolo e di Sant’ales-
sandro si è andata sviluppando tra l’Ottocento e il se-
colo scorso la città moderna, di cui il sentierone, la
tradizionale passeggiata dei bergamaschi, è il tratto più
evidente, assieme alla torre dei Caduti. Sul Sentierone
si affacciano il teatro donizetti, affiancato dal romanti-
co monumento dedicato al maestro, e la chiesa di san
Bartolomeo, con la grande pala di lorenzo lotto “ma-
donna col Bambino in trono e santi”. al visitatore che,
prima di lasciare la città, vuole una immagine-ricordo
di Bergamo condensata in un solo scatto, consigliamo
di portarsi ai propilei di Porta nuova, i due edifici neo-
classici ai lati del viale Vittorio emanuele. con le spalle
alla stazione ferroviaria, il propileo di sinistra è il punto
ideale per una inquadratura che, dall’equilibrato spazio
del Sentierone, si protende e si allarga su città alta e il
suo profilo. click! ed è fatto. Porterà per sempre con
sé, oltre che nel cuore e nella memoria, il ricordo di una
città indimenticabile.
Scorci di Bergamo Bassa. Sopra: l’elegante Piazza Dante alighieri, disegnata da G.B. caniana nel 1740, unico affascinante resto dell’antica fiera della città.
Sotto: il Largo Porta nuova con i neoclassici propilei, Piazza della Libertà e Via S. alessandro. Si prosegue inoltre con Piazza Vittorio Veneto e la sua Torre dei caduti, la chiesa di San Bartolomeo e il Teatro Donizetti, inaugurato nel 1791 e inizialmente chiamato Teatro Riccardi che venne dedicato al compositore Gaetano Donizetti in occasione del centenario della sua nascita.
gaetano donizetti
Gaetano Donizetti, il celebre compositore
al quale si devono musiche immortali come
la “Lucia di Lammermoor” o “L’elisir d’amo-
re”, nacque a Bergamo in via Borgo canale,
poco fuori la cerchia delle mura, dove si tro-
va ancora la sua casa natale oggi trasfor-
mata in museo. Ma dei musei a lui dedicati
il più importante è sicuramente il “museo
donizettiano” dove sono raccolti rari cime-
li e testimonianze. Il museo si trova lungo
via arena, prolungamento di via Donizetti,
due viuzze di grande fascino strettamente
collegate al celebre compositore che in via
Donizetti morì (si veda la lapide sulla faccia-
ta di palazzo scotti), mentre in via arena
compì i primi studi musicali. L’ultima testi-
monianza legata alla memoria del celebre
bergamasco è la sua tomba, custodita nel-
la navata centrale della Basilica di S. Maria
Maggiore, accanto a quella del suo amato
maestro Simon Mayr.
marzo
Bergamo Jazzteatro donizetti
Grandi serate in musica all’insegna del Jazz con-
temporaneo.
marzo
Bergamo film meetingBergamo
Grande rassegna di cinema italiano e straniero.
aprile
festiVal internazionale e della Cultura Bergamoitinerante a Bergamo
Il festival è un viaggio nel mondo della cultura attra-
verso le 7 arti.
maggio - giugno
festiVal pianistiCo internazionale di BresCia e Bergamoteatro donizetti
uno dei più importanti Festival mondiali dedicati al
pianoforte.
luglio
festiVal internazionale del Cinema d’arteBergamo alta
Festival dedicato al cinema nelle sue varie forme
espressive.
eVenti Bergamo
agosto - settembre
notti di luCeitinerante a Bergamo
La città ospita la grande musica e fantastiche rap-
presentazioni teatrali ambientate nei luoghi più sug-
gestivi di Bergamo ed illuminate ad hoc.
settembre - ottobre
festiVal organistiCo
internazionale “Città di Bergamo”Bergamo
Festival riconosciuto a livello internazionale.
settembre - dicembre
Bergamo musiCa festiVal gaetano donizettiteatro donizetti
Festival di opera lirica dedicato al compositore ber-
gamasco Gaetano Donizetti.
ottobre
BergamosCienzaitinerante a Bergamo
Festival internazionale dedicato alla scienza che pro-
pone spettacoli, conferenze e laboratori.
ottobre
merCatanti in fierasentierone - Bergamo Bassa
un mix di colori, sapori e prodotti tipici provenienti
da tutta europa.
Storia, arte e cultura
sotto il segno di san marCo lorenzo lotto a Bergamo arleCChino e la sua
Casa i Borghi, tesori nasCosti delle Valli BergamasChe i Castelli del Colleoni
il romaniCo i musei e l’arCheologia industriale il Villaggio operaio di Crespi
d’adda eVenti storia, arte e Cultura
Lovere
Sarnico
Val BrembanaVal Seriana
Valle Imagna
IsolaBergamasca
Bergamo Orio al Serio
Pianura Bergamasca
Val Calepio
Val Cavallina
Lago d’Iseo
Lago Endine
SOTTO IL SeGnO DI san marCochi entra a Bergamo alta per porta Sant’agostino, monumentale passaggio in austera pietra are-
naria, è accolto, sull’alto del timpano che sovrasta la facciata, da una scultura che rappresenta un
leone. È il leone di san marco, simbolo di Venezia. I secolari rapporti tra Bergamo e Venezia, che
si protrassero dal 1427 al 1797, segnarono profondamente la storia di Bergamo e del suo terri-
torio dal punto di vista politico, economico, artistico e culturale. numerosi furono i bergamaschi,
in particolare provenienti dalle valli, che si trasferirono a Venezia per lavorare, spesso in qualità di
domestici, nelle case dei grandi mercanti e dei nobili. Si venne così a creare un crescente scambio
culturale che arricchì entrambe le comunità.
nasce in questo modo la tradizione secondo la quale gli zanni e quindi alcune celebri maschere della
commedia dell’arte avrebbero avuto origine da questi personaggi. Si vuole, ad esempio, che arlec-
chino sia nato in Valle Brembana, mentre Brighella addirittura a Bergamo alta.
lorenzo lotto a BeRGaMODallo scambio con Venezia ebbero origine alcune significative vicende come il lungo rapporto tra
Lorenzo Lotto e Bergamo, che vi soggiornò per dieci anni - dal 1513 al 1523 -, e che l’ebbe cara
come sua seconda patria. a questa sua presenza sono legati i capolavori di cui la città è ricca, come
la pala martinengo nella chiesa di san Bartolomeo, mentre in provincia spiccano il polittico di pon-
teranica e la pala di Celana, oltre allo straordinario ciclo di affreschi della storia di santa Barbara,
a trescore Balneario.
In apertura: “Stendardo della Visitazione” di G.B. Moroni (1545 circa) conservato nella sacrestia della chiesa di San Giuliano ad albino. a destra: arlecchino. Sotto: il Leone San Marco, una tarsia e il christo arbor Vitae di Lorenzo Lotto conservato a Trescore Balneario e affresco nella chiesa di costa Serina, in Valle Brembana.
arleCChino e La Sua caSa
c’è una leggenda gentile
che si accompagna alla tra-
dizione secondo la quale il
celebre arlecchino sarebbe
nato in un edificio nel sug-
gestivo borgo medievale di
oneta, nel cuore della Valle
Brembana. La casa in cui la
maschera avrebbe abitato
è un solido palazzotto quat-
trocentesco, più noto come
Casa di arlecchino, divenuto
punto di riferimento per ma-
nifestazioni, incontri e rappre-
sentazioni teatrali che fan-
no riferimento, naturalmente,
alla maschera di arlecchino.
Bergamo, per promuovere
il turismo, si è affidato all’im-
magine di arlecchino, sia per i
legami esistenti tra la celebre
maschera e Bergamo sia per
il variegato costume che ben
si attaglia alle caratteristiche
multi variegate del territorio
bergamasco.
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I Borghi, TeSORI naScOSTI DeLLe VaLLI BeRGaMaScheIl borgo di Cornello, in Valle Brembana, è intitolato alla famiglia dei tasso, la cui storia si intreccia a quella d’europa grazie
all’attività di corrieri postali con la quale attraversarono tutto il continente. Infatti i Tasso sono considerati gli ideatori delle
poste moderne. chi fa tappa a cornello non solo trova musei sulla storia del servizio postale e dei Tasso, ma anche un am-
biente medievale intatto e molto suggestivo; vi spicca la “strada porticata” al cui riparo sostavano le carovane in viaggio lun-
go antiche vie di traffico che seguivano il percorso del fiume, mentre non è da meno la “strada porticata” di averara che
si trovava sullo stesso itinerario. averara è nota anche per essere il paese d’origine di una dinastia di pittori, i Baschenis,
i quali per generazioni operarono non solo a Bergamo e nella Bergamasca, ma si spinsero nel Trentino passando di valle
in valle dove affrescarono chiese e cappelle. Oltre ad essere terra d’origine di numerosi grandi artisti, la Valle Brembana,
assieme alle valli laterali, si pone all’attenzione del visitatore per la serie di centri storici ricchi di testimonianze artistiche e
architettoniche notevoli. san giovanni Bianco e serina sono tra i centri dove l’antico impianto urbano è rimasto immutato.
Lo stesso vale per la Valle seriana, per la quale basta citare il celebre ritrattista g. Battista moroni, le cui opere sono nei
musei di tutto il mondo, e la famiglia dei fantoni, intagliatori e scultori di grande fama, tra i quali spicca andrea, di cui soprav-
vive nel paese nativo di Rovetta la straordinaria casa-museo. capolavoro fantoniano sono le celebri sacrestie della Basilica
di alzano lombardo. Per importanza e valore dei centri storici la Valle Seriana non è da meno rispetto alla Brembana.
Tra le varie località: Clusone con la torre dell’orologio planetario e l’affascinante affresco della Danza Macabra nell’ora-
torio dei disciplini; gromo e il suo nucleo medievale dominato dal castello; gandino, dove la ricchezza della Basilica, con il
suo museo, e dei palazzi ricordano gli intensi traffici che questo paese di tessitori e di fabbricanti di panni ebbe con il centro
europa. Da non perdere infine la Valle cavallina, area fortemente segnata dalla presenza della Famiglia dei conti Suardo.
I Suardo costruirono infatti castelli tra cui Monasterolo e Bianzano e fastose dimore come la villa in Trescore Balneario.
a sinistra: veduta notturna di San Giovanni Bianco, in Valle Brembana. Sopra: l’orologio planetario di clusone, in Valle Seriana; il portico medievale di cornello dei Tasso, appartenente al circuito “I borghi più belli d’Italia” in Valle Brembana e la Basilica di Gandino, in Valle Seriana.
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I Castelli DeL cOLLeOnILa grande pianura bergamasca è domi-
nata dalla figura di Bartolomeo Colleoni,
il celebre condottiero. nato nel 1395 nel
piccolo paese di solza, dove si conserva il
modesto castello di famiglia, ebbe un ruolo
determinate nello scontro tra Venezia e i
Visconti di Milano. nominato comandante
di tutte le truppe della Repubblica, si insediò
nel castello di malpaga che trasformò in
splendida dimora.
nell’area colleonesca sono presenti castelli
e borghi fortificati di notevole interesse, tra
cui martinengo e romano; castelli vennero
anche innalzati dai Visconti, come quello di
pagazzano, l’unico a conservare l’originale
fossato pieno d’acqua.
IL romaniCoun altro periodo che ha notevolmente
arricchito il territorio bergamasco è il ro-
manico. alcune importanti testimonianze
si trovano in Valle cavallina e in Val cale-
pio, in particolare a Spinone, a Villongo e
a credaro. Ma è nell’area del parco del
romanico di almenno, a pochi chilome-
tri da Bergamo, che sono concentrate
chiese romaniche di grande pregio, tra
cui il ben conservato ponte di Clanezzo e
lo straordinario tempietto di san tomé.
25
nella pagina precedente: il castello di Pagazzano, il campanile di urgna-no, il castello di cavernago, quello di Martinengo e la peculiare chiesa romanica di San Tomè. In questa pagina: il castello di Romano di Lom-bardia, dove la moglie di colleoni era stata tenuta prigioniera da Filippo Maria Visconti, e il castello di Malpaga, fortezza e al tempo stesso di-mora signorile, arricchita con affreschi attribuiti al Romanino.
Virtual tour nel Castello di romano di lombardia
I musei e L’aRcheOLOGIa InDuSTRIaLeLa Bergamasca è terra di musei. Oltre agli importan-
ti musei cittadini si può dire che non ci sia centro di
una qualche importanza che non abbia un museo o
una raccolta di opere d’arte. e sono decine. a questi
vanno aggiunti i musei etnografici, tra i quali spicca il
museo della Valle a zogno; ma ogni valle ha un suo
museo dove sono custodite testimonianze del passa-
to, di consuetudini e di tradizioni scomparse. Sono da
aggiungere gli ecomusei con il compito di valorizzare
il patrimonio, l’ambiente e la storia locali. numerose
le testimonianze di archeologia industriale; a Crespi
d’adda a partire dal 1877 sorse uno dei più interes-
santi e meglio conservati esempi di villaggio operaio,
che nel 1995 è entrato a far parte del patrimonio
dell’umanità dell’unesco.
una carrellata di musei: accademia carrara, Gamec, d’arte sacra Bernareggi e l’archeologico, siti a Bergamo. Sotto: attrezzi agricoli al Museo della Valle a zogno , interni del Museo del Falegname di almenno San Salvatore e del Museo di Gandino e l’ac-cademia Tadini di Lovere, sul Lago d’Iseo.
In primo piano il Villaggio operaio di crespi d’adda e sotto altri scorci del famoso sito unesco, tra cui l’ingresso e i luoghi della fabbrica, il castello patronale e il santuario. Inoltre: la diga del Gleno, l’ecomuseo di Valtorta, il traghetto sul fiume adda e l’eco-museo della Val Taleggio.
il Villaggio operaio di Crespi d’adda
unico esempio di archeologia industriale classificato come patri-
monio mondiale dell’umanità dall’unesCo, crespi d’adda è un
“Villaggio ideale del lavoro” di fine Ottocento voluto dalla famiglia di
industriali lombardi, i crespi appunto. Il villaggio è una vera e pro-
pria cittadina costruita dal padrone della fabbrica per i suoi dipen-
denti e le loro famiglie. agli operai venivano messi a disposizione
una casa con orto e giardino e tutti i servizi necessari, mentre
il padrone provvedeva ai bisogni dei lavoratori dentro e fuori la
fabbrica, anticipando le tutele dello Stato. Il villaggio era così co-
stituito dalla fabbrica (il cotonificio), dall’eclettico castello patrona-
le, dalle case degli operai, dal cimitero, dal lavatoio e dalla chiesa.
una giornata a Crespi d’adda non è solo una visita culturale, ma
è soprattutto un tuffo nel secolo scorso e un’occasione per imme-
desimarsi nella vita e nelle abitudini di una volta.
Virtual tour di Crespi d’adda
aprile
magie al Borgo san giorgioCosta di mezzate - Valle Cavallina
Musica, teatro di strada, danza e circo contempora-
neo sono i protagonisti del Festival.
maggio - giugno
lo spirito del pianeta polo fieristico di Chiuduno - Valle Cavallina
Festival dei popoli tribali e indigeni del mondo.
giugno - agosto
andar per musiCaitinerante nella provincia di Bergamo
Rassegna internazionale di folk contemporaneo che
presenta esibizioni di artisti da tutto il mondo.
luglio
treViglio Blues festiValtreviglio
Prestigiosa rassegna dedicata al miglior Blues inter-
nazionale.
agosto
alla Corte dei suardoBianzano - lago di endine
Grande rievocazione storica di vita medievale con
spettacoli, sbandieratori, cantastorie, musici e i con-
ti Suardo.
eVenti storia, arte e Cultura
Orobie, montagne da vivere
le oroBie BergamasChe le Vette il sentiero delle oroBie il parCo delle oroBie
BergamasChe e i sentieri naturalistiCi la Via priula e i sentieri storiCi la Valle
imagna, un Cuore Verde riCCo di storia da non perdere le Cime inneVate
oroBie ski resort eVenti montagna
Lovere
Sarnico
Val BrembanaVal Seriana
Valle Imagna
IsolaBergamasca
Bergamo Orio al Serio
Pianura Bergamasca
Val Calepio
Val Cavallina
Lago d’Iseo
Lago Endine
Le oroBie BeRGaMaScheun arco ampio ottanta chilometri di cime, di creste, di vallate, di pascoli, di foreste, di boschi, di
ambienti naturali di straordinario valore, e qua e là alpeggi, cascine, borghi, rifugi. Il tutto com-
preso tra cime che toccano anche i 3.000 metri e ampie ondulazioni che precedono la pianura.
È questo il grande patrimonio della provincia di Bergamo: le montagne, che da sempre fanno parte
della storia e della cultura dei bergamaschi. Le montagne bergamasche – note anche come Oro-
bie – coprono la metà del territorio provinciale; un’area di rilevante pregio ambientale e naturali-
stico, per buona parte compresa nel Parco delle Orobie Bergamasche. Frequentate abitualmente
dai bergamaschi e dagli abitanti di buona parte della regione lombarda, sono un serbatoio di verde
e di spazi intatti: l’ideale per il tempo libero, il riposo, le attività sportive, sia d’estate che d’inverno.
Le VetteOggi una fitta rete di sentieri ben segnalati, consente di raggiungere tutte le vette delle alpi
Orobiche. Montagne più o meno importanti e tutte con una loro storia alpinistica. Via via che
ci si spinge nel cuore della catena e verso le cime più alte l’ambiente si fa aspro e selvag-
gio, popolato da stambecchi e camosci e dove è facile scorgere il volo maestoso dell’aquila.
nell’alta Valle Seriana spicca il gruppo del Coca, redorta e scais che superano i 3.000 me-
tri: queste vette sono piuttosto impegnative e solitamente riservate ad alpinisti esperti, anche
se in genere le cime delle Orobie sono accessibili a chiunque abbia un po’ di preparazione.
In apertura la maestosa cima della Presolana, regina delle Orobie; a destra: una veduta della verde corna Piana, montagna a cavallo tra Valle Brembana e Valle Seriana. alcuni particolari della ricca fauna orobica, dagli stambecchi ai cavalli e marmotte. Sotto vedute estive delle Valli Bergamasche: la Val Taleggio e il Lago Rotondo, nei pressi del Rifugio calvi, in Valle Brembana; la conca della Presolana e il Lago Fregabolgia in Valle Brembana; tutte mete raggiungibili grazie ai curati sentieri del caI di Bergamo.
il sentiero delle oroBie
Tra i rifugi, collocati in posizioni strategiche e tutti con splendide ve-
dute, si snoda il sentiero delle orobie, una bellissima alta via che at-
traversa l’intero arco dei monti da est ad ovest a quote variabili tra
i 1.500 e i 2.200 metri. Può essere percorsa in quattordici tappe,
anche non consecutive, infatti si può iniziare o interrompere il cammi-
no quando si vuole grazie a una serie di facili accessi dai vari paesi di
fondovalle. Lunga 84 chilometri, ospita ogni anno una ormai celebre
gara internazionale di skirunner a squadre.
IL parCo DeLLe oroBie BeRGaMaSche e I SenTIeRI naTuRaLISTIcIIl parco delle orobie Bergamasche si estende su una superficie di 70.000 ettari con il compito di tutelare e con-
servare l’ambiente naturale, il paesaggio e la biodiversità. Si tratta di segni importanti del recupero ambientale di un
territorio che si trova a poco più di un’ora d’auto dalla città. Innumerevoli sono gli itinerari naturalistici come il grande
sentiero delle orobie o l’itinerario per il sentiero dei fiori che si snoda sui fianchi della arera. Molto suggestivo è
anche il sentiero naturalistico Curò che si snoda in alta quota tra i monti della Valle di Scalve. Molto noto è inoltre il
sentiero che da Valbondione consente di raggiungere l’anfiteatro di rocce dove si può assistere, secondo un calen-
dario stabilito di anno in anno, allo spettacolare salto delle cascate del fiume serio, le più alte d’europa.
La Via priula e I SenTIeRI STORIcIai tradizionali sentieri, sono da aggiungere alcuni itinerari storici: il più noto è la Via priula, strada che, sul finire del
cinquecento, venne fatta costruire dal podestà veneziano alvise Priuli per incanalare il flusso di merci tra Bergamo
e la Valtellina. un percorso molto pittoresco con vedute straordinarie, dove chi segue l’antico tracciato può fare
tappa alla Ca’ san marco, rifugio costruito nel ‘500 per dare assistenza a viandanti e carovane. altre mete di
interessanti escursioni sono le trincee e le postazioni della cosiddetta linea Cadorna, che risale alla prima guerra
mondiale e che copre quasi tutto l’arco delle Orobie seguendo le linee di cresta lungo lo spartiacque.
La Valle imagna, un cuORe VeRDe RIccO DI STORIaValle laterale all’ombra del resegone, la Valle Imagna si presenta caratterizzata da una vegetazione lussureggiante di un bel
verde intenso. Ricca di acqua e di storia questa piccola valle coniuga natura e rispetto dell’ambiente. Durante i secoli la valle
costituiva il confine con il Ducato di Milano e il suo paese più estremo: arnosto, minuscolo insediamento secentesco ancora
intatto, fu antica sede della dogana tra Venezia e Milano; dal 1428 al 1797 infatti, vi risiedette una guarnigione veneta.
da non perdere
un evento imperdibile si ripe-
te ogni anno a Valbondione
(alta Val Seriana): l’apertura
delle cascate del fiume se-
rio, un triplice salto di 315
metri in cui l’acqua impetuo-
sa e spumeggiante dà luogo
a uno spettacolo della natura
assolutamente magnifico ed
emozionante.
con la loro ragguardevole
altezza, sono le cascate più
alte di Italia e le seconde
d’europa.
Le cascate si possono am-
mirare nella stagione estiva,
ma per un numero limitato di
appuntamenti; molto sugge-
stive sono inoltre le aperture
in notturna.
nelle pagine precedenti: il Lago Barbellino ai piedi del Pizzo Torena in Valle Seriana; a destra il Pizzo arera in Valle Brembana e una carrellata dei rifugi delle Prealpi Orobiche. Sopra: il triplice salto del Serio a Valbondione. Sotto: il bell’altopiano di clusone, borgo storico in Valle Seriana e corna Imagna, in Valle Imagna.
Le Cime InneVaTeD’inverno agli escursionisti si sostituiscono gli appas-
sionati di racchette da neve (anche dette “ciaspole”)
e di scialpinismo, un’attività sempre più diffusa e che
consente di entrare in contatto con grandi spazi in-
contaminati. La vicinanza con le grandi aree urbane
in pianura e la facilità d’accesso hanno portato allo
sviluppo di stazioni invernali lungo tutto l’arco delle
Orobie. una delle località più note è foppolo che, con
gli impianti di Carona e di san simone, ha dato vita al
comprensorio “Brembo super ski”, dotato di moder-
ne attrezzature, alberghi e servizi.
Sempre la Valle Brembana consente di divertirsi
sulle appassionanti discese di piazzatorre, dei piani
dell’avaro di cusio, di oltre il Colle, di Branzi e di
Valtorta, da dove una seggiovia consente di utilizzare
anche le piste dei piani di Bobbio, verso Lecco.
In Valle seriana troviamo l’altro attrezzato compren-
sorio: “orobie ski pass” nel quale spiccano le soleg-
giate località del passo della presolana, bellissima
montagna di tipo dolomitico, chiamata anche per
questo la “regina delle Orobie”, del monte pora, di
spiazzi di gromo e di lizzola.
Sempre nello stesso comprensorio, in Valle di scal-
ve, si stendono invece le piste di Colere, dove si sco-
pre una emozionante discesa omologata per gare a
livello internazionale.
Le Orobie bergamasche di inverno rappresentano una serie di opportunità diverse per tutti gli sportivi amanti della neve. un gruppo di sciatori in procinto di lanciarsi in pista a Foppolo. Sotto alcuni suggerimenti per vivere le montagne d’inverno
come una pausa di ristoro in Valle Brembana, un giro in motoslitta a colere, in Val di Scalve, le ciaspole ai piedi del Monte zuccone ed infine snowboarder a Foppolo e sciatori sulle cime della Presolana.
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oroBie ski resort
Variegati e a portata di mano
sono gli ski resort della provincia
di Bergamo. ecco i dettagli delle
diverse stazioni sciistiche per or-
ganizzare al meglio un indimenti-
cabile soggiorno sulla neve.
Valle BremBana
stazioni: Foppolo; carona;
San Simone - Valleve;
Piazzatorre; Valtorta - Piani di
Bobbio; Oltre il colle - zambla
- alpe arera.
tot. km di piste sci alpino: 171;
piste difficili 13; piste medie 36;
piste facili 27.
sci nordico: anelli da Km 1,5 a Km
16 per un tot. di Km 72.
numero impianti risalita: 35.
altitudine massima piste di sci:
mt. 2.163 (Foppolo).
Valle seriana e
Valle di sCalVe
stazioni: Monte Pora - castione
della Presolana; Passo della
Presolana; Lizzola - Valbondione;
Selvino - aviatico; Gromo - Spiazzi
- Timogno; Schilpario; colere.
tot. km di piste sci alpino: 106;
piste difficili 6; piste medie 24;
piste facili 17.
sci nordico: anelli da Km 3 a
Km 10 per un tot. di Km 44.
numero impianti risalita: 35.
altitudine massima piste di sci:
mt. 2.250 (colere).
a sinistra: in Val Seriana, il Pizzo della Presola-na nella sua versione invernale. In questa pagina: panorami imbiancati in Val Brembana verso Fop-polo. Sotto: una santella votiva a Valbondione in Val Seriana.
La più nota pista per lo sci da fondo si trova anch’essa
in Valle di Scalve a schilpario, adagiata nella magnifica
pineta alle spalle dell’abitato. La pista è frequentata da
atleti e ospita gare di notevole livello; numerose altre pi-
ste, con anelli di varia lunghezza, sono presenti in quasi
tutte le località dove si pratica lo sci alpino.
agli appassionati dello snowboard le Orobie dedicano
diverse oasi per allenarsi con la tavola in piena libertà.
ci sono aree attrezzate con rail, jump, pipe, superpipe,
kicker e terrazzamenti; gli snowpark delle valli bergama-
sche sono ideali sia per principianti che per esperti.
Da non perdere infine le aperture notturne degli impianti
e gli animati après-ski in quota e a valle, a base di musica
e tanto divertimento.
febbraio
Coppa europea sCi alpinomonte pora - Valle seriana
Da non perdere la famosa competizione di sci alpino
sulle cime soleggiate del Monte Pora.
aprile
trofeo parraViCinirifugio Calvi, Carona - Valle Brembana
Storica competizione di sci alpinismo che propone
anche quest’anno una gara avvincente.
maggio - settembre
i rifugi dei sapori oroBiCirifugi della Bergamasca
apertura estiva dei rifugi e deliziosi assaggi di pro-
dotti tipici bergamaschi.
giugno - settembre
CasCate del serioValbondione - alta Valle seriana
Da non perdere il suggestivo appuntamento con
l’apertura estiva delle cascate del Serio. un triplice
salto di 315 metri da ammirare anche in notturna.
luglio
Canzone italiana Casinò di san pellegrino terme - Valle Brembana
Giovani artisti emergenti, cover italiane e prestigiosi
ospiti nazionali.
luglio
oroBie skY raidCastione della presolana - Valle seriana
Gara internazionale di skyrunning: un percorso di
25 km nell’affascinante cornice del massiccio della
Presolana.
eVenti montagna
Laghi e fiumi
Chiare, fresChe e preziose aCQue adda, il fiume di leonardo il serio e il BremBo
il lago d’iseo o seBino da non perdere CroCiere nel Blu il lago di endine i laghetti
alpini eVenti laghi
Lovere
Sarnico
Val BrembanaVal Seriana
Valle Imagna
IsolaBergamasca
Bergamo Orio al Serio
Pianura Bergamasca
Val Calepio
Val Cavallina
Lago d’Iseo
Lago Endine
chIaRe, FReSche e PRezIOSe aCQueuna delle maggiori ricchezze del territorio bergamasco è l’abbondanza d’acqua.
I grandi fiumi adda, Oglio, Serio e Brembo, i due laghi endine e Iseo e gli incantevoli specchi d’acqua sulle
cime delle Orobie danno luogo ad un paesaggio variopinto da ammirare e da vivere attraverso le numerose
discipline sportive.
adda, IL FIuMe DI LeOnaRDOPersino Leonardo si è ispirato al magnifico paesaggio sull’adda per una delle sue tele, quando soggiornò nei pressi
di Paderno ospite della famiglia Sforza. In quella zona, dalle rapide del fiume, emergono delle rocce, chiamate anche
“corni della Vergine” che il grande artista pare aver riprodotto come sfondo della “Vergine delle Rocce”.
L’adda e le sue sponde offrono itinerari ideali per escursioni a piedi, in bicicletta e a cavallo soprattutto lungo l’alzaia.
nel tratto bergamasco del fiume non mancano aspetti di grande richiamo, dal traghetto di Villa d’adda, ancora
funzionante e reso celebre da Leonardo che lo rappresentò in un suo disegno, al ponte di ferro di san michele, a
Paderno, capolavoro di archeologia industriale che risale agli anni in cui fu innalzata la Torre eiffel.
Da rilevare che proprio sulla sponda bergamasca dell’adda fu costruito, tra il 1890 e il 1910, il villaggio di Crespi d’ad-
da, uno dei più interessanti e meglio conservati villaggi operai, entrato a far parte del patrimonio mondiale dell’umanità.
Oggi inoltre si può godere di un panorama davvero insolito navigando il fiume a bordo dell’addarella, un battello
elettrico che permette di scorgere le bellissime ville e l’oasi naturalistica del parco d’adda.
Virtual tour al ponte di Calusco d’adda
In apertura: L’isola di Loreto nel Lago d’Iseo. a sinistra: il peculiare ed ecologico traghetto sull’adda, azionato senza motore ma con un cavo tra le sponde e la forza della corrente del fiume. Sotto: i paesaggi del fiume adda con il ponte di Paderno e la pista ciclabileche ne costeggia il corso.
IL serio e IL BremBo Il fiume serio sgorga a 2500 metri di altezza
tra le pendici del monte Torena; è lungo 174
chilometri e attraversa tutta la pianura ber-
gamasca prima di gettarsi nell’adda. Durante
l’estate, in alcuni giorni prestabiliti, viene aper-
ta la grande Diga del Barbellino, consentendo
al pubblico assiepato lungo il sentiero, di poter
ammirare il salto della massa d’acqua che
cade per 315 metri.
Più breve - solo 74 chilometri - è l’altro fiume
bergamasco, il Brembo, più marcatamente
montano e torrentizio. Per queste sue carat-
teristiche oggi il fiume viene considerato tra i
più adatti per la pratica della canoa: il percorso
ideale si snoda tra i paesi di Lenna e ubiale al-
ternando tratti dove la corrente scorre quieta
tra sponde coperte di verde a rapide discese tra
spettacolari vedute di pareti a picco.
a sinistra: una veduta del fiume Serio. a destra il ponte di Briolo sul fiume Brembo. In piccolo: le spettacolari cascate del Serio a Valbondione; una chiusa sul Brembo e pas-seggiate lungo lo stesso fiume ed infine le cascate del Barbellino sul Serio. Sotto: San Giovanni Bianco, in Valle Brembana, borgo storico attraversato dal fiume Brembo.
In primo piano: l’Isolotto di Loreto, al centro del Lago d’Iseo, che ospita, oltre ad una lussureggian-te vegetazione, una bella villa merlata di inizio ’900.
IL lago d’iseo O SeBInOun altro corso d’acqua, il fiume Oglio, crea tra le provincie di Bergamo e Brescia il lago sebino. Lungo circa
25 chilometri, la sua forma è simile a quella di una S maiuscola, con al centro Montisola, la più grande isola
dei laghi europei. noto anche come Lago d’Iseo, richiama l’attenzione di turisti e visitatori come ambiente
ideale per il soggiorno, le vacanze, il relax e lo sport.
Sul lago si possono trascorrere piacevoli giornate scegliendo tra le attività più varie: dalle passeggiate ed
escursioni nei tratti più panoramici ai percorsi per moutainbike, si può andare in barca, praticare la vela o
ammirare splendide vedute viaggiando comodamente in motoscafo. Ma il mezzo ideale per scoprire il lago in
tutta la sua estensione restano comunque i comodi battelli che compiono servizio di linea tra le varie località,
Montisola compresa.
a ciò si aggiunge il patrimonio d’arte e di storia di cui sono ricche le sponde. Le due maggiori località in
territorio bergamasco sono sarnico, all’estremità sud del bacino, dal bel centro storico e con un arioso lun-
golago, e lovere, all’estremità nord, con l’accademia tadini e la sua preziosa pinacoteca. Sia a Lovere che a
Sarnico, come pure in tutte le località che si affacciano sul lago, c’è ampia possibilità di scelta tra ristoranti
di qualità e accoglienti trattorie dove si può gustare ottimo pesce fresco appena pescato, come il coregone
o il salmerino.
In alto: l’accademia Tadini e il porto di Lovere; un paio di scorci di Predore, piccolo borgo adiacente a Sarnico; Montisola e il lungolago di Lovere, a nord del Lago d’Iseo. Sotto: veduta panoramica del Lago Sebino.
da non perdere
altro motivo di richiamo
sono le numerose feste e sa-
gre che si tengono lungo le
sponde dei due laghi. Molto
seguita sul Sebino la mani-
festazione chiamata “naècc
d’or”, che coinvolge con una
serie di gare le sponde del
lago. “naècc” è la tradiziona-
le imbarcazione a remi, sem-
plice e affusolata, usata dai
pescatori; la finale è una ani-
matissima competizione, alla
quale fa seguito lo spettacolo
di bellissimi fuochi artificiali
che si riflettono sull’acqua.
CroCiere nel Blu
Tutte le stagioni sono buone per apprezzare le
bellezze del lago, ma niente di meglio dell’estate
quando si possono compiere suggestive crociere
con i battelli che solcano le tranquille acque del
lago scoprendo paesaggi nascosti e antichi vil-
laggi. Tra le mete suggerite in tutte le guide c’è
Montisola, dalla quale sono bandite le auto: l’ide-
ale per gite a piedi o in bicicletta, soprattutto per
famiglie o gruppi con bambini, anche perché le
due ruote sono ben accette sui battelli. ed insie-
me a Montisola meritano una menzione partico-
lare i piccoli isolotti di Loreto e San Paolo colmi di
storia e di ricca vegetazione. assolutamente da
non perdere sono le crociere notturne, cenando
mentre davanti agli occhi sfilano le sponde costel-
late di borghi illuminati, compresa la spettacolare
veduta al chiaro di luna dei “Bogn”, la vertiginosa
parete di roccia che finisce a picco nell’acqua a
Riva di Solto.
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IL lago DI endinenon molto lontano dall’Iseo c’è un secondo lago. Si tratta del lago di endine, autentico luogo di delizie per trascorrere qualche periodo di
riposante relax a contatto con la natura. La ridotta superficie dello specchio d’acqua, il verde intenso delle rive e i piccoli paesi sulle sponde
ne fanno l’ambiente ideale per tranquille passeggiate. Vi sono anche opportunità per gite in bicicletta, tra Monasterolo del castello ed endine
gaiano. Sul lago di endine non è inoltre consentito l’utilizzo delle barche a motore, il che preserva la naturale quiete del paesaggio e ne ca-
ratterizza l’ambiente estivo durante il quale si popola dei tranquilli e colorati pedalò. Situato nel cuore della Val Cavallina e a pochi chilometri
da Bergamo, il Lago di endine oltre che per i suoi pregi ambientali e naturalistici è molto interessante per la presenza di importanti edifici, tra
cui la chiesetta romanica di San Pietro in Vincoli, i castelli di monasterolo e di Bianzano, la cui robusta mole domina dall’alto la valle e il lago.
I laghetti alpiniSono quasi duecento i laghetti alpini che costellano le Orobie. Tutti di modeste dimensioni, alcuni visibili solo d’estate con lo scioglimento
delle nevi, sono in genere compresi tra i 1.800 e i 2.200 metri. Questi incantevoli laghetti sono motivo di piacevoli soste per l’escursioni-
sta che spesso fa tappa sulle loro sponde per il pic-nic.
In primo piano: il suggestivo Lago di endine in autunno e in inverno. Sotto i numerosi laghetti alpini sulle Prealpi Orobie, tra i quali spiccano: il Lago Barbellino a Valbondione in Valle Seriana, il Lago Gemelli e il Laghetto Ponteranica a cusio in Valle Brembana e per ultima la diga del Gleno in Valle di Scalve.
aprile e ottobre
speCChiati nei laghiitinerante nei comuni del lago di endine e iseo
Monumenti aperti fino a tarda sera, visite guidate
gratuite e degustazioni di stagione per questa gran-
de manifestazione che si ripete in primavera e in
autunno.
giugno - settembre
Campionato delle 3 isole del seBino Con “naèCC” sulzano, sarnico, endine, pisogne, riva di solto,
peschiera, iseo, sale marasino, monteisola
appassionante competizione delle imbarcazioni tipi-
che dei pescatori del Lago d’Iseo (naècc). Queste
barche affusolate si sfidano in più prove a colpi di
remi lungo il Sebino: una manifestazione da non per-
dere, all’insegna della tradizione e del divertimento.
luglio
sarniCo Busker festiValsarnico e paratico
Grande festival di artisti di strada nazionali ed inter-
nazionali.
agosto
notte sotto le stelle festiVal internazionale di musiCa,
teatro e atmosfere
sulle riVe del lago di endine
lungolago marinai d’italia di spinone al lago
lago di endine
“notte sotto le stelle” non è soltanto una rassegna
di musica internazionale, ma anche un evento che
unisce musica, teatro, cinema ed enogastronomia.
agosto
memorial mario stoppanilovere
Spettacolare raduno aereo in memoria dell’aviatore
loverese Mario Stoppani.
eVenti laghi
Sport, grande festa per tutti
Lovere
Sarnico
Val BrembanaVal Seriana
Valle Imagna
IsolaBergamasca
Bergamo Orio al Serio
Pianura Bergamasca
Val Calepio
Val Cavallina
Lago d’Iseo
Lago Endine
CiClismo, uno sport nel dna dei BergamasChi le piste CiClaBili di Valle seriana
e BremBana pedalando attraVerso la BergamasCa le oroBie una palestra all’aria
aperta d’estate una montagna di sport il lago attiVo il golf la passione per il
green eVenti sport
CiClismo, unO SPORT neL Dna DeI BeRGaMaSchIÈ una vera e propria passione quella dei bergamaschi per le due ruote, per questo ogni anno cresce
il numero delle piste ciclabili realizzate e nascono veri e propri percorsi studiati appositamente per
gli appassionati. La bicicletta continua ad avere grandi campioni tra i bergamaschi, che possono
esercitarsi pedalando sulle tracce del grande Felice Gimondi; e non è una novità che quasi ogni anno
il Giro d’Italia attraversi la Bergamasca incontrando ovunque schiere di fans lungo il percorso che si
trasforma in un festoso spettacolo di folla che fa ala ai corridori.
Le piste CiClaBili DI VaLLe SeRIana e BReMBanaIl territorio della provincia di Bergamo è ben attrezzato con piste ciclabili che offro-
no percorsi molto vari e di grande interesse, anche ambientale. In particolare spicca-
no le ciclovie nelle Valli Seriana e Brembana che seguono i tracciati delle antiche trat-
te ferroviarie soppresse. In Valle seriana l’itinerario da alzano lombardo, alle porte di
Bergamo, risale l’intera vallata offrendo vedute sul fiume e sui paesi addentrandosi sem-
pre più tra i monti via via che prende quota. non meno affascinante la ciclabile della Valle
Brembana che parte da zogno e tra passaggi suggestivi, compresi alcuni tratti in galleria
a picco sul fiume dove un tempo correvano i treni, si spinge fino alla parte alta della valle.
In apertura: un atleta durante la celebre gara bergamasca Orobie Skyraid sul Monte Simal che, con i suoi 2.714 metri, è la vetta più alta del Sentiero delle Orobie. Qui sotto alcuni trat-ti della frequentatissima ciclabile della Valle Seriana, a destra attività con la mountainbike nell’incantevole scenario della Valle Bremba-na: il Sentiero degli Stradini.
Virtual tour ciclovia laghi sud
pedalando attraVers0 la BergamasCa
La rete di piste ciclabili è molto più ampia nel-
la fascia pianeggiante. Partendo dai percorsi
che si snodano nella fascia verde del parco
regionale del serio, troviamo un itinerario ad
anello che consente di raggiungere il castel-
lo di malpaga, dimora del condottiero Bar-
tolomeo colleoni. Da romano di lombardia
una pista ciclabile attraversa l’intera pianura
in direzione del parco regionale dell’oglio
nord. un altro interessante itinerario si sno-
da nella parte più bassa della provincia tra
fara d’adda, treviglio e Caravaggio per poi
proseguire lungo la linea dei fontanili, risorgi-
ve usate fin dai tempi più antichi per irrigare
i campi. e che dire poi della possibilità di an-
dare in bicicletta da Bergamo fino a Sarnico,
sul lago Sebino, attraversando la Val calepio
nota per gli ottimi vini? In senso opposto una
ciclabile conduce invece verso il fiume adda
toccando note località come sotto il monte.
Molto frequentato infine il percorso cittadi-
no che scorre al piede delle mura venezia-
ne per poi entrare nel cuore del parco dei
Colli, attraversando zone di notevole pregio
ambientale.
Senti anche tu il richiamo della montagna? e allora ecco la Pista degli abeti a Schilpario per il tuo sci di fondo, gli impianti di colere, in Val di Scalve, le motoslitte e i corsi di sci per bambini a Foppolo, in Valle Brembana e lo snowboard in Presolana, Valle Seriana. a destra uno speleologo in una grotta del Monte arera, in Valle Brembana.
Le oroBie una palestra aLL’aria apertaLe Orobie sono il teatro ideale per molte pratiche sportive. Durante l’inverno,
lo sci la fa da padrone con tutte le sue discipline, come: lo sci alpino, lo sci
nordico e lo scialpinismo. a proposito di quest’ultimo va ricordato il Trofeo
Parravicini, gara a squadre che si tiene in alta Valle Brembana dal 1936.
Tra le altre attività sportive legate al periodo invernale le più note sono le ciaspo-
le e lo snowboard, ma anche l’arrampicata su ghiaccio vanta un buon numero
di appassionati. Molto conosciuta è “Damocle”, una colonna vertiginosa di ghiac-
cio alta una quarantina di metri, l’ideale per l’ice-climbing. Quando si forma a
Valleve, in alta Valle Brembana, fa accorrere specialisti da tutta europa.
D’eSTaTe una montagna di sportDopo il gelo invernale le belle giornate estive sono l’ideale per arrampicare
sulle falesie. La più nota è la grande parete di cornalba, in Val Serina. Vi si
svolge ogni anno una importante manifestazione internazionale. L’arrampi-
cata sportiva ha un numero sempre maggiore di cultori e il territorio si è
attrezzato con numerosi impianti allestiti per soddisfare la crescente richie-
sta. La speleologia rientra pure tra le attività d’arrampicata, anche se in
direzione opposta: sono diverse le associazioni che praticano l’esplorazione
del sottosuolo. Le Orobie sono ricche di cavità naturali, alcune delle quali di
grande fascino e molto profonde. Sempre nell’arco delle Orobie viene prati-
cato il canyoning che si svolge in ambienti spesso selvaggi e non facilmente
raggiungibili, ma tali da entusiasmare chi li affronta. Dalle cavità e dai luoghi
più remoti agli spazi liberi del cielo. Le alture bergamasche che si affacciano
sulle grandi distese della pianura dove si incontrano correnti ascensionali
sono l’ideale per il parapendio e il deltaplano. esistono numerose scuole
e punti di “involo” molto noti, da Valcava ai colli di San Fermo, al monte
Bronzone. Lo storico campo per il volo a vela di Valbrembo, è frequentato
da appassionati che provengono anche da tutte le regioni. Principe degli
sport montani rimane il trekking, ma anche l’equitazione offre la possibilità
di compiere percorsi molto interessanti e avventurosi, immersi nella natura.
numerosissime le attività all’aria aperta sui laghi e in montagna. In questa pagina il windsurf e la pesca sul Lago di endine; un’uscita in barca a vela e il divertente wakeboard sul Lago d’Iseo. a destra: il campo da golf albenza ad almenno S. Bartolomeo, escursioni e passeggiate a piedi e a cavallo nei boschi delle vallate bergamasche.
IL lago aTTIVOVela, canottaggio, ma anche sci d’acqua, il
Sebino è un lago dotato di moderni impianti
sportivi e di attrezzature per tanti sport ac-
quatici, oltre che di caratteristici porticcioli
per le imbarcazioni. Lo sport oggi più prati-
cato infatti è quello velico, numerose sono
le associazioni e le scuole che han sfornato
campioni europei, nomi che han gareggiato
in mondiali e olimpiadi. altra attività sportiva
a pelo d’acqua è il windsurf, in alcuni punti
del lago una brezza tesa permette di prati-
care questa disciplina ad alti livelli. Per chi
ama attività più rilassanti, la zona del lago
di endine offre pescosissime rive e ospita
diversi tornei e gare di pesca. Il suo spec-
chio placido, inoltre, è un luogo perfetto per
il canottaggio anche a livello agonistico.
IL golf chi pratica il golf e ama i grandi spazi ver-
di trova, nella fascia pedecollinare berga-
masca, dei campi di ottimo livello, inseriti
in zone paesaggistiche di grande pregio.
Gli impianti sono diversi e si va dal sempli-
ce campo pratica a percorsi prestigiosi da
27 buche. e se c’è brutto tempo, vicino a
Bergamo, si trova anche un campo indoor.
la passione per il green
In terra bergamasca un golfista può trova-
re diversi campi attrezzati di notevole fama.
Il più noto è l’albenza golf Club, inserito nel-
la zona romanica di almenno S. Bartolomeo.
Questo storico campo, immerso nella fìtta
vegetazione di conifere e latifoglie è impe-
gnativo e paesaggisticamente piacevole.
Il golf club offre un percorso da 27 buche,
realizzato su progetto del rinomato Studio
inglese cotton & Sutton, caratterizzato da al-
cuni green piccoli e ben difesi per la costante
presenza di alberi e corsi d’acqua. Immerso
in un ambiente naturale incantevole, tra le
vigne e i frutteti di chiuduno, troviamo il golf
Club la rossera. Il campo è collinare e pur
essendo un percorso a 9 buche, è molto im-
pegnativo a causa dei molti fuori limite e della
posizione dei green. ecco infine il golf Club
parco dei Colli, è il campo da golf in città, si-
tuato a ridosso dei colli che lambiscono città
alta che offrono un panorama unico. Il per-
corso, anche se di sole 9 buche, offre diversi
ostacoli come bunker, laghetti e strategici
fuori limite. Da non dimenticare, infine, il golf
Club presolana, un campo pratica situato a
1200 mt. di quota nella conca dominata dal
massiccio dolomitico della Presolana e dal-
le folte abetaie delle piste da sci del Monte
Pora. e per far pratica tutto l’anno, ecco la
attrezzatissima struttura indoor di mozzo, a
due passi da Bergamo.
maggio
feliCe gimondiBergamo e provincia
Storica gara di ciclismo alla scoperta delle valli ber-
gamasche.
maggio
giro d’italiaBergamo e provincia
Il territorio di Bergamo ospita da anni il Giro d’Italia,
la competizione ciclistica a tappe dalla straordinaria
rilevanza internazionale.
maggio
Bergamo historiC gran priXCircuito delle mura - Bergamo alta
appassionante gara di F1 storiche che si sfidano
sull’unico circuito medioevale esistente.
giugno
notte BianCa dello sportBergamo Bassa
La città diventa un piccolo “villaggio sportivo” per
aspiranti o affermati sportivi che si confronteranno
in notturna.
luglio
festa dell’aCQua sport, Cultura e diVertimento
in aCQua e sull’aCQua
piscine italcementi di Bergamo
assoluti estivi di tuffi con eventi serali e attività aper-
te al pubblico.
settembre
maratona internazionale di BergamoBergamo
una maratona, una mezza maratona, una corsa
non competitiva: Bergamo si apre agli amanti dello
sport e dell’aria aperta.
eVenti sport
dai monti ai laghi e in Città, i sapori tipiCi della BergamasCa una CuCina dalle
antiChe radiCi il marChio BergamasCo di Qualità i formaggi il mosCato
di sCanzo, dono degno di una regina i Vini a Buon intenditor… l’olio d’oliVa
i dolCi tipiCi i piatti della tradizione eVenti sapori
Profumi e sapori
Lovere
Sarnico
Val BrembanaVal Seriana
Valle Imagna
IsolaBergamasca
Bergamo Orio al Serio
Pianura Bergamasca
Val Calepio
Val Cavallina
Lago d’Iseo
Lago Endine
DaI MOnTI aI LaGhI e In cITTà, I sapori tipiCi DeLLa BeRGaMaSca La cultura enogastronomica bergamasca non è soltanto frutto di tradizioni e stratificazioni storiche, ma anche delle spe-
cifiche caratteristiche del territorio, che va dalla montagna ai laghi, dalla pianura all’ampia fascia collinare, che permette
una straordinaria varietà di prodotti.
È stato detto che proprio questa cucina, dove sono ben amalgamati il rispetto per il cibo, la cura della materia prima,
l’impegno e la serietà nella produzione, oltre a un certo riserbo nel farla conoscere, è l’espressione del carattere dei
bergamaschi.
una cucIna DaLLe antiChe radiCi Le radici della cucina bergamasca sono molto antiche. Viene fatto risalire tra la fine del ‘600 e i primi del ‘700
il ricettario “cocho bergamasco alla casalinga”: un manoscritto dove gli esperti individuano una cucina che non
trae origine dai banchetti bensì dalla pratica quotidiana di un cuoco appassionato e pronto a cogliere le novità; una
cucina casalinga, attraverso la quale i prodotti del territorio approdavano sulle tavole delle dimore della borghesia
e della nobiltà locale.
IL marChio BeRGaMaScO DI Qualità Oggi sono oltre venti i prodotti agroalimentari bergamaschi tradizionali che si fregiano del marchio “Bergamo città dei
mille… sapori”, istituito nel 1997 dalla camera di commercio, la cui produzione deve sottostare ad una serie di controlli.
In realtà questi prodotti sono molti di più.
Tavole imbandite con i tipici formaggi bergamaschi, tra cui i caprini, il Formai de Mut, il Taleggio, le for-maggelle, lo stracchino e l’agrì; il tutto accompagnato dai gustosi salumi del territorio.
I formaggiSono ben nove i formaggi che hanno ottenuto la denominazio-
ne d’origine protetta (dop). ultimo ad ottenere il prestigioso
marchio è stato lo “Strachitunt”, un antichissimo formaggio (la
prima testimonianza è presente in una pergamena del 1380)
che si è salvato, salendo a fama internazionale, grazie alla te-
nacia di pochi allevatori e produttori della Val taleggio. Oggi la
Bergamasca per numero di formaggi Dop è al primo posto in
Italia, si calcola che siano circa 150 gli alpeggi ancora attivi.
Da tenere in buona considerazione sono anche gli allevamenti
di capre e il crescente favore che stanno incontrando i gustosi
formaggi caprini.
IL mosCato di sCanzo, DOnO DeGnO DI una ReGIna
Già nel ‘700, il Moscato di Scanzo, il raro
vino passito rosso, era noto a livello euro-
peo venendo quotato alla Borsa di Londra.
L’architetto bergamasco giacomo Qua-
renghi, impegnato nella costruzione di
fastosi palazzi a San Pietroburgo, tra cui
anche il teatro del celebre hermitage, lo
introdusse alla corte della zarina Caterina.
Le donò infatti alcune botticelle di moscato
proveniente dai vigneti di sua proprietà a
Scanzo. Quella del moscato di Scanzo è la
più piccola DOcG esistente in Italia: si può
andare alla sua scoperta percorrendo le
Strade del vino e dei sapori scanzesi che si
snodano tra dolci colline.
I Vini un tempo la campagna bergamasca era nota per la produzio-
ne di vini. Ma si puntava soprattutto sulla quantità, oggi si può
contare invece sull’eccellenza rappresentata dal Valcalepio
doc, rosso e bianco, la cui fascia di produzione è un’ampia
zona collinare che va dai 300 ai 600 metri di quota su declivi
ben esposti al sole.
Si tratta di aree di pregio anche ambientale, dove si snodano
le strade del vino e dei sapori della Valcalepio. Giustamente
celebre è il moscato di scanzo docg, classico vino da medi-
tazione i cui vitigni si vuole siano stati introdotti dai Romani e
forse prima ancora dagli etruschi.
In questa pagina si possono ammirare alcune tipicità esclusivamente bergamasche: i vigneti di Scanzorosciate e dei colli di Bergamo, le uve bianche, le uve nere del Moscato di Scanzo DOcG e alcune bottiglie di Valcalepio DOc. Si notino inol-tre le botti di un’acetaia. nella zona collinare di Bergamo, infatti, si trova una piccola azienda a conduzione famigliare posta in un’antica torretta. Questo è infatti il luogo adatto per temperatura e luce a produrre il prestigioso aceto balsamico della zona di carobbio degli angeli.
Videoassaggi dei sapori bergamaschi
“a Buon intenditor…”
Sono numerosi i vitigni della fascia collinare
bergamasca, culla dei Vini Valcalepio DOc.
I più importanti sono:
- per i rossi: Merlot, cabernet Sauvignon,
Barbera, Incrocio Terzi n.1, Franconia,
Marzemino, Schiava lombarda, Schiava
meranese, Moscato di Scanzo;
- per i bianchi: Pinot bianco, Pinot grigio,
chardonnay, Manzoni bianco, Moscato
giallo.
Il Valcalepio rosso doc si ottiene da uve di
vitigni cabernet Sauvignon in percentuale
variabile dal 25 al 60% e, per la rimanente
parte, da Merlot.
Il Valcalepio Bianco doc è un vino pregia-
to ottenuto da uve di vitigni Pinot Bianco e
chardonnay in percentuale variabile dal 55
all’80% e da uve di Pinot Grigio per la parte
restante.
Il Valcalepio moscato doc passito ha il
pregio di essere uno dei pochi vini pas-
siti italiani ottenuti da un vitigno a bacca
rossa aromatico: il Moscato di Scanzo
appunto; varietà autoctona della provin-
cia bergamasca.
Tra vigneti e cantine della Valcalepio trova po-sto anche la zona del Lago d’Iseo con i suoi ulivi. In basso: il dolce tipico “polenta e osei” e i biscotti.
L’olio D’OLIVa Di notevole valore ambientale sono anche le aree del-
le piantagioni di ulivo all’origine dell’olio extravergine
sebino dop. Decenni or sono le piante di ulivo era-
no l’ornamento di alcuni tratti delle sponde del lago
Sebino, soprattutto tra sarnico e lovere; poi l’olivi-
coltura si è estesa anche nella fascia collinare della
Val Calepio. L’extravergine Sebino Dop è un olio dal
bassissimo grado di acidità, ricco di vitamine e di so-
stanze aromatiche; l’ideale per una equilibrata dieta
mediterranea.
I dolCi TIPIcI Il pasto non si può dir concluso se non termina con un
gustoso dolce.
Se attira sicuramente la golosa riproduzione della polen-
ta e uccelli, a Bergamo viene anche consigliata la torta
donizetti oppure la torta di treviglio, tipica della zona
di pianura; mentre delle Valli meritano un assaggio i de-
liziosi biscotti di san pellegrino. Pare infine che proprio
a Bergamo sia nata la celebre stracciatella, perciò è
un’occasione da non perdere quella di assaggiare gli ot-
timi gelati artigianali.
Salumi, polenta, scarpinocc e casoncelli: pietanze im-mancabili sulla tavola bergamasca. e per chi volesse saperne di più: i “casonsèi”, ripieni di salame, carne arrostita, aglio, prezzemolo, grana e qualche volta anche di amaretti sbriciolati e uvetta tritata, vengono serviti con burro fuso, pancetta e salvia... una delizia per il palato!
I PIaTTI DeLLa tradizione naturalmente l’amante della buona cucina che si incammina
per queste vie del gusto non può non apprezzare una piacevo-
le sosta in uno dei tanti locali che si trovano in tutte le località
bergamasche. una volta a tavola è il momento dei prodotti
tipici di un territorio molto vario, a cominciare dai salumi, tutti
rigorosamente “alla bergamasca”, e dai formaggi, di cui s’è
già detto. In quanto ai primi piatti, esistono due specialità tipi-
che di pasta ripiena: i “casonsèi” e gli “scarpinocc de parr”,
dal nome del paese, Parre, in Valle Seriana, dove hanno avuto
origine. e per i secondi? non c’è che da scegliere: dagli arrosti
agli stufati, sempre con carne bovina certificata, alla caccia-
gione, ai pesci, a partire da quelli, ottimi, pescati nel Sebino.
naturalmente alla degustazione dei vari prodotti locali ben si
accompagna la polenta. anzi la sua presenza, un tempo ali-
mento base delle famiglie, è sinonimo, nella sua preparazione
classica o taragna (con formaggio dei pascoli alpini), di piatto
tipico della tradizione bergamasca. naturalmente ad un pasto
tipico si deve accompagnare l’eccellente Vino Valcalepio Doc
o anche semplicemente una delle 13 etichette di acqua mine-
rale provenienti dalle sorgenti delle nostre valli.
maggio - giugno
erBe del CasaroerBe e formaggi della Valle BremBana
alta Val Brembana
Festa di erbe spontanee e formaggi tipici della tra-
dizione locale.
settembre
fungolandiala sagra del fungo in Val BremBana
alta Val Brembana
escursioni e mostre micologiche, momenti di de-
gustazione dei funghi e dei prodotti tipici brembani,
spettacoli nei borghi storici, gite e camminate, mer-
catini artigianali e serate musicali: una festa per
tutti i sensi!
terza domenica di settembre, ottobre e novembre
andar per Vignele aziende vitivinicole della Valcalepio
una ghiotta occasione per degustare i vini berga-
maschi e i prodotti tipici, il tutto abbinato a interes-
santi visite ai vigneti e alle cantine.
settembre - dicembre
autunno in taVolastagioni in taVola
lago di endine e d’iseo
Gli agriturismi e i ristoranti dedicano piatti e prodotti
tipici locali ai visitatori con menù ad hoc.
ottobre
emozioni dal mondo:merlot e CaBernet insieme
Valcalepio
avvincente sfida che coinvolge i vini a base Merlot e
cabernet con momenti di degustazione e di assaggi
aperti al pubblico.
eVenti sapori
Terme e benessere
san pellegrino, tra le terme e il raffinato stile liBertY storie di lusso, regine e
prinCipi le sue aCQue l’aCQua minerale s.pellegrino le attrezzate spa tresCore
Balneario e il suo Centro CuratiVo sant’omoBono, terme e relaX
Lovere
Sarnico
Val BrembanaVal Seriana
Valle Imagna
IsolaBergamasca
Bergamo Orio al Serio
Pianura Bergamasca
Val Calepio
Val Cavallina
Lago d’Iseo
Lago Endine
san pellegrino, TRa Le TeRMe e IL RaFFInaTO STILe LIBeRTyLa più importante località termale, resa famosa dalla eccelsa qualità delle sue acque, è san pellegrino terme.
a soli venticinque chilometri da Bergamo, al centro dello scenario montuoso della Val Brembana, San Pellegrino era
divenuta una località di moda e molto frequentata nel pieno della irripetibile stagione della Belle epoque. Già dai primi
del novecento San Pellegrino Terme si era dotata di strutture e servizi che stupivano i visitatori e che concorsero a
diffonderne la fama. Risale al 1904 il complesso del Casinò, con uno scenografico ingresso, un monumentale scalo-
ne e bellissimi ambienti, tra cui il Salone delle Feste; accanto, le terme immerse nel verde, con sale e porticati dove
allo sfoggio di marmi, mosaici, splendide vetrate si accompagnavano attrezzature sanitarie e servizi all’avanguardia;
più in basso, allineato lungo il fiume Brembo, sul quale si affaccia con una fronte di ben 128 metri, il colossale grand
hotel, costruito nel 1905. allo stile liberty si associava il gusto e il piacere di vivere di una società cosmopolita.
storie DI LuSSO, ReGIne e PRIncIPIMeta di soggiorno per l’alta società di inizio novecento, San Pellegrino offriva il meglio della comodità e del lusso.
era qui che approdavano da tutta europa artisti, uomini politici, grandi imprenditori oltre a principi e rampolli delle
varie case regnanti. Sul registro degli ospiti del Grand hotel figurano nomi quali quelli della regina Margherita di
Savoia, che vi soggiornò ad inizio novecento, e poi della regina elena assieme al principe umberto e alla principes-
sa Maria. Il pretesto erano le cure, ma l’attrattiva principale era la bella vita, i divertimenti e i tavoli da gioco del
casinò. Tra feste, spettacoli teatrali, operette, concerti, passeggiate nel verde, accoglienti caffé e pasticcerie, le
giornate passavano in un’atmosfera spensierata all’insegna dell’eleganza e del bel vivere. Il casinò funzionò come
casa da gioco fino al 1917, poi fu chiuso anche se continuò ad essere utilizzato per manifestazioni e spettacoli.
Le Sue aCQueOttime per combattere i calcoli, le malattie del fegato e dell’apparato digerente, le fonti di San Pellegrino erano note già
fin dal Medioevo, ma fu solo nel Settecento che si incominciò a sfruttarne le proprietà terapeutiche. Sul finire dello stesso
secolo e all’inizio del novecento la località divenne un centro termale di prim’ordine. La Grande Guerra segnò il declino delle
terme, mentre cresceva lo sfruttamento delle ottime fonti. L’acqua minerale s.pellegrino è sulle tavole di tutto il mondo.
l’aCQua minerale s.pellegrino
L’acqua minerale S.Pellegrino diventa interattiva
e regala le bellezze della terra bergamasca dalle
tavole di tutto il mondo attraverso l’utilizzo di un
codice QR collegato ad un video promozionale
su Bergamo e provincia. Il progetto, realizzato in
partnership con l’assessorato al Turismo della
Provincia di Bergamo, ha portato ad un racconto
per immagini del successo mondiale della “stel-
la rossa”, il cui fascino è senza dubbio trainato
dall’unicità della storia e dei paesaggi delle valli
bergamasche.
una carrellata di foto dedicate a San Pellegrino Terme: dagli esterni agli interni del casinò, dalle rievocazioni sto-riche in abito d’epoca dei nobili della Belle Époque. non può poi mancare l’imponente Grand hotel, edificio in stile Liberty di ben sette piani che un tempo ospitava principi e regine e il caratteristico fiume Brembo che attraversa la bella cittadina termale accompagnandone la passeggiata tra pasticcierie, caffè e hotel.
Virtual tour s. pellegrinoterme
le attrezzate spa
e sempre all’insegna del benes-
sere stanno sorgendo a Ber-
gamo e in provincia numerosi
centri sempre più eleganti e
qualificati.
Riposo, relax, vita sana all’aria
aperta sono gli ingredienti del
soggiorno in località turistiche
e di villeggiatura lungo l’intero
arco delle Orobie, dai laghi alle
verdi vallate.
un numero crescente di alber-
ghi si sta attrezzando per la
salute e il relax della clientela,
dotandosi delle più moderne
aree “Spa”.
La qualità e la salubrità dell’am-
biente è confermata dalle
numerose sorgenti di ottima
acqua minerale che vengono
sfruttate e imbottigliate nelle
valli bergamasche.
Oasi del benessere nella bergamasca: oltre al centro curativo di Trescore Balneario, le nuove e attrezzatissime spa degli hotel. non solo momenti di relax in acqua e nelle numerose saune e bagni turchi di questi centri, ma anche tanti trattamenti estetici, dai massaggi a piccoli ritocchi per correggere gli inestetismi. e per tutta la famiglia esistono anche le nuove Family SPa.
tresCore Balneario e IL SuO cenTRO cuRaTIVOSicuramente più antiche sono le origini di un altro centro termale molto noto: trescore Balneario, situato in Val
Cavallina, importante collegamento tra Bergamo e il Lago d’Iseo. Furono probabilmente i Romani a scoprire e a
ricorrere alle proprietà terapeutiche delle acque sulfuree che sgorgavano nel cuore della valle. Le virtù di queste
fonti continuarono ad essere utilizzate anche dopo la caduta di Roma: uno dei più illustri frequentatori fu Bartolomeo
Colleoni, il celebre condottiero, il quale fece ricostruire le terme nel monastero medievale sorto lungo l’antica strada
d’origine romana che univa la pianura Padana al lago e alla Valle camonica. nell’Ottocento se ne giovarono ospiti
sempre più numerosi grazie anche alla fama che ne derivò dalla presenza di alcuni noti personaggi come giuseppe
garibaldi. Il complesso termale, situato al centro di un vasto parco, oggi è frequentato per la cura, in particolare,
dell’apparato respiratorio e di malattie circolatorie e della pelle. nelle vicinanze, assolutamente da non perdere, la
Cappella di Villa suardi affrescata da lorenzo lotto.
sant’omoBono, TeRMe e ReLaXBisogna invece risalire la Valle Imagna per raggiungere le terme situate a sant’omobono terme, la maggiore località
di questa valle che si addentra nelle Orobie. Le proprietà delle sue acque termali vengono citate per la prima volta in
una monografia del 1772. Si tratta di acque sulfuree, che nel secolo successivo erano considerate tra le migliori allora
conosciute. Il rilancio delle terme e delle loro proprietà si è avuto grazie al recupero e alla valorizzazione di una elegante
dimora di fine Ottocento, in prossimità delle terme stesse, che ora con il suo centro benessere richiama ospiti in cerca
di relax e di salute. La zona è caratterizzata da interessanti fenomeni carsici che han dato vita a grotte di rara bellezza
come la tomba dei polacchi, che rivela tracce di frequentazioni risalenti all’età del Bronzo.
Fede e tradizioni, la forza delle radici
le feste della tradizione BergamasCa la festa delle Candele ad almenno san
salVatore la saCra spina a san gioVanni BianCo piCCole gemme di spiritualità
i santuari della BergamasCa: la CornaBusa in Valle imagna il santuario di CaraVaggio
la terra del papa Buono tradizioni mai dimentiCate eVenti fede e tradizione
Lovere
Sarnico
Val BrembanaVal Seriana
Valle Imagna
IsolaBergamasca
Bergamo Orio al Serio
Pianura Bergamasca
Val Calepio
Val Cavallina
Lago d’Iseo
Lago Endine
In apertura: “La Trinità di G.B. Moroni”, visitabile presso la chiesa di San Giuliano ad albino, in Valle Seriana. In queste pagine alcuni dei suggestivi santuari della bergamasca incastonati tra le montagne della Valle Seriana o collocati nella storica area del Romanico o ancora nell’area del basso Lago d’Iseo. Da sinistra: la Madonna del castello ad almenno, l’abbazia di Pontida, il Santuario di San Fermo di cre-daro, sul Lago d’Iseo, la Madonna della castagna a Bergamo, la chiesa di San Pantaleone a Grumello del Monte e il sagrato della Basilica di Santa Maria assunta a clusone.
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Le feste DeLLa TRaDIzIOne BeRGaMaScaSono decine i santuari sul territorio della provincia di Bergamo, un patrimonio di fede e di tradizioni profondamente
radicato nel territorio e nella sua gente. alle ricorrenze religiose spesso si accompagnano le feste tradizionali e le
sagre che fanno da cornice alle celebrazioni, con le bancarelle che invadono i sagrati e dove si possono acquistare
dolci e prodotti tipici, mentre quasi ovunque vengono allestite cucine che offrono piatti della tradizione bergamasca.
La FeSTa DeLLe canDeLe aD almenno san salVatoreIl 2 febbraio sembra di tornare indietro nel tempo, la tradizione più genuina della festa della candelora (delle can-
dele) sopravvive a tutti i cambiamenti. L’antico rito al santuario della madonna del Castello, ad almenno san sal-
vatore, si ripete ogni anno quando una gran folla di fedeli affluisce nella chiesa, dove splendono decine di candele.
Si ritiene che il santuario sia stato innalzato sul luogo dove sorgeva un castello che dall’alto della sponda del Brem-
bo controllava il corso del fiume e il vicino ponte della Regina, così chiamato da Teodolinda, la regina longobarda.
La SacRa SPIna a san gioVanni BianCoappartiene, ad esempio, a una devozione molto antica la festa che si celebra a San Giovanni Bianco, in Valle Brem-
bana, la domenica di Passione che precede di quindici giorni la Pasqua. nella chiesa parrocchiale è custodita la
reliquia della sacra spina che il cavaliere Vistallo Pignoni portò a san giovanni Bianco nel 1495 dopo la battaglia
di Fornivo sul Taro, cui prese parte. Ogni anno una gran folla partecipa alla festa, nel corso della quale la reliquia
viene portata in processione per il paese; la sera della vigilia vengono accesi caratteristici falò accompagnati dallo
spettacolo di fuochi artificiali, mentre una infinità di lumini brillano sulle case.
piCCole gemme di spiritualità
Sono davvero molti i santuari pre-
senti sul territorio, per citarne i
più affascinanti o ricchi di opere
d’arte ecco il santuario della
madonna delle grazie, situato
nel cuore del centro storico di ar-
desio, in alta Valle Seriana, molto
frequentato anche per la ricchez-
za dei decori. altro luogo di culto
molto suggestivo in Valle Seriana
è il santuario di san patrizio, in-
nalzato su uno sperone di roccia
vicino a colzate. L’edificio, che
racchiude una antichissima chie-
setta del XIII secolo, è al centro
di racconti popolari e di leggende
legate all’esistenza di un profon-
dissimo pozzo, che dal santua-
rio scendeva fino al fiume Serio.
altro edificio ricco di spiritualità e
storia è l’abbazia di pontida, un
pregevole complesso monastico
benedettino fondato da alberto
da Prezzate nell’XI secolo, sede
dello storico giuramento nel
1167. Testimonianze più eccen-
triche le possiamo trovare invece
nel santuario di nostra signora
delle lacrime a Ponte nossa, al
cui interno campeggia un cocco-
drillo imbalsamato appeso come
ex voto, oppure nel santuario di
sombreno, sui colli di Bergamo,
dove è conservata una costola di
mammut rinvenuta nel terreno
argilloso circostante, inizialmente
venerata come reliquia.
I SanTuaRI DeLLa BeRGaMaSca: La CornaBusa In VaLLe IMaGnaci sono santuari la cui fama è tale da richiamare fedeli durante tutto l’arco dell’anno. Il più celebre sulle Orobie è
quello della Cornabusa, in Valle imagna, situato dentro una grande caverna (cornabusa in bergamasco vuol dire
infatti roccia bucata), dalle pareti ricoperte di ex voto. un ambiente molto suggestivo, dove è tradizione, tra l’altro,
che si incontrino gli emigranti.
IL SanTuaRIO DI CaraVaggioIl santuario più noto della Bergamasca e uno dei più frequentati d’Italia è quello di Caravaggio, nel cuore
della pianura bergamasca. Ogni anno vi confluiscono oltre due milioni di pellegrini che, al termine della lunga
prospettiva di un largo viale alberato, vengono accolti da un grandioso edificio innalzato sul luogo dove, nel
1432, una giovane donna vide la Madonna; contemporaneamente dal terreno incominciava a sgorgare una
sorgente d’acqua limpida. al centro dell’attenzione è ancora oggi il sacro fonte, situato sotto l’altare mag-
giore, al quale attingono i pellegrini; la sorgente alimenta anche due grandi vasche nel piazzale d’accesso,
circondato da portici dove sostano i visitatori.
a lato: il maestoso Santuario di caravaggio e la romanica abbazia di Sant’egidio a Fonta-nella, frazione di Sotto il Monte che conser-va il sarcofago della principessa medievale Teoperga. Sotto: il Santuario della cornabu-sa, incastonato nelle rocce.
La TeRRa DeL papa Buonoaltra meta dei pellegrini è sotto il monte, dove nacque
giovanni XXiii, il grande pontefice del concilio Vaticano II e
noto come il “papa buono”. nel paese le mete principali
sono: la cascina di modesti contadini dove angelo Ron-
calli è nato ed è cresciuto, il museo a Ca’ maitino, dove il
futuro pontefice amava soggiornare e vi tornò un’ultima
volta alla vigilia del conclave che lo elesse papa, oltre ai
luoghi della sua infanzia. Molti si spingono fino alla vicina
abbazia di sant’egidio, immersa nel verde dei vigneti,
che fu particolarmente cara a Giovanni XXIII.
tradizioni mai dimentiCate
Le tradizioni e gli antichi valori della
gente della campagna bergamasca
sono stati i protagonisti de “l’albe-
ro degli zoccoli”, film capolavoro
del regista ermanno Olmi, palma
d’oro al Festival di cannes nel 1978.
uno spaccato autentico di vita popolare
e tradizioni che è possibile ritrovare an-
cora vivaci e vitali. non c’è località della
Bergamasca, in pianura o nelle vallate,
dove queste preziose eredità del passa-
to non vengano recuperate e valorizzate
anche attraverso musei etnografici a
cui si sono aggiunti ultimamente diversi
ecomusei.
Virtual tour Caravaggio e sotto il monte
domenica di mezzaquaresima
sfilata di mezza QuaresimaBergamo
Sfilata di carri allegorici con il tradizionale rogo del-
la Vecchia: simbolica rappresentazione di un male
pubblico che viene bruciato per sconfiggerlo.
la domenica 15 giorni prima di pasqua
festa della saCra spinasan giovanni Bianco – Valle Brembana
a ricordo di una spina della Sacra corona portata
nel 1495 dal cavaliere zignoni, si celebra questa
tradizionale festa religiosa con il rito liturgico, la
processione, una sagra e i falò che richiamano la
venuta della primavera.
luglio
proCessione madonna stella maris aCCompagnata da BarChe illuminatelago iseo
Tradizionale processione con suggestive barche illu-
minate sul lago e spettacolo pirotecnico.
agosto
festiVal internazionale del folkloreBergamo
a Bergamo si incontrano le diverse culture e tradi-
zioni dei popoli del mondo.
eVenti fede e tradizione
agosto
festa di sant’alessandroBergamo
Tante le iniziative in onore del patrono di Bergamo:
visite guidate, concerti e mercatini, tutti fanno da
cornice alle celebrazioni religiose.
primo weekend di settembre
isola folkisola bergamasca
canti e balli folk provenienti da tutta Italia animano le
zone dell’Isola bergamasca, per concludere l’estate
in grande stile.
fine novembre - fine dicembre
Villaggio di nataleBergamo Bassa
Prodotti alimentari, di artigianato, dolciumi e tante
idee regalo per natale e per l’epifania.
dicembre
festa di santa luCiasentierone - Bergamo Bassa
La città si illumina della gioia dei più piccoli durante
la Festa di Santa Lucia che la tradizione vuole porti
giochi e dolci ai bambini più bravi.
Le fiere e I CongressiBergamo è una città a misura d’uomo che ben si presta all’organizzazione e allo svolgimento di
meeting e congressi.
Bergamo e la sua provincia offrono strutture per la gestione di incontri business grazie alla pre-
senza sul territorio di partner di qualità in grado di offrire i servizi necessari per organizzare
convegni di livello.
Il polo fieristico di Bergamo è situato in posizione strategica, vicino alla città, all’aeroporto di Orio
al Serio e all’uscita dell’autostrada.
Presso tale struttura vengono organizzati fiere, eventi, concerti, spettacoli e congressi.
Il centro congressi della struttura è in grado di ospitare convegni, in sale già attrezzate sino a 440
persone, e dispone di aree espositive versatili e polifunzionali, in 16mila mq. coperti.
La gestione è affidata all’ente fiera promoberg, organizzatore delle principali manifestazioni
espositive di Bergamo.
approfondisci la realtà promoberg
Le principali fiere dedicate al settore turismo che Bergamo ospita sono:
no frills - fiera del turismo Seconda metà di settembre
Fiera specializzata sui nuovi trend del mercato turistico, riservata ai professionisti del settore.
alta Quota - fiera della montagna
Primi giorni di ottobre
ad alta Quota è di scena la montagna con le sue mille sfaccettature, dalle proposte turistiche alle
novità nel campo delle attrezzature specializzate. Fiera aperta al pubblico.
altra struttura che offre servizi per l’organizzazione di meeting e congressi è il Centro Congressi giovanni XXiii, ubicato in pieno centro della città e dotato di dodici spazi polifunzionali in grado di
accogliere sino a 1.600 persone.
Dall’esperienza congiunta del centro congressi Giovanni XXIII e dell’ente Fiera Promoberg nasce
Bergamo Convention Bureau: un’associazione no profit specializzata nel fornire consulenza alle
società nell’organizzazione di convegni ed eventi, nazionali ed internazionali.
Oltre al Polo Fieristico di Bergamo e al centro congressi Giovanni XXIII, anche molte strutture
ricettive di Bergamo e provincia si sono attrezzate con sale meeting più o meno capienti.
hOTeL e marChi DI QualitàBergamo, una VaCanza di Qualità
La Bergamasca è una terra ospitale, con strutture ricettive capaci di soddisfare le esigenze di ogni turista.
Soluzioni davvero per tutti i “gusti”, dai veri e propri alberghi ai bed and breakfast, dagli ostelli ai campeggi, dai
rifugi montani agli agriturismi, sino agli affittacamere ed alle case vacanza. Si tratta di strutture accoglienti e,
soprattutto, certificate, dal momento che la camera di commercio di Bergamo ha da tempo promosso alcu-
ni Marchi di Qualità: hotel di Qualità, Q-Ospitalità Italiana e Bergamo charme, tre iniziative volte ad innovare
e a migliorare il sistema ricettivo del territorio bergamasco.
Il marchio hotel di Qualità caratterizza tutti quegli esercizi che offrono un alto standard di servizio a garan-
zia e tutela dell’ospite. In Bergamo città e provincia, gli alberghi che esibiscono il marchio hotel di Qualità
sono selezionati e monitorati ogni anno direttamente dalla camera di commercio, rappresentando così agli
occhi dell’ospite un simbolo della qualità alberghiera.
Il marchio Bergamo Charme merita una menzione particolare: è stato creato per promuovere la qualità
nell’ospitare e valorizzare il patrimonio architettonico locale. Rivolgendosi al mondo della micro-ricettività,
questo marchio qualifica l’accoglienza turistica in immobili di rilievo quali: residenze di particolare fascino
ambientale, antiche case di campagna, ville e dimore storiche, appartamenti in edifici di rilevante pregio
architettonico, immobili inseriti in contesti urbani di significativo valore storico.
Infine, a contraddistinguere nello specifico le imprese agrituristiche della provincia di Bergamo, c’è Q-ospita-
lità italiana, un marchio che gli agriturismi lombardi hanno adottato volontariamente a garanzia della qualità
dei prodotti e dei servizi da loro offerti.
Tutte queste eccellenti strutture ricettive sono a portata di un click!
Sul portale di Turismo Bergamo - www.turismo.bergamo.it - un sistema unificato di prenotazioni on-line
permette di riservare il proprio pernottamento in maniera comoda, sicura e veloce. Oltre a hotel e altra ricet-
tività è possibile prenotare anche pacchetti vacanza completi. È grazie a questo semplice e diretto servizio
di e-booking che Bergamo si conferma all’avanguardia nell’ospitalità.
BeRGaMO CardCultura e turismo un BenVenuto speCiale
Bergamo propone musei interessanti in tutta la provincia.
Dai ricchi musei artistici ai tanti musei storici ed etnogra-
fici fino ai più recenti ecomusei. L’offerta culturale è molto
variegata e può accontentare tanti interessi diversi.
Per un’idea più dettagliata, tutti i musei presenti in provincia
sono consultabili on line su www.turismo.bergamo.it
Da gennaio è a disposizione uno strumento imperdibile per
chi vuole visitare Bergamo e la sua terra: la Bergamo Card.
Prima city card della città, Bergamo card non è solo una
tessera né una semplice card turistica, ma un pass unico
che rende la visita ed il soggiorno a Bergamo e provincia age-
vole e dinamico. Bergamo card riunisce in un’unica offerta
una serie di servizi spendibili nel periodo di validità (48 ore
o 72 ore dalla convalida), fra i quali l’uso illimitato dei servizi
pubblici aTB e TeB e l’accesso gratuito (o con riduzione) ai
principali musei della città e della provincia di Bergamo.
Senza dimenticare che, presentando la Bergamo card
presso gli esercizi commerciali e i partner aderenti al cir-
cuito, si potrà usufruire di una scontistica esclusiva dedi-
cata ai possessori della card per un anno intero dalla data
di convalida.
Per maggiori informazioni visita il sito:
www.bergamocard.it e acquistala anche on-line!
Qr cODeCos’è un CodiCe Qr?
un QR code è un codice bidimensionale, acroni-
mo dell’inglese quick response (risposta rapida)
che permette un rapido accesso a contenuti
multimediali speciali.
Come funziona?
Basta inquadrare o fotografare con il cellu-
lare il codice QR e si viene immediatamente
collegati ai contenuti multimediali che possono
contenere diversi tipi di dati tra cui: video, siti
internet, vcard, testi e molto altro.
Cosa serVe?
un cellulare o smartphone con fotocamera.
un software reader installato nel telefono
(se non fosse già preinstallato nel cellulare
si può scaricare gratuitamente dalla rete).
connessione ad internet: è ovviamente neces-
sario che il telefono supporti la connessione
alla rete.
Il servizio è gratuito mentre sono a pagamento i
costi di connessione a seconda del proprio piano
tariffario.
scopri le novità della Bergamo Card
uffiCi turismo BergamouffiCio aeroportoVia aeroporto,13 - 24050 - Orio al Serio (BG)Tel. +39 035 320402 - Fax +39 035 [email protected] CentraleV.le Papa Giovanni XXIII, 57 c/o urban center - 24121 BergamoTel +39 035 230640 - Fax +39 035 [email protected] - www.turismo.bergamo.it
uffiCi di informazione turistiCauffiCio i.a.t. Bergamo Città BassaV.le Papa Giovanni XXIII, 57 c/o urban center - 24121 BergamoTel. +39 035 210204 - Fax +39 035 [email protected] - www.comune.bergamo.it uffiCio i.a.t. Bergamo Città altaTorre del Gombito, Via Gombito, 1324129 - BergamoTel. +39 035 242226 - Fax +39 035 242994 [email protected] - www.comune.bergamo.it
uffiCio i.a.t. degli almennoVia Papa Giovanni XXIII 24030 - almenno San Bartolomeo (BG)Tel. +39 035 548634 - Fax +39 035 548634 [email protected] - www.iatvalleimagna.com uffiCio i.a.t. alto seBinoPiazza XIII Martiri - 24065 - Lovere (BG)Tel. +39 035 962178 - Fax +39 035 [email protected] - www.comune.lovere.bg.it uffiCio i.a.t. martinengo e ComprensorioVia Tadino,1 - 24057 - Martinengo (BG)Tel. +39 0363 986031- Fax +39 0363 [email protected] - www.iatmartinengo.it uffiCio i.a.t. Valle BremBanaVia S. carlo, 4 - 24016 - San Pellegrino Terme (BG)Tel. +39 0345 21020 - Fax +39 0345 [email protected] www.vallebrembana.bg.ituffiCio i.a.t. Basso seBinoVia Lantieri, 6 - 24067 - Sarnico (BG)Tel. +39 035 910900 - Fax +39 035 [email protected] - www.prolocosarnico.it
uffiCio i.a.t. altopiano di selVino - aViatiCocorso Milano, 19 - 24020 - Selvino (BG)Tel. +39 035 764250 - Fax +39 035 [email protected] - www.comunediselvino.it uffiCio i.a.t. sotto il monteisola BergamasCaVia IV novembre, 1 - 24039 - Sotto il Monte (BG)Tel. +39 035 790902 - Fax +39 035 [email protected] - www.iatsottoilmonte.it uffiCio i.a.t. Val CaVallinaVia Suardi, 20 - 24069 - Trescore Balneario (BG)Tel. +39 035 944777 - Fax +39 035 [email protected] - www.prolocotrescore.it uffiCio i.a.t. treViglio e ComprensorioVia Piazza cameroni, 3 - 24047 - Treviglio (BG)Tel. +39 0363 45466 - Fax +39 0363 [email protected] - www.prolocotreviglio.it uffiCio turistiCo alta Valle seriana e Valle di sCalVeVia europa 111/c - 24028 - Ponte nossa (BG)Tel +39 035 704063 - Fax +39 035 [email protected] - www.valseriana.bg.it
www.turismo.bergamo.it
InFORMazIOnITurismo Bergamo è il marchio dell’agenzia per lo sviluppo e la promozione turistica della provincia di Bergamo ed è l’ente preposto a coordinare le attività di pro-mozione turistica di Bergamo e del suo territorio. Grazie al suo ruolo operativo-commerciale nella gestione del turismo incoming, è l’interlocutore principale per tutti gli operatori del settore.
Testi: Pino capellini e Turismo BergamoFoto: Sisterscom.com; Turismo Bergamo; D. Salvi; carlo Riva; M. Mazzoleni; Lapi; accademia carrara; J.Ruediger; P.ardiani; K.Snelgrove; circolo Fotografico Marianese; B. avogadri; J.Stolzenburg; J.nolla Borrell; e.cirulli; a.carpenter; B.caurant; u.Martinez Vicente; V.Fidanza; M.Patelli; Proloco Trescore; R.Belotti; M.Mazzoleni; GaMec; Fondazione Bergamo e storia; Museo archeologico; Museo Bernareggi; Gherardi; ecomuseo Val Taleggio; ecomuseo Valtorta; Strada Verde; Promoisola; Fondazione Polli-Stoppani; Museo Gandino; artemisi; n.Permpunya; u.Franchini; agripromo; cascina del Francès; M. Rosenberg; Silva; consorzio Tutela Moscato di Scanzo; M.Quaranta; G. Giupponi; Bremboski; Golf club “L’albenza”; G.S.B. Le nottole; Max Barro; hotel Milano alpen Spa; Terme di Trescore; Tata-o Family Spa; G. Bonomelli; navigazione Lago d’Iseo; www.cartoguide.it; cometa Press; caI Bergamo; Linoolmostudio; cooraltur; M.Bellini.
Crediti
BeRGaMO
Lovere
Sarnico
Val BrembanaVal Seriana
Valle Imagna
IsolaBergamasca
Bergamo Orio al Serio
Pianura Bergamasca
Val Calepio
Val Cavallina
Lago d’Iseo
Lago Endine
Storia, tradizione, arte e cultura, sport, antichi sapori, benessere e la natura dei suoi
fiumi, laghi e montagne: questa è la poliedricità che rende la terra di Bergamo uno dei
luoghi più affascinanti della Lombardia e d’Italia. assolutamente da non perdere.