Carta del Servizio sociale del CPS Zona 10 Milano

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4. GLI STRUMENTI CHE POSSONO SUPPORTARE L’INTERVENTO SOCIALE Al fine di supportare l’intervento sociale, in virtù della stima della situazione e della definizione e condivisione del progetto di intervento, si potranno disporre le seguenti risorse strumentali: la sponsorizzazione economica del “progetto di vita” dell’utente, quale investimento di fiducia sulle competenze dell’utente medesimo, al fine di incrementare un maggiore padroneggiamento della propria vita; ciò attraverso la disposizione di contributi economici (erogati dalla ASL Città di Milano ) legati alla realizzazione di specifici progetti condivisi; la sponsorizzazione di percorsi di tirocinio osservativo di lavoro, finalizzati a valutare con l’utente e i tutores di tirocinio le possibilità di un possibile futuro inserimento positivo in contesti lavorativi; la disposizione di attività di socializzazione , che prevedono l’oerta di giornate dedicate a gite e visite culturali di gruppo; la promozione e il supporto ad attività di auto mutuo aiuto , rivolte a utenti e ai loro familiari. Se intendesse ricevere ulteriori chiarimenti nel merito, non esiti a chiedere un appuntamento con il nostro professionista assistente sociale. L’assistente sociale di questo CPS è il dr. Luigi COLAIANNI CARTA DEL SERVIZIO SOCIALE CPS EX ZONA 10 Carta del Servizio sociale Centro Psico Sociale ex Zona 10

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È la carta del Servizio sociale in cui si esplicitano gli obiettivi, le strategie e quindi le rpestazioni che i cittadini con diagnosi psichiatrica e i loro familiari possono attendersi dall'intervento dell' a.s. in virtù di una richiesta posta o di un invio.

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4. GLI STRUMENTI CHE POSSONO SUPPORTARE L’INTERVENTO SOCIALE

Al fine di supportare l’intervento sociale, in virtù della stima della situazione e della definizione e condivisione del progetto di intervento, si potranno disporre le seguenti risorse strumentali:

• la sponsorizzazione economica del “progetto di vita” dell’utente, quale investimento di fiducia sulle competenze dell’utente medesimo, al fine di incrementare un maggiore padroneggiamento della propria vita; ciò attraverso la disposizione di contributi economici (erogati dalla ASL Città di Milano) legati alla realizzazione di specifici progetti condivisi;

• la sponsorizzazione di percorsi di tirocinio osservativo di lavoro, finalizzati a valutare con l’utente e i tutores di tirocinio le possibilità di un possibile futuro inserimento positivo in contesti lavorativi;

• la disposizione di attività di socializzazione, che prevedono l’offerta di giornate dedicate a gite e visite culturali di gruppo;

• la promozione e il supporto ad attività di auto mutuo aiuto, rivolte a utenti e ai loro familiari.

Se intendesse ricevere ulteriori chiarimenti nel merito, non esiti a chiedere un appuntamento con il nostro professionista assistente sociale.

L’assistente sociale di questo CPS èil dr. Luigi COLAIANNI

CARTA DEL SERVIZIO SOCIALE CPS EX ZONA 10

Carta del Servizio sociale

Centro Psico Sociale ex Zona 10

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Porzioni

Gentile Signora/e,

sta leggendo questo testo in quanto si è rivolta/o a questo Centro Psico Sociale (ovvero di Salute mentale) per criticità legate alla Sua salute o alla salute di un Suo caro o conoscente.

Intendiamo pertanto cogliere tale occasione per descrivere quali sono le opportunità che il Servizio sociale è in grado di offrirLe, servizio che opera all’interno del CPS come secondo livello (il primo livello è costituito dall’intervento medico–sanitario) dell’intervento di salute mentale. Ciò per far sì che le Sue aspettative possano essere calibrate su quanto il Servizio può offrirle per raggiungere risultati apprezzabili.

1. GLI OBIETTIVI SOCIO SANITARI DEL CPSIn virtù di quanto indicato dal Piano Regionale Salute Mentale

della Lombardia, il Servizio sociale nella Salute mentale interviene nei casi di persone con diagnosi psichiatrica che presentino «bisogni complessi» («ovvero una diagnosi di disturbo psichico grave, deficit nel funzionamento psico sociale e nella rete familiare e sociale»). Infatti ricevere una diagnosi psichiatrica

«può compromettere una reale possibilità di scelta, intesa come esercizio di critica e pienezza di progettualità esistenziale»; pertanto si pone l’obiettivo del «recupero di questa progettualità esistenziale nei modi e nei tempi consentiti dal rispetto dell’individuo e dalle sue difese. [...] La metodologia clinica della rilevazione dei bisogni specifici, dell’offerta d’interventi differenziati e integrati e della garanzia della continuità terapeutica rappresenta il modello di lavoro appropriato per la psichiatria di comunità».

2. L’OBIETTIVO GENERALE DEL SERVIZIO SOCIALE DEL CPS

L’obiettivo del Servizio sociale del CPS, all’interno di quanto indicato al punto 1., è descrivibile come la promozione delle competenze dell’individuo, in ambito personale e sociale, che consentano di gestire la richiesta della persona (o l’invio da parte di altri servizi o autorità pubbliche) in modo appropriato e quindi il suo venir meno (estinzione della richiesta o dell’invio).

In altri termini, l’obiettivo è quello di generare un cambiamento nel percorso di vita della persona, affinché questa possa gestire al meglio le criticità incontrate.

3. L’OFFERTA PROFESSIONALE DEL SERVIZIO SOCIALEA tal fine il Servizio sociale offre le seguenti attività:

• la stima della situazione (assessment professionale: la “rilevazione dei bisogni”): quanto offerto dall’utente all’attenzione dell’assistente sociale permette di proporre una strategia per definire e condividere l’intervento con la persona e/o i suoi familiari, al fine di consentire alla persona stessa la considerazione delle possibilità di cambiamento della propria traiettoria di vita;

• il segretariato sociale: esso mira a rendere fruibili dall’utente e dai suoi familiari informazioni utili per la gestione della richiesta (o dell’invio) posta;

• la consulenza sociale (counselling sociale/coaching sociale: “l’offerta d’interventi differenziati e integrati”): si offre un percorso di consulenza, con incontri cadenzati nel tempo, che mira a generare un cambiamento nella traiettoria di vita dell’utente e quindi una migliore gestione della richiesta di intervento (o dell’invio da parte di altri servizi o autorità pubbliche), fino al suo venire meno, verso la ripresa di “una reale possibilità di scelta” e quindi della “progettualità esistenziale”.