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CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA www.galbuserabianca.it Copyright FRUTTO MATURAZI ONE VARIETA' DESCRIZIONE RACCOLTA CARATTERISTICHE CONSERVA- ZIONE Albicocco BIRICOCCOLO Abricot noir Abricot violet Albicocco del Papa Albicocco nero Cresommola sanguigna Magnaga o Mugnaga nera Pflaumenaprikose Pruna-cresommola Antico frutto, probabile ibrido naturale tra prugno mirabolano e albicocco. Descritto per la prima volta, col nome di Abricot noir, da Henry Louis Duhamel du Monceau su Traité des arbres fruitieres (1768). Poco tempo dopo compare, col nome di Abricot violet, nel catalogo di alberi da frutto (1775) commercializzati dal vivaio dei frati Certosini di Parigi. In Italia ne esistono varietà diverse fra loro, probabilmente originarie del bolognese e della zona vesuviana, regni storici dell'albicocco. Conosciuto sotto vari sinonimi, nel tempo, dal bolognese, si è diffuso in quasi tutta la pianura Padana, fino al Trentino e alla Toscana. La varietà in questione è originaria del bolognese. Frutto attraente, tondo, medio-piccolo, con l'aspetto di un albicocca glabra. Buccia liscia, sottile, appena pelosa, di un colore che sfuma dall'arancio-rosso al violaceo. Polpa di colore rosso-aranciato, dolce, acquosa, poco consistente, di sapore acidulo che ricorda l'albicocca con la fragranza di una susina. fine giugno luglio Albero rustico, di media vigoria, resistente al freddo, di buona e costante produttività. Epoca di fioritura è medio-precoce. Albicocco ERRANI ANTONIO Varietà recente ottenuta, da un semenzale di Reale d'Imola, dall'Istituto di Coltivazioni Arboree dell'Università di Pisa. Frutto di pezzatura media (50 g. circa), di forma ovato-corta. Buccia arancio-chiaro sfumato di rosso dal lato del sole per il 50% della superficie. Polpa di colore arancio-carico, soda, dolce, succosa, aromatica, spicca. Buona resistenza alle manipolazioni e adatta al il consumo fresco. dalla terza decade di giugno Albero di media vigoria e di produttività elevata e costante. Buona resistenza al gelo e alla monilia. La produttività è molto dipendente dalle zone di coltivazione. L'epoca di fioritura è precoce. Albicocco PAVIOT Antica cultivar francese. Fu ottenuta da Paviot, nel 1880, da un seme liberamente impollinato di Luiset, nel dipartimento della Rhone. Frutto grosso, ovoidale. Buccia giallo-arancio, con zone verde chiaro e sovracolore rosso carmino. Polpa gialla, fine, fondente, succosa, zuccherina e profumatissima. E' tra le migliori varietà tardive. scalare da metà luglio Albero da mediamente vigoroso a vigoroso. E' autoincopatibile e necessita di impollinatori. Mediamente sensibile alla monilia. L'epoca di fioritura è tardiva. Albicocco REALE D'IMOLA Mandorlona Antica varietà tipica dell'Emilia-Romagna, ma storicamente presente anche in altre regioni italiane. Secondo alcuni autori deriverebbe da un semenzale di Luiset . Frutto da medio a medio-grosso (65 g. circa), di forma ovale-allungata, asimmetrico. Buccia di color giallo-arancio con zone verde chiaro, leggermente sfumata di rosso. Polpa arancio-giallastra, di media consistenza, fine, liquescente, profumata, gustosa, aromatica, spicca a piena maturazione. verso metà luglio Varietà molto fertile e vigorosa, a portamento eretto, di elevata produttiva al Nord ma incostante e media al Centro-Sud. Scarsamente sensibile alla monilia. L'epoca di fioritura è tardiva. E' un tipico esempio di ecotipo varietale adatto alla coltivazione solo nella zona di origine. Albicocco TENTORIO Varietà proveniente da un vecchio albicocco di circa 80 anni, individuato nel comune di Valgreghentino (Lecco). Si stima che la pianta madre debba avere circa 80-90 anni. Frutto di pezzatura media , talvolta medio-grossa, tondeggiante, leggermente allungato. Buccia poco pelosa, color giallo-paglierino, sfumata di rosso-carmino dal lato del sole Polpa abbastanza soda, dolce, gustosa, intesamente profumata di pesca, con nocciolo anch'esso simile a quello di una pesca. 20-30 giugno Albero vigoroso. Amelanchier AMELANCHIER canadensis Originario del Maine e Jowa (Stati Uniti) e del sud del Canada. Produce piccoli frutti della grossezza di una bacca di biancospino Buccia color rosso scuro. Polpa di sapore dolce e gradevolissimo. Viene anche coltivata come sostituto dei mirtilli nelle località con terreno non acido. Perfetto per macedonie di frutti di bosco. giugno Arbusto di 2-3 metri di altezza e di diametro, pollonifero. I fiori, di colore bianco puro, stellati, compaiono numerosi in aprile. Le foglie, lanose in entrambi i lati, in autunno assumono tinte delicate rosse e gialle. E', in genere utilizzato come pianta ornamentale. Azzeruolo AZZERUOLO BIANCO Moscatello Originario dell'Asia Minore e dell'Africa Settentrionale e coltivato, nel passato, soprattutto nel centro- sud Italia. I fiori, riuniti in corimbi, sono bianchi; le foglie sono simili a quelle del biancospino, a cui tutti gli azzeruoli sono affini. I frutti sono piccoli pomi piatti e costoluti. La buccia è biancastra e la polpa è dolce-acidula. Ottimi per marmellate e molto ricercati dagli uccelli inizio settembre Albero rustico e molto ornamentale. Azzeruolo AZZERUOLO ROSSO Azzeruolo d'Italia o di Romagna Simile al precedente era, un tempo, presente soprattutto nel nord Italia settentrionale. Le foglie sono sono simili a quelle del biancospino. I frutti sono un pò più piccoli del bianco, tondeggianti e un pò allungati; la buccia è rossa, di sapore dolce, un pò acidulo, particolare. Come il precedente è ottimo soprattutto per marmellate ed è molto oricercati dagli uccelli. da metà settembre Albero rustico e molto ornamentale. Ciliegio BIANCA DI MONTE Varietà proveninete dalla località Monte, comune di Rovagnate (Lecco). Frutto di colore biancastro Pagina 1 di 29

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CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA www.galbuserabianca.it Copyright

FRUTTO MATURAZIONE VARIETA' DESCRIZIONE RACCOLTA CARATTERISTICHE CONSERVA-

ZIONEAlbicocco BIRICOCCOLO

Abricot noirAbricot violetAlbicocco del Papa Albicocco nero Cresommola sanguignaMagnaga o Mugnaga neraPflaumenaprikosePruna-cresommola

Antico frutto, probabile ibrido naturale tra prugno mirabolano e albicocco.Descritto per la prima volta, col nome di Abricot noir, da Henry Louis Duhamel du Monceau su Traité des arbres fruitieres (1768).Poco tempo dopo compare, col nome di Abricot violet, nel catalogo di alberi da frutto (1775) commercializzati dal vivaio dei frati Certosini di Parigi.In Italia ne esistono varietà diverse fra loro, probabilmente originarie del bolognese e della zona vesuviana, regni storici dell'albicocco.Conosciuto sotto vari sinonimi, nel tempo, dal bolognese, si è diffuso in quasi tutta la pianura Padana, fino al Trentino e alla Toscana.La varietà in questione è originaria del bolognese.Frutto attraente, tondo, medio-piccolo, con l'aspetto di un albicocca glabra.Buccia liscia, sottile, appena pelosa, di un colore che sfuma dall'arancio-rosso al violaceo.Polpa di colore rosso-aranciato, dolce, acquosa, poco consistente, di sapore acidulo che ricorda l'albicocca con la fragranza di una susina.

fine giugno luglio Albero rustico, di media vigoria, resistente al freddo, di buona e costante produttività.Epoca di fioritura è medio-precoce.

Albicocco ERRANI ANTONIO Varietà recente ottenuta, da un semenzale di Reale d'Imola, dall'Istituto di Coltivazioni Arboree dell'Università di Pisa.Frutto di pezzatura media (50 g. circa), di forma ovato-corta.Buccia arancio-chiaro sfumato di rosso dal lato del sole per il 50% della superficie.Polpa di colore arancio-carico, soda, dolce, succosa, aromatica, spicca.Buona resistenza alle manipolazioni e adatta al il consumo fresco.

dalla terza decade di giugno

Albero di media vigoria e di produttività elevata e costante.Buona resistenza al gelo e alla monilia.La produttività è molto dipendente dalle zone di coltivazione.L'epoca di fioritura è precoce.

Albicocco PAVIOT Antica cultivar francese.Fu ottenuta da Paviot, nel 1880, da un seme liberamente impollinato di Luiset, nel dipartimento della Rhone.Frutto grosso, ovoidale.Buccia giallo-arancio, con zone verde chiaro e sovracolore rosso carmino.Polpa gialla, fine, fondente, succosa, zuccherina e profumatissima.E' tra le migliori varietà tardive.

scalare da metà luglio Albero da mediamente vigoroso a vigoroso.E' autoincopatibile e necessita di impollinatori.Mediamente sensibile alla monilia.L'epoca di fioritura è tardiva.

Albicocco REALE D'IMOLA Mandorlona Antica varietà tipica dell'Emilia-Romagna, ma storicamente presente anche in altre regioni italiane.Secondo alcuni autori deriverebbe da un semenzale di Luiset . Frutto da medio a medio-grosso (65 g. circa), di forma ovale-allungata, asimmetrico.Buccia di color giallo-arancio con zone verde chiaro, leggermente sfumata di rosso.Polpa arancio-giallastra, di media consistenza, fine, liquescente, profumata, gustosa, aromatica, spicca a piena maturazione.

verso metà luglio Varietà molto fertile e vigorosa, a portamento eretto, di elevata produttiva al Nord ma incostante e media al Centro-Sud.Scarsamente sensibile alla monilia.L'epoca di fioritura è tardiva.E' un tipico esempio di ecotipo varietale adatto alla coltivazione solo nella zona di origine.

Albicocco TENTORIO Varietà proveniente da un vecchio albicocco di circa 80 anni, individuato nel comune di Valgreghentino (Lecco).Si stima che la pianta madre debba avere circa 80-90 anni. Frutto di pezzatura media , talvolta medio-grossa, tondeggiante, leggermente allungato.Buccia poco pelosa, color giallo-paglierino, sfumata di rosso-carmino dal lato del solePolpa abbastanza soda, dolce, gustosa, intesamente profumata di pesca, con nocciolo anch'esso simile a quello di una pesca.

20-30 giugno Albero vigoroso.

Amelanchier AMELANCHIER canadensis Originario del Maine e Jowa (Stati Uniti) e del sud del Canada.Produce piccoli frutti della grossezza di una bacca di biancospino Buccia color rosso scuro. Polpa di sapore dolce e gradevolissimo. Viene anche coltivata come sostituto dei mirtilli nelle località con terreno non acido.Perfetto per macedonie di frutti di bosco.

giugno Arbusto di 2-3 metri di altezza e di diametro, pollonifero.I fiori, di colore bianco puro, stellati, compaiono numerosi in aprile.Le foglie, lanose in entrambi i lati, in autunno assumono tinte delicate rosse e gialle.E', in genere utilizzato come pianta ornamentale.

Azzeruolo AZZERUOLO BIANCOMoscatello

Originario dell'Asia Minore e dell'Africa Settentrionale e coltivato, nel passato, soprattutto nel centro-sud Italia.I fiori, riuniti in corimbi, sono bianchi; le foglie sono simili a quelle del biancospino, a cui tutti gli azzeruoli sono affini. I frutti sono piccoli pomi piatti e costoluti.La buccia è biancastra e la polpa è dolce-acidula.Ottimi per marmellate e molto ricercati dagli uccelli

inizio settembre Albero rustico e molto ornamentale.

Azzeruolo AZZERUOLO ROSSOAzzeruolo d'Italia odi Romagna

Simile al precedente era, un tempo, presente soprattutto nel nord Italia settentrionale.Le foglie sono sono simili a quelle del biancospino.I frutti sono un pò più piccoli del bianco, tondeggianti e un pò allungati; la buccia è rossa, di sapore dolce, un pò acidulo, particolare.Come il precedente è ottimo soprattutto per marmellate ed è molto oricercati dagli uccelli.

da metà settembre Albero rustico e molto ornamentale.

Ciliegio BIANCA DI MONTE Varietà proveninete dalla località Monte, comune di Rovagnate (Lecco).Frutto di colore biancastro

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FRUTTO MATURAZIONE VARIETA' DESCRIZIONE RACCOLTA CARATTERISTICHE CONSERVA-

ZIONECiliegio CORNIOLA Antica varietà romagnola tipica della zona di Sant'Arcangelo.

Frutto medio-grosso, a forma di cuore.Polpa scurissima, soda, croccante, abbastanza dolce, non molto succosa.

inizio luglio Albero vigoroso, a portamento assurgente.

Ciliegio DURONE DELL'ANELLA Originaria delle colline bolognesi.Frutto grosso.Buccia rosso-vivo.Polpa rosso-rosa, croccante, sugosa, gustosa e saporita.

10-20 giugno Albero di media vigoria.Sensibile alla monilia.

Ciliegio MAGGENGA LOMBARDA Vecchia ed eccellente varietà locale in quella fascia di territorio che va dalla Brianza Lecchese alla Bergamasca, ancora presente sporadicamente nei vecchi frutteti familiari. Il frutto è medio grosso, di un bel color rosso che tende a scurirsi verso la maturazione. Precocissima, comincia a maturare verso il 10-15 maggio e se lasciata sulla pianta, continua a maturare fino a fine maggio, inizio di giugno, diventando più scura, quasi nera, più grossa e ancor più buona.

verso metà maggio Albero molto vigoroso, rustico. Data la sua precocità non è attaccata dalla mosca delle ciliegie.

Ciliegio MARASCA DEL PIEMONTE Origine Piemonte.Frutto piccolo.Buccia rossa.Polpa rossastra, acidula.

Ciliegio PROGESSIFLORO Antica e curiosa varietà di ciliegio acido caratteristico per la sua rifiorenza continua.Uno dei primi a descriverla e raffigurararla su tavola fu Henry Duhamel du Monceau su Traité des arbres fruitiers (1768), Successivamente anche Giorgio Gallesio la tratta nel I° volume della sua Pomona Italiana (1817).Pochi anni dopo compare su Annale de Pomologie belge et étrangère (1853-1860). Il frutto è di sapore mediocre e il suo valore è prevalentemente ornamentale poichè, a settembre, sono presenti contemporaneamente sulla pianta frutti maturi, frutti acerbi e fiori; tutti pendenti da un lungo ed elegante picciolo.

da inizio luglio Albero poco vigoroso, a portamento cascante.

Fico BRIANZOLOPassetPassinPassoSciatel

Antica varietà tipica del milanese e della Brianza.Giorgio Gallesio lo descrive e fa raffigurare in una bellissima tavola, sul I° volume della sua Pomona Italiana (1817).Avendo, questa varietà, la tendenza ad appassire sulla pianta, un tempo si usova infilzarne i frutti su una branca di biancospino e lasciarli essiccare nel sottotetto delle case.In questo modo si potevano conservare fino a Natale e oltre.Frutto piccolo, cucurbiforme.Buccia verde, fine, ma dura e consistente. Polpa rosso, consistente, delicata, color del vino a piena maturazione, dolce e mielosa, molto gustosa. Produce solo forniti.Una delle migliori varietà lombarde.

settembre Albero di media vigoria, molto produttivo.

Fico BROGIOTTO BIANCOBrogiotto genoveseBrogiotto gentileGenoveseMonaco

Antica varietà coltivata soprattutto sulla riviera ligure ove riesce a dare il meglio di se. La resa di questa varietà diminuisce man mano che ci si allontana dalla costa.Generalmente produce solo forniti piuttosto tardivi.Frutto medio-grosso, a forma di trottola, compresso alla corona, degradante verso il peduncolo, ma quasi privi di collo.Buccia sottile, verde-chiara con fenditure longitudinali bianche.Polpa color rosso-ambra, squisita se coltivato vicino al mare.

da settembre ai primi di ottobre

Albero maestoso, anzi forse la più grande fra i fichi, molto produttivo e costante nella maturazione.Le foglie sono tri e pentalobate, qualche volta intere.

Fico BROGIOTTO NEROAfricanoBarnisottoBernissou,BertinoBrogiotto fiorentinoBrosciottoDella marca

Insieme al Dottato è sicuramente tra le varietà più antiche.Probabilmente coltivato dai romani che lo importarono dall'Africa. Plinio il Vecchio lo descrive nella sua opera Historia naturalis col nome di Fico africano e, secondo la leggenda, fu la causa della guerra con Cartagine.Nel rinascimento fu la varietà più ritratta, soprattutto nelle nature morte.Generalmente produce solo forniti.Frutto medio-grosso, schiacciato, panciuto, a forma di trottola.Buccia violacea, con striature chiare a maturità.Polpa rosso-vivo, dolce, mielosa, gustosissima, eccellente.Adatto anche all'essiccazione.

da metà settembre Albero vigoroso, e produttivo.Le foglie sono tri e pentalobate, con lobi corti e ottusi.

Fico DI TRE VOLTE Natalino Vecchia varieta d'origine sconosciuta proveniente dalla Toscana.Questo fico, nelle zone più favorevoli delle regioni del centro-sud, è una delle pochissime varietà che produce tre volte durante l'anno: fioroni, forniti e cimaruoli.Il fiorone è giallo, sferico-piriforme, di buona taglia ma prodotto in quantità ridotta; la polpa è rosata e di buon sapore.Il fornito, in compenso più abbondante, è medio-grosso, di forma sferico-appiattita; con buccia verde-chiaro-giallina e polpa rosa, fine, delicata, ottima.I cimaruoli si raccolgono fino a ottobre-novembre.

fioroni: fine maggio forniti: da fine luglio a fine settembre cimaruoli: fino a ottobre novembre

Albero esuberante. Foglia da intera a trilobata o pentalobata.

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ZIONEFico DOTTATO Bianco

BinelloBinelloneButtadaDattareseDi CalabriaFico dalla GocciaGentileNapoletanoOttato

Varietà antichissima, ancora oggi è probabilmente la varietà più diffusa in Italia.Il nome deriva probabilmente dal latino Optatus .Il monaco vallombrosano Vitale Magazzini scrive su Coltivazione toscana (Venezia 1625)........i veri e buoni fichi da seccare sono gli albi, i dottati i quali si dovrebbero seccare al sole e non in forno.Compare negli scritti di Pier Antonio Micheli ed è raffigurato, sia come fiorone che come fornito, nei quadri di Bartolomeo Bimbi. Entrambi operanti alla corte di Cosimo III° de' Medici (1642-1723).Sulla sua origine Giorgio Gallesio, nel I° volume della sua opera Pomona Italiana (1817), si spinge molto indietro nel tempo.........I Latini lo conoscevano sotto il nome di Ficus Carica (nome botanico della specie), e Plinio il Vecchio lo vanta come uno dei più proprj a seccare: egli dice che è stato portato da Sorìa da Lucio Vitellio nella sua Villa di Alba, quando era Legato in quella provincia, negli ultimi anni dell'Imperatore Tiberio.I sinonimi Binello e Binellone sono dovuti alla caratteristica che ha questa varietà a produrre fichi gemelli uniti l'uno all'altro.Fiorone. Mai più grosso del fornito, generalmente caduco, nelle regioni settentrionali raramente riesce a maturaFornito. Di pezzatura medio-piccola, piriforme, .Buccia liscia, lucida, color verde-giallognolo.Polpa carnosa, delicata, mielosa, gustosa.Adatto anche per marmellate e all'essiccazione.

fiorone: lugliofornito: dalla fine agosto

Albero vigoroso e di elevata produttività.Le foglie sono per lo più trilobate, con lobi poco pronunciati che sovente le rendono quasi intere.

Fico FICO DALL'OSSO Fico Fetifero

Vecchia e curiosa varietà (1817) originaria della zona pedemontana di Barge e Saluzzo, nel Cuneese (Piemonte). La singolarità di questo fico è quella di dare frutti di due tipi: gli uni sono semplici, campaniformi, coperti di una buccia verde-violacea; gli altri sono divisi in due, uno dei quali sembra uscire dalla bocca dell'altro, e aventi due colori diversi. Produce anche fioroni e anch'essi presentano lo stesso fenomeno.

settembre

Fico FIORONE Vecchia varietà (1800 ca.) di fico proveniente dalla Lunigiana.Fa parte di quella categoria di fichi (tipici nelle zone umide del nord) in cui la produzione privilegiata è quella dei fioroni, che avviene generalmente in luglio.Fiorone di pezzatura grossa, di forma ovoidale, tozza, schiacciato.Buccia verde pallido, diventa quasi biancastra a maturità.Polpa biancastra sfumata di rosso. Produce anche forniti ma non arrivano mai a maturare.

luglio

Fico GENOVESE Fioron Origine sconosciuta, probabilmente, visto il nome,di origine ligure.La pianta madre è un vecchio e maestoso fico rinvenuto in una cascina abbandonata sulle rive del Po’, Oltre Pò pavese.Anticamente era conosciuto dall'alessandrino al bolognese, da cui si potrebbe dedurre, visto il nome, che sia arrivato in queste zone con gli scambi commerciali e culturali che avvenivano sulle antiche Vie del sale.Fiorone: Piuttosto grosso, decisamente allungato e sottile.Buccia verde tendente al giallognolo a maturità.Polpa giallo-rosata, pastosa, dolcissima.Fornito:Di taglia media, di forma ovale o leggermente conica.Buccia rosso-violacea, con lievi screpolature longitudinali, fittamente punteggiata di lenticelle chiare.

fioroni: metà luglio forniti: settembre

Albero vigoroso, con getti lunghi e sottili.

Fico LONGHETTODella gottaLonghetLunghetSan Peder

Antica varietà lombarda (1821), presente soprattutto nel comasco, nel milanese, nella Brianza lecchese e nella bergamasca.Un tempo questa varietà era molto apprezzata per la precocità e per l'abbondante produzione di fioroni e di forniti di ottima qualità, ricercatissimi sul mercato di Milano.Il fornito è piccolo, allungato, sottile.La buccia è verde. La polpa è rosso-rosata, dolce, mielosa, lievemente aromatica.Il fiorone è uguale al fornito d'aspetto e sapore, ma appena un pò più grosso e lungo.

fiorone: prima metà di luglio

fornito: dalla seconda metà di agosto

Fico LÜV Lupo Vecchia varietà (1814) dell'Oltre Po Pavese.Frutto di pezzatura piccola.Buccia vellutata, di colore nero-violaceo .Polpa rossa, densa, piena di semini, saporita.Adatto all'essicazione.

settembre Albero di vigoria medio-alta.

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ZIONEFico MADÖNA Della resta

Fig dla MadönaMadonna

Antica varietà lombarda più volte citata da Giorgio Gallesio neI giornali dei viaggi (1821).Un tempo comune soprattutto nella fascia pedemontana comprendente le province di Como, Lecco e Bergamo, ma presente anche nella zona di pianura sottostante fino al milanese.Frutto abbastanza grosso, un pò allungato, arrotondato all'attaccatura del picciolo.Buccia verde-chiaro, tendente al giallo a maturità. Polpa rossa, dolce, mielosa, aromatica, eccellente.

inizio settembre Albero poco vigoroso.Foglie in genere pentalobate, con lobi molto pronunciati.

Fico MONACO AmmannatoBataloneBiancoBuzzoneFico di RiminiParadisoSan Piero

Vecchia varietà probabilmente originaria della Lunigiana o della Liguria.E' nel 1813 che Giorgio Gallesio, allora prefetto a Pontremoli, descrive il fico Monaco come una delle varietà più coltivate in Lunigiana. Pur essendo bifero questo fico era apprezzato soprattutto per il suo fiorone molto precoce. Fiorone piuttosto grosso, piriforme, ovale alla corona, allungato verso il collo.Buccia verdastra, a volte giallastra, molle, punteggiata di bianco.Polpa rosata, avvolta in una tunica violacea, fine, mielosa, delicata, lievemente caustica, prelibata.Produce anche forniti che pur essendo discreti sono meno buoni dei fioroni.Adatto anche all'essiccazione.

fiorone: metà luglio Albero vigoroso.Foglie larghe con lobi appena accennati e ottusi.

Fico MUNGHEIN MonachinoMoneghinoMonichia

Vecchia varietà probabilmente originaria dell'Oltre Pò pavese e proveniente dal comune di Rovescala, zona di Casteggio.Frutto piccolo, schiacciato, fatto a cipolla. Buccia nerastra.Polpa rosso, mielosa, molto gradevole.

settembre

Fico MUREL Varietà locale della Brianza lecchese ancora abbastanza presente sul territorio.Letteralmente Morello .Frutto medio, a forma di goccia.Buccia liscia, quasi lucida, nero-violacea, a volte con sfumature rosso-brune, abbastanza spessa, punteggiata di lenticelle chiare.Polpa rossa, mediamente mielosa, interamente dolce, poco aromatica,

settembre

Fico NERUCCIOLO DELL'ELBA Varietà originaria dell'isola d'Elba.Frutto piccolo, piriforme. Buccia Blu-violacea. Se non raccolto tende a raggrinzire sulla pianta, diventando veramente squisito.Non produce fioroni.

da fine agosto Pianta poco vigorosa, a portamento cespuglioso, quasi selvatico.Adatta alla coltivazione in vaso

Fico PANACHÉBourjassotte panachée, Courgette rayée, Figa turca, Fracazzano rigato, Jaspée, Maravilla, Pere Hilarion, Princessa, Rayonne, Striped tiger, Tiger, Variegato, Zigarella.

Origine Sud della Francia.Proveniente dalla riviera ligure di ponente.Frutto di media pezzatura, piriforme, con collo allungato.Buccia variamente striata di giallo-chiaro e verde.Polpa rosso-scuro, carnosa, mielosa, molto dolce, di ottimo sapore.Produce solo forniti.

settembre Albero vigoroso (3-5 m.), molto ornamentale. Anche i giovani rami sono striati di giallo e verde.Le foglie sono tri e pentalobateAdatto alle zone calde; nelle zone più fredde i frutti tendono a non maturare e sono senza sapore.

Fico PISSALUTTOFico di rivieraPanzarottoPisanoStornese

Varietà molto antica un tempo coltivata soprattutto in Liguria, ove era considerato uno dei migliori, ma anche in Sardegna e Corsica.Giorgio Gallesio, descrivendolo sul I° volume della sua opera Pomona Italiana (1817), afferma che, secondo alcuni esperti che l'avevano preceduto, corrisponderebbe al Fico Laviano dei romani.E' conosciuta anche una variante frutto nero.Frutto medio-piccolo, tondo sotto, allungato verso il collo, simile ad una "zucchetta" di forma.Buccia sottile, verde-giallastra prima, tendente al giallo-canarino a maturità.Polpa color rosso-vinoso, grassa, mielosa, quasi deliquescente, ne troppo dolce ne caustica, di primo merito.Produce solo forniti.Adatto anche all'essiccazione.

da fine agosto Albero di vigoria medio-alta.Le foglie piccole sono tri-pentalobate.

Fico PORTOGHESEBuzzone neroFico grossoFigue des ConfiseursLampasPapaleSan Piero

Antica varietà di probabile origine portoghese (visto il nome).Raffigurata, agli inizi del 1700, nei quadri di Bartolomeo Bimbi e segnata col nome di Lampas portoghese .Un tempo era un delle varietà più comuni in Toscana, ma si coltivava anche nel padovano, sui laghi di Lombardia e nel piacentino, sempre però nei luoghi caldi.Produce sia fioroni che forniti, ma i fioroni sono la produzione più pregiata.Il fiorone è grosso, piriforme, allungato, terminante in un collo lungo e sottile.La buccia è di un color verde-giallastro velato da una sfumatura rosso-violacea, con screpolature longitudinali.La polpa è rosa-vivo, molle, morbida, molto fine, piena di un miele fluidissimo.Il fornito è simile al fiorone ma più piccolo, meno allungato meno abbandante e più dolce.

fiorone: inizio lugliofornito: fine agosto

Albero mediamente vigoroso, produttivo.Foglie da intere a pentalobate, generalmente trilobate.

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ZIONEFico REGINA Antica varietà originaria della zona di Roma.

Giorgio Gallesio la descrive nel I° volume della sua Pomona Italiana (1817)........Il Fico Regina è una varietà propria al territorio di Roma, e merita d'essere estesa a tutti i paesi ove prospera il Fico. Frutto grosso, oblungo, ovato alla corona, degradante verso il picciolo.Buccia verde-chiaro degradante verso il bianco, con velatura violacea. Polpa rossa, crassa, mielosa, delicata.Produce solo forniti.

settembre Albero vigoroso, e frondoso.Foglie pentalobate.

Fico RIMES Antica varietà lombarda.Secondo Giorgio Gallesio (1821), tipica della Brianza, e del Milanese.E' forse il più grosso tra i fichi-forniti lombardi. Frutto di pezzatura piuttosto grossa (con tre fichi si riempie un piatto), schiacciato, panciuto.Buccia di colore nero-violaceo con lievi screpolature chiare longitudinali.Polpa rosso-rosea, dolce, mielosa, abbondante, eccellente (se non piove).Produce anche qualche fiorone che faticano a maturare e sono di sapore mediocre.

dalla metà agosto

Fico ROSSO LOMBARDO Vecchia varietà lombarda diffusa un tempo nella fascia premontana che va da Como a Brescia.Giorgio Gallesio, passando per la bergamasca (7 ottobre 1821), lo cita come piuttosto comune negli orti del territorio. in quanto molto stimato dai contadini.Produce solo forniti.Il frutto è medio-piccolo, un pò compresso, a forma di fiasco.La buccia è di colore variabile dal rossastro al marrone.La polpa è rossa, mielosa, dolce, saporita, lievemente caustica.

dall'ultima decade di agosto

Albero vigoroso,a portamento aperto.

Fico SALAM Vecchia varietà locale dell'Oltre Po Pavese.Frutto lungo (da qui il nome).Buccia verdognola. Polpa rossa, dolce, polposa, fresca, ottima.

Fico VERDINO Verdolino Varietà proveniente dallo spezzino, ma tipicamente toscana, e diffusa soprattutto nel Chianti.E' citata negli scritti di Pier Antonio Micheli ed è raffigurata, insieme ad altri 51 fichi , in un quadro, datato 1696, del pittore mediceo Bartolomeo Bimbi. E' sostanzialmente una varietà unifera, in quanto raramente porta anche fioroni.Frutto piccolo, piriforme.Buccia sottile, color verde vivo. Polpa color rosso-carico, dolce, un pò frizzante se non troppo maturo, di sapore eccellente e caratteristico quando inizia ad appassire sulla pianta.Adatto al consumo fresco.

primi di settembre Albero vigoroso,a portamento aperto.

Fico Fiorone. Mai più grosso del fornito, generalmente caduco, nelle regioni settentrionali raramente riesce a maturare.Fornito. Di pezzatura medio-piccola, piriforme, .Buccia liscia, lucida, color verde-giallognolo.Polpa carnosa, delicata, mielosa, gustosa.Adatto anche per marmellate e all'essiccazione.

Melo Tardivo ABBONDANZABelfortPella

La pianta madre fu individuata casualmente, nel 1896, nell'orto della parrocchia di San Pietro Capofiume (Bologna).Successivamente si è diffusa in Emilia e nel Veneto ove ha assunto il nome di Belfort E’ conosciuta anche in Grecia con il sinonimo di Pella.Frutto Medio, sferoidale, leggermente appiattito, talora asimmetrico.Buccia liscia, cerosa, di colore verde, sfumata-striata di rosso verso il sole.Polpa bianco-crema, soda, croccante, succosa, mediamente zuccherina, poco acida, profumata, di gusto gradevole.Adatta anche alla cottura.

raccolta: dalla seconda decade di ottobre maturazione: da fine novembre

Di media vigoria, elevata produttività e rapida mesa a frutto.E’ resistente all'oidio e alla siccità mentre è suscettibili alla ticchiolatura. Adatto alle zone di montagna, cresce bene anche in pianura. E’ spesso è usato come buon impollinatore delle varietà più diffuse.L'epoca di fioritura è precoce.Impollinatori: Annurca, Astrakan Rosso, Black Ben Davis, Commercio, Durello, Imperatore.

fino a gennaio-febbraio

Melo Tardivo ANTONOVKABelfiore di RonzonePossarts Naliva.

Origine Russia.Probabile semenzale rinvenuto nella zona di Kursk.Tipica mela russa, fu descritta per la prima volta nel 1826.Coltivata in buona parte dell’ex URSS, ove è anche usata come portainnesto per la maggior parte delle regioni settentrionali.Frutto grosso (fino a mezzo Kg.), costoluto, quasi puntuto nella cavità calicina.Buccia liscia, di un giallo pallido, con sfumature alabastrine e rugginosità nell'incavo del picciolo.Polpa bianca, dolce-acidula, profumata, con un tocco di speziato.Eccellente in cucina e per la preparazione di strüdel.

fine ottobre Albero vigoroso, a portamento assurgente, di buona produttività.L'epoca di fioritura è precoce.

fino a novembre-dicembre.

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ZIONEMelo Tardivo API STELLATA

Api étoiléCarré d'hiverd'ÉtoilePentagonePomme Api etoiléPomme etoiléDouble Api

Antica varietà (1628) d'origine francese e, come la precedente, appartenente al gruppo delle mele Api.Frutto piccolo o medio-piccolo, a forma di stellai, più larghi che alti, deformati da cinque caratteristiche coste sporgenti.Buccia è liscia e brillante, verdastra prima di maturare, in seguito giallastra e tinta di rosso dal lato del sole.Polpa compatta, croccante, leggermente acida.Questa curiosa melina era soprattutto raccomandabile per la sua lunga conservazione, che si prolunga fino al mese di giugno e andrebbe consumata a febbraio, altrimenti risulterebbe senza sapore e cotonosa.Un tempo era utilizzata anche come decorazione nelle composizioni di frutta da porre sui tavoli delle case.

febbraio marzo Albero mediamente vigoroso, e molto produttivo. fino a maggio giugno

Melo Tardivo APIApi de long boisApi finApi rosaApi rossaLady applePetit Api

Antica varietà (1628), appartenete al gruppo delle Api.Secondo alcuni pomologi del passato, il nome deriverebbe da Claudio Appio, conquistatore romano della Sardegna, che le introdusse nell'isola; da lì sarebbero poi passate in Corsica e successivamente nel sud della Francia.Mentre, secondo un recente studio, il nome deriverebbe dall'antica foresta di Api, in Bretagna (Francia).Frutto piccolo, tondeggiante-appiattito, più largo che alto.Buccia verde-giallastra sfumata di rosso.Polpa bianca, croccante, zuccherina, succosa, poco acidula, gradevole.

raccolta: ottobrematurazione: dicembre

Albero di vigore debole, a portamento assurgente, molto produttivo.L'epoca di fioritura è tardiva.

fino a marzo aprile

Melo Tardivo ARANCIATA DI COXCox's orange pippinOrange de CoxOrangen ReinettePomme Reinette orange de Cox

Origine inglese. Ottenuta, nel 1825, da un seme di Ribston pippin. dal vivaista Richard Cox di Colnbrook Lawn, (Gran Bretagna). Frutto medio, tondeggiante, un po appiattito, di forma costante. Buccia mediamente spessa, giallo-arancio con striature rosso-scure verso il sole.Polpa bianco-giallastra, fine, ferma, succosa, mediamente zuccherina, acidula e lievemente moscata.

ottobre Albero di media vigoria, a portamento aperto, di produzione incostante, soggetta a cascola pre raccolta. Sensibile a ticchiolatura, oidio e cancrodella corteccia. L'epoca di fioritura è precoce e scalare. Impollinatori: Astrakan rosso, Berlepsch, Calvilla bianca invernale, Glokenapfel, Golden delicius, Jonathan, Pearmain dorata, Wagener.

fino a gennaio

Melo Precoce ASTRAKAN BIANCO D'origine incerta, probabilmente russa o svedese.Fu descritta per la prima volta nel 1748, ma la sua origine è sicuramente più antica.E' ancora abbastanza diffusa nel nord-Europa e in Russia ove è ancora molto apprezzata.Frutto medio, appiattito.Buccia di un color giallognolo-pallido, che a volte lascia trasparire la polpa sotto.Polpa bianca, succosa

fine luglio agosto per consumo fresco

Melo Precoce ASTRAKAN ROSSO Probabilmente originaria della zona dell'Astrakan intorno al Volga.Fu descritta per la prima volta, nel 1780, dal botanico svedese P. J. BergiusAmpiamente diffusa un pò in tutta Europa, fu introdotta in Inghilterra nel 1816 e negli Stati Uniti nel 1835.Frutto di media pezzatura, tondeggiante, leggermente appiattita, costante nella forma.Buccia sottile, untuosa, gialla di fondo, estesamente ricoperta di rosso-chiaro marezzata qua e la, punteggiata di numerose, piccole lenticelle poco evidenti.Polpa bianco-avorio, tenera, mediamente succosa, poco zuccherina, lievemente acidula ed aromatica.Sensibile alle manipolazioni.

metà luglio Albero di media vigoria, di rapida messa a frutto, molto produttivo, soggetto alla cascola tardiva.Resistente al freddo e alla ticchiolatura.Parzialmente autofertile.Impollinatori: Abbondanza, Antonowka, Aranciata di Cox, Commercio, Parmena dorata.

per consumo fresco

Melo Tardivo BELFIORE GIALLOBellefleure jauneBlumenkalville Calvilla dorata Crisantemo amarillaGelber Belle-FleurLincoln pippinLinneus pippin Thuringer Gravensteiner

La si ritiene originata da una pianta rinvenuta ne pressi di Crosswick, nella contea di Burlington, New Jersey (Stati Uniti), verso la fine del '700. Frutto da grosso a molto grosso, di forma irregolare, oblunga, tronco-conica, costoluta in diversa misura.Buccia di colore giallo, liscia, con lieve rugginosità nella cavità peduncolare e lenticelle abbastanza evidenti.Polpa giallognola, croccante, succosa, gradevolmente dolce-acidula, aromatica, gustosa, delicatamente profumata di muschio.Essendo soggetta ad alternanza, negli anni di scarica, i pochi frutti allegati assumono una forma decisamente assimmetrica.

raccolta: settembre maturazione: inizio novembre

Albero di media vigoria e discreta produttività, molto fertile, soggetto ad alternanza.Buona resistenza alle gelate, mediamente resistente alla ticchiolatura e suscettibile alla "butteratura amara".

si conserva fino a febbraio marzo

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ZIONEMelo Tardivo BELLA DI BOSKOOP

Gold ReinetteGoudrenetGraue WinterrenetteReinette von MonfortPum di tre culorReinette monstrueuseSchöner von BoskoopSchoone van Boskoop.

Vecchia varietà di origine olandese.Per alcuni autori del passato deriverebbe da un semenzale individuato a Boskoop nel 1856 da K.J.W. Ottolander.Mentre Hasselmann, Sthall e Von Boskoop, hanno identificato la "Bella di Boskoop" con la "Renetta di Monfort" originaria di Utrecht.Frutto da medio a medio-grosso, di forma variabile, tondeggiante, asimmetrico.Buccia ruvida, per la presenza di un estesa rugginosità talvolta irregolarmente macchiata o striata di rosso-vivo o rosso-aranciato.Polpa bianco-crema, croccante, compatta, mediamente succosa, zuccherina, lievemente acidula, poco aromatica ma eccellente.

dalla seconda metà di ottobre

Albero molto vigoroso e produttivo, sensibile all'oidio e poco sensibile alla ticchiolatura. Impollinatori: Renetta Ananas, Belfiore Giallo, Calvilla Bianca invernale, Permain dorée, Aranciata di Cox.

da novembre a gennaio

Melo Tardivo BELLA DI MAGGIOGèrb

Probabilmente originaria della Valsesia/Valsessera (Piemonte).Il nome di questa varietà deriva dal fatto che fiorisce a metà maggio, quando tutte le altre varietà sono ormai sfiorite. Frutto medio, tondeggiante-conico, asimmetrico, lievemente costoluto. Buccia verde-giallastra, liscia, cerosa, sottile ma consistente.Polpa bianco-verdastra, croccante, succosa, piacevolmente acidula.

inizio ottobre fino a febbraio

Melo Tardivo BELLADONNA D'origine incerta, probabilmente autoctona della Valsessera (Piemonte orientale). Frutto tondeggiante, leggermente costoluto.Buccia liscia, un pò cerosa, giallo-intenso di fondo, marezzata di rosso dal lato del sole, rugginosa nell'incavo del picciolo, con evidenti lenticelle bruno-chiare.Polpa bianco-verdastra, succosa, leggermente acidula, gradevole.

raccolta: dalla terza decade di settembre maturazione: da novembre

fino a gennaio

Melo Tardivo BELLE DES BUITS Pom rusnonPum Peir

Di probabile origine francese.E' presente nella collezione di copie di frutti Pomona artificiale, ovvero catalogo dei frutti antichi e moderni (1875), di Francesco Garnier-Valletti. In Francia, tuttavia, nella zona di Vienne, nell’Indre e nel Limousin, esiste una varietà chiamata Pierre , totalmente diversa dalla nostra, ma che ha come sinonimo Belle des Buits o Belle des Buis .Presente nell’Oltre Po Pavese e nel piacentino orientale, ma coltivata soprattutto nel biellese centrale (Piemonte) ove, per la sua forma allungata, è chiamata Pum Peir (Mela Pera).Frutto di pezzatura media, ovoidale-allungato, a volte quasi cilindrico.Buccia piuttosto spessa, gialla di fondo, coperta, più o meno diffusamente o interamente, di ruggine, a volte sfumata di rosso all'insolazione.Polpa soda, compatta, dolce, per niente succosa, anzi si può dire molto asciutta, aromatica, con sapore che ricorda la banana o la vaniglia.E' una delle migliori varietà da forno.

terza decade di settembre

Sensibile a ticchiolatura e oidio. fino a dicembre gennaio

Melo Tardivo BINEL Binelle Probabilmente varietà locale della Valsesia-Valsessera (Piemonte orientale). E' forse una delle mele più curiose per la caratteristica di produrre frutti gemelli, cioè attaccati l'uno all'altro, da cui il nome. Una pianta di Binel produce sia frutti normali che doppi, questi ultimi in quantità variabile da un anno all'altro.Frutto medio, di forma cronico-breve.Buccia liscia, asciutta, abbastanza spessa, di colore giallo, sfumato di rosso-rosa all'insolazione.Polpa croccante, succosa, dolce, acidula lievemente profumata.

raccolta: terza decade di settembre maturazione: da novembre dicembre

fino a gennaio febbraio

Melo Tardivo BINOTTABinotto

Origine sconosciuta, ma sicuramente antica, probabilmente autoctona della Lunigiana.Proveniente dalla media e alta Val di Vara (La Spezia), e diffusa, fino agli anni50-60 del secolo scorso, soprattutto nella zona del comune di Podenzana (Massa). Frutto da piccolo a medio, tondeggiante-conico, leggermente appiattito, regolare, con peduncolo corto e sottile.Buccia liscia, sottile, cerosa, verde-giallastra di fondo, in buona parte ricoperta di rosso-porpora, soprattutto nella parte superiore, punteggiata di poche lenticelle piccole ed evidenti, rugginosa nella cavità calicina.Polpa bianco-verdastra, fine, di media consistenza, succosa, dolce, lievemente acidula, con lieve profumo di rosa.

dalla seconda metà di ottobre

Albero rustico, vigoroso, a portamento assurgente, molto produttivo.Soggetto all'alternanza, negli anni di carica necessita del diradamento dei frutti.L'epoca di fioritura è intermedia.

fino a dicembre-gennaio

Melo Tardivo BLACK BEN DAVIS Vecchia varietà Americana ottenuta verso il 1880 da mutazione gemmaria di Ben Davies.Frutto da medio a grosso, di forma costante, tondeggiante.Buccia liscia, cerosa, mediamente spessa, giallo-verdastra quasi interamente ricoperta di rosso-vinoso e lenticelle evidenti.Polpa bianco-crema, non molto compatta, poco succosa, poco zuccherina, lievemente acidula, piuttosto aromatica, gradevole.

dalla seconda metà di ottobre

Albero vigoroso e produttivo.Sensibile al freddo, molto suscettibile a ticchiolatura, oidio.Parzialmente autofertile.Impollinatori: Abbondanza, Golden delicius, Imperatore.

fino a dicembre

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ZIONEMelo Tardivo CALVILLA BIANCA INVERNALE

A frireAdmirable blancheBlanche des WurtembergeoisBlanche de ZurichWeisser WinterkalvillWhite winter calville

Antica ed eccellente varietà di incerta origine, molto rinomata nel passato e citata in ogni pomologia che si rispetti. Forse originaria del ducato del Württenberg (Germania), ove era nota nel ‘500, da lì sarebbe poi passata nella zona di Zell, vicino a Zurigo (Svizzera) e successivamente nella zona di Evreux, Normandia (Francia). Fu il medico e naturalista francese Jean Bauhin a descriverla per la prima volta nella sua opera Historiae fontis et balnei Bollensis admirabilis liber quantus (1598); egli ci riporta di come fosse già coltivata, verso il XIV° secolo, nella zona di Montbeliard (Francia), ove si consumava fritta in padella e che per questo veniva chiamata A Frire des Montbeliardais.Frutto molto bello, grosso, di forma costante, un pò appiattito, con solchi e costolature evidenti nella parte inferiore (tipico delle Calville).Buccia di colore verde-chiaro-biancastro, spesso sfumata di rosso chiaro all'isolazione.Polpa bianca, delicata, succosa, fine, compatta, moderatamente acidula e aromatica.

da metà novembre ai primi di dicembre

Albero di media vigoria, piuttosto esigente nei confronti del terreno. E' sensibile al freddo e mediamente sensibile alla ticchiolatura e all'oidio. La conservazione risulta migliore se i frutti sono raccolti tardivamente.

fino ad aprile

Melo Tardivo CALVILLA DI SAN SALVATOREPomme S. SauveurReinette de Saint Saveur

Vecchia varietà d'origine Francese.Fu posta in commercio per la prima volta nel 1836-7 dal vivaio Jamin di Bourg-la-Reine (Francia).Ben presto, per la bellezza del frutto, si diffuse in molti paesi europei, Italia compresa.Frutto da medio-grosso a grosso, lievemente costoluto (tipico delle calville ), di forma piuttosto variabile, da conica a cilindrica.Buccia spessa, liscia, lucida, di un bel color giallo a volte graziosamente sfumata di rosso-rosa sulla parte superiore del frutto, cosparsa di numerose ed evidenti lenticelle.Polpa bianca, tenera, succosa, dolce, un poco acidulo-vinosa, lievemente aromatica.

raccolta: settembrematurazione:inizio ottobre

Albero di media vigoria.L'epoca di fioritura è medio-tardiva.

Melo Tardivo CALVILLA DI DANZICABraunrother Winter CalvilleCalville de DantzigCalville MalingreDanziger KantapfelRoode Kantappel

Antica varietà probabilmente origininaria della zona di Danzica (Polonia).Un tempo coltivata soprattutto in Germania, Olanda e Polonia. Frutto, molto bello, simile alla Calvilla rossa invernale , da medio a medio-grosso, di forma tondeggiante-conica, costoluto.Buccia fine, giallo-verdastra di fondo, dilavata e marezzata di un bel rosso-sanguigno. Polpa bianco-giallastra, lievemente arrossata sotto la buccia, fine, tenera, fondente, succosa, profumata, di un sapore zuccherino-vinoso.

ottobre Albero di buona vigoria.

Melo Tardivo CALVILLA GARNIER Questa bella mela, della famiglia delle Calville, è stata rinvenuta nella zona di Casteggio, Oltre Po Pavese.Porta il nome provvisorio di Garnier-Valletti (1808-1889), che la inserì nella sua collezione di riproduzioni di frutti di un tempo.Frutto, medio grosso, cilindrico-costoluto, simile alla Calvilla bianca ,Buccia liscia, giallastra di fondo, quasi interamente coperta di un bellissimo rosa-fuxia tendente al ciclamino.Polpa dolce-acidula, croccante, di sapore vinoso e, come quasi tutte le Calville, aromatica

fine settembre ottobre

Sensibile alla ticchiolatura ed abbastanza esigente per il terreno.

Melo Tardivo CALVILLA ROSATA AUTUNNALE Vecchia varietà anch'essa appartenente al gruppo delle Calville .Frutto medio-grosso, tondeggiante, un pò costoluto, simile alla Calvilla Garnier .Buccia liscia, verde-giallastra, piacevolmente macchiata di rosso-rosato dal lato del sole, punteggiata di numerose lenticelle chiare.Polpa fine, abbastanza croccante, dolce, gradevolmente acidula.

da metà settembre fino a novembre

Melo Precoce CALVILLA ROSSA ESTIVA Vecchia varietà di origine sconosciuta proveniente dal Piemonte. Frutto di pezzatura media, tondeggiante, compresso e leggermente costoluto ai poli, irregolare, Buccia liscia, spessa, gialla di fondo, con guancia rosso-intenso dal alto del sole, punteggiata di lenticelle chiare e poco evidenti.Polpa bianco-giallastra, croccante ma tenera, succosa, dolce, piacevolmente acidula, gradevole.

dall'ultima decade di agosto

Albero di media vigoria e buona produttività. per consumo fresco

Melo Tardivo CALVILLA ROSSA INVERNALE Vecchia varietà di incerta ma antica origine.Alla metà dell’800 è gia conosciuta e coltivata un pò in tutta l'Europa centro settentrionale, compreso il nord Italia.Frutto da medio a grosso, tronco-conico, oblungo, un pò costoluto, a volte asimmetrico. Buccia verde quasi interamente ricoperta di un bel rosso, liscia, sottile, cerosa, con lenticelle piccole, tonde e biancastre.Polpa bianco-crema, rosso-rosata sotto la buccia e verso il centro, di tesitura fine, madiamente succosa, croccante, dolce, lievemente acidula e aromatica.

seconda metà di ottobre

Albero fertile, poco vigoroso.Poco suscettibile alla ticchiolatura.Buona varietà per la coltura in montagna.

fino a febbraio-marzo

Melo Tardivo CAMPANINO Modenese Antica varietà locale di origine non accertata, probabilmente Modenese, come sembrerebbe indicare il suo sinonimo.Frutto da piccolo a medio-piccolo, ma di forma costante, appiattito, talvolta tondeggiante. Buccia liscia, di colore giallo-verde colorata di rosso-cupo all'insolazione con presenza di lenticelle grandi e molto evidenti.Polpa bianco-crema, soda, croccante, poco succosa, piuttosto zuccherina, appena acidula, lievemente aromatica e gustosa.Ottima anche da cuocere.

novembre Albero rustico, di media vigoria, a portamento alquanto aperto. Resistente a ticchiolatura e oidio, tende all'alternanza.Fruttifica prevalentemente sui brindilli che devono pertanto essere rispettati in occasione della potatura.Impollinatori: Abbondanza, Carla, Decio, Imperatore, Lavina, Rosa Mantovana.

si conserva fino a marzo

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ZIONEMelo Tardivo CARERA DI LOMBARDIA

CarelVecchia varietà lombarda probabilmente originaria dell'Oltre Po Pavese.Nella seconda metà dell’800, Francesco Garnier-Valletti la inserì nella sua collezione di riproduzioni di frutti allora coltivati Pomona artificiale, ovvero catalogo dei frutti antichi e moderni . Frutto medio-piccolo, tondeggiante, appiattito alle estremità, a volte un pò gibboso all'attaccatura del picciolo, irregolare.Buccia giallo-verdastra, striata-marezzata di rosso all'insolazione, punteggiata da piccole lenticelle chiare poco evidenti e lieve rugginosità nell'incavo del picciolo.Polpa bianco-crema, croccante, dolce, succosa, lievemente aromatica, gustosa.

novembre Albero rustico, di vigoria medio-alta, produttivo. fino a marzo

Melo Tardivo CARLACosenzaFinalinoGentileKostlichster von ZallingerNapoleonePomme de Finale

Il Conte Giorgio Gallesio, nel primo volume della sua opera Pomona Italiana (1817) lo descrive affermando che è una varietà indigena nel territorio di Finale in Liguria, (suo luogo natale).Frutto di pezzatura medio-piccola, conico, regolare, leggermente appuntito verso la cavità calicina.Buccia liscia, cerosa, giallo cereo, spesso sfumatura di rosso arancio all'insolazione.Polpa bianca, di tessitura fine, soda ma tenera, mediamente succosa, poco zuccherina, aromatica, gradevolmente saporita.

racolta: settembre maturazione: fine ottobre

Albero di media vigoria, fertile, produttivo. soggetto a cascola pre-raccolta.Mediamente resistente alla ticchiolatura e all'oidio, soggetto a cascola pre-raccolta.L'epoca di fioritura è tardiva. Impollinatori: Permain dorée, Renetta Champagne, Rosa Mantovana.

fino a gennaio febbraio

Melo Tardivo CARLONA DELL'OLTRE PÓ

Origine Appennino Tosco-Ligure.In Liguria è storicamente presente dallo Spezzino al Savonese, ma è conosciuta da molto tempo anche in Lunigiana e nel confinante versante appenninico piemontese.E’ probabilmente un clone o una mutazione gemmaria di Carla a cui assomiglia molto, ma leggermente più grossa e un po’ più serbevole.Frutto Di pezzatura medio-grossa, conico, regolare, appuntito verso il basso.Buccia liscia, cerosa, giallo-pallido, a volte sfumatura di rosso lieve all'insolazione.Polpa bianca, di tessitura fine, più soda della Carla, mediamente succosa, poco zuccherina, delicatamente saporita.

raccolta:da fine settembrematurazione: fine ottobre.

Albero vigoroso, mediamente produttivo.Mediamente sensibile alla ticchiolatura e all'oidio, soggetto a cascola pre-raccolta.L'epoca di fioritura è intermedia.

fino a dicembre gennaio

Melo Tardivo CARLONA D'AIROLA Vecchia varietà proveniente dalla località Airola, comune di Sesta Godano (La Spezia).Simile, se non corrispondente, alla precedente.La Carlona, nei suoi ecotipi, è presente storicamente dallo spezzino al savonese, da dove si è poi diffusa anche in alcune altre aree confinanti.

racolta: settembre maturazione: fine ottobre

Albero vigoroso, mediamente produttivo.Mediamente sensibile alla ticchiolatura e all'oidio, soggetto a cascola pre-raccolta.Il periodo di fioritura è intermedio.

Melo Tardivo CARPANDÚ Varietà, forse antica, proveniente dal Monferrato. L'origine del nome è lo stesso della precedente.Tuttavia è da considerare che in quasi tutto il Piemonte si usa chiamare Carpandù diverse varietà appartenenti alla famiglia delle Renette o simili che, in comune, hanno il picciolo molto corto.Frutto medio-grosso, tondeggiante, appiattito, irregolare.Buccia verde-giallastra, un pò rugosa, con rugginosità estesa nell'incavo del picciolo, punteggiata da lenticelle altrettanto rugginose..Polpa biancastra, croccante, dolce, succosa, appena acidula, aromatica.

ottobre

Melo Tardivo CARPENDOLA DORATA Origine sconosciuta.L'antico nome Carpendola o Curtipendola significa "pendente da un picciolo cortissimo". Frutto medio-grosso, appiattito, tondo.Buccia liscia, di un bel color giallo, con evidenti e caratteristiche lenticelle bianche.Polpa bianchissima, croccante, carnosa, succosa, dolce, lievemente acidula.

ottobre

Melo Tardivo CAVICCHIO O NASONA Varietà proveniente dall'Appennino emiliano.Frutto medio, di forma piuttosto allungata (da qui il nome).Buccia verde-giallastra sfumata di rosso all'insolazione.

inizio ottobre fino a dicembre-gennaio

Melo Tardivo DALL'OLIO Origine sconosciuta. La pianta madre, da cui proviene la nostra varietà, è stata trovata in Val Nizza, nell'Oltre Po Pavese, dove sembra fosse piuttosto conosciuta e coltivata.Frutto di media pezzatura, rotondeggiante, appiattito, leggermente asimmetrico. Buccia color verde-chiaro, tendente al giallo a maturità, sottile, liscia, oleosa. Polpa bianca, succosa, zuccherina, lievemente acidula, profumata e aromatica.

da fine ottobre a dicembre

Varietà poco vigorosa, ma molto produttiva, fruttifica presto, ma tende all'alternanza. Sensibile alla ticchiolatura, tollerante l'oidio e abbastanza resistente alla carpocapsa.L'epoca di fioritura è intermedio.

si mantiene fino a primavera.

Melo Precoce DALL'OLIO ESTIVA Vecchia varietà estiva proveniente dal Monferrato.Il nome Dall'olio , dato a varietà diverse fra loro, e dovuto alla caratteristica di produrre nella polpa come delle macchie di olio. Questa predisposizione chiamata vitrescenza è considerata un difetto nella frutticultura convenzionale, in realtà non è altro che una concentrazione di zuccheri che da alla polpa un sapore e una consistenza particolari un tempo molto apprezzati.

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ZIONEMelo Tardivo DECIO Dezi Dezi in dialetto veneto.

Antichissima varietà coltivata nel Veneto e nel Ferrarese da tempo immemorabile.Nel '500, lo storico Francesco Bocchi, scrive che il Melo d'Ezio o d’Ezio fu portato, da Roma ad Adria (Rovigo), durante la campagna che il generale romano Ezio condusse, nel 450 d.c., a Padova contro Attila e i suoi Unni.Frutto da medio a medio-piccolo, di forma cilindrica, appiattito ai poli.Buccia liscia, pruinosa, di colore giallo opaco con macchie rosso-vino all'insolazione.Polpa bianco-crema, soda, zuccherina, gustosa e aromatica.Adatto anche alla cottura.

15-20 ottobre Albero rustico, di elevata vigoria, ritarda ad entrare in produzione e tende all'alternanza produttiva.Poco sensibile alla ticchiolatura e sensibile all'oidio.Impollinatori: Abbondanza, Calvilla bianca invernale, Carla, Imperatore, Lavina, Permain dorata, Rosa mantovana.

fino ad aprile

Melo Tardivo DOLCE PIATTO Vecchia varietà originaria della valle dell'Elvo, nel Biellese orientale (Piemonte).Frutto di pezzatura media, appiattito.Buccia liscia, coriacea, verde di fondo con macchia rossa all'insolazione, con lenticelle evidenti e rugginosità nell'incavo del picciolo. Polpa bianca, soda, dolce, lievemente profumata, con retrogusto speziato. Ottima anche cotta.

terza decade di settembre

Sensibile alla ticchiolatura ma resistente all'oidio e con buona resistenza alla carpocapsa. fino a marzo

Melo Tardivo DRAPPO DORATODrap d'or Goldzeug apfelRap d'or

Origine sconosciuta, ma sicuramente antica.Già nel '600, in Francia, Le Lectier descrive nel catalogo del suo vivaio di fruttiferi una Drap d'or de Bretagne .Nell'800, in Germania, Austria, Inghilterra e Stati Uniti. era moltonota una varietà con questo nome ma non si è certi che corrisponda alla nostra. Girolamo Molon, su Pomologia (1901) riporta quanto segue..........Avemmo le marze di questa varietà dall'Oltre Po Pavese, dovrebbe corrispondere alla Drappo dorato raccomandata per l'Italia fin dal 1857.Frutto medio-grosso, tondeggiante, schiacciato verso il picciolo eun pò costoluto verso il calice.Buccia giallo-dorata con sovracolore rosso brillante. Polpa bianco-giallognola, fine, abbastanza croccante, succosa,mediamente zuccherina, profumata, con retrogusto di lampone.Ottima anche da cuocere.

novembre Albero di medi vigoria, fertile, a portamento precombente. fino a marzo

Melo Tardivo DURELLO D'origine sconosciuta, un tempo molto diffusa in Veneto, in Lombardia, nel Ravennate e nel Forlivese.Frutto medio, di forma costante, simmetrico, appiattito.Buccia giallo-vivo leggermente sfumata di rosa marezzato, ruggine nella cavità del peduncoloPolpa bianca, molto soda, poco succosa, mediamente zuccherina, lievemente acidula. Resistente alle manipolazioni.Ottima anche da cuocere.

fine novembre Albero di media vigoria e produttività, a portamento assurgentePoco sensibile a ticchiolatura e oidio, tendente all'alternanza Impollinatori: Abbondanza, Carla, Decio, Golden delicius, Lavina,Rosa Mantovana.

fino a marzo

Melo Tardivo FINOCCHIETTA GIALLAFnuiarel Fenouillet jauneFenouillet doré Goldartiger Fenchelapfel

Antica varietà di origine francese rinvenuta nell'Oltrepò Pavese. Appartiene all'antico gruppo delle Finocchiette.Frutto da piccolo a medio, tondeggiante, più largo che alto.Buccia gialla con parziale ma spesso diffusa rugginosità a ragnatela, talvolta sfumata di rosso-pallido all'insolazione.Polpa bianco-verdastra, dolce, soda, consistente, poco acidula, gustosa, aromatica.

fine novembre Albero poco vigoroso e fertile. fino ad aprile

Melo Tardivo FINOCCHIETTA GRIGIAAnisAnisier Caraway russetEpice d'hiverFenouillet gris Gorge de pigeonGrauer Fenchel apfelSpice apfel

Varietà forse più antica (1608) della precedente Finocchietta gialla.Come la più parte delle Finoccchiette sarebbe originaria della zona d'Anjou (Francia).Frutto da medio-piccolo a piccolo, sferoidale,tronco-conico, a volte asimmetrico, più largo che alto. Buccia rugosa, gialla di fondo, talvolta sfumata di rosso tenue all'insolazine, quasi interamente ricperta di un ruggine grigio-rossastro, un pò rugosa.Polpa bianco-giallastra, compatta, molto dolce, poco succosa, profumata di finocchio, da cui proviene il nome.

da dicembre Albero poco vigoroso. fino ad aprile

Melo Tardivo FIOR D'ACACIA Una mela Fior di Cassia. compare, contrassegnata col N. 42, in un quadro, del pittore Bartolomeo Bimbi, che tra il 1712-13, operò alla corte di Cosimo III de'Medici.La varietà in questione è diffusa lungo tutto l'Appennino emiliano, ma non si può dire con certezza se corrisponda all'antica Fior di Cassia.Da non confondere con la mela Frascona , tipica dell'Oltre Pò pavese, è spesso chiamata Fiur da casa .Frutto molto bello, di pezzatura medio–grossa, tondeggiante, a volte un po’ allungato, regolare.Buccia verde-giallastra di fondo, colorata e striata di rosso-carmino per circa tre quarti della superficie.Polpa dolce-acidula, profumata.

seconda metà di ottobre

Resistente alla ticchiolatura. fino a dicembre gennaio

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FRUTTO MATURAZIONE VARIETA' DESCRIZIONE RACCOLTA CARATTERISTICHE CONSERVA-

ZIONEMelo Tardivo FOSSA Varietà locale nelle zone di Sesta Godano, Maissana, Varese Ligure, nel nord-ovest della provincia di

La Spezia.Frutto medio-piccolo, leggermente allungato.Buccia di media consistenza, color verde-chiaro, con sovracolore arancio-intenso nella parte superiore.Polpa bianca abbastanza soda, mediamente succosa e zuccherina lievemente acidula. Adatta anche per confetture e succhi.

raccolta: fine settembre-inizio ottobre maturazione: inizio novembre

Albero molto vigoroso, a portamento assurgente.L'epoca di fioritura è tardiva.

Melo Tardivo FRAGONE Origine sconosciuta.E’ citata da Giglio Boni in La frutticoltura trentina (1924).Egli testualmente scrive........Sotto il nome di Fragone si coltiva in qualche vallata, soprattutto nei paesi frutticoli oiù alti della Valle di Non (per esempio a Rumo a 940 m. d’altitudine), una varietà di melo identica a quella che i tedeschi chiamano Roter "Eiserapfel".Frutto di bell’aspetto, medio-grosso, talvolta grosso, di forma conico-tondeggiante.Buccia liscia, ricoperta interamente di un bel rosso-cupo intenso, talvolta paonazzo, con numerose ed evidenti lenticelle chiare e rugginosità nell’incavo del picciolo.Polpa bianca, soda, croccante, non molto succosa e sufficentemente gustosa.

raccolta:fine ottobrematurazione:da dicembre

Albero rustico, longevo (su franco), produttivo, senza esigenze di terreno.Resistente agli estremi limiti della coltura del melo.

Melo Tardivo FRANCESCA Antica cultivar originaria della Toscana.Una mela Francesca si trova raffigurata e contrassegnata col N. 23, nei quadri di Bartolomeo Bimbi, che operò, tra 1713-14, alla corte di Cosimo III de' Medici, ma il colore della buccia non corrisponde appieno con la varietà in questione.Giorgio Gallesio cita una mela Francesca , in un suo viaggio in Toscana (1819), tra le mele coltivate nella zona di Firenze.In Germania, col nome Italienische Franzapfel , viene descritta, nell'Illustrirtes Handbuch der Obstkunde (1883), di J. G. C. Oberdieck, J. Jahn e E. Lucas, una varietà che potrebbe essere riportabile alla Francesca.Un'altra mela Francesca, di antiche origini, ma con caratteristiche divese, era presente in Romagna (Baldini e Sansavini, 1967).Frutto medio, tondeggiante, appiattito, abbastanza regolare.Buccia verdastra, poco attraente, alquanto untuosa, talvolta appena macchiata di rosso all'insolazione, con presenza di poche e piccole lenticelle non molto evidenti.Polpa bianca, fine, soda, succosa, acidula, profumata, aromatica.

novembre Albero di media vigoria, a portamento aperto, molto produttivo, soggetto all'alternanza.Sensibile alla ticchiolatura.L'epoca di fioritura è intermedia.

fino ad aprile

Melo Tardivo FRASCONAFiur da casa

Vecchia varietà tipica dell'Oltre Pò pavese.Frutto di media pezzatura, tondo, irregolare, leggermente costoluto intorno al calice, con picciolo molto corto.Buccia abbastanza liscia, spessa, giallo verdastra, sfumata di rosso o rosso rosato all'insolazione, lievemente rugginosa nell'incavo del picciolo, con numerose ed evidenti lenticelle chiare.Polpa bianca, soda, consistente, dolce, abbastanza succosa, lievemente aromatica.

novembre Albero vigoroso, e produttivo, a portamento assurgente.Alternante.

fino ad aprile maggio

Melo Tardivo GIANSAN Origine incerta.Ancora presente, in rari esemplari, nella zona di Biella (Piemonte).Letteralmente dal piemontese Genziana.Frutto allungato, asimmetrico, lievemente costoluto.Buccia gialla, liscia, sottile, un pò untuosa, rugginosa nell'incavo del picciolo, punteggiata da irregolari ed evidenti lenticelle altrettanto ruggini.Polpa bianco-crema, soda, dolce-acidula, mediamente succosa, dal caratteristico retrogusto amarognolo ma gradevole che ricorda la genziana (da cui il nome).Il sapore, inizialmente un po’ aspro, si attenua, più avanti, a favore del caratteristico amarognolo.Era probabilmente una varietà da sidro.

prima decade di ottobre

si conserva fino a gennaio

Melo Precoce GIUAN Di origine sconosciuta e coltivato in Piemonte.Frutto di pezzatura grossa, di forma cilindrico-conica, piuttosto allungato, generalmente asimmetrico, con caratteristica protuberanza nell'incavo del picciolo.Buccia liscia, lucida, giallo-verdastra di fondo, interamnete ricoperta o sfumata di rosso-vinoso, rugginosa nell'incavo del picciolo, punteggiata da grandi e numrose lenticelle altrettanto rugginose.Polpa bianca, con venature verdi, soda, croccante, di tessitura grossolana, poco succosa, molto dolce, mediamente acidula, aromatica.

scalare da fine agosto

Albero di vigoria medio-alta, a portamento aperto, poco produttiva.Sensibile alla ticchiolatura.L'epoca di fioritura è precoce.

per consumo fresco

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ZIONEMelo Tardivo GRAN ALESANDER

Aport AlexanderGran AlesandroImperatore Alessandro

Probabilmente originaria dell'Ucraina.Descritta la prima volta nell'1817, ma già conosciuta in Russia fin dal ‘700.Fu dedicata all’Imperatore di Russia Alessandro I° dai coltivatori della zona di Riga (Lettonia), che ogni anno ne mandavano una fornitura alla corte imperiale.In Italia, agli inizzi del '900, ebbe una certa diffusione nel biellese orientale e in Valsesia. Frutto di pezzatura grande (ne esiste un tipo di pezzatura normale), tondeggiante, appiattito.Buccia liscia, spessa, gialla di fondo, quasi interamente coperta di striature rosse. Polpa croccante, abbastanza succosa, dolce, acidula, profumata di sottobosco.

inizio settembre Albero rustico, vigoroso e di buona produttività. .L'epoca di fioritura è medio-precoce

fino a novembre

Melo Precoce GRAVENSTEINGravensteinerPomi d'oioPomo delle coste

Antica cultivar estiva di origine controversa.Secondo alcuni autori deriverebbe da un albero isolato individuato, verso la metà del '600, nei giardini del Duca Augustenberg, castello Gaefenstein, Schleswig-Holstein (Germania).Secondo altre fonti essa sarebbe invece originaria dell'Alto-Adige (Sud-Tirol), da dove fu poi spedita nello Schleswig-Holstein. Frutto da medio a medio-grosso, di forma costante, sferoidale-appiattita, irregolare.Buccia liscia, sottile, gialla o giallo-verdastra,, variamente striata di rosso-rosa-arancio.Polpa bianco-avorio, fine, succosa, poco zuccherina , acidula, lievemente aromatica, profumata.

da agosto in poi Albero molto vigoroso, lento nella messa a frutto e di produttività incostante.Sensibile alla ticchiolatura e all'oidio.L'epoca di fioritura è precoce.Impollinatori: Abbondanza, Belfiore giallo, Calvilla bianca invernale.

Melo Tardivo KANDIL SINAPSKantil Sinaps

Origine Russia. Probabilmente ottenuta in Crimea agli inizi dell’800.Coltivata in Crimea, Transcaucasia e Turchia.Nella zona di Acqui Terme (Alessandria), confinante con la Liguria, esiste una varietà chiamata Ciuchin molto simile alla Kantil Sinaps .Frutto di pezzatura media o medio-grossa, di forma alquanto particolare, molto allungata, sottile, arrotondata alle estremità; si può dire fatto a “guglia”.Buccia bianca, con guancia rossa a maturazione, sottile, liscia, lucida, con lenticelle solo nella parte arrossata.Polpa bianca, fine, croccante, molto succosa, dolce, piena di un acidulo fresco, profumata, raffinatamente aromatica.

raccolta: ottobrematurazione: da dicembre.

Albero di vigoria medio-debole, molto produttivo, a portamento assurgente. L'epoca di fioritura è intermedia.

fino a marzo

Melo Tardivo LAMPONEFramboise d'HolovousHimbeerapfel von Holoweus

Vecchia varietà proveniente dal Trentino e probabilmente riportabile alla Lampone di Holoweus , originaria della Boemia.Frutto di pezzatura media, tronco-conico, leggermente compresso. Buccia giallo-verde di fondo quasi interamente ricoperta di un bel rosso coperto da una leggera pruina.Polpa bianca, di tessitura grossolana, fondente, di sapore prevalentemente dolce.

novembre Albero vigoroso a portamento espanso. fino a febbraio

Melo Tardivo LAZZERUOLA Antica varietà originaria della Toscana.Secondo Giorgio Gallesio, che la descrive nella sua opera Pomona Italiana (1817), il suo nome deriva dal suo colorito e dalla sua piccolezza che assomigliano un poco a quello dell'azzeruolo rosso.Frutto piccolo, tondeggiante-appiattito, regolare.Buccia liscia, come diafana, giallo-canarino, macchiata di rosso-acceso-brillante.Polpa bianca, molto fine, croccante, delicata, succosa, mediamente zuccherina, leggermente acidula.

da dicembre Albero vigoroso, rustico, molto produttivo. fino a marzo-aprile

Melo Tardivo LIMONCELLA Antichissima varietà meridionale, forse della Sicilia o della Campania.Compare, intorno all'anno 1000, tra gli ingredienti di una ricetta, Il nome deriva dalla sua somiglianza, nel profumo e nell'aspetto, a un piccolo limone. Frutto piccolo, quasi cilindrico, allungato, leggermente appuntito, asimmetrico. Buccia è giallo-dorata, cosparsa di lenticelle numerose ed evidenti.Polpa bianca, poco succosa, molto zuccherina, acidula, un pò croccante ma morbida e profumata. Ottima anche al forno e per marmellate.

dalla seconda metà di ottobre

Albero rustico, di medio sviluppo, di produttività elevata anche nelle condizioni meno favorevoli. Mediamente sensibile alla ticchiolatura.Fruttifica bene anche al nord-Italia e in annate favorevoli necessita di sfoltimento dei frutti.Impollinatori: Calvilla bianca invernale, Campanino, Decio, Permain dorée, Renetta Ananas.L'epoca di fioritura è tardiva.

fino a gennaio febbraio

Melo Tardivo LIMONCELLA DI ORINO Varietà proveniente dalla zona di Orino (Varese). Assomiglia molto alla Limoncella, ma con macchia rossa dal lato del sole.

Melo Tardivo LIMONZINOLimoncinoSommer Königs apfelTaffetà bianca d'autunnoWeisser herbst Taffetapfel

Varietà tipica della Val di Non, ma era conosciuta e coltivata anche nell'Alto-Adige (Sud Tirol), soprattutto nella zona di Merano.Frutto da piccolo a medio-piccolo, in genere tondeggiante, a volte ovoidale, regolare. Buccia fine, liscia, oleosa, lucente, verde pallido alla raccolta, giallo-cera-biancastro a maturazione, spesso con macchia rosea, a volte rosso-carmino, dal lato del sole.Polpa bianca, fine, croccante, non molto succosa, dolce, delicatamente acidula, molto profumata.Ottima anche per conserve e da sidro.

da settenbre a novembre

Albero vigoroso, rustico, a chioma tonda, folta, pendente a festoni, di buona e costante produttività.Buona resistenza alla ticchiolatura e all'oidio, ma sensibile al cancro dei rami.L'epoca di fioritura è medio-tardiva.

fino a marzo

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FRUTTO MATURAZIONE VARIETA' DESCRIZIONE RACCOLTA CARATTERISTICHE CONSERVA-

ZIONEMelo Tardivo LIMUNIN Allemande

Deutscher GoldpeppingPomme d'or d'Allemagne

Vecchia varietà (1850) originaria della Germania.Frutto medio, allungato, ellissoidale.Buccia liscia, sottile ma coriacea, gialla, ricoperta di lenticelle brune. Polpa bianca, acidula, lievemente dolce, croccante, molto succosa.Ottima anche al forno.

prima decade di ottobre

si conserva fino gennaio febbraio

Melo Tardivo MAGNANA Varietà coltivata in Piemonte dalla fine dell'800 e ancora diffusa nel Cuneese.Il nome deriva dalla località in cui è stata, originariamente, individuata la pianta madre.Frutto di pezzatura media, tondeggiante, leggermente appiattito e conico.Buccia verde-giallastra, sfumata di rosso o rosso vinoso, con rugginosotà nell'incavo del picciolo e lenticelle medie e rugginose.Polpa bianco -verdastra, fine, croccante, fondente, poco succosa, di sapore dolce-acidulo.

raccolta: terza decade di ottobre maturazione: da novembre

Albero rustico, di media vigoria, a portamento assurgente, fertile, soggetto all'alternanza.Mediamente sensibile alla ticchiolatura, resistente all'oidio, sensibile all'afide lanigero.L'epoca di fioritura è precoce.

fino a marzo aprile

Melo Tardivo MARTELON Varietà locale proveniente dalla zona di La Spezia.Frutto grosso, di forma conico-allungata, irregolare, asimmetrico.Buccia verde-grigiastra, dilavata di rosso-aranciato dal lato del sole.Polpa soda, croccante, molto dolce e profumata, ottima.

ottobre Albero vigoroso e molto produttivo.

Melo Tardivo MELA ROSA Origine sconosciuta, quasi sicuramente italiana.Girolamo Molon, su Pomologia , edito da Hoepli nel 1901, ci riporta quanto segue...........col nome di Mela Rosa, non pochi frutti e diversissimi fra loro si vedono sui nostri mercati dell'Alta Italia La varietà in questione è ancora relativamente comune nelle Marche e in alcune zone della Toscana. Frutto di pezzatura medio-piccola, appiattito.Polpa fine, aromatica, eccellente.Molto stimata localmente per il commercio.

novembre Pianta anche con pregi ornamentali; infatti oltre ad avere le foglie rosse vertici dei rami, in primavera esordisce con una bellissima fioritura porpora-scuro, caratteristica non comune tra i meli da frutto.

molto serbevole

Melo Tardivo MELAPESCA Varietà probabilmente originaria dell'Emilia.Ancora sporadicamente presente nella zona di confine tra l'Oltre Po Pavese e l'Alessandrino orientale compendente la Val Curone, la Val Staffora e il Tortonese.Nell'aspetto ricorda un pò una pesca, da cui probabilmente deriva il nome. Frutto di pezzatura media o medio piccola, tondeggiante, leggermente appiattito alle estremità, appena costoluto intorno al calice, abbastanza regolare. Buccia verde chiaro, spesso sfumata di rosa dal lato del sole, punteggiata da numerose lenticelle chiare e poco evidenti, rugginosa nell'incavo del picciolo.Polpa biancastra, croccante, succosa, dolce-acidula, molto aromatica e profumata, gustosa, con un retrogusto acidulo particolare.

da novembre fino a febbraio

Melo Tardivo MUSETTO PAVESE Origine sconosciuta.Proveniente dall'Oltre Po pavese.Frutto piccolo o medio-piccolo, caratteristicamente allungato, a volte un po’ ovale.Buccia liscia, interamente verdastra.Polpa gialla, compatta ma tenera, fine delicata, piuttosto dolce, aromatica, gustosa.

inizio ottobre Albero di vigoria medio-scarsa. fino a dicembre-gennaio

Melo Tardivo NEWTOWN PIPPINAmerican Newtown pippinGreen Newtown pippinGreen winter pippinNewyorker reinetteNewton pippin

Origine Stati Uniti.Ottenuta nella tenuta di Gershom Moore, Newtown, Long Island.Ne esistono due varianti, una gialla e una verde, differenziate da Cox nel 1817.Introdotta in Inghilterra nel 1759, fu molto stimata da tutti i pomologi dell'800.Ampiamente coltivata dal 1830 negli Stati Uniti come mela per l'esportazione, è oggi utilizzata prevalentemente per la trasformazione.Frutto da medio a grosso, tondeggiante, depresso ai poli, leggermente costoluto.Buccia inizialmente verde, diventa giallo-oliva a maturità, striata di rosso e ombreggiata delle stesso colore attorno al picciolo, punteggiata dilenticelle grigio-chiaro.Polpa biancastra, fine, ferma, dolce, leggermente acidula.

da novembre Albero di media vigoria, molto fertile. fino a marzo aprile

Melo Tardivo NIKITA Pum banana Di probabile origine Russa ma coltivata da tempo nel Biellese.Da non confondersi con la varietà Winter Banana o altre con simili caratteristiche.Frutto sferoidale, irregolare, di pezzatura medio-piccola.Buccia liscia, sottile, staccabile.Polpa semi-soda, asciutta, dolce, profumata, con aroma e profumo di banana.

settembre ottobre

Melo Precoce PALMANDOR Origine sconosciuta.Proveniente dall’Oltre Po pavese ove, un tempo, era coltivata.Frutto molto bello e grosso, tondeggiante-aoppiattito, di forma regolare.Buccia liscia, pruinosa, giallo-verdastra, variamente striata di rosso in tonalità diverse.Polpa biancastra, tenera ma abbastanza croccante, mediamente succosa, dolce, lievemente acidula e aromatica.

metà agosto per consumo fresco

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ZIONEMelo Tardivo PIATLIN Mela ruggine locale della Valle dell'Elvo, nel Biellese (Piemonte).

Frutto di pezzatura media, tondeggiante, molto appiattito.Buccia verdastro-bronzea, rugginosa, ruvida, sottile, cosparsa di lenticelle chiare, rugosa e bitorzoluta nelle piante vecchie.Polpa bianca, croccante, succosa, dolce, lievemente acidula e profumata, con un particolarissimo retrogusto tra nocciola e mandorla.

terza decade di settembre

Albero rustico, con portamento assurgente, molto fertile.Resistente a ticchiolatura e oidio.

si conserva fino a febbraio marzo

Melo Tardivo POM DE FEGO Varietà probabilmente derivata da un semenzale rinvenuto nel Comune di Fego, Val Tidone (Pavia), e poi riprodotto in tutta la zona.Frutto medio, tondo, leggermente allungato. Buccia liscia, cerosa, di colore giallo vivo lievemente sfumata di rosso tenue all'insolazione. Polpa bianca, tenera, succosa, aromatica.

invernale fino a gennaio febbraio

Melo Tardivo POM ZUCHERET Vecchia e pregevole varietà di origine sconosciuta rinvenuta nel comune di Valgreghentino (LC) ove gli abitanti ancora la riproducono per i loro giardini e frutteti.La pianta madre, ancora sana e produttiva, è un vecchio e maestoso albero, di circa 100 anni, che cresce sul ciglio di un vecchio ronco.Frutto di pezzatura media o medio-grossa, tondeggiante-conico o cilindrico, irregolare, a volte lievemente costoluto, con caratteristica cavità calicina molto aperta e pronunciata, che la fa rassomigliare a un piccolo cratere.Buccia verde-giallastra di fondo, striata e/o marezzata di rosso dal lato del sole, con numerose ed evidenti lenticelle chiare e rugginosità nell'incavo del picciolo.Polpa biancastra, compatta all'inizio, morbida poi, dolce, lievemente acidula, aromatica con retrogusto che ricorda il lampone.

da metà ottobre Albero rustico, piuttosto vigoroso, produttivo.Resistente alla ticchiolatura.

fino a febbraio marzo

Melo Tardivo POMELLA DI MONTEVECCHIA Vecchia varietà di origine sconosciuta localmente coltivata nel comune di Montevecchia (Lecco).La pianta madre da cui proviene potrebbe avere 60-70 anni anni, ed è ancora, nonostante le poche cure, in buone condizioni e produttiva.Frutto di pezzatura media o medio-piccola, tondeggiante-appiattito. Buccia spessa, consistente, di un bel colore giallo, con numerose ed evidenti lenticelle e rugginosità nell'incavo del picciolo.Polpa biancastra, soda, compatta, quasi interamente dolce, aromatica, gustosa e profumata.

novembre dicembre

Melo Tardivo POMELLA GENOVESEPumela genuesa

Origininaria dell'Oltre Po’ pavese.Il nome Pomella genovese è forse dovuto alla lunga consuetudine dei produttori di mele dell’Oltre Po’ pavese di conferire la loro produzione al mercato genovese tramite le carovane che, da tempi remoti, percorrevano, i tracciati delle antiche vie del sale tra i due versanti dell’Appennino, piacentino-pavese a nord e tosco-ligure a sud.Questi carovane, tra le altre merci, all’andata portavano le mele, soprattutto le varietà che si conservavano a lungo, molto utili sulle navi genovesi e, al ritorno, portavano il sale, indispensabile per la produzione dei salumi, tradizionale prodotto delle zone collinose dell’Oltre Po’ pavese e del piacentino.Frutto di media pezzatura, tondeggiante, appiattito, spesso leggermente irregolare.Buccia liscia, spessa, verde prima, gialla a maturità, sfumata di rosso all'insolazione, rugginosa nell'incavo del picciolo, punteggiata da lenticelle chiare ed evidenti. Polpa bianca, fine, soda, croccante, succosa, zuccherina, aromatica, profumata, gustosa, eccellente.

ottobre Di vigoria medio-alta, rustico, produttivo.Resistente a ticchiolatura, oidio. fino a marzo

Melo Tardivo POMELLA ROSSA Varietà di origine sconosciuta, proveniente dalla zona di Casteggio, Oltre Po Pavese. Il nome è provvisorio poiché non si conosce il suo vero nome.Frutto da medio a medio-piccolo, molto appiattito, di forma regolare, con corona e cavità calicina molto pronun ciate.Buccia liscia, quasi interamente coperta di un bel rosso acceso.Polpa biancastra, dolce-acidula, mediamente succosa.

da metà ottobre

Melo Tardivo POMELLA VERDE Varietàdi origine sconosciuta rinvenuta nell'Oltre Po Pavese, forse locale.Il nome è provvisorio poiché non si conosce il suo vero nome.Frutto da piccolo a medio, molto asimmetrico, schiacciato.Buccia liscia ma rugosa, di un bel color verde, a volte con una sfumatura rosea dal lato del sole.Polpa biancastra, carnosa, dolce, saporita, con gusto che ricorda la banana.

novembre Resistente a ticchiolatura e oidio.

Melo Tardivo POMELLONE Varietà, locale, rinvenuta nell'Oltre Po Pavese.Probabile ecotipo o mutazione gemmaria di Pomella genovese .Frutto medio, schiacciato, regolare.Buccia verdastra, a volte sfumata di rosso-tenue all'insolazione.Polpa soda, compatta, piuttosto succosa, interamente dolce, profumata, gustosa, aromatica, di sapore antico.

novembre Resistente a ticchiolatura e carpocapsa. fino a marzo aprile

Melo Tardivo POMETTI DEL PRATO Varietà locale proveniente dal comune di S. Maria (La Spezia). Frutto piccolo, di sapore speziato.

ottobre

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ZIONEMelo Tardivo POPPINA DI ORINO Proveniente dal comune di Orino (Varese).

Varietà appartenente al gruppo delle Mele Poppine storicamente coltivate in quella zona del varesotto confinante col Canton Ticino.Frutto medio, allungato-ovoidale, tipico delle Poppine.

ottobre-novembre

Melo Tardivo PUM DIJ EBREIMela del Sinai

Vecchia varietà di origine sconosciuta proveniente da una pianta del giardino della casa di una famiglia ebraica di Biella (Piemonte). Frutto molto grosso, tondo, irregolare, un pò costoluto.Buccia gialla striata di rosso, liscia, sottile, un pò untuosa, con numerose lenticelle poco evidenti. Polpa bianca, dolce, succosa, acidula, gradevole.

raccolta: prima decade di settembrematurazione: da ottobre

fino a dicembre

Melo Tardivo PUM DLA LIRAPum da lira

Origine sconosciuta.Letteralmente Mela della libbra .Diffusa un tempo in Piemonte e appartenente alla famiglia delle Renette .Secondo alcuni farebbe parte della vecchia categoria delle mele Librali o da Libra, note per le loro ragguardevoli dimensioni.Secondo altri il nome deriverebbe dal loro costo cioè costavano 1 lira al Kg. rispetto alle altre varietà più piccole che ne costavano mezza.Frutto molto grosso, tondeggiante, di forma conica.Buccia liscia, sottile, gialla, rugginosa nell'incavo del picciolo e punteggiata di numerose ed evidenti lenticelle.Polpa bianco-crema, tenera, liquescente, succosa, lievemente granulosa, gradevolmente acidula, profumata, con retrogusto di limone.

raccolta:dalla prima decade di settembrematurazione: da metà settembre

fino a ottobre novembre

Melo Precoce PUM DLA MADÖNA Una delle diverse varietà con questo nome.Pur con caratteristiche diverse fra loro, tutte in comune hanno il periodo di maturazione (15 agosto - festa della Madonna Assunta).

metà agosto per consumo fresco

Melo Tardivo PUM FERPomme de fer

Origine incerta.Appartenente al gruppo delle mele Ferro un tempo conosciute e coltivate nel Veneto, nel bresciano in Emilia, in Piemonte e anche in Sardegna.Già nel 1598 il botanico francese Jean Bauhin parla di una Pomme de fer , che riteneva di origine svizzera.Nel 1628 sembra fosse già diffusa in buona parte della Francia, soprattutto a Orleans.Nel tempo ha dato origine, sia in Francia che in Italia, a diverse varianti locali che hanno formato il gruppo delle mele Ferro .Frutto di pezzatura media o medio-piccola, tondeggiante, appiattita, attaccata ad un picciolo corto e spesso. ad un picciolo corto e spesso.Buccia liscia, spessa, di colore verde, lievemente arrossata al sole, rugginosa nell’incavo del picciolo.Polpa soda, piuttosto compatta (da qui il nome), croccante, fine, dolce-acidula, discretamente gustosa.

fine ottobre Albero poco vigoroso, rustico.L'epoca di fioritura è precoce.

fino a gennaio

Melo Tardivo PUM PARADISCourt pendu plat

Antica varietà francese.E' citata per la prima volta in Francia verso il 1612-13 e appartiene al gruppo di mele denominateCourt-pendù (dal picciolo molto corto). Proveniente dalla zona di Biella, ove, a causa del suo portamento assurgente, tendente cioè verso l'alto, è chiamata Pum paradis .Diffusa, un tempo, soprattutto in Francia e GermaniaFrutto medio, tondeggiante, un pò appiattito alle estremità, abbastanza regolare.Buccia consistente, lievemente rugosa, giallastra di fondo quasi interamente sfumata di rosso e variamente striata da rosso-arancio a rosso-scarlatto, punteggiata da lenticelle medie e abbastanza evidenti.Polpa bianco-crema, fine, croccante, mediamente succosa, con buon equilibrio tra dolce e acido, lievemente profumata, saporita, aromatica.

raccolta: da metà settembre maturazione: ottobre

Albero di vigoria medio-bassa, a portamento assurgente, di buona produttività.L'epoca di fioritura è tardiva.

si conserva fino a gennaio febbraio

Melo Tardivo PUM SCIGULA Varietà proveniente dall'Oltre Po Pavese e forse originaria o conosciuta nell'Appennino Emiliano contiguo all'Oltre Po.Da notare che esiste una vecchia varietà tedesca (1700), molto simile alla nostra, che ha come sinonimo Zipollenapfel. Frutto da medio-piccolo a piccolo, molto asimmetrico, schiacciato, di forma particolare.Buccia di un giallo-verde particolare, a volte sfumata di rosso aranciato all'insolazione. Polpa color crema, soda, non molto dolce, asciutta aromatica, gustosa.

ottobre

Melo Tardivo PUPPINO Origine sconosciuta.Proveniente e probabilmente originaria del Piemonte.Frutto medio-piccolo, tondeggiante, appiattito, piuttosto irregolare e asimmetrico.Buccia ruvida, di un bel giallo-paglierino di fondo, parziamente rugginosa, soprattutto nell'incavo del picciolo, talvolta con appena sfumata di rosa, punteggiata da numerose lenticelle brune ed evidenti.Polpa bianco-giallastra, soda, compatta, abbastanza succosa, dolce-acidula, gustosa.

ottobre fino a gennaio

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ZIONEMelo Tardivo RAMBOUR FRANK Antica varietà di origine non ben accertata, secondo alcuni francese. Il nome deriverebbe da

"rambor", melo in antico gallico. Risulta citata già nel 1725. Frutto medio, tondeggiante, un pò appiattito.Buccia liscia, piuttosto spessa, giallo verdastra, diffusamente coperta di rosso variamente striato e/o marezzato con diverse tonalità.Polpa bianca, tenera, abbastanza succosa, mediamente zuccherina, aromatica.Si avvantaggia la conservazione con una raccolta piuttosto precoce.

prima metà di ottobre Albero mediamente vigoroso, soggetto all'alternanza.Sensibile alla ticchiolatura.Impollinatori: Abbondanza, Commercio, Morgenduft.

fino a gennaio

Melo Tardivo RANGULÚ Probabile seme di Rigadin di incerta origine, probabilmente del biellese (Piemonte). Frutto medio, appiattito, costoluto.Buccia liscia, untuosa, abbastanza spessa, di colore giallo striato di rosso-vermiglio. Polpa bianca, mediamente succosa e croccante, con retrogusto di macedonia.

seconda decade di settembre

fino a gennaio

Melo Tardivo REGINA DELLERENETTEKroon renetQueen of the pippinReine des reinettesReinette de la couronneReinette rousse

Vecchia varietà di incerta origine, molto simile alla Pearmain dorata, con cui è stata spesso confusa.Diffusa in tutta l'Europa, è pProbabilmente originaria dell'Irlanda o dell'Olanda, dove era conosciuta fin dal '700 col nome di Kroon renet.Frutto generalmente medio, a volte medio-grosso, generalmente tondo, depresso ai due poli, a volte oblungo, regolare. Buccia spessa, liscia, lucida, giallo-dorata all'epoca della maturità, dilavata di rosso-aranciato e striata di rosso vivo, con qualche lenticella grigio-bruno dal lato del sole. Polpa bianco-giallastra, abbastanza compatta e croccante, ferma, fine, zuccherina, leggermente acidulo, ben profumata, con il sapore delle migliori renette.

novembre Albero vigoroso, vegeta bene in tutti i terreni.L'epoca di fioritura è medio-tardiva

fino a febbraio

Melo Tardivo RENETTA ANANASAnanas reinetteReinette ananas

Varieta originaria dell'Olanda (1820 circa).Fu introdotta in Italia certamente prima del 1860, poichè la troviamo riportata nei cataloghi di quell’epoca.Frutto da medio a medio piccolo, elissoidale, oblungo.Buccia gialla, lievemente untuosa, con lenticelle evidenti. Polpa bianco crema, croccante, succosa, dolce-acidula, con retrogusto e profumo di fragola.

ottobre Albero rustico, poco vigoroso.Resistente alla ticchiolatura, adatto alle località alte.L'epoca di fioritura è tardiva.Impollinatori: Calvilla bianca invernale, Permain dorèe, Renetta grigia di Torriana.

fino a dicembre gennaio

Melo Tardivo RENETTA BAUMANN m11. Origine Belgio.Probabilmente ottenuta, verso il 1800 circa, dal celebre pomologo belga Jean-Baptiste Van Mons. Fu descritta per la prima volta nel 1811.Conosciuta in quasi tutta Europa, fu dedicata ai vivaisti fratelli Baumann di Bollwiller (Francia), che contribuirono a diffonderla.Frutto di pezzatura grossa, tondeggiante, depresso ai poli.Buccia gialla di fondo, quasi interamente coperta e striata di rosso carico.Polpa giallastra, soda, semifine, non molto succosa, dolce-acidula, leggermente profumata.

raccolta: fine ottobrematurazione:dicembre

Albero vigoroso i primi anni, in seguito meno, molto fertile e produttivo.Resistente ai freddi intensi.L'epoca di fioritura è intermedia.

fino a marzo

Melo Tardivo RENETTA DEI CARMELITANIKarmelitaner reinetteReinette des Carmes

Antica varietà piuttosto diffusa, in Francia e in Germania, nel '800.Spesso confusa con la Renetta di Kassel piccola.Frutto tondeggiante-allungato, quasi sempre con caratteristico rigonfiamento laterale all'attaccatura del picciolo.Buccia striata di rosso dal lato del sole, con lenticelle chiare assai notevoli.Polpa gustosa.Adatta anche per la cucina e da sidro.

novembre Albero vigoroso nello stadio giovanile, diventa più debole invecchiando. fino a febbraio marzo

Melo Tardivo RENETTA DEL CANADA' GRIGIA Cenni su questa varietà si possono trovare su Annales de Pomologie belge et étrangère (1853-1860).Il giardiniere belga Gailly ne accenna appena nel capitoletto della più comune Renetta de Canadà. Secondo lui si tratta di una varietà più recente (ai suoi tempi) e più serbevole della comune non grigia.Nel 1901 la descrive Girolamo Molon nella sua Pomologia ........... Giova aggiungere che la Renetta grigia del Canadà va considerata come una varietà pomologica ben distinta, o quanto meno come una sotto varietà del tipo più comune (Renetta del Canadà). Così devono egualmente essere considerate la Renetta del Canadà bianca, la Renetta del Canadà striata, e la Surpasse Canadà......E’ varietà ormai diffusa anche in Italia.....Frutto di pezzatura media o medio-piccola, appiattito-conico, meno costoluto della Renetta del Canadà classica.Buccia ruggine.Polpa ferma, fine, dolce-acidula, gustosa.

novembre dicembre fino a marzo

Melo Tardivo RENETTA DI FRANCIAEdel reinette Mela reginaReinette francheRenetta bianca Renetta vera

Antica varietà (1600) di probabile origine francese.Diffusa in molti paesi europei, è considerata, da molti pomologi del passato, come l'antesignana delle Renette . Frutto medio, un pò allungato, lievemente costoluto.Buccia giallognola, con un poco di ruggine, punteggiata di numerose lenticelle bruno-rossiccie.Polpa fine, dolce-acidula, saporita

raccolta:settembre maturazione:da dicembre

Albero vigoroso, ramoso e fronzuto. fino a aprile maggio

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ZIONEMelo Tardivo RENETTA DI CHAMPAGNE

Champagner RenetteGlasrenette Glattapfel KapuzinerLoskriegerReinette de VersaillesRenet SampankiiReneta de ChampañaKäsapfel.

ecchia varietà originaria della regione di Champagne (1700 ca.).Per le sue caratteristiche di adattabilità, fin dall'800, si è diffusa in tutta Europa, come mela da commercio.Frutto grazioso, di pezzatura media, appiattito, a volte un pò costoluto.Buccia giallo-tenue, un pò coriacea ma sottile, liscia, lucente, cerosa, con rugginosità più o meno evidente nell'incavo del picciolo.Polpa bianca, molto succosa e croccante alla raccolta e fondente in seguito, non molto dolce, piuttosto acidula, saporita, frizzante se raccolta in anticipo, lievemente profumata.Come altre vecchie varietà è soggetta alla vitrescenza.

fine ottobre Albero rustico, di media vigoria, a portamento espanso e di produttività elevata e costante.Resistente ai freddi invernali, alla ticchiolatura e all'oidio. Impollinatori: Abbondanza, Belfiore giallo, Bella di Boskoop, Calvilla bianca invernale, Permain dorée, Renetta del Canadà, Renetta grigia di Torriana.

fino a gennaio febbraio

Melo Tardivo RENETTA D'ORLEANS Vecchia varietà di origine Francese (1776).Frutto tondeggiante-conico, leggermente appiattito, abbastanza regolare.Buccia liscia, sottile, lievemente rugosa, di colore giallo parzialmente coperto di rosso, strisciato e punteggiato di ruggine, con lenticelle irregolari e poco evidenti.Polpa bianca, croccante, succosa, tendente all'acidulo, profumata e aromatica.

fine ottobre Albero di media vigoria.Poco sensibile o resistente alla ticchiolatura.

si conserva fino a dicembre

Melo Tardivo RENETTA GRIGIA DI TORRIANA Grigia di TorrianaGris Turiana

Vecchia varietà ruggine originaria della frazione Torriana nel comune di Barge (CN).Dal 1905 si diffuse in tutta la zona di Barge, e nei territori di Bagnolo e di Cavour, rimanendo in coltura fino all'ultimo dopoguerra.Frutto di pezzatura media, di forma appiattita o tronco conica, lievemente asimmetrica.Buccia sottile, gialla di fondo, rugginosa grigio-verde fino al 100%, con lenticelle grandi e rugginose.Polpa bianco-verdastra, soda, croccante, fondente, di tessitura grossolana, di sapore dolce, lievemente acidulo.Adatta anche alla cottura in forno.

fine ottobre Albero vigoroso, molto produttivo, di lenta messa a frutto e soggetto ad alternanza.Resistente alla ticchiolatura e carpocapsa, poco sensibile a butteratura amara e afide lanigero.Impollinatori: Bella di Boskoop, Calvilla bianca invernale, Commercio, Pearmain dorata, Renetta ananas, Renetta del Canadà.

si conserva fino a gennaio

Melo Tardivo RENETTA STELLATACalville EtoiléeCardepont Early red calville of HoggHerzapfelRote starrenetteSternrenette

Di origine incerta, probabile Tedesca (Renania meridionale).Già conosciuta in Belgio fin dal 1830; successivamente è passata nel nord della Francia e, da lì, nei Pirenei.Frutto medio, sferoidale, tronco-conico breve, abbastanza regolare. Buccia liscia, spessa, cerosa, di colore rosso vivo, punteggiato di numerose lenticelle stellate (da qui il nome).Polpa bianco-rosata, succosa, croccante, dolce acidula, lievemente aromatica.

terza decade di settembre

Albero mediamente vigoroso, produttivo, a portamento tendenzialmente espanso. si conserva fino a gennaio febbraio

Melo Tardivo RIGADIN Varietà originaria del Biellese.Letteralmente Rigatino .Da notare che, nel biellese e dintorni, esistono più varietà con questo nome, l'unica caratteristicva che le accomuna è la striatura (da cui il nome). Frutto di pezzatura media, tondeggiante-appiattito, un po’ costoluto, irregolare.Buccia untuosa, liscia, mediamente coriacea, gialla di fondo, variamente striata di rosso.Polpa bianca, soda, succosa, dolce, acidula, intensamente profumata, aromatica.

inizio settembre fino ad ottobre

Melo Tardivo ROSA DEL TICINO Varietà proveniente dal Canton Ticino a maturazione autunno-invernale. Melo Tardivo ROSA DI CALDARO

Kalterer BöhmerOriginaria della zona del lago di Caldaro.Fu descritta per la prima volta nel 1889.Molto controversa è l’identificazione di questa varietà con la Rosa mantovana .Secondo Giglio Boni, in La frutticoltura trentina (1925), sarebbe stata introdotta nel mantovano dal trentino, ove avrebbe acquisito il nome dal territorio omonimo.Secondo altri invece sarebbero due varietà ben distinte. Frutto molto bello, di pezzatura media, tondeggiante, appiattito, asimmetrico, di forma generalmente costante.Buccia spessa, liscia, cerosa, di colore giallo-verdastro-chiaro, estesamente ricoperta di un bel rosso-rosa intenso a contorno sfumato, con presenza di lenticelle poco evidenti.Polpa bianca, tenera, succosa, non molto zuccherina, leggermente acidula.

da novembre dicembre

Albero vigoroso, a portamento piuttosto espanso, di lenta messa a frutto molto produttivo, tendente all’alternanza.Sensibile alla ticchiolatura, poco all’oidio, resistenti ai freddi invernali.L'epoca di fioritura è precoce.Impollinatori: Calvilla bianca invernale, Commercio, Rosmarina bianca.

fino a gennaio febbraio

Melo Tardivo ROSA DI FONDO Varietà proveniente dal comune di Fondo, alta Val di Non (Trento).Fa parte, insieme alle Rosa doppia, Rosa gentile, Rosa di Caldaro, Rosa mantovana, al gruppo delle mele Rose. In tutta l'alta Val di Non (1000 m) ne esiste un unico, antico e maestoso esemplare; gli esperti hanno calcolato che è stato piantato tra il 1750 e il 1780.Frutto di pezzatura media, conico.Buccia liscia, giallo-intenso di fondo, ricoperta per circa metà superfice di un vivido scarlatto e con rugginosità nell'incavo del picciolo.Polpa bianca, soda, dolce-acidula, con un lieve fondo di fragolina di bosco.

fine settembre (a 1000 m. di altezza)

fino a marzo

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ZIONEMelo Tardivo ROSA MANTOVANA

Kalterer BöhmerMantovanoMantuanerMelarosaRosa doppia

L'origine di questa varietà è pittosto controversa.Da alcuni è ritenuta originaria del Trentino-Alto Adige, e sarebbe identificabile con la Rosa di Caldaro . Da li sarebbe poi passata nel mantovano assumendo l'attuale nome.Secondo altri sarebbero invece due varietà distinte.Coltivata, fino alla seconda guerra mondiale, in Austria, Alto Adige (Sud-Tirol), Trentino fino alle zone della bassa pianura lombarda.Frutto medio, tondeggiante, un pò appiattito.Buccia spessa, liscia, cerosa, giallo chiaro sfumata, di rosso rosato all'insolazione.Polpa bianca, tenera, succosa, leggermente acidula e poco zuccherina.Non particolarmente pregevole alla raccolta, diventa gustosa se consumata da fine novembre in poi.

dalla seconda metà di ottobre

Melo vigoroso, mediamente produttivo, tendente all'alternanza. Mediamente tollerante la ticchiolatura e con buona resistenza all'oidio. Impollinatori: Abbondanza, Calvilla bianca invernale, Campanino, Decio, Durello.

va consumata entro Natale

Melo Tardivo ROSA STELLA DELLE ALPI Varietà locale proveniente dal comune di Ronzone, alta Val di Non (Trento).Frutto medio-piccolo, tondo, con caratteristica protuberanza inclinata all'attaccatura del picciolo. Questa caratteristica non si manifesta su tutti i frutti, e varia con le annate. Buccia liscia verde gialla, giallo a matuazone, a volte con guancia rosso rosa al sole. Polpa bianco-candido, fine, mediamente succosa, dolce-acidula.

ottobre

Melo Tardivo RÖSI DOPPI Simile alla precedente ma di pezzatura almeno doppia.Melo Tardivo RÖSI

Rösci Varietà locale proveniente dalla zona di La Spezia.Frutto di media pezzatura, di forma sferoidale appiattita.Buccia verde-gialla, striata di rosso all'insolazione.Polpa bianca, molto soda, croccante, sugosa, zuccherina, lievemente acidula gustosa, aromatica.

da fine ottobre Albero vigoroso, produttivo, ma alternante. fino ad aprile maggio

Melo Tardivo ROSMARINA biancaMela di RosmarioRomarin blanc Romaro blancaWeisser italienischerRosmarinapfelWeisser RosmarinWhite Romarin

Originaria della zona di Bolzano, Alto Adige (Sud-Tirol).Conosciuta fin dagli inizi dell’800.Già sul finire dello stesso secolo fu oggetto di un forte commercio coi mercati del nord-Europa. Frutto medio-piccolo, di forma conico-allungata, a volte asimmetrico. Buccia, fine, liscia, quasi lucente, bianco-verdognola prima, bianco-paglierina a maturazione, a volte leggermente sfumata di rosso dal lato del sole. Polpa bianca, fine, tenera, succosa piacevolmente acidula, con vago retrogusto di melone, molto profumata.

da fine ottobre Di media vigoria, molto fertile, a chioma slanciata e piuttosto rada.Sensibile alla ticchiolaturae all’oidio, esige terreni caldi, freschi, profondi e ben esposti.L'epoca di fioritura è precoce.

fino a febbraio

Melo Tardivo ROSMARINA ROSSARed Rosmarin Rosmarin rougeRoter italienischerRosmarinapfel

Come la precedente è originaria dell'Alto-Adige (Sud-Tirol).Oltre che per il colore, si distingue dalla bianca anche per la forma più cilindrica, più lunga, e meno larga.Frutto medio, di forma cilindrica o conico-ovale, panciuta verso il picciolo.Buccia liscia giallo-bianchiccia, coperta di rosso-scuro nella parte soleggiata, di rosso-carminio nella parte opposta, con presenza di rare lenticelle brunastre o gialle.Polpa biancastra, fine, piuttosto croccante, abbastanza succosa, zuccherina, con leggero retrogusto di cannella.

da dicembre Più vigorosa della Rosmarina bianca, ma meno esigente per il terreno, di media produttività.Sensibile alla ticchiolatura e all'oidio.

fino a febbraio-marzo

Melo Tardivo ROSSO NOBILEEdelbömerEdelroterNoble rougeTriangelapfel

Descritta per la prima volta nel 1873.Si ritiene originaria della conca frutticola di Merano e Lana (Bolzano) ove, dai primi decenni del ‘900 fino alla II guerra mondiale, formava la parte predominante della coltivazione frutticola. Frutto di pezzatura media, conico-tondeggiante, oblungo, a volte ovoidale, raramente cilindrico.Buccia liscia, morbida, lucente, di colore verde-chiaro alla raccolta, giallo-paglierino a maturazione, colorata di rosso-carmino lucente dal lato del sole, con presenza di numerose lenticelle bruno-chiare o bianchiccie.Polpa bianco-crema, fine, morbida, soffice, mediamente succosa, zuccherina, gustosa, aromatica, con profumo che ricorda la mandorla amara.Oltre che come eccellente mela da coltello, è indicata anche per marmellate, gelatine e per la produzione di sidro.

da ottobre Albero Piuttosto rustico, di media vigoria, molto produttivo.Resistente alla ticchiolatura, un pò meno all’oidio nelle zone umide.L'epoca di fioritura è intermedia.

fino a gennaio

Melo Tardivo ROTELLA Rodella Piattona

Origine sconosciuta, probabilmente originaria della Lunigiana.Il nome deriva dalla forma schiacciata che la fa rassomigliare a una piccola ruota.Secondo il Breviglieri nel 1929 rappresentava il 55% della produzione di mele in provincia di Massa ed era la varietà più coltivata anche in provincia di La Spezia. Frutto di pezzatura media, tondeggiante-schiacciato (sembra appunto una rotella di carrello), leggermente asimmetrico. Buccia liscia, lievemente rugosa, verde variamente rigata rosso. Polpa bianca, fine, soda, croccante, succosa, zuccherina.

dalla seconda metà di ottobre

Albero rustico, vigoroso, a portamento assurgente, molto produttivo.Soggetta all'alternanza.L'epoca di fioritura è tardiva.

fino a febbraio marzo

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ZIONEMelo Tardivo RUGGINE RAMELLA Come la precedente è di origine sconosciuta e proveninte dalla frazione Ramella-Pezza, Biella, (

Piemonte). Frutto conico-appiattito, a volte quasi cilindrico, irregolare. Buccia abbastanza liscia, coriacea, rugginosa.Polpa bianca, dolce-acidula, succosa, con gradevole retrogusto tra nocciola e mandorla, profumata.

raccolta: terza decade di settembre maturazione: ottobre

fino a gennaio

Melo Tardivo RUGGINE REALE Varietà di origine incerta proveniente dalla frazione Ramella-Pezza, sulle colline sopra Biella (Piemonte) e conosciuta in tutto il biellese centrale. Frutto grosso, conico, asimmetrico, leggermente costoluto. Buccia coriacea, ruggine-rosata, coperta di numerose lenticelle, a volte con lievi aree gialle. Polpa bianca, croccante, succosa, un po’ grossolana, dolce-acidula, profumata di mandorlan amara..

raccolta: terza decade di settembre maturazione: da fine ottobre

fino a gennaio

Melo Tardivo RUGININ Vecchia varietà originaria della zona di Valletti, nella parte nord-occidentale della provincia di La Spezia.Frutto di pezzatura medio-piccola, di forma tondeggiante, leggermente schiacciato ai poli. Buccia rugosa, di un color nocciola-chiaro rugginoso.Polpa biancastra, di media consistenza, abbastanza succosa, non molto dolce, poco acidula, aromatica.Per le sue caratteristiche di aromaticità è adatta per marmellate.

raccolta: metà ottobre maturazione: dicembre

Albero di elevata vigoria e di portamento espanso lateralmente, tendente all'alternanza.

Melo Tardivo RUNSE' Vecchia varietà piemontese.Proviene da un semenzale rinvenuto a Osasco (TO) nella seconda metà dell'80Diffusa nel Torinese e nel Pinerolese.Frutto medio-grosso.Buccia di colore rosso vinoso.Polpa dura, croccante, saporita, di qualità eccellente, che migliora verso dicembre.Resistente alle manipolazioni

fine ottobre - prima decade di novembre

Albero di vigoria elevata e buona produttività; mediamente soggetta all'alternanza, poco sensibile alla ticchiolatura e afide lanigero e sensibile all'oidio.

si conserva fino a marzo aprile

Melo Tardivo RUSCAJÖ Vecchia varietà proveniente dal Monferrato.Frutto da medio a medio-grosso, tondeggiante, un pò appiattito, talvolta leggermente conico, appena costoluto intorno al calice.Buccia rozza, verde-giallastra, sfumata e marezzata di rosa dal lato del sole, con presenza di lenticelle brune, fortemente areolate, striata di ruggine nell'incavo del picciolo.Polpa bianca, soda, compatta, dolce-asprigna.

raccolta: prima decade di novembre maturazione: da gennaio

Melo Tardivo RUSNENT Vecchia varietà proveniente dal biellese centro-occidentale (Piemonte).E' conosciuta anche nel tortonese (Alessandria), nell'Oltre Po pavese e nel piacentino. Frutto da medio-grosso a grosso, tondeggiante o tondeggiante-conico,asimmetrico, lievemente e irregolarmente costoluto.Buccia mediamente sottile, rugosa, un pò bitorzoluta, interamente rugginosa, con poche lenticelle areolate.Polpa bianco-crema, croccante, succosa, gradevolmente acidula e aromatica.

raccolta metà settembre maturazione: da novembre

fino a fennaio febbraio

Melo Tardivo RUSTAJÖRestaiolaRostajolaRustaien

Il bresciano Agostino Gallo, sulla sua opera Vinti giornate dell'agricoltura et de' piaceri della villa (1572-1584), descrive i frutti che allora si coltivavano nella sua zona e, fra gli altri, ci parla di una varietà di mele chiamate Rostajole .Pur non essendo certa la sua corrispondenza con la varietà in questione, alla fine dell'800 la varietà è diffusa su una vasta area del versante nord dell'Appennino, dal piacentino-parmese, all'Oltre Po pavese.Frutto di pezzatura media o medio-grossa, di forma non sempre costante, generalmente tondeggiante-appiattito, spesso asimmetrico.Buccia liscia, con guancia rosso brillante dal lato del sole e rugginosità nell'incavo del picciolo. Polpa giallo-crema, fine, soda, croccante, delicata, mediamente succosa, dolce, lievemente acidula, gustosa.

metà ottobre Albero molto vigoroso, a portamento assurgente.L'epoca di fioritura è tardiva.

molto serbevole

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ZIONEMelo Precoce SAN GIOVANNI

Heckapfel,Joannisapfel,Paradisapfel,Pomme de Saint Jean,Pumei d'San Peder,Splitapfel,Süssapfel,Yorkapfel.

Antica e curiosa varietà di melo nano.Un tempo abbastanza comune in Lombardia, veniva piantata nelle siepi sulle quali può appoggiare i rami carichi di frutti.Già verso la metà del '500 Agostino Gallo, descrivendo i frutti della campagna bresciana, cita una particolare varietà di mele simile a quella in questione........La prima sorte che comparisce tra noi è quella de' pomi Dolciani nani e mezzani, i quali sono in perfezione al tempo de' peri Moscatelli.Successivamente citato un pò da tutti i pomologi del passato, era, un tempo, diffuso in quasi tutta l'Italia, ma anche in Europa ed è, probabilmente, un antenato dei moderni portainnesti nanizzanti del melo.Frutto piccolo (4-6 cm di diametro), tondeggiante, spesso più largo che alto, leggermente costoluto.Buccia verde-pallido prima, gialliccia verso la maturazione.Polpa bianca, mediamente, dolce, compatta, abbastanza succosa e saporita.

inizio luglio Albero di vigoria molto debole, non forma un tronco principale, ma bensì tanti rami che si originano dal piede e che non evolvono mai a tronco, facendolo assomigliare più ad un cespuglio che ad un albero.Raggiunge l'altezza di 1,50-2 m. circa ed è possibile allevarlo nelle siepi

per consumo fresco

Melo Precoce SANT'ANNA ROSSA Origine sconosciuta.Diffusa soprattutto in Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia.Frutto di media pezzatura, tondeggiante, leggermente compresso ai poli.Buccia liscia, verde-chiaro di fondo, ricoperta di rosso vivo per buona parte della superfice, rugginosa nell'incavo del picciolo.Polpa bianca, croccante, succosa, dolce-acidula, un pò asprigna, aromatica, gustosa.

fine luglio Albero di vigoria medio-alta, a portamento aperto.Poco suscettibile o resistente alla ticchiolatura.L'epoca di fioritura è intermedia.

per consumo fresco

Melo Tardivo SCODELLINO Scudellino Varietà originaria del Veneto, ma conosciuta anche nel ferrarese..Frutto di pezzatura media, tondeggiante, lievemente conico, un po’ costoluto.Buccia liscia, verde-giallastra con sfumatura rosata all'insolazione, punteggiata di numerose lenticelle.Polpa bianca, soda, croccante, succosa, dolce e piuttosto acidula.

metà ottobre Albero mediamente vigoroso, a portamento espanso, molto fertile e molto produttivo.L'epoca di fioritura è intermedia.

molto serbevole

Melo SelvaticoMalus sylvestris

Spontaneo nei nostri boschi, questa pianta può avere un utilizzo sia ornamentale che come impollinatore delle varietà coltivate.Molto gradito dagli uccelli e dagli animali selvatici.

Melo Tardivo STOLLA Varietà nota soprattutto nelle zone di Valletti e del Passo delle Centocroci, nel nord della provincia di La Spezia.E' un tipo di Renetta che si è differenziato ed evoluto nelle zone appenniniche, la cui origine è sconosciuta essendo coltivata in queste località da tempo immemorabile.Frutto di pezzatura media, appiattito.Buccia spessa, un pò rugosa, color verde-chiaro con guancia arancio-carico, con presenza di rugginosità alle estremità e piccole lenticelle.Polpa bianco-verdastra, soda, succosa, dolce-acidula, aromatica. Adatta anche per confetture.

raccolta: inizio ottobre maturazione: inizio dicembre

Albero molto vigoroso, a portamento espanso, mediamente produttivo. L'epoca di fioritura è tardiva.

Melo Tardivo SUNAJA ROSSA D'origine incertaDiffusa nel Biellese.Questa mela, a maturazione, ha i semi completamente liberi nelle ampie logge dell'ovario, per cui se la si scuote emette un suono sordo da cui il nome Sunaja (Sonaglio).Da notare che esistono, in Emilia Cioca Rumela e in Umbria Mela sona o Batocchia , varietà con la stessa caratteristica dei semi liberi che suonano.Frutto medio, decisamente allungato, asimmetrico, particolare; Buccia liscia, sottile, lievemente cerosa, verde-giallastra, sfumata e rigata di rosso all'insolazione.Polpa bianco-crema sfumata di rosa vicino alla buccia, abbastanza succosa, dolce-acidula, consistente anche se tendente al farinoso a maturità completa.

da fine settembre buona

Melo Tardivo TERRA PROMESSABelle Louronnaise, BianchellaGrosse verte d’aoûtGrosse Verte de GuyennePum suchéNez de veau

Originaria dei Pirenei francesi (1800 ca.).Suo luogo natale è la valle di Luron, nel dipartimento degli Haute-Pyrénées, ove è ancora abbastanza presente.Mela d’alta montagna, da il meglio di se nel clima montano, perde le sue qualità gustative in misura della sua diffusione nelle zone d’altitudine più basse.In Italia si coltivava sull'Appennino Tosco-Emiliano (zona del passo della Futa), in Piemonte e probabilmente anche nell’Oltre Po Pavese. In queste zone, non riuscendo con particolari qualità organolettiche, veniva adoperata (visto il volume considerevole) soprattutto per l'alimentazione del bestiame. Frutto molto grosso, di elevato peso specifico (può oltrepassare tranquillamente 500g.), un pò costoluto, irregolare.Buccia liscia, untuosa, spessa ma tenera, di colore verdastro con rugginosità nell'incavo del picciolo.Polpa biancastra, compatta ma tenera, lievemente succosa, aromatica, con retrogusto di carruba.

scalare dalla prima decade di settembre

Sensibile a monilia, ticchiolatura e carpocapsa. fino a novembre

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ZIONEMelo Tardivo TRAVAJIN Varietà locale tipica dell'Oltre Po Pavese.

Questa mela, pur non essendo eccezionale, ha il merito di conservarsi fino a maggio ed oltre. Per questa ragine era usata, dai contadini, in primavera come dissetante quando a maggio si sfalciava il primo fieno.Frutto piccolo, tondo, appiattito, di forma regolare.Buccia liscia, un po’ untuosa, abbastanza spessa, di color verde chiaro sfumato di rosso tenue all'insolazione.Polpa bianca, fine, compatta, mediamente succosa, dolce-acidula, aromatica.

novembre dicembre Albero mediamente vigoroso e molto produttivo. fino ad aprile-maggio

Melo Tardivo VERDEISVerdese di Piemonte

Origine sconosciuta, probabilmente piemontese.Frutto di pezzatura media o medio-grossa, tondeggiante-conico, asimmetrico.Buccia spessa, liscia, verde-brillante, con evidenti lenticelle medie e rugginosità, più o meno presente, nell'incavo del picciolo.Polpa bianco-verdastra, croccante, di tessitura grossolana, mediamente succosa, aromatica.

ottobre Albero di media vigoria, a portamento aperto.L'epoca di fioritura è precoce.

fino a marzo

Melo Tardivo VERDESA Origine sconosciuta.Proveniente e probabilmente locale del Canton Ticino (Svizzera).Frutto di pezzatura media , tondeggiante, a volte lievemente conico, irregolare.Buccia verdastra, tendente al giallo verso la maturità, sfumata di rossastro dal alto del sole, rugginosa nell'incavo del picciolo.Polpa bianca, soda, croccante, succosa, dolce, aromatica, gustosa.Ottima anche da cuocere e al forno.

raccolta: ottobrematurazione: a Natale

Albero fortemente alternante. fino a maggio

Melo Tardivo VERDONE PIACENTINOPum vardon

Antica varietà originaria del piacentino e coltivata anche nelle zone collinari dell'Emilia.Frutto medio-grosso, di caratteristica forma sferoidale appuntita, asimmetrica, costoluta in sezione trasversale.Buccia liscia, di colore verde-giallo, talvolta sfumata di rosa.Polpa bianco-crema, molto soda, succosa, croccante, asciutta, mediamente zuccherina, leggermente acidula e aromatica.

ottobre Albero a portamento espanso, rustico, produttivo, costante nella produzione.Resistente alla ticchiolatura e all'oidio.

fino ad aprile maggio

Melo Tardivo VIOLA PIATTO Varietà di origine sconosciuta rinvenuta nella zona di Casteggio, Oltre Po Pavese.Simile all'antica mela francese Api noir , a cui somiglia molto sia nell'aspetto che nelle caratteristiche della polpa. Frutto molto bello, da medio a medio-piccolo, tondeggiante, regolare, compresso nella parte superiore, conico-breve in quella inferiore. Buccia liscia, di un bellissimo color viola molto scuro, con graziosa e lieve rugginosità nell'incavo del picciolo. Polpa giallo-verdastra, ne soda ne tenera, dolce, succosa, poco acidula.Questa mela è buona senza essere eccellente, è in effeti più interessante per la bellezza del suo colore che per il suo sapore.

ottobre fino a gennaio febbraio

Melo Tardivo VONCIA Origine sconosciuta, probabilmente locale della Valsesia, Piemonte.Letteralmente Sporca.Frutto di media pezzatura, tondeggiante. Buccia untuosa, di colore giallo.Polpa compatta, succosa, acidula, saporita.

novembre dicembre fino a febbraio marzo

Melo Tardivo WAGENERGassers RosenapfelMela americana di WagenerWagener WagenerapfelWagener preisapfel

Ottenuta da seme nel 1791, da George Wheeler, nella sua fattoria-vivaio a Penn Yan, New York (Stati Uniti).Frutto di pezzatura medio-grossa o grossa. tondeggiante, appiattito, panciuto nel mezzo, in genere variabile.Buccia liscia, cerosa, gialla di fondo, quasi interamente ricoperta di rosso scuro parzialmente macchiato o striato.Polpa giallastra, fine, tenera, molto succosa, delicatamente profumata.

raccolta: da metà settembre a fine ottobre maturazione: fine novembre

fino a marzo aprile

Melo Tardivo WINTER BANANABananaWinterbananenapfel

Origine Stati Uniti.Inizialmente chiamata Flory of Winter banana , fu ottenuta nel 1876 nella fattoria di David Flory, nei pressi di Adamsboro, Cass County, stato dell’Indiana.Coltivata, agli inizi del ‘900, nello stato di Washington e nella vicina British Columbia.Fu introdotta in Europa verso il 1920.Frutto Di pezzatura medio-grossao grossa, di forma tondeggiante-conica, lievemente costoluto al calice.Buccia liscia, un pò untuosa, prevalentemente gialla, leggermente macchiata e/o marezzata di rosso dal lato del sole.Polpa biancastra, non molto soda, fondente, mediamente dolce e succosa.

raccolta:ottobrematurazione:da novembre

Albero di media vigoria.L'epoca di fioritura è intermedia.

fino a gennaio

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FRUTTO MATURAZIONE VARIETA' DESCRIZIONE RACCOLTA CARATTERISTICHE CONSERVA-

ZIONEPero Precoce BRUTTA E BUONA DI GIAVENO

Gamujin Vecchia varietà (1839) originaria del comune di Giaveno (Torino).Grazie alla sua bontà e rusticità, già all'epoca della prima citazione, si era diffusa un pò ovunque nel Nord Italia.Frutto piccolo, appena piriforme, a volte quasi tondo, tendente a fruttificare a grappoli.Buccia rozza, ruvida, di un ruggine-verdastro.Polpa bianca, abbastanza croccante, mediamente sugosa, zuccherina, aromatica, eccellente.

dal 10 al 20 agosto Albero poco vigoroso.Resistente alla ticchiolatura.

per consumo fresco

Pero Precoce BUONA GRIGIAGute Graue

D'origine incerta, forse francese.Già conosciuta nel ‘600.Nel passato è stata spesso confusa con con altre varietà simili.Frutto da piccolo a medio-piccolo, piriforme, conico, panciuto al centro.Buccia ruvida, asciutta, dura quando si sbuccia, verde-giallastra di fondo, quasi interamente ricoperta di un color cannella-ruggine, con presenza di numerose lenticelle evidenti.Polpa bianco-giallastra, fine, fondente, succosa, di sapore eccellente, fortemente ma armoniosamente dolce-acidula, con spiccato aroma di moscato, a volte pietrosa intorno al torsolo

inizio-metà settembre Albero rustico, abbastanza vigoroso, poco esigente in quanto a clima e terreno. per consumo fresco

Pero Precoce BÜTER DELL'OLTRE PÓPer Büter

Origine sconosciuta.Altra varietà chiamata Büter , proveniente dalla zona di Casteggio, Oltre Po pavese.Frutto da medio a medio-grosso, tondeggiante, tozzo, panciuto, di forma abbastanza incostante, in genere più largo che alto.Buccia liscia, verde-giallastra, tendente al giallo-paglierino a maturità, punteggiata di numerose lenticelle.Polpa bianca, fondente, burrosa, molto succosa, dolce, piacevolmente acidula, aromatica, molto gustosa.

da metà agosto Albero di media vigoria, produttivo. per consumo fresco

Pero Precoce BÜTERPir Boter

Una delle tante varietà chiamate Per büter, proveniente dal comune di Almenno (Bergamo).Tradizionalmente coltivata fin dall'800 nella zona collinare pedemontana della bergamasca e della Brianza lecchese.Frutto di pezzatura media, piriforme, di forma non costante, panciuto, a volte tozzo o quasi tondo.Buccia spessa, verde giallastra virante al giallo a maturazione.Polpa biancastra, dolce, fondente, burrosa.

fine luglio inizio agosto

per consumo fresco

Pero Precoce BUTIRRA D'AMANLIS Un tempo la si credeva derivante da uno dei tanti semenzali del famoso pomologo belga Van Mons, finchè, nel 1862, Jamin ne individuò la pianta madre in un frutteto di Amanlis, dipartimento Rennes (Francia).Frutto di media grossezza, piriforme-panciuto.Buccia liscia, sottile, verde-chiaro-giallastra, quasi sempre arrossata dal lato del sole.Polpa bianca, fondente, zuccherina, leggermente acidula.

metà agosto Albero molto vigoroso, di elevata fertilità.L'epoca di fioritura è intermedia.Impollinatori: Buona Luisa d'Avranches, Butirra Clairgeau, Butirra Hardy, Kaiser Alessandro.Presenta un'elevata tendenza alla fruttificazione per partenocarpia.

per consumo fresco

Pero Precoce BUTIRRA SOPRAFFINABeurrè superfin

Ottenuta dal vivaista Goubault, di Angers (Francia), nel 1837.Il nome Beurré superfin le fu dato dal Sig. Millet, presidente della Società Orticola del Maine-et-Loire.Frutto grosso, tondeggiante, appena più alto che largo.Buccia giallastra, rossa dal lato del sole, cosparsa di numerose lenticelle rugginose.Polpa giallastra, fondente, a volte granulosa, zuccherina.

dalla terza decade di agosto

Albero di media vigoria e molto fertile.L'epoca di fioritura è intermedia.Impollinatori: Butirra Durondeau, Butirra Hardy, Conference, Fertility, Kaiser Alessandro, William.

per consumo fresco

Pero Precoce FAVORITA DI CLAPPClapp's favouriteClapps lieblingFavorite de Clapp

Origine Stati Uniti.Fu ottenuta da Taddeus Clapp di Dorchester, Massachussetts.Già citata da alcuni autori fin dalla seconda metà dell'800.Frutto medio, piriforme, con peduncolo corto, carnoso e rugginoso.Buccia liscia, verde-giallastra, arrossata dal lato del sole, cosparsa di numerose, piccole lenticelle.Polpa bianco-giallastra, fine, fondente, molto succosa, di sapore gradevole.

dalla prima decade d'agosto

Albero vigoroso, di media fertilità e di produzione costante.L'epoca di fioritura è medio-tardiva.Impollinatori: Abate Fétel, Bergamotta Espérèn, Buona Luisa d'Avranches, Butirra Clairgeau, Butirra d'Hardenpont, Buttirra Hardy, Conference, Decana del Comizio, Kaiser Alessandro, Le Lectier, Monchallard, Precoce di Trevoux, William.

per consumo fresco

Pero Precoce FICO DI UDINEPero fico Pero fico goriziano

Antica varietà di origine non ben accertata, tipica del Friuli.Frutto da piccolo a medio-piccolo, sferoidale-appiattito con peduncolo molto corto che lo fa assomigliare a un fico (da qui il nome).Buccia liscia, giallastra, con guancia rossa all'insolazione.Polpa bianco-giallastra, finissima, liquescente, zuccherina, piuttosto aromatica, ottima.

dal 10 agosto Albero rustico, di vigoria medio-alta, di media produttività e fertilità.L'epoca di fioritura è intermedia.

per consumo fresco

Pero Precoce GAROFANINO Minuscola e curiosa perina originaria della Toscana.Frutto piccolo, generalmente piriforme, irregolare, attaccato, in proporzione, ad un grosso picciolo carnoso che sfuma nel frutto senza una demarcazione netta.Buccia liscia, color giallo-chiaro.Polpa bianca, dolce, succosa, profumata, aromatica, gustosa.

dall'ultima decade di luglio

Albero di media vigoria. per consumo fresco

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ZIONEPero Precoce GENTILE

Gentile bianca Gentile d'estatePera zuccherina

Antica cultivar italiana ('600) d'origine incerta, molto probabilmente della zona di FirenzeDescritta da Pier Antonio Micheli (1679-1737) e raffigurata nei quadri di Bartolomeo Bimbi, che operò, nel 1713-14, alla corte di Cosimo III° de Medici.Un tempo diffusa in Toscana, soprattutto nelle zone di Bagno a Rispoli, Scandicci e Impruneta., ma conosciuta e coltivata anche nel sud Italia.Frutto piccolo (6-8 cm.), piriforme, tondeggiante nella parte inferiore.Buccia liscia, verde-chiaro-giallastra.Polpa biancastra, fine, succosa, di buon sapore.

prima metà di luglio Albero vigoroso, di media fertilità, di media ma incostante produttività.Sensibile alla ticchiolatura.L'epoca di fioritura è precoce.

per consumo fresco

Pero Precoce GNOCCA DI MILANOBergamotta d'estateBergamotta d'estate bianca Bergamotta tonda d'estateHativeau blancMilan verteMilano biancoMouille-bouche d'été

Girolamo Molon, nella sua opera Pomologia (1901), la cita in poche righe.......Note pratiche. Veduto più volte sul mercato di Milano, ed il 7 settembre 1894 a Varallo Sesia.E' frutto da mercato, ben noto in Francia col nome di "Mouille-buoche d'été", "Milan blanc", "Bergamotte d'ètè", ed in Germania con quello di "Mundnetzbirne". Detto anche da alcuni pepinieristi "Gnocca di Milano".Da non confondere con il Gnocco di Lombardia , che matura nello stesso periodo.Frutto da medio-piccolo a medio, più o meno tondeggiante, a volte ovale nella parte superiore, con picciolo di lunghezza e spessore medi.Buccia verdastra, tendente al giallo a maturità, fittamente punteggiata e e irregolarmente chiazzata di ruggine.Polpa biancastra, semi-fondente, succosa, leggermente granulosa, dolce, lievemente acidula, aromatica e gustosa.

da metà agosto Albero di mediamente vigoroso e molto fertile. per consumo fresco

Pero Precoce LIMUNZET Varietà estiva di origine sconosciuta, rinvenuta nel comune di Valgreghentino (Lecco), un tempo coltivata anche in altre località della zona.Risalendo al periodo in cui visse il nonno del proprietario della pianta madre, che già la conosceva da ragazzo, si stima che debba avere più di 100 anni. Frutto medio-piccolo, ovale-conico, con caratteristica attaccatura del picciolo inclinata e leggermente mammellonata.Buccia verde-giallastra, fittamente ricoperta di numerose ed evidenti lenticelle.Polpa bianca, di media consistenza, dolce, mediamente succosa, lievemente e piacevolmente acidula.

dall'ultima decade di luglio

Albero di media vigoria resistente alla ticchioltura. per consumo fresco

Pero Precoce LUMBARDLumbard gris

Origine sconosciuta.Proveniente dalla zona di Cavour, Piemonte.Frutto piccolo, piriforme, con peduncolo lungo, sottile e ricurvo.Buccia verde, sfumata di rosso al sole, ricoperta di macchie rugginose, soprattutto intorno al picciolo, punteggiate di rade ed evidenti lenticelle.Polpa bianco-crema, poco granulosa, fondente, mediamente succosa, dolce, lievemente acidula, aromatica.

dalla seconda decade di luglio

Albero di media vigoria, a portamento espanso, di produttività elevata.L'epoca di fioritura è intermedia.

per consumo fresco

Pero Precoce MARGUERITE MARILLAT Origine Francia.Fu ottenuta, verso il 1874, dall'orticoltore Marillat di Villeurbanne (Lione).Frutto da grosso a molto grosso, piriforme, un po compresso, con picciolo corto, tozzo, per lo più inserito obliquamente.Buccia liscia, giallastra, arrossata all'insolazione, cosparsa da numrose ed evidenti lenticelle.Polpa bianco-giallastra, fondente, zuccherina, leggermente acidula.

dalla fine di agosto Albero di media vigoria e fertilità.L'epoca di fioritura è mediamente tardiva.Impollinatori: Abate Fetel, Bergamotta Espérèn, Butirra Durondeau, Butirra Clairgeau, Butirra sopraffina, Conference, Contessa di Parigi, Decana del Comizio, Dr. J. Guyot, Kaiser Alessandro, William.

per consumo fresco

Pero Precoce MARTIN ESTIVOMartin sec estivoMartin secco d'estate

Origine sconosciuta.Vecchia varietà proveniente dal cuneese (Piemonte).Molto somigliante al Martin sec invernale, a parte l'epoca di maturazione.Appare nella collezione di copie di frutti in cera di Francesco Garnier-Valletti, che operò a cominciare dagli anni '80 dell'800.Frutto, piccolo, piriforme, con peduncolo medio, ricurvo, legnoso, e carnoso.Buccia verde di fondo, interamente ricoperta di rugginoso-rosso-bronzea, punteggiata da lenticelle.Polpa verdastra o giallastra, dolce, soda, croccante, granulosa, poco succosa, molto saporita e aromatica.Adatta sia al consumo fresco che alla cottura.

dalla prima decade di settembre

Albero di vigoria medio-alta, a portamento eretto, di produttività medio-scarsa.L'epoca di fioritura è intermedia.

fino a dicembre

Pero Precoce MIRANDINO ROSSOBella di giugnoPrecoce di Moglia

Cultivar di incerta origine.Coltivata ancor oggi in provincia di Modena e nella Maremma toscana e utilizzata, nel passato, anche come portainnesto del pero.Frutto molto bello. medio o medio-piccolo, calebassiforme, allungato.Buccia liscia, di colore giallo paglierino, macchiata di rosso-vivo all'insolazione, con piccole lenticelle poco evidenti.Polpa bianca, consistente, succosa, dolce, gustosa, profumata, aromatica.Buona resistenza all'ammezzimento

da fine giugno Albero molto vigoroso e produttivo, di costante produttività.Buona resistenza alla ticchiolatura.Impollinatori: Coscia, Kaiser, Passa Crassana, William.

per consumo fresco

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ZIONEPero Precoce MONCHALLARD

Belle epine fondantEpine d'étè de BordeauxEpine fondant

Origine Francia.La pianta madre fu scoperta, nel 1818 dal Sig. Monchallard, in un bosco nei pressi di Valeuil, Dordogna.Frutto di media pezzatura, piriforme-ovale.Buccia liscia, sottile, verde-giallastra, rossa all'insolazione, cosparsa di numerose e piccole lenticelle verde-grigiastre.Polpa bianco-giallastra, fine, fondente, molto dolce, succosa, gradevolmente acidula, aromatica.

nella prima metà di agosto

Albero di media vigoria, molto fertile.L'epoca di fioritura è piuttosto precoce.Impollinatori: Bergamotta Espérèn, Butirra Clairgeau, Butirra Hardy, Decana d'inverno, Dr. J. Guyot, Passa Crassana, William.

per consumo fresco

Pero Precoce MOSCATELLA PICCOLA D'ESTATEGrumetbirneKliene sommer Muskatellerbirne

Varietà originaria del Trentino.Fino alla fine dell'800 era coltivata esclusivamente nella valle dell'Adige; successivamente si è diffusa anche nelle valli laterali e nell'Alto-Adige (Sud-Tirol).La si può trovare descritta e raffigurata nel catalogo Frutta dell’Alto Adige , edito a Bolzano nel 1934.Frutto piccolo, piriforme, allungato, appuntito all’attaccatura del picciolo.Buccia liscia, sottile, prima verde, diventa giallo-dorata a maturazione, a volte rosso-vivo o rosso-brunastro dal lato del sole, ricoperta di numerossissime fini punteggiature bruno-rossastre.Polpa bianca, semiliquescente, fine, zuccherina, succosa, con marcato profumo di moscato.Molto adatta anche per sciroppati, conserve e mostarde.

da metà luglio Albero vigoroso, a chioma piramidale-espansa, piuttosto rada.Sensibile al fusicladium.

per consumo fresco

Pero Precoce MOSCATELLA ROSSA Vecchia varietà di origine non ancora ben accertata, proveniente dalla zona di Casteggio, Oltre Po Pavese.Frutto medio, appena piriforme, panciuto, a volte quasi tondo.Buccia liscia, gialla, con guancia rossa dal lato del sole.Polpa bianca, tenera, succosa, dolce con un po’ d'acidulo, con un gradevole aroma di moscato.

metà luglio Albero di media vigoria resistente alla ticchioltura. per consumo fresco

Pero Precoce MOSCATELLINOSetteinbocca

Antichissima varietà d'origine sconosciuta, probabilmente italiana. Ne esistono diverse varianti nella forma ma non nel sapore.Frutto piccolo, tondo in genere, a volte leggermente piriforme, tendente a fruttificare a grappolo.Buccia liscia, giallo -verdastra, coperta, all'insolazione di un bel rosso rosato.Polpa bianca, croccante, fine, dolce, quasi priva di torsolo, con semi o mancanti o piccolissimi e immaturi, che emana un aroma di moscato che si sente sia all'olfatto che al gusto.

dalla fine di giugno a quasi tutto luglio

Albero molto vigoroso e scarsamente produttivo.Resistente alla ticchiolatura.

per consumo fresco

Pero Precoce MOSCATELLO DI VALGREGHENTINO Vecchia varietà di origine sconosciuta, rinvenuta nel comune di Valgreghentino (Lecco). La pianta madre ha circa 100 anni. Di pezzatura medio-piccola, di forma non costante, a volte tondo, altre cilindrico, altre ancora ovale.Buccia liscia, verde-giallastra di fondo, con guancia arrossata dal alto del sole, fittamente punteggiata di numerose lenticelle.Polpa bianca, dolce, succosa, con aroma e profumo di moscato (da cui il nome), gustosa.

metà luglio Resistente alla ticchiolatura. per consumo fresco

Pero Precoce PER NESPOL Burlit Vecchia varietà rinvenuta nella frazione Castelet, comune di Valgreghentino.Molto probabilmente riportabile alla vecchia cultivar Brutta e Buona di Giaveno , descitta, e rappresentata in una bella tavola (vedi sotto), da Giorgio Gallesio nella sua opera Pomona Italiana (1837).Piccola pera estiva che unisce in se due qualità: la bontà e la curiosità.Frutto molto piccolo, tondo, tendende a fruttificare a grappolo..Buccia ruvida, interamente ricoperta di un color rugginoso-marrone.Polpa dolcissima, mediamente succosa, aromatica, gustosa.

dal 10 al 20 agosto Albero di scarsa vigoria.Resistente alla ticchiolatura.

per consumo fresco

Pero Precoce PERA DEL SANGUESanguignoleSommerblutbirne

Antica varietà d'origine sconosciuta proveniente dal Trentino.Fin dal '600 si hanno notizie di varietà di pere con la curiosa caratteristica di avere la polpa di colore rosso.Le prime citazioni di varietà con questa caratteristica si hanno in Francia nel 1675 e successivamente in Germania nel 1684. Diffusa soprattutto nel Veneto e nel Trentino, mentre nel centro Italia esiste una varietà chiamata Briaca o Cocomera che vi potrebbe corrispondere.Frutto piccolo, tondo.Buccia verdastra.Polpa quasi interamente di colore rosso-sangue (da qui il nome).

luglio

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ZIONEPero Precoce PRECOCE D'ALTEDO Vecchia varietà di probabile origine Emiliana, forse identificabile con l'antica cultivar Precoce di

Romagna .Fino al 1960 circa era diffusa in provincia di Ferrara e di Bologna.Frutto medio, riunito a grappoli, ovoidale, con picciolo piuttosto lungo, ricurvo, rugginoso.Buccia liscia, verde-giallastra, sfumata di rosso al sole.Polpa biancastra, semifondente, poco succosa, mediamente zuccherina.

metà luglio Albero abbastanza vigoroso e produttivo.Fruttifica a grappoli che rivestono spesso quasi completamente le branche.

per consumo fresco

Pero Precoce SAN FERMO Origine sconosciutaProveniente da Montevecchia (Lecco).Frutto Medio-grosso, piriforme, abbastanza regolare.Buccia giallo-verdastra.Polpa biancastra, morbida, un po’ granulosa, dolce e succosa.

agosto per consumo fresco

Pero Precoce SAN GIOVANNIAmiré JohannetHativeauPetit JohannetPetit Saint Jean

Pero giugnengo di antichissima origine, probabilmente già conosciuto dai Romani. Frutto piccolo, piriforme, regolare.Buccia liscia, sottile, di color giallo-paglierino, a volte lievemente sfumata di rosso all'insolazione, con numerose piccole lenticelle rugginose.Polpa bianca, semifine, fondente, molto succosa, zuccherina, aromatica.Da notare che esistono numerose varietà locali chiamate San Giovanni , che, in comune, hanno solo il periodo di maturazione: intorno al 27 giugno, ricorrenza di San Giovanni.

da metà giugno ai primi di luglio

Albero di media vigoria, molto fertile e di buona produttività.Adatto alle zone collinari.L'epoca di fioritura è piuttosto precoce.

per consumo fresco

Pero SelvaticoPirus communisvar. pyraster

Come il precedente è spontaneo in alcune zone della nostra penisola.Albero molto rustico che, se lasciato crescere liberamente, assume un portamento piramidale e può raggiungere i 15-20 m. di altezza.Questa pianta, poco conosciuta, ha un alto valore ornamentale e, dopo una lussureggiante fioritura, produce in autunno un infinità di piccole perine tonde molto appetite dagli animali selvatici.

Pero Precoce SPADONA ESTIVASpadone d'ItalieEspadomie

Antica varietà di incerte e remote origini.Il Casella l’ha individuata negli affrechi di Pompei; essa appare infatti nel festone del locale a destra del tablino della Casa di Marte e Venere.Le prime notizie scitte su questa varietà si possono trovare negli scritti di Pier Antonio Micheli (1679-1737), ove si illustrano i frutti che si servivano alla tavola del Granduca di Toscana Cosimo III° de’Medici. Frutto di media pezzatura, piriforme, oblungo, ovale alla corona.Buccia liscia, generalmente verde-chiaro-giallastra, a volte lievemente rosea dal lato del sole.Polpa bianca, semi-fine, liquescente, succosa, zuccherina, leggermente acidula, gustosa.

dall'ultima decade di agosto

Albero di media vigoria, fertile e molto produttivo.Richiedono un clima temperato.Mediamente sensibile alla ticchiolatura.L'epoca di fioritura è precoce.

per consumo fresco

Pero Precoce TRUVELA Butirra Ladè Antica varietà originaria del Bolognese.Letteralmente Trivella, dalla sua forma allungata e caratteristicaUn tempo veniva usata prevalentemente come portainnesto.Frutto mediamente piriforme, variabile.Buccia giallo-oro, sfumata di rosso dal lato del sole, con fondo punteggiato di ruggine.Polpa bianco-giallastra, fine, zuccherina, un pò granulosa, aromatica.

fine agosto Albero vigoroso e produttivo. per consumo fresco

Pesco CUSTU' Costone Vecchia varietà locale rinvenuta nel comune di Scanzo (BG).Girolamo Molon, nella sua opera Pomologia, edita a Milano nel 1901, la cita col nome di Costone e nelle poche righe lasciate scrive:.......Varietà posta in commercio dalla casa Burdin-Maggiore di Milano nel 1875. E' una pesca vellutata, spiccagnola, ben colorita, che matura in agosto, e che è molto probabilmente nata nell'Alta Brianza, dove ancor oggi è comunissima.Frutto di pezzatura media-grossa, con caratteristica prominenza lungo tutto il taglio di sutura (da qui il nome).Buccia verde chiaro sfumata di rosso, fine, che si stacca facilmente.Polpa biancastra, dolce-acidula, succosa, gustosa.Ottima anche da sciroppare.

dalla prima decade di agosto

Albero di buona vigoria.

Pesco LORENZINO Vecchia varietà (1899) di origine sconosciuta.Frutto di pezzatura media, tondeggiante, leggermente allungato, regolare.Buccia color verde-chiaro, in buona parte ricoperta di rosso.Polpa biancastra, dolce, succosa e saporita, semi-spicca.

metà agosto

Pesco RUBIRAPesco a foglie rosse

Vecchia varietà (seconda metà dell'800) di pesco a foglie rosse originaria della California. Fu introdotto nel nostro paese all'inizio degli anni "80 come portainnesto del pesco, ma è anche dotato di pregevoli caratteristiche sia come pianta da frutto, che come pianta ornamentale; in primavera infatti si copre di foglie di un bellissimo color rosso molto scuro.Frutto di piccola pezzatura, tondeggiante, un pò allungato. Buccia di colore verde chiaro, con sovracolore rosso-vinoso leggermente striato.Polpa bianco verdastra, tenera, dolce, burrosa, profumata, aromatica, con un leggero retrogusto amarognolo spicca.

inizio di settembre Albero abbastanza rustico, poco vigoroso, produttivo. E' resistente al gelo e alle brinate tardive, ma teme la siccità.Può essere coltivato, nel nord Italia, fino a quasi 1000 metri di altitudine con esposizione riparata orientata sud o sud-ovest.

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ZIONEPesco SAN LORENZO ROSSO Sconosciuta, ma sicuramente antica.

Varietà locale di pesca sanguigna rinvenuta nella frazione Foppa Luera, comune di Brivio, Lecco.Già nel ‘500 si hanno notizie di pesche sanguigne, sia in Italia, che in Francia.Giorgio Gallesio, nel II° volume della sua opera Pomona Italiana (1839), riporta una Pesca-carota molto simile alla varietà in questione.Girolamo Molon. nella sua opera Pomologia (1901), cita cinque tipi di pesche sanguigne: Ammirabile sanguigna, Cardinale, Sanguigna diJouy, Sanguigna di Monosque, Sanguignola.Frutto di pezzatura media o medio grossa, tondeggiante, leggermente allungato.Buccia vellutata da una peluria fitta e biancastra che attenua il rosso sanguigno che le da la polpa sotto e che la rende grigiastra.Polpa quasi interamente color rosso-vino, talvolta con lievi sfumature rosa, dolce, piacevolmente acidula, molto succosa, gustosa, spicca.

fine agosto Albero rustico, mediamente vigoroso.

Pesco SAN ZENEL Varietà locale proveniente dall'omonima località nella zona di Riva del Garda (Trento).Frutto medio-grosso, tondeggiante.

Albero rustico.

Pesco SANGUIGNA DELL'OLTRE PO'

Varità di pesca sanguigna d'origine sconosciuta, proveniente dall'Oltre Po Pavese.Frutto piccolo, tondeggiante.Buccia color rosso-grigio-scuro, un pò pelosa.Polpa quasi interamente rossa, abbastanza consistente, dolce, lievemente acidula.

settembre Albero di media vigoria.

Pesco SETTEMBRINODI SANTA MARIA

Varietà locale proveniente dal comune di S. Maria (La Spezia), paesino sito a 600 m. d'altitudine, sulconfine tra laprovincia diLa Spezia e la Lunigiana..Frutto molto bello, da medio a medio-piccolo.Buccia giallo-verdastra, sfumara di rosso-rosa a maturità.Polpa bianca, mediamente succosa e dolce, molto profumata, spicca.

settembre Albero vigoroso, rustico e fertile.Necessita di un buon diradamento.

Pesco VIGNE VALSESIA Varietà locale, proveniente dalla bassa Valsesia.Frutto medio piccolo, tondeggiante, a volte leggermente allungato, regolare.Buccia pubescente, color giallino pallido, per metà ricoperta di un bel rosso-carmino.Polpa biancastra, con zone rosso-scuro, soprattutto intorno al nocciolo, molto dolce, lievemente acidula, gustosa, spicca.

inizio settembre Albero vigoroso e rustico.Necessita di un buon diradamento.

Pruno ASINARASan Giovanni rossa

Varietà diffusa in Liguria, Toscana e Lazio, ove, talvolta la si può trovare nei mercati locali.Frutto piccolo, ovale-allungatoBuccia verde-rossastra, pruinosa.Polpa gialla, mediamente consistente, non molto succosa, spicca.Di buona conservabilità.

da fine luglio

Pruno BIANCA DI MILANORegina Claudia d'OullinsRegina Claudia grossaRegina Claudia mostruosa

Origine Francia.Individuata a Coligny da un probabilie semenzale di Regina Claudia verdeFu introdotto ad Oullins dal vivaista Massot intorno al 1860.Frutto medio-grosso, tondeggiante.Buccia giallo-verdastro-chiara, poco pruinosa.Polpa giallo-verdastra, non molto soda, assai zuccherina, buona, spicca a piena maturazione.

fine luglio - inizio agosto

Albero vigoroso, a portamento tendenzialmente assurgente, di buona produttività, di lenta messa a frutto, autocompatibile.L'epoca di fioritura è intermedia.

Pruno BRUGNON DEL BURCINA Varietà-popolazione semi-spontanea proveniente dalla zona del Parco del Burcina, sopra Biella (Piemonte), ove cresce spontanea e quasi infestante, ai margini del bosco.Frutto medio-piccolo da tondo a ovale.Buccia viola.Polpa giallastra, dolcissima, sugosa.

luglio Susino damaschino. Albero rustico, poco vigoroso tendente a cespitare.Adatta a piccoli giardini e frutteti familiari.

Pruno CERESA DI SPAGNA Origine sconosciuta, forse spagnola visto il nome.Antico ibrido (prima menzione 1839) tra susina e ciliegia un tempo diffuso nel Piacentino, nell'Oltre Po Pavese e nel Biellese.Frutto medio-piccolo, tondeggiante, spesso cuoriforme, poco dissimile da una prugna, con picciolo lungo 2 cm. circa, simile a quello delle ciliegieBuccia color viola-rosso-scuro, quasi nera a maturazione.Polpa, di color rosso-scuro (come nelle ciliegie), quasi nero a maturazione, dolce, delicata, totalmente priva dell'acido sotto la buccia di molte susine, succosa e aromatica, che richiama entrambe le specie da cui proviene.

luglio Albero rustico, di media vigoria, produttivo.

Pruno COSCIA DI MONACAScosciamonaca

Antica varietà di origine sconosciuta.Un tempo diffusa soprattutto in alcune zone della Toscana e della Lombardia.Frutto allungato.Buccia giallo-dorata, con piccole macchie rossastre.Polpa soda, mediamente succosa, saporita, di gusto particolare.

fine agosto Albero rustico.

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ZIONEPruno FIOCCO DEL CARDINALE Vecchia varietà originaria della California (Stati Uniti).

Frutto grosso, oblungo.Buccia di medio spessore, rosso-violacea, mediamente pruinosa.Polpa giallo-ambrata, soda, poco acidula, di sapore medio.

fine luglio Albero vigoroso, a portamento assurgente.

Pruno MARASCHINA Varietà di susino siriaco proveniente dalla zona di La Spezia.Frutto, di primo merito, da piccolo a medio-piccolo, ovale.Buccia gialla.Polpa, dello stesso colore della buccia, carnosa, mediamente sugosa, dolce, dal sapore particolare.

luglio Susino damaschino.

Pruno MIRABELLE DE NANCYDoppelte MirabelleDrap d'orGloth of goldGrosse MirabelleMirabelle grande di NancyMirabelle von Nancy

Origine Francia.Varietà molto antica (1420), originaria della zona tra Nancy e Metz.Frutto piccolo, di forma generalmente tondeggiante-ovale, appiattito sopra, con picciolo lungo.Buccia giallo-chiaro con sfumature bianche, punteggiata di rosso soprattutto vicino al peduncolo.Polpa giallo-chiaro, consistente, succosa, dolce, leggermente acidula, di sapore eccellente e finissimo, spicca.Adatta anche per conserve e marmellate.

dalla seconda metà di agosto

Susino damaschino. Albero di vigoria media, molto fertile, resistente ai freddi.

Pruno MOSCATELLO Vecchia varietà di susino proveniente della zona di Langhirano (Parma), ove pare fosse abbastanza pregiata.Diffusa, un tempo, in tutto l'Appennino tosco-emilano e, probabilmente anche nella Liguria orientale.Frutto medio, ovale-allungato.Buccia pruinosa, di colore rosso-porpora-violaceo.Polpa verde-giallastra, mediamente consistente, dolce, abbastanza succosa, spicca, gustosa, con aroma di moscato, da cui il nome.

da fine luglio Susino damaschino, di media vigoria, a portamento espanso.Adatto ai piccoli giardini e frutteti.

Pruno NERETTA Vecchia varietà originaria della zona di La Spezia.Frutto piccolo, tondeggiante, se la si guarda dal lato dell'incavo di sutura le due metà sembrano due semisfere abbastanza simmetriche attaccate fra loro. Buccia verde tendente al violaceo verso la maturazione.Polpa dello stesso colore della buccia, succosa, aromatica, eccellente.

Susino damaschino.

Pruno PRUGNINO BIANCO DI LANGHIRANO Varietà-popolazione rinvenuta nel comune di Langhirano (Parma),dove cresce spontanea sulle ripe del fiume Parma.Frutto piccolo, ovale.Buccia di color giallo-chiaro.Polpa gialla, di media consistenza, molto dolce.

metà luglio Come quasi tutte le varietà spontanee cespitare, ed è probabilmente molto rustica.Adatta ai piccoli giardini e frutteti.

Pruno PRUGNINO GIALLO DELLA BRIANZA Vecchia varietà un tempo abbastanza comune nella Brianza Lecchese. Appartiene, probabilmente al gruppo delle Damaschine, poichè la si trova quaisi esclusivamente riprodotta da ricaccio e non da innesto.Frutto piccolo, ovale, un pò più grosso di un oliva.Buccia di un bellissimo giallo oro ricoperto da una pruina biancastra. Polpa gialla, carnosa, dolce, di sapore particolare, molto gustosa, spicca.Se lasciata appassire sulla pianta, acquisisce un gradevolissimo sapore di "passito". Adatta anche per marmellate e soprattutto per sciroppati.

metà luglio Susino damaschino, di media vigoria, a portamento espanso.Adatta ai piccoli giardini e frutteti.

Pruno QUETSCH DI MONTEVECCHIA Antica varietà (1800 ca.) appartenente, insieme alla Quetsch di Germania, Quetsch bianca e Prugna d'Agen, alla famiglia omonima.Frutto grosso (il più grosso tra le Quetsch ), ovoidale-allungato. Buccia spessa, di un violetto intenso soprattutto dal alto del sole, ricoperta di una priuna bluastra.Polpa gialla, fondente, zuccherina, succulenta, profumata.

settembre Albero di media vigoria, molto fertile, produttivo.

Pruno RAMASIN AUTUNNALERamasin tardivo

Vecchia varietà piemontese appartenente, come la precedente, al gruppo dei Ramasin.Frutto Piccolo, tondeggiante, leggermente ovale..Buccia bluastra, pruinosa.Polpa verde-giallastra, mediamente soda e succosa, dolce, gustosa, non semi-spicca.

metà settembre Susino damaschino.

Pruno RAMASIN DI SALUZZO Come le precedenti, appartenente, come la precedente, al gruppo dei Ramasin. Susino damaschino. Pruno RAMASIN

GarmasinMasin

Antica varietà-popolazione tradizionalmente coltivata in Piemonte.Nei luoghi ove è ancora coltivata, è considerata una delle migliori varietà locali.Ne esistono diverse varianti: Precoce, Del Roero, Di Saluzzo, Ramasin autunnale, Nebbia , ma la più apprezzata è quella in questione.Frutto piccolo, ovale.Buccia blu, pruinosa.Polpa giallastra, mediamente consistente e succosa, dolce, gustosa, spicca.

dalla terza decade di luglio

Susino damaschino. Albero rustico e molto produttivo.

Pruno REGINA CLAUDIA TRASPARENTEMollona

Frutto grosso.Buccia verde-giallastra, abbondantemente pruinosa.Polpa giallo-verdastra, aromatica, gradevole, spicca.

fine luglio inizio agosto

Albero di media vigoria, a portamento assurgente, produttivo.Autocompatibile.

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FRUTTO MATURAZIONE VARIETA' DESCRIZIONE RACCOLTA CARATTERISTICHE CONSERVA-

ZIONEPruno REGINA CLAUDIA

Reine Claude Antichissima ed, ancora oggi, eccellente varietà d'origine incerta, forse già conosciuta dai latini.Per alcuni pomologi del passato sarebbe di origine francese per altri italiana.Frutto tondo, di piccola pezzatura.Buccia di colore verde-chiaro.Polpa verde dolce saporita, spicca.Nei secoli ha dato origine ad innumerevoli varietà.

agosto Susino europeo di vigoria medio-elevata, molto produttivo.E' autosterile, per cui necessita di impollinatori.L'epoca di fioritura è intermedia.

Pruno SAN GIOVANNI Vecchia varietà di Damaschina originaria della zona d Pontremoli in Lunigiana.Giorgio Gallesio, che fu prefetto di Pontremoli tra il 1813 e il 1814, la descrisse come una delle migliori della zona.Il nome deriva dal suo periodo di maturazione, che corrisponde all'incirca alla ricorrenza di San Giovanni (27 giugno). Frutto piccolo, di forma ovale. Buccia verde-gialla prima, diventa poi giallo-dorata a maturazione.Polpa gialla, asciutta, ma non senza sugo, poco consistente, semi-spicca, molto gustosa.

fine giugnoinizio luglio

Susino damaschino. Albero rustico, negli anni di carica necessita di sfoltimento.

Pruno SAN PIETRO Di probabile origine toscana.Deve il nome periodo di maturazione, intorno al 29 giugno, festa di S. Pietro e Paolo. Frutto di pezzatura media, di forma ellissoidale, allungato, con apice arrotondato.Buccia molto pruinosa, viola-scuro con riflessi rossastri.Polpa gialla, soda, molto dolce, aromatica, spicca, di buon sapore.I frutti hanno una buona resistenza alle manipolazioni.

luglio Albero molto vigoroso, di produttività medio-elevata, a portamento assurgente.E' autocompatibile in grado elevato..L'epoca di fioritura è intermedia.

Pruno SANACORESanacuore

Eccellente varietà originaria della Sicilia.Frutto medio, di forma ovale.Buccia gialla.Polpa gialla, di media consistenza, semi-spicca, di ottimo sapore.

luglio Molto vigoroso, di media produttività. L'epoca di fioritura è intermedia.

Pruno SCANARDA Scagnarda Antica varietà diffusa un tempo nella fascia appenninica che va dal piacentino attraverso l'Oltre Po pavese, l'alessandrino, fino al biellese e al Monferrato.Nel 1824 il conte Giorgio Gallesio, in un suo viaggio a Milano, annota su i suoi I giornali dei viaggi..........oggi ho trovato sul mercato una susina che pare la nostra Damaschina estiva: ha la medesima forma e colore ed è conosciuta qui sotto il nome di Cervellato picciola e credo corrisponda alla Scanarda picciola di cui mi hanno parlato a Pavia come di una buona susina.Il nome Scanarda o Scagnarda deriva da una vecchia espressione dialettale di quella zona compresa tra l'Oltre Po pavese e il piacentino, il cui significato è "da sgagnare" (da morsicare). Frutto medio, ovale, piuttosto allungato.Buccia di un bel color giallo-dorato.Polpa anch'essa gialla, carnosa, mediamente succosa, abbastanza dolce, di buon sapore, spicca.

fine luglio Susino damaschino.Albero di media vigoria, a portamento espanso.

Pruno SCHIAPPOLINA Varietà-popolazione semi-spontanea rinvenuta in Lunigiana.Frutto allungato, piuttosto sottile.Buccia verde intenso.Polpa soda, consistente, dolce, già buona prima di maturare, spicca.

terza decade di luglio Susino damaschino.

Sorbo SORBO da fruttoSorbus domestica

Pianta originaria dell'Europa meridionale e spontanea in Italia.Il frutto è un pomo piriforme o tondeggiante, di colore rosso bruno a maturazione. Può essere consumato solo dopo aver subito, per un certo tempo, un processo di ammezzimento che rende la polpa color marrone scuro.

settembre Albero molto robusto e longevo, può vivere anche per 300.400 anni.Adatto alle zone montane, sopporta molto bene le basse temperature.

LISTINO PREZZI DESCRIZIONE CONSEGNA TIPOLOGIA EURO CAD.

Tutte le piante a radice nuda Consegna gennaio-marzo Astoni 1 anno 10Piante 2 anni 15Piante 3 anni 20

Tutte le piante in vaso Piante 2 anni 22Piante 3 anni 30

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FRUTTO MATURAZIONE VARIETA' DESCRIZIONE RACCOLTA CARATTERISTICHE CONSERVA-

ZIONE

PORTAINNESTIFRUTTO DESCRIZIONE

ALBICOCCO MirabolanoCILIEGIO Colt-S. Lucia/MahalebMELO M106 -M25-M111- M11PERO Franco - Fahrold - Fox

Cotogno BA29 - Cotogno MAPESCO FrancoPRUNO Mirabolano

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