OLTRE LA VITA

Fondazione l’Arsenale

a cura di Angelo Zanella

Iseo 25 AprIle - 24 mAggIo 2015

Prefazione di Lidia Muffolini

La raffigurazione di un concetto è un’impresa difficile: comporta dare una forma concreta ad un’idea, personificare una parola astratta. La morte è, da dizionario, “la cessazione delle funzioni vitali di un organismo vivente o elemento costitutivo di esso”; è, quindi, un elemento che accumuna l’intero mondo animale e vegetale. In quanto momento fondamentale e imprescindibile del vivere, essa ha da sempre ricoperto un posto essenziale nella speculazione filosofica dell’uomo, ispiratrice di domande sia sul significato dell’esistenza terrena che sulle possibili continuazioni ultraterrene dell’essere, e di riflessioni più ampie sul trascorrere del tempo e sul suo valore oggettivo e soggettivo. L’arte occidentale ha dato spazio alla morte attraverso i suoi effetti e l’esposizione di corpi, in contesti religiosi, di guerra, ironici, macabri, onirici, o in composizioni allegoriche. Come personificazione si presenta

in raffigurazioni umane, maschili o femminili, o mostruose, o come cadaveri putrescenti o scheletri, ultimo stadio del corpo umano prima della decomposizione totale. Questi ultimi compaiono già in età classica, ma il tipo della morte-scheletro si consolida dal XIV secolo, grazie all’introduzione di composizioni moraleggianti e ammonitrici come l’Incontro dei tre vivi e dei tre morti, la Danza macabra e il Trionfo della morte. Questi soggetti iconografici, collegabili al tema cristiano del “Memento mori”, si manifestano in seguito alle riflessioni medievali sull’importanza dei valori terreni, al loro conseguente attaccamento, e sulla transitorietà della vita. Sulle considerazioni sulla fragilità dell’uomo e sulla temporaneità e vanità dei suoi desideri terreni di fronte alla morte si concentra la Vanitas, una variante del più ampio genere della Natura morta. Anche in questa pittura concettuale la presenza di parti dello scheletro umano, solitamente il teschio, rimandano alla morte, ma non come personificazione, bensì

come allusione. Il tema della Vanitas, infatti, pone la morte come termine di riferimento per un ragionamento profondo sulla vacuità dei piaceri materiali dell’uomo e, quindi, sul valore del tempo. All’interno della variante si trovano anche altri oggetti che richiamano questo tema, come libri, candele, clessidre, orologi, mappamondi. Sia l’identificazione morte-scheletro sia l’allegoria della Vanitas sono ereditati dall’arte contemporanea che li inserisce però in contesti diversi, caricandoli di significati differenti. La Vanitas contemporanea è meno moraleggiante, spinge più ad una riflessione sulla morte non come elemento di contrasto alla vita ma come suo passaggio ineludibile. La meditazione sulla temporalità è ancora elemento chiave, in quanto è il valore che l’uomo dà al proprio tempo a dare significato alla sua vita. L’arte, oggi, interpreta la morte come momento naturale dell’esistenza, sollecitando una riflessione profonda sulla vita e sul suo decadimento.

Bibliografia essenziale

A. Vega, Vanitas: il simbolismo del tempo, Bergamo 1981.A. Tenenti, La vita e la morte attraverso l’arte del XV secolo, Napoli 1996.L. Bortolotti, La natura morta: storia, artisti, opere, Firenze 2003.AA.VV., Immagini della Danza macabra nella cultura occidentale dal medioevo al novecento, Como 1995.

Guido AiroldiDanza macabra

2013carta da manifesto e collage su carta

cm 80x120

Paola BonomelliThe flight (Il volo)

2015tecnica mista su legno

cm 100x80

Walmer BordonInterno di fabbrica - omaggio a Torino

2007tecnica mista su tela

cm 50x70

Francesca De PieriMemory Box - father’s life

2006doppia stampa a colori su plexiglass

cm 55x35

Andrea DejanaAbstract vanitas

2015tecnica mista

cm 55x70

Stefano FrascarelliSenza titolo

2014smalto su plexiglass

cm 150x80

Michael GambinoBelieve

2014libro e farfalle di carta intagliate a mano, fondo fosforescente

cm 105x111

Fabio GismondiPer tutti la morte ha uno sguardo. Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

2015collage e acrilici su tela

cm 100x100

Sergej GlinkovSenza titolo

2007olio su telacm 40x30

Marcello GobbiVizio2010

silicone e tecnica mista e fibra di vetrocm 55x42x183

Cristina IottiA - mors

2015matite colorate, matita su carta incollata su tavola

cm 30x90

Anna MadìaIl respiro a metà

2014olio su linocm 30x40

Lorenzo ManentiHuwawa, il grande guardiano

2014gessetti, sabbia, vernici, spray e catrame su carta

cm 68x94

Angelo Raffaele MarturanoVanitas

2015tecnica mista su tavola

cm 155x86

Armando MoriconiGuerriero

2014bronzo, fusione a cera persa

cm 63x49x20

Paola Nizzoli DesideratoSenza titolo

2015cera vergine d’api, carta, resina

cm 50x70

Francesco ParimbelliB.M. n.1

2007carboncino e grafite su carta

50x42 cm

Fabio PrestiIn quiete

2015tecnica mista su tela

cm 70x70

Carlo PrevitaliAllegoria della vita e della morte

2015ceramica rakucm 16x21x21

Elisa RossiAtropo

2015olio su telacm 70x50

Giorgio TentoliniMemento

2015dieci strati di tulle nero e rosso intagliati e sovrapposti

cm 62x47

Vincenzo TodaroAnThROPOS

2013fotografie in cornice di legno a doppio vetro

cm 150x100

Lello TorchiaSenza titolo

2011pigmenti e colle su cotone

cm 93x80

Filippo VeneziaLa stele di piazza della Loggia a Brescia

2012fotografia a colori

cm 75x60

Angelo ZanellaMemoria

2013olio e materiale organico

100x150 cm

Michele ZanniLupara Bianca

2014cemento alleggerito, ferro, pvc

cm 60x60x200

Bruno ZoppettiStill life with skull and gull

2015olio su telacm 100x80

Elenco artisti: Guido AiroldiPaola BonomelliWalmer Bordon

Francesca De PieriAndrea Dejana

Stefano FrascarelliMichael Gambino

Fabio GismondiSergej Glinkov

Marcello GobbiCristina IottiAnna Madìa

Lorenzo ManentiAngelo Raffaele Marturano

Armando MoriconiPaola Nizzoli Desiderato

Francesco ParimbelliFabio Presti

Carlo PrevitaliElisa Rossi

Giorgio TentoliniVincenzo Todaro

Lello TorchiaFilippo VeneziaAngelo ZanellaMichele Zanni

Bruno Zoppetti

Fondazione l’Arsenale

Vicolo Malinconia n° 2 - 25049 Iseo (Brescia)Telefono/Fax: +39.030.981011info@arsenaleiseo.itwww.arsenaleiseo.it

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Consiglieri:Paola BertolettiPaola BonomelliMino BottiAttilia ConsoliAlberto ParzaniFulvio Rota

Hanno collaborato:Anna ColosioPaolo Zatti

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si ringraziano:

Delegazionedi Brescia

Comune di Iseo