Cardiologia - Emodinamica - Ecografia - 2019 · 2020. 1. 27. · 80 anni di storia, 80 anni di...

2019La Società Italiana di Cardiologia

80 anni di storia, 80 anni di storie

Indi

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80/2

019

Indi

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80/2

019 Prefazione 6

> 1956/1979Prime Presidenze 8

> 1980/1981Attilio Reale 12

> 1982/1983Pier Federico Angelino 14

> 1984Antonio Strano 16

> 1985Armando Dagianti 18

> 1986Angelo Cherchi 20

> 1987Paolo Rizzon 22

> 1988Piero Zardini 24

> 1989Bruno Magnani 26

> 1990Odoardo Visioli 28

> 1991Giorgio Mattioli 30

> 1992Mario Mariani 32

> 1993Giuseppe Giuffrida 34

> 1994Aldo Iacono 36

> 1995/1996Antonio Brusca 38

> 1997/aprile1998Salvatore Caponnetto 40

> maggio/dicembre1998Maurizio D. Guazzi 42

> 1999/2000Peter J. Schwartz 44

> 2001/2002Massimo Chiariello 46

> 2003/2004Maurizio D. Guazzi 48

> 2005/2006Maria Grazia Modena 50

> 2007/2008Francesco Fedele 52

> 2009/2010Paolo Marino 54

> 2011/2012Salvatore Novo 56

> 2013/2014Matteo Di Biase 62

> 2015/2016Francesco Romeo 64

> 2017/2018Giuseppe Mercuro 66

> 2019Ciro Indolfi 68Notiziario 72

Pre

fazi

one

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Ottanta anni sono un traguardo importante per una Società Scientifica.È questo il motivo per cui abbiamo deciso di

aggiornare il libro “La Società Italiana di Cardiolo-gia narrata dai suoi Presidenti” realizzato nel 2010 dal Prof. Fedele su proposta del Prof. Rizzon e del Prof. Cherchi.La nostra Società è nata nel 1935 e in questi an-ni, come si può vedere dalla storia raccontata dai Presidenti, si è fortemente rinnovata nella grande tradizione del passato. Oggi grazie al lavoro di tutti i Presidenti, dei Consigli Direttivi e dell’amministra-zione la SIC è una Società stabile, culturalmente ed economicamente florida, con una prestigiosa sede in Roma. È importante non disperdere la conoscen-za della storia che rappresenta e rappresenterà un grande patrimonio per il futuro.Infine, un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo aggior-namento sulla storia della SIC narrata dai suoi Presidenti.

Ciro IndolfiPresidente della Società

Italiana di CardiologiaPre

fazi

one

La disciplina cardiologia ha cominciato ad assumere aspetto e dimensione autonoma all’inizio del secolo XIX: nacquero così trat-

tati di malattie cardiovascolari e periodici ad esse dedicate, quali il francese “Archives des Maladies du Coeur, des Vaisseaux et du Sang” fondato nel 1908 da Henry Vaquez, l’inglese Heart (poi chia-mato “British Heart Journal”) ad opera di James Mackenzy e Thomas Lewis. In Italia risulta fondato nel 1916 “Le malattie del cuore e dei vasi” a cura del Professor Filiberto Mariani di Genova e dell’editore Luigi Pozzi, successivamente diretto nel 1920 dal Professor Vittorio Ascoli, coadiuvato per gli aspetti redazionali dal Professor Cesare Pezzi, che aveva collaborato a lungo a Parigi con C. Laubry.Dal 1932 la rivista (ormai chiamata “Cuore e Circola-zione”) subì un notevole impulso ad opera di Cesare Frugoni, sempre coadiuvato per la redazione da Cesare Pezzi. Seguendo l’impulso della “American Heart Association”, fondata negli Stati Uniti da Paul D. White nel 1924, un gruppo di studiosi italiani fondò nel 1935 un “Gruppo Cardiologico Italiano”. Il Comitato promotore era costituito dai Professori Luigi Zoia, Cesare Frugoni, Domenico Cesa Bianchi, Cesare Pezzi, Domenico Pace, Riccardo Segre, coa-diuvato dal Segretario Buccianti. La prima riunione si tenne a Milano il 14 aprile 1935, senza la presen-za del Professor Segre nel frattempo deceduto. Il Gruppo continuò a riunirsi regolarmente a Milano, pubblicando gli atti in “Cuore e Circolazione”.Superata la fase iniziale, rallentata dall’esiguo nu-mero dei componenti e da difficoltà economiche, dopo il 1940 il Gruppo Cardiologico Italiano poten-ziò la propria attività congressuale grazie anche alla munificenza del Dottor Giovanni Recordati, che mise a disposizione anche la rivista “Folia Cardiologica”, che divenne l’organo ufficiale del Gruppo per oltre 15 anni. Il 1947 e il 1950 rappresentano due date importanti nella storia della cardiologia italiana.L’8 giugno 1947 il Professor Cesa Bianchi, Clinico Medico di Milano, con i suoi allievi Colombi e Frau,

1956/1979

Prime Presidenze

Prof.ri Angelo Cherchi e Paolo Rizzon

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assieme a Vittorio Puddu e Salvini, deliberarono di trasformare il Gruppo in “Associazione Italiana di Cardiologia” e dettarono norme statutarie, senza procedere però alla registrazione legale.Alla fine del 1949 risultava Presidente dell’Asso-ciazione il Professor E. Colombi, che era anche il Direttore di una delle prime Scuole di Specializ-zazione in Cardiologia italiane, con sede a Milano nel Padiglione Litta del Policlinico. Il Professor E. Colombi purtroppo venne prematuramente a mor-te alla fine del 1949.L’anno 1950 fu l’anno del primo Congresso Mon-diale di Cardiologia, che vide riuniti a Parigi car-diologi provenienti da tutto il mondo, molti di essi formatisi nelle strutture cardiologiche parigine. Tra di essi spiccavano il Professor C. Laubry, allievo di H. Vaquez, come lo era stato il Professor H. Don-zelot, allora direttore della Clinique Cardiologique di Parigi, assieme a loro allievi, quali J. Lequime di Bruxelles, Vittorio Puddu di Roma, I. Chavez di Cit-tà del Messico, nonché Paul D. White, proveniente dagli Stati Uniti, e figlio di un vecchio allievo delle strutture parigine.Il Gruppo deliberò l’organizzazione della cardiolo-gia congressuale mondiale. I cardiologi di tutto il mondo si sarebbero dovuti riuniti in un Congresso Mondiale di Cardiologia ogni 4 anni. Le prime sedi selezionate furono: Parigi 1950; Washington 1954, Bruxelles 1958, Città del Messico 1962, New Delhi 1966. Anche i congressi continentali e europei si sarebbero tenuti ogni 4 anni, a metà distanza da quelli mondiali: Londra 1952, Stoccolma 1956, Roma 1960, Praga 1964, Atene 1968.Dopo la scomparsa prematura del Professor Co-lombi la Presidenza dell’Associazione Italiana di Cardiologia passò al Professor Luigi Condorelli, che la guidò con mano sicura per oltre 20 anni. L’Asso-ciazione venne trasformata in “Società Italiana di Cardiologia” e registrata presso il notaio Vesci di Roma in data 20 marzo 1956, a cura del Consiglio Direttivo della Società che vedeva come Presidente

Luigi Condorelli e come Segretario Vittorio Puddu, e con durata del Consiglio Direttivo di 4 anni.Da quel momento la Società entrò a far parte co-me Socio della Società Europea di Cardiologia e di quella Internazionale.L’attività più importante della Società consisteva nell’organizzazione del Congresso annuale, attività molto gradita ai Cardiologi di tutta Italia. Il primo Congresso organizzato dopo la nascita della SIC fu quello tenuto a Trieste nel 1956 che era il XVIII dalla fondazione del primo gruppo. Per impulso del Professor Condorelli la Società si dotò di un “Bollet-tino della Società Italiana di Cardiologia”, Organo Ufficiale della Società Italiana di Cardiologia, che curò la pubblicazione degli atti del Congresso e dei lavori dei Soci per oltre 20 anni.La Società fu diretta da un Consiglio Direttivo, com-posto per lo più da illustri Maestri della Medicina Italiana, e cultori delle malattie cardiovascolari, di-retti dal Professor Condorelli fino al 1975. Grande apporto culturale ed organizzativo fu dato anche dal Professor Vittorio Puddu, per tanti anni Segre-tario della nostra Società, illustre cardiologo, allie-vo della scuola parigina, molto stimato in tutto il mondo, tanto da essere stato chiamato a presiedere la Società Internazionale di Cardiologia.

Consigli Direttivi della Società Italiana di Cardiologia dal 1956 al 1975Il primo CD (1956-1960), della durata di quattro anni, composto da sette membri, risultò così co-stituito: Luigi Condorelli (Clinico Medico di Roma) Presidente, Vittorio Puddu Segretario, Gualtiero Bergamasco Tesoriere, Consiglieri: Giuseppe Ago-stoni, Giulio Cesare Dogliotti (Clinico Medico di Torino), Mario Mattioli, Luigi Villa (Clinico Medico di Milano). Al termine del mandato il Professor Agostoni fu sostituito dal Professor Giulio Sotgiu, Clinico Medico di Bologna. Il Professor Condorelli si dimise dalla carica di Presidente a causa del suo impegno organizzativo connesso al III Congresso

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Europeo di Cardiologia, ma il Consiglio lo confermò per il 1961-1962.Il secondo CD (1963-1966), risultò così composto: Luigi Condorelli Presidente, Vittorio Puddu Segre-tario, Gualtiero Bergamasco Tesoriere, Consiglieri: Franco Lenzi, Arrigo Poppi, Mario Rosselli, Giulio Sotgiu, Aldo Turchetti, Luigi Villa.Il terzo CD (1967-1970) risultò composto: Luigi Condorelli Presidente, Antonio Strano Segretario, Pietro Paolo Campa Tesoriere, Consiglieri: Ales-sandro Beretta Anguissola, Gualtiero Bergama-sco, Franco Lenzi, Arrigo Poppi, Vittorio Puddu, Mario Rosselli, Giulio Sotgiu, Aldo Turchetti, Luigi Villa.Il quarto CD (1971-1975) composto da tredici membri, risultò così strutturato: Luigi Condorelli Presidente, Antonio Strano Segretario, Pietro Paolo Campa Tesoriere; Consiglieri: Piero Bobba, Sergio Dalla Volta, Luigi Donato, Sergio Lenzi, Federico Marsico, Vincenzo Masini, Giulio Muiesan, Pier Luigi Prati, Vittorio Puddu, Attilio Reale, Fausto Rovelli, Giuseppe Schinosa.

Presidenza Cesare Bartorelli 1975/1977Nel 1975 il Professor Condorelli decise di passare la mano a Cardiologi più giovani in occasione del XXXVI Congresso Nazionale di Cardiologia, tenutosi a Cagliari dal 5 all’8 giugno 1975.L’Assemblea dei Soci appositamente convocata votò in grande maggioranza in favore del Pro-fessor Cesare Bartorelli, illustre Clinico Medico a Milano, Fondatore della Lega contro l’ipertensione, affermato ricercatore nel campo delle malattie car-diovascolari, per le quali aveva creato un moderno istituto nel contesto del Policlinico milanese.Il nuovo Consiglio Direttivo (1976-1977) risultò così composto: Cesare Bartorelli Presidente, Antonio Strano Segretario Generale, Pietro Paolo Campa Tesoriere, Consiglieri: Angelo Cherchi, Mario Con-dorelli, Cesare Dal Palù, Sergio Dalla Volta, Sergio

Lenzi, Bruno Magnani, Giulio Muiesan, Pier Luigi Prati, Attilio Reale, Paolo Rizzon, Vittorio Puddu.In tale periodo, il mondo medico ed universitario attraversava grandi evoluzioni. L’Università ave-va da poco aperto le sue porte all’ingresso delle specialità, tra cui le malattie cardiovascolari e l’ospedale i suoi reparti dedicati alle medesime malattie. Università e Ospedali accoglievano gio-vani specialisti cardiologi, spesso in concorrenza tra di loro, per la maggior parte formatisi all’estero. Il Professor Bartorelli, spinto da grande generosità pensò di riunire queste giovani forze nell’unica struttura della Società Italiana di Cardiologia, già attiva in questo campo fino dal 1956. Tuttavia biso-gnava tenere conto del fatto che dal 1963 era nata l’ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiolo-gi Ospedalieri) ad imitazione dell’americana ACC (American College of Cardiology) già attiva in vari campi. Il Professor Bartorelli pensò di riunire tutti i cardiologi nella Società Italiana di Cardiologia (SIC), creando un nuovo Consiglio Direttivo compo-sto pariteticamente da Universitari ed Ospedalieri.La proposta fu accolta con entusiasmo dalla mag-gior parte dei Cardiologi ed approvata dai Soci della SIC riunitisi in Assemblea a Palermo (La Zagarella), durante il XXXVIII Congresso (1977). Nacque così il primo Consiglio Direttivo misto universitario-ospedaliero con il compito di riunire le forze nei vari campi di attività, tra cui i Gruppi di Studio, i Corsi di aggiornamento e soprattutto, il Congresso Nazionale Unificato.

Presidenza Vittorio Puddu 1978/1979Il Professor Vittorio Puddu fu il primo Cardiologo di estrazione ospedaliera a presiedere il Consiglio Direttivo della Società Italiana di Cardiologia dopo la modifica statutaria promossa dal Professor Cesa-re Bartorelli, che prevedeva nel Consiglio Direttivo un numero pari di Consiglieri di estrazione univer-sitaria e ospedaliera. Per il biennio 1978-1979, il Consiglio Direttivo risultò così composto: Vittorio

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1956/1979

Puddu Presidente, Cesare Bartorelli Past President, Cesare Dal Palù Vice Presidente, Antonio Strano Se-gretario Generale, Pietro Paolo Campa Tesoriere, Consiglieri Giovanni Binaghi, Angelo Cherchi, Mario Condorelli, Francesco Furlanello, Alberto Galassi, Bruno Magnani, Paolo Rossi, Paolo Rizzon, Carlo Fernandez.Il Professor Vittorio Puddu, di preparazione interni-sta alla Scuola Romana di Frugoni e di cardiologia alla scuola della clinica cardiologica di Parigi, fu coinvolto a lungo nella cardiologia mondiale, occu-pando successivamente, grazie anche al possesso fluente di molte lingue, le cariche di Segretario, Vice Presidente e Presidente della Società Inter-nazionale di Cardiologia.Nel campo della nostra cardiologia, negli stessi an-ni (1950-1975) in cui la Presidenza dell’Associazio-ne prima e poi della Società Italiana di Cardiologia era diretta dal Professor Luigi Condorelli, il Profes-sor Vittorio Puddu aveva ricoperto gli incarichi di Consigliere e Segretario della Società.Il Professor Puddu fu uno dei primi cardiologi a ricoprire il ruolo di Primario di Cardiologia. Inol-

tre, con la collaborazione di Giorgio Feruglio, sul-la scia dell’American College of Cardiology, che si era affiancata alla gloriosa e vecchia American Heart Association, nel 1963 fondò l’Associazio-ne Nazionale dei Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO).Con l’avvento alla direzione della Società Italiana di Cardiologia del Professor Cesare Bartorelli, il Professor Puddu entrò nel Consiglio Direttivo del-la SIC, dapprima come Consigliere (1976-1977) ed, in seguito, come Presidente (1978-1979) e Past President (1980-1981). Negli anni della sua permanenza nella dirigenza della SIC, il Professor Puddu portò alla Società i frutti della sua lunga formazione internazionale ed esplicò tutta la sua preparazione allo scopo di favorire l’unione delle due anime della cardiologia italiana, quella uni-versitaria e quella ospedaliera, favorendo la par-tecipazione comune a Corsi di Aggiornamento e la realizzazione di Congressi Nazionali unificati SIC-ANMCO a Milano nel 1978 e a Bari nel 1979, dove furono delegati i consiglieri Professori Cherchi e Rizzon a rappresentare la SIC al Congresso dell’ACC.

1980/1981Presidente

Past PresidentVice Presidente

Segretario GeneraleTesoriere

Direttore OperativoConsiglieri Universitari

Consiglieri Ospedalieri

Rappresentante dei Cardiologi Extraospedalieri

Attilio RealeVittorio PudduFausto RovelliAntonio StranoPietro Paolo CampaEnzo BuongiornoCesare BartorelliArmando DagiantiGiorgio MattioliPiero ZardiniGiovanni BinaghiFrancesco FurlanelloAlberto GalassiPaolo RossiSergio Sangiugni

Attilio Reale apparteneva a quel gruppo di giovani cardiologi, in gran parte formato-si all’estero, che fece la sua comparsa nel

mondo cardiologico italiano all’inizio degli anni 70. Essi furono in gran parte immessi nel mondo universitario a coprire i nuovi ruoli di Professore Ag-gregato in Malattie Cardiovascolari (in breve tempo passati ope legis ai ruoli di Professore Straordinario ed Ordinario), cui si aggiunsero rapidamente gli universitari che avevano superato lo scoglio del concorso pubblico di Professore Ordinario nonché gli appartenenti al mondo ospedaliero.La maggior parte di questi giovani cardiologi fecero il loro ingresso nel 1971 nel Consiglio Direttivo della Società Italiana di Cardiologia allora diretta dall’in-dimenticabile Maestro Professor Luigi Condorelli, Pietro Bobba, Sergio dalla Volta, Luigi Donato, Fe-derico Marsico, Vincenzo Masini, Pier Luigi Prati, Attilio Reale, Fausto Rovelli, Giulio Muiesan, oltre a Vittorio Puddu.Attilio Reale, di formazione culturale e clinica svizzera, di profonda preparazione cardiologica nordamericana, lavorava a Roma presso la Cli-nica Chirurgica diretta dal Professor Valdoni. Il Professor Reale fu chiamato a presiedere il Con-siglio Direttivo della SIC per il biennio 1980-1981, eletto durante il Congresso Unificato SIC-ANMCO del 1979 a Bari, che risultò essere così composto: Attilio Reale Presidente, Fausto Rovelli Vice Pre-sidente, Vittorio Puddu Past President, Antonio Strano Segretario Generale, Pietro Paolo Campa Tesoriere, Enzo Buongiorno Direttore Operativo, Consiglieri Universitari: Cesare Bartorelli, Ar-mando Dagianti, Giorgio Mattioli, Piero Zardini; Consiglieri Ospedalieri: Francesco Furlanello, Paolo Rossi, Alberto Galassi, Giovanni Binaghi, Rappresentante dei Cardiologi Extraospedalieri Sergio Sanguigni.Il Professor Attilio Reale fu pertanto il primo Profes-sore Ordinario di Cardiologia a presiedere la nostra Società.

Prof. Attilio RealeRicordato dai Prof.ri Angelo Cherchi e Paolo Rizzon

1980/1981

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Nel corso del suo mandato furono organizzati i Congressi Nazionali di Cardiologia Unificati (SIC-ANMCO), XLI 1980 a Firenze e XLII 1981 a Roma.Il mandato successivo fu affidato al Professor Pier Federico Angelino di Torino per il biennio 1982-1983, la cui nomina creò controversie con l’ANMCO.Con il primo gennaio 1982 cessò le sue pubblicazio-ni il Bollettino della Società Italiana di Cardiologia per essere sostituito dalla Rivista Cardiologia, Or-gano ufficiale della Società Italiana di Cardiologia, con direzione affidata al Professor Attilio Reale fino alla sua dolorosa scomparsa.Durante i due anni del mandato Angelino, Attilio Reale collaborò attivamente nella promozione della Società soprattutto nell’organizzazione dei Congressi nazionali del 1981 e del 1982, nella cre-

azione e promozione dei Gruppi di Studio (Working Groups), dei corsi di aggiornamento e delle sezioni regionali. Grande fu l’impegno del Professor Reale nel sostenere i valori e i diritti della nostra SIC a livello Europeo ed Internazionale, partecipando at-tivamente a colloqui con i dirigenti internazionali.In conseguenza di ciò il Professor Reale fu eletto successivamente Consigliere e Presidente della So-cietà Europea di Cardiologia. Purtroppo, quando stava per iniziare il suo compito di Presidente, il Professor Reale venne a morte improvvisamente ed inaspettatamente, privando la Società Europea delle sue grandi capacità e dei suoi progetti tra i quali la realizzazione della Domus cordis, da mo-dellarsi sul quella di Troina, e che venne realizzata dai suoi successori (Heart House).

1982/1983Presidente



Direttore OperativoConsiglieri Universitari

Consiglieri Ospedalieri

Rappresentante dei Cardiologi Extraospedalieri

Pier Federico AngelinoAttilio RealeGiorgio MattioliAntonio StranoPietro Paolo CampaEnzo BuongiornoAngelo CherchiMario CondorelliUgo ManzoliPierino ZardiniFulvio CameriniFederico MarsicoEligio PiccoloFausto Rovellidimissionari e sostituiti con Giuseppe BrindicciGiuseppe CasellaWalter MorgagniVincenzo Di Noia

Prof. Pier Federico Angelino

1982/1983 La Presidenza del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Cardiologia per il biennio 1982-83 fu affidato al Professor Pier Federico

Angelino di Torino. In precedenza, la Presidenza della Società era stata affidata successivamente ai Professori Luigi Condorelli (1956-75), Cesare Bartorelli (1976-77), Vittorio Puddu (1978-79), e Attilio Reale (1980-81). A partire dal mandato del Professor Bartorelli il Consiglio Direttivo della SIC era composto da cinque soci universitari, cinque soci ospedalieri, un Rappresentante dei Cardiologi Extraospedalieri, con ai vertici, con mandato bien-nale, un Presidente, alternativamente universitario o ospedaliero, coadiuvato da un Vice Presidente, un Segretario generale, un Tesoriere. Con il termine del mandato Reale, la Presidenza doveva essere affidata ad un socio ospedaliero. A seguito delle votazioni, effettuate in data 26.05.1981 e delle de-liberazioni del Consiglio Direttivo del 21.10.1981, risultò eletto come Presidente il Professor Pier Fe-derico Angelino di Torino. L’elezione non risultò gra-dita alla componente ospedaliera, la quale afferiva da diversi anni anche alla Associazione Nazionale dei Medici Cardiologici Ospedalieri (ANMCO), la quale prese alcune deliberazioni sfavorevoli, tra cui le dimissioni dei Consiglieri Ospedalieri del CD SIC e l’annullamento del Congresso Annuale unifi-cato e il divieto di appartenenza degli ospedalieri dell’ANMCO ad altre associazioni cardiologiche a diffusione nazionale, tra cui la SIC. Tale decisione non fu senza conseguenze, perché la mancata iscrizione alla Società Italiana di Cardiologia, uni-ca associazione cardiologica italiana riconosciuta a livello europeo e mondiale, privava di fatto i soci dell’ ANMCO della possibilità di afferire a tali asso-ciazioni internazionali. Di conseguenza, nacquero numerose iniziative, volte a permettere all’ANMCO di afferire alla Società Europea di Cardiologia (ESC). Inoltre, nonostante le difficoltà associative legate alla dimissione dei consiglieri ospedalieri, la vita della Società non ne fu compromessa, anzi po-

Ricordato dal Prof. Angelo Cherchi

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tenziata, come se la lesione avesse evidenziato e potenziato capacità latenti. Grande fu la dedizione profusa dai Soci al Presidente Angelino e al Consi-glio Direttivo, che a fine anno (dopo le dimissioni dei Cardiologi Ospedalieri) risultò così composto: Presidente Pier Federico Angelino, Past President Attilio Reale, Vice Presidente Giorgio Mattioli, Se-gretario Generale Antonio Strano, Tesoriere Pietro Paolo Campa, Consiglieri: Giuseppe Brindicci, Giuseppe Casella, Angelo Cherchi, Mario Condo-relli, Ugo Manzoli, Walter Morgagni, Piero Zardi-ni, Vincenzo Di Noia rappresentante dei Cardiologi extraospedalieri.Numerose furono le iniziative proposte e portate a termine. L’impegno maggiore risultò l’organiz-zazione dei due Congressi Nazionali della Società Italiana di Cardiologia, il primo (XLIII della Società) effettuato a Roma dall’11 al 14 dicembre 1982, il seguente (XLIVdella Società) a Torino dall’8 al 10 giugno 1983. I temi da trattare furono scelti sem-pre con grande cura ed attualità ed affidati per la moderazione a illustri cardiologi italiani.A Roma il Congresso fu aperto con una Lettura Magistrale dal Professor H. Denolin (Past Presi-dent della ESC) e chiuso dal Professor H. Neufeld (Presidente della Società Internazionale di Cardio-logia). Il Congresso di Torino fu aperto dal Professor

E. Shumway (Palo Alto) con una Lettura Magistrale sul Trapianto Cardiaco del quale fu uno dei maggio-ri precursori e per il quale aveva ottenuto la Laurea Honoris Causa dall’Università di Torino in occasione del nostro Congresso.Numerosi Gruppi di lavoro (Working Groups) fu-rono istituiti sul modello della Società Europea di Cardiologia, e notevolmente potenziati. Gran-de impegno fu dedicato al potenziamento delle Sezioni Regionali e dei Corsi di Aggiornamento a diffusione regionale.Infine, nacque a partire dal 1.1.1982 la rivista Car-diologia, avente come sottotitolo “Bollettino della Società Italiana di Cardiologia”, che fu affidata per la direzione al Professor Reale, dell’ANMCO Pro-fessor Pasquale Solinas, e composta dai Professori Fazzini, Solinas e Lotto per l’ANMCO e dai Professori Cherchi, Mattioli e Reale per la SIC, era riuscita a migliorare positivamente le relazioni tra le due Società prevedendo l’organizzazione comune di riunioni scientifiche e di corsi di aggiornamento, informazione reciproca sui rispettivi programmi culturali, sviluppo dei gruppi di studio, e propagan-da di prevenzione delle malattie cardiovascolari.La porta era aperta alla costituzione di una Fede-razione SIC-ANMCO e al riconoscimento interna-zionale dell’ANMCO.

1984Presidente

Past PresidentPresidente Eletto

Vice PresidenteSegretario Generale

TesoriereConsiglieri

Antonio StranoPier Federico AngelinoArmando DagiantiPiero ZardiniAngelo CherchiGiuseppe BrindicciGiuseppe CasellaVincenzo Di NoiaWalter MorgagniAttilio RealeAdamo RizzoAlessandro Seganti

Alla fine della Presidenza del Professor Angelino, la Società aveva deliberato che la Presidenza della Società sarebbe stata

affidata a due Soci, con elezione biennale, ma con mandato annuale: Presidente in Carica per il primo anno e Presidente Eletto per il secondo anno. Il primo mandato annuale fu affidato al Professore Antonio Strano, il secondo al Professor Armando Dagianti.Il primo Consiglio direttivo biennale 1984-85 ri-sultò così composto: Antonio Strano Presidente, Past President Pier Federico Angelino, Presidente Eletto Armando Dagianti, Vice Presidente Piero Zar-dini, Segretario Generale Angelo Cherchi, Tesoriere Giuseppe Brindicci, Consiglieri Giuseppe Casella, Vincenzo Di Noia, Walter Morgagni, Attilio Reale, Adamo Rizzo, Alessandro Seganti.Il Presidente Strano si trovò a dovere affrontare notevoli problemi, tra cui il più gravoso fu senza dubbio quello relativo ai rapporti della Società con i cardiologi ospedalieri iscritti alla Associazione Na-zionale dei Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO).Fin dal 24.5.1981 il Consiglio Direttivo della SIC aveva sollecitato la formazione di un comitato interassociativo, auspicando la formazione di una Federazione.L’8 marzo 1982 il Consiglio direttivo della SIC, a seguito di una richiesta del vice Presidente dell’ANMCO, Professor Pasquale Solinas, ave-va nominato tre suoi delegati per trattare con l’AMNCO sui problemi di comune interesse. La commissione, composta dai Professori Cherchi, Mattioli e Reale per la SIC, Professori Fazzini, Lotto e Solinas per l’ANMCO, aveva terminato i suoi lavori in data 28.11.1983, auspicando, tra l’altro, la formazione di una Federazione SIC-ANMCO.In data 26.2.1984 il Comitato si era riunito nuova-mente, e i delegati dell’ANMCO avevano presentato una bozza di Federazione da studiare ulteriormen-te. Tuttavia, senza discussione preliminare, in data

Prof. Antonio Strano

1984


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24 maggio 1984 l’Assemblea dei Soci dell’ANMCO aveva approvato lo statuto della futura Federazio-ne, provocando perplessità e rimostranze a livello della SIC. Infatti, la bozza di statuto era stata mo-dificata e tra sferiva tutti i poteri di rappresentanza alla nascitura Federazione, ledendo alcune pecu-liarità della SIC.La discussione sulla Federazione fu ripreso più volte dal Consiglio direttivo della SIC. Infine, il problema fu trasferito all’attenzione dell’Assemblea gene-rale dei Soci SIC del dicembre 1984, che rigettò completamente la bozza di proposta di statuto, auspicando invece il sorgere di una Federazione Cardiologica Italiana aperta a tutte le Società car-diologiche nazionali.

Il Consiglio direttivo deliberò di organizzare il XLV Congresso Nazionale della Società Italiana di Car-diologia a Roma dall’11 al 14 dicembre 1984, e di invitare a parteciparvi il Presidente della Società Europea di Cardiologia ed i Presidenti delle Società nazionali di Cardiologia.La rivista Cardiologia, che era succeduta al Bollet-tino della SIC, era stata notevolmente potenziata, e aveva assunto il sottotitolo di “Organo Ufficiale della Società Italiana di Cardiologia”.Allo stesso modo, furono potenziate le Sezioni regionali della Società, soprattutto mediante or-ganizzazione di molteplici corsi di aggiornamento.I numerosi gruppi di lavoro si mostrarono ben funzionanti.

1985Presidente



Consiglieri

Armando DagiantiAntonio StranoPiero ZardiniAngelo CherchiGiuseppe BrindicciPier Federico AngelinoGiuseppe CasellaVincenzo Di NoiaWalter MorgagniAttilio RealeAdamo RizzoAlessandro Seganti

Prof. Armando Dagianti

Il Professor Armando Dagianti fu chiamato a succedere al Professor Antonio Strano alla Presidenza della Società Italiana di Cardiologia

per l’anno sociale 1985. Il Consiglio direttivo risultò essere il seguente: Presidente Armando Dagianti, Past President Antonio Strano, Vice Presidente Piero Zardini, Segretario Generale Angelo Cher-chi, Tesoriere Giuseppe Brindicci, Consiglieri: Pier Federico Angelino, Giuseppe Casella, Vincenzo Di Noia, Walter Morgagni, Attilio Reale, Adamo Rizzo, Alessandro Seganti.Il Presidente fu chiamato ad assolvere a numerosi compiti, tra cui, in modo particolare, quello di re-alizzare una Federazione Italiana di Cardiologia, tenendo conto delle decisioni assunte dall’ultima Assemblea generale della SIC, che aveva respinto la proposta di una Federazione limitata alla SIC e all’ANMCO, auspicando il sorgere di una Federazio-ne Italiana di Cardiologia estesa a tutte le compo-nenti cardiologiche nazionali.Il Presidente si adoperò intensamente, invitando a partecipare alla creazione di un “Comitato Co-ordinatore delle Società Cardiologiche Nazionali”. L’iniziativa ebbe un grande successo con la parteci-pazione della maggior parte delle società cardiolo-giche nazionali, tra cui anche quella dell’ANMCO e del Gruppo Nazionale Cardio-Respiratorio del CNR, per cui il Comitato assunse la nuova denomina-zione di “Comitato di coordinamento delle attività culturali delle Società Italiane di interesse Cardiaco, Vascolare e Respiratorio”.Il Comitato si era riunito più volte. Il Comitato avrebbe dovuto avere durata triennale e la SIC sa-rebbe stata rappresentata dal suo Presidente. Fu precisato che il Comitato non avrebbe dovuto avere eccessiva dimensione, per evitare che la proposta potes se essere respinta dalla Società Europea di Cardiologia. Il Professore Dagianti precisò che de-siderava far parte ancora del Comitato, unitamente al Segretario Generale Professor Cherchi. Durate il Congresso di Brighton della ESC il Professore Attilio

1985


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Reale era stato eletto Consigliere della ESC, assu-mendo così anche la funzione di portavoce della nostra Società. Così la SIC fu informata della deci-sione della ESC di organizzare Congressi annuali e pregata di partecipare all’evento acquistando un certo numero di azioni della nuova Organizzazione. Nel frattempo il Professore Feruglio aveva rilanciato l’ipotesi di una Federazione Italiana SIC-ANMCO, ma la proposta fu respinta in ossequio alla deci-sione dell’Assemblea della SIC del dicembre 1984 in quanto in contrasto con le decisioni assunte dal Comitato di Coordinamento. L’anno della Presi-denza del Professor Dagianti era stato funestato da un evento doloroso, la scomparsa del carissimo Professor Luigi Condorelli, al quale tanto doveva la Società Italiana di Cardiologia. Il Consiglio as-sunse varie decisioni atte a ricordare i meriti del compianto Maestro: intitolare alla memoria del Professore Luigi Condorelli il prossimo Congresso Nazionale della SIC; stampare un numero unico della rivista Cardiologia composto con i contributi

dei cattedratici suoi allievi, due Premi Luigi Condo-relli di 5 milioni di lire ciascuna da attribuirsi alle migliori comunicazioni presentate al Congresso, tenendo conto dell’età dell’Autore e dei Co-autori, che non doveva superare i 35 anni alla data del 1 gennaio 1985.Nella stessa occasione il Consiglio deliberò l’attribu-zione di due Borse di Studio di 5 milioni di lire ciascu-na e intitolate alla memoria del defunto Presidente della Società Pier Federico Angelino, da attribuirsi con le stesse modalità delle Borse Condorelli. Il Presi-dente si assunse l’incarico di darne notizia ai rispettivi Famigliari, ai quali fu consegnata una Targa Ricordo in occasione del Congresso Nazionale. Contempora-neamente il Consiglio prese atto del l’istituzione da parte dell’AISC di due borse di studio, di 5 milioni di lire ciascuna, da attribuire a giovani medici di età inferiore ai 35 anni, in occasione del 25°anno di col-laborazione dell’AISC con la SIC. IlXLVIII Congresso della SIC chiuse brillantemente l’anno della Presidenza Dagianti.

1986Presidente




Angelo CherchiArmando DagiantiPaolo RizzonPietro Paolo CampaSalvatore NovoGiuseppe BrindicciGiuseppe CasellaLuigi CoreaVincenzo Di NoiaGiulio MuiesanAttilio Reale

Il Consiglio direttivo della Società Italiana di Cardiologia (SIC) 1986 risultò così composto: Presidente Angelo Cherchi, Presidente Eletto

Paolo Rizzon, Vice Presidente Pietro Paolo Campa, Past President Armando Dagianti, Segretario Ge-nerale Salvatore Novo, Tesoriere Giuseppe Brindicci, Consiglieri: Giuseppe Casella, Luigi Corea, Vincenzo Di Noia, Giulio Muiesan, Attilio Reale. Il Congresso Nazionale (XLVII della Società) fu organizzato dal 16 al 20 dicembre 1986 a Roma, presso l’Hotel Hilton. Il Professor Cesare Bartorelli fu nominato Presidente d’onore della SIC e del Congresso. Il Pro-gramma scientifico fu preparato con somma cura ed affidato nelle Presidenze e nelle Moderazioni a Colleghi cardiologi italiani e stranieri, tra cui i Professori Hugenholtz e Feigenbaum. Particolare cura fu dedicata allo sviluppo ed al potenziamento delle Sezioni Regionali, coinvolte anche nell’orga-nizzazione dei Corsi di Aggiornamento, numerosi e bene organizzati. Speciali cure furono dedicate allo sviluppo della Rivista Cardiologia, sempre diretta dal Professor Reale. I Gruppi di Lavoro, organizzati secondo il modello europeo, risultarono ben fun-zionanti. Tenuto conto dell’aumento considerevole del numero dei Soci, da 1800 a oltre 2000, furono istituiti due Comitati Speciali, uno per gli aspetti culturali e uno per quelli economico-finanziari. I rapporti con la Società Europea di Cardiologia (ESC) risultarono ottimi, sia per la presenza del Consi-gliere ESC, Professor Attilio Reale, sia per l’amicizia con il Past President Professor H. Denolin e con il Presidente Professor P. Hugenholtz. La Società Ita-liana di Cardiologia votò favorevolmente alla tra-sformazione del Congresso Europeo da triennale ad annuale, e fornì anche un contributo finanziario, in parte come prestito, in parte come donazione liberale. Naturalmente, ad un certo punto sorse di nuovo il problema della rappresentanza euro-pea ed internazionale dell’ANMCO. L’inserimento dell’ANMCO nella ESC era impedita dallo Statuto Europeo che prevedeva la presenza nella ESC di

Prof. Angelo Cherchi

1986

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una sola Società di Cardiologia per nazione, e la possibilità di inviare all’Assemblea ESC solo tre rappresentanti, tra cui il Presidente della SIC ed altri due Soci. Sollecitato dal Presidente ANMCO; Professor Feruglio, con il conforto del parere fa-vorevole del Professor Hugenholtz, il Presidente Professor Cherchi preparò un progetto, intitolato “Patto di collaborazione SIC- ANMCO”. Dopo l’ap-provazione dei Consigli direttivi e delle Assemblee dell’ANMCO e della SIC, il Patto fu firmato in data 19 dicembre 1986 a Roma nell’Hotel Hilton, al ter-mine del Congresso SIC, dai due Presidenti Angelo Cherchi e Giorgio A. Feruglio. Il Patto, nell’essenza, prevedeva quanto segue:1. Collaborazione culturale: le due Società in-

tensificheranno la collaborazione culturale in sede nazionale e periferica. Rappresentanti dei rispettivi Consigli direttivi (Presidente, Segre-tario ed altro componente) si riuniranno tutti gli anni nel mese di febbraio, per scambiarsi informazioni e studiare possibilità di iniziative culturali comuni. Le manifestazioni culturali co-muni saranno chiamate Riunioni Cardiologiche SIC-ANMCO.

2. Rappresentanza internazionale: la SIC, unica Società riconosciuta presso la Società Europea di Cardiologia (ESC) e la Società e Federazione Internazionale di Cardiologia (ISFC), assume anche la rappresentanza dei Soci ANMCO e si impegna a trasmettere all’ESC le loro

quote di affiliazione a seguito di specifico mandato annuale dell’ANMCO. La SIC rimar-rà l’unico tramite ufficiale con l’ESC e l’ISFC. Inizialmente i Delegati Nazionali all’Assem-blea dell’ESC verranno designati in numero di due dal Consiglio direttivo della SIC, uno dal Consiglio direttivo dell’ANMCO. Tuttavia, il Consiglio direttivo della SIC ha già deliberato di proporre all’ESC la modifica dell’articolo 1 dello Statuto dell’ESC con l’aggiunta del seguente paragrafo: “If the National Society has more than 2.000 members, it can send 3 delegates in addition to its President”. Ciò permetterà di inviare all’Assemblea della ESC quattro delegati, due designati dal Consiglio direttivo della SIC e due designati dal Consiglio direttivo dell’ANMCO.

3. L’ANMCO anche allo scopo di favorire relazioni sempre più favorevoli fra le due Società prende-rà in seria considerazione l’opportunità di retti-ficare l’articolo del suo statuto che impedisce la contemporanea appartenenza dei suoi soci ad altre Società cardiologiche nazionali.

L’Assemblea della ESC, riunita subito dopo a Santia-go de Compostela, approvò la modifica di Statuto proposta dalla SIC, riducendo il numero dei Soci necessari per la rappresentanza di una società na-zionale nell’ESC a 1.000 iscritti e portando tra l’altro a migliorare i rapporti tra SIC ed ANMCO.

1987Presidente



Consiglieri

Paolo RizzonAngelo CherchiPietro Paolo CampaSalvatore NovoGiuseppe BrindicciGiuseppe Casella Luigi CoreaVincenzo Di NoiaGiulio MuiesanAttilio Reale

La principale attività svolta dal CD durante il mandato è consistita, come da consuetudi-ne, nella preparazione, sia dal punto di vista

scientifico che organizzativo, del Congresso Nazio-nale di fine anno.

Altre attività hanno riguardato:• Le problematiche dei Corsi Regionali di Aggior-

namento, con apporto di modifiche al Regola-mento dei Corsi, e con accordo con l’ANMCO per la possibile organizzazione a livello regionale di Congressi congiunti SIC-ANMCO.

• L’attivazione dell’accordo con l’ANMCO: sui rapporti delle due Società e sulle date dei due Congressi Nazionali, a Firenze e a Roma rispetti-vamente; sulle quote privilegiate di iscrizione ai due Congressi per i soci SIC, ANMCO, SIEC, ANCE; sulle necessità di evitare durante i due Congressi Simposi sulle stesse tematiche.

• La decisione di computerizzare l’attività della Società.

• La revisione dei rapporti economici con la CEPI con riferimento alla percentuale che la CEPI per-cepiva sulla pubblicità della rivista “Cardiologia” ed i costi redazionali della CEPI per la rivista.

• Presa d’atto della nomina da parte dei Working Groups dell’ESC del Professor Attilio Reale come Chairman del gruppo Drug Therapy, del Dottor Salvatore Novo come Chariman del gruppo Phe-ripheral Circulation, e del Dottor Sabino Iliceto come Chairman del gruppo Echocardiography.

• Nomina dei due membri del CD che rappresen-teranno la SIC nell’Assemblea ESC che si terrà a Santiago de Compostela (Professori Angelo Cherchi e Paolo Rizzon).

• La campagna dedicata a sostenere la candida-tura del Professor Attilio Reale alla Presidenza dell’ESC mediante:

a. l’invito al Congresso Nazionale SIC di tutti i Presidenti delle Società Nazionali di Cardiologia Europee, stabilendo i criteri per curare al meglio

Prof. Paolo Rizzon

1987

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l’ospitalità degli stessi in sede congressuale e organizzando un particolare dopocena prena-talizio riservato agli stessi;

b. l’invito al Congresso del Presidente dell’ESC Pro-fessor P. Hugenholtz e del Chairman dei Working Groups dell’ESC Professor H. P. Krayenbuchl;

c. l’invito al Professor P. Hugenholtz ed al mem-bro italiano del Nominating Committee dell’ESC Professor Giorgio Feruglio per la loro partecipa-zione al CD pre-congressuale della SIC al fine di discutere alcune modifiche dello Statuto ESC e le tematiche inerenti le elezioni dei nuovi Pre-sidenti ESC (Presidente negli anni 1988-89 e Presidente Eletto per gli anni 1990-91).

• Proposte di modifiche di statuto:a. ingresso nel Comitato Economico Finanziario di

due membri “tecnici” per assistere il comitato nella programmazione e gestione economica della Società;

b. partecipazione obbligatoria alle riunioni del CD, con parere consultivo, dei Presidenti del Comitato Economico Finanziario e del Comi-tato Scientifico, Comitati istituiti dal Professor Cherchi durante il suo mandato nel 1986;

c. Istituzione di nuovi Comitati:

Comitato Editoriale Rivista Cardiologia Comitato per i Rapporti con le Società NazionaliComitato per i Rapporti con le Società Interna-zionali.I Comitati saranno costituiti da un Presidente, un Vicepresidente, un Segretario e da almeno un membro del CD e dureranno in carica 4 anni per il primo mandato, rinnovabili su parere del CD per altri 4 anni.

Queste innovative risoluzioni nacquero dalla neces-sità di assicurare alla Società una presenza duratura di esperti, anche tenuto conto della breve durata dei Consigli Direttivi (un anno), che affiancassero i Presidenti ed i Consigli assicurando la continuità nello sviluppo e nel proseguimento dei programmi a lungo termine.Il Congresso Nazionale ebbe un grande successo sia come affluenza, sia come gradimento, sia per le promesse ottenute da parte dei Presidenti delle Società Nazionali Europee, del Presidente dell’ESC e del Professor Feruglio, membro italiano del No-minating Committee dell’ESC, di appoggiare la candidatura del Professor Attilio Reale alla carica di Presidente Eletto dell’ESC.

1988Presidente




Piero ZardiniPaolo RizzonBruno MagnaniOdoardo VisioliSalvatore NovoGiuseppe BrindicciLuigi CoreaPier Agostino GioffréGiuseppe GiuffridaUgo ManzoliMario MarianiDelio MontisciMario Morpurgo

La mia Presidenza si è avvantaggiata dalle par-tecipazioni al Consiglio Direttivo, negli anni precedenti, come Membro e poi Vicepresiden-

te. L’inizio del mandato ha per argomento intro-duttivo il Congresso nazionale cui il Presidente dà un’impronta personale. Si affrontano poi i principali problemi in sospeso o da intraprendere nell’arco dell’anno. Era importante istituzionalizzare e dare maggiore consistenza ai Gruppi di Studio, dare più spazio nel Congresso ai giovani Ricercatori italiani che lavoravano nelle nostre Strutture, più sostegno economico alla ricerca mediante borse di studio in Italia ed all’Estero. Allo scopo di rendere più facile la conduzione ed il lavoro della SIC sono stati costi-tuiti i Comitati economico, scientifico, editoriale e rapporti con le Società nazionali ed internazionali. Poiché il bilancio della Società era divenuto trop-po vasto e complicato, essendo i redditi derivati in pare da attività scientifico-culturali ed in parte da attività commerciali, si è deciso di affidare l’am-ministrazione ad uno Studio di consulenza fiscale e societaria.Ma la decisione più importante fu l’acquisto della sede sociale di Corso di Francia 187. Furono istituiti i Soci benemeriti, cioè le industrie farmaceutiche che provvidero a regolare i versamenti nell’arco dei tre anni stabiliti.Nel 1988 la SIC raggiunse poi un risultato dav-vero importante che contribuì ad aumentarne il prestigio: la nomina del Professor Attilio Reale a Presidente eletto della Società Europea di Car-diologia, carica alla quale i Cardiologi italiani da anni ambivano. La nomina fu annunciata nella mia prolusione al Congresso della Società, in di-cembre. Sempre durante lo stesso Congresso fu programmato dal Consiglio direttivo un incontro con il Presidente della ESC, Professor H. P. Kra-yenbuchl, al fine di rafforzare adeguatamente la rappresentatività della SIC in ambito europeo, con maggior partecipazione ai Working Groups e ri-sultare quindi maggiormente incisivi soprattutto

Prof. Piero Zardini

1988

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nel comitato scientifico. Sono stati creati anche Fellowship e Founder Members.All’epoca, come documentano i verbali delle riunio-ni, difficili erano i rapporti con l’AMNCO. Importante era indire riunioni congiunte, nazionali e regionali, allo scopo di integrare i gruppi di studio, l’eventuale conduzione di studi multicentrici ed una politica comune nazionale ed internazionale. A tal propo-sito ricordo una riunione del gruppo SIC-AMNCO sulla valutazione funzionale e riabilitazione del cardiopatico tenutasi a Roma, alla quale hanno partecipato anche i Presidenti delle altre Società interessate, gli Assessori regionali della Sanità ed il Ministro della Sanità. In quegli anni, la program-mazione cardiologica nazionale era essenzialmen-te proposta dall’AMNCO. Il Ministro della Sanità sta-biliva non soltanto la distribuzione sul territorio e la consistenza delle strutture assistenziali, ma anche la maggior parte dei fondi per la diagnostica e la ricerca. A livello regionale, inoltre, le Commissioni per la programmazione sanitaria erano, per lo più, composte da Responsabili di Strutture ospedaliere. Era, quindi, importante che anche la SIC eseguisse un censimento delle Strutture assistenziali legate alle Scuole di specializzazione (numero posti let-

to, ecc.), dell’entità del personale universitario ed ospedaliero per una adeguata attività didattica, di ricerca ed assistenziale.Un altro problema da affrontare era il rapporto SIC-Sport. Era fondamentale avere un ruolo di preminenza nella organizzazione dei protocolli cardiologici prima che venissero trasmessi al Mini-stero della Sanità. Dopo alcune riunioni sono state pubblicate le linee guida e presentato il volume al CONI, in dicembre, alla presenza del Ministro della Sanità e delle Autorità medico-sportive. Su invito del Ministero degli Esteri fu organizzato, in maggio, un viaggio di studio in Cina, insieme con l’AMNCO, con visita e letture presso gli Istituti di Cardiologia di Shanghai e di Pechino. Questa missione fu inter-pretata come un segnale di apertura della Cina ver-so l’Occidente. Ritornando al Congresso Nazionale di dicembre all’Hilton che, come sempre, chiude la Presidenza, ricordo che fu trattato il trapianto cardiaco con un Simposio in collaborazione con gli anatomopatologi; furono introdotte, per la prima volta, le Letture magistrali e furono invitati due il-lustri studiosi americani, il Professor John Ross ed ilProfessor John West. Sono stati inoltre discussi e attribuiti i premi ai giovani ricercatori.

1989Presidente



Consiglieri

Bruno MagnaniPiero ZardiniOdoardo VisioliSalvatore NovoGiuseppe BrindicciLuigi CoreaPier Agostino GioffréGiuseppe GiuffridaUgo ManzoliMario MarianiDelio MontisciMario Morpurgo

1989

Prof. Bruno Magnani

Fra le realizzazioni del Consiglio nel 1989 me-rita particolare rilievo, per l’attività scientifica della SIC negli anni successivi, l’adeguamento

dei titoli e delle finalità dei Gruppi di Studio a quelli adottati dalla Società Europea di Cardiologia, con l’istituzione anche di un Gruppo di Studio per la Cardiologia sperimentale.Come riconoscimento ufficiale dell’importanza dei Gruppi di Studio per una continua qualificazione scientifica del Congresso Annuale della SIC, è stato concordato che l’incarico di referees per le comuni-cazioni orali e i poster venga svolto, per quanto di specifica competenza, da una terna costituita dal Coordinatore e dai componenti dei singoli Gruppi di Studio già con il Congresso del 1989. Sono stati sciolti gli aspetti legali e finanziari, precedente-mente non chiari, relativi alla Rivista “CARDIOLO-GIA”, con la precisazione che la SIC risulta l’Editore della rivista e proprietaria della sua testata.I rapporti con la Società Europea di Cardiologia sono stati approfonditi in occasione di un appo-sito incontro del Consiglio con il Presidente della ESC Professor Krayenbuchl, e con l’invito ufficiale al Congresso 1989 dei Presidenti delle Società na-zionali di Cardiologia.In seguito alla nomina del Professor Attilio Reale (1988), Direttore scientifico della Rivista “CAR-DIOLOGIA”, a Presidente della European Society of Cardiology, è stato stabilito, su suggerimento dello stesso Professor Reale, che il Direttore scientifico sia affiancato da due Co-direttori.Anche al fine di potenziare i rapporti con la Car-diologia Europea sono state istituite diverse Borse di Studio annuali e biennali per l‘estero a favore di giovani Ricercatori, una delle quali in memoria del Professor Ugo Manzoli, componente del Consi-glio SIC e Professore di Cardiologia dell’Università Cattolica di Roma, prematuramente scomparso nel maggio 1989, poco dopo aver promosso una udienza particolare del Consiglio SIC con il Santo Padre Giovanni Paolo II.

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Allo scopo di permettere al Consiglio Direttivo di dedicare in futuro maggior tempo alla program-mazione e alla realizzazione di aspetti scientifici e organizzativi della SIC, è stato stabilito che, fin

dall’anno successivo, l’organizzazione del Congres-so annuale venga affidato ad un apposito Comitato, nominato dal Presidente in accordo con il Consiglio Direttivo.

1990Presidente




Odoardo VisioliBruno MagnaniGiorgio MattioliMario MorpurgoSalvatore NovoGiuseppe BrindicciFrancesco ArrigoSalvatore CaponnettoFrancesco FedelePier Agostino Gioffré

L’anno di presidenza 1990 si è inserito allo snodo fra due epoche assiali della nostra So-cietà, a sua volta compartecipe della fase di

transizione della disciplina cardiologica ed anche del contesto sanitario generale.In particolare varie linee di tensione hanno insistito sulla politica societaria: il rigoglio della SocietàEuropea; lo sviluppo e la specifica caratterizzazio-ne della Società Cardiologica Ospedaliera, con il suo sempre più diffuso radicamento territoriale; gli strascichi dell’ancora incompiuta emancipa-zione della Cardiologia dalla Medicina Interna; l’“esplosivo” diffondersi dei processi di informatiz-zazione; ed infine (last, but not least), la spinta dis-sociativa delle sotto specializzazioni cardiologiche, alla ricerca di una loro autonomia, quando non di una loro egemonia.Di queste tendenze, spesso fra loro contrastanti, si ricava traccia dalle discussioni e decisioni consiliari (anche di quelle apparentemente solo burocrati-che e organizzative); ma soprattutto da una lettura “radiografica” del Congresso annuale (Radiografia di un Congresso e significato di una Società: CAR-DIOLOGIA, 36/1, 1991, 7-10).Da queste due fonti, si ricava l’idea di una Società sollecitata a contemperare la sua storica base gene-tica (elitaria, unitaria, prevalentemente culturale e universitaria) con l’immersione sia nel corpo vivo della sanità italiana che nelle organizzazioni in-ternazionali.Dei processi sovra citati, sono espressione:• lo sviluppo, ma anche l’incisivo coordinamen-

to delle Sezioni Regionali; attraverso riunioni congiunte fra Consiglio Direttivo e Presidenti Regionali;

• l’intensificazione dei programmi didattici sul territorio;

• lo sviluppo delle relazioni internazionali, attra-verso una struttura dedicata, affidata al Profes-sor Piero Zardini. (Si discusse inoltre a lungo, senza trovare soluzioni, il cronico problema di

Prof. Odoardo Visioli

1990

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una sede congressuale italiana, atta a ricevere il congresso annuale europeo);

• una riunione congiunta SIC-ANMCO; larga-mente partecipata, avente per tema il profilo di quella strutturazione dipartimentale della Cardiologia, destinata poi, in breve tempo, ad imporsi e ad essere introiettata;

• l’assunzione di nuove unità nel personale di segreteria e la computerizzazione di quest’ul-tima (fa sorridere, ma è segno di un tempo destinato ad essere fulmineamente superato, che l’acquisto di un computer, abbia richiesto una travagliata discussione, risolta infine con l’incarico affidato ad un giovane e promettente consigliere, esperto del ramo (per inciso il suo nome era Francesco Fedele).

• L’istituzione in sede congressuale di un “Ufficio Stampa”, con lo scopo di far conoscere all’ester-no, non solo i progressi della cardiologia, ma anche la struttura della nostra Società.

Il Consiglio ha poi dedicato particolare attenzione alla cronica criticità della Rivista “Cardiologia”. Si decise di promuovere l’osmosi fra la sua valenza scientifica, quella societaria e quella didattico cul-turale, attraverso la pubblicazione: delle letture magistrali svolte al Congresso annuale; degli atti delle sezioni regionali; delle comunicazioni pre-

miate al Congresso ed anche con l’invio gratuito della rivista ai soci ANMCO.Ma soprattutto l’orientamento generale dell’an-nata consiliare, risalta dall’analisi del Congresso Nazionale e dalla discussione elaborativa che l’ha preceduto, avente come asse portante la duplice esigenza, di non stravolgere ma rigenerare il suo tradizionale carattere culturale, e la necessità di valorizzare i sempre più prementi compiti di in-tervento a-corporativo sui problemi dell’organiz-zazione sanitaria cardiologica italiana. In questo contesto hanno avuto ampio sviluppo i progressi delle tecniche interventistiche, e quelli della tera-pia farmacologica, avendo cura di ancorare i primi al loro fondamento fisiopatologico, i secondi ai loro fondamenti con le scienze di base. Particolar-mente incisiva e gradita fu poi la conferenza di un prestigioso filosofo italiano (Emanuele Severino) dedicata al senso, motivazionale ed esistenziale, della differenziazione tecno-scientifica.Concludendo, la lettura in filigrana degli (appa-rentemente asettici) atti consiliari, ci mostra, non tanto i germi o il presagio, quanto piuttosto l’ini-ziale abbozzo di quella trama portante, che (sotto la sollecitazione degli impulsi all’inizio richiamati, dapprima conflittuali e dissociativi, ma alla fine sincretici) ha supportato l’entusiasmante attuale rigoglio della nostra Società.

1991Presidente



Consiglieri

Giorgio MattioliOdoardo VisioliMario MorpurgoSalvatore NovoGiuseppe BrindicciFranceso ArrigoSalvatore CaponnettoFrancesco FedeleGiuseppe GioffréDelio Montisci

Prof. Giorgio Mattioli

1991 Nell’ambito delle attività svolte dal Consiglio Direttivo della Società Italiana di Cardiolo-gia nell’anno 1991 durante la mia Presiden-

za mi corre l’obbligo di ringraziare i componenti del CD, Mario Morpurgo Vice Presidente, Odoardo Visioli Past President, Salvatore Novo Segretario Generale, Giuseppe Brindicci Tesoriere, Consiglie-ri: Francesco Arrigo, Salvatore Caponnetto, Angelo Cherchi, Francesco Fedele, Giuseppe Gioffrè, Delio Montisci, per il prezioso supporto all’attività e vor-rei sottolineare le iniziative più meritevoli.

Problemi organizzativiViene stabilito, una volta per tutte, che l’elenco dei soci della SIC deve essere di pubblica consultazione: si ricorda in proposito che l’obbligo di pubblicazio-ne dei nominativi dei Soci è stabilito da una legge dello Stato e incombe su tutte le società.Alcuni Soci hanno lamentato il verificarsi di disgui-di di carattere amministrativo.A questo proposito si deve sottolineare che il perso-nale di segreteria è oberato di compiti in rapporto alle attività culturali della Società, si pone perciò il problema di adeguare la retribuzione al carico di lavoro: una commissione costituita all’uopo dovrà suggerire criteri di riorganizzazione.

Rapporti con l’Associazione dei Cardiologi Ospedalieri (ANMCO)Si tratta di un annoso problema che viene perio-dicamente rinfocolato dalla Società Europea di Cardiologia che preferirebbe avere un unico in-terlocutore nel nostro Paese. Colloqui esplorativi intercorsi con rappresentanti dell’ANMCO hanno dimostrato l’impossibilità di pervenire ad una soluzione tipo mergeraquisition: ostano contro questa soluzione motivazioni istituzionali e la forte sindacalizzazione dell’associazione ospeda-liera. Allo scopo di accorciare la distanza tra le due posizioni e di superare eventuali incomprensioni il CD della SIC propone quanto segue: le Sezioni

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Regionali della SIC dovrebbero concordare con le corrispondenti Sezioni Regionali ANMCO i corsi di aggiornamento tenendo presente le esigenze locali e dovrebbero affidare le relazioni e le moderazioni indifferentemente ai soci delle due società usan-do come criterio di scelta la specifica competenza sull’argomento. In Sicilia questa procedura è già stata applicata con successo come riferito dal Pro-fessor Salvatore Novo.Il Professor Zardini suggerisce inoltre che il livello delle relazioni tenga conto della maturità culturale degli uditori e di evitare accuratamente la vetrina della competenza.Sempre allo scopo di superare le esistenti divergen-ze fra le due Associazioni è stata indetta una riunio-ne congiunta fra i due CD: i due Consigli concordano nel ritenere che lo svolgimento annuale di un Corso di aggiornamento in comune per ciascuna regione, in cui entrambe le associazioni sono rappresentate da un Consiglio regionale, possa servire ad aprire un nuovo e più fecondo dialogo interassociazioni.Un secondo punto sul quale sussiste una concor-danza dei due CD è quello di presentare alla Socie-tà Europea pareri e proposte unitarie. Per rendere operativo questo auspicio viene costituita una Commissione paritetica che avrà anche il compito di tarpare le ali alle iniziative e alle autocandida-ture personali.

Attività culturaleAl termine degli studi medici il laureato ha due possibili sbocchi: il primo è quello di qualificarsi come ricercatore e l’altro è rappresentato dall’iscri-zione ad una scuola di specializzazione; quest’ul-tima costituisce il naturale completamento della formazione medica e, in diverse discipline, è un

requisito indispensabile per accedere a posizioni professionali nel SSN.Nel programmare l’attività culturale della SIC è ne-cessario tenere presente le diverse esperienze che caratterizzano l’una o l’altra delle scelte. Nelle in-tenzioni del CD il programma del congresso annuale deve includere la componente professionalizzante sottoforma di aggiornamento, di metodologia del-la valutazione dei trattamenti e di evoluzione dia-gnostica e terapeutica in prossimo divenire. L’altra equilibrata componente è rappresentata dall’ap-prendimento della ricerca allo scopo di stimolare la naturale tendenza ad esplorare nuove frontiere.Il Congresso Nazionale si è tenuto dal 10 al 13 di-cembre. Durante la cerimonia inaugurale del Con-gresso si è svolta la commemorazione ufficiale del Professor Reale da parte del Professor Bertrand che gli è succeduto alla presidenza dell’ESC e che nutri-va per il nostro Reale stima, amicizia e affetto. A se-guire vi è stata l’allocuzione inaugurale da parte del Presidente. Accogliendo la proposta dei Consiglieri Professori Cherchi e Visioli, si è tenuta l’esposizione in aula, come nel passato, delle comunicazioni dei candidati al Premio Giovani Ricercatori. L’attività culturale della società sul territorio si è sviluppata in corsi di Metodologia della Ricerca che sono stati finanziati con 2 milioni di lire cadauno e si sono tenuti a Catania (Resp. Prof. G. Giuffrida), Palermo (Resp. Prof. S. Novo), Bari (Resp. Prof. P. Rizzon), Cagliari (Resp. Prof. A. Cherchi), l’Aquila (Resp. Prof. F. Fedele), Modena (Resp. Prof. G. Mattioli), Milano (Resp. Prof. M.Guazzi).Allo scopo di sostenere le attività culturali vengono istituiti Premi di ricerca, Borse di studio ed altre provvidenze per stimolare e premiare i ricercatori meritevoli.

1992Presidente




Mario MarianiGiorgio MattioliGiuseppe GiuffridaAldo IaconoSalvatore NovoGiuseppe BrindicciFrancesco ArrigoMassimo ChiarielloFrancesco FedeleSergio SanguigniGian Paolo Trevi

Fin dalla prima riunione del Consiglio, avvenuta il giorno 13 gennaio 1992, il Professor Mario Mariani enunciò il suo programma precisan-

do, che, il Consiglio non doveva dedicare “un tempo eccessivo alla preparazione del Congresso, ma si doveva dedicare soprattutto alla impostazione e discussione dei problemi politici della Cardiologia”.A tal fine presentò un documento che, approvato all’unanimità dal Consiglio, ne divenne la linea guida per l’intero percorso. In quel documento si proponeva, tra l’altro, di superare la frattura rea-lizzatasi alcuni anni prima fra la Società Italiana di Cardiologia (SIC) e l’Associazione Nazionale dei Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO).In quel documento infatti si ipotizzava che “una voce cardiologia unitaria” dovesse essere recepita dai Politici nazionali e regionali per ottenere una più “precisa,mirata e saggia amministrazione sani-taria” concernente il settore cardiologico.Già nella seconda riunione del Direttivo del 10 feb-braio 1992 fu approvata una riunione congiunta dei due Direttivi SIC e ANMCO, per discutere varie problematiche che spaziavano dalle:1. Problematiche connesse con i nostri rappresen-

tanti nella ESC.A problemi nazionali che riguardavano:2. I Dipartimenti per le Urgenze ed Emergenze.3. Le competenze per i defibrillatori impiantabili.

La riunione congiunta dei due Direttivi si tenne a Roma nella sede della SIC il giorno 22-2-1992 con la partecipazione completa del Direttivo ANMCO allora presieduto dal Professor Carlo Vecchio.Dopo fasi di discussione non sempre facili, si ot-tennero buone concordanze su vari punti. In una successiva riunione tenutasi presso la sede ANMCO di Firenze si riuscì ad identificare una linea comune sia nei confronti della politica da tenere verso la ESC che verso il nostro Ministero della Sanità.Seguirono documenti ufficiali firmati dai due Presi-denti indirizzati sia al Presidente della ESC che al nostro

Prof. Mario Mariani

1992

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Ministro della Sanità con i quali si facevano presenti le richieste delle due Società espresse in modo unitario.Nella riunione del Consiglio del 8 giugno 1992 il Professor Mariani riferì al Direttivo della SIC, che, nel partecipare alla cerimonia inaugurale del Con-gresso dell’AMNCO tenutasi a Firenze alcuni giorni prima, aveva in quella sede “sottolineato come nei recenti incontri dei due direttivi siano state poste le basi per una proficua collaborazione tra le due Associazioni riguardanti in particolare i rapporti con la ESC e la possibilità di svolgere in comune alcune azioni di politica sanitaria”.Il Professor Pier Filippo Fazzini nuovo Presidente dell’ANMCO dal mese di giugno, dichiarava di voler continuare la collaborazione intrapresa e comuni-cava che il Past-President Professor Carlo Vecchio avrebbe continuato a mantenere i rapporti con la nostra Società.Il Consiglio Direttivo della SIC nella seduta del 12 ottobre, incaricò all’unanimità il Professor Mariani

di coordinare per il successivo quadriennio il Co-mitato per i rapporti con le Società Nazionali ed Internazionali.La speranza di un nuovo rapporto con l’ANMCO da me dichiarato ed ufficialmente espresso al mio primo appuntamento da Presidente SIC, ha trovato in epoca successiva un grande successo con la firma a Malta il 10 Aprile 1998 dell’Atto costitutivo della “Federazione Italiana di Cardio-logia “che cita al primo capoverso dell’art. 2 dello Statuto “La Federazione si propone di costituire un punto d’incontro, di concertazione e di pro-positività della cardiologia italiana nei confronti della comunità cardiologia internazionale e degli organismi scientifici e sanitari nazionali.” Proba-bilmente è per quanto auspicato dal Professor Mariani nel 1992, e da altri realizzato nel 1998, che lo stesso Professor Mariani fu nominato all’u-nanimità Presidente per il primo triennio di vita della Federazione Italiana di Cardiologia.

1993Presidente



Consiglieri

Giuseppe GiuffridaMario MarianiAldo IaconoSalvatore NovoGiuseppe BrindicciFrancesco ArrigoMassimo ChiarielloFrancesco FedeleSergio SanguigniGian Paolo Trevi

Nel corso dell’anno 1993 la principale attività del CD è stata rivolta alla preparazione del programma scientifico del Congresso Nazio-

nale che, come ogni anno, si è tenuto presso l’Hotel Hilton di Roma.Si è voluta perseguire l’opera già intrapresa dai precedenti Consigli Direttivi, di elevazione ed ar-ricchimento del programma congressuale, aperto ai talenti emergenti tra i giovani ricercatori italiani ed al contributo di prestigiosi studiosi stranieri con l’inserimento di letture intitolate a Leonardo, Cesal-pino, Morgagni e Lancisi, tenute da colleghi italiani e stranieri di grandissimo valore internazionale e si è dato il massimo spazio ai nostri giovani ricercatori in formazione, per i quali il Congresso Nazionale rappresenta la prima importante platea di cimento e visibilità attraverso la presentazione dei contri-buti scientifici frutto della ricerca. Nell’anno 1993 i contributi scientifici inviati al Congresso hanno superato il numero di mille. È stato incentivato il sostegno alla ricerca dei giovani in formazione, con l’allestimento di numerose Borse di Studio, ePremi per Giovani Ricercatori, destinati ai migliori contributi presentati al Congresso; il tutto grazie al contributo della azienda farmaceutica Pfizer che ha consentito di ospitare gratuitamente i giovani specializzandi, per i quali la Società Italiana di Car-diologia deve rappresentare un punto di riferimen-to privilegiato per la formazione professionale e per l’arricchimento culturale. Inoltre ha avuto il via l’istituto dello “Scholar in Cardiologia”, ovvero del riconoscimento da parte della SIC del valore scien-tifico e della notorietà internazionale di colleghi di età massima di 50 anni, già fortemente inseriti nell’attività di ricerca e nella carriera accademica.L’attività di formazione non si è concentrata solo sul Congresso, ma è proseguita nel corso di tutto l’anno attraverso una serie di iniziative culturali centrali e periferiche, con il contributo delle Riunioni Scienti-fiche Regionali, organizzate dalle sezioni regionali della SIC, grazie all’impegno dei colleghi locali che

Prof. Giuseppe Giuffrida

1993

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hanno visto ogni anno la partecipazione di oltre 2000 persone.Vanno anche ricordati i Corsi Intramoenia organiz-zati nel biennio presso la sede SIC di Roma, su te-matiche di grande interesse, alle quali i Soci hanno potuto partecipare con una corsia preferenziale e gratuita e l’avvio della collana monografica della SIC che ha visto la pubblicazione dei primi volumi su “La Cardiologia Interventistica”, sulle aritmie, sull’ipertrofia ventricolare e sulla funzione en-doteliale distribuiti gratuitamente agli iscritti in occasione del Congresso.L’altro aspetto che si è cercato di perseguire è stato quello di aprire la SIC verso il mondo esterno, verso il quale sono state indirizzate alcune significative iniziative di prevenzione delle malattie cardio-vascolari, con i programmi “L’amico del cuore” e “La cardiologia tra i banchi di scuola”, allestiti in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istru-zione e si è cercato di divulgare presso le scuole elementari e medie inferiori i principi della pre-venzione cardiovascolare, premiando in occasione

del Congresso Nazionale i migliori disegni ideati dai bambini sensibilizzati sul tema delle malattie cardiovascolari.Nel corso dell’anno 1993 la SIC ha raggiunto un altro importante obbiettivo:• costituzione della Finsic srl, una Società di Ge-

stione che ha lo scopo di gestire le attività eco-nomiche non prettamente compatibili con una Associazione senza fine di lucro qual’è la SIC e che è gestita da un Consiglio di Amministrazio-ne, nominato dal Consiglio Direttivo della SIC.

• Stipula di una convenzione tra SIC e FINSIC, in base alla quale la SIC affida alla FINSIC srl la ge-stione economica di tutte le attività Scientifiche programmate dalla SIC (Congresso Nazionale, Riviste etc.)

• Fu discusso l’acquisto di una nuova sede, idonea a svolgere le principali attività istituzionali, co-me corsi di aggiornamenti, meetings, ect.

• Sono proseguiti i contatti con l’ANMCO per la costituzione della Federazione Italiana di Car-diologia.

1994Presidente




Aldo IaconoGiuseppe GiuffridaAntonio BruscaSalvatore CaponnettoSalvatore NovoGiuseppe BrindicciGiuseppe BarsottiAngelo BranziMassimo ChiarielloMaurizio GuazziMaria PencoSergio SanguigniGian Paolo Trevi

Ho avuto l’opportunità di vivere l’attività della SIC per diverso tempo, avendo partecipato, già all’inizio degli anni ‘90 al Consiglio Di-

rettivo della Società, come VicePresidente nel 991, Presidente nel 1994 e Presidente uscente sino al 1996.Nel 1994 il Consiglio Direttivo accolse un gruppo di giovani professori di cardiologia molto affiatati amici, disponibili a svolgere con tenacia il lavoro organizzativo e questo, ci ha certamente favorito nello svolgimento delle nostre mansioni e respon-sabilità.La politica già iniziata dai precedenti CD fu conti-nuata e, considerando che la durata della Presiden-za era solo di un anno, la prima attività è consistita nella preparazione del programma scientifico del Congresso Nazionale, considerando i fondi a dispo-sizione, valutando le richieste di simposi proposti dalle case farmaceutiche, integrandole con i nostri simposi.In giugno venne completato il palinsesto del Congresso, riportato in quattro giornate, con 16 seminari e 7 letture.Furono invitati come ospiti stranieri, 21 Presidenti e Delegati di 19 Società Europee di Cardiologia, favorendo così la conoscenza della SIC a livello europeo e nei paesi dell’EST, e consolidando la partecipazione italiana alla ESC.Inoltre, fu delegato alla FINSIC srl il contratto SIC-AISC per l’organizzazione dei servizi del congresso, cercando di ridurre le spese, le manifestazioni so-ciali sfarzose e curando, in particolare, l’Assemblea Generale ed il ruolo dei giovani per una loro parte-cipazione più attiva al Congresso.

Altre importanti decisioni riguardarono:a. Il sostegno, nel Nominating Committee della

Società Europea di Cardiologia, alla elezione del Professor Paolo Rizzon come consigliere della stessa società. Pertanto, furono intensificati i rapporti con le altre Società Cardiologiche Ita-

Prof. Aldo Iacono

1994

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liane, in particolare con l’ANMCO e l’ANCE, per favorire tale candidatura. Per la prima volta si iniziò a discutere una possibile unione tra le car-diologie, anche per realizzare una utile sinergia a livello europeo.

b. Nel novembre 1994 fu proposta, a Roma, la prima riunione per la costituzione di una Federazione della Cardiologia Italiana, onde coordinare le at-tività congressuali ed unificare, a livello europeo, l’immagine della cardiologia italiana.

c. Si discusse la possibilità di organizzare in Italia il Congresso Europeo, anche con l’ANMCO. Le città proposte furono Firenze, Roma, Rimini e Milano, ma dal dott. Neijmann, Manager della Società Europea di Cardiologia, non furono considerate idoenee per un congresso ampio come quello europeo.

d. Furono eseguiti, nella sede della SIC di Corso Francia 197, alcuni necessari miglioramenti strutturali. Inoltre, si propose di visionare ap-partamenti in altre zone, alla ricerca di una nuova sede comoda ed elegante. Anche il per-sonale della sede ebbe variazioni, in seguito al congedo della Signora Anna Valeri che venne sostituita dalla Signora Barbara Mecozzi ad affiancare le Signore Marilena Forni e Laura Pelargonio.

e. Edizioni a stampa:1. in collaborazione con ANMCO e ANCE fu

iniziata la stesura del Vademecum “Il Car-diologo Italiano”, pubblicato poi nel ’96 da Hippocrates Ed.

2. Fu avviata la stesura di un Manuale di Car-diologia Pratica con la Editrice Mio Castello-Medicina, coinvolgendo anche le altre socie-tà cardiologiche italiane.

3. Fu discussa la situazione economica della rivista “Cardiologia”, che presentava un note-vole deficit, sostenendo un nuovo contratto con la CEPI, proponendo un aumento della quota sociale SIC e riducendo, negli atti del congresso, la estensione a stampa delle rela-zioni (non oltre le dieci pagine). Inoltre, per la scadenza del mandato direttivo della ri-vista al Professor Angelo Cherchi, si propose di affidarne al Professor Maurizio Guazzi la direzione, con nuova veste ed impostazione.

f. Si proposero, per l’approvazione nella Assem-bolea Generale, variazioni al Regolamento negli articoli 12 e 13.

g. Furono approvate le linee guida in ecocardio-grafia, definite con la dirigenza del Professor Salvatore Caponnetto.

h. Rapporti con Ministero e Università.1. Fu stabilita la partecipazione della SIC alla

Commissione Nazionale per la Prevenzione, Diagnosi e Terapia delle Malattie cardiova-scolari presso il Ministero della Sanità.

2. Fu costituita una commissione della SIC all’Istituto Superiore di Sanità per la Spe-rimentazione dei Farmaci.

3. Fu contattato il Ministero della Sanità, insie-me all’ANMCO, per definire le linee guida e la task-force cardiologica, nella verifica del-le prestazioni dei DRG, nella classificazione morfologica delle patologie, e nella esecu-zione dei controlli di qualità.

4. Fu proposto di richiedere nei corsi di laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria l’insegna-mento di cardiologia nelle varie Università Italiane, come era stato già attuato nelle sedi di Brescia, Modena e Cagliari.

1995/1996Presidente



Consiglieri

Antonio BruscaAldo IaconoSalvatore CaponnettoSalvatore NovoGiuseppe BrindicciAntonio BarsottiAngelo BranziMassimo ChiarielloMaria PencoSergio SanguigniGian Paolo Trevi

Come sempre la principale attività del CD è consistita nella preparazione del programma scientifico del Congresso Nazionale. Il cam-

biamento più importante, come conseguenza delle modifiche di statuto approvate dall’Assemblea nel dicembre 1995, è stato il passaggio della durata del mandato del Consiglio Direttivo in carica da uno a due anni. Altre modifiche di statuto applicate dal CD sono state: la limitazione a due mandati bienna-li della rieleggibilità dei consiglieri; l’adeguamento dello statuto alla normativa delle Associazioni ne-cessario al fine del riconoscimento della SIC quale Associazione da parte del Ministero della Università e della Ricerca Scientifica; la permanenza in carica degli attuali comitati consultivi obbligatori, dalla fine del biennio del CD in carica per altri tre anni (01/01/1997-31/12/2000).Altre importanti decisioni hanno riguardato:• Creazione del titolo di Industria Benemerita per

le Aziende Farmaceutiche, titolo che dà diritto a numerosi benefici alle stesse nell’ambito della loro partecipazione al Congresso Nazionale. Tale titolo prevede un contributo liberale alla SIC di cento milioni all’anno. Tale proposta verrà ac-cettata da undici Aziende Farmaceutiche.

• Nomina del Professor Maurizio Guazzi a Diretto-re della Rivista Cardiologia; successivi frequenti incontri con la CEPI per rinegoziare i contratti riguardanti la Rivista.

• Ingresso della SIC con proprio Sito in Internet in oc-casione del Congresso Nazionale a dicembre 1995.

• Proseguimento della ricerca di una nuova e più am-pia sede per la Società con presa visione da parte del Presidente SIC, Antonio Brusca e del Presidente FINSIC srl Paolo Rizzon, coadiuvati da alcuni Con-siglieri e dalle Segretarie Marilena Forni e Laura Pelargonio, di alcuni immobili in vendita.

• Discussione e decisione sulle modalità di pa-gamento con scelta del tipo di leasing per l’ac-quisto della nuova sede da parte di FINSIC srl.

Prof. Antonio Brusca

1995/1996

Ricordato dal Prof. Paolo Rizzon

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• Decisione di alienare la sede attuale della SIC in Corso di Francia e di utilizzare il ricavato per l’acquisto della nuova sede.

• Richiesta all’ESC di riconferma del Professor P. Rizzon nell’Executive Board proponendolo per la carica di Segretario o Vice Presidente. Accordo su tale proposta raggiunto con l’ANMCO da par-te del Professor Mario Mariani, Responsabile del Comitato per i Rapporti con le Società Nazionali ed Internazionali.

• Proseguimento trattative con l’ANMCO per la costituzione della Federazione.

Nell’ambito del biennio sono stati molto frequenti gli incontri tra SIC ed ANMCO nel corso dei quali sono stati discussi vari punti di interesse comune:• Provvedimenti Ministeriali riguardanti: in-

troduzione dei DRG con decisione comune di pubblicare e diffondere agli associati un documento “DRG”: cosa sono e come usarli; struttura e funzioni cardiologiche relative all’Area dell’Emergenza-Urgenza, con valuta-zione delle risorse assorbite (studio ANMCOSIC EARISA) e dell’appropriatezza delle risorse; in-troduzione delle SDO con i codici ICD-9 per le diagnosi: considerazioni sui possibili rischi di distorsione.

• Presentazione a Napoli il 04/05/1996 delle Linee Guida in Cardiologia stilate congiuntamente da SIC ed ANMCO; le Linee Guida saranno oggetto di successive presentazioni a livello regionale.

• Costituzione della Federazione ANMCO-SIC, che avrebbe contribuito, tra l’altro, ad aumentare il peso della Cardiologia Italiana in ambito ESC; di-scussione sui risultati della Riunione dei due CD te-nutasi a Les Baux in Provenza dall’01 al 03/11/1996 con pareri sostanzialmente favorevoli ma ancora presenti alcune divergenze riguardanti l’applica-zione della nuova Normativa Ministeriale sulla tipologia e le modalità della collaborazione tra le Scuole di Specializzazione in Cardiologia e le Divi-sioni Ospedaliere di Cardiologia nell’ambito della preparazione e formazione degli Specializzandi in Cardiologia. Viene deciso di formare Commissioni Regionali ANMCO-SIC, di cui farà parte il Professor Ordinario Direttore della Scuola di Specializzazione in Cardiologia, per i rapporti con gli Assessori alla Sanità sui protocolli di intesa Università-Regione.

• Convergenza su intervento comune a livello Mi-nisteriale in favore del riconoscimento formale della competenza dei Cardiologi ad eseguire esami e procedure interventistiche con stru-mentazione radiologica.

Possiamo affermare che il Professor Brusca fu un eccellente Presidente. Egli guidò la Società con pol-so fermo ma cortese e talora con note di simpatico umorismo. Si occupò personalmente della prepara-zione scientifica e dell’organizzazione dei congressi nazionali, che ottennero un ottimo successo sia sul piano culturale che della partecipazione dei car-diologi italiani.

1997/aprile1998Presidente



Consiglieri

Salvatore CaponnettoAntonio BruscaMaurizio D. GuazziSalvatore NovoGiuseppe BrindicciAntonio BarsottiAngelo BranziBruno DomenichelliRoberto FerrariGiuseppe MercuroMaria Penco

Il Professor Caponnetto nel primo CD annuncia gli obiettivi del suo mandato:

- maggiore caratterizzazione ed incisività dei Gruppi di Studio,

- maggiori legami tra scienza di base e pratica clinica

- apertura al dialogo con le altre Società Cardio-logiche

- parsimonia amministrativa per investire in Cul-tura, Scienza ed Educazione.

La principale attività del CD è consistita come di consueto nell’organizzazione scientifica dei Con-gressi Nazionali.

Altre attività rilevanti sono state in ordine di tempo:• accordi con ANMCO e SIEC sulla composizione

delle Commissioni per le stesure delle linee guida sulle metodiche diagnostiche.

• Stesura di un regolamento per la selezione dei Relatori e Moderatori degli Eventi congressuali.

• Contrasti in seno al CD e tra il Presidente ed i Responsabili dei Comitati sui rapporti tra SIC e FINSIC srl.

• Riunione congiunta dei CD SIC e ANMCO a Eze (Francia) con proposte sul Regolamento della Federazione Italiana di Cardiologia (FIC) e nomi-na di una Commissione congiunta SIC-ANMCO che lo elabori. (M. Mariani e P. Rizzon per la SIC, L. Tavazzi e G. Mazzotta per l’ANMCO).

• Rapporti con l’ESC: proseguire o meno con la proposta di candidatura alla segretaria ESC del Professor Paolo Rizzon, attualmente Vice Pre-sidente ESC, posizione cui ambisce però forte-mente l’ANMCO per il Dottor Massimo Santini. Viene deciso di sostenere la candidatura del Dottor Massimo Santini. L’ANMCO affiderà, in cambio, alla SIC la prima Presidenza della fu-tura FIC.

Prof. Salvatore Caponnetto

1997/aprile1998

Ricordato dal Prof. Paolo Rizzon

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• Discussione sulle richieste di appoggio alle candidature per la Carica di Consigliere ESC da parte della Grecia, Cipro e Lituania. Viene dato incarico al Professor Paolo Rizzon, Presidente della Commissione ad hoc nel CD della ESC, di seguire queste richieste.

• Dibattito sul tipo di accordo con ANMCO sulle problematiche delle Scuole di Specializzazione in Cardiologia, punto di contrasto che frena la nascita della FIC; viene raggiunto un accordo.

• Approvazione di una scala di priorità per le proposte di Simposi per il Congresso Nazio-nale a seconda della tipologia dei richiedenti (Industrie Farmaceutiche, Sezioni Regionali, membri CD).

• Approvazione del Regolamento per i Gruppi di Lavoro.

• Discussione accesa ed accordo finale sulle fun-zioni dei Coordinatori dei Comitati Consultivi in seno al CD.

• Il Professor Mario Mariani sottopone al CD il 9 febbraio 1998 la proposta della Commissione SIC-ANMCO per lo Statuto della FIC. Con voto favorevole all’unanimità il CD l’approva.

• Discussione sui criteri per la scelta del successo-re al Professor Maurizio Guazzi nella Direzione Scientifica della Rivista Cardiologia. Accettata

la proposta di incontro tra SICANMCO-ANCE per discutere argomenti di interesse comune.

• Decisa la nomina del Professor Attilio Maseri come nuovo Direttore Scientifico della Rivista Cardiologia.

• Accettata la proposta dell’ANMCO per un in-contro dei CD SIC ed ANMCO per festeggiare la nascita della Federazione Italiana di Cardiologia a Malta durante le vacanze Pasquali.

Il Professor Salvatore Caponnetto dedicò notevole impegno nella sua mansione di Presidente riunen-do il CD con una frequenza superiore a quella degli altri Presidenti.La Sua limitata esperienza in materia di organiz-zazione societaria ed il suo carattere un po’ diffi-dente furono causa di momenti di tensione con i Responsabili dei Comitati Permanenti, sostenuti dai membri del CD.Egli peraltro dimostrò grande serietà, scrupolo-sità ed assiduità nello svolgimento della propria funzione.Possiamo pertanto concludere che il Professor Salvatore Caponnetto si dimostrò un ottimo Pre-sidente e la sua scomparsa improvvisa il 03 aprile del 1998 gettò il CD in uno stato di sincero dolore e sconforto.

maggio/dicembre 1998Presidente f. f.

Past PresidentSegretario Generale


Maurizio D. GuazziAntonio BruscaSalvatore NovoGiuseppe BrindicciAntonio BarsottiAngelo BranziBruno DomenichelliRoberto FerrariGiuseppe MercuroMaria Penco

Non nutrivo il culto dell’appellativo “Presiden-te”; ancora reggevo, per il quarto anno con-secutivo, la gravosissima direzione scientifica

della rivista “Cardiologia”, allora organo ufficiale della Società; esistevano ostilità esterne che, a torto o a ragione, travagliavano la Società e sulle quali una auspicata folata di saggezza riportò successivamente il sereno; avvertivo la carenza di quelle doti di orga-nizzatore e di politico (per dirne solo alcune) che la presidenza di una simile Società richiedeva. La mia direzione di “Cardiologia” aveva fatto seguito a quella condotta da Attilio Reale e da Angelo Cherchi, cui attribuisco il merito di un vero sforzo dottrinale e, oso dire, fisico, che mantenne viva e vitale questa rivista che derivava dal glorioso Bollettino della Società. Grazie ai miei collaboratori (ciascuno nella propria competenza) avevo agglomerato un efficientissimo comitato editoriale, che trascorreva il pomeriggio di ogni martedì in biblioteca per fare ciò che compete a un comitato di tal nome. Vi fu una rapida crescita qualitativa e quantitativa della rivista che oltre ai tradizionali reports di ricerca, dette dimora a nuove rubriche, quali l’“Angolo Redazionale”, “Reviews” su temi di stretta attualità a firma di autori stranieri di massima autorevolezza in materia, “Come e per chi”, “Visto dai più giovani”, “Historia cordis” rubrica retta da Giorgio Cosmacini storico della medicina. Gli aspetti positivi di una competitività con riviste di altre società, con altri direttori (peraltro amici), impregnavano anche di sagacia la passione per il nostro lavoro.Un mal domato, forse irragionevole senso di infe-riorità provato in occasione di una visita alla sede di una Società affine, non mi dette pace in quella not-te. Era l’alba quando già era concepita l’idea di dar vita a un giornale che facesse da tessuto connettivo fra Società e Associati, per il quale Roberto Ferrari suggerì poi il titolo estroso di SIC et SIMPLICITER; di promuovere un incontro annuale di autentico arricchimento culturale dal titolo volutamente non pretenzioso: BACK TO SCHOOL.

Prof. Maurizio D. Guazzi

maggio/dicembre1998

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Tramite il giornale, la Società trasmetteva ag-giornamento medico, informava su realizzazioni e progetti, pubblicava programmi, riferiva su con-vegni, trials, trends. I consigli direttivi successivi hanno approvato con fervore SIC et SIMPLICITER e ne hanno prolungato per svariati anni l’esistenza.Il BACK TO SCHOOL, sempre tenuto nell’elegante auditorium della Cariplo, in Milano, a fianco del Teatro alla Scala, si è ripetuto per 6 anni conse-cutivi, attraendo ogni anno alcune centinaia di cardiologi che godevano, su 3 giorni, del beneficio di 12 lezioni accademiche, su temi attualissimi, tenute da autorevoli docenti italiani, d’oltralpe e d’oltreoceano. Il totale dei docenti coinvolti fu di ben 84.Nella mia allocuzione al Congresso annuale del 1998 ebbi il privilegio di presentare la nuova sede

della Società in Roma, in Via Po, dando partico-lare enfasi alla presenza di un’aula ben dotata e capiente che non tardò a sollecitare l’idea della docenza intramoenia. Il primo corso fu tenuto dal dire al fare.Il Congresso suddetto, grazie alla inesausta opero-sità del comitato ad hoc, fu un successo vero, che pure ebbe il merito di segnare l’inizio della fine di quei travagli esterni cui ho fatto cenno più sopra. La serata inaugurale fu sostanziata e resa lieta dalla premiazione di quei ragazzi di scuola elementare e media, che erano, con i migliori disegni circa l’igiene e prevenzione in ambito cardiovascolare, risultati vincitori del concorso (messo in atto dalla Prof.ssa Maria Vittoria Pitzalis in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione) denominato l’Amico del Cuore.

1999/2000Presidente



Consiglieri

Peter J. SchwartzMaurizio D. GuazziFrancesco FedeleSalvatore NovoGiuseppe BrindicciGiuseppe AmbrosioBruno DomenichelliRoberto FerrariPaolo MarinoGiuseppe MercuroRita MariottiClaudio RapezziCorrado Tamburino

La mia Presidenza è stata caratterizzata da due eventi. Per il primo, il ruolo iniziale e deter-minante non è stato mio; avendo largamente

beneficiato del lavoro di chi mi aveva preceduto. Per il secondo invece l’iniziativa è veramente stata mia, appoggiata da alcuni, ma inizialmente contra-stata da molti, per cui credo giusto attribuirmene il credito. Il primo evento va considerato come un rafforzamento della Società Italiana di Cardiologia, il secondo come un rafforzamento della Cardiologia Italiana.

Rafforzamento della Società Italiana di CardiologiaPer troppi anni la sede della SIC era stata, per usare un eufemismo, “inadeguata”. È stato largamente merito di Paolo Rizzon, Presidente Finsic srl, se è stato possibile acquisire una sede che permettesse di svolgere tutti i ruoli istituzionali in una cornice appropriata per una Società con la tradizione e la dignità della SIC. Io ho ovviamente appoggiato l’iniziativa, ma più che averne merito ne ho avuto vantaggi.La nuova sede di via Po 24 è stata inaugurata uffi-cialmente lunedì 11 settembre 2000. Le dimensio-ni, 440 mq, hanno permesso non solo di svolgere le funzioni strettamente societarie, ma anche quelle per le caratterizzanti attività didattiche.

Rafforzamento della Cardiologia ItalianaNella mia lettera di presentazione e program-ma avevo scritto “il mio primo impegno sarà per giungere ad una gestione unitaria dell’editoria scientifica: un unico giornale che rappresenti tutti i cardiologi italiani.”Devo dire che il risultato conseguito su questo punto è quello di cui sono personalmente più orgoglioso. Per quanto molti avessero parlato di un giornale unico e, a parole, molti si dichia-rassero non contrari, nella realtà gli oppositori erano numerosi – anche se non sempre alla luce

Prof. Peter J. Schwartz

1999/2000

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del sole. Nei fatti, questo sembrava un obiettivo impossibile da raggiungere in tempi brevi. Una delle ragioni principali era costituita dalla diffi-coltà, anche emotiva, che i soci SIC ed ANMCO lasciassero i rispettivi giornali di bandiera. Trovai il primo alleato nella persona dell’allora Presi-dente dell’ANMCO, Nicola Mininni, che colse al volo l’opportunità di una scelta non facile ma di evidente grande significato unitario. A que-sto punto i comitati, creati all’uopo dalle due Società, svolsero un lavoro estremamente effi-cace portando ad un risultato quasi incredibile: nel settembre 1999, a nove mesi dall’inizio del progetto, fu possibile deliberare la fondazione dell’Italian Heart Journal, il nuovo giornale della Federazione Italiana di Cardiologia, e affidarne

la direzione ad Attilio Maseri. Negli anni succes-sivi considerazioni legate al mondo dell’editoria medica hanno spinto a modificarne il nome, ma non la sostanza.L’aver portato le due anime della Cardiologia Ita-liana, purtroppo ancora divise su troppi punti, a riconoscersi in unico giornale scientifico resterà il mio contributo alla SIC e alla Cardiologia Italiana, che a mio parere farebbe bene a riconoscersi nella Federazione. Di guelfi e ghibellini l’Italia ha me-no che mai bisogno, in ogni aspetto della vita del Paese.L’aver servito la SIC come Presidente per due anni è stato un grande privilegio e rimarrà nella mia memoria come un momento “diverso” e molto bello della mia vita professionale.

2001/2002Presidente



Consiglieri

Massimo ChiarielloPeter J. SchwartzFrancesco FedeleSalvatore NovoGiuseppe BrindicciPier Giuseppe AgostoniAntonello GanauPaolo MarinoRita MariottiFrancesco PerticoneClaudio RapezziCorrado TamburinoGaetano Thiene

Si è voluto perseguire l’opera già intrapresa dai precedenti Consigli Direttivi di elevazione ed arricchimento del programma congressuale,

aperto ai talenti emergenti tra i giovani ricercato-ri italiani ed al contributo crescente di prestigiosi studiosi stranieri. Ne è testimonianza l’inserimento di prestigiose letture intitolate a Leonardo, Cesal-pino, Morgagni e Lancisi tenute da colleghi italiani e stranieri di grandissimo prestigio internazionale. Contemporaneamente si è dato il massimo spazio ai nostri giovani ricercatori in formazione, per i qua-li il nostro Congresso rappresenta tradizionalmente la prima importante platea di cimento e visibilità attraverso la presentazione dei contributi scienti-fici frutto della ricerca. Nell’anno 2002 i contributi scientifici inviati al Congresso hanno pressoché raggiunto il numero di mille, in aumento del 60% rispetto all’edizione del 2000. Inoltre, incentivato sensibilmente il sostegno alla ricerca dei giovani in formazione, con l’allestimento di numerose Borse di Studio da usufruire per periodi di ricerca in Italia o all’estero e Premi per Giovani Ricercatori destinati ai migliori contributi presentati al Congresso, il tut-to con un considerevole sforzo economico. Grazie al contributo liberale della azienda farmaceutica Pfizer sono stati iscritti ed ospitati gratuitamente i giovani specializzandi per i quali la Società Ita-liana di Cardiologia deve rappresentare un punto di riferimento privilegiato per la formazione pro-fessionale e per l’arricchimento culturale. Sempre nel solco della valorizzazione dei nostri talenti, ha avuto il via l’istituto dello “Scholar” in Cardiologia, ovvero del riconoscimento da parte della nostra Società del valore scientifico e della notorietà in-ternazionale di colleghi di età massima di 50 anni già fortemente inseriti nell’attività di ricerca ed in fase ascendente di carriera accademica.I frutti di tale impegno sono stati testimoniati dal crescente numero di iscritti al Congresso che ha toc-cato nel 2002 le 5.000 iscrizioni. Ma, grazie all’aiuto di tanti Colleghi, l’attività di formazione non si è

Prof. Massimo Chiariello

2001/2002

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concentrata solo sul Congresso, ma è proseguita nel corso di tutto l’anno attraverso una serie di iniziati-ve culturali centrali e periferiche. Cito il contributo delle Riunioni Scientifiche Regionali, organizzate dalla sezioni regionali della SIC grazie all’impegno dei colleghi locali cha hanno visto la partecipazione di oltre 2000 persone nel solo 2002 nei 14 incontri che sono stati svolti in ogni regione d’Italia.Vanno anche ricordati i 73 Corsi Intramoenia organizzati nel biennio presso la sede SIC di Roma su tematiche di grande interesse alle quali i Soci hanno potuto partecipare con una corsia preferenziale e gratuita, e l’avvio della collana monografica della SIC che ha visto la pubblicazione dei primi volumi sulle arit-mie, sull’ipertrofia ventricolare e sulla funzione endoteliale distribuiti gratuitamente agli iscritti in occasione del Congresso.L’altro aspetto che si è cercato di perseguire è stato quello di aprire la SIC verso il mondo esterno, rappre-sentato dalle altre Società scientifiche e dal mondo laico, verso il quale sono state indirizzate alcune significative iniziative di prevenzione delle malat-tie cardiovascolari. In particolare con i programmi “L’amico del cuore” e “La cardiologia tra i banchi di scuola” allestiti in collaborazione con il Ministero del-

la pubblica Istruzione si è cercato di divulgare presso le scuole elementari e medie inferiori i principi della prevenzione cardiovascolare, premiando in occasio-ne del Congresso Nazionale i migliori disegni ideati dai bambini sensibilizzati sul tema delle malattie cardiovascolari. La SIC si è dotata in questi anni di un portale ufficiale che ha fortemente contribuito ai contatti con i Soci e con le altre organizzazioni scientifiche, svincolato dal supporto delle aziende farmaceutiche ed allestito da professionisti per conto della Società. La crescita del sito informatico insieme alla diffusione verso tutti i Soci del bollettino ufficiale della Società “Sic et Simpliciter”, di cui si è incentivata la pubblicazione incrementando sia il numero di pa-gine che quello delle pubblicazioni annuali portato da 4 a 6, hanno contribuito sensibilmente ad avvi-cinare la SIC a tutti i propri iscritti ed a richiamare nuovi soci con oltre 700 nuove iscrizioni nei due anni del mio mandato.Ricordiamo inoltre il programma di Cooperazione Internazionale che ha visto la SIC impegnata nel supporto della Sanità nei Paesi in via di sviluppo, e che si è realizzato attraverso l’invio di nostri car-diologi in formazione presso l’Ospedale St Mary’s Loco di Gulu, in Uganda.

2003/giugno 2004Presidente



Consiglieri

Maurizio D. GuazziMassimo ChiarielloLivio Dei CasMaria Vittoria PitzalisGiuseppe BrindicciPier Giuseppe Agostoni Francesco Arrigo Germano di Sciascio Antonello Ganau Luigi Padeletti Francesco Romeo Gaetano Thiene

Alla mia seconda presidenza degli anni 2003-2004 (forse la mia prima non era stata del tutto sgradita), preceduta da quella di Peter

J. Schwartz prima e Massimo Chiariello poi, l’evolvere della vita della Società fu meno affannosa, anche se lungi dall’essere tutto “liscio e piano”: incombevano, non senza rumore, i problemi del completamento della Federazione Italiana di Cardiologia e dell’av-vicendamento alla sua presidenza.Entrambi di soluzione non facile, al punto che quel-la del primo forse non si è ancora completata ai

Prof. Maurizio D. Guazzi

2003/2004

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tempi attuali. In quel biennio, la SIC ha mantenuto vitali i CORSI INTRAMOENIA, SIC et SIMPLICITER, BACK TO SCHOOL, il concorso l’AMICO DEL CUORE, la collana di MONOGRAFIE su temi generali di car-diologia (da me proposta e curata, e fortemente caldeggiata da Massimo Chiariello), l’ITALIAN HE-ART JOURNAL (rivista nata dal felice connubio fraCARDIOLOGIA e GIORNALE ITALIANO DI CARDIO-LOGIA).Per la cerimonia inaugurale del Congresso del 2003, la SIC decise di uscire dalle mura tradi-

zionali del Cavalieri Hilton e di ospitare i 5000 partecipanti all’Auditorium Parco della Musica. Fu un successo di accoglienza, ma un colpo alle cas-se della Società: per tutte le Società Scientifiche stavano iniziando i tempi delle “vacche magre”. Quella fu pure la circostanza in cui coloro che per primi vennero insigniti del titolo di “Scholar in Cardiologia”, (studiosi di dottrine cardiologiche di valore unanimamente riconosciuto; il coordinato-re dell’iniziativa era Gaetano Thiene), ricevettero riconoscimento ufficiale.

luglio/dicembre 2004Presidente f. f.


Consiglieri

Massimo ChiarielloMaria Vittoria PitzalisGiuseppe BrindicciPier Giuseppe Agostoni Francesco Arrigo Germano di Sciascio Antonello Ganau Luigi Padeletti Francesco Romeo Gaetano Thiene

2005/2006Presidente

Past President



Maria Grazia ModenaMassimo Chiariello Maurizio D. GuazziAlberto BalbariniGaetano ThieneLuigi MeloniFrancesco Arrigo Germano Di Sciascio Sabino Iliceto Ciro Indolfi Silvia G. Priori Francesco Romeo

È stato un grande onore e un momento di pro-fondo orgoglio dirigere la Società Italiana di Cardiologia. So di essere stata un Presidente

di rottura, ma ritengo che dirigere una Società, come dirigere un Istituto, significhi applicare un proprio modello di pensiero, organizzativo e di me-todologia, essendo l’alternativa replicare e fotoco-piare l’esistente e lo storico: comodo, indolore, ma poco stimolante. Tutto quello che sono riuscita a fare è stato il risultato del lavoro intenso ed efficace di un Consiglio Direttivo “oustanding” e di un per-sonale amministrativo eccezionale. I punti salienti del mio programma sono stati: 1) Cambiare gli sta-tuti di SIC e FINSIC srl al fine di snellire il Consiglio Direttivo, eliminando la partecipazione esterna di Coordinatori di Comitati permanenti, convinta che in 11 Consiglieri si possa lavorare proficuamente, conferendo alla SIC il suo esclusivo ruolo scientifico e non profit, con pieno controllo di FINSIC srl, suo esclusivo braccio operativo. Ridare vita alla Fonda-zione della SIC e per questo ringrazio il Professor Salvatore Novo che ha accettato la mia proposta a presiederla. Secondo punto: mantenere e garantire un Congresso di alto profilo scientifico e per la cui realizzazione ringrazio il Professor Massimo Volpe e la Commissione per il Congresso. Il Congresso si è articolato nei i due anni della mia presidenza, su un nuovo modello programmatico con l’identifi-cazione di 10 Macroaree e con l’informatizzazione del programma nella “SIC Per TE” che ha permesso ai Congressisti di crearsi percorsi virtuali in base ai propri interessi culturali. Si è inoltre introdotta la novità di letture a Tema, inserite all’inizio delle comunicazioni orali e affidate a Studiosi Italiani esperti incaricati di tenere tematiche affini e delle sessioni Breaking News, ossia presentazione di la-vori relativi a ricerche italiane in corso di pubblica-zione su prestigiose riviste internazionali oltre alle “classiche” Letture Magistrali. La giornata dell’ul-timo Congresso è iniziata con l’evento scientifico più innovativo, la Maratona su “Cuore e Donna”,

Maria Grazia Modena

2005/2006

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maratona per la lunga durata dell’evento e per il ritmo incalzante delle diverse problematiche che si devono affrontare e che affliggono la donna quan-do si ammala di cuore. È stata questa l’occasione per presentare l’anteprima del documento “Il Cuore delle Donne”di un Gruppo di Lavoro di Opinion Lea-ders, costituitosi dopo la pronta risposta a una mia “Call for action” pubblicata sul numero di Maggio di Sic et Simpliciter. Il prestigioso bollettino, redatto dalla brillante fantasia del Professor Claudio Rapez-zi, riportava un mio “pezzo”: “L’attività della SIC è in pieno fermento con varie iniziative cardiologiche nazionali ed internazionali”. Questo clima di “lavori in corso” mi dovrebbe lasciare tranquilla circa la vitalità della nostra SIC. In realtà non è così, manca ancora qualcosa, qualcosa di cui sento il bisogno. Una società scientifica si dovrebbe caratterizzare per una frenetica attività culturale, ed il Presidente dovrebbe essere la prima persona a partecipare, proponendo momenti culturalmente stimolati e possibilmente di elevato spessore. A questo tende questa mia lettera, stile “Call for action”, a riunire tutti gli studiosi che si occupano, o che intenderan-no occuparsi del problema della malattia cardiaca nella donna, tematica che sta particolarmente “a cuore” a un Presidente donna. Adesso è ora che si rinnovi, poiché il problema, ha assunto una dimen-sione colossale: si stanno rivalutando gli studi sugli estrogeni e patologie già caratterizzate dal punto di vista clinico, si associano in nuove sindromi in parte inedite. A noi il compito di trovare i motivi per i quali questo accade. Molta importanza si sta dando allo stimolo infiammatorio, che sembra legare, in un abbraccio gigantesco, patologie come l’atero-sclerosi, il diabete, l’ipertensione, la patologia oste-oarticolare degenerativa, l’involuzione cerebrale, le

malattie autoimmuni. Per sviluppare questi temi, chiedo la collaborazione di tutti gli studiosi italiani che vogliano interessarsi dell’argomento. Tornan-do al Congresso si è anche introdotta l’iniziativa delle How to Session, condotte da Project Leaders esperti; con il contributo di prestigiose Aziende farmaceutiche si è introdotta infine l’iniziativa di eventi scientifici serali “Scientific Night-line” e “Meet the Experts by Night”, e si è potuto rinnovare per due anni a ben 164 Specializzandi la possibili-tà di partecipare al Congresso. Numerosi, come al solito, i riconoscimenti e le borse di studio SIC e di prestigiose Fondazioni per i Giovani. Ma, è stato questo il terzo punto del mio programma, la Sic non è solo il Congresso; grazie infatti al Professor Jeorge Salerno-Uriarte, Coordinatore della Com-missione della Didattica e per la Formazione Per-manente, si è mantenuto così ed anzi si è rafforzato il programma formativo SIC, con le belle iniziative di diffusione delle Linee-guida, dei SIC Stage, di SIC Ricerca Giovani, della Giornata Mondiale per il Cuore e il rinnovo del sito. Il quarto punto è stato il tentativo di lavorare per una Cardiologia Italiana che in futuro possa essere unificata, senza la quale saremo perdenti nel mondo,anche se fra i più pro-duttivi sul piano scientifico: questo lavoro è stato reso agevole grazie alla guida e alla progettualità dell’allora Presidente FIC, Professor Attilio Maseri e ha reso possibile la nomina del Professor Roberto Ferrari alla presidenza ESC. L’ultimo punto è stato quello di avere alleggerito il carico burocratico che schiacciava l’attività della nostra bella sede roma-na, eliminando costose consulenze e responsabi-lizzando l’ottimo personale amministrativo. Grazie alla nostra squadra romana abbiamo ottenuto la Certificazione UNI EN ISO 90001 2000.

2007/2008Presidente

Past President Vice Presidente


Consiglieri

Francesco FedeleMaria Grazia ModenaGiuseppe OretoFrancesco PizzutoGiuseppe MercuroRaffaele Bugiardini Marco Ciccone Cesare Fiorentini Savina Nodari Pasquale Perrone Filardi Gaetano Thiene

Penso di essere stato il primo e l’unico tra i Presidenti SIC ad aver presentato prima delle votazioni del 2006 un documento program-

matico che può essere sintetizzato in una semplice affermazione: mantenere ed accrescere l’identi-tà della SIC. Dobbiamo contestualizzare questa affermazione dal momento che in quel periodo l’eccessiva preoccupazione di tagliare netto con il passato aveva fatto assumere accelerazioni verso progettualità non completamente condivisibili al momento.Mi riferisco in particolar modo alla prospettata fu-sione ANMCO-SIC auspicata dall’allora Presidente SIC e condivisa dall’allora Presidente FIC e dal Past President FIC Professor Luigi Tavazzi.Il sottoscritto, ritiene e riteneva necessario che le Società Cardiologiche più rappresentative manten-gano la loro identità e la loro specifica “mission”. Il mantenimento delle identità societarie cardiolo-giche, ciascuna con una propria anima e missione, non impoverisce la Cardiologia italiana ma, a mio avviso, la arricchisce rendendola più articolata e più completa. Si prospettò la necessità che la SIC e l’ANMCO avessero “strumenti paralleli e simili”: anche la SIC doveva avere la sua Fondazione, come ora ha, e il suo Centro Studi. Il programma esposto in assemblea trovò ampissimo consenso e il nuovo Consiglio Direttivo ha rispettato gli impegni presi. Infatti la SIC, anima universitaria della Cardiologia, ha rivolto estrema attenzione non solo al congres-so, ma anche ha perseguito una intensa attività educazionale rivolta ai soci e non solo.Per quanto riguarda il congresso, non solo è cresciu-to con importante rilevante partecipazione delle Società Cardiologiche Europee e d’Oltreoceano (American Heart Association e American College of Cardiology) ma è diventato una vera e propria convention con l’inserimento di tematiche dibat-tute insieme ai rappresentanti istituzionali, politici e non (vedi Farmindustria, Assobiomedica, AIFA etc.).

Prof. Francesco Fedele

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A questo proposito ricordo la presentazione della versione pressoché definitiva dell’ultima edizione della struttura e funzione della Cardiologia realiz-zata a cura della Federazione Italiana di Cardiologia con il contributo prevalente di SIC e ANMCO ma an-che di tutte le altre Società a valenza cardiologica.Senz’altro, durante la mia Presidenza, si è intensifi-cato l’interscambio con i vertici del Ministero della Salute e del MIUR.Per quanto riguarda l’attività educazionale, non solo si è proseguito con le iniziative tradizionali ma si è fortemente voluto un rinnovamento con l’impiego di nuove metodologie didattiche: vedi l’e-book di Malattie Cardiovascolari coordinato dal Professor Giuseppe Oreto e realizzato con il contri-buto della maggior parte dei Professori Ordinari di Cardiologia, accessibile attraverso il sito istitu-zionale dedicato in particolar modo agli studenti di medicina; la realizzazione di una infrastruttura di collegamento tra tutte le sedi regionali SIC per l’organizzazione di simposi e lezioni di aggiorna-mento a distanza. Si è creato uno spazio di comu-

nicazione tra soci attraverso una Newsletter elet-tronica e si è data una nuova veste al giornale SIC et Simpliciter, orientato ad un dialogo e confronto tra mondo cardiologico ed Istituzioni Sanitarie e Universitarie. La forte sinergia con la Fondazione Italiana Cuore e Circolazione Onlus, presieduta dal Professor Salvatore Novo, ha permesso la firma di un Protocollo d’Intesa con il MIUR per la realizza-zione del progetto “A scuola di cuore”, che tra l’altro ha realizzato numerosi Corsi di educazione (BLS-D) alla rianimazione cardiopolmonare con l’uso del defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) in 16 Regioni italiane, rivolti a professori e studenti mag-giorenni delle Scuole superiori di II grado.Infine si è avviato proficuamente il centro studi SIC attualmente ben strutturato e pronto allo sviluppo di progetti di ricerca in campo nazionale ed internazionale. Spero realmente che durante il mio mandato si sia saputa coniugare “tradizione ed innovazione” così come è sottolineato nelle ul-time edizioni della brochure di presentazione della nostra Società.

2009/2010Presidente



Consiglieri

Paolo MarinoFrancesco FedeleGiuseppe MercuroFrancesco PizzutoCesare FiorentiniRaffaele Bugiardini Marco M. Ciccone Savina Nodari Giuseppe Oreto Pasquale Perrone Filardi Gaetano Thiene

L’obiettivo della Presidenza e del Consiglio Direttivo, per il biennio in questione, non fu solo quello di continuare le attività già

consolidate negli anni precedenti, ma anche di impostare una diversificazione delle attività scientifiche tale da assicurare alla società un im-pegno temporalmente meglio distribuito e più diversificato sul piano dei contenuti.A tale scopo veniva formalizzato un incarico biennale di consulenza nei confronti del Dottor Roberto Marchioli, metodologo di riferimento per studi multicentrici, quale responsabile del Centro Studi SIC, come da puntuale modifica di statuto. La necessità di un referente per il Centro Studi che non apparisse legato da rapporti precedenti con i membri del CD ma il cui profilo professionale po-tesse garantire il sicuro avviamento di quella atti-vità di confezionamento e di monitoraggio di studi multicentrici nei quali la società potesse ricono-scersi era apparsa evidente sin dai primi mesi del-la nuova Presidenza. Dopo un iniziale, contenuto investimento in strumentazione informatica atta a rendere la SIC autonoma sotto il profilo della ge-stione e del monitoraggio dei dati, il Centro Studi metteva in atto una procedura di censimento delle strutture cliniche che partisse dalle Cattedre di Car-diologia afferenti al raggruppamento scientifico/disciplinare MED/11 e che potesse, della rete ini-ziale, costituirne l’ossatura. L’occasione per il primo studio fu fornita da Novartis, con la attribuzione al Centro Studi del coordinamento, per l’Italia, di uno studio internazionale finalizzato alla utilizzazione di un anticorpo monoclonale anti-inteleuchina-1 quale trattamento di profilassi cardiovascolare in pazienti affetti da pregresso infarto miocardico e caratterizzati da elevati valori di proteina C-reattiva. Il Progetto prevedeva l’arruolamento di 6900 pazienti in vari paesi (poco meno di 300 per l’Italia) da seguire per un arco di 4 anni e mezzo. Sul piano del Congresso annuale venivano create le prestigiose letture Lancisi e Da Vinci, rispetti-

Prof. Paolo Marino

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vamente per le Scienze Cliniche e quelle di base, oltre alla creazione del Premio Condorelli che in-tendeva essere un riconoscimento ad uno studioso Italiano, a conclusione di carriera, che avesse dato significativi contributi alle Scienze Cardiovasco-lari di base o applicate, nell’Insegnamento della Cardiologia o nella Pratica Clinica Cardiovascolare. L’attribuzione di questo premio andò per l’anno 2009 al Professor Sergio Dalla Volta e per l’anno 2010 al Professor Fulvio Camerini. Nei confronti dei Gruppi di Studio della Società veniva strutturato un incontro biennale (il primo in primavera in sede a Roma ed il secondo in autunno, per le prime 2 edizioni in Sardegna in occasione delle Giornate Cardiologiche del Professor Giuseppe Mercuro). L’obiettivo era quello di rinforzare il rapporto tra Società e Gruppi di Studio rappresentando questi ultimi le punte più avanzate della ricerca in am-bito societario. Tale positivo rapporto esitava nel confezionamento di 3 articoli, a nome del gruppo di Studio di Ecocardiografia, su riviste impattate per il biennio 2009-2010, oltre ad una review de-dicata alle malattie rare edita dai Gruppi di Studio “Anatomia e patologia cardiovascolare” e “Cardio-miopatie e malattie del pericardio” e pubblicata sul Journal Cardiovascular Medicine. Il biennio descritto vedeva altresì la conquista di un Impact Factor da parte del Journal Cardiovascular Medi-cine e l’attribuzione dello stesso giornale, pur nel più generale contesto federativo, alla componente universitaria. Il Professor Bugiardini veniva nomi-nato Editor in sostituzione del compianto Professor Chiariello, con l’intento di consolidare il giorna-le nei suoi contenuti scientifici e di garantirne il continuo affinamento sul piano dei contenuti e

del peso scientifico. La Società inoltre proseguiva quel processo di confronto con la società civile su significative iniziative di prevenzione cardiova-scolare con la campagna “Battiti per il tuo Cuore” in collaborazione con Argon Media ed il MIUR. In particolare la campagna con il MIUR prevedeva la diffusione, presso le giovani generazioni, di in-formazioni sulle malattie cardiovascolari e sulla prevenzione delle stesse, oltre a promuovere ini-ziative mirate all’acquisizione, per gli studenti e gli insegnanti interessati, di adeguate competenze tecniche da attuare nel malaugurato caso di com-promissione delle funzioni vitali (arresto cardiaco).Veniva inoltre diffusa, con cadenza bimestrale, una newsletter che potesse fornire ai soci notizie della vita societaria ma utili a garantire quel regolare contatto con la base che in precedenza era stato solo affidato al veicolo cartaceo. La newsletter si af-fiancava ad un costante aggiornamento del portale ufficiale della Società che si arricchiva di continue e nuove articolazioni, oltre alla diffusione trimestrale di un “Bollettino della Società Italiana di Cardiolo-gia” prosieguo del glorioso “Sic et simpliciter” di cui diventava Direttore Responsabile il Professor Fran-cesco Fedele, che ne rinnovava il nome con quello di SIC-Tribune. Infine, nell’ambito dell’attenzione rivolta alle giovani generazioni di cardiologi, la Fondazione Italiana Cuore e Circolazione onlus e la Società Italiana di Cardiologia promuovevano la prima Consulta Nazionale dei Dottorati di ricerca in scienze cardiovascolari ad Erice presso il Centro Ettore Majorana, con lo scopo di favorire gli scambi culturali scientifici tra i Dottorati di ricerca e avviare tra i giovani un network di ricerca cardiovascolare accademica.

2011/2012Presidente

Past PresidentPresidente eletto


Tesoriere

Consiglieri

Salvatore NovoPaolo MarinoMatteo Di BiaseMaria PencoAnna Vittoria MattioliClaudio Brunelli (2011)Corrado Vassanelli (2012)Scipione CarerJAntonio GaglioneFiorenzo GaitaGiuseppe GermanòMarco Metra

Il Consiglio Direttivo eletto nel Dicembre 2010, dopo l’attribuzione delle cariche, risultava così composto: Salvatore Novo, Presidente, Paolo

Marino, Presidente uscente, Maria Penco, Vice-Pre-sidente, Anna Vittoria Mattioli, Segretario Genera-le, Claudio Brunelli, Tesoriere, Consiglieri: Scipione Carerj, Antonio Gaglione, Fiorenzo Gaita, Giuseppe Germanò, Marco Metra e Corrado Vassanelli (dal 2012 Tesoriere, dopo le dimissioni di Brunelli dalla carica). A tutti loro va il mio più sentito ringrazia-mento e l’apprezzamento per il contributo dato da ciascuno all’attuazione del programma.Questo “team” di Colleghi si era presentato al corpo elettorale formato dai Soci della SIC con un pro-gramma intitolato “Rinnovamento nella Tradizio-ne”, ben consapevoli di come la tradizione della Società Italiana di Cardiologia sviluppata e accre-sciuta nei suoi decenni di vita fosse assai grande e come d’altra parte il mutare dei tempi richiedesse un adeguamento delle regole societarie e dei pro-grammi organizzativi e scientifici.Il mio compito di Presidente era certamente reso più agevole dal fatto che conoscevo molto bene tutti gli organi della Società per esserne stato il Segretario Generale per 18 anni e attraverso questa carica aver conosciuto da vicino molti Presidenti della SIC e aver partecipato oltre che ai Consigli Direttivi della SIC an-che a quelli della FINSIC e della Federazione Italiana di Cardiologia ed essere stato anche Presidente della Fondazione Italiana Cuore e Circolazione.In tutti questi anni di servizio nelle strutture or-ganizzative della Società mi ero sentito rivolgere spesso una domanda sia dai Soci sia dai vertici delle industrie che partecipavano al Congresso annuale, ossia “chi sarà il prossimo Presidente della SIC”, do-manda alla quale rispondevo “bisogna vedere quali colleghi usciranno eletti dalle prossime elezioni”. Questo creava un momento di incertezza nei So-ci e soprattutto nelle Industrie, che non avevano l’opportunità di programmare per tempo i futuri investimenti nella SIC.

Prof. Salvatore Novo

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Pertanto, una delle decisioni più importanti del Consiglio Direttivo da me presieduto è stata quella di elaborare attraverso una Commissione coordi-nata da me stesso e composta da Antonio Gaglio-ne, Paolo Marino, Maria Penco e Gaetano Thiene, modifiche di Statuto da portare all’approvazione di un’Assemblea straordinaria dei Soci, che preve-dessero l’introduzione della figura del Presidente eletto e il rinnovo parziale soltanto del 50% dei Consiglieri ad ogni elezione, in modo che si creasse un meccanismo di continuità tra un Consiglio Di-rettivo e il successivo sicché l’azione della SIC fos-se molto più coordinata e stabile nel tempo. Tale modifica di Statuto, dopo un animato dibattito, fu approvata a larga maggioranza in un’Assemblea straordinaria dell’11 Dicembre 2011 e ha dato nel tempo continuità e stabilità alla gestione della SIC. Nella modifica di statuto è stata anche aggiunta la categoria dei Soci aggregati, per gli infermieri professionali, i tecnici di fisiopatologia cardio-circolatoria e di perfusione cardiovascolare e per gli studenti dei corrispondenti corsi di laurea, ma senza diritto di voto.Il Congresso annuale certamente era ed è uno dei pilastri dell’attività scientifica della SIC; nel biennio 2011-2012 l’organizzazione del Congresso veniva affidata ad una Commissione Coordinata dal com-pianto Corrado Vassanelli e l’armonizzazione e il bilanciamento fra aspetti culturali diversi nell’am-bito dei vari Simposi nonché la scelta delle Letture Magistrali alla Commissione Tecnico-Scientifica del Congresso formata da 15 Macro-Aree tematiche più quella SIC Giovani; nel secondo anno di mandato venne istituita anche una Commissione Tecnico-Scientifica per i Simposi dell’Industria.Si è continuata la tradizione di organizzare Simposi congiunti con la ESC, l’ACC, AHA, con un amplia-mento al Pennsylvania Chapter dell’ACC, all’Inter-nazional Union of Angiology, al National Interven-tion Council of India e all’UEMS. In questo contesto di internazionalizzazione, è stato dato mandato a

Francesco Fedele per la costituzione del Chapter italiano con l’ACC e il Board of Trustees dell’ACC ha approvato la costituzione di un Italian Chapter che vede coinvolte la SIC e l’ANMCO sotto l’ombrello della FIC. Un Simposio congiunto SIC/ACC Italian Chapter è stato organizzato ai Congressi. Ma sono stati anche organizzati Simposi con Società Cardio-logiche affini o di Settore (SIMI, SIBioC, SIIA, SIF, AIMS, GIEC) e anche proposti dai Gruppi di Studio e dalle Sezioni Regionali. Poiché uno degli scopi del Congresso SIC è anche quello di essere attrattivo per i giovani Cardiologi, Specializzandi e Dotto-randi, nel contesto del Congresso venne istituito il “Programma SIC Giovani”, comprendente la crea-zione di un’Area SIC Giovani con specifiche sessioni dedicate ad eventi interamente organizzati e gesti-ti da giovani cardiologi, di età compresa tra 30 e 40 anni, ai quali veniva chiesto di inviare proposte di Simposi. Tra quelli selezionati, alcuni erano inseriti nel programma del Congresso, ed altri, contenenti proposte di Progetti di Ricerca Multicentrici, esposti come comunicazioni orali in sessioni denominate “Idee per la Ricerca”, che dopo il vaglio di un’ap-posita Commissione, potevano essere sviluppati nell’ambito del Centro Studi SIC. Un giovane ri-cercatore, Gianluca Di Bella di Messina, veniva indicato per coordinare l’Area SIC Giovani. Inoltre, sono state organizzate Sessioni di Comunicazioni denominate “Highlights” nelle quali 100 giovani cardiologi, invitati al Congresso grazie ad un grant di Malesci, presentavano lavori originali accettati o pubblicati nell’ultimo anno su riviste con elevato Impact Factor e, grazie a un grant messo a dispo-sizione dalla SIC, venivano invitati a partecipare al Congresso altri 100 specializzandi e Dottorandi di Ricerca che avessero una comunicazione accettata a primo nome. Sempre nel campo della politica SIC rivolta ai giovani, nel 2011 e nel 2012, venivano organizzate ad Erice, presso la Fondazione Ettore Majorana - Centro di Cultura Scientifica, la II e la III edizione dell’Italian Council of PhD Fellows, con la

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partecipazione di 50 studenti provenienti da tutte le Scuole Italiane di Dottorato di Ricerca in Scienze Cardiovascolari, dei loro Tutor, e con la riunione dei Coordinatori di Dottorato per discutere la filosofia e la riorganizzazione futura dei Dottorati di Ricerca Cardiovascolare in Italia.È stata portata avanti la tradizione di attribuire a Giovani Cardiologi Borse di Studio per stage in Italia o all’estero e Premi per Giovani Ricercatori presen-tatori di Comunicazioni, Tesi di Specializzazione in Cardiologia o di Dottorato di Ricerca particolarmen-te interessanti. La Rivista Circulation, nel 2011, ha accettato di pubblicare i profili dei vincitori di Borse di Studio SIC. Dalla collaborazione tra la SIC e Fon-dazione Italiana Cuore e Circolazione, presieduta da Francesco Fedele, per la prima volta si è realizzata una raccolta fondi attraverso l’accettazione da par-te del Segretariato Sociale RAI della richiesta, per lo svolgimento di una campagna di raccolta fondi per la “Prevenzione della morte improvvisa nei giovani e la ricerca delle cause genetiche di alcune cardio-patie con particolare riguardo al genere femminile”, nell’ambito di pubbliche trasmissioni televisive e/o radiofoniche RAI, attraverso un numero dedicato, da utilizzare per un limitato periodo di tempo, nella settimane dal 7 al 13 Marzo 2011 e dal 16 al 21 Aprile 2012. Lo screening ECG, rivolto agli studenti dell’ultimo anno delle Scuole secondarie di II gra-do, si sarebbe effettuato per mezzo di un sistema di Telemedicina, con il patrocinio del MIUR, a mezzo di elettrocardiografi, acquistati con i proventi della raccolta fondi, e consegnati ai rappresentanti SIC di 7 regioni (Abruzzo, Lazio, Lombardia, Piemonte, Sicilia, Toscana e Veneto), a inizio dell’anno scola-stico. È proseguita anche l’organizzazione di Corsi BLS-D nelle Scuole, attraverso la continuazione del Protocollo di Intesa SIC, Fondazione e MIUR con lo stanziamento di un fondo MIUR da 50.000,00 euro per il progetto “A scuola di cuore”, volto all’organiz-zazione di corsi BLS-D per docenti e studenti delle scuole italiane secondarie di 2° grado, nell’anno

scolastico 2011-2012. Queste attività sono state presentate congiuntamente da SIC e Fondazione Italiana Cuore e Circolazione all’evento scientifico SANIT, in due Simposi, uno dal titolo “Lotta alla morte cardiaca improvvisa nei giovani: la nostra sfida” nel 2011 e l’altro “Lotta alla Morte cardia-ca improvvisa nei giovani: a che punto siamo” nel 2012, accreditati dalla SIC quale provider ECM e in un Forum Distrettuale sulla Prevenzione della Morte Improvvisa organizzato dal RC Palermo, organizza-to a Palermo (Palazzo Steri-Chiaramonte), durante la Presidenza Novo, e con la partecipazione come Relatori di F. Fedele, P. Marino, S. Novo e G. ThieneNell’ambito dei Congressi la Società Medline ha curato sia la trasmissione della Conferenza Stampa precongressuale sia le interviste a vari professori di Cardiologia e Relatori. Nel 2011/2012 sono state, come da tradizione, attribuite a eminenti clinici e ricercatori le Letture Premio: “Leonardo da Vinci”: Alessandro Mugelli/ Peter J. Schwartz; “Giovanni Maria Lancisi”: Angelo Branzi/Cesare Fiorentini; “Luigi Condorelli”: Maurizio Guazzi/Giorgio Mattioli e “William Harvey”: Luigi di Biase/Emanuele Barba-to. Inoltre, per onorare la memoria di alcuni Maestri della Cardiologia italiana e past-Presidenti della SIC, nel Congresso del 2012 sono state introdotte Lettu-re intitolate ai Professori: Armando Dagianti, Attilio Reale, Antonio Strano, Massimo Chiariello, Salvatore Caponnetto e Antonino Brusca. Nell’ambito del Con-gresso è stato anche organizzato per la prima volta un evento scientifico di una giornata dedicato oltre che agli Infermieri anche ai Tecnici di fisiopatologia cardiocircolatoria e di perfusione cardiovascolare.Il Centro Studi, coordinato da Giuseppe Mercuro, potenziato nell’attività con l’acquisizione effettua-ta nel biennio precedente, di Roberto Marchioli, quale Responsabile operativo, è stato arricchito di un Comitato Tecnico-Scientifico per Aree di Ricerca. Si è perfezionato il contratto SIC-FINSIC-Novartis, attraverso l’introduzione di un addendum esplica-tivo e, quindi, è partito lo Studio Cantos, un ampio

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trial internazionale finanziato da Novartis nel quale il Centro Studi era il centro di coordinamento per i pazienti arruolati in Italia. Inoltre, la FIC affidava al Centro Studi SIC il Coordinamento per l’Italia del Registro ESC sullo scompenso cardiaco, uno studio prospettico osservazionale no profit pro-mosso dalla ESC, con Principal Investigator per l’Italia Marco Metra. Giuseppe Mercuro portava all’approvazione un protocollo di Studio dal titolo “La consapevolezza, la percezione e la conoscenza del rischio cardiovascolare nei due sessi” proposto dal Gruppo di Studio SIC “Malattie Cardiovascola-ri nella donna” in collaborazione con la SIGO. La Pfizer avrebbe dato il proprio supporto attraverso un contributo liberale e anche la Unicredit. Veniva anche approvato uno studio osservazionale dal titolo “An Italian observational prospective study in cardiac sympathetic denervation assessed with 123-Iodine Metaiodobenzylguanidine Imaging as predictor of Ventricular Arrhythmias in Implantable Cardioverter-Defibrillator Patients”, proposto quale principal investigator da Francesco Fedele e spon-sorizzato dalle GE Healthcare.Inoltre, il Centro Studi SIC, avviava il censimento dei Centri di ricerca universitari italiani mediante la messa a punto e l’invio di un questionario sulle potenzialità di ricerca multicentrica della rete SIC riservato ai Responsabili di UOC di Cardiologia.La comunicazione con i Soci è stata considerata fondamentale dal CD e per questo motivo la News Letter, è stata potenziata rendendola a cadenza mensile e arricchendola nei contenuti.Il CD decideva anche di razionalizzare l’attività dei Gruppi di Studio. La Commissione coordinata da Giuseppe Germanò realizzava una semplificazio-ne dei Gruppi di Studio sicché quelli con evidenti affinità, pur mantenendo la loro identità, veniva-no aggregati in cluster, ciascuno dei quali ha un Referente che viene eletto tra i Coordinatori dei Gruppi di Studio afferenti al cluster stesso. Veniva modificato il Regolamento sicché né il Coordinatore

né il Referente, durante il loro mandato, possono ricoprire cariche apicali in altre Società Scientifiche e, inoltre, per il mantenimento in vita, ogni Gruppo di Studio deve soddisfare annualmente almeno 2 dei seguenti requisiti: a) Pubblicare un lavoro, do-cumento di consenso, monografia; b) Organizzare un evento scientifico a livello nazionale; c) Orga-nizzare un evento FAD.La Commissione per la Didattica, coordinata da Ma-ria Penco, ha implementato le attività educazionali sia come Corsi intramoenia sia come didattica a di-stanza (FAD). Sono stati anche organizzati corsi FAD SIC/Fondazione con le Scuole per la diffusione della cultura del primo soccorso, riservando la parte pra-tica alla gestione locale delle Sezioni Regionali. Si è sottoscritto un accordo con Infomedica, già partner di ACC, per la realizzazione congiunta di Corsi FAD e di Webinar a partire dal 2013 e per la distribuzione ai Cardiologi italiani degli articoli tradotti in italia-no delle riviste dell’ACC (JACC online, JACC Heart Failure, JACC Imaging, JACC interventional). Si è siglato un accordo con la PREX per l’organizzazione di Corsi di Aggiornamento con il patrocinio scienti-fico della SIC e con la Contatto/Archimedica per lo sviluppo di un Progetto educazionale denominato Sinergia, da tenersi nel 2013.Ai Soci SIC è stata data anche la possibilità di segui-re le attività congressuali del Congresso Europeo di Cardiologia ESC attraverso un accordo con la Ditta IFB Stroder, la quale durante il Congresso ESC ha attivato un servizio di comunicati audio con le no-vità dal Congresso. Parte del Congresso annuale è stata fatta usufruire online ai Soci SIC non presenti fisicamente al Congresso: 12 Simposi FAD online grazie a un grant di AstraZeneca. Il Progetto pre-vedeva: la trasmissione di un percorso formativo (FAD con tutoraggio), fruibile in diretta da circa 200 cardiologi per ogni giornata, effettuata in uno stu-dio televisivo realizzato in uno spazio riadattato “ad hoc” nell’area congressuale, con una interazione docente/discente resa possibile attraverso una li-

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nea dedicata per ricevere domande selezionate, le cui risposte venivano fornite in diretta dai docenti presenti in studio; la trasmissione di moduli forma-tivi, registrati e resi successivamente disponibili, per una FAD senza tutoraggio con il coinvolgimento di altri 1.000 medici.La Commissione per le Sezioni Regionali, coordinata dal Prof. Scipione Carerj, si è adoperata per isti-tuzionalizzare due incontri l’anno tra i Presidenti delle Sezioni Regionali e il CD della SIC, la Consulta per le Sezioni Regionali, e per incoraggiare tutte le Sezioni a organizzare una volta l’anno una Riunione Scientifica di un paio di giorni, che preveda Simposi e, soprattutto, presentazione di comunicazioni da parte di giovani ricercatori e, ancora, per il loro coinvolgimento attivo nella formazione continua a distanza (FAD) e nell’organizzazione di convegni di aggiornamento multiregionali pianificati alla fine di ogni anno, per l’anno successivo, con la SIC. Il primo di questi Corsi, è stato “Lo screening dell’aterosclerosi subclinica nel paziente iperteso con moderato rischio di eventi cardiovascolari: dal-la valutazione clinica alle tecniche di imaging”, con il coinvolgimento di tre Regioni, Lazio, Lombardia e Sicilia e successivamente di altre regioni, con la sponsorizzazione di Malesci.Nel biennio 2011/2012 la SIC ha continuato ad ade-rire alla celebrazione della Giornata Mondiale per il Cuore con quattro iniziative: 1) Iniziativa rivolta ai Giovani; 2) Cardiologie Aperte; 3) Iniziativa rivolta agli Anziani; 4) Iniziativa rivolta a Dipendenti dello Stato, secondo le preferenze dei vari Direttori di Cattedra.Si è continuato il Progetto di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo con una Istituzione ospedaliera ugandese, finanziando il viaggio di un borsista il cui soggiorno era assicurato localmente; a seguito della richiesta inviata ai Direttori delle Scuole di Specializzazione, sono state prescelte, due can-didate aventi i requisiti richiesti dall’istituzione ugandese: la Dott.ssa Grondoni e la Dott.ssa

Loguercio, entrambe provenienti dalla Scuola di Specializzazione diretta dal Prof. Cesare Fiorentini, partite per l’Uganda rispettivamente a settembre 2011 e a gennaio 2012.Nell’ambito della collaborazione con altre Società cardiologiche il CD approvava la partecipazione di esponenti SIC alla elaborazione di tre documenti di Consenso: 1) Documento SIC-ANMCO-AIAC su “Indicazioni all’impianto di ICD”. Per la SIC vennero indicati nella Commissione: Valeria Calvi, Antonio Curnis, Fiorenzo Gaita e Jorge Salerno Uriarte; 2) Documento GIEC- SIC- ANMCO- GICR e FMSI sulla “Gestione delle emergenze cardiologiche in ambito sportivo”. Per la SIC vennero indicati: Alessio Borrelli, Coordinatore del Gruppo di Studio SIC “Emergenze e urgenze cardiocircolatorie” e Giuseppe Coppola, componente del Nucleo di tale Gruppo di Studio; 3) Documento ANMCO-SIC-AIAC sulle “Problema-tiche del permesso di guida ai pazienti portatori di device”. Per la SIC sono stati indicati: Eraldo Ochetta e Maurizio Santomauro. In ambito europeo, dalla interlocuzione con il Board della ESC, Francesco Romeo, Presidente della Federazione Italiana di Cardiologia, otteneva la concessione di tenere in Italia, per la prima volta, il Congresso della ESC nel 2016 a Roma.Giornali: in considerazione della situazione eco-nomica internazionale e italiana non brillante e della riduzione sia del numero dei partecipanti ai Congressi annuali sia dei contributi al Congresso delle ditte farmaceutiche e di device, si iniziava in SIC/FINSIC una discussione approfondita finalizzata alla riduzione di tutti i costi. SIC/FINSIC, quindi, de-cidevano di inviare il giornale ufficiale SIC Tribune e i due Giornali della FIC, Giornale Italiano di Cardio-logia e Journal of Cardiovascular Medicine soltanto ai Soci in regola con le quote sociali. Nuovo Editor in chief del Journal of Cardiovascular Medicine veniva nominato il Prof. Livio dei Cas, per entrare in carica il primo gennaio 2013. Ma iniziava una discussione con la FIC circa l’opportunità di trasformare almeno

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2011/2012

uno dei due giornali, da cartacei a online, come già realizzato da alcune Società italiane storiche come la Medicina Interna e, nell’ambito delle Società di ordine cardiologico, più recentemente l’ANCE. Tale auspicio veniva poi realizzato nel biennio successivo.Il Sito Internet istituzionale SIC veniva modernizzato e aggiornato attraverso la creazione di un Comitato Tecnico di supporto alla Commissione, coordinata da Marco Metra, con l’inserimento di giovani car-diologi: Patrizia Carità, Valentina Carubelli, Giovan-ni Esposito e Filippo Mastropasqua.Partendo da questo presupposto il Presidente Novo ritenendo che nella Società vi fossero trop-pi consulenti e troppi programmi informatici che operavano separatamente (sito web, programma soci, programma per la gestione del congresso e delle comunicazioni, programma per la gestione economico – finanziaria, etc.) proponeva alla FIN-SIC, dopo avere espletato una gara, di dare incarico ad una sola Società di informatica di redigere un capitolato di tutte le attività informatiche presenti sul sito istituzionale SIC, incluso quelle inerenti il Congresso, nonché del programma di gestione Soci e gestione contabilità. Questa iniziativa nasceva sia

dall’esigenza di rinnovamento di alcuni dei suddet-ti programmi, ormai abbastanza datati e non dialo-ganti l’uno con l’altro, che necessitavano di essere unificati in un’unica piattaforma, sia dalla necessità di ridurne anche i costi di gestione e manutenzione. Questo è stato gradualmente realizzato con sod-disfazione di tutte le operatrici della Segreteria Scientifica ed Economica-Gestionale SIC/FINSIC e con notevole risparmio economico.Piano razionalizzazione e riduzione spese: In col-laborazione con la FINSIC veniva intrapresa una politica di rinegoziazione dei contratti con i forni-tori, soprattutto quelli maggiori quali la segreteria organizzativa del Congresso, razionalizzazione dei costi dei giornali federativi (inviati ora soltanto ai Soci in regola con le quote sociali), abstract del Congresso in formato CD-ROM anziché in formato cartaceo, costi di tutti i servizi congressuali di Hil-ton, consulenze fiscali, legali e dei revisori, consu-lenze informatiche, anche del Congresso, modica riduzione delle borse di studio e dei premi, aboli-zione degli straordinari per i dipendenti SIC/FINSIC. Tutto questo avrebbe consentito un risparmio di oltre quattrocentomila euro.

2013/2014Presidente




Matteo Di BiaseSalvatore NovoFrancesco RomeoMaria PencoAnna Maria MattioliScipione CarerjGiuseppe GermanòMassimo LombardiMarco MetraPasquale Perrone FilardiCarmine Dario Vizza

Prof. Matteo Di Biase

2013/2014 Il biennio si caratterizzò per la realizzazione o la messa in cantiere di numerose iniziative.

1. Realizzazione di un censimento delle attività assistenziali delle Strutture Cardiologiche Universitarie italianePer garantire una continua e proficua attività del Centro Studi, creato nei due bienni precedenti, erano essenziali l’elaborazione di progetti di ricerca clinica cardiovascolare e l’affidamento allo stesso Centro del-le relative commesse. Numerosi sponsors chiesero di documentare quale fosse la reale capacità dei Centri Cardiologici Universitari, in termini di attività clinica, di poter realmente portare a termine ricerche che richiedevano l’arruolamento di un numero elevato di pazienti. Per questo motivo venne predisposto ed effettuato, insieme al Responsabile dell’epoca del Cen-tro Studi, la Prof.ssa Savina Nodari, un censimento a cui partecipò la maggior parte dei Centri universitari. I risultatati furono stupefacenti in quanto si rilevò che le Strutture cardiologiche Universitarie svolgevano una intensissima attività clinica e che tutte insieme erano in grado di portare avanti e completare, in tutti i campi della Cardiologia, importanti ricerche che richie-devano un elevato numero di pazienti da arruolare. In particolare i settori dello scompenso cardiaco e della cardiopatia ischemica erano fortemente competitivi e superiori, specie dal punto di vista qualitativo, ad altre realtà nazionali ed internazionali.

2. Normalizzazione della pubblicazione del Giornale Italiano di Cardiologia e del Journal of Cardiovascular MedicineNegli anni precedenti, a causa di reali “malintesi economici” con le Società Editrici dei Giornali, si erano verificate prolungate interruzioni della pub-blicazione degli stessi che avevano determinato un accumularsi di articoli, talora accettati da an-ni. Mediante la collaborazione fattiva e leale del Presidente FIC Leonardo Bolognese, venne svolta

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una intensa trattativa con le Società Editrici che portò anche alla decisione di pubblicare nella sola forma on line la rivista in inglese e di mantenere la forma cartacea per il giornale in italiano: questa riorganizzazione è tutt’ora in vigore. Per realizzare questo progetto furono rinegoziate le condizioni economiche, furono pubblicati numeri suppletivi per eliminare l’arretrato e venne ripartito il costo dei Giornali non più per Società ma per iscritto de-terminando una quota economica ad essi dedicata, chiaramente indicata all’interno di quella associa-tiva annuale. Quelle decisioni hanno permesso la pubblicazione dei due Giornali a tutt’oggi.

3. Problematiche relative alla Risonanza magnetica cardiovascolareCome è noto la risonanza magnetica stava e sta assumendo un ruolo rilevante nella diagnostica car-diovascolare. Purtroppo in Italia vi erano e vi sono delle limitazioni allo sviluppo di questa metodica nel settore cardiovascolare prevalentemente per il fatto che le attrezzature sono fisicamente localizzate nelle aree gestite dai Radiologi. Pur non emettendo queste macchine radiazioni ionizzanti e non necessi-tando, di conseguenza, della presenza del Radiologo, questi Colleghi quasi sempre non lasciano spazio ai Cardiologi ritenendo che si tratti di una pura indagine morfologica che non richiede conoscenze profonde di fisiopatologia Cardiovascolare. Approfittando della presenza nel CD del Dott. Massimo Lombardi, Esperto del settore, si mise a punto con il Ministero ed una rappresentanza di Radiologi un memorandum che permettesse ai Cardiologi l’utilizzo della risonanza magnetica cardiovascolare in collaborazione (per la sola gestione delle apparecchiature) con i Radiologi. Purtroppo un intervento di questi ultimi piuttosto pesante non permise di raggiungere l’obiettivo con il risultato che la problematica nel frattempo è peg-giorata a tutto svantaggio dei Cardiologi.

4. Rimodulazione delle spese della SocietàLa crisi economica degli anni 2010-2012 aveva portato ad una notevole riduzione delle risorse disponibili da parte dell’industria farmaceutica e tecnologica come contributo alla realizzazio-ne del Congresso Nazionale, principale fonte di finanziamento della Società. Si rese pertanto ne-cessaria una congruente riduzione delle spese per il mantenimento delle strutture e della normale attività societaria. Al fine di evitare cancellazioni di servizi essenziali per la Amministrazione e per il Congresso, venne utilizzata la tecnica dei tagli lineari con una richiesta a tutti i fornitori di una ri-duzione del costo dei servizi senza riduzione della qualità e della quantità degli stessi. Questo inter-vento permise di riportare il bilancio in equilibrio e di mantenere inalterato l’assetto societario. La rimodulazione dei costi venne anche effettuata con la Direzione dell’Hotel Cavalieri permettendo così di mantenere, ancora oggi, questa prestigio-sa sede per lo svolgimento del Congresso Annuale della Società.

5. Grazie alla intensa ed efficace collaborazione di tutti i Membri del Consiglio Direttivo della Società e del Comitato per il Congresso, fu possibile portare a termine la programmazione e la realizzazione dei due Congressi Nazionali del biennio che registrarono un notevole incremento della partecipazione di cardiologi iscritti ad altre Società oltre che di Specializzandi a cui vennero garantiti i supporti logistici idoneiRitengo che aver servito la Società Italiana di Car-diologia come Presidente sia stata per me una grande esperienza umana soprattutto per aver avuto la possibilità di incontrare una notevole quantità di Colleghi Cardiologi appartenenti ad altre Società e di persone molto differenti tra di loro.

2015/2016Presidente




Francesco RomeoMatteo Di BiaseGiuseppe MercuroLivio Dei CasMauro BorziPasquale Perrone FilardiFrancesco BarillàPaolo CamiciVincenzo MontemurroLuigi PadelettiCarmine Dario Vizza

Biennio di Presidenza caratterizzato da:

• un incremento notevole degli associati, tanto che ad oggi il numero dei Soci SIC è di 3.303 avendo avuto negli ultimi due anni circa 500 nuove affiliazioni. Ho tenuto fortemente a raf-forzare l’identità della SIC, ed ho incentivato l’apertura della Società al mondo esterno con una partecipazione della società civile alle varie iniziative, in particolar modo al Congresso.

• Fidelizzazione alla Società nei confronti dei giovani. Rilevanti per questo scopo le Borse di Studio in collaborazione con la MSD Italia.

• Egida SIC a campagna di prevenzione “Vivi con il cuore”.

• Congresso ESC 2016 dal 27 al 31 agosto a Roma. Circa 35.000 gli iscritti e l’Italia per numero di iscritti è risultata seconda alla Germania. Quan-to mai opportuna la scelta di svolgere il Con-gresso a Roma, che si è concretizzata durante il periodo della mia presidenza alla Federazione Italiana di Cardiologia.

• Progetto ICOT che nasce a Roma nel 2012 con lo scopo di creare un gruppo di giovani cardiologi che rappresentano il futuro della cardiologia di domani in Italia ed all’estero. Questa idea è stata promossa ed incentivata dalla Società Europea di Cardiologia (ESC), proprio nel periodo della mia Presidenza FIC. Questo perché ho sempre visto come una interessante opportunità gli obiettivi degli ICOT, rappresentati dal creare collaborazioni tramite una rete di giovani car-diologi a livello nazionale ed internazionale, dal diffondere la conoscenza in ambito cardiologi-co sia di tipo clinico che interventistico, nonché dal promuovere la ricerca scientifica. Per questo nell’organizzazione nel prossimo Congresso SIC 2015 è stata dedicata una intera giornata dell’a-rea SIC Giovani.

Prof. Francesco Romeo

2015/2016

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• 76° Congresso Nazionale della Società Italiana di CardiologiaIl Congresso 2015 ha avuto una impronta inter-nazionale grazie alla presenza di scienziati di livello internazionale, di rappresentanti della Società Cardiologica Russa, nonché della So-cietà Cardiologica Maltese e Serba.Grande risalto al trattamento delle valvulopatie con metodiche di cardiologia interventistica e strutturale con una campagna di informazione chiamata “one valve, one life”, primo program-ma italiano promosso dalla SIC per favorire una corretta informazione e la diffusione dei miglio-ri trattamenti per tutti i pazienti che necessi-tano di un intervento alle valvole cardiache. Altro tema importante trattato è quello delle malattie cardiovascolari nella donna. Presenti Simposi Congiunti con molte altre Società scien-tifiche: italiane e straniere (ESC, ACC, AHA); in particolare, per la prima volta nella storia della SIC, è stato organizzato un Simposio Congiunto con la Società Cinese di Cardiologia, richiesto dai Colleghi cinesi, che rappresenta il livello di attrazione della SIC a livello internazionale.

• 77° Congresso Nazionale della Società Italiana di CardiologiaIl Congresso 2016, sulla scia del grande succes-so di quello dell’anno precedente, è stato mo-

mento di incontro con la comunità scientifica internazionale e con le Istituzioni preposte alla tutela della ricerca scientifica e della salute.L’inaugurazione, che si è tenuta nella straordina-ria cornice della Nuvola di Fuksas, ha colleziona-to gli interventi, dopo la Lettura Inaugurale del Prof. Mays, uno dei maggiori esperti di sistemi sanitari internazionali, dei Presidenti delle So-cietà Cardiologiche Cinese, Giapponese, Russa, Maltese e Serba. I lavori congressuali sono poi continuati, come da tradizione, nella storica sede del Rome Cavalieri. Qui sono stati affrontati i temi della prevenzione della cardiopatia ischemica, del trattamento con i farmaci più innovativi, presentate le nuove Linee Guida sul trattamento delle dislipidemie con Letture Magistrali di esper-ti internazionali sul ruolo ormai universalmente dimostrato del colesterolo come “critical player” nella patogenesi dell’aterosclerosi. E ancora si è parlato delle cardiomiopatie primitive, fatto un primo punto sulla campagna “One valve, one li-fe”, dato spazio ai Simposi congiunti con Società Scientifiche nazionali e le più importanti Società Scientifiche straniere.E, in linea con quanto fatto nel passato Con-gresso, uno spazio importante è stato dato ai giovani con l’incontro nel nostro Congresso dei COT (Cardiologists of Tomorrow) di tutta Europa.

2017/2018Presidente




Giuseppe MercuroFrancesco RomeoCiro IndolfiLivio Dei CasCristina BassoMauro BorziFrancesco BarillàPaolo CamiciMarco Matteo CicconeVincenzo MontemurroGianfranco Sinagra

La Società Italiana di Cardiologia (SIC), la pri-ma in Italia, tra le più antiche e prestigiose in Europa, co-fondatrice dell’European Society

of Cardiology (ESC) impone al suo Presidente di preservare i risultati acquisiti dai predecessori e di inserire ulteriori elementi progressivi, sulla base di una personale esperienza e sensibilità, per accre-scerne la popolarità e il prestigio.Dopo un biennio da Presidente Eletto, vissuto come un periodo di riflessione e tirocinio, ho identificato alcune iniziative che sapessero esprimere, in mo-do organizzato e condiviso, l’esperienza didattica, formativa e scientifica di un’intera Comunità di Cardiologi. Tali iniziative, necessariamente, do-vevano commisurarsi con un arco di tempo di 2 anni ed essere condivise dal Presidente Eletto, per garantirne il mantenimento e l’ulteriore sviluppo.Tra i primi obiettivi sono stati scelti la modernizza-zione dei contatti con e tra i Soci, nuovi formati per l’attività educazionale e maggiore attenzione verso i giovani Soci, risorsa preziosa ed esclusiva della SIC.Per comunicare meglio e di più, il sito Web è stato reso più interattivo. Ne è un esempio la Tribuna dei Gruppi di Studio, dove scambiarsi esperienze e con-dividere proposte di studio. Per inciso, è stato rivisto il Regolamento dei Gruppi di Studio, per accrescere l’efficacia operativa ed il senso di appartenenza di questo prezioso network scientifico.Per far fronte alla continua evoluzione informatica, a metà del 2017 è stata creata un’APP istituzionale, il sistema più efficace per presentare la Società in un nuovo ambiente, potenziare il contatto con i vecchi Soci e attrarre nuovi iscritti. Già nella sua prima versione l’APP ha reso fruibili su mobile i contenuti del sito web SIC e ha diffuso il program-ma dei congressi nazionali 2017 e 2018. Le nuove procedure informatiche hanno consentito la rea-lizzazione di una survey tra gli specializzandi su amiloidosi cardiaca e Fabry, una mappa dei Centri di diagnosi e cura delle cardiomiopatie e il primo censimento degli specializzandi, con i quali è stato

Prof. Giuseppe Mercuro

2017/2018

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instaurato un canale comunicativo immediato e bidirezionale.Si è pensato di incrementare l’attività societaria in corso d’anno, talora trascurata in nome del congresso nazionale. Ne sono scaturiti oltre 20 eventi intramoe-nia e residenziali in diverse città, cui si sono aggiunte le tradizionali riunioni a cura delle Sezioni Regionali.Per ospitare degnamente le riunioni scientifiche, oltre che per garantire l’attività amministrativa del-la Segreteria, la Sede Sociale di via Po a Roma – in particolare l’aula didattica – è stata sottoposta ad un profondo rifacimento strutturale e tecnologico.La creazione di una piattaforma di e-learning per la formazione a distanza ha fornito alla SIC lo stru-mento per la messa a punto di FAD sincrone e asin-crone. Le prime iniziative da remoto sono state il live webinar Cardiovascular University, edizioni 2017 e 2018, ciclo di lezioni interattive destinato a medici in formazione e la FAD asincrona Lezioni di Cardion-cologia, disponibile in rete per oltre 5000 cardiologi.L’idea di una SIC Giovani è stata perseguita con grande convinzione, persistendo nell’affiancamento alle at-tività della SIC degli Italian Cardiologists of Tomorrow (ICOT), iniziato durante la precedente Presidenza. In completa autonomia, ma in una franca cooperazione con SIC, gli ICOT hanno reso possibili iniziative educa-zionali innovative, volte a diffondere la conoscenza cardiologica clinica e interventistica, nonché a trasmet-tere la passione per la Cardiologia. La valorizzazione dei giovani cardiologi e il loro contributo operativo ha reso possibile un ampio spettro di iniziative: borse di studio di 1 anno per soggiorni di studio e ricerca in Italia e all’estero, con il contributo non condizionante di MSD; Highlights Giovani Ricercatori tra i 30 e i 40 anni premiati, durante i congressi, per le pubblicazioni edite su riviste con IF; Virtual Body Interact, competizione tra Scuole di Specializzazione; laboratori di didattica vir-tuale, simulazione e realtà aumentata, il nuovo lessico culturale della formazione cardiologica.Attività trascurata dalla SIC era stata, in precedenza, quella di Terza Missione, basata, cioè, sul trasferimento

di competenze dagli esperti agli utenti. L’occasione di sviluppare questa attività ci è stata offerta dall’organiz-zazione umanitaria European Heart for Children (EHC), la cui missione è quella di promuove la conoscenza e il trattamento delle cardiopatie congenite nei paesi in via di sviluppo. EHC forma squadre mediche per stabilire urgenza e serietà di ciascun caso clinico, av-viando immediatamente i casi più gravi all’intervento chirurgico/trattamento interventistico e sviluppa pro-grammi di formazione di medici e infermieri locali, per lo sviluppo di sistemi sanitari autosufficienti. La SIC si è coinvolta nella realizzazione di un’unità pediatrica cardiologica a Casablanca, per dare un contributo al-la popolazione nel suo paese, fornendole un valido know-how per il futuro.Infine, sono stati organizzati gli “storici” Congressi de-cembrini 2017 e 2018, cercando di farne un’attività di sintesi delle attività dell’anno trascorso e di lancio di quelle per l’anno successivo. È stata garantita la pre-senza dei Presidenti delle società europea ed ameri-cane e di tutte le società cardiologiche italiane. È stata lusinghiera la presenza di numerosissimi cardiologi in formazione e di giovani cardiologi, di infermieri professionali e tecnici della Cardiologia che, in nume-ro crescente, e con partecipazione attiva, animano il nostro congresso. Per garantire la persistenza e la migliore comprensione dei messaggi scientifici resi in congresso, sono stati inseriti nel sito tutti gli slide set presentati nei simposi e fellow courses, nonché la registrazione dei simposi non sponsorizzati.La risposta all’impegno di questa presidenza è stata lusinghiera: negli anni 2017 e 2018 le nuove iscrizioni alla SIC sono state complessivamente 622, un numero di gran lunga superiore a quello dei precedenti bienni.L’esperienza di presidenza mi ha, peraltro, insegnato che una così vasta adesione va intesa come un’apertu-ra di credito e come sfida culturale. Alla SIC non basterà rivendicare una definitiva leadership, citare l’antica tradizione e i bei trascorsi: per difendere un primato, ci si dovrà rinnovare, ad ogni tappa, con la migliore proposta educativa, scientifica e tecnologica.

2019Presidente




Ciro IndolfiGiuseppe MercuroPasquale Perrone FilardiGianfranco SinagraAntonio CurcioRoberto PedrinelliCristina BassoMaria Pia CalabròMassimo ManconeSaverio MuscoliSavina Nodari

È per me un grande onore rappresentare, oggi, la più antica Società di Cardiologia in Italia, che quest’anno compie il suo ottante-

simo anniversario. Nel corso di questi anni la SIC è cresciuta notevolmente, e grazie alle persone che l’hanno autorevolmente rappresentata ne-gli anni e che hanno contribuito attivamente alla sua affermazione, oggi essa è una società solida e florida.Nonostante il livello raggiunto dalla nostra Società, essa mancava ancora della figura del “Fellow”, che è presente invece in tutte le Società Scientifiche moderne. È per questo motivo che quest’anno ho proposto al Consiglio Direttivo di istituire la figura del Fellow e, per i più giovani, quella del Fellow in training (FIT). Inoltre, non potevamo tralasciare i soci più esperti che hanno contribuito a quella che è oggi la cardiologia italiana e che da anni guidano i nostri giovani cardiologi; per questi colleghi che si sono particolarmente distinti nel corso della loro carriera, è stata istituita la figura del Senior Fellow.La SIC ha una lunga tradizione, ma è allo stesso tempo dinamica e moderna; è anche la società de-gli specializzandi e dei cardiologi che si approcciano al mondo del lavoro. Pertanto, al fine di essere più vicini alle esigenze dei giovani, per la prima volta, è stato eletto nel consiglio direttivo un rappresen-tante della cosiddetta “nuova generazione” dei cardiologi. Inoltre, sempre sotto l’egida del Consi-glio Direttivo, è stata fondata la SIC-YOUNG, in cui i giovani colleghi possono identificarsi, progettare, organizzare e discutere di problematiche di loro specifico interesse.Al fine di promuovere la formazione insieme al Consiglio Direttivo abbiamo lanciato lo YEP (Young Educational Program): un innovativo ed impegna-tivo programma di formazione rivolto a cardiologi interventisti che non hanno compiuto 35 anni e che si compone di 10 fellowships programmate nell’arco di 18 mesi in centri di eccellenza in Italia ed all’estero. A questo scopo ho iniziato una colla-

Prof. Ciro Indolfi

2019

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borazione con il Governor Pennsylvania Chapter dell’ACC per un Exchange Program.Il Consiglio Direttivo della SIC quest’anno ha pro-grammato una serie di webinars, molto seguiti, organizzati dai gruppi di studio (Ricerca di Ba-se, Risonanza Magnetica, TAC, ecocardiografia, interventistica) o da singoli soci. Due di questi, in particolare, hanno trattato la grande novità dell’intelligenza artificiale in Cardiologia. È sta-to inoltre aperto un canale televisivo, chiamato SIC-TV, visionabile anche attraverso il nostro sito www.sicardiologia.it allo scopo di fornire le novità cardiologiche comunicate negli ultimi congressi.Per onorare la memoria di Luigi Padeletti, che ha contribuito in modo significativo alla cresci-ta della elettrostimolazione ed elettrofisiologia italiana, la SIC ha organizzato una Fellowship in Elettrostimolazione e Elettrofisiologia denominata “BIOFELLOW Luigi Padeletti”. Si tratta di un format educazionale indirizzato a medici Specializzandi in Cardiologia con l’obiettivo di approfondire a 360° tutti gli aspetti teorici e pratici inerenti la diagnosi e la terapia elettrica. Inoltre insieme alla Fonda-zione Giorgio Castelli – onlus, la SIC ha bandito, come è ormai consuetudine annuale, una Borsa di Studio finalizzata alla svolgimento di un progetto di ricerca sul tema della morte improvvisa presso Istituzioni di Ricerca italiane ed estere.Per favorire e promuovere la ricerca scientifica di base, che trova nella SIC la sua naturale e forse unica collocazione associativa cardiologica italia-na, il Consiglio Direttivo ha istituito un grant per finanziare il miglior progetto di ricerca di base nel campo delle malattie cardiovascolari. Inoltre, in-sieme al gruppo di studio di Biologia Molecolare e Cellulare sono stati organizzati quest’anno diversi eventi formativi.Quest’anno ho organizzato presso la Biblioteca del Senato della Repubblica in Roma la Cardio-UTIC Accademy, la prima riunione di tutte le Cardiologie ed UTIC Universitarie Italiane. Lo scopo di questa

iniziativa è stato quello di diffondere la consa-pevolezza che le Cardiologie/UTIC universitarie, anche se meno numerose rispetto alle altre, sono equipaggiate con alta tecnologia e, nella maggio-ranza dei casi, dotate di laboratorio di emodina-mica, cardiologia interventistica, rianimazione e cardiochirurgia. Inoltre, obiettivo non secondario della Cardio-UTIC Accademy è stato quello di con-dividere obiettivi comuni che consentiranno la pia-nificazione di importanti progetti di ricerca come i registri randomizzati, le survey brevi, gli studi di farmacologia, condivisione di strategie diagnosti-che o terapeutiche.Durante la mia Presidenza è stata lanciata a Ma-tera, capitale europea della cultura, la campagna di responsabilità sociale “Ogni minuto conta”, voluta da “Il Cuore Siamo Noi - Fondazione Italia-na Cuore e Circolazione Onlus” presieduta dal Prof. Romeo e dalla Società Italiana di Cardiologia. Tale iniziativa è nata per sottolineare l’importanza e la necessità di un intervento il più tempestivo possibi-le per ridurre ulteriormente la mortalità dell’infarto miocardico.La terza missione della SIC è la didattica. Un’atti-tudine congeniale per la SIC, in considerazione del fatto che tutte le Università italiane in cui è previsto l’insegnamento della Cardiologia afferiscono alla nostra Società. Quest’anno ho proposto l’istituzione di una Scuola di Cardiologia che il Consiglio Diret-tivo ha affidato al past-president, Prof. Mercuro. Inoltre, nell’auditorio della nostra bella sede di Via Po in Roma, sono stati organizzati molteplici eventi intramoenia in format molto efficace dal punto di vista didattico.L’evento più importante di una Società Scien-tifica è senza dubbio il suo congresso annuale. Quest’anno l’importanza di tale appuntamento è stata amplificata da una ricorrenza particola-re: l’anniversario degli ottanta anni. Per questo il Consiglio Direttivo della SIC e della FINSIC, in piena armonia, hanno organizzato un Congresso

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nuovo e speciale. Una grande importanza è stata data ai casi cinici. Ogni simposio è stato preceduto da uno o più casi presentati dai giovani della SIC che, partecipando attivamente al Congresso, han-no avuto la avuto la possibilità di porgere que-stioni aperte a relatori colti ed esperti. Questa re-alizzazione dei simposi ha comportato un format più dinamico, con una riduzione della durata delle presentazioni ex-cattedra privilegiando così l’in-terazione e la discussione. Nel corso del Congresso sono stati trattati i temi caldi della Cardiologia: le ultime linee guida del’ESC, gli ultimissimi trials presentati all’AHA, come ad esempio l’ischemia trial e il colcot trial, i fellow courses di interventisti-ca, elettrofisiologia, cardiostimolazione, imaging etc. Il Jeopardy game, i quiz di ECG, l’ECO, l’Ima-ging da sempre attraggono i nostri giovani e non potevano mancare anche quest’anno.Sono molto soddisfatto nel constatare un sempre maggiore interesse dei Soci per la SIC: quest’anno infatti abbiamo ricevuto un numero altissimo di abstracts, il più alto degli ultimi 15 anni. Un nuovo spazio è stato dedicato all’Innovation Village dove è stato possibile vedere le novità della Cardiologia e nuovi sistemi di training e di simulatori. La SIC da sempre ha avuto forti relazioni con la Cardiolo-gia internazionale. Quest’anno oltre ai presidenti dell’ESC, ACC e AHA che sono stati impegnati nel-le attività del congresso, abbiamo invitato per la prima volta gli editors delle più importanti riviste di Cardiologia per una tavola rotonda (European Heart Journal, Journal of the American College of Cardiology, Circulation, JAMA Cardiology, etc).La SIC è stata molto attenta a intercettare le nuo-ve esigenze di divulgazione e pertanto ha iniziato un’importante comunicazione attraverso i social media, Facebook e Twitter, con notevole seguito e grande interesse.L’affidabilità delle informazioni veicolate ai pa-zienti attraverso media rimane una delle priorità di tutte le società scientifiche. Per questo motivo

è stata organizzata una sessione con importanti rappresentanti della televisione, della radio, dei giornali e del web su tale importante argomento. Relazioni istituzionali con la Società di diabetolo-gia, di Medicina Legale sono state rafforzate da simposi congiunti.Per l’ottantesimo anniversario del nostro congresso la SIC consegnerà un riconoscimento a tutti i pre-cedenti Presidenti, grazie al loro lavoro e a quello dei precedenti consigli direttivi la nostra Società è attiva e florida.La Cardiologia italiana, benché di grandissimo livello culturale, e seconda in Europa in termini numerici alla sola Germania, non è stata capace di presentarsi in modo unitario ed anche per questo è stata, a mio avviso, poco coinvolta in modo istituzionale dalla Società Europea di Car-diologia. Pertanto, quest’anno è stato dedicato alla realizzazione di un importante progetto po-litico allo scopo di presentare la Cardiologia ita-liana unita e compatta nei confronti dei partners internazionali. Nel rispetto delle singole specifi-cità e delle diverse mission societarie, rimango fortemente convinto della necessità di una forte collaborazione di tutta la Cardiologia Italiana. Grazie alla sensibilità del Presidente della rifon-data Federazione Italiana di Cardiologia (IFC), il dott. Stefano Urbinati, la SIC con il presidente dell’ANMCO dott. Domenico Gabrielli, ha stabilito una forte collaborazione per portare avanti un progetto unitario che rappresenti la Cardiologia Italiana nel mondo.La nostra Società ha da sempre un grande interesse per i programmi di responsabilità sociale. La SIC ha effettuato nel 2019 la campagna “vivi con il cuore” per aumentare la consapevolezza del problema della cardiopatia nella donna, “Conosci il tuo ritmo” per aumentare il riconoscimento della fibrillazione atriale ed infine il programma di educazione all’e-sercizio fisico con l’associazione dei Chinesiologi italiani. La SIC quest’anno ha inoltre contribuito

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2019

all’organizzazione di un piccolo ospedale in Equa-dor, nell’Amazonia degli indigeni Shuar, e ha stipu-lato un protocollo di intesa con l’associazione araba per un programma di formazione ed educazione di paesi poveri e non ancora sviluppati.Questo intenso programma societario è stato reso possibile per la collaborazione con un Consiglio

Direttivo colto ed operativo che colgo l’occasione per ringraziare, il quale senza conflittualità e con grande coesione, è riuscito realizzare questi im-portanti progetti. La Società Italiana di Cardiologia quest’anno ha voluto rinnovarsi nella grande tra-dizione del passato cercando di adeguarsi all’evo-luzione della Cardiologia moderna.

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> Cardiomiopatia Aritmogena 2000Cristina Basso, Andrea Nava, Gaetano Thiene

> Ipertrofia del cuore e dei vasi nell’ipertensione 2001Antonello Ganau, Pier Sergio Saba, Mary J. Roman, Richard B. Deversen

> L’endotelio - Fisiopatologia e valore clinico 2002Antonio Salvetti, Stefano Taddei

> Il Rimodellamento Cardiaco 2003Roberto Ferrari e collaboratori

> La Cardiologia Interventistica 2004Giuseppe Giuffrida, Corrado Tamburino

> Tumori del Cuore 2005Cristina Basso, Marialuisa Valente, Gaetano Thiene

> Fibrillazione Atriale dalla cellula alla clinica 2006Jorge Salerno-Uriarte, Roberto De Ponti

> Le malattie cardiovascolari nella donna 2007 Giuseppe Mercuro, Gian Benedetto Melis,Giuseppe MC Rosano

> Aterosclerosi preclinica e rischio cardiovascolare globale 2008 Salvatore Novo

> Possibilità dell’agire e motivazioni dell’essere 2008Odoardo Visioli

> Il cardiocibernauta 2009Francesco Romanazzi, Raffaele De Caterina

> La Società Italiana di Cardiologia Narrata dai suoi Presidenti 2010

> 1956 / 1972Presso la Clinica Medica Università di Roma.

> 1972 / 1987Corso di Francia 197, Roma, appartamento in affitto.

> 1988Con la presidenza del Prof. P. Zardini viene acquistata la sede di Corso di Francia, Roma.

> 1993Con la presidenza del Prof. G. Giuffrida viene deciso l’acquisto di una nuova e più ampia sede; la ricerca prosegue dal 1994 al 1998 con le presidenze Prof. A. Iacono, Prof. A. Brusca, Prof. S. Caponnetto e Prof. M. Guazzi.

> Maggio 1999 acquisto della sede di Via Po 24, Roma. Trasferimento di sede in ottobre. Viene venduto l’appartamento della SIC di Corso di Francia, Roma, alla Società Italiana di Gastroenterologia.

> 11 settembre 2000 viene inaugurata la sede di Via Po dal Prof. P. J. Schwartz.

Collane Monografiche

Sede sociale Società Italiana di Cardiologia

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> Anna Valeridal 1960 al 1995

> Marilena Fornidal 1984 al 2019

> Laura Pelargoniodal 1990 ad oggi

> Barbara Mecozzidal 1995 al 2007

> Laura Stasidal 1998 ad oggi

> Antonella Amiconidal 2000 ad oggi

> Raffaele Cirillodal 2001 ad oggi

> Elena Caporaledal 2001 ad oggi

> Alessandra Bazzanidal 2008 ad oggi

> 15/11/1993 - giugno 2004Paolo Rizzon

> 12/07/2004 - 19/07/2004Antonio Strano

> 19/07/-2004 - 12/09/2005Giuseppe Giuffrida

> 12/09/2005 - 25/10/2005Angelo Cherchi

> 25/10/2005 - 31/12/2006Massimo Chiariello

> 05/03/2007 - 20/09/2010Francesco Romeo

> Dal 20/09/2010Matteo Di Biase

Segreteria Scientifica ed Amministrativa

Presidenti FINSIC srl

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Presidenti Fondazione Italiana Cuore e Circolazione onlus

Soci SIC Presidenti FIC(Federazione Italiana di Cardiologia)

> Dal 13/10/2003 - 03/07/2006Mario Mariani

> Dal 03/07/2006Salvatore Novo

> giugno 1998/giugno 2001Mario Mariani

> giugno 2004/giugno 2007Attilio Maseri

> giugno 2010/giugno 2013Francesco Romeo

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> Attilio RealePresidente Eletto 1990/1991 (mandato non espletato)

> Paolo RizzonVice Presidente sett.1996/sett.1997

> Roberto FerrariPresidente sett.2008/sett.2010

Soci SIC con cariche di rilievo nel board dell’ESC (European Society of Cardiology)

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Cardiologia - Emodinamica - Ecografia - 2019 · 2020. 1. 27. · 80 anni di storia, 80 anni di...

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