Cari cittadini di Lecco e della Brianza · 2005. 3. 29. · Cari cittadini di Lecco e della Brianza...

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Cari cittadini di Lecco e della Brianza Anno II - Numero 3 di Marzo 2005 - Iscrizione al registro dei giornali e periodici del tribunale di Lecco 03/04 del 15/11/04 - Direttore Giovanni Marcucci Periodico mensile di informazione, politica, cultura, spettacolo, umorismo e associazionismo - Sede redazione: Rogeno (LC) , Via XXIV maggio, 3 Editore-proprietario: Associazione “La goccia” (Rogeno - LC, Via XXIV maggio 3) - Tipografia Effegiemme srl (Bosisio Parini - LC, Via Caminanz 3) Versione internet: www.lagocciabriantea.com - Posta elettronica: [email protected] L’appello di Roberto Formigoni per il terzo mandato E u r o 1 , 0 0 Ma ha ancora senso parlare di sinistra, centro e destra per descrivere e collocare gli orientamenti ideologici, poli- tici, elettorali? Secondo molti, la risposta è no: sini- stra, centro, destra hanno perso ogni capacità descritti- va od evocativa di contenuti, e sarebbero addirittura sim- boli privi di significato reale. Però in tutti i questionari su temi politici, il quesito su cui gli intervistati rispondono più facilmente è proprio quello sulla "autocollocazione" sul- l'asse sinistra-destra. Non c'è la stessa facilità di risposta alla domanda "secca" sulla scelta di partito, sia per reti- cenza che per sincera indeci- sione. Molti, in altre parole, dichiarano di non sapere, sino alla vigilia delle elezioni, per quale partito votare, ma indicano con precisione se sono di sinistra o di destra. Una volta la scelta elettorale era più semplice. Uno si "sen- tiva" comunista o democri- stiano e votava di conseguen- za. Oggi con la scomparsa dei partiti tradizionali e col correlato erodersi delle appartenenze, la scelta appa- re assai più complessa. Chi non segue molto la politica si trova in difficoltà con tutte queste nuove sigle. Ma sa bene di essere di destra, cen- tro-destra, centro-sinistra, sinistra, ecc. e cerca quindi spesso di individuare quelle forze politiche che più si avvi- cinano alla propria personale posizione. Certo, il significa- to dei termini sinistra e destra è molto mutato nel tempo. Sia in "sinistra" che in "cen- tro" che in "destra" possono convivere l'antitesi tra "vec- chio" e "nuovo", tra "consen- so" e "protesta". Forse che valga più di tutto conoscere a fondo la storia personale del candidato a cui dare il voto? Forse che conti di più votare in base al pro- gramma (capito e condiviso) auspicandosi che si rispetti? Forse bisogna tener conto dei condizionamenti e delle pres- sioni di cui è oggetto il candi- dato? Luigino Rigamonti TRA POCHI GIORNI AL VOTO ! RICCARDO SARFATTI A MOLTENO Il candidato del Centrosinistra visita la nostra realtà Cari lettori, in queste righe tiriamo un primo bilancio del trimestre editoriale appena trascorso. Abbiamo ricevuto critiche ed elogi, ... non siamo passati inosservati. Il supporto che hanno dato all'idea editoriale le autorità, gli sponsor, i collaboratori e soprattutto voi lettori ci rende molto felici e fiduciosi. Rigraziamo le varie associa- zioni del territorio e i singoli "lettori-giornalisti" che stan- no dando un apporto deter- minante per la buona riuscita del nostro progetto. Allo stes- so tempo vorremmo che molte altre realtà associative scoprano questo strumento per dare risalto gratuitamente a tutte le proprie iniziative e le proprie idee. Siamo diven- tati il proscenio di chi aveva una passione per lo scrivere e per il comunicare e di nume- ro in numero la loro presenza va ad aumentare (scusate se non diamo prontamente spa- zio a tutti, lo faremo!). I comuni limitrofi ci chiedono spazio e allo stesso tempo ci offrono aiuto. Grazie. Ascoltati i pareri diffusi, da questa edizione prendiamo una decisione importante: il giornale sarà distribuito gra- tuitamente in tutte le aree interessate. Questa scelta ci è "imposta" dall'impatto socia- le che sta avendo il giornale ed è possibile grazie agli sponsor che supportando il giornale vanno ad aiutare in modo diretto e determinante tutte le varie associazioni della zona che vi appaiono. I molti che hanno sottoscritto e sottoscriveranno gli abbona- menti, i nostri primi concreti sostenitori, saranno "coccola- ti" con iniziative e regali mirati che diano premio alla loro scelta. La goccia brian- tea (visitate il www. lagoccia- briantea.com) vuole vincere le barriere ideologiche e di "pigrizia" e far arrivare al maggior numero di persone il messaggio che ... partendo dalla gente, con una goccia dopo l'altra si possono otte- nere grandi cose. Fi. Ma. Goccia dopo Goccia di L.P. Riccardo Sarfatti, candidato dell'Unione di centro sinistra alla Presidenza della Regione Lombardia, giovedì 17 marzo ha incontrato nella sala civica di Molteno amministratori, sindacati e lavoratori che hanno posto alla sua atten- zione il problema del tessile. Il Candidato Presidente pro- veniva da un breve tour, orga- nizzato dal Comitato Sarfatti di Lecco, nel quale ha potuto conoscere di persona i punti dolenti della nostra provin- cia: ha parlato con gli operai e la RSU della Moto Guzzi a Mandello, toccando con mano la situazione di stallo dell'azienda e del settore metalmeccanico in generale; ha preso il treno delle 13,57 da Lecco a Merate, traboc- cante di studenti pendolari; è andato a conoscere la situa- zione dell'ospedale di Merate, guidato dal Comitato locale che da anni lotta per mantenere i servizi ospedalieri sul posto, discu- tendone poi in Sala Civica con i cittadini, per conclude- re il suo percorso a Molteno che in questo momento rap- presenta l'altro nodo dolente dell'economia lecchese. Sicuramente niente è stato risparmiato a questo candida- to, poco conosciuto, perché si tratta di un imprenditore di successo che, avendo ricevuto l'invito a candidarsi quale alternativa a Formigoni, ha deciso di mettere a disposi- zione della coalizione di cen- tro sinistra le sue competen- ze; però chi lo ha sentito rispondere ai gravi problemi che gli sono stati sottoposti, si è reso conto di essere di fronte ad una persona perfet- tamente consapevole delle difficoltà in cui ci troviamo, ma che vede soluzioni reali- stiche, strutturali e non tipi- camente elettorali: non ha promesso miracoli Riccardo Sarfatti, ma lungimiranza strategica e duro lavoro. In particolare a Molteno ha avuto il coraggio di dire, in campagna elettorale, che que- sta crisi costerà inevitabil- mente alla Lombardia dai 150 ai 200.000 posti di lavoro nell'industria; che non sarà più possibile una produzione manifatturiera basata sulla quantità, ma solo sulla quali- tà perché non c' è possibilità alcuna di competere con India e Cina a livello quanti- tativo, tanto meno con il pro- 750 NO all’antenna Più di 750 le firme raccol- te in pochi giorni contro la costruzione della nuova antenna. A pagina 2 La Nostra Famiglia ... al via la Camminata dell’Amicizia Con il mese di aprile ritor- na a La Nostra Famiglia di Bosisio Parini la Camminata dell'amicizia, trentaduesima della storia. A pagina 7 Cari cittadini di Lecco e della Brianza, ho lavorato con passione e dedizione, insieme alle forze politiche e alle persone che hanno appoggiato il mio pro- getto, per onorare il mandato che mi avete affidato grazie al vostro voto nel 1995 prima e nel 2000 poi. Ognuno di voi ha potuto constatare perso- nalmente come la Lombardia sia cambiata negli ultimi dieci anni: libertà, sviluppo, solidarietà sono cresciuti gra- zie al lavoro e all'impegno di tutti i cittadini, di tutto il sistema sociale e territoriale; so che esistono ancora dei problemi e sono quelli che mi impegno a risolvere nel pros- simo mandato. Vi chiedo infatti un terzo mandato per rispondere alle nuove sfide che la società lombarda, il processo di unione europea e il contesto globale ci pongo- no. Un terzo mandato per costruire insieme la Lombardia dei prossimi anni come terra delle opportunità di sviluppo per tutti e per cia- scuno. Mi propongo come il Presidente di tutti perché la mia idea di governo è quella di aprire spazi di libertà, di restituire il primato alla per- sona e ai soggetti sociali, di realizzare con la comunità lombarda un modello di sostenibilità e di qualità della vita da mettere a servizio di tutto il Paese. Il ricercatore e il pensionato, il disoccupato e il professore, la casalinga e lo studente, il lavoratore, l'im- prenditore, il precario e ogni donna e uomo possono soste- nermi con il loro voto, perché sanno di essere ascoltati, sanno che i loro progetti per il bene comune sono i progetti del nostro Governo regiona- le. (Segue a pag. 5) tezionismo, mentre ci sono molte potenzialità di vendere alla ricca borghesia che si sta formando nei Paesi emergen- ti i nostri prodotti di lusso, come dimostra la situazione locale del tessile. I Sindacalisti infatti avevano prima rilevato che, a fronte di aziende tessili che chiudono, schiacciate dalla concorrenza sleale dell'est, i tessuti di lusso per l'arredamento hanno il problema opposto: cercano manodopera specia- lizzata e non la trovano. (Segue a pag. 4) Prezzi degli abbonamenti: 1. Ordinario “La goccia d’acqua”: 10 Euro 2. Speciale “La goccia d’argento”: 25 Euro 3. Sostenitore “La goccia d’oro”: 50 Euro Per sottoscrizioni ed informazioni: Associazione “La goccia” (Rogeno - LC, Via XXIV maggio 3) [email protected]

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Cari cittadini di Lecco e della Brianza

Anno II - Numero 3 di Marzo 2005 - Iscrizione al registro dei giornali e periodici del tribunale di Lecco 03/04 del 15/11/04 - Direttore Giovanni MarcucciPeriodico mensile di informazione, politica, cultura, spettacolo, umorismo e associazionismo - Sede redazione: Rogeno (LC) , Via XXIV maggio, 3Editore-proprietario: Associazione “La goccia” (Rogeno - LC, Via XXIV maggio 3) - Tipografia Effegiemme srl (Bosisio Parini - LC, Via Caminanz 3)

Versione internet: www.lagocciabriantea.com - Posta elettronica: [email protected]

L’appello di Roberto Formigoni per il terzo mandato

Eur

o1 ,

00

Ma ha ancora senso parlaredi sinistra, centro e destra perdescrivere e collocare gliorientamenti ideologici, poli-tici, elettorali? Secondomolti, la risposta è no: sini-stra, centro, destra hannoperso ogni capacità descritti-va od evocativa di contenuti,e sarebbero addirittura sim-boli privi di significato reale.Però in tutti i questionari sutemi politici, il quesito su cuigli intervistati rispondono piùfacilmente è proprio quellosulla "autocollocazione" sul-l'asse sinistra-destra. Non c'èla stessa facilità di rispostaalla domanda "secca" sullascelta di partito, sia per reti-cenza che per sincera indeci-sione. Molti, in altre parole,dichiarano di non sapere,sino alla vigilia delle elezioni,per quale partito votare, maindicano con precisione sesono di sinistra o di destra.Una volta la scelta elettoraleera più semplice. Uno si "sen-tiva" comunista o democri-stiano e votava di conseguen-za. Oggi con la scomparsadei partiti tradizionali e colcorrelato erodersi delleappartenenze, la scelta appa-re assai più complessa. Chinon segue molto la politica sitrova in difficoltà con tuttequeste nuove sigle. Ma sabene di essere di destra, cen-tro-destra, centro-sinistra,sinistra, ecc. e cerca quindispesso di individuare quelleforze politiche che più si avvi-cinano alla propria personaleposizione. Certo, il significa-to dei termini sinistra e destraè molto mutato nel tempo.Sia in "sinistra" che in "cen-tro" che in "destra" possonoconvivere l'antitesi tra "vec-chio" e "nuovo", tra "consen-so" e "protesta".Forse che valga più di tuttoconoscere a fondo la storiapersonale del candidato a cuidare il voto? Forse che contidi più votare in base al pro-gramma (capito e condiviso)auspicandosi che si rispetti?Forse bisogna tener conto deicondizionamenti e delle pres-sioni di cui è oggetto il candi-dato?

Luigino Rigamonti

TRA POCHIGIORNI

AL VOTO !

RICCARDO SARFATTI A MOLTENOIl candidato del Centrosinistra visita la nostra realtà

Cari lettori, in queste righetiriamo un primo bilancio deltrimestre editoriale appenatrascorso. Abbiamo ricevutocritiche ed elogi, ... nonsiamo passati inosservati. Ilsupporto che hanno datoall'idea editoriale le autorità,gli sponsor, i collaboratori esoprattutto voi lettori ci rendemolto felici e fiduciosi.Rigraziamo le varie associa-zioni del territorio e i singoli"lettori-giornalisti" che stan-no dando un apporto deter-minante per la buona riuscitadel nostro progetto. Allo stes-so tempo vorremmo chemolte altre realtà associativescoprano questo strumentoper dare risalto gratuitamentea tutte le proprie iniziative ele proprie idee. Siamo diven-tati il proscenio di chi avevauna passione per lo scrivere eper il comunicare e di nume-ro in numero la loro presenzava ad aumentare (scusate senon diamo prontamente spa-zio a tutti, lo faremo!). Icomuni limitrofi ci chiedonospazio e allo stesso tempo cioffrono aiuto. Grazie.Ascoltati i pareri diffusi, daquesta edizione prendiamouna decisione importante: ilgiornale sarà distribuito gra-tuitamente in tutte le areeinteressate. Questa scelta ci è"imposta" dall'impatto socia-le che sta avendo il giornaleed è possibile grazie aglisponsor che supportando ilgiornale vanno ad aiutare inmodo diretto e determinantetutte le varie associazionidella zona che vi appaiono. Imolti che hanno sottoscritto esottoscriveranno gli abbona-menti, i nostri primi concretisostenitori, saranno "coccola-ti" con iniziative e regalimirati che diano premio allaloro scelta. La goccia brian-tea (visitate il www. lagoccia-briantea.com) vuole vincerele barriere ideologiche e di"pigrizia" e far arrivare almaggior numero di persone ilmessaggio che ... partendodalla gente, con una gocciadopo l'altra si possono otte-nere grandi cose.

Fi. Ma.

Gocciadopo

Goccia

di L.P.

Riccardo Sarfatti, candidatodell'Unione di centro sinistraalla Presidenza della RegioneLombardia, giovedì 17 marzoha incontrato nella sala civicadi Molteno amministratori,sindacati e lavoratori chehanno posto alla sua atten-zione il problema del tessile.Il Candidato Presidente pro-veniva da un breve tour, orga-nizzato dal Comitato Sarfattidi Lecco, nel quale ha potutoconoscere di persona i puntidolenti della nostra provin-

cia: ha parlato con gli operaie la RSU della Moto Guzzi aMandello, toccando conmano la situazione di stallodell'azienda e del settoremetalmeccanico in generale;ha preso il treno delle 13,57da Lecco a Merate, traboc-cante di studenti pendolari; èandato a conoscere la situa-zione dell'ospedale diMerate, guidato dalComitato locale che da annilotta per mantenere i serviziospedalieri sul posto, discu-tendone poi in Sala Civicacon i cittadini, per conclude-

re il suo percorso a Moltenoche in questo momento rap-presenta l'altro nodo dolentedell'economia lecchese. Sicuramente niente è statorisparmiato a questo candida-to, poco conosciuto, perché sitratta di un imprenditore disuccesso che, avendo ricevutol'invito a candidarsi qualealternativa a Formigoni, hadeciso di mettere a disposi-zione della coalizione di cen-tro sinistra le sue competen-ze; però chi lo ha sentitorispondere ai gravi problemiche gli sono stati sottoposti,si è reso conto di essere difronte ad una persona perfet-tamente consapevole delledifficoltà in cui ci troviamo,ma che vede soluzioni reali-stiche, strutturali e non tipi-camente elettorali: non hapromesso miracoli RiccardoSarfatti, ma lungimiranzastrategica e duro lavoro.In particolare a Molteno haavuto il coraggio di dire, incampagna elettorale, che que-sta crisi costerà inevitabil-mente alla Lombardia dai150 ai 200.000 posti di lavoronell'industria; che non saràpiù possibile una produzionemanifatturiera basata sullaquantità, ma solo sulla quali-tà perché non c' è possibilitàalcuna di competere conIndia e Cina a livello quanti-tativo, tanto meno con il pro-

750 NOall’antenna

Più di 750 le firme raccol-te in pochi giorni contro

la costruzione dellanuova antenna.

A pagina 2

La NostraFamiglia

... al via laCamminata

dell’Amicizia

Con il mese di aprile ritor-na a La Nostra Famiglia di

Bosisio Parini laCamminata dell'amicizia,trentaduesima della storia.

A pagina 7

Cari cittadini di Lecco e dellaBrianza,ho lavorato con passione ededizione, insieme alle forzepolitiche e alle persone chehanno appoggiato il mio pro-getto, per onorare il mandatoche mi avete affidato grazie alvostro voto nel 1995 prima enel 2000 poi. Ognuno di voiha potuto constatare perso-nalmente come la Lombardiasia cambiata negli ultimidieci anni: libertà, sviluppo,solidarietà sono cresciuti gra-zie al lavoro e all'impegno ditutti i cittadini, di tutto ilsistema sociale e territoriale;so che esistono ancora deiproblemi e sono quelli che miimpegno a risolvere nel pros-simo mandato. Vi chiedoinfatti un terzo mandato perrispondere alle nuove sfideche la società lombarda, ilprocesso di unione europea eil contesto globale ci pongo-no. Un terzo mandato percostruire insieme laLombardia dei prossimi annicome terra delle opportunitàdi sviluppo per tutti e per cia-scuno. Mi propongo come ilPresidente di tutti perché lamia idea di governo è quella

di aprire spazi di libertà, direstituire il primato alla per-sona e ai soggetti sociali, direalizzare con la comunitàlombarda un modello disostenibilità e di qualità dellavita da mettere a servizio di

tutto il Paese. Il ricercatore eil pensionato, il disoccupato eil professore, la casalinga e lostudente, il lavoratore, l'im-prenditore, il precario e ognidonna e uomo possono soste-nermi con il loro voto, perché

sanno di essere ascoltati,sanno che i loro progetti per ilbene comune sono i progettidel nostro Governo regiona-le.

(Segue a pag. 5)

tezionismo, mentre ci sonomolte potenzialità di venderealla ricca borghesia che si staformando nei Paesi emergen-ti i nostri prodotti di lusso,come dimostra la situazionelocale del tessile. ISindacalisti infatti avevanoprima rilevato che, a fronte diaziende tessili che chiudono,schiacciate dalla concorrenzasleale dell'est, i tessuti dilusso per l'arredamentohanno il problema opposto:cercano manodopera specia-lizzata e non la trovano.

(Segue a pag. 4)

Prezzi degli abbonamenti:

1. Ordinario “La goccia d’acqua”:10 Euro

2. Speciale “La goccia d’argento”:25 Euro

3. Sostenitore “La goccia d’oro”:50 Euro

Per sottoscrizioni ed informazioni:Associazione “La goccia”

(Rogeno - LC,Via XXIV maggio 3)

[email protected]

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2 - Mese di Marzo 2005 L’Antenna

Ormai certa l'installazionedi un'antenna per videotele-foni nel territorio rogenese.Non sappiamo ancora se pereffetto della petizione popo-lare rivolta ad evitare chel'impianto venga collocato aCasletto o in altra zona delpaese, ma se è vero, comesembra accertato, che puòprodurre elettrosmog, saràcomunque la popolazione diRogeno a subirne le conse-guenze.Da appoggiare, dunque,l'opera del Comitato promo-tore, fautore della petizionepopolare indirizzata alComune. Costituito aCasletto da alcuni cittadini inseguito alla richiesta dellaSiemens mobile comminica-tion di costruire l'impianto inuna zona prossima al cimite-ro caslettese, l'organismodelegato alla tutela dei citta-dini intende protestare controla collocazione dell'antennadi telefonia mobile e dareall'Amministrazione comu-nale elementi idonei ad evi-tarne l'installazione.

A parte il mancato rispettodell'impatto ambientaledisposto dal Parco Regionaledella Valle del Lambro, l'ap-parecchiatura - per altro dalledimensioni ancora scono-sciute - oltre ad alterare unimmagine naturale di notevo-le bellezza come il vicinolago di Pusiano, troverà postoin un'area poco distante da

La Nostra Famiglia, dallascuola materna di Casletto,dal locale campo sportivo eda un buon numero di abita-zioni, tutti ambienti che ospi-tano o sono frequentati dabambini.Ebbene, considerato che lacellula colpita da campi elet-tromegnetici può andare sog-getta a disordine funzionalee malattia, i bambini, checome disse Oscar Wilde sonopiù belli dei fiori, rischiano diappassire.Se poi si tiene conto del fatto

che oltre all'antenna daimpiantare a Casletto, nellaprovincia di Lecco ne verran-no posizionate altre 159, nonsi può far altro che sperare inuna legge deputata a proibirel'uso dei telefonini o quantomeno ricorrere ad antennespeciali da collocare in zonedisabitate, o comunque isola-te, in modo da non pregiudi-care la salute pubblica.

Consapevoli dell'inattuabili-tà della prima ipotesi cherientra nell'ordine dell'utopia,speriamo almeno che i nostrilegislatori si occupino ade-guatamente della salute deicittadini, ricorrendo allaseconda soluzione o ad altrisistemi ritenuti scientifica-mente validi a risolvere il pro-blema.

Intanto, per quanto riguardala nostra specifica situazionesulla collocazione dell'anten-na, sarebbe bene procedere -

Cittadini a Rischio

Sarà alta 33,50 metri allasommità delle antenne, com-posta da 3 celle per le tecno-logie GSM e DCS, aventirispettivamente una singolapotenza di W 39,54 e 25,18.Questi i dati tecnici dell'an-tenna per telefonia cellulareper cui Siemens MobileCommunications Spa, perconto di Wind, ha presentatorichiesta di autorizzazione il23 dicembre 2004 all'ammini-strazione comunale diRogeno. Tali dati sono statiresi noti dal SindacoGiovanni Baruffini in seguitoad una interpellanza presen-tata sull'argomento dal grup-po di opposizione ImpegnoComune. Per contrastare la costruzionedi tale antenna è sorto uncomitato spontaneo, formatosoprattutto da alcuni cittadiniresidenti in prossimità delcimitero di Casletto, zona incui l'impianto dovrebbe sor-gere, costituitosi in seguitoalle informazioni in tal sensoche il Comune ha fornito allefamiglie residenti nei dintornidel cimitero, dove era previ-sto che sorgesse l'antenna.Una delle prime azioni intra-

prese dal comitato èstata la convocazio-ne di un'assembleapubblica, tenutasinella sala civicacomunale diCasletto lo scorso 16febbraio, alla presen-za di moltissimi cit-tadini, soprattutto diCasletto, delSindaco di RogenoGiovanni Baruffini,di numerosi consi-glieri comunali dimaggioranza e diminoranza, del rappresentan-te del Circolo Ambiente diMerone Roberto Fumagalli.

Nel corso dell'assembleal'amministrazione comunaleha espresso l' orientamento (anche se non definitivo essen-do il procedimento ammini-strativo ancora in corso) dichiedere lo spostamento del-l'antenna nella zona indu-striale di Calvenzana, secon-do quanto previsto dal pianoregolatore vigente. Se però Siemens vorrà ricor-rere al TAR contro questoprovvedimento, avrà molteprobabilità di averla vinta inquanto l'impianto è conforme

alla normativa vigente. I tri-bunali inoltre non prendonoin considerazione eventualidanni alla salute dei cittadinipoiché non esistono ancorastudi che li provino in modocerto. Rimane l'argomentodell'impatto ambientale, datoche l'antenna dovrà sorgerenel territorio del Parco dellaValle del Lambro. A sostegnodella posizione espressad a l l ' A m m i n i s t r a z i o n eComunale, il comitato haquindi deciso di dare il via aduna petizione popolare perchiedere lo spostamento del-l'antenna, in conformità aquanto stabilito dal P.R.G.,

nella zona industriale diCalvenzana. Più di 750 le firme raccolte inpochi giorni soprattutto tragli abitanti di Casletto maanche tra i dipendenti ed idegenti de " La NostraFamiglia". La raccolta difirme continua anche in que-sti giorni presso il Municipiodi Rogeno, la bibliotecacomunale, la scuola maternaSacro Cuore e l'edicolaHollerit in piazza CesareBattisti, nel tentativo di rac-cogliere un numero sempremaggiore di adesioni e creareuna presa di posizione ditutto il paese.

Contro l'antenna si èmobilitato anche"Impegno Comune",gruppo di opposizio-ne del ConsiglioComunale diRogeno,che ha pre-sentato un'interpel-lanza al Sindaco alfine di ricercare tuttele soluzioni possibiliper evitare la realiz-zazione di progettiche potrebbero avereun impatto negativosulla qualità della vita

dei cittadini di Rogeno,richiedendo anche un pro-nunciamento del ConsiglioComunale sull'argomento emaggiori informazioni allacittadinanza riguardo all'areaindividuata dall'amministra-zione in zona industriale esuggerendo di ricercare ilsostegno dei comuni limitrofiaffacciati sul lago di Pusiano.Inoltre il gruppo di opposi-zione ha criticato l'operatodella Giunta sostenendo chela popolazione sarebbe stataavvisata solo con qualchevolantino affisso i primi difebbraio, di cui pochissimicittadini avrebbero colto il

vero contenuto visto il lin-guaggio molto tecnico, e checomunque si sarebbe potutomeglio operare per la difesadei diritti dei cittadini allatutela della loro salute e delterritorio. Naturalmente lamaggioranza comunale lapensa diversamente, ritenen-do di aver fatto il necessario… ma questo fa parte delgioco delle parti, tipico diogni Consiglio Comunaleche si rispetti (se non c'è unpo' di scontro, come ci sidiverte?).A noi invece sembra impor-tante che maggioranza edopposizione si trovino con-cordi nel mobilitarsi per evi-tare l'ennesima ferita al pae-saggio e per quanto riguardala salute, ricordiamoci sem-pre che siamo andati avantiper anni ad usare l'amiantoper scoprire solo dopo decen-ni che fa venire il cancro:meglio quindi evitare, se pos-sibile, di aumentare i tassi diinquinamento di ogni tipoche già siamo costretti a subi-re.

R.M. e L.P.

750 NO all’antenna ...

eventualmente in concorsocon altri comuni interessati -alla nomina di una commis-sione di esperti in materia oincaricare una società specia-lizzata nel settore della rileva-zione dello smog, per potermonitorare, a costruzionecompiuta, i campi elettroma-gnetici prodotti e intrapren-dere le relative iniziative condati di fatto utili, se ritenutinegativi, a far togliere l'anten-na e a rassicurare i cittadiniin caso contrario.In definitiva, oltre ad appog-

giare l'attività del Comitatopromotore, appare necessariooperare anche dopo la messain opera del ripetitore, maga-ri con altre decisioni ritenutepiù efficienti, con l'impegnodi avere lo stesso atteggia-mento operativo nel casol'antenna dovesse essereposta nella zona industrialedi Calvenzana, come previstodal Piano regolatore comuna-le. Anche i lavoratori vannoprotetti.

Giovanni Marcucci

Umberto Veronesi, uno deipionieri della lotta contro itumori in Italia ha svolto lasua carriera scientificaentrando a far partedell'Istituto tumori subitodopo la laurea. È stato ilprimo italiano presidentedell'Unione internazionale dioncologia ed ha fondato laScuola europea di oncologia(Eso). Veronesi è specializza-to nella cura dei tumori delseno e ideatore di una tecnicarivoluzionaria. Nemico delfumo, è da sempre convintoche l'arma più efficace controi tumori maligni sia la pre-venzione, basata su uno stiledi vita sano e un'alimentazio-ne corretta. Nella presentazione del libroELETTROSMOG: un'emer-genza creata ad arte scritto daFranco Battaglia, dice questecose:È per me un piacere presenta-re questo libro di FrancoBattaglia, di cui ammiro losforzo col quale egli ha cerca-to di diffondere la verità sulleposizioni della scienza intema di effetti sanitari deicampi elettromagnetici, incontrasto con una conoscen-za irrazionale, inventata e,forse, anche costruita.Reputo l'impegno diBattaglia "umanitario". Enon uso la parola a caso,

visto che qualcuno potrebbecontestargli proprio di nonesserlo. Come venne conte-stato a me.Gli scienziati responsabilicercano un'etica matura,capace di resistere alle emo-zioni d'attacco e di guardarealla dolorosa malattia che sichiama tumore con gli stru-menti della ragione, dellascienza e dell'intelligenzad'amore.L'Agenzia Internazionale perle Ricerche del Cancro(IARC) ha censito - dopoanni e anni di lavoro - 78cause a effetto cancerogeno:inclusi il fumo da tabacco,certa muffa dei vegetali (afla-tossine), l'amianto, il benze-ne, il radon, le radiazionisolari, gli estrogeni, varivirus, le polveri di legno, ilcloruro di vinile. Basta unaprova - anche minima - per-ché un agente sia definitocancerogeno per gli esseriumani. La IARC catalogaanche 63 altri fattori a proba-bile, ma non assodata, cance-rogenicità. Fra di essi nonsono incluse le onde elettro-magnetiche, come prova lostudio fatto da Richard Dollper conto dell'Authority bri-tannica sulla protezioneradiologica. Tutto qui.Mi si addebitò di non essere"umanitario". Perché? Perché

non ritenevo morale investiredecine di miliardi di euro(tanti ne occorrerebbero) perprevenire un ipotetico caso dileucemia, quando con la stes-sa cifra possiamo combatterei danni causati - con assolutacertezza - dai fattori primaindicati, salvando la vita amigliaia di bambini e adulti,che davvero contrarrannotumori e leucemie? È "uma-nitarismo", o non piuttostopaura irrazionale, quella chespingerebbe ad abbattere unaselva di tralicci innocui, men-tre sui gradini di tante chieseio vedo accovacciati i rappre-sentanti di quel mezzo milio-ne di schizofrenici che nonabbiamo i soldi per curare? Ele anoressie? Le malattiementali? Nel mio lavoro, avertestimoniato della sofferenzadi tanti non mi ha assuefatto.Semmai, mi ha reso più sen-sibile: i miei malati mi hannoinsegnato che la verità è uma-nitaria.

An. Ri.

L’Opinione diUmberto Veronesi

... nasce un comitato spontaneo per contrastarne la costruzione

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Mese di Marzo 2005 - 3L’Antenna / Alcune feste del periodo

Il problema dell'esposizione acampi elettromagnetici è unproblema che pesa semprepiù nella coscienza collettiva.L'ambiente terrestre è profon-damente mutato per quantoriguarda le radiofrequenze:l'emissione attuale corrispon-de ad aver versato una boc-cetta d'inchiostro in unacquario: i valori di camposono aumentati dal fondonaturale a quello artificiale dicirca un milione di volte.Alcune considerazioni sullatelefonia cellulare: il telefonocellulare è probabilmente lostrumento più inquinanteattualmente in uso e la suapotenziale pericolosità edovuta principalmente allavicinanza con l'apparecchiod'emissione: il 40% del segna-le emesso da un telefono cel-lulare viene assorbito dallatesta. Al momento, in verità èprincipalmente un problemadi danni potenziali causatidalla risonanza che si verificatra le strutture biologiche.Nel nostro pianeta abbiamoovviamente campi elettrici emagnetici, ma il campo elet-trico naturale ha intensitàbassissime e non pulsa come icampi artificiali. Nelle abita-zioni a causa dell'utilizzazio-ne degli elettrodomestici,subiamo un'esposizione con-

tinua a campi elettromagneti-ci artificiali alternati. Tra gli effetti biologici cono-sciuti c'è quello sulla melato-nina, un ormone che da origi-ne al ritmo di veglia e sonno:è provato che è sensibileanche ai campi elettromagne-tici artificiali. L'organismosottoposto ad un campo elet-trico o magnetico ha le suemolecole d'acqua orientate inmodo differente. E' costrettoad utilizzare più energia diquella che solitamente usaper funzionare e quindi è sot-toposto a stress e fatica mag-giori. Ci sono anche studifatti sul comportamento esulla psiche, perché l'organi-smo che è sottoposto a campielettromagnetici può modifi-care le sue risposte comporta-mentali. Molti studi infine ciforniscono un dato preoccu-pante: l'esposizione cronicadi una popolazione a valorielevati di elettromagnetismopuo' portare ad un aumentodel rischio, che in alcuni casiraddoppia o triplica, diammalarsi di alcuni tipi ditumore. In conclusione, esistono fon-dati motivi per ritenere che icampi elettromagnetici artifi-ciali abbiano effetti biologici,ed esistono fondati motivi perritenere che molti effetti bio-

logici siano dannosi,quindi èindispensabile diminuire ilrischio nella popolazione. Vaevitata l'esposizione disinfor-mata e inconsapevole dellapopolazione, perché se certirischi vengono assunti consa-pevolmente ricadono sotto lapossibilità della scelta indivi-duale, altrimenti si compieuna "violenza".Probabilmente non serve anulla contrastare le varieaziende che operano nel set-tore, ma occorre proporreloro in modo trasparente epropositivo dei siti idonei evi-tando le zone di insediamentiresidenziali, scuole, ospedalio altri edifici che dovrebberomantenere un certo grado diprotezione. Visto che a livellogiuridico non si può bloccarein nessun modo l'insedia-mento di tali apparecchiaturebisogna prevedere le loromosse per saper dove andarea parare il colpo. Così facen-do alcuni problemi si posso-no risolvere magari riuscendoanche a creare un buon rap-porto fra i piccoli enti locali ele grosse aziende di servizi.Non lasciamo che tutto acca-da con rassegnazione e nondiamo connotazione politicaalla difesa della salute e deipropri diritti.

L.R. e L.P.

La celebrazione dellaPasqua, dal latino pascha edall'ebraico pesah, è la massi-ma festività della liturgia cri-stiana, nella quale viene rap-presentato il mistero dellaResurrezione di Gesù Cristo.Nei primissimi tempi del cri-stianesimo la Resurrezione diCristo era ricordata ogni settegiorni, la domenica.Successivamente, però, laChiesa cristiana decise dicelebrare questo evento solouna volta all'anno, ma diversecorrenti religiose si contrap-posero nello stabilire quando.Una prima corrente, dettapaolina-giovannea, volevacelebrare l'evento esattamen-te il giorno in cui era avvenu-to, in qualunque giorno dellas e t t i m a n afosse caduto,festeggiandolo stesso gior-no sia lamorte, che laResurrezionedi Gesù. Una secondacorrente, chia-mata petrina,invece, propo-se di celebrarlola domenicasuccessiva algiorno dell'anniversario. Queste due correnti, entram-be provenienti dalla Chiesaasiatica, si scontrarono inol-tre con le consuetudini delleChiese d'Occidente, che cele-bravano la Pasqua la domeni-ca successiva al primo pleni-lunio di primavera.

Nacquero così, nel mondocristiano, gravi controversie,che si risolsero soltanto con ilconcilio di Nicea (325), in cuisi decise, che la Pasqua dove-va essere celebrata da tutta lacristianità nello stesso giorno.Il compito di stabilire, ognianno, tale giorno fu affidatoalla Chiesa di Alessandria.Oggi, la data si calcola scien-tificamente, basandosi sul-l'equinozio di primavera e laluna piena. Ancora oggiperò, la data della Pasquapresso le Chiese ortodosse,solitamente non coincide conquella della Chiesa cattolica,perché le Chiese ortodosseutilizzano un calendario lie-vemente diverso da quellogregoriano, così spesso lafesta è celebrata dopo la datafissata per la cattolicità.

L'Isoladi Pasqua

STORIA E ORIGINIDELL'8 MARZO

Le origini della festa dell'8 Marzo risalgono al 1908, quan-do, pochi giorni prima di questa data, a New York, le ope-raie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protesta-re contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavo-rare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le portedella fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo sta-bilimento venne appiccando il fuoco e le 129 operaie pri-gioniere all'interno morirono arse dalle fiamme.Successivamente questa data venne proposta come giorna-ta di lotta internazionale, a favore delle donne, da RosaLuxemburg, proprio in ricordo della tragedia.Questo tragi-co fatto ha dato al via ad una serie di celebrazioni che ave-vano come unico scopo il ricordo della orribile fine fattadalle operaie morte nel rogo della fabbrica.

ELETTROSMOG

Non si deve aver paurasolo dei cellulari: le ondeelettromagnetiche sonoprodotte anche dagli elet-trodomestici e dagli elet-trodotti, per fare solo dueesempi importanti, quindidovremmo fare attenzio-ne a tutto quello che inci-de sull'elettrosmog.Inoltre non tutti sannoche al diminuire delsegnale, il cellulareaumenta le sue emissioniper migliorare la ricezio-ne. E' quindi molto peg-gio avere in tasca un cel-lulare senza campo (inquesti casi è meglio spe-gnerlo), piuttosto che unaantenna a qualche centi-naio di metri. Cerchiamodi agire in maniera piùprudente: un bambino di10 anni non ha bisogno diun telefono cellulare,soprattutto se rappresentaun rischio per la sua salu-te. Infine sarebbe oppor-tuno scegliere telefoni cheabbiano la minore emis-sione possibile, anche perdare un segnale al merca-to: esiste un metodo permisurarla e viene indicatocon l'acronimo SAR, edogni produttore è obbliga-to ad allegare i livelli diemissione al manuale delcellulare.

LA PASQUA

Campi elettromagnetici

L'istituzionedella Pasquacristiana

L'Isola di Pasqua si trova nel-l'oceano Pacifico a circa 2300miglia a Ovest del Cile. È unodei luoghi più isolati delmondo. Il nome deriva dalfatto che l'isola venne scoper-ta dall'ammiraglio olandeseJacob Roggeveen il giornodella domenica di Pasqua del

Come tutti gli anni nella cele-brazione della messa dell'epi-fania è stata annunciata ladata della pasqua. Un tempocomunicazione importantis-sima perché oltre agli spettireligiosi, una società contadi-na conoscendo il giorno dellaPasqua, iniziava a fare i contiper programmare arature,semine e raccolti, per nonparlare dell'allevamento deipiccoli e grandi animali.

La festività cristiana dellaPasqua, fissata dal concilio diNicea nel 325, ricorre laprima domenica successiva al

Perché la datadi Pasquaè "mobile"?

1772. Il suo isolamento fecesì che i suoi abitanti preistori-ci svilupparono una propriacultura differente da qualsiasialtra. Il loro sistema di scrit-tura ideografico è, ad esem-pio, diverso da qualsiasi altroconosciuto. Gli antichi abi-tanti coltivavano l'arte dellascultura. I resti di quest'anti-ca tradizione possono essereosservati ancora oggi. Il terri-torio dell'isola è, infatti,costellato da oltre 600 colos-sali teste di pietra. Esse rag-giungono un'altezza di oltre12 metri e un peso di ottantatonnellate. Per molto temposi è discusso sulla possibilitàche la tecnologia primitivadelle antiche popolazioniconsentisse o meno la realiz-zazione di simili opere colos-sali. Qualcuno è arrivato alpunto di sostenere che essedevono essere opere di civiltàaliene.

plenilunio che cade il giornodell'equinozio di Primavera oche per primo gli succedeIl nome Pasqua deriva dal-l'ebraico Pèsach (passaggio),parola accolta poi dai latinocon il termine Pascha. E' lamassima festività della litur-gia cristiana e rappresenta ilmistero della risurrezione diCristo.Perché la data di Pasqua è"mobile".Agli albori dei Cristianesimo,la risurrezione era ricordataogni domenica.Successivamente, la Chiesacristiana decise di celebrarlasoltanto una volta l'anno, maparecchie correnti religiosedibatterono tra di loro perstabilire la data dell'evento.Le controversie ebbero termi-ne con il concilio di Nicea dei325 d.C., che affidò allaChiesa di Alessandriad'Egitto il compito di decide-re ogni anno la data.Come si calcola oggi laPasqua.Partendo dalle norme deiconcilio di Nicea, per le qualila Pasqua doveva cadere ladomenica seguente la primaluna piena di primavera, oggila data si calcola scientifica-mente, sulla base dell'equino-zio di primavera e della lunapiena, utilizzando per il com-puto il meridiano diGerusalemme, luogo dellamorte e risurrezione diCristo. E' da notare come ladata della Pasqua ortodossanon coincida con quella cat-tolica, perché la Chiesa orto-dossa utilizza per il calcolo ilcalendario giuliano, anzichéquello gregoriano. Pertanto,la Pasqua ortodossa cadecirca una settimana dopoquella cattolica

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4 - Mese di Marzo 2005 La Politica

Si torna alle urne. Questavolta per eleggere il nuovoconsiglio regionale e, quindi,il nuovo presidente o"Governatore" dellaLombardia. E allora via allaconsueta sfilata dei candidati,al "balletto della preferenze"che accomuna destra e sini-stra, liste più o meno schiera-te con un polo o l'altro. C'è dadire che la contesa, quest'an-no, è partita con qualche irre-golarità in più: da Sondrio,passando per il lecchese e ilcomasco, giunge la denunciadi decine di firme false appo-ste in appoggio a diverse liste.Per non parlare delle irregola-rità nel campo dell'affissionedei manifesti elettorali: per lesquadre di attacchini al servi-zio di alcuni candidati sem-brano non esserci regole.L'importante è occupare piùspazi possibili, senza curarsidell'avversario, magari dellostesso partito. Per forza: l'at-tuale regolamento prevedesoltanto leggere sanzioniamministrative per le affissio-ni elettorali abusive! Quantoalle candidature, il collegio10 è rappresentato in entram-bi gli schieramenti. Quattro icandidati in lizza per ognilista: nel comasco, Alleanzanazionale propone nella suaquaterna il nome di VeronicaAiroldi, giovane militante delpartito praticamente da sem-pre, consigliere comunale ad

Erba. Per lei si tratta di unvero e proprio banco diprova, in qualità di unica can-didata femminile erbese,dopo la "trombatura" di ele-menti di spicco quali il consi-gliere regionale uscente leghi-sta, l'erbese Erica Rivolta e ilcapogruppo cittadino diForza Italia, Marcella Tili.Entrambe, infatti, inserite frale "papabili" per un postonelle rispettive liste, alla finehanno dovuto cedere il passoad altri colleghi di partitoprovenienti da differenti col-legi del comasco. Nella Leganord, in particolare, scontro aquattro per una poltrona alPirellone fra Marco DeNicolais, Edgardo Arosio,Armando Valli e l'assessoreregionale alla cultura uscen-te, Ettore Albertoni, docenteuniversitario, già membro delconsiglio d'amministrazionedella Rai, con residenza aBarni, in alta Vallassina.Particolarmente agguerrita lalotta all'interno della quater-na di Forza Italia, conGiorgio Pozzi (assessoreregionale all'artigianatouscente), Gianluca Rinaldin(assessore provinciale allacultura), Patrizio Tambini(esponente di spicco dellaCompagnia delle opere interra lariana) e MaurizioLombardo. Da seguire, conattenzione, anche la candida-tura dell'immobiliarista val-

lassinese GianpasqualeBertossi nella lista dell'Udc;dei pontelambresi FabioCarrara per "Italia dei valori -lista Di Pietro" e GianmarioColzani (dirigente dellaCementeria di Merone) per il"Nuovo Psi"; di CostantinoMuzio, albavillese, già asses-sore all'ecologia dellaComunità montanaTriangolo lariano, per i"Verdi - Sole che ride". Sullasponda lecchese quattro can-didati sono nel cosiddetto"listino del presidente" equindi sicuri di finire in con-siglio regionale se il loro lea-der vincesse le elezioni. Per laprecisione sono GiulioBoscagli (Forza Italia) eStefanio Galli (Lega lombar-da) con Roberto Formigoni.Chiara Bonfanti (Ds) edEnricio Dioli (Margherita)con Riccardo Sarfatti.Quanto ai candidati nelleliste, da segnalare la presenzadi Roberto Fumagalli, espo-nente di spicco prima diLegambiente e, attualmente,del circolo "Ilaria Alpi" diMerone, che correrà nelle filedi Rifondazione comunista.Per la lista de i "Verdi - Soleche ride" sarà in lizza RoccoPugliese, attuale consigliereprovinciale e vicesindaco diRogeno. Questo è il quadro, sta ora avoi scegliere per il meglio:tutti alle urne, si vota!

Forti del risultato conseguitolo scorso anno alle elezioniprovinciali, i Verdi si presen-teranno alla prossima tornataelettorale sostenendo l'elezio-ne del candidato PresidenteRiccardo Sarfatti. In campa-gna elettorale, il partitoambientalista ha posto l'at-tenzione su tutti i temi "caldi"che affliggono la Provincia diLecco.C'è anche Rocco Pugliese,vicesindaco di Rogeno edattuale Capogruppo dei Verdiin Consiglio Provinciale.

Da dieci anni la Lombardia èil laboratorio del nuovo. La Casa delle Libertà allaguida della Regione ha sapu-to costruire molto e ha datomolte risposte concrete. Ibisogni sono ancora tanti eoccorre andare avanti. LaLombardia e il Paese hannobisogno del contributo ditutti, dalla città di Lecco aicomuni della provincia, ric-chi di risorse umane e realtàmolto importanti a livelloproduttivo ma anche nell'at-tenzione ai bisogni dei piùdeboli. In questi cinque annimi sono impegnato per essere

la voce del territorio di Leccoin Regione: grazie al governoFormigoni abbiamo poten-ziato il sistema sanitario e iservizi alla persona, abbiamosostenuto il polo universitarioa Lecco, siamo stati a fiancodelle famiglie offrendo libertàdi scelta per l'educazione deifigli e sostegno alle coppiegiovani per l'acquisto dellaprima casa. Abbiamo costrui-to una Regione attenta aibisogni di tutti e abbiamomesso la persona, la sua salu-te e il suo benessere al centrodella nostra azione, perchénessuno resti solo e chiunquepossa essere libero di sceglie-re dove farsi curare e dove farassistere i propri cari. Il dialo-go con i cittadini e le autono-mie locali è il metodo di lavo-ro e al tempo stesso la condi-zione che ha reso possibile ilbuon governo della Regione.Lecco non vuole perdere il

treno dello sviluppo e perquesto deve rimanere aggan-ciata al modello positivodella Regione Lombardia:vogliamo costruire insieme ilfuturo dei giovani, dareimpulso alle imprese, garanti-re solidarietà a tutti. Tuttisappiamo quanto il nostroterritorio respiri la cultura dellavoro e della solidarietà.Sono due risorse fondamen-tali per il nostro sviluppo enei prossimi cinque anni miimpegno a sostenere la cresci-ta della nostra provinciaattraverso la spinta all'inno-vazione, la cura ai bisognidella persona, la libertà dimuoversi e di far circolare lemerci. Pensando alla provin-cia di Lecco e in particolarealla zona della Brianza, riten-go che le priorità per i prossi-mi anni siano il sostegno allerealtà produttive e la soluzio-ne dei problemi infrastruttu-

La Lombardia ...il laboratorio del nuovo

Sarfatti ha quindi espostoquello che farà nel merito, sediventerà Presidente dellaLombardia: una seria politicaindustriale,che l'attuale mag-gioranza regionale non hasaputo impostare nei suoi 10anni di governo, basata suiseguenti punti: 1) fondo disostegno alle aziende chefanno innovazione di qualitàe non a pioggia o agli amici,come a suo parere ha fatto econtinua a fare l'attualeamministrazione; 2) ammor-tizzatori sociali come ci sononegli altri Paesi europei checonsentano la transizione adun nuovo sistema produttivosenza distruggere la dignitàdei lavoratori; 3)corsi diriqualificazione funzionali aibisogni di un nuovo sviluppoe non per creare base elettora-le sperperando il pubblicodanaro (negli ultimi due annile scuole di formazione pro-fessionale regionale, fioreall'occhiello della Lombardiaper la loro qualità, sono pas-sate da qualche centinaio a doltre 1500, senza alcun proto-collo né controllo e spessosenza neppure una sedefissa!!); 4) forti investimentinel sistema dei trasporti, incui la Regione ha investitomolto meno della medianazionale; 5) semplificazionedel sistema burocratico deipermessi e delle certificazio-

ni, perché questa situazione,insieme ad una viabilità alcollasso, fa scappare in altripaesi europei meglio servitimolte aziende italiane sane ecompetitive, ma che nonvogliono più pagare i costidei nostri disservizi; 6) strut-ture di cooperazione per ilmarketing in Italia e all'esteroa sostegno dei piccoli produt-tori; 7) un forte impegno perla modificazione delle strate-gie del nostro sistema finan-ziario che, sostenendo sem-pre le grandi aziende e quindii così detti " sistemi forti", hadi fatto impedito lo sviluppodelle piccole imprese e la lorotrasformazione in aziendeche possano stare sull'attualemercato; 8) basta con i viaggiin giro per il mondo concodazzo di industriali amici,cui l'attuale governatore ci haabituato e che non hannoprodotto nulla di serio per ilsistema Lombardia, ma forteinterazione con l'Europa perfarsi valere a livello interna-zionale; 9) investimento e svi-luppo di settori trascurati daquesta amministrazione, chesembra aver investito tutto(oltre il 70% del bilancio) inpoli ospedalieri " di eccellen-za, quali il turismo, l'agricol-tura l'energia e l'eclogiaHa anche affermato di essereottimista rispetto al risultatoelettorale, benché la campa-

gna elettorale si presenti sicu-ramente impari per mezzi efinanziamenti, ma crede chela gente cominci ad averneabbastanza di chi si presentacome l'uomo dellaProvvidenza che risolve tuttolui; " Non credo all'uomosolo al comando -ha dettoSarfatti in più occasioni- maalla squadra unita da un pro-gramma serio, basato suun'analisi della realtà e con-seguenti azioni per modifi-carla in meglio, perché laLombardia, con le straordi-narie risorse umane, naturalie culturali di cui dispone, simerita molto di più di quelloche l'attuale maggioranza èstata capace di fare sino adora: non più "Governatori "ma un buon presidente cherispetta le regole della parte-cipazione democratica, cal-pestata ed elusa con sistema-ticità per 10 anni da unagestione regionale che hasostituito l'arroganza diRoma con quella delPirellone: altro che federali-smo!"Sembra certamente un uomoonesto, sincero e appassiona-to del bene pubblicoRiccardo Sarfatti: vedremo il3 e 4 aprile se lo avranno pen-sato anche gli elettori dellaLombardia

rali. Lo sviluppo passa dun-que attraverso il collegamen-to tra Lecco e Bergamo masoprattutto nell'accesso allegrandi vie di comunicazione,al miglioramento del trattoferroviario e al collegamentocon il sistema pedemontano.Lecco avrà il suo Polo univer-sitario e questa novità potràliberare risorse ed energie pertutto il tessuto produttivodella provincia, potendo con-tare su un capitale di cono-scenza e ricerca importanteper continuare ad essere com-petitivi. La Regione governa-ta da Formigoni continueràad essere accanto alle fami-glie, al mondo del lavoro edella solidarietà: ciascuno dinoi può contribuire allacostruzione del bene comunee per questo, il nostro pro-gramma, dobbiamo conti-nuare a scriverlo insieme.

Giulio Boscagli

... Riccardo Sarfatti a Molteno(Continua dalla Prima Pagina)

AUGURIROCCO

AL VOTO PER LA REGIONE

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Mese di Marzo 2005 - 5Approfondimenti

Una goccia di Solidarietà

Mi trovavo a Milano ildicembre scorso, catapultatadalla provincia per assapora-re (anche se ne avevo pocaconvinzione) la piacevolezzadell'atmosfera natalizia dellacittà per eccellenza. Luci,vetrine eleganti, opulente,pur non corrispondendo cer-tamente a quello che cercavo(amo particolarmente rifu-giarmi nelle librerie) avrebbe-ro forse per un momento pro-iettato la mia mente verso la"leggerezza del pensiero",allontanandomi così tempo-raneamente dai gravami quo-tidiani che appartengono aquasi tutti gli individui. Inmezzo a quella confusionemi soffermai ad osservareuna povera donna anzianamalconcia, seduta a terra.Come tappeto aveva un car-tone malridotto e sopra diesso un barattolo arrugginitoche serviva per le elemosine.Le persone sfrecciavano vici-no con noncuranza, come se

non esistesse. Una recentetrasmissione televisiva li hadefiniti "Gli invisibili".Risate, voci amplificate daldesiderio di fare chiasso atutti i costi e fretta, tanta fret-ta per gli acquisti dell'ultimaora. La osservavo già da alcu-ni minuti, quando decisi diavvicinarmi a lei e accovac-ciandomi accanto iniziai aparlarle. La donna era stupi-ta, mi guardava teneramentecon aria interlocutoria; forseero il primo contatto umanodella giornata. Si esprimevapur essendo italiana congrave difficoltà, senz'altrodovuta all'età, alla stanchez-za ed a qualche complicanzapsicologica data dalla condi-zione disagiata. Mi ripetevain modo confuso ed ossessivoil nome di un farmaco, indi-candomi con la mano destrae con gli occhi sofferenti unevidente dolore alla testa, allebraccia, alle gambe. C'erauna farmacia lì accanto, mi

allontanai un attimo e tornaicon le bustine di un comuneanitidolorifico. La donna misorrise in segno di assenso esolo in quel momento mentrecontinuava il nostro curiosodialogo, mi resi conto che lepersone iniziavano a soffer-marsi accanto a me, gettandonel barattolo monetine tintil-lanti, una dietro l'altra e lan-ciando almeno fuggevolmen-te uno sguardo di curiosità oaffezione, non saprei dirlo,verso la malcapitata. Miaccorsi che in quel momentoio rappresentavo per i passan-ti la normalità, quella norma-lità che mediava il contattotra loro e la diversità dell'infe-lice. La mia presenza fisicarassicurante, ordinata, i mieiocchialini da intellettualerappresentavano per lorosicurezza: "la sicurezza dellanormalità". Si ha sempre pur-troppo timore, pregiudizionei confronti di chi non èuguale a noi. La non cono-scenza induce paura, dubbio,perplessità e spesso conduceall'emarginazione di tutto ciòche non ci è noto. Ma chisono i normali? MadreTeresa diceva che i veri pove-ri sono quelli che non parla-no mai forte, il loro è un ran-tolo sottile.Aggiungo io: "sempre pregnodi dignità, comunque".

Luisella Sala

Intervista al Direttore dellaCNA ConfederazioneNazionale Artigianato diLecco

Nel secondo numero del gior-nale, avevo espresso le mieconsiderazioni circa il futurodella nostra economia eavevo promesso di andare achiedere "Come stanno lecose nella nostra Provincia?"e "Che cosa si intende fare?"a chi di dovere. Una primarisposta è stata gentilmentefornita dal dott. MicheleCorbetta, Direttore dellaConfederazione NazionaleArtigianato di Lecco.Dott. Corbetta, partiamodalla situazione attuale delleimprese artigiane di frontealle sfide della globalizza-

zione: c'è o non c'è unacrisi?"La domanda presupponeuna risposta articolata, per-ché, se sicuramente è in gravesofferenza il settore tessile,più esposto alla concorrenzadei Paesi emergenti, perquanto riguarda il metalmec-canico, di fronte ad aziendein difficoltà ve ne sono altrein ottima salute. Lo statodelle aziende è infatti deter-minato da quanto sono statein grado di mantenere alti neltempo i numerosi parametriche ne determinano la com-petitività. Tuttavia abbiamoun indicatore che ci segnalalo stato di salute generaledelle imprese artigiane lec-chesi. Si tratta dell'EnteBilaterale Artigianato istitui-to, tra le altre cose, per forni-re provvidenze integrativealle aziende con meno di 15addetti che non possonoricorrere alla cassa integra-zione.Bene, mentre fino a pocotempo fa il ricorso a talefondo avveniva raramente,per situazioni meramentecontingenti e di breve durata,oggi la richiesta può dirsi tri-plicata. Se poi a questo datoaggiungiamo un calo drasticodel numero delle aziende nelsettore tessile e manifatturie-ro iscritte all'Albo artigiani diLecco, possiamo dire chequalche riflesso della crisi sista facendo sentire anche inquesta isola felice"Ma i dati statistici sull'occu-pazione sono ancora decisa-mente buoni "Sì, ma c'è da chiedersi se sitratti di occupazione o nonpiuttosto di sottoccupazione:i dati generali non fannodistinzione in questo senso"Allora, possiamo dire che il"sistema Lecco" regge mache la crisi c'è anche qui,benché non molto grave.Domanda: che cosa sidovrebbe fare e che cosa sista facendo per ridare slan-cio alle aziende o almenoper evitare che la situazionesi aggravi?"Non si può dare una solarisposta. Sicuramente la dire-zione è quella di migliorare lacompetitività delle impreseovvero ricercare nuovi merca-ti, innovare, investire.Non è una frase fatta ma unadoverosa premessa per man-tenere solida l'economia loca-le. A questo punto il discorsodiventa complesso. Vorrei,però, fornire un paio di spun-ti essenziali. Il primo riguar-da l'accesso al credito: dovenon ci sono risorse non cisono investimenti. I sistemiassociativi, Cna di sicuro,sono tra i pochi che fornisco-no strumenti oggettivamentevalidi soprattutto attraverso iConsorzi fidi. Ora si tratta siadi potenziare questi meccani-smi, sia di intervenire inmodo mirato con politiche diincentivazione che fornisco-no supporti reali (finanzaagevolata, credito d'imposta).In seconda battuta occorrepotenziare il Sistema Lecco.E' evidente l'importanza di"governance" locali con lapartecipazione di tutti gliattori che impostino strategiedi medio e lungo periodo spe-cifiche per il territorio. Inquesto senso bisogna ricono-

scere che i protagonisti del-l'economia locale, soprattuttoCamera di Commercio,Provincia e mondo associati-vo hanno colto l'importanzadi questo ragionamento,anche se siamo ancora in unafase progettuale". Tutti dicono che si devealzare il livello di formazio-ne per promuovere l'innova-zione: qui abbiamo unPolitecnico, ma in che modointeragisce con le esigenzeproduttive?"Il Politecnico di Lecco stalavorando bene, in sintoniacon le esigenze locali, ma èanche ad altri livelli che sideve fare qualificazione eriqualificazione: non solosulle maestranze, ma versogli stessi imprenditori, la cuiformazione è spesso obsoletao comunque, a volte, nonadeguata a un mercato inevoluzione come questo".E le Istituzioni pubblichecome le sembra si stianomuovendo?"A livello governativo fino adora si è fatto troppo poco;speriamo che vi sia qualcosadi meglio per il futuro.A livello locale, invece, direiche l' Amministrazione pro-vinciale di Lecco, come giàsegnalato, ha ben presente il

Oggi ci troviamo ad un biviotra un possibile declino e unrinnovato sviluppo: il mioprogramma parte dalla posi-tiva realtà lombarda persostenerne la crescita, chia-ma a raccolta le migliorienergie presenti e chiede l'ap-porto di ciascuno. La provin-cia di Lecco può offrire uncontributo importante per losviluppo della Lombardia:nei prossimi anni vogliamopuntare sull'innovazione e sulcapitale umano, come fonda-mento per un nuovo svilup-po. Per realizzare questo pro-getto occorrono libertà dimovimento e libertà diimpresa: vogliamo sostenerela competitività internaziona-le della piccola e mediaimpresa, rilanciando la ricer-

ca e il trasferimento tecnolo-gico. Ci impegniamo percompletare e realizzare leinfrastrutture che porterannoconcreti miglioramenti ai col-legamenti interni alla provin-cia e con le province vicine, afianco delle realtà produttivelocali e dell'esigenza di tutti icittadini di muoversi con faci-lità. Sostenete questa costru-zione corale a servizio delbene comune, con la vostracollaborazione, le proposteche nascono dalla vostraesperienza e dal vostro lavo-ro. Sostienimi anche tu con iltuo voto alle ElezioniRegionali del 3 e 4 aprile2005.Grazie di cuore

Roberto Formigoni

... Cari Cittadini di Lecco e della Brianza(Continua dalla Prima Pagina)

problema e infatti, oltre alleiniziative portate avanti inpassato, si sta attivando untavolo provinciale per defini-re congiuntamente -Provincia, Camera diCommercio, Associazioniimprenditoriali e Sindacatidei lavoratori - un pianogenerale di intervento. Ora sitratta di non fermarsi solo aitavoli di lavoro ma di creareinterventi specifici e imme-diatamente operativi, altri-menti anche le migliori ini-ziative potrebbero risultareinutili perché tardive.La Regione Lombardia hacercato di intervenire conmisure a sostegno, anche senon sempre ha fatto centro.Di sicuro occorre dare attoche l'Amministrazione regio-nale ha buone intenzioni ma,a mio parere dovrebbe daremaggiore ascolto alle associa-zioni per centrare gli obietti-vi. In particolare vorrei farpresente un accordo cheabbiamo appena siglato conil "Pirellone" per far parte,come associazione, della neo-nata " Borsa LavoroLombardia" che potrà aiutaremeglio i nostri associati a tro-vare il personale di cui neces-sitano e che spesso non trova-no…. nonostante la crisi !

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6 - Mese di Marzo 2005 Bosisio Parini

L'Associazione Culturale "G.Parini", costituitasi nel '95vede nella signora MaristellaCastellan il suo presidente. Atutt'oggi conta una cinquanti-na di soci molto. Si riunisco-no il secondo venerdì delmese alle ore 21 presso ilpalazzo comunale. E' un'as-sociazione ONLUS che"intende promuovere attivitàdi carattere culturale al finedi sollecitare la partecipazio-ne popolare, l'impegno civilee sociale dei cittadini senzadiscriminazione alcuna.Al centro delle sue attivitàsono lo studio, la ricerca, ildibattito, le iniziative edito-

riali per diffondere e ripro-porre il patrimonio poeticoed il messaggio morale del-l'abate poeta G. Parini, non-ché la formazione e l'aggior-namento culturale in tutte lesue espressioni.L'associazione si proponealtresì come struttura di ser-vizio per associazioni, circo-li, centri che perseguano fina-lità anche parzialmente coin-cidenti con i suoi scopi". Concretamente l'impegnodell'Associazione si è tradot-to in diverse iniziative: orga-nizzazione di incontri cultu-rali su Sant'Ambrogio, padreEnrico Mauri, Giuseppe

Panini, Andrea Appiani,Gianni Brera; riscoperta delpoeta Alessandro Arnaboldi(1827-1896), nativo diBosisio; recite teatrali inoccasione degli anniversari diGiacomo Leopardi e diGiuseppe Parini, seguite dal-l'allestimento di una comme-dia su G. Parini, tutte adopera della compagnia teatra-le locale "Briciole di teatro";proiezione delle opere diAndrea Appiani; omaggio aGianni Brera nel decimoanniversario della sua scom-parsa.Fra le iniziativedell'Associazione una dellepiù seguite è il corso di rica-mo, che si ripropone ognianno ed è aperto a tutte ledonne, con la guida di abilied esperte maestre.L'attività di ricamo si collocanella tradizione dei lavoriartigianali di Bosisio Parini,in quanto sino ad alcuni annifa esisteva nel nostro paeseun laboratorio di ricamo,acui potevano accedere le gio-vani per imparare la bellissi-ma arte del ricamo ed esegui-re poi lavori su ordinazione

Motoclub Parini

Dal 1977, anno in cui fu fondato, ha avuto una notevole evo-luzione: dapprima i soci partecipavano all'Enduro, poientrarono anche nell'ambito del Motocross ottenendo parec-chi successi. Nel 1986 il Motoclub Parini è stato protagoni-sta nell'organizzazione del "Motocross IndoorInternazionale benefico per La Nostra Famiglia" e neglianni '88-'89 ha proposto di nuovo gare internazionali,mostrando la sua dimensione sociale. I migliori risultatisono stati ottenuti dai piloti Davide Corti, Carlo Canali,Luigino Gerosa, Roberto Gaiardoni e Alex Gaiardoni.L'attività organizzativa e propedeutica non ha mai cessatodi svilupparsi ed il campo è stato riconosciuto dalla FMIcome impianto sportivo nazionale: infatti il Motoclub Pariniè abilitato a organizzare prove di campionato del mondo.

Sabato 9 aprile nel "Friendly Hospital", sorto recen-temente nel complesso de "La Nostra Famiglia" diBosisio, verrà inaugurato un nuovo impianto: unapiscina che potenzia la qualità delle cure.L'inaugurazione, in programma alle ore 13, sarà pre-ceduta da un convegno che avrà inizio alle 8.50. Ilconvegno ripercorre l'esperienza dell'Associazione"La Nostra Famiglia" - Irrc Eugenio Medea nellarealizzazione di un ospedale a misura di bambino,una struttura d'avanguardia dedicata alla cura e allariabilitazione delle disabilità infantili. L'incontrovuole stimolare la riflessione su come meglio integra-re le diverse dimensioni: infrastrutturali, organizzati-ve, cliniche e sanitarie, informative e tecnologiche, inun modello organico efficace e sostenibile sul pianodelle risorse. Un centro di cura e di ricerca biomedi-ca che funziona è infatti motore di sviluppo e dioccupazione per il territorio e per le comunità locali.

Costituita il 13 aprile 1970per offrire un servizio di tra-sporto ammalati all'ospedaleAppiani e alla clinica Mira diBosisio, opera oggi su unbacino di utenza di circa45.000 abitanti dellaProvincia di Lecco, in colla-borazione con l'ASL nr. 7 peril servizio di guardia medicae con il 118 per il soccorsod'urgenza. Nel '75 è stata atti-vata la sezione di Oggiono enel 1980 quella diC o s t a m a s n a g a :l'Associazione raggiungeoggi un totale di quasi 300soci volontari. Da qualcheanno le sono stati assegnati 3obiettori di coscienza, e gra-zie anche a loro può garanti-re una presenza attiva 24 oresu 24. Appartenere allaCroce Verde significa puretrovare un punto di aggrega-zione, che aiuta a dare mag-gior pienezza alla propriavita.

L’Associazione Culturale“G. Parini”

Non tutti sanno che a Bosisioè possibile effettuare una visi-ta giudata per la cittadina allariscoperta di storia e cultura.L'itinerario pariniano sisnoda lungo le vie di Bosisio,attraverso monumenti, chiesee case, e fanno ripercorre iluoghi che hanno visto il gio-vane Giuseppe Parini muove-re i primi passi. Possiamoimmaginare che i primi studifatti a Bosisio abbiano contri-buito a rendere il poetaBosisiese uno dei maggioriletterati che l'Italia ricorda. Ilcompito delle guide parinia-ne consiste proprio nel fargustare appieno questi luoghied atmosfere. La prenotazio-ne delle visite guidate puòessere effettuata contattandoil comune o direttamente legiude consigliate. I gruppidevono essere al massimo di25 unità. Il costo della visita èdi 80 €, con maggiorazione

per i giorni festivi. La duratadelle visita, che viene effet-tuata a piedi, è di circa dueore e mezza e comprende lavisita della casa natale-museodi Giuseppe Parini, dove siassiste a un audiovisivo cheriesce a calare il visitatorenell'atmosfera di quellaBosisio settecentesca che hadato i natali al poeta bosisie-se.

Er. Ba.

ITINERARIOPARINIANO

Unione SportivaBosisio

Ha alla spalle 26 anni di attività e atutt'oggi coinvolge ogni settimanapiù di 200 tra bambini, ragazzi,adulti. Si distingue in più settori:U.S. Calcio, U.S. Basket, U.S.Pallavolo, U.S. Ciclismo,Ginnastica Artistica, l'ultimasezione nata nel 1986. L'Unionesportiva crea in paese molta parte-cipazione, non solo di atleti, maanche di spettatori, sponsor, soci,dirigenti, allenatori, ed ha semprepresente, insieme al fine agonisti-co, quello educativo per cui è sorta.

Un ospedale ...a misura di bambino

LA CROCEVERDE

La casa nataledi Giuseppe Parini

Il Comune di Bosisio Pariniorganizza un concorso foto-grafico ad iscrizione gratuitaaperto a tutti. Ogni autorepotrà presentare un minimodi 5 ed un massimo di 10 foto(20 x 30) scattate all'internodel territorio di Bosisio Parinie della frazione diGarbagnate Rota. Le operecon la scheda di partecipazio-ne dovranno essere inviate alComune di Bosisio Parini,Segreteria Comunale, P.zzaGiuseppe Parini n. 1 - 23842Bosisio Parini (Tel.

+390313580511), entro il 30aprile 2006. Le prime treopere classificate verrannopremiate con 400 euro alprimo premio, 200 euro alsecondo e 100 euro al terzo.Le opere presentate andran-no ad integrare l'archiviofotografico del Comune diBosisio Parini, che le utilizze-rà per promuovere l'immagi-ne del territorio, indicando ilnome dell'autore ogni voltache un'immagine venga pub-blicata.

E.B. e A.I.

CONCORSO FOTOGRAFICO

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Mese di Marzo 2005 - 7Bosisio Parini

La Nostra FamigliaAl via la trentaduesima edizione della “Camminata dell’Amicizia”

Pro Loco Bosisio

Con il mese di aprile ritorna aLa Nostra Famiglia diBosisio Parini la Camminatadell'amicizia, trentaduesimadella storia. Atteso l'ormaiconsueto concorso di miglia-ia di partecipanti, costituitianche da bambini in carrozzi-na ospiti dell'Associazione eda persone memori delleesperienze infantili vissute alsuo interno, si svolgerà il 17aprile. Organizzata dalGruppo amici don LuigiMonza di Bosisio, seguirà iltradizionale itinerario di 12Km: La Nostra Famiglia,Bosisio, Garbagnate Rota,Casletto, Moiana, Merone,Maglio, Maggiolino, Rogeno,via delle Brianne, viaProvinciale, La NostraFamiglia. Posti di ristorolungo il percorso e all'arrivo,carrozze con cavalli al segui-to, presenza di personaggifamosi all'atto delle premia-zioni di gruppi e di parteci-panti con particolari caratte-ristiche, mostra del pane acura della Scuola per panifi-catori e pasticceri (Enaip) diErba, attrattive e giochi a fine

camminata, i principalimomenti della giornata diamicizia contraddistinta daltema: <<Tutto quello chefate, sia fatto nell'amore>>.Nello spirito di tale prospetti-va i partecipanti allaCamminata dell'amicizia

Si è costituita il 6 gennaio la Pro loco di Bosisio Parini.Trenta volontari capeggiati da Francesco Peverellihanno l'arduo compito di promuovere e valorizzare ilpaese di Bosisio Parini, nelle associazioni, nella cultu-ra, nel turismo e nello spettacolo. Il sindaco FilippoFronterre mantiene così una promessa fatta in campa-gna elettorale e i bosisiesi avranno uno strumento inpiù per canalizzare le energie tese al miglioramentosocio-culturale collettivo.

UN MOMENTODELLECOSIDDETTE

"OLIMPIADIDE LA NOSTRAFAMIGLIA"

EFFETTUATENELLA SEDEDELL'ASSOCIA-ZIONE DIBOSISIO PARININEL 1967: RISER-VATE AI BAMBINIOSPITI DEL CEN-TRO E COMPIU-TE PER ALCUNIANNI, DIEDEROORIGINE ALLACAMMINATA DEL-L'AMICIZIA.

contribuiranno a realizzareimportanti progetti: acquistoattrrezzatura per il 7° padi-glione del centro di Bosisio;pellegrinaggio 2005 dei bam-bini de La Nostra Famiglia;sostegno dei progetti de LaNostra Famiglia nei Paesi in

via di sviluppo. Come nelleprecedenti edizioni, gli orga-nizzatori hanno fatto ricorsoad una serie di altre iniziativeper rendere sempre più fun-zionale la marcia non compe-titiva che, come è sempreavvenuto, non mancherà di

mettere in competizione unbuon numero di partecipanti.Altri saranno protagonisti diinterpretazioni musicali,aspetti folcloristici ed altrisistemi in grado di vivacizza-re la camminata. Si aggiunge-ranno alla programmata par-

tecipazione di gruppi musica-li folk e corpi musicali. Leiscrizioni alla Camminatadell'amicizia, possono essereeffettuate nel corso del ritro-vo previsto per le ore 6. Alle 8inizio punzonatura, mezz'oradopo arrivo della fiaccolaportata da Ponte Lambro daitedofori del Gruppo SportivoS. Maurizio di Erba e accen-sione del tripode che precede-rà la partenza delle carrozzi-ne alle 8.45 e l'avvio generalealle 9. Per quanti abbianointenzione di premunirsi delcartellino di partecipazione,si comunica che le iscrizionipossono essere effettuatepresso le seguenti sedi de LaNostra Famiglia: Bosisio;Carate Brianza, Como, CGLe Casa Famiglia, Como,Centro ambulatoriale;Endine Gainao (BG); Lecco,Mandello del Lario; Milano,Parrocchia S. Antonio M.Zaccaruia; Ponte Lambro;Sesto S:Giovanni; VedanoOlona (VA).

G.M.

Pellegrinaggio aLourdes

In programma dal 15 al 24 maggio, La Nostra Famigliaha organizzato anche quest'anno il pellegrinaggio aLourdes.Occasione di incontro tra genitori e amicidell'Associazione per disabili, costituisce anche unmomento importante per ritrovare serenità e coraggioper affrontare la vita di ogni giorno. Il pellegrinaggio,giunto alla 47esima edizione, è aperto a qualsiasi perso-na.Camminando insieme a bambini e ragazzi, si potràcondividere la gioia della messa della di primaComunione e del sacramento della Cresima. Alla gran-de festa parteciperanno anche vescovi, sacerdoti e ope-ratori de La Nostra Famiglia. E' data la facoltà di rag-giungere Lourdes servendosi sia del treno che dell'ae-reo. Per il viaggio in treno si potrà utilizzare un trenospeciale con cuccette in partenza da Milano; per il ser-vizio aereo, la partenza verrà effettuata da Bergamo-Orio al Serio e da Milano-Malpensa.Le iscrizioni sono già in atto presso tutti i centri de LaNostra Famiglia.

L'Associazione Amici dellaNatura nasce da un preciso eforte desiderio di tutelare,valorizzare e riqualificarel'ambiente e il territorio sucui viviamo. Siamo nati nel1995 e abbiamo lavorato perrecuperare e valoriz-zare alcune aree cheportavano il segno dianni di abbandono edi inciviltà.Lavoriamo per rende-re accessibili alcunidei sentieri che, tradi-zionalmente, veniva-no utilizzati per l'ac-cesso al Lago diPusiano.

Ci siamo resi conto che irifiuti ed il loro smaltimentorappresentano uno degli ele-menti più pericolosi per laqualità dell'ambiente in cuiviviamo ed in cui vivranno inostri figli. Crediamo ferma-mente che il rifiuto menopericoloso da smaltire è quel-lo che non viene creato oquello che viene riciclato. E'per questo motivo che ormaida 6 anni abbiamo preso ingestione l'Isola Ecologica per

Associazione AMICI DELLA NATURA

la Raccolta Differenziata delComune di Bosisio Parini.Con il supporto dei nostrivolontari, contribuiamo inmodo importante alla diffe-renziazione dei rifiuti, gesten-do un area in cui tutti i citta-dini possono conferire plasti-ca, ferro, vetro, umido, carta,medicinali, ingombranti, olii,batterie, ecc. Quando possia-mo diamo anche nuova vita aquello che ci viene conferito.Con il ricavato della vendita

Nel 1713 nel territorio dellaBrianza, scoppiò un'epide-mia che colpì le bestie daallevamento e continuò adiffondersi per tutto l'annoseguente: furono sospesi imercati, ma ugualmente lapestilenza infuriò a talpunto da portare alla mortetutte le bestie bovine.Anchea Bosisio arrivò la disgraziae uccise non meno di 40bestie, che per un piccolocentro in gran parte agrico-lo erano un numero assaiconsistente. Fu in un simile contesto

che una persona particolar-mente devota allaMadonna, allo scopo diottenere la liberazione dalmorbo, propose alla comu-nità parrocchiale di costrui-re una cappella in onore del-l'apparizione della Verginealla contadina diCaravaggio. Fu iniziata immediatamen-te una raccolta di fondi e nel1715 si diede inizio allacostruzione dell'opera. Nel1716 furono eseguiti i dipin-ti della Vergine e delPurgatorio.

LA CAPPELLA DELLA VERGINE DICARAVAGGIO A BOSISIO PARINI

della frazione metallica e fer-rosa sosteniamo iniziative diadozione a distanza e finan-ziamo le nostre attività dipulizia e manutenzione deisentieri. http://www.bosisio-parini.net/

Alcune immagini della Festa dell’associazione “Amici della Natura” (anno2003) tratte dal Sito internet dell’associazione

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Rogeno8 - Mese di Marzo 2005

Il Cedal (Centro educazionedocumentazione ambientelago) e la scuola dell'infanzia"Sacro cuore" di Caslettohanno in atto una lodevoleiniziativa programmata perstimolare i piccoli frequen-tanti a conoscere l'ambientenaturale che li circonda.Centro di interesse "Progettoavifauna", è in via di sviluppocon una serie di attività pro-mosse tra le maestre MarisaIsacco e Fania Fedeli in colla-borazione della presidentedel Cedal Lauretta Carpanidi Bosisio. Primo atto dell'ini-ziativa, i giochi dei bambinifrequentanti la scuola che,con l'aiuto della Carpani, sidivertono con poster, opusco-li illustrativi, cartoline, visio-

ne di filmini ed altri sussidididattici forniti dal Cedal,prendendo visione del lago diPusiano e dei paesi riviera-schi. A questa attività educa-tiva faranno seguito quattrogite scolastiche che darannoai bambini la possibilità dicompiere esperienze direttecon la natura. Prima uscita il6 aprile con una passeggiatalungo le rive del lago diPusiano. Nelle successive, daeffettuare tutte in aprile, ibambini visiteranno un giar-dino privato di Bosisio inte-ressandosi in particolare allaflora, una vecchia cascina del'700 situata in località Maglioe l'Isola dei Cipressi. Al pro-gramma didattico-pedagogi-co parteciperanno anche i

genitori e i nonni dei bambi-ni. I nonni avranno il compi-to di raccontare particolari einteressanti episodi accadutiquando erano giovani e illu-strare le tradizioni locali. Lestorie narrate serviranno adindicare l'ambiente non solonell'insieme delle sue condi-zioni naturali, ma anchequelle relative agli aspetti cul-turali, sociali, religiosi. Permeglio comprendere l'impor-tanza dell'iniziativa vale lapena ricordare che l'influenzaeducativa dell'ambientemoralmente e fisicamentesano - costituendo una conti-nua interazione fra la personae il luogo in cui vive - è tantomaggiore quanto minore èl'età. Il "Progetto avifauna"

Si chiamava Maria, ma pertutti era la maestra: laSignora "Lenìn". Non ho maisaputo perché e per come diquel nomignolo, di quelsoprannome tanto amabil-mente e famigliarmenteusato da tutti per individuarela mia prima maestra, cioèquella dell'asilo infantilecome era uso definire alloral'attuale scuola materna.Abitava a Casletto, in unappartamento quasi pittore-sco e pieno di oggetti, i piùdisparati, e con degli ammen-nicoli di cui era molto fiera.Gli ultimi anni della sua esi-stenza li trascorse riservata eschiva in compagnia, nonsempre ideale, con la sorella,anch'essa nubile, ex infermie-ra, e più avvezza al chiacchie-riccio di paese, e la cosa laurtava un pochino.Amava moltissimo i bambini

Per Rogeno è una data stori-ca: dopo 20 anni di promesseelettorali, progetti fatti e rifat-ti, pagati, cestinati e poi rifat-ti, scontri politici, assembleepubbliche, annunci e rinvii,sono partiti i lavori per la rea-lizzazione del nuovo centrosportivo polivalente in vialePiave. Si tratta di un'operatanto attesa quanto necessa-ria, essendo Rogeno l'unicopaese del circondario a nonavere una struttura sportivacoperta, la qual cosa ha com-portato anni di disagi per glisportivi del paese. Oltre ad uncampo da gioco di calcettoche può ospitare partite alivello internazionale o 3campi di pallavolo contempo-raneamente e un'ampia tribu-

na per gli spettatori, sarà unastruttura che comprenderàanche spazi per attività cultu-rali e ricreative: verrà apertoun bar, nuove aule civiche, sipotranno tenere manifesta-zioni al coperto.I numeri preventivati sono darecord per il Comune diRogeno: costi di costruzioneper 2.685.575 euro pari a 5miliardi e 200 milioni dellevecchie lire, mutui contrattiper 850.000 euro oltre ad unfinanziamento senza interessiconcesso dalla RegioneLombardia di 500.000 euroda rimborsare in 20 anni,mezzi propri, reperiti tramitel'introduzione dell'addiziona-le IRPEF e l'aumentodell'ICI, per 1.335.000 euro,

Due Goccioline dalla Redazione:

Errata CorridgeNel numero precedente gli articoli: Don Luigi lasciaMerone dopo dieci anni & Benvenuto Don Ottavio firmati“Oratorio di Merone” in realtà sono stati scritti da EnricoViganò. Ci scusiamo con l’autore ed i lettori per l’errore.

Lettere al direttorel'impaginazione di questo numero ci ha impedito di allesti-re adeguatamente questa rubrica. Chiediamo a tutti coloroche hanno scritto di pazientare di qualche settimana perchètroverà adeguato spazio e risalto alle proprie domande,osservazioni e articoli nel numero di aprile.

TentazioneForse un giornoterrò con me un bel merlo indiano,che fischi e mi risponda a tonocome un cristiano.

Forse un giornonon terrò con me un merlo indiano,non sopporterò sentirlo in gabbiacome un cristiano.

di Anna Mottola Valli (nata a Settimo Milanese nel 1946,insegnate di lettere ora in pensione)

rientra nel quadrodi un altro pro-gramma delCedal: il"Progetto infan-zia" che ha lafinalità di svilup-pare la conoscen-za della naturanei bambini daitre ai sei anni.Oltre alla scuolad e l l ' i n f a n z i acaslettese hannoaderito all'inizia-tiva quelle diBosisio, Merone eCesana. E' previ-sto il concorso dialtre scuole del-l'infanzia dei paesi rivieraschidel lago di Pusiano

ATTIVITA' EDUCATIVA - CEDAL - SCUOLA DELL'INFANZIA DI CASLETTO

PALESTRA DI VIALE PIAVE: AL VIA I LAVORI spese di gestione annue previ-ste in 185.000 euro.L'amministrazione prevededi completare l'opera per il2007 ma non sarà un'impresafacile e priva di rischi: si è giàassistito all'esclusione dallagara d'appalto dellaCO.MA.CLE, ditta primaclassificata, e all'affidamentodei lavori alla IM.E.CO diMolteno, seconda in gradua-toria con ricorso al TAR(Tribunale AmministrativoRegionale). La paura di molticittadini di Rogeno sta nelnon voler rivivere la vicendadel palestrina delle scuole ele-mentari dove costi e tempi direalizzazione si sono dilatatia dismisura.

S.H.

e i suoi gatti. Non so se fosse-ro più i bambini o i gatti a fre-quentare la sua modesta, mamolto dignitosa e, a suomodo, accogliente dimoraInsegnava ai più piccoli leprime erudizioni pre-scolasti-che e, malgrado fosse diaspetto piccolo ed esile, carat-terialmente era forte, istinti-va, generosa nel prodigarsinell'insegnamento, tanto chesapeva tener testa anche a noipiccoli che, tanto per sfatareun luogo comune, eravamodelle "pesti" anche allora;benché non avessimo tutti glistimoli di oggi, non mancava-mo né in fantasia né tantome-no in energia, … figurarsi seavessimo avuto la nutella! Lasua generosa disponibilità laportava, nei ritagli di tempoad accogliere amorevolmenteanche gli alunni e alunnedelle scuole elementari che,chi per un verso chi per unaltro, necessitavano di un

supplemento di spiegazionitale da renderli edotti inmaterie specifiche e saperliportare alla pari con gli altrialunni, magari più "secchio-ni" o più disciplinati ed atten-ti alle spiegazioni dei lororispettivi insegnanti.Apro una breve parentesi:sono e resto del parere che,per quanto concerne la scuo-la elementare, non sianotanto da criticare le carenticapacità intellettive degliallievi nel non afferrare lenozioni scolastiche ma,buona parte, sia colpa dimetodi inappropriati e discarsa capacità di farsi capiredegli insegnanti. Lo so, nonmi ingrazierò tutte le simpa-tie del corpo docente maalmeno mi si riconosca lafranchezza dell'affermazione.Dicevo, la Signora Maria,"Lenìn" era una figura esem-plare, era stimata e riverita datutti, e per tutti intendo colo-

ro che anagraficamente mihanno preceduto e anche unabuona fetta di coloro che mihanno seguito.La sua vita terrena ebbe fineil 2 novembre 1959: le dome-niche al camposanto diCasletto, ove è sepolta, lededico un requiem. Di lei miè rimasto un bel ricordo masoprattutto un alto esempiodi sincera umanità, un esem-pio di una vita spesa al servi-zio degli altri, dei bambini,dei ragazzi e ragazze, unesempio cristiano che di que-sti tempi confusi e troppovelocemente impulsivi, pernulla riflessivi, ci fa ancor piùcapire che senza valori certi erispettosi di tutte le nostremigliori tradizioni, nonandremo molto lontani, …anzi. Un grazie alla miaprima e forse più importantemaestra: alla Signora MariaConfalonieri, per tutti la"Lenìn".

LA MAESTRACONFALONIERI

Per partecipare alle rubri-che, inviare articoli,fotografie, consigli e

suggerimentimanda un messaggio a:

[email protected]

o invia una lettera aAssociazione“LA GOCCIA”

Via XXIV Maggio, 3Rogeno (LC)

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Lo Sport Mese di Marzo 2005 - 9

Salve a tutti, anche noi delGruppo Sportivo vogliamocogliere l'occasione che que-sto giornale ci offre percomunicare tutte le nostreattività e per informarvi sul-l'andamento delle nostresquadre che rappresentanosportivamente tutto il comu-ne di Rogeno.Nei giorni 5 e 6 Marzo 2005,in concomitanza con l'assem-blea annuale, si sono svolte leelezioni per il rinnovo delconsiglio direttivo. I risultati:Presidente Cesare Gerosa;Vice-Presidenti FrancoMolteni e Luciano Maggioni;Tesoriere AmministratoreGiuseppe Molteni;Consiglieri WilliamsMambretti, Angelo Misseri,Giovanni Amati, AlessandraCorti e Laura Viganò.Auguriamo a tutti buon lavo-ro, sperando che tutti insiemesi possa crescere, miglioran-do sempre più la qualità delnostro operato. Ringraziamoinoltre i Consiglieri uscentiGianfranco Besana, LucianoIsella, Desolina Sangiorgio eArianna Proserpio per l'atti-vità svolta con impegno negliscorsi anni.E' bene ricordare che il G.S.Rogeno segue principalmentedue sport: la pallavolo e il cal-cio. Le squadre di pallavolosono tre: la categoria GIO-CASPORT allenata daArianna Proserpio, la catego-ria RAGAZZE allenata daAlessandra Corti e daFabiana Sanvito e la catego-ria JUNIORES allenata daDavide Fumagalli, LauraPanzeri, Stefano Valsecchi eLaura Viganò.

E' più articolato il discorsoriguardante le sei squadre dicalcioLa squadra "di punta" è quel-la che milita nella 2^ CATE-GORIA F.I.G.C. e che èallenata da mister AurelioBosisio e da GherardoTerenghi. Il cammino di que-sta squadra è iniziato tre annifa con un'inaspettata promo-zione avvenuta al primo annod'attività. I seguenti due annisono stati, dal punto di vistadei risultati sportivi, un po'penalizzanti visto che lanostra piccola società si èdovuta confrontare nei cam-pionati con realtà ben piùgrandi e già affermate datempo. La temuta discesa dicategoria comunque non c'èstata, grazie ad una provad'orgoglio nelle finali play-out dell'anno scorso; anchequest'anno la situazione diclassifica non lascia ben spe-rare ma non è da escludereuna reazione d'orgoglio comequella che si è avuta in passa-to. Grazie ai dirigenti: MauroSala (anche preparatore deiportieri) e Danilo Crippa.JUNIORESPROVINCIALI. Dal punto

di vista dei risultati ci sonostati tre anni di ascesa conti-nua per la squadra allenatada Giuseppe Molteni che liha portati, dopo l'ultimoposto ottenuto alla primaesperienza, a competere allapari con le squadre più fortidel campionato. Ricordiamoil grandissimo lavoro d'aiutoal seguito della squadra svol-to dai dirigenti WilliamsMambretti e IreneGalbusera.

Scorrendo la lista delle variesquadre rogenesi si deve apri-re una parentesi sul C.S.I.,da sempre "terreno di caccia"favorito dai ragazzi rogenesi,che ultimamente viene un po'abbandonato a favore deicampionati federali. Infatti,pur privilegiando da un paiod'anni i campionati F.I.G.C.,il G.S. Rogeno ha comunqueiscritto anche due squadre aicampionati C.S.I. Si tratta deiragazzi della TOP JUNIORa 7 che, sotto la guida dimister Luca Bosisio, stannorialzando la testa dopo unavvio un po' stentato e stannoarrivando ormai a contattocon la zona dei play-off; e laRAGAZZI a 11, allenati daAlfonso Invernizzi e LucianoMaggioni. In questo campio-nato, i ragazzi stanno pur-troppo pagando la mancanzad'esperienza.Capitolo a parte riveste il set-tore giovanile, vera grandenovità dell'anno in corso. Lacreazione di squadre e attivi-tà per i più piccoli rispondealla precisa esigenza dicostruire un futuro che sipoggi sui bambini del nostrocomune che possono cresceree maturare all'interno dellasocietà, circondati dagliamici e da persone del loropaese. Ovviamente ciò nonchiude assolutamente leporte a ragazzi di altri paesi,che sono bensì invitati adinformarsi sulle varie attivitàche il Gruppo Sportivo vuolerealizzare. L'ambizioso pro-getto è di riuscire ad iscrivereuna squadra in ogni categoriaF.I.G.C. in modo da permet-tere agli atleti una crescitacostante nella stessa societàsenza che essi "emigrino"verso altre realtà distanti dalnostro comune.Sono due le squadre iscritteai campionati giovanili. I piùpiccoli sono i PULCINI del1996 che disputano le partitenel campo a 5 e che sono alle-nati da Silvio Molteni... traloro iniziano a vedersi deipiccoli campioncini. I lorocolleghi più grandicelli sonoinvece i PULCINI1995/1994 che giocano leloro partite nel campo piùgrande e che sono allenati daVirginio Passera e FrancescoMolteni. Entrambe questesquadre, superato lo scottodella prima esperienza, stan-

no iniziando afare vedere buonirisultati senzaovviamente trala-sciare il diverti-mento che restaf o n d a m e n t a l ealla loro età.A fianco di que-ste due squadre"ufficiali" ci sonoi bambini del1997 che peròpossono limitarsia fare gli allena-menti, anche segià scalpitanonell'attesa delloro esordio cheavverrà l'annoprossimo. Perampliare ulterior-mente le attivitàsi sta pensando diiniziare a propor-re una serie dia l l e n a m e n t i -gioco per i bam-bini del 1998 chepotranno così iniziare a pren-dere confidenza col mondodel calcio passando delle orein compagnia dei loro amici.Per il coordinamento di tuttequeste squadre e di tutte leattività è fondamentale lacarica di direttore sportivoricoperta da Vittorio Gerosa.Facciamo notare che lanostra realtà è una dellepoche della Brianza a defici-tare di strutture logisticheadeguate come un campo dacalcio a 11 e una palestra ilche ci costringe a sprecarerisorse nel cercare campi epalestre in cui fare gareggiarei nostri atleti.Fortunatamente possiamoalmeno contare sulla disponi-bilità di Don AntonioFazzini che ci permette diusufruire senza riserve deicampi dell'oratorio.

Visto che le idee e i progettisono tanti vorremmo anchecercare di coinvolgere nelnostro ambiente più gentepossibile che ci possa aiutarenell'accompagnare, nell'alle-nare e nel gestire una realtàche si sta espandendo.Quindi, siccome le gazzettevanno a ruba e gli allenatorida bar si sprecano, è ora dimettere tutta questa "espe-rienza" al servizio del nostropaese e dello sport più vero egenuino che in esso vogliamosi sviluppi sempre di più. Aquesto proposito invitiamochiunque voglia dare unamano o semplicementesaperne di più a raggiungerciil martedì sera presso lanostra sede all'interno del cir-colo ACLI di Rogeno.Buono sport a tutti!!

G.S.R. e Cesare Gerosa

Eccomi di nuovo a voi.Questo mese, ancora di pienoinverno, vedendo le condizio-ni metereologiche e il grandefreddo, voglio parlarvi di sci.Ma non dello sci alpino odello sci di fondo bensì delpadre di queste due discipli-ne: il telemark.La storia di questa tecnicaparticolare di sciata a "ginoc-chio piegato" è molto antica ea mio parere molto interes-sante. Tutto nacque in un pic-colo villaggio della Norvegia,Morgedal, nella regioneTelemark (da cui il nome),dove viveva un falegname,tale Sondre Norheim chestupì tutti i suoi compaesaniriuscendo a fermarsi e a cur-vare con i suoi sci in modoassai elegante al termine diun salto lungo ben 33 metri!Vi chiederete: in che sensofermarsi e curvare? Ebbeneper noi oggi, sciatori più omeno provetti, il movimentodi frenata e quello di curvasono abbastanza scontati daimparare, ma una volta, perbloccarsi, l'unica soluzione albuttarsi nella neve era curva-re e fermarsi con la raspa.Così il movimento del tele-mark diventò un modo effica-ce e perché no elegante di

affrontare anche le discesepiù impervie, come quelledelle cime alpine e permisealla sciata di non essere piùsolo un mezzo di locomozio-ne, ma anche di divertimento.Con il tempo, poi, data l'esi-genza di sviluppare attrezza-ture che aumentassero lavelocità, soprattutto sui ver-santi alpini, il telemark venneabbandonato in favore dellosci da discesa che con il bloc-co del tallone permettevamaggior stabilità. Ma intornoal 1968, anno della contesta-zione giovanile, proprio iltelemark rinasce grazie adalcuni giovani e squattrinatisciatori americani che lo riva-lutano considerandolo forseun modo trasgressivo di usci-re dagli schemi. Presto deltelemark vennero apprezzatele caratteristiche di grandemobilità dovute alla libertàdel tallone libero e la grandeversatilità che permetteva conuna sola attrezzatura dicimentarsi nello sci di fondo,nella discesa, nello sci alpini-smo e nel salto, senza trala-sciare la possibilità, grazie aiparticolari scarponi, di cam-minare anche comodamente.Da noi in Italia il telemarkcomparve nel 1983 in ValPunteria durante una manife-stazione sciistica dove, grazieall'esibizione di alcuni sciato-ri americani e successivamen-te di alcuni maestri che feceroda amplificatori, la disciplinacominciò la sua diffusione sulcontinente. Altra finestraimportante fu poi la discesain costumi tipici dei telemar-ker alla cerimonia di aperturadelle Olimpiadi diLillehammer del 1994. Hoparlato di costumi tipici per-

ché il telemarker necessita diun abbigliamento comodo edal ginocchio in su materialicome gore-tex e thinsulatelasciano il posto alla lanacotta, ai pantaloni di vellutoalla zuava, alle bretelle, aimaglioni norvegesi, ai cap-pelli di lana del nonno, allemuffole e all'alpenstock.Essere un telemarker è appar-tenere ad un vero e proprioclan e come ogni appartenen-te ad un clan non si può man-care ai "raduni", di carattereinternazionale che celebranoil telemark. Una di queste è laScufoneda, organizzata daun gruppo di appassionatiche si fanno chiamareScufons del Cogo, che si svol-ge ogni anno in Trentino, aMoena in Val di Fassa e cheper questa edizione prenderàil via dal 6 al 13 marzo.Un'altra grande rassegna deltelemark è la Skieda, che sisvolge, sempre annualmente,a Livigno ed è così chiamatapoiché nel dialetto "livigna-sco" Skieda significa proprio"gran bella sciata". Ed è unagran bella sciata quella chefanno i telemarker di tuttaEuropa che si ritrovano aLivigno e che quest'anno sisvolgerà dal 9 al 17 aprile.Entrambe queste manifesta-zioni sono occasione di ritro-vo per tutti gli appassionatiche hanno la possibilità sia diesibirsi in telemark, vestiticon i tipici abiti retrò, sia disocializzare e divertirsi. Per iprofani della specialità questieventi sono un modo peravvicinarsi ad una disciplinadi antiche origini, molto par-ticolare e curiosa e che ha nelsuo motto "Libera il tallone,libera la mente!".

Gruppo Sportivo Rogeno

Siamo anche su INTERNET !www.lagocciabriantea.com

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Lo Sport / Varie10 - Mese di Marzo 2005

IL MESE: Inizia la primave-ra: la natura si risveglia, unnuovo ciclo vegetativo ha ini-zio. Molti sono i lavori che ciaspettano, ma attenzione, sipossono verificare ritorni dibasse temperature e gelate,tanto da dover rinviare semi-ne e trapianti.IL CLIMA: Nelle primaquindicina di febbraio le tem-perature sono rimaste piutto-sto fredde ed il termometro èrimasto ancora sotto lo zero.Le precipitazioni a caratterenevoso dell'ultima decadehanno consentito al terreno

di reidratarsi e di favorire laripresa vegetativa delle pian-te.GIARDINO: In questo mesepossiamo mettere a dimora lepiantine, pulire e zappettare ilsotto chioma di alberi, arbu-sti e roseti. Per le piante dainterno possiamo effettuare ilrinvaso. Per il tappeto erbosopossiamo aiutare la ripresavegetativa somministrandoun concime completo, possia-mo effettuare la risemina esul finire del mese, se l'erbaha raggiunto gli 7-8 cm, pos-siamo intervenire con il

primo taglio.ORTO: E' il momento delleprime semine in pienocampo. E' importante prepa-rare un buon letto di seminaintervenendo con il terreno algiusto stato di umidità perfavorirne un corretto ammi-nutamento. Tale operazioneè fondamentale soprattutto inorticoltura in quanto i semisono generalmente molto pic-coli e necessitano che il terre-no aderisca e ricopra unifor-memente la semente.

FRUTTETO: Entro la metàdel mese dobbiamo aver ter-minato i lavori di potaturaper poter poi procedere congli ultimi trattamenti percombattere i patogeni fungi-ni. Consiglio di utilizzare deipreparati chimici a base ditiram o ziram. Siccome que-sto potrebbe essere l'ultimotrattamento anticrittogamico

APPROFONDIMENTI:LA MESSA A DIMORA

Alcune attività semplici come piantare un albero sono per noi ormai inusuali efacenti parte di una tradizione contadina legata al passato. Il rapporto con la cam-pagna e l'attenzione al susseguirsi delle stagioni sono per lo più dei ricordi che ciriportano alla nostra infanzia, purtroppo qualcosa di ormai sbiadito nella nostramemoria. Il tempo e le stagioni vengono visti in funzione dei nostri week-end odelle tanto meritate vacanze: inevitabilmente passa in secondo piano l'attenzio-ne per le diverse fasi che contraddistinguono lo scorrere del tempo, dal momen-to del riposo come quello invernale a quello primaverile in cui la natura esplodecon la sua straordinaria bellezza e la sua prorompente forza. Se qualche lettorevorrà riscoprire il gusto di provare a piantare un albero e stupirsi osservandonela crescita potrà di seguito forse trovare qualche utile suggerimento. Il periodo migliore per eseguire la piantagione è il tardo autunno, periodo checonsente al giovane albero di sviluppare il sistema radicale mettendolo nelle con-dizioni più favorevoli per la ripresa vegetativa della primavera successiva. E' pos-sibile mettere a dimora gli alberi anche a fine inverno-inizio primavera: in tal casoperò le piante risulteranno più sensibili, per il primo anno, agli stress idrici estivi.Possiamo acquistare piante con un pane di terra che garantiscono un migliorattecchimento, oppure quelle a radice nuda. Io preferisco alberi a radice nudache oltre ad essere molto meno costosi, con le dovute attenzioni attecchisconoquasi sempre. Le distanze di impianto variano in funzione delle dimensioni che laspecie raggiunge a maturità. Nei fruttiferi, ad esempio, si consigliano distanze dicirca 5 mt per albicocco, susino, pesco; distanze più ravvicinate per le nuove cul-tivar di melo e pero. Per il ciliegio, il noce ed il castagno sono necessarie distan-ze fra 8 e 12 mt. Inoltre è opportuno cercare di piantare a nord le piante con mag-giore sviluppo in modo che la loro chioma non ombreggi quelle con uno sviluppominore. Dobbiamo tenere sempre presente che un albero sviluppandosi interagi-sce con quelli vicini. Piante molto vicine fra loro devono per forza di cose compe-tere per gli elementi nutritivi ed ad allungarsi alla ricerca della luce indispensabi-le per la crescita. Questa corsa alla luce compromette la crescita armonica dellepiante stesse: tendono infatti ad allungarsi eccessivamente, diventando cosìstrutturalmente più fragili e di conseguenza più facilmente soggette a rotture (pervento, neve ecc..). Il terreno va preparato con delle buche profonde e larghe circa40-50 cm per alberi di 1 o 2 anni, ovviamente le misure aumentano con l'età e losviluppo della pianta. Prima della messa a dimora, consiglio di muovere bene ilterreno sul fondo della buca, magari facendo dei fori in profondità al fine di favo-rire il drenaggio e consentire un minimo ma continuo apporto di aria alle radici.Pertanto, è buona norma scavare le buche uno o due mesi prima dell'effettivapiantumazione per consentire così un buon arieggiamento del terreno. Sul fondodella buca si deve mettere un po' di letame ben maturo o dello stallatico o unapiccola quantità di concime chimico (magari della nitrophosca), infine, aggiunge-re un po' di terra finemente amminutata (evitare che le radici vengano a contattodiretto con i fertilizzanti). Le piante a radice nuda vanno preventivamente postein un secchio in cui abbiamo miscelato acqua, terra e letame per un'ora, opera-zione che consente alla pianta di reidratarsi. Bisogna inoltre sottoporre l'appara-to radicale ad una moderata potatura allo scopo di eliminare le parti lesionate odisseccate. Questa operazione è importante per evitare che dalle ferite penetri-no dei patogeni che possono attaccare l'apparato radicale causando malattie.Dobbiamo fare in modo che il colletto sia almeno 3 cm fuori terra, onde evitarel'emissione di radici e succhioni da parte del nesto e l'insorgere di attacchi fungi-ni in questo punto così delicato. Dopo aver coperto le radici e pressato bene ilterreno si deve bagnare abbondantemente la pianta. Come ultimo strato, consi-glio di disporre un po' di letame o terriccio per evitare che la terra bagnata formiuna crosta dura e poco permeabile. Infine ricordo di legare la pianta ad un tuto-re per evitare che il vento muovendola la danneggi e di potare leggermente lachioma affinché la pianta possa avere più energia per la ripresa vegetativa.Ed ora buon lavoro a tutti …

è necessario intervenire nellafase immediatamente prece-dente la fioritura. In questoperiodo, se ci sono le condi-zioni ottimali, possiamo pro-cedere alla messa a dimoradegli alberelli per i nuoviimpianti ed effettuare gliinnesti sia a gemma vegetan-te che a spacco/corona.Verso la fine del mese possia-

mo distribuire del concimechimico oppure del letameben maturo. Per interrare ilconcime possiamo effettuarela zappettatura attorno aifusti che consente anche direndere il terreno più per-meabile e di eliminare le erbeinfestanti.

Ratti Aristide nato a Lecco il7/6/1982, corre per laBottoli Artoni Zoccorinese.Ha iniziato l'attività ciclisticanella categoria G4 nell'U.C.Costamasnaga e finora hadisputato circa 60 gare dispu-tate con 3 primi, 3 secondi,1terzo, 4 quarti, 2 quinti, 3sesti, 3 settimi, 3 ottavi e 1decimo.Inizia il 2005 pieno di fiduciae ci racconta così il suo 2004:

“Sono un po' deluso dellamia stagiona agonistica 2004nonostante le mie tre vittorie:troppi alti e bassi! Mi aspetta-vo di più ,soprattutto speravonella convocazione in nazio-nale per il Campionato delMondo, che si è svolto aVerona. Ripercoriamola.Dopo un inizio stagione nonbrillante caratterizzato dalclima freddo, che soffroparecchio, sono riuscito acogliere piazzamenti impor-tanti come: secondo almemorial Danilo Furlan;quarto alla Freccia Dei Vinicon rammarico per esserestato raggiunto a 300m dal-l'arrivo; secondo nel trofeoCittà Di Brescia. A Luglio, il10, sono riuscito a vincere,nella prima tappa del girodella Valsesia battendo involata i miei tre compagni difuga; mi sono poi classificato

secondo nella classifica finalee primo nella classifica degliunder23. Il 28 Agosto hovinto la mia seconda gara,arrivando al traguardo dasolo staccando il mio compa-gno di fuga Bonfanti (oraprofessionista) nella salitafinale al 18%. In Toscana, hodisputato una corsa a tappe,nella speranza di una possibi-le convocazione in nazionale.Purtroppo uno strappomuscolare alla coscia sinistrami ha costretto al ritiro. Ilsogno di partecipare al cam-pionato mondiale è svanito.A fine stagione, recuperatol'infortunio, sono riuscito acentrare il mio terzo successonell'ultima gara della stagio-ne a Vergo di Zoccolinonell'83° Coppa D'Inverno giàvinta da me nell'anno prece-dente.”

A.R. e L.R.

Aristide Ratti

Il nostro Parco è ricco di villepatrizie; in genere si tratta difattorie, cascine, piccoli forti-ni e casini di caccia che, adat-tati a partire dalCinquecento, diventano le"ville della delizia" dell'ari-stocrazia milanese, fino atutto il Settecento, quandoanche gli "arricchiti" vengo-no elevati ai ranghi della vec-

chia nobiltà. È questa nuovaclasse sociale che, imitando inobili, arricchisce di nuove esfarzose ville il territorio aridosso del Lambro, e il giar-dino assume importanza,passando dal "giardino all'ita-liana" al più scenografico"giardino all'inglese", dove iviali che portano alla "villa"sono lunghi anche chilome-

tri, e gli spazi aperti sono deiveri e propri "giochi prospet-tici".I nuovi ricchi si contendono ipoeti più famosi dell'epoca; ela sera, dopo la cena, vengo-no allietati da musica, buoneconversazioni e addirittura,dove la villa ha un teatro, darappresentazioni teatrali. Alla fine del Settecento vienecostruita la Villa Reale diMonza che, oltre a segnareda subito un nuovo modo diprogettare la villa patrizia,favorisce l'espandersi delgusto per la pittura, gli stuc-chi, le decorazioni e le scultu-re.Fior di pittori (l'Appiani),scultori (il Canova), architetti(il Cagnola), lavorano perabbellire e progettare questeresidenze signorili.Nell'Ottocento vengonocostruite parecchie ville chesi riducono però di volume emonumentalità; con l'avven-to della ferrovia che portaverso nord, i borghesi si spo-stano più facilmente e rapida-mente, ed ecco che le villepatrizie cominciano a sorgereoltre la Brianza: è per questomotivo che la linea ferrovia-ria Monza-Molteno-Oggionoveniva chiamata "la ferroviadei ricchi".

Le Ville patrizie nelParco della Valle del Lambro

Specie Profondità Temperatura Temperatura Temperatura Fase Lunaredi semina minima di massima di ottimale diin mm germinazione germinazione germinazione

Bietola da coste 5-10 6 35 29 Luna calanteCipolla 12 5 35 26 Luna calanteLattuga 6-12 5 24 20 Luna calanteSpinacio 10-20 4 24 18 Luna calanteValerianella 8-12 5 24 20 Luna calanteCarota 12 6 35 26 Luna crescentePisello 20-30 4 - 18 Luna crescentePrezzemolo 6-10 6 35 26 Luna crescenteRavanello 10-15 6 35 29 Luna crescente

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Varie Mese di Marzo 2005 - 11

Dopo il rallentamento avve-nuto a causa dell'inverno,abbiamo ripreso in pieno l'at-tività del nostro gruppo. Infebbraio si è svolta l'assem-blea ordinaria dei soci, con levotazioni per il rinnovo deicomponenti il consiglio diret-tivo. Lo stesso è stato confer-mato quasi all'unanimità,visto il buon lavoro svoltofinora, infatti è cambiato unsolo componente, per sosti-tuire quello che, purtroppo, èvenuto a mancare.Dopo questa necessaria atti-vità organizzativa, abbiamoproceduto alla stesura di unprogramma di manifestazio-ni per l'anno in corso, cheprevede dieci serate a temache si terranno, il lunedì sera, presso la sede sociale alleore 21.Per la precisione già a marzoabbiamo trattato l'argomentodei fiori spontanei delle preal-pi in una serata tenuta dalsignor Angelo MORON,responsabile micologico delgruppo.Il quattro aprile ci sarà unaserata dedicata alla storiadell'Abbazia di San Pietro alMonte, sopra Civate, tenutadal signor Claudio VALSEC-CHI, membro dell'associa-zione "Amici di San Pietro alMonte" guida e ciceronevolontario presso l'Abbazia.Ed infine parliamo di funghi;infatti l'11\4 il vicepresidentedel gruppo, nonché espertomicologo, signor PaoloUGO,sarà relatore di una

serata il cui argomento è laprima parte del genereRussulales.Da notare che lo studio diquesto genere è in piena faseevolutiva ed è tuttora moltodibattuto; le ultime pubblica-zioni in materia sono recen-tissime e ancora fresche distampaLa seconda partedel genereRussulales è in programma il2\5 e il relatore è sempre ilsignor Paolo UGOStiamo preparando una pub-blicazione, per il 2006, per-ché l'anno venturo ricorrerà il20° anniversario di fondazio-ne del gruppo; quindi questapubblicazione sarà la croni-storia della nostra attività inquesti venti anni; che ci havisto crescere, noi e i nostrifigli, oggi con qualche acciac-co in più, ma sempre entusia-sti ad apprendere e a farconoscere, non solo la mico-logia ma anche la natura e lastoria del nostro territorio.La partecipazione alle nostreserate è gratuita e nellabacheca sociale verrà affisso,per tempo, il manifesto dellaserata o della manifestazionein programma.Speriamo di incontrarcinumerosi, così il nostro grup-po sarà maggiormente stimo-lato ad operare, a promuove-re queste serate utili perconoscerci e socializzare eanche per una maggior cono-scenza della micologia.

Franco Molteni

“Riprendiamo l’attività”Gruppo Micologico "Brianza" di Rogeno

“RETE DONNE BRIANZA"

Il 22 ottobre 2004 si è costi-tuita in Merone, con sedeoperativa presso il palazzocivico Zaffiro Isacco un'asso-ciazione ambientalista deno-minata 'Rete Donne Brianza'(RDB) (http://www.retedon-nebrianza.org e telefono3 4 7 . 3 6 1 4 0 7 5 ) .L'associazione, nata comemovimento promosso dall'as-sociazione culturale Il

Crogiolo di Erba, si professaindipendente, apartitica enon ha fini di lucro. Le finali-tà dell'associazione sono: ladifesa dell'ambiente ai finidella tutela della salute edella qualità della vita; la rac-colta, l'analisi e la divulgazio-ne di dati e informazioniscientifiche in materiaambientale, con particolareriferimento alla gestione deirifiuti; la promozione di solu-zioni che favoriscano la ridu-zione dell'inquinamento, latutela della salute pubblica eil miglioramento della qualitàambientale; la promozione distrumenti adeguati e indipen-denti di monitoraggioambientale; la diffusione dicomportamenti ambiental-mente corretti e sostenibili.Per perseguire questi scopil'Associazione promuove edorganizza varie iniziative

divulgative e formative e allostesso tempo stimola relazio-ni, contatti e collaborazionicon personalità e associazio-ni che svolgano attività. Difatto la Rete delle Donnedella Brianza concorre adorganizzare l'opposizioneall'incenerimento dei rifiutiindustriali e CDR (combusti-bile da rifiuti) che avviene neiforni della Holcim, exCementeria di Merone. Laforte preoccupazione nasceda un lato dalla lettura delPiano dei Rifiuti dellaProvincia di Como che aprela strada ad un aumento mas-siccio dei rifiuti destinati adessere bruciati nei forni dellaHolcim (provenienti ancheda altre regioni) e all'utilizzodi aree dei paesi vicini perstoccare e trattare i rifiuti;dall'altro, risultatidell'Agenzia per la Tutela

Ciao a tutti, siamo una venti-na di donne tra i 30 e 60 annicon la passione per il ricamoe per tutti i "lavori femmini-li". Insieme prepariamo ilavori per la mostra-venditache si tiene a Maggio, per rac-cogliere fondi per la parroc-chia. Siamo a Rogeno nellasaletta del ritrovo parrocchia-le Circolo ACLI tutti i mer-coledì dalle 20.30 alle 22.30(tutti i mercoledì perché nien-te ci ferma, né la pioggia, néil vento, nè la neve e neppureil sole!). Circa 11 anni fa,alcune bambine ogni sabatopomeriggio all'asilo diRogeno andavano ad impara-re a ricamare da Suor Albina;molte mamme, per l'entusia-smo delle "piccole ricamatri-ci" decisero di unirsi a loroper imparare l'arte del pizzodi Cantù, con gli amorevolied esperti insegnamenti diSuor Santina. Erano pome-riggi proprio belli, riecheggiaancora la voce di Suor Albinache mentre aiutava le bimbe aricamare, raccontava parabo-le o la vita dei Santi. I lavorierano tanti e belli che si volleesporli: un successone! Tuttivolevano comprare questi"capolavori", ma le bambinegelose proprio non volevano.Si pensò allora di affiancareai lavori personali, alcuni daregalare alla parrocchia: eccocome è nata nel 1996 laprima Mostra Vendita.I tempi cambiano e le "careinsegnanti" sono state trasfe-

rite (capita nella vita religio-sa), ma non ci siamo persed'animo. Abbiamo continua-to a lavorare nella tranquillitàdi casa, ma ci siamo accorteche ci mancava qualcosa: ilcondividere queste gioie emagari trasmetterle! C'èvenuta così l'idea di incon-trarci una volta alla settimanae il Parroco Don AntonioFazzini con il Presidente delCircolo ACLI EttoreMolteni, (che ringraziamo dicuore) ci hanno dato l'oppor-tunità di riunirci dandoci una"saletta". Qui stiamo propriobene, la luce è ottima ancheper lavorare di sera; è riscal-dato d'inverno e c'è l'aria con-dizionata d'estate. Quantilavori sono nati tra quellequattro mura! E quanti scam-bi di consigli e d'idee! Tra noic'è la volontà di trasmettere leune alle altre tutto il bagagliod'esperienze aiutandocivicendevolmente. Facciamoogni genere di lavoro: ricamotradizionale, sfilati, intaglio,punto croce, ma anche unci-netto, maglia, cucito e pizzodi Cantù. Ogni tanto acco-gliamo qualche "nuovaragazza" e con molto entusia-smo approfondiamo e divul-ghiamo l'arte dei lavori fem-minili: abbiamo già organiz-zato dei corsi di punto crocecon il rovescio perfetto, di sfi-lature e di découpage.Potete toccarci tutto, ma nonl'incontro del mercoledì sera,perché siamo talmente entu-

siaste di quello che facciamoche questa serata ci riempietutta la settimana! Siamo ungruppo affiatato: discutiamo,spesso commentiamo i fattidi cronaca successi, ci scam-biamo ricette e trucchi dicucina, ai compleanni siporta la torta e festeggiamotutte insieme; se poi capitache qualcuna di noi si amma-li o salta qualche incontro,sentiamo subito la sua man-canza e c'informiamo peraverla presto con noi (man-diamo un grosso saluto incielo alla nostra cara amicaFernanda che purtroppol'Ottobre del 2003 ci halasciate; non dimenticheremomai l'entusiasmo che avevanell'apprendere nuovi punti,e come ci ha spinto a ricerca-re nuove tecniche). Il nostronon è un gruppo chiuso, ma èaperto, anzi apertissimo atutte quelle persone cheamano ricamare in compa-gnia (pensate che vengonoanche persone fuori paese).Ringraziamo tutte quelle per-sone che per motivi familiarinon possono venire ai nostriincontri serali, ma che lavora-no con continuità per crearelavori per la mostra-vendita acasa propria. Quasi quasi cidimenticavamo della cosa piùimportante: il prossimo 30Aprile e il 1° Maggio si terràla X Mostra con vendita dilavori femminili. A tutte lepersone che acquisterannoqualcosa, regaleremo un pic-

Le AMICHE del Ricamo

dell'Ambiente americanaaffermano che il 60% delladiossina emessa dipende dal-l'utilizzo di rifiuti come com-bustibile. La deduzione chefa la R.D.B è immediata epreoccupata: le popolazioniche vivono nelle vicinanzedei cementifici possono ina-lare sostanze tossiche chepossono causare l'insorgeredi gravi malattie ed è moltoprobabile che a Merone laquantità di rifiuti bruciatiaumenti considerevolmente.Questo grido d'allarme, con-diviso da altre 3 associazioneambientaliste locali, ha por-tato alla raccolta di 10000firme contro il Piano e losmaltimento dei rifiuti aMerone.

Lu.Ri.

Pasqua tempo di agnello ocapretto,la mia ricetta valeper ambedue.per 4 perso-ne:1.500kg di agnello apezzi,salvia rosmarino e timoin abbondanza,2 spicchid'aglio(indispensabili special-mente per l'agnello)1/4 divino bianco secco,olio 2 cuc-chiai,burro max.80gr. 1.000lt. di brodo bollente leggerosalato,sale e pepe.Tempo dicottura c.a 45min a 170°alforno.Disponete l'agnello apezzi in teglia,a parte fate untrito fine di salvia rosmarinoe timo,che mischierete alburro morbido con sale pepee olio, spalmate il compostomischiato, sull'agnello nellateglia ,aggiungete 2 spicchid'aglio schiacciati e mettete

in forno caldo.Giratelo spes-so e irroratelo di vino biancodopo 10 min. .aggiungetebrodo man mano che asciu-ga.A cottura ultimata dispo-nete l'agnello in in una pirofi-la passate il sugo in un coli-no, tirate la salsa sul fuococon del rosmarino frescoaggiustatela eventualmente di

sapore e versatela sull'agnelloche servirete subito in tavo-la.Certo le patate arrosto cistanno bene,ma il migliorabbinamento per tutti i pro-dotti da forno e' una bellainsalata mista colorata converdura cruda.Buon appetitoe Buona pasqua!!

colo oggettino ricordo. Cisembra questo il modo di dire"grazie" a tutte quelle perso-ne che visitando la nostramostra da 10 anni ci fanno icomplimenti per i lavori rea-lizzati e comprandoli contri-buiscono alla raccolta deifondi per tutte le necessitàdella parrocchia. Vi aspettia-mo e se siete interessate aconoscerci o ad unirvi alnostro gruppo per passaredelle belle serate insieme,venite a trovarci il mercoledìsera.

Merone

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12 - Mese di Marzo 2005 Varie

Libri più letti

1. MEMORIA E IDENTITA'GIOVANNI PAOLO II Rizzoli 16,00

2. LA TRACCIAPATRICIA D. CORNWELL Mondadori18,60

3. L'ULTIMO CATONEASENSI MATILDE Sonzogno 18,00

4. MEMORIA DELLE MIE PUTTANETRISTIGABRIEL GARCIA MARQUEZMondadori 14,00

5. CALLIPHORAPATRICIA D. CORNWELL MondadoriI Miti 5,00

6. CON LE PEGGIORI INTENZIONIALESSANDRO PIPERNO Mondadori17,00

7. IL CODICE DA VINCIDAN BROWN Mondadori I Miti 5,00

8. CON LA MORTE NEL CUOREBIONDILLO GIANNI Guanda 16,00

9. LA VERITA' E' CHE NON GLIPIACI ABBASTANZAGREG BEHRENDT LIZ TUCCILLOSalani 11,00

10. BUONGIORNO PIGRIZIACORINNE MAIER Bompiani 9,90

Per partecipare alle rubriche, inviare articoli, fotografie,consigli e suggerimenti manda un messaggio a:

[email protected] invia una lettera a

Associazione “LA GOCCIA”Via XXIV Maggio, 3 Rogeno (LC)

CONTATTI

Anno II - Numero 3 di Marzo 2005 - Iscrizione al registro dei giornali e periodici del tribunale di Lecco 03/04 del 15/11/04 - Direttore Giovanni MarcucciPeriodico mensile di informazione, politica, cultura, spettacolo, umorismo e associazionismo - Sede redazione: Rogeno (LC) , Via XXIV maggio, 3Editore-proprietario: Associazione “La goccia” (Rogeno - LC, Via XXIV maggio 3) - Tipografia Effegiemme srl (Bosisio Parini - LC, Via Caminanz 3)

“SU IL SIPARIO!” A PUSIANOQuei de la class de ferr e Uomo e galantuomo

Con la rappresentazione delle commedie Quei de la class de ferr e Uomo e galantuomosi conclude a Pusiano la tredicesima edizione della "Rassegna teatrale" organizzata dalComune e dall'associazione culturale "Promoterre". In scena al Palazzo CarpaniBeauarnais, rispettivamente il 19 marzo e 2 aprile entrambe alle ore 21, propongono dueambienti, quello milanese e napoletano, diversi tra loro, ma dotati di personaggi che hannoun comune destino costituito dalla necessità di superare i problemi imposti dalla società.

Regista Lorenzo Annoni, Quei de la class de ferr è presentata dalla compagnia teatrale"Scena '74" di Busnago, nel Milanese. Opera di Aldo Nicolaj, raffigura un interessante eindimenticabile quadro del mondo degli anziani che offrono, attraverso momenti di com-mozione, leggerezza e ingenuità, motivi di riflessione sul comportamento "dell'altro" neiconfronti di chi è avanti negli anni. La commedia dialettale, presentata per la prima volta30 anni fa, ha riscosso un notevole successo sui palcoscenici di tutto il mondo.

Altrettanto si deve affermare per la commedia di Eduardo De Filippo Uomo e galantuo-mo, una delle prime opere dell'autore di Napoli milionaria e Filumena Marturano. Il pro-fondo significato umano che caratterizza le commedie di Eduardo si può rilevarlo da unavvenimento: la visita compiuta a suo tempo al papa Pio XII dei fratelli Titina, Eduardo ePeppino De Filippo. Nel corso dell'udienza Titina, nelle vesti di Filumena Marturano,recitò il monologo sui figli, affermando che i figli appartengono a chi li cresce. Alla finedella recita il papa, disse: <<Questa non è poesia, è preghiera!>>.

In Uomo e galantuomo, una compagnia di guitti - persone che vivono di espedienti inter-pretate sul palcoscenico di Palazzo Carpani Beauarnais dalla compagnia di BesanaBrianza "Gruppo teatrale" - è protagonista di una serie di vicende ingarbugliate con aspet-ti comici di notevole intensità. Regia di Carlo Pennati, la commedia, oltre a mettere in lucel'ineguagliabile senso dell'umorismo di Edurado De Filippo, ben rappresentato dagli inter-preti, consente di conoscere a fondo i valori della farsa e della comicità del teatro popola-re napoletano.

Gi. Ma.

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Blind Boys of AlabamaStoria di un gruppo diragazzi ciechi con l'amo-re per il gospel

I Blind Boys sono una forma-zione di gospel nata addirit-tura nel 1939 nell'Istitutodell'Alabama per i NegriCiechi, un gruppo storico chesi ripresenta con tre dei suoicomponenti e cioè ClarenceFountain, Jimmy Carter,George Scott e con l'aggiunta

del giovane Joey Williams.La collaborazione fra BenHarper e i Blind Boys ofAlabama (che avevano giàlavorato in passato con il chi-tarrista) nasce dalla lororichiesta di avere Ben comeproduttore. Dice Ben: "all'ini-zio gli ho chiesto un po' ditempo ma una settimanadopo mi hanno offerto duecanzoni, una tentazione a cuinon potevo resistere. Cosìhanno prenotato la sala diregistrazione e in due giorniera tutto fatto". Gli addetti ailavori dicono che in realtàBen Harper abbia rifiutato diimpiegare il suo tempo pre-zioso per produrre la musicadi qualcun altro, e che perciòi Blind Boys gli abbiano pro-posto di collaborare a duesole canzoni, che Harper hapescato dal proprio reperto-rio di inediti. Gli altri trepezzi sono quindi nati diret-tamente in studio a causa del

Eccomi di nuovo, scusatemima … ho avuto un impegnoche non ho potuto rimanda-re!Durante i giorni che ho pas-sato in ospedale in occasionedella nascita del mio secondobambino, ho avuto l'opportu-nità di incontrare moltemamme, alcune stranierecome me. Chiacchierandocon loro ho scoperto una tri-ste realtà: tanti stranieri,anche con studi superiori,non riescono a trovare lavoroadeguato alla loro prepara-zione ed esperienza. Hoincontrato per esempio unasignora cinese che è medico,al suo paese faceva la pedia-tra, ma qui fa la donna dellepulizie! Credevo di esserestata sfortunata io sola, quan-do due anni fa entrando in unufficio di una società "trovalavoro", rispondendo ad unannuncio che ricercava unapersona che conoscesse ingle-se, francese e sapesse usare ilcomputer, mi ero sentita

rispondere: " .. eh no signora,questi sono lavori solo per ita-liani!". Mi sono molto offesae non mi capacito ancora delfatto che ci si possa compor-tare così.Stranamente questo proble-ma mi sembra che sia piùgrande proprio da questeparti e lo è meno in altre zoned'Italia: io ho una cugina aPadova, lavora come infer-miera, e si meraviglia di quel-lo che gli ho raccontato.Forse qui è amplificato per-ché non sono arrivati moltistranieri e ci sono difficoltà diintegrazione tra le nazionali-tà? Forse manca la possibilitào la voglia di conoscere ildiverso? O quello che si credeessere differente per abitudinie cultura? Francamente, iopenso che a Padova, Milano,Lecco o in qualsiasi altropaese i valori e le capacitàdevono essere sempre apprez-zate. Mi viene da scrivere cheavverto un ingiustificata eingiustificabile aria di discri-

minazione razziale.In effetti però non so se lacolpa è degli italiani o dellagente straniera che in passatosi è comportata male, lascian-do in enormi difficoltà inuovi immigrati. Spero tantoche i miei bimbi crescendoqua e coltivando rapporti edamicizie con gli altri bambininon abbiano mai a scontrarsicon questa triste realtà. Faròdi tutto per diffondere unmessaggio di amicizia e cor-rettezza tra la gente, e sperotanto che anche queste righesu questo giornale contribui-scano a a creare un mondomigliore

LA TRACCIAPATRICIA D.CORNWELLMondadori 18,60

Genere giallo-thriller, lanuova indagine di KayScarpetta, avvince il lettorecome di regola; basti ricorda-re " Postmortem " o " La fab-brica dei corpi ". Il personag-gio creato da Patricia C. èKay Scarpetta, un'anatomo-patologa, scrupolosa e piùche professionale nel lavoroforense, brava cuoca, donnaaffascinante. La nipote Lucy,ex agente FBI, capo dell'

"Ultimo distretto ", agenziainternazionale di investiga-zione. Kay S. è indissolubil-mente legata ad altri perso-naggi quali il capitano PeteMarino, poliziotto rude etimido e Benton, profilerFBI, le cui vicende occupanoepisodi in più romanzi dellaCornwell.Kay Scarpetta, dopo esserestata lontana cinque anni daRichmond, in Virginia, vienerichiamata all'Istituto dimedicina legale dove primaera direttrice-capo. Per l'in-competenza e la presunzionedel nuovo direttore, tutto si

trova in uno stato di declino.Il caso da risolvere per Kay èla morte della quattordicenneGilly, di cui non si riesce astabilire la causa.Da qui la capacità dell'inve-stigratrice e patologa nel rico-struire da una impercettibile "traccia " un intero mondo diorrori.I fans della Cornwell, che dapiù di dieci anni seguono levicende di Kay Scarpetta,molto critici ed esigenti nonrimarranno delusi, anche sel'eco dei primi romanzi dellascrittrice non è più stato supe-rato.

buon feeling che si era instau-rato. Il frutto di questa colla-borazione sono infatti cinquecanzoni (su un totale di undi-ci), in un disco che vede BenHarper prendere un po' ilruolo del direttore d'orche-stra. Dice Jason Yates, tastie-rista degli InnocentCriminals: "è stato lui a far sìche il tutto avvenisse e a indi-care ai Blind Boys la direzio-ne da seguire. Voglio dire,anche loro hanno esercitatoun'influenza su quello chefacevamo noi, sul materialeche Ben ha scelto. Ma perme, almeno, è stata una sortadi continuazione del lavorofatto in tour. Il disco coiBlind Boys è nato come unprogetto gospel, ma una voltainciso ha eluso ogni catego-ria. È come sbocciato, tra-sformandosi in qualcosad'inatteso".