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Vicenza 6 e 15 dicembre 2005 Caserma dei Vigili del Fuoco Incontro tecnico sulla valutazione del Rischio da Agenti Chimici e Cancerogeni *Franco Zanin *Pierantonio Zanon *Francesca Lievore *SPISAL ULSS N. 6 “VICENZA”

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Vicenza 6 e 15 dicembre 2005

Caserma dei Vigili del Fuoco

Incontro tecnico sulla valutazione del Rischio da Agenti Chimici e

Cancerogeni

*Franco Zanin *Pierantonio Zanon *Francesca Lievore

*SPISAL ULSS N. 6 “VICENZA”

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Modalità di manifestazione Modalità di manifestazione

del rischio chimicodel rischio chimicoin modo improvviso e brutale

incidente/infortunio: incendio, esplosione,

ustione, intossicazione, asfissia, etc. che comportano

delle conseguenze sulle persone, sulle installazioni, sull’ambiente.

dopo un certo tempo di esposizione

malattie: dell’apparato respiratorio (asma, rinite), di

malattie della pelle e delle mucose, (irritazioni, ulcerazioni, eczemi, etc.), di malattie del sistema

nervoso (mal di testa, tremori, turbe psichiche, etc.) dei tumori (lesivi delle vie aeree e digerenti, etc.).

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TOSSICOLOGICO: TOSSICOLOGICO: TOSSICOLOGICO: TOSSICOLOGICO:

INALAZIONE CONTATTO CON EFFETTI CRONICI dovuto all’impiego di sostanze e di preparati pericolosi ad elevata

disponibilità in aria INCIDENTALE/INFORTUNISTICO: INCIDENTALE/INFORTUNISTICO: INCIDENTALE/INFORTUNISTICO: INCIDENTALE/INFORTUNISTICO:

CON EFFETTI ACUTI errori di conferimento e stoccaggio, cedimento recipienti e reti di

adduzione, spandimento, investimento, contatti tra incompatibili,

rilascio di gas tossici

TECNOLOGICO: TECNOLOGICO: TECNOLOGICO: TECNOLOGICO:

DA ANOMALIE D’IMPIANTO E DI PROCESSO tracimazioni, cedimenti e rotture di rete e di valvole, reazioni

fuggitive, errori di gestione e di stoccaggio, ecc.)

Dan

no p

revalente

INCENDIO E DI ESPLOSIONE

relativi a sostanze usate con proprietà esplosive, comburenti,

infiammabili e a sostanze prodotte accidentalmente con queste

proprietà

Tipi di rischio chimicoTipi di rischio chimicoTipi di rischio chimicoTipi di rischio chimicoTipi di rischio chimicoTipi di rischio chimicoTipi di rischio chimicoTipi di rischio chimico

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IDENTIFICAZIONE PERICOLIListe sostanze e preparati

Applicazionemisure di prevenzione e protezione idonea ?

Revisione misure di prevenzionee protezione.

Riprendere valutazione

VALUTAZIONE PRELIMINARE RISCHIO

Approfondire la valutazione?

GIUSTIFICAZIONERISCHIO MODERATO

VALUTAZIONE APPROFONDITA RISCHIO

Risultato basso?

RISCHIO MODERATO

RISCHIO NON MODERATO

SI

NO

SI

NO

SI

NO

Identificazione Identificazione

deidei PERICOLIPERICOLI

ValutazioneValutazione dei dei RISCHIRISCHI

preliminarepreliminare

ValutazioneValutazione dei dei RISCHIRISCHI

approfonditaapprofondita

MISURAZIONIMISURAZIONIAMBIENTALIAMBIENTALIALGORITMI/ALGORITMI/

MODELLI DI CALCOLOMODELLI DI CALCOLOCHECKCHECK--LISTLIST

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INVENTARIO INVENTARIO INVENTARIO INVENTARIO INVENTARIO INVENTARIO INVENTARIO INVENTARIO

DELLE DELLE DELLE DELLE DELLE DELLE DELLE DELLE

SOSTANZE E SOSTANZE E SOSTANZE E SOSTANZE E SOSTANZE E SOSTANZE E SOSTANZE E SOSTANZE E

DEI DEI DEI DEI DEI DEI DEI DEI

PREPARATIPREPARATIPREPARATIPREPARATIPREPARATIPREPARATIPREPARATIPREPARATI

Nome sostanza o preparatoReparto operazione fase di lavoroStato fisicoTipo di confezione Quantità in deposito e in usoSimbolo etichettaFrasi di rischio Scheda di sicurezza Numero e tipo di procedure

valutazione dei rischi chimicivalutazione dei rischi chimici

identificazione dei pericoliidentificazione dei pericoli

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PROFILO DEL PROFILO DEL PROFILO DEL PROFILO DEL PROFILO DEL PROFILO DEL PROFILO DEL PROFILO DEL

RISCHIO RISCHIO RISCHIO RISCHIO RISCHIO RISCHIO RISCHIO RISCHIO

CHIMICO CHIMICO CHIMICO CHIMICO CHIMICO CHIMICO CHIMICO CHIMICO

AZIENDALEAZIENDALEAZIENDALEAZIENDALEAZIENDALEAZIENDALEAZIENDALEAZIENDALE

Modalità d’uso,lavorazioneQuantità in uso per annoIpotesi di rischioIpotesi di rischio� Agenti liberati (gas vapori, nebbie, fumi, nebbie)� Tipo di rischio (tossicologico, incidentale, incendio, esplosione)� Proprietà pericolose degli agenti chimiciLivello, tipo, durata dell’esposizioneIndividuazione degli espostiVLE (TLV) Misure di prevenzione in atto Esiti indagini ambientali e accertamenti sanitari attuali e/o pregressi (lavorazioni analoghe)

Valutazione preliminare Valutazione preliminare (I fase)

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valutazione dei rischi chimici

giustificazionegiustificazione

Giustificazione che natura ed entità dei rischi rendono non necessaria una ulteriore valutazione maggiormente dettagliata dei rischi e consentono di terminare la valutazione.Autocertificazione di classificarsi al di sotto della soglia di rischio moderato.Proposta di individuazione ed elencazione di attività in cui è giustificata l’interruzione della valutazione.

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Per una valutazione dettagliata (II fase):

Criteri di classificazione del rischioCriteri di classificazione del rischioPer il rischio tossicologico:

� facendo riferimento ai VLE� misure effettuate in base a norme UNI-EN contenute

nell’allegato VIII-sexties, in particolare UNI-EN 689 :� Criterio formale (1/10 1/4 1/2…)

� Criterio statistico (confrontabile anche con OTL-AIDII)

� NON facendo riferimento ai VLE� utilizzando modelli o algoritmi, eventualmente integrati

da misure, particolarmente utili nelle piccole imprese artigiane

� Utilizzando chek list o atlanti

� valutando anche l’esposizione cutanea e per altre vie (dati da indagini biologiche)

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Per una valutazione dettagliata (II fase):

Criteri di classificazione del rischio Criteri di classificazione del rischio

Per il rischio d’infortunio

�Liste di controllo�Dei requisiti di sicurezza

�Delle procedure di sicurezza

�Delle consegne di emergenza

Per il rischio tecnologico�Valutazione delle anomalie di impianto e di processo mediante:

�Albero dei guasti

�What if?

�Hazop

�…

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Rischio moderatoRischio moderatoleve (SP) slight (GB) faible (F) baixo (P) micro (GR) = basso, irrilevante

Se i risultati della valutazione dei rischi dimostrano che, in relazione al tipo e alle quantità di un agente chimico pericoloso e alle modalità e frequenza di esposizione a tale agente presente sul luogo di lavoro, vi e' solo un rischio moderato per la sicurezza e la salute dei lavoratori e che le misure di cui al comma 1 sono sufficienti a ridurre il rischio,

non si applicano le disposizioni degli articoli 72-sexies, 72-septies, 72-decies, 72-undecies.

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Riscontro di rischio non moderato

Misure specifiche di protezione e prevenzioneMisure specifiche di protezione e prevenzione

Il rischio va eliminato o ridotto mediante:

sostituzione degli agenti con altri non pericolosi o meno pericolosi

se questo non è possibile, il rischio va ridotto,

nell’ordine:

� progettando processi lavorativi e controlli tecnici appropriati

� usando misure organizzative e di protezione collettiva alla fonte appropriate

� usando i DPI

� attuando la sorveglianza sanitaria

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Tipo di rischio chimico

RISCHI DA RISCHI DA INALAZIONE E INALAZIONE E CONTATTO E CONCONTATTO E CON

EFFETTO CRONICOEFFETTO CRONICO

dovute all’impiego di

sostanze e di preparati

pericolosi ad elevata

disponibilità in aria

inventario delle sostanze in Azienda;

schede di sicurezza;

scheda del profilo di rischio chimico di

reparto

indagini di esposizione e sanitarie precedenti

metodi di valutazione:

misurazioni e confronto con TLV

algoritmi

calcoli

analisi di base

liste di controllo dei requisiti di

situazioni analoghe

Strumenti di valutazione

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Quale valore limite di esposizioneQuale valore limite di esposizione??

1. Esistono più liste di valori limite

2. Non esiste un’unica definizione

3. Alcune definizioni sono ambigue o comunque generiche

4. E’ sicuramente una concentrazione nella zona di

respirazione di un lavoratore che, nel periodo indicato,

non deve essere superata.

NazionaliNazionali

ACGIHACGIHComunitariComunitari

Altri

Niosh MakVME

...

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64 valori

limite

Tipologia di valori limiteTipologia di valori limite

VLE = Valore Limite di Esposizione Professionale(così come definito dal D.Lgs. 25 del 2002)

se non diversamente specificato, il limite della concentrazione media ponderata nel tempo di un agente chimico nell'aria all'interno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento.

Per la NORMA UNI EN 689 del 1997valore limite

Valore di riferimento per la concentrazione nell'aria di un agente chimico (a 20°C - 101,3 kPa).

D.M.

26/02/2004)

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TLV TLV -- valore limite di sogliavalore limite di sogliaACGIH ACGIH

American American ConferenceConference ofof Governmental Industrial HygienistsGovernmental Industrial Hygienists))

TLV-TWA / media ponderata nel tempo: la concentrazione media ponderata

nel tempo, su una giornata lavorativa convenzionale di 8 ore (su 40 ore

lavorative settimanali), alla quale si ritiene che quasi tutti i lavoratori possano

essere ripetutamente esposti, giorno dopo giorno, senza effetti negativi.

TLV-STEL / limite per breve tempo di esposizione: la concentrazione alla

quale si ritiene che i lavoratori possano essere esposti continuativamente per

breve periodo di tempo, purchè il TLV-TWA giornaliero non venga superato.

TLV-C / Ceiling: la concentrazione che non deve

essere superata durante l’attività lavorativa

nemmeno per un brevissimo periodo di tempo

Circa 700

valori limite

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T.L.V. ACGIHT.L.V. ACGIH

0

100

200

300

400

500

600

700

800

900

1000

0 60 120 180 240 300 360 420 480

TEMPO (minuti)

CO

NC

EN

TR

AZ

ION

E (

mg

/mc

o p

pm

)

Ceiling

S.T.E.L.

T.W.A.

CONC. T.W.A. 8h

Andamento reale della concentrazione

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ALLEGATO VIIIALLEGATO VIII--sextiessexties (articolo 72(articolo 72--sexies, comma 2).sexies, comma 2).

UNI EN 481:1994UNI EN 481:1994 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Definizione delle frazioni gAtmosfera nell'ambiente di lavoro. Definizione delle frazioni granulometriche per la ranulometriche per la

misurazione delle particelle aerodispersemisurazione delle particelle aerodisperse

UNI EN 482:1998UNI EN 482:1998 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Requisiti generali per le prAtmosfera nell'ambiente di lavoro. Requisiti generali per le prestazioni dei estazioni dei

procedimenti di |misurazione degli agenti chimici. procedimenti di |misurazione degli agenti chimici.

UNI EN 689 1997UNI EN 689 1997 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Guida alla valutazione dell'Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Guida alla valutazione dell'esposizione per esposizione per

inalazione a composti chimici ai fini del confronto con i valoriinalazione a composti chimici ai fini del confronto con i valori limite e strategia di misurazione.limite e strategia di misurazione.

UNI EN 838 1998UNI EN 838 1998 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Campionatori diffusivi per lAtmosfera nell'ambiente di lavoro. Campionatori diffusivi per la determinazione di gas e a determinazione di gas e

vapori. Requisiti e metodi di prova.vapori. Requisiti e metodi di prova.

UNI EN 1076:1999UNI EN 1076:1999 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Tubi di assorbimento mediantAtmosfera nell'ambiente di lavoro. Tubi di assorbimento mediante pompaggio per la e pompaggio per la

determinazione di gas e vapori. Requisiti e metodi |di prova. determinazione di gas e vapori. Requisiti e metodi |di prova.

UNI EN 1231 1999UNI EN 1231 1999 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Sistemi di misurazione di brAtmosfera nell'ambiente di lavoro. Sistemi di misurazione di breve durata con tubo di eve durata con tubo di

rivelazione. Requisiti e metodi di prova.rivelazione. Requisiti e metodi di prova.

UNI EN 1232: 1999UNI EN 1232: 1999 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Pompe per il campionamento pAtmosfera nell'ambiente di lavoro. Pompe per il campionamento personale di agenti ersonale di agenti

chimici. Requisiti e metodi di prova. chimici. Requisiti e metodi di prova.

UNI EN 1540:2001UNI EN 1540:2001 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Terminologia. Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Terminologia.

UNI EN 12919:2001UNI EN 12919:2001 Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Pompe per il campionamento dAtmosfera nell'ambiente di lavoro. Pompe per il campionamento di agenti chimici con i agenti chimici con

portate maggiori di 5 l/min. Requisiti e metodi di provaportate maggiori di 5 l/min. Requisiti e metodi di prova

��METODI: UNICHIMMETODI: UNICHIM--NIOSHNIOSH--OSHAOSHA--HSEHSE--INRS, etc.INRS, etc.

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Atmosfera nell'ambiente di lavoro. Definizione delle

frazioni granulometriche per la misurazione delle

particelle aerodisperse

La norma definisce in particolare i requisiti di prestazione degli strumenti di campionamentoin funzione della regione del tratto respiratorio nel

quale la deposizione delle particelle aerodisperse

di interesse esercita la propria azione nociva

UNI EN 481 (1994):UNI EN 481 (1994):

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• Non ambiguità• Selettività (esempio per aerosol : selezione dimensionale EN 481)• Incertezza globale • Campo di misurazione minimo specificato• Tempo di stabilizzazione• Procedimenti misti (trasporto, prelievo, analisi)• Condizioni ambientali• Descrizione del procedimento di misurazione• Dimensione del risultato

UNI EN 482UNI EN 482: Requisiti prestazionali : Requisiti prestazionali

per le misurazioni degli agenti chimiciper le misurazioni degli agenti chimici

I requisiti si applicano a tutti i procedimenti di misurazione, indipendentemente dalla natura chimica e dallo stato fisico dell’agente e dal metodo di campionamento o di analisi utilizzato

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UNI EN 689/97 UNI EN 689/97 REQUISITI DI BASE PER MISURE D’IGIENE REQUISITI DI BASE PER MISURE D’IGIENE

INDUSTRIALEINDUSTRIALE

Atmosfera Ambiente di Lavoro: guida alla valutazione dell’esposizione per inalazione a composti chimici ai fini del confronto con i valori limite e strategia di misurazione

La norma fornisce indicazioni in merito alla valutazione dell’esposizione ad agenti chimici nelle atmosfere dei posti di lavoro (strategia di misurazione, strategia di valutazione, conclusioni della valutazione) e riporta in appendice esempi di possibili approcci per il confronto della concentrazione dell’esposizione professionale con il valore limite.

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Valutazione dell'esposizione professionaleValutazione dell'esposizione professionaleNorma UNI Norma UNI –– EN 689/97 APPENDICE C: EN 689/97 APPENDICE C: PROCEDURA FORMALEPROCEDURA FORMALE

a) La concentrazione rappresentativa dell’esposizione(OEC) viene divisa per il valore limite (L.V.) ricavando l’indice I.

Per i risultati minori del limite di rivelazione si dovrebbe applicare metà di

tale limite. " I" sta per indice della sostanza.

b) Se l'indice per il primo turno è I ≤ ≤ ≤ ≤ 0,1, l'esposizione è minore del valore limite.

Se inoltre si può dimostrare che tale valore rappresenta le condizioni del

posto di lavoro per lunghi periodi, si possono evitare le misurazioni

periodiche.

c) Se ciasun indice di almeno tre diversi turni è I ≤ ≤ ≤ ≤ 0,25, l'esposizione è minore del valore limite.

Se inoltre si può dimostrare che tale valore rappresenta le condizioni del

posto di lavoro per lunghi periodi, si possono evitare le misurazioni

periodiche.

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Valutazione dell'esposizione professionaleValutazione dell'esposizione professionale

Norma UNI Norma UNI –– EN 689/97 APPENDICE C: EN 689/97 APPENDICE C: PROCEDURA FORMALEPROCEDURA FORMALE

d) Se gli indici di almeno tre turni differenti sono tutti I ≤ ≤ ≤ ≤

1, e la media geometrica di tutte le misurazioni è ≤ ≤ ≤ ≤ 0,5, l'esposizione è minore del valore limite.

e) Se un indice risulta I > 1, l'esposizione è maggiore del valore limite.

f) In tutti i casi che non rientrano nelle possibilità di cui ai punti da b) a e) la procedura non porta ad alcuna decisione.

Se valgono le condizioni di cui in b), c) o d), si può concludere la valutazione dell'esposizione professionale.

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Valutazione dell'esposizione professionaleValutazione dell'esposizione professionale

Norma UNI Norma UNI –– EN 689/97 APPENDICE D: EN 689/97 APPENDICE D: PROCEDURA STATISTICAPROCEDURA STATISTICA

Per il confronto con il VLE è necessario tener conto della variabilità spazio temporale dell’accertamento con un approccio statistico che determini la probabilità di supermento dello standard. E’ previsto un numero più elevato di misure (almeno 6). In base alla probabilità di superamento del valore limite si possono avere tre situazioni:

� situazione rossa con probabilità di superamento del valore limite maggiore del 5%;

la probabilità di superamento è troppo elevata si devono attuare provvedimenti adeguati al più presto per ridurre l’esposizione.

� situazione arancio con probabilità di superamento del valore limite fra lo 0,1% e il 5%;

l’esposizione sembra al di sotto del VLE ma va confermata con misurazioni periodiche

� situazione verde con probabilità di superamento del valore limite inferiore allo 0,1 %.

L’esposizione è ben al di sotto del VLE; non sono necessarie altre misurazioni

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E’ ragionevole e praticabile indicare la soglia al di sotto della quale classificare il RISCHIO MODERATO (IRRILEVANTERISCHIO MODERATO (IRRILEVANTE)) per inalazione quando sono verificate le seguenti condizioni

Procedura formaleProcedura formale

�L’indice di esposizione (I=C/VLE) risulti quantomeno inferiore ad 1/10;

�su rilevazioni effettuate in tre diversi turni di lavoro e nellamedesima postazione di lavoro, l’indice di esposizione (I=C/VLE) risulti quantomeno inferiore ad ¼.

Procedura statisticaProcedura statistica

�situazione verde con probabilità di superamento del valore limite inferiore allo 0,1 %.

Comitato Consultivo art. 72-terdecies

RISCHIO TOSSICOLOGICORISCHIO TOSSICOLOGICO

Classificazione del rischio per confronto Classificazione del rischio per confronto con il VLEcon il VLE

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RISCHIO TOSSICOLOGICO PER INALAZIONE E CONTATTORISCHIO TOSSICOLOGICO PER INALAZIONE E CONTATTO

Valutazioni senza lValutazioni senza l’’ausilio di VLEausilio di VLE

I modelli o algoritmi sono procedure che assegnano un punteggio ai fattori che intervengono nella determinazione del rischio pesando, per ognuno di essi in modo diverso, l’importanza assoluta e reciproca sulla valutazione finale.

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I fattori individuati sono inseriti in unaI fattori individuati sono inseriti in una

RELAZIONE MATEMATICA SEMPLICERELAZIONE MATEMATICA SEMPLICE(o modello GRAFICO) (o modello GRAFICO) che fornisce unche fornisce un

INDICE NUMERICOINDICE NUMERICO

che si inserisce in unache si inserisce in una

SCALA NUMERICA DEL RISCHIOSCALA NUMERICA DEL RISCHIO

individuando per la situazione analizzata la individuando per la situazione analizzata la gradazione relativa dell’indice calcolato gradazione relativa dell’indice calcolato

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Gli intervalli di variazione di R sono:0.1 ≤≤≤≤ R R inalinal ≤≤≤≤ 1001 ≤≤≤≤ R R cutecute ≤≤≤≤ 1001 ≤≤≤≤ R R cumcum ≤≤≤≤ 141

MovaRisChMovaRisChÈ possibile calcolare un rischio R per esposizione:

inalatoria inalatoria RRinalinal = P x Einalcutanea cutanea RRcutecute = P x Ecute

cumulativa cumulativa RRcumcum= R inal2 + R cute2

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RISCHIO TOSSICOLOGICO PER INALAZIONE E CONTATTORISCHIO TOSSICOLOGICO PER INALAZIONE E CONTATTO

Valutazioni senza lValutazioni senza l’’ausilio di VLEausilio di VLE

Gli ALGORITMI sono utili ai fini della CLASSIFICAZIONE per le piccole e medie imprese , che si distinguono per una elevata variabilità delle mansioni lavorative degli addetti e dei relativi tempi di esposizione nonché delle modalità d’uso degli agenti chimici, gli algoritmi o i modelli possono rappresentare uno strumento di particolare utilità nella valutazione del rischio.

• MOVARISCH (Emilia Romagna, Toscana, Lombardia)

• INFORISCH (Piemonte)

• CHEOPE (Associazione Ambiente Lavoro, SINDAR)

• INRS (Francia)

Risulta comunque consigliabile, nei casi dubbi, confermare il risultato dei modelli con una o alcune misurazioni dell’esposizione.

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RISCHIO SUPERIORE A MODERATORISCHIO SUPERIORE A MODERATO

art 72 art 72 –– sexies, comma 2sexies, comma 2Verifiche periodiche di efficaciaVerifiche periodiche di efficacia

La MISURAZIONE degli agenti va fatta (…è obbligatoria solo...) se non è possibile dimostrare con altri mezzi il conseguimento di una adeguato livello di prevenzione e di protezione:

� periodicamente

� in caso di variazioni

� con le metodiche standardizzate dell’ all.VIII-sexies (o, in assenza,) con metodiche appropriate

� con particolare riferimento ai VLE

� per periodi rappresentativi dell’esposizione nel tempo e nello spazio

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V E R N IC IA T U R A

1 ) S o n o s ta t i s c e lt i , in b a s e a l l 'e s a m e d e l le s c h e d e d i s ic u r e z z a , p r o d o t t i v e r n ic ia n t i a b a s s a to s s ic i tà ?

S I N O

2 ) L a v e r n ic ia tu r a a s p r u z z o , s e p u ò c o m p o r ta r e u n a in d e b ita e s p o s iz io n e a r is c h io d i a l t r i la v o r a to r i è s e p a r a ta d a l le a l t r e la v o r a z io n i ?

S I N O

3 ) L e o p e r a z io n i d i v e r n ic ia tu r a s o n o a t t r e z z a te c o n im p ia n to d i a s p ir a z io n e lo c a l iz z a ta ? (C a b in a a s p ir a n te )

S I N O

4 ) I r e q u is i t i d e l la c a b in a g a r a n t is c o n o l 'e f f ic a c ia d e l l 'a s p ir a z io n e ? S I N O

5 ) S o n o f is s a te e v e n g o n o r is p e t ta te p r o c e d u r e d i m a n u te n z io n e p e r io d ic a d e i f i l t r i ?

S I N O

6 ) V e n g o n o u t i l iz z a t i s is te m i d i s p r u z z a tu r a a d a l to r e n d im e n to d i t r a s fe r im e n to d e l la v e r n ic e ?

S I N O

7 ) L ' im p ia n to e le t t r ic o d e l la c a b in a h a i r e q u is i t i d i s ic u r e z z a ? S I N O

8 ) L 'a r ia e s t r a t ta d a l l ' im p ia n to d i a s p ir a z io n e lo c a l iz z a ta v ie n e c o m p e n s a ta c o n a r ia p u l i ta d i p a r i v o lu m e ?

S I N O

9 ) E ' s ta to a l le s t i to u n s i to ig ie n ic a m e n te id o n e o p e r la fa s e d i e s s ic c a z io n e d e i p e z z i v e r n ic ia t i ? (V e r n ic ia tu r a a l s o lv e n te )

S I N O

1 0 ) E ' s ta to a l le s t i to u n d e p o s ito p e r i m a te r ia l i in f ia m m a b il i s e p a r a to d a i lo c a l i d i la v o r o ?

S I N O

1 1 ) N e l d e p o s ito d e i p r o d o t t i v e r n ic ia n t i l iq u id i s o n o s ta t i c r e a t i b a c in i d i c o n te n im e n to ?

S I N O

1 2 ) S o n o s ta t i fo r n it i id o n e i D is p o s it iv i d i P r o te z io n e in d iv id u a le a g l i a d d e t t i a l la v e r n ic ia tu r a (a lm e n o m a s c h e r e , f i l t r o , g u a n t i e tu ta ) ?

S I N O

1 3 ) V ie n e c u r a ta l ' in fo r m a z io n e e la fo r m a z io n e s u l la n e c e s s i tà d i u t i l iz z o e s u l la fu n z io n e d e i D P I e n e v ie n e c o n tr o l la to l 'u s o c o r r e t to ?

S I N O

1 4 ) I v e r n ic ia to r i s o n o s o t to p o s t i a i c o n t r o l l i s a n i ta r i p r e v e n t iv i e p e r io d ic i ? S I N O

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Tipo di rischio chimico

RISCHI DI INCIDENTE E DI INFORTUNIO CON EFFETTI ACUTI

dovuti a:errori di conferimento stoccaggio, cedimento recipienti e reti di adduzione, spandimento, investimento, contatti tra incompatibili, rilascio di gas tossici ( Cl2 da NaClO + HAc, CO da HCOOH+H2SO4, H2S da ecc.)

inventario delle sostanze;

schede dei dati di sicurezza;

metodi di valutazione

liste di controllo di rispondenza a:

� Standard

� Norme

� Procedure e consegne per:

� l’ordine, l’arrivo, lo stoccaggio…

� il prelievo, la distribuzione, …

� le emergenze, le bonifiche,… (spargimenti, rotture, mescolamenti, ecc.);

Strumenti di valutazione

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RISCHI INCIDENTALI DA

ANOMALIE D’IMPIANTI E

DI PROCESSO

tracimazioni, cedimenti e

rotture di rete e di valvole,

reazioni fuggitive, errori di

gestione e di stoccaggio,

ecc.

inventario delle sostanze;

schede dei dati di sicurezza;

scheda del profilo di rischio chimico di reparto;

schemi impianti

metodi di valutazione:

Liste di controllo

“albero dei guasti”

“albero delle cause”

“what if”

“hazop”…

Tipo di rischio chimico Strumenti di valutazione

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Fasi lavorative “a rischio”

Approvvigionamento prodotti (autobotti, travasi, )

Deposito (serbatoi, silos, piccoli contenitori)

Trasferimento/distribuzione (prelievo, spillaggio, tubazioni)

Utilizzo/manipolazione

Conduzione impianti

Confezione/conferimento

Bonifica/pulizia/manutenzione

Depurazione/smaltimento

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EVENTI INCIDENTALI

Spandimenti

Investimenti

Reazioni tra incompatibili

Fughe di gas

Rilascio di gas tossici, ustionanti, nocivi

Reazioni fuggitive

Atmosfere in carenza o in eccesso di ossigeno

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Tipologie di incidenti

Travaso in serbatoio sbagliato

Cedimento di un “cubo” in materiale non compatibile con il prodotto contenuto

Rottura di una tanica durante il trasporto

Miscelazione di incompatibili

Assorbimento di spanto con materiale errato

Tubo non fissato durante un rabbocco

Accesso non protetto in spazi confinati

Lavaggio di emergenza insufficiente

Fuga di gas refrigerante

ecc.

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CHECKLIST rischio chimico incidentale

Consiste in una lista di voci di controllo basate sulle esperienze precedenti, da utilizzare in caso di:

determinate analisi per evitare situazioni già verificatesi;

attivazione di procedimenti necessari;

verifica della rispondenza a standard di buona tecnica ingegneristica e a normative vigenti di:

� apparecchiature,

� materiali,

� procedure

� sistemi di sicurezza

Con questo metodo viene assicurato il livello minimo richiesto nella valutazione dei rischi per qualsiasi tipo di lavoro e può essere applicato ad ogni livello di sviluppo dell'impianto o della fase di progettazione dello stesso.

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Liste di controlloListe di controllo

Esperienza,

Conoscenza sistema o impianto e manuale procedure standard

Preparazione: uno o più esperti;

Compilazione: tecnico addetto all'impianto.

Revisione: manager della direzione decisioni azione successiva

d)Requisiti

Qualitativi del tipo si/no

Conseguimento dell'obiettivo

Mancanza di informazioni essenziali

Necessità di una valutazione più dettagliata

c) Tipo e natura

dei risultati

Progetto

Costruzione: qualità e specifiche di progetto.

Avviamento: corretta progressione di operazioni.

Esercizio, rispondenza alle procedure.

Spegnimento: minore attenzione del personale e l'eliminazione di sistemi di

protezione automatica.

Smantellamento, come per la precedente.

b) Campo

di applicazione

Identificazione dei rischi più comuni

Verifica di rispondenza a standard, procedure, normative, ecc.

a) Obiettivo

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““What if?What if?““ ((analisianalisi con parole con parole guidaguida))

Dettagliata documentazione dell'impianto, del processo e delle

procedure operative

Collaborazione degli operatori (con interviste, ecc. )

Gruppo ristretto di esperti

Tempi e costi dell'analisi proporzionali alle dimensioni dell'impianto ed

al numero delle aree da sottoporre ad analisi

Organizzazione questionari e documentazione

d) Requisiti

Qualitativo in generale senza indicazioni dell'ordine di priorità

Elenco potenziali scenari incidentali

Conseguenze

Possibili azioni per la riduzioni del rischio.

c) Tipo e natura

dei risultati

Per impianti esistenti

Fasi di progetto

Proposte di modifica di impianti esistenti

b) campo

di applicazione

Identificazione di possibili sequenze incidentali

Determinazione delle conseguenze

Individuazione di metodi in grado di ridurre il rischio

a) Obiettivo

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TARGET TARGET rischio chimico per la sicurezzarischio chimico per la sicurezza

1. aziende detentrici e utilizzatrici di ”gas tossici” ex RD 147/27

2. aziende ex articoli 5 comma 3, 6 e 8

3. aziende ex art. 5 comma 2 DLgs 334/99, aziende detentrici e utilizzatrici di sostanze pericolose:

� Commerciali di prodotti chimici

� Produzione, confezione e commercio preparati chimici per l’industria

� Produzione e commercio preparati anticrittogamici

� Farmaceutiche

� Galvaniche(metalmeccaniche, orafe, circuiti stampati, occhialeria,…)

� Metallurgiche

� Fonderie ferrose e non ferrose

� Acciaierie

� Produzione di polimeri ed elastomeri

� Trattamento rifiuti, discariche

� Depuratori, trattamento acque, (piscine, acquedotti, ..)

� Porti , interporti

� Laboratori chimici …

� …

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Il documento di valutazioneIl documento di valutazioneIl documento di valutazioneIl documento di valutazioneIl documento di valutazioneIl documento di valutazioneIl documento di valutazioneIl documento di valutazione

I contenuti minimicontenuti minimi attestanti l’avvenuta valutazione dei rischi e la relativa autocertificazione possono essere identificati in:

��Elenco sostanze e processiElenco sostanze e processi��Resoconti di prova di eventuali misurazioniResoconti di prova di eventuali misurazioni��Modelli o algoritmi utilizzati e classificazione Modelli o algoritmi utilizzati e classificazione dei risultati (giustificazione, RM o meno)dei risultati (giustificazione, RM o meno)��Documentazione sulla attuazione delle misure di Documentazione sulla attuazione delle misure di prevenzione e protezione generali o specifiche prevenzione e protezione generali o specifiche --comprensive delle misure di emergenzacomprensive delle misure di emergenza-- e sulla e sulla eventuale sorveglianza sanitariaeventuale sorveglianza sanitaria

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GRAZIE GRAZIE DELL’ATTENZIONEDELL’ATTENZIONE