Casima (Castel San Pietro) 3833 - data.geo.admin.ch · nel settore primario (14%), pur in forte...

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1 Foto aerea Bruno Pellandini 2003, © Ufficio per l’ISOS, Zurigo Carta nazionale 2001 Carta Siegfried 1894 L’edificazione rurale ad arco su diverse curve altimetriche riproduce fedelmente la forma dello sperone su cui Casima sorge, con la forte dominanza di un edificio seicentesco di grande volume e della chiesa esposta a valle. Villaggio Qualità situazionali Qualità spaziali Qualità storico architettoniche ££$ ££$ ££$ Casima Comune di Castel San Pietro, distretto di Mendrisio, Cantone Ticino

Transcript of Casima (Castel San Pietro) 3833 - data.geo.admin.ch · nel settore primario (14%), pur in forte...

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Foto aerea Bruno Pellandini 2003, © Ufficio per l’ISOS, Zurigo

Carta nazionale 2001Carta Siegfried 1894

L’edificazione rurale ad arco sudiverse curve altimetricheriproduce fedelmente la formadello sperone su cui Casimasorge, con la forte dominanza di unedificio seicentesco di grandevolume e della chiesa esposta avalle.

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CasimaComune di Castel San Pietro, distretto di Mendrisio, Cantone Ticino

Casima

Comune di Castel San Pietro, distretto di Mendrisio, Cantone Ticino

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1 Collegamento con la campagna 2 Parrocchiale dei SS. Maria e Carlo Borromeo; 1823

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4 5 «La casa», grande dimora signorile del XVII secolo

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Casima

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Direzione delle riprese, scala 1: 8000Fotografia 1976: 1Fotografie 1996: 2 –11

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8 9 Il percorso interno principale 10

11 Il margine orientale dell’insediamento

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Comune di Castel San Pietro, distretto di Mendrisio, Cantone Ticino Piano di rilevamento 1: 5000

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P Perimetro edificato, G Gruppo edilizio, I-Ci Intorno circoscritto

I-Or Intorno orientato, E Elemento eminente

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Foto

P 1 Edificazione rurale su un promontorio del pendio limitato da due riali,lungo la strada di attraversamento e lungo vicoli paralleli, su diversi livellialtimetrici

I-Ci I Pendio prativo in primo piano e di sfondo con terrazzamenti antropicioggi incolti

E 1.0.1 Parrocchiale dei SS. Maria e Carlo Borromeo, poggiante in parte subasamento artificiale; rifacimento 1823

E 1.0.2 «La Casa», palazzo con tratti del Barocco, con terrazzo a giardinorialzato, in parte ufficio postale, forte dominanza sul nucleo

1.0.3 Percorso principale, acciottolato, parte della carrozzabile a mezzacostadella valle

1.0.4 Slargo a piazza, cardine spaziale del nucleo definito da, e in relazionecon, gli edifici di maggior prestigio dell’insediamento

1.0.5 Vicoli secondari acciottolati, ad andamento irregolare, continuantisi fuoridel nucleo (vedi a. 0.0.5)

1.0.6 Casa comunale e scuola, unita a edificio di età precedente; linguaggioarch. industriale, ca. 1940

1.0.7 Slargo, confluenza di percorsi e passaggi per monte e valle, alcuni adandrone coperto

1.0.8 Villa Quiete, entro giardino cintato, in stato di abbandono, condecorazioni; 2a metà sec. XIX

1.0.9 Edifici marcanti l’estremità del nucleo, con aperture ingrandite ecopertura asimmetrica

1.0.10 Abitazione, trasformazione di piccolo volume; dettagli inadeguati in forteevidenza in accesso al nucleo

1.0.11 Casa plurifamiliare su terreno in pendio; rottura spaziale e stilistica delfronte in accesso; 2a metà del sec. XX

E 0.0.12 Cimitero con piazzale prativo alberato

0.0.13 Edifici utilitari trasformati in abitazione e in autorimessa, conservanti ivolumi originari

0.0.14 Sentiero in pendio, di collegamento tra il percorso di attraversamento eCampagna, definito da muretti a secco

0.0.15 Bassa abitazione unifamiliare inserita davanti al margine a valledell’edificazione storica; 2a metà sec. XX

0.0.16 Edifici abitativi amplianti i limiti del nucleo storico; 2a metà sec. XX

0.0.17 Profonda gola boschiva della Breggia e affluenti, limiti allo sperone su cuisorge l’insediamento

Tipo Numero Definizione

Casima

Comune di Castel San Pietro, distretto di Mendrisio, Cantone Ticino

(1), è esposta a sud est, organizzata in allineamentisu terrazze a diverse altezze che descrivono ericalcano la forma del promontorio. Il villaggio è ser-vito e attraversato dalla strada a mezzacosta checollega gli insediamenti sul lato occidentale della val-le e che, in corrispondenza di Cabbio, passa sulversante orientale. L’edificazione fa riferimento a trepercorsi paralleli alle curve altimetriche: quello prin-cipale (1.0.3), tratto interno della strada di attra-versamento della valle, occupa il livello più basso;il trapasso da strada di attraversamento della valle apercorso interno è marcato, in corrispondenza dellachiesa, dal trapasso dall’asfalto a un fondo acciot-tolato con linea di carreggiata centrale in grandi conciregolari.

Altri due percorsi paralleli al primo, ma non carrozza-bili (1.0.5), anch’essi in perfetto accordo con latopografia, organizzano la parte più a monte dell’edi-ficazione. Il loro minore prestigio rispetto all’altroè segnalato anche dal carattere più rustico dell’ac-ciottolatura e dal fatto che servono un’edificazione ingenere con tratti rurali più spiccati e a volumi piùpiccoli. In quello più a monte, uno stretto canale cen-trale di deflusso per l’acqua è dato dall’accostamentoad arte di due allineamenti di ciottoli. I tre percorsisi raccordano trasversalmente mediante numeroserampe e scale, passaggi coperti gradinati e no, cosìche, come in genere anche negli altri insediamentidella valle, la situazione in pendio genera una varia-zione dei temi e delle situazioni spaziali ricchissima.

Il percorso principale

Sul vicolo principale gli edifici del lato a monte, sem-pre intonacati, si elevano al di sopra di quelli dellato a valle e su questo lato sono frequenti gli spazitra edificio ed edificio che danno luce e ampiezzaallo spazio stradale e permettono sguardi sul versanteopposto. La decisa piega che descrive la stradaprincipale intorno alla chiesa, in corrispondenza delpunto più aggettante della terrazza del promontorio,trova un deciso accento spaziale nell’abside cheinvade lo spazio stradale. Il lato lungo verso valle del-la chiesa, molto movimentato da sporgenze e rien-tranze, e dal campanile – notevole il movimento anchein altezza oltre che nella pianta – è più imponentedella facciata. Ciò in accordo con la posizione del-

Sviluppo dell’insediamento

Cenni di storia ed evoluzione

Casima, comune e parrocchia, è citato la prima voltanel 1507. Dipendeva sia amministrativamente chedal punto di vista ecclesiastico, da Cabbio: come co-mune fino al 1805, come parrocchia fino al 1788. Lachiesa parrocchiale dedicata a S. Maria e a S. CarloBorromeo (1.0.1) è frutto di interventi dei secoli XVIIIe XIX su un edificio esistente certamente nel 1619, inparte inglobato in quello attuale. Le occupazioniagricole tradizionali riguardavano in buona parte lacoltura della vite sposata con cereali e patate suigradini antropici che ancora regolano, ormai incolti, ilripido pendio (I) con poderosi muri di sostegno. Buonpeso aveva anche lo sfruttamento del bosco. Finoancora alla prima metà del secolo XX erano attive unacava di marmo e una di scisto.

La Carta Siegfried del 1894 mostra il tracciato delpercorso principale uguale a quello odierno, mentre idue vicoli a monte non sono leggibili nella loro formaattuale. In generale l’edificazione era meno densadi oggi e tutta la costa, sul livello e a valle di essa (I) ,era ancora completamente coltivata a vigna.

Il villaggio ha conosciuto un forte spopolamento a par-tire dalla seconda metà del secolo XIX: dai 105 abi-tanti registrati nel 1870 ai soli 43 del 1970 e ai 34 del1980. Una ripresa si è avuta negli ultimi decenni con i61 residenti del 2000, soprattutto tra 1980 e1990 (+ 73,5 %). Oltre che dai pochi allevatori, soprat-tutto di ovini e caprini, l’insediamento è abitatoperlopiù da residenti con attività lavorativa fuori delcomune. Colpisce la percentuale degli occupatinel settore primario (14 %), pur in forte diminuzionerispetto al 1980 (24 %).

L’insediamento attuale

Relazioni spaziali fra le parti

Casima si pone su un pronunciato promontorio delripido pendio occidentale della Valle di Muggio,disciplinato da terrazzamenti antropici e limitato dallaprofonda incisione di due corsi d’acqua (0.0.17).L’edificazione, leggibile come unico insieme compatto

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del lato a monte possono dotarsi di ballatoi con vistalibera. Verso l’estremità settentrionale del nucleo siimpone, anche per la forte variazione formale che in-troduce nell’ambiente, il volume della Casa comunalee Scuola (1.0.6), con le sue rigorose geometrieevidenziate da una banda di profonde aperture rettan-golari. Si è inserito – verosimilmente ha sostituitoun precedente edificio – in un’edificazione originariapreesistente di secoli, alla quale rimanda anche ilcorpo cui si unisce, adeguandosi all’altezza di quelloe allineando con esso la propria facciata.

Gli edifici utilitari – pressoché scomparsa la lorooriginaria funzione – si concentrano alle estremità e inqualche caso hanno coperture a una falda e dove-vano avere, in tal caso, funzioni di grà. Nei riattamentipiù recenti ad abitazione, il fatto più evidente è,spesso, il cambiamento delle coperture, anche in con-comitanza con elevazioni e, in qualche caso, l’in-tonacatura. Sull’estremità a monte, dove fra le casesono compresi piccoli fazzoletti di terra ad orto, unpassaggio assai angusto serve un breve allineamentodi edifici secondari. Qui, motivo di disturbo sonoalcuni edifici abitativi unifamiliari (0.0.16) perché pro-lungano verso nord il nucleo storico e spostano versotale estremità il peso dell’edificazione; ma soprattuttoperché, di norma, gli edifici, inseriti in lunghi allinea-menti, non presentano mai il tutto «tondo» dei quattrolati in vista. La loro scarsa visibilità dall’interno delnucleo attenua in qualche modo il disturbo. Più per-turbante, perché in posizione elevata, e in ingresso alnucleo, sul ciglio a monte della strada, un edificioplurifamiliare (1.0.11) occupa una posizione un tempodi un edificio più piccolo e di natura rurale comemostrano resti di muri e la sopravvivenza di una strettascala a sbalzo in sottili lastre di pietra senza alzata. Laforte colonizzazione del ciglio stradale, l’invadenzadegli ampi balconi lungo tutta la fronte, la caratteriz-zazione estranea all’ambiente rurale cui contribuisceanche il praticello all’inglese antistante e, infine,l’orientamento con l’ampio lato di frontone, oppostoagli edifici abitativi vicini che affacciano il lato lungo,accentuano l’effetto negativo.

Il pendio circostante l’edificazione (I) , cornice, sfondoe primo piano insieme, in ripida pendenza, è forte-mente gradinato con le terrazze ancora in parte rette

l’edificio che privilegia ampiamente l’esposizioneverso valle rispetto alla sua rappresentatività versol’interno del nucleo. La facciata, di dimensionimodeste, superata in altezza e per volume da unedificio a cui si unisce, emerge comunque pereleganza e prestigio nella piazzetta leggibile anchecome ampliamento del percorso (1.0.4). Lo spazio siamplia anche nel senso verticale per una rampa chedà accesso all’edificio dominante il nucleo, sia permole che per prestigio e posizione: un palazzo contratti del Barocco (1.0.2) che antepone verso valle unimponente corpo a terrazza dell’altezza di circa duepiani, con balaustra e aperture ad arco. A continuarela definizione del lato a monte del percorso principalesono lati di gronda di edifici a tre piani, abbastanzaimponenti, che poggiano sullo stesso livello del murodella terrazza del palazzo. Nel lato a valle invece il piùimportante elemento di definizione è dato da unaschiera di tre modeste unità abitative.

I vicoli secondari e le estremità del nucleo

L’immagine globale dell’edificazione sui due vicoli se-condari (1.0.5) dà un’idea di integrità delle forme edegli spazi, A tale immagine contribuisce la continuitàdella pietra dell’acciottolato con quella delle pareti inmuratura a vista di numerosi edifici, soprattutto diquelli utilitari, raramente ancora nella funzione origina-ria, ma anche il fatto che a fondamenta di molti edificisi pone la roccia emergente dal suolo e che la rocciaviva è spesso sfruttata come fondamenta dei percorsi.

Particolarmente irregolare l’andamento del vicolo piùa monte, quanto a saliscendi e a direzione. Un ele-mento di forte simmetria nella struttura del nucleo èdeterminato dal fatto che, ad entrambe le sue estre-mità, i due vicoli convergono. E’ soprattutto nell’edifi-cazione che ad essi fa riferimento che i motivi spazialisi esprimono nella più vasta gamma di variazioni, inparticolare in corrispondenza di uno dei pochi vuoti diuna certa consistenza con caratterizzazione di piaz-zetta, dato dal convergere di percorsi e passaggi (1.0.7),una sorta di riassunto dei temi spaziali presenti intutto l’insediamento: rampe gradinate, passaggi coperti,diramazione per la parte a monte e per quella a valle.In genere i volumi sono più piccoli che sul percorsoprincipale e, comunque, seguendo la norma dominan-te, sono più bassi sul lato a valle, così che gli edifici

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la valle, grazie anche al contrasto tra nucleo e cornicea terrazzamenti antropici libera da edifici.

Buone qualità spaziali in un tessuto estremamentechiaro e con chiara leggibilità della gerarchia dei per-corsi; quello inferiore, il più ampio, tratto dellastrada di attraversamento della valle, avvolgente constretta curva l’abside della chiesa. Buone qualitànel loro convergere alle estremità, nel loro docile ade-guarsi alla topografia, e nella grande variazione disituazioni che producono anche i raccordi trasversali,talvolta coperti.

Buone qualità storico architettoniche nella conserva-zione di un’immagine globale dell’edificazione deisecoli scorsi e nella presenza di due preziose singoleemergenze quali l’edificio ecclesiastico e un im-ponente palazzo di epoca tardo barocca; qualità inparte sminuite dalla trasformazione non sempre curatadella maggior parte degli edifici utilitari.

Qualità storico architettoniche$££

Qualità spaziali$££

da muretti a secco, evidenti soprattutto a valledell’edificazione, anche se le colture ormai sono pres-soché scomparse. Soprattutto a monte la macchia e ilbosco conquistano sempre più spazi sui vecchiterrazzamenti. Dove la gola incide il pendio (0.0.17),questo è denso di cespugli e di robinie. Agli altri mar-gini dell’edificazione, la campagna a prato si spinge informa di terrazza fino alle case e lascia spazio perorti. Un bel tratto di unione tra l’edificazione e la cam-pagna a valle è dato da un sentiero (0.0.14) in partedelimitato da muretti a secco che ne evidenziano ilcorso anche alla vista da distanza. Altro rapporto conl’esterno del nucleo è fornito da uno stretto percorsolastricato (0.0.5) che scavalca l’intaglio del pendio(0.0.17) e conduce al cimitero (0.0.12)

Raccomandazioni

Vedi anche le indicazioni generali di salvaguardia

Evitare ulteriori trasformazioni degli ultimi edifici uti-litari ancora riconoscibili come tali; eventuali interventidevono essere condotti nel rispetto non solo dellasostanza originaria ma anche del carattere modestodegli edifici.

Eventuali riattamenti devono tenere conto anche deimateriali di copertura, molto importanti per l’immagineda lontano e per la vista dall’alto.

Negli eventuali riattamenti rispettare il principio percui l’altezza dei volumi del lato a monte dei percorsi èmaggiore di quelli del lato a valle.

Salvaguardare il paesaggio dei terrazzamenti antro-pici dal degrado e dall’invasione del bosco e dellamacchia.

Valutazione

Qualificazione del villaggio nell’ambito regionale

Ottime qualità situazionali per l’esposizione di un’edi-ficazione compatta su terrazze sovrapposte delpendio, apprezzabile soprattutto dal lato opposto del-

Qualità situazionali$££

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2a stesura 07.05/pir

Pellicole n. 1134, 1135 (1976); 1857, 1858(1988); 8684 (1996)Fotografo: Renato Quadroni

Coordinate dell’Indice delle località724.069/83.364

CommittenteUfficio federale della cultura (UFC)Sezione del patrimonio culturale e deimonumenti storici

IncaricatoUfficio per l’ISOSSibylle Heusser, arch. ETHZLimmatquai 24, 8001 Zurigo

ISOSInventario degli insediamenti svizzeri daproteggere