Catalogo gianni caverni

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f _ air - florence artist in residence via san gallo, 45R - florence

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f_air - florence artist in residencevia san gallo, 45R - florence

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F _ A I R F l o r e n c e A r t i s t I n R e s i d e n c e è il primo programma di residenza nel centro storico di Firenze e ha il suo punto di forza nell’essere parte integrante della struttura accademica della School of Fine Arts di Florence University of the Arts. La tripla articolazione di F_AIR come residenza d’artista, galleria e dipartimento d’arte ne determina la mission. Fondata e promossa da Florence University of the Arts, F_AIR offre ad artisti e studenti di tutto il mondo l’opportunità di poter crescere, sperimentare e produrre cambiamenti di vita grazie al contatto diretto con le realtà contemporanee in città e con ambienti stimolanti della struttura accademica della scuola. Con una fitta programmazione di mostre, artist talk, attività laboratoriali, e tre residenze l’anno per artisti tra i 25 e i 38 anni, F_AIR svolge un ruolo attivo nella vita artistica e culturale di Firenze.

F_AIR - Florence Artist In Residence is the art residency program in the historic center of Florence and hosts artists from all over the world. Founded by Florence University of the Arts and located at the institution’s Fine Arts campus, F_AIR creates stimulating opportunities to connect artists and students to contemporary art in Florence and offers a rich program of artist’s talks, laboratory activities, exhibitions, and three residencies a year for artists between 25 and 38 years of age.

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In occasione della conferenza accademica “Florence: A City of Many Appetites”, promossa da sQuola and SUNY/Stony Brook, Florence University of the Arts inaugura Florentine Appetites, una mostra fotografica di Gianni Caverni, curata dai dipartimenti d’arte e fotografia della stessa.Le opere si pongono come una riflessione visiva e allucinata su Firenze come città d’arte presa d’assalto da un turismo bulimico, che tuttavia rimane integra rielaborando tali processi in appetiti sani. Mostrate per la seconda volta al pubblico del capoluogo toscano, con l’inclusione di tre inediti di grande formato, le fotografie diventano lo specchio della fluidità contemporanea che impone, tra le altre cose, l’esserci, seppur fugace e risolutivo nell’istante.

Le parole di Antonio Natali, introduttive alla prima apparizione pubblica delle immagini, ce ne rendono ampiamente il senso e la natura. “Io credo che un popolo assuefatto a trovar sempre avanti di se il bello, sia più intelligente di un popolo immerso nella barbarie”: parole scritte nel 1787 in un suo personale diario da Giuseppe Bencivenni Pelli, colto direttore degli Uffizi nella luminosa stagione lorenese. Parole che però vanno lette tenendo a mente quelle vergate su quel medesimo diario una decina d’anni avanti: “Si visitano le belle cose per moda. Ma bisogna essere senza pregiudizi per vedere con decenza e profitto una Galleria. Bisogna avere un certo gusto formato con studio libero da pregiudizi e da prevenzioni”.

Per questi pensieri non trovo illustrazione più veridica e poetica delle invenzioni formali di Gianni Caverni. Al cospetto d’una civiltà aggredita (e alla fine annichilita) dall’industria culturale, Gianni rappresenta un patrimonio assediato da un’umanità convulsa, che scriteriata s’affolla e sbanda davanti a sublimi testi figurativi, ridotti ormai a feticci da una società ch’è votata esclusivamente al danaro.

In occasion of the academic conference “Florence: A City of Many Appetites”, promoted by sQuola and SUNY / Stony Brook, Florence University of the Arts is pleased to host Florentine Appetites, a photography exhibition by Gianni Caverni, curated by its arts and photography schools. The works on display are visual and hallucinated reflections on Florence under the assault of bulimic tourists; the city however, remains intact, being able to rework this process into healthy appetites.Shown for the second time in the Tuscan capital, with the exclusion of three previously unreleased large formats, the photographs become the mirror of contemporary fluidity, which requires, among other things, presentness, no matter how fleeting and decisive in the moment.The words by Antonio Natali, introductory to the first public appearance of the images, clarify their meaning and nature.

Giuseppe Bencivenni Pelli, cultured director of the Uffizi during the bright season of the Lorraines, wrote in his journal, in 1787: “I believe that a population accustomed to daily confrontation with beauty, is more intelligent than a population steeped in barbarism.” However, these words must be read while also keeping in mind those written in the same journal nearly a decade later: “We visit the beautiful things for fashion. But, we must not have prejudices to visit a gallery with decency and profit. We need to have a certain taste shaped by the studies, free from prejudices and preconceptions.”

Of these thoughts, I do not find illustration more truthful and poetic than the formal inventions of Gianni Caverni. In front of a civilization attacked (and eventually annihilated) by the cultural industry, Gianni represents a heritage besieged by a convulsive humanity, that recklessly repletes and swerves in front of sublime figurative texts, now reduced to simulacra by a society exclusively devoted to money.Precisely “preconceptions” and “prejudices,” deliberately

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A tracciare le rotte del turismo sono proprio le “prevenzioni” e i “pregiudizi”, a bella posta creati e alimentati per far cassetta senza fatica. E una sala mitica degli Uffizi si presta a darne la misura: fra le nuche si traguarda lo spigolo a bugne del palazzotto che fa da quinta all’Annuncio dipinto da Leonardo. Lì nei pressi è effigiato sotto specie di simbolo il concetto teologico sotteso alla struggente trama vinciana. Gianni sa – e ce n’informa – che non possono apprezzarlo quegli osservatori (incolpevoli, però), propensi – come sono – alla stessa adorazione che i devoti riservano alle icone miracolose. E il pensiero rattrista che, invece di far crescere nella gente il desiderio d’una conoscenza nuova, si badi oggi soltanto ad alimentarne la smania d’inseguire – tutti – gli stessi simulacri. Simulacri venerati; ma quasi mai compresi.

Antonio NataliDirettore della Galleria degli Uffizi

created and alimented to make easy money, define the routes of tourism. As a mythical room of the Uffizi gives measure: between the napes emerges the rusticated edge of the palace which parades in the Announcement by Leonardo. Near this area, the theological concept underlying the moving plot by da Vinci is depicted as a symbol. Gianni knows it cannot be appreciated by those observers, though innocent and inclined as they are, to the same devotion that devotees reserve for the miraculous icons. It is sad to know that today, instead of instilling into people the desire for new knowledge, we only mind to aliment the craving for the pursuit of the same simulacra. A worshiped simulacra, almost never comprehended.

Antonio NataliDirector of the Uffizi Gallery

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Pietà da Palestrina - Michelangelo - Galleria dell’Accademia50 x 50 cm, 1/6, 2012

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David di Michelangelo - Galleria dell’Accademia50 x 50 cm, 1/6, 2012

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Annunciazione di Leonardo - Galleria degli Uffizi50 x 50 cm, 1/6, 2012

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Nascita di Venere - Sandro Botticelli - Galleria degli Uffizi50 x 50 cm, 1/6, 2012

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Logge dell’Orcagna 1 50 x 50 cm, 1/6, 2012

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Logge dell’Orcagna 2 50 x 50 cm, 1/6, 2012

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Giardino di Boboli - Panorama 150 x 50 cm, 1/6, 2012

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Primavera - Sandro Botticelli - Galleria degli Uffizi100 x 100 cm, 1/6, 2012

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Fotografie di | Photographs by Gianni Caverni

7 - 22 Novembre, 2013 | November 7 - 22, 2013a cura di | curated by Florence University of the Arts

Traduzioni | Translations F_AIR - Ganzo Collective, Courtney KuhlowProgetto grafico | Graphics Federico Cagnucci, Alberto SimoncioniCrediti fotografici | Photo credits © Gianni CaverniAssistenza organizzativa e Supporto tecnico | Logistic Assistants and Technical Support F_AIR - Ganzo Collective, Antonio Locafaro, Enrica QuarantaDiscorso di benvenuto | Welcome Speakers F_AIR - Ganzo Collective, Katherine ScaliaUfficio Stampa Palazzi | Press Office Palazzi Susanna Bausi

Un grazie particolare a | Special thanks to Gabriella Ganugi | Presidente di President of PALAZZI e and Florence University of the Arts a andSUNY /Stony Brook, sQuola

F_AIR - Ganzo Collective è un gruppo scelto di studenti di Florence University of the Arts, coordinato da Lucia Giardino e Antonio Locafaro per la sezione curatoriale e organizzativa e da Nora Takacs per la logistica degli eventi. Durante il semestre Fall 2013 F_AIR - Ganzo Collective include gli studenti Mario Ayala, Alyssa Chen, Courtney Kuhlow, Katherine ScaliaF_AIR - Ganzo Collective is a group of selected students of Florence University of the Arts, coordinated by Lucia Giardino and Antonio Locafaro, curatorial department, and by Nora Takacs, special event management. Fall 2013 F_AIR - Ganzo Collective includes students Mario Ayala, Alyssa Chen, Courtney Kuhlow and Katherine Scalia.

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