Carta dei diritti dei cittadini in formazione TS

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Unione degli Studenti Trieste / Združenje Dijakov Trst http://udsfvg.org – [email protected] DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DEL CITTADINO IN FORMAZIONE per il Comune di Trieste Preambolo Nella società di oggi, dominata in tutti i suoi aspetti dalle logiche di mercato e consumistiche, alcuni dei diritti conquistati nei secoli scorsi rischiano di rarefarsi – essendo formalmente riconosciuti ma sostanzialmente negati –, e tantomeno si assiste ad un ampliamento degli stessi verso le nuove esigenze maturate negli ultimi decenni, sulla scorta del progresso tecnologico e del cambiamento dei rapporti sociali e politici nella comunità. Questa effettiva riduzione del campo dei diritti è particolarmente accentuata per coloro i quali sono caratterizzati dalla 'precarietà': migranti, lavoratori precari ma anche i soggetti in formazione. Ciò è particolarmente vero in una città come Trieste, dove la predominanza numerica di una certa fascia anagrafica rischia di mettere in secondo piano i diritti di quella che numeri alla mano risulta essere effettivamente una minoranza. Ma un diritto è realmente effettivo quando è di tutti: per questo le nostre richieste trascendono l'ambito prettamente formativo per interessare tutta la cittadinanza. Essere cittadini non significa semplicemente avere il diritto di voto o peggio essere 'produttivi' per il sistema, ma vivere attivamente in una comunità con dei diritti e dei doveri e quindi vivere realmente la città e i suoi spazi comuni, fisici e di partecipazione. Per questi motivi l'Unione degli Studenti Trieste chiede che il Comune sottoscriva la seguente Dichiarazione dei diritti del cittadino in formazione, e prenda le misure necessarie, nell'ambito delle proprie competenze, perché questi diritti siano resi effettivi. Art. 1 - Diritto al sapere Ogni cittadino ha diritto ad una formazione di qualità, libera e laica. Per questo il Comune di Trieste si impegna, nell'ambito delle proprie competenze, ad abbattere ogni barriera, di ordine economico e sociale, per il libero accesso ad ogni canale culturale dentro e fuori i luoghi di formazione. In particolare il Comune di Trieste si impegna, in collaborazione con la Provincia e la Regione: a) per quanto riguarda gli studenti medi, ad incrementare l'offerta territoriale della Carta Studentesca “Io Studio”, istituita dal Ministero della Pubblica Istruzione, nei settori delle fonti culturali (musei, cinema, teatri, mostre, centri culturali, librerie, negozi di articoli musicali, internet point etc.), dei trasporti e del vitto-alloggio (ostelli della gioventù, alimentari, etc.); b) per quanto riguarda gli studenti universitari, ad incrementare l'offerta territoriale della Carta “Trieste Universitaria”, istituita dalla Camera di Commercio di Trieste, nei settori delle fonti culturali (musei, cinema, teatri, mostre, centri culturali, librerie, negozi di articoli musicali, internet point etc.), dei trasporti e del vitto-alloggio (ostelli della gioventù, alimentari, etc.); c) ad istituire sportelli permanenti nei centri abitati, nelle scuole, nelle università e nei luoghi di ricerca, per l'esposizione di tutte le attività formativo-culturali presenti sul territorio; d) ad avviare progetti educativi in particolare nelle Scuole Superiori sui temi della memoria storica, dell'antifascismo, dell'antirazzismo, del rispetto delle minoranze, dei diritti costituzionali e della cittadinanza attiva. Art. 2 - Diritto alla sicurezza e all'abitabilità dei luoghi di formazione Ogni cittadino ha il diritto di frequentare i luoghi di formazione senza mettere a rischio la propria incolumità fisica. Inoltre i luoghi di formazione devono essere accessibili a tutti e abitabili, ovvero

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La proposta dell'Unione degli Studenti per una Carta dei diritti dei cittadini in formazione per il Comune di Trieste

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Unione degli Studenti Trieste / Združenje Dijakov Trsthttp://udsfvg.org – [email protected]

DICHIARAZIONE DEI DIRITTIDEL CITTADINO IN FORMAZIONE

per il Comune di Trieste

PreamboloNella società di oggi, dominata in tutti i suoi aspetti dalle logiche di mercato e consumistiche, alcuni dei diritti conquistati nei secoli scorsi rischiano di rarefarsi – essendo formalmente riconosciuti ma sostanzialmente negati –, e tantomeno si assiste ad un ampliamento degli stessi verso le nuove esigenze maturate negli ultimi decenni, sulla scorta del progresso tecnologico e del cambiamento dei rapporti sociali e politici nella comunità. Questa effettiva riduzione del campo dei diritti è particolarmente accentuata per coloro i quali sono caratterizzati dalla 'precarietà': migranti, lavoratori precari ma anche i soggetti in formazione. Ciò è particolarmente vero in una città come Trieste, dove la predominanza numerica di una certa fascia anagrafica rischia di mettere in secondo piano i diritti di quella che numeri alla mano risulta essere effettivamente una minoranza. Ma un diritto è realmente effettivo quando è di tutti: per questo le nostre richieste trascendono l'ambito prettamente formativo per interessare tutta la cittadinanza.Essere cittadini non significa semplicemente avere il diritto di voto o peggio essere 'produttivi' per il sistema, ma vivere attivamente in una comunità con dei diritti e dei doveri e quindi vivere realmente la città e i suoi spazi comuni, fisici e di partecipazione.Per questi motivi l'Unione degli Studenti Trieste chiede che il Comune sottoscriva la seguente Dichiarazione dei diritti del cittadino in formazione, e prenda le misure necessarie, nell'ambito delle proprie competenze, perché questi diritti siano resi effettivi.

Art. 1 - Diritto al sapereOgni cittadino ha diritto ad una formazione di qualità, libera e laica. Per questo il Comune di Trieste si impegna, nell'ambito delle proprie competenze, ad abbattere ogni barriera, di ordine economico e sociale, per il libero accesso ad ogni canale culturale dentro e fuori i luoghi di formazione. In particolare il Comune di Trieste si impegna, in collaborazione con la Provincia e la Regione:a) per quanto riguarda gli studenti medi, ad incrementare l'offerta territoriale della Carta Studentesca “Io Studio”, istituita dal Ministero della Pubblica Istruzione, nei settori delle fonti culturali (musei, cinema, teatri, mostre, centri culturali, librerie, negozi di articoli musicali, internet point etc.), dei trasporti e del vitto-alloggio (ostelli della gioventù, alimentari, etc.);b) per quanto riguarda gli studenti universitari, ad incrementare l'offerta territoriale della Carta “Trieste Universitaria”, istituita dalla Camera di Commercio di Trieste, nei settori delle fonti culturali (musei, cinema, teatri, mostre, centri culturali, librerie, negozi di articoli musicali, internet point etc.), dei trasporti e del vitto-alloggio (ostelli della gioventù, alimentari, etc.);c) ad istituire sportelli permanenti nei centri abitati, nelle scuole, nelle università e nei luoghi di ricerca, per l'esposizione di tutte le attività formativo-culturali presenti sul territorio;d) ad avviare progetti educativi in particolare nelle Scuole Superiori sui temi della memoria storica, dell'antifascismo, dell'antirazzismo, del rispetto delle minoranze, dei diritti costituzionali e della cittadinanza attiva.

Art. 2 - Diritto alla sicurezza e all'abitabilità dei luoghi di formazioneOgni cittadino ha il diritto di frequentare i luoghi di formazione senza mettere a rischio la propria incolumità fisica. Inoltre i luoghi di formazione devono essere accessibili a tutti e abitabili, ovvero

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accoglienti e consoni al fine educativo al quale sono adibiti. Per questo il Comune di Trieste si impegna, nell'ambito delle proprie competenze:a) a collaborare con la Provincia nell'attuazione del Protocollo firmato con le rappresentanze studentesche in data 16/11/10;b) ad avviare con la Provincia stessa e la Regione progetti comuni per l'ecologia, il risparmio energetico, l'abbattimento delle barriere architettoniche, l'ampliamento dell'offerta dei luoghi di formazione anche oltre l'orario curricolare, e limitatamente agli studenti medi per la tutela del diritto all'aula autogestita (sancito dal D.P.R. 567).

Art. 3 - Diritto alla mobilitàLa presenza diffusa sul territorio dei luoghi di produzione e fruizione culturale implica la necessità di garantire ai cittadini in formazione la più completa libertà di movimento. Per questo il Comune di Trieste si impegna, nell'ambito delle proprie competenze e in collaborazione con la Provincia:a) ad ampliare l'offerta di trasporto pubblico in particolare nella fascia serale e notturna;b) a garantire agevolazioni per lo stesso anche attraverso le Carte Studentesche sopracitate;c) ad avviare delle campagne informative dentro e fuori i luoghi di formazione a favore dell'utilizzo del trasporto pubblico;d) ad ampliare e potenziare, in collaborazione con gli Enti territoriali contigui, anche transfrontalieri, la rete di servizi di mobilità pubblica d'area vasta.

Art. 4 - Diritto alla casa e all'abitareOgni cittadino ha il diritto di costruirsi la propria vita in autonomia rispetto al nucleo familiare d'origine, al fine di permettere la libera crescita personale e quindi quella di tutta la comunità; inoltre, ogni cittadino ha il diritto ad abitare la città, intesa come spazio non solo fisico, nella più completa libertà e nel rispetto dei rapporti con il prossimo. Per questo il Comune di Trieste si impegna, nell'ambito delle proprie competenze e in collaborazione con la Provincia e la Regione:a) a garantire, in collaborazione con l'ERDISU, l'alloggio ad ogni cittadino in formazione;b) ad aprire spazi fuori dei circuiti commerciali di partecipazione studentesca e giovanile alla vita della città;c) a rendere la città uno spazio comune aperto a tutti e a tutte le ore della giornata, in particolare ai cittadini in formazione. In particolare il Comune si impegna a rivedere, in collaborazione con le rappresentanze studentesche, gli esercenti, le associazioni culturali e i residenti, le Ordinanze restrittive in merito alla vita notturna della città e in particolare del centro cittadino;d) a rispettare il diritto all'accesso libero e gratuito alla rete Internet favorendo l'installazione di reti wi-fi pubbliche nei centri abitati, nelle scuole, nelle università e nei luoghi di ricerca, nonché a stipulare convenzioni con i pubblici esercizi per garantire la gratuità della connessione ai cittadini in formazione.

Art. 5 - Diritto al coinvolgimento nelle scelte politiche ed economicheLa democrazia non si esaurisce nel mero diritto di voto, e anche chi non lo ha ancora deve essere considerato a tutti gli effetti un cittadino: la democrazia vera si costruisce a partire dalle singole comunità coinvolgendo tutti nelle scelte collettive delle istituzioni. Per questo il Comune di Trieste si impegna:a) a rendere trasparenti le scelte prese a tutti i livelli, filmando e trasmettendo in diretta su Internet le sedute pubbliche degli organi comunali, nel rispetto dello Statuto Comunale;b) a costruire i documenti di programmazione, di bilancio e di gestione del territorio (Piano del Traffico, Piano Regolatore), a partire dal confronto democratico tra cittadini nelle Circoscrizioni e in generale nella comunità e nei luoghi di formazione;c) a rendere possibile la fruizione di edifici di proprietà del Comune per la libera riunione ed associazione dei cittadini in formazione;d) a rendere note, attraverso campagne informative dentro e fuori i luoghi di formazione e anche sulla Rete, le misure prese nei campi d'interesse specifici dei cittadini in formazione.

Art. 6 - Diritto alla libertà d'espressione

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Il diritto all'abitare e il diritto al coinvolgimento nelle scelte politiche si completano naturalmente nel diritto alla libertà d'espressione. Per questo il Comune di Trieste si impegna:a) a semplificare ed eventualmente accorpare, anche in collaborazione con altri enti e /o associazioni locali, le procedure burocratiche per l'allestimento di spettacoli, concerti e in generale eventi culturali, informativi e politici sul territorio comunale;b) ad informare adeguatamente i cittadini ed in particolare i cittadini in formazione rispetto agli adempimenti burocratici di cui al punto a);c) a rendere effettivo il diritto alla libertà d'espressione concedendo spazi alle associazioni culturali, informative o politiche e ai singoli che lo desiderino;d) ad allestire spazi dentro e fuori i luoghi di formazione ove sia possibile affiggere, esentati dal pagamento di tariffe, fogli e manifesti, limitatamente per la divulgazione di informazioni od opinioni senza scopo di lucro;e) ad avviare progetti e relativi stanziamenti per favorire la nascita di esperienze di espressione giovanile, nei campi della cultura, della libera informazione, della politica attiva;f) ad avviare progetti e relativi stanziamenti per favorire lo sviluppo e la conoscenza diffusa dentro e fuori i luoghi di formazione della lingua e della cultura slovena.

Art. 7 - Diritto all'autonomia socialeNella nostra società il reddito – diretto ed indiretto – è la forma attraverso la quale si rende effettiva la cittadinanza. Tale misura non è però riconosciuta per i soggetti in formazione, che pure sono produttori di cultura dentro e fuori i loro luoghi di formazione. Per questo il Comune di Trieste si impegna, anche di concerto con la Provincia, a perorare la causa dei soggetti in formazione per il diritto al reddito di cittadinanza di fronte alla Regione e allo Stato.

Art. 8 - Diritto al lavoro ed alla sua sceltaOgni cittadino in formazione ha diritto all’affermazione delle sue conoscenze in campo lavorativo. Per questo il Comune di Trieste si impegna, anche in collaborazione con la Provincia:a) ad allestire sportelli informativi nei centri abitati, nelle scuole, nelle università e nei luoghi di ricerca, per connettere domanda e offerta lavorativa sul territorio;b) ad avviare progetti di orientamento lavorativo dentro e fuori i luoghi di formazione;b) ad avviare progetti di sensibilizzazione, dentro e fuori i luoghi di formazione, sui diritti dei lavoratori.

Art. 9 – Diritto ad un futuro ecosostenibile Al fine di una migliore la vivibilità della nostra città e degli spazi pubblici che essa offre, è fondamentale, oggi più che mai, soffermarsi sul tema della sostenibilità ambientale. Per questo il Comune di Trieste si impegna, nell’ambito delle proprie competenze e in collaborazione con la Provincia, la Regione e le aziende preposte:a) a sviluppare progetti concreti per una riduzione degli sprechi energetici nei propri edifici;b) ad incentivare la costruzione di edifici a basso impatto ambientale;c) ad avviare campagne di sensibilizzazione, presso le scuole di ogni ordine e grado e tramite la distribuzione alla popolazione di opuscoli informativi, sui temi dell’ecosostenibilità e dell’ecocompatibilità;d) a favorire, anche tramite la distribuzione di opuscoli informativi, la pratica del riciclaggio;e) a sostenere l’utilizzo dei mezzi pubblici, al fine di una diminuzione delle emissioni di anidride carbonica nell’ambientef) ad operare una riqualificazione ambientale dei parchi pubblici presenti sul territorio della città di Trieste.

Art. 10 - Conferenza sulla Cittadinanza dei Soggetti in FormazioneAl fine di vigilare sul rispetto effettivo dei diritti sanciti dalla presente Dichiarazione, il Comune di Trieste si impegna a convocare periodicamente e almeno una volta ogni sei mesi, una Conferenza sulla Cittadinanza dei Soggetti in Formazione con le rappresentanze dei cittadini in formazione e delle loro associazioni, il Sindaco o un suo delegato, rappresentanti del Consiglio e della Giunta

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Comunale, e invitando i rappresentanti della Provincia, della Regione, dell'ERDISU e dell'Ufficio Scolastico Provinciale e/o Regionale, nonché di altre istituzioni che ne facciano richiesta.All'interno di tale Conferenza le rappresentanze dei cittadini in formazione e delle loro associazioni dovranno esprimere un parere obbligatorio non vincolante sulla situazione dei cittadini in formazione, su eventuali proposte di miglioramento della stessa, e sulle misure e gli stanziamenti garantiti per il rispetto della Dichiarazione. La Conferenza non risulta valida e deve essere riconvocata nel caso siano assenti le rappresentanze dei cittadini in formazione e delle loro associazioni.

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ALLEGATO alla Dichiarazione dei Diritti del Cittadino in Formazione

PROPOSTE OPERATIVE

Art. 1 lettera a)Chiediamo che il Comune si impegni affinché:- i musei comunali e non, applichino sconti del 30% su ogni tipo di mostra temporanea e non;- le librerie comunali e non, applichino uno sconto del 30% su ogni tipo di volume;- tutti i teatri comunali e non, applichino uno sconto del 30% su ogni tipo dei evento;- ci siano agevolazioni di prezzo riguardo i biglietti di eventi sportivi;

Art. 1 lettera c)Chiediamo che siano istituiti punti informativi di consultazione di materiale riguardante tutte le iniziative a carattere culturale promosse dal Comune nel territorio, adibiti anche a libero spazio d’ esposizione di materiale di qualunque associazione operante in campo culturale che voglia usufruirne. Tali punti informativi devono essere collocati in ogni scuola, sede universitaria e nei principali info point della città, sempre con particolare attenzione a che vi siano anche gli spazi per i materiali informativi delle varie associazioni.

Art. 1 lettera d)Chiediamo che il Comune si impegni in collaborazione con i singoli istituti scolastici e con le seguenti associazioni ad avviare dei progetti educativi sui temi:- della memoria storica e dell'antifascismo: ANPI, AMPIA;- dell'antirazzismo: COMITATO PRIMO MARZO, TENDA PER LA PACE E I DIRITTI;- del rispetto delle minoranze;- dei diritti costituzionali e della cittadinanza attiva: ANPI, LIBERA, UNIONE DEGLI STUDENTI.

Art. 2 lettera a)In particolare sottolineiamo la situazione del liceo Dante Alighieri, la cui struttura versa in condizioni disastrose. Il Comune in collaborazione con la Provincia in passato aveva già assicurato un intervento per ovviare al problema, ma nulla è stato ancora fatto.

Art. 3 lettera a)Chiediamo che anche con l'utilizzo degli utili provenienti dai dividendi azionari della Trieste Trasporti, il Comune si impegni perché il servizio di trasporto pubblico sia garantito fino alle ore 2 dei giorni feriali e alle ore 4 della domenica, nonché per potenziare la rete di tpl in particolare per le esigenze dei cittadini in formazione (collegamenti con le scuole e l'Università; con i luoghi di fruizione culturale; con i centri sportivi; con il centro cittadino).

Art. 4Chiediamo che vengano aperti degli spazi nei quali i cittadini in formazione, i gruppi e le associazioni studentesche possano riunirsi liberamente senza dover pagare l’affitto degli spazi come al momento accade. In relazione al paragrafo b) chiediamo che ,possibilmente nel centro cittadino, vengano aperti spazi dove i cittadini in formazione possano dare libera espressione ai loro talenti artistici, con l’apertura di spazi dove essi possano organizzare concerti o mostre liberamente. consequenzialmente a ciò chiediamo che siano riviste in collaborazione con le rappresentanze studentesche, gli esercenti, le associazioni culturali e i residenti, le Ordinanze restrittive in merito alla vita notturna.

Art. 6 lettera e)Chiediamo di promuovere politiche di promozione della lingua e della cultura slovena. In particolare:

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- organizzare dei corsi di lingua e cultura slovena gratuiti per diverse fasce d’età;- puntare sull’informazione del pubblico locale, nazionale ed europea tramite i mass media;- organizzare incontri informativi con esperti nel campo del patrimonio culturale, storico e linguistico;- promuovere l’organizzazione di workshop per giovani;- diffondere materiale informativo sulle minoranze predisposto dalle istituzioni europee e della Commissione europea (pubblicazioni, film e video);- promuovere progetti che vedano coinvolti studenti delle scuole slovene e italiane sul tema dell’integrazione della comunità slovena nel territorio triestino.