Marzo 2016| Fondazione TUSCULM | 6822 Arogno

… si continua ! … evitiamo superflue “preoccupazioni” !

arriva anche MAROGGIA ________________________________________________________________________________________

“In occasione della seduta del Consiglio comunale tenutosi il 21 gennaio 2014 il Consiglio comunale ha approvato la mozione del signor Antonio Sassella affinché il Comune di Maroggia divenga sostenitore della Fondazione Tusculum di Arogno, questo in sostituzione dell’attuale accordo stipulato nella forma di “Comune convenzionato” approvato dal Legislativo con decisione del 7 novembre 2011 che ha deliberato nel merito del relativo messaggio 04-2011”.

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Finalmente !

Come credo non sia sfuggito ai più, il cantiere del Tusculum è rimasto fermo ed ha accumulato un ritardo di 4 mesi sulla tabella di marcia a causa di due ricorsi interposti al TRAM (Tribunale Cantonale Amministrativo) da imprese che hanno partecipato ai concorsi indetti dalla Fondazione. I concorsi interessati erano:

Installatore impianti di ventilazione (dal 11.09 al 20.11.2015) “nella misura in cui è ricevibile, il ricorso è respinto”.

Opere da capomastro/impresa di costruzione (dal 05.05 al 23.07) ricorso parzialmente accolto e pertanto lo stesso è stato ripubblicato, deliberato e cresciuto ingiudicato il 27.12.2015.

Trascorso il periodo delle festività di fine anno, si è ripartiti con la programmazione ed il coordinamento degli interventi … dal 1° febbraio via ai lavori !

La ripresa delle attività del cantiere ci ha indotto negli scorsi giorni ha chiedere al Municipio l’autorizzazione per poter usufruire di un deposito temporaneo di materiale da scavo che, in una seconda fase, servirà da riempimento. L’Istituto ha ritenuto opportuno avanzare questa richiesta al fine di contenere i costi di un eventuale trasporto Arogno - discarica / discarica - Arogno, evitare l’aumento del traffico “pesante” sulla tratta Maroggia / Arogno / Maroggia scongiurando pure un inutile incremento dovuto ad inquinamento dell’aria, in considerazione del transito dei mezzi che sono di capacità contenuta secondo le indicazioni convenute con i responsabili del comparto delle strade cantonali competente.

La richiesta ottempera le disposizioni di legge e l’impegno della Fondazione è di non superare i 90 giorni d’occupazione. Ad oggi questa opportunità non è stata sfruttata … evitando così superflue “preoccupazioni” a qualcuno !

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Casa Anziani TUSCULUM padiglione “Domus Hyperion”

T brano interno

Abbiamo bisogno del vostro aiuto

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che, in precedenza, erano già riconosciute ai cittadini domiciliati nei Comuni di Arogno, Rovio, Melano, Riva San Vitale e Melide. Queste condizioni sono vincolanti e si applicano dal 1° gennaio 2018 alla accoglienza presso il padiglione “Domus Hyperion” ed in seguito anche presso la Casa Anziani Ceresio la cui realizzazione è prevista a Melano.

Il messaggio è stato approvato lo scorso 14 dicembre con 12 voti favorevoli, 1 astenuto e 4 contrari.

La nuova convenzione è entrata in vigore con effetto il 1° gennaio 2016 e consente ai cittadini di Maroggia le medesime condizioni d’accoglienza prioritaria nelle strutture gestite dalla Fondazione, Tusculum e “Luigi Rossi”,

Info sostenitori

Al 31.12.2015 sono pervenuti a favore del progetto D.H.

Fondo Alzheimer CHF 4'957.30

Azione mattone CHF 4'700.00 Obiettivo CHF 30'000.00

Fondo Wullschleger CHF 13'870.00 Obiettivo CHF 43'000.00

Le ultime novità in Istituto? Come progredisce il progetto “Domus Hyperion”? Visitate il nuovo sito della Fondazione www.tusculum.ch

Troverete informazioni, concorsi pubblicati, documentazione sui nostri progetti e sulle nostre attività. Vi aspettiamo !

continua Arriva anche MAROGGIA

Nel rispetto della predetta decisione il Municipio ha presentato, lo scorso 5 ottobre, il MM 16-2015 per approvare la convenzione quale Comune sostenitore, comprensiva della relativa richiesta di credito.

Con il primo numero dell’info “Domus Hyperion” abbiamo dato il via alla campagna di raccolta fondi con: offerte libere che sono versate sul fondo Alzheimer che è destinato a sostenere i progetti delle terapie non farmacologiche previste nel reparto Alzheimer (terapia della bambola - doll therapy-, treno terapia, Pet Therapy (animali), clown terapia, camera multisensoriale, musicoterapia …

In questo fondo sono pure confluite le offerte, giunte in questi mesi, in memoria di Eva Collenberg. Sappiamo quanto Eva teneva e quanto si è prodigata per questo progetto e vorremmo che, in sua memoria, sorga questo padiglione ancora più bello e gioioso come per noi era la sua presenza. I parenti e i molti amici che l’hanno voluta onorare oggi hanno un motivo in più per sostenere un’opera che ce la ricorderà nel tempo. L’azione mattone/i che prevede un contributo pro mattone di CHF 100.00/pezzo e l’iscrizione all’albo dei sostenitori. Questo fondo verrà utilizzato per le opere inserite nella nuova struttura ma non finanziate dal sussidio cantonale. Da ultimo il “fondo Wullschleger”. Questo fondo è stato istituito dal Consiglio di Fondazione ed è interamente destinato alla realizzazione degli spazi destinati alla fisioterapia del padiglione “Domus Hyperion”, che comprende anche una piccola “palestra” con attrezzature specifiche che sarà messa a disposizione della popolazione (singoli o gruppi) e che è tra le opere non sussidiato dall’intervento del Cantone e dei Comuni.

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I prossimi concorsi in agenda

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Sono in fase di allestimento e prossimamente verranno pubblicati i seguenti concorsi

• Isolazione facciate (cappotto)

• Fornitura cucina • Pareti in cartongesso e

soffitti ribassati

Le prossime tappe Febbraio installazione cantiere Movimento terra per area betonaggio installazione gru Marzo Muro di sostegno passeggiata e posteggio Inizio scavo I° tappa galleria di collegamento Gettata fondamenta Aprile – Maggio Opere di canalizzazione dall’opera Pia al Tusculum Connessione fibra ottica Infrastrutture tracciato AIL Infrastrutture tracciato Swisscom

Nuovi soci per il Tusculum

In questi ultimi 15 anni la Fondazione ha impegnato in opere di risanamento, aggiornamento della dotazione medico tecnica e formazione del personale ingenti e significativi mezzi propri. A poco meno di due anni dall’apertura del padiglione Domus Hyperion è giunto il momento di sollecitare la disponibilità di chi è sensibile e vicino all’opera Tusculum ed alle sfide della terza e quarta età per avviare un’azione di ricapitalizzazione.

Alla vigilia dell’inaugurazione della nuova ala del Tusculum, nel corso del 1998, don Walter Cereghetti – allora Direttore – promosse, una prima volta, questa iniziativa. Oggi ci rivolgiamo a voi con i sentimenti ed in parte con le parole e nel solco di chi ci ha preceduti con provata dedizione ed impegno.

“Dopo 34 anni di attività e di crescita, siamo giunti alla soglia di una nuova tappa per il Tusculum. Oggi per i nostri 76 Ospiti lavorano 123 collaboratori e collaboratrici. L’ampliamento sussidiato dallo Stato e dai Comuni del Basso Ceresio consoliderà la presenza della Fondazione radicando ad Arogno una struttura multidisciplinare in ambito geriatrico.

Ora è necessario dare maggiore stabilità finanziaria alla Fondazione è giunto il tempo per un altro sforzo importante, come lo fu il primo, 34 anni fa, e come lo fu quello promosso nel 1999 in occasione dell’ampliamento del Tusculum.

Come allora, proponiamo, a chi già è socio del Tusculum, a chi nella regione ci sostiene e ci ha seguiti in questi anni, di sottoscrivere una o più quote sociali diventando Socio Sostenitore / Fondatore. (cfr. all’ art. 4 dello statuto). Art. 4 Sostenitori (Soci Fondatori) La Fondazione comprende tra i suoi sostenitori sia persone fisiche che giuridiche. Le persone fisiche sono considerate sostenitori (Soci fondatori) dal momento del versamento di CHF 5'000.00

Art. 3.2. – Il patrimonio (della Fondazione) può essere incrementato da donazioni, lasciti, offerte, da ulteriori versamenti da parte di Fondatori e da ogni altro possibile e lecito introito. Estendiamo l’invito anche alle ditte ed imprese presenti sul nostro Territorio ed a quelle che in questi anni hanno stretto rapporti di Collaborazione. Siamo certi che non mancheranno proposte ed occasioni di richiamano ad un gesto di solidarietà che, per una volta, si rivolge anche alle necessità del territorio. Pensiamo in particolare a quelle ditte che, in occasione di ricorrenze e festività, destinano un contributo ad un’opera meritoria. Perché una volta non destinare un contributo per un micro progetto? La Direzione dell’Istituto ha allestito un “catalogo di proposte” per opere non sussidiate dagli Enti pubblici. Tra queste: le cucine per ergoterapia, ambienti multisensoriali per Ospiti affetti da malattie cognitive e psichiatriche, sala di fisioterapia e piccola palestra riabilitativa, supporti per una corretta deambula- zione, arredamento giardino Alzheimer, spazi multisensoriali inseriti nel giardino Alzheimer, arredamento mensa scolastica inserita nella struttura …Richiedeteci la brochure con le proposte documentate e l’impegno finanziario per ogni singolo “micro progetto”.

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Abbiamo bisogno anche del vostro sostegno !

In questo primo numero dedicato al progetto “Domus Hyperion” trovate inserita una polizza di versamento specifica per chi desidera contribuire al fondo che sosterrà i costi non sussidiati.

Nel prossimo numero vi proporremo alcuni “micro progetti” e forme di supporto ad attività ed iniziative specifiche.

Grazie !

Quota sociale individuale (Privati) CHF 5'000.00 (è possibile acquisire anche più quote) Quota sociale Enti, Società, Imprese Private CHF 10'000.00

Info Alzheimer in pillole Nel cantone nel 2014 i malati di demenza in Ticino erano 6.100. A causa dell’invecchiamento della popolazione entro il 2035 il loro numero potrebbe quasi raddoppiare ed attestarsi a 11.100. Ogni anno si ammalano di demenza 1.500 persone.

In Svizzera Nel 2014 gli ammalati di demenza erano 116.000: ogni anno si ammalano 28.000 persone.

I costi L’Associazione Alzheimer Svizzera ha calcolato che, nel 2009, le demenze sono costate alla società 6.3 miliardi di franchi, di cui 3.5 a carico del sistema sanitario nazionale, mentre 2.8 a carico delle famiglie. È importante sottolineare che il 40% dei malati di demenza è istituzionalizzato, ad esempio nelle case anziani, e che la maggior parte di loro, il 60% vive al proprio domicilio, assistito dai familiari.

Titolo brano intrno

… finalmente si riparte !

… si arma il basamento per la gru e la prima gettata …

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… s’inizia a scavare la galleria di collegamento …

… il piano per l’impianto di bettonaggio…

Un’occhiata nella fossa …

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Alzheimer Dalle chiavi alla perdita d’identità

Dove avrò lasciato le chiavi? Avrò spento il forno? Domande che ognuno di noi si pone nella sua vita quotidiana, che sembrano innocenti e sulle quali spesso facciamo dell’ironia – che testa che sono! – ma che con l’avanzare dell’età possono essere sintomo di un problema più grave. Le demenze colpiscono il 2% della popolazioni tra i 65 e i 69 anni e il 13% tra gli 80 e gli 84 anni”, spiega Loriana Di Giammarino Bihl, geriatra e direttrice sanitaria della casa anziani Ca’ Rezzonico. “Le donne – spiega – sono più a rischio, semplicemente perché vivono di più”. Per poi chiarire che demenza e Alzheimer non sono sintomi, perché “esistono vari tipi di demenza, come ad esempio le fronto-tempolari, vascolari, il Parkinson e ci sono anche forme reversibili, dovute a carenze, a malattie infettive o a disfunzioni”. Emergenza sociale Le demenze colpiscono non solo il malato, ma tutta la famiglia: “Spesso i figli che si occupano dei genitori anziani hanno già raggiunto i 60 anni. Curare un malato di questo tipo è molto faticoso sia fisicamente che psichicamente e a un certo punto il famigliare crolla”. In questo senso sono preziosi i centri diurni e le cure a domicilio a cui i parenti possono rivolgersi per un sostegno. “In un centro diurno, come quello di Ca’ Rezzonico”, spiega il direttore Danilo Frapolli, “gli anziani svolgono diverse attività per allenare le varie capacità cognitive. Abbiamo una cucina, preparano le torte e c’è anche un orto”. L’entrata in un centro diurno di questo tipo facilita una presa a carico per gradi: “Il passo successivo è l’appartamento protetto, dove l’ospite è assistito durante il giorno ma la sera rientra a domicilio, ed infine per i casi più avanzati c’è il reparto protetto”, precisa Frapolli. Memoria e depressione “Spesso di inizia con una perdita di memoria a breve termine, ma non per forza: può anche esserci un’alterazione nel carattere o una depressione”, spiega la specialista, “e poi vengono interessate anche altre funzioni cognitive: l’attenzione, il linguaggio, la capacità di riconoscere le cose e i volti delle persone, e la capacità di camminare”. Ma se il familiare si rende conto che c’è qualcosa che non va, cosa deve fare? “Il medico di famiglia ha dei primi strumenti per valutare se c’è qualcosa da approfondire ed esegue il mini mental test, un esame che valuta quasi tutte le funzioni cognitive. Se il punteggio è patologico il medico indirizza il paziente dallo specialista”. A questo punto vengono effettuati altri test: “una valutazione neuropsicologica, esami ematochimici e la TAC per escludere lesioni e per valutare l’atrofia cerebrale”. È importante diagnosticare precocemente la malattia: “La demenza non è un processo normale nell’invecchiamento. Quando c’è un problema cognitivo bisogna investigare, sia per assumere la terapia il prima possibile, sia per permettere al malato di organizzarsi”. Purtroppo i farmaci in commercio rallentano solo il decorso della malattia e non sempre sono efficaci. Gli esperti stimano che la cura arriverà nel 2025, ma per la geriatra “è una visione ottimistica”. Oggi la tendenza è quella di semplificare le terapie e usare altri metodi per gestire nei malati ansia e aggressività, altri sintomi legati alla demenza. “In passato venivano utilizzate soluzioni estreme quali la contenzione fisica o farmacologica. Oggi l’approccio è differente e si usa ad esempio la camera sensoriale, che attraverso musica, colori e vibrazioni aiuta gli ospiti a rilassarsi”. Una dieta ricca di grassi Diversi studi scientifici hanno dimostrato come nelle cellule cerebrali dei soggetti ammalati di Alzheimer vi sia un alterato metabolismo del glucosio. Le cellule quindi, non potendo più utilizzare il glucosio per produrre energia, muoiono. Il nostro corpo, tuttavia, è in grado di utilizzare anche un’altra fonte energetica, i corpi chetonici proveniente dal metabolismo degli acidi grassi. Partendo da questa ipotesi, peraltro supportata da studi scientifici, Di Giammarino Bihl sta mettendo a punto alla casa anziani Ca’ Rezzonico una ricerca incentrata sulla dieta: “L’alternativa è una dieta ricca di acidi grassi “buoni”, dai quali si producano quantità sufficienti di chetoni che le cellule cerebrali possano poi utilizzare per produrre energia e restare in vita. L’obiettivo non è quello di curare la malattia ma migliorare i sintomi cognitivi e comportamentali.

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Associazione Amici del TUSCULUM - c/o Casa Anziani Tusculum - 6822 Arogno Tel. 091 640 10 50 / Fax 091 640 10 59 / mail fondazione@tusculum.ch