Caso ip mosaic 2007

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DIMEG - Università di Padova AZIENDE INNOVATIVE AZIENDE INNOVATIVE AZIENDE INNOVATIVE AZIENDE INNOVATIVE MOSAICO DIGITALE MOSAICO DIGITALE MOSAICO DIGITALE MOSAICO DIGITALE Il caso “ IP Mosaic Group” C’è un punto in cui la fronte ampia e spaziosa della Pianura Padana spezza il suo noioso profilo piatto e cerca inaspettatamente di alzarsi verso il cielo, grazie ad uno strano agglomerato collinare. Li’ sorge il comune di Longare, paesino di circa cinquemila abitanti. Siamo nel cuore della Riviera Berica, un’area che non è solo sinonimo di squisite tradizioni gastronomiche, vini pregiati e prodotti agricoli di qualità, ma anche sede di esperienze imprenditoriali ad alta tecnologia, che contribuiscono alla metamorfosi economica e sociale di una delle piu’ affascinanti e poetiche zone del vicentino. Nei pressi di Longare, tra gli alberi e la fitta vegetazione dei Colli Berici, si scorgono ancora le vecchie basi militari, fino agli anni Ottanta considerate avamposto strategico di un sotterraneo conflitto globale. Oggi il filo spinato e le torrette mimetizzate sembrano sentinelle a guardia di un passato ormai archiviato, di un tempo fortunatamente sepolto nei libri di storia e nelle cavità scavate nella roccia dei Colli. Che c’entra Longare con i mosaici? A dire la verità proprio nulla. Almeno se parliamo di mosaici nel senso tradizionale del termine. C’e’ chi ha pensato di raffigurare la propria azienda con un albero, altri con una rete, una mela, altri ancora hanno scelto immagini piu’ o meno sofisticate. Il gruppo IP-Mosaic, che ha sede proprio a Longare, si affida all’originale suggestione di un mosaico per presentarsi nel mercato dei servizi ICT. Sono quattro i tasselli principali del mosaico: ognuno di questi è costituito da un’azienda del gruppo, Systemica S.r.l, Palladio Impianti S.r.l,, D.F.Due S.r.l, e Comitel S.r.l. (quest’ultima con sede a Verona). Core business delle aziende è costituito dalla tecnologia IP. Nato come un semplice protocollo per la trasmissione dati, l’ Internet Protocol è diventato negli ultimi dieci anni “il protocollo” per

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MOSAICO DIGITALEMOSAICO DIGITALEMOSAICO DIGITALEMOSAICO DIGITALE Il caso “ IP Mosaic Group”

C’è un punto in cui la fronte ampia e spaziosa della Pianura Padana spezza il suo noioso profilo

piatto e cerca inaspettatamente di alzarsi verso il cielo, grazie ad uno strano agglomerato collinare.

Li’ sorge il comune di Longare, paesino di circa cinquemila abitanti. Siamo nel cuore della Riviera

Berica, un’area che non è solo sinonimo di squisite tradizioni gastronomiche, vini pregiati e

prodotti agricoli di qualità, ma anche sede di esperienze imprenditoriali ad alta tecnologia, che

contribuiscono alla metamorfosi economica e sociale di una delle piu’ affascinanti e poetiche zone

del vicentino. Nei pressi di Longare, tra gli alberi e la fitta vegetazione dei Colli Berici, si scorgono

ancora le vecchie basi militari, fino agli anni Ottanta considerate avamposto strategico di un

sotterraneo conflitto globale. Oggi il filo spinato e le torrette mimetizzate sembrano sentinelle a

guardia di un passato ormai archiviato, di un tempo fortunatamente sepolto nei libri di storia e nelle

cavità scavate nella roccia dei Colli. Che c’entra Longare con i mosaici? A dire la verità proprio

nulla. Almeno se parliamo di mosaici nel senso tradizionale del termine.

C’e’ chi ha pensato di raffigurare la propria azienda con un albero, altri con una rete, una mela,

altri ancora hanno scelto immagini piu’ o meno sofisticate. Il gruppo IP-Mosaic, che ha sede

proprio a Longare, si affida all’originale suggestione di un mosaico per presentarsi nel mercato dei

servizi ICT. Sono quattro i tasselli principali del mosaico: ognuno di questi è costituito da

un’azienda del gruppo, Systemica S.r.l, Palladio Impianti S.r.l,, D.F.Due S.r.l, e Comitel S.r.l.

(quest’ultima con sede a Verona).

Core business delle aziende è costituito dalla tecnologia IP. Nato come un semplice protocollo per

la trasmissione dati, l’ Internet Protocol è diventato negli ultimi dieci anni “il protocollo” per

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eccellenza, ed è ormai alla base di qualsiasi applicazione per comunicare in rete. IP vuol dire oggi

tecnologie per la comunicazione globale, efficienza, contenimento di costi, affidabilità e sicurezza.

Il gruppo è suddiviso in tre aree principali di business ( che dal punto di vista organizzativo

corrispondono alle tre divisioni del gruppo): l’area sistemi di comunicazione, l’area infrastrutture e

impianti di rete ed infine l’area sistemi di controllo e sicurezza interni ed esterni. Il gruppo si

presenta dunque alle aziende clienti come partner integrato e completo per quanto riguarda

l’ information technology.

IP-Mosaic nasce del 2003 grazie

all’incontro di due aziende di Longare,

D.F.Due e Palladio Impianti con un

gruppo di sistemisti che hanno appena

fondato Systemica come spin-off di

un’altra azienda, che era in procinto di

abbandonare l’ambito networking. Le

prime due aziende, D.F.Due e Palladio

sono vicine non solo dal punto di vista

geografico (sono come si suol dire vere

e proprie “vicine di casa”: una ha sede al 118 di via Colderuga, l’altra al 116) ma, vantano

un’offerta tecnologica complementare e facilmente integrabile. Ambedue sono attive fino dagli anni

80: D.F.Due specializzata in infrastrutture di rete e tecnologia IP, mentre Palladio in sicurezza ed

impianti. Le modalità operative e commerciali, in particolar modo nei primi anni di vita della vita

delle due aziende sono prevalentemente artigianali: pochi addetti e grande competenza sul campo.

La fine degli anni 90 e l’inizio del nuovo secolo sono momenti di repentino cambiamento

tecnologico, di grandi opportunità, ma anche di crisi per le imprese informatiche italiane ed in

particolare del vicentino. La risposta alle difficoltà congiunturali è stata per le aziende di IP-Mosaic

quella di “fare squadra”. La fusione delle conoscenze e delle competenze distintive porta a

completare l’offerta IT, e quindi a nuove opportunità per quanto riguarda i clienti. I successi del

gruppo a partire dell’anno della sua fondazione, testimoniano la bontà dell’intuizione del

management e della proprietà in merito alla fusione. Attualmente i clienti delle società del gruppo

sono localizzati non solo nella provincia di Vicenza ma in tutto il Triveneto. Non mancano tuttavia

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esperienze operative anche all’estero, al seguito delle imprese locali che stanno

internazionalizzando e necessitano di una infrastruttura informatica e di comunicazione efficiente.

Gli ultimi interventi sono stati ad esempio in Vietnam e in Francia. “La provincia di Vicenza è

ricchissima di aziende piccole e piccolissime, spesso unipersonali, specializzate in informatica. Si

tratta di un notevole bacino di competenze che naturalmente crea un clima competitivo

particolarmente dinamico”, ci spiega Luca Moroni, account manager di Systemica e aggiunge “Di

sicuro la carta della struttura a gruppo ci permette di fornire un’offerta commerciale piu’ ampia e

completa”. Il vero vantaggio competitivo del gruppo risiede infatti nel “fare sistema”, si proprio in

quel motto che si sente spesso ripetere e che IP-Mosaic, con lungimiranza ed efficacia, ha saputo

mettere in pratica Una filosofia che non vede solamente una forte integrazione tra le quattro aziende

del gruppo ma anche il desiderio di ”fare squadra” anche con le altre imprese del territorio

vicentino, come dimostra l’adesione al Consorzio UNIT, Unione Imprese Tecnologiche, promosso

dall’Associazione Artigiani di Vicenza 1. Accanto all’aspetto tecnologico e alla sua importanza, una

delle chiavi del successo del gruppo è costituita dalle risorse umane. Ingegneri, periti, esperti di

informatica e comunicazione IP operano quotidianamente per offrire le soluzioni tecnologicamente

piu’ avanzate ed affidabili.

Presentare il caso IP-Mosaic significa andare al cuore della

net-economy italiana. Un gruppo di aziende in cui alta

tecnologia, risorse umane, ma anche competenza e

tradizione si fondono in maniera equilibrata ed

armonica. Il gruppo assiste fin dalla sua fondazione ad

una crescita annua del fatturato superiore al dieci per

cento: nel 2006 il fatturato consolidato raggiunge i sei

milioni di euro e il numero dei dipendenti le 40 unità.

L’azienda rappresenta un buon paradigma di business to

1 http://www.unit.vi.it/ita . Promosso dall'Associazione Artigiani di Vicenza, il consorzio UNIT (Unione Imprese Tecnologiche) raggruppa imprese delle filiere dell'impiantistica, dell'edilizia e dei servizi. La nuova realtà parte dalla convinzione che la piccola impresa, ben radicata e diffusa capillarmente costituisca il presupposto per rispondere con efficacia ed efficienza alle nuove esigenze della committenza. Unit intende creare relazioni strategiche a medio e lungo termine condividendo obbiettivi, risorse, schemi e regole concordate, in un'ottica di integrazione e ottimizzazione tra servizi diversi. In pratica il Consorzio ha come finalità quella di offrire un servizio “chiavi in mano” al cliente che può contare su una serie di maestranze, qualificate e tra loro coordinate, e che ha quale unico interlocutore un direttore tecnico del Consorzio in grado di valutare i carichi di lavoro, organizzare la tempistica degli interventi e garantirne la qualità.

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business company che ha saputo sfruttare la crescita e la sinergia reciproca come asset strategico

per aumentare clienti, margine e offerta commerciale. “Parlare di dati, di sicurezza , di

infrastrutture tecnologiche, di collegamenti wireless e di sistemi di controllo diventa sempre piu’ un

argomento di primaria importanza per ogni azienda: richiede conoscenze articolate ed un

aggiornamento continuo. ci spiega Luca Moroni, di Systemica. E aggiunge “ Scegliere il partner

giusto in questo campo diventa un fattore chiave per l’efficienza aziendale, sia nella realizzazione

di nuove strutture informatiche sia quando è necessario aggiornare quelle esistenti”. E scegliere

una sola delle aziende della squadra IP-Mosaic significa poter contare sulle competenze di tutte e

quattro.

Quali sono dunque i vantaggi concreti e

immediati di questo network? In primis

l’operatività comune, che si traduce in un

comune approccio commerciale e di

marketing. La condivisione di un'unica

gestione amministrativa e dei rapporti con i

fornitori porta le aziende ad una sensibile

riduzione dei costi .Tra i vantaggi

segnaliamo anche il cosiddetto “effetto

rete”: grazie alla struttura di gruppo è

possibile un continuo interscambio di

competenze e la valorizzazione del

reciproco know-how in funzione delle

specifiche esigenze del cliente. L’ampliamento dei servizi ed in generale dell’offerta commerciale

rafforza la posizione di IP-Mosaic come partner ideale per le soluzioni IP a servizio dell’impresa.

Scopriamo allora sinteticamente le tessere di

questo mosaico digitale. Systemica si occupa

dei servizi legati alla sicurezza e alla gestione

di rete. L’obiettivo principale dell’offerta dei

servizi è quello di costruire una

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collaborazione solida con il cliente. Ecco come Luca Moroni durante il nostro colloquio, riassume

le attività della sua azienda: “offriamo analisi e progettazione delle soluzioni piu’ adatte ad ogni

azienda, sviluppiamo i sistemi informatici, realizziamo le soluzioni con i prodotti piu’ affidabili

presenti sul mercato ed infine affianchiamo il clienti grazie a consulenze, supporto tecnico e

formazione”. Tra i servizi offerti da Systemica ricordiamo : la gestione di migrazioni di piattaforme

o sistemi di posta, la sostituzione accelerata di server aziendali per ripristino operatività, generici

servizi di rete in ambiente Microsoft o in ambiente Linux, la configurazione router, l’analisi e il

monitoraggio delle prestazioni di rete, la protezione firewall, la gestione e controllo intrusi e sistemi

di videoconferenza avanzata.

Palladio Impianti offre invece servizi di installazione,

supervisione e mantenimenti di impianti integrati.

Accanto ai tradizionali impianti di allarme (antifurto,

gas, incendio rapina), realizzati con le piu’ moderne

tecnologie digitali, l’azienda è in grado di offrire un

sistema completo di video-sorveglianza aziendale

basato sulla tecnologia DVS (Digital Video

Sorveillance). Essa consente di integrare l’analisi di

immagini in tempo reale in modo da leggere targhe

automobilistiche, videoregistrare accessi, monitorare

ingressi/uscite, implementando controlli anti-intrusione mediante gestione remota.

D.F.Due e Comitel costituiscono la divisione sistemi di

comunicazione del gruppo. Sono aziende specializzate in

infrastrutture per la trasmissione e il trasporto dati attraverso

cavi, fibra ottica o sistemi wireless. “La crescente importanza

del cablaggio e l’accentrarsi su di esso di ogni attività

(telefonia, sicurezza, condivisione risorse, internet,

videoconferenza, sicurezza, video-sorveglianza) rendono

indispensabile che venga curato nei dettagli dalla

progettazione preliminare alla realizzazione con l’ausilio di personale qualificato, materiali e

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strumenti certificati e di alta affidabilità. Comitel è in possesso dell’autorizzazione ministeriale di

primo grado, indispensabile per realizzare e certificare i cablaggi composti sia da fibra ottica sia

da collegamenti di tipo wireless”. Fornitura, installazione e configurazione degli apparati di rete

sono solo una parte del business di questa divisione. Negli ultimi anni le due aziende hanno puntato

molto sulla comunicazione wireless, nuova frontiera della comunicazione. Anche i sistemi

telefonici basati su commutazione di pacchetto (in alternativa ai tradizionale sistemi di

commutazione di circuito) basati su tecnologia VoIP (voice over IP) sono al centro dell’offerta

commerciale di entrambe le aziende. Il vero business della comunicazione dovrebbe essere basato

proprio su questo sistema.

Rispetto alla telefonia tradizionale il VoIP gode

infatti di alcuni vantaggi tra cui il minore costo

per chiamata, specialmente su lunghe distanze; i

minori costi delle infrastrutture (quando si è resa

disponibile una rete IP nessun'altra infrastruttura

aggiuntiva è richiesta) ed alcune nuove

funzionalità avanzate. Le conversazioni VoIP

non devono necessariamente viaggiare su

Internet, ma possono anche usare come mezzo

trasmissivo una qualsiasi rete privata basata sul protocollo IP, per esempio una LAN all'interno di

un edificio o di un gruppo di edifici.

IP-Mosaic rappresenta dunque un gruppo di imprese che ha fatto del networking non solo la base

dei servizi che offre ai propri clienti ma anche un modo di operare nel mercato, quasi una filosofia

quotidiana. Un piccolo esempio di “squadra”, in un sistema imprenditoriale, quello italiano, che

pur essendo ancora dinamico e vivace fa ancora molta fatica ad integrarsi e a collaborare.

Lungo la statale che mi porta da Longare verso Padova, quando ormai il sole si è rifugiato dietro il

misterioso profilo dei Colli Berici, ripensando al colloquio con Luca Moroni, mi vengono in mente

le parole di un altro Luca, Cordero di Montezemolo, pronunciate nel maggio 2006 ad una

Assemblea di Confindustria: “E’ tempo che gli italiani pensino non solo a se stessi, ma anche

all’Italia. Due anni fa parlai per la prima volta della necessità di fare sistema e dell’importanza del

gioco di squadra. Oggi mi pare che sia un’impostazione largamente condivisa. E’ fondamentale

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che tutti i soggetti adottino questo schema con convinzione. L’Italia di oggi non ha piu’ bisogno di

muri o steccati. Ha invece un gran bisogno di ponti. Parlo, certo di ponti immateriali. Ha bisogno

di ponti al proprio interno, nella società, nella politica e nell’economia”. Il caso IP-Mosaic

dimostra che anche la piccola impresa è in grado di “fare squadra” e magari, come avviene nel

gioco del calcio, nel giro di pochi anni, sarà in grado di crescere, fino ad essere promossa nella

massima categoria.

Padova, 25 Marzo 2007 Ing. Paolo Giacon Dipartimento di Innovazione Meccanica e Gestionale Università degli Studi di Padova via Venezia 1 - 35100 - Padova web: www.laboratorioinnovazione.org tel: +39.049.8277473