Castello eGrotte: Sirmione tra i siti più visitati in Italia · posizione ele Grotte in 27esi-ma....

/ IlCastelloscaligeroeleGrot-tediCatullo,principaliattratti-ve della penisola di Sirmione,siconfermanoprotagonistiin-discussi tra le mete culturalistatalipiùvisitated’Italia,sfio-rando la soglia record delle600mila presenze complessi-ve nel 2017. Un successo in li-nea con la tendenza naziona-le,chevedeimuseiitalianisu-

perarei 50 milioni di visitatoriei200milionidieurodiincas-si.

Numeri errati. Idatipubblica-ti ieri sul sito web del Ministe-rodeibeniedelleattivitàcultu-rali però non rendono giusti-ziaaigioiellidellapenisolagar-desana, riportando erronea-menteunvistosocalodivisita-tori per la rocca rispetto al2016.

«Sitrattadiunasvista-com-mentaStefanoL’Occaso,diret-tore del Polo Museale dellaLombardia -. I dati raccolticonfermano infatti che quelloappena terminato è stato un

anno eccezionale per i siti sir-mionesi».

In crescita. La rocca scaligeracontinuaafarelapartedelleo-ne, con 314.798 presenze, il12,23% in più rispetto al 2016.IlsitoarcheologicodelleGrot-te di Catullo invece, pur conunnumeroinferiorediingres-si (282.851), ha registrato unaumento più marcato: ben il15,78% in più rispetto all’an-no precedente. Forti di questinumeri, entrambi i monu-menti rientrano nella top 30deisitistatalipiùvisitati,conilcastello scaligero in 24esimaposizione e le Grotte in 27esi-ma.

«AnchegliintroitidelCastel-lo sono aumentati - assicuraL’Occaso-.Abbiamoraggiun-toquota un milionee 900milaeuro, il 40% in più rispetto al2016». In lieve calo, invece, ilbilanciodelleGrotte,«masoloperchéibiglietticumulativiin-trodottida gennaio 2017 sonoacquistatisoprattuttoallaroc-ca».

Novità vincenti. Iltitolounicodiaccessoèsolouna delleno-vità che ha contribuito all’in-cremento di visitatori. Il suc-cessoèmeritoanchedegliora-

Nella top 30 del 2017conquasi 600mila presenzee una crescita rispettivadel 12,23e del 15,78%

Castello e Grotte:Sirmione tra i sitipiù visitati in Italia

PatrimonioFrancesca Roman

Tutti i diritti riservati

PAESE : Italia PAGINE : 14SUPERFICIE : 29 %

AUTORE : Francesca Roman

7 gennaio 2018

P.18

ri prolungati e delle aperturestraordinarie di entrambi i siticulturali, resi possibili graziealcontributoelargitodalCon-sorzioalbergatorieristoratori.

Numerosi anche gli inter-ventidirestauro e messainsi-curezza, che hanno dato nuo-vo lustro ai due monumentisirmionesi. I lavori per la ria-pertura al pubblico della dar-senadelCastellosarannoulti-matientroPasqua,mentreso-nogiàstaticompletatiirestau-ri della pavimentazione e de-gli intonaci, oltre al dragaggiodel fossato. Alle Grotte, inve-ce,sono statirestauratilemu-radifensiveealcunirepertila-pidei,eabrevesaràinaugura-toilnuovosistemad’illumina-zione.

Progetti. «Per il 2018 è in pro-grammailrestaurodellagran-decisterna-annunciaL’Occa-so -, che dovrebbe iniziare inprimavera,mentrelariqualifi-cazionedipiazzaleOrtiMana-ra(all’ingressodelsitoarcheo-logico, ndr) è prevista per fineottobre». //

Visitatori e incassi.In continua crescita in Italianegli ultimi anni: dai quasi 38milioni e mezzo del 2013 si èpassati agli oltre 50 milioni delloscorso anno, con un incasso dioltre 193 milioni di euro.

Le Regioni d’oro.Con oltre 23 milioni di visitatori,è il Lazio a guidare la classificadelle regioni italiane, seguita daCampania e Toscana. Laperformance migliore l’ha avutala Liguria, con una crescita del25,93% rispetto al 2016.

La top 30 dei monumenti.Con oltre 7 milioni di visitatori, il

Colosseo guida la classifica,seguito da Pompei (3milioni382mila) e Uffizi (2 milioni 219mila). Nella classifica del Mibactil castello scaligero di Sirmionerisulta in calo, ma i dati delministero sono errati.

Archeologia. LeGrotte diCatullo: nel 2017hanno richiamato 282mila visitatori,con una crescita dioltre il 15%

I DATI DEL MINISTERO



AUTORE : Francesca Roman

7 gennaio 2018

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La graduatoria Bene anche i «civici» cittadini

I museistataliconil ventoin poppaE Breraguadagnasetteposizioni

Cenacolo e Pinacoteca di Breraentrano nella classifica dei

30 musei statali più visitati in Italia.Tutti insieme, i siti culturali dellaLombardia occupano il quinto postonella graduatoria delle regioni italiane,ma l’incremento dei visitatori è frai più bassi: si ferma all’1,1per cento.C’èspazio per migliorare e un esempiopuò venire dai musei civici di Milanoche, da soli, riescono quasia eguagliare gli ingressi della regione.

a pagina 6

Visitatori LaPinacotecaieri.Sullo sfondo la «Predica di SanMarco in Egitto»dei fratelli Bellini (LaPresse)

di Francesca Bonazzoli


PAESE : Italia PAGINE : 1,6SUPERFICIE : 65 %PERIODICITÀ : Quotidiano

DIFFUSIONE : (658571)AUTORE : Francesca Bonazzoli

7 gennaio 2018 - Edizione Milano

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Pinacotecae Cenacoloda recordIngressi,LombardiaalquintopostoBrera guadagnasetteposizioni tra i musei più visitati. Delude il risultato regionale

Nel «giorno dell’or-goglio» dei museistatali, celebrato ie-ri dal ministro deiBeni culturali Dario

Franceschini con l’annunciodi un anno record di visitato-ri, c’èanche un po’ di fierezzalombarda. Certo la parte delleone la fanno, nell’ordine,Lazio, Campania, Toscana ePiemonte, ma, in assenzadeidati della Sicilia, laLombardiasi posiziona al quinto postocon 1.850.605ingressi controi 1.830.495del 2016.

La nota dolente è l’incre-mento: solo 1,1per cento, ilpiù basso d’Italia se si esclu-dono la Calabria e le regioniche hanno registrato un con-guaglio negativo a causa delterremoto: Marche, Umbria eAbruzzo. Non è un bel segnoperché fra le regioni che cre-scono percentualmente dipiù, due sono proprio al nord:Liguria e Friuli VeneziaGiulia.Dunque in Lombardia, prima

di trovarci sorpassati a est e aovest, andrà fatta una rifles-sione su come promuovere evalorizzare meglio la nostraregione, visto che ormai — èassodato — il turismo trai-nante è quello culturale.

Lavorare per migliorare sitie musei dà ottimi frutti e laprova sono il CenacoloVincia-no ela Pinacotecadi Brera chesi posizionano rispettivamen-te al sedicesimo e diciassette-simo posto nella classifica dei30 musei statali più visitati inItalia. In particolare Breraguadagna sette posizioni: unbalzo clamoroso e record as-soluto. Mentre una brutta sor-presa arriva dal PalazzoDuca-le di Mantova che resta nella

le di Mantova che resta nellatop 30 dei siti più visitati inItalia, ma perde cinque postinella classifica e un sonoro11,10per cento di visitatori:sotto la direzione dell’austria-co Peter Assmann, il museo èmolto attivo nella didattica,nelle iniziative e nella valoriz-zazione del suo patrimonio,ma evidentemente non ha piùfunzionato il gioco di squadra

con il territorio che non è riu-scito a capitalizzare l’ottimaperformance del 2016quandola città èstata capitale italianadella cultura. Anche in questocaso,quindi, vaprobabilmen-te messo a punto un sistemavirtuoso che non lasci il Palaz-zo Ducale come un’isola inmezzo a un’oceano vuoto.

Il direttore del Polo musea-le della Lombardia, StefanoL’Occaso, rivendica comun-que dati migliori di quellipubblicati sul sito del mini-stero (dove si specifica che so-no provvisori). «Diversamen-te da quanto riportato dal Mi-bact, la Rocca di Sirmione hafatto quasi 315mila visitatori ele Grotte di Catullo 282 mila.Dunque sarebbero dovute en-trare nella classifica dei 30 sitipiù visitati in Italia, davanti aOstia antica e alla Grotta az-zurra di Capri portando a 5 isiti lombardi. L’errore nasceforse dal fatto che non sonostati computati i biglietti cu-

mulativi di accesso».In totale,specifica, i luoghi in consegnaal Polo hanno superato 1,1mi-lione di ingressi e7 milioni dieuro di incassi.

La buona performance sta-tale, però, è tallonata moltoda vicino da quella dei museicomunali di Milano che, da

comunali di Milano che, dasoli, hanno raccolto oltre unmilione e mezzo di visitatoricon un aumento del 6 percento rispetto al 2016.Questosignifica che sono riusciti amantenere la progressionepositiva anche dopo il piccodi Expo 2015.Il contrario esat-to di quanto avviene a Torinodove i musei civici sono in ca-duta libera mentre i siti statalidel Piemonte sono fra le ec-cellenze italiane. Ma al di làdella contabilità numerica, laquestione è che fare culturanon significa semplicementetenere aperto un sito, mariempirlo di contenuti, ani-marlo di musica, letture, ini-ziative. Avere tanti visitatorivuol dire far vivere un museo.

Francesca Bonazzoli© RIPRODUZIONE RISERVATA

In cittàI musei comunalihanno raccolto oltreun milione e mezzodi visitatori (più 6%)

Il Polo lombardoL’Occaso:«I dati realisono migliori di quellisoltanto provvisoripubblicati dal ministero»





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Il podio dei luoghi d’arte maggiormente frequentati

Le starIl Cenacolo(in alto)incrementai visitatoridell’1,40 percento ma perdedue posizioni

nella top 30 deimusei italiani.La Pinacotecadi Brera (al centroIl Baciodi Hayez)crescedel 6,20 percento. A Mantovail Palazzo Ducale(sotto, la Cameradegli Sposi)perde l’11,1per centodi visitatori





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1,8Milionidi ingressi neisiti statali dellaLombardia:i più visitatisonoil CenacoloVinciano,la Pinacotecadi Brera,Palazzo Ducaledi Mantova,le Grottedi Catulloe la Roccadi Sirmione

1,1L’incrementodegli ingressinel 2017rispetto a quellidel 2016 neisiti e museilombardi.Si tratta dellaperformancepiù bassa delleregioni italianese si escludonoquelle della

Calabria e delleregioni colpitedal terremoto.

7Le posizioniscalatequest’annodallaPinacotecadi Brera nellaclassifica deitrenta luoghiculturali piùfrequentatiin Italia. Il suoè il «balzo»più brillante,seguitoda PalazzoPitti di Firenze





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di Sandro Mortari

Visitatori in calo dell’11,1% nel2017 rispetto all’anno preceden-te, a quota 322.729. Palazzo Du-cale figura nella classifica dei pri-mi 30musei statali per affluenzadiffusa dal ministero per i beniculturali (è al 22°posto), ma me-rita la maglia nera perché èquel-lo che, nell’anno, ha registrato laflessione maggiore. Un dato chesi assomma a quello di PalazzoTe, di proprietà comunale, chel’anno scorso ha visto un calo diingressi del 9%.

Numeri allarmanti? No. Sia ildirettore Peter Assmann che ilsindaco Mattia Palazzi guarda-no il bicchiere mezzo pieno: infondo, dicono, il raffronto è conil 2016, l’anno eccezionale in cuiMantova era capitale italianadella cultura, corteggiata da gior-nali e televisioni. Se il raffrontovenisse fatto con un anno nor-male come è stato il 2015 si ve-drebbe che «sia il museo stataleche quello comunale - paroledel primo cittadino - hanno avu-to un incremento di visitatoridel 30%. Echi si attendeva il crol-lo dopo il 2016 è rimasto delu-so». I dati del ministero, però,

fanno scoppiare il caso del con-teggio dei biglietti. Dice, infatti,Assmann: «Non sono stati con-teggiati gli ingressi con la Manto-va card e con le altre forme di bi-glietti cumulativi. Se l’avesserofatto saremmo ben oltre i 322mi-la ingressi. Inoltre, noi siamomolto scrupolosi visto che con-

tiamo solo i visitatori muniti dibiglietto ed escludiamo quelli, esono tanti, che partecipano allenostre iniziative all’interno delDucale e che non staccano il tic-ket. È ovvio che non siamo con-tenti, ma se guardiamo i numeridel 2014 e del 2015, i visitatori so-no cresciuti». Sulla contabilizza-

zione dei ticket d’ingresso solle-va perplessità anche StefanoL’Occaso, direttore del polo mu-seale della Lombardia. «Il mini-stero non ha conteggiato i bi-glietti cumulativi e ha fatto scivo-lare indietro i nostri musei. Il ca-so eclatante è la Rocca di Sirmio-ne: il ministero ci ha collocati al29° posto con 241.595 visitatorimentre saremmo a 314.798, al24° posto; addirittura, dai primi30 sono state escluse le Grotte diCatullo che, invece, con 282.851ingressi ci sarebbero. Tutto que-sto è avvilente per chi ha lavora-to tanto per raggiungere questirisultati: basti pensare che il po-lo museale lombardo nel 2017ha superato il milione 100milavisitatori, con un incasso supe-riore ai 7 milioni di euro, mentrenel 2015 era stato di 3,4 milioni».

Per la cronaca, l’unico museomantovano del polo è quello Ar-cheologico che è passato dai10.866 visitatori del 2016 ai17.082 del 2017 (+57,20%).

Tornando al Ducale, Ass-mann riconosce che «Mantovaha bisogno di un marketing turi-stico per tutta la città» e che«manca la cooperazione con ilComune. Sono mancati i grandi

eventi che spingessero la genteal museo e il concerto di capo-

al museo e il concerto di capo-danno non ci porta nulla. Speria-mo che nel 2019 la mostra suGiulio Romano sia l’occasionebuona per collaborare con ViaRoma». «Sono d’accordo conAssman - dice Palazzi - tant’èche su Giulio Romano stiamo la-

vorando assieme. Va bene ilmarketing per la città, ma servo-no risorse, e non sempre si rie-scono a trovare i 4 milioni disponsor del 2016. A breve parti-rà il consorzio turistico e allora sìche potremo avere una strategiaunica col Ducale, punto di rile-vante interesse per la città».

Ducalein calodopoil boom«PiùdialogocolComune»Polemicasulcontodegliingressidelministero.Datisuperiorialpre-2016AssmannePalazzi:«MarketingcondivisoperlacittàapartiredaGiulioRomano»



AUTORE : Sandro Mortari

7 gennaio 2018

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zioneva

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laresone:29°mentre24°30

stoto

loha

riorenelnel

Visitatori in coda a Palazzo Ducale



AUTORE : Sandro Mortari

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